Archivi tag: Vaccinazioni

Epidemie infettive? Che fine hanno fatto? Le affermazioni del Dr.Ascani Tancredi

Che fine hanno fatto le epidemie infettive degli ultimi anni, tanto sbandierate da Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), media e virologi vari, che avrebbero dovuto mietere centinaia di migliaia di vittime anche nel nostro paese?

Le considerazioni del Dr. Ascani Tancredi

tancredi-ascani

Possiamo fidarci ciecamente di queste organizzazioni, istituzioni o personaggi che si occupano di salute pubblica?

Una breve rassegna per non dimenticare:

Sars: sigla che sta per “Sindrome Acuta Respiratoria Grave”, è una forma atipica di polmonite apparsa per la prima volta nel novembre 2002 in Cina. Subito i media predissero le peggiori catastrofi a causa di questa epidemia, con grande soddisfazione dei venditori di mascherine. Il tutto per un virus che restò confinato tra Sud est asiatico e Canada provocando poco più di 800 morti dal 2003 e di cui ormai non si sente più parlare. Per fare un confronto basti pensare che solo la Cina conta 1350 milioni di abitanti e ogni anno ne muoiono circa 200 mila per normali sindromi influenzali.

Influenza aviaria: per questa malattia infettiva contagiosa dovuta ad un virus influenzale che colpisce diverse specie di uccelli e che in rarissimi casi può arrivare all’uomo, nel 2003 scatta di nuovo l’allarme e l’OMS avverte che il virus H5N1 avrebbe provocato “almeno un milione di morti” e avrebbe innescato una pandemia in grado di uccidere milioni di persone con la maggior parte dei paesi impreparata a fronteggiarla. Più di cento milioni di polli vengono abbattuti, solita rincorsa ai farmaci antivirali e vaccini (decine di milioni spesi solo in Italia per farmaci e vaccini rimasti inutilizzati) e solita previsione completamente sbagliata: dal 2003 vengono conteggiati poco più di 200 morti e la maggior parte in Vietnam, Indonesia, Egitto, Thailandia e Cina, nulla succede in Europa dove le condizioni igienico-sanitarie non permettono la diffusione della malattia.

Influenza suina: la pandemia influenzale del 2009 provocata dal virus AH1N1 fu, secondo Wolfang Wodarg, il presidente tedesco della commissione Sanità del Consiglio d’Europa, uno dei più grandi scandali sanitari del secolo e prova evidente di come le maggiori aziende farmaceutiche siano riuscite a piazzare “i propri uomini” negli “ingranaggi” dell’OMS e di altre influenti organizzazioni.

Il British Medical Journal, che pure fece un’inchiesta sul caso, pubblicò un articolo shock in cui riportava della presenza di alcuni esperti che avevano partecipato alla redazione delle linee guida dell’Oms per le pandemie, che erano sul libro paga di due tra le più grandi industrie farmaceutiche che producono medicinali o vaccini contro i virus influenzali.
Nonostante tutti i dati a disposizione mostrassero chiaramente, fin dall’inizio, una bassissima pericolosità del virus per l’uomo, l’OMS per un periodo elevò il livello d’allerta addirittura a 6, pari al massimo dell’emergenza, e diede indicazione a tutti i paesi di rifornirsi del vaccino. Molti medici, tra cui il sottoscritto, si sollevarono contro la vaccinazione per questa influenza, ovviamente senza essere presi minimamente in considerazione né dai grandi media nè dagli alti vertici responsabili della salute pubblica. Per fortuna ci ascoltarono la grande maggioranza dei cittadini che si informarono tramite il web e ragionarono con la propria testa.

Il risultato fu comunque questo: con una mortalità 100 volte inferiorea quella già bassa della normale influenza stagionale, centinaia di migliaia di suini furono abbattuti, miliardi di dollari furono buttati al vento nel mondo in vaccini inutilizzati, antivirali pericolosi e mascherine inutili.

La stessa OMS dovette ammettere davanti all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce), l’organismo di 47 Stati membri con sede a Strasburgo, di essere stata influenzata dai laboratori farmaceutici quando ha dichiarato lo stato di pandemia per il virus dell’H1N1.

In Europa solo il governo polacco denunciò come truffa colossale questa influenza e il ministro della salute rifiutò, saggiamente, di comprare il vaccino, facendo risparmiare milioni di euro al suo paese; tutti gli altri governi invece, tra cui l’Italia, come al solito supini alle direttive dell’OMS e alle raccomandazioni dei soliti virologi onnipresenti in TV e quotidiani maggiori, caddero in pieno nella trappola e alla fine cercarono di tamponare i danni svendendo i vaccini avanzati ai Paesi Poveri, spacciando il gesto come una nobile operazione altruistica e umanitaria.

 

Potete seguire il Dr Ascani attraverso i seguenti link

  • Dr Ascani Tancredi
  • Omeosan,Epidemie,Dr Ascani Tancredi
Share

Promuovere le vaccinazioni? Si al bonus di tremila euro, lo afferma il progetto europeo Asset

Informazioni condivise da Epicentro.

medico-soldi

Premio per buone pratiche per medici di medicina generale

Il progetto europeo Asset – Piano di azione sulle tematiche di Scienza in Società (SiS) su epidemie e pandemie, indice un bando per premiare tre operatori del settore sanitario di base (preferibilmente Medici di medicina generale o un gruppo di Mmg).

Il premio, tre mila euro per ciascun vincitore da utilizzare in attività di tipo formativo, è rivolto agli operatori che, nel periodo 2014-2015, hanno attuato un’attività o un intervento per migliorare la risposta delle comunità locali (o di gruppi di persone) nell’affrontare epidemie di malattie infettive (come influenza, morbillo o pertosse), o per promuovere le vaccinazioni per gruppi di bambini o adulti per la prevenzione di malattie come l’influenza, il morbillo, la rosolia o la pertosse. Il bando ha due scadenze: la prima, il 15 gennaio è per la nomina di un Mmg o un gruppo di Mmg; la seconda, il 15 febbraio, è per la candidatura di un Mmg europeo o gruppo di Mmg.

Per maggiori informazioni scarica la descrizione del premio in italiano (pdf 493 kb) e leggi la notizia sul sito del progetto(troverete di seguito i link).

  • http://www.epicentro.iss.it/temi/infettive/pdf/Asset_Best_Practice_Award_Tradotto.pdf
  • http://www.asset-scienceinsociety.eu/events/asset-best-practice-award-general-practitioners

 

CORRELATI

PREMI PER LA STAGIONE 2015/2016
L’incentivo di risultato è pari a:

α) € 4,00 per ogni soggetto di età 65 anni al 31/12/2015, vaccinato direttamente dal medico ed eccedente il numero di soggetti vaccinati necessario per raggiungere l’obiettivo di copertura del 60% nella propria popolazione assistita appartenente a
detta fascia di età;

β) € 5,00 per ogni soggetto di età 65 anni al 31/12/2015, vaccinato direttamente dal medico ed eccedente il numero di soggetti vaccinati necessario per raggiungere l’obiettivo di copertura del 75% nella propria popolazione assistita appartenente a detta fascia di età.

  • http://www.aslrmc.com/attachments/article/1817/protocollo%20operativo%202015%202016.pdf

Fonte di seguito,redatta dal Corriere della Sera (archivio storico),Ottobre 2000

Vaccini, medici pagati a cottimo

corruzione

Piano antinfluenzale: incentivi in base al numero dei pazienti «immunizzati»

Ogni medico di famiglia potrà decidere in autonomia come incentivare la vaccinazione antinfluenzale tra i pazienti: fare il vaccino in occasione di una visita per altri motivi, telefonare o inviare una lettera agli assistiti, prevedere ore d’ ambulatorio dedicate alla profilassi contro l’ influenza. Fin d’ ora, però, una cosa è certa: più i dottori vaccineranno, più saranno pagati. Lo prevede il nuovo piano vaccinale per il 2010 dell’ Asl incentrato soprattutto sugli ultra 65enni, tra le categorie considerate più a rischio di contagio (insieme ai malati cronici) e di avere possibili complicazioni (come la polmonite).

Debutta a Milano il vaccino a cottimo. E – con raffreddori e bronchiti che cominciano a mettere a letto i bambini (almeno mille solo a Milano) – partono anche le polemiche. Dice il documento appena arrivato sulle scrivanie dei dottori: «Ciascuna vaccinazione effettuata dal medico di famiglia nel proprio studio sarà retribuita, come previsto dall’ accordo aziendale, 6,16 euro, fino al raggiungimento (…) del 45% dei propri assistiti ultra 65enni; quelle effettuate oltre il 45% verranno pagate 9 euro (come quelle effettuate a domicilio); oltre il 60% di vaccinati il rimborso sale a 10 euro». L’ obiettivo dell’ Asl è migliorare la copertura vaccinale degli over 65enni che – con neppure un pensionato su due vaccinato negli anni scorsi – è tra le più basse della Lombardia: «È il motivo per cui viene incentivato l’ impegno dei medici di famiglia a superare la soglia raggiunta nel 2009-2010», viene spiegato nel piano dell’ Asl. Diffondere la profilassi antinfluenzale è importante per questioni di salute pubblica, ma il metodo non è condiviso da tutti. Roberto Carlo Rossi, presidente dell’ associazione di categoria Snami per la Lombardia, non ci sta: «È una scelta non etica – spiega -.

Dobbiamo essere retribuiti il giusto per quello che facciamo senza incentivi che ci portano a lavorare a cottimo». I vaccini in arrivo a Milano per le categorie a rischio sono 250 mila (vanno aggiunti, poi, quelli in vendita da ieri nelle farmacie destinati ai soggetti per i quali la vaccinazione non è strettamente raccomandata): i pensionati e i malati cronici potranno vaccinarsi gratuitamente dal 25 ottobre negli ambulatori del dottore di fiducia e dal 2 novembre nei centri di quartiere (per informazioni www.asl.milano.it).

Il programma dell’ Asl rispetta al fotofinish le scadenze previste dal ministero della Salute: «Tenendo presente che nella scorsa stagione il picco di diffusione di influenza si è verificato tra la seconda metà di ottobre e fine novembre, sulla base della disponibilità dei vaccini antinfluenzali – aveva scritto il ministro Ferruccio Fazio – si raccomanda di iniziare la campagna di vaccinazione a partire dal 1° ottobre 2010 e comunque non oltre il 31 ottobre».

Del resto, l’ influenza è alle porte.

  • http://archiviostorico.corriere.it/2010/ottobre/06/Vaccini_medici_pagati_cottimo_co_7_101006021.shtml

 

COMUNICATO FIMMG CAGLIARI Cagliari 31 ottobre 2012
CAGLIARI

Vaccinazione antinfluenzale 2012-2013:
la Direzione della Asl di Cagliari respinge la proposta
Fimmg e punta sulla ‘vaccinazione spinta’

Siglato in tarda mattinata dopo estenuante controversia l’accordo per la vaccinazione antinfluenzale stagione 2012-2013 tra il Direttore Generale della Asl di Cagliari e le sigle sindacali della medicina generale.
La Direzione Generale risoluta a non investire, che marginanalmente nella vaccinazione  antinfluenzale ha respinto la proposta della Fimmg che puntava ad allargare ulteriormente la “base  vaccinale dei mmg” e ad “incrementarne progressivamente” tale l’attività, attraverso la valorizzare, anche economica, di una vaccinazione “consapevole e responsabile” non viziata dall’ansia pressante  del risultato, strategia la che la passata stagione aveva dato ottimi rIsultati (+ 30% di  vaccinazioni antinfluenzali).
La Direzione Generale della Asl ha invece ritenuto più “proficuo” puntare risolutamente sulla  “vaccinazione spinta”ovvero sulla possibilità di forzare al massimo l’incremento vaccinale
attraverso incentivo finale, in una fase in cui lo scollamento tra medici con differente attività  vaccinale rischia purtroppo di accrescersi.
Fimmg Cagliari ha sottoscritto l’accordo con l’intento di tutelare almeno i medici di medicina generale che già “spontaneamente” realizzano alte percentuali di vaccinazione (almeno 50% dei
pazienti ultra 65enni + esenti per patologia sotto i 65 anni) che nonostante il loro intenso impegno sarebbero rimasti senza alcun incentivo. Sia chiaro che verso gli altri medici c’è stata una totale
chiusura da parte della Direzione Generale con verosimile rischio di perdere “l’effetto di massa” che si era invece registrato la passata stagione.
A fine stagione vaccinale si valuterà se la strategia adottata della Direzione Generale della Asl di Cagliari sia stata lungimirante visto anche l’atteggiamento assolutamente rigido ed intransigente verso la maggior parte dei medici di famiglia che pure col loro progressivo impegno avevano contribuito all’incremento tangibile della copertura vaccinale antinfluenzale in un momento di progressivo disimpegno da parte degli ambulatori di igiene.
Il Segretario provinciale Fimmg Cagliari Dr. Umberto Antonio Nevisco

http://www.cagliarimedicinagenerale.org/modules/GestNews/allegati/w0jygts975pfzxbnhd23.pdf


 

Vaccinazioni saltate: premi in meno ai pediatri

SOLDI

«È una scelta non etica – spiega -. Dobbiamo essere retribuiti il giusto per quello che facciamo senza incentivi che ci portano a lavorare a cottimo».
Dice il documento appena arrivato sulle scrivanie dei dottori: «Ciascuna vaccinazione effettuata dal medico di famiglia nel proprio studio sarà retribuita, come previsto dall’ accordo aziendale, 6,16 euro, fino al raggiungimento del 45% dei propri assistiti ultra 65enni; quelle effettuate oltre il 45% verranno pagate 9 euro (come quelle effettuate a domicilio); oltre il 60% di vaccinati il rimborso sale a 10 euro».

L’ obiettivo dell’ Asl è migliorare la copertura vaccinale degli over 65enni che – con neppure un pensionato su due vaccinato negli anni scorsi – è tra le più basse della Lombardia: «È il motivo per cui viene incentivato l’ impegno dei medici di famiglia a superare la soglia raggiunta nel 2009-2010», viene spiegato nel piano dell’ Asl. Diffondere la profilassi antinfluenzale è importante per questioni di salute pubblica, ma il metodo non è condiviso da tutti. Roberto Carlo Rossi, presidente dell’ associazione di categoria Snami per la Lombardia, non ci sta: «È una scelta non etica – spiega -. Dobbiamo essere retribuiti il giusto per quello che facciamo senza incentivi che ci portano a lavorare a cottimo».

  • http://archiviostorico.corriere.it/2010/ottobre/06/Vaccini_medici_pagati_cottimo_co_7_101006021.shtml
  • fonte: Rassegna stampa del comune di Rimini
    http://arengo.comune.rimini.it/binary/comune_rimini_arengo/rassegna_stampa/rs20121109.1352457752.pdf

 

Share

Il Dr Serravalle risponde: “battaglia dei vaccini? Riteniamo che la salute non sia e non debba diventare un campo di battaglia”

Dottor Eugenio Serravalle

Crollo delle coperture vaccinali? “Falso”

Ritorno delle malattie? “Falso”

C’è stata una strumentalizzazione del  caso “difterite” in Spagna che ha portato al decesso un bambino. E’ questo caso è un caso di malasanità”.

“Nessun vaccino è efficace al 100% né è efficace per tutta la vita”.

Queste ed altre, sono le affermazioni del Dottor Serravalle.

Articolo seguente condiviso da Assis

NON PARTECIPIAMO ALLA BATTAGLIA DEI VACCINI, PREFERIAMO RAGIONARE

http://www.assis.it/non-partecipiamo-alla-battaglia-dei-vaccini-preferiamo-ragionare/

Al di là di contrapposizioni sterili, di propaganda tendenziosa e di incitazioni all’intolleranza, l’associazione AsSIS tiene a chiarire alcuni degli aspetti più recenti emersi riguardo la pratica della vaccinazione di massa. Come medici fedeli agli impegni assunti una volta intrapresa la professione, riteniamo più che mai indispensabile fornire ai pazienti e ai cittadini informazioni chiare, trasparenti, precise sui temi che riguardano la salute, quindi anche sulle vaccinazioni.

Stiamo assistendo da mesi alla crociata di chi ha dichiarato guerra al confronto, all’approfondimento, all’analisi di dubbi e dati. Hanno parlato di “battaglia dei vaccini”. Riteniamo che la salute non sia, e non debba diventare, un campo di battaglia, né che debba o possa essere ostaggio di fazioni intente a contendersi schiere più o meno ampie di sostenitori. La salute è un diritto che si esercita grazie a scelte basate su informazioni complete.

Ecco di seguito alcuni chiarimenti che mettiamo a disposizione.

Coperture vaccinali

In molte trasmissioni televisive si parla di “crollo” o di “diminuzione allarmante” delle coperture vaccinali. Occorre rifarsi ai numeri reali: nella figura è riportato l’andamento delle coperture vaccinali (fonte: Epicentro, portale di epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità).com1

Non si è dunque di fronte ad un crollo; si ha a che fare con una lieve diminuzione che porta la media di alcuni decimi percentuali al di sotto del 95%, soglia indicata dal Piano Nazionale Vaccini come essenziale per ottenere quella che si chiama immunità di gregge (condizione nella quale si riduce il rischio di infezione tra gli individui suscettibili).

Sulla copertura vaccinale in grado di garantire l’immunità di gregge ci sono studi discordanti. Per fare un esempio, nel libro Vaccines di Plotkin, Orenstein e Offit, con la prefazione di Bill Gates, autori notoriamente favorevoli alla pratica vaccinale, sono riportati valori differenti che dimostrano che nel nostro Paese l’immunità di gregge è sempre assicurata.

Le malattie scomparse in Italia sono poliomielite (ultimo caso nel 1982) e difterite (ultimo caso nel 1996). Morbillo, parotite, rosolia, pertosse sono sempre state presenti, anche con coperture vaccinali molto alte.

com2

Le malattie sono tornate?

In conseguenze del lieve calo delle coperture, fonti istituzionali e media hanno ripetutamente insistito su un presunto ritorno delle malattie.

Poliomielite. Nonostante sia continuamente agitato lo spettro di questa malattia, soprattutto per la presenza di migranti e rifugiati, la poliomielite nel 2015 ha registrato un record: i casi di polio nel mondo intero dovuti a virus selvaggio sono stati in totale 70; quelli dovuti a virus vaccinico, cioè messo in circolo dalla vaccinazione sono stati 26. I 70 casi di polio dovuti a virus selvaggio si sono verificati tutti in Paesi dove la polio è ancora endemica (Pakistan e Afghanistan); invece i casi di polio da vaccino si sono verificati per la stragrande maggioranza (23 su 26) in paesi dove la polio non è più endemica e che non hanno più casi di polio dovuta a virus selvaggio. Tra questi i 2 casi segnalati in Ucraina. Il dato è facilmente riscontrabile consultando il programma di eradicazione della polio dell’Oms: www.polioeradication.org/dataandmonitoring/poliothisweek.aspx.

Difterite. Tra la fine di maggio e l’inizio di giugno 2015 un bambino di 6 anni in Spagna si è ammalato ed è morto per difterite. Non era stato vaccinato. In Spagna la copertura vaccinale per Difterite/Tetano/Pertosse (3 dosi) era nel 2014 (ultimo dati resi disponibili dall’Oms:http://apps.who.int/immunization_monitoring/globalsummary/timeseries/tscoveragedtp3.html) del 97%, nel 2013 del 96%, dal 2010 al 2012 di nuovo al 97%, quindi al di sopra della soglia ritenuta necessaria per garantire l’immunità di gregge. Nel caso specifico, il portale Epicentro (www.epicentro.iss.it/problemi/difterite/RiflessioniSpagna.asp) ha reso noto che: «È un caso apparentemente isolato, statisticamente poco rilevante in un paese che secondo i dati dell’Oms, nel 2013 aveva una copertura vaccinale per 3 dosi di DPT nel 2013 è stata pari al 96%». Ha inoltre sottolineato che: vi è stato un «ritardo nella diagnosi clinica e di laboratorio: sono trascorsi 7 giorni dalla comparsa dei primi sintomi al momento in cui è stato individuata ufficialmente la presenza del C. Diphteriae»; vi è stato un «ritardo nella terapia: il successo del trattamento della difterite è legato alla rapida somministrazione dell’antitossina difterica (DAT) in combinazione con gli antibiotici.(…) Il trattamento con DAT iniziato dopo 48 ore dalla comparsa della sintomatologia tossica sistemica ha un limitato impatto sulla prognosi clinica. Il DAT rientra nella lista dei Farmaci Essenziali dell’Oms, che dovrebbero essere disponibili in ogni momento, in quantità adeguate e in formulazioni appropriate di qualità garantita. La Spagna ne era priva e nazioni di primo piano dell’Ue come Francia e Germania potevano offrire solo un farmaco scaduto. (…) L’inizio della terapia è stato quindi ulteriormente ritardato, laddove il DAT dovrebbe essere somministrato immediatamente, insieme agli antibiotici, in base solo al sospetto clinico e senza attendere la conferma del laboratorio».

Morbillo. Anche in questo caso si parla di morti nel nostro paese. I dati disponibili, forniti da Epicentro e aggiornati al novembre 2015 (www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/bollettino/RM_News_2015_22.pdf) dimostrano che i casi di morbillo in Italia sono stati 4157 dal gennaio 2013 e nessun caso di encefalite.

com3

Queste le complicanze registrate:

com4

Pertosse. Sui media (ma non su siti e documenti di fonti istituzionali) nel 2015 si è parlato della morte di un lattante di poche settimane per pertosse. Malgrado la gravità del fatto, di esso non si trova notizia sul portaleEpicentro tra gli aggiornamenti 2015 (www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/indice.asp), né sulle pubblicazioni diEurosurveillance (www.eurosurveillance.org/) né sul sito del ministero della Salute, se non nella risposta orale, priva di riferimenti e bibliografia, del ministro Lorenzin fornita durante un intervento alla Camera (www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0507&tipo=stenografico#sed0507.stenografico.tit00040.sub00070) in risposta all’interrogazione di un deputato. Si è dunque in attesa di sapere se il caso sia confermato ufficialmente oppure no. Si ricorda che, malgrado le coperture vaccinali raggiunte, la pertosse non è mai scomparsa e oggi è in aumento in diversi Paesi pur in presenza di elevate coperture. Sempre daEpicentro (www.epicentro.iss.it/problemi/pertosse/pdf/Pertosse_2014.pdf):

com5

Negli  anni ‘90 si è sostituito il vecchio vaccino cellulare, non più accettato per la frequenza di reazioni avverse, con i nuovi vaccini antipertosse acellulari, che hanno dimostrato la tendenza a perdere la capacità protettiva dopo 2-4 anni e che si sono rivelati non efficaci nell’impedire la circolazione del microorganismo nei e dai vaccinati (www.pnas.org/content/111/2/787).

Eventi avversi

Gli eventi avversi e gli effetti collaterali dei vaccini sono negati o taciuti. Esponenti delle stesse istituzioni sanitarie hanno dichiarato che non esistono casi di danno da vaccino, alcune trasmissioni televisive non ne hanno fatto cenno in ore di trasmissione. E’ una realtà che si vuole ignorare, che si preferisce nascondere, nonostante il Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccino (www.condav.it) abbia documentazione relativa a 631 casi di danno grave e irreversibile dovuto a vaccinazione con ottenimento dell’indennizzo stabilito dalla legge. Si faccia chiarezza: se il Ministero ha riconosciuto un indennizzo ai danneggiati è perché è stato dimostrato il nesso causale tra vaccino e malattia; se, come taluno afferma, i danneggiati da vaccino non esistono, si spieghi il motivo per cui sono pagati tali indennizzi. Il sistema di vaccinovigilanza non riesce a funzionare adeguatamente, la segnalazione di sospetta reazione avversa a farmaci e vaccini è una pratica poco adottata dai medici. Nonostante ciò, nel Rapporto sulla sorveglianza post-marketing dei vaccini in Italia, anno 2013, a pagina 311 si fa riferimento a 7 decessi attribuibili alla vaccinazione antinfluenzale.

Conflitti di interesse

Un atto ispettivo del Senato (www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=953034 ) del 15 dicembre 2015 chiede conto dei conflitti di interesse con aziende produttrici di vaccini che sarebbero ascrivibili a 11 dei 20 firmatari del nuovo Piano Nazionale vaccini. La giornalista Amelia Beltramini (https://spizzichiemozzichidisalute.wordpress.com/2015/11/19/obbligo-vaccinale-e-conflitti-di-interesse/) , la cui analisi è stata citata da Science (http://news.sciencemag.org/europe/2015/12/new-vaccination-strategy-stirs-controversy-italy), ha ricostruito come appunto siano presenti tali conflitti. A chiederne conto e chiarimenti alle autorità sanitarie è anche l’associazione di medici No Grazie Pago Io. Anche AsSIS si associa alla richiesta di chiarimenti e trasparenza.

Share

COMMISSIONE AFFARI SOCIALI – Iniziative in materia di vaccinazioni, audizioni di esperti e associazioni

Lunedì 9 Novembre 2015 ore 14:30

COMMISSIONE AFFARI SOCIALI – Iniziative in materia di vaccinazioni, audizioni di esperti e associazioni

 

http://webtv.camera.it/evento/8583

web radio

La Commissione Affari sociali, presso l’Aula della Commissione Trasporti, nell’ambito della discussione della risoluzione 7-00792 D’Incecco:

Iniziative in materia di vaccinazioni, ha svolto le audizioni informali:
Ore 14.30     Associazione di studi e informazione sulla salute
Ore 15.10     Federazione italiana medici pediatri
Ore 15.40     Associazione VaccinarSi
Ore 15.50     Dott. Roberto Gava, medico chirurgo presso l’Ospedale civile di Castelfranco Veneto
Ore 16.10     Prof. Leonardo Palombi, direttore del dipartimento di biomedicina e prevenzione presso l’Università di Tor Vergata
Ore 16.30     Comitato nazionale di bioetica
Ore 16.50     Coordinamento del Movimento italiano per la libertà di vaccinazione
Ore 17.10     Emergency
Ore 17.40     Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato

 

Considerazioni post relazioni in commissione parlamentare

https://www.facebook.com/video.php?v=937283919642132

https://www.facebook.com/video.php?v=937487112955146

serravalle1gava1

 

Ricordate invece la Proposta di Legge di Crimì?

Vaccinazioni. Crimì (Pd) presenta proposta di legge: “Bambini a scuola solo se vaccinati”

  • http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=32245

crimì

Correlati

PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA DEI DEPUTATI CRIMÌ, STELLA BIANCHI, COVA, COSCIA, SBROLLINI, GINATO, DALLAI, COPPOLA, D’OTTAVIO, SENALDI, ERMINI, MINNUCCI, BONOMO, LODOLINI, GIACOBBE, SALVATORE PICCOLO, ARLOTTI, LAVAGNO, LATTUCA, IORI, NACCARATO, CAMANI, NARDUOLO, MARCHI, ZARDINI, VENITTELLI, CENSORE, ZAN, MOSCATT, BRUNO BOSSIO, COVELLO, CRIVELLARI, CULOTTA, CURRÒ, DE MENECH, MARCO DI MAIO, FAMIGLIETTI, FANUCCI, CINZIA MARIA FONTANA, GADDA, GIUSEPPE GUERINI, MALPEZZI, MARANTELLI, MORETTO, PARRINI, GIUDITTA PINI, RIBAUDO, RICHETTI, ROSTELLATO, ROTTA, SIMONI, TULLO, VAZIO, ZOGGIA

Disposizioni in materia di vaccinazioni obbligatorie

PROPOSTA DI LEGGE __

ART. 1. 1. Annualmente il Ministero della salute, di concerto con le regioni, promuove una campagna nazionale di sensibilizzazione per contrastare la disinformazione e per diffondere una corretta informazione sull’importanza delle vaccinazioni ai fini della tutela della salute pubblica.

ART. 2. 1. La vaccinazione contro il morbillo e la vaccinazione contro la pertosse sono obbligatorie a partire dal primo anno di età.

2. Sono esclusi dall’obbligo delle vaccinazioni di cui al comma 1 i soggetti per i quali il medico pediatra di libera scelta dichiara l’esenzione con apposito certificato.

3. Le spese relative alla preparazione e alla somministrazione dei vaccini di cui al comma 1 sono poste a carico del bilancio dello Stato. ART.

3. 1. La mancata presentazione della certificazione o della dichiarazione sostitutiva relativa alle vaccinazioni o alle rivaccinazioni obbligatorie comporta il rifiuto di ammissione dell’alunno alla scuola dell’obbligo o agli esami,

2. Entro un mese dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Governo provvede a modificare il comma 2, dell’articolo 47 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1967, n. 1518, al fine di adeguarlo a quanto disposto dal comma 1 del presente articolo.

  • http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0034880.pdf

Vaccini: i medici restino liberi di scegliere cosa prescrivere

È stata pubblicata oggi una lettera aperta di oltre 50 medici che scrivono al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità in difesa della libertà vaccinale e genitoriale, perché credono che questo diritto non possa essere negato per alcun motivo.

Il Prof. Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, durante la trasmissione radiofonica Life ha affermato che in Italia i vaccini pediatrici sono sicuri perché “su 19 milioni di vaccinazioni ci sono stati solo 5 casi di reazioni gravi, peraltro non mortali”. Probabilmente lui si riferisce alla reazione anafilattica che compare con una frequenza di un caso ogni milione di inoculazioni, ma questa è solo una parte della verità, perché dimentica tutte le altre reazioni avverse che, pur essendo nettamente sottostimate(come la letteratura scientifica riconosce), ammontano a migliaia di rilievi all’anno.

Nelle sue relazioni pubbliche che pretendono di imporre la pratica vaccinale pediatrica, il Professore dimentica chela vaccinovigilanza in Italia è molto carente e che anche quando un bambino ha reazioni gravi temporalmente connesse con la vaccinazione, molto difficilmente viene compilata la scheda di sospetta reazione avversa inficiando tutti i nostri ragionamenti a posteriori sulla pericolosità delle vaccinazioni.

Infatti, basta consultare la banca-dati del Vaers americano, ma anche le centinaia di segnalazioni spontanee che giungono annualmente a Canale Verde (programma della Regione Veneto di sorveglianza degli avventi avversi) e pure le 300 segnalazioni che in pochi mesi noi abbiamo ricevuto con il nostro “Censimento dei danni da vaccino” (sottolineo che le segnalazioni che noi abbiamo ricevuto, e che sono disponibili per la consultazione, avevano la caratteristica di essere quasi tutte gravi e nel 95% dei casi non erano state segnalate agli organi di farmacovigilanza!).

Far leva poi sul recente pietoso caso di decesso per pertosse neonatale di questi giorni e lasciar intendere che se tutti i bambini fossero vaccinati quella bambina non sarebbe morta e non ci sarebbero casi di pertosse nei neonati in età pre-vaccinale, significa anche qui fare disinformazione e non dire tutta la verità. Infatti, la prima causa di relativo fallimento della vaccinazione antipertossica risiede nella ridotta durata dell’immunità evocata dal vaccino.

A prova di ciò, il 4 maggio 2015 Acosta et al. del Cdc statunitense hanno affermato che: “La protezione da vaccino anti-difterite-tetano-pertosse diminuisce entro 2-4 anni. La mancanza di protezione a lungo termine dopo la vaccinazione ha probabilmente contribuito all’aumento della pertosse tra gli adolescenti”. Quindi, è ovvio che l’immunità evocata dalla pratica vaccinale svanisce abbastanza rapidamente fino al punto da rendere gli adolescenti suscettibili alla malattia.

Inoltre, non va dimenticato che la pressione selettiva esercitata dalla vaccinazione ha spinto i germi della pertosse a privarsi della pertactinae ha consentito la diffusione dei ceppi pertactina-negativi (Prn-) che ora dominano la scena mondiale e diffondono la malattia nella comunità d’appartenenza. Per ragioni che non conosciamo, questi ceppi batterici trovano i loro ospiti privilegiati nei giovani vaccinati, nei quali si replicano e producono la malattia.

Recentemente, Riolo and Rohani sostengono che un richiamo vaccinale (booster) non è adatto a tutti e che pertanto la profilassi vaccinale deve essere personalizzata dato che ci sono due ostacoli da superare: il sistema immunitario del soggetto e la strategia di sopravvivenza del germe sotto la pressione selettiva determinata dal programma vaccinale.

In conclusione, l’opinione di molti medici è che, se vogliamo costruire una Medicina presente e futura veramente Moderna e che lavori per il bene della popolazione, dobbiamo puntare prevalentemente sulla personalizzazione di qualsiasi trattamento. Non possono quindi esistere vaccinazioni di massa imposte per legge (pratica infatti esclusa da quasi tutti i Paesi europei più avanzati), ma dobbiamo diffondere una prevenzione primariabasata su una corretta igiene di vita che potenzi le difese aspecifiche dei bambini e aiuti il loro sistema immunitario a proteggerli non contro una decina di germi ma contro tutte le infezioni.

Oggi abbiamo le conoscenze per fare questo. I vaccini invece, come qualsiasi altro farmaco, vanno usati ad hoc nel numero, nei tempi e nelle condizioni in cui si ritenga necessario intervenire in base al singolo caso, scelta che deve essere fatta solo dal curante.

Infine, proprio per promuovere la medicina personalizzata, va salvaguardata in tutti i casi la libertà di scelta terapeutica del medico, che conosce il suo paziente e sa quando e come intervenire per proteggerlo e curarlo.

Noi Medici clinici, che lavoriamo tutti i giorni sul campo accanto al malato, rifiutiamo qualsiasi coercizione che limiti e incaselli la nostra libertà di cura. Allo stesso modo non possiamo accettare che in assenza di una emergenza sanitaria venga limitata la libertà di scelta terapeutica da parte dei genitori e che il diritto all’istruzione sancito dalla nostra Costituzione venga condizionato da una imposizione terapeutica.

In caso contrario sarebbe una vera dittatura sanitaria.

  • http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/20/vaccini-i-medici-restino-liberi-di-scegliere-cosa-prescrivere/2144144/
Share

Alimentazione e Salute,igienismo alimentare e profilassi vaccinale: Quali conseguenze sul nostro sistema immunitario? La parola al Dott. Tancredi Ascani

E’ più importante curare o prevenire?

cibo_salute500

Alla luce di un rapporto quanto più genuino e corretto su tale tematiche, vorremmo sottoporre delle domande specifiche per comprendere quanto il corretto igienismo alimentare e le corrette abitudini influenzano il nostro corpo,le nostre abitudini e la nostra vita

Vaccini Informa ringrazia il Dottor Tancredi Ascani per la sua professionalità e la sua corretta informazione, nella speranza che si faccia tesoro delle sue preziose risposte e considerazioni.

 

tancredi-ascani

Dott. Tancredi Ascani

– si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 2006 presso l’Università di Perugia ed è iscritto all’Albo professionale dei Medici Chirurghi al numero 6872;

– ha regolarmente frequentato il “Corso Triennale di Medicina Omeopatica Hahnemanniana” diplomandosi presso la S.I.M.O.H. (Scuola Italiana di Medicina Omeopatica Hahnemanniana), diretta dal Prof. Dott. Antonio Negro;

– è iscritto nel Registro dei Medici Chirurghi di Perugia che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Medicina Omeopatica;

– ha svolto tirocinio pratico e assistenza continuativa, presso studi medici di omeopati di fama internazionale quali il Prof. Dott. Antonio Negro, il Dott.Giampiero Ascani e il Dott. Pindaro Mattoli;

– da molti anni approfondisce e ha acquisito notevole esperienza nel campo della dietologia che integra, nella sua pratica ambulatoriale, alle sue conoscenze di medico chirurgo perfezionato in Omeopatia;

– ha partecipato a varie trasmissioni televisive di Medicina e tiene frequentemente conferenze sulla Medicina Omeopatica e sulle vaccinazioni rilevando come, la natura dell’obbligatorietà di quest’ultime, sia una violazione morale e fisica della libertà personale, oltrechè un’illogicità scientifica;

– ha scritto numerosi articoli sull’omeopatia e sulle vaccinazioni pubblicati in riviste medico-scientifiche e quotidiani,

– da qualche anno cura il sito www.omeosan.it, da lui supportato, che vuole essere un servizio informativo e interattivo per l’utente che può richiedere on-line consulti medici gratuiti e può trovare approfondimenti sui principi della vera omeopatia unicista hahnemanniana;

–  per ulteriori approfondimenti consultare il link http://www.omeosan.it/index.html ;

– attualmente svolge attività clinico-ambulatoriale, come medico omeopata unicista ed esperto in alimentazione, presso studi privati in varie città d’Italia.

 

Grazie infinite a questo eccellente Professionista.Vaccini Informa ricorda di avere ottenuto il Consenso al trattamento dei dati; si ricorda altresì la riproduzione riservata della seguente intervista.

 

  • Si parla di prevenzione e cura; tutto ciò gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie? Alla luce dei fatti odierni in cui si dice tutto ed il contrario di tutto, lei Dott. Ascani cosa pensa a riguardo?

“E’ proprio vero che in termini di prevenzione e cura ormai le informazioni sono così tante e discordanti che si sente dire tutto e il contrario di tutto. Purtroppo non ci sono fonti scientifiche ufficiali davvero credibili, viviamo in un mondo in cui le frodi e la manipolazione della ricerca medica sono all’ordine del giorno e quasi tutto ormai è completamente in mano alle grosse aziende farmaceutiche, il cui principale obiettivo è il profitto. Come fare quindi a districarsi tra tutta questa mole di informazioni e distinguere l’utile dal superfluo o dannoso?

In realtà è più facile di quanto si creda ma è necessario fare una premessa:

Se analizziamo la storia della medicina occidentale degli ultimi due secoli, possiamo constatare che questa è progredita in maniera sorprendente, soprattutto grazie ad una diagnostica strumentale sempre più avanzata e alle cosiddette super specializzazioni; ci si è concentrati su aspetti sempre più minuti e circoscritti dell’uomo e della malattia, arrivando a scoprire dettagli fino a poco tempo fa impensabili. A fronte di questo progresso conoscitivo sempre più minuzioso e settoriale e a risorse investite sempre più ingenti, purtroppo non si è assistito ad un corrispondente miglioramento della comprensione vera della “realtà uomo” e tanto meno alla formulazione di farmaci in grado di prevenire o guarire quelle che costituiscono la vera piaga della nostra epoca: le diagnostica strumentale . I farmaci tradizionali riescono in qualche modo a controllarne i sintomi ma queste permangono, non guariscono e oltretutto gli effetti collaterali delle terapie sono spesso peggiori della patologia stessa. Per quanto riguarda le malattie acute i risultati sono di poco migliori. Vero è che gli antibiotici possono essere efficaci ma il loro abuso ha portato all’insorgere di microrganismi sempre più resistenti e difficili da trattare e ad un indebolimento crescente del sistema immunitario di chi ne fa utilizzo.

 

  • Perchè si parla di  “fallimento” della medicina moderna?

A mio giudizio, i motivi principali di questo fallimento della medicina moderna, sono due:

  1. Il primo è da imputare all’analisi sempre più settoriale, materialista e superficiale della persona che ci allontana da una sua visione globale e dal vero motivo che l’ha portata ad ammalarsi. Si pretende di conoscere il paziente analizzandolo nelle sue parti più piccole come i geni, i cromosomi, le minime alterazioni tissutali o di laboratorio ma questo ci porta spesso a perderci in dettagli che ci dicono ben poco su chi realmente egli sia, sulla sua unicità e complessità e tanto meno ci dicono ciò di cui questi ha veramente bisogno. Questo porta alla formulazione di terapie perlopiù standardizzate che si concentrano solo sugli effetti superficiali della malattia e non sulle cause profonde che son sempre antecedenti a qualsiasi alterazione rilevabile, anche con i più moderni strumenti diagnostici.
  2. Il secondo grave problema è la perdita di solidi “principi” alla guida di una medicina che è sempre più distante dalle Leggi della Natura. La medicina ufficiale si basa quasi interamente sull’uso di farmaci di sintesi somministrati al fine di far scomparire i sintomi o l’alterazione biochimica a cui si fa risalire la causa della malattia, ma si ignorano quasi completamente il vissuto del paziente, le sue abitudini e il suo aspetto psicologico che costituiscono fattori causali determinanti del suo stato di salute. Si pretende di sostituirsi alla natura facendo uso di terapie che stravolgono completamente il modo di agire fisiologico dell’organismo, nel suo costante tentativo di convivere in equilibrio con il mondo che lo circonda. E questo modo di procedere non può che allontanarci dall’obiettivo di una vera prevenzione, cura e miglioramento della qualità della vita. Se dobbiamo prendere una decisione sulla nostra salute cerchiamo quindi di liberarci da tutti i condizionamenti e dalla miriade di informazioni esterne di dubbia validità e recuperiamo i pochi principi sicuri e inconfutabili che abbiamo, da questi soltanto dobbiamo partire e, usando l’esperienza, la pratica e il buon senso, saremo in grado di capire ciò che è meglio per noi diventando veramente “medici di noi stessi”.

omeop

  • Entrando nel vivo della tematica sulla medicina “non convenzionale” può spiegarci in cosa consiste l’Omeopatia?Cosa guida tale pratica,cosa comporta e su cosa si basa?

Uno dei principi cardine che guidano l’omeopatia e quasi tutte le medicine olistiche non convenzionali, è quello che poggia sull’importanza dello stimolare la Vis Medicatrix Naturae (la Forza Curatrice della Natura): la migliore forma di cura o prevenzione è quella che consente ad un organismo di autocurarsi nel pieno rispetto della sua fisiologia e delle Forze della Natura che lo governano (un farmaco può intervenire su una o due reazioni ma nell’organismo ne avvengono miliardi al secondo e tutte agiscono con un’armonia e complessità inimitabili).

Bisognerebbe quindi limitarsi ad avviare questo processo nella maniera più dolce e meno dannosa possibile, mettendo l’organismo nelle condizioni di far da solo il resto. Quando dobbiamo prendere una qualsiasi decisione in campo medico poniamoci sempre questa domanda: “è una cosa che asseconda la direzione della natura? La natura agirebbe così?”. Molti dubbi svaniranno.

 

  • Entrando nel campo dell’igienismo alimentare; che ruolo svolge l’Alimentazione nel nostro sistema immunitario? Quanto sono importanti le corrette abitudini?

“Fa che il Cibo sia la tua Medicina e che la Medicina sia il tuo Cibo”, ecco un’altra profonda verità che già Ippocrate nel V secolo a.C. aveva compreso. Egli non poteva riassumere meglio l’importanza di una corretta alimentazione come primum movens verso il raggiungimento o il mantenimento della vera salute, nel pieno rispetto della nostra fisiologia. Anche sull’alimentazione ne abbiamo sentite tantissime, ogni anno ci propongono decine di diete diverse che rapidamente vengono poi abbandonate e dimenticate. La stessa “dietologia tradizionale” non riesce sempre a fornire le risposte giuste mancando di un’adeguata individualizzazione e rifacendosi troppo spesso a teorie superate, basate più sul consenso delle opinioni piuttosto che sulle evidenze clinico-scientifiche.

 

  • Come regolarsi quindi?

Anche qui la risposta è semplice: alimentandosi con cibi più naturali possibile, individualizzandoli secondo gli effetti e le sensazioni che questi ci danno, a prescindere da quali siano le raccomandazioni ufficiali. E’ inutile ad esempio, continuare a bere latte vaccino, anche se ci dicono che fa bene, se la stragrande maggioranza della popolazione che lo assume lo digerisce male o ha aggravamenti di disturbi preesistenti.

la-dieta-mediterannea-e-salute-di-michele-zonno-40-728

  • Cosa significa e comporta la frase “Alimentarsi correttamente” ?

Entrando maggiormente nel dettaglio i consigli che fornisco ai miei pazienti possono essere riassunti in pochi concetti, senza bisogno mettersi a pesare gli alimenti, contare le calorie o imporre menù rigidi da seguire. Mangiando in maniera sana l’organismo funziona meglio, il sistema immunitario si fortifica e la persona, disintossicandosi in maniera naturale, raggiunge di conseguenza il peso forma, oltre a sperimentare un livello energetico superiore.

Vorrei distinguere due aspetti dell’alimentazione.

Il primo riguarda la qualità degli alimenti:

.Prediligere cibi non trattati, cerali integrali, ancor meglio senza glutine, legumi, frutta secca, frutta e verdura di stagione, possibilmente biologici. Condire usando olio extravergine di oliva di buona qualità o olio di lino e semi oleosi (di lino, sesamo, zucca, girasole ecc.) e, importantissimo, usare sempre solo sale integrale (sale rosa dell’Himalaya, grigio della Bretagna ecc.). Ci hanno educato ad avere paura del sale quando questo invece è uno degli integratori più importanti che esista in quanto ricco di oligoelementi, fondamentale per il buon funzionamento della tiroide e quindi di tutto l’organismo.

I cibi che consiglio di evitare sono invece il latte di mucca e i suoi derivati (meglio usare un latte vegetale o, se proprio non se ne può fare a meno, latte e formaggi di capra o pecora), la carne rossa, di maiale, i salumi, gli oli vegetali raffinati (di mais, di palma, girasole, soia o di vegetali misti), parzialmente idrogenati e la margarina.

Sono ammessi, per chi non è vegetariano ma in moderate quantità, pollame, pesce e uova biologiche. Come dolcificante, al posto dello zucchero bianco, aspartame o similari, prediligere il miele, il succo d’agave, la stevia, lo zucchero di canna, il malto d’orzo o lo sciroppo d’acero.

Per quanto riguarda l’abbinamento degli alimenti sarebbe bene non mischiare proteine animali e vegetali nello stesso pasto e adottare il più possibile una dieta dissociata quindi, o un primo e un contorno o un secondo e un contorno; la frutta meglio mangiarla lontano dai pasti. Assicurarsi di bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, con acqua a basso residuo fisso e possibilmente in bottiglia di vetro (composti ormonali presenti nella plastica della bottiglie possono essere rilasciati nell’acqua).
Resta inteso che alimentarsi deve essere anche un momento di piacere e convivialità, ben vengano quindi saltuariamente anche gli sgarri, la conseguente gratificazione psicologica ridurrà certamente gran parte dei “danni” fatti.

.Il secondo aspetto che mi preme sottolineare riguarda la quantità degli alimenti. Anche qui abbiamo una certezza, tendiamo a mangiare troppo e oltre mezzo secolo di ricerche hanno evidenziato che la riduzione delle calorie assunte con la dieta quotidiana aumentano sia la salute che la longevità (basti pensare agli effetti benefici che può dare il digiuno). L’ideale sarebbe quello di mangiare solo quando si ha veramente appetito e smettere ancor prima di sentirsi sazi.

La raccomandazione tipica di fare tanti piccoli pasti durante la giornata non solo non va bene per tutti ma è addirittura controproducente, soprattutto per chi vuole perdere peso. Ogni volta che ingeriamo un alimento infatti, anche un semplice yogurt, provochiamo un aumento dell’ormone insulina che blocca subito il processo di dimagrimento e a ciò fa seguito un calo ipoglicemico che genera stanchezza e desiderio di altro cibo.

Una strategia alimentare che sto seguendo con soddisfazione e che consiglio (previa visita medica che escluda controindicazioni e ad esclusione di bambini o ragazzi in crescita) per perdere peso o mantenersi in salute è diametralmente opposta a quella generalmente consigliata e si basa sull’alimentarsi seguendo un semi-digiuno quotidiano: un unico pasto sostanzioso al giorno, meglio la sera, per facilitare il sonno. Per chi si alza molto presto, o non vuole proprio rinunciarci, si può anche mantenere la colazione. Durante il giorno saranno permessi tè, caffè e tisane senza zucchero, centrifughe di frutta e verdura e verdure crude a pranzo condite con semi oleosi e un po’ di olio d’oliva.

Il pasto serale è assolutamente libero; la persona può mangiare ciò che desidera fino a sentirsi sazia, senza tralasciare naturalmente i consigli alimentari sopracitati ma concedendosi anche qualche piccola gratificazione. Questo modus vivendi porta generalmente, in breve tempo, ad una riduzione dell’appetito, ad un aumento dell’energia e ad un miglioramento della forma fisica e della salute in generale.

 

  • E’ giusto apportare l’introduzione di vitamine a prescindere dalla sana alimentazione? Oggi c’è molta confusione in merito nonostante un largo e diffuso uso ad esempio della “vitamina D” nei bambini.
  • Quanto oggi il cibo contiene quelle proprietà che servono effettivamente al completamento ed al corretto funzionamento del nostro Sistema Immunitario?
  • E’ giusto per tanto utilizzare queste sostanze in maniera complementare?

Riguardo gli integratori alimentari non sono contrario a priori al loro utilizzo anzi, vi sono casi in cui questi possono agire bene in sostituzione dei farmaci e allora perché no, visto che hanno sicuramente meno effetti collaterali. Il tutto però usando sempre il buon senso e la giusta individualizzazione. E’ innegabile che la frutta e la verdura di oggi si siano impoverite enormemente a livello nutrizionale, rispetto a quelli di una volta, ma una persona sana che si alimenta bene, non ha bisogno di particolari integrazioni. Ricordiamoci sempre che le vitamine e i minerali presenti in natura, nel frutto o nella verdura interi, sono nettamente più salutari per l’uomo di quelli che possono essere sintetizzati (o estratti) in laboratorio.

Questi integratori isolati hanno infatti ben poco di naturale proprio perché non sono inseriti nel contesto armonioso delle migliaia di altre sostanze presenti nella frutta o nell’ortaggio da cui derivano. In diversi studi su soggetti a cui sono stati somministrati integratori singoli a base di beta-carotene, vitamina A e vitamina E, potenti antiossidanti, si è registrato addirittura un aumento dei tassi di mortalità.

Anche in questo caso quindi è sempre da preferire quello che ci offre la natura: il sole al posto dell’integrazione di vitamina D, acqua e limone al posto dell’integratore di vitamina C, una centrifuga di frutta e verdure al posto del multivitaminico etc;

In casi di aumentato fabbisogno è innegabile comunque che alcuni integratori possano essere di aiuto ma consiglio sempre di provare un integratore alla volta e osservarne l’effetto. Se una sostanza è di aiuto o meno, con la giusta osservazione si riesce a capirlo. In ogni caso si dovrebbe ricorrere agli integratori solo in caso di vera necessità e fare sempre dei periodi di pausa per non far abituare l’organismo. Per quanto mi riguarda preferisco utilizzare solo l’omeopatia ma non è raro che, per periodi limitati e con persone che ne abbiano particolare bisogno, affianchi alle cure omeopatiche integratori di ormai consolidata sicurezza ed efficacia come l’ascorbato di potassio, la melatonina etc.

 

..Pian piano siamo arrivati alla domanda relativa alle Vaccinazioni. Lasciando da parte la scelta genitoriale e concentrandoci sugli aspetti importanti, le chiediamo Dott. Tancredi Ascani di correlare le due tematiche assieme:

  • Si parla di “eradicazione “ delle malattie grazie alla profilassi vaccinale di massa. In realtà Vacciniinforma ha divulgato materiale in merito contenente grafici e documentazioni che attestano il calo della mortalità PRIMA dell’introduzione della profilassi vaccinale di massa.
  • In più,diverse sono le affermazioni rilasciate dai professionisti che hanno racchiuso il tutto in un’unica frase “La vittoria dell’igiene”;
  • Cosa ne pensa a riguardo? Che ruolo gioca una corretta igiene ed una sana alimentazione sulla “eradicazione”di determinate malattie ?

Quello sulla prevenzione tramite le vaccinazioni è uno dei più grandi abbagli della storia medicina. I dati epidemiologici parlano chiaro, la mortalità per le malattie infettive è crollato ben prima dell’introduzione dei vaccini e c’è stato lo stesso andamento anche nei Paesi in cui la vaccinazione non è stata praticata.

Se prendiamo come esempio l’influenza “Spagnola”, provocata da un virus A/H1N1 nel 1918, vediamo che questa ha potuto provocare milioni di morti soltanto grazie alla complicità del periodo storico in cui è avvenuta, durante la Grande Guerra; possiamo ben immaginare le condizioni igienico-sanitarie precarissime, la malnutrizione e lo stress psicofisico a cui era soggetta la popolazione in quel momento. Influenze simili, provocate dallo stesso tipo di virus ma in tempi più recenti e in condizioni igienico-sanitarie nettamente migliori, come è avvenuto per l’influenza suina del 2009, hanno sortito ben altri risultati, disturbi passeggeri più benigni della normale influenza stagionale.

 

  • Profilassi Vaccinale,Sistema immunitario,prevenzione delle malattie. Tre punti ,tre temi correlati e collegati. E’ fondamentale secondo lei una completa profilassi vaccinale? Anche in bambini di due mesi?

Anche qui cerchiamo di usare il buon senso e lasciamo da parte discorsi complessi sul sistema immunitario o elenchi di studi scientifici, quasi completamente assenti in caso di vaccini o comunque sempre di parte perché condotti da chi i vaccini li produce.

Come è possibile pensare che iniettare in circolo a un bambino sano e di pochi mesi, un cocktail di sostanze tossiche come antibiotici, formaldeide, mercurio, alluminio, ecc., uniti a virus o batteri fatti crescere nel luoghi più innaturali, a volte persino modificati geneticamente e contaminati da nanoparticelle, possa costituire il miglior mezzo di prevenzione dalle malattie?

Così facendo ci allontaniamo anni luce da quello che è probabilmente il principio medico più importante, il primum non nocere (per prima cosa non nuocere):

Con i farmaci già arrechiamo un danno al minimo accenno di malattia, con in vaccini andiamo ancora oltre, arrechiamo un danno a persone sane, prima ancora che si ammalino (e che forse si ammaleranno per il vaccino stesso).
Influenzati dai media ci preoccupiamo per malattie ormai quasi del tutto scomparse nel mondo occidentale e non prestiamo attenzione alle vere piaghe della nostra epoca come le allergie, l’asma, le malattie autoimmuni e l’autismo che sono tutte fortemente correlate alle vaccinazioni.

Per esperienza personale ho seguito migliaia di bambini non vaccinati e non ho mai avuto alcun problema con qualsiasi malattia infettiva per cui ci si vaccina. Con pochi granuli omeopatici tutto si è sempre risolto in maniera dolce e rapida, senza dover mai ricorrere ad alcun farmaco.

 

  • Si parla  di anamnesi prima di una profilassi vaccinale. Cosa ne pensa a riguardo? E’ giusto verificare lo stato del nostro Sistema immunitario PRIMA di qualsiasi vaccinazione? Molti sono i dubbi genitoriali in merito a questa controversa tematica.

Sarebbe giusto fare un’anamnesi e interessarsi sugli esami da fare se qualcuno ritenesse utile la pratica vaccinale ma credo che il mio pensiero sia passato:

personalmente sconsiglio sempre e a chiunque di andare ad intaccare il fragile sistema immunitario di un bambino “sano” con qualsiasi sostanza non naturale che possa arrecargli un danno.

Non esistono inoltre esami o metodiche particolari che possano scongiurare in maniera certa un eventuale danno da vaccino. Ancora non abbiamo compreso appieno i complessi meccanismi del sistema immunitario.

Vi son persone che hanno una quantità elevata di anticorpi protettivi verso quella malattia che comunque contraggono, altri invece non hanno anticorpi specifici e non si ammalano.

 

  • Scoppiano epidemie in comunità vaccinate al 100%. Entrano in gioco altri fattori che sfuggono al nostro controllo, che senso ha quindi rischiare e sprecare tempo e denaro in esami che non ci forniscono alcuna certezza?
  • Quale è quindi il modo migliore di fare prevenzione?

 

Non dimenticando mai il profondo pensiero di L. Pasteur, padre della Microbiologia moderna, allorchè, nel suo letto di morte, sentenziò:

“…il terreno è tutto, ben più importante del microbo”.

Egli, dopo una vita passata a creare armi (vaccini e antibiotici) rivolti contro virus e batteri, aveva compreso che questi sono nettamente meno importanti di un “terreno” (il sistema immunitario) forte ed è a questo a cui noi dobbiamo puntare per fare una vera ed efficace prevenzione:

seguire quindi un’alimentazione sana, gratificante e senza eccessi, praticare quotidianamente attività fisica, esporsi nel giusto modo al sole, curare l’igiene personale, evitare il più possibile i farmaci e le fonti di inquinamento e, cosa più importante, cercare di vivere una vita serena e gioiosa ascoltando e osservando sé stessi, perseguendo i propri desideri e allontanando tutto ciò che è per noi, o per i nostri figli, fonte di stress psicologico e paura.

 

Louis Pasteur (1822-95) in his Laboratory, 1885 (oil on canvas)
Louis Pasteur (1822-95) in his Laboratory, 1885

 

Vaccini Informa ringrazia nuovamente il Dott. Tancredi Ascani per la sua professionalità e correttezza sperando che i lettori facciano tesoro dei suoi consigli.

A TAL PROPOSITO E BASANDOCI SULLA PROFESSIONALITA’ DEL DOTTOR ASCANI,RICORDIAMO AI LETTORI UN PRECETTO FONDAMENTALE LASCIATO NEL DIMENTICATOIO DA MOLTI.

“Non Nuocere”

QUESTA FEDELTA’ A CUI DIVERSI CAMICI HANNO RINUNCIATO,PROSEGUENDO PER UNA STRADA DIVERSA.
IL PRINCIPIO CARDINE DELLA MEDICINA È QUELLO DI “PRECAUZIONE” IN BASE AL QUALE, DI FRONTE ALL’IMPOSSIBILITÀ DI ESCLUDERE LA DANNOSITÀ DI UN FARMACO O DI UN INTERVENTO, IL MEDICO SI DOVREBBE ASTENERE;
PRINCIPIO CHE NEGLI ULTIMI DECENNI È STATO ABBANDONATO PER SEGUIRE QUELLO – PER LORO ASSOLUTAMENTE PRIORITARIO – DEL PROFITTO (non per tutti,ovviamente)

 

Share

Meningite, vaccinati 150.000 giovani dai medici di base

Meningite, vaccinati 150.000 giovani dai medici di base

Per questo sforzo, la Regione pagherà ai medici di famiglia un compenso di 6 euro a paziente, lo stesso che riconosce per la vaccinazione influenzale, come stabiliscono gli accordi nazionali

Accordo con la Regione per velocizzare la “copertura” dei soggetti a rischio Per i pazienti la prestazione sarà gratuita fino a 45 anni, oltre questa età si paga


VACCINAZIONI

 

ARTICOLO E FONTE

http://iltirreno.gelocal.it/regione/2015/05/07/news/meningite-i-medici-di-base-vaccinano-150-000-giovani-1.11377259


 

FIRENZE. La Regione ha fatto un ragionamento. Deve “proteggere” al più presto la popolazione più a rischio di contagio da meningite. Soprattutto 150mila ragazzi fra i 15 e i 21 anni da compiere. La soluzione è a portata di mano: l’accordo con 3300 medici di famiglia che già li hanno in carico. E così il patto viene stretto. Ogni professionista, in media, avrà una cinquantina di pazienti da vaccinare e, al massimo in un paio di mesi, avrà esaurito il compito. E evitando che vadano in tilt i distretti sanitari.

Per questo sforzo, la Regione pagherà ai medici di famiglia un compenso di 6 euro a paziente, lo stesso che riconosce per la vaccinazione influenzale, come stabiliscono gli accordi nazionali. Ma per contrastare l’emergenza meningite, i medici di base sarebbero stati pronti anche a svolgere la prestazione gratuitamente.

Di sicuro, la vaccinazione non costerà nulla ai pazienti, a patto che rientrino nella fascia a rischio: quella fra gli 11 e i 45 anni. A elaborare il piano, il direttore del dipartimento della Sanità della Regione, che, con l’assessore alla Salute, Luigi Marroni, si era fatto promotore di un accordo analogo con i pediatri.

  • «L’esigenza dalla quale siamo partiti – spiega Giovannini – è quella di contrastare la crisi della vaccinazione che il mondo occidentale sta attraversando. Il modo migliore, a nostro avviso, è di affidarne la promozione a figure che ispirino autorevolezza e fiducia nelle famiglie: i medici di base, appunto. O i pediatri, per i bambini e i ragazzini fino a 14 anni».

Infatti un accordo con la REGIONE TOSCANA è stato siglato prima DELL’EMERGENZA MENINGOCOCCO (fonte alla fine dell’articolo)

Quando si è presentata l’esigenza di coprire al più presto la fascia della popolazione più esposta al rischio di contagio, è stato naturale pensare di estendere l’accordo anche ai medici di base. Soprattutto nelle Asl più colpite dalla meningite: Empoli (dove l’esperimento è già avviato), Arezzo, Firenze – dove inizia oggi – Pistoia, Prato, Pisa. «Per rendere più efficace questa operazione – precisa Giovannini – l’idea è di lasciare alle Asl e ai distretti sanitari la vaccinazione delle persone da 21 a 45 anni (gratuita). Vorremmo, invece, che pediatri e medici di famiglia si concentrassero sulla vaccinazione e ri-vaccinazione dei ragazzi da 11 a 20 anni (fino al compimento del 21° anno)».

Da 11 a 14 anni i ragazzi vengono ancora seguiti dai pediatri, da 15 in avanti, invece, sono di competenza dei medici di base «con i quali potranno iniziare a instaurare un rapporto di fiducia proprio da questa vaccinazione. Questa sarà l’occasione per capire che per tutta la vita avranno un medico della sanità pubblica a loro disposizione». E sarà anche l’occasione – conclude Giovannini – «per capire che è possibile organizzare un piano di vaccinazione di massa sostenibile, che non sfocia in una catastrofe organizzativa».

  • Questo anche per la disponibilità dei medici di base: Fimmg, Intesa sindacale, Smi, Snami sono le sigle sindacali pronte a sottoscrivere l’accordo che la giunta regionale ha appena adottato con una delibera di giunta. «Non credo – conferma Vittorio Boscherini, responsabile regionale di Fimmg, la Federazione dei medici di medicina generale – che ci saranno professionisti non disponibili a effettuare la vaccinazione.

In questa prima fase, però, l’attenzione sarà concentrata soprattutto sui giovani fino a 21 anni, considerati il serbatoio del contagio. Proteggendo loro, riusciremo a eradicare l’infezione che è il nostro primo obiettivo. Ovviamente, su richiesta vaccineremo anche pazienti da 21 a 45 anni, per i quali il vaccino è gratuito.

Oltre quell’età, invece, il vaccino deve essere acquistato in farmacia».


ALLEGATI

Sanità: nasce Nusa, progetto Fimmg e Federsanità Anci su cure primarie

Semplificare le attività, velocizzare i processi e allineare i comportamenti. Sono gli obiettivi della Fondazione Nusa (Nuvola per la sanità) costituita oggi da Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) e Federsanità Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) per concretizzare la volontà comune di collaborare nell’ambito della creazione di infrastrutture info-telematiche per la gestione delle cronicità nelle cure primarie e nella sanità pubblica.

“La Fondazione – spiega Giacomo Milillo, segretario generale della Fimmg – ha come scopo quello di contribuire a migliorare la qualità e l’efficacia dell’intervento sociosanitario, con particolare riferimento a tutte le patologie e condizioni di cronicità e fragilità, a fronte di una contestuale razionalizzazione dei relativi costi, perseguendo esclusivamente finalità di solidarietà sociale. Nusa intende operare nei seguenti settori: assistenza sociale e socio sanitaria, assistenza sanitaria, istruzione, formazione, ricerca scientifica di particolare interesse sociale”.

“In particolare – si legge in una nota – si vuole realizzare la più grande rete sanitaria nazionale, mediante la condivisione dei dati inerenti alla realtà della sanità ospedaliera e di distretto con quella della medicina di base, al fine di attuare un sistema avanzato di integrazione socio-sanitaria a livello istituzionale, gestionale e professionale, in grado di migliorare l’efficienza del sistema assicurando una migliore risposta al bisogno assistenziale e una maggiore sostenibilità dei relativi costi, con vantaggio sia per gli utenti del servizio che per i soggetti coinvolti a vario titolo nella sua erogazione”.

“La decisione della Fimmg di condividere i dati relativi alle cronicità con le aziende sanitarie – sottolinea il presidente di Federsanità Anci, Angelo Lino Del Favero – rappresenta un vero e proprio salto di qualità, ovviamente nel rispetto della tutela del dato e delle norme sulla privacy”.

“Sono certo – aggiunge – che questa iniziativa potrà dare un contributo rilevante al governo delle patologie croniche e, in particolare, per la non autosufficienza con il fine specifico di incrementare efficacia ed efficienza delle aziende, aumentando il tasso di innovazione digitale nei processi di organizzazione interna e di erogazione dei servizi ai cittadini. La sinergia con Fimmg – conclude Del Favero – è la strada giusta per il miglioramento dei processi di integrazione, condivisione e sviluppo delle conoscenze che sono sinonimi di qualità dei servizi erogati e riduzione di sprechi e inefficienze”.

 

Fonte

http://www.oggitreviso.it/sanit%C3%A0-nasce-nusa-progetto-fimmg-federsanit%C3%A0-anci-su-cure-primarie-86971


 

Anche noi concordiamo con il Responsabile regionale di Fimmg,Vittorio Boscherini,il quale dichiara:

 “Non credo che ci saranno professionisti non disponibili a effettuare la vaccinazione”

E’ lecito in questo caso parlare di “CONFLITTI D’INTERESSE”?

PREMI DI OBIETTIVO AI PEDIATRI TOSCANI

CLICCA DI SEGUITO PER SCARICARE LA DOCUMENTAZIONE

E’ stato siglato il 9 aprile, ed è già in vigore, l’accordo tra le regione Toscana ed i pediatri di famiglia per migliorare la pratica vaccinale. L’assessore al diritto alla salute Marroni ha affermato “ Obiettivo di questo accordo è migliorare e ampliare i servizi assistenziali rivolti alla popolazione pediatrica, favorendo l’adesione da parte delle famiglie ai programmi vaccinali promossi dalla Regione, con l’implementazione del compito dell’esecuzione dell’atto vaccinale da parte del pediatra di famiglia nello studio dove di norma esercita la sua attività”.

La promozione delle vaccinazioni si articolerà in un lungo percorso che prevede interventi già prima della nascita, nei corsi di preparazione al parto, al momento del primo Bilancio di salute, e che prosegue con l’esecuzione dell’atto vaccinale avendo cura di seguire le indicazioni e la tempistica prevista dal calendario vaccinale regionale. Sono numerose le incombenze che i 430 pediatri dovranno espletare. Ma ne varrà la pena. L’accordo riconosce un compenso di 15 euro per ogni atto vaccinale e stabilisce “premi di obiettivo”interessanti:

– 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > del 95% per terza dose di esavalente

– 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > del 95% per morbillo

– 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti femmine > dell’ 80% per papillomavirus.

I relativi premi di obiettivo sono dimezzati per il raggiungimento di coperture tra 92 e 95% per terza dose di esavalente e morbillo, e di coperture tra 71 e 80% di papillomavirus.

 

E’ disponibile il PDF da scaricare di seguito

ALLEGATI

 

Share

Autismo: approvato in Senato il primo Disegno di Legge

Approvata in Senato la legge sull’autismo.

Taglia il primo traguardo la legge italiana sull’autismo. Ieri ha infatti ricevuto il via libera dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato

TRIBUNALE2


Passa ora alla Camera il testo approvato dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato che mira a tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l’inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico

Taglia il primo traguardo la legge italiana sull’autismo. Ieri ha infatti ricevuto il via libera dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato, in attesa del passaggio alla Camera, il testo delDDL, frutto di un lungo lavoro di sistemazione e risistemazione concertate con il coinvolgimento di società scientifica, associazioni di famiglie ed esperti. Obiettivo comune dichiarato, arrivare a un testo che provveda alla presa in carico dei bisogni del soggetto autistico ma anche della sua famiglia, pur nella complessità che questa patologia presenta.

Sintetizzando all’osso si può dire che le parole chiave del DDL sono diagnosi precoce e terapia riabilitativa. E’ intorno a questi due cardini che i quattro articoli del DDL si sviluppano, con la finalità di dare un ordinamento a interventi finalizzati a garantire la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l’inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico.

AGGIORNAMENTO LINEE GUIDA – Il DDL prevede che l’Istituto Superiore di Sanità aggiorni le Linee guida sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico in tutte le età della vita sulla base dell’evoluzione delle conoscenze fisiopatologiche e terapeutiche derivanti dalla letteratura e dalle buone pratiche nazionali ed internazionali. Un confronto, quindi, a respiro globale per attingere alle migliori pratiche e conoscenze.


foto-autismo.1


 

PRESTAZIONI NEI LEA – Il DDL stabilisce che i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) vengano aggiornati con l’inserimento, al loro interno, delle prestazioni legate alla diagnosi precoce, alla cura e al trattamento individualizzato. Si tratta di prestazioni assegnate alle Regioni. Le Regioni e le province autonome garantiscono il funzionamento dei servizi di assistenza sanitaria e possono individuare centri di riferimento con compiti di coordinamento dei servizi stessi nell’ambito della rete sanitaria regionale; stabiliscono percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali per la presa in carico di minori, adolescenti e adulti con disturbi dello spettro autistico verificandone l’evoluzione e adottano misure idonee al conseguimento dei seguenti obiettivi:

a) qualificazione dei servizi costituiti da unità funzionali multidisciplinari per la cura e l’abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico;
b) la formazione degli operatori sanitari di neuropsichiatria infantile, di abilitazione funzionale e di psichiatria sugli strumenti di valutazione e sui percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali basati sulle migliori evidenze scientifiche disponibili;
c) la definizione di equipe territoriali dedicate nell’ambito dei servizi di neuropsichiatria dell’età evolutiva e dei servizi per l’età adulta, anche in collaborazione con le altre attività dei servizi stessi, che partecipino alla definizione del piano di assistenza, ne valutino l’andamento e svolgano attività di consulenza;
d) la promozione dell’informazione e l’introduzione di una figura che svolga una funzione di coordinamento degli interventi multidisciplinari;
e) la promozione del coordinamento degli interventi e dei servizi di cui al presente comma per assicurare la continuità dei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali nel corso della vita della persona;
f) l’incentivazione di progetti dedicati alla formazione e al sostegno delle famiglie che hanno in carico persone con disturbi dello spettro autistico;
g) la disponibilità sul territorio di strutture semiresidenziali e residenziali accreditate, pubbliche e private, con competenze specifiche sui disturbi dello spettro autistico in grado di effettuare la presa in carico di soggetti minori, adolescenti e adulti;
h) la promozione di progetti finalizzati all’inserimento lavorativo di soggetti adulti con disturbi dello spettro autistico, che ne valorizzino le capacità.”

Tra gli obiettivi dichiarati, quello della erogazione dei servizi sull’intero territorio nazionale è forse la sfida che più di tutte sarà da monitorare e verificare nel prossimo futuro.

Intanto, dalla politica arrivano le prime dichiarazioni di soddisfazione per l’approvazione del DDL in Commissione Igiene e sanità. Così il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “Si tratta di un risultato importante per dare risposte ai bisogni di tante famiglie. Nei confronti di questo disturbo il ministero ha grande attenzione e nei nuovi Lea  (Livelli essenziali di assistenza) abbiamo previsto interventi per i minori con disturbi in ambito neuropsichiatrico e quindi anche per chi soffre di autismo. Ora la vera sfida e’ garantire che questi servizi vengano erogati davvero e su tutto il territorio nazionale.”

Sulla stessa scia le dichiarazioni dell’On. Ileana Argentin, che ha affermato:  “E’ fondamentale che lo Stato attivi il prima possibile tutte le misure necessarie per garantire alle persone affette da autismo e ai loro familiari una vita accettabile e adeguatamente inserita nel contesto sociale.  Visto che il finanziamento della legge sarà previsto dai nuovi livelli essenziali di assistenza“, ha aggiunto la deputata, “sui quali le Regioni stanno discutendo, auspico un iter veloce e senza intoppi capace di rispondere alla richieste d’aiuto e di assistenza di migliaia di persone. Questa approvazione è un passo in avanti molto positivo”, ha sottolineato, “che giunge a ridosso della giornata mondiale sull’autismo, a dimostrazione del fatto che oltre alle iniziative di sensibilizzazione, quello che conta, come sempre, sono i fatti.  Sono in attesa che il testo della legge arrivi da noi in commissione e mi impegnerò al massimo perché tutto si svolga nel modo più fluido possibile. Questi sono argomenti che vanno oltre i partiti”, conclude, “e tutti insieme ce la dobbiamo fare. L’autismo è una realtà non un’utopia”.


 

 

SCARICABILE IL DOCUMENTO AL SEGUENTE LINK 

  • https://polser.files.wordpress.com/2015/03/autismo_ddl.pdf

Disegni di legge n. 344 e connessi in materia di autismo Testo approvato dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato in esito all’esame di sede deliberante

BOZZA Art. 1. (Finalità)

1. La presente legge, ai sensi di quanto previsto dalla risoluzione ONU n. A/RES/67/82 sui bisogni delle persone con autismo approvata il 12 dicembre 2012, prevede interventi finalizzati a garantire la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l’inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico.

Art. 2 (Linea guida)

1. L’Istituto Superiore di Sanità aggiorna la Linea guida sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico in tutte le età della vita sulla base dell’evoluzione delle conoscenze fisiopatologiche e terapeutiche derivanti dalla letteratura e dalle buone pratiche nazionali ed internazionali.

Art. 3 (Politiche regionali in materia di disturbi dello spettro autistico)

1. Nel rispetto degli equilibri programmati di finanza pubblica e tenuto conto del nuovo Patto per la salute 2014-2016, con la procedura di cui all’articolo 5, comma 1, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, si provvede all’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, con l’inserimento, per quanto attiene ai disturbi dello spettro autistico, delle prestazioni della diagnosi precoce, della cura e del trattamento individualizzato, mediante l’impiego di metodi e strumenti basati sulle avanzate evidenze scientifiche disponibili.

2. Ai fini di cui al comma 1, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano garantiscono il funzionamento dei servizi di assistenza sanitaria alle persone con disturbi dello spettro autistico, possono individuare centri di riferimento con compiti di coordinamento dei servizi stessi nell’ambito della rete sanitaria regionale e delle province autonome, stabiliscono percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali per la presa in carico di minori, adolescenti e adulti con disturbi dello spettro autistico verificandone l’evoluzione e adottano misure idonee al conseguimento dei seguenti obiettivi:

a) la qualificazione dei servizi di cui al presente comma costituiti da unità funzionali multidisciplinari per la cura e l’abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico;

b) la formazione degli operatori sanitari di neuropsichiatria infantile, di abilitazione funzionale e di psichiatria sugli strumenti di valutazione e sui percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali basati sulle migliori evidenze scientifiche disponibili;

c) la definizione di equipe territoriali dedicate nell’ambito dei servizi di neuropsichiatria dell’età evolutiva e dei servizi per l’età adulta, anche in collaborazione con le altre attività dei servizi stessi, che partecipino alla definizione del piano di assistenza, ne valutino l’andamento e svolgano attività di consulenza;

d) la promozione dell’informazione e l’introduzione di una figura che svolga una funzione di coordinamento degli interventi multidisciplinari;

e) la promozione del coordinamento degli interventi e dei servizi di cui al presente comma per assicurare la continuità dei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali nel corso della vita della persona;

f) l’incentivazione di progetti dedicati alla formazione e al sostegno delle famiglie che hanno in carico persone con disturbi dello spettro autistico;

g) la disponibilità sul territorio di strutture semiresidenziali e residenziali accreditate, pubbliche e private, con competenze specifiche sui disturbi dello spettro autistico in grado di effettuare la presa in carico di soggetti minori, adolescenti e adulti;

h) la promozione di progetti finalizzati all’inserimento lavorativo di soggetti adulti con disturbi dello spettro autistico,che ne valorizzino le capacità.

Art. 4 (Clausola di invarianza finanziaria)

Dall’attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Le amministrazioni interessate alla relativa attuazione vi provvedono con le sole risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.


 

 

 

 

 

 

 

 

Share

Cancro: meccanismi oscuri e “deviati” della ricerca

Cancro: Meccanismi oscuri e deviati della ricerca

***Quinta parte***


Reportage documentato sui meccanismi oscuri che stanno dietro il palcoscenico della ricerca sul cancro. I motivi del fallimento, le persecuzioni ai ricercatori “deviati”, il giro d’affari, le coperture politiche e l’asfissiante propaganda di terapie pesantemente nocive.Uno strumento di notevole utilità per capire, o affrontare con coscienza, uno dei fenomeni oggi più preoccupanti per la salute umana


---burattinaioMoP


Quel che è stato detto finora è basato su diversi fattori,ovvero:

  • NECESSITA’ DI GENERARE PROFITTO
  • SOPPRESSIONE DI METODI NON CONVENZIONALI
  • MONOPOLIZZAZIONE E CATTIVA POLITICA DELLE INDUSTRIE FARMACEUTICHE

Immaginiamo ora di essere dei burattini guidati da un establishment ; immaginate che ci sia qualcuno in grado di decidere tutto quello che avviene,anche se non è corretto.

E’ solo il cancro ad essere definito un “DIAVOLO”?

“No,al secondo posto troviamo il colosso AIDS”.

Sappiamo bene che questi due colossi,non sono gli unici in ballo; in campo scendono vari giocatori di una partita che sicuramente,non vuole il bene comune.

Ci sono diversi “DIAVOLI” i quali fanno parte di un mondo che non ha a cuore la salute dell’uomo.

Gli stessi sono stati creati dallo stesso uomo per primeggiare in ricchezza e in potere,dimenticandosi del bene comune della salute della popolazione,rincorrendo il Dio danaro e il Dio fama per una vita fatta di materialità.

Lo stesso OMS percorre questa strada,eppure dovrebbe preoccuparsi del nostro benessere,giusto?

Uno di questi Diavoli è rappresentato dal MERCURIO; un altro dall’ALLUMINIO,avvicinandoci pian piano ad un tema aberrante come quello delle VACCINAZIONI.

Troviamo anche materiali e composti,come lo ZUCCHERO BIANCO nell’alimentazione; nei rapporti sociali troviamo il TERRORISMO che porta al RAZZISMO; poi abbiamo le ARMI DI DISTRUZIONI DI MASSA come la BOMBA ATOMICA.

Continuano intanto le ASSOCIAZIONI NO PROFIT a raccogliere fondi.

  • Esse hanno un ampio consenso e potrebbero alimentare ricerche NON CONVENZIONALI in rimedi naturali,non brevettabili ed efficaci,ma ciò NON AVVIENE.

Di questi enti,fanno parte l‘American Cancer Society, l’Imperial Cancer Research Found etc etc..

Questi -come già affermato- sono guidati e tenuti sotto stretto controllo.

Uno dei più Grandi miti degli ultimi anni rappresenta un’epidemia di cancro causata da esposizione a materiali radioattivi, inquinamento, pesticidi e additivi alimentari. La verità è che QUESTI Fattori Hanno poco a Che fare con la maggior Parte dei Cancri.
 Anzi, Gli Additivi alimentari possono Avere un Effetto protettivo, particolare per il cancro allo stomaco“.
Imperial CancerResearch Fund, ICRF, Prevenzione e cura del cancro 1997.
 L’Associazione per la Ricerca sul cancro britannica, l’ICRF, dovette ammettere, interrogata dai giornalisti,che non esisteva alcuno studio che supportasse questa affermazione, e che fosse solo
l’opinione di Richard Doll, pezzo grosso dell’Industria del cancro in Gran Bretagna, lo stesso che diede un contributo decisivo alla FLUORIZZAZIONE delle acque in Gran Bretagna.
Il più delle Volte, però, le Associazioni di Raccolta fondi per il Cancro, fanno semplicemente quello che chiediamo loro di fare.
“Suggerimenti: evitate cibi che non vi interessano: cavolfiori, broccoli, fagioli, etcusate primi piatti pronti da scongelare, friggete,servitevi di piatti take away quando vi è possibile o piatti da mettere nel micronde semplicemente.
Ricette selezionate: gelato, bevande gassate, formaggio spalmabile, hot dog, strutto o grasso per pasticceria, zucchero, farina bianca,ortaggi cotti o in scatola, cioccolata, caffè, sostituti del caffè, dolci quanti se ne desiderano, cibi in scatola o cibi cotti (inscatolati o congelati), caramelle, gelatine, marmellate“.
(Da: Nutrizione per Pazienti Che ricevono chemioterapia e radioterapia Prodotto e Distribuito dall’American Cancer Society Presso i Suoi iscritti USA 1974)


L’American Cancer Society, per statuto, dovrebbe sciogliersi Nel momento in cui viene trovata la soluzione al cancro Da soli hanno un budget di 450 Milioni di Dollari all’anno.
Pensate che essi stiano veramente lavorando per licenziarsi?
Quello che stanno cercando di fare, tra le altre cose, non esiste! Non esiste un “farmaco magico”, brevettabile, per il cancro .
  • E chi si trova ai vertici dell’American Cancer Society ? I manager delle principali aziende farmaceutiche e ospedali.

 

***OSSERVAZIONI***

Molto interessante vedere e capire l’uso dei miliardi di dollari raccolti attraverso i fondi,nella ricerca e nel trattamento, senza che venga assolutamente capito nulla e -cosa ben più grave- senza trovare rimedio. Perchè nessuno si chiede come mai e in quale contesto abbiano vissuto quelle popolazioni che MAI sono state colpite da quello che viene definito il “Diavolo del secolo”?

COME MAI??

Si potrebbe pensare che coloro che dovrebbero trovare una cura in realtà,incentivino altro?

Si potrebbe credere che debellare questa malattia epidemica non sia esattamente lo scopo degli stessi che utilizzano i farmaci e cure, le quali portano a risultati disastrosi?


AltanAnticancro


Il National Cancer Institute e tutti gli altri Enti Nazionali che distribuiscono i fondi governativi della Ricerca anticancro sono una garanzia per il monopolio e sono strettamente imparentati ai manager dell’industria farmaceutica e ai vertici di Wall Street. I Ricercatori non hanno altro scampo che chiedere a loro oppure all’Industria direttamente.

Chi Rimane? Le associazioni no-profit per la Raccolta fondi per il Cancro. Abbiamo già  parlato dell’American Cancer Society e dell’Imperial Cancer Research Fund.

Guardate cosa scrive la rivista Forbes del 13 gennaio 1977:

L’EPA,ente per la salute statunitense, ha multato la multinazionale chimica Monsanto di 198.000 dollari per aver tenuto nascosti i dati sulla cancerogenicità di un suo erbicida, il Santogard PVI “.

***OSSERVAZIONI***
Ma lo sapete quante sostanze cancerogene sono presenti sul Mercato,oggi?
 Che cosa pensate vi sia nelle bevande gassate light o nelle caramelle senza zucchero?
Aspartame e saccarina [Vedi Sugar Blues 2. Nuovi veleni senza calorie aggiunte, Macro Edizioni, aprile 2000].
E gli oltre 40 cancerogeni attualmente ammessi in preparazioni cosmetiche e farmaceutiche?
E i 53 pesticidi cancerogeni approvati Dalla Federal and Drug Administration negli USA?
E i pesticidi banditi che sono utilizzati nel terzo mondo?


Ogni anno vengono prodotte circa 5 milioni di tonnellate di solventi clorurati, 20 milioni di tonnellate di pesticidi. Dal 1945 ad oggi sono stati sintetizzati circa 10 milioni di tipi diversi di composti nuovi, cioè non esistenti in natura.
  • Attualmente negli USA vengono registrati ogni ora 70 composti nuovi.Oltre 70.00 0 composti nuovi sono entrati nei cicli produttivi e in parte diffusi come beni di consumo.
Nel 1940,solamente negli Stati Uniti la produzione di sostanze chimiche organiche di sintesi era di 0,5 miliardi di chili. Nel 1950, tale cifra era arrivata a 15 miliardi, e a 225 Nel 1980.
E’ vero, la Monsanto ha perso una battaglia in tribunale. Ma lo sapete cosa risultò in aula?
La Monsanto avrebbe dovuto Pagare 19,7 milioni di dollari di compensazione. E invece la EPA chiese solo la centesima parte di quello che avevano chiesto i giudici. 

Monsanto-600x400-1


Tutti uniti per la salute o per gli sponsor? 

Ritornando a noi..

Ogni anno negli Stati Uniti,come da abitudine, parte il mese della prevenzione del tumore al seno. Ne parlano in televisione,sui giornali, nelle conferenze.
Chi è lo sponsor unico dell’evento?
La Zeneca Pharmaceuticals.
Cosa produce la Zeneca? Tamoxifene. 
E’ un farmaco ormonale ormai diventato ufficialmente sinonimo di prevenzione del cancro al seno. Un leggero effetto secondario è che le donne trattate possono sviluppare tumori secondari all’utero. 

Vale la pena ricordare il famoso Gruppo di Ricerca del dott.Mark Skolnik , Università dello Utah,che nel 1994 annunciò di aver scoperto il gene associato con il cancro della mammella , lo BRCA 1.

La Myriad Genetics Inc. ha immediatamente brevettato il gene. L’azienda vorrebbe sviluppare un test diagnostico capace di rivelare il gene difettoso nelle donne che hanno una predisposizione genetica al cancro alla mammella.

Scoprire un gene, dice Claudio Stern, biologo alla Columbia University di New York, è come provare ad imparare una lingua straniera da un dizionario monolingue.Si memorizzano le parole, ma non si sa niente del contesto nel quale queste parole sono usate.Vogliono utilizzare il test diagnostico brevettato?

Bene,si torna al discorso economico,come possiamo vedere,ogni caso,ogni esempio ci porta alla stessa conclusione : quella dei profitti, su cui viene basato il monopolio e il controllo di tutto.

Ricordiamo sempre le terapie “antitumorali” e del come si siano rivelate cancerogene persino per le dita delle infermiere che le somministravano ai pazienti. L ‘Effetto cancerogeno non può essere evitato neanche con l’uso di guanti. Allora cosa potrebbe succedere al paziente,costretto a farsi iniettare o a ingerire simili Sostanze?
Nel 1982 il National Cancer Institute ammetteva di «Aver Fatto cure sperimentali per il cancro più mortali della Malattia in Questione».
Molti di questi farmaci derivano da erbicidi e tinture,sostanze chimiche che hanno causato morti più dolorose di quanto non avrebbe fatto la malattia. Insufficienza epatica,collasso renale ,malattie delle vie respiratorie, distruzioni del midollo osseo, danni al cervello, paralisi, infarti, coma, sono stati alcuni degli effetti secondari accusati dai pazienti.
ALCUNI!
Interessanti le storie di oncologi, istigati dall’industria, spingano il paziente verso la chemioterapia intensiva anziché quella standard,nonostante la scienza abbia chiaramente dimostrato ch esistono vantaggi neanche dal punto di vista della RIDUZIONE a lungo termine della massa tumorale.
La qualità di vita del paziente e la sopravvivenza di ..anni?


pinocvchio


NESSUNO PUO’ AFFERMARE CHE SIA VERITA’,NESSUNO..

 

 

 

Share

Vaccini: Cosa non conosciamo? Storia,tabelle e grafici mai visionati

Vaccini: cosa ci è stato omesso?

vaso-pandora-mito-01


Aggiornamento Fonti Ottobre 2015

“Interventions with vaccines and vitamin A have non-specific effects on child survival, i.e. effects not explained by prevention
of specific diseases or deficiency”

La maggior parte degli interventi eseguiti nell’infanzia (vaccinazioni, vitamine,micronutrienti etc) nei paesi a basso reddito, sono stati creati per una vita “migliore”.
Tuttavia, di solito questi interventi sono stati studiati e perciò conosciuti SOLO sugli effetti specifici e NON per i loro effetti complessivi sulla morbilità e mortalità.

In molte situazioni infatti, gli effetti sulla popolazione sono stati molto diversi dalle aspettative.
Come mai?
In realtà le aspettative sono una cosa,le osservazioni un’altra : il sistema immunitario previene di per sè,molto più che attraverso qualsiasi intervento esterno.

http://ije.oxfordjournals.org/content/43/3/645.abstract?sid=55d57633-466b-4d47-b82c-dc2e8207a662

PDF gratuito ed accessibile

http://ije.oxfordjournals.org/content/43/3/653.full.pdf+html

 

Nella letteratura medica, si esaltano da sempre le virtù della vaccinazione. Dopo aver letto questi libri, si rimane con l’impressione che nel corso del 1800 e nel 1900,esistessero piaghe rampanti che hanno provocato la morte a decine di persone,ma grazie ai vaccini,successivamente la realtà cambiò.

Questo è certamente quello in cui da sempre abbiamo creduto.Questa “verità” nella società è come ben sappiamo, un dato di fatto.

(Roman Bystrianyk & Suzanne Humphries, MD)

“E ‘difficile sottovalutare il contributo della vaccinazione per il nostro benessere. È stato stimato che se non fosse per le vaccinazioni infantili (contro difterite, pertosse, morbillo, parotite, il vaiolo, e rosolia, nonché la protezione offerta dai vaccini contro il tetano, il colera, la febbre gialla, la poliomielite, l’influenza, l’epatite B, la polmonite batterica , e la rabbia) i tassi di mortalità dell’infanzia probabilmente sarebbero tra il 20 e il  50%.  Infatti, nei paesi in cui la vaccinazione non è praticata, i tassi di mortalità tra i neonati ed  i bambini piccoli rimangono in quel livello. “ [1]


Paul Offit parla nel suo recente libro “Deadly Choices – How the Anti-Vaccine Movement Threatens Us All” su come il vaccino contro la pertosse abbia ridotto le morti dalla malattia da 7.000 solo a 30.

“La pertosse  è un’infezione devastante. Prima del vaccino, erano circa trecento mila i casi di pertosse, causando settemila morti ogni anno (quasi tutti  bambini piccoli). Ora, a causa del vaccino contro la pertosse, meno di trenta bambini muoiono ogni anno a causa della malattia. Ma i tempi stanno cambiando. “[2]

normative-molteni-vernici-e1341828330578

Questo tipo di informazione si trova anche nelle riviste mediche. Un lungo studio sulla pertosse ed il vaccino contro la pertosse è stato pubblicato nel 1988 sulla rivista Pediatrics . Il primo paragrafo del documento afferma quanto segue:

“Negli Stati Uniti, la pertosse è stata controllata con successo mediante l’immunizzazione di massa di routine dei neonati e dei bambini. Nell’era prevaccino, ci sono stati dai 115.000 a 270.000 casi di pertosse e da 5.000 a 10.000 morti a causa della malattia ogni anno. Nel corso degli ultimi 10 anni, ci sono stati da 1.200 a 4.000 casi e 5-10 morti l’anno. “ [3]

Cosa significa questa affermazione? Grazie all’introduzione dei vaccini i morti sono diminuiti come pure i casi della malattia( in questo caso “grazie” al vaccino DTP).Chi crede a questa affermazione crede nella vaccinazione come beneficio,senza voler mettere in dubbio nulla.

Quali sono i dati reali ed effettivi? Perchè non dovremmo fidarci di queste affermazioni? Cosa dicono le tabelle?

Il problema di queste affermazioni è che non sono supportate da prove. Quando guardiamo i dati effettivi, vediamo altro. Benché molte persone siano morte a causa della pertosse nella prima parte del 1900, dal momento dell’introduzione del vaccino, il tasso di morte negli Stati Uniti è diminuito di oltre il 90 per cento. Utilizzando la fonte che è stata il riferimento per affermare tutto questo sul giornale Pediatrics, vediamo che il calo delle morti dalla vetta è stato di circa il 92 per cento prima dell’introduzione del vaccino DTP. [4]

IL 92% DEL TASSO DI MORTE SI E’ RIDOTTO PRIMA DELL’INTRODUZIONE DEL VACCINO DTP

1a

Il numero effettivo di morti dal momento dell’introduzione del vaccino DTP era di circa 1.200 e non i 5.000 e 10.000 varie volte citati.

Un punto ulteriormente importante da notare è la riduzione della mortalità (per pertosse) ogni anno, a prescindere dall’introduzione di questo vaccino.Guardando i grafici evince questa realtà,l’introduzione del vaccino,non ha portato a nessuna tendenza al ribasso,questo fenomeno era fortunatamente iniziato prima.

Un’altra serie di dati a partire dall’inizio del 20° secolo, mostrano la mancata riduzione di mortalità dei vaccini ancora più drammaticamente. Qui si può vedere che il tasso di mortalità era sceso di oltre il 98% prima dell’uso nazionale della vaccinazione DTP nel 1950.

IL TASSO DI MORTALITA’ ERA SCESO OLTRE IL 98% PRIMA DELL’USO DEL VACCINO DTP 

1b

L’Inghilterra iniziò con il mantenere le statistiche nel 1838 (62 anni prima erano state riunite le statistiche ufficiali statunitensi). Guardando questi dati, possiamo notare, che il tasso di mortalità per le malattie infettive era alto nel corso del 1800 ed è diminuito dalla metà del 1800 alla metà del 1900 arrivando quasi a zero. Guardando i dati di mortalità per pertosse in Inghilterra, i decessi sono diminuiti di oltre il 99% prima di qualsiasi vaccino.

 

I DECESSI DIMINUIRONO DI OLTRE IL 99% PRIMA DELL’INTRODUZIONE IN INGHILTERRA DI QUALSIASI VACCINO 

1c

Nel caso del morbillo, vediamo una riduzione del tasso di mortalità di quasi il 100 %

1d

I tassi di mortalità sono diminuiti prima della vaccinazione. Nel caso della scarlattina e di altre malattie infettive, i decessi sono diminuiti quasi a zero, senza alcuna vaccinazione su larga scala.

1cc

Purtroppo, queste credenze errate, hanno da sempre portato a fidarsi della vaccinazione, credendo a tutto ciò che ci viene da sempre propinato,non chiedendo e non visionando mai dati,grafici o tabelle come queste.

Da sempre si crede nella virtù della vaccinazione,la quale ha debellato le malattie,senza riflettere su altri fattori,che in realtà hanno causato la mortalità a diminuire.

Questi fattori sono l’igiene, i servizi igienico-sanitari, la nutrizione, il diritto del lavoro,l’ elettricità, la clorazione, la refrigerazione, la pastorizzazione, e molti altri aspetti che oggi generalmente diamo per scontati come parte della vita moderna.

Il miglioramento del tasso della mortalità aveva molto poco a che fare con la medicina.

Un rapporto 1977 ha stimato che, nel migliore dei casi, circa il 3% del declino della mortalità per malattie infettive potrebbe essere attribuito alle cure mediche moderne.


“In generale, le misure mediche (sia chemioterapici e profilattici) sembrano aver contribuito poco al calo generale della mortalità negli Stati Uniti dal 1900 circa-avendo in molti casi stati introdotti diversi decenni dopo un netto calo si era già messo in e non avere influenza rilevabile nella maggior parte dei casi. Più in particolare, con riferimento a questi cinque requisiti (influenza, polmonite, difterite, pertosse, la poliomielite e) per i quali il calo della mortalità appare sostanziale dopo il punto di intervento e sul presupposto improbabile che tutto questo calo è attribuibile alla intervento. . . si stima che al massimo 3,5 per cento del declino totale della mortalità dal 1900 potrebbe essere attribuita a misure mediche introdotte per le malattie considerate qui. “ [5]

L’enfasi del pensiero che i vaccini abbiano salvato l’umanità  è in parte costruita su questo pensiero radicato. Il fatto che le morti a causa delle malattie infettive siano diminuite  molto prima dell’introduzione e uso dei vaccini e antibiotici, viene del tutto ignorato.

Questo errore nello studio e nella ricerca ha creato una situazione dalla quale trarre insegnamento sulla cura giusta delle infezioni e malattie in maniera corretta,ma non è stata compresa; le percentuali continuano ad essere ignorate continuandoci a basare su quell’1% di probabilità di rischio con o senza vaccino. Ci basiamo sempre sulle “probabilità” e non sui dati.

Tuttavia,qualcuno continua ad affermare che non siano i vaccini la causa del caso della mortalità per le malattie infettive ma altro il quale “erroneamente” viene ignorato.

Non c’è la voglia di conoscere e sapere,capire in realtà come tutti questi fattori abbiano agito fino ad oggi.

Prendiamo la pertosse come esempio. Nel 1979 la Svezia abolì l’uso del vaccino DTP sulla base della non efficacia e pericolosità.

La paura, naturalmente, era l’aumento del tasso di mortalità in concomitanza ai tassi inferiori delle vaccinazioni.

Una lettera del 1995 di Victoria Romanus all’Istituto Svedese per il Controllo delle Malattie Infettive indicò che il tasso di mortalità per pertosse era vicino allo zero. La popolazione svedese era di 8,294,000 nel 1979 e 8,831,000 da 1995. Dal 1981 al 1993, otto bambini furono i casi registrati come decessi per pertosse.

Questo dato porterebbe ad una media di circa 0.6 bambini per anno deceduti a causa della pertosse. Questi numeri mostrano una grande disparità sui dati dei decessi che in Svezia erano approssimativamente di 1 su 13,000,000 in assenza del programma di vaccinazione nazionale. [6]

In un altro caso, la copertura vaccinale DTP in Inghilterra è scesa da circa il 78% fino al 30 o 40%  a causa delle preoccupazioni per la sicurezza del suddetto vaccino.

  • Gli anni 1976-1980 sono stati quelli in cui i tassi di vaccinazione avevano raggiunto il livello più basso.

Utilizzando le statistiche ufficiali, il numero dei decessi in quegli anni è pari a 35. Il numero dei decessi precedenti (nei cinque anni precedenti ovvero 1971-1975), mentre i tassi di vaccinazione erano più alti è pari a 55, ovvero circa 1,5 volte superiore rispetto a quando i tassi di vaccinazione erano più bassi. [7]

La triste verità è che la pertosse,è endemica ma non è scomparsa. Un enorme numero di persone contraggono ancora il Bordetella pertussis.

“Anche se la pertosse tradizionalmente è stata considerata una malattia dell’infanzia, è stato ben documentato quasi un secolo fa il riconoscimento della stessa come una tra le cause importanti di malattie respiratorie negli adolescenti e negli adulti, inclusi gli anziani. A causa di immunità calante, adulti e adolescenti possono contrarre la pertosse potendo capire se la si contrae naturalmente o tramite vaccinazione”.  [8]

 

Concentriamoci su un’altra malattia: il morbillo.

Tenete a mente che nel 1963, quasi nessuno è morto da morbillo. Nel corso di quest’anno, l’intera New England aveva avuto solo cinque decessi (Maine: 1, New Hampshire: 0, Vermont: 3, Massachusetts: 0, Rhode Island: 1, Connecticut: 0) che sono stati attribuiti al morbillo. [9]

I morti per  asma (“asthma”) erano in realtà 56 volte maggiori ai decessi a causa del morbillo nel corso di tale anno.

Ma il declino dell’incidenza grazie al vaccino,come sostenitori sottolineano c’è stato? Ci sono alcuni grafici che si possono trovare su Internet che affermano una lieve diminuzione dell’incidenza.Guardando i dati di incidenza più completi, possiamo vedere un calo di incidenza nel 1963 in concomitanza  all’introduzione del vaccino contro il morbillo.

1e

L’incidenza del Morbillo ha subito un calo dopo 1963. Visionando il grafico ci chiediamo se questo calo abbia a che fare con l’introduzione e l’uso del vaccino.

Il primo vaccino contro il morbillo,conteneva il virus “ucciso”, ed era un vaccino contenente alluminio e formaldeide.

Uno studio del 1967 ha rivelato che il vaccino potrebbe causare la polmonite così come l’encefalopatia (infiammazione del cervello).

“La polmonite è un riscontro comune. La febbre è grave e persistente e il grado di mal di testa (quando presente), suggerisce un coinvolgimento del sistema nervoso centrale. In effetti è stato trovato un paziente, esaminato con EEG, e constatando un’attività anormale e disturbata del cervello (encefalopatia). I risultati spiacevoli riguardanti la suddetta vaccinazione erano imprevisti,ma il verificarsi di questi casi avrebbero dovuto imporre un maggiore controllo ed una restrizione sull’uso del medesimo. Ora il vaccino con virus inattivato per il morbillo,non dovrebbe essere più consigliato e somministrato”. [10]

I vaccini contenenti virus “uccisi” sono stati rapidamente accantonati. [11]

C’erano tuttavia dei problemi significativi anche con i vaccini contenenti virus “vivi”, verificando l’eruzione cutanea della malattia in circa la metà dei riceventi la vaccinazione (constatando sostanzialmente l’equivalente di un caso di morbillo).

Il 48% delle persone ha avuto eruzioni cutanee, e l’83% ha contratto febbre alta successiva all’iniezione.

Qui la domanda che ci chiediamo da tempo: Come mai un calo d’incidenza dei casi di morbillo così drastico dopo l’introduzione del vaccino nel 1963?

Nel 1960, ci si aspettava attraverso la vaccinazione l’immunità permanente; sappiamo bene che così non è mai stato.

“The United State Public Health Service” (Il Servizio Sanitario Pubblico) diede  licenza ad un nuovo vaccino contenente virus “vivi” contro il morbillo. Anche se diversi vaccini “vivi” furono concessi in licenza dal 1963, questo venne considerato dagli epidemiologi come “il miglior vaccino presente finora per ridurre al minimo gli effetti collaterali (trattando la tematica dell'”immunità a vita”). [12 ]


 “Il morbillo, sarà quasi eradicato dalla maggior parte delle zone del paese tra un anno, i funzionari del Servizio Sanitario Pubblico degli Stati Uniti prevedono affinchè avvenga questo. Nonostante l’esistenza di più di 12 milioni di bambini suscettibili, la vaccinazione del “diritto” potrebbe spazzare via la malattia, secondo il dottor Robert J. Warren del Communicable Disease Center di Atlanta. “[13]

 

Dopo oltre dieci anni,l’obiettivo di eradicazione non è ancora stato raggiunto. Diverse le epidemie ripetute negli Stati Uniti.

“Nel 1989 la nuova teoria sulla mancata eliminazione di questa malattia,riguardava la non efficacia dei precedenti vaccini. Nel 1989 il Dr. Feigin del Texas Children Hospital dichiarò che il vaccino del 1963 “non era ampiamente efficace”;medesima idea per il vaccino del 1967  affermando la perdita dell’efficacia se non adeguatamente refrigerato”. [14]

Nello stesso anno, dopo l’uscita e l’uso dei tre tipi di vaccini contro il morbillo,gli scienziati dichiararono che una sola dose non sarebbe stata efficace e di farne conseguenzialmente due. Essi inoltre raccomandarono la vaccinazione a tutte le persone al di sotto dei 32 anni spiegando l’inefficacia delle precedenti ricevute.

  • Quindi si può parlare di calo dell’incidenza del morbillo prima del 1963? Guardando i dati di incidenza di morbillo, la linea di tendenza mostra che l’incidenza era in declino.

1f


Infatti, se si fosse mantenuta quella linea di tendenza,avremmo visto il calo dell’incidenza del morbillo toccare lo zero, intorno agli anni 2000.

Questo è in realtà l’anno in cui il CDC  dichiarato l’eliminazione del morbillo dagli Stati Uniti.

Quindi sono stati tutti questi vaccini la motivazione dell’affrontare e dell’aver affrontato tutti li sforzi,i costi e tutte le reazioni avverse? Tutto questo per una malattia considerata mite in quegli anni?

Quando si ascoltano discorsi sulla vaccinazione, viene spesso propinata la storia della stimolazione anticorpale; ovvero la stimolazione degli anticorpi crea una “memoria della malattia” mettendo il corpo nelle condizioni di saperla affrontare “evitandola” in un futuro.

Bisognerebbe conoscere il Sistema Immunitario poiché non basta sapere cosa siano gli anticorpi per capirne bene il suo funzionamento. Il sistema immunitario è un molto complesso, un’entità ancora poco compresa, composto di molte linee cellulari diverse, ciascuna produce diverse sostanze chimiche che vengono rilasciate nel sangue. Queste sostanze chimiche sono utilizzate dal corpo e sono influenzati da età, stress, stato nutrizionale, ambiente, e tutta una serie di fattori che vengono capiti a malapena.

“. . . il sistema immunitario rimane una scatola nera “, dice Garry Fathman, MD, professore di immunologia e reumatologia e direttore associato dell’Istituto di Immunologia, Trapianti e infezione. 

E ‘incredibilmente complesso; ci sono almeno 15 diversi tipi di cellule interagenti che rilasciano decine di differenti molecole nel sangue per comunicare tra loro e per combattere.

All’interno di ciascuna di queste cellule siedono decine di migliaia di geni la cui attività può essere alterata per età, l’esercizio fisico, l’infezione, stato vaccinale, la dieta, lo stress, e altro . Questo e molto altro,e noi non conosciamo quello che la maggior parte di loro  fanno, o dovrebbero fare. . . “ [15]


Sistema

Il sistema immunitario è tradizionalmente diviso nel sistema immunitario umorale (coinvolto con anticorpi) e il sistema immunitario cellulare che non comporta anticorpi ma comporta l’attivazione di varie cellule, come cellule killer naturali.

Quello che sappiamo è che, contrariamente alla credenza popolare, gli anticorpi non sono necessari per la guarigione dal morbillo.

“. . . bambini con carenza di anticorpi,contraggono abbastanza banalmente malattie come il morbillo,attraversano la caratteristica eruzione cutanea e poi un recupero normale. Inoltre, esse non sono eccessivamente inclini alla reinfezione. Sembra quindi che l’anticorpo del siero, comunque in qualsiasi quantità, non serva  per impedire l’eruzione cutanea,né  il normale recupero dalla malattia,né per impedirne la reinfezione. “ [16]

I bambini con un deficit di produzione di anticorpi (agamma-globulinemia), recuperano normalmente dal morbillo proprio come i produttori di anticorpi normali, e ciò è stato riconosciuto fin alla fine del 1960. Ma la risposta anticorpale è davvero l’unica cosa di cui si parlava enfatizzando la buona causa dei vaccini. 

“Una delle scoperte più sconcertanti in medicina clinica, fu la constatazione che i bambini con congenita agamma-globulinaemia,contraevano il morbillo in maniera normale,mostrando la consueta sequenza di sintomi e recupero,oltre ad immunità “. [17]


Per visualizzare il seguente video cliccare sulla fonte

 http://www.omsj.org/blogs/hood12nov

youtube2


Come fa la nutrizione a giocare un ruolo nella malattia?

  • Scoperto nel 1920, la vitamina A fu soprannominata la vitamina “anti-infettiva”. Essa sola ha un enorme impatto sulle morti per morbillo. Negli anni 1990, una riduzione della mortalità dal 60 al 90%  è stata confermata nei casi di ospedalizzazione per morbillo nei paesi poveri con somministrazione di Vitamina A.

“Analisi combinate hanno mostrato che dosi massicce di vitamina A somministrate ai pazienti ricoverati con morbillo, siano state associate ad una riduzione di circa il 60% del rischio di mortalità generale, e con una riduzione di circa il 90% tra i neonati. La somministrazione di vitamina A ai bambini che hanno sviluppato una polmonite prima o durante l’ospedalizzazione, ha ridotto la mortalità di circa il 70% rispetto ai bambini di controllo. “ [18]

Il consumo di frutta e verdura ricchi di vitamina C è stato un altro fattore di riduzione delle malattie e riduzione della mortalità. Esperimenti effettuati nel 1940 hanno dimostrato che la vitamina C è efficace contro il morbillo, soprattutto se usato in dosi più elevate.

“Durante un’epidemia [di morbillo] la vitamina C è stata usata per la profilassi e tutti quelli che hanno ricevuto fino a 1000 mg. ogni sei ore, per via endovenosa o intramuscolare, erano protetti dal virus. Dato per bocca, 1000 mg. in succo di frutta ogni due ore non era protettiva se non è stato dato tutto il giorno. Si è inoltre riscontrato che 1000 mg. per bocca, 4-6 volte al giorno, potrebbe modificare l’attacco; con la comparsa di macchie di Koplik e febbre, se l’amministrazione è stata aumentata a 12 dosi ogni 24 ore, tutti i segni e sintomi sarebbero scomparsi in 48 ore. “ [19]

Nei primi anni del 1900, altri trattamenti sono stati utilizzati con successo per il morbillo. Nel 1919 il Dr. Drummond ha affermato che l’olio di cannella sia una profilassi efficace contro il morbillo.

“E ‘stata la mia pratica, quella di prescrivere in caso di morbilità,l’olio di cannella.Nella maggior parte dei casi la persona così trattata non ha contratto la malattia,e quando c’era,la forma era molto lieve. “ [20]

Nutrizione e altri fattori hanno un grande impatto sul morbillo, quindi perché  dare merito alla vaccinazione?

Uno studio del 2009 pubblicato in Proceedings della Royal Society, ha studiato quello che potrebbe accadere conseguentemente al calo dell’immunità nonostante la vaccinazione nei bambini.

“Possiamo prevedere che la vaccinazione avrà due effetti contrastanti. . . si ridurrà il numero dei neonati suscettibili,avendo perciò alcuni benefici di salute pubblica, riducendo il numero dei casi nei bambini. Tuttavia, questa riduzione porterà ad una riduzione nel promuovere e quindi una maggiore suscettibilità alle infezioni nelle classi di età più avanzata. Quando                       l’ immunità diminuisce, la vaccinazione ha un impatto molto più limitato dal numero medio di casi.Per alti livelli di vaccinazione (superiore all’80%) e livelli moderati di immunità calante (maggiore di 30 anni), i cicli di epidemia di grandi dimensioni possono essere indotti. “ [21]

Uno studio del 1984 [22] ha riferito che entro il 2050, la proporzione di persone suscettibili al morbillo possa essere maggiore.

A causa della zelanti polarizzazione pro-vaccino che permea la società, le vere forze che hanno spinto il maggiore calo dei decessi per malattie infettive non sono riconosciute. 


 

Bibliografia:

1. Irwin W. Sherman, Twelve Diseases That Changed Our World, 2007, p. 66.
2. Paul A. Offit, MD, Deadly Choices—How the Anti-Vaccine Movement Threatens Us All, 2011, p. xii.
3. James D. Cherry, MD MSc; Philip A. Brunell, MD; Gerald S. Golden, MD; and David T. Karzon, MD, “Report on the Task Force on Pertussis and Pertussis Immunization—1988,” Pediatrics, June 1988, vol. 81, no. 6, Part 2, p. 939.
4. Historical Statistics of the United States Colonial Times to 1970 Part 1, Bureau of the Census, 1975, pp. 77.
5. John B. McKinlay and Sonja M. McKinlay, “The Questionable Contribution of Medical Measures to the Decline of Mortality in the United States in the Twentieth Century,” The Milbank Memorial Fund Quarterly, Health and Society, vol. 55, no. 3, summer 1977, p. 425.
6. Letter from Victoria Romanus, MD, PhD, Department of Epidemiology Swedish Institute of Infectious Disease Control, Stockholm Sweden, August 25, 1995.
7. Record of Mortality in England and Wales for 95 Years as Provided by the Office of National Statistics, 1997; Health Protection Agency Table: Notification of Deaths, England and Wales, 1970–2008.
8. Edward Rothstein, MD, and Kathryn Edwards, MD, “Health Burden of Pertussis in Adolescents and Adults,” Pediatric Infectious Disease Journal, vol. 24, no. 5, May 2005, p. S44.
9. Vital Statistics of the United States 1963, Vol. II—Mortality, Part A, pp. 1–18, 1–19, 1–21.
10. Vincent A. Fulginiti, MD; Jerry J. Eller, MD; Allan W. Downie, MD; and C. Henry Kempe, MD, “Altered Reactivity to Measles Virus: Atypical Measles in Children Previously Immunized with Inactivated Measles Virus Vaccines,” Journal of the American Medical Association, vol. 202, no. 12, December 18, 1967, p. 1080.
11. “Measles Vaccine Effective in Test—Injections with Live Virus Protect 100 Per Cent of Children in Epidemics,” New York Times, September 14, 1961.
12. “Thaler to Hold State Senate Hearing to Find Fastest Way to Expedite Plan,” New York Times, February 24, 1965.
13. Jane E. Brody, “Measles Will Be Nearly Ended by ’67, U.S. Health Aides Say,” New York Times, May 24, 1966.
14. Lisa Belkin, “Measles, Not Yet a Thing of the Past, Reveals the Limits of an Old Vaccine,” New York Times, February 25, 1989.
15. B. Goldman, “The Bodyguard: Tapping the Immune System’s Secrets,” Stanford Medicine, summer 2011.
16. P. J. Lachmann, “Immunopathology of Measles,” Proceedings Royal Society of Medicine, vol. 67, November 1974, p. 1120.
17. “Measles as an Index of Immunological Function,” The Lancet, September 14, 1968, p. 611.
18. Wafaie W. Fawzi, MD; Thomas C. Chalmers, MD; M. Guillermo Herrera, MD; and Frederick Mosteller, PhD, “Vitamin A Supplementation and Child Mortality: A Meta-Analysis,” Journal of the American Medical Association, February 17, 1993, p. 901.
19. Fred R. Klenner, MD, “The Treatment of Poliomyelitis and Other Virus Diseases with Vitamin C,” Southern Medicine & Surgery, July 1949.
20. “Cinnamon as a Preventive of Measles,” American Druggist Pharmaceutical Record, New York, November 1919, p. 47.
21.J. M. Heffernan and M. J. Keeling, “Implications of Vaccination and Waning Immunity,” Proceedings of the Royal Society B, vol. 276, 2009.
22. D. L. Levy, “The Future of Measles in Highly Immunized Populations: A Modeling Approach,” American Journal of Epidemiology, vol. 120, no. 1, July 1984, pp. 39–48.


 

FONTE

  • WWW.OMSJ.ORG

ALLEGATI

  • Il vaccino del vaiolo: le origini
Share

OMS: ci si può fidare? I conflitti d’interesse e la sovranità assoluta.

Cosa non conosciamo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità? Cosa non sappiamo di questo Organo così importante a capo delle decisioni mondiali concernenti non solo la nostra salute?
Una inchiesta e un reportage ricco di fonti da approfondire.

oms

Aggiornamento Fonti a fine articolo

 

Dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ci possiamo fidare? Le scelte di questo importante organo a capo di tutto,tutelano realmente la nostra salute? Sono esse fatte nell’interesse e nella difesa della popolazione mondiale senza conflitti d’interesse?

Per poter rispondere a queste domande occorre fare un tuffo nel passato,visionando e ricercando tra le fonti attendibili, trovando così “le prime tracce” del conflitto d’interesse a cui L’OMS non è di certo immune.

Il Professor GAVINO MACIOCCO dell’Università di Firenze ha proposto un’analisi dettagliata in merito.

Dalle pagine di Saluteinternazionale.info, Maciocco ci spiega come quella dell’Oms non sia solo una bancarotta finanziaria: “ciò che preoccupa maggiormente è il rischio di bancarotta politica dell’istituzione, ovvero il fallimento della sua missione nell’arena della salute globale. Come trent’anni fa, sono i settori del cibo (e delle bevande) e dei farmaci (e dei vaccini) su cui si gioca l’indipendenza dell’Istituzione e la credibilità del suo Direttore Generale”.

Inizi anni 80 (tutto collima con la nascita e l’avvio dei processi di globalizzazione), l’OMS sotto la guida di HALFDAN  MAHLER  lancia due iniziative:

  1. L’International Code on Breast Milk Substitutes ovvero PROMOZIONE dell’allattamento al seno e la REGOLAMENTAZIONE dell’uso del latte in polvere.
  2.  L’ Essential Drugs Programme FINALIZZATO all’uso appropriato dei farmaci e all’introduzione dei “GENERICI” a “basso costo”.

 

FONTI DI SEGUITO

http://www.who.int/nutrition/publications/code_english.pdf

http://apps.who.int/medicinedocs/pdf/s2237e/s2237e.pdf

ENTRAMBE le iniziative toccano interessi vitali delle grandi MULTINAZIONALI.

Halfdan  Mahler ha servito tre termini come direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) (1973-1988)

L’OMS:I SUOI FINANZIAMENTI E FINANZIATORI.
Inizia l’era del “doppio finanziamento” dell’OMS.

Da una parte abbiamo il “BUDGET ORDINARIO” proveniente dai singoli stati e destinato alle attività istituzionali dell’organizzazione; dall’altra parte abbiamo il “L’EXTRA BUDGET”, rappresentato da “fondi volontari” provenienti da singoli stati, da varie istituzioni (BANCA MONDIALE) e da “donatori privati”,finalizzato alla realizzazione di programmi specifici (riguardanti generalmente le singole malattie e specifici interventi come le vaccinazioni).


Col tempo la componente “extra budget” si dilata progressivamente. Il bilancio OMS ‘per il biennio 2012-2013 è di ben 3.959 milioni di dollari, dei quali solo 944 appartengono al “budget ordinario” ovvero il 24%. Rispetto al biennio precedente c’è stato un  taglio di ben 600 milioni di dollari comportando una riduzione del personale (12%) nella sede centrale di Ginevra,mettendo in serio pericolo il funzionamento di settori strategici come quello dei “farmaci essenziali”.

La cattiva gestione dell’EPIDEMIA SUINA (H1N1) dimostra come i potenti interessi riescono a condizionare le politiche e le decisioni dell’OMS e degli Stati.

(vedi Pandemia, interessi e conflitto di interessi)

MARGARET CHAN (allora Direttore dell’OMS) dichiarò:

“Oggi,molte delle minacce che contribuiscono alla diffusione delle malattie croniche,provengono dalle compagnie MULTINAZIONALI che sono grandi,ricche e potenti,guidate da interessi commerciali e assai poco interessate alla salute della popolazione”.

FONTE E ALLEGATI

  • Nazioni Unite e malattie croniche e Il sale della vita
  • http://saluteinternazionale.info/newsletter/numero4.html

 

CONFLITTI D'INTERESSE


Rispetto a trent’anni fa è certamente cambiato qualcosa; è cambiata la governance e sono mutati i rapporti di forza. Se allora erano i governi  intervenivano in difesa delle industrie,oggi le MULTINAZIONALI si muovono per conto proprio,trovandosi al timone con lo stesso OMS (grazie al meccanismo pubblico-privato,ovvero alla GLOBAL HEALTH PARTNERSHIPS ).

  • http://www.saluteinternazionale.info/2012/04/filantropia-globale-e-bancarotta-delloms/#biblio

Un esempio?

BILL GATES con la sua fondazione e una donazione di ben 220 milioni di dollari (2012-2013), è il secondo maggiore finanziatore dell’OMS (al primo posto abbiamo la WHITE HOUSE,il governo degli Stati Uniti).

Le aree di intervento della fondazione sono molteplici: dai vaccini alla salute materno-infantile,dal micro-credito allo sviluppo agricolo. Molteplici a loro volta,anche i sostenitori della fondazione: MacDonalds,Coca Cola,Nestle,Sanofi-Aventis,etc.

BILL GATES

Bill Gates, fondatore della Microsoft con la sua Fondazione è il secondo maggiore finanziatore dell’OMS

Per visionare la tabella cliccare sulla fonte seguente

http://saluteinternazionale.info/wp-content/uploads/2012/04/omstabella11.jpg



Alla fine del mese di maggio 2012 a GINEVRA si è tenuta l’annuale assemblea mondiale dell’OMS a cuii ha partecipato anche il movimento PEOPLE’S HEALTH MOVEMENT (PHM rete globale per il diritto alla salute).

  • http://www.phmovement.org/

Continuiamo tuttavia a chiederci se l’OMS sia un organo INDIPENDENTE o se condizionato da interessi politici ed economici.

Continuiamo nella visione di fonti approfondendo l’argomento THINK TANK.

Il THINK TANK per le regioni Europee nell’ambito della rete OMS per la salute,ovvero “PRODUZIONE DI SALUTE E SVILUPPO”.


  •  L’OMS,attraverso l’Ufficio Regionale per l’Europa (tramite l’ufficio Europeo per gli investimenti per la salute con sede a VENEZIA)avanzò una proposta di collaborazione con la Provincia,con l’obiettivo di rafforzare le capacità nella programmazione del Servizio Sanitario provinciale.

L’accordo di collaborazione prevedeva perciò la realizzazione di un programma tecnico e anche in ambito locale,gli esperti del programma,offrirono un supporto metodologico per la definizione del piano provinciale per la salute. Il progetto fu gestito dal punto di vista tecnico-scientifico dall’ufficio Europeo per gli investimenti per la salute e lo sviluppo dell’OMS.

THINK TANK.Provincia Autonoma di Trento. Rif.2012-s143-00138. Reg.Delib n°1190. Prot.n°U192 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE.


  •  OGGETTO: APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’-UFFICIO REGIONALE PER L’EUROPA PER IL PROGRAMMA TECNICO “PRODURRE SALUTE E SVILUPPO”.

PER APPROFONDIRE

  • Vai alla deliberazione della Giunta provinciale n. 1190 dell’8 giugno 2012
  • http://www.delibere.provincia.tn.it/scripts/GSearch.asp

WHO

Nel 2014 il BRITISH MEDICAL JOURNAL (BMJ) ha lanciato una campagna internazionale contro la CORRUZIONE NEL SISTEMA SANITARIO.

L’articolo “colpevole” dell’attuazione di questa campagna riguardava le numerose tangenti ricevute dai medici in INDIA.

RELATIVE FONTI:

(Pubblicato 8 maggio 2014)

  • http://www.bmj.com/content/350/bmj.h506?etoc=
  • http://www.bmj.com/content/348/bmj.g3169/rr/759480

La stessa campagna contro la corruzione, ricevette ampio sostegno da parte dei medici indiani e dai media,portando a dei cambiamenti positivi contro questo sistema errato. Il governo allora ha istituito un COMITATO SPECIALE, vietando regali e premi ai medici, e sponsorizzazioni da aziende farmaceutiche. Il MEDICAL ASSOCIATION indiano,sta lavorando all’attuazione di un nuovo codice di deontologia medica per gli ospedali privati.

L’INDIA era l’unico stato coinvolto in questo sistema corrotto?

La risposta a questa domanda è “NO”.

Abbiamo recenti notizie e fonti pervenute che riguardano altri Stati e paesi,un esempio?

Gli STATI UNITI. Essi perdono miliardi di dollari ogni anni per APPROPRIAZIONE INDEBITA MEDICA come pure Il REGNO UNITO il quale non è immune a questi giri sporchi. Una indagine condotta dal BMJ  e pubblicata nel febbraio 2015,riporta una chiara evidenza degli incentivi finanziari ricevuti dai medici.

E’ chiaro e palese  il fallimento del GENERAL MEDICAL COUNCIL su tale guida che è tutto fuorché chiara e corretta.

Come abbiamo visto basandoci solo su queste fonti,nulla è immune alla corruzione.

La nostra salute viene messa sul piatto della bilancia assieme al danaro,per questo motivo è sempre bene prevenire e come si previene? Informandoci,sempre e comunque.

Nel 2014 il BRITISH MEDICAL JOURNAL (BMJ) ha lanciato una campagna internazionale contro la CORRUZIONE NEL SISTEMA SANITARIO.

L’articolo “colpevole” dell’attuazione di questa campagna riguardava le numerose tangenti ricevute dai medici in INDIA.


RELATIVE FONTI:

(Pubblicato 8 maggio 2014)

  • http://www.bmj.com/content/350/bmj.h506?etoc=
  • http://www.bmj.com/content/348/bmj.g3169/rr/759480

british-medical-journal

 

FONTI E ALLEGATI DI SEGUITO

LA CORRUZIONE DEI MEDICI

  • http://www.bmj.com/content/350/bmj.h22
  • http://www.bmj.com/content/350/bmj.h396

General medical council

  • http://www.bmj.com/content/350/bmj.h474

BIBIOLGRAFIE E FONTI VARIE TRATTE 

Risorse

  1. Richter J.WHO Reform and Public Interest Safeguards: An Historical Perspective. Social Medicine 2012 [PDF:  300 Kb]
  2. From Alma Ata to the Global Fund: The history of International health policy. Social Medicine 2008 [PDF: 670 Kb]

Un Membro del Consiglio dell’OMS è un grande azionista nel settore di vendita dei Vaccini.

Un caso?

 

 Astratto di seguito

 

Ciò che è interessante è che uno dei membri del consiglio dell’OMS, ovvero il Prof. Anna Kelso è anche un’azionista della MAJOR  CSL Ltd (pagina 6 di questo documento, mostra l’affiliazione di consigliere in questa società).

  • http://who.int/influenza/vaccines/virus/recommendations/201502_recommendation.pdf

1

CSL è una società globale che si occupa di bioterapia,nel settore è presente nella vendita di molti farmaci e vaccini. CSL è uno dei più grandi produttori di vaccini in tutto il mondo.

Gardasil, Fluvax, MMR II e gli altri sono presenti nella lunga lista dei loro prodotti.

I loro vaccini antinfluenzali sono venduti negli Stati Uniti e in altri paesi.

3

 

L’oms e l’entusiasmo di questo business

2

Ecco a voi i dati delle vendite mondiali

4

 

Altri guadagni correlati

Untitled-4

Fatturati dell’anno 2012

Untitled-4

Il business dei vaccini è una realtà; agghiacciante è la presenza di persone che guadagnano e rappresentano organi che dovrebbero tenere SOLO alla nostra salute.

I dati sono questi,a voi le risposte.

 

Fonte

http://edgytruth.com/2015/03/09/board-member-of-the-world-health-organization-is-a-large-shareholder-in-csl-vaccine-company/

 

Bibliografia

  1. Kamal-Yanni MM.Action to preserve WHO’s core functions cannot wait for organisational reform. The Lancet 2012; 379 (9813): 309
  2. Chan  M. The rise of chronic noncommunicable diseases: an impending disaster. Opening remarks at the WHO Global Forum: Addressing the Challenge of Noncommunicable Diseases, Moscow, Russian Federation, 27 April 2011.
  3. Lorenz N.Effectiveness of global health partnerships: will the past repeat itself? Bulletin of the World Health Organization 2007; 85(7)
  4. Stuckler D, Basu S, Mckee M.Global Health Philanthropy and Institutional Relationships: How Should Conflicts of Interest Be Addressed?. Plos Medicines 2011 doi:10.1371/journal.pmed.1001020.

 ORGANO WHO . Chi è?

http://rconline.undg.org/wp-content/uploads/2011/12/WHO-Information-Package.pdf


ALLEGATO

 

«Una cifra come 145 mila euro annui da pagare per tutta la vita è spropositata. E’ un segnale forte che spingerà sempre di più a trasferire i propri beni a trust o in paesi extra Italia. Il giudice avrà valutato la reale possibilità di adempiere alla condanna?» Con queste parole accorate Rodolfo Vincenti presidente della Fondazione Chirurgo e cittadino commenta la sentenza del Tribunale di Milano del 27 gennaio scorso in tema responsabilità civile a seguito dalla quale una donna divenuta tetraplegica per un’operazione si è vista riconoscere, accanto al risarcimento, una rendita annua


 

  • http://www.doctor33.it/risarcimento-e-vitalizio-rischio-default-per-il-reddito-del-medico/politica-e-sanita/news–27337.html?xrtd=RPVVPSVYXCVXSVCRCRRACSV

 

Share

Bambini prematuri e vaccinazioni,c’è la giusta informazione?

Danni da vaccini somministrati in bambini nati prematuri.

Dichiarazioni e documentazioni del Dott.Roberto Gava

Aggiornamenti Fonti a fine articolo.

GAVA ROBERTO


I vaccini pediatrici sono tanto più pericolosi quanto più sono numerosi e tanto più il bambino è piccolo

Oggi in Medicina non esiste più il buon senso, ma solo il comportamento finalizzato alla difesa personale.

È un’affermazione forte, ma nasce dallo stato d’animo che suscitano in me alcuni studi clinici in campo vaccinale.

Ho sempre scritto e detto che i vaccini pediatrici sono tanto più pericolosi quanto più sono numerosi e tanto più il bambino è piccolo. Ciò vale in particolare per i bambini nati prematuri.

Cosa dice la letteratura scientifica specializzata in tema vaccinale?(1):

Uno studio clinico ha confrontato gli effetti indesiderati sull’apnea e sulla bradicardia (monitoraggio continuo per 24 ore) di un programma vaccinale (vaccino antidifterico-antitetanico-antipertossico-antiemofilo B) in 98 bambini nati pretermine. La registrazione 24 ore eseguita sia prima che dopo la vaccinazione ha evidenziato solo un caso di apnea con bradicardia prima della immunizzazione e 17 casi dopo l’immunizzazione vaccinale (apnea, bradicardia o desaturazione di ossigeno) (2).

Gli Autori, invece di raccomandare di posticipare il più possibile la vaccinazione in questi bambini (all’incirca almeno dopo il 12° mese o comunque quando i parametri clinici evidenziano il raggiungimento di una normale maturazione dell’organismo in base all’età cronologica), hanno raccomandato che la funzione cardiorespiratoria in neonati pretermine nati con meno di 31 settimane di gestazione venga monitorata per almeno 48 ore dopo la vaccinazione in modo da essere pronti a fornire eventualmente un supplemento di ossigeno o la rianimazione.

Un altro studio condotto su 97 bambini pretermine ha ottenuto gli stessi risultati ed è giunto alle medesime conclusioni (3).

Anche gli Autori di uno studio inglese del 1999 sono giunti alla conclusione che i bambini prematuri che assumono il vaccino tetravalente antidifterico-antitetanico-antipertossico-antiemofilo B sono a rischio di apnea grave, perché dopo il vaccino alcuni bambini, che godevano di buona salute, hanno dovuto essere rianimati e uno ha richiesto intubazione e ventilazione assistita (4).

Uno studio del 2001 ha confermato questi dati affermando pure che i bambini che hanno registrato i danni maggiori erano quelli più giovani al tempo dell’immunizzazione (5).

Uno studio molto recente del 2007 (6), che ha ulteriormente confermato tutti questi precedenti riscontri e che è stato condotto su 239 bambini prematuri seguiti però per soli 3 giorni, ha evidenziato:
– aumento della Proteina C Reattiva (PCR; che sappiamo essere un buon indice di flogosi) nell’85% dei neonati che avevano ricevuto un vaccino multiplo e nel 70% dei neonati che hanno ricevuto un solo vaccino;
disturbi cardiorespiratori di varia gravità nel 16% dei neonati vaccinati.
Anche in questo studio gli Autori non hanno osato proporre di spostare l’età dell’inizio della vaccinazioni, ma si sono solo limitati a consigliare di monitorare i neonati almeno per le prime 48 ore dalla vaccinazione.

Credo che questi dati possano insegnarci che, al di là delle chiacchiere che vengono fatte sulla prevenzione delle malattie,nella pratica si punta più sulla diagnosi precoce che sulla vera prevenzione. A tale proposito bisogna però ricordare che la diagnosi precoce si fa su un organismo con una malattia allo stato iniziale, ma pur sempre già malato e quindi, in questo caso, non si può certamente parlare di prevenzione.
È interessante sottolineare anche che nonostante l’esistenza di studi di questo tipo, nei vari anni si sta tendendo ad abbassare sempre più l’età vaccinale. Infatti, in alcune ASL si chiamano alla vaccinazione i bambini di 2 mesi di vita e indipendentemente che siano nati a termine o siano immaturi!

Fonti e link correlati

1 – Gava R. Le Vaccinazioni Pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 3a ed., 2010.
2 – Botham S. J. et al. Incidence of apnoea and bradycardia in preterm infants following DTP (w) and Hib immunization: a prospective study. J. Paediatr. Child. Health 33: 418; 1997.
3 – Sanchez P. J. et al. Apnoea after immunization of preterm infants. J. Pediatr. 130: 746; 1997.
4 – Archives of Disease in Childhood 81: 67; 1999.
5 – Sen S. et al. Adverse events following vaccination in premature infants. Acta Paediatr. 90: 916; 2001.
6 – Pourcyrous M et al. Primary immunization of premature infants with gestational age <35 weeks: cardiorespiratory complications and C-reactive protein responses associated with administration of single and multiple separate vaccines simultaneously. J Pediatr. 2007; 151: 167-72.

QUI RIPORTATO IL BUGIARDINO-FONTE TORRINOMEDICA

  • http://www.google.it/cse?cx=partner-pub-7325905446098535%3A1177932178&ie=UTF-8&sa=Cerca+nel+sito&q=synagis&ref=www.google.it%2Furl%3Fsa%3Dt%26rct%3Dj%26q%3D%26esrc%3Ds%26source%3Dweb%26cd%3D2%26ved%3D0CD4QFjAB%26url%3Dhttp%253A%252F%252Fwww.torrinomedica.it%252F%26ei%3DZESeUse_Be3b4QSwoYCoBQ%26usg%3DAFQjCNGk7OzwU0ZypWOjKni7HierS4pvKA%26bvm%3Dbv.57155469%2Cd.bGE#gsc.tab=0&gsc.q=synagis&gsc.page=1

Come proteggere un bambino prematuro?

Somministrandogli tutti i vaccini disponibili?
vaccino bimba

In questi giorni ho ricevuto la seguente email da una Collega medico:

“Buongiorno, le scrivo come mamma di una bambina nata a 26 settimane e che ora ha 5 giorni di età corretta (quindi 3,5 mesi di vita extrauterina). Ammetto di aver accettato con poca serenità che le somministrassero il Synagis [palivizumab, un anticorpo monoclonale prodotto da tecnologia DNA nelle cellule ospiti del mieloma del topo e utilizzato per la prevenzione di gravi affezioni del tratto respiratorio inferiore provocate dal virus respiratorio sinciziale] considerando il rischio di ammalarsi di virus sinciziale a causa dell’ospedalizzazione, della sua prematurità e della relativa aggressività del virus. Pochi giorni fa (alla fine di dicembre) la bambina ha ricevuto la seconda dose, ma ora direi basta anche se la stagione a rischio prevede somministrazioni mensili del farmaco fino a marzo.

Credo, ringraziando comunque il progresso per la possibilità di far vivere creature così piccole, che l’emorragia cerebrale da farmaci antiinfiammatori per la chiusura del dotto di Botallo e la sospetta enterocolite necrotizzante da farmaci siano sufficienti per non continuare a sovrastimolare farmacologicamente un organismo in crescita e che ancora cerca un suo equilibrio. A casa abbiamo altre due bimbe che frequentano la collettività, ma perché dare per scontato che si ammalino? Alla prima visita pediatrica di follow-up rimasi inorridita dalle proposte vaccinali per tutta la famiglia e contro tutto proposte dalla Collega alla quale ho detto che non si può vivere sotto una campana di vetro e che non condivido tale approccio e che mia figlia non verrà vaccinata. Cosa pensi in merito a questi anticorpi monoclonali? Io la allatto esclusivamente al seno: ma il mio latte non contiene anticorpi?! Ho bisogno di un confronto competente. Grazie”.

Ecco la mia risposta a questo problema, premettendo ovviamente che non si possono dare risposte appropriate senza aver visitato la persona: e aver conosciuto la sua storia personale, in questo caso anche la storia della madre sia prima che durante la gravidanza e, in modo particolare, la causa che ha causato un parto anticipato.

“Carissima, stai tranquilla e sospendi con serenità sia il Synagis che ogni proposta vaccinale futura, se ovviamente ti impegnerai a curare adeguatamente la tua meravigliosa bambina che ha saputo combattere fino ad oggi con tanta energia e determinazione.
Preoccupati di tenere un clima familiare per te, la bambina e il resto della famiglia sereno, armonioso e sano da tutti i punti di vista. Dato che la allatti, cura la tua alimentazione più che puoi assumendo cibi biologici, freschi (per quanto è possibile) e non confezionati dall’industria alimentare. Mi raccomando in particolare di continuare ad allattare la tua piccola. Prendete entrambe degli integratori alimentari (specie vitamine C, D e A e multiminerali) e a lei dai anche:

Probiotici di grande importanza specialmente per l’intestino tenue del neonato: per esempio Bifiselle 1 capsula/die (da aprire e mescolare con un po’ del tuo latte o di acqua) per almeno 4 mesi (contiene: Bifidobacterium bifidum, B. breve, B. lactis/lungum, B. lactis/infantis);
Lattoferrina (molto utile nei neonati per prevenire le infezioni): per esempio BLF 100 1 bustina con acqua o latte per 3-4 mesi;
Omega-3 di grande importanza per la maturazione del suo cervello: per esempio Omega 3 Rx (Enerzona) che è olio di pesce garantito praticamente privo di mercurio e altri inquinanti marini;
– Terapia Omeopatica più personalizzata che puoi: è di estrema importanza e va scelta anche in considerazione del rimedio che avresti preso tu nell’ultimo periodo di gravidanza e in considerazione del motivo che ha causato il parto prematuro;
– se durante la gravidanza hai preso dei farmaci in quantità non occasionale e sei stata trattata durante il parte con anestetici o altri farmaci, considera di Antidotare lo Stress Farmacologico causato a tua figlia (vedi in questo caso la metodologia omeopatica di Tinus Smits);
– quanto prima fai vedere la bambina da un bravo osteopata affinché le faccia una Seduta Osteopatica con Massaggio Cranio-Sacrale e controlli che tutto l’apparato osteo-articolare, le sue connessioni con i visceri e il sistema nervoso vegetativo siano normofunzionanti (cosa che non sempre accade nei neonati, specie se venuti alla luce con parto distocico e/o prematuri).

Con questo approccio la tua bambina crescerà bene e forte e molto probabilmente non si ammalerà facilmente. In ogni caso, stai serena e tranquilla, perché ha un bisogno particolare della tua e vostra serenità, tranquillità e amore genitoriale.
Ti auguro ogni bene, e non solo per il 2014 appena iniziato”.


 Bibliografia
1) – Smits T. Autismo. 

FONTI,ARTICOLI E STUDI CORRELATI


  • http://web.archive.org/web/20130925044646/http://gaia-health.com/gaia-blog/2013-07-22/vaccines-cause-severe-cardiovascular-harm-to-preemies-study/
  • I gravi danni provocati all’apparato cardiorespiratorio dei Prematuri
  • In questo video il dottor Conte aveva mostrato studi che dimostrano che posticipando solo di alcuni mesi le vaccinazioni i rischi di asma diminuiscono 
  • http://www.youtube.com/watch?v=kUdThr1OqAg
  • http://www.youtube.com/watch?v=2Th2fpOaASs
  •  Le reazioni avverse ai vaccini – Dr. Maurizio Conte
  • http://www.youtube.com/watch?v=vfNaS52v1go

Vaccinazioni e Bimbi prematuri

  • http://www.laleva.org/eng/2014/06/should_premature_babies_be_included_in_the_one-size-fits-all_vaccination_policy.html#more

Uno studio dimostra che i vaccini danneggiano i neonati sottopeso.

Un recente studio pubblicato sulla rivista JAMA Pediatrics ha scoperto che i neonati sottopeso (ELBW) – vale a dire, i bambini che nascono con un peso alla nascita inferiore al kilo  hanno un significativo più alto rischio di soffrire di gravi eventi avversi o di morire dopo essere stati vaccinati.

Intitolato “eventi avversi dopo vaccinazione di routine di neonati sottopeso “, lo studio ha esaminato quasi 14.000 bambini ELBW nati a 28 settimane di gestazione “.

Ciascuno dei bambini è stato sottoposto ad almeno una vaccinazione in età compresa tra i 53 e i 110 giorni, e ricercatori della Scuola di Medicina della Duke University in North Carolina, il Greenville Hospital System in South Carolina, e il Pediatrix-Obstetrix Centro per la ricerca e l’istruzione tra in Florida ha valutato il numero di eventi avversi e dei decessi che hanno portato. Il team ha esaminato in particolare i tassi relativi alla sepsi, problemi  respiratori, intubazione, convulsioni e morte. Ecco cosa hanno trovato:

  • La vaccinazione in questi bambini ha triplicato il rischio  nelle valutazioni sepsi.
  • Lo stesso gruppo di bambini ha subito un aumento (più del doppio) del numero di giorni necessari per il supporto respiratorio dopo la vaccinazione.
  • Per quanto riguarda l’intubazione, c’è stato un aumento da 2,0 per 1.000 giorni dei pazienti prima delle vaccinazioni  di 3,6 per 1.000 giorni del paziente dopo aver ottenutole vaccinazioni, con un incremento di oltre il 55%.

LEGGERE GLI STUDI :

Adverse Events After Routine Immunization of Extremely Low-Birth-Weight Infants

  • http://archpedi.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=2300376
  • http://emedicine.medscape.com/article/979717-overview
  • http://www.cdc.gov/nchs/fastats/birthweight.htm

 

  • Michelle Rowton (infermiera) ha rivelato in un’intervista presso InfoWars il 1 Maggio 2015, che  i professionisti fossro a conoscenza delle molteplici reazioni avverse insorte nei bambini prematuri e sottopeso dopo la profilassi vaccinale.

Il video dell’intervista viene riportato di seguito


 

Aggiornamento Fonti Agosto 2015

Dalla rivista Jama Pediatrics

Adverse Events After Routine Immunization of Extremely Low-Birth-Weight Infants

  • http://archpedi.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=2300376
Share