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“Presa Diretta”,risponde l’associazione Medici Cattolici della Campania: operato aberrante e disdicevole che tutto è fuorché un servizio pubblico.

“NESSUNA CENSURA,CHIEDIAMO UN CONFRONTO SCIENTIFICO”.

I medici Cattolici della Regione Campania solidali con il collega Dr. Massimo Montinari il quale risponde alla trasmissione mediante il seguente video.

Si esprimono con una ferma nota di protesta, i Medici Cattolici della Campania attraverso una lettera aperta firmata dal  Dr. Mario Ascolese (PhD in scienze chirurgiche dell’età evolutiva nonché presidente AMCI Regione Campania).

Gli stessi Medici esprimono indignazione per l’operato disdicevole di una trasmissione che tutto ha fatto, fuorché “servizio pubblico”.

La tematica sulle vaccinazioni è stata affrontata nel modo peggiore possibile,omettendo la verità e cercando di infangare l’operato di illustri colleghi quali il Dr. Montinari Massimo; tutto questo per dare alla gente un capro espiatorio che giustificasse  il calo delle coperture vaccinali.

“Chiediamo  un confronto tra le parti perché la censura non è più tollerata”.

Lo stesso Dr. Serravalle ha espresso solidarietà per il  collega  Dr. Montinari, con la speranza che un giorno ci sia un confronto scientifico reale tra le parti.

 

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Insomma,false dichiarazioni,diffamazioni e censure; tutto questo evince dalla puntata titolata “la battaglia dei vaccini” alla quale risponde il Dottor Serravalle affermando “questa non deve essere nè deve diventare alcuna battaglia; non prenderemo parte a ciò”.

Aggiornamenti febbraio 2016

Replica del Dott. Montinari alla Puntata di Presa Diretta “La Battaglia dei Vaccini”

 

 

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NON PARTECIPIAMO ALLA BATTAGLIA DEI VACCINI, PREFERIAMO RAGIONARE

Come diceva Norton,le pubblicazioni scientifiche sono “alterate”,e chi come lui conosce questo sistema,conosce anche le metodiche e il modus operandi portato avanti senza alcuna vergogna da chi non ha interesse a diffondere i dati reali.

L’intervento censurato del Dottor Serravalle e le pesanti diffamazioni verso il Dottor Montinari aprono un divario sempre più ampio fra genitori e medici,fra genitori e sistema.

Il Dottor Serravalle dichiara:

“Crollo delle coperture vaccinali? Falso”

“Ritorno delle malattie? Falso”

C’è stata una strumentalizzazione del caso “difterite” in Spagna che ha portato al decesso un bambino. E’ questo caso è un caso di malasanità”.

Quanto è conveniente tutto questo?

 

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Dr.Serravalle risponde a “Presa diretta”

Dr.Serravalle risponde a “Presa diretta”: TRASMISSIONE PILOTATA

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Dr Serravalle risponde al programma Presa diretta: “trasmissione pilotata e condotta su una tesi precostruita”

Il Dottor Serravalle racconta il comportamento scorretto,mirato a sconfessare la tesi dei danni indotti dalle vaccinazioni.

eugenio serravalle

Un comportamento pessimo e poco professionale per una emittente che fino a qualche tempo fa,vantava programmi e conduttori eccellenti,ma ora Big Pharma ha bisogno di aiuto perciò i media,come da sempre la storia ci palesa,non esitano a schierarsi con il mercato.

Dichiarazioni false e tese a confondere l’opinione pubblica ancor di più,peccato che lo stesso Ministero della Sanità non se ne renda conto.

Non lascia attendere il Dottor Serravalle, il quale per tutta risposta,dedica un video  postandolo sul web e facendolo diventare virale.

Inutile dire che l’indignazione nel web è palese.

Articolo condiviso direttamente dal sito web del Dr. Serravalle

  • http://www.eugenioserravalle.it/presa-in-giro-diretta-da-chi/

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L’inchiesta televisiva è un’indagine che mira a ricostruire lo che mira a ricostruire lo svolgimento di certi avvenimenti o ad approfondire temi di attualità. L’inchiesta appartiene al genere dell’informazione, di cui è anzi una tipica espressione.

E’ su per giù a questa definizione di Aldo Grasso, pubblicata a p. 360 dell’ Enciclopedia della Televisione della Garzanti, che ho pensato quando una giornalista di RAI3, che ho scoperto poi essere Liza Boschin, mi ha telefonato chiedendomi un’intervista. “I tempi della televisione sono stretti- mi ha detto al telefono lunedì- e la trasmissione, Presa diretta, va in onda domenica. Possiamo vederci al più presto?”

L’incontro è fissato per il giorno successivo, presso il mio studio di Pisa. Prima di iniziare chiedo chiarimenti. La risposta è: “Si tratta di un’inchiesta sulle vaccinazioni, vogliamo saperne di più su quanto sta avvenendo in questi mesi intorno alle vaccinazioni”. Uso il virgolettato perché ricordo molto bene le frasi della giornalista.

Metto da parte la diffidenza iniziale, dimentico di precedenti imboscate giornalistiche. Rai 3 gode di una fama di imparzialità e correttezza, decido di fidarmi, credo a quanto mi vien detto, che si tratta di un’inchiesta. Ma Iacona ha evidentemente un’idea diversa di inchiesta rispetto a quella formulata da Grasso.

L’intervista dura più di un’ora, le domande sono numerose, le risposte abbastanza lunghe. Il tono della giornalista è dapprima ostile, quasi irritato quando uso l’espressione “reazioni avverse”. Dice: “ Ma che i vaccini causino reazioni avverse l’abbiamo già detto, siamo tutti d’accordo”.

Peccato che durante la trasmissione non ci sarà una sola testimonianza di un danneggiato da vaccino, nonostante siano circa 700 quelli riconosciuti ufficialmente non dal sottoscritto, ma dal sistema sanitario in base ad una legge dello Stato.

Poiché credo fermamente nella correttezza e nell’imparzialità, cito il caso di una mia piccola paziente che si è ammalata di una meningite prevenibile con una vaccinazione. Questo viene riportato in trasmissione. Racconto di come la storia della bambina si sia intrecciata a quella della morte di un ragazzo gravemente danneggiato dai vaccini.

Questo è stato tagliato. Ho utilizzato le due storie diverse e parallele per spiegare la mia posizione: quella di chi intende considerare entrambi i fronti, ossia i rischi dell’iperimmunizzazione e la ricerca di una soluzione individuale, di una soluzione che rappresenti il rischio minore per ogni bambino. Non ritengo che la tutela della salute consista a priori né nell’eseguire 15 vaccini nei primi 15 mesi di vita né nel non eseguirne nessuno.

Il giorno successivo guardo il trailer del programma: scopro così che quella che mi era stata presentata come un’ inchiesta inizierà con le affermazioni i del Ministro della salute che ha sentito il bisogno di vaccinare i suoi figli in diretta TV, proseguirà parlando ancora una volta di  Wakefield, e dei vaccini in Uganda.

Capisco allora che la mia idea di inchiesta giornalistica è molto differente da quella degli autori, e chiedo con più mail, anche certificate, di non mandare in onda il mio intervento. Sospetto che le mie frasi saranno montate ad arte, saranno mozzate, manipolate, serviranno per sviluppare una tesi precostituita e non per indagare davvero, per realizzare l’inchiesta. Niente da fare: Presa diretta è in possesso di un magnifico bottino da stravolgere come vogliono e non intendono mollare in nome della serietà professionale. Ecco la risposta della redazione: ” In primo luogo evidenziamo che, attesa la notorietà della Sua figura nonché le evidenti finalità scientifiche  didattiche e culturali del nostro servizio, l’intervista in questione non necessita del Suo preventivo consenso. A ciò si aggiunga che i Suoi timori di vedere il Suo pensiero incompiutamente rappresentato appaiono affatto ingiustificati giacché, come di consuetudine, la nostra trasmissione fornirà adeguato spazio alle tesi contrapposte che presenteremo ai telespettatori.”

Tutti possono giudicare se durante la trasmissione le tesi contrapposte abbiano avuto adeguato spazio.

Non mi sono sbagliato, la trasmissione non è stata un’inchiesta, ma l’illustrazione di una tesi precostituita: i vaccini sono sempre sicuri ed efficaci, le reazioni avverse non esistono. Iacona non ha condotto un’inchiesta, come aveva promesso, ma è partito all’attacco contro chi non sia allineato ad una tesi, che non saprei dire se sia la sua o quella di chi ha chiaramente commissionato su ordinazione contenuti, toni e finalità del servizio.

Ed ecco l’esito degli “ingiustificati timori” del sottoscritto.

Il tempo che mi è concesso nella trasmissione serve per includermi nella lista degli antivaccinisti. Si mostrano alcuni dei miei libri, rinfacciandomi il torto di dichiarare di aver visitato centinaia di bambini con reazioni avverse ai vaccini ma di non avere pubblicato nulla su PubMed.

L’assenza di pubblicazioni scientifiche viene sottolineata, e quindi diventa poco credibile l’affermazione dell’esistenza dei danni da vaccino, che ribadisco non è mia, ma del Ministero della Salute che li ha riconosciuti. Il senso del mio pensiero, cioè vaccinare con cognizione di causa, individualizzando il trattamento, è stravolto con un montaggio  riuscito nemmeno troppo bene. Insomma l’accusa è di scrivere libri divulgativi  invece di pubblicazioni scientifiche e che molti genitori non vaccinano i figli perché leggono i libri.

La trasmissione prosegue con grande dispendio di mezzi e di risorse perché gli inviati vengono spediti dappertutto per reperire notizie che richiederebbero la semplice lettura di internet.

Iacona intervista Ricciardi che non risponde alla sua domanda sul perché non siano in commercio i vaccini singoli, ma Iacona non è esigente difronte al Direttore dell’Istituto Superiore di sanità, e glissa sulla mancata risposta. Le riprese si trasferiscono poi in Catalogna, dove è morto un bambino non vaccinato di difterite. Pathos, musiche drammatiche, ma nessuna  considerazione sul fatto che si è trattato di un caso avvenuto in un paese che, secondo i dati dell’Oms, nel 2013 aveva una copertura vaccinale per 3 dosi di DPT pari al 96%….Nessuna parola (eppure in alcune trasmissioni Iacona aveva fatto denunce coraggiose) sul ritardo della diagnosi clinica e di laboratorio(“sono trascorsi 7 giorni dalla comparsa dei primi sintomi al momento in cui è stato individuata ufficialmente la presenza del C. Diphteriae”) e sul ritardo nella terapia(“il successo del trattamento della difterite è legato alla rapida somministrazione dell’antitossina difterica (DAT) in combinazione con gli antibiotici. Il DAT rientra nella lista dei Farmaci Essenziali dell’Oms, che dovrebbero essere disponibili in ogni momento, in quantità adeguate e in formulazioni appropriate di qualità garantita.

La Spagna ne era priva, e nazioni di primo piano dell’Ue come Francia e Germania potevano offrire solo un farmaco scaduto. L’inizio della terapia è stato quindi ulteriormente ritardato, laddove il DAT dovrebbe essere somministrato immediatamente, insieme agli antibiotici, in base solo al sospetto clinico e senza attendere la conferma del laboratorio.) Le frasi in corsivo sono riprese dal portale Epicentro, dell’Istituto Superiore di Sanità.

Segnalare che anche l’Italia è sprovvista del siero sarebbe stato facile in altri tempi, in altre trasmissioni, non in quest’ultima.

Non entro nel merito del trattamento riservato al dott Montinari, che non conosco personalmente e che non fa parte di AsSIS. Sottolineo che la terapia che il dottore propone serve per curare l’autismo, non i danni da vaccino; la mamma intervistata non dichiara di aver vaccinato il figlio autistico.

Molte trasmissioni televisive avrebbero avuto più ritegno nel mettere alla gogna un professionista senza contraddittorio, ma Presa diretta decide senza appello che il medico è colpevole: si sostituisce alla magistratura ed esegue la condanna: Montinari kaput!

Trattamento poco diverso era stata riservato in precedenza all’avvocato Ventaloro, legale di Comilva. Con una telecamera nascosta si è cercato di far apparire la sua disponibilità ad ascoltare la storia di un presunto danno da vaccino come un tentativo di speculazione per accaparrarsi un cliente.

Si parla di autismo a prescindere dai vaccini, anche se il professore Stefano Vicari (Primario del reparto di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma) dice una cosa importante non sottolineata nel servizio e cioè che il vaccino non causa l’autismo e tuttavia “le vaccinazioni potrebbero essere un elemento non determinante ma favorente [dell’autismo] così come altre infiammazioni”.

Si continua a ridurre tutte le possibili reazioni avverse ai vaccini al solo autismo, rivangando la storia di Andrew Wakefield il medico inglese, con una ricostruzione molto parziale e scandalistica. Chi desidera saperne di più può consultare il link http://www.assis.it/il-caso-wakefield-dal-punto-di-vista-scientifico/.

Il succo è: i vaccini non causano l’autismo, quindi i vaccini sono sicuri.

La trasmissione si conclude con Iacona che si trasferisce in Uganda a distribuire vitamine e vaccini ai bambini e alle bambine. Le immagini della povertà dell’Africa sono sempre tristi e tragiche ma qui quale ne è il senso? Serve a indurre il senso di colpa? Vogliono far vedere come sono egoisti  i ricchi europei che non vaccinano, mentre  in Uganda i bambini muoiono perché non hanno i vaccini? Gli effetti sulla salute della povertà, malnutrizione, delle condizioni igieniche spaventose sarebbero annullati da una campagna di vaccinazioni dei bambini ugandesi? Sono le vaccinazioni o lo standard di vita ciò che differenzia i bambini ugandesi da quelli europei?

Iacona appare soddisfatto dello share raggiunto: ne siamo lieti. A noi, e alle centinaia di persone che ci hanno scritto per manifestare la loro solidarietà, la trasmissione non è piaciuta. Ma stia sereno, Iacona: è stata vista da un sacco di persone, è piaciuta certamente alle figure istituzionali che l’hanno probabilmente commissionata, è stata gradita sicuramente dai rappresentanti dell’Industria Farmaceutica. Dal punto di vista dei vantaggi ne hanno tratto beneficio molti. Tra i danneggiati si contano, assieme ai bambini con reazioni avverse gravi che non sono stati degnati di uno sguardo, la deontologia professionale e l’informazione.

Di seguito il video menzionato all’inizio. Il dottor Serravalle ” Non partecipiamo alla battaglia dei vaccini,preferiamo ragionare”

 

 

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Presa diretta,risponde l’avvocato Mastalia: “nessun antivaccinismo,vogliamo solo la verità”

La risposta dell’Avvocato Roberto Mastalia alla redazione di Presa diretta,il programma che ha indignato i genitori.

False dichiarazioni,diffamazioni e censure; tutto questo evince dalla puntata titolata “la battaglia dei vaccini” alla quale risponde il Dottor Serravalle affermando “questa non deve essere nè deve diventare alcuna battaglia; non prenderemo parte a ciò”.

Come diceva Norton,le pubblicazioni scientifiche sono “alterate”,e chi come lui conosce questo sistema,conosce anche le metodiche e il modus operandi portato avanti senza alcuna vergogna da chi non ha interesse a diffondere i dati reali.

L’intervento censurato del Dottor Serravalle e le pesanti diffamazioni verso il Dottor Montinari aprono un divario sempre più ampio fra genitori e medici,fra genitori e sistema.

Il Dottor Serravalle dichiara:

“Crollo delle coperture vaccinali?  Falso”

“Ritorno delle malattie? Falso”

C’è stata una strumentalizzazione del  caso “difterite” in Spagna che ha portato al decesso un bambino. E’ questo caso è un caso di malasanità”.

Quanto è conveniente tutto questo?

“Nessuna demonizzazione per la vaccinazione,ora vogliamo solo la verità”, asserisce l’Avvocato Mastalia.

Di seguito la Sua lettera.
presa diretta

Spettabile redazione di “Presa Diretta”,

ho sempre seguito con grande interesse le Vostre trasmissioni così come quelle di “Report” – con la quale il Dott. Iacona collaborava negli anni scorsi – considerandole come le poche voci “fuori dal coro” del panorama radiotelevisivo nazionale e, conseguentemente, le poche svincolate da conflitti d’interessi.

Purtroppo, alla luce del contenuto della trasmissione sui vaccini andata in onda domenica 10.01.2016, profondamente diversa dagli apprezzabili contenuti di “Report” sui medesimi argomenti degli anni scorsi, sono stato costretto a modificare la mia opinione. Più che una trasmissione di “inchiesta giornalistica” è stata piuttosto una vera e propria apologia di vaccini e vaccinazioni ed che i limitati interventi delle poche voci dissonanti non hanno minimamente scalfito. Chi, come il sottoscritto, prima come padre di un bambino danneggiato dalle vaccinazioni e quindi come professionista, ha passato gli ultimi dodici anni circa della propria vita a ricercare, trovare e studiare quotidianamente studi scientifici che correlassero i vaccini a tutta una serie di patologie ed è un punto di riferimento non solo nazionale sull’argomento, non poteva non rimanere sconcertato da quanto ha potuto vedere ed ascoltare nel corso della trasmissione. Naturalmente, non ho la minima intenzione di entrare nel merito di alcune considerazioni svolte nei confronti di singoli professionisti (ognuno risponde per sé stesso) ma ritengo opportuno difendere quelle idee e quelle opinioni che, contrariamente a quanto mostrato in maniera faziosa e francamente poco professionale nella trasmissione, sono il frutto di un intenso quanto professionale studio della materia sia sul piano medico-scientifico che giuridico e giornalistico.

Personalmente, ho una storia personale e professionale – sia come ex sottufficiale ed accademista di Modena dell’Arma dei Carabinieri, quindi per aver collaborato per circa sette anni con molteplici quotidiani (Il Corriere dell’Umbria, Il Giornale dell’Umbria, La Nazione, Il Messaggero etc.) ancor prima che come avvocato – che è distante anni luce da sospetti in questo senso. Molti di noi, purtroppo, hanno vissuto e continuano a vivere sulla propria pelle e soprattutto sulla pelle dei propri figli quei danni conseguenti alle vaccinazioni che lei, il conduttore e la redazione della trasmissione, fortunatamente, non conoscete ma sui quali fareste meglio ad approfondire la conoscenza per un semplice motivo: come riportato dai Centers for Desease Control and Prevention statunitensi (CDC), i casi di Autismo negli ultimi 20 anni sono passati da 1:10.000 ad 1:68 (secondo un altro studio 1:50) con una progressione stimata del 100% ogni 5 anni per cui, se la matematica non è un’opinione (almeno quella) ciò starebbe a significare che tra 25 anni (ma fossero anche 50 o 100 non cambierebbe poi molto) si supererebbe il punto di cross-over nel rapporto tra autistici e non.

E sto parlando solo di Autismo senza considerare i casi di Sudden Infant Death Syndrome (SIDS) o “morti bianche” e/o alle decine di patologie neurologiche ed autoimmuni che possono essere causate e/o scatenate dalle vaccinazioni! E’ di tutta evidenza infatti che la trasmissione è partita da una presunzione – frutto di scarsa o errata conoscenza della materia se non di altri “interessi” – e l’ha svolta: -. da una parte, facendo riferimento a dati parziali; -. dall’altra, omettendo dati assolutamente fondamentali. Essendo una persona caratterialmente e professionalmente piuttosto precisa mi sono riascoltato tutta la trasmissione alla ricerca delle inesattezze trovate.

Tralasciando l’incapacità persino di pronunciare bene i nomi in inglese, il “taglio” della trasmissione è rilevabile sin dallo sconvolgente sottotitolo del video in rete: “LA BATTAGLIA DEI VACCINI perché nel nostro paese mentre aumentano le persone che rinunciano a vaccinarsi, tornano malattie che si pensavano sconfitte per sempre”. Allo stato attuale, infatti, Non risulta siano tornate malattie che si pensavano sconfitte per sempre, soprattutto tra quelle per le quali si vaccina: quali sarebbero? Inoltre, è improprio parlare di “battaglia” perché le battaglie, come noto, si combattono quanto meno in due: nel caso della trasmissione, invece, c’è stato un solo schieramento in campo: quello acriticamente pro vaccini.

Su circa un’ora e 12 minuti di trasmissione l’unica voce “fuori dal coro” è stata quella del Dott. Eugenio Serravalle, intervistato per circa 3 minuti.  Se fosse stata una vera “battaglia” si sarebbe potuta paragonare alla “blitzkrieg” con la quale i tedeschi, con i carri armati, invasero la Polonia trovandosi di fronte la cavalleria polacca che li attaccava lancia in resta a mo’ di moderni Don Chisciotte! La superficialità della trasmissione appare chiara sin dal primo minuto, dalle prime frasi. Il Conduttore Iacona afferma: “La Ministra della Salute Lorenzin ha deciso di rendere pubblico Il primo vaccino dei suoi gemelli: questa è la Trivalente, il primo vaccino obbligatorio che si fa tra i 12 e i 15 mesi”.

Innanzitutto, il primo vaccino che viene di solito somministrato ai bambini e che astrattamente quanto illegittimamente viene definito come “obbligatorio” è l’esavalente che viene somministrato a due mesi di vita unitamente al vaccino antipneumococco Prevenar 13 contenente 13 diversi ceppi di pneumococco. In alternativa all’esavalente, vengono somministrati il vaccino DTaP (Difterite, Tetano e pertosse acellulare), quello antipolio IPV (Inactivated polio vaccine), quello anti Epatite B (Hib).

Il termine “trivalente” non significa nulla in quanto esistono più vaccini “trivalenti”: DTaP ed MMR. -. il primo (DTaP) viene somministrato a due mesi di vita (non 12) e contiene due vaccini obbligatori (Difterite e Tetano) ed uno solo raccomandato (Pertosse acellulare) per cui non può essere considerato “Obbligatorio”; -. Il secondo (MMR o MPR) viene somministrato a partire dal 13° mese di vita e contenendo tutti vaccini raccomandati (Morbillo, Parotite e Rosolia) non è certo “obbligatorio”.

Potrei continuare parlando di della “bufala” della “Immunità di gregge” o “herd Immunity” asseritamente riconducibile correlata al raggiungimento del 95% di copertura vaccinale. Il fatto che sia una “bufala” è comprovato dalla storia e da una serie di studi medico-scientifici e di notizie di stampa. Se la redazione non è stata in grado di trovare i primi, avrebbe dovuto almeno trovare le seconde. Potrei proseguire con frasi tipo quella del Direttore della USL di Rimini in merito all’incidenza del morbillo ed al fatto che “temiamo soprattutto l’encefalite perché da sempre danni irreversibili”: non è vero. Non sempre. Potrei indicare con le frasi risibili a difesa dello strapotere delle case farmaceutiche o dell’OMS che non tengono conto della storia! Potrei soffermarmi sulla frase, altrettanto ridicola e non veritiera, del Prof. Ricciardi in merito al fatto che avremmo un “Sistema efficace ed efficiente di controllo, vedi decessi vaccinazione, gli anziani hanno smesso di vaccinarsi e ci sono state centinaia di morti in più”. In Italia il servizio di farmacovigilanza passiva è pressoché inesistente come potrebbero testimoniare centinaia di famiglie che però non sono state sentite. Inoltre, considerato che ogni anni i casi di cd “influenza” si dividono in realtà in: 3% di casi di vero virus influenzale; 97% di casi di sintomi parainfluenzali, affermare che sarebbero morte centinaia di anziani per non essersi vaccinati è assolutamente falso in quanto non riscontrabile. Non penso abbiano effettuato centinaia di esami autoptici. Per non parlare poi della negazione di casi di decessi causati dalle vaccinazioni o del fatto che i vaccini sarebbero sicuri in quanto realizzati con “Tecniche di ingegneria genetica o di immunologia avanzata”: se così fosse, come si potrebbero giustificare i ritiri degli ultimi anni di lotti di vaccini motivati da sedicenti “contaminazioni” da particelle di vetro, grumi, ruggine etc.?  Potrei proseguire sottolineando, come peraltro ha fatto correttamente il Dott. Serravalle, che il caso del bambino deceduto in Catalogna, alla luce anche di quanto emerso dal racconto dei medici, ancor prima che alla difterite, va ascritto ad un caso di malasanità. Hanno parlato di una mortalità per difterite del 5% ma che in questo caso, al fine di nascondere la loro negligenza ed i loro ritardi nella diagnosi, nell’effettuazione degli esami e nelle terapie antibiotiche, il batterio sarebbe stato particolarmente aggressivo. Inoltre, la frase di Pilar Rahola (che non è una scrittrice ma una giornalista e politica catalana) “Non so se Dio esiste, ma i dottori esistono e anche i vaccini” la ritengo scorretta oltre che di cattivo gusto: soprattutto se paragonata ai termini “antivaccinisti”, “setta” etc. Se ci fosse stato un contraddittorio si sarebbe potuta citare una frase di un ben più noto scrittore (vero) e drammaturgo, George Bernard Shaw: “La maggior parte di noi nasce con l’aiuto del medico e muore allo stesso modo”.

Potrei proseguire ancora sottolineando la superficialità e negligenza di frasi come quelle pronunciate da Laiza Boschin: “sulle presunte sostanze tossiche usate come conservanti all’interno dei vaccini, diciamo che il mercurio non c’è più da anni, si usano i Sali di alluminio e comunque sia sul mercurio che sui Sali di alluminio ci sono decine e decine di pubblicazioni scientifiche che hanno stabilito che non hanno nessun effetto collaterale”. Considerato che esistono decine di studi scientifici, pubblicati su Pubmed come sulle più prestigiose riviste scientifiche, che affermano l’esatto contrario sarei curioso di sapere perché non sono stati trovati.

Tutti coloro – parenti, amici, insegnati, assistenti etc. – che hanno avuto modo di conoscere mio figlio subito dopo la vaccinazione MMR Morupar del 2004 e che lo vedono oggi possono testimoniarlo. Con questo non voglio dire che il “protocollo” del Dott. Montinari sia la panacea di tutti i mali ma che: l’esistenza della cd enterocolite autistica è comprovata da decine di studi; la validità della dieta senza glutine e caseina è altrettanto comprovata. Per quanto riguarda poi i vari approcci – omeopatici, omotossicologici, chelanti, etc. – non esistendo una sola forma di Autismo ma tanti Autismi, avendo un’eziologia varia, colpendo diverse parti dell’organismo ed in misura diversa e, soprattutto, essendo un soggetto diverso dall’altro, non potrà mai esistere un solo protocollo valido per tutti ma dovranno essere comunque testati su ogni singolo individuo.

Ma mi rendo conto che queste sono nozioni e considerazioni “difficili” da comprendere anche per medici e neuropsichiatri: figuriamoci per dei neofiti. Che dire poi della pubblicità gratuita fatta al Dott. Salvo Di Grazia ed al suo libro? Non è stato specificato che il Dott. Di Grazia è specializzato in ginecologia e, soprattutto, non sono stati mostrati i tanti libri pubblicati in questi anni su scandali farmaceutici, conflitti d’interessi etc..

Potrei continuare raccontandovi per filo e per segno la vicenda del Dott. Andrew Wakefield (non in maniera sommaria e parziale come emersa dal relativo servizio), di come l’Autismo in Giappone “lievemente aumentato” dove hanno sospeso le vaccinazioni, così come affermato dal medico intervistato, a fronte di quello spaventosamente aumentato con progressione geometrica nei paesi occidentali è forse la riprova di come in realtà ci possa essere un collegamento, etc….

Vorrei quindi sottolineare che, a dispetto di quanto mostrato in trasmissione:

-. La cosa più grave è che nella trasmissione, persino gli specialisti, hanno continuato a parlare di Autismo (ovvero di una sindrome, cioè di un insieme di sintomi) anziché parlare delle patologie a monte. In buona sostanza: si parla di cose senza conoscerle o facendo finta di non conoscerle;

-. Si è affermato che l’Autismo sarebbe “genetico” mentre ad oggi, nonostante le centinaia di studi ed i milioni di euro e/o dollari spesi, non ve n’è alcuno che affermi questo. Anche perché sarebbe impossibile che fosse così sia perché l’Autismo, in quanto sindrome, ha necessariamente un’eziologia multipla (può essere causato da varie cause diverse), è multifattoriale (colpisce, in misura diversa e non sempre corrispondente, varie parti dell’organismo tra le quali soprattutto il sistema nervoso, quello immunitario e l’apparato gastrointestinale) e, come noto a qualsivoglia “genetista”, nessuna problematica genetica può dare luogo ad una progressione come quella avuta dall’Autismo negli ultimi 20 anni.

-. Si è affermato che il Thimerosal non sarebbe più contenuto nei vaccini ma ciò, alla luce dei dati e degli studi scientifici, non è del tutto vero e comunque, sempre alla luce degli studi scientifici esistenti e della Convenzione di Minamata, è assolutamente pacifico che il Thimerosal è un potente neurotossico;

-. Si è affermato che l’Alluminio contenuto nei vaccini non sarebbe dannoso ma ci sono tutta una serie di studi che dicono l’esatto contrario. Inoltre, guarda caso, nei mesi scorsi, durante una trasmissione di “Report” che parlava del caffè un ricercatore ha affermato la dannosità dell’alluminio che può essere ingerito attraverso il suo distacco dalle caffettiere “moka” oppure dalle cialde delle macchinette espresso per cui p strano che solo quello contenuto nei vaccini non sia dannoso;

-. Si è omesso di parlare della dannosità di altri componenti come la Formaldeide, lo Squalene, Gelatine etc.. In particolare, si è omesso di parlare dello scandalo della Formaldeide, riconosciuta da tempo come cancerogena, per la quale il ritiro inizialmente previsto per il 01.04.2015 è poi slittato al 01.01.2016. E chi l’ha assunta prima? E chi l’ha assunta in quest’ultimo periodo?

-. Si è omesso di parlare della potenziale dannosità del DNA recombinante;

-. Si è omesso di parlare della potenziale dannosità di sostanze come antibiotici, uova o altre sostanze che possono dare luogo ad allergie ed intolleranze, soprattutto in soggetti predisposti (che però non si sa essere tali);

-. Si è parlato dell’unico caso di difterite in Europa (Spagna) negli ultimi anni come fossimo di fronte ad un’epidemia; -. Si è parlato di un possibile ritorno della polio importata dagli extracomunitari dimenticando che però ad oggi, nonostante gli immigrati, l’ultimo caso in Europa è del 1992 (in Italia del 1988).

-. Si è omesso di parlare di come le notizie sul ritorno della polio in Israele nel 2014 ed in Siria nel 2015 siano state puro “terrorismo” e “disinformazione” stante che non hanno trovato riscontro nei dati ufficiali dell’OMS;

-. Si è omesso di parlare dei dati ufficiali dell’OMS relativi alla polio selvaggia ed endemica nel mondo limitata a pochi casi in Afghanistan e Pakistan rispetto ai casi di polio da vaccino negli stessi paesi ed in decine di altri;

-. Si sono mostrati gli innegabili benefici delle vaccinazioni in Africa come se fossimo nelle medesime condizioni igienico-sanitarie ed alimentari;

-. Si è mostrato come certo il decesso per polmonite conseguente a morbillo di un ragazzo 25enne in Inghilterra dimenticando che: a) se avessimo usato lo stesso dato per provare il decesso di un ragazzo per una polmonite come conseguenza del morbillo causato dalla vaccinazione antimorbillo, ci avrebbero riso dietro; b) la valutazione del dato e quindi della causa del decesso è assolutamente opinabile;

-. Si è omesso di parlare di piani vaccinali approvati da una maggioranza di soggetti in palese conflitti d’interessi;

-. Si è omesso di parlare di un’informazione medico-scientifica nelle mani delle case farmaceutiche che non solo finanziano e controllano l’80% delle pubblicazioni scientifiche ma sponsorizzano le società mediche, convegni e corsi, realizzano e distribuiscono poster (compresi quelli che facevano bella mostra nelle stanze degli uffici vaccinali in Africa che recavano il logo GSK), brochure, opuscoli etc.;

-. Si è parlato per l’ennesima volta della vicenda Wakefield senza aver approfondito: a) cosa diceva il suo studio del 1998 pubblicato su Lancet; b) i motivi del suo ritiro; c) perché Wakefield, considerato un luminare in gastroenterologia, stranamente, è considerato una sorta di “ciarlatano” solo in ambito vaccini e vaccinazioni; d) perché, altrettanto stranamente, un “ciarlatano” viene retribuito a peso d’oro per i suoi studi in paesi come Canada e Stati Uniti, poco inclini (a differenza dell’Italia) a dare asilo a persone considerate di dubbia moralità (figurarci a pagarle); e) perché il prof. Thorsen, autore di uno studio che doveva sconfessare la teoria della dannosità del Thimerosal, a differenza di Wakefield è oggi ricercato negli USA; f) perché lo studio di Thorsen, sconfessato da altri studiosi, non è mai stato ritirato;

-. Si è omesso di parlare della testimonianza resa dal dott. William Thompson – whistblower – per decenni ricercatore senior presso i CDC e coautore di alcuni studi scientifici, in merito a come i CDC, soprattutto sotto la direzione della Presidente Julie Geberding (successivamente – guarda caso – divenuta presidente della divisione vaccini di Merck), abbiano sistematicamente occultato e/o alterato gli studi scientifici tendenti ad avvalorare le teorie della correlazione tra vaccinazioni ed autismo; ivi compreso uno studio al quale aveva partecipato lo stesso Dott. Thompson;

-. Si è omesso di parlare dell’interrogazione parlamentare USA del deputato Bill Posey in merito agli scandali che hanno colpito i CDC;

-. Si è omesso di parlare delle tabelle del Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) statunitense sia relative ai danni da vaccino che ai tempi di latenza tra la somministrazione e l’emersione dei primi sintomi;

-. Si è omesso di parlare delle pronunce della US Court of Federal Claims statunitense, cd “vaccine court”, tribunale speciale che indennizza i danneggiati dalle vaccinazioni;

-. Si è omesso di parlare delle condanne milionarie inflitte dai tribunali statunitensi alle case farmaceutiche per corruzione e/o per aver arrecato danni, fornite informazioni false etc.;

-. Si è parlato della sentenza del Tribunale di Rimini sulla correlazione tra Autismo e vaccinazione MMR che è stata ribaltata dalla Corte d’Appello di Bologna ma non si è fatto alcun riferimento alle altre sentenze, precedenti e successive, che hanno riconosciuto la correlazione tra patologie neurologiche ed autoimmuni e che sono divenute definitive;

-. Si è arrivati fino a Miami per verificare i rapporti di un medico con una struttura ospedaliera locale ma non si è arrivati fino a Roma per chiedere al Ministero di fornire i dati sui casi di patologie neurologiche ed autoimmuni riconosciute dalle CMO e/o dal Ministero come dipendenti dalle vaccinazioni;

-. Si è omesso di affrontare l’argomento dei molteplici conflitti d’interessi che colpiscono la maggioranza dei componenti la commissione che ha approvato il piano vaccini così come noto a tutti da tempo ed evidenziato anche da recenti inchieste giornalistiche. Piano vaccini che, vale la pena ricordarlo, ha visto aumentare da 300 a 620 milioni di euro la spesa annuale programmata; -. Si è omesso di parlare dei molteplici scandali che hanno colpito negli ultimi anni l’AIFA così come Ministero della Salute, ISS etc.; -. Si è omesso di parlare dei molteplici ritiri di vaccini e/o di lotti di essi negli ultimi anni e di come l’AIFA abbia dimostrato di essere assolutamente inefficiente avendo provveduto sistematicamente dopo aver ricevuto comunicazioni da parte delle case farmaceutiche senza che sia mai stato frutto di propri accertamenti (controllore=controllato)

-. Si è omesso di parlare degli scandalosi contratti sottoscritti dal Ministero della Salute per la fornitura dei vaccini a partire da quello per la finta pandemia H1N1; -. Si è omesso di parlare della mancanza di seri provvedimenti nei confronti delle case farmaceutiche che per mesi o anni hanno omesso o ritardato di fornire dati in merito a contaminazioni dei vaccini; -. Si è omesso di parlare della mancanza di qualsivoglia evidenza scientifica in ordine all’efficienza dei vaccini antinfluenzali;

-. Si è omesso di parlare del ritiro, nell’aprile 2015 e quindi a stagione finita, del vaccino antinfluenzale in quanto “inefficace” dopo che dall’ottobre 2014 i dati sulla sua inefficacia erano noti dagli USA ma nonostante ciò è stato acquistato lo stesso e ne è stata promossa la vaccinazione;

-. Si è omesso di parlare del perché, guarda caso, tutti i Paesi democraticamente più evoluti del nostro e nei quali si ha un migliore welfare come i paesi anglosassoni e quelli scandinavi, non hanno vaccinazioni obbligatorie.

I soli Paesi ad avere vaccinazioni obbligatorie sono: Italia (4); Francia (4 ma non coincidenti); Grecia e Portogallo (3) e Belgio (1, polio).

-. Si è omesso di parlare del perché il 90-95% dei medici invitano i propri pazienti a vaccinare i figli ma, guarda caso, la categoria che vaccina di meno i propri figli è proprio quella dei medici che non raggiungerebbe il 40%;

-. Si è omesso di parlare del perché il 90-95% dei medici invitano i propri pazienti a vaccinare tutti i familiari contro l’influenza ma loro non raggiungono di solito il 10% (quest’anno il 6%);

-. Si è omesso di parlare del perché non siano più reperibili vaccini singoli ma solo coniugati alla luce del fatto che: a) sono potenzialmente più pericolosi; b) non c’è alcuna motivazione medico-scientifica, anzi; c) sono più costosi; -. Si è omesso di parlare del perché non vengano effettuati esami prevaccinali; -. Si è omesso di parlare del perché non vengano più acquistati vaccini singoli costringendo le persone, senza nemmeno fornire le necessarie informazioni, ad effettuare più vaccini insieme;

-. Si è omesso di parlare del perché, successivamente alle vaccinazioni, non vengano mai effettuati esami ematici dei titoli anticorpali per verificare l’intervenuta immunizzazione;

-. Si è omesso di parlare dei risultati ai quali è pervenuta la commissione parlamentare “Costa” in ordine alla correlazione tra una serie di patologie autoimmuni tra i militari e le vaccinazioni e del perché, se è vero per i militari, non dovrebbe esserlo anche per i bambini;

-. Si è omesso…tutto.

Ed i dati non omessi erano quasi tutti errati. La trasmissione e chi l’ha realizzata è stata palesemente lo strumento attraverso il quale la scienza cd “ufficiale” ha proposto l’ennesimo cliché di “disinformazione istituzionale”.

Un programma operativo del quale hanno discusso diffusamente nel corso di un convegno tenutosi a Fano il 02.10.2015 dal titolo “La rivoluzione della comunicazione per le vaccinazioni” nel corso del quale, grazie alla sponsorizzazione di case farmaceutiche quali GlaxoSmithKline, Pfizer, Novartis e Sanofi Pasteur, una serie di rappresentanti di società mediche (alcuni dei quali in palese conflitto d’interessi) hanno parlato di strategie generali di comunicazione, di comunicazione attraverso i media, di scienza della comunicazione per le vaccinazioni, di come parlare di vaccini e vaccinazioni e di ricerca di alleanze per il futuro. Le allego copia della brochure. Considerato che tra i relatori c’era anche il Dott. Salvo di Grazia intervistato nel corso della trasmissione, direi che – grazie a trasmissioni come la vostra – stanno riuscendo appieno a raggiungere i loro obiettivi.

Personalmente, non sono contrario ai vaccini ma solo a questi piani vaccinali in quanto prevedono: -. vaccinazioni troppo precoci; -. troppi vaccini; -. Vaccini coniugati; -. Alcuni vaccini assolutamente inutili; -. Altri vaccini privi di efficacia; Soprattutto, non prevedono: -. Esami prevaccinali; -. Esami post-vaccinali, etc…

In tutti questi anni,nonostante i tantissimi convegni,personalmente, non ho mai detto a nessuno di non vaccinare il proprio figlio perché è una scelta personalissima che nessuno deve delegare agli altri: nemmeno rifugiandosi dietro al: “così fanno tutti”.

Proprio per questo motivo, una volta fatto questo la mia coscienza è a posto e non mi interessa neppure sapere se la gente vaccinerà o meno i propri figli. Io e le centinaia, anzi migliaia, di famiglie che hanno visto un figlio o un altro parente danneggiato non abbiamo più nulla da perdere: abbiamo già dato. Sono gli altri a doversi preoccupare. Per questo motivo, in ogni caso, la nostra battaglia l’abbiamo già vinta.

Probabilmente, questa mia lettera-fiume non avrà alcun riscontro. Spero solo possa scuotere la sua coscienza e quella del conduttore e dei giornalisti della redazione in modo tale da spronarvi a dare analogo spazio anche a chi , come me ed altri professionisti e genitori, non siamo “antivaccinisti” ma solo persone che vogliono informare e raccontare la loro “Verità”.

Distinti saluti AURET Il Presidente Avv. Roberto Mastalia

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Il Dr Serravalle risponde: “battaglia dei vaccini? Riteniamo che la salute non sia e non debba diventare un campo di battaglia”

Dottor Eugenio Serravalle

Crollo delle coperture vaccinali? “Falso”

Ritorno delle malattie? “Falso”

C’è stata una strumentalizzazione del  caso “difterite” in Spagna che ha portato al decesso un bambino. E’ questo caso è un caso di malasanità”.

“Nessun vaccino è efficace al 100% né è efficace per tutta la vita”.

Queste ed altre, sono le affermazioni del Dottor Serravalle.

Articolo seguente condiviso da Assis

NON PARTECIPIAMO ALLA BATTAGLIA DEI VACCINI, PREFERIAMO RAGIONARE

http://www.assis.it/non-partecipiamo-alla-battaglia-dei-vaccini-preferiamo-ragionare/

Al di là di contrapposizioni sterili, di propaganda tendenziosa e di incitazioni all’intolleranza, l’associazione AsSIS tiene a chiarire alcuni degli aspetti più recenti emersi riguardo la pratica della vaccinazione di massa. Come medici fedeli agli impegni assunti una volta intrapresa la professione, riteniamo più che mai indispensabile fornire ai pazienti e ai cittadini informazioni chiare, trasparenti, precise sui temi che riguardano la salute, quindi anche sulle vaccinazioni.

Stiamo assistendo da mesi alla crociata di chi ha dichiarato guerra al confronto, all’approfondimento, all’analisi di dubbi e dati. Hanno parlato di “battaglia dei vaccini”. Riteniamo che la salute non sia, e non debba diventare, un campo di battaglia, né che debba o possa essere ostaggio di fazioni intente a contendersi schiere più o meno ampie di sostenitori. La salute è un diritto che si esercita grazie a scelte basate su informazioni complete.

Ecco di seguito alcuni chiarimenti che mettiamo a disposizione.

Coperture vaccinali

In molte trasmissioni televisive si parla di “crollo” o di “diminuzione allarmante” delle coperture vaccinali. Occorre rifarsi ai numeri reali: nella figura è riportato l’andamento delle coperture vaccinali (fonte: Epicentro, portale di epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità).com1

Non si è dunque di fronte ad un crollo; si ha a che fare con una lieve diminuzione che porta la media di alcuni decimi percentuali al di sotto del 95%, soglia indicata dal Piano Nazionale Vaccini come essenziale per ottenere quella che si chiama immunità di gregge (condizione nella quale si riduce il rischio di infezione tra gli individui suscettibili).

Sulla copertura vaccinale in grado di garantire l’immunità di gregge ci sono studi discordanti. Per fare un esempio, nel libro Vaccines di Plotkin, Orenstein e Offit, con la prefazione di Bill Gates, autori notoriamente favorevoli alla pratica vaccinale, sono riportati valori differenti che dimostrano che nel nostro Paese l’immunità di gregge è sempre assicurata.

Le malattie scomparse in Italia sono poliomielite (ultimo caso nel 1982) e difterite (ultimo caso nel 1996). Morbillo, parotite, rosolia, pertosse sono sempre state presenti, anche con coperture vaccinali molto alte.

com2

Le malattie sono tornate?

In conseguenze del lieve calo delle coperture, fonti istituzionali e media hanno ripetutamente insistito su un presunto ritorno delle malattie.

Poliomielite. Nonostante sia continuamente agitato lo spettro di questa malattia, soprattutto per la presenza di migranti e rifugiati, la poliomielite nel 2015 ha registrato un record: i casi di polio nel mondo intero dovuti a virus selvaggio sono stati in totale 70; quelli dovuti a virus vaccinico, cioè messo in circolo dalla vaccinazione sono stati 26. I 70 casi di polio dovuti a virus selvaggio si sono verificati tutti in Paesi dove la polio è ancora endemica (Pakistan e Afghanistan); invece i casi di polio da vaccino si sono verificati per la stragrande maggioranza (23 su 26) in paesi dove la polio non è più endemica e che non hanno più casi di polio dovuta a virus selvaggio. Tra questi i 2 casi segnalati in Ucraina. Il dato è facilmente riscontrabile consultando il programma di eradicazione della polio dell’Oms: www.polioeradication.org/dataandmonitoring/poliothisweek.aspx.

Difterite. Tra la fine di maggio e l’inizio di giugno 2015 un bambino di 6 anni in Spagna si è ammalato ed è morto per difterite. Non era stato vaccinato. In Spagna la copertura vaccinale per Difterite/Tetano/Pertosse (3 dosi) era nel 2014 (ultimo dati resi disponibili dall’Oms:http://apps.who.int/immunization_monitoring/globalsummary/timeseries/tscoveragedtp3.html) del 97%, nel 2013 del 96%, dal 2010 al 2012 di nuovo al 97%, quindi al di sopra della soglia ritenuta necessaria per garantire l’immunità di gregge. Nel caso specifico, il portale Epicentro (www.epicentro.iss.it/problemi/difterite/RiflessioniSpagna.asp) ha reso noto che: «È un caso apparentemente isolato, statisticamente poco rilevante in un paese che secondo i dati dell’Oms, nel 2013 aveva una copertura vaccinale per 3 dosi di DPT nel 2013 è stata pari al 96%». Ha inoltre sottolineato che: vi è stato un «ritardo nella diagnosi clinica e di laboratorio: sono trascorsi 7 giorni dalla comparsa dei primi sintomi al momento in cui è stato individuata ufficialmente la presenza del C. Diphteriae»; vi è stato un «ritardo nella terapia: il successo del trattamento della difterite è legato alla rapida somministrazione dell’antitossina difterica (DAT) in combinazione con gli antibiotici.(…) Il trattamento con DAT iniziato dopo 48 ore dalla comparsa della sintomatologia tossica sistemica ha un limitato impatto sulla prognosi clinica. Il DAT rientra nella lista dei Farmaci Essenziali dell’Oms, che dovrebbero essere disponibili in ogni momento, in quantità adeguate e in formulazioni appropriate di qualità garantita. La Spagna ne era priva e nazioni di primo piano dell’Ue come Francia e Germania potevano offrire solo un farmaco scaduto. (…) L’inizio della terapia è stato quindi ulteriormente ritardato, laddove il DAT dovrebbe essere somministrato immediatamente, insieme agli antibiotici, in base solo al sospetto clinico e senza attendere la conferma del laboratorio».

Morbillo. Anche in questo caso si parla di morti nel nostro paese. I dati disponibili, forniti da Epicentro e aggiornati al novembre 2015 (www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/bollettino/RM_News_2015_22.pdf) dimostrano che i casi di morbillo in Italia sono stati 4157 dal gennaio 2013 e nessun caso di encefalite.

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Queste le complicanze registrate:

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Pertosse. Sui media (ma non su siti e documenti di fonti istituzionali) nel 2015 si è parlato della morte di un lattante di poche settimane per pertosse. Malgrado la gravità del fatto, di esso non si trova notizia sul portaleEpicentro tra gli aggiornamenti 2015 (www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/indice.asp), né sulle pubblicazioni diEurosurveillance (www.eurosurveillance.org/) né sul sito del ministero della Salute, se non nella risposta orale, priva di riferimenti e bibliografia, del ministro Lorenzin fornita durante un intervento alla Camera (www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0507&tipo=stenografico#sed0507.stenografico.tit00040.sub00070) in risposta all’interrogazione di un deputato. Si è dunque in attesa di sapere se il caso sia confermato ufficialmente oppure no. Si ricorda che, malgrado le coperture vaccinali raggiunte, la pertosse non è mai scomparsa e oggi è in aumento in diversi Paesi pur in presenza di elevate coperture. Sempre daEpicentro (www.epicentro.iss.it/problemi/pertosse/pdf/Pertosse_2014.pdf):

com5

Negli  anni ‘90 si è sostituito il vecchio vaccino cellulare, non più accettato per la frequenza di reazioni avverse, con i nuovi vaccini antipertosse acellulari, che hanno dimostrato la tendenza a perdere la capacità protettiva dopo 2-4 anni e che si sono rivelati non efficaci nell’impedire la circolazione del microorganismo nei e dai vaccinati (www.pnas.org/content/111/2/787).

Eventi avversi

Gli eventi avversi e gli effetti collaterali dei vaccini sono negati o taciuti. Esponenti delle stesse istituzioni sanitarie hanno dichiarato che non esistono casi di danno da vaccino, alcune trasmissioni televisive non ne hanno fatto cenno in ore di trasmissione. E’ una realtà che si vuole ignorare, che si preferisce nascondere, nonostante il Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccino (www.condav.it) abbia documentazione relativa a 631 casi di danno grave e irreversibile dovuto a vaccinazione con ottenimento dell’indennizzo stabilito dalla legge. Si faccia chiarezza: se il Ministero ha riconosciuto un indennizzo ai danneggiati è perché è stato dimostrato il nesso causale tra vaccino e malattia; se, come taluno afferma, i danneggiati da vaccino non esistono, si spieghi il motivo per cui sono pagati tali indennizzi. Il sistema di vaccinovigilanza non riesce a funzionare adeguatamente, la segnalazione di sospetta reazione avversa a farmaci e vaccini è una pratica poco adottata dai medici. Nonostante ciò, nel Rapporto sulla sorveglianza post-marketing dei vaccini in Italia, anno 2013, a pagina 311 si fa riferimento a 7 decessi attribuibili alla vaccinazione antinfluenzale.

Conflitti di interesse

Un atto ispettivo del Senato (www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=953034 ) del 15 dicembre 2015 chiede conto dei conflitti di interesse con aziende produttrici di vaccini che sarebbero ascrivibili a 11 dei 20 firmatari del nuovo Piano Nazionale vaccini. La giornalista Amelia Beltramini (https://spizzichiemozzichidisalute.wordpress.com/2015/11/19/obbligo-vaccinale-e-conflitti-di-interesse/) , la cui analisi è stata citata da Science (http://news.sciencemag.org/europe/2015/12/new-vaccination-strategy-stirs-controversy-italy), ha ricostruito come appunto siano presenti tali conflitti. A chiederne conto e chiarimenti alle autorità sanitarie è anche l’associazione di medici No Grazie Pago Io. Anche AsSIS si associa alla richiesta di chiarimenti e trasparenza.

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