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Cancro: meccanismi oscuri e “deviati” della ricerca

Cancro: Meccanismi oscuri e deviati della ricerca

***Quinta parte***


Reportage documentato sui meccanismi oscuri che stanno dietro il palcoscenico della ricerca sul cancro. I motivi del fallimento, le persecuzioni ai ricercatori “deviati”, il giro d’affari, le coperture politiche e l’asfissiante propaganda di terapie pesantemente nocive.Uno strumento di notevole utilità per capire, o affrontare con coscienza, uno dei fenomeni oggi più preoccupanti per la salute umana


---burattinaioMoP


Quel che è stato detto finora è basato su diversi fattori,ovvero:

  • NECESSITA’ DI GENERARE PROFITTO
  • SOPPRESSIONE DI METODI NON CONVENZIONALI
  • MONOPOLIZZAZIONE E CATTIVA POLITICA DELLE INDUSTRIE FARMACEUTICHE

Immaginiamo ora di essere dei burattini guidati da un establishment ; immaginate che ci sia qualcuno in grado di decidere tutto quello che avviene,anche se non è corretto.

E’ solo il cancro ad essere definito un “DIAVOLO”?

“No,al secondo posto troviamo il colosso AIDS”.

Sappiamo bene che questi due colossi,non sono gli unici in ballo; in campo scendono vari giocatori di una partita che sicuramente,non vuole il bene comune.

Ci sono diversi “DIAVOLI” i quali fanno parte di un mondo che non ha a cuore la salute dell’uomo.

Gli stessi sono stati creati dallo stesso uomo per primeggiare in ricchezza e in potere,dimenticandosi del bene comune della salute della popolazione,rincorrendo il Dio danaro e il Dio fama per una vita fatta di materialità.

Lo stesso OMS percorre questa strada,eppure dovrebbe preoccuparsi del nostro benessere,giusto?

Uno di questi Diavoli è rappresentato dal MERCURIO; un altro dall’ALLUMINIO,avvicinandoci pian piano ad un tema aberrante come quello delle VACCINAZIONI.

Troviamo anche materiali e composti,come lo ZUCCHERO BIANCO nell’alimentazione; nei rapporti sociali troviamo il TERRORISMO che porta al RAZZISMO; poi abbiamo le ARMI DI DISTRUZIONI DI MASSA come la BOMBA ATOMICA.

Continuano intanto le ASSOCIAZIONI NO PROFIT a raccogliere fondi.

  • Esse hanno un ampio consenso e potrebbero alimentare ricerche NON CONVENZIONALI in rimedi naturali,non brevettabili ed efficaci,ma ciò NON AVVIENE.

Di questi enti,fanno parte l‘American Cancer Society, l’Imperial Cancer Research Found etc etc..

Questi -come già affermato- sono guidati e tenuti sotto stretto controllo.

Uno dei più Grandi miti degli ultimi anni rappresenta un’epidemia di cancro causata da esposizione a materiali radioattivi, inquinamento, pesticidi e additivi alimentari. La verità è che QUESTI Fattori Hanno poco a Che fare con la maggior Parte dei Cancri.
 Anzi, Gli Additivi alimentari possono Avere un Effetto protettivo, particolare per il cancro allo stomaco“.
Imperial CancerResearch Fund, ICRF, Prevenzione e cura del cancro 1997.
 L’Associazione per la Ricerca sul cancro britannica, l’ICRF, dovette ammettere, interrogata dai giornalisti,che non esisteva alcuno studio che supportasse questa affermazione, e che fosse solo
l’opinione di Richard Doll, pezzo grosso dell’Industria del cancro in Gran Bretagna, lo stesso che diede un contributo decisivo alla FLUORIZZAZIONE delle acque in Gran Bretagna.
Il più delle Volte, però, le Associazioni di Raccolta fondi per il Cancro, fanno semplicemente quello che chiediamo loro di fare.
“Suggerimenti: evitate cibi che non vi interessano: cavolfiori, broccoli, fagioli, etcusate primi piatti pronti da scongelare, friggete,servitevi di piatti take away quando vi è possibile o piatti da mettere nel micronde semplicemente.
Ricette selezionate: gelato, bevande gassate, formaggio spalmabile, hot dog, strutto o grasso per pasticceria, zucchero, farina bianca,ortaggi cotti o in scatola, cioccolata, caffè, sostituti del caffè, dolci quanti se ne desiderano, cibi in scatola o cibi cotti (inscatolati o congelati), caramelle, gelatine, marmellate“.
(Da: Nutrizione per Pazienti Che ricevono chemioterapia e radioterapia Prodotto e Distribuito dall’American Cancer Society Presso i Suoi iscritti USA 1974)


L’American Cancer Society, per statuto, dovrebbe sciogliersi Nel momento in cui viene trovata la soluzione al cancro Da soli hanno un budget di 450 Milioni di Dollari all’anno.
Pensate che essi stiano veramente lavorando per licenziarsi?
Quello che stanno cercando di fare, tra le altre cose, non esiste! Non esiste un “farmaco magico”, brevettabile, per il cancro .
  • E chi si trova ai vertici dell’American Cancer Society ? I manager delle principali aziende farmaceutiche e ospedali.

 

***OSSERVAZIONI***

Molto interessante vedere e capire l’uso dei miliardi di dollari raccolti attraverso i fondi,nella ricerca e nel trattamento, senza che venga assolutamente capito nulla e -cosa ben più grave- senza trovare rimedio. Perchè nessuno si chiede come mai e in quale contesto abbiano vissuto quelle popolazioni che MAI sono state colpite da quello che viene definito il “Diavolo del secolo”?

COME MAI??

Si potrebbe pensare che coloro che dovrebbero trovare una cura in realtà,incentivino altro?

Si potrebbe credere che debellare questa malattia epidemica non sia esattamente lo scopo degli stessi che utilizzano i farmaci e cure, le quali portano a risultati disastrosi?


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Il National Cancer Institute e tutti gli altri Enti Nazionali che distribuiscono i fondi governativi della Ricerca anticancro sono una garanzia per il monopolio e sono strettamente imparentati ai manager dell’industria farmaceutica e ai vertici di Wall Street. I Ricercatori non hanno altro scampo che chiedere a loro oppure all’Industria direttamente.

Chi Rimane? Le associazioni no-profit per la Raccolta fondi per il Cancro. Abbiamo già  parlato dell’American Cancer Society e dell’Imperial Cancer Research Fund.

Guardate cosa scrive la rivista Forbes del 13 gennaio 1977:

L’EPA,ente per la salute statunitense, ha multato la multinazionale chimica Monsanto di 198.000 dollari per aver tenuto nascosti i dati sulla cancerogenicità di un suo erbicida, il Santogard PVI “.

***OSSERVAZIONI***
Ma lo sapete quante sostanze cancerogene sono presenti sul Mercato,oggi?
 Che cosa pensate vi sia nelle bevande gassate light o nelle caramelle senza zucchero?
Aspartame e saccarina [Vedi Sugar Blues 2. Nuovi veleni senza calorie aggiunte, Macro Edizioni, aprile 2000].
E gli oltre 40 cancerogeni attualmente ammessi in preparazioni cosmetiche e farmaceutiche?
E i 53 pesticidi cancerogeni approvati Dalla Federal and Drug Administration negli USA?
E i pesticidi banditi che sono utilizzati nel terzo mondo?


Ogni anno vengono prodotte circa 5 milioni di tonnellate di solventi clorurati, 20 milioni di tonnellate di pesticidi. Dal 1945 ad oggi sono stati sintetizzati circa 10 milioni di tipi diversi di composti nuovi, cioè non esistenti in natura.
  • Attualmente negli USA vengono registrati ogni ora 70 composti nuovi.Oltre 70.00 0 composti nuovi sono entrati nei cicli produttivi e in parte diffusi come beni di consumo.
Nel 1940,solamente negli Stati Uniti la produzione di sostanze chimiche organiche di sintesi era di 0,5 miliardi di chili. Nel 1950, tale cifra era arrivata a 15 miliardi, e a 225 Nel 1980.
E’ vero, la Monsanto ha perso una battaglia in tribunale. Ma lo sapete cosa risultò in aula?
La Monsanto avrebbe dovuto Pagare 19,7 milioni di dollari di compensazione. E invece la EPA chiese solo la centesima parte di quello che avevano chiesto i giudici. 

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Tutti uniti per la salute o per gli sponsor? 

Ritornando a noi..

Ogni anno negli Stati Uniti,come da abitudine, parte il mese della prevenzione del tumore al seno. Ne parlano in televisione,sui giornali, nelle conferenze.
Chi è lo sponsor unico dell’evento?
La Zeneca Pharmaceuticals.
Cosa produce la Zeneca? Tamoxifene. 
E’ un farmaco ormonale ormai diventato ufficialmente sinonimo di prevenzione del cancro al seno. Un leggero effetto secondario è che le donne trattate possono sviluppare tumori secondari all’utero. 

Vale la pena ricordare il famoso Gruppo di Ricerca del dott.Mark Skolnik , Università dello Utah,che nel 1994 annunciò di aver scoperto il gene associato con il cancro della mammella , lo BRCA 1.

La Myriad Genetics Inc. ha immediatamente brevettato il gene. L’azienda vorrebbe sviluppare un test diagnostico capace di rivelare il gene difettoso nelle donne che hanno una predisposizione genetica al cancro alla mammella.

Scoprire un gene, dice Claudio Stern, biologo alla Columbia University di New York, è come provare ad imparare una lingua straniera da un dizionario monolingue.Si memorizzano le parole, ma non si sa niente del contesto nel quale queste parole sono usate.Vogliono utilizzare il test diagnostico brevettato?

Bene,si torna al discorso economico,come possiamo vedere,ogni caso,ogni esempio ci porta alla stessa conclusione : quella dei profitti, su cui viene basato il monopolio e il controllo di tutto.

Ricordiamo sempre le terapie “antitumorali” e del come si siano rivelate cancerogene persino per le dita delle infermiere che le somministravano ai pazienti. L ‘Effetto cancerogeno non può essere evitato neanche con l’uso di guanti. Allora cosa potrebbe succedere al paziente,costretto a farsi iniettare o a ingerire simili Sostanze?
Nel 1982 il National Cancer Institute ammetteva di «Aver Fatto cure sperimentali per il cancro più mortali della Malattia in Questione».
Molti di questi farmaci derivano da erbicidi e tinture,sostanze chimiche che hanno causato morti più dolorose di quanto non avrebbe fatto la malattia. Insufficienza epatica,collasso renale ,malattie delle vie respiratorie, distruzioni del midollo osseo, danni al cervello, paralisi, infarti, coma, sono stati alcuni degli effetti secondari accusati dai pazienti.
ALCUNI!
Interessanti le storie di oncologi, istigati dall’industria, spingano il paziente verso la chemioterapia intensiva anziché quella standard,nonostante la scienza abbia chiaramente dimostrato ch esistono vantaggi neanche dal punto di vista della RIDUZIONE a lungo termine della massa tumorale.
La qualità di vita del paziente e la sopravvivenza di ..anni?


pinocvchio


NESSUNO PUO’ AFFERMARE CHE SIA VERITA’,NESSUNO..

 

 

 

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Cancro: meccanismi oscuri e “deviati” della ricerca

Cancro: meccanismi oscuri e “deviati” della ricerca


***Quarta parte***


Reportage documentato sui meccanismi oscuri che stanno dietro il palcoscenico della ricerca sul cancro. I motivi del fallimento, le persecuzioni ai ricercatori “deviati”, il giro d’affari, le coperture politiche e l’asfissiante propaganda di terapie pesantemente nocive.Uno strumento di notevole utilità per capire, o affrontare con coscienza, uno dei fenomeni oggi più preoccupanti per la salute umana.


.LE STATISTICHE E I RELATIVI PARAMETRI: SONO REALI E OGGETTIVI?

.L’Introduzione del termine “RELATIVO” dal parte del NCI nei parametri


cancro tabelle


Il prof. John Bailar, biostatistico dell’Università di Harvard,assieme a Smith, dell’Università dello Iowa intervennero nel 1994 all’incontro annuale della Commissione USA sul cancro, analizzando i dati degli ultimi  30 anni.

Risultato?

Sempre più persone erano colpite e morivano di cancro,eppure molte più persone sopravvivevano più a lungo

Sebbene i dati di mortalità fossero aggiustati tenendo conto della crescita e invecchiamento della popolazione,come spiegare questo paradosso?

Bailar e Smith contestarono l’introduzione da parte dell’NCI del parametro di “sopravvivenza relativa”. L’aggettivo RELATIVO fa subito “lievitare le statistiche di sopravvivenza” di 7 o 8 punti percentuali! Ciò è  avvenuto verso la metà degli anni ’60.

I DATI PERCIO’ DIVENTANO RELATIVI POICHE’ ESISTE UNA STIMA DI MORTI PREVISTE.

  • Usando i dati relativi,se un paziente affetto da cancro,muore per un’altra causa (anche a causa degli effetti della chemio) nelle statistiche questo risulta un caso di guarigione.

QUESTO RENDE PROBLEMATICO IL CONFRONTO CON LE VECCHIE STATISTICHE!

Come fa notare il Dott.Jones (1969 incontro annuale a New Orleans dell’American Cancer Society),il confronto con il passato è improponibile perché alcune forme semimaligne cutanee sono state da qualche anno classificate come Cancri.Facendo ciò, il numero di casi che avevano una lunga sopravvivenza sono aumentati istantaneamente.


 

Bailar e Smith sottolinearono pecche ancora più determinanti nell’elaborazione
statistica del National Cancer Institute (NCI).

Una cosa importante è che l’NCI ha negli ultimi, anni scelto arbitrariamente di riportare solo le cifre sui bianchi.

≪L’incidenza di morte per cancro della popolazione di colore è aumentata di uno straordinario 77% negli ultimi 30 anni. Includere le persone di colore avrebbe significato rovinare le statistiche≫.

La soluzione dell’NCI era stata allora di metterli in un gruppo separato e non sommabile al totale. Inoltre Bailar e Smith fecero notare che i dati sul cancro ai polmoni furono DICHIARATAMENTE OMESSI.

L’NCI si giustifica affermando che l’elevata incidenza di mortalità di questo tipo di cancro non ha nulla a che fare con l’efficacia o l’inefficacia dei trattamenti applicati.


 

Le scelte “sul campo”

oncologia


Ci sono poi alcune pecche nel modo di presentare i singoli studi scientifici o i dati elaborati dagli ospedali.

Gli oncologi possono selezionare i loro casi per esempio,e scegliere solo quei pazienti che ( si pensa) abbiano le maggiori probabilità di sopravvivenza.

≪Se si esaminano da vicino i casi operati da un chirurgo che ha una percentuale di sopravvivenza straordinariamente elevata, si scoprirà quasi sicuramente che il chirurgo ha rifiutato di operare molti pazienti con una minore possibilità di sopravvivenza a lungo termine. Le incidenze di sopravvivenza nel cartellino di chirurghi di capacità uguali possono essere basse a causa del numero di casi difficili cui non si sono voluti sottrarre≫.


La maggior parte dei dottori ci tengono ad avere un’elevata percentuale di sopravvivenza: tali statistiche possono essere decisive nel determinare l’allocazione dei finanziamenti governativi, promozioni o affluenza di altri pazienti. Lo stesso vale per i centri di ricerca.

Un famoso protocollo sulla chemioterapia che attualmente viene largamente usato per curare i cancri al seno, aveva scelto per un ampio studio SOLO quelle donne per cui la massa tumorale era stata ridotta del 60% dopo la prima sessione di cura. Nonostante questa eclatante omissione, la differenza di sopravvivenza senza tumori fra le pazienti sottoposte a trattamento e quelle non sottoposte era soltanto del 12%. Valutando i dati originari, risulta chiaro che la chemioterapia probabilmente riduce la probabilità di sopravvivenza.

E questo trattamento è quello attualmente considerato la “cura standard” per le donne affette da cancro al seno (Robert Mendelsohn, prof. di Medicina e Presidente Commissione di abilitazione medica, Università dell’Illinois) .


Sempre più spesso nella letteratura medica si parla del problema della chiusura anticipata del trial clinico, con valutazioni intermedie rispetto al punto finale precedentemente pianificato che capovolge totalmente la valutazione di un determinato protocollo chemioterapico (Hughes, AD., Pocock S.J., “Regole per interruzione dei trial clinici e valutazione dei problemi che questi presentano”, Statistics inMed, n. 7, 1231 42, 1988).

Insomma i titoli trionfalistici dei giornali (≪il 50% dei tumori oggi guarisce≫,La Stampa, 12 aprile 1995) nascondono una realtà dove l’ottimismo sembra davvero ingiustificato.

A partire dal 1975 il giornalista Daniel Greenberg  analizzò da vicino le cifre rilasciate dal National Cancer Institute e intervistò oncologi e ricercatori. Egli scoprì un ≪quadro molto più nero di quello che di solito viene dipinto alla gente dalle istituzioni di ricerca sul cancro≫.

Greenberg notò che ≪oggi il paziente, che in teoria dovrebbe beneficiare del germogliare della ricerca sul cancro avviata negli anni cinquanta, ha invece approssimativamente le stesse percentuali di probabilità di sopravvivere cinque anni di un paziente il cui cancro fosse stato scoperto prima che la ricerca sul cancro fosse iniziata.Gli studi pubblicati relativamente alle terapie convenzionali per il cancromostrano dei miglioramenti solo nel trattamento della leucemia infantile. La sopravvivenza a 5 anni di tutti i tipi di leucemie, però, rimane tragicamente bassa [4%].Il periodo medio di sopravvivenza nelle statistiche governative si misura ancora in mesi, non in anni, e questo nonostante i risultati apparentemente ottimi per la leucemia≫( A critical look at Cancer coverage, Columbia Journalism Review, 1975).


 

national cancer istitute


 

La contraffazione delle statistiche e i “non” tumori

Teniamo a mente questo precetto: per paziente guarito si intende colui che non è morto dopo 5 anni.

Nel 1984 H. Bush, del Regional Cancer Center di London in Ontario (USA),spiegò sulla rivista Science il motivo per cui le statistiche di sopravvivenza del cancro sembravano migliori di quanto fossero in realtà: ≪Queste statistiche stanno migliorando non tanto grazie ad un miglior trattamento, ma a causa delle
diagnosi sempre più precoci, le quali fanno semplicemente “partire prima” il periodo dei cinque anni≫


E’ stato documentato che i “Pap test” danno un’elevata percentuale di falsi positivi.
Cioè la diagnosi è tumore, ma il tumore non è presente. In parecchie occasioni (le statistiche canadesi e americane lo confermano) si è provveduto a togliere l’utero,in base ad una diagnosi errata o addirittura in forma preventiva, in numerosi casi di cancro niente affatto reali, ma solo “sospetti”.

Ciò sembrerebbe assurdo, se non fosse per il fatto che l’operazione,oltre a generare profitto all’oncologo, migliora anche la sua percentuale di successo, in quanto la donna operata,di un cancro inesistente, risulterà guarita.

Ogni dimissione ospedaliera risulta una guarigione

“Se una persona viene dimessa dall’ospedale si dice che è in remissione.
Quando ritorna viene curata e viene dimessa un’altra volta. Se ogni dimissione viene considerata come un dato positivo, allora i risultati migliorano. Un individuo può essere registrato in remissione ripetutamente, diciamo 9 volte, e verrà registrato morto una volta sola: allora si avrà un 90% di guarigione e il 10% di mortalità. La fortuna dei medici è che si muore una volta sola”..


 

Da un’intervista a dott. Di Bella, gennaio 1998 (di cui vi verrà fornito un link di una delle sue varie interviste)

Pubblicato il 02 feb 2015
La terza puntata sul tema della lotta al cancro attraverso interviste al Prof. Giuseppe Di Bella

 

Il parametro su cui si basa la storia clinica del malato di cancro è la “risposta al farmaco”.


chemioterapia immagine


 

Le “false guarigioni”

Un Esempio?

Se un paziente con microcitoma polmonare (un tumore particolarmente maligno e le cellule tumorali sono altamente indifferenziate,cioè riproducono esclusivamente se stesse),dopo 6 cicli convenzionali di chemioterapia che dura circa sei mesi(viene chiamata “chemioterapia di prima linea”, può ottenere
anche la scomparsa della massa neoplastica. Il paziente risulta “guarito”. Se a distanza di altri sei mesi compaiono metastasi (in questo caso in genere sono epatiche o cerebrali), cioè se il tumore riesplode, e in modo non controllabile, quella stessa persona figurerà come un nuovo paziente, perché “quello di prima” risulta guarito.

Nel caso in questione, poi, si inizierà una terapia detta di “seconda linea”che non sarà più specifica (cioè con gli stessi chemioterapici) come la precedente poiché, se la prima è fallita (il cancro si è difeso creando cloni di cellule resistenti a quel farmaco,così come succede con gli antibiotici). La possibilità di azzeramento della patologia, vista la diffusione del male, non esiste più. Nella casistica però rimane la scomparsa di quel tumore. Esiste poi una chemioterapia di “terza linea”, detta anche “di salvataggio”, che non è altro che un bombardamento finale realizzato con un cocktail di chemioterapici.


 

Alla fine nella casistica il Paziente operato = paziente clinicamente guarito

Come abbiamo detto precedentemente quindi,un paziente viene dimesso dopo un ciclo di chemio da un ospedale e risulta guarito. A distanza di un anno si presentano delle metastasi: a questo punto, per le più svariate ragioni,non torna a farsi curare nello stesso ospedale, ma in un altro.

Risulterà un nuovo caso. Quello precedente ha avuto esito favorevole,perché è guarito! Ecco perché,come avete visto, “il 50% dei tumori oggi guarisce e il restante 50% si cura”!!!
(Speciale Di Bella, gennaio 1998, Il Resto del Carlino, Il giorno, La nazione, Zanfi Editori)


Annalisa Parisi, che ha lavorato due anni come segretaria di reparto in Oncologia al S.Camillo di Trento (oggi è dipendente dell’Azienda USL) ha provato a denunciare lo scandalo delle statistiche sui malati di tumore truccate presso politici e assessori, ma senza trovare ascolto.

≪Le statistiche le fanno a modo loro. La verità è che per le statistiche, piccole o grandi che siano, prendono solo i gruppi di pazienti che fanno più comodo≫

E a proposito della guarigione del marito [grazie al protocollo Di Bella] aggiunge:

≪Ne ho visti morire tanti con lo stesso tumore di Guido, anche al primo stadio. Anche se erano molto meno gravi di mio marito, per loro la chemioterapia è stata inutile≫


 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Cancro: meccanismi oscuri e “deviati” della ricerca

Cancro: meccanismi oscuri e “deviati” della ricerca


 ***Terza parte***

Cancro,tutto ciò che non sappiamo e che non ci viene detto.


Reportage documentato sui meccanismi oscuri che stanno dietro il palcoscenico della ricerca sul cancro. I motivi del fallimento, le persecuzioni ai ricercatori “deviati”, il giro d’affari, le coperture politiche e l’asfissiante propaganda di terapie pesantemente nocive.Uno strumento di notevole utilità per capire, o affrontare con coscienza, uno dei fenomeni oggi più preoccupanti per la salute umana.


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Finanziamenti e Profitti a discapito delle terapie e cure mediche “non convenzionali”.Guadagni e investimenti effettuati coprendo progetti di vitale importanza.La soppressione delle nuove idee per pregiudizio e competizione.


Se non mettiamo la libertà di cure mediche nella costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà  piano piano e senza farsene accorgere in una dittatura. E il tentativo di limitare solo ad una classe di persone l’arte della medicina rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.


Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d’Indipendenza USA


Dichiarazione d’Indipendenza USA

Nel settembre successivo a questa riunione, l’OTA finalmente rilasciò un aggiornamento
del proprio documento sulle terapie complementari per il cancro (Unconventional Cancer Treatments) e Moss esultò.
Si tratta di un documento storico in cui per la prima volta viene ammesso che ≪la medicina ufficiale da sola non riesce a coprire le necessità di migliaia di vittime di cancro≫ e che queste crepe della medicina ufficiale potevano essere riempite con quello di buono che c’era nella medicina complementare.


La Commissione OTA inviò le raccomandazioni e le proposte emerse dal dibattito e dal documento al National Cancer Institute (NCI), ma l’NCI fece come se niente fosse successo.
Esistono una serie di “blocchi” per quanto riguarda il riconoscimento delle terapie complementari per i tumori:
  • l’FDA la quale garantisce il monopolio delle multinazionali tramite investimenti di centinaia e    centinaia di milioni di dollari.
  • l’NCI il quale distribuisce i fondi governativi per la ricerca sul cancro.

 

Approvare richieste di finanziamento da parte di piccoli istituti di ricerca è un’iniziativa “difficile” e e pericolosa per qualsiasi burocrate o consigliere. E’ pericoloso poiché  se il progetto diventa fastidioso per il sistema stesso,inevitabilmente si cercherà di capire chi ha approvato la richiesta a monte.

Una richiesta di finanziamento deve perciò essere approvata da una grande varietà di scienziati,burocrati e UOMINI D’AFFARI.


Quando Pauling e Cameron documentarono sorprendenti risultati con la terapia di megadosi di vitamina C su pazienti con cancro, il National Cancer Institute insistette che potevano essere considerati solo se avessero cominciato da zero partendo da studi su animali, prima che quegli stessi studi clinici potessero essere duplicati e confermati. Questo significava aspettare almeno venti anni, ma Pauling accettò e fece domanda per un modesto finanziamento dall’NCI. Cinque volte questo premio Nobel, autore di oltre 400 studi scientifici, fece domanda peri finanziamenti dell’NCI. Quattro volte la sua richiesta fu respinta ufficialmente.Una volta non fu respinta, tecnicamente, ma poiché in questo caso fu dato al progetto di Pauling una bassa priorità, in pratica non fumai finanziata.
Ralph Moss, The Cancer Industry, 1980


Un altro fattore che porta alla soppressione di molte nuove idee è quello umano
e i difetti relativi all’ego di coloro che sono capo dell’establishment del cancro
(pregiudizi, voglia di protagonismo, competizione, ecc.). Queste persone hanno
una lunga lista di riconoscimenti e spesso non vogliono condividere il prestigio o
mettere in discussione le loro idee.


L’establishment medico non riconosce che il cancro sia una malattia carenziale,tale ipotesi è stata respinta già nel 1940. In effetti la maggior parte dei chemioterapici, metotrexato per fare un nome, sono noti anti-vitaminici.
(Shimkin 1977:405)


Poichè la medicina ufficiale non crede in generale che il cancro sia causato da un qualche fattore deficitario, possiamo prevedere gravi difficoltà per terapie quali quelle con vitamina B17, vitamina A, vitamina C, che sostengono di voler fornire gli elementi nutrizionali necessari.


Laurance Rockefeller scrisse sulla relazione annuale ai soci dello Sloan-Kettering Centre:

  • ≪C’è una tendenza sempre maggiore, abbastanza comprensibile in un periodo di così grande competizione a seguito della diminuzione di stanziamenti governativi, che favorisce l’assegnazione
    di finanziamento a programmi di ricerca “sicuri e solidi”.Ciò significa che sarà da ora in poi molto più difficile ottenere supporto per“scommesse azzardate” ≫.

 

L’industria conduce la propria ricerca ma, allo stesso tempo, per un motivo o per l’altro, ha interessi nel mondo della ricerca indipendente e universitaria.
A partire dagli anni ’70 le università sono state sovvenzionate in maniera sempre  più ragguardevole dall’industria.
Nel 1975 la multinazionale chimico-farmaceutica Monsanto diede al Dipartimento di Medicina dell’Università di Harvard un finanziamento di 23 milioni di dollari per il supporto nei vari campi di ricerca, tra cui il cancro.

(HarvardUniversity Gazette, 7 febbraio 1975).


Lo stesso anno la Brystol-Myers creò un programma di finanziamento di 2,5 milioni di dollari in cinque centri di ricerca sul cancro di cinque università: Baylor, Chicago, Johns Hopkins, Stanford e Yale.
Le aziende farmaceutiche, inoltre, effettuano “donazioni ristrette” a centri medici i cui obiettivi di ricerca sono attentamente, chiaramente delineati in anticipo.
Questa è una pratica ormai consolidata: nel maggio 1977, per esempio, la Ortho Pharmaceutical Corp. ha dato allo Sloan-Kettering 25.000 dollari in “donazioni ristrette”.


Tutti i ricercatori hanno bisogno di denaro per portare avanti il loro lavoro.
Il finanziamento `e lo stipendio stesso su cui il ricercatore vive. La ricerca finanziata
dalle industrie, in alcuni campi, oggi raggiunge il 90% del budget totale.


 

***Dal Talk show radiofonico,intervista a Ralph Moss***


Laura Lee Radio Show, 1994
(Talk show radiofonico creato da Laura Lee a partire dal 1990
e seguito da milioni di americani)


Laura Lee:

“La chemioterapia è la procedura standard per il trattamento di tutti i tipi di cancro, ma i risultati che se ne ottengono non sono molto  incoraggianti. Com’é  possibile, allora che sia considerata la terapia standard per curare il cancro?. Parlando di profitti in merito all’altro gigante della ricerca, l’AIDS, arriva appena a 4 miliardi di dollari”..


Ralph Moss:

“E’ utile solo nell’ 1.5% dei casi secondo una commissione OMS del 1980 e nel 2% dei        casi secondo una rassegna di 1500 pubblicazioni scientifiche effettuata dal prof. Jones  dell’Università  della California. Stiamo parlando di grossi profitti. Parlare di   cancro significa parlare di 1/9 del budget totale per la salute negli USA. Le ultime cifre dell’American Cancer Society parlano di 107 miliardi di dollari spesi nella lotta al cancro.Per il cancro stiamo parlando di oltre un milione di casi l’anno negli USA, senza contare tumori alla pelle che probabilmente fanno un altro milione da soli.Circa 630.000 persone muoiono ogni anno di cancro negli USA, altre 850.000 in Europa; si può parlare di una vera epidemia. La chemio costa decine di migliaia di dollari, a volte centinaia. Un trapianto di  midollo osseo, che è un particolare tipo di chemioterapia o radiazione può  arrivare a 150.000 dollari per paziente, e quasi mai serve a qualcosa. Il 25% muore come diretta conseguenza del trattamento”.


Continua Ralph Moss:

“Se si esaminano i vertici del più  importante centro di ricerca sul cancro nel mondo, il Memorial Sloan-Kettering (MSK), si scoprirà che l’industria farmaceutica ha una posizione dominante. Una multinazionale, in particolare, la Bristol Myers, che produce tra il 40 e il 50% dei trattamenti
chemioterapici nel mondo, ha dirigenti che ricoprono cariche alvertice dell’ MSK”.


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Nixon creò nel 1971 una Commissione USA sul Cancro, il cui primo presidente, Benno Schmidt, prima arrivò a dirigere l’MSK e poi, usando tutti questi anni ai vertici, creò la propria personale
azienda farmaceutica, con guadagni di decine di milioni di dollari.

L’American Cancer Society raccoglie 400 milioni di dollari l’anno come fondi per la ricerca sul cancro. Come li usano? Dove sono le terapie?Dove sono le guarigioni? Dov’è la ricerca genuina? Che cos’è al centro delle ricerche? Non certamente il paziente.

Due manager di spicco dell’istituto MSK a New York sono anche direttori esecutivi della multinazionale Philip Morris ed un altro manager proviene dai vertici della Nabisco. La ricerca sul tabacco non è stata certo fatta da loro. All’MSK non sono certamente interessati al tabacco, roba vecchia, sono interessati al P53 ed altri strani geni che trovano nei vetrini di laboratorio. Un altro esempio è la famiglia Tish, che oltre a possedere una marca di sigarette, ha fatto costruire l’ospedale Tish della New York University, che svolge ricerche sul cancro. Ecco chi è incaricato di curarvi dal cancro: gli stessi che ve lo hanno dato! Ma non vi cureranno perché non ne hanno i mezzi.


Se si esaminano i vertici dell’MSK,vi si ritroveranno tutti i personaggi che contano dell’industria petrolchimica. Come sono finiti lì? Pochissima ricerca è effettuata sull’effetto delle sostanze dubbie dell’industria chimica. Si dice solo che alcuni sospettano che l’inquinamento petrolchimico potrebbe essere una delle primarie cause di cancro, ma che ciò non è confermato o supportato da ricerca. E’ normale che non sia supportato: i finanziatori e i direttori della ricerca sul cancro hanno interesse a mantenere gli scienziati lontani dall’argomento, e mantenerli focalizzati su farmaci guaritori, qualcosa che sia brevettabile, che abbia mercato.

Può sviluppare un nuovo farmaco solo chi può sborsare alla Federal & Drug Administration (FDA) centinaia di milioni di dollari. Ecco cos’è una situazione monopolizzata.


Il National Cancer Institute è stato smascherato pubblicamente diverse volte: è così compromesso in relazione al coinvolgimento in risultati palesemente fasulli e pilotati, che veramente sembra che questo tipo di corruzione non possa conoscere
limiti.


La FDA è sicuramente un ostacolo dove si vanno ad infrangere le speranze commerciali di tante buone idee e terapie, più efficaci, economiche,non tossiche, ma appunto, non brevettabili. Un ostacolo che può superare solo chi ha i soldi e parte con l’idea di voler fare ancora più soldi. Non è casuale.


***UN ESEMPIO SONO LE TOSSINE DI COLEY***


Le tossine di Coley: sono batteri che forzano l’organismo a creare febbre e con ciò liberarsi delle tossine e del cancro allo stesso tempo.I tumori non sono quasi per niente vascolarizzati, quindi, aumentando la temperatura a corporea si blocca completamente il loro metabolismo.
C’è un ospedale Coley in Cina. E’ valido in Cina, ma non qui. La tecnica fu scoperta allo Sloan-Kettering ne 1893 e i risultati erano stati eccellenti su oltre 1000 pazienti trattati. Di questi uno aveva avuto un sarcoma all’età di 13 anni. Oggi ha 95 anni. La tecnica di Coley è eccezionale. Nei
casi terminali di avanzati tumori al seno sono state ottenute complete guarigioni nel 50%dei casi usando questa tecnica.


Sicuramente è criminoso. Ho pensato a ciò ogni momento degli ultimi anni. E tutti lo sapevano e lo sanno allo Sloan-Kettering. Essi hanno persino inserito la foto di Coley nel loro materiale pubblicitario, come pioniere dell’immunologia, ma non hanno mai fatto ricorso alla sua tecnica.
Il loro interesse è sviluppare FARMACI, qualcosa dietro cui far ruotare la loro industria, non importa se persino i loro farmaci immunologici sono altamente tossici, distruttivi del sistema immunitario, incredibilmente costosi.


***Continuando a parlare di profitti***


Il presidente dell’ MSK guadagna 2 milioni di dollari all’anno. Per essere precisi, 2 milioni e duecentomila.Il presidente della commissione direttiva della Bristol Myers (cioè la principale azienda che produce farmaci anticancro), è anche un direttore
dell’MSK, ed `e anche uno dei direttori del New York Times.


Consultate gli studi voi stessi. Ecco cosa sostengono i dati:

  • nel caso di leucemia mieloide acuta, il 40%dei pazienti muore per la tossicità del trattamento [chemioterapia intensiva]. Ora, la percentuale di quelli che col trattamento sopravvivono a 5 anni è 10 volte minore. Queste cifre sono spietate, ma nessuno ve ne parla.

 

Ralph Moss conclude affermando:

“Parlando ad oncologi e dottori, essi sono aperti di vedute ed interessati come individui,ma come gruppo essi non si muoveranno fino a che i loro leader non si smuovono, perchè fare questo è qualcosa di molto pericoloso per un oncologo. Il successo o il fallimento di una carriera dipende dal non allontanarsi dai colleghi e dai meccanismi di valutazione del finanziatore.
Sporgersi con tutto il collo fuori è fatale, sempre!

I signori oncologi non metterebbero sul piatto neanche le loro carriere per migliorare la qualità del trattamento offerto alle vittime di cancro”.


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Cancro: meccanismi oscuri e “deviati” della ricerca

Cancro: meccanismi oscuri e “deviati” della ricerca


 ***Seconda parte***

Cancro,tutto ciò che non sappiamo e che non ci viene detto.


Reportage documentato sui meccanismi oscuri che stanno dietro il palcoscenico della ricerca sul cancro. I motivi del fallimento, le persecuzioni ai ricercatori “deviati”, il giro d’affari, le coperture politiche e l’asfissiante propaganda di terapie pesantemente nocive.Uno strumento di notevole utilità per capire, o affrontare con coscienza, uno dei fenomeni oggi più preoccupanti per la salute umana.


 cancro immagine cellula tumorale

Cellula Tumorale


“Così l’oncologo dott.Seymor Brenner scopre le terapie non convenzionali” 


Palazzo del Congresso USA, intervento del dott. Seymor Brenner


Estratto da: U. S. Congressional Office of Technology Assessment (OTA)
“Terapie del cancro non convenzionali” trascritto dall’incontro della
Commissione OTA, 9 marzo 1990
600 Pennsylvania Ave. SE Washington, D.C.


Il dott.BRENNER è  un oncologo e tratta essenzialmente radioterapia. Ha fatto questo per 39 anni. Ha uno studio molto ben avviato, dove arrivano dai 100 ai 150 pazienti al giorno. Nonostante questo in 39anni di esercizio di medicina e di trattamento di cancro, non ha visto significativi progressi.

***Come sappiamo che questi metodi alternativi funzionano?***


La conoscenza che mi ha illuminato sul tutto è stata quella del dottor Revici a New York, un
medico 94enne soggetto a molti attacchi e critiche perchè segue anche strade al di fuori della medicina convenzionale.

Vorrei proprio descrivere i pazienti che ho seguito personalmente mentre egli li guariva; pazienti che rimanendo nel mio studio sarebbero morti. Ho chiesto a un’equipe di patologi indipendenti
di lavorare con me, controllando la diagnosi istologica, così che non siano messi in dubbio la diagnosi o il tipo e stadio della malattia.


Durante il Congresso USA ,il Dott.Brenner dichiara:

” Prima che consumi così tutto il tempo concessomi per questo intervento davanti alla commissione del Congresso,voglio cercare di comunicarvi una cosa.Io so che l’affermazione che i metodi alternativi non funzionano è erronea. Se qualcuno di voi della commissione è interessato, ho 150 casi clinici di pazienti che sono stati guariti. Posso confermare il tipo e lo stadio del tumore, la diagnosi terminale mia e degli altri oncologi e posso mostrarvi i dati con lucidi, immagini,referti e altro. . . sono vivi e senza tumore, le loro diagnosi terminali risalgono dai 3 ai 10 anni fa, pazienti che sarebbero morti se fossero rimasti nel mio studio e avessero avuto come strumenti solo quelli che io potevo offrire loro.Ecco cosa vi ho portato, e che sarei lieto esaminaste: ho qui i dossier di 25casi guariti dal dott. Burynski, 25 casi della clinica Gerson, 25 del dott. Revici,25 del dott. Nick Gonzales”.


cartelle cliniche


Il dott.Sidney Winaver è uno stimato professionista nella ricerca e nella cura del cancro presso uno dei più famosi centri del settore a livello mondiale: lo Sloan-Kettering di New York. L’ironia della sorte vuole che sua moglie Andrea venga colpita proprio dal tipo di cancro a cui lui ha dedicato anni di ricerche. Un’accurata analisi della letteratura scientifica non lascia scampo per il tipo di tumore di Andrea: le terapie convenzionali riusciranno solo a far diminuire la massa tumorale,ma la resistenza ai chemioterapici e l’indebolimento dell’organismo farà presto ritornare il tumore in forma più virulenta di prima. I farmaci più potenti, usati sin dall’inizio,
avrebbero tenuto in vita Andrea solo per poco.


Le cellule cancerogene recidive potevano rimanere raggruppate in agglomerati
microscopici, moltiplicandosi fino a diventare nuovamente visibili alle analisi dello scan e ai test sanguigni. L’esperienza insegna, a questo punto, che gli agenti chimici che si sono dimostrati efficaci nella prima fase, probabilmente non produrranno più lo stesso effetto positivo. Le cellule del cancro sopravvissute si dimostreranno più resistenti. In tal caso diventerebbe più difficile di prima riuscire ad eliminarle, e probabilmente continuerebbero a riprodursi rapidamente.


 Certi cancri, come quello al seno, possono apparire molti anni dopo. Comunque con cancri molto aggressivi, come il tipo endocrino di Andrea,o il cancro ai polmoni, l’assenza di una ricomparsa per due o tre anni potrebbe indicare una remissione a lungo termine o una guarigione.


I pazienti arrivavano a una remissione di otto mesi e a un periodo di sopravvivenza di quattordici mesi. La maggior parte di essi aveva solo una risposta parziale. Anche quei pazienti con una risposta completa mostravano segni di tumori ricorrenti alcuni mesi più tardi, alla fine il tasso di mortalità era del 100%.


Contattai ricercatori di case farmaceutiche che potessero darmi informazioni sui nuovi farmaci che erano ancora in fase di sperimentazione ma la risposta era sempre la stessa : nessuna terapia farmacologica era efficace a lunga scadenza.


Ecco perché la medicina complementare è il meglio di ciò che potevamo fare. La medicina complementare è una medicina che combina la scienza convenzionale con un’ampia gamma di altre conoscenze per produrre un insieme assai più valido della somma di queste parti. Riconosco inoltre che la medicina complementare è un arricchimento di esperienza vecchio come il mondo, da applicarsi al trattamento e alla prevenzione della malattia. All’inizio ero scettico.
Ora il mio scetticismo è stato vinto dai risultati e dall’intelligente determinazione di Andrea.


Terapie anticancro e le “indagini” del Congresso USA.

Persecuzioni alle alternative NON TOSSICHE e monopolizzazioni politiche.


La persecuzione fatta alla medicina “non convenzionale”,stratagemmi messi in atto e le ostilità rivelate in ogni modo.


Palazzo del Congresso USA, Intervento di Ray Miller
Estratto da: U. S. Congressional Office of Technology Assessment (OTA)
“Terapie del cancro non convenzionali”
trascritto dall’incontro della Commissione OTA, 9 marzo 1990
600 Pennsylvania Ave. SE Washington, D.C.


Ray Miller: “Quasi 4 anni fa, il Senatore John Dingell, presidente della Commissione“Energia e Commercio” del Senato, insieme ad altri 42 membri del Congresso chiesero che fosse effettuato uno studio per valutare il ruolo dell’efficacia delle terapie alternative per il cancro. Tale studio fu richiesto all’OTA.
L’OTA immediatamente affidò la supervisione dello studio al dott.Roger Herdman, un ex presidente dello Sloan Kettering, istituto di ricerca sul cancro, che da sempre è ostile alle terapie complementari.Nella prima versione, rilasciata nel luglio 1988,la commissione cercò di perpetrare un raffinato inganno,affermando che nella letteratura medica mondiale si era riusciti a trovare solo uno studio che riferisse buoni risultati. Questo è FALSO poichè ci sono stati volumi e volumi pubblicati precedentemente inviati alla Commissione OTA ma IGNORATI!


La National Health Federation (NHF) fece notare una fragrante violazione del codice di condotta dell’OTA, cioè il fatto che il dott. Herdman fosse in possesso di azioni di borsa legate al destino delle terapie convenzionali per il cancro(75.000 dollari investiti in Oncogene Science Inc.), che in pochi anni avevano portato a guadagni quasi centuplicati, e che non erano note le implicazioni che questo poteva avere.I posti disponibili nella Commissione d’indagine su terapie non convenzionali per il cancro si sono riempiti così presto che fu rifiutato l’accesso a Linus Pauling, due volte premio Nobel,affermando:

≪non c’è bisogno di metterlo nella commissione perchè ≪sappiamo da che parte sta, Linus Pauling≫.


 LINUS POALINGù


Raccomandammo allora al Senatore Charles E. Grassley di chiedere bilateralità nella composizione della Commissione. La nuova versione, datata 12 febbraio 1990,è ora ampliata a qualsiasi studio sugli effetti positivi delle terapie, che sono sistematicamente e inflessibilmente
sminuiti, storpiati. Gli studi dei fautori della terapia sono oscurati egli studi di altri ricercatori indipendenti che confermano tali effetti positivi sono ignorati.


La commissione OTA è arrivata a questa stupefacente conclusione: ≪Non sarà mai possibile, nè è necessariamente auspicabile,valutare FORMALMENTE tutti, o anche la maggior parte dei trattamenti non convenzionali usati su pazienti con cancro≫.


 ***AL CONGRESSO USA INTERVENTO DI ROSEMARY STEVENS ***


ROSEMARY STEVENS [Presidentessa Commissione OTA su terapia non convenzionale per il cancro]:

“Per prima cosa, credo che mentre l’opinione di qualcuno è che questa Commissione OTA sia composta solo da individui faziosi contrari ai metodi alternativi, altri possono avere un’idea diversa, altri possono credere quello che propendono a credere. E’ una questione di
opinione. E noi, come commissione, siamo molto interessati a sentire tuttiquesti punti di vista.


MILLER: “Allora posso fare solo una domanda?”

STEVENS: “Certamente”.

MILLER: “Lei pensa che Linus Pauling avrebbe dovuto essere invitato a prendere parte a questa commissione? Insignito del Premio Nobel per due volte, non una, ha dato la sua disponibilità, sicuramente era un candidato! Perchè gli è stato negato l’accesso alla commissione? E’ stata sua la decisione?”

STEVENS: “Non è stata una mia scelta. I membri della commissione sono stati selezionati dall’OTA con la normale procedura. C’erano sicuramente altre persone che avrebbero potuto essere selezionate o non selezionate.”


Palazzo del Congresso USA, Intervento di Ralph Moss
Estratto da: U. S. Congressional Office of Technology Assessment (OTA)
“Terapie del cancro non convenzionali”
trascritto dall’incontro della Commissione OTA del 9 marzo 1990
600 Pennsylvania Ave. SE Washington, D.C.


RALPH MOSS: “Il mio nome `e Ralph Moss. Dal 1974 al 1977 sono stato vicedirettore
delle Pubbliche Relazioni al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center.
Oggi sono editore della rivista Cancer Chronicles e autore di sei libri nel campo del cancro, tra cui Cancer Syndrome (Sindrome del cancro, N.d.A.) e Cancer Industry (L’industria del cancro, N.d.A.).

Nel giugno 1974, ho fatto una delle più importanti esperienze della mia vita.
Mi recai ai Laboratori Walter in Rhine, New York, e intervistai il dott. Kanematsu Sugiura, uno degli scienziati con più esperienza e riconoscimenti del Memorial Sloan-Kettering.


 

Alla mia domanda su cosa Egli stesse facendo mi rispose:

≪ Oh, lavoro sull’amigdarina≫.

Ci misi un secondo per capire che stava parlando di “amigdalina”, la vitamina B17, nota anche come Laetrile! Era proprio la sostanza per cui io ero incaricato di rilasciare dichiarazioni e rapporti alla stampa, e quello che sostenevo era che i risultati erano completamente negativi nei nostri studi.


 

amigdalina-laetrile


 

Egli prese allora dagli scaffali un volume di una serie che partiva dagli anni ‘30: stampati in quel volume molto chiaramente, egli mi mostrò i suoi esperimenti nei quali i tumori smettevano di crescere durante il trattamento e continuò dicendo:

≪E questa non `e la cosa più importante. La cosa più importante è che arresta le metastasi. La diffusione del tumore≫.


 

Mi spiegava che c’era in atto un piano per nascondere e falsare i risultati sulla vitamina B17. Appena un anno dopo, nel 1975, il dott. Stock avrebbe dichiarato al Medical World News
che, alla fine di tutti gli studi effettuati, ≪abbiamo visto che l’amigdalina [cioè vitamina B17,] ha dato risultati negativi in tutti gli studi animali testati≫.
Per riassumere in qualche parola una storia alquanto lunga, io dissi BASTA a questa farsa e a questa frode, e il giorno lavorativo successivo fui licenziato perché  non capace di portare avanti le “responsabilità base del mio incarico”: cioè mentire come portavoce del Memorial Sloan Kettering.


 

Nel frattempo,Ron Wolin, il socio fondatore dell’associazione Fondo per l’Azione Legale per i Diritti dei Pazienti,anche egli paziente guarito dal dott. Burzynski, era la stessa persona che stava sul lettino nello studio del dottore a Houston quando la FDA entrò e prese con se qualcosa come 11.000 documenti  portandoseli via.


 

fda


Ron guardò mentre queste schede cliniche lasciavano per sempre lo studio, in seguito fondò un’organizzazione che costrinse il governo a subire uno smacco in tribunale.
Lo stesso giorno di quella irruzione, il 17 luglio 1985, coincidenza o meno,veniva fatta chiudere la clinica per cancro del dott. Burton alle Bahamas. E questa volta Frank Wiewel era là, che assisteva a tale atto di repressione. E’ bastato che un solo uomo assistesse a questo sopruso. Egli è ora capo di due centri per il cancro.


***Le seguenti irregolarità sono state rilevate nel rapporto della Commissione OTA,
febbraio 1990.***


Accuse senza verifica,diritto di replica e difesa sulle informazioni e conclusioni fornite dagli opponenti.


Studi nascosti,offuscati,documentazioni prelevate con la forza da organi come l’FDA e infine la soppressione degli studi che confermavano i dati originari dei fautori delle terapie.


L’OTA sostiene che il dott. Burzynski abbia pubblicato solo 4 studi clinici. Ma la sua attuale bibliografia ne conta 14, di cui 10 su riviste mediche specializzate indipendenti. Gli articoli includono documentazioni e foto con i raggi X di casi di complete remissioni nei più avanzati stadi di cancro, il tutto è ignorato dall’OTA.


 

L’OTA omette qualsiasi menzione a studi indipendenti effettuati da altri gruppi e di ricerca che confermino gli effetti delle terapie. I risultati di Pauling sulla vitamina furono confermati, per esempio, da uno studio con gruppo di controllo in Giappone (Morishige 1978). Le guarigioni con la terapia di Kelley furono corroborate da un approfondito studio su 50 casi clinici dal prof. Nicholas Gonzales. Effetti antitumorali degli antineoplastoni in animali furono riscontrati sia in Giappone che all’Università della Georgia.


La vitaminaB17, previene le metastasi secondo quanto dimostrato dagli studi di Sugiura e Schmid allo Sloan-Kettering Cancer Centre, ed `e stato dimostrato che rilascia prodotti ad azione selettiva sulle cellule cancerose, che fanno regredire i tumori nella maggior parte dei pazienti (Kochi, 1985).


E’ estremamente raro che remissioni spontanee avvengano in casi di carcinomi con metastasi verificati da referti clinici e recentemente l’NCI, e persino l’OTA, hanno riconosciuto che questo è vero e che in alcuni casi non c’è bisogno delle due fasi di approvazione I e II.

Allora perchè non si passa direttamente alla fase III e si abolisce questo ostacolo immane dal punto di vista economico che tiene fuori le terapie alternative dalla sperimentazione e dal processo di approvazione?
Ricordiamo all’OTA un altro compito che rimane, cioè valutare la chirurgia ed approvarla come terapia per il cancro, perchè finora per la chirurgia non è stato effettuato nessuno studio su larga scala con gruppi di controllo, eppure essa rientra nei trattamenti convenzionali.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Cancro: meccanismi oscuri e “deviati” della ricerca

Cancro,tutto ciò che non sappiamo e che non ci viene detto.


Reportage documentato sui meccanismi oscuri che stanno dietro il palcoscenico della ricerca sul cancro. I motivi del fallimento, le persecuzioni ai ricercatori “deviati”, il giro d’affari, le coperture politiche e l’asfissiante propaganda di terapie pesantemente nocive.Uno strumento di notevole utilità per capire, o affrontare con coscienza, uno dei fenomeni oggi più preoccupanti per la salute umana.


***prefazione e cenni storici***



La dichiarazione di guerra contro il cancro fu sancita il 23 dicembre 1971
con la firma, da parte del Presidente Richard M. Nixon, del National Cancer
Act. Ciò diede inizio a un programma per la lotta al cancro, per il quale
sono stati spesi finora $ 25 miliardi (equivalenti a 50.000 miliardi di Lire).
Le Scienze n. 307, marzo 1994, p.73


Il CANCRO o “MALATTIA DELLO SCORBUTO” è una malattia “carenziale” dovuta quindi alla carenza della Vit.C e Anemia perniciosa (derivata dalla carenza della Vit.b3) fatali per coloro che un tempo ne erano colpiti. La Vit.C non è brevettabile per cui non possiamo prevedere che qualcuno si faccia carico delle enormi spese del processo della sua approvazione come terapia.

LOTTA AL CANCRO? E’ EFFICACE? COME SI EFFETTUA?

Le tecniche ufficialmente consentite  permettono di trattare SOLO il sintomo locale durante uno squilibrio generale dell’organismo.


Chemioterapia: cenni storici


La chemioterapia ufficiale non si basa sul principio di ristabilire le condizioni fisiologiche, che se alterate favoriscono la crescita del tumore, né sul principio di non colpire il resto dell’organismo, cioè agire selettivamente sulle cellule tumorali e non su quelle sane.

.1953: L’oncologo CORNELIUS RHOADS annuncia:   ≪Sono convinto che nel prossimo decennio avremo un chemioterapico attivo contro il cancro, come la penicillina lo è per le infezioni batteriche≫.      Denver Post, 3 ottobre 1953


.1955La chemioterapia entra in uso nella medicina convenzionale. Chirurgia e radioterapia hanno dato risultati deludenti sui pazienti di cancro e questo ha favorito l’avvento dell’era della chemio. 
Un intervento chirurgico radicale non costituisce una risposta adeguata al problema del cancro, poic il bisturi non elimina tutte le possibili vie di propagazione
. Dott. O. Theron Clagett, famoso chirurgo della clinica Mayo, 1 marzo 1955
 “Il radio non cura il cancro. Distrugge una parte dei tessuti con un certo raggio, ma non il resto del tumori, nè ferma la propagazione del cancro attraverso il sangue”
. Dott. Francis Carter Wood, vice-presidente della American Cancer Society

.14 dicembre 1955: un altro eminente chirurgo, Sir Stanford Cade, ribadisce davanti al Collegio Reale dei Chirurghi di ManchesterQuelli chiamati cancri inoperabili chirurgicamente cesseranno di essere considerati inoperabili grazie alle recenti scoperte della chemioterapia≫.

Egli sostiene di non credere più nella convenienza diamputare il seno a una donna sofferente di cancro alla mammella.


Gli agenti attivi per la chemio che furono usati nel primo decennio erano basati
sull’iprite, gas velenoso di cui si disponeva di buone scorte avanzate
dall’armamentario bellico dopo la seconda guerra mondiale. Queste sostanze
si rivelarono essere troppo tossiche e nel migliore dei casi ottenevano
una risposta solo temporaneamente, e così entrano in gioco le multinazionali
produttrici di chemioterapia, la Bristol-Myers in prima fila.


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.1970: Nei casi di tumori al seno, chirurgia radicale o chirurgia parziale? Solo dopo 25 anni di polemiche verrà definitivamente stabilito da una serie di studi epidemiologici (1988-1995) che i due metodi danno gli stessi risultati in termini di incidenza di metastasi e periodo di
sopravvivenza.

.1975: Il Prof. Jones, dell’Università del Colorado, dimostra per la prima volta,in uno studio su ampia scala durato 23 anni, che per gli ammalati di cancro che si sono rifiutati di sottoporsi a qualsiasi terapia tradizionale la sopravvivenza media è stata di 12 anni e mezzo, mentre quelli che
si sono sottoposti alla terapia tradizionale (chirurgia, radiazione e chemioterapia)sono morti in media entro 3 anni. Tale constatazione è stata confermata, da allora, più volte nella letteratura medica.


.1980: Gli analisti Robert Houston e Gary Null (dopo aver studiato le linee di
condotta, attività e proprietà delle maggiori associazioni di ricerca per il cancro) giungono alla conclusione che queste si sono trasformate in organizzazioni,la cui attività è in funzione della propria sopravvivenza e la cui sopravvivenza dipende dallo stato di non-guarigione delle vittime di cancro.


.1° gennaio 1982: “Chemioterapici tossici per infermiere e farmacisti”, secondo
recenti studi presentati dalla eminente rivista Journal of the American Medical
Association è stato dimostrato che il personale ospedaliero che prepara
e somministra alcuni chemioterapici è esposto al loro effetto cancerogeno.


.1985: Il prof. John Cairns dell’Università di Harvard pubblica una critica devastante
su Scientific American: ≪A parte rari tipi di leucemia, non è possibile rilevare alcun significativo cambiamento dell’incidenza di morti per cancro a seguito dell’uso su ampia scala di chemioterapia. Non ci sono evidenze che la chemioterapia possa curare i vari tipi di cancro che oggi affliggono la società≫.


.1986: Il McGill Cancer Center invia un questionario a 118 dottori che hanno seguito
casi di cancro ai polmoni trattati con chemioterapia. E’ chiesto loro di immaginare che essi stessi siano stati colpiti da cancro e viene loro domandato quale dei 6 farmaci chemioterapici sceglierebbero. L’81% degli oncologi intervistati afferma che non acconsentirebbe a essere sottoposto a chemioterapia con Cispatin, latin, un farmaco chemioterapico ora largamente in uso. Il 74%di essi sostiene che rifiuterebbe qualsiasi tipo di chemioterapia. Perché? L’inefficacia del trattamento chemioterapico è evidente e gli effetti distruttivi sull’organismo sono inaccettabili.


.Settembre 1986: Erik Eckhom riporta sul New York Times che il National Cancer
Institute sta per cambiare i suoi metodi di valutazione dei farmaci chemioterapici:
“il vecchio metodo che si basava su leucemia indotta in topi di laboratorio, viene sostituito con quello su cellule umane cancerose coltivate in laboratorio”.
***QUESTO COSA HA SVILUPPATO?***
Ha portato allo sviluppo di alcuni prodotti chemioterapici largamente usati ma nessun farmaco che funzioni davvero contro le forme di cancro maggiormente aggressive e minacciose per la popolazione mondiale.


.1987: Incremento di molte terapie complementari per il cancro, cosiddette “non tossiche”, bussano alle porte della medicina convenzionale. Molta è  resistenza da parte del mondo farmaceutico, ma soprattutto il processo di approvazione dell’ente per la salute americano FDA richiede un investimento di svariate centinaia di milioni di dollari. 42 parlamentari del Congresso USA chiedono che si faccia chiarezza sulle terapie alternative che potrebbero essere usate per il cancro. Tra le altre cose, viene fatto notare che neanche la chirurgia è approvata come trattamento per il cancro, anzi NEANCHE UNO STUDIO con il tradizionale gruppo di controllo è stato effettuato per valutarne i risultati a lungo termine. Neanche la chemioterapia è approvata, ma è solo in fase sperimentale (dura ormai da 40 anni).


fda


.1990: Lo studioso di biostatistica del cancro, professor dott. Ulrich Abel, dell’Università di Heidelberg, pubblica un articolo scientifico (Healing Journal,No. 1-2, Vol. 7) nel quale afferma:
 ≪Sebbene i chemioterapici portino a una risposta (diminuzione di massa del tumore ) questa riduzione non produce un prolungamento della sopravvivenza del paziente. A volte, anzi,il cancro ritorna più aggressivo di prima, poichè la chemio favorisce la crescita di ceppi tumorali resistenti oltre a danneggiare gravemente le difese dell’organismo, tra cui il sistema immunitario, spesso i reni e il fegato≫.


.1991L’oncologo Albert Braverman scrive: Nessun tipo di tumore solido che era considerato incurabile nel 1975 è curabile oggi. Molti oncologi raccomandano la chemioterapia praticamente per qualsiasi tumore, con aspettative che il sistematico fallimento non scoraggia≫.


***Si tratta sempre e solo di guadagni da parte delle aziende***


.1992: Il farmaco tamoxifene, usato in studi clinici su donne con cancro della mammella si rivela essere causa di tumori all’utero. Il marketing della sostanza prodotta dalla Zeneca continua, anzi le vendite aumentano perché i dottori lo consigliano come mezzo di prevenzione, per ridurre la possibilità di insorgenza del cancro al seno. La Zeneca spende un milione di dollari perla campagna USA “il mese della prevenzione del cancro della mammella”.


.Ottobre 1993:  Secondo uno dei più noti chirurghi americani, il dottor Gerald Chodak,
 le statistiche dimostrano che vittime di cancro alla prostata non sottoposte ad alcuno di tali trattamenti, dopo dieci anni, hanno lo stesso livello di sopravvivenza di quelli che hanno subito l’intervento chirurgico. I pazienti ai quali è stato diagnosticato un tumore prostatico a lento sviluppo, potrebbero essere messi in “attesa guardinga”, senza cioè fare nulla, anziché essere sottoposti a trattamenti radiologici o chirurgici inutili e che comportano effetti collaterali quali l’impotenza, l’incontinenza e la morte. Anche per i carcinomi polmonari trattare con la chemio si rivela non solo inutile, ma dannoso (d.ssa Rossini, novembre 1995)


.1994: Rinomati oncologi internisti hanno man mano assunto prese di posizioni distaccate e critiche verso i risultati ottenuti dalla chemio: Hossfeld 1990,Bonadonna 1990, Mende 1992, Possinger 1993, Kaufmann 1994, Kleeberg 1994.


.Luglio 1995Si dimette il direttore dell’Istituto britannico per la ricerca sul cancro, dott.

 Michael Baum; egli non nasconde ai giornalisti la sua motivazione:
Dal 1990, da quando abbiamo introdotto il programma di mammografia a livello di massa, la mortalità per tumore al seno non è diminuita.Il programma su cui sono stati investiti ingenti somme di denaro è un fallimento completo
Da Il Giornale, 4 settembre 1995




In Italiala regione Lombardia rende noti i dati sui decessi nel periodo 1984-1991:


il cancro è ora diventato la prima causa di morte tra i maschi. In Italia una persona su 32 moriva di cancro ad inizio secolo. Oggi 30 persone su cento muoiono di cancro. Il cancro è la prima causa di morte in Australia e Gran Bretagna, la seconda nel resto dei paesi industrializzati.


.Marzo 1996: Proprio come la mastectomia radicale (cioè il trattamento “più forte”) era stata per lungo tempo privilegiata dai dottori rispetto all’asportazione parziale (cioè solo dei noduli cancerosi), molti dottori hanno di recente mostrato di privilegiare la terapia intensiva rispetto alla chemioterapia standard. Eppure, una Commissione di esperti che lavora per l’OMS, cioè l’Emergency Care Research Institute, dopo aver esaminato oltre 1500 studi scientifici, fa notare che non solo la procedura non dà risultati, ma in media accorcia il periodo di sopravvivenza dei pazienti.


Il Wall Street Journal  titola: “Enormi spese per trapianti di midollo osseo non necessari nei casi di tumori al seno.Il programma su cui sono stati investiti ingenti somme di denaro è un fallimento completo”.


***FINE PRIMA PARTE***

La fonte verrà resa nota a conclusione di tutti gli articoli

 

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