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Bambini prematuri e vaccinazioni,c’è la giusta informazione?

Danni da vaccini somministrati in bambini nati prematuri.

Dichiarazioni e documentazioni del Dott.Roberto Gava

Aggiornamenti Fonti a fine articolo.

GAVA ROBERTO


I vaccini pediatrici sono tanto più pericolosi quanto più sono numerosi e tanto più il bambino è piccolo

Oggi in Medicina non esiste più il buon senso, ma solo il comportamento finalizzato alla difesa personale.

È un’affermazione forte, ma nasce dallo stato d’animo che suscitano in me alcuni studi clinici in campo vaccinale.

Ho sempre scritto e detto che i vaccini pediatrici sono tanto più pericolosi quanto più sono numerosi e tanto più il bambino è piccolo. Ciò vale in particolare per i bambini nati prematuri.

Cosa dice la letteratura scientifica specializzata in tema vaccinale?(1):

Uno studio clinico ha confrontato gli effetti indesiderati sull’apnea e sulla bradicardia (monitoraggio continuo per 24 ore) di un programma vaccinale (vaccino antidifterico-antitetanico-antipertossico-antiemofilo B) in 98 bambini nati pretermine. La registrazione 24 ore eseguita sia prima che dopo la vaccinazione ha evidenziato solo un caso di apnea con bradicardia prima della immunizzazione e 17 casi dopo l’immunizzazione vaccinale (apnea, bradicardia o desaturazione di ossigeno) (2).

Gli Autori, invece di raccomandare di posticipare il più possibile la vaccinazione in questi bambini (all’incirca almeno dopo il 12° mese o comunque quando i parametri clinici evidenziano il raggiungimento di una normale maturazione dell’organismo in base all’età cronologica), hanno raccomandato che la funzione cardiorespiratoria in neonati pretermine nati con meno di 31 settimane di gestazione venga monitorata per almeno 48 ore dopo la vaccinazione in modo da essere pronti a fornire eventualmente un supplemento di ossigeno o la rianimazione.

Un altro studio condotto su 97 bambini pretermine ha ottenuto gli stessi risultati ed è giunto alle medesime conclusioni (3).

Anche gli Autori di uno studio inglese del 1999 sono giunti alla conclusione che i bambini prematuri che assumono il vaccino tetravalente antidifterico-antitetanico-antipertossico-antiemofilo B sono a rischio di apnea grave, perché dopo il vaccino alcuni bambini, che godevano di buona salute, hanno dovuto essere rianimati e uno ha richiesto intubazione e ventilazione assistita (4).

Uno studio del 2001 ha confermato questi dati affermando pure che i bambini che hanno registrato i danni maggiori erano quelli più giovani al tempo dell’immunizzazione (5).

Uno studio molto recente del 2007 (6), che ha ulteriormente confermato tutti questi precedenti riscontri e che è stato condotto su 239 bambini prematuri seguiti però per soli 3 giorni, ha evidenziato:
– aumento della Proteina C Reattiva (PCR; che sappiamo essere un buon indice di flogosi) nell’85% dei neonati che avevano ricevuto un vaccino multiplo e nel 70% dei neonati che hanno ricevuto un solo vaccino;
disturbi cardiorespiratori di varia gravità nel 16% dei neonati vaccinati.
Anche in questo studio gli Autori non hanno osato proporre di spostare l’età dell’inizio della vaccinazioni, ma si sono solo limitati a consigliare di monitorare i neonati almeno per le prime 48 ore dalla vaccinazione.

Credo che questi dati possano insegnarci che, al di là delle chiacchiere che vengono fatte sulla prevenzione delle malattie,nella pratica si punta più sulla diagnosi precoce che sulla vera prevenzione. A tale proposito bisogna però ricordare che la diagnosi precoce si fa su un organismo con una malattia allo stato iniziale, ma pur sempre già malato e quindi, in questo caso, non si può certamente parlare di prevenzione.
È interessante sottolineare anche che nonostante l’esistenza di studi di questo tipo, nei vari anni si sta tendendo ad abbassare sempre più l’età vaccinale. Infatti, in alcune ASL si chiamano alla vaccinazione i bambini di 2 mesi di vita e indipendentemente che siano nati a termine o siano immaturi!

Fonti e link correlati

1 – Gava R. Le Vaccinazioni Pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 3a ed., 2010.
2 – Botham S. J. et al. Incidence of apnoea and bradycardia in preterm infants following DTP (w) and Hib immunization: a prospective study. J. Paediatr. Child. Health 33: 418; 1997.
3 – Sanchez P. J. et al. Apnoea after immunization of preterm infants. J. Pediatr. 130: 746; 1997.
4 – Archives of Disease in Childhood 81: 67; 1999.
5 – Sen S. et al. Adverse events following vaccination in premature infants. Acta Paediatr. 90: 916; 2001.
6 – Pourcyrous M et al. Primary immunization of premature infants with gestational age <35 weeks: cardiorespiratory complications and C-reactive protein responses associated with administration of single and multiple separate vaccines simultaneously. J Pediatr. 2007; 151: 167-72.

QUI RIPORTATO IL BUGIARDINO-FONTE TORRINOMEDICA

  • http://www.google.it/cse?cx=partner-pub-7325905446098535%3A1177932178&ie=UTF-8&sa=Cerca+nel+sito&q=synagis&ref=www.google.it%2Furl%3Fsa%3Dt%26rct%3Dj%26q%3D%26esrc%3Ds%26source%3Dweb%26cd%3D2%26ved%3D0CD4QFjAB%26url%3Dhttp%253A%252F%252Fwww.torrinomedica.it%252F%26ei%3DZESeUse_Be3b4QSwoYCoBQ%26usg%3DAFQjCNGk7OzwU0ZypWOjKni7HierS4pvKA%26bvm%3Dbv.57155469%2Cd.bGE#gsc.tab=0&gsc.q=synagis&gsc.page=1

Come proteggere un bambino prematuro?

Somministrandogli tutti i vaccini disponibili?
vaccino bimba

In questi giorni ho ricevuto la seguente email da una Collega medico:

“Buongiorno, le scrivo come mamma di una bambina nata a 26 settimane e che ora ha 5 giorni di età corretta (quindi 3,5 mesi di vita extrauterina). Ammetto di aver accettato con poca serenità che le somministrassero il Synagis [palivizumab, un anticorpo monoclonale prodotto da tecnologia DNA nelle cellule ospiti del mieloma del topo e utilizzato per la prevenzione di gravi affezioni del tratto respiratorio inferiore provocate dal virus respiratorio sinciziale] considerando il rischio di ammalarsi di virus sinciziale a causa dell’ospedalizzazione, della sua prematurità e della relativa aggressività del virus. Pochi giorni fa (alla fine di dicembre) la bambina ha ricevuto la seconda dose, ma ora direi basta anche se la stagione a rischio prevede somministrazioni mensili del farmaco fino a marzo.

Credo, ringraziando comunque il progresso per la possibilità di far vivere creature così piccole, che l’emorragia cerebrale da farmaci antiinfiammatori per la chiusura del dotto di Botallo e la sospetta enterocolite necrotizzante da farmaci siano sufficienti per non continuare a sovrastimolare farmacologicamente un organismo in crescita e che ancora cerca un suo equilibrio. A casa abbiamo altre due bimbe che frequentano la collettività, ma perché dare per scontato che si ammalino? Alla prima visita pediatrica di follow-up rimasi inorridita dalle proposte vaccinali per tutta la famiglia e contro tutto proposte dalla Collega alla quale ho detto che non si può vivere sotto una campana di vetro e che non condivido tale approccio e che mia figlia non verrà vaccinata. Cosa pensi in merito a questi anticorpi monoclonali? Io la allatto esclusivamente al seno: ma il mio latte non contiene anticorpi?! Ho bisogno di un confronto competente. Grazie”.

Ecco la mia risposta a questo problema, premettendo ovviamente che non si possono dare risposte appropriate senza aver visitato la persona: e aver conosciuto la sua storia personale, in questo caso anche la storia della madre sia prima che durante la gravidanza e, in modo particolare, la causa che ha causato un parto anticipato.

“Carissima, stai tranquilla e sospendi con serenità sia il Synagis che ogni proposta vaccinale futura, se ovviamente ti impegnerai a curare adeguatamente la tua meravigliosa bambina che ha saputo combattere fino ad oggi con tanta energia e determinazione.
Preoccupati di tenere un clima familiare per te, la bambina e il resto della famiglia sereno, armonioso e sano da tutti i punti di vista. Dato che la allatti, cura la tua alimentazione più che puoi assumendo cibi biologici, freschi (per quanto è possibile) e non confezionati dall’industria alimentare. Mi raccomando in particolare di continuare ad allattare la tua piccola. Prendete entrambe degli integratori alimentari (specie vitamine C, D e A e multiminerali) e a lei dai anche:

Probiotici di grande importanza specialmente per l’intestino tenue del neonato: per esempio Bifiselle 1 capsula/die (da aprire e mescolare con un po’ del tuo latte o di acqua) per almeno 4 mesi (contiene: Bifidobacterium bifidum, B. breve, B. lactis/lungum, B. lactis/infantis);
Lattoferrina (molto utile nei neonati per prevenire le infezioni): per esempio BLF 100 1 bustina con acqua o latte per 3-4 mesi;
Omega-3 di grande importanza per la maturazione del suo cervello: per esempio Omega 3 Rx (Enerzona) che è olio di pesce garantito praticamente privo di mercurio e altri inquinanti marini;
– Terapia Omeopatica più personalizzata che puoi: è di estrema importanza e va scelta anche in considerazione del rimedio che avresti preso tu nell’ultimo periodo di gravidanza e in considerazione del motivo che ha causato il parto prematuro;
– se durante la gravidanza hai preso dei farmaci in quantità non occasionale e sei stata trattata durante il parte con anestetici o altri farmaci, considera di Antidotare lo Stress Farmacologico causato a tua figlia (vedi in questo caso la metodologia omeopatica di Tinus Smits);
– quanto prima fai vedere la bambina da un bravo osteopata affinché le faccia una Seduta Osteopatica con Massaggio Cranio-Sacrale e controlli che tutto l’apparato osteo-articolare, le sue connessioni con i visceri e il sistema nervoso vegetativo siano normofunzionanti (cosa che non sempre accade nei neonati, specie se venuti alla luce con parto distocico e/o prematuri).

Con questo approccio la tua bambina crescerà bene e forte e molto probabilmente non si ammalerà facilmente. In ogni caso, stai serena e tranquilla, perché ha un bisogno particolare della tua e vostra serenità, tranquillità e amore genitoriale.
Ti auguro ogni bene, e non solo per il 2014 appena iniziato”.


 Bibliografia
1) – Smits T. Autismo. 

FONTI,ARTICOLI E STUDI CORRELATI


  • http://web.archive.org/web/20130925044646/http://gaia-health.com/gaia-blog/2013-07-22/vaccines-cause-severe-cardiovascular-harm-to-preemies-study/
  • I gravi danni provocati all’apparato cardiorespiratorio dei Prematuri
  • In questo video il dottor Conte aveva mostrato studi che dimostrano che posticipando solo di alcuni mesi le vaccinazioni i rischi di asma diminuiscono 
  • http://www.youtube.com/watch?v=kUdThr1OqAg
  • http://www.youtube.com/watch?v=2Th2fpOaASs
  •  Le reazioni avverse ai vaccini – Dr. Maurizio Conte
  • http://www.youtube.com/watch?v=vfNaS52v1go

Vaccinazioni e Bimbi prematuri

  • http://www.laleva.org/eng/2014/06/should_premature_babies_be_included_in_the_one-size-fits-all_vaccination_policy.html#more

Uno studio dimostra che i vaccini danneggiano i neonati sottopeso.

Un recente studio pubblicato sulla rivista JAMA Pediatrics ha scoperto che i neonati sottopeso (ELBW) – vale a dire, i bambini che nascono con un peso alla nascita inferiore al kilo  hanno un significativo più alto rischio di soffrire di gravi eventi avversi o di morire dopo essere stati vaccinati.

Intitolato “eventi avversi dopo vaccinazione di routine di neonati sottopeso “, lo studio ha esaminato quasi 14.000 bambini ELBW nati a 28 settimane di gestazione “.

Ciascuno dei bambini è stato sottoposto ad almeno una vaccinazione in età compresa tra i 53 e i 110 giorni, e ricercatori della Scuola di Medicina della Duke University in North Carolina, il Greenville Hospital System in South Carolina, e il Pediatrix-Obstetrix Centro per la ricerca e l’istruzione tra in Florida ha valutato il numero di eventi avversi e dei decessi che hanno portato. Il team ha esaminato in particolare i tassi relativi alla sepsi, problemi  respiratori, intubazione, convulsioni e morte. Ecco cosa hanno trovato:

  • La vaccinazione in questi bambini ha triplicato il rischio  nelle valutazioni sepsi.
  • Lo stesso gruppo di bambini ha subito un aumento (più del doppio) del numero di giorni necessari per il supporto respiratorio dopo la vaccinazione.
  • Per quanto riguarda l’intubazione, c’è stato un aumento da 2,0 per 1.000 giorni dei pazienti prima delle vaccinazioni  di 3,6 per 1.000 giorni del paziente dopo aver ottenutole vaccinazioni, con un incremento di oltre il 55%.

LEGGERE GLI STUDI :

Adverse Events After Routine Immunization of Extremely Low-Birth-Weight Infants

  • http://archpedi.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=2300376
  • http://emedicine.medscape.com/article/979717-overview
  • http://www.cdc.gov/nchs/fastats/birthweight.htm

 

  • Michelle Rowton (infermiera) ha rivelato in un’intervista presso InfoWars il 1 Maggio 2015, che  i professionisti fossro a conoscenza delle molteplici reazioni avverse insorte nei bambini prematuri e sottopeso dopo la profilassi vaccinale.

Il video dell’intervista viene riportato di seguito


 

Aggiornamento Fonti Agosto 2015

Dalla rivista Jama Pediatrics

Adverse Events After Routine Immunization of Extremely Low-Birth-Weight Infants

  • http://archpedi.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=2300376
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Diabete e vaccinazioni: quale relazione?

Diabete e vaccinazioni: quale relazione?

Numerosi studi in letteratura suggeriscono una correlazione tra alcuni tipi di vaccinazione come l’antiparotite, l’antihaemophilus, l’antipertosse e l’antiepatite B e il diabete di tipo I…

 02/12/2013 


diabete-infantile-sintomi-cura-cause

 

Il diabete infantile è una drammatica patologia che purtroppo negli ultimi anni sta invariabilmente aumentando in tutti i paesi sviluppati del mondo.

I numeri cambiano a seconda della regione considerata, della genetica e delle abitudini alimentari conseguenti e si può andare dai 37 casi su 100.000 della Sardegna o della Finlandia ai 24 casi su 100.000 del Canada. Il dato sconcertante, tuttavia, che vale a livello mondiale è l’aumento costante del 3-4% annuo di bambini colpiti (1).

Quando si manifesta in giovane e giovanissima età, questa malattia ha le caratteristiche del cosiddetto diabete di tipo I insulino-dipendente. È la tipologia più difficile da curare e che incide anche fortemente sulla qualità della vita del futuro adulto, con tutto il suo corollario di conseguenze e danni ad altri organi che esso normalmente comprende.

Solitamente è comunemente accettato che in caso di diabete di tipo I, malattia autoimmune caratterizzata dalla distruzione delle cellule beta del pancreas, il pancreas non sia più in grado di sintetizzare da solo l’insulina che serve all’organismo. Per questo, la dipendenza dall’aggiunta artificiale di questo ormone è pressoché perenne per il paziente, anche se ci sono oggi terapie dietetiche in grado di ridurre grandemente questa integrazione, senza contare che iniziano ad esserci alcuni studi che mirano a verificare se la disfunzione del pancreas sia davvero irrecuperabile o meno.

Le cause del diabete infantile sono costituite da un insieme di fattori di tipo genetico, ambientale e immunologico. Dal punto di vista genetico le ricerche sostengono che se un bambino ha un parente di primo grado con il diabete di tipo I ci sono il 5-10% di probabilità che anch’egli sviluppi la malattia (2). E per il resto?

Obesità e dieta

Le ipotesi fatte in questi anni sono molte e per alcune ci sono ovviamente più riscontri che per altre. L’obesità e il sovrappeso nei bambini è sicuramente un fatto che non è possibile negare nei paesi occidentali e i dati sono allarmanti. Per fare un esempio, a New York metà degli alunni delle elementari sono sovrappeso e circa uno su quattro è obeso (3). In Italia la percentuale di bambini e adolescenti in sovrappeso od obesi è del 24,2% (4).

È tutta una società che va incontro a un declino. E di fare movimento non se ne parla neanche a livello infantile e tv, computer e videogiochi la fanno da padrone anche per la maggior parte della giornata dei piccoli europei. Senza contare le migliaia di spot pubblicitari inerenti il cibo spazzatura che molti bimbi ingoiano con gli occhi mentre sorbiscono sostanze nefaste ipnotizzati sul divano.

Ma un alimento su cui ci sono dirette correlazioni con lo scatenamento del diabete infantile è un cibo alquanto insospettato e di comunissimo uso. Si tratta del latte vaccino. Infatti alcuni studi hanno scoperto che c’è una correlazione significativa tra anticorpi alle proteine del latte vaccino (soprattutto l’albumina sierica bovina) e l’insorgenza di diabete di tipo I (5).

I bambini con il diabete di tipo I molto spesso sono bimbi che sono stati allattati al seno per meno di tre mesi e che sono stati esposti precocemente al latte di mucca, prima dei quattro mesi. Alcuni studi hanno dimostrato che i bambini che sono alimentati con latte vaccino pastorizzato prima dei tre mesi di vita hanno una probabilità undici volte maggiore di sviluppare il diabete di tipo I (6).

Il New England Journal of Medicine ha pubblicato nel 1992 i risultati di una ricerca canadese e finlandese che ha preso in considerazione le analisi del sangue di 142 bambini cui era stato diagnosticato il diabete di tipo I. Nella maggior parte di questi bambini sono stati rilevati anticorpi ad alcune proteine del latte di mucca ed essi hanno una reazione crociata con le cellule beta del pancreas (7).

In Svezia, Finlandia ed Estonia è stato condotto uno studio su 242 bambini a rischio diabete per cause genetiche (ognuno di essi aveva un parente di primo grado già con la patologia). Dopo l’allattamento al seno, al momento dello svezzamento è stato dato alle madri un latte artificiale particolare in cui le proteine erano state ridotte a singoli amminoacidi. Alle altre famiglie di controllo invece è stato permesso di utilizzare latte vaccino normale. Il risultato è stato che i bimbi alimentati con latte speciale hanno avuto meno probabilità di sviluppare anticorpi anti-cellule beta con una diminuzione del rischio del 62% (8).

Il dottor Gabriel Cousens, esperto di diabete, cita anche altri studi altrettanto interessanti e schiaccianti in tema (9): «Nel 2002, in uno studio che ha coinvolto diverse famiglie in quindici Paesi, i ricercatori hanno scoperto che proteine anche di grandi dimensioni riescono a passare attraverso le placche di Peyer nell’intestino tenue e nell’intero organismo anche negli adulti. Lo studio ha mostrato che anche le madri che bevono latte vaccino possono passare gli antigeni del latte vaccino ai loro figli.

Nel 1991 un team di ricercatori ha inoltre scoperto che le proteine del latte vaccino ingerite dalle madri che allattano passano ai figli attraverso il latte materno (10). Nel 1994 l’American Academy of Pediatrics diffuse un rapporto sull’argomento dopo avere indagato sull’associazione tra proteine del latte vaccino e insorgenza del diabete di tipo I nei bambini. Sulla base di oltre novanta studi, si può dunque affermare che il rischio della malattia potrebbe essere ridotto nei neonati se non fossero esposti alle proteine del latte vaccino precocemente (11)».

Le vaccinazioni


VACCINIRITIRATI

Ma una causa scatenante ancor più insospettata (e però potente) e su cui vorremmo soffermarci – vista la gravità della questione – sono le vaccinazioni infantili.

Da tempo i ricercatori stanno studiando la correlazione vaccinazioni-diabete infantile, ma nel 1996 uno studio pubblicato sul New Zealand Medical Journal ha aperto nuove e più chiare direttrici.

Il dottor Bart Classen, dell’Istituto di Ricerche Immunoterapiche di Baltimore, negli USA, ha infatti riportato su quella rivista scientifica un aumento del 60% del diabete di tipo 1 in seguito a una campagna di vaccinazione di massa antiepatite B tenutasi tra il 1988 e il 1991 proprio in Nuova Zelanda. Il dottor Classen ha seguito e analizzato 100.000 bambini neozelandesi dal 1982 al 1996 e ha scoperto che prima della campagna vaccinale l’incidenza del diabete era di 11,2 casi su 100.000 bambini all’anno, mentre dopo la campagna era salita a 18,1 casi per 100.000 bambini l’anno (12).

La spiegazione normalmente addotta è che i virus, persistenti nell’organismo mesi o anni dopo la vaccinazione, possono giocare un ruolo nella distruzione delle cellule beta pancreatiche o nello scatenamento della risposta autoimmune. Inoltre le tossine virali possono costituire un danno cumulativo alle cellule del pancreas.

Ma se da una parte ci sono numerosi studi in letteratura che suggeriscono una correlazione tra alcuni tipi di vaccinazione come l’antiparotite, l’antihaemophilus, l’antipertosse e l’anitiepatite B e il diabete di tipo I (13), allo stesso tempo le autorità scientifiche sono molto caute. Lo stesso Institute of Medicine of the National Academies, organismo scientifico degli USA, sostiene che questa patologia è multifattoriale e che probabilmente il vaccino ha affetti scatenanti ma su condizioni già squilibrate .

Ciò nonostante, i lavori effettuati da Classen e figlio (il dottor David, responsabile Divisione malattie infettive dell’LDS Hospital di Salt Lake City) sono abbastanza incontrovertibili così come quelli del dottor Ethan Shevach dei NIH.

Secondo i vari lavori dei Classen si può affermare che:


  • – l’80% dei casi di diabete infantile di tipo I si rileva in bambini che hanno subito la somministrazione di vaccini combinati dopo i primi due mesi di vita; questo diabete si può manifestare anche sino a quattro anni dopo il ciclo vaccinale;

  • – il rischio di diabete di tipo I è di 65 casi ogni 100.000 vaccinati, per cui più aumenta la copertura vaccinale per determinate malattie e più aumentano i casi di diabete infantile (circa 300 casi in più l’anno per un paese come l’Italia calcolando solo la vaccinazione antiemofilo);
  • – i vaccini possono anche influire sulla genesi del diabete di tipo II;
  • – asma, allergie e malattie immunologiche sono altre conseguenze delle vaccinazioni che non vanno considerate come eventi rari (15).

Va ricordato inoltre lo studio del dottor Shevach, che già nel 1998 ha dimostrato come i vaccini a DNA ricombinante aumentano il rilascio di interleuchina 14 causando patologie autoimmuni (16).

E se non si vuole sposare la teoria dei Classen per cui le vaccinazioni sono la maggiore causa di diabete insulinodipendente nei bambini (17), si dovrebbe perlomeno utilizzare il principio di precauzione, analizzando per bene la questione anche sulla base di altri studi che comunque hanno comprovato molto bene la correlazione tra immunizzazione artificiale e conseguente diabete infantile.

Possiamo a tal fine citare ricerche svedesi, finlandesi, inglesi e statunitensi che appunto correlano diversi tipi di vaccinazione quali l’antihaemophilus di tipo b, la antiparotite, l’antiepatite B e persino l’antipolio al diabete insulino-dipendente (18). I costi in termini umani ed economici di queste campagne vaccinali sono davvero enormi e pesano sia sulle singole famiglie, che si ritrovano colpite da questa invalidità permanente, che sulle casse della società nel suo insieme.

Sarebbe opportuno che sempre più medici e genitori iniziassero a riflettere su queste dinamiche immunologiche, valutando perlomeno dove si verifica il punto di sorpasso, ossia dove i rischi di un vaccino superano abbondantemente i rischi della malattia stessa per cui ci si vuole immunizzare (19).

 

 

Note (1) Azienda provinciale per i servizi sanitari, Provincia autonoma di Trento, “L’influenza del diabete mellito di tipo 1 (insulino-dipendente) in provincia di Trento – Trend 1998-2002”, Osservatorio Epidemiologico APSS Trento, Trento, luglio 2004, a cura di Piffer, Silvano, Franchini, Silva, Bianchi, Livia, Kaisermann, Daniela. (2) Foster, D.W., “Diabetes mellitus”, in Braunwald, E., Isselbacher, K.J., Petersdorf, R.G. et al. (a cura di), Harrison’s principles of internal medicine, undicesima edizione, McGraw-Hill, New York, 1998, pp. 1778-1781. (3) Cousens, Gabriel, Curare il diabete in 21 giorni, Macro Edizioni, Cesena, 2010, p. 34. (4) Brescianini, S. (Istituto superiore di sanità), Gargiulo, L. (Istat), Gianicolo, E. (Istat), “Eccesso di peso nell’infanzia e nell’adolescenza”, Convegno ISTAT, settembre 2002. (5) Karjalainen J, Martin J, Knip M et al., “A bovine albumin peptide as a possible trigger of insulin-dependent diabetes”, N. Eng. J. Med., vol. 327, 1992, pp. 302-307; Saukkonen, T., Savilahti, E., Madascsy, L. et al., “Increased frequency of IgM antibodies to cow’s milk proteins in Hungarian children with newly diagnosed insulin-dependent diabetes mellitus”, Eur. J. Pediatr., vol. 155, 1996, pp. 885-889; Saukkonen, T., Savilathi, E., Landin-Olsson, M. e Dahlquist, G., “IgA bovine serum albumin antibodies are increate i newly diagnosed patients with insulin-dependent diabetes mellitus, but the increase is not an independent risk factor for diabetes”, Acta Paediatr., vol. 84, 1995, pp. 1258-1261; Vahsalo, P., Petays, T., Knip, M. et al., “Relation between antibodies to islet cell antigens, other autoantigens and cow’s milk protein in diabetic children and unaffected siblings at the clinical manifestation of IDDM. The Childhood Diabetes in Finland Study Group”, Autoimmunity, vol. 23, 1996, pp. 165-174. «Nel diabete di tipo 1 le cellule beta del pancreas vengono distrutte da una sorta di processo infiammatorio. Le ricerche suggeriscono che il 75-90% dei malati abbia un titolo anticorpale più alto contro le proprie cellule beta. Questi anticorpi anti-cellule beta sembrano essere correlati con il latte vaccino. Due specifiche proteine del latte causano una reazione crociata con le cellule beta del pancreas. Bere latte nei primi mesi di vita è stato correlato con un’incidenza da 11 a 13 volte maggiore di diabete di tipo 1 rispetto a chi non beve latte con riguardo a bambini geneticamente predisposti svezzati prima dei tre mesi». Cfr. Cousens, Gabriel, op. cit. pp. 74-75. (6) Diabetes, vol. 42, 1993, pp. 288-295. (7) Karjalainen, J., Martin, J., Knip, M. et al., op. cit. (8) Akerblom, H.K. et al., Dietary manipulation of beta cell autoimmunity in infants at increased risk of type 1 diabetes: a pilot study“. Diabetologia, vol. 48, 2005, pp. 829-837. (9) Cousens, Gabriel, op. cit., p. 115. (10) Clyne, P.S. e Kulczycki. Jr. A., “Human breast milk contains bovine IgG: relationship to infant colic?”, Pediatrics, vol. 87, 1987, pp. 439-444. (11) American Academy of Pediatrics Work Group on Cow’s Milk Protein and Diabetes Mellitus. “Infant feeding practices and their possible relationship to the etiology of diabetes mellitus”, Pediatrics, vol. 94, 1994, pp. 752-754. (12) National Vaccine Information Center, “Juvenile diabetes and vaccination: new evidence for a connection”, http://www.909shot.com/Diseases/juvenilediabetes.htm. Cfr. Classen, J. Barthelow, “Childhood immunization and diabetes mellitus”, New Zealand Journal of Medicine, vol. 109, n. 1022, 24 maggio 1996, p. 195. (13) Cfr. Champsaur, H.F., Bottazzo, G.F, Bertrams, J. et al., “Virologic, immunologic, and genetic factors in insulin-dependent diabetes mellitus”, Journal of Pediatrics, vol. 100, 1982, pp. 15-20. (14) Stratton, Kathleen et al., Adverse events associated with childhood vaccines: evidence bearing on causality, National Academic Press, Washington D.C., 1994, p. 188. (15) Classen, J.B e Classen, D.C., “Clustering of cases of IDDM occurring 2-4 years after vaccination is consistent wth clustering after infections and progression to IDDM in autoantibody positive individuals”, Journal of Pediatric Endocrinology and Metabolism, vol. 16 (4), 2003, p. 495; Classen, J.B e Classen, D.C., “Clustering of cases of insulin dependent diabetes (IDDM) occurring three years after Haemophilus influenza B (HiB) immunization support causal relationship between immunization and IDDM”, Autoimmunity, vol. 35, 2002, p. 247. Classen, J.B., Classen, D.C. e White, H., “Association between type I diabetes and Hib vaccine”, British Medical Journal, vol. 319, 1999, p. 1133. (16) Benatti, Claudia, Ambrosi, Franco e Rosa, Carla, Vaccinazioni tra scienza e propaganda, Il leone verde, Torino, 2006, p. 76. (17) Conferenza internazionale sulle vaccinazioni, Arlington, USA, 11 settembre 2000, citata in Benatti, Claudia, Ambrosi, Franco e Rosa, Carla, Vaccinazioni tra scienza e propaganda, cit., p. 76. (18) Peltola, H., Kayhty, H., Sivonen, A., Makela, H., “Haemophilus influenza type B capsular polysaccharide vaccine in children: a double blind field study of 100.000 vaccines 3 months to 5 years of age in Finland”, Pediatrics, vol. 60, 1977, pp. 730-737, DeStefano, F. et al., “The timing of hepatitis B immunization and risk of insulin dependent diabetes mellitus”, Pharmacoepidemiology and Drug Safety, vol. 6 (suppl.), 1998, pp. S2-S60; Dokheel, T.M., “An epidemic of childhood diabetes in the United States”, Diabetes Care, vol. 16, 1993, pp. 1606-1611; Gardner, S. et al., “Rising incidence of insulin dependent diabetes in children under 5 years in Oxford region: time trend analysis”, British Medical Journal, vol. 315, 1997, pp. 713-716; Wahlberg, J, Fredriksson, J. et al., “Vaccinations may induce diabetes-related autoantibodies in one-years-old children”, Ann. N.Y. Acad. Sci., vol. 1005, novembre 2003, pp. 404-408; Hiltunen. M., Lönnrot, M., Hyöty, H., “Immunization and type I diabetes mellitus: is there a link?”, Drug Safety, vol. 20, n. 3, marzo 1999, pp. 207-212. (19) Si veda a tal fine l’ottimo ed esauriente libro del dottor Roberto Gava, Le vaccinazioni pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche, Salus Infirmorum, Padova, 2008.

Fonte

http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/diabete-e-vaccinazioni-quale-relazione.php

 

****AGGIORNAMENTO NOVEMBRE 2014****


STUDIO

Aumento di diabete di tipo 1 e malattie autoimmuni in un momento in cui l’epidemia di obesità è in calo tra i bambini.


  • http://omicsonline.com/…/vaccine-induced-immune-overload-an…

 

 

 

 

 

 

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Vaccino DTP; reazioni avverse e patologie correlate. Studi a confronto

Di seguito i tre vaccini che hanno scatenato le controversie di molti esperti, i quali ora ritengono che  dovrebbero essere banditi da tutte le pratiche vaccinali nei bambini.

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DTaP o DPT (difterite, pertosse /tosse convulsa e tetano)

Probabilmente il più mortale di tutti i vaccini, il vaccino DPT provoca più danni, disabilità e ha  rischi più elevati, anche superiori al MMR (morbillo, parotite e rosolia). Nel 2012, l’epidemia di pertosse e tosse, sparse in tutti gli Stati Uniti( a tassi di almeno due volte superiore a quelli registrati nel 2011) ha fatto ammettere ai numerosi epidemiologi e funzionari della sanità,che il vaccino può essere la causa.

La causa potrebbe benissimo essere dovuto a più carichi di tossine erogati attraverso il vaccino DTP che includono, (ma non solo): formaldeide, idrossido di alluminio, fosfato di alluminio, thimerosal, e polisorbato 80 .

  • Ciò significa che ogni vaccino DTP contiene agenti cancerogeni, neurotossici, immunotossiche e sterilità come molti vaccini influenzali. Queste sostanze chimiche quindi tendono ad accumularsi nel bambino con ogni vaccino successivo, introducendo inoltre un carico aggiuntivo di tossine ad ogni iniezione, causando la SOPPRESSIONE IMMUNITARIA.

Nel marzo 2012, pericolosi nuovi ceppi di batteri della pertosse, sono stati riportati in Australia.I ricercatori che studiano i ceppi hanno affermato che il vaccino stesso ne era responsabile. La ragione di questo?

B.pertussis

La pertosse è attribuita principalmente alle infezioni da Bordetella pertussis, ma è causata anche da un altro agente patogeno strettamente correlato chiamato B.parapertussis, al quale il vaccino non protegge.

Secondo gli autori:

  • “La Vaccinazione ha portato ad un aumento di 40 volte della colonizzazione del  B. parapertussis nei polmoni dei topi. Sebbene il meccanismo alla base di questo aumento della colonizzazione non è stato specificatamente chiarito, si ipotizza il coinvolgimento delle risposte immunitarie specifiche, distorte o smorzate dal  vaccino acellulare. Nonostante questo vaccino sia estremamente efficace contro il B. pertussis, che una volta era il killer dell’infanzia primaria, questi dati suggeriscono che il vaccino può contribuire alla crescita nell’incidenza della pertosse nell’ultimo decennio attraverso la promozione di infezione B. parapertussis “.

Pertosse

La pertosse è una malattia ciclica con aumenti naturali che tendono a verificarsi ogni 4-5 anni; non importa quanto sia alto il tasso di vaccinazione  in una popolazione con vaccini DTP o Tdap in modo capillare. I Vaccini DTP  utilizzati negli Stati Uniti dal 1950 fino alla fine del 1990, sono stati stimati per il  63-94 per cento efficaci, e gli studi hanno dimostrato che l’immunità da vaccino acquisita, è scesa a circa il 40 per cento dopo sette anni.

Nello studio citato sopra, i ricercatori hanno notato che l’efficacia del vaccino era solo il 41 per cento tra i 2 a 7 anni di età, e un triste 24 per cento tra quelli di età compresa tra 8-12 anni.

Nel 1993, lo studio nazionale Encefalopatia Infanzia ha riferito sugli esiti sanitari, sociali, comportamentali ed educative dopo grave, un’acuta malattia neurologica nella prima infanzia.L’analisi ha trovato un aumento di quattro volte del rischio stimato di encefalite da vaccino contro la pertosse. Questi vaccini non sono raccomandati per le persone di 7 anni di età e negli anziani a causa di aumento delle reazioni avverse. Eppure, nel 1994, uno studio in famiglia Practice Research Journal ha rilevato che i bambini di 7 anni di età e gli anziani ricevendo inavvertitamente il  DTP o DT, hanno vissuto molte reazioni avverse.

  •  In un altro studio nel Journal of American MedicalAssociation, i bambini vaccinati contro la pertosse avevano sei volte in più la probabilità di sviluppare l’asma. Nel 2004, uno studio sul BritishMedical Journal ha rilevato che la prevalenza di asma e respiro sibilante in soggetti non vaccinati è stata di circa il 50% in meno  rispetto ai bambini che avevano ricevuto le 3 o più dosi di difterite e tetano.

I ricercatori hanno segnalato nel OSMA Journal che il vaccino contro la pertosse può causare danni al cervello duraturi e permanenti. Nel Journal of Pediatrics i ricercatori hanno trovato un’ associazione osservata tra la vaccinazione DTP e un aumento transitorio o della reiterazione del apnea dove avrebbero smettere di respirare.

Il New England Medical Journal ha riferito nel 2001 che il vaccino DTP aumenta il rischio di convulsioni febbrili  e che ci sono rischi significativamente elevati. Diverse altre le citazioni di ricerca che collegano i vaccini DTP apatogeni alle complicanze neurologiche nei sistemi, il sistema nervoso centrale, morte improvvisa, linfoadenite cervicale e convulsioni.

In realtà, non c’è mai bisogno di un vaccino contro il tetano, indipendentemente dalla vostra età o la posizione.

  • MMR Negli Stati Uniti, i bambini di solito ricevono la loro vaccinazione contro morbillo, parotite e rosolia (MMR). I Centri statunitensi per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) consiglia ai bambini di ricevere la loro prima dose tra i 12 e 18 mesi, e la seconda di età compresa tra 4 e 6 tra genitori prima hanno espresso preoccupazioni per i collegamenti tra MMR e l’autismo e la condizione dell’intestino Crohn malattia a metà degli anni 1990.

Ci sono stati diversi casi di bambini nati sani, in via di sviluppo che hanno contratto  queste condizioni dopo aver ricevuto il vaccino. Un numero crescente di genitori ha così deciso di non vaccinare i loro bambini  con il trivalente.

Il dottor Andrew Wakefield, un gastroenterologo consulente, ha attirato l’attenzione nazionale per un possibile collegamento tra le malattie e il metodo della vaccinazione MMR in uno studio nel 1998.

 

Egli ha affermato che la combinazione di tre virus vivi in ​​una sola iniezione può essere pericolosa e ha dichiarato che i danni del vaccino MMR  coinvolgono l’intestino, rilasciando tossine che viaggiano per il cervello( l’autismo).

La Parotite è una malattia infantile di routine. 

In rari casi, gravi complicazioni possono svilupparsi, ma è necessario valutare questo rischio rispetto a  quelli del vaccino, il quale,sicuramente contiene sostanze con note proprietà tossiche come l’alluminio.

La prova è stata pubblicata nella letteratura medica.L’ articolo pubblicato di Brian Hooker , è un’analisi completa dei propri dati del CDC dal 2003 rivelando un aumento del rischio del 340% di autismo nei bimbi afro-americani dopo il vaccino MMR.

Una nuova analisi dei dati utilizzati da uno studio danese 2002 dal Dr. Samy Suissa della McGill University di Montreal (Canada) ha trovato che i bambini vaccinati per l’MMR avevano il 45% in più di probabilità di sviluppare l’autismo rispetto ai bambini  non vaccinati . Ci sono molti studi che cercano di negare un legame MMR / autismo, ma è possibile dimostrare che ciascuno è imperfetto in diversi modi.

9 motivi per cui i vaccini stanno riducendo la nostra immunità

  • 1) I vaccini contengono molte sostanze chimiche e metalli pesanti, come il mercurio e alluminio, che sono in sé ” immuno-soppressori”. Il mercurio provoca realmente cambiamenti nell’attività dei linfociti e diminuisce la vitalità dei linfociti.
  • 2) I vaccini contengono tessuti estranei e DNA / RNA estraneo, che agiscono per sopprimere il sistema immunitario tramite i  fenomeni di rigetto.
  • 3) I vaccini alterano i nostri rapporti di cellule T , helper / suppressor … proprio come quelli visti con l’AIDS. Questo rapporto è un indicatore chiave di un sistema immunitario funzionante adeguato.
  • 4) I vaccini alterano l’attività metabolica di PMN e riducono le loro capacità chemiotassica. PMN sono le difese del nostro corpo contro i batteri patogeni e virus.
  • 5) I vaccini sopprimono la nostra immunità semplicemente sovraccaricando il nostro sistema immunitario con materiale estraneo, metalli pesanti, agenti patogeni e virus. I metalli pesanti rallentano il nostro sistema immunitario, mentre i virus crescono e si moltiplicano.
  • 6) I vaccini intasano il nostro sistema linfatico e linfonodi con grandi molecole proteiche che non sono state sufficientemente disaggregate per i nostri processi digestivi.Questo è il motivo per cui i vaccini sono legati alle allergie, perché contengono proteine ​​di grandi dimensioni che, come immunocomplessi circolanti (CICs) o “Klinkers” che causano il nostro corpo a diventare allergico.
  • 7) I vaccini impoveriscono il nostro organismo di nutrienti vitali,come la vitamina C, A e zinco, che sono necessari per un sistema immunitario forte. Si tratta di sostanze nutritive come questi che innesca il nostro sistema immunitario, nutre i globuli bianchi e macrofagi e consente loro di funzionare in modo ottimale.
  • 8) I vaccini sono neurotossici e rallentano il livello di trasmissione nervosa e di comunicazione al cervello ed altri tessuti. Ora sappiamo che alcuni linfociti comunicano direttamente con il cervello attraverso una complessa serie di neurotrasmettitori. Alterando questi fattori  si andrà ad agire,distruggendo la nostra immunità.

9) I vaccini sopprimono l’immunità cellulare che si verifica quando  vengono iniettati. Gli adiuvanti sono emulsioni di olio, composti minerali (che possono contenere l’alluminio metalli pesanti), prodotti batterici e liposomi (che permettono rilascio ritardato di sostanze). Gli effetti collaterali di coadiuvanti stessi, includono l’ iperattività delle cellule B,portando a livelli patologici la produzione di anticorpi, così come la reazione allergica ai coadiuvanti stessi.

 

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Farmaci comuni portano al declino cognitivo e fisico degli anziani

Farmaci comuni portano al declino cognitivo e fisico degli anziani. Antidepressivi, sedativi, antiipertensivi. Uno studio globale mette in guardia contro i rischi nascosti di prescrizione di farmaci per gli anziani.


09/08/2014


 

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Gli anticolinergici sono una classe di farmaci usati contro molte malattie, che colpiscono in modo sproporzionato le persone anziane.


Medicinali usati per trattare molte condizioni, come insonnia, ansia, asma, ipertensione, diarrea, incontinenza urinaria o glaucoma, potrebbero modificare non solo la salute mentale, ma anche fisica degli anziani, secondo un’analisi condotta dalla University of East Anglia in Gran Bretagna.


“A causa di questi farmaci (anticolinergici, ndr), questi pazienti possono ridurre la propria capacità di svolgere semplici attività quotidiane come camminare, mangiare, lavarsi o vestirsi”, ha detto Chris Fox, il coordinatore di questo studio.


Non è la prima volta che questi farmaci sono messi nel mirino di ricerche per i loro rischi per le capacità cognitive. Questa volta, gli scienziati hanno analizzato 46 studi che hanno coinvolto oltre 60.000 persone che hanno preso un farmaco anticolinergico in un periodo massimo di dieci anni. In aggiunta al loro impatto cognitivo, questo studio globale riassume per la prima volta gli effetti negativi di questi farmaci molto comuni sulla salute fisica di anziani che li assumono.


Il 77% degli studi sulla funzione cognitiva mostrano un calo significativo legato alla quantità di farmaci anticolinergici per paziente e il 62% di studi sul declino fisico per confermare la loro nocività. L’aumento della mortalità associata a questi farmaci non è stato ancora contro chiaramente stabilito.


Per 11 milioni di persone anziane in Francia, molti farmaci anticolinergici sono frequentemente prescritti. Un farmaco anticolinergico agisce sul cervello bloccando l’acetilcolina, un importante neurotrasmettitore. Antidepressivi, ipnotici e ansiolitici sono spesso implicati, ma altre classi di farmaci come gli antistaminici (rinite allergica, asma) e farmaci contenenti warfarina (contro cardiopatie, embolia polmonare, trombosi venosa profonda, infarto del miocardio …) codeina (antidolorifici) o furosemide (ipertensione, insufficienza renale, edema …) sarebbero anch’essi coinvolti.


Questi farmaci hanno effetti anche anticolinergici, che non sono sempre noti e possono portare i medici a prescrivere vari farmaci anticolinergici nello stesso paziente. Purtroppo, gli anziani sono più vulnerabili agli effetti collaterali di questi farmaci, perché il loro fegato e reni, due organi importanti per eliminare i residui dei farmaci, sono meno efficienti e la barriera emato-encefalica è più permeabile.


Inoltre, gli anziani sono più suscettibili a questi farmaci a causa di una certa “politica farmacologica” (prescrizione, ma anche automedicazione). Disturbi della memoria, agitazione, allucinazioni, disorientamento comportamentale o spazio temporale: questi effetti collaterali sono ben noti e sono stati ampiamente associati all’insorgenza di confusione mentale negli anziani. Altri effetti collaterali di questi tipi di farmaci (secchezza delle fauci, ritenzione urinaria, tachicardia, termoregolazione …) tipicamente comportano disagi nei giovani pazienti, ma possono essere devastanti per la salute fisica delle persone anziane.


Ad esempio, la secchezza delle fauci generata da questi trattamenti può causare problemi di masticazione, deglutizione, fonazione, carie e candidosi orale con infelici conseguenze per le protesi dentarie, la malnutrizione, ridotta qualità della vita. I disturbi possono a loro volta esacerbare il glaucoma o aumentare il rischio di cadute; disturbi urinari causano l’infezione urinaria, causando spesso confusione; la tachicardia aggrava le malattie cardiache, ecc. Infine, questa classe di farmaci sconvolge la termoregolazione del corpo (si alza la temperatura corporea e la sudorazione inibita) che può causare ipertermia fatale durante i periodi di caldo estremo, ed il rischio di mortalità nelle persone anziane ai farmaci anticolinergici potrebbe essere moltiplicata per tre.


Ulteriori studi sono necessari per valutare in modo più accurato il rischio da farmaci, ma gli autori della ricerca in questione invitano gli operatori sanitari ad essere più vigili con questa fascia esposta della popolazione individuando sistematicamente il loro consumo anticolinergico se su prescrizione medica, ma anche per auto-medicazione. Inoltre, il numero di farmaci anticolinergici e maggiori rischi per la salute fisica e mentale sono in aumento.


Ad esempio, invece di prescrivere pillole anticolinergicche agli anziani nelle case di riposo, gli autori dello studio sottolineano che sarebbe di gran lunga preferibile limitare le ore di sonnolenza stimolando la loro esistenza (a piedi, attività diurne …). L’ultramedicalizzazione (o overmedicalization) degli anziani, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” , è un problema che sta cominciando ad essere riconosciuto, ma il cambiamento di atteggiamenti e pratiche stesso ha purtroppo bisogno di più tempo per evolversi.


 

FONTE DELL’ARTICOLO DI SEGUITO


http://www.sportellodeidiritti.org/notizie/dettagli.php?id_elemento=3034


 

 

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Vaccinazioni: un danno al sistema immunitario

Le ricerche più aggiornate sui danni da vaccino

Vaccinazioni: un danno al sistema immunitario

Le ricerche più aggiornate sui danni da vaccino

Nuove Conoscenze sul Sistema Immunitario e Conseguenze a Medio e Lungo Termine dell’Utilizzo dei Vaccini

Il dott. Heinrich Kremer è medico e ricercatore e insieme al Dott. Stefan Lanka fondò a suo tempo REGIMED, un gruppo di ricerca scientifica che si avvaleva della collaborazione di scienziati, medici e giornalisti.

Il dott. Kremer è stato uno dei primi medici ad occuparsi di AIDS in Germania dove ha rivestito la carica di Direttore dell’Ospedale interregionale per le malattie legate alle tossicodipendenze e quella di incaricato ministeriale della politica sanitaria per le tossicodipendenze in cinque “lands” tedeschi (compresa la città di Berlino) proprio grazie alla sua trentennale esperienza nell’ambito delle droghe.

Qui di seguito anticipiamo un estratto da un suo recente e approfondito studio sulle dinamiche dell’aggressione che i vaccini compiono a danno del sistema immunitario. Lo studio in versione integrale probabilmente sarà pubblicato da questa stessa editrice.

Gli studi su cui il dott. Kremer basa le sue ricerche mettono in luce quanto siano antiquati i fondamenti su cui si impernia la teoria vaccinale. Oggi, grazie a ciò che Kremer documenta e che oramai sappiamo sul sistema immunitario, è palese che la tecnica di produzione e di inoculazione dei vaccini si rivela priva di fondamento scientifico e di elementi che la sostengono, soprattutto quando pretende di trattare ogni neonato o bambino con la stessa dose, le stesse sostanze e alla stessa età indipendentemente dalle particolari specifiche caratteristiche biologiche di razza, gruppo sanguigno, eredità genetica ecc.

Questo preteso rimedio universale è tanto amato dai ciarlatani e dall’industria di massa per gli innegabili vantaggi che esso comporta: ovviamente, produrre un milione di “pezzi” tutti uguali è molto più facile e redditizio che produrre un milione di “pezzi” tutti diversi.

Secondo gli studi citati da Kremer, il sistema immunitario umano ha avuto un’evoluzione nel corso dei millenni in conseguenza dei nuovi stimoli dovuti a variazioni ambientali esterne, come ad esempio la comparsa dei vermi.

In origine, dice Kremer, il sistema difensivo umano era costituito esclusivamente da cellule di tipo T (linfociti T), prodotte dalla ghiandola del timo, che funzionavano bene sui virus che aggredivano l’organismo neutralizzandoli con l’emissione di un gas venefico, il monossido di azoto.

Con la comparsa di microorganismi più grandi (i vermi), dato che l’emissione di una quantità adeguata di gas letale avrebbe compromesso la funzionalità di un numero consistente di cellule anche non infettate, conducendo quindi a un indebolimento dell’organismo e poi al suo soccombere, il sistema immunitario iniziò a produrre un altro tipo di cellule difensive, le cellule immunitarie B, prodotte a partire dal midollo osseo, che intervengono attraverso una reazione anticorpale e distruggono gli aggressori più grandi che si introducono nel nostro corpo.

Un’evoluzione analoga ha caratterizzato il sangue umano. Inizialmente esisteva solo il gruppo sanguigno di tipo 0 (zero), quello dei cacciatori carnivori preistorici. In seguito si sono aggiunti i gruppi A, B e AB, propri delle popolazioni di agricoltori stanziali ad alimentazione prevalentemente vegetale che seguirono l’epoca dei cacciatori-raccoglitori.

Kremer dimostra, dunque, che a seconda del gruppo sanguigno posseduto e a seconda della predominanza di un tipo di cellule immunitarie (o T o B) ci sono reazioni diverse all’aggressione da parte di virus o di altre sostanze tossiche per l’organismo.

È ormai noto che gli individui con gruppo sanguigno di tipo 0 hanno di consueto forti reazioni immunitarie con cellule di tipo T, per cui di fronte ad una vaccinazione a virus vivi (tipo l’antipolio Sabin o l’antimorbillosa) reagiranno violentemente, talvolta con gravi conseguenze (paralisi, meningite, anafilassi ecc.), senza però poi manifestare altre patologie a lungo termine (sebbene lo stress vaccinico possa costituire in questo caso l’atto di partenza di malattie degenerative come il diabete o la sclerosi multipla).

Gli appartenenti agli altri tre gruppi, invece, hanno solitamente forti reazioni di tipo anticorpale (con cellule immunitarie di tipo B) e quindi di fronte alle vaccinazioni reagiranno con una maggiore “sopportazione” nell’immediato e a breve termine, salvo poi, al contrario, manifestare nel lungo periodo patologie altrettanto gravi come asma, neurodermiti, allergie, poliartrite cronica ecc. dovute ad un eccesso di produzione di anticorpi conseguente lo shock della stimolazione artificiale del sistema immunitario.

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Il Sistema Immunitario

Il sistema immunitario (S.I.) dell’uomo adotta due tipologie di strategie nei confronti delle sostanze estranee. Una cosiddetta del tipo 1 e l’altra del tipo 2.La prima (tipo 1), quella più antica, è espressa dalle cellule immunitarie T ed è altamente specializzata per difendersi da virus, batteri intracellulari (come quello della malaria) e protozoi; virus, batteri e protisti che si insediano prevalentemente all’interno delle cellule umane, dando origine alle cosiddette infezioni intracellulari. “L’arma”, che le cellule T utilizzano per eliminare le cellule infettate, è il monossido di azoto (NO): un gas a struttura molecolare molto piccola e particolarmente reattivo, che riesce ad oltrepassare la membrana cellulare e, una volta penetrato all’interno, altera la catena di respirazione dei mitocondri, una categoria di organelli vitali per la sopravvivenza e l’equilibrio della cellula stessa.

Dato che il gas NO è particolarmente reattivo (tossico), vi è nell’organismo un delicato equilibrio tra questo gas e le sostanze antiossidanti che riescono a neutralizzarlo rendendolo così innocuo per le cellule sane.

Nel corso dell’evoluzione, a partire dalla comparsa dei vertebrati, comparve una nuova classe di microbi: i vermi. I vermi erano (e sono), in genere, di dimensioni molto più grandi dei parassiti fino ad allora conosciuti ed il sistema immunitario delle cellule T non era in grado di rispondere efficacemente ad agenti microbici che aumentavano in dimensione. Si sviluppò così l’altra strategia di difesa (la tipo 2) attraverso gli anticorpi o, in generale, attraverso le cellule immunitarie B prodotte a partire dal midollo osseo. Le cellule B reagiscono infatti a sostanze estranee di grandi dimensioni e alle sostanze tossiche (risposta anticorpale). Per esempio, i vaccini che non contengono virus vivi attenuati (come l’antitetanica e l’antipolio Salk), stimolano una risposta anticorpale, mentre i vaccini a virus vivi (come l’antipolio Sabin e l’antimorbillosa) stimolano le cellule T per ottenere una maggior produzione di gas letale e quindi un’intensificazione dell’immunità intracellulare.

I due tipi di meccanismi di difesa (tipo 1 e tipo 2) del S.I. interagiscono profondamente e il corretto funzionamento di quest’ultimo dipende proprio dal delicato equilibrio tra immunità intracellulare e risposta anticorpale. Se vi fosse, ad esempio, uno sbilanciamento verso il tipo 1, a sfavore quindi dell’immunità anticorpale (tipo 2), vi sarebbe il rischio di contrarre malattie autoimmunitarie; uno sbilanciamento invece verso il tipo 2 (un maggior numero di anticorpi in conseguenza di una risposta anticorpale eccessiva) provocherebbe un maggior rischio di malattie di tipo allergico.


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Reazione in rapporto al gruppo sanguigno

Benché sia insufficiente la ricerca ufficiale a questo livello, è noto che la reazione alla vaccinazione dipende anche dal gruppo sanguigno. Il gruppo sanguigno più frequente è lo zero (0) e si sa che i bambini con questo gruppo sanguigno possono manifestare una forte reazione vaccinale del tipo 1, soprattutto in caso di vaccinazione con virus vivi attenuati, quindi con vaccini antivirali.

I bambini, invece, che hanno gruppo sanguigno A e AB, possiedono una tolleranza relativamente buona, senza reazioni violente manifeste. Se per A ed AB è relativamente buona la tolleranza, il gruppo B ha una particolare predisposizione alle reazioni post-vaccinali di tipo neurotossiche.

Nel gruppo 0, quindi, con una vaccinazione a virus vivo, viene potenziata l’immunità cellulare. Negli altri gruppi: A, B e AB, vi è invece una reazione di tipo 1 molto debole. La conseguenza di questo debole potenziamento dell’immunità cellulare non permette un’efficace soppressione degli agenti patogeni (in genere virus) introdotti con la vaccinazione. In questo modo si rischia di indurre un’infezione sub-cronica che può manifestarsi anche molto tempo dopo.

Inoltre c’è il rischio di perdere l’efficacia dell’immunità cellulare anche in età adulta o molto avanzata. Ad esempio, una poliartrite cronica può comparire all’età di 35 anni, come pure un’infezione da morbillo dove i sintomi non sono tipici (atipici) e che quindi, molto spesso, non viene neanche riconosciuta come tale. Ovviamente, tutte queste affermazioni sono abbastanza relative perché la ricerca è molto scarsa in questo campo.

Gli antigeni1 dei gruppi sanguigni presenti sugli eritrociti2 non sono proteine, come in altri casi, ma molecole di glucosio (zucchero) e sono i più forti antigeni nel nostro organismo. Perciò gli antigeni, sostanze che possono attivare reazioni immunitarie, non devono necessariamente essere delle proteine. In linea di principio, tutte le molecole possono essere antigeni, anche i metalli, come ad esempio il mercurio, contenuto in determinati vaccini3. Le reazioni agli agenti esterni (tossine, organi trapiantati, vaccinazioni ecc.) sono quindi individuali: nessuno avrà la stessa reazione alle sostanze estranee.

Per fare alcuni esempi di reazioni in rapporto al gruppo sanguigno, il gruppo B ha una maggior reazione di tipo neurotossica; quindi maggior pericolo di danni neurologici se viene praticata una vaccinazioni contenente sostanze neurotossiche come il mercurio ed altri additivi. Il gruppo A è sensibile al sistema gastro-intestinale, di conseguenza sarebbe meglio evitare vaccini vivi (presi per via orale). Poiché nel periodo prenatale vi è anche un maggiore rischio neurotossico sarebbe meglio evitare tutte le vaccinazioni.

Com’è noto, vi sono quattro principali gruppi sanguigni: 0, A, B e AB. Il più frequente, come si è detto, è il gruppo sanguigno 0. 0, A, B e AB è l’ordine decrescente in termini di frequenza dei gruppi sanguigni in Europa (0>A>B>AB). Due sono i principali gruppi di persone che possono essere differenziate in base al gruppo sanguigno. Il primo gruppo appartiene al gruppo sanguigno 0; l’altro gruppo ai restanti gruppi sanguigni: A, B e AB.

Si è visto che il gruppo 0 ha una buona e forte reazione post-vaccinale del tipo 1 (stimolazione dell’immunità cellulare). Il secondo gruppo (con gruppi sanguigni A, B e AB) ha una migliore tolleranza al vaccino.

Il gruppo sanguigno 0 è quello più antico nella storia dello sviluppo dell’uomo. Apparteneva ai cacciatori, ai mangiatori di carne, circa 35 mila anni fa, cioè all’uomo di Neandertal, il Cro-Magnon. Il gruppo A apparteneva ai contadini, agricoltori che si insediavano da qualche parte sul territorio, la cui alimentazione era più indirizzata verso i cereali che non verso la carne. Una delle differenze fra i gruppi sanguigni 0 ed A, è la diversità delle molecole di glucosio che fungono da antigeni: vi è una molecola in più.

Dato che gli antigeni del proprio organismo non sono uguali per tutti, la reazione alle sostanze estranee (come una vaccinazione) sarà diversa, ed in prima approssimazione, lo sarà in funzione ai gruppi sanguigni. L’importante qui è sapere che il gruppo A ha una forte reazione del tipo 2 ed ha anticorpi nei confronti del gruppo B, mentre il gruppo 0 ha anticorpi contro il gruppo sanguigno A e B. Il gruppo A sopporta meglio le vaccinazioni. E quando si dice sopporta meglio, i parametri con cui si misura questo “meglio” sono solamente le conseguenze acute a breve termine. Questo per il fatto che il gruppo A ha una maggiore immunità a livello di anticorpi.

Vi è quindi già una differenza fra la vaccinazione di un bambino con gruppo sanguigno 0 e uno con gruppo A. Tutti, invece, vengono ufficialmente vaccinati allo stesso momento, con lo stesso vaccino, con la stessa dose e con la stessa modalità di somministrazione. Della differenza fra i gruppi non se ne parla minimamente, nemmeno tra quelli che sono contro le vaccinazioni.

Perché è importante tutto questo discorso sui gruppi sanguigni? Si è visto che nelle persone con gruppo A l’incidenza dei tumori è maggiore rispetto a quelli del gruppo 0, benché il gruppo 0 sia molto più rappresentato rispetto a quello A.

Da studi e ricerche a questo proposito, per le persone con gruppo 0 che hanno un tumore, per esempio al seno, la prognosi è migliore rispetto alle persone con gruppo A. Il gruppo sanguigno 0 sopporta anche meglio la chemioterapia rispetto sempre al gruppo A. Stessa cosa si può dire per l’efficacia della chemioterapia: più efficace nel gruppo 0 rispetto al gruppo A. Anche per il gruppo AB vale lo stesso discorso che per il gruppo A: maggior incidenza di tumori e minor sopportazione della chemioterapia.

Un medico che si è occupato di studi relativi al melanoma (tumore alla pelle) ha voluto esaminare e verificare se le persone affette da melanoma avevano avuto più infezioni batteriche a livello di pelle nell’infanzia rispetto alle persone non affette da melanoma. Poche o nulle infezioni batteriche significa una buona produzione di anticorpi. È stato confermato che le persone facenti parte del gruppo affetto da melanoma, nell’infanzia avevano avuto poche infezioni batteriche. Il gruppo di controllo analizzato era composto invece da persone della stessa età, che avevano avuto durante l’infanzia infezioni batteriche e che non presentavano melanoma, ma altre malattie più associabili alla reazione di tipo 1.

Lo stesso vale per altri tipi di malattie e non solo per il melanoma. L’asma, ad esempio, (conseguenza di una reazione eccessiva di anticorpi) non significa altro che uno spostamento dell’equilibrio immunologico nell’infanzia verso una maggiore produzione di anticorpi, le cui patologie tipiche sono appunto: asma, neurodermiti, allergie, infezioni da vermi (non parassitarie).

 

http://www.macrolibrarsi.it/speciali/sistema-immunitario-vaccinazioni.php

 

 

 

 

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I farmaci anti-asma possono bloccare la crescita dei bimbi;

Lo studio, i farmaci anti-asma possono bloccare la crescita dei bimbi

QUI VISIONABILE LO STUDIO

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/14651858.CD009471.pub2/abstract

I farmaci corticosteroidi che vengono somministrati ai bambini con asma attraverso gli inalatori sono un efficace ‘scudo’ per la malattia respiratoria, ma potrebbero avere effetti negativi sulla loro crescita. Lo suggeriscono due nuove revisioni sistematiche pubblicate su “The Cochrane Library‘” .

Gli autori hanno rilevato che la crescita di questi baby-pazienti può essere ‘frenata’ nel primo anno di trattamento, anche se questo effetto viene ridotto al minimo dall’uso di dosi più basse.

I corticosteroidi per via inalatoria sono prescritti come trattamenti di prima linea per adulti e bambini con asma persistente. Sono i farmaci più efficaci per il controllo di questa malattia respiratoria e riducono i decessi per asma, le visite in ospedale e il numero e la gravità delle riacutizzazioni, migliorando la qualità della vita dei malati.

Eppure, il loro potenziale effetto sulla crescita dei bambini è fonte di preoccupazione per genitori e medici. La prima revisione sistematica si è focalizzata su 25 studi che hanno coinvolto un totale di 8.471 bambini e ragazzi fino a 18 anni con asma lieve e moderata persistente.

Questi studi hanno dimostrato che nei bimbi in cura con i medicinali i tassi di crescita sono ridotti rispetto a placebo o a chi viene trattato con farmaci non steroidei. Il tasso medio di crescita che gli autori hanno potuto calcolare, prendendo in considerazione le ricerche più complete, è risultato di circa 6-9 cm all’anno nei gruppi di controllo, ridotto di circa 0,5 cm nei gruppi di trattamento.

“I lavori che abbiamo recensito suggeriscono che i bambini trattati giornalmente con corticosteroidi per via inalatoria possono crescere di circa mezzo centimetro in meno durante il primo anno di trattamento,” dice Linjie Zhang, dell‘Università Federale di Rio Grande, in Brasile. “Ma questo effetto è meno pronunciato negli anni successivi, non è cumulativo, e sembra minore rispetto ai noti vantaggi dei farmaci per il controllo dell’asma”.

Nella seconda revisione, gli stessi autori hanno esaminato i dati di 22 studi in cui i bambini sono stati trattati con dosi basse o medie di corticosteroidi per via inalatoria. Solo 3 studi hanno seguito 728 bambini per un anno o più. In questi lavori, utilizzando basse dosi di corticosteroidi per via inalatoria, circa una al giorno, si è avuto un miglioramento della crescita di un quarto di centimetro a un anno.

I ricercatori evidenziano dunque che la riduzione della crescita varia tra gli studi e suggeriscono approfondimenti a lungo termine e di confronto su diverse dosi di farmaci, soprattutto nei bambini con asma più grave che necessitano di alte dosi di corticosteroidi per via inalatoria.

fonte

http://www.adnkronos.com/salute/farmaceutica/2014/07/17/studio-farmaci-anti-asma-possono-bloccare-crescita-dei-bimbi_03onydBHV1cUlWDHb4q16M.html

QUI VISIONABILE UN ALTRO STUDIO

Farmaci per l’asma e la correlazione con i problemi di crescita nei bambini.

I Corticosteroidi per via inalatoria possono causare ai bambini, asma lieve , moderata e persistente; problemi di crescita, fino a mezzo centimetro, durante il primo anno di trattamento; un paio di nuovi studi lo dimostrano..

http://www.medicaldaily.com/asthma-medications-could-stunt-childrens-growth-half-centimeter-during-first-year-293396

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Tubercolosi,Map, e le varie correlazioni e Patologie

Cosa c’è dietro al commercio di LATTE e LATTICINI ?

 

Varie fonti e dati, indicano che le mucche sono quasi tutte malate di PARATUBERCOLOSI (il 61,3% [1]) e che spesso si sono verificate grosse epidemie di Tubercolosi Bovina (abbreviata TB) [2] l’ultima in Valle d’Aosta fino al 2009. INIZIAMO AD APPROFONDIRE L’ARGOMENTO….

  • Lo sapete che il latte di una mucca potenzialmente infetta, viene mescolato a tutto il resto del latte raccolto (mescolanza) e che basta un bacillo (2 micron) per infettare il tutto?
  • Lo sapete che il batterio è diventato resistente agli antibiotici per uso umano, in quanto ne sono stati somministrati di diversi tipi alle mucche malate  nel corso degli anni?

Bevendo latte e derivati non solo ingeriamo antibiotici che indeboliscono inutilmente il nostro sistema immunitario (caseina , IGF-1 , ormone della Monsanto BGH,cancerogeno e che porta acidosi del sangue sottraendo calcio alle ossa); oltre a questo,possiamo anche contrarre la tubercolosi bovina o altre gravi infezioni resistenti ai farmaci di prima linea.

Il latte usato in Italia, anche per i formaggi, viene, in parte, importato dall’Est Europa dove non ci sono controlli, e  le quote latte servono per coprire questo mercato di grosse multinazionali che danneggiano i consumatori ed anche i pastori italiani.

Il batterio non muore dopo la pastorizzazione ma resiste fino a 100 °C per oltre un’ora.

  • Lo sapete che la tb bovina ed i micobatteri in genere, viaggiando nel sangue e sistema linfatico, possono colpire ogni organo e quindi portare ogni malattia ?

tubercolosi

Non è vero che la TB-Tubercolosi bovis (a differenza della TBC) colpisce primariamente i polmoni ma può colpire le tonsille (rilevabile con una banale ecografia del collo alla ricerca di linfoadenopatie) ed il colon  come infezione primaria.

  • Lo sapete che da oltre 100 anni si sa che il cancro è, principalmente, causato dai micobatteri ?

Il bacillo è 2.000 volte più pesante della particella d’acqua disciolta nell’aria, pertanto, è difficile che venga trasmesso per via aerea . Uno studio autoptico rileva che a 65 anni il 100% delle persone ha un cancro asintomatico alla tiroide . La medicina ufficiale continua a ricercare i micobatteri prettamente nei polmoni, malgrado ci siano denunce, da molti anni, di allarme espettorato negativo .

La tubercolosi (o micobatteriosi in genere) latente non esiste, ma i suoi bacilli sono sempre attivi .

  • Lo sapete che esiste un nuovo test ematico immunologico chiamato “Quantiferon” attendibile (se fatto bene) sugli adulti circa il 90% sui micobatteri tubercolari ed il 50% su quelli paratubercolari [17] ed è anche prescrivibile dal SSN?

Le biopsie “spesso” sono sbagliate in quanto il campione viene messo in formalina  che, in caso di infezioni, brucia ogni agente patogeno. Malgrado negli anni ’50 si sapeva che circa il 60% della popolazione italiana aveva la TBC “latente” (che avete visto non esistere) il Governo ha chiuso i sanatori, eliminato i controlli che venivano fatti con il libretto sanitario , ha fatto scomparire anche la tubercolina (unico test fino a quel momento),uno dei principali farmaci la cui interruzione d’assunzione (basta saltare anche una sola somministrazione) porta farmacoresistenza , e che la classe medica ha perso esperienza nel riconoscere e trattare la malattia (ed i manuali medici non riportano più le informazioni al riguardo).

Anzi è stato dichiarato, essere una malattia debellata malgrado nessuno (di questo 60%) avesse preso medicine ed il 10% avrebbe manifestato una malattia attiva…..

  • Lo sapete che se vi diagnosticano un cancro potreste avere salva la vita se, dopo aver isolato il bacillo, otteneste il corretto ANTIBIOGRAMMA?

Se non trovano il bacillo, somministrano una terapia ex adiuvantibus (che alla luce di quanto sopra potrebbe mostrare immediati benefici ma indurre ulteriore farmacoresistenza) basata su evidenze cliniche e non scientifiche.

Esistono anche potenti soluzioni naturali come quella dell’Ascorbato di Potassio (nato nel ’47 da una limonata al bicarbonato potassio ed ora studiato dalla Fondazione Pantellini a Firenze), il cloruro magnesio, l’argento colloidale ionico, la Fitoterapia di Jean Valnet, la terapia della Dr.ssa Hulda Clark , quella del Dr. Max Gerson, le integrazioni raccomandate dal Nobel Linus Pauling e dal Dr. Rath, la omotossicologia, l’aloe di padre Zago, e tante altre. Alla base di tutto, ovviamente, c’è l’igienismo alimentare (eliminando latte, derivati, salumi,…).
tubercolosi mucche


Riferimenti

Se i files non sono più disponibili online è possibile scaricarli qui:   https://docs.google.com/leaf?id=0BwoeMuahxWg_M2IxYjkwZTItNmRjNi00ODE2LTlhN2MtMzAzNjA4NzFjMzM0&hl=en

1) Gravissimi agenti patogeni nel latte e derivati:   http://www.izsler.it/izs_bs/ftp//doc/Archivio/2002/2002Febbraio.pdf    #Pagina 5

http://www.izsmportici.it/upload/file/11/TBC.pdf

http://www.izsvenezie.it/dnn/Portals/0/sanita/Piano%20TBC%20BRC%20LEB%202004- 2006.pdf

http://www.izsler.it/izs_bs/allegati/1091/2009Dicembre.pdf

http://www.izsmportici.it/fileapp/ruocco.pdf

MAP

http://www.izsler.it/izs_bs/ftp//doc/CREF_paratubercolosi/compiti/Mybacterium%20avium.pdf

Attuali conoscenze sulla Paratubercolosi Bovina – IZSLER Piacenza – www.apa.lo.it
“87 BOVINE (61.3%) ERANO REATTIVE AL MOMENTO DEL TEST”

http://www.apa.lo.it/web/download/relaz_bell.pdf http://www2.vet.unibo.it/staff/ostanello/Didattica/file%20lucidi/paratbc_2006_WEB.pdf

Milk The Deadly Poison

http://www.youtube.com/watch?v=tYpafipJyDE

RECENTI SCANDALI

FONTINA INFETTA DA TUBERCOLOSI |

http://consumatori.myblog.it/archive/2010/01/20/scandalo-della-fontina.html

http://www.12vda.it/cronaca/cronaca/6052-tredici-arresti-per-uninchiesta-contro-la-truffa-ed-il-falso-nel-settore-dellallevamento-bovino.html

14/04/2011 – AOSTA Fontina da latte infetto, chiesto il rinvio a giudizio di 61 allevatori http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/397924/

Tecniche del latte e derivati: Charles Alais, Scienza del latte, Tecniche Nuove, 2000. ISBN 88-481-1041-X

http://books.google.it/books?id=yZXbt3VxLUMC&pg=PA471&dq=pastorizzazione&hl=it&ei=zSH6S6upDdCoOKLwiZUM&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CC0Q6AEwAQ#v=onepage&q=pastorizzazione&f=false

James Walene, Immunization: the reality behind the myth , (in inglese) Greenwood Publishing Group, 1995. ISBN 0-89789-359-X

http://books.google.it/books?id=EQHPoGs6CvIC&pg=PA91&dq=norman+walker+milk&hl=it&ei=Kvn6S__1NqCfOLOI3ZUM&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CDAQ6AEwAg#v=onepage&q=norman%20walker%20milk&f=false

Farmaci critici per l’essere umano, somministati alle vacche: I farmaci antitubercolari utilizzati oggi sono: l’isoniazide, la rifampicina, la pirazinamide, la streptomicina, l’etambutolo. Il micobatterio è capace di mutare geneticamente e, se la terapia non è corretta, sviluppa una farmacoresistenza a allo specifico antibiotico usato che diventa inutilizzabile per quel paziente (un’arma di difesa in meno).

http://www.salute.gov.it/malattieInfettive/paginaInternaMenuMalattieInfettive.jsp?id=831&lingua=italiano&menu=altremalattie

ISONIAZIDE (PRINCIPALE farmaco contro TBC!) dato in maniera ILLECITA alle Mucche.   Distribuiscono Micobatteri farmacoresistenti  ?

http://www.ibim.cnr.it/aerobiologia/alimentazione/ali%20e%20salu/Zooprofilattico.pdf  pag 58

http://www.sivemp.it/_uploadedFiles/_destRivPath/6_47_58_tbc.pdf  pag 11

http://www.izsler.it/izs_bs/ftp//doc/Archivio/2002/2002Febbraio.pdf  pag 5

leggere !!

Inoltre è stata trovata FARMACORESISTENZA per: RIFAMPICINA 

http://www.fondiz.it/pdf/76.pdf  pag 51

http://www.izsmportici.it/bufala/relazioni/relazione_galiero.pdf  pag 28

STREPTOMICINA 

http://www.fondiz.it/pdf/76.pdf  pag 50 51

Fortunatamente esistono soluzioni naturali come quella dell’Ascorbato di Potassio, il limone (oppure limonate al bicarbonato potassio),  il cloruro magnesio, l’Essiac, la Fitoterapia di Jean Valnet, Dr.ssa Hulda Clark , quella del Dr. Max Gerson, le integrazioni raccomandate dal Nobel Linus Pauling e dal Dr. Rath, la omotossicologia, l’aloe di padre Zago e tante altre.

Caseina: Articoli Accademici

http://scholar.google.it/scholar?q=casein+cancer+milk&hl=it&as_sdt=0&as_vis=1&oi=scholart

MILK makes CANCER grow! http://www.youtube.com/watch?v=2hQckFAyVD0

Bevete latte che vi fa male http://www.mednat.org/alimentazione/bevete_latte.htm

Latte di Mucca: Ecco Perchè l’ho Tolto a Mio Figlio! articolo pubblicato da Graziella Tortorelli http://naturalmentemamma.it/2010/04/20/latte-di-mucca-ecco-perche-lho-tolto-a-mio-figlio-1%C2%B0-parte/

http://naturalmentemamma.it/2010/06/10/latte-di-mucca-ecco-perche-lho-tolto-a-mio-figlio-2%C2%B0-parte/

La caseina in prodotti lattiero-caseari può promuovere il cancro http://www.guida-alimentazione.info/la-caseina-in-prodotti-lattiero-caseari-puo-promuovere-il-cancro/

Latte e derivati http://www.disinformazione.it/latte.htm

Latte e derivati. Effetti dannosi e controindicazioni http://www.paleodieta.it/latte.htm

La somatomedina o IGF – 1, Ormone della crescita del cancro. Articoli accademici: http://scholar.google.it/scholar?q=igf-1+cancer&hl=it&as_sdt=0&as_vis=1&oi=scholart

Latte e cancro: http://www.livelloalfa.com/latte_cancro.htm

Ormone MONSANTO BGH vietato in Europa?  Ma il latte italiano non basta nemmeno in parte a fare il formaggio italiano e viene importato (arrivando a Milano dalla Germania) dalla Romania e Bulgaria (fonte servizio AnnoZero in alto o testate giornalistiche) ….

Che ne dire è autorevole come fonte? American University Washington D.C. Fonte :  http://www1.american.edu/ted/bst.htm

Cito: “17. Impatto della manovra sulla competitività commerciale: ALTA. Nessun caseificio di produzione principale paese, ad eccezione dell’Argentina, ha vietato l’uso di ormoni rBST internazionali e locali. Quasi 25 paesi hanno approvato l’uso di rBST. Tra i primi importatori di prodotti lattiero-caseari negli Stati Uniti con l’approvazione rBST sono: Algeria, Brasile, Bulgaria, Costa Rica, Repubblica Ceca, l’ex Unione Sovietica, Honduras, India, Giamaica, Messico, Namibia, Pakistan, Romania, Slovacchia, Sud Africa, e Zimbabwe. I tre principali produttori lattiero-caseari, l’Unione europea, la Nuova Zelanda e Australia hanno ritardato l’uso.”

Video: Ormone MONSANTO BGH  Your Milk on Drugs – Just Say No 1/2 http://www.youtube.com/watch?v=_GpqwZDbMHU

The Corporation – Monsanto BST rBGH. Antibiotici nel latte http://www.youtube.com/watch?v=PcAvaFkB3uI

E’ vero che il latte fa bene alle ossa? Prof. Franco Berrino direttore Dipartimento di Medicina Preventiva dell’Ist. Tumori Milano http://www.youtube.com/watch?v=cTzfZOwJAUY

IL LATTE FA MALE TUTTO  – Dott. Valerio Galasso  http://www.youtube.com/watch?v=_fkTbVEFGxQ

Il Latte – Dott.ssa Anna Villarini (Elisir Rai 3) http://www.youtube.com/watch?v=xWk-ueFV9u8

Il Latte – Dott. Golia Pezzulla http://www.youtube.com/watch?v=EF6NaIJurB8

Latte e latticini nella dieta: i danni http://www.infolatte.it/salute/danni_latte.html

LATTE, Calcio ed Intolleranze http://www.mednat.org/alimentazione/bevete_latte_calcio.htm

Il Paradosso del Calcio http://www.osteopata.it/consultazione.asp?Id=87

Malattie Osteoarticolari http://www.ben-essere.net/index.asp?c_articolo=48

Rischio di Parkinson in chi è ghiotto di latte e latticini  http://www.eurosalus.com/notizie/malattie/demenza-senile-colpa-del-calcio.html

Da dove provviene il latte distribuito in Italia anche nei formaggi: AnnoZero – Padania al Verde – Quando la TV faceva informazione Il servizio mette in luce che il latte prodotto dalla somma delle mucche italiane (quindi le quote latte) è largamente insufficente per la produzione lattiero casearia. Il caso degli allevamenti italiani fantasma e le importazioni di latte in polvere da allevamenti ultraintensivi da paesi come la Romania. Quote latte definite dal GOVERNO molto inferiori al fabbisogno nazionale.

Alla parte 7 la verità sulla provvenienza del latte e formaggio che mangiamo.

http://www.youtube.com/watch?v=0_yD-CqEgx0  (13 parti)

La metà del latte arriva dall’ estero Il problema resta la tracciabilità http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/06/20/la-meta-del-latte-arriva-dall-estero.html

Mucche fantasma per latte reale Per giustificare la produzione annua comunicata alla Ue si truccano i dati: così le vacche “vivono” 83 anni invece degli otto medi normali. I Carabinieri del Nac individuano una gigantesca truffa e indicano i principali protagonisti: un ente governativo e un’agenzia ministeriale E si diceva che l’85% dl latte veniva dall’estero …Romania … allevamenti ultraintensivi … “sicuramente” Monsanto … http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/31/mucca-continua/101171/

Mucche ottantenni, che silenzio… http://www.inabruzzo.com/?p=80262

PECORINO ROMANO ? ? RUMENO !!! CON PARTECIPAZIONI DEL GOVERNO ITALIANO MENTRE I PASTORI SI AMMAZZANO DI LAVORO. http://www.corriere.it/economia/10_settembre_11/pecorino-industrial-sardi_0a6cf4c2-bdf1-11df-bf84-00144f02aabe.shtml

http://www.dissapore.com/primo-piano/dr-pinna-e-mr-hyde/

 Termo resistensa e termoriattivazione: Robert Koch dimostra che i bacilli vengono uccisi se sottoposti per un’ora a temperature di 100°C e le spore a 140°C per tre ore. Anche per questo conseguì un premio Nobel. http://www.medithema.it/nobel/nobel_004.htm

Secondo lo scienziato Norman Walker, si richiedono temperature da 87 a 110 °C per uccidere i microrganismi patogeni, come gli agenti del tifo, i colibacilli, i micobatteri e le brucelle. (7) http://www.latte.it/Pages/datieconomici.htm

(vedi anche riferimento n° 3) Termoriattivazione a 100°C per 5 minuti La Paratubercolosi 5 anni dopo “Map cresce più velocemente se il latte è trattato a 100°C per 10 min. (Herman L. et all 8° ICP) http://www.izsler.it/izs_bs/ftp//doc/CREF_paratubercolosi/compiti/Mybacterium%20avium.pdf

Alcune malattie legate ai micobatteri (per la lista di quelle legate al latte far riferimento al testo di Lorenzo Acerra “Mal di latte”):   – Diabete, intestino irritabile e Crohn   Il diabete dipende da un batterio trasmesso dal latte -l’intestino irritabile e un’altra ancora il Crohn Diabetes Mellitus, TB, and the Mycobacteria: Two millenia of enigma  (Lawrence Broxmeyer MD discusses the possible link between Diabetes and the tuberculosis-like mycobacteria.) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15967589

http://drbroxmeyer.netfirms.com/diabetes.pdf

Il diabete dipende da un batterio trasmesso dal latte -l’intestino irritabile e un’altra ancora il Crohn  http://www.staibene.it/salute/articoli/single_news/article/il_diabete_dipende_da_un_batterio_trasmesso_dal_latte/

http://www.aslsassari.it/documenti/1_45_20090120093331.pdf

PLoS ONE: immunologiche specifiche Conferma Association of Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis con Type-1, ma non di tipo-2 diabete mellito

http://www.plosone.org/article/info:doi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0004386

Behr on Crohn’s – Part 1/6 

http://www.youtube.com/watch?v=N8AYhnLkf9A

Part 1-CROHN MAP by John Hermon Taylor http://www.youtube.com/watch?v=5pYuf5rnnQo

ICP – 1/5 Carol Nacy; MAP & Crohn’s http://www.youtube.com/watch?v=YiWOVgXbqgM

ICP – 1/3 Robert Greenstein; MAP & Human Disease http://www.youtube.com/watch?v=Nsvv9zPrLmg

Culture of Mycobacterium aviumsubspecies paratuberculosisfrom the blood of patients with Crohn’s disease – Saleh A Naser, George Ghobrial, Claudia Romero, John F Valentine  http://www.johnes.org/handouts/files/Naser-Lancet-MAP.pdf

E altri articoli accademici  http://scholar.google.it/scholar?q=mycobacterium+avium+paratuberculosis&hl=it&as_sdt=0&as_vis=1&oi=scholart

Sclerosi multipla  Sclerosi multipla? TBC Atipica http://www.corriere.it/salute/10_febbraio_26/batterio-sclerosi-multipla_a0db394c-22d7-11df-8195-00144f02aabe.shtml

PLoS ONE: Association of Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis with Multiple Sclerosis in Sardinian Patients http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0018482

paratuberculosis and multiple sclerosis in Sardinian patients: epidemiology and clinical features. Our study confirmed the association of MAP and MS in Sardinia…

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23439580

Artrosi ed artriti  Aumento del siero anti-micobatteri anticorpo tite … [Arabia Med J. 2007] – PubMed – NCBI

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17457438

Immune responses to 18.6 and 30-kDa mycobact… [Scand J Immunol. 1991] – PubMed – NCBI http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1836278

Antibody reactivity to mycobacterial 65 kDa heat… [J Autoimmun. 1995] – PubMed – NCBI http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7542003

Raised serum IgG and IgA antibodies to mycobacterial antigens in rheumatoid arthritis. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1003696/

Severe outbreaks of polyarthritis in kids caused by Mycoplasma mycoides subspecies capri in Sicily. … [Vet Rec. 2012] – PubMed – NCBI http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22447562

Asma    Nontuberculous mycobacterial infection as a cause of d… [Chest. 2011] – PubMed – NCBI http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20829338

Cancro The Untold Truth About Cancer, Nexus Magazine (January and February, 2010) By Dr Lawrence Broxmeyer.  The US medical orthodoxy accepted a microbial cause of cancer until the early 20th century when it reversed its position and refused to accept findings that proved the cancer germ to be real. La Verità taciuta sul cancro (Nexus 85-86)

http://www.laleva.org/it/doc/Verita_Cancro_1.pdf

http://www.laleva.org/it/doc/Verita_Cancro_2.pdf

Is Cancer Just An Incurable Infectious Disease? (Lawrence Broxmeyer, MD reviews the historical and scientific merits of MD’s and PhD’s who offered proof that cancer is an infectious disease.)

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15504566

http://drbroxmeyer.netfirms.com/Cancer.pdf

Tubercolosi endobronchiale imitazione cancro ai polmoni … [Respir Med. 1991] – PubMed – NCBI http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1887126

Professor Trevor Marshall dell’Università di Murdoch . One way a Virus or Bacterium can cause Metastatic Cancer http://www.youtube.com/watch?v=JXt5Ga2WqZI&feature=related

http://autoimmunityresearch.org/transcripts/CMBF_2009_Dalian_Transcript.pdf

RALPH W. MOSS, PH.D. – Autore del libro “The Cancer Industry” http://www.ralphmoss.com/html/coley.pdf

sb10069386h-002

Cancer and Bacteria,The hidden relationship – By Alan Cantwell, MD Los Angeles, CA http://www.silverbulletenterprises.com/cancer%20and%20bacteria.htm

Oxford University Press – Can Bacteria Cause Cancer?, Prof. David Hess, Ph.D. http://jnci.oxfordjournals.org/cgi/content/full/92/21/1713

THE CANCER BACTERIA HOMEPAGE  by Ron Falcone http://www.cancerbacteria.com/  

Influenza Bird flu, influenza and 1918: The case for mutantAvian tuberculosis(Lawrence Broxmeyer MD links the current swine “flu”, Bird “flu” and the pandemic of 1918 to viral-like forms of TB.) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16806732

http://drbroxmeyer.netfirms.com/001pdfBIRDFLUEDITORIALPUBLISHED.pdf

Vedi anche: https://www.facebook.com/notes/informare-per-sopravvivere/la-bufala-della-suina-oppure-la-suina-della-bufala/357950054276854

AIDS AIDS:  It’s the Bacteria, Stupid!  (Lawrence Broxmeyer MD and Alan Cantwell MD expore the possible role of acid-fast tuberculosis mycobacteria as “primary-agents” in AIDS.)   http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18691828

http://drbroxmeyer.netfirms.com/001%20REV%20PDF%20IN%20PRESS%20AIDS%20%20ITS%20THE%20BACTERIA%20STUPID.pdf

Is AIDS Really Caused by a Virus? (Lawrence Broxmeyer, MD questions whether the etiology of AIDS is viral in nature.) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12710902

http://drbroxmeyer.netfirms.com/001_pdf_IS_AIDS_REALLY_CAUSED_BY_A_VIRUS.pdf

Mucca Pazza: Is Mad Cow Disease Caused by a Bacteria? (Lawrence Broxmeyer, MD reviews the evidence that Mad Cow Disease is indeed caused by a bacteria.) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15325025

http://drbroxmeyer.netfirms.com/MadCow.pdf

Malattie cardiache Heart Disease: The Greatest ‘Risk’ Factor of Them All (Lawence Broxmeyer, MD takes a look at what’s really behind heart disease and why cholesterol lowering drugs really work.) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15082105

http://drbroxmeyer.netfirms.com/heartdisease.pdf

– Sars: Sars: Just Another Viral Acronym? (Here Lawrence Broxmeyer, MD probes SARS and questions its viral etiology.)

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12888325

http://drbroxmeyer.netfirms.com/sars.pdf

Parkinsons Parkinsons: Another Look (Lawrence Broxmeyer, MD traces Parkinson’s to an atypical mycobacterium.) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12208174

http://drbroxmeyer.netfirms.com/parkinsons.pdf

Alzheimer: Thinking the Unthinkable: Alzheimer’s, Creutzfeldt–Jakob and Mad Cow Diseases:  The Age-Related Reemergence of Virulent, Foodborne, Bovine Tuberculosis or Losing Your Mind for the Sake of a Shake or Burger(Lawrence Broxmeyer, MD links all three diseases to bovine tuberculosis.) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15694685

http://drbroxmeyer.netfirms.com/alzheimers.pdf

Anemia normocitica e normocromica: “In caso di infezioni ai reni è possibile che si verifichi anemia normocitica e normocromica per carenza di produzione di eritropoietina da parte dei reni.”

http://it.wikipedia.org/wiki/Tubercolosi

Reflusso gastro esofageo 

http://it.wikipedia.org/w/index.php?

Megacolon – dolidocolon – ptosi del taverso

http://it.wikipedia.org/wiki/Megacolon
Tonsillite Caseosa- Placche tonsillari (il caseum è una particolare caratteristica dei micobatteri) Trattato di anatomia patologica clinica Di Mario Raso (Vol. II Pagina 896)

http://books.google.it/books?id=wh-ImuZehPkC&pg=PA896&dq=TUBERCOLOSI+TONSILLARE&as_brr=3#v=onepage&q=TUBERCOLOSI%20TONSILLARE&f=false

Guida illustrata alla otorinolaringoiatria: Vincenzo Ricci, Mario Cavazzani, Paolo Uras.

http://books.google.it/books?

id=Ds6QjSFA1HMC&pg=PA240&dq=infezione+primaria+TONSILLARE&as_brr=3&cd=1#v=onepage&q=infezione%20primaria%20TONSILLARE&f=false

Autismo  Mycobacterium paratuberculosis and autism: is this a trigger?

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21903338

http://paratb.org/wp-content/uploads/2011/09/medical-hypotheses-autism.pdf

E’ noto da oltre 100 anni che i micobatteri sono la principale causa di cancro La verità taciuta sul cancro di Lawrence Broxmeyer, MD   http://www.laleva.org/it/2010/09/la_verita_taciuta_sul_cancro.html

http://www.laleva.org/it/doc/Verita_Cancro_1.pdf

http://www.laleva.org/it/doc/Verita_Cancro_2.pdf

Novità: Secondo alcuni scienziati dell’Università di Berkeley, in California, si tratta di un “batterio evoluto http://www.giornalettismo.com/archives/136067/cancro-batterio/

Scoperta una nuova via per la lotta contro il cancro – BCG il vaccino per la TUBERCOLOSI http://www.tuttasalute.net/8339/scoperta-una-nuova-via-per-la-lotta-contro-il-cancro.html

La tubercolosi è una malattia contagiosa che si trasmette ? http://www.mednat.biz/vaccini/tubercolosi1.htm

Uno studio autoptico rileva che a 65 anni il 100% delle persone ha un cancro alla tiroide. Le autopsie rivelano che i tumori… Marcello Pamio – tratto da “Cancro Spa” http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm

Emergenza tubercolosi con striscio dell’espettorato negativo. A cura de “Il Pensiero Scientifico” Editore 28/02/2007 17.15.00 http://www.piusalute.it/p_notizie/emergenza-tubercolosi-con-striscio-dell%E2%80%99espettorato-negativo

La latenza non esiste! Recenti studi dei ricercatori dell’Istituto Pasteur a Seoul e a Parigi e dell’Istituto farmacologia e biologia strutturale di Tolosa, che in merito firmano un articolopubblicato sulla rivista PLoS Pathogens, hanno dimostrato che questa teoria illogica e priva di fondamento è scientificamente errata. http://www.plospathogens.org/article/info:doi/10.1371/journal.ppat.1001100

http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/titolo/1344699

http://www.liquidarea.com/2010/09/i-micobatteri-allinterno-dei-macrofagi-meccanismo-da-comprendere-per-lotta-contro-tubercolosi/

 Esame immunologico del sangue Quantiferon: http://www.geneticlab.it/it/laboratorio_lists_details.php?analisi=quanriferon-infettivologia

Come far preparare la ricetta medica e cosa far scrivere. http://www.analisipapagni.it/index.php?id=25&user_esami_pi1%5Buid%5D=9575

Il protocollo chirurgico sulle biopsie è errato MANUALE TECNICO PER LA DIAGNOSI MICROBIOLOGICA DELLA TUBERCOLOSI http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_614_allegato.pdf

Il dono fatale del bestiame per renderci schiavi delle principali malattie. Ernesto Burgio Comitato Scientifico ISDE Italia Trasformazioni degli ecosistemi, zoonosi (ri)emergenti e allarmi pandemici Citazione pag.11: Dal libro Armi, Acciaio e Malattie di Jared Diamond (libro storico) Capitolo XI “Il “dono fatale del bestiame”.. “l’allevamento e quindi il contatto continuo con gli animali ebbe anche come conseguenza il passaggio all’uomo di malattie di origine animale (praticamente tutte le principali malattie contagiose)…che alcuni millenni dopo sarebbero diventate …l’arma più potente nelle mani dei colonizzatori europei! http://www.isde.it/iniziative/2009/Settembre-Bosa/SABATO%2012-09-09/3%5E%20SESSIONE/Burgio%202%20pomeriggio.pdf

 Occultamento di grossi pericoli per fini spudoratamente economici. Citazione: “Effetto Boomerang: il latte crudo sembra essere pericoloso quanto il latte “commerciale”. C’è il reale rischio che il consumatore non consideri più il latte un alimento buono e sano, ma qualcosa che può contenere batteri e sostanze altamente pericolose. Se tale informazione prende piede, l’intero comparto lattiero caseario ne soffrirà pesantemente” http://www.aral.lom.it/public/upload/00000251_04_Zecconi.pdf – Riaquadro n. 13

IL VECCHIO LIBRETTO VA IN PENSIONE (e con lui anche il minomo controllo epidemiologico) http://www.italservizi.it/it/Articoli/il_vecchio_libretto_va_in_pensione.asp

Unico test la tubercolina scompare. I sospetti malati tornano a casa senza diagnosi Cosa ci insegna il caso della tubercolina scomparsa? A cura de Il Pensiero Scientifico Editore 26/03/2010 13.41.00 http://www.pensiero.it/news/news.asp?IDNews=971

Napoli: torna incubo tubercolosi ma termina il farmaco per curarla http://www.infooggi.it/articolo/napoli-torna-incubo-tubercolosi-ma-termina-il-farmaco-per-curarla/2916/

TBC DIMENTICATA

http://www.dica33.it/cont/news/1003/2402/dimenticata-scomparsa.asp

Antibiogramma http://it.wikipedia.org/wiki/Antibiogramma

Ex adiuvantibus, criterio http://www.treccani.it/enciclopedia/criterio-ex-adiuvantibus/

Se avete letto e studiato quanto sopra, e volete approfondire, cliccate qui:

https://www.facebook.com/notes/informare-per-sopravvivere/la-nascita-pianificata-della-malattia-rara-ma-diffusa-dossier-alimentazione-infe/396499017088624

PER ALTRE FONTI CLICCARE IL LINK DI SEGUITO

Articolo scritto da Giancarlo Luzzi per Informare per Sopravvivere ©RIPRODUZIONE RISERVATA Per ogni copia, parziale o totale che sia, si richiede la chiara citazione della fonte e del relativo URL. https://www.facebook.com/notes/informare-per-sopravvivere/lo-sapete-che-dietro-al-commercio-di-latte-e-latticini-si-nascondono-temibili-ve/180286142043247
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Vaccinazioni: Conosciamo i rischi e i sintomi delle reazioni?

Vaccinazioni? Conosciamo i reali rischi? Quali sono e come identificare i sintomi di reazioni da vaccino ? 

Quanto sappiamo davvero del rapporto rischio/beneficio?

aprile 2014 e relativi aggiornamenti
Questo il Messaggio di NVIC a Times Square Jumbotron

 ecco a voi il video
YOUTUBE
https://www.youtube.com/watch?v=-P3mAk7gCEE

 

Nel marzo 2013, il National Vaccine Information Center ha lanciato un cartellone nazionale di istruzione sulla vaccinazione con campagna pubblicitaria per sostenere per la consapevolezza dei rischi del vaccino e il diritto di esercitare, consenso informato volontario alla vaccinazione.

Il messaggio scelto pro-vaccino;

Così NVIC  attraverso i cartelloni apparsi,ben visibili in Times Square , a New York City, Washington, Oregon, Arizona, Illinois, Texas, Georgia, New Jersey, New York e sugli autobus di Denver,in aeroporto e nel quartiere storico ,nel  maggio 2014,lancia la campagna di consapevolezza reale sul rapporto beneficio/rischio delle vaccinazioni.

Come i farmaci da prescrizione, così anche i vaccini sono prodotti farmaceutici che portano due rischi:

il prodotto non funziona oppure  il prodotto causerà danni.

Il National Vaccine Information Center (NVIC) è un ente di beneficenza senza scopo di lucro fondato nel 1982 per prevenire i danni e le morti da vaccinazione, attraverso l’istruzione pubblica.

Ne fanno parte partecipando molti medici e legali,lottando per il consenso informato, nelle politiche di ricerca medica ,  per le leggi di salute pubblica, comprese le esenzioni da vaccinazione, le politiche e le leggi per motivi di salute e di credenze religiose e coscienza detenuti.

NVIC supporta inoltre l’adozione del principio di precauzione in base al Ippocrate “primo, non nuocere” approcciando alle politiche della salute pubblica, condividendo le decisioni mediche da parte dei medici con i pazienti in stretta collaborazione.

VACCINAZIONI: conoscere i rischi

Come il primo vaccino per il vaiolo, ogni vaccino raccomandato oggi dai funzionari sanitari del governo e dalle associazioni di categoria medica,comporta un rischio di complicanze, come l‘infiammazione del cervello, che può portare a danni cronici del cervello, a danni del sistema immunitario o alla morte.

Campagna NVIC Vaccine Education

Durante il mese di aprile 2013, NVIC condice una campagna di sesibilizzazione e di informazione sul “conoscere i rischi e fallimenti”,tramite l’affissione di  un cartellone nei pressi dell’edificio State Capitol in Austin, Texas. 

Durante il mese di marzo 2013, NVIC pubblicata anche cartelloni a Portland, OR; Olympia, WA;Phoenix e Tucson, AZ e Chicago, IL.

NVIC Cartelloni su New Jersey Turnpike

NVIC continua con l’affissione di cartelloni su New Jersey Turnpike, pubblicati sul nord e sud I-95 Edison  vicino a New York City. Si stima che circa 500.000 persone a settimana vedano i cartelloni pubblicitari, che rimarranno fino a settembre 2014.

NVIC Denver Bus annuncio

Il Direttore legale NVIC dello stato del  Colorado, Cindy Loveland si trova di fronte uno degli autobus nel quartiere storico di Denver con un annuncio NVIC ,sull’informazione vaccinale.

C’è un ampio spettro di complicanze da vaccino, identificate e riconosciute nella letteratura medica e dall’Istituto di Medicina (IOM), National Academy of Sciences, tra cui:

  • Infiammazione del cervello / encefalopatia acuta
  • Disfunzione cronica del sistema nervoso
  • Anafilassi
  • Convulsioni febbrili
  • Sindrome di Guillain Barre (GBS)
  • Neurite brachiale
  • L’artrite acuta e cronica
  • Trombocitopenia
  • Vaiolo, la poliomielite, il morbillo e varicella zoster
  • Morte
  • Shock e “stato di shock insolito”
  • Pianto prolungato, inconsolabile
  • Sincope

Suscettibilità individuale a reazioni ai vaccini

Nel 2012, l‘OIM ha pubblicato un rapporto “effetti avversi dei vaccini: Evidenze e Causalità  riconoscendo che ci sono fattori ad alto rischio non ancora identificati dalla scienza medica che possono aumentare la “suscettibilità individuale” per reazioni ai vaccini:

“Sia la ricerca epidemiologica e meccanicistica suggerisce che la maggior parte delle persone che sperimentano una reazione avversa ai vaccini hanno una predisposizione preesistente. Possono esistere queste predisposizioni per una serie di ragioni – varianti genetiche (in DNA umano o microbioma), esposizioni ambientali. Alcune di queste reazioni avverse sono specifiche per il vaccino, mentre altre possono non esserlo. Alcune di queste predisposizioni possono essere rilevabili prima della somministrazione del vaccino “ – Istituto di Medicina 2012.

Lacune nelle conoscenze sui singoli Rischi sulla Vaccinazione

Nel 2013, l’OIM ha pubblicato un altro rapporto, “L’Infanzia; Immunizzazione  e sicurezza: preoccupazioni delle parti interessate, prove scientifiche e  Studi”  dichiarando l’esistenza di lacune significative sulla conoscenza scientifica dei bambini, biologicamente a più alto rischio di soffrire di lesioni ,danni o morte da vaccinazione :

“Il comitato ha trovato limitata e incerta sull’esito,la valutazione dei risultati in sottopopolazioni di bambini, che possono essere potenzialmente suscettibili da reazioni avverse ai vaccini (come ad esempio i bambini con una storia familiare di malattie autoimmuni o di allergie o bambini nati prematuramente) “ – Istituto di Medicina 2013.    

Aggiornamento fonti 

La Colonizzazione batterica dell’intestino ha un ruolo importante nello sviluppo post-natale e nella maturazione del sistema immunitario ed endocrino. Questi processi sono fattori chiave alla base del sistema nervoso centrale (SNC).
  • http://www.nature.com/mp/journal/v18/n6/full/mp201277a.html

Piano Corrente di Vaccinazione : più prove richieste 

Il Comitato IOM, che ha esaminato la sicurezza del programma vaccinale dell’infanzia federale raccomandato attualmente, ha scoperto che non era stato pienamente valutato scientificamente:

“La maggior parte della ricerca correlata al vaccino, si concentra sui risultati delle singole vaccinazioni o combinazioni di vaccini somministrati in una sola dose. Sebbene ciascun vaccino viene valutato nel contesto del programma di immunizzazione globale che esisteva al momento del riesame di tale vaccino, elementi del calendario non vengono valutati una volta che viene regolato per accogliere un nuovo vaccino. Pertanto, gli elementi chiave di tutta la programmazione – il numero, la frequenza, i tempi, l’ordine e l’età di somministrazione della vaccinazione- non sono stati sistematicamente esaminati in studi di ricerca “ – Istituto di Medicina (2013).

Questioni in sospeso sulle vaccinazioni;  Le malattie croniche

A causa della mancanza di sufficienti studi metodologicamente validi, condotti e pubblicati nella letteratura medica, il comitato IOM analizzando la sicurezza e la pianificazione del corrente vaccino sull’infanzia, non era in grado di determinare se il programma fosse stato o meno associato con il successivo disturbo correlato ai danni cronici dello sviluppo del cervello e sui disturbi del sistema immunitario e disabilità nei bambini:  

  • asma;
  • atopia
  • allergia
  • autoimmunità
  • autismo
  • disturbi di apprendimento
  • disturbi della comunicazione
  • disturbi dello sviluppo
  • disabilità intellettiva
  • Disturbo da deficit di attenzione
  • disturbo da comportamento dirompente
  • tic e sindrome di Tourette
  • convulsioni
  • convulsioni febbrili
  • epilessia

 

Come identificare i sintomi di reazioni da vaccino

Non tutti i  problemi di salute gravi che si verificano dopo la vaccinazione, sono causati da un vaccino o da vaccinazioni recentemente ricevute. Diversi vaccini sono associati a diversi segni di reazione e sintomi che si verificano anche dopo diversi periodi di tempo successivi alla vaccinazione.

Se i sintomi elencati di seguito si verificano nelle ore, giorni o settimane successive  alla vaccinazione, è molto importante contattare immediatamente un medico:

  • pronunciato gonfiore e arrossamento, calore o indurimento al sito di iniezione che continua per giorni o settimane
  • eruzione corpo o orticaria
  • scossa / collasso
  • insensibilità, sonno profondo prolungato
  • urla acute  (possono includere inarcamento della schiena)
  • ore di persistente, pianto inconsolabile
  • febbre alta
  • distress respiratorio (difficoltà respiratorie)
  • contrazioni o spasmi del corpo, braccio, gamba o la testa
  • laminazione o incrocio di occhi
  •  dolore al collo o alla testa
  • dolore o debolezza muscolare
  • invalidante stanchezza
  • perdita di memoria e di abilità mentali
  • paralisi di qualsiasi parte del corpo
  • cambiamenti nel modello di sonno / veglia e cambiamenti di personalità drammatici
  • mancanza di contatto con gli occhi o ritiro sociale
  • perdita della capacità di rotolare, sedersi o alzarsi
  • sbattere la testa o inusuali sbattimento, sfregamento, dondolo, la filatura
  • insorgenza di mal d’orecchio o problemi respiratori
  • diarrea grave / persistente o costipazione cronica
  • eccessiva ecchimosi, sanguinamento o anemia
  • altra grave perdita di benessere fisico, mentale o emozionale

Gravi complicazioni della vaccinazione possono portare a danni permanenti o la morte. Assicurarsi che tutti i problemi di salute, ricoveri e infortuni che si verificano dopo la vaccinazione siano inseriti in cartelle cliniche permanenti scritte ed elettroniche, e che le copie  vengano conservate dalla persona vaccinata o il genitore / tutore di quella persona.

(Per saperne di più su come riconoscere i sintomi della reazione di vaccino e le complicanze associate con i 17 diversi vaccini raccomandati dal CDC e associazioni di categoria medica).

“La legge del 1986” e la Tutela Nazionale sulle vaccinazioni all’infanzia

Nel 1986, il Congresso approvò una legge nazionale sulla tutela dell’infanzia a fronte delle vaccinazioni. La legge è stata creata dal Congresso in risposta alle pressioni da parte dell’industria farmaceutica e associazioni di categoria medica per proteggere le aziende farmaceutiche e medici dalla responsabilità civile del prodotto e dalle cause di negligenza per i danni gravi e le morti causate dalle vaccinazioni.

. La legge, che ha riconosciuto che i vaccini comportano rischi gravi, ha creato un programma federale di risarcimento danni vaccino (VICP) .

 Entro il 2013, il VICP ha assegnato più di 2,6 miliardi dollari di risarcimenti ai danneggiati e alle  loro famiglie; ma due su tre danni da vaccino vengono respinti per il risarcimento.

I danneggiati e morti da vaccini per la pertosse, sono quelli più riconosciuti e più risarciti, seguiti dai danneggiati per il vaccino contro l’influenza, il vaccino MPR e il vaccino contro l’epatite B.     

(Per saperne di più sul programma di risarcimento danni vaccino federale) .

Gli eventi avversi  (VAERS) e il sistema di segnalazione per danno da vaccino.

Secondo la legge federale, i medici e tutti i fornitori di vaccini negli Stati Uniti sono tenuti a:

  1. Fornire per iscritto i benefici e rischi,con tutte le dovute informazioni  prima della vaccinazione ;
  2. Tenere un registro permanente di tutte le vaccinazioni somministrate, compreso il nome del produttore e il numero del lotto di vaccino;
  3. Registrare i sintomi di gravi problemi di salute in una  cartella clinica permanente del paziente;
  4. Fare una relazione al VAERS,in caso  di gravi problemi di salute, ricoveri, morti e danneggiati,che si verificano di seguito alle vaccinazioni ;

 

Si stima che solo tra l’uno e il 10 per cento di tutti gli eventi avversi del vaccino vengono segnalati al VAERS.  

Se un medico o un produttore di  vaccini,si rifiuta di fare un rapporto di segnalazione di evento avverso al  VAERS, la persona o la famiglia della persona, che ha subito un danno  successivo alla vaccinazione, può  segnalare direttamente al VAERS.

Vaccinazioni: PREVENZIONE e REAZIONI

L’approccio del giuramento di un medico,”primo, non nuocere” alla vaccinazione, è cambiato dopo che il Congresso ha approvato la Legge Nazionale che tutela l’infanzia del 1986. 

 Dopo che è stata approvata la legge, c’era meno enfasi sulla prevenzione delle reazioni al vaccino ,dimostrato dal fatto che i funzionari della sanità pubblica e le associazioni di categoria medica erano concordi sulle gravi reazioni  come convulsioni / crisi epilettiche, urla acute, collasso / shock (episodi ipotonici iporesponsivi) , associate ai vaccini contro la pertosse.

E’  molto importante quindi,leggere le dichiarazioni di informazione dei Produttori di vaccini (foglietti illustrativi) per conoscere ed essere consapevoli,sui risultati di studi clinici di pre-rilascio di autorizzazioni e sugli effetti collaterali del vaccino.

  • http://www.nvic.org/Ask-Eight-Questions.aspx

VACCINAZIONI: CONOSCERNE I FALLIMENTI 

I vaccini possono fornire un’immunità temporanea, ma anche breve contro le malattie.

I Vaccini contro la pertosse, l’influenza e la parotite sono tre esempi. Bambini e adulti completamente vaccinati possono trasmettere la pertosse, l’influenza, parotite e altre infezioni agli altri.

  • VACCINO CONTRO LA PERTOSSE: calo di Immunità 

 Se la pertosse sta circolando nella comunità, c’è ancora una possibilità che una persona completamente vaccinato possa contrarre questa malattia molto contagiosa. Quando voi o il vostro bambino sviluppa una tosse prolungata o grave, potrebbe essere pertosse. Il modo migliore per scoprirlo è quello di rivolgersi al proprio medico “ – Centers for Disease Control (2013).

Secondo il CDC, “c’è una copertura vaccinale elevata per i bambini a livello nazionale”, con i vaccini contenenti pertosse, anche se  l’immunità svanisce entro due anni dalla vaccinazione.  Il CDC afferma “Se il medico conferma che avete la pertosse, il  corpo avrà una difesa naturale (immunità) per le future infezioni. Alcuni studi  suggeriscono che l’infezione da pertosse può fornire l’immunità per 4-20 anni. “.

Nel 2012, il 95% dei bambini che iniziano l’asilo negli Stati Uniti aveva ricevuto quattro o cinque  vaccini contenenti pertosse, e nel 2011 quasi l’80% degli adolescenti l’aveva contratta .

Nel 2012, i funzionari del CDC hanno dichiarato che gli individui non vaccinati  “non alimentando le epidemie su larga scala o epidemie di pertosse negli Stati Uniti” .

I sintomi di infezione da pertosse sono:

naso che cola, febbre e tosse lieve per una o due settimane che progredisce ad accessi di tosse violenta seguita da un suono acuto  (nei neonati e nei bambini piccoli), con vomito di muco denso e appiccicoso e la stanchezza.

Complicanze gravi includono polmonite, infiammazione del cervello e convulsioni e morte.  (Per saperne di più sul saperne di più sui segni, sintomi e complicanze della pertosse infezione,clicca qui).

  • EFFICACIA LIMITATA DEL VACCINO ANTINFLUENZALE.

“Sfortunatamente, alcune persone possono contrarre il virus dell’influenza grazie  al vaccino antinfluenzale. La protezione fornita dalla vaccinazione antinfluenzale può variare ampiamente, basata in parte sulle condizioni di salute e di età “. – Centers for Diseases Control (2013) .

Secondo il CDC, il vaccino contro l’influenza 2012/2013 è stata del 9, 56 per cento efficace, a seconda del ceppo, con gli anziani che ricevono poca o addirittura,nessuna protezione dall’ influenza A ceppo H3N2   

Sintomi di influenza :

Ci sono due tipi principali di influenza ( A e B) e sintomi possono includere febbre, brividi, mal di gola, stanchezza, muscolari e dolori muscolari, tosse, diarrea e vomito che può durare per più di una settimana. Gravi complicanze dell’influenza includono le infezioni disidratazione, dell’orecchio batterica e sinusite, bronchite, polmonite e la morte.

(Per saperne di più sui segni, sintomi e complicanze dell’influenza e clicca qui)

  • VACCINO CONTRO LA PAROTITE: focolai nel vaccinati

Nel corso degli ultimi 15 anni, ci sono stati focolai di parotite negli Stati Uniti e in altri paesi in popolazioni completamente vaccinate che hanno ricevuto due dosi di vaccino(MMR) ; il calo dell’ immunità acquisita è considerata la causa.

Nel 2011-2012, il 95% dei bambini che iniziano l’asilo negli Stati Uniti ,aveva ricevuto le due dosi di vaccino contro la parotite  (MMR)  e nel 2011 circa il 90% degli adolescenti aveva ricevuto sempre le due dosi di vaccino contro la parotite contenenti (MMR).  

Sintomi dell’infezione da parotite includono febbre, mal di testa, dolori muscolari, stanchezza, perdita di appetito, gonfio e tenero ghiandole salivari sotto le orecchie su una o entrambe le parti che possono durare per diverse settimane. Rare complicanze possono includere la sterilità nei maschi.  

(Per saperne di più sui segni, sintomi e complicanze della parotite clicca qui)

Identificare i sintomi di malattie infettive

Come ogni vaccino è diverso, ogni malattia infettiva ha diversi segni e sintomi che si verificano entro periodi di tempo diversi dopo l’infezione. Alcune delle gravi complicazioni delle vaccinazioni, come l’infiammazione del cervello, sono anche gravi complicazioni di malattie infettive.

Se si verificano sintomi di infezione o complicazioni, è molto importante contattare immediatamente un medico.

(Per saperne di più su come riconoscere i sintomi della reazione di vaccino associati con 17 differenti malattie infettive per le quali sono stati sviluppati vaccini clicca qui)

FONTE
  • http://www.nvic.org/vaccines-and-diseases/Vaccinations–Know-the-risks-and-failures-.aspx

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