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Reazioni avverse? Lo stesso CDC lo ammette: “Ogni vaccino può causare effetti collaterali”

Gli effetti collaterali da Vaccino

Ricordiamo -ovviamente- che le gravi reazioni non sono minimamente accennate ( a parte per l’antinfluenzale e l’MMR/MMRP) ed in tutte le descrizioni, viene attestata la sicurezza ed il monitoraggio dei vaccini; vorremmo trasparenza sui test eseguiti che ne attestano l’efficacia tanto dichiarata, ma purtroppo non sono disponibili.

Se pur riportando fedelmente le affermazioni del CDC,non possiamo esimerci dal pubblicare i relativi studi ed articoli correlati con fonti ufficiali per il relativi danni da vaccino.

Leggere “relativo dolore al sito di inoculazione” senza elencare gli effetti e i danni subiti da centinaia di bambini, è una grave mancanza di rispetto ed un insulto all’intelligenza di tutti.

Tuttavia sotto ogni vaccinazione elencano i seguenti punti (chiediamoci come mai).

CORRELATI

Adverse Events following 12 and 18 Month Vaccinations: a Population-Based, Self-Controlled Case Series Analysis

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3236196/

I problemi che potrebbero accadere dopo qualsiasi vaccino:

  • La gente a volte sviene dopo una procedura medica, compresa la vaccinazione. Bisognerebbe informare il medico se si avverte senso di instabilità,  disturbi visivi o ronzio nelle orecchie.
  • Alcune persone percepiscono un forte dolore alla spalla ed hanno difficoltà a muovere il braccio in cui è stato inoculato il vaccino.
  • Qualsiasi farmaco può causare una grave reazione allergica.
  • Come con qualsiasi medicinale, c’è una possibilità molto remota di un vaccino che causa un grave infortunio o di morte.

Nella pagina dello stesso Centers for Disease Control and Prevention, viene affermato quanto segue:

“Ogni vaccino può causare effetti collaterali”.

Di seguito sono elencati i vaccini autorizzati negli Stati Uniti e gli effetti collaterali che sono stati associati con ciascuno di loro. Ricordate, i vaccini, come qualsiasi farmaco, possono causare effetti indesiderati.

  • http://www.cdc.gov/vaccines/vac-gen/side-effects.htm

immagine bimbo

Vaccino DTaP (effetti collaterali)

(difterite, tetano, pertosse acellulare e)

Quali sono i rischi del vaccino DTaP?

Un vaccino, come qualsiasi farmaco, è in grado di causare gravi problemi, come gravi reazioni allergiche.

Problemi lievi 

  • Febbre
  • Rossore, dolore o gonfiore in cui è stato inoculato il vaccino
  • Irascibilità
  • Stanchezza o scarso appetito
  • Vomito

I problemi moderati 

  • Svenimenti, spasmi,convulsioni,crisi epilettiche
  • Pianto inconsolabile
  • Febbre alta

I problemi gravi
Reazione allergica grave,ma molti altri gravi problemi sono stati segnalati dopo il vaccino DTaP.

Questi includono:

  • Svenimenti,crisi convulsive, il coma
  • Danni permanenti al cervello

Epatite e gli effetti collaterali

  • dolore al luogo di inoculazione
  • mal di testa
  • inappetenza
  • stanchezza

Se si verificano questi problemi, di solito durano 1 o 2 giorni

Problemi gravi

grave reazione allergica, nel giro di pochi minuti a poche ore dopo il colpo.

Vaccino dell’epatite B effetti collaterali

Quali sono i rischi di vaccino contro l’epatite B?

  • Dolore al luogo di inoculazione
  • Febbre alta
  • Gravi reazioni allergiche

 

Hib effetti collaterali

Quali sono i rischi derivati dalla vaccinazione  Hib (Haemophilus influenzae tipo b) ?

 

Lievi problemi seguenti al vaccino Hib sono:

  • arrossamento, calore, o gonfiore in cui è stato inoculato il vaccino
  • febbre

E’ importante monitorare il paziente dopo una vaccinazione.

HPV – vaccino Cervarix e gli effetti collaterali (Papillomavirus Umano Cervarix vaccino)

Quali sono i rischi da HPV – il vaccino Cervarix

Le reazioni in cui è stato inoculato il vaccino:

  • Dolore
  • Rossore o gonfiore
  • Altre reazioni
  • Febbre alta
  • Mal di testa o stanchezza
  • Nausea, vomito, diarrea o dolore addominale
  • Dolori muscolari o articolari
  • Svenimento

 

HPV – vaccino effetti collaterali del Gardasil-9 (Papillomavirus umano Gardasil vaccino-9)

Le reazioni nel braccio in cui è stato dato il colpo:

  • Dolore (circa 9 persone su 10)
  • Rossore o gonfiore (circa 1 persona su 3)
  • Febbre
  • mal di testa

HPV – vaccino Gardasil e gli effetti collaterali (Papillomavirus Umano Gardasil vaccino)

  • Le reazioni nel braccio in cui è stato dato il colpo
    • Dolore
    • Rossore o gonfiore
  • Febbre:
  • Mal di testa (circa 1 persona su 3)
  • Svenimento e sintomi correlati (ad esempio crisi convulsive,abbassamento della pressione,ronzio nelle orecchie)

 

Influenza (vaccino inattivato) e gli effetti collaterali

  • dolore, rossore o gonfiore in cui è stato inoculato il vaccino
  • raucedine
  • occhi irritati, rossi o prurito
  • tosse
  • febbre
  • dolori
  • mal di testa
  • pizzicore
  • stanchezza

Problemi più gravi :

  • Guillain-Barré (GBS)
  • I bambini che ricevono il vaccino antinfluenzale con il vaccino pneumococcico (PCV13), e / o vaccino DTaP allo stesso tempo sono vulnerabili potrebbero perciò avere dei gravi effetti. Parlarne con il proprio medico di fiducia.

Influenza (vaccino attivo)  e gli effetti collaterali

Bambini e adolescenti 2-17 anni di età:

  • naso che cola / congestione nasale
  • tosse
  • febbre
  • mal di testa e dolori muscolari
  • rantolo
  • dolori addominali, vomito o diarrea

Adulti 18-49 anni di età:

  • naso che cola / congestione nasale
  • gola infiammata
  • tosse
  • brividi
  • la stanchezza / debolezza
  • mal di testa

Vaccino MMR e gli effetti collaterali

(morbillo, parotite, rosolia )

Lievi problemi

  • Febbre
  • Reazione allergica
  • Gonfiore delle ghiandole nelle guance o collo
  • Crisi convulsive,spasmi
  • febbre molto alta
  • Dolore temporaneo e rigidità delle articolazioni
  • Temporaneo abbassamento del numero di piastrine, che può causare un disturbo della coagulazione
  • Reazione allergica grave (meno di 1 su un milione di dosi)
  • Diversi altri problemi gravi sono stati segnalati:
    • Sordità
    • crisi ,coma
    • Danni permanenti al cervello

    Questi sono così rari che è difficile dire se essi sono causati dal vaccino.

Vaccino MMRV effetti collaterali

(morbillo, parotite, rosolia e varicella)

  • Febbre
  • Reazione allergica
  • Gonfiore delle ghiandole nelle guance o collo
  • crisi convulsive,svenimenti,febbre molto alta
  • Temporaneo abbassamento del numero di piastrine, che può causare un disturbo della coagulazione
  • Sordità.
  • coma, crisi epilettiche e convulsive
  • Danni permanenti al cervello.

Meningococcica ACWY e gli effetti collaterali

Ben la metà delle persone che ricevono i vaccini meningococcici hanno effetti collaterali.

Problemi gravi

  • Febbre, reazioni allergiche gravi, in pochi minuti ad alcune ore del colpo.

Sierogruppo B (MenB) e gli effetti collaterali

  • Dolore, rossore o gonfiore in cui è stato inoculato il vaccino
  • Stanchezza o affaticamento
  • Mal di testa
  • Dolori muscolari o articolari
  • Febbre o brividi
  • Nausea o diarrea

Vaccino PCV13  e gli effetti collaterali

(pneumococcico coniugato)

  • Circa la metà dei bambini ha avuto sonnolenza,inappetenza,gonfiore e rossore nel sito di inoculazione,febbre alta,irascibilità,pianto.
  • stanchezza, mal di testa, brividi, dolori muscolari .
  • Potrebbero avvenire fatali reazioni allergiche ( questo per qualsiasi vaccino)

Vaccino PPSV23 effetti collaterali

(pneumococcico polisaccaridico)

Circa la metà delle persone che ottenere PPSV ha seppur lievi,degli effetti collaterali.

Vaccino antipolio effetti collaterali

Alcune persone che si vaccinano con il  Vaccino antipolio inattivato (IPV) accusano dolore nel sito di iniezione.

Vaccino contro la rabbia e gli effetti collaterali

Un vaccino, come qualsiasi farmaco, è in grado di causare gravi problemi, come gravi reazioni allergiche. Il rischio di un vaccino causare gravi danni o la morte, è estremamente basso ma esiste.

Lievi problemi

  • dolore, arrossamento, gonfiore, prurito o dove è stato dato inoculato il vaccino
  • mal di testa, nausea, dolore addominale, dolori muscolari, vertigini

Problemi moderati

  • orticaria, dolore alle articolazioni, febbre
  • Guillain Barré (GBS)

Rotavirus vaccino e gli effetti collaterali

  • I bambini potrebbero diventare irritabili, con febbre, diarrea temporanea.

Gravi problemi seguenti al vaccino contro il rotavirus:

  • Intussuscezione è un tipo di blocco intestinale che viene trattato in un ospedale, e può richiedere un intervento chirurgico.

 

Herpes zostere gli effetti collaterali

Lievi problemi

  • Arrossamento, dolore, gonfiore o prurito al sito di iniezione
  • Mal di testa

 

Td vaccino

(Adult tetano e difterite)

Quali sono i rischi di vaccino Td?

  • Il dolore in cui è stato inoculato il vaccino,con arrossamento o gonfiore
  • Febbre anche alta
  • Mal di testa
  • Stanchezza
  • Gonfiore, dolore, sanguinamento e / o arrossamento nel braccio in cui è stato inoculato il vaccino

Vaccino Tdap

(Combinato tetano, difterite e pertosse)

  • dolore in cui è stato dato inoculato il vaccino con arrossamento o gonfiore
  • Lieve febbre alta
  • Mal di testa
  • Stanchezza
  • Nausea, vomito, diarrea, mal di stomaco
  • Brividi, dolori alle articolazioni
  • Dolori muscolari
  • Rash, ingrossamento delle ghiandole linfatiche

Gravi problemi seguenti Tdap

  • Gonfiore, dolore, sanguinamento e arrossamento nel braccio in cui è stato inoculato il colpo

 

Varicella (varicella) e gli effetti collaterali

  • Dolore o gonfiore in cui è stato inoculato il colpo
  • Febbre
  • Lieve eruzione cutanea, fino ad un mese dopo la vaccinazione .
  • E’possibile per queste persone di infettare altri membri della loro famiglia

Nota: La prima dose di vaccino MMRV è stata associata con rash e febbre alta. Questi di solito si verificano 5-12 giorni dopo la prima dose.

Problemi moderati

  • Svenimenti,crisi (spasmi ) causati dalla febbre .

Problemi gravi

  • Polmonite (molto raro)

Altri problemi gravi, compresi danni cerebrali gravi e abbassamento delle piastrine, sono stati riportati dopo la vaccinazione varicella.

Che cosa succede se c’è una reazione moderata o grave?

Che cosa devo cercare?

  • Ogni condizione anomala, come una febbre alta o comportamento insolito.
  • I segni di una grave reazione allergica possono includere difficoltà respiratorie, raucedine o dispnea, orticaria, pallore, debolezza, un battito cardiaco accelerato o vertigini.

Cosa dovrei fare?

  • Chiamare un medico
  • Dire al medico quello che è successo, la data e l’ora della somministrazione del vaccino.
  • Chiedi al medico, infermiere o struttura sanitaria si segnalare la reazione (FARMACOVIGILANZA).

PER SEGNALAZIONE

Modalità di segnalazione delle sospette reazioni avverse ai medicinali

Le segnalazioni spontanee di sospette reazioni avverse costituiscono un’importante fonte di informazioni per le attività di farmacovigilanza, in quanto consentono di rilevare potenziali segnali di allarme relativi all’uso di tutti i farmaci disponibili sul territorio nazionale. La Farmacovigilanza coinvolge a diversi livelli tutta la comunità: pazienti, prescrittori, operatori sanitari, aziende farmaceutiche, istituzioni ed accademia e la segnalazione può essere effettuata non solo dall’operatore sanitario ma anche dai cittadini.

  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/modalit%C3%A0-di-segnalazione-delle-sospette-reazioni-avverse-ai-medicinali

CORRELATI

“Vaccinazione MMR”

https://vacciniinforma.it/?p=3013

VACCINO DTP; REAZIONI AVVERSE

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Epatite B Vaccino per neonati: Ne vale la pena?

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HPV: una sezione interamente dedicata

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Questione Polio; una sezione interamente dedicata

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Meningite; una sezione interamente dedicata

https://vacciniinforma.it/?s=meningite

Influenza; una sezione interamente dedicata

https://vacciniinforma.it/?s=influenza

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Vaccino contro il Papilloma Virus umano? Migliaia le ragazze colpite da malattie debilitanti dopo la vaccinazione nel Regno Unito

Vaccino contro il Papilloma Virus umano?

Migliaia le ragazze colpite da  malattie debilitanti dopo la vaccinazione nel Regno Unito.

Trattasi solo del Regno Unito?

I dati cosa dicono?

Perché le Istituzioni continuano ad essere assenti?


ragazze hpv

 

Quando Caron Ryalls  firmò per la vaccinazione contro il Papilloma Virus umano di sua figlia Emily,lo fece ovviamente per proteggerla contro il cancro cervicale; non sapeva che tutto sarebbe andato in maniera diversa,non poteva aspettarselo.

Purtroppo gli ultimi quattro anni si sono trasformati in un incubo per la famiglia; diversi gli effetti collaterali da Emily subiti.

Dopo  appena due settimane dalla prima iniezione contro l’HPV, l’adolescente Emily  ha sperimentato sulla sua pelle questi effetti,attraverso vertigini e nausea.

“I sintomi nel tempo sono cresciuti e io stavo sempre peggio; dopo la seconda e terza iniezione, sono andata in Pronto soccorso più volte lamentando dolori al petto e  dolori addominali,così come difficoltà di respirazione” spiega Emily.

Ora La ragazza, ha 17 anni e racconta:

“Una volta non riuscivo a muovermi nulla su un lato del mio corpo. Non sapevo cosa stesse accadendo. “

Emily è una delle migliaia di ragazze adolescenti che sono state colpite purtroppo da malattie debilitanti a seguito della vaccinazione di routine contro l’HPV. Lei forse potrebbe stare meglio e guarire,ma non si sa davvero nulla.

“Prima della vaccinazione, Emily  aveva una storia clinica senza problemi”, ha raccontato la signora Ryalls, 49 anni dall’Ossett (West Yorkshire).

“Lei è sempre stata una ragazza con buona salute e sana; era un’atleta ed una studentessa davvero brillante nella sua scuola”.

La signora ha segnalato l’accaduto e le condizioni di Emily presso la Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency (MHRA). Negli ultimi 10 anni fino ad aprile di quest’anno, l’agenzia in questione, ha ricevuto quasi 22.000 reazioni sospette e avverse al farmaco (ADR); i rapporti evidenziano chiaramente le 13 categorie, tra cui l’influenza di vaccinazione ordinaria,l’MMR, il tetano, la difterite e la poliomielite.

drug-reactions

 

  • SOLAMENTE nella categoria HPV contiamo  8.228 casi di reazione avversa (ADR), di cui 2.587 classificati come “gravi” (queste definizioni vengono stilate in base alla pericolosità).

La MHRA ha dichiarato che i dati non rispecchiano la vera quantità di ADR a causa di un “livello scarso,sconosciuto e variabile della segnalazione”.

L’agenzia stima di ricevere SOLTANTO il 10 per cento di tutti i rapporti, suggerendo il numero effettivo di ragazze che soffrono ADR,le quali potrebbero essere decine di migliaia di persone.

“Ogni visita in cui veniva menzionata la vaccinazione contro l’HPV è stata accolta con ostilità e derisione” afferma la signora Ryalls.

Due anni dopo,Emily venne curata dal Dr Pradip Thakker presso il Queens Medical Centre di Nottingham; diagnosi? quella di POTS (sindrome di tachicardia posturale ortostatica), una condizione in cui,anche i movimenti più semplici (rimettersi in piedi da sdraiati) causa un battito cardiaco eccessivamente alto.

A questo punto Emily, era in grado di gestire solo tre o quattro ore di scuola alla settimana. La signora Ryalls, che aveva costruito una piccola casa editrice, è stata costretta a chiudere ecurare a tempo pieno Emily.

Il Cancer Research UK  sottolinea che il cancro cervicale è il secondo tumore più comune nelle donne sotto i 35 anni nel Regno Unito; a circa 3.000 donne ogni anno viene diagnosticato un cancro del collo dell’utero. Si stima che circa 400 vite potrebbero essere salvate ogni anno a seguito di vaccinazione delle ragazze.

Dopo le numerose testimonianza noi non crediamo in questa vaccinazione “salva-vita”.

L’NHS dichiara che il vaccino,introdotto nel quadro del programma di immunizzazione di routine  nel 2008, protegge contro i due tipi di HPV che causano il 70 per cento dei casi di cancro del collo dell’utero. Lo screening è ancora necessario per cercare di raccogliere i dati di lesioni del collo dell’utero causati da altri tipi di HPV che possono portare al cancro.

Dal settembre 2014, le ragazze hanno ricevuto solo due iniezioni. Il NHS afferma la grande efficacia di questo programma.

Tuttavia, altri paesi stanno denunciando. La lista è lunga e le testimonianze innumerevoli oramai; svariati e molteplici gli effetti collaterali.Un documentario televisivo danese trasmesso all’inizio di quest’anno ha evidenziato il gran numero di ragazze che sembrano essere state colpite a seguito della loro vaccinazione contro l’HPV.

*** (FONTE E ARTICOLO CORRELATO)***

Effetti collaterali CORRELATI al vaccino quadrivalente del papilloma umano, Gardasil

  • http://www.danmedj.dk/portal/page/portal/danmedj.dk/dmj_forside/PAST_ISSUE/2015/DMJ_2015_04/A5064
  • http://sanevax.org/suspected-side-effects-gardasil/

Alcune,come Emily nel Regno Unito, sono ora sulla sedia a rotelle.

L’anno scorso, il Giappone ha ritirato la sua raccomandazione per il vaccino contro l’HPV a causa di effetti collaterali segnalati.

In un articolo pubblicato la scorsa settimana sulla rivista Clinical Rheumatology Springer, il Dr Manuel Martinez-Lavin, il quale ha in cura le persone con condizioni di dolore cronico da più di 30 anni, ha dichiarato che queste malattie sono “più frequenti dopo la vaccinazione HPV”.

Egli scrisse: “La vaccinazione è una delle misure più efficaci di sanità pubblica nella storia della medicina.Tuttavia, le reazioni avverse apparentemente esplicite sono state descritte dopo l’iniezione dei nuovi vaccini contro il papillomavirus umano (HPV). Le reazioni avverse sembrano essere più frequenti dopo la vaccinazione HPV rispetto ad altri tipi di vaccinazioni; La fibromialgia,è tra le malattie sviluppate dopo la vaccinazione HPV, e  i medici devono essere consapevoli della possibile associazione tra la vaccinazione contro l’HPV e lo sviluppo di queste  sindromi”.

La signora Ryalls e le circa 80 famiglie di tutto il Regno Unito stanno provvedendo e si sono riunite. Essi hanno costituito un’Associazione per le figlie danneggiate dalla vaccinazione contro l’HPV  (AHVID); la signora Ryalls ha dichiarato:

“Vogliamo avere una voce e faremo il massimo  per il trattamento e  per un sistema ATTIVO di farmacovigilanza, per una maggiore segnalazione di reazioni avverse, un miglior supporto educativo e una maggiore trasparenza e informazione per permettere ai genitori di prendere una decisione informata in merito  alla vaccinazione HPV. ”

La signora Ryalls anche detto che l’AHVID vorrebbe incrementare la ricerca e il trattamento per le condizioni delle ragazze poichè a disposizione ci sono davvero pochissimi Dottori in grado di aiutare tutte queste ragazze.

Emily intanto,è riuscita a tornare a scuola,e spera di studiare quest’ultimo anno per poi poter frequentareall’università.

La MHRA ha affermato che non ha avuto dubbi sul numero di ADR relative al vaccino HPV e che “i benefici attesi come la prevenzione delle malattie e la morte da infezione da HPV sono superiori ai rischi noti; la stragrande maggioranza delle segnalazioni degli effetti collaterali per il vaccino contro l’HPV sono ben descritti nelle informazioni sul prodotto disponibili. Il tasso di segnalazione di effetti collaterali sospetti (che non sono quindi dimostrati essere causati dal vaccino) è influenzata da molti fattori e dovrebbe differire tra le diverse vaccinazioni. Il maggior numero di segnalazioni per il vaccino contro l’HPV non significa necessariamente che esso sia meno sicuro di altri vaccini.

 

 

***REPUTIAMO L’AFFERMAZIONE DELLA MHRA non veritiera.***

I dati dovrebbero parlare; di seguito riportiamo i link correlati e gli allegati per un maggiore approfondimento;

Una motivazione per la nascita delle controversie  di diversi Paesi,i quali  hanno preso una posizione effettiva CONTRO questa vaccinazione,esiste,e la si trova nei dati;

Continuiamo a non vedere effettuato il CONSENSO INFORMATO;

Continuiamo a vedere un sistema INATTIVO e PASSIVO della FARMACOVIGILANZA;

A voi le conclusioni,a noi bastano i fatti e ricordiamo il PRINCIPIO DI CAUTELA con cui ogni Dottore dovrebbe agire.

 

 

ARTICOLI CORRELATI

 

  • GARDASIL,IL VACCINO CONTROVERSO E TEMUTO.
  • LA RAPIDA APPROVAZIONE DELL’FDA .
  • GARDASIL 9 APPROVATO SENZA CONSULTARE IL VRBPAC.
  • GLI ELEMENTI CONTENUTI? RADDOPPIATI

Protegge davvero dal tanto temuto HPV?

Ci sono danni da reazione avversa?

Quali sono i dati reali?

Cosa riporta il foglietto illustrativo?

 

La Spagna si unisce alla crescente lista di Paesi che presenteranno denunce penali contro il controverso e temuto Gardasil;  questa lista comprende paesi come la  Francia , India , Giappone , e molti altri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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L’immunologo Tetyana Obukhanych e la sua lettera al Legislatore Richard Pan: “Preconcetti relativi ai vaccini? Sono errati “

Tetyana Obukhanych e la sua lettera al Legislatore Richard Pan:

“Preconcetti relativi ai vaccini? Sono errati “

Aggiornamento fonti a fine articolo

Ricordate la Dottoressa Tetyana Obukhanych?

Ha studiato immunologia in alcune delle più prestigiose istituzioni mediche di tutto il mondo. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Immunologia presso la Rockefeller University di New York e ha fatto la formazione post dottorato presso la Harvard Medical School, Boston, MA. e la Stanford University in California.

Autrice del libro “Vaccino l’illusione”

avevamo già parlato di lei traducendo un articolo sul Sistema Immunitario (fonte di seguito)

https://vacciniinforma.it/?p=1201

A fine articolo troverete gli aggiornamenti in merito alla SB277 del mese di Luglio 2015.


tetyana

(Di seguito una interessante intervista condotta da Catherine Frompovich trascritta e pubblicata in tre parti.

“Caro Legislatore:

Il mio nome è Tetyana Obukhanych. Ho conseguito il dottorato di ricerca in Immunologia presso la Rockefeller University di New York, con formazione post dottorato presso la Harvard Medical School, Boston e la Stanford University in California.

Scrivo questa lettera nella speranza che correggerà alcuni preconcetti diffusi relativi vaccini al fine di aiutare a formulare una comprensione corretta ed equilibrata,supportata da nuove scoperte scientifiche.

  • I bambini non vaccinati rappresentano una minaccia maggiore per quelli vaccinati?

Si è spesso affermato che coloro che scelgono di non vaccinare i propri figli siano un pericolo per  il resto del pubblico.

E’ questa la logica dietro la maggior parte della legislazione per porre fine in modo coercitivo alla libertà di scelta. È necessario essere consapevoli che la natura di protezione offerto da molti vaccini moderni – e che comprende la maggior parte dei vaccini raccomandati dal CDC – non è coerente con tale dichiarazione.

Ho descritto di seguito i vaccini raccomandati, i quali non possono prevenire la trasmissione della malattia:

  1. perché non sono stati progettati per prevenire la trasmissione di infezioni (anzi, sono destinati a prevenire i sintomi della malattia);
  2. perché sono per le malattie non trasmissibili.

Le persone che non hanno ricevuto i vaccini indicati di seguito non costituiscono alcuna minaccia per la popolazione vaccinata, il che implica che la discriminazione nei confronti dei bambini non immunizzati in un ambiente scolastico pubblico, non può essere giustificata.

 

Senatore Pan

Senatore Richard Pan

 AGGIORNAMENTO FONTI 25 Aprile 2015

CHI SI CELA DIETRO LA FIGURA DEL SENATORE PAN?

  • http://www.jeffereyjaxen.com/blog/lobbyist-calling-the-shots-for-sb277-community-outpour-ignored
  • https://www.change.org/p/richard-pan-we-call-on-california-state-senator-dr-richard-pan-to-resign-from-his-position-due-to-his-vested-interests-in-profiting-from-merck-glaxosmithkline-and-literally-dozens-of-pharmaceutical-companies-and-the-conflict-of-interest-this-causes

Il Senatore, il dottor Richard Pan sembra avere dei personali conflitti d’interesse legati alla Merck, GlaxoSmithKline e a decine di aziende farmaceutiche.

California’s Mandatory Vaccinations Bill SB 277: Lobbyists Calling the Shots, Community Outpour Ignored

  • http://www.thefallingdarkness.com/2015/04/22/californias-mandatory-vaccinations-bill-sb-277-lobbyists-calling-the-shots-community-outpour-ignored/

 

Vaccino inattivo contro la poliomielite (IPV) 

  • IPV (vaccino antipolio inattivato) non può impedire la trasmissione del poliovirus (vedi appendice, Articolo # 1). Il Poliovirus selvaggio è stato inesistente negli Stati Uniti per almeno due decenni. Anche se poliovirus selvaggi dovessero essere contratti durante un viaggio, la vaccinazione contro la poliomielite con IPV, non può pregiudicare la sicurezza degli spazi pubblici. Si prega di notare che l’eradicazione del poliovirus selvaggio è stato attribuito all’uso del vaccino OPV. Pur essendo in grado di prevenire la trasmissione del poliovirus selvaggio, l’uso di OPV è stata abbandonata da tempo negli Stati Uniti e sostituito con la vaccinazione IPV per motivi di sicurezza.

Tetano

  • Il tetano non è una malattia contagiosa. Si contrae attraverso ferite profonde contaminate con delle spore di Clostridium tetani. La vaccinazione per il tetano (tramite la combinazione di vaccini DTaP) non può minare la sicurezza degli spazi pubblici; è destinato a rendere solo protezione personale.

Mentre lo scopo è di prevenire gli effetti patogeni della tossina difterica, il vaccino contro la difterite tossoide (anche contenuto nel vaccino DTaP) non è progettato per impedire la colonizzazione e la trasmissione del bacillo Corynebacterium diphtheriae .

La vaccinazione per la difterite non può modificare la sicurezza degli spazi pubblici; è destinato solo protezione personale.

PERTOSSE

La pertosse acellulare (aP) ed  il vaccino attualmente in uso negli Stati Uniti, ha sostituito l’intero vaccino antipertosse cellulare alla fine del 1990, cui seguì un’esplosione senza precedenti di casi di pertosse. Un esperimento con pertosse deliberata nei primati rivelato che il vaccino aP non è in grado di prevenire la colonizzazione e trasmissione di B. pertosse (vedi appendice per lo studio scientifico # 2).

La FDA ha emesso un avviso riguardo a questa scoperta fondamentale (di seguito fonte e astratto)

  1. FDA study helps provide an understanding of rising rates of whooping cough and response to vaccination
A new study is helping to provide a better understanding of vaccines for whooping cough, the common name for the disease pertussis. Based on an animal model, the study conducted by the U.S. Food and Drug Administration (FDA) and published November 25, 2013, in The Proceedings of the National Academy of Sciences, shows that acellular pertussis vaccines licensed by the FDA are effective in preventing the disease among those vaccinated, but suggests that they may not prevent infection from the bacteria that causes whooping cough in those vaccinated or its spread to other people, including those who may not be vaccinated..
  • http://www.fda.gov/NewsEvents/Newsroom/PressAnnouncements/ucm376937.htm

Inoltre, la riunione 2013 del Consiglio dei consiglieri scientifici presso il CDC  ha rivelato dati allarmanti aggiuntivi che riguardano i ceppi della pertosse  (ceppi PRN-negativo) attualmente in circolazione negli Stati Uniti,i quali hanno acquisito un vantaggio selettivo (vedi appendice # 3).Questo significa che gli individui con sistema immunitario compromesso sono maggior rischio di infezione e questo è tutto un dire.

 

Senatore Steiner Hayward

Senatore Elizabeth Steiner-Hayward dell’Oregon,in linea con le richieste di Richard Pan

 

HAEMOPHILUS INFLUENZAE 

  • Tra i numerosi tipi di H. influenzae , il vaccino Hib copre solo il tipo b.Nonostante la sua unica intenzione di ridurre il contagio,l’introduzione del vaccino Hib ha inavvertitamente portato in circolo altri tipi di H.influenzae (tipi da A a F) (vedi appendice # punto 4). La popolazione generale è più vulnerabile alla malattia invasiva di quanto non fosse prima dell’inizio della campagna di vaccinazione Hib. La discriminazione nei confronti dei bambini che non sono vaccinati per Hib non ha alcun senso scientifico.

EPATITE B

  • L’epatite B è un virus ematico (si intende la penetrazione di virus proveniente da materiali biologici infetti.La trasmissione ematica avviene tramite contatto di sangue fra un individuo infetto e uno sano o attraverso agenti esterni come aghi, attraverso microlesioni difficilmente individuabili della cute o delle mucose)Essa non si diffonde in un ambiente comunitario, soprattutto tra i bambini, i quali difficilmente si impegnano in comportamenti ad alto rischio, come la condivisione di aghi o di sesso. Tramite la vaccinazione per l’epatite B, i bambini non possono alterare in modo significativo la sicurezza degli spazi pubblici. Inoltre, l’ammissione a scuola non è vietato per i bambini che sono portatori di epatite B cronica. Per impedire l’ingresso nelle scuole a coloro che non sono vaccinati – e anche non portatori di epatite B – costituirebbe una discriminazione irragionevole e illogica.

In sintesi, una persona che non è vaccinato contro l’ IPV, DTaP, HepB, e Hib per motivi di coscienza NON pone in alcun pericolo la popolazione vaccinata. Nessuna discriminazione è giustificata.

 

Come mai assistiamo a sempre più casi di eventi avversi dopo una profilassi vaccinale?

Si è spesso affermato che la vaccinazione comporta raramente  eventi avversi gravi.Purtroppo, questa affermazione non è supportata dalla scienza.

Un recente studio svolto in Ontario, Canada, ha stabilito una statistica; dopo la vaccinazione in realtà 1 bambino su 168  (entro i 12 mesi di età) finisce al pronto soccorso, e 1 su 730 (bimbi entro i 18 mesi ).

(vedi allegato Item # 5)

 

senatore Mullin

Senatore Kevin Mullin, Vermont


Può la discriminazione contro le famiglie che si oppongono per dei validi motivi, prevenire future epidemie di malattie virali trasmissibili, come il morbillo?

Morbillo

I Ricercatori sono da lungo tempo a conoscenza  dello studio a cui seguì un articolo dei Dottori Poland & Jacobson(1994) :

Failure to Reach the Goal of Measles Elimination: Apparent Paradox of Measles Infections in Immunized Persons.” Arch Intern Med 154:1815-1820:

“L’apparente paradosso è che, nonostante gli alti tassi di vaccinazione contro il morbillo nella popolazione, lo stesso diventa  una malattia delle persone immunizzate.” [2]

Ulteriori ricerche hanno stabilito che questo paradosso è dato da una frazione della popolazione chiamata LOW responder.

  • (chi sono i low responder in questo caso?   http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9141203 )
  • I Low-responder sono individui che non sviluppano anticorpi protettivi nonostante una completa profilassi vaccinale. Questi individui rispondono male ad una prima dose di vaccino, indebolendo il sistema immunitario, tornano rapidamente ad essere individui “suscettibili ” entro i 2-5 anni, pur essendo completamente vaccinati.[3]

Continuare in questo caso con la profilassi vaccinale non è corretto a causa della bassa reattività. Sembra essere un tratto immuno-genetico [4].

  • La percentuale di low responder tra i bambini è stimata del 4,7% negli Stati Uniti[5]

Studi dei focolai di morbillo (in Quebec, Canada, Cina) attestano che i focolai possano ancora accadere, anche quando la profilassi vaccinale è nella fascia più alta  (95-97% o anche il 99%, si veda l’appendice # 6 e 7).

Questo perché anche negli individui sani e che rispondono correttamente alla vaccinazione, gli anticorpi indotti dal vaccino vanno ad attenuarsi nel tempo. L’immunità conferita da un vaccino, non è uguale a quella acquisita tramite l’esposizione naturale.

E ‘stato documentato che le persone vaccinate che sviluppano il morbillo siano contagiose. In realtà, due grandi epidemie di morbillo nel 2011 (in Quebec, Canada, e di New York, NY) sono nate a causa di individui precedentemente vaccinati. [6] – [7]

Tutti questi dati, rendono evidente che l’eliminazione della libera scelta, attualmente utilizzata solo da una piccola percentuale di famiglie in ogni caso, non sarà né risolverà il problema della recrudescenza della malattia, né evitarà la reimportazione e i focolai di malattie precedentemente eliminate.

 

Il senatore Dianne Feinstein della California, sponsor della legislazione federale vaccino

Senatore Dianne Feinstein, California

È la discriminazione contro gli obiettori di coscienza l’unica soluzione praticabile?

La maggior parte dei casi di morbillo negli ultimi focolai statunitensi (tra cui la recente epidemia di Disneyland) riguardano adulti e bambini molto piccoli, mentre in epoca pre-vaccinazione, il morbillo si verificava principalmentenella fascia di età tra 1 e 15 anni. L’esposizione naturale al morbillo è stata seguita dall’ immunità permanente, mentre l’immunità conferita da un vaccino diminuisce nel tempo, lasciando gli adulti non protetti.

Nonostante le alte probabilità dell’ esposizione nell’era pre-vaccinazione, il morbillo non veniva quasi mai contratto prima di un anno di età,questo a causa del meccanismo di trasferimento di immunità materna.

La vulnerabilità dei bambini molto piccoli al morbillo oggi è il risultato diretto della campagna di vaccinazione di massa prolungata del passato, in cui le loro madri, sono state nell’infanzia vaccinate; questa la ragione per cui non sono state in grado di contrarre naturalmente questa malattia così come l’ immunità, e di trasmetterla alla loro prole.

I neonati ed altri soggetti vulnerabili o immunocompromessi, hanno diritto di ricevere immunoglobuline, una misura potenzialmente salva-vita che fornisce anticorpi diretti contro il virus per prevenire o migliorare la malattia in seguito all’esposizione (vedi appendice # 8).

In sintesi:

1) a causa delle proprietà dei vaccini moderni, gli individui non vaccinati non presentano alcun rischio maggiore di trasmissione della poliomielite, difterite, pertosse, e numerosi non-tipo b  di influenza,epatite B e il tetano non è trasmissibile a tutti;

2) vi è un rischio significativamente elevato di visite al pronto soccorso dopo gli appuntamenti di vaccinazione dell’infanzia attestante che la vaccinazione non è priva di rischi;

3) i focolai di morbillo non possono essere del tutto evitati, nonostante gli alti tassi di vaccinazione ed una completa profilassi; 

4) un metodo efficace per prevenire il morbillo ed altre malattie virali nei bambini che non possono essere vaccinati ( immunocompromessi, immunoglobuline) è disponibile per coloro che possono essere esposti a queste malattie. 

Nel loro insieme, questi quattro fatti indicano chiaramente che la discriminazione in un ambiente scolastico pubblico nei confronti dei bambini che non sono vaccinati per motivi di coscienza è del tutto ingiustificata in quanto non presenta alcun rischio per la salute pubblica. 

Cordiali Saluti,

Tetyana Obukhanych, PhD

 

Appendice

Articolo # 1. Il gruppo collaborativo Cuba IPV Study. (2007)

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17429085

La tabella che segue cita lo studio cubano sull’IPV.

The table below from the Cuban IPV study documents that 91% of children receiving no IPV (control group B) were colonized with live attenuated poliovirus upon deliberate experimental inoculation.  Children who were vaccinated with IPV (groups A and C) were similarly colonized at the rate of 94-97%.  High counts of live virus were recovered from the stool of children in all groups.  These results make it clear that IPV cannot be relied upon for the control of polioviruses.

 

chart poliomielite


Item # 2. Warfel et al. (2014)  I vaccini acellulari proteggono contro la malattia, ma non riescono a prevenire l’infezione e la trasmissione . Proc Natl Acad Sci USA  111: 787-92

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24277828

“Baboons vaccinated with aP were protected from severe pertussis-associated symptoms but not from colonization, did not clear the infection faster than naïve [unvaccinated] animals, and readily transmitted B. pertussis to unvaccinated contacts. By comparison, previously infected [naturally-immune] animals were not colonized upon secondary infection.”

  • Articolo # 3. Riunione del Consiglio dei consiglieri scientifici, Ufficio di Malattie Infettive, Centers for Disease Control and Prevention, Tom Harkins Global Communication Center, Atlanta, Georgia, 11-12 dicembre 2013
  • http://www.cdc.gov/maso/facm/pdfs/BSCOID/2013121112_BSCOID_Minutes.pdf

Ritorno/Focolai di Pertosse (p.6)

“Findings indicated that 85% of the isolates [from six Enhanced Pertussis Surveillance Sites and from epidemics in Washington and Vermont in 2012] were PRN-deficient and vaccinated patients had significantly higher odds than unvaccinated patients of being infected with PRN-deficient strains.  Moreover, when patients with up-to-date DTaP vaccinations were compared to unvaccinated patients, the odds of being infected with PRN-deficient strains increased, suggesting that PRN-bacteria may have a selective advantage in infecting DTaP-vaccinated persons.”

Item # 4. Rubach . et al (2011)

  • L’aumento dell’incidenza di  Haemophilus influenzae . Utah, Stati Uniti d’America Emerg Infect Dis 17: 1645-1650
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21888789

Il grafico qui sotto mostra il numero di casi invasivi di H. influenzae(tutti i tipi) in Utah nel decennio di vaccinazione dei bambini per Hib.

 

Chart Hib

Articolo # 5. Wilson et al. (2011)

  • Gli eventi avversi seguenti alle vaccinazioni di 12 e 18 mesi:  PLoS One 6: e27897
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22174753

“Four to 12 days post 12 month vaccination, children had a 1.33 (1.29-1.38) increased relative incidence of the combined endpoint compared to the control period, or at least one event during the risk interval for every 168 children vaccinated.  Ten to 12 days post 18 month vaccination, the relative incidence was 1.25 (95%, 1.17-1.33) which represented at least one excess event for every 730 children vaccinated.  The primary reason for increased events was statistically significant elevations in emergency room visits following all vaccinations.”.

Articolo # 6. De Serres et al . (2013)

  • L’Epidemia di morbillo epidemia più grande del Nord America in un decennio, Quebec, Canada, 2011:. apporto di suscettibilità

J Infect Dis 207: 990-98

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23264672

“The largest measles epidemic in North America in the last decade occurred in 2011 in Quebec, Canada.”

“A super-spreading event triggered by 1 importation resulted in sustained transmission and 678 cases.”

“The index case patient was a 30-39-year old adult, after returning to Canada from the Caribbean.  The index case patient received measles vaccine in childhood.”

“Provincial [Quebec] vaccine coverage surveys conducted in 2006, 2008, and 2010 consistently showed that by 24 months of age, approximately 96% of children had received 1 dose and approximately 85% had received 2 doses of measles vaccine, increasing to 97% and 90%, respectively, by 28 months of age.  With additional first and second doses administered between 28 and 59 months of age, population measles vaccine coverage is even higher by school entry.”

“Among adolescents, 22% [of measles cases] had received 2 vaccine doses.  Outbreak investigation showed this proportion to have been an underestimate; active case finding identified 130% more cases among 2-dose recipients.”

 

Articolo # 7. Wang et al . (2014)

  • Difficoltà per l’eliminazione del morbillo,della rosolia e parotite: uno studio trasversale

PLoS One 9: e89361

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24586717

“The reported coverage of the measles-mumps-rubella (MMR) vaccine is greater than 99.0% in Zhejiang province.  However, the incidence of measles, mumps, and rubella remains high.”

Articolo # 8. Immunoglobulina Handbook, Health Protection Agency

  • http://webarchive.nationalarchives.gov.uk/20140714084352/http://www.hpa.org.uk/webc/HPAwebFile/HPAweb_C/1242198450982

Aggiornamento Fonti Agosto 2015

Oltre la SB 277 la vaccinazione coercitiva riguarda anche il Papillomavirus umano.

Un parlamentare americano ha protestato contro LA VACCINAZIONE coercitiva nelle scuole per il Papillomavirus umano.
Si chiama Justin Price il parlamentare che chiede al Dipartimento della Salute dello Stato del Rhode Island di annullare l’obbligo della vaccinazione contro l’HPV per gli studenti delle scuole superiori.

Il Ministero della Salute ha recentemente aggiunto la vaccinazione contro l’HPV alla lista delle obbligatorie per i ragazzi che frequentano la scuola secondaria.

“Ci tengo a chiarire questa particolare richiesta per una serie di motivi. Molti dei miei elettori hanno espresso grandissima preoccupazione per il comportamento avuto dallo Stato,ovvero quello di procedere in maniera obbligatoria e coercitiva alla suddetta vaccinazione.
La decisione spetta ai genitori. Escludere i bambini dalla scuola per aver rifiutato la profilassi vaccinale, lede i diritti fondamentali dell’uomo”.
Fonte di seguito
http://www.initiativecitoyenne.be/…/un-depute-americain-s-i…


 

RIFERIMENTI,FONTI E ALLEGATI

  • [1] http://www.fda.gov/NewsEvents/Newsroom/PressAnnouncements/ucm376937.htm
  • [2] http://archinte.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=619215
  • [3] Poland (1998) Am J Hum Genet 62: 215-220
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9463343
  • I responders [4]
  • [5]  LeBaron . et al (2007) Arch Pediatr Adolesc Med 161: 294-301
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17339511
  • [6] De Serres et al . (2013) J Infect Dis 207: 990-998
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23264672
  • [7] Rosen et al. (2014) Clin Infect Dis 58: 1205-1210
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24585562

Aggiornamento fonti Luglio 2015.

VACCINAZIONE COERCITIVA IN CALIFORNIA

  • http://www.microsofttranslator.com/BV.aspx?ref=IE8Activity&a=http%3A%2F%2Fwww.naturalnews.com%2F050306_SB_277_mandatory_vaccination_homeschooling.html
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Il primo vaccino: cosa consiglia il Centers for Disease Control and Prevention?

Il primo vaccino del mio bambino; cosa consiglia il Center for Disease control?

mamma-figlio

  • Per quali malattie vacciniamo?
  • Quali sono i vaccini obbligatori?
  • Cos’è il consenso informato?
  • Come siamo sicuri che il nostro bimbo non abbia possibili reazioni dopo?

E’ giusto avere risposta a tutte queste lecite domande.Oramai con gli studi tradotti abbiamo capito una cosa importantissima;le malattie sono state debellate non dai vaccini ma da tutt’altre condizioni presenti in quel momento e a dirlo sono grafici e studi reali .

Su queste malattie ne sono state raccontate di ogni e ancora non si è capita -volutamente- la differenza tra VACCINAZIONE e IMMUNIZZAZIONE.

Questi due termini sono diversi e raccontano due stati e condizioni diverse,è bene saperlo.Vaccinare non significa immunizzare e di seguito leggeremo direttamente la traduzione delle affermazioni e consigli dell’Ente CDC in merito alla prima vaccinazione,cosa bisogna sapere PRIMA.

Ricordiamo intanto facendo qualche passo indietro alcune informazioni di base…

A proposito di tabelle e grafici


 

IL 92% DEL TASSO DI MORTE SI E’ RIDOTTO PRIMA DELL’INTRODUZIONE DEL VACCINO DTP

1a


Il numero effettivo di morti dal momento dell’introduzione del vaccino DTP era di circa 1.200 e non i 5.000 e 10.000 varie volte citati.

Un punto ulteriormente importante da notare è la riduzione della mortalità (per pertosse) ogni anno, a prescindere dall’introduzione di questo vaccino.Guardando i grafici evince questa realtà,l’introduzione del vaccino,non ha portato a nessuna tendenza al ribasso,questo fenomeno era fortunatamente iniziato prima.

Un’altra serie di dati a partire dall’inizio del 20° secolo, mostrano la mancata riduzione di mortalità dei vaccini ancora più drammaticamente. Qui si può vedere che il tasso di mortalità era sceso di oltre il 98%prima dell’uso nazionale della vaccinazione DTP nel 1950.


 

IL TASSO DI MORTALITA’ ERA SCESO OLTRE IL 98% PRIMA DELL’USO DEL VACCINO DTP 

1b


l’Inghilterra iniziò con il mantenere le statistiche nel 1838 (62 anni prima erano state riunite le statistiche ufficiali statunitensi). Guardando questi dati, possiamo notare, che il tasso di mortalità per le malattie infettive era alto nel corso del 1800 ed è diminuito dalla metà del 1800 alla metà del 1900 arrivando quasi a zero. Guardando i dati di mortalità per pertosse in Inghilterra, i decessi sono diminuiti di oltre il 99% prima di qualsiasi vaccino.


 

I DECESSI DIMINUIRONO DI OLTRE IL 99% PRIMA DELL’INTRODUZIONE IN INGHILTERRA DI QUALSIASI VACCINO 

1c

Nel caso del morbillo, vediamo una riduzione del tasso di mortalità di quasi il 100 %

1d

I tassi di mortalità sono diminuiti prima della vaccinazione. Nel caso della scarlattina e di altre malattie infettive, i decessi sono diminuiti quasi a zero, senza alcuna vaccinazione su larga scala.

1cc

Purtroppo, queste credenze errate, hanno da sempre portato a fidarsi della vaccinazione, credendo a tutto ciò che ci viene da sempre propinato,non chiedendo e non visionando mai dati,grafici o tabelle come queste.

  • Da sempre si crede nella virtù della vaccinazione,la quale ha debellato le malattie,senza riflettere su altri fattori,che in realtà hanno causato la mortalità a diminuire.
  • Questi fattori sono l’igiene, i servizi igienico-sanitari, la nutrizione, il diritto del lavoro,l’ elettricità, la clorazione, la refrigerazione, la pastorizzazione, e molti altri aspetti che oggi generalmente diamo per scontati come parte della vita moderna.
  • Il miglioramento del tasso della mortalità aveva molto poco a che fare con la medicina.
  • Un rapporto 1977 ha stimato che, nel migliore dei casi, circa il 3% del declino della mortalità per malattie infettive potrebbe essere attribuito alle cure mediche moderne.
  • fonte   Cosa non conosciamo?

Cosa non viene detto inoltre sulla diffusione delle malattie e i soggetti vaccinati?

I funzionari della sanità pubblica conoscono il vero: i soggetti vaccinati di recente sono “causa” di diffusione delle malattie.

ULTIMAMENTE I MEDIA E I GIORNALI HANNO INIZIATO UNA VERA E PROPRIA CACCIA ALLE STREGHE AFFERMANDO CHE IL CALO DELLE VACCINAZIONI E I NON VACCINATI, SIANO RESPONSABILI DELLA DIFFUSIONE DI PATOLOGIE PER LE QUALI TANTO SI E’ LOTTATO PER L’ERADICAZIONE.

Di seguito il link della notizia tradotta e riportata dal  GLOBE NEWSWIRE (Washington).

Per rispondere a tutte le domande iniziali,poniamo di seguito i link di accesso ad una lettura che serivirà a chiarire da ogni angolazione questo vasto argomento.

Malattie e relativi vaccini

  • Approfondimenti e Aggiornamenti con fonti e allegati La malattia “POLIOMELITE” La poliomielite è una malattia infettiva causata da tre diversi virus (poliovirus 1, 2 e 3) che sono capaci di rimanere attivi nell’ambiente anche per anni dopo la loro espulsione dall’individuo infetto…
  • Malattie e relativi vaccini

QUALI SONO I TEST DA EFFETTUARE PRIMA DI VACCINARE? ESISTONO? IN COSA CONSISTONO? POSSONO FARSI ANCHE DOPO IL VACCINO?

  • Il problema dei test di laboratorio prima e dopo unavaccinazione pediatrica è un problema serio e spesso ricevo richieste di questo tipo da parte dei genitori che sono incerti se vaccinare o meno i loro figli e, per avere elementi più precisi per decidere, vorrebbero sottoporre i loro figli a dei test ematochimici allo scopo di conoscere, come sarebbe logico e giusto, le loro condizioni metaboliche e immunitarie.
  • Test di Laboratorio/anamnesi/screening prevaccinale

Cosa sappiamo realmente sul CONSENSO INFORMATO?

  • Cosa realmente sappiamo del Consenso Informato? .Veniamo realmente messi a conoscenza di tutte le informazioni disponibili sulla nostra salute ? Il Medico deve informare sempre il paziente ad esempio sull’effetto di un farmaco,sui suoi effetti collaterali, su una terapia,tutto insomma; Non farlo costituisce REATO..
  • Il Consenso Informato
  • SEZIONE “LEGGI E DECRETI”

Vaccini “Obbligatori e Facoltativi”

  • QUALI SONO I VACCINI OBBLIGATORI E I FACOLTATIVI?   I vaccini obbligatori in Italia sono solo Difterite, Tetano, Polio ed Epatite B, ad esclusione del Veneto che ha eliminato l’obbligo dal 2008. Il vaccino esavalente contiene anche: anti-Haemophilus tipo b (Hib) coniugato e antipertossico (componenti acellulari). Solo in Veneto è stato eliminato l’obbligo dal 2008..
  • QUALI SONO I VACCINI OBBLIGATORI E I FACOLTATIVI?
  • Una sezione dedicata interamente all’argomento
  • https://vacciniinforma.it/?cat=4

Tornando a ciò che dichiara il CDC  “queste malattie sono molto meno comuni di quelli di una volta”.

Ne siamo proprio sicuri? Ovviamente un Organo così importante non potrebbe sconsigliare la vaccinazione; egli deve continuare a seguire  il protocollo standard,consigliando la vaccinazione,ovvero;

  •  I VACCINI CONSIGLIATI SONO:
Vaccino Numero di dosi Età consigliata Altre informazioni
DTaP (difterite, tetano, pertosse) 5 2 mesi, 4 mesi, 6 mesi, 15-18 mesi, 4-6 anni Alcuni bambini non dovrebbero ricevere il vaccino della pertosse. Questi bambini possono ottenere un vaccino chiamato DT (difterite e tetano).
Epatite B 3 Nascita, 1-2 mesi, 6-18 mesi
Polio 4 2 mesi, 4 mesi, 6-18 mesi, 4-6 anni
Hib (Haemophilus influenzae tipo b) 3 o 4 2 mesi, 4 mesi, (6 mesi), 12-15 mesi
PCV13 (pneumococco) 4 2 mesi, 4 mesi, 6 mesi, 12-15 mesi

L’operatore sanitario potrebbe offrire alcuni di questi vaccini come “vaccini combinati” (diversi vaccini somministrati nella stessa dose).

Alcuni bambini non dovrebbero avere alcun vaccino!

  • Un bambino che non è in ottimale stato di salute,non può essere vaccinato.
  • Un bambino che ha avuto una reazione allergica dopo la somministrazione di un vaccino non dovrebbe ottenere alcuna vaccinazione in seguito.
  • Un bambino che ha una grave allergia ad una sostanza contenuta nei vaccini, ovviamente non dovrebbe essere vaccinato. Alcuni di questi vaccini contengono neomicina, streptomicina, lievito, lattosio, saccarosio, o lattice.

    ***OSSERVAZIONI***SE QUESTE AFFERMAZIONI ESISTONO, SONO DATI DI FATTO.

    PARTIAMO DAL PRESUPPOSTO CHE I DANNEGGIATI ESISTONO E CHE NON SONO UNO SU UN MILIONE.I DATI SONO DIVERSI E MOLTISSIMI PROFESSIONISTI STANNO PRENDENDO COSCIENZA SU QUESTO ARGOMENTO.

Come conosciamo la situazione completa dello stato di salute dei nostri figli (patologie/allergie esistenti etc) senza effettuare una corretta anamnesi?

COME FACCIAMO A CONOSCERE LE EVENTUALI ALLERGIE -SE PRESENTI- SENZA EFFETTUARE DEI TEST DI LABORATORIO PRIMA? COME MAI IL PEDIATRA NON METTE A CONOSCENZA NOI GENITORI DI QUESTE IMPORTANTI QUESTIONI?

domandarsi


 

Il CDC CONSIGLIA la massima attenzione:

  • Vaccino DTaP , se il vostro bambino ha avuto una delle seguenti reazioni dopo una precedente dose di vaccino.
  • Una danno al cervello o una malattia del sistema nervoso entro 7 giorni.
  • Pianto inconsolabile per 3 ore o più.
  • Un collasso,o crisi epilettiche,spasmi.
  • Febbre di oltre i 39.
  • Vaccino antipolio ,se il vostro bambino ha una grave allergia alla neomicina, streptomicina o polimixina B.
  • Vaccino contro l’epatite B , se il vostro bambino ha una grave allergia al lievito.
  • Vaccino PCV13 , se il vostro bambino ha una grave allergia al lievito.

(fonte    .http://www.cdc.gov/vaccines/hcp/vis/vis-statements/multi.html)


I rischi di una reazione al vaccino, non sono bassi. Ricordiamo che i Vaccini sono Farmaci e come tali,possono causare dei danni e degli effetti indesiderati.

Altri vaccini per l’infanzia sono stati associati a questi problemi aggiuntivi:

  • DTaP Vaccino
    • Febbre alta.
    • Stanchezza o scarso appetito (fino a 1 bambino su 10); vomito (fino a 1 bambino in 50); gonfiore del tutto il braccio o la gamba per 1-7 giorni (fino a 1 bambino in 30) – di solito dopo il 4 ° o 5 ° dose.
    • Non smettere di piangere per 3 ore o più (fino a 1 bambino su 1.000); febbre oltre i 39° (1 bambino su 16.000).
    • Gravi problemi: convulsioni lungo termine, coma,e danni permanenti al cervello sono stati riportati a seguito della  vaccinazione DTaP.

  • Vaccino pneumococcico
    • Perdita di Sonno o perdita di appetito (circa 1 bambino su 2 o 3);
    • Febbre alta e problemi vari(circa 1 bambino su 20).

Reazioni che potrebbero accadere dopo qualsiasi vaccino:

  • Svenimenti brevi possono accadere dopo ogni procedura medica, tra cui una vaccinazione. Seduti o sdraiati per circa 15 minuti può aiutare a prevenire svenimenti, e le lesioni causate da una caduta.
  • Grave dolore alla spalla e una ridotta gamma di movimento nel braccio in cui si vaccina,può accadere,dopo una vaccinazione,ma dovrebbe essere raro.
  • Gravi reazioni allergiche di un vaccino: se si dovessero verificarsi, sarebbe solitamente entro pochi minuti ad alcune ore dopo la vaccinazione.

“Come con qualsiasi medicinale, c’è una possibilità molto remota di un vaccino che causa un grave infortunio o morte”.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito web di CDC Vaccine Safety .

In caso di Reazione,Cosa si dovrebbe fare?
  • Se accade una qualsiasi reazione, successiva alla vaccinazione,si chiama immediatamente il pronto soccorso. In caso contrario, chiamare il medico.
  • In seguito, la reazione deve essere segnalato al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS). Il medico potrebbe presentare questa relazione, o si può fare da soli attraverso il sito web VAERSExternal Icon Sito Web , o chiamando 1-800-822-7967.

Il VAERS non dà consigli medici.

Ricordiamo lo stesso procedimento in Italia attraverso segnalazione al sistema di FARMACOVIGILANZA.


  • The National Vaccine Injury Compensation Program

Il National Vaccine Injury Compensation Program (VICP) è un programma federale creato per compensare le persone danneggiate da vaccini.


 ASTRATTO DAL SITO CDC

” Any vaccine can cause side effects”

Cosa vuol dire?

“Ogni vaccino può causare effetti indesiderati”; di seguito il testo e la fonte.

Any vaccine can cause side effects. For the most part these are minor (for example, a sore arm or low-grade fever) and go away within a few days. Listed below are vaccines licensed in the United States and side effects that have been associated with each of them. This information is copied directly from CDC’s Vaccine Information Statements, which in turn are derived from the Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP) recommendations for each vaccine….

http://www.cdc.gov/vaccines/vac-gen/side-effects.htm


 

CONTINUIAMO A RACCONTARCI LA FAVOLA DELL’OMISSIONE DELLA REALTA’.

TUTTO VIENE SEMPRE NEGATO,OMESSO,TACIUTO.

SE ESISTE UN SISTEMA DI SEGNALAZIONE DI REAZIONI AVVERSE,SE QUESTO è STATO CREATO E CONCEPITO,VUOL DIRE CHE PURTROPPO LE REAZIONI AVVERSE CI SONO ,CI SONO STATE E CI SARANNO E CHE TALI NON SONO UNA SU UN MILIONE.

I DATI DICONO DIVERSAMENTE,BASTI GUARDARE L’AUMENTO DEI TASSI DELL’AUTISMO.

A TUTTO C’E’ UNA RISPOSTA,BASTA SAPERE DOVE GUARDARE.


 

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Sequestrato lotto del vaccino contro il tetano Anatetall;si ammalano due forestali ad Enna

Enna,due forestali si ammalano dopo essere stati vaccinati contro il tetano;nel mirino il lotto sequestrato.


ANATETALL

ENNA- Sequestrato dall’arma dei carabinieri  a Enna un lotto nr.131406 con scadenza 9/16 del vaccino contro il tetano Anatetall.

Il provvedimento notificato all’Asp è stato disposto dalla procura. Le indagini sono condotte dal pm Marco Di Mauro.

Secondo gli investigatori “è emersa la necessità di verificare l’esistenza di una correlazione tra la grave malattia di due persone e la somministrazione del vaccino antitetanico”.

In particolare, i due casi sospetti, verificatisi nella Provincia di Enna, hanno coinvolto il personale stagionale della Forestale, che ha l’obbligo di vaccinarsi per svolgere le proprie mansioni. Analogo provvedimento è stato inoltrato, per quanto di competenza, all’Aifa (agenzia italiana del farmaco) di Roma al fine di bloccare su scala nazionale la distribuzione.


 

ALLEGATI

  • Antitetanica: COME SAPPIAMO CHE FUNZIONA? Parla Tetyana Obukhanych, PhD – 10 LUGLIO 2014 La cura per il tetano, una malattia pericolosa, è stata richiesta fin dall’inizio dal campo di Immunologia. Il trattamento anti-siero originale del tetano è stato sviluppato nel tardo 19 ° secolo e introdotto nella pratica clinica nel momento in cui un concetto di bio-statistica di…
  • https://vacciniinforma.it/?p=1146

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Vaccini: Cosa non conosciamo? Storia,tabelle e grafici mai visionati

Vaccini: cosa ci è stato omesso?

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Aggiornamento Fonti Ottobre 2015

“Interventions with vaccines and vitamin A have non-specific effects on child survival, i.e. effects not explained by prevention
of specific diseases or deficiency”

La maggior parte degli interventi eseguiti nell’infanzia (vaccinazioni, vitamine,micronutrienti etc) nei paesi a basso reddito, sono stati creati per una vita “migliore”.
Tuttavia, di solito questi interventi sono stati studiati e perciò conosciuti SOLO sugli effetti specifici e NON per i loro effetti complessivi sulla morbilità e mortalità.

In molte situazioni infatti, gli effetti sulla popolazione sono stati molto diversi dalle aspettative.
Come mai?
In realtà le aspettative sono una cosa,le osservazioni un’altra : il sistema immunitario previene di per sè,molto più che attraverso qualsiasi intervento esterno.

http://ije.oxfordjournals.org/content/43/3/645.abstract?sid=55d57633-466b-4d47-b82c-dc2e8207a662

PDF gratuito ed accessibile

http://ije.oxfordjournals.org/content/43/3/653.full.pdf+html

 

Nella letteratura medica, si esaltano da sempre le virtù della vaccinazione. Dopo aver letto questi libri, si rimane con l’impressione che nel corso del 1800 e nel 1900,esistessero piaghe rampanti che hanno provocato la morte a decine di persone,ma grazie ai vaccini,successivamente la realtà cambiò.

Questo è certamente quello in cui da sempre abbiamo creduto.Questa “verità” nella società è come ben sappiamo, un dato di fatto.

(Roman Bystrianyk & Suzanne Humphries, MD)

“E ‘difficile sottovalutare il contributo della vaccinazione per il nostro benessere. È stato stimato che se non fosse per le vaccinazioni infantili (contro difterite, pertosse, morbillo, parotite, il vaiolo, e rosolia, nonché la protezione offerta dai vaccini contro il tetano, il colera, la febbre gialla, la poliomielite, l’influenza, l’epatite B, la polmonite batterica , e la rabbia) i tassi di mortalità dell’infanzia probabilmente sarebbero tra il 20 e il  50%.  Infatti, nei paesi in cui la vaccinazione non è praticata, i tassi di mortalità tra i neonati ed  i bambini piccoli rimangono in quel livello. “ [1]


Paul Offit parla nel suo recente libro “Deadly Choices – How the Anti-Vaccine Movement Threatens Us All” su come il vaccino contro la pertosse abbia ridotto le morti dalla malattia da 7.000 solo a 30.

“La pertosse  è un’infezione devastante. Prima del vaccino, erano circa trecento mila i casi di pertosse, causando settemila morti ogni anno (quasi tutti  bambini piccoli). Ora, a causa del vaccino contro la pertosse, meno di trenta bambini muoiono ogni anno a causa della malattia. Ma i tempi stanno cambiando. “[2]

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Questo tipo di informazione si trova anche nelle riviste mediche. Un lungo studio sulla pertosse ed il vaccino contro la pertosse è stato pubblicato nel 1988 sulla rivista Pediatrics . Il primo paragrafo del documento afferma quanto segue:

“Negli Stati Uniti, la pertosse è stata controllata con successo mediante l’immunizzazione di massa di routine dei neonati e dei bambini. Nell’era prevaccino, ci sono stati dai 115.000 a 270.000 casi di pertosse e da 5.000 a 10.000 morti a causa della malattia ogni anno. Nel corso degli ultimi 10 anni, ci sono stati da 1.200 a 4.000 casi e 5-10 morti l’anno. “ [3]

Cosa significa questa affermazione? Grazie all’introduzione dei vaccini i morti sono diminuiti come pure i casi della malattia( in questo caso “grazie” al vaccino DTP).Chi crede a questa affermazione crede nella vaccinazione come beneficio,senza voler mettere in dubbio nulla.

Quali sono i dati reali ed effettivi? Perchè non dovremmo fidarci di queste affermazioni? Cosa dicono le tabelle?

Il problema di queste affermazioni è che non sono supportate da prove. Quando guardiamo i dati effettivi, vediamo altro. Benché molte persone siano morte a causa della pertosse nella prima parte del 1900, dal momento dell’introduzione del vaccino, il tasso di morte negli Stati Uniti è diminuito di oltre il 90 per cento. Utilizzando la fonte che è stata il riferimento per affermare tutto questo sul giornale Pediatrics, vediamo che il calo delle morti dalla vetta è stato di circa il 92 per cento prima dell’introduzione del vaccino DTP. [4]

IL 92% DEL TASSO DI MORTE SI E’ RIDOTTO PRIMA DELL’INTRODUZIONE DEL VACCINO DTP

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Il numero effettivo di morti dal momento dell’introduzione del vaccino DTP era di circa 1.200 e non i 5.000 e 10.000 varie volte citati.

Un punto ulteriormente importante da notare è la riduzione della mortalità (per pertosse) ogni anno, a prescindere dall’introduzione di questo vaccino.Guardando i grafici evince questa realtà,l’introduzione del vaccino,non ha portato a nessuna tendenza al ribasso,questo fenomeno era fortunatamente iniziato prima.

Un’altra serie di dati a partire dall’inizio del 20° secolo, mostrano la mancata riduzione di mortalità dei vaccini ancora più drammaticamente. Qui si può vedere che il tasso di mortalità era sceso di oltre il 98% prima dell’uso nazionale della vaccinazione DTP nel 1950.

IL TASSO DI MORTALITA’ ERA SCESO OLTRE IL 98% PRIMA DELL’USO DEL VACCINO DTP 

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L’Inghilterra iniziò con il mantenere le statistiche nel 1838 (62 anni prima erano state riunite le statistiche ufficiali statunitensi). Guardando questi dati, possiamo notare, che il tasso di mortalità per le malattie infettive era alto nel corso del 1800 ed è diminuito dalla metà del 1800 alla metà del 1900 arrivando quasi a zero. Guardando i dati di mortalità per pertosse in Inghilterra, i decessi sono diminuiti di oltre il 99% prima di qualsiasi vaccino.

 

I DECESSI DIMINUIRONO DI OLTRE IL 99% PRIMA DELL’INTRODUZIONE IN INGHILTERRA DI QUALSIASI VACCINO 

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Nel caso del morbillo, vediamo una riduzione del tasso di mortalità di quasi il 100 %

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I tassi di mortalità sono diminuiti prima della vaccinazione. Nel caso della scarlattina e di altre malattie infettive, i decessi sono diminuiti quasi a zero, senza alcuna vaccinazione su larga scala.

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Purtroppo, queste credenze errate, hanno da sempre portato a fidarsi della vaccinazione, credendo a tutto ciò che ci viene da sempre propinato,non chiedendo e non visionando mai dati,grafici o tabelle come queste.

Da sempre si crede nella virtù della vaccinazione,la quale ha debellato le malattie,senza riflettere su altri fattori,che in realtà hanno causato la mortalità a diminuire.

Questi fattori sono l’igiene, i servizi igienico-sanitari, la nutrizione, il diritto del lavoro,l’ elettricità, la clorazione, la refrigerazione, la pastorizzazione, e molti altri aspetti che oggi generalmente diamo per scontati come parte della vita moderna.

Il miglioramento del tasso della mortalità aveva molto poco a che fare con la medicina.

Un rapporto 1977 ha stimato che, nel migliore dei casi, circa il 3% del declino della mortalità per malattie infettive potrebbe essere attribuito alle cure mediche moderne.


“In generale, le misure mediche (sia chemioterapici e profilattici) sembrano aver contribuito poco al calo generale della mortalità negli Stati Uniti dal 1900 circa-avendo in molti casi stati introdotti diversi decenni dopo un netto calo si era già messo in e non avere influenza rilevabile nella maggior parte dei casi. Più in particolare, con riferimento a questi cinque requisiti (influenza, polmonite, difterite, pertosse, la poliomielite e) per i quali il calo della mortalità appare sostanziale dopo il punto di intervento e sul presupposto improbabile che tutto questo calo è attribuibile alla intervento. . . si stima che al massimo 3,5 per cento del declino totale della mortalità dal 1900 potrebbe essere attribuita a misure mediche introdotte per le malattie considerate qui. “ [5]

L’enfasi del pensiero che i vaccini abbiano salvato l’umanità  è in parte costruita su questo pensiero radicato. Il fatto che le morti a causa delle malattie infettive siano diminuite  molto prima dell’introduzione e uso dei vaccini e antibiotici, viene del tutto ignorato.

Questo errore nello studio e nella ricerca ha creato una situazione dalla quale trarre insegnamento sulla cura giusta delle infezioni e malattie in maniera corretta,ma non è stata compresa; le percentuali continuano ad essere ignorate continuandoci a basare su quell’1% di probabilità di rischio con o senza vaccino. Ci basiamo sempre sulle “probabilità” e non sui dati.

Tuttavia,qualcuno continua ad affermare che non siano i vaccini la causa del caso della mortalità per le malattie infettive ma altro il quale “erroneamente” viene ignorato.

Non c’è la voglia di conoscere e sapere,capire in realtà come tutti questi fattori abbiano agito fino ad oggi.

Prendiamo la pertosse come esempio. Nel 1979 la Svezia abolì l’uso del vaccino DTP sulla base della non efficacia e pericolosità.

La paura, naturalmente, era l’aumento del tasso di mortalità in concomitanza ai tassi inferiori delle vaccinazioni.

Una lettera del 1995 di Victoria Romanus all’Istituto Svedese per il Controllo delle Malattie Infettive indicò che il tasso di mortalità per pertosse era vicino allo zero. La popolazione svedese era di 8,294,000 nel 1979 e 8,831,000 da 1995. Dal 1981 al 1993, otto bambini furono i casi registrati come decessi per pertosse.

Questo dato porterebbe ad una media di circa 0.6 bambini per anno deceduti a causa della pertosse. Questi numeri mostrano una grande disparità sui dati dei decessi che in Svezia erano approssimativamente di 1 su 13,000,000 in assenza del programma di vaccinazione nazionale. [6]

In un altro caso, la copertura vaccinale DTP in Inghilterra è scesa da circa il 78% fino al 30 o 40%  a causa delle preoccupazioni per la sicurezza del suddetto vaccino.

  • Gli anni 1976-1980 sono stati quelli in cui i tassi di vaccinazione avevano raggiunto il livello più basso.

Utilizzando le statistiche ufficiali, il numero dei decessi in quegli anni è pari a 35. Il numero dei decessi precedenti (nei cinque anni precedenti ovvero 1971-1975), mentre i tassi di vaccinazione erano più alti è pari a 55, ovvero circa 1,5 volte superiore rispetto a quando i tassi di vaccinazione erano più bassi. [7]

La triste verità è che la pertosse,è endemica ma non è scomparsa. Un enorme numero di persone contraggono ancora il Bordetella pertussis.

“Anche se la pertosse tradizionalmente è stata considerata una malattia dell’infanzia, è stato ben documentato quasi un secolo fa il riconoscimento della stessa come una tra le cause importanti di malattie respiratorie negli adolescenti e negli adulti, inclusi gli anziani. A causa di immunità calante, adulti e adolescenti possono contrarre la pertosse potendo capire se la si contrae naturalmente o tramite vaccinazione”.  [8]

 

Concentriamoci su un’altra malattia: il morbillo.

Tenete a mente che nel 1963, quasi nessuno è morto da morbillo. Nel corso di quest’anno, l’intera New England aveva avuto solo cinque decessi (Maine: 1, New Hampshire: 0, Vermont: 3, Massachusetts: 0, Rhode Island: 1, Connecticut: 0) che sono stati attribuiti al morbillo. [9]

I morti per  asma (“asthma”) erano in realtà 56 volte maggiori ai decessi a causa del morbillo nel corso di tale anno.

Ma il declino dell’incidenza grazie al vaccino,come sostenitori sottolineano c’è stato? Ci sono alcuni grafici che si possono trovare su Internet che affermano una lieve diminuzione dell’incidenza.Guardando i dati di incidenza più completi, possiamo vedere un calo di incidenza nel 1963 in concomitanza  all’introduzione del vaccino contro il morbillo.

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L’incidenza del Morbillo ha subito un calo dopo 1963. Visionando il grafico ci chiediamo se questo calo abbia a che fare con l’introduzione e l’uso del vaccino.

Il primo vaccino contro il morbillo,conteneva il virus “ucciso”, ed era un vaccino contenente alluminio e formaldeide.

Uno studio del 1967 ha rivelato che il vaccino potrebbe causare la polmonite così come l’encefalopatia (infiammazione del cervello).

“La polmonite è un riscontro comune. La febbre è grave e persistente e il grado di mal di testa (quando presente), suggerisce un coinvolgimento del sistema nervoso centrale. In effetti è stato trovato un paziente, esaminato con EEG, e constatando un’attività anormale e disturbata del cervello (encefalopatia). I risultati spiacevoli riguardanti la suddetta vaccinazione erano imprevisti,ma il verificarsi di questi casi avrebbero dovuto imporre un maggiore controllo ed una restrizione sull’uso del medesimo. Ora il vaccino con virus inattivato per il morbillo,non dovrebbe essere più consigliato e somministrato”. [10]

I vaccini contenenti virus “uccisi” sono stati rapidamente accantonati. [11]

C’erano tuttavia dei problemi significativi anche con i vaccini contenenti virus “vivi”, verificando l’eruzione cutanea della malattia in circa la metà dei riceventi la vaccinazione (constatando sostanzialmente l’equivalente di un caso di morbillo).

Il 48% delle persone ha avuto eruzioni cutanee, e l’83% ha contratto febbre alta successiva all’iniezione.

Qui la domanda che ci chiediamo da tempo: Come mai un calo d’incidenza dei casi di morbillo così drastico dopo l’introduzione del vaccino nel 1963?

Nel 1960, ci si aspettava attraverso la vaccinazione l’immunità permanente; sappiamo bene che così non è mai stato.

“The United State Public Health Service” (Il Servizio Sanitario Pubblico) diede  licenza ad un nuovo vaccino contenente virus “vivi” contro il morbillo. Anche se diversi vaccini “vivi” furono concessi in licenza dal 1963, questo venne considerato dagli epidemiologi come “il miglior vaccino presente finora per ridurre al minimo gli effetti collaterali (trattando la tematica dell'”immunità a vita”). [12 ]


 “Il morbillo, sarà quasi eradicato dalla maggior parte delle zone del paese tra un anno, i funzionari del Servizio Sanitario Pubblico degli Stati Uniti prevedono affinchè avvenga questo. Nonostante l’esistenza di più di 12 milioni di bambini suscettibili, la vaccinazione del “diritto” potrebbe spazzare via la malattia, secondo il dottor Robert J. Warren del Communicable Disease Center di Atlanta. “[13]

 

Dopo oltre dieci anni,l’obiettivo di eradicazione non è ancora stato raggiunto. Diverse le epidemie ripetute negli Stati Uniti.

“Nel 1989 la nuova teoria sulla mancata eliminazione di questa malattia,riguardava la non efficacia dei precedenti vaccini. Nel 1989 il Dr. Feigin del Texas Children Hospital dichiarò che il vaccino del 1963 “non era ampiamente efficace”;medesima idea per il vaccino del 1967  affermando la perdita dell’efficacia se non adeguatamente refrigerato”. [14]

Nello stesso anno, dopo l’uscita e l’uso dei tre tipi di vaccini contro il morbillo,gli scienziati dichiararono che una sola dose non sarebbe stata efficace e di farne conseguenzialmente due. Essi inoltre raccomandarono la vaccinazione a tutte le persone al di sotto dei 32 anni spiegando l’inefficacia delle precedenti ricevute.

  • Quindi si può parlare di calo dell’incidenza del morbillo prima del 1963? Guardando i dati di incidenza di morbillo, la linea di tendenza mostra che l’incidenza era in declino.

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Infatti, se si fosse mantenuta quella linea di tendenza,avremmo visto il calo dell’incidenza del morbillo toccare lo zero, intorno agli anni 2000.

Questo è in realtà l’anno in cui il CDC  dichiarato l’eliminazione del morbillo dagli Stati Uniti.

Quindi sono stati tutti questi vaccini la motivazione dell’affrontare e dell’aver affrontato tutti li sforzi,i costi e tutte le reazioni avverse? Tutto questo per una malattia considerata mite in quegli anni?

Quando si ascoltano discorsi sulla vaccinazione, viene spesso propinata la storia della stimolazione anticorpale; ovvero la stimolazione degli anticorpi crea una “memoria della malattia” mettendo il corpo nelle condizioni di saperla affrontare “evitandola” in un futuro.

Bisognerebbe conoscere il Sistema Immunitario poiché non basta sapere cosa siano gli anticorpi per capirne bene il suo funzionamento. Il sistema immunitario è un molto complesso, un’entità ancora poco compresa, composto di molte linee cellulari diverse, ciascuna produce diverse sostanze chimiche che vengono rilasciate nel sangue. Queste sostanze chimiche sono utilizzate dal corpo e sono influenzati da età, stress, stato nutrizionale, ambiente, e tutta una serie di fattori che vengono capiti a malapena.

“. . . il sistema immunitario rimane una scatola nera “, dice Garry Fathman, MD, professore di immunologia e reumatologia e direttore associato dell’Istituto di Immunologia, Trapianti e infezione. 

E ‘incredibilmente complesso; ci sono almeno 15 diversi tipi di cellule interagenti che rilasciano decine di differenti molecole nel sangue per comunicare tra loro e per combattere.

All’interno di ciascuna di queste cellule siedono decine di migliaia di geni la cui attività può essere alterata per età, l’esercizio fisico, l’infezione, stato vaccinale, la dieta, lo stress, e altro . Questo e molto altro,e noi non conosciamo quello che la maggior parte di loro  fanno, o dovrebbero fare. . . “ [15]


Sistema

Il sistema immunitario è tradizionalmente diviso nel sistema immunitario umorale (coinvolto con anticorpi) e il sistema immunitario cellulare che non comporta anticorpi ma comporta l’attivazione di varie cellule, come cellule killer naturali.

Quello che sappiamo è che, contrariamente alla credenza popolare, gli anticorpi non sono necessari per la guarigione dal morbillo.

“. . . bambini con carenza di anticorpi,contraggono abbastanza banalmente malattie come il morbillo,attraversano la caratteristica eruzione cutanea e poi un recupero normale. Inoltre, esse non sono eccessivamente inclini alla reinfezione. Sembra quindi che l’anticorpo del siero, comunque in qualsiasi quantità, non serva  per impedire l’eruzione cutanea,né  il normale recupero dalla malattia,né per impedirne la reinfezione. “ [16]

I bambini con un deficit di produzione di anticorpi (agamma-globulinemia), recuperano normalmente dal morbillo proprio come i produttori di anticorpi normali, e ciò è stato riconosciuto fin alla fine del 1960. Ma la risposta anticorpale è davvero l’unica cosa di cui si parlava enfatizzando la buona causa dei vaccini. 

“Una delle scoperte più sconcertanti in medicina clinica, fu la constatazione che i bambini con congenita agamma-globulinaemia,contraevano il morbillo in maniera normale,mostrando la consueta sequenza di sintomi e recupero,oltre ad immunità “. [17]


Per visualizzare il seguente video cliccare sulla fonte

 http://www.omsj.org/blogs/hood12nov

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Come fa la nutrizione a giocare un ruolo nella malattia?

  • Scoperto nel 1920, la vitamina A fu soprannominata la vitamina “anti-infettiva”. Essa sola ha un enorme impatto sulle morti per morbillo. Negli anni 1990, una riduzione della mortalità dal 60 al 90%  è stata confermata nei casi di ospedalizzazione per morbillo nei paesi poveri con somministrazione di Vitamina A.

“Analisi combinate hanno mostrato che dosi massicce di vitamina A somministrate ai pazienti ricoverati con morbillo, siano state associate ad una riduzione di circa il 60% del rischio di mortalità generale, e con una riduzione di circa il 90% tra i neonati. La somministrazione di vitamina A ai bambini che hanno sviluppato una polmonite prima o durante l’ospedalizzazione, ha ridotto la mortalità di circa il 70% rispetto ai bambini di controllo. “ [18]

Il consumo di frutta e verdura ricchi di vitamina C è stato un altro fattore di riduzione delle malattie e riduzione della mortalità. Esperimenti effettuati nel 1940 hanno dimostrato che la vitamina C è efficace contro il morbillo, soprattutto se usato in dosi più elevate.

“Durante un’epidemia [di morbillo] la vitamina C è stata usata per la profilassi e tutti quelli che hanno ricevuto fino a 1000 mg. ogni sei ore, per via endovenosa o intramuscolare, erano protetti dal virus. Dato per bocca, 1000 mg. in succo di frutta ogni due ore non era protettiva se non è stato dato tutto il giorno. Si è inoltre riscontrato che 1000 mg. per bocca, 4-6 volte al giorno, potrebbe modificare l’attacco; con la comparsa di macchie di Koplik e febbre, se l’amministrazione è stata aumentata a 12 dosi ogni 24 ore, tutti i segni e sintomi sarebbero scomparsi in 48 ore. “ [19]

Nei primi anni del 1900, altri trattamenti sono stati utilizzati con successo per il morbillo. Nel 1919 il Dr. Drummond ha affermato che l’olio di cannella sia una profilassi efficace contro il morbillo.

“E ‘stata la mia pratica, quella di prescrivere in caso di morbilità,l’olio di cannella.Nella maggior parte dei casi la persona così trattata non ha contratto la malattia,e quando c’era,la forma era molto lieve. “ [20]

Nutrizione e altri fattori hanno un grande impatto sul morbillo, quindi perché  dare merito alla vaccinazione?

Uno studio del 2009 pubblicato in Proceedings della Royal Society, ha studiato quello che potrebbe accadere conseguentemente al calo dell’immunità nonostante la vaccinazione nei bambini.

“Possiamo prevedere che la vaccinazione avrà due effetti contrastanti. . . si ridurrà il numero dei neonati suscettibili,avendo perciò alcuni benefici di salute pubblica, riducendo il numero dei casi nei bambini. Tuttavia, questa riduzione porterà ad una riduzione nel promuovere e quindi una maggiore suscettibilità alle infezioni nelle classi di età più avanzata. Quando                       l’ immunità diminuisce, la vaccinazione ha un impatto molto più limitato dal numero medio di casi.Per alti livelli di vaccinazione (superiore all’80%) e livelli moderati di immunità calante (maggiore di 30 anni), i cicli di epidemia di grandi dimensioni possono essere indotti. “ [21]

Uno studio del 1984 [22] ha riferito che entro il 2050, la proporzione di persone suscettibili al morbillo possa essere maggiore.

A causa della zelanti polarizzazione pro-vaccino che permea la società, le vere forze che hanno spinto il maggiore calo dei decessi per malattie infettive non sono riconosciute. 


 

Bibliografia:

1. Irwin W. Sherman, Twelve Diseases That Changed Our World, 2007, p. 66.
2. Paul A. Offit, MD, Deadly Choices—How the Anti-Vaccine Movement Threatens Us All, 2011, p. xii.
3. James D. Cherry, MD MSc; Philip A. Brunell, MD; Gerald S. Golden, MD; and David T. Karzon, MD, “Report on the Task Force on Pertussis and Pertussis Immunization—1988,” Pediatrics, June 1988, vol. 81, no. 6, Part 2, p. 939.
4. Historical Statistics of the United States Colonial Times to 1970 Part 1, Bureau of the Census, 1975, pp. 77.
5. John B. McKinlay and Sonja M. McKinlay, “The Questionable Contribution of Medical Measures to the Decline of Mortality in the United States in the Twentieth Century,” The Milbank Memorial Fund Quarterly, Health and Society, vol. 55, no. 3, summer 1977, p. 425.
6. Letter from Victoria Romanus, MD, PhD, Department of Epidemiology Swedish Institute of Infectious Disease Control, Stockholm Sweden, August 25, 1995.
7. Record of Mortality in England and Wales for 95 Years as Provided by the Office of National Statistics, 1997; Health Protection Agency Table: Notification of Deaths, England and Wales, 1970–2008.
8. Edward Rothstein, MD, and Kathryn Edwards, MD, “Health Burden of Pertussis in Adolescents and Adults,” Pediatric Infectious Disease Journal, vol. 24, no. 5, May 2005, p. S44.
9. Vital Statistics of the United States 1963, Vol. II—Mortality, Part A, pp. 1–18, 1–19, 1–21.
10. Vincent A. Fulginiti, MD; Jerry J. Eller, MD; Allan W. Downie, MD; and C. Henry Kempe, MD, “Altered Reactivity to Measles Virus: Atypical Measles in Children Previously Immunized with Inactivated Measles Virus Vaccines,” Journal of the American Medical Association, vol. 202, no. 12, December 18, 1967, p. 1080.
11. “Measles Vaccine Effective in Test—Injections with Live Virus Protect 100 Per Cent of Children in Epidemics,” New York Times, September 14, 1961.
12. “Thaler to Hold State Senate Hearing to Find Fastest Way to Expedite Plan,” New York Times, February 24, 1965.
13. Jane E. Brody, “Measles Will Be Nearly Ended by ’67, U.S. Health Aides Say,” New York Times, May 24, 1966.
14. Lisa Belkin, “Measles, Not Yet a Thing of the Past, Reveals the Limits of an Old Vaccine,” New York Times, February 25, 1989.
15. B. Goldman, “The Bodyguard: Tapping the Immune System’s Secrets,” Stanford Medicine, summer 2011.
16. P. J. Lachmann, “Immunopathology of Measles,” Proceedings Royal Society of Medicine, vol. 67, November 1974, p. 1120.
17. “Measles as an Index of Immunological Function,” The Lancet, September 14, 1968, p. 611.
18. Wafaie W. Fawzi, MD; Thomas C. Chalmers, MD; M. Guillermo Herrera, MD; and Frederick Mosteller, PhD, “Vitamin A Supplementation and Child Mortality: A Meta-Analysis,” Journal of the American Medical Association, February 17, 1993, p. 901.
19. Fred R. Klenner, MD, “The Treatment of Poliomyelitis and Other Virus Diseases with Vitamin C,” Southern Medicine & Surgery, July 1949.
20. “Cinnamon as a Preventive of Measles,” American Druggist Pharmaceutical Record, New York, November 1919, p. 47.
21.J. M. Heffernan and M. J. Keeling, “Implications of Vaccination and Waning Immunity,” Proceedings of the Royal Society B, vol. 276, 2009.
22. D. L. Levy, “The Future of Measles in Highly Immunized Populations: A Modeling Approach,” American Journal of Epidemiology, vol. 120, no. 1, July 1984, pp. 39–48.


 

FONTE

  • WWW.OMSJ.ORG

ALLEGATI

  • Il vaccino del vaiolo: le origini
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Vaccini Obbligatori e facoltativi

QUALI SONO I VACCINI OBBLIGATORI E I FACOLTATIVI?

vaccino bimba


 

  • I vaccini obbligatori in Italia sono solo Difterite, Tetano, Polio ed Epatite B, ad esclusione del Veneto che ha eliminato l’obbligo dal 2008.

Il vaccino esavalente contiene anche: anti-Haemophilus tipo b (Hib) coniugato e antipertossico (componenti acellulari).


Solo in Veneto è stato eliminato l’obbligo dal 2008; in diverse regioni sono state eliminate le sanzioni amministrative (Lombardia, Piemonte, Toscana, Abruzzo, Sardegna, Emilia Romagna e prov. Auton. Trento).


Ecco tramite il link di seguito,il calendario delle vaccinazioni  aggiornato dal sito del Ministero della Salute con ultimo aggiornamento del 3 novembre 2014


http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=648&area=Malattie%20infettive&menu=vaccinazioni


  • 3° mese si intende dal 61° giorno di vita
  • 5-6 anni si intende dal 5° compleanno (5 anni e 1 giorno) ai 6 anni e 364 giorni(7° compleanno)
  • 12° anno si intende da 11 anni e 1 giorno (11° compleanno) fino a 11 anni e 364 giorni (12° compleanno)
  • 11-18 anni si intende da 11 anni e un giorno (11° compleanno) fino ai 17 anni e 364 giorni (18° compleanno)

ALCUNE INFO IN MERITO:


 

ESAVALENTE:  contiene due vaccini NON obbligatori, le mamme possono esigere o solo i 4 vaccini obbligatori (epatite b,difterite, tetano e polio) o vaccini singoli…è importante sapere tutte queste malattie cosa sono,come si contraggono, MA è anche importante sapere se è necessarie farle a soltanto due mesi di vita. Attualmente il vaccino esavalente somministrato in Italia è l’Infanrix Hexa prodotto dallaGlaxoSmithKline S.p.A. Nell’Infanrix Hexa è presente sia come alluminio idrossido, idrato (Al(OH)3) 0,5 milligrammi, che come fosfato di alluminio (AlPO4) 0,32 milligrammi Al.”In tutto sono 0,82 mg di alluminio che vengono iniettati, con la prima dose, in un cucciolo umano di 70 giorni e del peso di 5-6 chili. E’ importantissimo sapere che molte malattie sono state eradicate grazie alle migliorate condizioni igieniche,cosa che spesso,molto spesso non viene detta a noi mamme.Ma  addentriamoci singolarmente nell’Esavalente,con le varie malattie,conosciamole insieme,la loro eradicazione,la loro esistenza o scomparsa e il loro “contagio”.


 

POLIO:  l’Europa è stata dichiarata Polio-free sin dal 2002 dall’OMS, perché da oltre 10 anni non vi erano casi di polio, è una malattia che si contrae per via oro-fecale.   La poliomielite, comunque, è diventata una malattia virale rara in molte Nazioni e in Italia pare non si siano più verificati casi spontanei dal 1983 e i soggetti che superano la malattia in modo spontaneo acquisiscono una immunità duratura, forse per tutta la vita.


 

DIFTERITE: Nel nostro Paese, l’incidenza della difterite è andata gradualmente riducendosi dagli anni ‘60 agli anni ‘80 del XX secolo (solo in parte grazie al vaccino, ma prevalentemente grazie alle migliorate condizioni di vita e poi anche alla disponibilità degli antibiotici) e oggi questa malattia è praticamente scomparsa (l’ultimo caso italiano si è verificato nel 1991, ma la vera causa di quella morte non è maistata accertata).


 

EPATITE B:  I bambini non sono una categoria a rischio (se i genitori e i conviventi non sono infetti),  infatti  il neonato non si droga e non ha rapporti sessuali,  per quanto emancipati siano rispetto i loro coetanei di 30 anni fa. In Italia il vaccino è stato reso obbligatorio grazie ad una tangente all’ex Ministro della salute che nell’aprile 2012 è stato condannato anche in terzo grado, in Francia il vaccino epatite B non è più obbligatorio perchè diverse sentenze hanno dimostrato la correlazione con da sclerosi multipla.


 

TETANO:  è una vaccinazione che può essere rimandata, un bambino nel primo anno di vita non è in movimento, inoltre il tetano pediatrico che “da trent’ anni non presenta un caso di mortalità, in Europa”, è una malattia che colpisce maggiormente gli anziani perchè  il loro sistema immunitario col passare degli anni indebolisce. E’ importante disinfettare le ferite con acqua ossigenata.


 

MORBILLO:  (vaccino non obbligatorio) È vero che sono possibili alcune complicazioni, ma queste in genere colpiscono i soggetti più deboli, cioè più immunodepressi.  La malattia naturale fornisce una protezione che dura tutta la vita e che è superiore a quella offerta dal vaccino.  Le donne che hanno avuto la malattia naturale, durante la gravidanza trasmettono al figlio una fornitura anticorpale specifica che lo proteggerà molto a lungo. L’incidenza di questa malattia è iniziata a decrescere molto tempo primadell’inizio della vaccinazione e ciò significa che anche il morbillo è, come tutte le patologie infettive, fortemente influenzato dalle condizioni igieniche, sociali,culturali e ovviamente immunitarie dei soggetti esposti al virus.- La mortalità per morbillo naturale è molto calata in questi ultimi anni,- molti studi dimostrano una prevalenza di epidemie di morbillo nella popolazione vaccinata.


ROSOLIA:  La rosolia è una malattia molto comune e lieve che colpisce l’infanzia, anche se oggi la frequenza maggiore si è spostata verso l’età di 10-14 anni.  Il senso di questa vaccinazione, quindi, non è quello di evitare la rosolia nel bambino, ma di evitare la rosolia congenita nel feto. Va anche detto, però, che la vaccinazione non fornisce una copertura totale e quindi non elimina completamente il rischio di rosolia congenita nel bambino. Inoltre, la malattia naturale offre una protezione che dura tutta la vita, mentre la vaccinazione infantile, secondo alcuni Autori, presenta una recidiva di malattia da adulti nel 50% dei casi. Pertanto, in particolare per le ragazze, il genitore può prendere in considerazione la possibilità di rimandare la vaccinazione in età adolescenziale, valutando prima con esami l’immunità naturale.


 

PAROTITE:La parotite è una malattia causata da un virus che si diffonde di solito attraverso la saliva e può infettare molte parti del corpo, soprattutto le ghiandole salivari parotidi. Le ghiandole salivari parotidi, che producono la saliva per la bocca, si trovano verso la parteposteriore di ogni guancia, nella zona tra l’orecchio e la mascella. In caso di parotite di solito queste ghiandole si gonfiano e diventano dolorose.  Pertanto in particolare per i ragazzi,  il genitore può prendere in considerazione la possibilità di rimandare la vaccinazione in età adolescenziale valutando prima con esami l’immunità naturale.


 

VARICELLA: La varicella, che è una malattia molto contagiosa, ha un’incubazione di 11-21 giorni e poi si manifesta con febbre non molto elevata,malessere generale e un tipico esantema caratterizzato da piccolepapule rosa che appaiono ad ondate successive per 3-4 giorni sia sulla cute che sulle mucose. Recentementeviene proposta la vaccinazione antivaricella, ma la sua innocuità ed efficaciasono ancora da accertare con precisione. Molti medici ritengono che questa vaccinazione sia una profilassi eccessiva rispetto ai reali pericoli di questa malattia e la accettano eventualmente solo per i soggetti immunodepressiad elevato rischio. Secondo il Ministero della Salute, questa vaccinazione va somministrata ai soggetti che hanno un rischio specifico correlato a patologie preesistenti o a particolari condizioni di lavoro.


 

PERTOSSE La pertosse è una malattia batterica altamente contagiosa che, proprio perché è una malattia di mucosa e non sistemica, non fornisce una immunità di lunga durata; è però noto che, come per tutte le infezioni, l’immunità si prolunga enormemente se l’individuo viene ogni tanto in contatto con qualche batterio della pertosse.La vaccinazione, invece, non conferisce né un’immunità completa né duratura (studi recenti indicano che la protezione è dell’80% dopo 3 anni e del 10% dopo12 anni dalla vaccinazione). Gli adolescenti e gli adulti, pertanto, si possono ammalare indipendentemente che siano già stati vaccinati o meno.


 

MENINGITE: (vaccino non obbligatorio) il vaccino non copre tutti i ceppi virali e spesso viene seminato il panico con articoli quando accadono spiacevoli casi senza specificare se si tratta di meningite fulminante o il ceppo batterico.La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva, può essere causata da virus, da batteri o da funghi.La forma virale, detta anche meningite asettica, è quella più comune, solitamente non ha conseguenze gravi e si risolve nell’ arco di una decina di giorni.


 

PNEUMOCOCCO:  “Non è sensato somministrare milioni di dosi con una situazione che vede solo pochissimi bambini all’ anno in Italia danneggiati dalla malattia. In sanità pubblica occorre scegliere gli interventi di massa sulla base del beneficio che questi possono portare in termini di salvaguardia di vite umane e di miglioramento della qualità della vita e una vaccinazione di massa contro il Pneumococco non soddisfa questi requisiti. Inoltre, se ci dovessero essere effetti indesiderati rari emergerebbero somministrando il vaccino su larga scala. Non siamo in grado di fare un bilancio approfondito tra rischi e benefici. Il nuovo vaccino contro il Pneumococco è stato studiato su misura per i sierotipi di Pneumococco isolati negli Stati Uniti, mentre in Italia i sierotipi presenti non sono ancora noti. Quindi, c’è la possibilità che il vaccino non sia nemmeno molto efficace per la nostra realtà. Inoltre, negli USA l’incidenza della malattia è maggiore rispetto all’ incidenza bassissima che c’è nel nostro Paese”.


 

ROTAVIRUS: L’età maggiormente colpita è quella pediatrica sotto i 5 anni, ma l’età più a rischio per presentare una infezione grave va dai 6 ai 24 mesi. Infatti, secondo l’OMS, il rotavirus è la forma virale digastroenterite più grave che colpisce i bambini sotto i 5 anni nei Paesi più poveri del mondo dove le precarie condizioni  igieniche si sommano alla difficoltà di accedere alla terapia di reidratazione e alle altre cure mediche. Nei Paesi occidentali, la gastroenterite da rotavirus, non  è una malattia letale, ma può dare complicanze anche gravi nelle persone anziane e in quelle immunocompromesse. Dopo i primi esperimenti con un vaccino USA che nel 1998  è stato ritirato dal commercio (dopo soli 7 mesi di vita). – il vaccino europeo monovalente costituito da virus umani vivi e attenuati appartenenti al ceppo più comune (G1P8), che viene somministrato in 2 dosi orali a distanza di 4 settimane tra loro; – il vaccino americano pentavalente costituito da un ceppo bovino riassortito in modo da esprimere in superficie le proteine dei 5 sierotipi più frequenti (G1, G2, G3,G4 e P[8]), che viene somministrato in 3 dosi orali a distanza di 4 settimane tra loro.


 ***TUTTE LE NORMATIVE***


 

NORMATIVA: ANTI EPATITE B: Legge 27 MAGGIO 1991 n. 165 (G.U. 1 GIUGNO 1991 n. 127): Legge 27 MAGGIO 1991 n. 165 (G.U. 1 GIUGNO 1991 n. 127 http://www.iss.it/binary/tras/cont/19910527_LEGGE%2027%20maggio%201991%20vaccinazione.1181036033.pdf http://www.iss.it/binary/tras/cont/19911004_Circolare%204%20ott%201991.1181036033.pdf


ANTIPOLIO: Legge 4 FEBBRAIO 1966 n. 51 (G.U. 19 FEBBRAIO 1966 n. 44) http://www.trovanorme.salute.gov.it/dettaglioAtto;jsessionid=ywL45knVyFRGMu3Wsznbww__?completo=si&id=23278


ANTI TETANICA: Legge 5 MARZO 1963 n. 292 (G.U. 27 MARZO 1963 n. 83
http://www.trovanorme.salute.gov.it/dettaglioAtto?completo=si&id=23277


ANTI DIFTERICA: Legge 6 GIUGNO 1939 n. 891 (G.U. 1 LUGLIO 1939 n. 152).


LEGGE REGIONALE VENETO n. 7 del 23 marzo 2007. Sospensione dell’obbligo vaccinale per l’età evolutiva. http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/Pubblica/DettaglioLegge.aspx?id=196236



LOMBARDIA: accordo regionale tra Tdm e Asl: i genitori che rifiutano la vaccinazione non verranno convocati al Tdm
http://www.tribunaleminori.milano.it/FileTribunali/20320/Sito/Documenti/Protocolli%20e%20Convenzioni/Accordo%20Vaccinazioni.pdf


 http://www.tribmin.milano.giustizia.it/FileTribunali/20320/Sito/Documenti/Protocolli%20e%20Convenzioni/Accordo%20Vaccinazioni.pdf



DI SEGUITO TROVERETE TUTTI GLI APPROFONDIMENTI ,ARTICOLI E TRADUZIONI

Malattie e relativi vaccini;approfondimenti con fonti e link a cui potrete accedere


Pareri legali dell’Avvocato Roberto Mastalia

https://vacciniinforma.it/?p=69


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


RIPORTIAMO DI SEGUITO I LINK UTILI DI APPROFONDIMENTO


 

“PARERI LEGALI E SPIEGAZIONE DEL TERMINE OBBLIGATORIO”

https://vacciniinforma.it/?p=69


 

 

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Vaccino DTP; reazioni avverse e patologie correlate. Studi a confronto

Di seguito i tre vaccini che hanno scatenato le controversie di molti esperti, i quali ora ritengono che  dovrebbero essere banditi da tutte le pratiche vaccinali nei bambini.

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DTaP o DPT (difterite, pertosse /tosse convulsa e tetano)

Probabilmente il più mortale di tutti i vaccini, il vaccino DPT provoca più danni, disabilità e ha  rischi più elevati, anche superiori al MMR (morbillo, parotite e rosolia). Nel 2012, l’epidemia di pertosse e tosse, sparse in tutti gli Stati Uniti( a tassi di almeno due volte superiore a quelli registrati nel 2011) ha fatto ammettere ai numerosi epidemiologi e funzionari della sanità,che il vaccino può essere la causa.

La causa potrebbe benissimo essere dovuto a più carichi di tossine erogati attraverso il vaccino DTP che includono, (ma non solo): formaldeide, idrossido di alluminio, fosfato di alluminio, thimerosal, e polisorbato 80 .

  • Ciò significa che ogni vaccino DTP contiene agenti cancerogeni, neurotossici, immunotossiche e sterilità come molti vaccini influenzali. Queste sostanze chimiche quindi tendono ad accumularsi nel bambino con ogni vaccino successivo, introducendo inoltre un carico aggiuntivo di tossine ad ogni iniezione, causando la SOPPRESSIONE IMMUNITARIA.

Nel marzo 2012, pericolosi nuovi ceppi di batteri della pertosse, sono stati riportati in Australia.I ricercatori che studiano i ceppi hanno affermato che il vaccino stesso ne era responsabile. La ragione di questo?

B.pertussis

La pertosse è attribuita principalmente alle infezioni da Bordetella pertussis, ma è causata anche da un altro agente patogeno strettamente correlato chiamato B.parapertussis, al quale il vaccino non protegge.

Secondo gli autori:

  • “La Vaccinazione ha portato ad un aumento di 40 volte della colonizzazione del  B. parapertussis nei polmoni dei topi. Sebbene il meccanismo alla base di questo aumento della colonizzazione non è stato specificatamente chiarito, si ipotizza il coinvolgimento delle risposte immunitarie specifiche, distorte o smorzate dal  vaccino acellulare. Nonostante questo vaccino sia estremamente efficace contro il B. pertussis, che una volta era il killer dell’infanzia primaria, questi dati suggeriscono che il vaccino può contribuire alla crescita nell’incidenza della pertosse nell’ultimo decennio attraverso la promozione di infezione B. parapertussis “.

Pertosse

La pertosse è una malattia ciclica con aumenti naturali che tendono a verificarsi ogni 4-5 anni; non importa quanto sia alto il tasso di vaccinazione  in una popolazione con vaccini DTP o Tdap in modo capillare. I Vaccini DTP  utilizzati negli Stati Uniti dal 1950 fino alla fine del 1990, sono stati stimati per il  63-94 per cento efficaci, e gli studi hanno dimostrato che l’immunità da vaccino acquisita, è scesa a circa il 40 per cento dopo sette anni.

Nello studio citato sopra, i ricercatori hanno notato che l’efficacia del vaccino era solo il 41 per cento tra i 2 a 7 anni di età, e un triste 24 per cento tra quelli di età compresa tra 8-12 anni.

Nel 1993, lo studio nazionale Encefalopatia Infanzia ha riferito sugli esiti sanitari, sociali, comportamentali ed educative dopo grave, un’acuta malattia neurologica nella prima infanzia.L’analisi ha trovato un aumento di quattro volte del rischio stimato di encefalite da vaccino contro la pertosse. Questi vaccini non sono raccomandati per le persone di 7 anni di età e negli anziani a causa di aumento delle reazioni avverse. Eppure, nel 1994, uno studio in famiglia Practice Research Journal ha rilevato che i bambini di 7 anni di età e gli anziani ricevendo inavvertitamente il  DTP o DT, hanno vissuto molte reazioni avverse.

  •  In un altro studio nel Journal of American MedicalAssociation, i bambini vaccinati contro la pertosse avevano sei volte in più la probabilità di sviluppare l’asma. Nel 2004, uno studio sul BritishMedical Journal ha rilevato che la prevalenza di asma e respiro sibilante in soggetti non vaccinati è stata di circa il 50% in meno  rispetto ai bambini che avevano ricevuto le 3 o più dosi di difterite e tetano.

I ricercatori hanno segnalato nel OSMA Journal che il vaccino contro la pertosse può causare danni al cervello duraturi e permanenti. Nel Journal of Pediatrics i ricercatori hanno trovato un’ associazione osservata tra la vaccinazione DTP e un aumento transitorio o della reiterazione del apnea dove avrebbero smettere di respirare.

Il New England Medical Journal ha riferito nel 2001 che il vaccino DTP aumenta il rischio di convulsioni febbrili  e che ci sono rischi significativamente elevati. Diverse altre le citazioni di ricerca che collegano i vaccini DTP apatogeni alle complicanze neurologiche nei sistemi, il sistema nervoso centrale, morte improvvisa, linfoadenite cervicale e convulsioni.

In realtà, non c’è mai bisogno di un vaccino contro il tetano, indipendentemente dalla vostra età o la posizione.

  • MMR Negli Stati Uniti, i bambini di solito ricevono la loro vaccinazione contro morbillo, parotite e rosolia (MMR). I Centri statunitensi per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) consiglia ai bambini di ricevere la loro prima dose tra i 12 e 18 mesi, e la seconda di età compresa tra 4 e 6 tra genitori prima hanno espresso preoccupazioni per i collegamenti tra MMR e l’autismo e la condizione dell’intestino Crohn malattia a metà degli anni 1990.

Ci sono stati diversi casi di bambini nati sani, in via di sviluppo che hanno contratto  queste condizioni dopo aver ricevuto il vaccino. Un numero crescente di genitori ha così deciso di non vaccinare i loro bambini  con il trivalente.

Il dottor Andrew Wakefield, un gastroenterologo consulente, ha attirato l’attenzione nazionale per un possibile collegamento tra le malattie e il metodo della vaccinazione MMR in uno studio nel 1998.

 

Egli ha affermato che la combinazione di tre virus vivi in ​​una sola iniezione può essere pericolosa e ha dichiarato che i danni del vaccino MMR  coinvolgono l’intestino, rilasciando tossine che viaggiano per il cervello( l’autismo).

La Parotite è una malattia infantile di routine. 

In rari casi, gravi complicazioni possono svilupparsi, ma è necessario valutare questo rischio rispetto a  quelli del vaccino, il quale,sicuramente contiene sostanze con note proprietà tossiche come l’alluminio.

La prova è stata pubblicata nella letteratura medica.L’ articolo pubblicato di Brian Hooker , è un’analisi completa dei propri dati del CDC dal 2003 rivelando un aumento del rischio del 340% di autismo nei bimbi afro-americani dopo il vaccino MMR.

Una nuova analisi dei dati utilizzati da uno studio danese 2002 dal Dr. Samy Suissa della McGill University di Montreal (Canada) ha trovato che i bambini vaccinati per l’MMR avevano il 45% in più di probabilità di sviluppare l’autismo rispetto ai bambini  non vaccinati . Ci sono molti studi che cercano di negare un legame MMR / autismo, ma è possibile dimostrare che ciascuno è imperfetto in diversi modi.

9 motivi per cui i vaccini stanno riducendo la nostra immunità

  • 1) I vaccini contengono molte sostanze chimiche e metalli pesanti, come il mercurio e alluminio, che sono in sé ” immuno-soppressori”. Il mercurio provoca realmente cambiamenti nell’attività dei linfociti e diminuisce la vitalità dei linfociti.
  • 2) I vaccini contengono tessuti estranei e DNA / RNA estraneo, che agiscono per sopprimere il sistema immunitario tramite i  fenomeni di rigetto.
  • 3) I vaccini alterano i nostri rapporti di cellule T , helper / suppressor … proprio come quelli visti con l’AIDS. Questo rapporto è un indicatore chiave di un sistema immunitario funzionante adeguato.
  • 4) I vaccini alterano l’attività metabolica di PMN e riducono le loro capacità chemiotassica. PMN sono le difese del nostro corpo contro i batteri patogeni e virus.
  • 5) I vaccini sopprimono la nostra immunità semplicemente sovraccaricando il nostro sistema immunitario con materiale estraneo, metalli pesanti, agenti patogeni e virus. I metalli pesanti rallentano il nostro sistema immunitario, mentre i virus crescono e si moltiplicano.
  • 6) I vaccini intasano il nostro sistema linfatico e linfonodi con grandi molecole proteiche che non sono state sufficientemente disaggregate per i nostri processi digestivi.Questo è il motivo per cui i vaccini sono legati alle allergie, perché contengono proteine ​​di grandi dimensioni che, come immunocomplessi circolanti (CICs) o “Klinkers” che causano il nostro corpo a diventare allergico.
  • 7) I vaccini impoveriscono il nostro organismo di nutrienti vitali,come la vitamina C, A e zinco, che sono necessari per un sistema immunitario forte. Si tratta di sostanze nutritive come questi che innesca il nostro sistema immunitario, nutre i globuli bianchi e macrofagi e consente loro di funzionare in modo ottimale.
  • 8) I vaccini sono neurotossici e rallentano il livello di trasmissione nervosa e di comunicazione al cervello ed altri tessuti. Ora sappiamo che alcuni linfociti comunicano direttamente con il cervello attraverso una complessa serie di neurotrasmettitori. Alterando questi fattori  si andrà ad agire,distruggendo la nostra immunità.

9) I vaccini sopprimono l’immunità cellulare che si verifica quando  vengono iniettati. Gli adiuvanti sono emulsioni di olio, composti minerali (che possono contenere l’alluminio metalli pesanti), prodotti batterici e liposomi (che permettono rilascio ritardato di sostanze). Gli effetti collaterali di coadiuvanti stessi, includono l’ iperattività delle cellule B,portando a livelli patologici la produzione di anticorpi, così come la reazione allergica ai coadiuvanti stessi.

 

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La modalità di conservazione dei vaccini e i loro danni

I DANNI CAUSATI DAI VACCINI

Veniamo ora ai danni che potenzialmente possono provocare i vaccini pediatrici.

La modalità di conservazione dei vaccini

vaccino (1)


Il primo importante problema dei vaccini riguarda la loro modalità di conservazione, in merito alla quale la regione Emilia-Romagna nella famosa delibera nr. 256 del 13-03-2009 ha ampiamente evidenziato agli operatori sanitari l’importanza di “disporre nella sede vaccinale di attrezzature indispensabili atte a garantire il mantenimento della catena del freddo e a rivelare una sua eventuale interruzione”.

Si consideri che inizialmente i vaccini vengono spediti dalla casa produttrice alle Ausl, che li stoccano in grandi magazzini e da qui spediti alle varie sedi vaccinali. Lungo tale percorso la catena del freddo non deve mai essere interrotta. Mi sorge spontanea una domanda: come fanno ad accorgersi dell’interruzione?

Non è il caso che la delibera regionale (o meglio una legge nazionale) specifichi meglio, imponendole e non lasciandole alla buona volontà delle Ausl, quali debbano essere le tipologie di strumenti da adottare per rilevare l’interruzione e che si faccia carico di identificare uno standard procedurale non dico a livello nazionale ma quantomeno a livello regionale? A noi chi ci dice che l’interruzione sia stata rilevata e che a seguito di tale evento i vaccini siano stati buttati? A proposito, quali sono le modalità di smaltimento previste, visto che ai sensi del Dpr 15 luglio 2003 nr. 254 sono considerati rifiuti pericolosi a rischio infettivo? Mi piacerebbe sapere dove sono andate a finire le innumerevoli dosi di vaccino anti-suina non utilizzate.

I vaccini hanno una scadenza che va monitorata e devono essere stoccati nel frigorifero secondo una precisa procedura: non vanno posizionati negli sportelli ma nella parte centrale del frigorifero, non ammassati. Le celle frigorifere devono essere di capacità adeguata tenendo presente che ogni cella non dovrebbe venire riempita per più della metà della sua capacità. Vanno inoltre lasciati spazi vuoti tra le confezioni e fra queste e le pareti, ecc., ecc.

Sempre e solo da un punto di vista matematico, si può dire che le variabili in gioco, solo per la corretta conservazione dei vaccini siano davvero tante. Se poi aggiungiamo che la professionalità del nostro sistema sanitario non sempre è al top, mi vengono i brividi (e non di freddo) a pensare che, ripeto, non esista un sistema (procedura + attrezzature + controlli) standard replicato in tutte le sedi vaccinali.

La delibera in questione indica che gli strumenti di rilevazione delle temperature devono essere applicati ai frigoriferi, ma forse sarebbe meglio applicarli sulle confezioni dei vaccini, in modo che il rilevatore segua sempre il vaccino in ogni istante della sua esistenza, trasporto e conservazione, vista l’importanza VITALE della questione.

D’altronde lo si fa già con le bottiglie di vino: alcune aziende applicano sulla bottiglia un rilevatore di temperature che traccia le temperature minima e massima a cui la bottiglia viene sottoposta durante il trasporto o la conservazione, che restano visibili a chi le acquista, al fine di garantire al consumatore finale di acquistare un prodotto non alterato da una cattiva conservazione. Se lo si fa per il vino non vedo perché non lo si possa fare per i vaccini. Ma facciamo finta che da questo punto di vista sia andato e che andrà sempre tutto bene e iniziamo ad analizzare i possibili danni dei vaccini.

Le ultime sentenze sui danni da vaccino

 

sentenze

La Corte d’appello di Torino a luglio 2012 ha ammesso un risarcimento da 1,8 milioni di euro nei confronti di una ragazza di 29 anni, in stato vegetativo da 24 dopo la vaccinazione antidifterica/antitetanica eseguita nel 1988, con l’aggravante di un riconosciuto errore medico per la mancata somministrazione di cortisone alle prime manifestazioni di crisi seguite alla vaccinazione.

Il Tribunale di Rimini con la sentenza n. 2010\148, Ruolo n°2010\0474, Cron. N° 2012\886 ha condannato il ministero della Salute a risarcire la famiglia del piccolo B.V., riconoscendo un nesso di causalità tra il vaccino trivalente (contro morbillo, parotite e rosolia) a cui venne sottoposto nel 2004 e l’autismo insorto successivamente. Nesso di causalità: il tribunale non si è sostituito ai medici e alla ricerca medica, per cui è inutile che da più parti si cerchi di screditare la sentenza adducendo il fatto che il giudice non abbia competenza in materia, perché lui si è limitato esclusivamente, come i genitori del bimbo, a constatare che prima della vaccinazione stava benissimo e poi è diventato autistico, punto.

Il bambino avrebbe iniziato a manifestare sintomi preoccupanti (diarrea e nervosismo) il giorno stesso della vaccinazione, mentre tra il 2004 e il 2005 sarebbero sopraggiunti segni di grave disagio psico-fisico fino al riconoscimento, il 31 agosto 2007, dell’invalidità totale e permanente al 100%. Che questo fosse riconducibile alle vaccinazioni praticate lo affermava già lo specialista Niglio nel giugno 2008 e a confermarlo arrivava, un anno dopo, anche lo specialista Montanari.

Che tale condizione fosse riconducibile “con ragionevole probabilità scientifica” alla somministrazione del vaccino MPR avvenuta presso la Asl di Riccione è stata poi la valutazione dell’ausiliare medico-legale, che per i giudici va accolta. La sentenza ha suscitato grande clamore non solo in Italia, ma in tutto il mondo (cercate in internet “autism vaccine” e salteranno fuori una sfilza di articoli e discussioni inerenti la sentenza di Rimini). Persino il Daily Mail in Inghilterra l’ha ripresa in un articolo del 16 giugno 2012 intitolato “MMR: A mother’s victory.”

 

Questi sono solo alcuni esempi, se ne possono trovare altre di sentenze di questo tipo. Quello invece che non ci è dato sapere con trasparenza dal Ministero della Salute è quanti e quali siano i casi accertati, ovvero denunciati, di reazioni avverse e di danni da vaccino. Si tenga presente di un aspetto molto importante: ora che grazie a organizzazioni e personalità mediche esterne al sistema sanitario nazionale si inizia a informare i cittadini e ora che i media riprendono tali sentenze, le denunce crescono.

Ma è comunque molto probabile che i casi reali di danni da vaccini siano nettamente più alti di qualsiasi stima o dato ufficiale che il Ministero un giorno volesse farci la cortesia di comunicare. Quello che ho trovato è il ”Rapporto sulla sorveglianza post-marketing 2009-2010” dell’AIFA.

Segnalare le reazioni avverse

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Se vostro figlio ha avuto una reazione avversa insorta dopo la vaccinazione potete (anzi dovete) segnalarla ai responsabili del sistema di Farmacovigilanza. Nella seguente pagina dell’agenzia del farmaco è spiegato nel dettaglio come fare:

http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/modalit%C3%A0-di-segnalazione-delle-sospette-reazioni-avverse-ai-medicinali.

Le reazioni avverse ai vaccini possono avvenire in un lasso di tempo molto variabile a seconda della loro gravità:

  • entro un intervallo di tempo breve (minuti): anafilassi, episodi sincopali, crisi d’ansia
  • entro un un intervallo di tempo più lungo (ore o giorni): reazioni locali, febbre alta, vomito, convulsioni

Per quanto riguarda l‘insorgenza di problematiche complesse che investono in maniera permanente il sistema nervoso o digestivo, come per es.sindrome di Guillain-Barrè, malattie demielinizzanti, SIDS, autismo, ma anche celiachia, allergie, ecc, dipende molto da quando i genitori iniziano ad accorgersene e da quando i medici riescono ad effettuare una diagnosi precisa.

Si può parlare anche di qualche anno. Come successo al piccolo B.V. della sentenza del Tribunale di Rimini, il problema si è manifestato subito con sintomi lievi per poi peggiorare progressivamente nell’arco di 3 anni. Eventi fatali come la SIDS (morte in culla), che viene trattata nei paragrafi successivi di questo capitolo, possono avvenire dopo 1 giorno o diversi mesi dalla vaccinazione.

Se avete già letto il rapporto AIFA 2009-2010 linkato al paragrafo precedente, a pag. 29 viene presentato il caso di una bimba che a 2 mesi aveva presentato convulsioni 3 ore dopo la vaccinazione con esavalente, deceduta nove mesi dopo improvvisamente in pieno benessere (SIDS). Purtroppo, la verità, come meglio approfondito nei successivi paragrafi, è che non esistono nè studi tossicologici di breve periodo, nè tantomeno studi di lungo periodo sulle possibili reazioni avverse.

  • I Servizi delle ASL predisposti alle vaccinazioni sono soliti assicurare che i vaccini non causano alcun effetto indesiderato importante e, se ciò accade, è un evento eccezionale. Quindi, ci viene chiesto di vaccinare i nostri figli garantendoci che i vaccini sono utili, necessari e innocui. Però i vaccini sono farmaci e sappiamo che non esistono farmaci senza effetti indesiderati.In Italia, le vaccinazioni obbligatorie per Legge sono 4 (vaccini contro difterite, tetano, poliomielite ed epatite B), ma vengono somministrati, senza alcuna spiegazione, inizialmente 7 vaccini (quelli precedenti, più i vaccini contro pertosse, emofilo B e pneumococco), poi altri 5 (vaccini contro morbillo, parotite, rosolia, meningococco C e varicella) e annualmente viene caldamente proposto spesso anche quello contro l’influenza. In tutto, vengono fatti passare implicitamente come obbligatori e inoculati, circa 25 antigeni vaccinali (compresi i richiami) nei primi 15 mesi di vita del bambino. I genitori sono invitati a firmare il consenso “informato” prima di vaccinare i loro figli, ma non sono assolutamente informati dei possibili danni vaccinali se non in modo superficiale e rapido. Inoltre, se chiedono che il medico vaccinatore firmi lui stesso un documento in cui dichiara quello che assicura a voce, e cioè che il vaccino non recherà alcun danno al bambino, si rifiuterà categoricamente di firmare. Quello che è peggio, è che lo stesso Ministero della Salute non dispone di dati nazionali sulla reale incidenza annua dei danni da vaccinazione. Eppure, i medici che si interessano di questo problema ricevono innumerevoli richieste di intervento nei riguardi di svariati effetti indesiderati, alcuni lievi e altri gravissimi, alcuni di breve durata e altri irreversibili, che fanno pensare che questo problema sia tutt’altro che eccezionale. Inoltre, sono sempre più numerose le domande di indennizzo che i medici legali di questo settore ricevono da genitori convinti che i vaccini eseguiti abbiano gravemente danneggiato loro figlio. Tutti i genitori che ci contattano a causa di un danno vaccinale affermano che prima di allora non sapevano assolutamente nulla del rischio che correvano con la vaccinazione, perché il consenso che essi stessi hanno dato all’atto della vaccinazione ero un consenso ben poco “informato“. Infine, sappiamo anche che la maggior parte dei genitori riferisce di aver avvisato il proprio medico di fiducia dell’evento avverso, ma di non essere stati né considerati né creduti ed è pertanto palese che in questi casi il danno vaccinale non venga segnalato agli organi di Farmacovigilanza competenti. Cogliamo l’occasione per ricordare al Lettore che esiste una scheda che deve essere compilata da tutti i cittadini in caso di reazioni al vaccino. La scheda va scaricata dal seguente sito dell’AIFA:
  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/modalit%C3%A0-di-segnalazione-delle-sospette-reazioni-avverse-ai-medicinali.

Oltre alla compilazione della scheda AIFA (che però invitiamo nuovamente tutti a compilare anche se il danno/disturbo vaccinale è avvenuto in passato), data la grave carenza di raccolta dati che esiste nel nostro Paese diversamente da quanto accade negli altri Stati, abbiamo pensato di contribuire anche noi nel far conoscere ai genitori questo loro dovere di segnalare i danni vaccinali e nello stesso tempo noi stessi desideriamo conoscere la realtà italiana su questa piaga che affligge talvolta gravemente alcune famiglie, perché pensiamo che non possiamo continuare a vaccinare i nostri figli senza sapere quanto questo trattamento sia dannoso! Pertanto, abbiamo pensato di organizzare un semplice ma capillare Censimento Nazionale dei Danni da Vaccini in modo da poter rendere noti, alle Autorità Sanitarie e anche ai genitori stessi, i dati sull’entità di questo grave problema che minaccia la salute di molti nostri figli. Il CoRIV (Coordinamento per la Ricerca e l’Informazione sulle Vaccinazioni) chiede pertanto a tutti i genitori, a tutti coloro che hanno un familiare che è stato colpito da un danno vaccinale e a tutte le Associazioni sensibili a questo problema, di compilare la scheda seguente. La scheda va compilata non solo da coloro che hanno un familiare attualmente danneggiato da una vaccinazione, ma anche nel caso un loro familiare sia stato danneggiato o anche solo disturbato in precedenza e ora è guarito o, disgraziatamente, deceduto.

QUALI SONO I DANNI O DISTURBI VACCINALI CHE DESIDERIAMO CENSIRE?

Vogliamo conoscere tutti i danni o disturbi vaccinali, sia quelli recenti sia quelli accaduti molti anni fa. Non desideriamo raccogliere solo i danni vaccinali gravi, ma anche quelli lievi, passeggeri e/o localizzati, perché gli studi scientifici eseguiti su questo settore raccolgono tutte le reazioni avverse causate da una vaccinazione. Non ci interessano solo i danni vaccinali riconosciuti dal pediatra o dall’ASL, ma, oltre a questi, anche tutti i disturbi che i genitori hanno attribuito al vaccino o comunque che sono insorti in conseguenza della vaccinazione: da poche ore dopo, a molti giorni dopo (a tale scopo, per cercare di non attribuire ai vaccini disturbi o danni impropri, consigliamo di leggere la tabella B finale: Guida all’individuazione di un danno da vaccino). Non ci interessano solo i disturbi o danni organici veri e propri, ma anche i disturbi caratteriali o del sonno o dei ritmi di vita che sono insorti dopo la vaccinazione. La scheda richiede pochi minuti per essere compilata e diventerà uno strumento molto chiarificatore per sensibilizzare la gente e le Autorità competenti sul grave problema dei danni da vaccino.

I risultati di tale censimento verranno resi noti alle Autorità Sanitarie e ai genitori stessi. Infine una considerazione banale ma doverosa: è evidente che ogni bimbo ha delle sue specificità ed è diverso da qualsiasi altro bimbo. Per tale motivo alcuni bimbi vaccinati non svilupperanno mai reazioni avverse di alcun tipo, mentre altri sì, chi in forma più leggera, chi più grave. Dipende da molti fattori, tra cui per es. il peso, la maggiore o minore maturazione del sistema nervoso e immunitario, fattori genetici predisponenti tra cui quelli ereditabili dai genitori, allergie latenti, ecc., così come un nato prematuro, essendo meno sviluppato, ha certamente più probabilità di andare incontro a reazioni avverse. L’attenzione quindi va posta essenzialmente sulla tipologia di potenziali reazioni avverse e sulla loro gravità, rapportate all’incidenza delle malattie infettive per cui ci si dovrebbe vaccinare.

Cosa contengono i vaccini

laboratorio-analisi

 


Nei vaccini c’è il mercurio, che è contenuto in un conservante che si chiama Thimerosal, ovvero mercurio tiolato di sodio, mertiolato, etilmercuriotiosalicilato, sodio timerfonato.

Lo si trova nei vaccini contro il tetano, difterite, pertosse, antiepatite B e antiinfluenzale. E’ usato da oltre 70 anni in tanti altri farmaci. Inoltre negli adiuvanti (sostanze usate nella pratica di laboratorio per potenziare le risposte immunitarie dell’organismo; iniettati con la sostanza verso la quale si vuole immunizzare l’organismo, possono agire rendendone più lento l’assorbimento e quindi più efficace la produzione di anticorpi, oppure possono esercitare un’azione generica di stimolo sul sistema immunitario) usati nei vaccini pediatrici compaiono anche l’alluminio e la formaldeide.

Per far capire in maniera semplice il livello di pericolosità e tossicità del mercurio, si pensi che, recependo una direttiva UE del 2007, da aprile 2009 in Italia è vietata la vendita di termometri al mercurio.

Partiamo dalle leggi degli stati e dalle disposizioni degli enti preposti alla verifica della salute umana.

L’FDA (Food and Drug Administration) statunitense ha dato disposizione di eliminare il thimerosal dai vaccini pediatrici già dal 1999.

fda

Le linee guida dell’EPA (Environmental Protection Agency, l’agenzia governativa USA per la protezione dell’ambiente e della salute umana) consentono mercurio in dosi di 0,1 mcg per kilogrammo di peso per giorno. A seconda del peso, un bimbo di 3 mesi che riceve 62,5 mcg di mercurio in 1 giorno eccede le linee guida EPA per più di 78 volte (*).

E, come alcuni ricercatori hanno puntualizzato ad un meeting sul Thimerosal che si è tenuto all’IOM (Institute of Medicine) statunitense, i limiti di sicurezza EPA sono basati su un’ingestione graduale di mercurio derivante dall’assunzione di pesce. Ma questo limite non è mai stato applicato al caso in cui il mercurio venga assunto attraverso iniezione diretta (Ndr perché non ci sono studi al riguardo), essendo in questo caso in grado di attraversare la barriera ematoencefalica (Ndr che nei neonati, e ancor di più nei nati prematuri, è fragile perché il sistema nervoso non è ancora del tutto formato e sviluppato).

Secondo il Dr. Boyd Haley capo del dipartimento di chimica dell’università del Kentucky e una ricerca riconosciuta a livello internazionale sulla tossicità del mercurio (toxicity of mercury compounds), nessun quantitativo di thimerosal è sicuro, perché è ben conosciuto che i neonati non producono livelli significativi di bile o che abbiano adeguate capacità renali per diversi mesi dalla nascita. Il trasporto biliare è la principale via attraverso cui il mercurio viene rimosso dal corpo e i neonati non possono farlo bene.

Se prendiamo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità, che con 3,3 microgrammi per chilo sono meno restrittive, si vede che in Italia per un bambino di 5 chili le superiamo almeno di due volte. Bisogna dire che l’OMS fissa un margine di sicurezza fino a 10 volte la soglia indicata, ma allo stesso tempo ammette che un neonato con i vaccini riceve dosi di mercurio che potrebbero destare preoccupazione e quindi approva la mossa della FDA americana di far rimuovere il thimerosal dai vaccini.

In Italia nessun organismo governativo ha stabilito limiti di alcun tipo. In compenso con il decreto ministeriale del 13 novembre 2001 l’Italia aveva messo al bando il mercurio dai vaccini, salvo poi ripensarci nel 2003 quando il Ministro per la Salute (si fa per dire) Sirchia con il decreto 27 giugno 2003 pubblicato sulla G.U. nr. 153 del 4 luglio 2003 proroga l’utilizzo dei vaccini con mercurio in Italia. Oggi non è chiaro se gli attuali vaccini in commercio lo includano: i relativi bugiardini in alcuni casi parlano di tracce (?!) non specificando alcuna quantità. La pagina del Ministero dalla Salute ne conferma la presenza (25 microgrammi di mercurio per antidifterica e antitetanica, 12,5 per l’antiepatite B), anche se a onor del vero è datata 22/07/2002.


In quest’altra pagina del Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/malattieInfettive/newsMalattieInfettive.jsp?id=618&menu=inevidenza&lingua=italiano) invece si cita testualmente che “Il tiomersale è un derivato del mercurio usato costantemente fino al 2000 come conservante in alcuni vaccini somministrati durante l’infanzia. Serve ad impedire contaminazioni batteriche delle preparazioni da iniettare, soprattutto quando i vaccini sono preparati in fiale multi dose. In Italia, il decreto ministeriale del 13 novembre 2001 pubblicato in G.U. n. 66 del 19.03.2002, ha richiesto, in via precauzionale visto che la questione della neurotossicità di questo conservante rimaneva controversa e poco fondata dal punto di vista scientifico, a tutte le aziende produttrici di vaccini di eliminare il tiomersale entro il 31 dicembre 2002 e di ritirare dal commercio i vaccini contenenti tiomersale entro il 30 giugno 2003”, omettendo il successivo decreto del 2003 che lo proroga.

In ogni caso i vaccini “teoricamente” senza mercurio disponibili negli anni passati sono stati solo quelli combinati (quattro, cinque, sei vaccini in un’unica iniezione); se un genitore voleva somministrare al proprio figlio solo i vaccini obbligatori non aveva scelta, poiché non esistevano antidifto-tetanici e antiepatite B senza mercurio. L’antipolio Sabin e Salk è sempre stato privo di thimerosal.

infanrix


In realtà, nel vaccino INFANRIX HEXA (della GSK) spacciato per “libero da sali di mercurio”, è tuttora contenuto mercurio nella quantità di 10 ppb (parti di miliardo) ovvero 0,01 ppm (parti per milione) vale a dire 0,010 mg/Litro come conferma uno studio indipendente di ricercatori australiani (Austin DW, Shandley KA, Palombo EA) Mercury in vaccines from the Australian childhood immunization program schedule (Journal of Toxicology and Enviromental health. Part A. 2010;73(10):637-40).

Sebbene i livelli di mercurio rilevati siano sostanzialmente più bassi di qualsiasi limite di sicurezza di esposizione stabilito, i risultati di questo studio rivelano le inesattezze presenti nei messaggi di salute pubblica, nelle comunicazioni professionali, e nella documentazione ufficiale per quanto riguarda il contenuto di mercurio in questo vaccino per l’infanzia. Inoltre, mancano studi relativi ai danni neurologici che possono essere causati in neonati di 3 mesi. Si sa che 0,5 ppb di mercurio uccidono le cellule del neuroblastoma umano (Parran et al., Toxicol Sciences 2005; 86: 132-140), 20 ppb di mercurio distruggono la struttura delle membrane dei neuriti (Leong at al. – Neuroreport Journal 2001; 12: 733-37), 2 ppb di mercurio è la quantità massima contenuta nell’acqua potabile (disposizione EPA) che potrebbe causare danno renale a lungo termine.

Leggendo il foglietto illustrativo di questo vaccino, si apprende che è contenuta anche una combinazione di alluminio (fosfato di alluminio e idrossido di alluminio) alla considerevole dose (sempre riferita al neonato) di 820 microgrammi (320+500) per fiala. Un recente studio di alcuni neuroscienziati di Vancouver, CA. Shaw e L. Tomljenovic, prosegue la raccolta di domande critiche circa la presunta sicurezza dell’alluminio (presente praticamente in tutti i vaccini) e dimostra come gli effetti neurotossici siano altrettanto dannosi, se non peggiori, di quelli del mercurio.


aluminium-element


L’alluminio è una comprovata neurotossina ed è l’adiuvante più comunemente utilizzato nei vaccini, in sostituzione del thimerosal. Nonostante l’uso diffuso degli adiuvanti di alluminio, la comprensione della scienza medica in merito al loro meccanismo d’azione è ancora notevolmente scarsa.

C’è anche una relativa scarsità di dati sulla tossicologia e la farmacocinetica di questi composti ma, nonostante questo, la fantasiosa nozione che l’alluminio nei vaccini sia sicuro è spesso ampiamente accettata. Ricerche indipendenti, tuttavia, dimostrano che gli adiuvanti in alluminio hanno la potenzialità di indurre gravi disturbi immunologici e neurologici negli esseri umani. In particolare, l’alluminio sotto forma di adiuvante comporta un rischio di reazioni autoimmunitarie, infiammazioni cerebrali a lungo termine associate a complicazioni neurologiche con conseguenze negative, profonde e diffuse (v. successivo “I potenziali danni”).

La possibilità che i benefici del vaccino siano sopravvalutati e il rischio di potenziali effetti avversi sottovalutati, non è rigorosamente valutata nella comunità medica e scientifica. Un altro elemento di preoccupazione è la mancanza di qualsiasi valutazione tossicologica sulla somministrazione concomitante di alluminio con altri composti tossici riconosciuti che sono ordinariamente costituenti delle preparazioni commerciali dei vaccini. L’elenco è lungo: formaldeide, formalina, fenossietanolo, fenolo, borato di sodio, polisorbato 80, glutaraldeide.

“Bishop et al” hanno dimostrato che l’introduzione per via parentale (es. flebo) di un minimo di 20 mcg/kg di peso corporeo di alluminio per più di 10 giorni può provocare a lungo termine risultati negativi nello sviluppo neurologico dei neonati. Nel 2004, l’FDA ha istituito un limite per l’alluminio introdotto per via parenterale per i neonati con funzione renale compromessa e nati prematuri non superiore a 4-5 mcg/kg di peso corporeo/giorno, affermando che livelli superiori a quelli sono stati associati a tossicità del sistema nervoso centrale e delle ossa. Inoltre, secondo l’FDA, saturazione dei tessuti possono verificarsi a livelli ancora più bassi di somministrazione. Non è noto quale sia il limite massimo per l’alluminio per neonati sani. Ma non ci sono studi sull’introduzione dell’alluminio per via intramuscolare come avviene per i vaccini.

Nell’esavalente di cui sopra abbiamo detto che ci sono 820 microgrammi di alluminio. Nel HBVAXPRO antiepatite B ce ne sono 250.

Sempre secondo l’FDA, il limite per un litro di acqua imbottigliata è di 200 mcg.

L’alluminio è contenuto in tutti i vaccini tranne l’antipolio, l’anti-emofilo e l’anti-morbillo-parotite-rosolia.

Riporto, infine, quanto citato nella conferenza del maggio 2002 sull’Alluminio nei vaccini organizzata dal National Vaccine Program Office (del Ministero della Salute USA): “Il vantaggio immunologico conferito da questi adiuvanti è stato ben documentato, anche se la maggior parte di questa documentazione si trova in studi pubblicati prima del 1970”.

E concludono dicendo che “occorre studiare la tossicologia e la farmacocinetica dei coadiuvanti di alluminio, specificamente, nei lattanti e nei bambini (!), i meccanismi con cui l’alluminio interagisce col sistema immunitario, il fenomeno della Miofascite Macrofagica (MFM o MMF in inglese), ecc.”. In pratica è tutto ancora da studiare. Questa è una costante: non vengono fatti studi preventivi sulla sicurezza dei vaccini prima della loro immissione in commercio, ma ci si basa solo sulla famacovigilanza post marketing.

I difensori dei vaccini, interpellati sui metalli pesanti e sali presenti nei vaccini, spesso rispondono con frasi del tipo: “anche nel tonno che mangiamo c’è il mercurio”, “l’alluminio è presente dappertutto, terra, aria, acqua e lo inaliamo o ingeriamo quotidianamente”. Per capire quanto prive di alcun fondamento scientifico (e stupide) siano risposte del genere e per far capire la differenza tra ingestione e iniezione intramuscolare, una nutrizionista americana ha spiegato il seguente paradosso: “Quando un uomo assume ossigeno dall’aria attraverso la respirazione, tutto funziona bene per il corpo, i polmoni e il sistema cardiovascolare. Ma cosa succede se l’aria entra in una vena, quindi percorrendo una via diversa dal punto di vista fisiologico: può verificarsi un embolia gassosa, con possibile arresto cardiaco e conseguente morte.”

Per capire cosa sono i metalli pesanti, dei quali tante volte se ne parla anche in riferimento all’inquinamento ambientale, e quanto sono dannosi, leggete questa paginetta dell’Università degli studi di Trento:

 

http://www.ing.unitn.it/~colombo/metalli_pesanti/intro.html.


metalli nei vaccini

Di questa pagina evidenzio un passaggio molto importante che spiega come le reazioni avverse a tali metalli pesanti possano essere diverse da persona a persona, sia in termini di gravità che di tempistiche di insorgenza: “l’eliminazione di tali metalli avviene solo in minima parte, per salivazione, traspirazione, allattamento, portando a bioaccumulazione.

Bioaccumulazione significa un aumento nella concentrazione di un prodotto chimico in un organismo biologico col tempo.. I metalli si accumulano negli esseri viventi ogni volta che sono assimilati piu’ velocemente di quanto sono scomposti (metabolizzati) o espulsi”. E’ simile al concetto di saturazione, significa cioè che se ne assimiliamo un quantitativo elevato in un lasso di tempo breve (come avviene per i vaccini), potendone espellere solo una minima parte in quel breve lasso di tempo, il nostro corpo arriva subito a saturazione e si intossica.

Rivolgendomi in particolare alle mamme, che sono le prime ad interessarsi a questi aspetti, dico: che senso ha usare per i propri bimbi creme e prodotti detergenti senza nichel, alluminio e allergeni vari se poi glieli iniettiamo?


I potenziali dannidanger vaccino

  • I danni da vaccino contemplano disturbi immunologici e neurologici cronici, quali autismo, iperattività, scarsità di attenzione, dislessia, allergie, ma anche la SIDS (ovvero la sindrome di morte infantile improvvisa detta anche “morte in culla”) sulla cui correlazione con i vaccini pediatrici esistono conferme provenienti da diversi studi internazionali.

    Nel capitolo Bibliografia & Webliografia è linkato uno studio italiano le cui conclusioni non ammettono dubbi circa il nesso di causalità tra vaccini pediatrici e SIDS.

    La SIDS rappresenta la prima causa di mortalità nella fascia di età da 1 a 12 mesi di vita ed è più frequente tra i tre e i cinque mesi, ovvero in concomitanza del primo ciclo vaccinale.

    Il VAERS (sistema americano che riporta gli effetti avversi ai vaccini) dell’ FDA (Food and Drug Administration) riceve annualmente 11.000 rapporti su serie reazioni avverse ai vaccini, di cui l’1% rappresenta le morti causate dalle reazioni al vaccino. La maggior parte delle morti sono ascrivibili al vaccino della pertosse.

    “La ragione per cui la maggioranza delle persone con autismo che conoscete ha in genere dai 22 anni in giù è proprio perché la maggioranza delle persone con diagnosi di autismo è nata dopo il 1987. Nei dati raccolti in Danimarca, California e in tutto il mondo, abbiamo trovato che l’aumento dell’incidenza dei casi di autismo è cominciato circa negli anni 1988-1989,” scrivono gli autori Michael E. Mc Donald e John F. Paul, del Laboratorio di Ricerca su Salute Nazionale ed Effetti Ambientali dell’EPA. Il livello di aumento prima del 1988 “era completamente diverso” dal livello dopo quell’anno. Il numero dei casi di autismo nei bambini in California si è addirittura triplicato dopo 1988. Fonte: articolo di Dadiv Kirby – Huffington Post, 23 Aprile 2010

    I dati sull’autismo negli USA sono, senza esagerare, drammatici. Il CDC (Centers for Disease Control and Prevention) il 30 marzo 2012 ha comunicato i dati del 2008 relativi ai bambini di 8 anni di età (8 anni perché è l’età media in cui le famiglie e i medici diagnosticano l’autismo): 1 bambino su 88!! La ricerca viene condotta tutti gli anni all’interno dell’ADDM Network (v. mappa) che contempla 14 stati (peraltro non ci sono gli stati con i tassi di autismo maggiori come California, Minnesota, Maine – v. mappa) e rappresenta l’8% della popolazione di bambini di 8 anni statunitense. Dal 2002 al 2008 significa un tasso di incremento del 78%.

    Jim Carrey (che ha un figlio autistico) al raduno di Green Our Vaccines nel giugno 2008 (v. capitoloSelezione di video) ha detto: “quanto pensate che siamo stupidi?“ Quante più cause possibili il CDC e tutti quei cosiddetti esperti proseguiranno ad aggiungere?… Quante ancora?… Come è possibile sparare nuove teorie cervellotiche e non considerare i vaccini?… E’ talmente evidente che più si aggiungono nuovi vaccini al calendario vaccinale dell’infanzia, più aumentano i casi di autismo. Che cosa deve accadere prima che i vaccini siano definitivamente considerati come la causa scatenante l’autismo?… Dobbiamo aspettare il 2020 quando, avanti di questo passo, l’incidenza sarà di 1 a 10?… Dobbiamo arrivare a considerare l’autismo come parte della normalità?

    Per le maggiori Associazioni mondiali (italiane escluse), l’autismo è ufficialmente diventato epidemia negli Stati Uniti. Si tratta di una situazione di emergenza nazionale che ha bisogno di un piano nazionale.

    SAFEMINDS (un’organizzazione no-profit nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sul legame tra autismo e mercurio) evidenzia come in quegli anni (1985-1990) siano stati introdotti i vaccini Hib (anti-meningite) e HepB (anti-epatite B).


    E Safeminds ricorda che:

    • da un punto di vista biologico, è molto plausibile che diversi componenti dei vaccini possano causare l’autismo. Alluminio, mercurio, endotossine e antigeni virali o batterici hanno mostrato in diverse ricerche di essere singolarmente capaci di causare danni al cervello e altri organismi, e la tossicità sinergica di questi componenti non è stata sufficientemente investigata. Recenti ricerche si sono focalizzate sull’alluminio, che a partire dal 2001 è incrementato nei vaccini in parallelo alla diminuzione del mercurio;

    • uno studio del 2007 ha evidenziato che i vaccini possono aver determinato un fattore di casualità nei ragazzi nati nel 1990-1996 in circa il 68% dei casi di autismo e nell’81% di casi della sindrome ADHD. E’ importante notare che questo studio evidenzia anche che alcuni ragazzi non vaccinati hanno sviluppato autismo e ADHD, suggerendo che i vaccini non siano il solo fattore di casualità nell’autismo e ADHD.

    Negli USA (dati 2009) le dosi (per spiegare bene a che numeri si fa riferimento in questo paragrafo si consideri che il vaccino DTP prevede 5 dosi, l’HepB 3, e così via) dei vaccini raccomandati per i bambini sotto i 5 anni sono triplicati in 25 anni. Fino al 1989 il CDC ne raccomandava 11, oggi 36! Dopo il 1990 ne sono stati aggiunti 25. Invece le tipologie di vaccini (antidifterico, antipertosse, ecc.) sono ben 15. In Italia le dosi sono 13.

    I dati sui casi di autismo in Italia sono discordanti (si tenga peraltro presente che dopo i 18 anni una persona affetta da autismo non è più classificata come tale ma rientra nella categoria “handicap mentale grave”). L’IdO (Istituto Di Ortofonologia), centro accreditato dal Servizio sanitario nazionale di diagnosi e terapia per l’età evolutiva, ha stimato un incremento dello 0,6% della sindrome in 10 anni, arrivando oggi a 1 bambino su 180.

    autismo


    Fino al 1980 in Italia si contavano dai 3 ai 5 autistici diagnosticati come tali entro il terzo anno di vita, ogni 10.000 nati, e la percentuale di bambini che mostravano segni di ritardato sviluppo psicomotorio e comunicativo sin dai primi mesi di vita, era superiore a quella dei soggetti che dopo 18-20 mesi di sviluppo normale cominciavano a perdere le acquisizioni motorie e linguistiche per scivolare più o meno rapidamente nella sintomatologia autistica.

    Il primo significativo cambiamento statistico-epidemiologico si può collocare nel quinquennio 1980-1985, quando fu possibile verificare due importanti variazioni rispetto ai rilievi precedenti: il raddoppio dei casi di autismo, ed il pareggio della percentuale di quelli definibili insorti come tali con quelli cosiddetti di autismo regressivo (ma questo può dipendere da un migliorato sistema di diagnosi). Nel decennio successivo, i dati sono diventati ancor più allarmanti e significativi: dai 3-5 autistici su 10.000 nati, si è passati a 30-35 su 10.000; e i casi di autismo regressivo (che fino al 1980 rappresentavano un terzo del totale) hanno raggiunto il 75% contro il 25% delle forme che potremmo definire congenite.

    In ogni caso esistono tanti studi nel mondo che dimostrano come il thimerosal sia dannoso per le cellule neuronali e come tali danni siano simili a quelli che si ritrovano nelle persone affette da autismo. Ne riporto uno a titolo di esempio pubblicato nel 2009 da Taylor & Francis, uno dei principali editori di pubblicazioni scientifiche al mondo.


    thimerosal1


    Vaccini e danni neurologici: il bugiardino Tripedia della Sanofi Aventis

    Ma il discorso si chiude nel momento in cui nel 2011, per la prima volta compaiono nel bugiardino del vaccino DTaP (Difterite, Tetano, Pertosse) Tripedia della Sanofi Aventis le seguenti reazioni avverse: “Adverse events reported during post-approval use of Tripedia vaccine include idiopathic thrombocytopenic purpura, SIDS, anaphylactic reaction, cellulitis, autism, convulsion/grand mal convulsion, encephalopathy, hypotonia, neuropathy, somnolence and apnea.”

    Per completezza di cronaca si tenga presente che il vaccino Dtap acellulare è stato introdotto proprio negli anni 80. Prima c’era quello cellulare, del quale, tra l’altro, oggi la scienza medica dice: “ questo vaccino è gravato fondamentalmente da due ordini di problemi. Per prima cosa, anche se molto efficace nella maggioranza dei casi, il suo effetto sul campo è incostante e la sua efficacia non può essere conosciuta a priori. L’altro grosso problema è rappresentato dalla frequente comparsa di reazioni avverse. Il vaccino contiene un grande numero di antigeni pertossici; solo pochi determinano l’immunità mentre molti altri sono frequentemente causa di effetti collaterali. Le reazioni al vaccino intero erano classicamente distinte in quattro gruppi:

    • – reazioni locali e generali, lievi e transitorie come arrossamento, tumefazione, nella sede d’inoculo, febbre malessere

    • – reazioni generali gravi come febbre > 40,5 °C, pianto prolungato, collasso o sindrome ipotonia-iporesponsività che compare entro 48 ore dalla vaccinazione, episodio convulsivo in genere febbrile
    • – complicanze neurologiche gravi, in genere episodi convulsivi ripetuti nel tempo, regressione psico-motoria
    • – reazioni allergiche, shock anafilatticoSorge spontanea una domanda: non è che tra 10 anni le case farmaceutiche rilasceranno un nuovo tipo di vaccino e ci diranno che quello attuale era poco efficace e dava gravi controindicazioni? Tra cui magari l’autismo e la SIDS?

      Aggiungo che sono tanti i vaccini ritirati negli anni. In particolare il vaccino MMR (MPR in italiano) è in assoluto il vaccino che “vanta” il maggior numero di prodotti ritirati dal commercio tra i quali MMR Morupar (quello della sentenza del tribunale di Rimini, che l’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco – aveva sì ritirato nel 2006, ma dopo ben 14 anni dal ritiro dello stesso dal Canada e 12 dal ritiro dell’Agenzia Europea del Farmaco, v. questo art), MMR Trivirex/Pluserix (v. capitolo ”Normativa e scandali vari”), MMR Immravax, ecc.

 

Il caso dei militari italiani ammalati di cancro

  • Afghanistan

    Repubblica ha effettuato un indagine per approfondire la questione dei 4.000 (!) soldati italiani ammalati di cancro, conosciuta come la sindrome dei Balcani (in quanto apparentemente legata alla missione dei nostri soldati nella ex-Yugoslavia). Inizialmente si era data la colpa all’uranio impoverito contenuto nei proiettili usati nel corso della missione. Poi l’attenzione si è spostata pesantemente sui vaccini.

    Di seguito i link alle tre inchieste di Repubblica:

    http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/10/06/news/vaccini-43980837/?ref=HREC1-1 ehttp://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/11/23/news/vaccini_pericolosi_2-46383097/?ref=HRER2-1 http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/01/23/news/vaccinati_a_morte_3-51127768/

    Nella seconda inchiesta pubblicata il 23 novembre 2012 sulla prima pagina di Repubblica on-line, è riportata la seguente frase: “Spinti anche dalle critiche di chi ci ha accusato (dopo la prima inchiesta) di aver sentito solo i “fanatici dell’antivaccino” siamo andati a parlarne, dall’altra parte dell’oceano, a Philadelphia, col professor Antonio Giordano, presidente dello Sbarro Institute sul cui livello scientifico e sulla cui imparzialità, nessuno ha dubbi: “C’è un nesso riconosciuto – dice il presidente dello Sbarro Institute – tra vaccini ravvicinati e abbassamento delle difese immunitarie. E in Italia è pieno di posti ad alto tasso d’inquinamento altamente pericolosi per chi ha un sistema immunitario compromesso”. A una domanda precisa (“Se venisse da lei un militare italiano che gli chiedesse un consiglio sul fatto di doversi sottoporre a una decina di vaccinazioni in un mese, cosa gli risponderebbe?”), Giordano ci ha detto: “Gli spiegherei che tanto vale suicidarsi”.

    I risultati del Progetto Signum, uno studio sull’impatto genotossico nelle unità militari commissionato nel 2004 dalla Difesa a ricercatori civili e militari facenti capo a prestigiose università (Pisa, Roma, Genova), dimostrano che sottoporre una persona a più di cinque vaccini significa comprometterne il sistema immunitario (Ndr ai neonati di 2 mesi, che hanno un sistema nervoso e immunitario non di certo sviluppato come quello degli adulti, gliene somministrano 6 o 7!).

    Nella relazione finale di Signum, consegnata il 17 gennaio 2011, si legge che lo stesso soggetto ipervaccinato, esposto ad agenti aggressivi come diossina, uranio impoverito, forte inquinamento ambientale, potrà facilmente sviluppare malattie gravi. Non solo, finora sono stati ignorati anche molti studi internazionali che sostengono la stessa evidenza e di cui ci parlano scienziati importanti che lavorano anche per altre nazioni come Giordano, Giulio Tarro medaglia d’oro del Presidente della Repubblica, infettivologo di fama mondiale, o Franco Nobile del Centro di eccellenza nazionale per la lotta ai tumori di Siena, che ha effettuato studi proprio sui militari.

    Questo è l’articolo di Repubblica che contiene queste affermazioni (consiglio di leggerlo):

    http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/11/23/news/vaccini_militari-46390509/?inchiesta=%2Fit%2Frepubblica%2Frep-it%2F2012%2F11%2F23%2Fnews%2Fvaccini_pericolosi_2-46383097%2F

    Il Resto del Carlino Macerata del 24 gennaio 2013 riporta la notizia secondo la quale la commissione parlamentare appositamente costituita per indagare sui casi di tuomore dei soldati italiani ha concluso con un atto di accusa contro i vaccini.

    Un altro articolo del Resto del Carlino uscito il 24 febbraio 2013, evidenzia che le procure di Padova e Rimini stanno indagando congiuntamente su questi casi di tumore, prendendo in considerazione anche la pista dei vaccini. Questa notizia la si trova on-line anche qui:

    http://www.romagnanoi.it/news/Cronaca/741800/Uranio-e-tumori-indagine-in-tandem.html

    27 gennaio 2014. Per la prima volta, una sentenza italiana riconosce il nesso di causalità tra il cancro e le vaccinazioni fatte con tempi, modalità e controlli sbagliati

    Di seguito una sintesi di quanto riportato nell’articolo di repubblica, qui linkato

    http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/01/27/news/la_sentenza_lo_scandalo_dei_vaccini_ai_militari_il_ministero_della_sanit_condannato-77030693/?ref=HRER1-1

    Il ministero della Salute è stato condannato dal Tribunale di primo grado di Ferrara, a indennizzare la famiglia di Francesco Finessi, militare che nel 2002, a 22 anni, è deceduto per un linfoma non Hodgkin. Circa 150mila euro, secondo l’avvocato Francesco Terrulli. Durante il servizio militare, Francesco Finessi fu sottoposto a vaccini numerosi e troppo serrati, come testimoniato sia dal libretto vaccinale che dalle relazioni di diversi esperti.

    Già a novembre era stato condannato a tre anni di carcere, dalla corte penale di Belluno, Nicola Marchetti, il capitano medico degli alpini accusato di aver falsamente attestato, nel libretto sanitario di alcuni militari di leva, di aver eseguito le visite mediche necessarie. Si scioglie uno dei nodi finora rimasti insoluti su questi casi, quello delle documentazioni carenti, di libretti vaccinali incompleti o addirittura scomparsi, di nomi di medici responsabili coperti da segreto o ignorati.

Vaccini e Sclerosi Multipla o malattie demielinizzanti

  • sclerosi multipla

    Nel 1996 in Francia la vaccinazione antiepatite B venne sospesa per la frequente comparsa di forme dimalattia demielinizzante con oltre 200 casi di Sclerosi multipla insorti negli adolescenti e preadolescenti vaccinati contro l’epatite B. Poco dopo vennero pubblicati sulla rivista “New England Journal of Medicine” due studi che concludevano che non c’era nesso causale tra vaccino e SM.

    Tali ricerche, finanziate e sostenute dalle ditte farmaceutiche che producono il vaccino, studiarono gli effetti solo nei 2 mesi successivi alla vaccinazione, e i risultati vennero pesantemente discussi in sede scientifica nelle settimane seguenti come non corretti e pretestuosi. In uno studio francese del 1998, ripreso anche in questo documento dell’allora Ministero della Sanità italiano, basato sulla medesima finestra temporale di 2 mesi, si concludeva che l’odds ratio (l’immagine sotto riportata spiega in maniera semplice cos’è) era di 1,4, equivalente a rischio (che il vaccino sia causa di SM) di livello “debole”.

    Uno studio successivo di GPRD-General Practitioner Research Database fu fatto sia su una finestra temporale di 2 mesi che di 12 mesi. L’odds ratio determinato nel primo caso fu di 1,4 mentre nel secondo (12 mesi) fu di 1,6 (livello rischio “modesto”). Lo studio ha anche messo in evidenza che l’intervallo di tempo fra l’inizio dei sintomi e la diagnosi di SM è stato considerevolmente più breve fra i vaccinati che fra i non vaccinati. Il Ministero della Salute francese ha ritenuto che i risultati dei due studi non consentissero di escludere con assoluta certezza la possibilità che la vaccinazione potesse aumentare il rischio di malattia da demielinizzazione fra i vaccinati. Infatti, entrambi gli studi, come pure lo studio pilota precedentemente condotto, hanno comunque messo in evidenza un incremento degli odds ratio.



    Per chi volesse capire meglio che cos’è l’odds ratio e come viene calcolato, può fare riferimento a questa pagina:


    http://www.quadernodiepidemiologia.it/epi/cause/ris_rel.htm.

    La Sezione giurisdizionale della Lombardia della Corte dei Conti ha emesso il 28/2/1997 una sentenza (n. 71-97PM) che ha riconosciuto in un militare la sclerosi multipla come conseguenza della vaccinazione subita.

    Il militare aveva ottenuto in precedenza un giudizio negativo dalla commissione medica ospedaliera deputata a riconoscere l’indennizzo. Poi aveva fatto ricorso al ministero, il quale aveva riconosciuto, invece, la correlazione tra la malattia demielinizzante e la vaccinazione ricevuta. Si legge nella sentenza: “Il nesso di dipendenza da causa di servizio ovvero la spiegazione causale dell’infermità deriva dalla considerazione che risulta estremamente improbabile la sua insorgenza per l’intervento di altri processi causali”. Quindi vengono applicati, come andrebbe sempre fatto, i quattro criteri fatti propri anche dall’Istituto Superiore di Sanità, cioè: la correlazione di tempo, la plausibilità medica, l’assenza di altre cause note e la presenza di altri casi documentati in letteratura.

    Un autorevole studio pubblicato nel 2004 su Neurology (Naismith RT, Cross AH. Neurology. 2004 Sep 14;63(5):772-3), una delle più autorevoli riviste internazionali di neurologia, ha consentito di seguire le persone vaccinate contro l’epatite B per un tempo sufficientemente lungo, e di rilevare un aumento notevole (3 volte) dei casi di malattia demielinizzante (sclerosi multipla) tra i soggetti vaccinati rispetto a quelli che non lo sono. Poiché anche sui foglietti illustrativi del vaccino viene segnalata la possibile evenienza di una forma demielinizzante, è bene che la presenza di forme simili in famiglia sia davvero considerata una pesante controindicazione alla vaccinazione.

    Un rapporto recente descrive l’insorgenza di encefalomielite acuta disseminata dopo la seconda immunizzazione con Gardasil (Waldemann et al. 2009 e Sutton et al. 2009) riportato su cinque pazienti che presentavano sindromi demielinizzazione multifocale o atipico entro 21 giorni dalla seconda o terza vaccinazione. Il Gardasil è uno dei 2 vaccini contro il papilloma virus distribuiti in Italia.


    gardasil2

    La fondazione statunitense Judicial Watch che si occupa di promuovere l’etica, la trasparenza e l’integrità nelle politiche e leggi del governo, appellandosi al Freedom of Information Act (FOIA) è riuscita ad ottenere alcuni documenti dalla FDA, altrimenti secretati e non accessibili ai cittadini, in cui si evidenziavano 26 decessi a seguito della vaccinazione HPV con il Gardasil tra il 1 settembre 2010 e il 15 settembre 2011, ovvero in 1 anno!

    Dai documenti dell’FDA, riassunti in questo pdf (consiglio di leggerlo) di Judicial Watch, emergono una serie di inesattezze e superficialità di giudizio sia da parte della Merck (la casa produttrice del Gardasil) che dell’FDA che ha approvato la distribuzione del vaccino, che sintetizzo così:

    • la Merck ha sempre affermato che dai test da loro eseguiti sulla sicurezza del farmaco non erano emerse differenze tra il gruppo di pazienti sottoposti al vaccino e quello di pazienti sottoposti a placebo. Peccato che il placebo usato nei test, invece di contenere le consuete soluzioni saline usate nei placebo, conteneva anch’esso dosi elevate di alluminio (nel Gardasil ce ne sono 225mcg) stranamente approvate dall’FDA, che altrettanto stranamente aveva approvato la distribuzione sul mercato del vaccino con tempi molto rapidi (6 mesi contro 10 e più mesi) al pari di quelli dei farmaci per curare cancro, AIDS, HIV, ecc.

      Quindi dalle tabelle recanti i risultati dei test si evince sì una percentuale di reazioni avverse simili in entrambe i gruppi di pazienti, ma anche un numero importante di reazioni avverse in entrambe. Ad un certo punto dei report c’è una tabella recante le sole reazioni avverse sul sito dell’iniezione (per capirci il punto dove è penetrato l’ago della siringa) confrontate con il vaccino, il placebo con alluminio e il placebo con soluzione salina, dalla quale si evince che con quest’ultimo placebo si sono avute percentuali di reazioni nettamente inferiori (es. per il gonfiore 25,4% – 15,8% – 7,3%).
      A tal proposito il National Vaccine Information Center dice che “un placebo reattivo (Ndr contenente cioè elementi che possono provocare reazioni, come per es. l’alluminio) può modificare artificialmente il risultato dei test di valutazione della sicurezza di un farmaco”. In sostanza dipende sempre da come i dati vengono presentati: dicendo che non c’erano differenze sulla sicurezza non hanno detto il falso, ma hanno omesso di dire la vera verità, ovvero che si erano verificate un numero importante di reazioni avverse.

    • Merck dice che non sono stati fatti test per capire se il vaccino può a sua volta essere cancerogeno o genotossico. Dice espressamente che “questo tipo di approfondimento non è fattibile perché porterebbe via troppo tempo e questo sarebbe uno svantaggio per molte donne” (Ndr ?!). Visto che il vaccino lavora inducendo reazioni spontanee e modificazioni nelle cellule, sarebbe bene indagare a fondo questi due aspetti.

    • Merck dice che il vaccino non è efficace sulle donne che hanno già il papilloma virus e che la somministrazione del vaccino in questi casi può provocare reazioni avverse di una certa entità, ma l’FDA non obbliga né consiglia uno screening preventivo atto a determinare se il papilloma virus è già presente.

    • Merck dice che non sono stati fatti studi sulla sicurezza del vaccino nelle donne in gravidanza, ma l’FDA non dice nulla in tal proposito.
    • Merck dice che non sono stati fatti test per verificare che non ci siano reazioni incrociate con altri vaccini per adolescenti ed adulti

    Direi che si tratta di un numero più che sufficiente di motivi per dubitare della sicurezza del Gardasil. Per non parlare della scarsa efficacia e della scarsa utilità visto quanto già specificato nel capitolo dove si spiega che cos’è il papilloma virus, i suoi tempi di sviluppo e le modalità di diagnosi.


    15-06-2013 Il Ministero della salute giapponese ritira la raccomandazione per la vaccinazione contro il papilloma virus (HPV)

  • Sulla sicurezza dei vaccini
  • Trovata la conferma addirittura nel sito del CDC americano, dove fino a luglio 2013 potevate trovare pubblicata la seguente notizia (datata 2007) sotto il titolo Cancer,Simian Virus SV40 and polio vaccine Fact Sheet.

    Ma il CDC a luglio 2013 la rimuove!!

    Negli USA la notizia di questa rimozione è stata subito ripresa da diversi siti web (ne linko uno come esempio: GreenMedInfo) ed ha aperto in rete un dibattito molto acceso.

    Grazie alla  pagina originale grazie alla waybackmachine, una biblioteca universale che dispone di un archivio web che è una sorta di raccolta di “fermi immagine” del World Wide Web catalogati secondo la data di acquisizione. Ecco la pagina originariamente linkata sul sito del CDC e poi rimossa:

    https://web.archive.org/web/20120508130224/http://www.cdc.gov/vaccinesafety/updates/archive/polio_and_cancer_factsheet.htm

    In ogni caso quello che segue è la traduzione fedele della notizia così come pubblicata dal CDC (l’originale in inglese la trovate nel capitolo Damages caused by vaccines):

    • SV40 è un virus trovato in alcune specie di scimmie.

    • SV40 è stato scoperto nel 1960. Poco dopo, il virus è stato trovato nel vaccino antipolio.

    • Più di 98 milioni di americani hanno ricevuto una o più dosi di vaccino antipolio tra il 1955 e il 1963, quando una parte di vaccino era stato contaminato con SV40. E’ stato stimato che 10-30 milioni di americani potrebbero aver ricevuto una dose di vaccino contaminato SV40.

    • SV40 virus è stato trovato in alcuni tipi di cancro negli esseri umani, ma non è stato determinato che causi tumori.

    • La maggior parte delle prove scientifiche suggeriscono che il virus SV40-contaminati vaccino non ha causato il cancro, ma i risultati di alcune ricerche sono contrastanti e quindi sono necessari ulteriori studi.
    • I vaccini antipolio in uso oggi non contengono SV40. Tutti i dati attuali indicano che i vaccini antipolio dal 1963 sono indenni da SV40.

    • Nel 1950 per la produzione del vaccino sono state usate cellule renali di scimmie (NDR il virus vaccinico della polio viene coltivato su terreni di coltura costituiti da cellule renali di scimmia) infette dal virus. Poiché l’SV40 non è stato scoperto fino al 1960, nessuno era a conoscenza nel 1950 che il vaccino antipolio era contaminato

    • SV40 è stato trovato nella forma iniettato del vaccino antipolio (IPV), non nel genere somministrato per via orale OPV (NDR ma anche qui ci sono ricerche che dicono il contrario).

    • Non tutte le dosi del vaccino antipolio erano state contaminate. E ‘stato stimato che 10-30 milioni di persone abbiano effettivamente ricevuto un vaccino che conteneva SV40.

    • Alcune evidenze suggeriscono che la ricezione del vaccino antipolio contaminato dall’SV40 può aumentare il rischio di cancro. Tuttavia, la maggior parte degli studi condotti negli Stati Uniti e in Europa che mettono a confronto le persone che hanno ricevuto il vaccino antipolio contaminato con l’SV40 con coloro che non lo hanno ricevuto, non hanno mostrato alcuna relazione causale tra il vaccino contaminato e il cancro (NDR questa pare essere una costante).

    Nel marzo 1992 la celebre rivista medica inglese The Lancet pubblica un articolo di Walter Kyle che riporta evidenze secondo cui l’Aids si è manifestata dopo che il virus dell’immunodeficienza delle scimmie (SIV) è entrato nell’organismo umano attraverso appunto il vaccino antipolio contaminato da tessuti infetti di scimmia. Nell’aprile 1996 il bollettino del NVIC (National Vaccine Information Center) riporta che il microbiologo californiano Howard Urnovitz aveva prodotto evidenze secondo cui il virus di tipo 1 dell’Aids è un virus ibrido uomo-scimmia creatosi dopo che 320.000 africani avevano ricevuto negli anni’50 un vaccino antipolio sperimentale contaminato dal SIV.

    “L’SV40 svolgerebbe la sua azione non mediante l’integrazione nel DNA delle cellule mesoteliali, ma con un meccanismo di tipo episomiale. Studi sperimentali hanno dimostrato che l’iniezione intrapleurica di SV40 è in grado di indurre un mesotelioma pleurico maligno (Ndr una forma di cancro) nel 100 % di animali da esperimento (fonti: Ordine dei medici della provincia di Milano e AIRC).”

     

    http://www.infovaccini.it/doku.php?id=danni#.VAJMdXJ_uXY


  • Rapporto sulla sorveglianza postmarketing dei vaccini in Italia – Anno 2012

  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/rapporto-sulla-sorveglianza-postmarketing-dei-vaccini-italia-anno-2012

 

 

 

 

 

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Antitetanica: funziona in realtà? cosa sappiamo?

Tetano e vaccinazione antitetanica; funziona?

Cosa sappiamo in merito?

Parla Tetyana Obukhanych, PhD

10 LUGLIO 2014

antitetanica

AGGIORNAMENTO FONTI MAGGIO 2015

Nel sito Eurosurveillance viene riportato l’unico caso conosciuto di tetano contratto da un bambino sotto i 10 anni negli ultimi anni

  •  http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=3223

 

Il bambino aveva ricevuto una prima dose di vaccinazioni e non i successivi richiami, tra l’altro è guarito dopo aver contratto la malattia

  •  http://www.epicentro.iss.it/problemi/tetano/pdf/tetano_piemonte07_rev.pdf

 

 

Riguardo il tetano non si può applicare il concetto di “herd immunity” o “immunità di branco”: per l’individuo il rischio non cambia se gli altri sono o non sono vaccinati, forse per questo i vaccinatori insistono a volerlo praticare in quanto all’aumentare dei non vaccinati diventa palese la sua inutilità.

In altre nazioni dove non vige l’obbligo (U.K., Germania, Austria, Svizzera…) la copertura è più bassa, pur in assenza di epidemie di tetano, o di altro, i dati li trovate qui:

  • http://ec.europa.eu/health/ph_information/dissemination/echi/echi_14_en.pdf

Qui si riportano DATI.

  • http://www.epicentro.iss.it/ben/pre_2002/marzo02/2.htm

 

Il registro USA VAERS

  • http://www.medalerts.org/vaersdb/index.html riporta per il vaccino TTOX (tossoide tetanico) 2.219 reazioni avverse con 8 morti, dati che vanno moltiplicati per 5 in quanto rileva mediamente solo il 20% degli eventi. Per un vaccino inutile mi pare anche troppo.

 

Un altro documento interessante si trova qui:

  • http://www.levaccinazioni.it/professionisti/FilesUploaded/2001~11~7~14~50~25~6230/185.asp

 

Approfondimenti sul botulismo si trovano qui

  • http://www.izsvenezie.it/dnn/Portals/0/schederischi/botulismo.pdf
  • http://www.iss.it/pres/prim/cont.php?id=763&lang=1&tipo=6

..da notare l’epidemiologia calante simile a quella delle malattie infettive pur senza un vaccino antifulmine.

 

Negli ultimi anni sono apparse in letteratura descrizioni di casi clinici di tetano pediatrico, aventi quale denominatore comune la mancata immunizzazione dovuta al rifiuto da parte dei genitori: ricordiamo tra gli altri il caso di Cipro (http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=3136 ), il caso piemontese (http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=3223 ) e lo studio retrospettivo sui casi di tetano pediatrico negli Stati Uniti nel periodo 1992-2000 (http://pediatrics.aappublications.org/cgi/content/full/109/1/e2 ).

 

Nel 2007 è stato segnalato un caso di tetano in Emilia Romagna nella fascia di età 15-24 anni. Si può scaricare un foglio excel partendo da questo indirizzo:

  • http://www.salute.gov.it/malattieInfettive/datidefcons.jsp
  • http://www.ausl.mo.it/dsp/epi/pdf/pubblicazioni/2009/reazioni_avverse_vaccini_rer_0509.pdf

 

Una brillante spiegazione sulla “inefficacia” di questa vaccinazione:

  • http://www.alis-france.com/download/Tetanos.pdf
  • http://www.corriere.it/salute/11_luglio_19/mi-spieghi-dottore-punture-meduse-sparvoli_c2e247c8-aefa-11e0-82fd-68e04dbc5f96.shtml

 

UN PO’ DI INFORMAZIONI

La cura per il tetano, una malattia pericolosa, è stata richiesta fin dall’inizio dal campo di Immunologia. Il trattamento anti-siero originale del tetano è stato sviluppato nel tardo 19 ° secolo e introdotto nella pratica clinica nel momento in cui un concetto di bio-statistica di uno studio controllato con placebo, randomizzato (RCT) non esisteva ancora.


La terapia  generava una reazione avversa grave, chiamata malattia da siero attribuita all’intolleranza degli esseri umani al siero. Per effettuare questa terapia , era imperativo sostituire l’origine animale dell’ anti-siero con l’origine umana. Ma l’iniezione di una tossina letale nei volontari umani sostituti ai cavalli, sarebbe stato impensabile.   Una soluzione pratica è stata trovata nel 1924: pre-trattamento della tossina tetanica con formaldeide (una sostanza chimica fissativa). La tossina tetanica trattata con formaldeide è chiamata “tossoide” . Il tossoide del tetano può essere iniettato nei volontari umani, per produrre un prodotto terapeutico umano commerciabile, chiamato tetano immunoglobulina (TIG), un sostituto moderno dell’ anti-siero originale. Il tossoide del tetano è diventato anche il vaccino contro il tetano clinico.


La tossina del tetano, chiamata Tetanospasmina , è prodotta da numerosi  ceppi batterici C ,che normalmente vivono negli intestini di animali, in particolare di cavalli, senza causare il tetano ai loro vettori intestinali. Questi batteri per mantenere la loro attività devono mantenere, l’ anaerobicità (senza ossigeno), mentre in presenza di ossigeno si trasformano in spore resistenti ma inattive, che non producono la tossina.


E ‘stato riconosciuto che le spore del tetano inattive sono onnipresenti nel suolo. Il tetano può contrarsi dalla esposizione a batteri C. ,tramite ferite/tagli mal curati,e quindi a rischio di tetano, ma non da ingestione orale di spore del tetano. Al contrario, l’esposizione orale ai batteri C.,  costruisce una  resistenza al tossoide senza contrarre la  malattia, come descritto nella sezione relativa resistenza naturale al tetano .


Una volta avvenuta la germinazione dei batteri C. in una ferita contaminata, la Tetanospasmina si diffonde attraverso i fluidi interstiziali del tessuto o sangue. Giunta alle terminazioni nervose, viene assorbita dalla membrana cellulare dei neuroni e trasportata attraverso i tronchi nervosi, nel sistema nervoso centrale,il quale inibisce il rilascio di un neurotrasmettitore acido gamma-amminobutirrico (GABA).


Questa inibizione può portare a vari gradi di sintomi clinici del tetano: spasmi muscolari rigidi, sorriso sardonico, e convulsioni gravi che spesso portano a fratture ossee e la morte a causa della compromissione respiratoria. Gli effetti curativi della terapia anti-siero, nonché gli effetti di prevenzione della vaccinazione contro il tetano, vengono “aiutati” da  una molecola anticorpale chiamata antitossina. Ma presumendo che tale antitossina era l’unico ingrediente “attivo” nell’ anti-siero originale, non è stato confermato a livello sperimentale.


Dal momento che i cavalli sono portatori naturali di spore del tetano, il loro sangue avrebbe potuto contenere altri componenti non riconosciuti, sfruttate nel campo terapeutico. Tuttavia, lo sforzo di ricerca principale nel campo del tetano è rimasto strettamente focalizzato sull’ antitossina.   Le Molecole dell’ antitossina,  inattivano le molecole della tossina corrispondente, in virtù della loro capacità di tossina vincolante. Questo significa che, per realizzare il suo effetto protettivo, l’antitossina deve entrare in stretta vicinanza fisica con la tossina e combinare con essa, in modo tale da impedire o prevenire alla tossina, di legarsi alle terminazioni nervose.


Le prime ricerche sulle proprietà di un’ antitossina scoperta di recente, è stata fatta in animali di ricerca di piccole dimensioni, come cavie. La tossina tetanica è stata pre-incubata in una provetta con il siero dell’animale contenente l’antitossina,prima di essere iniettata in un altro animale (senza antitossina), suscettibile al tetano. Tale pre-incubazione ha fatto perdere alla tossina, la sua capacità di causare il tetano negli animali,neutralizzandola.


Tuttavia, i ricercatori alla fine del 19esimo e 20esimo, erano sconcertati da una osservazione particolare. Gli animali della ricerca, avrebbero ceduto al tossoide, al momento dell’iniezione, con la stessa quantità di tossina. Inoltre, è stato osservato che la modalità di iniezione della tossina, ha un effetto diverso sulla capacità del siero antitossina,per proteggere l’animale. La presenza di un’antitossina nel siero degli animali, conferisce un certo grado di protezione contro la tossina iniettata direttamente nel sangue (per via endovenosa).Tuttavia,questa  tossina iniettata, sarebbe letale per gli animali contenenti livelli sostanziali di antitossina.


I ricercatori del 21 ° secolo hanno sviluppato una tecnica di marcatura avanzata, per monitorare l’assorbimento della tossina tetanica iniettata nei neuroni. Utilizzando questa tecnica, i ricercatori hanno esaminato l’effetto del siero dell’ antitossina, indotta tramite vaccinazione sui topi,per bloccare l’assorbimento neuronale e trasportare il frammento C,della tossina tetanica( TTC) al cervello dal punto di iniezione intramuscolare.


Gli animali vaccinati e non vaccinati, hanno mostrato livelli simili di TTC , assorbiti nel cervello. Gli autori dello studio hanno concluso che l’ assorbimento di TTC dai terminali nervosi da un deposito intramuscolare è un processo avido e rapido, e non è bloccato da vaccinazione“.  Essi hanno inoltre commentato che i loro risultati sembrano essere sorprendenti, in considerazione degli effetti protettivi di immunizzazione, con il tossoide del tetano.


  • Tetano neonatale

Il Tetano neonatale è comune nei tropici (paesi sottosviluppati), ma è estremamente raro nei paesi sviluppati. Questi risultati del tetano,derivano igienicamente,dalle pratiche ostetriche , quando si taglia ad esempio,il cordone ombelicale con mezzi non sterili. Aderendo alle pratiche ostetriche corrette , si elimina il rischio di tetano neonatale, ma questo non è avvenuto, per alcune popolazioni indigene e rurali in passato o addirittura presente.


Gli autori di uno studio del tetano neonatale effettuato nel 1960 in Nuova Guinea descrivono le condizioni tipiche del parto tra la gente del posto:


La madre taglia il cordone  (2,5 cm) dalla parete addominale. In passato lei avrebbe sempre utilizzato un frammento di corteccia , ma ora si utilizza un coltello di acciaio,o una vecchia lama di rasoio. Questi non sono puliti o sterilizzati in alcun modo.


Uno studio randomizzato controllato (RCT) per valutare l’efficacia del vaccino contro il tetano nel prevenire il tetano neonatale tramite la vaccinazione materna, è stato condotto nel 1960 in Colombia,in una comunità rurale  con alti tassi di tetano neonatale. Questo studio è stato recentemente recensito dal  Cochrane Collaboration.


La prova ha stabilito che una singola dose di vaccino contro il tetano, dato prima o durante la gravidanza, ha avuto un effetto parziale sulla prevenzione del tetano neonatale nella prole: riduzione del 43% è stata osservata nel gruppo del vaccino,in confronto al gruppo di controllo. Una serie di due o tre vaccinazioni di richiamo del tetano, in sei o più settimane di distanza, prima o durante la gravidanza, ha ridotto il tetano neonatale del 98% nel gruppo vaccino contro il tetano, rispetto al gruppo di controllo del vaccino antinfluenzale.


Oltre a verificare gli effetti della vaccinazione, questo studio ha documentato una chiara relazione tra l’incidenza del tetano neonatale e il modo in cui è stato condotto il parto. Nessun bambino nati in un ospedale,ha contratto il tetano neonatale (indipendentemente dallo stato vaccinale della madre). D’altra parte, i bambini  nati nelle case con l’aiuto delle ostetriche dilettanti, avevano il più alto tasso di tetano neonatale.


Il “Parto Igienico” sembra essere altamente efficace nel prevenire il tetano neonatale e rende il regime di vaccinazione antitetanica durante la gravidanza inutile per le donne che partoriscono in buone condizioni igieniche. Inoltre, è stato stimato nel 1989 in Tanzania che, il 40% dei casi di tetano neonatale ancora si è verificato nei bambini nati da madri che erano state vaccinate durante la gravidanza.


 

  • Tetano negli adulti

Si ritiene generalmente, che la tossina tetanica deve prima penetrare nel sangue (dove sarebbe intercettata dall’ antitossina, se è già presente) prima che raggiunga le terminazioni nervose. Questo scenario è plausibile per il tetano neonatale.  D’altra parte, la secrezione della tossina C. germina in tagli della pelle incolti o in lesioni muscolari. In questi casi, nelle vicinanze della germinazione, ci potrebbero essere le terminazioni nervose , e la tossina potrebbe potenzialmente raggiungerli,senza prima passare attraverso il sangue. Questo scenario è coerente con i risultati dei primi esperimenti nei topi, discussi all’inizio.


Anche se è  una malattia importante nei paesi tropicali sottosviluppati, il tetano negli Stati Uniti è stato molto raro. In passato, qualche episodio di tetano si è verificato principalmente nelle zone povere, negli stati del sud e dei migranti messicani in California.


E ‘ andato rapidamente diminuendo, con ogni decennio precedente al 1950 (in epoca pre-vaccinazione), come si evince dai registri di mortalità per il tetano e dai rapporti di letalità simili (circa 67-70%) nel 20esimo secolo .


Il vaccino antitetanico è stato introdotto negli Stati Uniti nel 1947, senza eseguire alcuno studio clinico controllato.


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L’introduzione del vaccino contro il tetano nella popolazione degli Stati Uniti,  si basava solo sull’uso nel personale militare degli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale. Secondo un rapporto del dopoguerra:


  • a) il personale militare degli Stati Uniti ha ricevuto una serie di tre iniezioni del tossoide del tetano; l’iniezione stimolante di routine è stata somministrata un anno dopo la prima serie, e una dose stimolante di  emergenza è stata data a seguito di ferite, gravi ustioni o altre lesioni che potrebbero causare tetano;

  • b) per tutto il periodo della seconda guerra mondiale, 12 casi di tetano sono stati documentati nella US Army;

  • c) nella prima guerra mondiale ci sono stati 70 casi di tetano tra circa mezzo milione di ricoveri per ferite e lesioni, con un incidenza del 13,4 per 100.000 feriti.

La relazione ci porta a concludere che la vaccinazione ha svolto un ruolo nella riduzione del tetano nei soldati feriti americani, durante la seconda guerra mondiale rispetto alla prima, e che questa riduzione garantisce l’efficacia del vaccino del tetano.   Tuttavia, ci sono altri fattori (ad esempio, differenze nei protocolli di cura della ferita, compreso l’uso di antibiotici, maggiore probabilità di contaminazione ferita con letame di cavallo ricco di spore già attive, ecc) , che favoriscono la riduzione del tetano durante la seconda guerra mondiale rispetto agli effetti della vaccinazione.


La contrazione del Tetano a livello grave e mortale,si verifica in persone recentemente vaccinate, con alti livelli di antitossina nel siero.   Il verificarsi di tetano nonostante la presenza dell’ antitossina nel siero, avrebbe dovuto mettere un dubbio per la logica del programma di vaccinazione.


Crone & Reder (1992) , hanno documentato un curioso caso grave di tetano , in un uomo di 29 anni senza condizioni pre-esistenti particolari,come abuso di droghe, tipico tra le moderne vittime per il tetano negli USA. Oltre alla serie regolare di vaccinazione antitetanica , il paziente era stato iper-immunizzato (immunizzato con il tossoide del tetano avendo estremamente elevata la antitossina siero) come volontario ai fini della produzione commerciale del TIG .


È stato monitorato per i livelli di antitossina e, come previsto, ha sviluppato livelli estremamente elevati di antitossina dopo la procedura di iper-immunizzazione. La sua situazione era grave, e ha richiesto più di cinque settimane di ricovero con le misure salva-vita. Questo caso ha dimostrato che il siero antitossina è riuscito a impedire questa grave forma e contrazione di questa malattia, anche in quantità di 2.500 volte superiore a quello che è considerato sufficiente per la prevenzione del tetano negli adulti.


La comunità medica, sceglie di chiudere un occhio sulla mancanza di solide prove scientifiche a sostegno della nostra fede nell’ antitetanica. Si sceglie anche di ignorare le evidenze sperimentali e cliniche disponibili che contraddicono  la capacità presunta, ma non dimostrata del vaccino-indotto dal siero con antitossina.


  • Acido ascorbico in trattamento tetano

L’Anti-siero non è l’unica misura terapeutica provata, nel trattamento del tetano. L’acido ascorbico (vitamina C), è stato anche provato. Le prime ricerche di acido ascorbico hanno dimostrato che si potrebbe neutralizzare la tossina del tetano.


In uno studio clinico di trattamento del tetano, condotto in Bangladesh nel 1984,  attraverso l’amministrazione di procedure convenzionali, tra cui il siero anti-tetano, per i pazienti ,ha portato alla morte del 74% di loro, nella fascia di età 1-12 anni, e il 68% di morti  fa parte del gruppo 13-30 anni di età. Al contrario, tutti i giorni attraverso la somministrazione di un grammo di acido ascorbico per via endovenosa,ha abbattuto questa elevata mortalità,portandola allo  0% ,nel gruppo di età 1-12 anni, e al 37% nel gruppo di età 13-30 anni.


I pazienti più anziani sono stati trattati con la stessa quantità di acido ascorbico senza alcuna modifica in base al loro peso corporeo.


Anche se questo era uno studio clinico controllato, non è chiara la descrizione del processo, nella pubblicazione   “Jahan et al .”; non si capisce se l’assegnazione dei pazienti nel gruppo di trattamento con acido ascorbico rispetto al gruppo placebo-controllato, è stato randomizzato,poichè è un requisito fondamentali della bio-statistica.


Uno studio più definitivo è ritenuto necessario, prima di somministrare acido ascorbico per via endovenosa,il quale può essere raccomandato come standard di cura nel trattamento del tetano. E ‘strano che nessuna pratica di  RCT di acido ascorbico, sia stata  adeguatamente documentata nel trattamento del tetano  (tentato dal dal 1984) a favore dello sviluppo in paesi, dove il tetano è stata una delle principali malattie mortali. Ciò è in netto contrasto con i milioni di dollari versati, per la sponsorizzazione  della realizzazione del vaccino contro il tetano nel Terzo mondo.


  • Resistenza naturale al tetano

Nel 20esimo secolo, gli investigatori Drs. Carl Tenbroeck e Johannes Bauer, hanno perseguito una linea di ricerca di laboratorio, che era molto più vicina a confermare, la resistenza naturale al tetano , rispetto alla tipica ricerca di laboratorio sull’ antitossina. Omesso dai libri di testi immunologici e dalla storia della ricerca immunologica, i loro esperimenti di protezione contro il tetano nelle cavie, insieme ai dati rilevanti sierologici e batteriologici negli esseri umani, tuttavia, forniscono una buona spiegazione riguardo al tetano (il quale è una malattia piuttosto rara in molti paesi in tutto il mondo, tranne nelle zone colpite da guerre).


Nell’esperienza di questi ricercatori,  l’iniezione delle spore del tetano inattive, non avrebbe mai potuto da sole indurre il tetano negli animali di ricerca. Per indurre il  tetano ,mediante le spore , queste avrebbero dovuto essere  premiscelate con sostanze che  avrebbero dovuto impedire la rapida guarigione del sito di iniezione, creando così le condizioni favorevoli alla germinazione delle spore. In passato, i ricercatori hanno usato schegge di legno, saponina, cloruro di calcio, o aleuronat (farina fatta con aleurone) per eseguire questa operazione.


Nel 1926, già consapevole che l’esposizione orale alle spore del tetano, non comportava il  tetano clinico,i Drs. Tenbroeck e Bauer, hanno cercato di determinare se l’alimentazione degli animali di ricerca, con le spore del tetano potrebbero fornire una protezione dal tetano, grazie ad un metodo di laboratorio adeguato. Nel loro esperimento, diversi gruppi di cavie sono state alimentate con ceppi distinti di batteri C. del tetano; Un altro gruppo di animali, invece, è stato privato nell’alimentazione da  qualsiasi batterio C. 


Dopo sei mesi, tutti i gruppi sono stati iniettati a livello sottocutaneo,con spore premiscelate con aleuronat. I gruppi che sono stati precedentemente esposti alle spore per via orale non hanno contratto il tetano,gli altri si.   Abbastanza sorprendente, la protezione da tetano stabilita, tramite l’alimentazione con spore, la quale nulla ha a che fare con i livelli di antitossina nel siero di questi animali.


Invece, la protezione correlata con la presenza di un altro tipo di anticorpo chiamato agglutinin .


Come questi dati sperimentali negli animali di ricerca si riferiscono agli esseri umani? Nel 20esimo secolo, non solo gli animali ma anche gli esseri umani sono stati trovati ad essere portatori intestinali di batteri C. del tetano, senza però svilupparlo. Circa il 33% dei soggetti umani testati, vivono intorno a Pechino,e  in Cina.


Bauer & Meyer (1926) citano altri studi, che hanno segnalato circa il 25% delle persone testate,  essere portatori sani di batteri C., in altre regioni della Cina, il 40% in Germania, il 16% in Inghilterra, e in media il 25% negli Stati Uniti, il più alto nella California centrale e più bassa sulla costa meridionale.


Un altro studio è stato eseguito nel 1920 a San Francisco, CA.  Circa l’80% dei soggetti esaminati aveva vari livelli di agglutinine a ben cinque  batteri di ceppo C.del tetano, anche se l’antitossina non poteva essere rilevata nel siero di questi soggetti. E ‘probabile che le spore del tetano si trovassero nel loro intestino transitoriamente in passato, lasciando evidenza sierologica di esposizione orale, senza germinare in organismi che producono tossine.


Purtroppo, ulteriori ricerche sulle agglutinine naturalmente acquisite ,sembrano essere state abbandonate, a favore di una ricerca più redditiziasull’ antitossina e vaccini.


Sia l’antitossina che l’ acido ascorbico, possono in provetta,neutralizzare le proprietà della tossina.. Nel corpo, tuttavia,l’ antitossina indotta dal vaccino si trova nel sangue. Questo crea un impedimento fisico evidente ,per la neutralizzazione della tossina.


Purtroppo questa vecchia procedura medica di efficacia sconosciuta, come il tetano, è stato lo standard delle cure mediche per un lungo periodo di tempo, finalizzando la sua efficacia mediante uno studio controllato con placebo rigoroso moderno; Tutto ciò è considerato immorale nella ricerca umana. Pertanto, la nostra unica speranza per il progresso delle cure per il tetano, è che ulteriori indagini della terapia sull’acido ascorbico, vengano eseguite e che questa terapia diventi al più presto, disponibile per i pazienti in tutto il mondo, se si confermerà ovviamente efficace per gli standard bio statici di tutto il mondo.


fonte dell’articolo
http://www.vaccinationcouncil.org/2014/07/10/tetanus-shot-how-do-we-know-that-it-works-by-tetyana-obukhanych-phd/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=tetanus-shot-how-do-we-know-that-it-works-by-tetyana-obukhanych-phd
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Farmacovigilanza e la necessità di segnalare le Reazioni avverse

Cos’è la FARMACOVIGILANZA?

E’ necessario segnalare? Chi dovrebbe farlo e come funziona?

Diversi i camici e le strutture che continuano a non segnalare.

FORSE SAREBBE UTILE RICORDARE IL PRIMO PRECETTO DI UN MEDICO

non nocere

IL PRINCIPIO CARDINE DELLA MEDICINA È QUELLO DI “PRECAUZIONE” IN BASE AL QUALE, DI FRONTE ALL’IMPOSSIBILITÀ DI ESCLUDERE LA DANNOSITÀ DI UN FARMACO O DI UN INTERVENTO, IL MEDICO SI DOVREBBE ASTENERE;
PRINCIPIO CHE NEGLI ULTIMI DECENNI È STATO ABBANDONATO PER SEGUIRE QUELLO – PER LORO ASSOLUTAMENTE PRIORITARIO – DEL PROFITTO.. (non per tutti,ovviamente)

AGGIORNAMENTI MAGGIO 2015

La farmacovigilanza: Complesso di attività finalizzate a valutare in maniera continuativa tutte le informazioni relative alla sicurezza dei farmaci e ad assicurare, per tutti i medicinali in commercio, un rapporto beneficio/rischio favorevole per la popolazione.

***Ma la FARMACOVIGILANZA in realtà viene effettuata?? Leggiamo meglio***

Anche la stessa FDA ammette che probabilmente il 90% dei medici semplicemente non segnalare le reazioni avverse ai vaccini.

  • http://www.naturalnews.com/033868_vaccine_injuries…
FARMACOVIGILANZA1
 I medici non sono più multati per la mancata segnalazione di reazioni avverse, come previsto dalla riforma per la farmacovigilanza voluta dall’ex Ministro Girolamo Sirchia, il quale aveva cancellato, ogni sanzione per i medici che si rifiutano di fare segnalazioni di evento avverso dopo somministrazione di farmaci e vaccini.

Prima di questo intervento, esisteva un decreto legislativo che prevedeva l’arresto fino a 6 mesi ed un’ammenda fino a 10 milioni di vecchie lire per i medici. Attualmente nessuno rischia più nulla e questo non depone a favore del miglioramento della situazione. 

OBBLIGO DI SEGNALAZIONE REAZIONI AVVERSE

E’ possibile scaricare il modulo per la denuncia di reazione avversa a vaccino per i semplici cittadini oppure scaricarlo all’indirizzo:

  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/tipo_file07d6.pdf

Se invece aveste un medico/pediatra disposto a compilarlo allora il modulo sarebbe reperibile a questo indirizzo:

  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/tipo_filecb84.pdf

Ricordo inoltre che possono essere considerate reazioni avverse a vaccino, anche in considerazione della loro entità:

– Anafilassi

– Episodi sincopali

– Crisi di ansia

– Reazioni locali (ponfo nel luogo dell’inoculo, dermatiti etc.)

– Febbre persistente superiore a 38,5°

– Pianto ininterrotto

– Perdita del sonno (oppure frequenti risvegli durante lo stesso, spesso associati a pianto)

– Problemi neurologici

– Problemi gastrointestinali

-. Bruschi ed immotivati cambiamenti caratteriali e nei comportamenti, perdita del contatto oculare etc.

Le vaccinazioni possono dar luogo ad eventi a rapida o a lenta insorgenza:

EVENTI A RAPIDA INSORGENZA

1. Spasmi respiratori (affettivi o di singhiozzo)

Episodio tipico nei lattanti e nei bambini piccoli (si verificano nel 5% dei bambini tra i 6 mesi e i 5 anni), di solito scatenato da un evento quale uno spavento, un dolore.

Dopo una fase più o meno lunga di pianto intenso, il bambino sospende il respiro in fase espiratoria e appare manifestamente agitato. Si osserva un rossore del viso, e una cianosi peribuccale, che tende ad intensificarsi per tutta la durata della crisi.

Se persiste più a lungo può esserci una breve perdita di coscienza o anche un irrigidimento in opistotono o delle mioclonie isolate.

2. Crisi d’ansia

Le persone in preda a crisi d’ansia possono apparire impaurite, pallide, sudano abbondantemente e si lamentano di stordimenti, vertigini, nodo alla gola, prurito a livello del viso e delle estremità.

In genere vi è una evidente iperventilazione.

3. Svenimento – collasso

Episodio caratterizzato da pallore, sudorazione profusa, ipotensione, senso di vertigine, perdita della coscienza.

In circa un quarto dei casi si verificano movimenti tonico–clonici (crisi convulsive o epilettiche) in genere agli arti.

Il polso centrale è presente, anche se debole e bradicardico a differenza di quello che si verifica in caso di shock anafilattico.

Respirazione rallentata o con apnee di pochi secondi, a differenza di quello che si verifica in caso di crisi d’ansia.

L’episodio può causare caduta e conseguente trauma.

4. Episodio di ipotonia-iporesponsività (HHE)

Episodio caratterizzato da diminuzione o perdita acuta del tono muscolare, accompagnato da pallore, o cianosi, o mancata risposta agli stimoli ambientali, o torpore prolungato

Può essere preceduto da irritabilità o febbre.

Si verifica 1-24 ore dopo la vaccinazione, eccezionalmente dopo alcuni minuti.

5. Manifestazioni di ipersensibilità immediata (anafilassi)

Eruzione orticarioide e/o a un rigonfiamento immediato nel punto di iniezione o quando, pur essendovi il coinvolgimento di altri sistemi o apparati non si hanno turbe funzionali importanti (es: starnuti, lacrimazione, tosse, vampate vasomotorie, prurito, broncospasmo lieve, angioedema di Quinke…)

Grave: quando predominano i sintomi cardiorespiratori e neurologici fino allo stato di shock con ipoperfusione grave da ipovolemia relativa, con o senza broncospasmo e/o laringospasmo o edema della glottide.

EVENTI AD INSORGENZA LENTA O LUNGO LATENTI

Sono quegli eventi che rimangono a lungo latenti ovvero che insorgono a distanza di tempo – giorni, mesi o addirittura anni – oppure che, pur essendo insorti, per lungo tempo non danno luogo a segnali della loro presenza.

Tra questi tutte le patologie autoimmuni.

Con il D.L. 95/03, che ha modificato in parte il D.L. 44/97, sono state abolite le sanzioni penali derivanti dalla mancata segnalazione di sospetta ADR.

(http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/03095dl.htm)

ECCO SI SEGUITO IL TESTO

costituzione

Decreto Legislativo 8 aprile 2003, n. 95

“Attuazione della direttiva 2000/38/CE relativa alle specialità medicinali”

pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 101 del 3 maggio 2003

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;

Vista la direttiva 2000/38/CE della Commissione, del 5 giugno 2000, che modifica il capitolo V-bis – Farmacovigilanza – della direttiva 75/319/CEE del Consiglio, concernente il riavvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative relative alle specialita’ medicinali;

Vista la legge 1° marzo 2002, n. 39, ed in particolare l’allegato A;

Visto il decreto legislativo 18 febbraio 1997, n. 44;

Visto il decreto legislativo 29 maggio 1991, n. 178;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 2000, n. 435, recante norme di organizzazione del Ministero della sanita’;

Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 12 marzo 2003;

Acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 4 aprile 2003;

Sulla proposta del Ministro per le politiche comunitarie e del Ministro della salute, di concerto con i Ministri della giustizia, dell’economia e delle finanze, degli affari esteri e per gli affari regionali;

Emana il seguente decreto legislativo:

Art. 1.

1. Al decreto legislativo 18 febbraio 1997, n. 44, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) l’articolo 2 e’ sostituito dal seguente:

«Art. 2. – 1. Il sistema nazionale di farmacovigilanza fa capo alla Direzione generale per la valutazione dei medicinali e per la farmacovigilanza del Ministero della salute, di seguito denominato “Direzione”.

2. La Direzione, senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato, conformemente alle modalita’ eventualmente concordate a livello comunitario e definite dall’Agenzia europea per la valutazione dei medicinali – EMEA – di seguito denominata “Agenzia”:

a) raccoglie e valuta informazioni utili per la sorveglianza dei medicinali con particolare riguardo alle reazioni avverse, all’uso improprio, nonche’ all’abuso degli stessi tenendo conto anche dei dati relativi ai consumi dei medesimi;

b) promuove il processo di informatizzazione di tutti i flussi di dati necessari alla farmacovigilanza gestendo e coordinando, in particolare, la rete telematica nazionale di farmacovigilanza, che collega le strutture sanitarie, le regioni e le aziende farmaceutiche. Collabora altresi’ con l’Agenzia, con i competenti organismi degli Stati membri e con la Commissione europea alla costituzione ed alla gestione di una rete informatizzata europea per agevolare lo scambio delle informazioni inerenti la farmacovigilanza dei medicinali commercializzati nella Comunita’ europea per consentire a tutte le autorita’ competenti di condividere le informazioni simultaneamente;

c) promuove e coordina, anche in collaborazione con l’Istituto superiore di sanita’ studi e ricerche di farmacoutilizzazione, farmacovigilanza attiva e farmacoepidemiologia;

d) adotta, coadiuvata dalle regioni, iniziative atte a promuovere le segnalazioni spontanee da parte degli operatori sanitari;

e) promuove iniziative idonee per la corretta comunicazione delle informazioni relative alla farmacovigilanza ai cittadini ed agli operatori sanitari;

f) provvede, in collaborazione con la Commissione unica del farmaco e il Consiglio superiore di sanita’, a predisporre la relazione annuale al Parlamento sulla farmacovigilanza.

3. Le regioni, singolarmente o di intesa fra loro, collaborano con la Direzione nell’attivita’ di farmacovigilanza, fornendo elementi di conoscenza e valutazione ad integrazione dei dati che pervengono alla Direzione ai sensi dell’articolo 4. Le regioni, inoltre provvedono, nell’ambito delle proprie competenze, alla diffusione delle informazioni al personale sanitario ed alla formazione degli operatori nel campo della farmacovigilanza. Le regioni collaborano inoltre a fornire i dati sui consumi dei medicinali mediante programmi di monitoraggio sulle prescrizioni dei farmaci a livello regionale. Le regioni si possono avvalere per la loro attivita’ anche di appositi Centri di farmacovigilanza.

4. La Direzione organizza, con la partecipazione dell’Istituto superiore di sanita’, riunioni periodiche con i responsabili di farmacovigilanza presso le regioni per concordare le modalita’ operative relative alla gestione della farmacovigilanza.»;

b) l’articolo 3 e’ sostituito dal seguente: «Art. 3. – 1. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e’ tenuto a registrare in modo dettagliato tutte le sospette reazioni avverse da farmaci osservate in Italia, nell’Unione europea o in un Paese terzo. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e’ tenuto, altresi’, a registrare e a notificare immediatamente, e comunque entro quindici giorni solari da quando ne ha avuto notizia, qualunque sospetta reazione avversa grave da farmaci verificatasi in Italia segnalatagli da personale sanitario alla struttura sanitaria di appartenenza del segnalatore e, ove non fosse possibile identificare tale struttura, alla Direzione. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e’ tenuto, altresi’, a registrare e a notificare immediatamente, e comunque entro quindici giorni solari da quando ne ha avuto notizia, qualunque altra sospetta reazione avversa grave da farmaci di cui sia venuto a conoscenza alla Direzione. Eventuali aggiornamenti sulle segnalazioni di reazioni avverse ricevute possono essere richieste esclusivamente al Responsabile di farmacovigilanza mittente della segnalazione stessa quale il Ministero o la struttura sanitaria.

2. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio provvede a che tutte le sospette reazioni avverse gravi ed inattese verificatesi nel territorio di un Paese terzo e segnalate da personale sanitario siano immediatamente e comunque entro quindici giorni solari da quando ne ha avuto notizia, notificate alla Direzione secondo le modalita’ previste dal comma 5, letterad).

3. Per i medicinali disciplinati dall’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 29 maggio 1991, n. 178, e dall’articolo 9-bis del decreto legislativo 18 febbraio 1997, n. 44, ai quali sono state applicate le procedure di mutuo riconoscimento e per i quali l’Italia e’ il Paese membro di riferimento, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio provvede inoltre a segnalare alla Direzione, secondo le modalita’ ed i tempi stabiliti in accordo con essa, qualunque sospetta reazione avversa grave verificatasi nella Comunita’ europea.

4. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di medicinali deve disporre, a titolo stabile e continuativo, di un responsabile del servizio di farmacovigilanza, in possesso della laurea in medicina e chirurgia o in farmacia, o in chimica e tecnologia farmaceutica, o in biologia o in chimica, ai sensi della legge 19 novembre 1990, n. 341, o rispettive lauree specialistiche di cui al decreto del Ministro dell’universita’ e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509. Il responsabile del servizio di farmacovigilanza deve essere persona diversa dal responsabile del servizio scientifico previsto dall’articolo 14 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 541, e deve essere posto in condizione di usufruire di tutti i dati di tale servizio. Le competenze del responsabile si estendono a tutti i medicinali della cui autorizzazione all’immissione in commercio e’ titolare l’azienda da cui egli dipende, anche se commercializzati da altre aziende.

5. Il responsabile del servizio di farmacovigilanza assicura: a) l’istituzione e il funzionamento di un sistema atto a garantire che le informazioni su tutte le presunte reazioni avverse comunicate al personale della societa’ ed agli informatori medico-scientifici, siano raccolte, ordinate e accessibili in un unico luogo; b) che tutte le informazioni relative alla sicurezza dei prodotti, successive all’atto dell’autorizzazione siano portate rapidamente a conoscenza del personale sanitario anche tramite i contatti del servizio di informazione scientifica della propria azienda; c) l’elaborazione dei rapporti di cui al successivo comma 6, da sottoporre alle autorita’ competenti secondo le modalita’ stabilite dal Ministero della salute, che tiene conto delle indicazioni dei competenti organismi internazionali e comunitari; d) la trasmissione, secondo modalita’ stabilite dalla Direzione, per via telematica al sistema nazionale di farmacovigilanza, delle segnalazioni di sospette reazioni avverse gravi e inattese verificatesi in un Paese terzo mantenendo a disposizione le schede cartacee; e) la trasmissione alla struttura sanitaria di pertinenza delle segnalazioni di sospette reazioni avverse gravi o inattese avvenute sul territorio nazionale ricevute direttamente dal segnalatore e non tramite la rete nazionale di farmacovigilanza; f) la trasmissione, in maniera rapida ed esauriente, ad ogni richiesta della Direzione, di informazioni supplementari ai fini della valutazione dei rischi di un medicinale, comprese le informazioni riguardanti i volumi di vendita dello stesso.

6. Fatte salve eventuali altre prescrizioni che condizionano il rilascio dell’autorizzazione, e’ fatto obbligo al titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di presentare alle autorita’ competenti le informazioni sulle sospette reazioni avverse in forma di rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza o immediatamente su richiesta, oppure ad intervalli regolari come da schema seguente: ogni sei mesi per i primi due anni dalla data di rilascio della prima autorizzazione internazionale e successivamente ogni anno per i successivi due anni e in coincidenza del primo rinnovo dell’autorizzazione. In seguito tali rapporti periodici devono essere presentati ogni cinque anni congiuntamente alla domanda di rinnovo dell’autorizzazione. Essi devono contenere una valutazione scientifica dei benefici e dei rischi del medicinale in questione.

Dopo il rilascio dell’autorizzazione all’immissione in commercio il titolare puo’ chiedere una modifica dei tempi specificati nel presente articolo, conformemente alla procedura stabilita nel regolamento (CE) n. 541/95 della Commissione. I rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza – PSUR – sono presentati secondo la scadenza prevista, sulla base delle modalita’ stabilite dalla Direzione.

7. Le Aziende titolari di autorizzazioni all’immissione in commercio comunicano al Ministero della salute, ufficio di farmacovigilanza, qualsiasi iniziativa adottata da altri competenti organismi sui propri prodotti per motivi di sicurezza, prima che tali interventi siano resi di dominio pubblico.

8. E’ fatto obbligo al titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di diffondere ai medici prescrittori le note informative e gli aggiornamenti sulla sicurezza dei farmaci, secondo indicazioni, tempi e modalita’ stabilite dalla Direzione, ogni qualvolta emergano nuove informazioni relative al profilo di tollerabilita’ del prodotto.

9. Le aziende titolari di autorizzazioni all’immissione in commercio di farmaci sono tenute a trasmettere trimestralmente per via informatica i dati di vendita delle specialita’ medicinali utilizzando la procedura prevista dal decreto dirigenziale in data 24 maggio 2002 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 132 del 7 giugno 2002.

10. L’obbligo previsto al comma 9 e’ esteso alle aziende responsabili della commercializzazione dei medicinali.

11. Il Ministero della salute, in caso di violazione delle aziende farmaceutiche degli obblighi previsti dal presente articolo puo’ adottare ulteriori azioni amministrative in relazione alla gravita’ della violazione riscontrata e della sua reiterazione.»;

c) l’articolo 4 e’ sostituito dal seguente: «Art. 4. – 1. Le strutture sanitarie – Aziende unita’ sanitarie locali, Aziende ospedaliere, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico – devono nominare un responsabile di farmacovigilanza della struttura che provvede a registrarsi alla rete nazionale di farmacovigilanza al fine dell’abilitazione necessaria per la gestione delle segnalazioni. Le strutture sanitarie private, al fine di assolvere ai compiti di farmacovigilanza, fanno riferimento al responsabile di farmacovigilanza della Azienda unita’ sanitaria locale competente per territorio.

2. I medici e gli altri operatori sanitari sono tenuti a segnalare tutte le sospette reazioni avverse gravi o inattese di cui vengano a conoscenza nell’ambito della propria attivita’. Vanno comunque segnalate tutte le sospette reazioni avverse osservate, gravi, non gravi, attese ed inattese da tutti i vaccini e da farmaci posti sotto monitoraggio intensivo ed inclusi in elenchi pubblicati periodicamente dal Ministero della salute.

3. Il presente decreto non si applica alle segnalazioni di reazioni avverse verificatesi in corso di sperimentazione clinica.

4. I medici e gli altri operatori sanitari devono trasmettere le segnalazioni di sospette reazioni avverse, tramite l’apposita scheda, tempestivamente, al Responsabile di farmacovigilanza della struttura sanitaria di appartenenza. I medici e gli altri operatori sanitari operanti in strutture sanitarie private devono trasmettere le segnalazioni di sospette reazioni avverse, tramite l’apposita scheda, tempestivamente, al Responsabile di farmacovigilanza della ASL competente per territorio, direttamente o, nel caso di cliniche o case di cura, tramite la Direzione sanitaria. I Responsabili di farmacovigilanza provvedono, previa verifica della completezza e della congruita’ dei dati, all’inserimento della segnalazione nella banca dati della rete di farmacovigilanza nazionale e alla verifica dell’effettivo inoltro del messaggio, relativo all’inserimento, alla regione ed alla azienda farmaceutica interessata. In caso di impossibilita’ di trasmissione del messaggio, ai destinatari che non e’ stato possibile raggiungere per via telematica, le strutture sanitarie invieranno copia della segnalazione riportante il codice numerico rilasciato dal sistema.

5. L’inserimento in rete va effettuato a cura del Responsabile di farmacovigilanza della struttura sanitaria entro e non oltre 7 giorni solari dal ricevimento della segnalazione. Le schede originali di segnalazione saranno conservate presso la struttura sanitaria che le ha ricevute ed inoltrate in copia al Ministero della salute, alla regione di appartenenza o al Centro di farmacovigilanza individuato dalla regione ove dagli stessi richiesto.

6. Eventuali aggiornamenti delle sospette reazioni avverse possono essere richiesti al segnalatore unicamente dal Responsabile di farmacovigilanza della struttura sanitaria di appartenenza o da un suo delegato, o da personale del Ministero della salute. Il richiedente provvede ad inserire in rete i dati acquisiti aggiornando la scheda inserita. Il responsabile di farmacovigilanza e’ comunque tenuto ad acquisire dal segnalatore una relazione clinica dettagliata, da trasmettere al Ministero della salute entro quindici giorni solari, per tutti i casi di reazioni avverse ad esito fatale.

7. La Direzione provvede affinche’ tutte le segnalazioni di sospette reazioni avverse gravi da farmaci verificatesi sul territorio nazionale siano immediatamente messe a disposizione del titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e comunque entro quindici giorni solari dalla data di ricevimento della comunicazione. 8. La Direzione provvede altresi’ affinche’ tutte le segnalazioni di sospette reazioni avverse gravi da farmaci verificatesi nel territorio nazionale siano messe a disposizione dell’Agenzia e degli altri Stati membri entro quindici giorni solari dalla data di ricevimento della loro comunicazione.

9. La Direzione fornisce immediatamente all’Agenzia ed ai centri nazionali di farmacovigilanza degli altri Stati membri ed al titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio, informazioni su eventuali modifiche, sospensioni o revoche dell’autorizzazione di un medicinale determinate da motivi di tutela della salute pubblica. In caso di sospensione determinata da motivi di urgenza, l’informazione all’Agenzia, alla Commissione e agli altri Stati membri deve essere trasmessa entro il giorno lavorativo seguente.»;

d) l’articolo 11 e’ sostituito dal seguente: «Art. 11. – 1. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di specialita’ medicinali che viola gli obblighi previsti dall’articolo 3, e’ soggetto alla sanzione del pagamento da Euro 30.000 a Euro 180.000. L’importo della sanzione e’ incrementato di una quota variabile dallo 0,1 per cento all’1 per cento del fatturato della specialita’ medicinale per la quale e’ stata riscontrata la violazione. 2. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di specialita’ medicinali che viola gli obblighi previsti dall’articolo 3, e’ altresi’ obbligato, in caso di notizie di rilevante interesse per i pazienti, a pubblicare, a proprie spese, per tre giorni consecutivi sui principali quotidiani nazionali rettifiche, concordate con il Ministero della salute, di informazioni precedentemente diffuse. 3. Il responsabile di farmacovigilanza dell’Azienda farmaceutica che viola gli obblighi dell’articolo 3, comma 5, e’ soggetto alla sanzione del pagamento della somma da Euro 20.000 a Euro 120.000.

4. Chiunque viola l’obbligo previsto dall’articolo 3, comma 10, e’ soggetto alla sanzione del pagamento della somma da Euro 10.000 a Euro 60.000.

5. L’inosservanza delle disposizioni previste, per i responsabili di farmacovigilanza delle strutture sanitarie, comporta l’instaurazione nelle sedi competenti, di procedimenti per l’erogazione di sanzioni disciplinari, secondo le norme legislative e convenzionali.».

Art. 2.

1. Ai fini del presente decreto si fa riferimento alle definizioni riportate nell’allegato 1 che fa parte integrante del presente decreto.

Art. 3.

1. In relazione a quanto disposto dall’articolo 117, quinto comma, della Costituzione, le disposizioni del presente decreto afferenti a materie di competenza legislativa delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, che non abbiano ancora provveduto al recepimento della direttiva 2000/38/CE della Commissione, del 5 giugno 2000, si applicano fino alla data di entrata in vigore della normativa di attuazione di ciascuna regione e provincia autonoma, nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dei principi fondamentali desumibili dal presente decreto.

Art. 4.

1. Il decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 1991, n. 93, recante regolamento di esecuzione delle disposizioni di cui all’articolo 9 del decreto-legge 30 ottobre 1987, n. 443, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 1987, n. 531, sulle modalita’ di attuazione della farmacovigilanza attraverso le strutture pubbliche, e’ abrogato.

ALLEGATO 1

GLOSSARIO

Abuso di medicinali

L’uso volontario ed eccessivo, prolungato o sporadico, di medicinali correlato ad effetti dannosi sul piano fisico o psichico.

Farmacovigilanza: E’ l’insieme delle attivita’ il cui obbiettivo e’ quello di fornire, in modo continuativo, le migliori informazioni possibili sulla sicurezza dei farmaci permettendo cosi’ l’adozione delle misure opportune e in tal modo assicurare che i farmaci disponibili sul mercato presentino, nelle condizioni di utilizzo autorizzate, un rapporto beneficio rischio favorevole per la popolazione. Le informazioni sui rischi associati ai farmaci possono derivare da diverse fonti quali:

a) Segnalazioni spontanee di singoli casi di sospette reazioni avverse da parte di operatori sanitari; b) Studi post-autorizzazione che comprendono gli studi farmacoepidemiologici;

c) Banche dati sanitarie informatizzate;

d) Informazione pre-clinica di sperimentazioni animali e informazioni dalle ricerche cliniche su un farmaco;

e) Informazioni inerenti la fabbricazione, la conservazione, la vendita, la distribuzione, la dispensazione, i modelli di utilizzo, prescrizione e somministrazione ai pazienti di un farmaco;

f) Letteratura medica;

g) Altre fonti di informazione come quelle relative all’utilizzo scorretto e all’abuso dei farmaci che possano ripercuotersi sulla valutazione dei benefici e dei rischi dei farmaci; h) Altre autorita’ sanitarie e organismi sanitari nazionali e internazionali.

Rapporto periodico sulla sicurezza (Periodic safety updated report. PSUR): il rapporto, redatto a cura delle Aziende titolari della autorizzazione all’immissione in commercio dei farmaci, che contiene le informazioni di cui all’art. 3 comma 6 del presente decreto legislativo.

Reazione avversa: risposta ad un farmaco che sia nociva e non intenzionale e che avvenga alle dosi normalmente usate nell’uomo per la profilassi, la diagnosi, la terapia o per ripristinare, correggere o modificare le funzioni fisiologiche.

Reazione avversa grave: qualsiasi reazione che provoca la morte di un individuo, ne mette in pericolo la vita, ne richiede o prolunga l’ospedalizzazione, provoca disabilita’ o incapacita’ persistente o significativa, comporta una anomalia congenita o un difetto alla nascita.

Reazione avversa inattesa: reazione avversa la cui natura, gravita’ o conseguenza non e’ coerente con il riassunto delle caratteristiche del prodotto.

Sistema di segnalazione spontanea: metodo di farmacovigilanza basato sulla comunicazione, raccolta e valutazione di segnalazioni di sospette reazioni avverse a farmaci, osservate da un operatore sanitario.

Sperimentazione clinica: qualsiasi indagine effettuata su soggetti umani volta a scoprire o verificare gli effetti clinici, farmacologici e/o gli altri effetti farmacodinamici di uno o piu’ medicinali in fase di sperimentazione e/o ad individuare qualsiasi tipo di reazione avversa nei confronti di uno o piu’ medicinali in fase di sperimentazione, e/o a studiarne l’assorbimento, la distribuzione, il metabolismo e l’eliminazione al fine di accertarne l’innocuita’ e/o l’efficacia. Tale sperimentazione include la sperimentazione clinica effettuata in un unico sito o in piu’ siti in un unico Stato membro o in piu’ Stati membri.


Alla sperimentazione clinica si applica la direttiva 2001/20/CE del 4 aprile 2001.

Studio post-autorizzazione: qualsiasi studio condotto durante la commercializzazione di un farmaco secondo le condizioni della sua scheda tecnica autorizzata o in condizioni normali di utilizzo;

Studio post-autorizzazione sulla sicurezza: studio farmacoepidemiologico o ricerca clinica condotto in conformita’ con le disposizioni dell’autorizzazione alla commercializzazione e realizzato al fine d’identificare o quantificare i rischi associati ai farmaci autorizzati;

Bozza dicembre 2002

FARMACOVIGILANZA

Fonti normative.

Decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 1991, n. 93, Regolamento di esecuzione delle disposizioni di cui all’art. 9 del decreto-legge 30 ottobre 1987, n. 443, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 1987, n. 531, sulle modalita’ di attuazione della farmacovigilanza attraverso le strutture pubbliche.

Decreto 20 aprile 1991, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 133 dell’8 giugno 1991. Approvazione dei modelli di schede e dello schema di relazione previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 1991, n. 93, recante il regolamento di esecuzione delle disposizioni di cui all’art. 9 del decreto-legge 30 ottobre 1987, n. 443, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 1987, n. 531, sulle modalita’ di attuazione della farmacovigilanza attraverso le strutture pubbliche.

Circolare 29 aprile 1993, n. 12-bis Farmacovigilanza: aspetti applicativi del decreto del Presidente della Repubblica n. 93 del 25 gennaio 1991.

Decreto legislativo 18 febbraio 1997, n. 44, Attuazione della direttiva 93/39/CEE che modifica le direttive 65/65/CEE, 75/318/CEE, 75/319/CEE relative ai medicinali.

Circolare n. 12 del 24 settembre 1997 Note esplicative al decreto legislativo 18 febbraio 1997, n. 44: «Attuazione della direttiva 93/39/CEE che modifica le direttive 65/65/CEE, 75/318/CEE, 75/319/CEE relative ai medicinali».

Decreto 7 agosto 1997 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 210 del 9 settembre 1997.


Sostituzione del modello A allegato al decreto ministeriale 20 aprile 1991, recante Approvazione dei modelli di schede e dello schema di relazione previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 1991, n. 93, recante il regolamento di esecuzione delle disposizioni di cui all’art. 9 del decreto-legge 30 ottobre 1987, n. 443, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 1987, n. 531, sulle modalita’ di attuazione della farmacovigilanza attraverso le strutture pubbliche.

Circolare n. 15 del 29 settembre 1999 – Integrazione alla circolare n. 12 del 24 settembre 1997 – Trasmissione delle segnalazioni di reazioni avverse.

***PER MAGGIORI INFO***

http://www.usl8.toscana.it/index.php/aree-tematiche/farmaci  

Dal luglio 2012 è attiva anche in Italia la nuova legislazione europea di farmacovigilanza che permette ai pazienti di fare direttamente le segnalazioni via web, ma chissà se tutti segnalano direttamente e se il sistema di segnalazione funziona..

SEGNALAZIONE REAZIONI AVVERSE DA FARMACI

http://www.torrinomedica.it/studio/adr/denuncia_reazione_avversa.asp#axzz2Dvr5eUny

ARTICOLI CORRELATI DI SEGUITO

CENSIMENTO NAZIONALE DEI DANNI DA VACCINI

http://www.coriv.org/raccolta-dati/indagine-conoscitiva-nazionale-delle-associazioni-per-la-liberta-vaccinale/

 ALLEGATI

FARMACOVIGILANZA

 

Rapporto sulla sorveglianza postmarketing dei vaccini in Italia – anno 2013

SEGNALAZIONI DI SOSPETTE REAZIONI AVVERSE:
Ci soffermiamo ad osservare le segnalazioni dei VACCINI ESAVALENTI
Il vaccino esavalente (DTP, IPV, HBV, Hib), tra i vaccini maggiormente utilizzati nei bambini, è indicato per l’immunizzazione primaria contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B e malattie invasive da HaemophilusInfluentiae tipo B, la schedula vaccinale prevede la somministrazione di tre dosi a partire dal terzo mese di vita (3, 5, 11-13 mesi).
Le segnalazioni di reazioni insorte dopo somministrazione di esavalente nel 2013 sono state 1.343 con un tasso di segnalazione pari a 90 per 100.000 dosi vendute (Tabella 12). Le reazioni gravi sono state 141 (10,5%). Nella maggior parte dei casi gravi, l’esavalente è stato somministrato contemporaneamente ad altri vaccini (in particolare al vaccino contro lo pneumococco) e solo in 11 segnalazioni risultava essere l’unico vaccino utilizzato.
Le prime dieci reazioni segnalate in ordine di frequenza sono state piressia (n. 687), iperpiressia (n. 170), agitazione (n. 126), pianto (n. 121), sonnolenza (n. 113), irritabilità (n. 108),
irrequietezza (n. 105), gonfiore in sede di vaccinazione (n. 74) e reazione locale (n. 60).
Le reazioni gravi più numerose riguardano la SOC “Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione” (n. 80) ed in particolare, piressia (n. 35), iperpiressia (n. 35) e pianto (n. 8).
SINTESI DEI CASI
Al 31/08/2014, nel database della Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) risultano inseriti 13 casi di fontanella bombata associata a vaccini, 6 dei quali successivi alla somministrazione del vaccino esavalente, uno dopo vaccino pneumococcico, 6 dopo vaccino esavalente cosomministrato con anti-pneumococco.

La tabella 35 descrive le caratteristiche principali dei soggetti coinvolti.
L’evento avverso è insorto pressoché invariabilmente entro poche ore dalla vaccinazione; in un unico caso il sintomo si presenta a distanza di 3 giorni dalla vaccinazione. In 3 casi l’evento si è verificato alla prima dose vaccinale, in 8 alla seconda. L’età dei pazienti varia dai 2 ai 7 mesi.
L’evento avverso è quasi sempre accompagnato da altri sintomi, in particolare la febbre. Una singola segnalazione riporta la bombatura della fontanella come unico evento.Otto segnalazioni riportano una valutazione in ambiente ospedaliero e per questo sono considerate gravi.

A pagina 27 viene riportato quanto segue: <<DATI DEL 2013 Alla data del 31.03.2014 risultavano inserite in rete 3.727 segnalazioni spontanee di sospette reazioni avverse a vaccini (elaborazione per classe ATC J07) con insorgenza nel 2013 pari a circa il 9% del totale (40.957 segnalazioni). I casi di letteratura sono stati esclusi.>>

Ci domandiamo in base a quali criteri sono stati escluse numerosissime reazioni avverse segnalate anche da MEDICI O OPERATORI SANITARI, è stato verificato lo stato immunitario dei soggetti che avevano presentato segnalazioni di sospetta reazione avversa?

http://www.agenziafarmaco.gov.it/…/rapporto-sulla-sorveglia…

http://www.agenziafarmaco.gov.it/…/fi…/RV_2013_copertina.pdf

Rammentiamo che la normativa sulla farmacovigilanza prevede la possibilità di segnalazione di sospetta reazione avversa anche via web per i cittadini.

 

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