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La Teoria del Complotto e la presenza ingombrante della CIA

Nel 1967, la CIA coniò un nuovo termine per tutti coloro che sfidavano l’Ufficialità in toto andando al di là per comprendere.

Essi venivano etichettati come “teorici del complotto” ovvero complottisti.

La democrazia e il capitalismo del libero mercato sono state fondate su teorie del complotto.


PAURA DEL LIBERO PENSIERO ALTRUI?


complottismo


La Magna Carta, la Costituzione e la Dichiarazione d’Indipendenza e altri documenti,si sono basati su quelle che vengono definite come “teorie del complotto”.

La democrazia greca e il capitalismo del libero mercato si basavano anche su teorie del complotto.

Ma quelli erano i vecchi tempi,ora le cose sono cambiate.

La CIA ha coniato il termine “complottismo” nel 1967

Tutto è cambiato nel 1960.

In particolare, nel mese di aprile del 1967, la CIA ha scritto un comunicato sul nuovo termine coniato contenente dei metodi e dei “consigli” su come screditare tutti coloro che erano considerati complottisti.

Viene affermato quanto segue:

 2. Questa nuova tendenza di opinione è  motivo di preoccupazione per il governo degli Stati Uniti, tra cui la nostra organizzazione.

L’obiettivo di questa spedizione è quello di fornire materiale per contrastare e screditare le affermazioni dei teorici della cospirazione , in modo da inibire la circolazione di tali crediti in altri paesi.

 

3. Azione. Non è consigliabile che la discussione del “cospiratore/complottista” venga propagandata normalmente.

  • a.Se ciò viene fatto,bisogna far notare che queste teorie sono avallate solo da propagandisti. Il loro scopo è quello di usare la loro influenza per scoraggiare la speculazione infondata e irresponsabile. Bisogna perciò fare molta attenzione a livello giornalistico,a livello pubblicitario e con gli editori a maggior ragione quando sono presenti degli amichevoli contatti di “elite”.

 

  • b. Per utilizzare le attività di propaganda per confutare gli attacchi dei critici. Recensioni di libri ed articoli di approfondimento sono particolarmente adatti a questo scopo. La nostra manovra dovrebbe indicare, a seconda dei casi, che i critici sono (I) sposati a teorie adottate non sull’evidenza, (II) politicamente interessati , (III)finanziariamente interessati , (IV) frettolosi ed imprecisi nelle loro ricerche,  ( V) infatuati dalle proprie teorie .

 

4. Per quanto riguarda i media e le discussioni non dirette a un particolare scrittore, o ad attaccare le pubblicazioni, i seguenti argomenti dovrebbero essere utili:

 

  • a. La Commissione ha ritenuto che non vi sia NESSUNA nuova e significativa evidenza emersa.
  •  b. I critici di solito sopravvalutano oggetti particolari,ignorando altro. Essi tendono a porre maggiormente l’accento sui ricordi dei singoli testimoni (che sono meno affidabili e più divergenti, e quindi offrono più per la critica).
  •  c. Quella definita “Cospiracy” sarebbe difficile da celare e mantenere nascosta in un paese come gli Stati Uniti.
  •  d. I critici sono spesso allettati da una forma di orgoglio intellettuale: si scatenano su qualche teoria e si innamorano di essa.
  •   f. Per quanto riguarda gli oneri della Commissione sull’urgente Report da stilare, il termine fissato originariamente, emerse tre mesi dopo. La Commissione ha cercato ad ogni modo di accelerare la sua segnalazione grazie alle pressioni e alle speculazioni irresponsabili degli stessi critici i quali,si rifiutavano di ammettere i propri errori spostando l’attenzione su altre e nuove critiche.
  • g. Le “accuse vaghe” come ad esempio “più di dieci persone sono morte misteriosamente”, possono sempre essere spiegate in qualche modo naturale. Il complottismo,il mistero,non esiste,e devono farlo credere a tutti i costi.

 

5.La cura,la completezza, l’obiettività e la velocità sono stati fattori ed elementi principali del lavoro della Commissione.

 

Ecco gli screenshot di una parte della nota:


 

CIA cospirazioneCIA conspiracy2


Riassumendo la “tattica” dalla CIA consigliata:

 

  • Sostiene che sarebbe stato impossibile per tanta gente tacere su una grande cospirazione;
  • Avere gente nella CIA per gestire al meglio gli attacchi e le rivendicazioni;
  • Sostiene che le testimonianze oculari non siano inaffidabili;
  • Sostiene che questo sia solo una notizia vecchia ed errata evidenziando le “nuove evidenze significative emerse”;
  • Ignorare discussioni (media,giornali,ovunque) che trattino il tema della cospirazione.Meno spazio si dà meno se ne parlerà;
  • Sostiene che è irresponsabile speculare;
  • Accusare i teorici di essere sposati e infatuati dalle loro teorie;
  • Accusare i teorici di essere motivati ​​politicamente;
  • Accusare i teorici di avere interessi finanziari nel promuovere le teorie del complotto.

Le accuse,gli argomenti per confutare le teorie cospirative,e i modi da adottare,le situazioni da creare…tutto questo è stato creato e montato alla perfezione dalla CIA.

 

Nella lista precedente,vediamo come questo organo così importante, detti delle “regole”. Osservando il tutto,ci rendiamo conto che la libertà di parola,di stampa e altro, abbiano il bavaglio da molti anni.

 

  • E’ importante capire che media,giornalisti,critici,editori,politici,tutti,siano tutti addentrati nell’argomento. Tutti vengono guidati come burattini dall’alto.

Nessun essere umano dovrebbe eseguire degli ordini.

Non poter esprimere la propria opinione liberamente e dirlo è da “complottisti”.


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In realtà, le cospirazioni sono così comuni che i giudici considerano le accuse complottiste, come “un’altra branchia del diritto” dovendo comunque confutarle sulla base degli elementi specifici :

 Tutti i 50 codici statali, includono statuti specifici per affrontare la cospirazione, fornendo la punizione per le persone che commettono ciò.
Diamo un’occhiata a ciò che i giudici americani pensano.


La ricerca su Westlaw , è una delle 2 reti primarie di ricerca giuridica utilizzata da avvocati e giudici per la ricerca della legge; cercando il termine “Conspiracy”, ci si rende conto di quanto sia comune nelle cause legali.

In particolare, ho ricevuto il seguente messaggio:

 “La vostra richiesta è stata fermata perché potrebbe recuperare un gran numero di documenti.”

Questo significa che ci sono stati potenzialmente milioni o centinaia di migliaia di casi che hanno utilizzato questo termine. Talmente tanti casi,che Westlaw non poteva nemmeno avviare l’elaborazione della richiesta.

Inoltre, come ogni avvocato può confermare, di solito solo le decisioni giudiziarie in appello sono pubblicate nella banca dati Westlaw. In altre parole,questo tipo di decisioni del tribunale sono raramente pubblicate. Il numero di “verdetti di colpevolezza” nei casi di cospirazione supera di gran lunga i 10.000.

 

Inoltre, “Colpevole di cospirazione” è solo una delle tante frasi possibili di ricerca da utilizzare per trovare i casi in cui sia stato riconosciuto il colpevole complottista. La ricerca su Google, ho ottenuto 3.170.000 risultati con il termine “Colpevole di cospirazione”, 669.000risultati per il termine di ricerca “Condanne per Conspiracy”, e 743 mila risultati per “Condannato per Conspiracy”.

Infine, molti crimini non vengono denunciati o risolti,lasciando liberi i colpevoli . Pertanto, il numero effettivo di cospirazioni commesse negli Stati Uniti dovrebbe essere ancora più alto.

In altre parole, le cospirazioni sono assai presenti negli Stati Uniti. Molti sono considerati colpevoli di questo. Ricordate, Ponzi di Bernie Madoff era una teoria della cospirazione.

Infatti,la cospirazione è un crimine molto ben riconosciuto nel diritto americano, insegnato ad ogni studente del primo anno della scuola di diritto come parte integrante del loro curriculum di base.

 

L’Editorialista finanziario di Time Magazine, Justin Fox scrive :

  •  “Alcune cospirazioni dei mercati finanziari sono reali …La maggior parte dei buoni giornalisti investigativi sono teorici della cospirazione, tra l’altro. E che dire della NSA e delle società tecnologiche che hanno collaborato con loro?”

Ma i nostri leader cosa dicono a riguardo?

Ne sono immuni?

Mentre la gente potrebbe ammettere che i dirigenti aziendali e funzionari governativi di basso livello, potrebbero essere impegnati in cospirazioni, i potenti hanno da tempo ammesso la veridicità di alcune delle teorie cospirative.

Ad esempio, l’amministratore di Obama  (Office of Information and Regulatory Affairs, Cass Sunstein)  ha dichiarato :

“Naturalmente alcune teorie della cospirazione, sotto la nostra definizione, si sono rivelate essere vere. La camera Watergate, utilizzata dal Comitato nazionale democratico è stata, infatti, spiata da funzionari repubblicani, che operano per volere della Casa Bianca. Nel 1950, la Central Intelligence Agency ha, infatti, amministrato LSD e relativi farmaci nell’ambito del progetto MK-ULTRA, nel tentativo di indagare sulla possibilità di “controllo mentale“. L’Operazione Northwoods, un piano dal Dipartimento della Difesa per simulare atti di il terrorismo ,in realtà è stato proposto da funzionari di alto livello”


Operazione Northwoods

Ma qualcuno avrebbe vuotato il sacco

Ma il famoso informatore Daniel Ellsberg , spiega :

“È un luogo comune il fatto che “non si possano tenere dei segreti a Washington” o “in una democrazia, non importa quanto delicato il segreto, lo stesso lo si leggerà il giorno dopo sul New York Times”. Questi luoghi comuni sono categoricamente falsi . Sono presenti in storie per “copertura”, sono modi di giornalisti che servono a fuorviare i loro lettori.
La realtà sconosciuta al pubblico e alla maggior parte dei membri del Congresso e della stampa, è che i segreti che molti segreti,possono essere conservati in modo affidabile per decenni dal ramo esecutivo,pur essendo noti agli addetti ai lavori”.

La storia dimostra per esempio:

  • Centotrentamila (130.000) persone provenienti da Stati Uniti, Regno Unito e Canada, hanno lavorato sul progetto Manhattan. Ma è stato tenuto segreto per anni
  • Un documentario della BBC dimostra che:
C’era “un colpo di stato pianificato negli Stati Uniti nel 1933 da un gruppo della destra americana d’affari. Il colpo era finalizzato per la caduta del Presidente Franklin D. Roosevelt, con l’aiuto di mezzo milione di veterani di guerra. I cospiratori (si sosteneva il coinvolgimento di alcune delle più famose famiglie in America,come i proprietari di Heinz, Birds Eye, Goodtea, Maxwell Hse e nonno di George Bush, Prescott) ritenevano che il proprio Paese avrebbe dovuto adottare le politiche di Hitler e di Mussolini per battere la grande depressione “

 

  • 7 su 8, erano le banche centrali finite in banca rotta nel 1980 durante la “crisi dell’America Latina”; la risposta del governo fu quella di coprire il loro fallimento. Questa copertura durò diversi decenni.
  • Le banche sono state coinvolte in un comportamento criminale sistematico , e hanno manipolato ogni singolo mercato.
  • I governi hanno nascosto e coperto crolli nucleari per oltre 50 anni , e tutto questo per per proteggere l’industria nucleare. I governi hanno agito in collusione per coprire la gravità di numerosi altri incidenti ambientali . Per molti anni, i funzionari del Texas, hanno volutamente sottostimato la quantità di radiazione in acqua potabile per evitare di dover denunciare le violazioni
  • Spionaggio del governo americano,è iniziato prima del 9/11 (accedere alla fonte cliccando di seguito qui , qui, qui ). Ma il pubblico non ha appreso nulla di tutto ciò poiché il New York Times aveva ritardato la pubblicazione di ciò in modo da non influenzare l’esito delle elezioni presidenziali del 2004
  • La decisione di lanciare la guerra in Iraq è stata presa prima del 9/11 .Infatti, l’ex direttore della CIA, George Tenet, affermò che la Casa Bianca ha voluto invadere l’Iraq molto prima di quella data (9/11),inserendo falsità nelle sue giustificazioni. L’ex segretario del Tesoro Paul O’Neill – che sedeva nel Consiglio di Sicurezza Nazionale – inoltre dice che anche Bush pianificò la guerra in Iraq prima del 9/11. Alti funzionari britannici sostengono che gli Stati Uniti discussero sul cambio di regime in Iraq un mese dopo  l’entrata in carica di Bush. Dick Cheney a quanto pare è implicato nella questione del petrolio iracheno (prima del 9/11). Ed ora è stato dimostrato che diverse persone siano responsabili per aver deliberatamente ignorato, l’evidenza che l’Iraq fosse priva di armi di distruzione di massa.Questi fatti sono stati resi pubblici solo di recente.
  • Tom Brokaw ha dichiarato :

Tutte le guerre sono basate sulla propaganda” . Uno sforzo per produrre propaganda è un complotto


 

Inoltre, i funzionari governativi di alto livello e gli addetti ai lavori hanno ammesso l’esistenza di cospirazioni drammatiche, tra cui:

  • Sostenere i terroristi per promuovere obiettivi geopolitici
  • Sostenere false flag del terrore

 

Questi esempi dimostrano che è possibile mantenere le cospirazioni segrete per lungo tempo, senza che nessuno ammetta mai nulla. Le cospirazioni sono presenti  partono proprio dai vertici.

Infine, le persone che effettuano operazioni segrete possono farlo per motivi ideologici – credere che il “fine giustifica i mezzi”.

Mai sottovalutare la convinzione di un ideologo.


Conclusione

La linea di fondo è che alcune affermazioni del complotto sono vere e alcune false.

Ognuno deve giudicare in base ai propri dati.

Gli esseri umani hanno la tendenza di trovare una giustificazione per gli eventi,tutti.

Ascoltando i media,leggendo giornali,partendo dal presupposto che nulla in realtà ci viene raccontato,veniamo cablati perdendo la voglia di domandare e questa cosa è aberrante.

Ci fidiamo di tutto quello che ci viene propinato e coloro che cercano la verità nella menzogna vengono giudicati FOLLI .


 

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D’altra parte, il vecchio detto di Lord Acton è vero:

 “Il potere tende a corrompere, ed il potere assoluto corrompe assolutamente”


ALLEGATI

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Vaccini: Cosa non conosciamo? Storia,tabelle e grafici mai visionati

Vaccini: cosa ci è stato omesso?

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Aggiornamento Fonti Ottobre 2015

“Interventions with vaccines and vitamin A have non-specific effects on child survival, i.e. effects not explained by prevention
of specific diseases or deficiency”

La maggior parte degli interventi eseguiti nell’infanzia (vaccinazioni, vitamine,micronutrienti etc) nei paesi a basso reddito, sono stati creati per una vita “migliore”.
Tuttavia, di solito questi interventi sono stati studiati e perciò conosciuti SOLO sugli effetti specifici e NON per i loro effetti complessivi sulla morbilità e mortalità.

In molte situazioni infatti, gli effetti sulla popolazione sono stati molto diversi dalle aspettative.
Come mai?
In realtà le aspettative sono una cosa,le osservazioni un’altra : il sistema immunitario previene di per sè,molto più che attraverso qualsiasi intervento esterno.

http://ije.oxfordjournals.org/content/43/3/645.abstract?sid=55d57633-466b-4d47-b82c-dc2e8207a662

PDF gratuito ed accessibile

http://ije.oxfordjournals.org/content/43/3/653.full.pdf+html

 

Nella letteratura medica, si esaltano da sempre le virtù della vaccinazione. Dopo aver letto questi libri, si rimane con l’impressione che nel corso del 1800 e nel 1900,esistessero piaghe rampanti che hanno provocato la morte a decine di persone,ma grazie ai vaccini,successivamente la realtà cambiò.

Questo è certamente quello in cui da sempre abbiamo creduto.Questa “verità” nella società è come ben sappiamo, un dato di fatto.

(Roman Bystrianyk & Suzanne Humphries, MD)

“E ‘difficile sottovalutare il contributo della vaccinazione per il nostro benessere. È stato stimato che se non fosse per le vaccinazioni infantili (contro difterite, pertosse, morbillo, parotite, il vaiolo, e rosolia, nonché la protezione offerta dai vaccini contro il tetano, il colera, la febbre gialla, la poliomielite, l’influenza, l’epatite B, la polmonite batterica , e la rabbia) i tassi di mortalità dell’infanzia probabilmente sarebbero tra il 20 e il  50%.  Infatti, nei paesi in cui la vaccinazione non è praticata, i tassi di mortalità tra i neonati ed  i bambini piccoli rimangono in quel livello. “ [1]


Paul Offit parla nel suo recente libro “Deadly Choices – How the Anti-Vaccine Movement Threatens Us All” su come il vaccino contro la pertosse abbia ridotto le morti dalla malattia da 7.000 solo a 30.

“La pertosse  è un’infezione devastante. Prima del vaccino, erano circa trecento mila i casi di pertosse, causando settemila morti ogni anno (quasi tutti  bambini piccoli). Ora, a causa del vaccino contro la pertosse, meno di trenta bambini muoiono ogni anno a causa della malattia. Ma i tempi stanno cambiando. “[2]

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Questo tipo di informazione si trova anche nelle riviste mediche. Un lungo studio sulla pertosse ed il vaccino contro la pertosse è stato pubblicato nel 1988 sulla rivista Pediatrics . Il primo paragrafo del documento afferma quanto segue:

“Negli Stati Uniti, la pertosse è stata controllata con successo mediante l’immunizzazione di massa di routine dei neonati e dei bambini. Nell’era prevaccino, ci sono stati dai 115.000 a 270.000 casi di pertosse e da 5.000 a 10.000 morti a causa della malattia ogni anno. Nel corso degli ultimi 10 anni, ci sono stati da 1.200 a 4.000 casi e 5-10 morti l’anno. “ [3]

Cosa significa questa affermazione? Grazie all’introduzione dei vaccini i morti sono diminuiti come pure i casi della malattia( in questo caso “grazie” al vaccino DTP).Chi crede a questa affermazione crede nella vaccinazione come beneficio,senza voler mettere in dubbio nulla.

Quali sono i dati reali ed effettivi? Perchè non dovremmo fidarci di queste affermazioni? Cosa dicono le tabelle?

Il problema di queste affermazioni è che non sono supportate da prove. Quando guardiamo i dati effettivi, vediamo altro. Benché molte persone siano morte a causa della pertosse nella prima parte del 1900, dal momento dell’introduzione del vaccino, il tasso di morte negli Stati Uniti è diminuito di oltre il 90 per cento. Utilizzando la fonte che è stata il riferimento per affermare tutto questo sul giornale Pediatrics, vediamo che il calo delle morti dalla vetta è stato di circa il 92 per cento prima dell’introduzione del vaccino DTP. [4]

IL 92% DEL TASSO DI MORTE SI E’ RIDOTTO PRIMA DELL’INTRODUZIONE DEL VACCINO DTP

1a

Il numero effettivo di morti dal momento dell’introduzione del vaccino DTP era di circa 1.200 e non i 5.000 e 10.000 varie volte citati.

Un punto ulteriormente importante da notare è la riduzione della mortalità (per pertosse) ogni anno, a prescindere dall’introduzione di questo vaccino.Guardando i grafici evince questa realtà,l’introduzione del vaccino,non ha portato a nessuna tendenza al ribasso,questo fenomeno era fortunatamente iniziato prima.

Un’altra serie di dati a partire dall’inizio del 20° secolo, mostrano la mancata riduzione di mortalità dei vaccini ancora più drammaticamente. Qui si può vedere che il tasso di mortalità era sceso di oltre il 98% prima dell’uso nazionale della vaccinazione DTP nel 1950.

IL TASSO DI MORTALITA’ ERA SCESO OLTRE IL 98% PRIMA DELL’USO DEL VACCINO DTP 

1b

L’Inghilterra iniziò con il mantenere le statistiche nel 1838 (62 anni prima erano state riunite le statistiche ufficiali statunitensi). Guardando questi dati, possiamo notare, che il tasso di mortalità per le malattie infettive era alto nel corso del 1800 ed è diminuito dalla metà del 1800 alla metà del 1900 arrivando quasi a zero. Guardando i dati di mortalità per pertosse in Inghilterra, i decessi sono diminuiti di oltre il 99% prima di qualsiasi vaccino.

 

I DECESSI DIMINUIRONO DI OLTRE IL 99% PRIMA DELL’INTRODUZIONE IN INGHILTERRA DI QUALSIASI VACCINO 

1c

Nel caso del morbillo, vediamo una riduzione del tasso di mortalità di quasi il 100 %

1d

I tassi di mortalità sono diminuiti prima della vaccinazione. Nel caso della scarlattina e di altre malattie infettive, i decessi sono diminuiti quasi a zero, senza alcuna vaccinazione su larga scala.

1cc

Purtroppo, queste credenze errate, hanno da sempre portato a fidarsi della vaccinazione, credendo a tutto ciò che ci viene da sempre propinato,non chiedendo e non visionando mai dati,grafici o tabelle come queste.

Da sempre si crede nella virtù della vaccinazione,la quale ha debellato le malattie,senza riflettere su altri fattori,che in realtà hanno causato la mortalità a diminuire.

Questi fattori sono l’igiene, i servizi igienico-sanitari, la nutrizione, il diritto del lavoro,l’ elettricità, la clorazione, la refrigerazione, la pastorizzazione, e molti altri aspetti che oggi generalmente diamo per scontati come parte della vita moderna.

Il miglioramento del tasso della mortalità aveva molto poco a che fare con la medicina.

Un rapporto 1977 ha stimato che, nel migliore dei casi, circa il 3% del declino della mortalità per malattie infettive potrebbe essere attribuito alle cure mediche moderne.


“In generale, le misure mediche (sia chemioterapici e profilattici) sembrano aver contribuito poco al calo generale della mortalità negli Stati Uniti dal 1900 circa-avendo in molti casi stati introdotti diversi decenni dopo un netto calo si era già messo in e non avere influenza rilevabile nella maggior parte dei casi. Più in particolare, con riferimento a questi cinque requisiti (influenza, polmonite, difterite, pertosse, la poliomielite e) per i quali il calo della mortalità appare sostanziale dopo il punto di intervento e sul presupposto improbabile che tutto questo calo è attribuibile alla intervento. . . si stima che al massimo 3,5 per cento del declino totale della mortalità dal 1900 potrebbe essere attribuita a misure mediche introdotte per le malattie considerate qui. “ [5]

L’enfasi del pensiero che i vaccini abbiano salvato l’umanità  è in parte costruita su questo pensiero radicato. Il fatto che le morti a causa delle malattie infettive siano diminuite  molto prima dell’introduzione e uso dei vaccini e antibiotici, viene del tutto ignorato.

Questo errore nello studio e nella ricerca ha creato una situazione dalla quale trarre insegnamento sulla cura giusta delle infezioni e malattie in maniera corretta,ma non è stata compresa; le percentuali continuano ad essere ignorate continuandoci a basare su quell’1% di probabilità di rischio con o senza vaccino. Ci basiamo sempre sulle “probabilità” e non sui dati.

Tuttavia,qualcuno continua ad affermare che non siano i vaccini la causa del caso della mortalità per le malattie infettive ma altro il quale “erroneamente” viene ignorato.

Non c’è la voglia di conoscere e sapere,capire in realtà come tutti questi fattori abbiano agito fino ad oggi.

Prendiamo la pertosse come esempio. Nel 1979 la Svezia abolì l’uso del vaccino DTP sulla base della non efficacia e pericolosità.

La paura, naturalmente, era l’aumento del tasso di mortalità in concomitanza ai tassi inferiori delle vaccinazioni.

Una lettera del 1995 di Victoria Romanus all’Istituto Svedese per il Controllo delle Malattie Infettive indicò che il tasso di mortalità per pertosse era vicino allo zero. La popolazione svedese era di 8,294,000 nel 1979 e 8,831,000 da 1995. Dal 1981 al 1993, otto bambini furono i casi registrati come decessi per pertosse.

Questo dato porterebbe ad una media di circa 0.6 bambini per anno deceduti a causa della pertosse. Questi numeri mostrano una grande disparità sui dati dei decessi che in Svezia erano approssimativamente di 1 su 13,000,000 in assenza del programma di vaccinazione nazionale. [6]

In un altro caso, la copertura vaccinale DTP in Inghilterra è scesa da circa il 78% fino al 30 o 40%  a causa delle preoccupazioni per la sicurezza del suddetto vaccino.

  • Gli anni 1976-1980 sono stati quelli in cui i tassi di vaccinazione avevano raggiunto il livello più basso.

Utilizzando le statistiche ufficiali, il numero dei decessi in quegli anni è pari a 35. Il numero dei decessi precedenti (nei cinque anni precedenti ovvero 1971-1975), mentre i tassi di vaccinazione erano più alti è pari a 55, ovvero circa 1,5 volte superiore rispetto a quando i tassi di vaccinazione erano più bassi. [7]

La triste verità è che la pertosse,è endemica ma non è scomparsa. Un enorme numero di persone contraggono ancora il Bordetella pertussis.

“Anche se la pertosse tradizionalmente è stata considerata una malattia dell’infanzia, è stato ben documentato quasi un secolo fa il riconoscimento della stessa come una tra le cause importanti di malattie respiratorie negli adolescenti e negli adulti, inclusi gli anziani. A causa di immunità calante, adulti e adolescenti possono contrarre la pertosse potendo capire se la si contrae naturalmente o tramite vaccinazione”.  [8]

 

Concentriamoci su un’altra malattia: il morbillo.

Tenete a mente che nel 1963, quasi nessuno è morto da morbillo. Nel corso di quest’anno, l’intera New England aveva avuto solo cinque decessi (Maine: 1, New Hampshire: 0, Vermont: 3, Massachusetts: 0, Rhode Island: 1, Connecticut: 0) che sono stati attribuiti al morbillo. [9]

I morti per  asma (“asthma”) erano in realtà 56 volte maggiori ai decessi a causa del morbillo nel corso di tale anno.

Ma il declino dell’incidenza grazie al vaccino,come sostenitori sottolineano c’è stato? Ci sono alcuni grafici che si possono trovare su Internet che affermano una lieve diminuzione dell’incidenza.Guardando i dati di incidenza più completi, possiamo vedere un calo di incidenza nel 1963 in concomitanza  all’introduzione del vaccino contro il morbillo.

1e

L’incidenza del Morbillo ha subito un calo dopo 1963. Visionando il grafico ci chiediamo se questo calo abbia a che fare con l’introduzione e l’uso del vaccino.

Il primo vaccino contro il morbillo,conteneva il virus “ucciso”, ed era un vaccino contenente alluminio e formaldeide.

Uno studio del 1967 ha rivelato che il vaccino potrebbe causare la polmonite così come l’encefalopatia (infiammazione del cervello).

“La polmonite è un riscontro comune. La febbre è grave e persistente e il grado di mal di testa (quando presente), suggerisce un coinvolgimento del sistema nervoso centrale. In effetti è stato trovato un paziente, esaminato con EEG, e constatando un’attività anormale e disturbata del cervello (encefalopatia). I risultati spiacevoli riguardanti la suddetta vaccinazione erano imprevisti,ma il verificarsi di questi casi avrebbero dovuto imporre un maggiore controllo ed una restrizione sull’uso del medesimo. Ora il vaccino con virus inattivato per il morbillo,non dovrebbe essere più consigliato e somministrato”. [10]

I vaccini contenenti virus “uccisi” sono stati rapidamente accantonati. [11]

C’erano tuttavia dei problemi significativi anche con i vaccini contenenti virus “vivi”, verificando l’eruzione cutanea della malattia in circa la metà dei riceventi la vaccinazione (constatando sostanzialmente l’equivalente di un caso di morbillo).

Il 48% delle persone ha avuto eruzioni cutanee, e l’83% ha contratto febbre alta successiva all’iniezione.

Qui la domanda che ci chiediamo da tempo: Come mai un calo d’incidenza dei casi di morbillo così drastico dopo l’introduzione del vaccino nel 1963?

Nel 1960, ci si aspettava attraverso la vaccinazione l’immunità permanente; sappiamo bene che così non è mai stato.

“The United State Public Health Service” (Il Servizio Sanitario Pubblico) diede  licenza ad un nuovo vaccino contenente virus “vivi” contro il morbillo. Anche se diversi vaccini “vivi” furono concessi in licenza dal 1963, questo venne considerato dagli epidemiologi come “il miglior vaccino presente finora per ridurre al minimo gli effetti collaterali (trattando la tematica dell'”immunità a vita”). [12 ]


 “Il morbillo, sarà quasi eradicato dalla maggior parte delle zone del paese tra un anno, i funzionari del Servizio Sanitario Pubblico degli Stati Uniti prevedono affinchè avvenga questo. Nonostante l’esistenza di più di 12 milioni di bambini suscettibili, la vaccinazione del “diritto” potrebbe spazzare via la malattia, secondo il dottor Robert J. Warren del Communicable Disease Center di Atlanta. “[13]

 

Dopo oltre dieci anni,l’obiettivo di eradicazione non è ancora stato raggiunto. Diverse le epidemie ripetute negli Stati Uniti.

“Nel 1989 la nuova teoria sulla mancata eliminazione di questa malattia,riguardava la non efficacia dei precedenti vaccini. Nel 1989 il Dr. Feigin del Texas Children Hospital dichiarò che il vaccino del 1963 “non era ampiamente efficace”;medesima idea per il vaccino del 1967  affermando la perdita dell’efficacia se non adeguatamente refrigerato”. [14]

Nello stesso anno, dopo l’uscita e l’uso dei tre tipi di vaccini contro il morbillo,gli scienziati dichiararono che una sola dose non sarebbe stata efficace e di farne conseguenzialmente due. Essi inoltre raccomandarono la vaccinazione a tutte le persone al di sotto dei 32 anni spiegando l’inefficacia delle precedenti ricevute.

  • Quindi si può parlare di calo dell’incidenza del morbillo prima del 1963? Guardando i dati di incidenza di morbillo, la linea di tendenza mostra che l’incidenza era in declino.

1f


Infatti, se si fosse mantenuta quella linea di tendenza,avremmo visto il calo dell’incidenza del morbillo toccare lo zero, intorno agli anni 2000.

Questo è in realtà l’anno in cui il CDC  dichiarato l’eliminazione del morbillo dagli Stati Uniti.

Quindi sono stati tutti questi vaccini la motivazione dell’affrontare e dell’aver affrontato tutti li sforzi,i costi e tutte le reazioni avverse? Tutto questo per una malattia considerata mite in quegli anni?

Quando si ascoltano discorsi sulla vaccinazione, viene spesso propinata la storia della stimolazione anticorpale; ovvero la stimolazione degli anticorpi crea una “memoria della malattia” mettendo il corpo nelle condizioni di saperla affrontare “evitandola” in un futuro.

Bisognerebbe conoscere il Sistema Immunitario poiché non basta sapere cosa siano gli anticorpi per capirne bene il suo funzionamento. Il sistema immunitario è un molto complesso, un’entità ancora poco compresa, composto di molte linee cellulari diverse, ciascuna produce diverse sostanze chimiche che vengono rilasciate nel sangue. Queste sostanze chimiche sono utilizzate dal corpo e sono influenzati da età, stress, stato nutrizionale, ambiente, e tutta una serie di fattori che vengono capiti a malapena.

“. . . il sistema immunitario rimane una scatola nera “, dice Garry Fathman, MD, professore di immunologia e reumatologia e direttore associato dell’Istituto di Immunologia, Trapianti e infezione. 

E ‘incredibilmente complesso; ci sono almeno 15 diversi tipi di cellule interagenti che rilasciano decine di differenti molecole nel sangue per comunicare tra loro e per combattere.

All’interno di ciascuna di queste cellule siedono decine di migliaia di geni la cui attività può essere alterata per età, l’esercizio fisico, l’infezione, stato vaccinale, la dieta, lo stress, e altro . Questo e molto altro,e noi non conosciamo quello che la maggior parte di loro  fanno, o dovrebbero fare. . . “ [15]


Sistema

Il sistema immunitario è tradizionalmente diviso nel sistema immunitario umorale (coinvolto con anticorpi) e il sistema immunitario cellulare che non comporta anticorpi ma comporta l’attivazione di varie cellule, come cellule killer naturali.

Quello che sappiamo è che, contrariamente alla credenza popolare, gli anticorpi non sono necessari per la guarigione dal morbillo.

“. . . bambini con carenza di anticorpi,contraggono abbastanza banalmente malattie come il morbillo,attraversano la caratteristica eruzione cutanea e poi un recupero normale. Inoltre, esse non sono eccessivamente inclini alla reinfezione. Sembra quindi che l’anticorpo del siero, comunque in qualsiasi quantità, non serva  per impedire l’eruzione cutanea,né  il normale recupero dalla malattia,né per impedirne la reinfezione. “ [16]

I bambini con un deficit di produzione di anticorpi (agamma-globulinemia), recuperano normalmente dal morbillo proprio come i produttori di anticorpi normali, e ciò è stato riconosciuto fin alla fine del 1960. Ma la risposta anticorpale è davvero l’unica cosa di cui si parlava enfatizzando la buona causa dei vaccini. 

“Una delle scoperte più sconcertanti in medicina clinica, fu la constatazione che i bambini con congenita agamma-globulinaemia,contraevano il morbillo in maniera normale,mostrando la consueta sequenza di sintomi e recupero,oltre ad immunità “. [17]


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 http://www.omsj.org/blogs/hood12nov

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Come fa la nutrizione a giocare un ruolo nella malattia?

  • Scoperto nel 1920, la vitamina A fu soprannominata la vitamina “anti-infettiva”. Essa sola ha un enorme impatto sulle morti per morbillo. Negli anni 1990, una riduzione della mortalità dal 60 al 90%  è stata confermata nei casi di ospedalizzazione per morbillo nei paesi poveri con somministrazione di Vitamina A.

“Analisi combinate hanno mostrato che dosi massicce di vitamina A somministrate ai pazienti ricoverati con morbillo, siano state associate ad una riduzione di circa il 60% del rischio di mortalità generale, e con una riduzione di circa il 90% tra i neonati. La somministrazione di vitamina A ai bambini che hanno sviluppato una polmonite prima o durante l’ospedalizzazione, ha ridotto la mortalità di circa il 70% rispetto ai bambini di controllo. “ [18]

Il consumo di frutta e verdura ricchi di vitamina C è stato un altro fattore di riduzione delle malattie e riduzione della mortalità. Esperimenti effettuati nel 1940 hanno dimostrato che la vitamina C è efficace contro il morbillo, soprattutto se usato in dosi più elevate.

“Durante un’epidemia [di morbillo] la vitamina C è stata usata per la profilassi e tutti quelli che hanno ricevuto fino a 1000 mg. ogni sei ore, per via endovenosa o intramuscolare, erano protetti dal virus. Dato per bocca, 1000 mg. in succo di frutta ogni due ore non era protettiva se non è stato dato tutto il giorno. Si è inoltre riscontrato che 1000 mg. per bocca, 4-6 volte al giorno, potrebbe modificare l’attacco; con la comparsa di macchie di Koplik e febbre, se l’amministrazione è stata aumentata a 12 dosi ogni 24 ore, tutti i segni e sintomi sarebbero scomparsi in 48 ore. “ [19]

Nei primi anni del 1900, altri trattamenti sono stati utilizzati con successo per il morbillo. Nel 1919 il Dr. Drummond ha affermato che l’olio di cannella sia una profilassi efficace contro il morbillo.

“E ‘stata la mia pratica, quella di prescrivere in caso di morbilità,l’olio di cannella.Nella maggior parte dei casi la persona così trattata non ha contratto la malattia,e quando c’era,la forma era molto lieve. “ [20]

Nutrizione e altri fattori hanno un grande impatto sul morbillo, quindi perché  dare merito alla vaccinazione?

Uno studio del 2009 pubblicato in Proceedings della Royal Society, ha studiato quello che potrebbe accadere conseguentemente al calo dell’immunità nonostante la vaccinazione nei bambini.

“Possiamo prevedere che la vaccinazione avrà due effetti contrastanti. . . si ridurrà il numero dei neonati suscettibili,avendo perciò alcuni benefici di salute pubblica, riducendo il numero dei casi nei bambini. Tuttavia, questa riduzione porterà ad una riduzione nel promuovere e quindi una maggiore suscettibilità alle infezioni nelle classi di età più avanzata. Quando                       l’ immunità diminuisce, la vaccinazione ha un impatto molto più limitato dal numero medio di casi.Per alti livelli di vaccinazione (superiore all’80%) e livelli moderati di immunità calante (maggiore di 30 anni), i cicli di epidemia di grandi dimensioni possono essere indotti. “ [21]

Uno studio del 1984 [22] ha riferito che entro il 2050, la proporzione di persone suscettibili al morbillo possa essere maggiore.

A causa della zelanti polarizzazione pro-vaccino che permea la società, le vere forze che hanno spinto il maggiore calo dei decessi per malattie infettive non sono riconosciute. 


 

Bibliografia:

1. Irwin W. Sherman, Twelve Diseases That Changed Our World, 2007, p. 66.
2. Paul A. Offit, MD, Deadly Choices—How the Anti-Vaccine Movement Threatens Us All, 2011, p. xii.
3. James D. Cherry, MD MSc; Philip A. Brunell, MD; Gerald S. Golden, MD; and David T. Karzon, MD, “Report on the Task Force on Pertussis and Pertussis Immunization—1988,” Pediatrics, June 1988, vol. 81, no. 6, Part 2, p. 939.
4. Historical Statistics of the United States Colonial Times to 1970 Part 1, Bureau of the Census, 1975, pp. 77.
5. John B. McKinlay and Sonja M. McKinlay, “The Questionable Contribution of Medical Measures to the Decline of Mortality in the United States in the Twentieth Century,” The Milbank Memorial Fund Quarterly, Health and Society, vol. 55, no. 3, summer 1977, p. 425.
6. Letter from Victoria Romanus, MD, PhD, Department of Epidemiology Swedish Institute of Infectious Disease Control, Stockholm Sweden, August 25, 1995.
7. Record of Mortality in England and Wales for 95 Years as Provided by the Office of National Statistics, 1997; Health Protection Agency Table: Notification of Deaths, England and Wales, 1970–2008.
8. Edward Rothstein, MD, and Kathryn Edwards, MD, “Health Burden of Pertussis in Adolescents and Adults,” Pediatric Infectious Disease Journal, vol. 24, no. 5, May 2005, p. S44.
9. Vital Statistics of the United States 1963, Vol. II—Mortality, Part A, pp. 1–18, 1–19, 1–21.
10. Vincent A. Fulginiti, MD; Jerry J. Eller, MD; Allan W. Downie, MD; and C. Henry Kempe, MD, “Altered Reactivity to Measles Virus: Atypical Measles in Children Previously Immunized with Inactivated Measles Virus Vaccines,” Journal of the American Medical Association, vol. 202, no. 12, December 18, 1967, p. 1080.
11. “Measles Vaccine Effective in Test—Injections with Live Virus Protect 100 Per Cent of Children in Epidemics,” New York Times, September 14, 1961.
12. “Thaler to Hold State Senate Hearing to Find Fastest Way to Expedite Plan,” New York Times, February 24, 1965.
13. Jane E. Brody, “Measles Will Be Nearly Ended by ’67, U.S. Health Aides Say,” New York Times, May 24, 1966.
14. Lisa Belkin, “Measles, Not Yet a Thing of the Past, Reveals the Limits of an Old Vaccine,” New York Times, February 25, 1989.
15. B. Goldman, “The Bodyguard: Tapping the Immune System’s Secrets,” Stanford Medicine, summer 2011.
16. P. J. Lachmann, “Immunopathology of Measles,” Proceedings Royal Society of Medicine, vol. 67, November 1974, p. 1120.
17. “Measles as an Index of Immunological Function,” The Lancet, September 14, 1968, p. 611.
18. Wafaie W. Fawzi, MD; Thomas C. Chalmers, MD; M. Guillermo Herrera, MD; and Frederick Mosteller, PhD, “Vitamin A Supplementation and Child Mortality: A Meta-Analysis,” Journal of the American Medical Association, February 17, 1993, p. 901.
19. Fred R. Klenner, MD, “The Treatment of Poliomyelitis and Other Virus Diseases with Vitamin C,” Southern Medicine & Surgery, July 1949.
20. “Cinnamon as a Preventive of Measles,” American Druggist Pharmaceutical Record, New York, November 1919, p. 47.
21.J. M. Heffernan and M. J. Keeling, “Implications of Vaccination and Waning Immunity,” Proceedings of the Royal Society B, vol. 276, 2009.
22. D. L. Levy, “The Future of Measles in Highly Immunized Populations: A Modeling Approach,” American Journal of Epidemiology, vol. 120, no. 1, July 1984, pp. 39–48.


 

FONTE

  • WWW.OMSJ.ORG

ALLEGATI

  • Il vaccino del vaiolo: le origini
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Cancro: meccanismi oscuri e “deviati” della ricerca

Cancro,tutto ciò che non sappiamo e che non ci viene detto.


Reportage documentato sui meccanismi oscuri che stanno dietro il palcoscenico della ricerca sul cancro. I motivi del fallimento, le persecuzioni ai ricercatori “deviati”, il giro d’affari, le coperture politiche e l’asfissiante propaganda di terapie pesantemente nocive.Uno strumento di notevole utilità per capire, o affrontare con coscienza, uno dei fenomeni oggi più preoccupanti per la salute umana.


***prefazione e cenni storici***



La dichiarazione di guerra contro il cancro fu sancita il 23 dicembre 1971
con la firma, da parte del Presidente Richard M. Nixon, del National Cancer
Act. Ciò diede inizio a un programma per la lotta al cancro, per il quale
sono stati spesi finora $ 25 miliardi (equivalenti a 50.000 miliardi di Lire).
Le Scienze n. 307, marzo 1994, p.73


Il CANCRO o “MALATTIA DELLO SCORBUTO” è una malattia “carenziale” dovuta quindi alla carenza della Vit.C e Anemia perniciosa (derivata dalla carenza della Vit.b3) fatali per coloro che un tempo ne erano colpiti. La Vit.C non è brevettabile per cui non possiamo prevedere che qualcuno si faccia carico delle enormi spese del processo della sua approvazione come terapia.

LOTTA AL CANCRO? E’ EFFICACE? COME SI EFFETTUA?

Le tecniche ufficialmente consentite  permettono di trattare SOLO il sintomo locale durante uno squilibrio generale dell’organismo.


Chemioterapia: cenni storici


La chemioterapia ufficiale non si basa sul principio di ristabilire le condizioni fisiologiche, che se alterate favoriscono la crescita del tumore, né sul principio di non colpire il resto dell’organismo, cioè agire selettivamente sulle cellule tumorali e non su quelle sane.

.1953: L’oncologo CORNELIUS RHOADS annuncia:   ≪Sono convinto che nel prossimo decennio avremo un chemioterapico attivo contro il cancro, come la penicillina lo è per le infezioni batteriche≫.      Denver Post, 3 ottobre 1953


.1955La chemioterapia entra in uso nella medicina convenzionale. Chirurgia e radioterapia hanno dato risultati deludenti sui pazienti di cancro e questo ha favorito l’avvento dell’era della chemio. 
Un intervento chirurgico radicale non costituisce una risposta adeguata al problema del cancro, poic il bisturi non elimina tutte le possibili vie di propagazione
. Dott. O. Theron Clagett, famoso chirurgo della clinica Mayo, 1 marzo 1955
 “Il radio non cura il cancro. Distrugge una parte dei tessuti con un certo raggio, ma non il resto del tumori, nè ferma la propagazione del cancro attraverso il sangue”
. Dott. Francis Carter Wood, vice-presidente della American Cancer Society

.14 dicembre 1955: un altro eminente chirurgo, Sir Stanford Cade, ribadisce davanti al Collegio Reale dei Chirurghi di ManchesterQuelli chiamati cancri inoperabili chirurgicamente cesseranno di essere considerati inoperabili grazie alle recenti scoperte della chemioterapia≫.

Egli sostiene di non credere più nella convenienza diamputare il seno a una donna sofferente di cancro alla mammella.


Gli agenti attivi per la chemio che furono usati nel primo decennio erano basati
sull’iprite, gas velenoso di cui si disponeva di buone scorte avanzate
dall’armamentario bellico dopo la seconda guerra mondiale. Queste sostanze
si rivelarono essere troppo tossiche e nel migliore dei casi ottenevano
una risposta solo temporaneamente, e così entrano in gioco le multinazionali
produttrici di chemioterapia, la Bristol-Myers in prima fila.


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.1970: Nei casi di tumori al seno, chirurgia radicale o chirurgia parziale? Solo dopo 25 anni di polemiche verrà definitivamente stabilito da una serie di studi epidemiologici (1988-1995) che i due metodi danno gli stessi risultati in termini di incidenza di metastasi e periodo di
sopravvivenza.

.1975: Il Prof. Jones, dell’Università del Colorado, dimostra per la prima volta,in uno studio su ampia scala durato 23 anni, che per gli ammalati di cancro che si sono rifiutati di sottoporsi a qualsiasi terapia tradizionale la sopravvivenza media è stata di 12 anni e mezzo, mentre quelli che
si sono sottoposti alla terapia tradizionale (chirurgia, radiazione e chemioterapia)sono morti in media entro 3 anni. Tale constatazione è stata confermata, da allora, più volte nella letteratura medica.


.1980: Gli analisti Robert Houston e Gary Null (dopo aver studiato le linee di
condotta, attività e proprietà delle maggiori associazioni di ricerca per il cancro) giungono alla conclusione che queste si sono trasformate in organizzazioni,la cui attività è in funzione della propria sopravvivenza e la cui sopravvivenza dipende dallo stato di non-guarigione delle vittime di cancro.


.1° gennaio 1982: “Chemioterapici tossici per infermiere e farmacisti”, secondo
recenti studi presentati dalla eminente rivista Journal of the American Medical
Association è stato dimostrato che il personale ospedaliero che prepara
e somministra alcuni chemioterapici è esposto al loro effetto cancerogeno.


.1985: Il prof. John Cairns dell’Università di Harvard pubblica una critica devastante
su Scientific American: ≪A parte rari tipi di leucemia, non è possibile rilevare alcun significativo cambiamento dell’incidenza di morti per cancro a seguito dell’uso su ampia scala di chemioterapia. Non ci sono evidenze che la chemioterapia possa curare i vari tipi di cancro che oggi affliggono la società≫.


.1986: Il McGill Cancer Center invia un questionario a 118 dottori che hanno seguito
casi di cancro ai polmoni trattati con chemioterapia. E’ chiesto loro di immaginare che essi stessi siano stati colpiti da cancro e viene loro domandato quale dei 6 farmaci chemioterapici sceglierebbero. L’81% degli oncologi intervistati afferma che non acconsentirebbe a essere sottoposto a chemioterapia con Cispatin, latin, un farmaco chemioterapico ora largamente in uso. Il 74%di essi sostiene che rifiuterebbe qualsiasi tipo di chemioterapia. Perché? L’inefficacia del trattamento chemioterapico è evidente e gli effetti distruttivi sull’organismo sono inaccettabili.


.Settembre 1986: Erik Eckhom riporta sul New York Times che il National Cancer
Institute sta per cambiare i suoi metodi di valutazione dei farmaci chemioterapici:
“il vecchio metodo che si basava su leucemia indotta in topi di laboratorio, viene sostituito con quello su cellule umane cancerose coltivate in laboratorio”.
***QUESTO COSA HA SVILUPPATO?***
Ha portato allo sviluppo di alcuni prodotti chemioterapici largamente usati ma nessun farmaco che funzioni davvero contro le forme di cancro maggiormente aggressive e minacciose per la popolazione mondiale.


.1987: Incremento di molte terapie complementari per il cancro, cosiddette “non tossiche”, bussano alle porte della medicina convenzionale. Molta è  resistenza da parte del mondo farmaceutico, ma soprattutto il processo di approvazione dell’ente per la salute americano FDA richiede un investimento di svariate centinaia di milioni di dollari. 42 parlamentari del Congresso USA chiedono che si faccia chiarezza sulle terapie alternative che potrebbero essere usate per il cancro. Tra le altre cose, viene fatto notare che neanche la chirurgia è approvata come trattamento per il cancro, anzi NEANCHE UNO STUDIO con il tradizionale gruppo di controllo è stato effettuato per valutarne i risultati a lungo termine. Neanche la chemioterapia è approvata, ma è solo in fase sperimentale (dura ormai da 40 anni).


fda


.1990: Lo studioso di biostatistica del cancro, professor dott. Ulrich Abel, dell’Università di Heidelberg, pubblica un articolo scientifico (Healing Journal,No. 1-2, Vol. 7) nel quale afferma:
 ≪Sebbene i chemioterapici portino a una risposta (diminuzione di massa del tumore ) questa riduzione non produce un prolungamento della sopravvivenza del paziente. A volte, anzi,il cancro ritorna più aggressivo di prima, poichè la chemio favorisce la crescita di ceppi tumorali resistenti oltre a danneggiare gravemente le difese dell’organismo, tra cui il sistema immunitario, spesso i reni e il fegato≫.


.1991L’oncologo Albert Braverman scrive: Nessun tipo di tumore solido che era considerato incurabile nel 1975 è curabile oggi. Molti oncologi raccomandano la chemioterapia praticamente per qualsiasi tumore, con aspettative che il sistematico fallimento non scoraggia≫.


***Si tratta sempre e solo di guadagni da parte delle aziende***


.1992: Il farmaco tamoxifene, usato in studi clinici su donne con cancro della mammella si rivela essere causa di tumori all’utero. Il marketing della sostanza prodotta dalla Zeneca continua, anzi le vendite aumentano perché i dottori lo consigliano come mezzo di prevenzione, per ridurre la possibilità di insorgenza del cancro al seno. La Zeneca spende un milione di dollari perla campagna USA “il mese della prevenzione del cancro della mammella”.


.Ottobre 1993:  Secondo uno dei più noti chirurghi americani, il dottor Gerald Chodak,
 le statistiche dimostrano che vittime di cancro alla prostata non sottoposte ad alcuno di tali trattamenti, dopo dieci anni, hanno lo stesso livello di sopravvivenza di quelli che hanno subito l’intervento chirurgico. I pazienti ai quali è stato diagnosticato un tumore prostatico a lento sviluppo, potrebbero essere messi in “attesa guardinga”, senza cioè fare nulla, anziché essere sottoposti a trattamenti radiologici o chirurgici inutili e che comportano effetti collaterali quali l’impotenza, l’incontinenza e la morte. Anche per i carcinomi polmonari trattare con la chemio si rivela non solo inutile, ma dannoso (d.ssa Rossini, novembre 1995)


.1994: Rinomati oncologi internisti hanno man mano assunto prese di posizioni distaccate e critiche verso i risultati ottenuti dalla chemio: Hossfeld 1990,Bonadonna 1990, Mende 1992, Possinger 1993, Kaufmann 1994, Kleeberg 1994.


.Luglio 1995Si dimette il direttore dell’Istituto britannico per la ricerca sul cancro, dott.

 Michael Baum; egli non nasconde ai giornalisti la sua motivazione:
Dal 1990, da quando abbiamo introdotto il programma di mammografia a livello di massa, la mortalità per tumore al seno non è diminuita.Il programma su cui sono stati investiti ingenti somme di denaro è un fallimento completo
Da Il Giornale, 4 settembre 1995




In Italiala regione Lombardia rende noti i dati sui decessi nel periodo 1984-1991:


il cancro è ora diventato la prima causa di morte tra i maschi. In Italia una persona su 32 moriva di cancro ad inizio secolo. Oggi 30 persone su cento muoiono di cancro. Il cancro è la prima causa di morte in Australia e Gran Bretagna, la seconda nel resto dei paesi industrializzati.


.Marzo 1996: Proprio come la mastectomia radicale (cioè il trattamento “più forte”) era stata per lungo tempo privilegiata dai dottori rispetto all’asportazione parziale (cioè solo dei noduli cancerosi), molti dottori hanno di recente mostrato di privilegiare la terapia intensiva rispetto alla chemioterapia standard. Eppure, una Commissione di esperti che lavora per l’OMS, cioè l’Emergency Care Research Institute, dopo aver esaminato oltre 1500 studi scientifici, fa notare che non solo la procedura non dà risultati, ma in media accorcia il periodo di sopravvivenza dei pazienti.


Il Wall Street Journal  titola: “Enormi spese per trapianti di midollo osseo non necessari nei casi di tumori al seno.Il programma su cui sono stati investiti ingenti somme di denaro è un fallimento completo”.


***FINE PRIMA PARTE***

La fonte verrà resa nota a conclusione di tutti gli articoli

 

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