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Morbillo? I dati reali e la “posizione ufficiale” del CDC

Dati reali sul Morbillo?

Una farsa condotta dagli organi (IN)competenti per seminare terrore e panico.

GUARDIAMO I DATI

I dati affermati dal nostro Ministero della Salute e dal nostro Ministro Lorenzin sono una menzogna; a confermarlo la fonte di seguito.

La Figura 1. riporta i casi di morbillo segnalati in Italia per mese di insorgenza dei sintomi, a partire dal 2013, anno in cui è stata istituita la sorveglianza integrata.

6 Marzo 2015

morbillo,foto 2016

 

  • http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/bollettino/RM_News_2016_24.pdf

Interessante sarebbe capire come mai questa continua richiesta di vaccinazione del suddetto vaccino contro la realtà dei dati.

VACCINARE EQUIVALE AD IMMUNIZZARE?

Assolutamente NO.

 

AGGIORNAMENTO FONTI marzo 2016

I DATI REALI?

UNA EVIDENTE DIMINUZIONE NEL 2016

Attendiamo risposte.

“Da gennaio 2013 a gennaio 2016 sono stati segnalati 4.275 casi di morbillo di cui 2.257 nel 2013, 1.696 nel 2014, 253 nel 2015 e 69 nel 2016. Complessivamente il 57,3% dei casi è stato confermato in laboratorio, il 28,0% è stato classificato come caso probabile (criteri clinici ed epidemiologici soddisfatti, caso non testato in laboratorio) e il 14,7% come caso possibile (criteri clinici soddisfatti, nessun collegamento epidemiologico, non testato in laboratorio).

La Figura 1 nel link di EPICENTRO, mostra un picco epidemico nel mese di giugno 2013 con 382 casi segnalati. Ulteriori picchi di incidenza sono evidenti nei mesi di gennaio e marzo 2014, con oltre 300 casi segnalati in ognuno dei due mesi. Dal secondo semestre del 2014 si osserva una diminuzione del numero di casi segnalati, con un minimo di 10 casi segnalati a gennaio 2015. Nel 2013, 153 casi sospetti sono risultati negativi agli esami di laboratorio e pertanto classificati come non casi; nel 2014, i non casi sono stati 120, nel 2015, 95 e 3 nel 2016.

 

Quali sono i 200 morti di morbillo di cui parla il nostro Ministro?

Nel 2014 a Londra ci sono stati 59 casi di morbillo e non 200.

  • https://www.gov.uk/government/publications/measles-confirmed-cases/confirmed-cases-of-measles-in-england-and-wales-by-region-and-age-2012-to-2014

 

Table 3: Thimerosal and Expanded List of Vaccines(updated June 20, 2012)
Thimerosal Content in Currently Manufactured U.S. Licensed Vaccines

Vaccine Trade Name Manufacturer Thimerosal Concentration1 Mercury
Anthrax BioThrax Emergent BioDefense Operations Lansing, LLC 0 0
DTaP Tripedia (not available) Sanofi Pasteur, Inc. ≤ 0.00012% ≤ 0.3 µg/0.5 mL dose
Infanrix GlaxoSmithKline Biologicals 0 0
Daptacel Sanofi Pasteur, Ltd. 0 0
DTaP-HepB-IPV Pediarix GlaxoSmithKline Biologicals 0 0
DT No Trade Name Sanofi Pasteur, Inc. < 0.00012% (single dose) < 0.3 µg/0.5mL dose
Sanofi Pasteur, Ltd.3 0.01% 25 µg/0.5 mL dose
Td No Trade Name MassBiologics ≤ 0.00012% ≤ 0.3 µg mercury/0.5 ml dose
Decavac Sanofi Pasteur, Inc. ≤ 0.00012% ≤ 0.3 µg mercury/0.5 ml dose
No Trade Name Sanofi Pasteur, Ltd. 0 0
Tdap Adacel Sanofi Pasteur, Ltd. 0 0
Boostrix GlaxoSmithKline Biologicals 0 0
TT No Trade Name Sanofi Pasteur, Inc. 0.01% 25 µg/0.5 mL dose
Hib ActHIB Sanofi Pasteur, SA 0 0
Hiberix GlaxoSmithKline Biologicals 0 0
PedvaxHIB liquid Merck & Co, Inc. 0 0
Hib/HepB COMVAX4 Merck & Co, Inc. 0 0
Hepatitis B Engerix-B
Pediatric/adolescentAdult
GlaxoSmithKline Biologicals 00 00
Recombivax HBPediatric/adolescentAdult (adolescent)Dialysis Merck & Co, Inc. 000 000
Hepatitis A Havrix GlaxoSmithKline Biologicals 0 0
Vaqta Merck & Co, Inc. 0 0
HepA/HepB Twinrix GlaxoSmithKline Biologicals 0 0
IPV IPOL Sanofi Pasteur, SA 0 0
Poliovax Sanofi Pasteur, Ltd. 0 0
Influenza Afluria CSL Limited 0 (single dose)
0.01% (multidose)
0 (0.5mL single dose)
24.5 µg (0.5 mL multidose)
Agriflu Novartis Vaccines and Diagnostics Ltd. 0 0
Fluzone5
(multi-dose presentation)
Sanofi Pasteur, Inc. 0.01% 25 µg/0.5 mL dose
Fluvirin
(multi-dose vial)
Novartis Vaccines and Diagnostics Ltd. 0.01% 25 µg/0.5 ml dose
Fluzone (single-dose presentations) Sanofi Pasteur, Inc. 0 0
Fluvirin (single-dose prefilled syringe) Novartis Vaccines and Diagnostics Ltd. 0 0
Fluarix GlaxoSmithKline Biologicals 0 0
FluMist and FluMist Quadrivalent MedImmune Vaccines, Inc. 0 0
FluLaval ID Biomedical Corporation of Quebec 0.01% 25 µg/0.5 ml dose
Japanese Encephalitis IXIARO Intercell AG 0 0
MMR MMR-II Merck & Co, Inc. 0 0
Meningococcal Menomune A, C, AC and A/C/Y/W-135 Sanofi Pasteur, Inc. 0.01% (multidose)
0 (single dose)
25 µg/0.5 dose
0
Menactra A, C, Y and W-135 Sanofi Pasteur, Inc. 0 0
Menveo Novartis Vaccines and Diagnostics Inc. 0 0
Pneumococcal Prevnar 13 (Pneumo Conjugate) Wyeth Pharmaceuticals Inc. 0 0
Pneumovax 23 Merck & Co, Inc. 0 0
Rabies IMOVAX Sanofi Pasteur, SA 0 0
Rabavert Novartis Vaccines and Diagnostics 0 0
Smallpox (Vaccinia), Live ACAM2000 Acambis, Inc. 0 0
Typhoid Fever Typhim Vi Sanofi Pasteur, SA 0 0
Vivotif Berna Biotech, Ltd. 0 0
Varicella Varivax Merck & Co, Inc. 0 0
Yellow Fever Y-F-Vax Sanofi Pasteur, Inc. 0 0
Zoster Vaccine Live Zostravax Merck & Co., Inc. 0 0
Table Footnotes

Thimerosal is approximately 50% mercury (Hg) by weight. A 0.01% solution (1 part per 10,000) of thimerosal contains 50 µg of Hg per 1 ml dose or 25 µg of Hg per 0.5 ml dose.

Sanofi Pasteur’s Tripedia may be used to reconstitute ActHib to form TriHIBit. TriHIBit is indicated for use in children 15 to 18 months of age.

This vaccine is not marketed in the US.

COMVAX is not licensed for use under 6 weeks of age because of decreased response to the Hib component.

Children under 3 years of age receive a half-dose of vaccine, i.e., 0.25 mL (12.5 µg mercury/dose.)

Fonte

http://www.fda.gov/BiologicsBloodVaccines/SafetyAvailability/VaccineSafety/UCM096228#t3


Ultimamente troviamo bufera in tutto il web. La cattiva informazione e la manipolazione dei dati, fanno da padrone.

PANICO E PAURA SE LA GIOCANO ALLA PARI; QUESTE DIVENTANO SEMPRE PIU’ INGOMBRANTI IN UN MONDO DOVE I DATI PRINCIPALI E L’INFORMAZIONE CORRETTA,VENGONO OMESSE, LASCIANDO SPAZIO ALLA MANIPOLAZIONE DELLE TESTE ANCHE E SOPRATTUTTO,GRAZIE AI MEDIA.

Ma sui conflitti di interesse cosa sappiamo?

USA: TRIBUNALE DELLA PENNSYLVANIA CONDANNA MERCK NEL 2010 PER AVER FORNITO FALSE DICHIARAZIONI IN MERITO ALL’EFFICACIA DEL PROPRIO VACCINO MMR.

La Corte dell’ Eastern District della Pennsylvania, nel procedimento 10/4374, ha condannato la casa farmaceutica Merck per aver fornito false dichiarazioni alla Food and Drug Administration (FDA) in merito all’efficacia del vaccino MMR II.

Nella sentenza si legge che “Gli Stati Uniti hanno pagato centinaia di milioni di dollari per un vaccino che non conferisce un’adeguata immunizzazione” e che le false dichiarazioni avrebbero riguardato in particolare i dati forniti da Merck in ordine all’efficacia del vaccino in quanto “la falsificazione di Merck dei rapporti pre-vaccinali è stata eseguita in modo ampio e sistematico”
Da quasi quarant’anni Merck fornisce agli USA una serie di vaccini tra i quali il vaccino trivalente MMR anti morbillo, parotite e rosolia del quale era stata contestata la reale efficacia in considerazione di una serie di epidemie soprattutto di morbillo e parotite sviluppatesi soprattutto nel 2006 negli USA anche tra soggetti vaccinati.
Durante l’escussione dei testi e della parti, la Corte ha stabilito quanto segue: “CDC, FDA e Merck hanno lavorato pubblicamente insieme per determinare la causa di questa epidemia 2006. Naturalmente, solo Merck sapeva che la causa principale è stata l’efficacia insufficiente del suo vaccino. Ma Merck ha continuato a mantenere il suo tasso di efficacia gonfiato ed il governo ha continuato a credere che non c’era alcun problema con il vaccino. Durante l’indagine del focolaio del 2006, il direttore del CDC, Julie Geberding, ha ribadito la posizione del CDC – non vi era alcun dubbio sul fatto che Merck avesse fabbricato e continuato a travisare continuamente studi scientifici – che c’era alcun problema con il vaccino”.
La stessa Direttrice Geberding aveva dichiarato testualmente: “Non abbiamo assolutamente informazioni che suggeriscono che c’è qualche problema con il vaccino …. Che cosa sta succedendo qui, nel contesto dei focolai è che un certo numero di persone non hanno ricevuto entrambe le dosi stanno insieme con le persone che hanno ricevuto il vaccino, ma sono suscettibili comunque perché c’è un caldo perfetto, vivono in condizioni di sovraffollamento, come dormitori universitari o si mescolano con altri studenti nelle pause primaverili o durante le vacanze, e scatenando una trasmissione a cascata…” concludendo quindi enfatizzando che “la migliore protezione contro la parotite è il vaccino”.

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http://www.naturalnews.com/gallery/documents/Merck-False-Claims-Act.pdf

 

Ogni mese nel sito epicentro vengono pubblicati i bollettini regionali MORBILLO:

RISULTATI REGIONALI 2014 Sorveglianza integrata del morbillo e della rosolia Rapporto n. 11 dicembre 2014 e gennaio 2015 in Italia, su un totale di 1.674 casi di morbillo segnalati nel 2014, solo il 57,8% (pari a 967 casi) ha avuto una conferma di laboratorio (range regionale: 27,3% – 94,7%); ciò significa che il 42,2% ovvero in 707 tale conferma non si è avuta per cui il presunto morbillo probabilmente non era tale. Sempre in Italia, il maggior numero dei casi è stato segnalato da 6 regioni: Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria, Lazio, Lombardia e Sardegna che insieme hanno segnalato circa l’80,8% dei casi totali (Piemonte 31,4%, Emilia-Romagna 12,3%, Liguria 11,8%, Lazio 10,6%, Lombardia 8,7%, Sardegna 6,0%). In Italia, nel 2014, l’incidenza dei casi di morbillo è stata pari a 2,8 casi per 100.000 abitanti. L’incidenza più elevata è stata osservata in Liguria con 12,4 casi per 100.000 abitanti, seguita dal Piemonte con 11,9, dalla Sardegna e dall’Emilia-Romagna rispettivamente con 6,0 e 4,6 casi per 100.000 abitanti.
Il rapporto è accessibile on line al seguente indirizzo

:https://www.epicentro.iss.it/prob…/morbillo/bollettino.asp

Ecco una sintesi del Report dell’Aifa per il 2012.

Alla data del 31 marzo 2013 risultavano inserite in rete 2.638 segnalazioni di sospette reazioni avverse a vaccini con insorgenza nel 2012 pari a circa il 10% del totale delle segnalazioni da reazione avversa (27.688), che comprendono quelle riferite ai farmaci, letteratura esclusa. In pratica, le reazioni avverse da vaccini in Italia sono state 13,5 ogni 100.000 dosi somministrate.
Tuttavia, sottolinea l’Aifa, tra le 2.638 segnalazioni vi sono 83 casi in cui è stato riportato il vaccino sospetto solo in termini di componenti, senza alcun riferimento al nome commerciale sfuggendo così alle analisi per classificazione del prodotto utilizzato. Per questa ragione le analisi presentate nel rapporto si riferiscono a un totale di 2.555 segnalazioni. Che, evidenzia il rapporto, “ad eccezione di sette casi gravi e di un caso in cui la gravità non è stata definita, riguardano reazioni non gravi”.
Si segnala di più al Nord e tra i medici specialisti e ospedalieri
A livello regionale a segnalare di più è la P.A. di Bolzano, con un tasso di 35,1 segnalazioni per 100.000 dosi. Seguono la P.A. di Trento (28,1), il Veneto (27,6) e la Valle D’Aosta (26,3). In fondo alla classifica la Liguria (1,2), la Calabria (3,4) e il Lazio (3,9). In generale il tasso di segnalazione è del 18,1 nelle Regioni del Nord, del 10,7 in quelle del Centro e dell’8,4 al Sud.
La maggior parte delle segnalazioni, nel 2012, è arrivata dai medici specialisti (24,9%), seguiti dai medici ospedalieri (18,2), dai farmacisti (7,7), dai pediatri di libera scelta (7,6) e dai medici di medicina generale (7,4).
Reazioni avverse. Più esposti i bimbi e chi si sottopone ai vaccini virali
Circa il 53% delle segnalazioni (1.806) ha riguardato i bambini fino a 11 anni, il 6% gli adolescenti (208), il 10% gli adulti (342) e il 6% i soggetti ultrasessantacinquenni (199). Oltre metà delle segnalazioni 2012 ha riguardato i vaccini virali. Nel dettaglio, il tasso di segnalazione passa da 10,2 per 100.000 dosi per i vaccini virali a 25,5 per i vaccini batterici a 46,6 per i vaccini batterici e virali in associazione.
Tassi di segnalazione elevati si riscontrano anche per i vaccini rabici (106,1 per 100.000 dosi) e per i vaccini della diarrea da rotavirus (57,5), ma secondo l’Aifa, “nel primo caso il tasso risulta elevato anche in presenza di poche segnalazioni perché legato ad uno scarso uso del vaccino contro la rabbia”.
La maggior frequenza di segnalazione tra i vaccini batterici riguarda i vaccini pneumococcici, seguiti dai vaccini meningococcici e dai vaccini tetanici. Per quanto riguarda i vaccini virali la maggior parte delle segnalazioni riguarda i vaccini contro il morbillo, i vaccini antinfluenzali e i vaccini contro il papillomavirus.

http://www.quotidianosanita.it/studi-e…/articolo.php..

Vaccini. Nel 2012 segnalate 2.555 reazioni avverse. Non gravi nell’86% dei casi -…

EPIDEMIE DI MORBILLO TRA LA POPOLAZIONE VACCINATA
Nel 2012 e 2013 si sono verificati focolai di morbillo tra un gran numero di bambini e adulti che erano stati vaccinati e che vivevano in zone di popolazioni altamente vaccinate nel nord dell’Inghilterra.

https://childhealthsafety.wordpress.com/…/officials-covere…/


Su internet è largo alle frenetiche discussioni e dibattiti accesi sulla malattia tanto temuta e la relativa vaccinazione : il MORBILLO.

MORBILLO E VACCINAZIONE FACOLTATIVA MMR: SFATIAMO QUALCHE MITO

 

Nel frattempo perdiamo di vista la reale informazione: NESSUN DECESSO negli Stati Uniti dovuto al morbillo mentre le segnalazioni di reazioni avverse aumentano.

In primo luogo, il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) mantiene un conteggio settimanale sui focolai delle malattie. Secondo una dichiarazione fatta dal Dr. Anne Schuchat, direttore del Centro Nazionale di CDC per le vaccinazioni e le malattie respiratorie,dichiara, ripresa da Fox News il 25 aprile 2014 quanto segue:

Nessun decesso è stato segnalato a causa del morbillo negli Stati Uniti, dal 2003. [1]

L’organo CDC, attraverso i suoi controlli settimanali (MMWR) a partire da quella data, non ha rilevato alcun decesso a causa del  morbillo.

Inutile dire quanto le autorità sanitarie diano per scontata un’altra realtà. I focolai di morbillo sono menzionati frequentemente dalle stesse; quando i reali dati vengono menzionati,le medesime autorità non perdono tempo per rimembrare a tutti il “falso mito delle vaccinazioni”.

Il calo della mortalità -secondo essi e non solo purtroppo- è dovuto alla pratica vaccinale.

Noi sappiamo che ciò sia una grande bufala.

ALLEGATI

Inghilterra e i dati

La seguente tabella mostra il numero totale di casi confermati in laboratorio riguardante la malattia del morbillo per ogni regione. Questa cifra comprende i casi confermati grazie all’ IgM e  PCR .

https://www.gov.uk/government/publications/measles-confirmed-cases/confirmed-cases-of-measles-in-england-and-wales-by-region-and-age-2012-to-2014

Calo della mortalità e il Mito dei Vaccini:Chi ne è l’artefice in realtà?

Questo Grafico illustra come la realtà sia diversa da ciò che si propina


I decessi avvenuti

Che dire sui decessi avvenuti dopo la vaccinazione contro il morbillo?

Il governo degli Stati Uniti mantiene un database di report chiamato The Adverse Event Reporting System Vaccine (VAERS).

La banca dati è a disposizione del pubblico, e vi è un portale di ricerca che chiunque può utilizzare andando su Medalerts.org .

Abbiamo eseguito una ricerca per un periodo di dieci anni sui decessi avvenuti post vaccinazione, prendendo in considerazioni tutti i vaccini in commercio contro il morbillo (diversi non sono più in produzione).

Il risultato della ricerca conteneva 108 decessi avvenuti in questo periodo, derivanti da quattro diversi vaccini contro il morbillo, venduti negli Stati Uniti nel corso degli ultimi 10 anni.

 

VAERS-Morbillo-vaccino-Morti


Oggi, abbiamo solo un vaccino contro il morbillo, in combinazione con parotite e rosolia (MMR).

Durante la ricerca della vaccinazione del “nuovo” combinato MMR nel corso degli ultimi 10 anni, sono stati segnalati 96 decessi:

 

MMR-morti

Ripetiamo che chiunque voglia osservare i dati,può ricercarli visitando l’autorevole sito MedAlerts.org

Questo database riflette solo i decessi segnalati e avvenuti in un periodo di tempo, e quindi rispecchia probabilmente,un numero molto inferiore di decessi reali dal momento che la maggior parte dei medici e delle autorità sanitarie, ritengono che i vaccini siano sicuri e non attribuiscono loro la causa del decesso.

ALLEGATO

LE SEGNALAZIONI E LA FARMACOVIGILANZA

Il governo americano,le leggi, i regolamenti sui danni da reazione e sui decessi avvenuti per la vaccinazione contro il morbillo

I cittadini americani,sono in gran parte inconsapevoli sulla sorta di “immunità legale”di cui godono vantaggio e profitto i produttori di vaccini.

Questa protezione è stata data loro dal 1986 .

Il Dipartimento di Giustizia emette le relazioni trimestrali su crediti e gli insediamenti; li attraverso il sito Stati Uniti Tribunali federali,si possono osservare altri dati reali omessi.

Quando in questo sito si cerca la parola “morbillo” il risultato che ne deriva è di ben 111 danneggiati risarciti a causa del vaccino MMR dal 2004.

 

Morbillo-vaccino-insediamenti

Conclusione: Il vaccino contro il Morbillo è basato anch’esso sul mito della paura.

ALLEGATI

“MMR”UNA SEZIONE DEDICATA

 

(1)Riferimenti e delucidazioni in merito

1. Dichiarazione della dottoressa Anne Schuchat, direttore del Centro Nazionale di CDC per l’immunizzazione e malattie respiratorie pubblicato da Fox News il 25 aprile 2014: “zero morti a causa del morbillo”.

* EDIT – Dopo la pubblicazione di questo articolo,sono giunte un paio di segnalazioni arrivate da siti “pro-vaccino”inerenti a 2 decessi  associati al morbillo nel 2009 , e 2 decessi elencati nello stesso rapporto del CDC nel 2.010 .

Ciò significherebbe avere avuto 4 decessi per morbillo secondo il National Vital Statistics Report, e non zero, come riportato dal CDC, e come dichiarato dalla dottoressa Anne Schuchat nell’intervista del 2014. Erano le sue dichiarazioni pubbliche ad essere in errore?

Un’altra mail ricevuta dal CDC nel quale viene affermato lo stesso dato: NESSUN DECESSO dal 2003.

Questa sembra essere perciò laposizione “ufficiale” del CDC.

no-morbillo-morti

 

ALLEGATI

“CDC” UNA SEZIONE DEDICATA

 

****INFORMAZIONI RILEVANTI****

La fonte di questo articolo è stata omessa dal web.

Questa è la seconda stesura.

“Ringraziamo” chi con tanto impegno e pochi propositi nella vita, cerca di entrare nei blog e siti altrui,forse crede di fare un favore.

Nonostante ciò, tutti gli articoli continueranno ad uscire malgrado tutto.

Noi continueremo ad informare.

***Aggiornamento fonti e articoli correlati.***

Astratto da PubMed

 

Abstract

Analysis of urine specimens by using reverse transcriptase-PCR was evaluated as a rapid assay to identify individuals infected with measles virus. For the study, daily urine samples were obtained from either 15-month-old children or young adults following measles immunization. Overall, measles virus RNA was detected in 10 of 12 children during the 2-week sampling period. In some cases, measles virus RNA was detected as early as 1 day or as late as 14 days after vaccination. Measles virus RNA was also detected in the urine samples from all four of the young adults between 1 and 13 days after vaccination. This assay will enable continued studies of the shedding and transmission of measles virus and, it is hoped, will provide a rapid means to identify measles infection, especially in mild or asymptomatic cases.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7494055

ALLEGATI

Focolaio di Mobillo in una scuola privata del Mingora; ricoverati al 
Saidu Teaching Hospital

http://tribune.com.pk/story/712640/mysterious-circumstances-over-50-schoolchildren-faint-after-measles-shots/

 

 

 

 

 

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Vaccino MPRV: meglio separati

Vaccino MPRV: meglio separati


  • Riportiamo la seguente notizia pubblicata da farmacovigilanza.eu

blog1


Un’indagine statunitense condotta congiuntamente dai CDC e dal Kaiser Permanente Vaccine Study Center conferma che il vaccino quadrivalente per morbillo, parotite, rosolia e varicella (MPRV) comporta un aumento del rischio di convulsioni rispetto al vaccino trivalente per morbillo, parotite e rosolia (MPR) somministrato separatamente da quello per la varicella. I ricercatori, che hanno attinto le informazioni dal sistema di vaccinovigilanza Vaccine Safety Datalink, si sono concentrati sul periodo 2000-2012 e sulla fascia di età dai 12 ai 23 mesi e hanno preso in considerazione diversi esiti negativi:

anafilassi, porpora trombocitopenica autoimmune, atassia, artrite, meningite/encefalite, encefalomielite acuta disseminata, sindrome di Kawasaki, febbre e convulsioni. Il confronto è stato effettuato su 123.200 dosi di vaccino MPRV e 584.987 di vaccino MPR più varicella.

E’ emerso che il rischio di convulsioni dopo 7-10 giorni dall’inoculazione era maggiore con il vaccino quadrivalente rispetto al trivalente (rischio relativo 1,99, limiti di confidenza al 95% da 1,08 a 3,53).

Gli altri esiti negativi non avevano una frequenza significativamente diversa con le due formulazioni e la loro frequenza era nulla o minima, a conferma del profilo di sicurezza complessivamente rassicurante delle vaccinazioni contro le malattie infettive tipiche dell’età pediatrica.

Questi risultati, circoscritti a una popolazione pediatrica nel secondo anno di vita, sono coerenti con precedenti studi, segnalazioni e raccomandazioni da parte delle agenzie regolatorie, già riportati da Farmacovigilanza a dicembre 2010 e novembre 2011.

Klein NP, Lewis E, et al. Safety of measles-containing vaccines in 1-year-old children. Pediatrics 2015;135:e321-9.

fonte

http://www.farmacovigilanza.eu/content/vaccino-mprv-meglio-separati

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Meningite:come incutere la paura e seminare il panico

Meningite:come incutere la paura e seminare il panico;è questo ciò che viene fatto quando si parla di malattie infettive.

Oggi su tutte le prime pagine troviamo la meningite, ieri l’influenza aviaria o la SARS.

L’informazione per i genitori, giustamente preoccupati, è affidata solo ai mezzi di informazione.

Questi svolgono come si deve il proprio lavoro? Sui giornali ripetutamente non vengono riportate le basilari informazioni sulle cause degli avvenuti decessi.

Campagna mediatica del terrore?

Esiste in realtà la vera libertà di Stampa? L’amplificazione mediatica (errata tra l’altro) porta a fenomeni d’isteria collettiva in mancanza di una chiara e corretta informazione scientifica.

libertà di stampa

“Siamo nell’attesa di una nuova pandemia mondiale che causerà milioni di vittime” questo ci viene propinato,ma è una realtà?

La sola parola”meningite” incute paura. Non c’è genitore che, dopo la notizia dell’ennesimo caso, prontamente riportato dai giornali, non si sia chiesto come sia possibile che ancora oggi si possa morire di meningite.

La parola al Dott.Serravalle e le sue considerazioni ormai note.

In realtà non esiste un vaccino contro la meningite. La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva, può essere causata da virus, da batteri o da funghi[1].

Sull’onda dell’emozione suscitata dai recenti e drammatici casi, si pensa di offrire gratuitamente le vaccinazioni contro pneumococco,meningococco C e finalmente il nuovo meningococco B, a tutti i bambini (tranne in Puglia,dove è gratis).

Risultato? Un bambino di 15 mesi potrebbe essere sottoposto, con i vari richiami, a più di 29 vaccinazioni, considerando che sono consigliate, oltre all’esavalente, anche le vaccinazioni contro morbillo, parotite, rosolia, varicella ed influenza.

  • Nessuno può sapere quali alterazioni del fragile equilibrio immunitario di un bambino si possano verificare nel volgere degli anni dopo un’esposizione così precoce, massiccia e ripetuta.

La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva, può essere causata da virus, da batteri o da funghi.

La forma batterica è più rara ma più importante clinicamente. Negli individui sani l’80% dei casi di meningite batterica è provocato da tre agenti patogeni: l’Haemophilus influenzae di tipo b (emofilo), lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e la Neisseria meningitidis (meningococco).

Dove la tubercolosi è ancora diffusa, il suo agente patogeno, il Mycobacterium tubercolosis, è ancora una temutissima causa di meningiti. Ma qualsiasi batterio può provocarla, da quelli che in genere causano una banale cistite, come l’Escherichia Coli, a quelli che provocano diarrea, come le Salmonelle. Anche la Listeria monocytogenes, un batterio ubiquitario che può contaminare gli esseri umani attraverso il cibo provocando la listeriosi.

Le diverse forme di Meningite

Esistono poi altre forme, più rare. La meningite cronica, ad esempio, è data da microorganismi che si riproducono molto più lentamente nell’organismo umano. I sintomi sono gli stessi di quella acuta, ma si sviluppano nell’arco di tre-quattro settimane. La meningite di origine fungina si manifesta invece su persone che presentano deficit immunitario. Infine, la meningite può derivare anche da forme allergiche, da qualche tipo di cancro e da malattie infiammatorie come ad esempio il lupus eritematoso sistemico.

  • La forma virale, detta anche meningite asettica, è quella più comune, solitamente non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di una decina di giorni.

I batteri spesso responsabili sono:

Neisseria meningitidis (meningococco).

E’ un ospite frequente delle prime vie respiratorie. Esiste un consistente numero di soggetti nella popolazione che presenta questo batterio nel rinofaringe. Dal 2 al 30% dei bambini sani, in periodo non epidemico sono portatori a sintomatici, e questa presenza non è correlata a un aumentato rischio di meningite o altre malattie gravi. In confronto ai portatori sani, il numero di casi di malattia è molto basso, e non sono noti i fattori che scatenano la malattia conclamata.

Sono stati identificati 13 diversi sierogruppi, ma sono 5 (denominati A, B, C, W135 e Y) quelli che causano meningite e altre malattie gravi ( i B e il C sono i più frequenti in Europa mentre il gruppo A si trova in Asia e in Africa ).

La trasmissione avviene per via respiratoria, i pazienti sono infettivi per circa 24 ore dall’inizio della terapia, con un periodo di incubazione di 1-10 giorni. I sintomi non sono diversi da quelli delle altre meningiti batteriche, ma nel 10-20% dei casi la malattia è rapida e acuta, con un decorso fulminante che può portare al decesso in poche ore.

Sintomi e diagnosi

I primi sintomi della meningite possono facilmente essere confusi con quelli di una qualsiasi malattia acuta. Solitamente peggiorano nell’arco di un paio di giorni, ma in qualche caso il decorso della malattia è estremamente rapido, con il rischio di un grave danno cerebrale o di morte.
La malattia classicamente si manifesta con:

  • irrigidimento del collo
  • febbre alta
  • mal di testa acuto
  • vomito o nausea
  • senso di confusione
  • sonnolenza
  • convulsioni
  • fotosensibilità

Nei neonati alcuni di questi sintomi non sono molto evidenti. Può esserci una spiccata irritabilità, con pianto, ipersensibilità agli stimoli esterni e sonnolenza al di sopra della norma. A volte si nota la estroflessione della fontanella cranica, che assuma un aspetto bombato.

  • Streptococcus pneumoniae (pneumococco): può essere responsabile di otite, polmonite, sepsi, oltre che meningite. Si riconoscono fino ad oggi 90 sierotipi diversi.
  • Haemophilus influenzae (haemophilus): può determinare infezioni asintomatiche o sintomatiche delle vie aeree superiori e inferiori.

Raramente è responsabile di malattie invasive, quali quelle a carico delle meningi. In questo caso spesso c’è il tipo B.

Ma qualsiasi altro batterio può provocare una meningite. Anche i funghi possono esserne responsabili, soprattutto nelle persone affette da immunodeficienza.

  • Infine, la meningite può derivare anche da forme allergiche, da qualche tipo di cancro e da malattie infiammatorie come ad esempio il lupus. Si può quindi verificare anche come risultato di diverse cause non infettive, come la diffusione alle meningi di neoplasie o l’assunzione di alcuni farmaci. Può anche essere causata da diverse condizioni infiammatorie come la sarcoidosi, che in tal caso prende il nome di neurosarcoidosi, malattie del tessuto connettivo,e alcune forme di vasculite (infiammazione della parete dei vasi sanguigni).

La meningite batterica può insorgere in modo improvviso, accompagnata da febbre molto alta, mal di testa acuto e vomito. L’infiammazione provoca un accumulo di cellule infiammatorie,quindi un aumento della pressione all’interno del canale spinale e della scatola cranica.

La diagnosi si effettua con un’analisi del contenuto del liquor (puntura lombare) e con una coltura batterica. Un intervento tempestivo può costituire l’unica possibilità per salvare la persona malata.

Nei paesi ad alto reddito e a clima temperato il numero di casi di meningite è piuttosto sporadico e non dà frequentemente luogo a importanti focolai epidemici. Secondo i CDC americani l’incidenza della meningite nel mondo è di 0,5-5 casi per 100 mila persone.

Dagli anni ’80 esiste nel nostro paese un sistema di notifica obbligatorio e un sistema di sorveglianza speciale avviato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) all’interno del quale sono raccolti i dati sulla presentazione clinica della malattia invasiva da N. meningitidis e sull’agente identificato. All’Iss si provvede anche alla completa caratterizzazione degli stipiti batterici di Neisseria meningitidis isolati nei pazienti.

I dati definitivi pubblici fanno riferimento al 2005, anno in cui sono state registrate 1034 segnalazioni. Il patogeno più frequentemente identificato è stato lo pneumococco (291 casi) seguito da meningococco (324) e da haemophilus influenzae (30).

Abbiamo visto che sono numerosi i tipi di pneumococco, differenti in base alla composizione della capsula polisaccaridica che li riveste. La maggior parte dei casi di malattia è dovuta ad uno dei 23 tipi capsulari più comuni. Questa variabilità è alla base della difficoltà di messa a punto ed utilizzazione di vaccini efficienti. Inoltre, il polisaccaride della capsula ha un potere scarsamente immunogenico per i bambini sotto i due anni di età. Il vaccino pneumococcico per gli adulti contiene 23 polisaccaridi capsulari, quello per i bambini ne contiene 7.

  • L’età media dei casi di meningite da pneumococco è maggiore rispetto a quella dei casi da meningococco e da haemophilus: 33 casi nella fascia 1-14 anni; 230 in quella 25->64 anni.
  • L’incidenza della meningite da meningococco nel nostro paese è minore rispetto al resto d’Europa.

La malattia si presenta con forte stagionalità, con picchi in inverno e primavera. Nella fascia di età 1-14 anni vi sono stati 112 casi, 152 nelle fasce 15-64 anni. La maggior parte dei meningococchi identificati negli ultimi anni è risultata appartenere al sierogruppo B (75% nel 2001, 60% nel 2002, 56% nel 2003), tuttavia recentemente si osserva un incremento dei casi da sierogruppo C. Le infezione da Meningococco C sono state 115, quelle da sierotipo B 93 nel 2005. Dei 30 casi di meningite da Haemophilus influenzae del 2005, 6 sono stati segnalati nella popolazione da 1 a 14 anni, 20 in quella 15-64.

 

“Non può quindi esistere un vaccino contro la meningite, non esistono armi per combattere tutte le meningiti, i vaccini esistenti consentono di procurare anticorpi solo contro una piccola parte di queste infezioni”.

La durata della protezione vaccinale non è ancora stata definita.È quindi importante valutare l’efficacia, cioè sapere quanti, precedentemente vaccinati, hanno sviluppato la malattia.

Esistono due tipi di vaccino:

  • Vaccino coniugato, con il sierotipo C, protegge solo contro il meningococco di tipo C. Il vaccino coniugato è vaccino composto da un polisaccaride (antigene “debole”) legato chimicamente ad una proteina “carrier”. La unione (coniugazione) di questi due antigeni il polisaccaride e la proteina “migliora la risposta immunitaria”
  • Vaccino polisaccaridico, con i sierotipi A, C, W135, Y. Questo vaccino è composto solo da polisaccaridi (antigeni “deboli”) non è in grado di stimolare le difese immunitarie nei bambini di età inferiore ai due anni. E’ indicato in particolare per le persone che si recano in Paesi diversi dal nostro dove i ceppi A, W135 e Y sono causa di estese epidemie.

Esiste infine un altro grosso problema che riguarda il vaccino antipneumococco. La somministrazione di massa ai bambini del vaccino in uso (attivo per 7 sierotipi) sta provocando un preoccupante fenomeno:

“l’aumento di incidenza di infezioni provocate dagli altri sierotipi (cioè di quelli non contenuti nel vaccino), l’insorgenza di infezioni provocate da sierotipi diversi, precedentemente non segnalati, e la maggiore diffusione di ceppi resistenti agli antibiotici, soprattutto la penicillina, con inevitabili conseguenze negative sulla possibilità ed efficacia terapeutica. L’utilizzo massiccio di questa vaccinazione contro 7 ceppi fa sì che aumenti la virulenza degli altri per diventare dominanti”.

Anche per il vaccino antimeningococco di tipo C si sono creati problemi analoghi. In Scozia, dopo l’introduzione estesa del vaccino contro il tipo C. si è registrato un aumento di morti causati dal meningococco di tipo B.

  • È stato ipotizzato che introdurre massicciamente un vaccino contro un sierotipo, possa indurre la proliferazione e la maggiore aggressività degli altri sierotipi contro i quali non c’è vaccino.

Un’evoluzione inattesa della vaccinazione di massa contro il meningococco di tipo C si è avuta anche in Spagna, dove, dopo estesa campagna vaccinale, è stata riscontrata la presenza di un tipo B molto virulento ed i ricercatori ipotizzano che possa essere derivato da una mutazione genetica del tipo C “vaccinabile”.

Si afferma che la vaccinazione di massa contro l’haemophilus influenzae B sia capace di ridurre l’incidenza di meningite provocata da questo batterio. Eppure in quei paesi come Olanda e Regno Unito che da qualche tempo eseguono questa pratica, dapprima si è avuta una diminuzione delle segnalazioni di malattia, ma qualche anno dopo, malgrado coperture molto alte, i casi hanno ricominciato ad aumentare anche in bambini correttamente vaccinati secondo lo schema vigente nel Regno Unito. Si ipotizza che il ripresentarsi di infezione invasive nonostante l’alta copertura vaccinale possa essere addebitato al fatto che gli anticorpi indotti dalla vaccinazione si riducono o scompaiono nei bambini entro i primi cinque anni di vita.

  • Ricordiamo infine che nessun vaccino è del tutto sicuro o sempre efficace, e che le reazioni avverse sono sempre presenti, come per qualsiasi altro farmaco. Consultando i dati del Vaers, Vaccine Adverse Event Reporting System, il sistema di vaccino vigilanza americano, ne abbiamo la conferma.

Ad esempio;

  • Tra gli effetti collaterali del vaccino antimeningococco C sono stati segnalati, oltre a febbre, mal di testa, orticaria, parestesia, tumefazione nella sede della puntura, sindrome di Guillane-Barré, anemia emolitica, encefalomielite acuta disseminata, porpora di Schonlein-Henoc e casi di meningite comparsi immediatamente dopo la somministrazione del vaccino e da questo causate.

 

Studio meningite asettica 

  • http://wwwnc.cdc.gov/eid/article/18/11/12-0090_article.htm
  • http://www.cdc.gov/vaccinesafety/vaccines/mmrv/vsd_mmrv_safetystudy.html

VERITA’ OMESSA VOLUTAMENTE QUELLA DELLE LINEE GUIDA DELL’AAP?

Il nuovo vaccino contro il meningococco di tipo B. Cosa sappiamo in merito?

sipario1

L’American Academy of Pediatrics (AAP) non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.


  •  Aggiornamento delle Linee Guida Internazionali
  • Linee guida sul vaccino anti-meningococco e alcune riflessioni sulla meningite da meningococco C

Sono state aggiornate a cura dell’”American Academy of Pediatrics“, e pubblicate sulla rivista “Pediatrics” le raccomandazioni sul vaccino anti-meningococco nei bambini e negli adolescenti. Il precedente documento era datato 2011.

Le malattie meningococciche sono gravi malattie batteriche causate dal Meningococco (Neisseria meningitidis). Il  Vaccino Anti-Meningococco parlando anche di Neisseria meningitidis – è un patogeno coinvolto in patologie gravi, potenzialmente fatali, come la meningite e la sepsi meningococcica.

L’American Academy of Pediatrics non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.

  • Scarica e leggi il documento in ful text:

Policy Statement: Updated Recommendations on the Use of Meningococcal Vaccines

Le nuove indicazioni dell’AAP aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni deiCenters for Disease Control and Prevention di Atlanta.

Raccomandazioni AAP per bambini al rischio  di malattia meningococcica

28/07/2014 per il rilascio: 28 luglio 2014

Ovviamente tutto tace sulle nuove indicazioni dell’AAP che aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta ma pubblicate prima della commercializzazione dei vaccini  MenACWY-CRM [Menveo, Novartis] e Hib-MenCY-TT[MenHibrix GlaxoSmithKline] per uso pediatrico.

Dalla fine degli anni 90, l’incidenza della malattia meningococcica è diminuita negli Stati Uniti, ma per i bambini e gli adolescenti che potrebbero essere a rischio malattia, l’Accademia americana di pediatria (AAP) ha aggiornato le raccomandazioni per questo vaccino.

Per questo motivo nella dichiarazione politica pubblicata online il 28 luglio, l’AAP raccomanda     ( in caso di rischio per la malattia  meningococcica)  un vaccino meningococcico coniugato appropriato alletàinvece del vaccino meningococcico polisaccaride per bambini e gli adolescenti.

Il consiglio è di usare il vaccino anti-meningococco di routine negli adolescenti e giovani adulti, limitandone l’uso sotto i 10 anni tranne i casi di aumentato o persistente rischio di malattia meningococcica invasiva.

Negli ultimi 20 anni la distribuzione dei sierogruppi del meningococco, implicati in forme sistemiche negli Stati Uniti, si è molto modificata. Circa il 30% dei casi è sostenuto dai sierogruppi B, C e Y, anche se la distribuzione varia nei diversi luoghi e nel tempo. Circa tre quarti dei casi fra gli adolescenti e gli adulti sono causati da sierogruppi C, Y e W135.

Nel lattante prevalgono i casi da sierogruppo B.

Testo e documento PDF  di seguito

 

Aspetti epidemiologici della meningite

Nei paesi ad alto reddito e a clima temperato il numero di casi di meningite è piuttosto sporadico e non causa frequentemente importanti focolai epidemici. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention americani l’incidenza della meningite nel mondo è di 0,5-5 casi per 100 mila persone. In Italia dal 1996 è attivo un sistema di sorveglianza dedicato alle meningiti batteriche che negli anni successivi si è ampliato a includere tutte le malattie invasive da meningococco, pneumococco ed emofilo.

Dati di sorveglianza delle malattie batteriche invasive aggiornati al 31 ottobre 2014 (Istituto Superiore di Sanità)issmen

ANNO

TOTALE
CASI

Streptococcus
pneumoniae
Neisseria
meningitidis
Haemophilus
influenzale
StreptB
M.Tubercolosis
Listeria
Altro
Non
identificato

2013

1369

963

162

78

20

9

47

63

54

2012

1178

797

137

63

18

10

40

71

58

2011

1113

730

152

49

14

8

40

61

78

2010

1343

848

149

70

21

15

68

82

70

2009

1276

738

187

54

16

10

55

79

137

2008

1255

691

180

49

24

13

56

84

158

2007

1063

524

183

38

27

13

44

78

156

2006

768

270

179

20

20

8

33

74

164

2005

1033

290

324

30

28

14

28

99

220

2004

982

300

343

19

34

16

35

67

168

2003

966

308

277

35

21

18

26

79

202

2002

838

228

217

38

29

33

36

70

187

2001

802

232

208

54

26

24

32

56

175

2000

910

243

250

57

26

33

39

65

197

1999

1057

306

275

84

30

52

36

65

209

1998

841

258

155

96

32

32

33

57

178

 

Dati e coperture vaccinali

Nello sviluppare il nostro pensiero, useremo i dati forniti dall’Istituto Superiore di sanità. Altre informazioni, cioè quelli adesso in esclusivo possesso dell’Ospedale romano, ci piacerebbe che venissero resi pubblici subito. E’ lecito comunicare se i tre bimbi in oggetto erano vaccinati? E se non lo erano, è forse dipeso dal fatto che la prima vaccinazione si esegue al 3° mese e che pertanto l’età di almeno due dei tre bambini malati non ha permesso l’immunizzazione? In cambio forniamo la tabella delle coperture vaccinali. Il dato nazionale indica un valore del 94,6%, e addirittura del 97,8% per il Lazio. La “famosa” immunità di gregge dovrebbe essere assicurata, e il calo delle vaccinazioni denunciato non appare confermato dai numeri.ped2013

La meningite da Haemophilus influenzae

Haemophilus influenzae: si tratta di un gruppo di batteri che, nonostante il nome, non hanno rapporto con il virus influenzale. Nel genere Haemophilus, la specie Haemophilus influenzae è la più importante per le patologie che può provocare. Essa comprende 6 sierotipi, classificati con le lettere A/F, ed un gruppo di ceppi non capsulati. L’Haemophilus influenzae di tipo B (HIB) è il ceppo patogeno più importante. Colpisce prevalentemente neonati e bambini di meno di 2 anni. Gli Emofili fanno parte della normale flora batterica della gola o del naso, dove non danno alcun problema e si trasmettono da una persona all’altra per via aerea, con le goccioline della saliva emessa con la tosse o lo sternuto. Quasi tutti i bambini durante i primi 5-6 anni di vita vengono a contatto prima o poi con l’Emofilo. In genere, a seguito di questo contatto, essi non subiscono alcun danno e sviluppano gli anticorpi che li proteggeranno nelle età successive. Tuttavia in alcuni casi, l’Emofilo riesce a raggiungere il sangue e, tramite questo, a localizzarsi in altri organi dove causa malattie molto gravi. Tra queste la più frequente è la meningite.

allegati alla fonte seguente

  • http://www.assis.it/la-grande-paura-fatti-dicerie-e-invenzioni-sulle-meningiti-1-parte/

Meningiti e informazione

ALLEGATI

  • Il vaccino pneumococco può non prevenire la malattia invasiva nei bambini. La rivista scientifica Pediatrics ha pubblicato uno studio il 2 Febbraio 2015.
    “Il nostro studio ha trovato un aumento significativo del rischio di malattia pneumococcica (IPD) e di un esito fatale tra i bambini con comorbilità rispetto ai bambini sani”, gli autori dello studio concludono. “I sierotipi che non sono inclusi nel vaccino coniugato attualmente disponibile sono più frequenti e rappresentano la causa della malattia in questi bambini.”

Forse sarebbe il caso di riflettere.

Questa politica del terrore dovrebbe scomparire lasciando spazio all’informazione vera e giusta,reale e supportata da DATI.

Nulla dovrebbe essere omesso.

L’informazione va tutelata e ciò non viene assolutamente fatto.

I recenti avvenimenti hanno portato ad una paura insana,ad un terrore e ad una corsa alle vaccinazioni senza sapere nulla in merito.

Chiediamo ai giornalisti che nessun dato venga omesso e chiediamo alla stampa e ai media che venga fatta chiarezza.

Un esempio?

E’ morta la bimba di 40 giorni ricoverata per meningite. La mamma: “Non si è fatto abbastanza”

Questi drammatici casi mettono in luce quello che realmente accade. Si incentiva tramite terrorismo a vaccinare quando successivamente viene scoperto che la meningite in questo drammatico caso era una meningite da stafilococco ?


  • E poi ancora..

“Sanità, torna a colpire batterio meningite assente da anni: tre casi al Bambin Gesù”

I tre lattanti ricoverati, di 2, 3 e 5 mesi, uno dei quali in terapia intensiva per la criticità delle sue condizioni, hanno contratto in contesti completamente diversi questa forma di meningite che, fanno sapere dall’ospedale, “si riteneva debellata”.

20 Febbraio 2015

Approfondimenti/Bibliografia e articoli correlati

  • Tunkel A, Schilder AG. Acute Meningitis. In: Mandell GL, Douglas RM, Bennet JE, editors. Mandell, Douglas, and Bennett’s Principles and practice of infectious diseases. Sixth Edition ed. Philadelphia: Elsevier; 2005. p. 1083-126.
  • Angus DC, Linde-Zwirble WT, Lidicker J, Clermont G, Carcillo J, Pinsky MR.Epidemiology of severe sepsis in the United States: analysis of incidence, outcome, and associated costs of care. Crit Care Med 2001 Jul;29(7):1303-10

***pediatrics.aappublications***

***American Academy of pediatrics***www.aap.org***

***Fonte Medscape***

*** fonte epicentro***

ASTRATTO

VACCINI E NUOVE MALATTIE

24 GEN , 2015

Una malattia infettiva non è mai provocata esclusivamente da un agente esterno, da un virus o da un batterio. 

E’ fondamentale l’interazione con lo stato di salute della persona che ne entra in contatto. In alcuni periodi dell’anno, il meningococco, per esempio, è ospite abituale del naso fino al 40% dei bambini. Lo streptococco può provocare in alcune persone una tonsillite, in pochi bambini può causare una malattia reumatica, ma altre volte non causa alcuna patologia. L’articolo della dottoressa Emma Pistelli propone una riflessione su questi temi, analizzando la poliomielite e le infezioni virali che possono causare quadri clinici ad essa sovrapponibili, ed offre alcune soluzioni che vanno oltre le vaccinazioni…

  •  http://www.assis.it/vaccini-e-nuove-malattie/

  • http://www.phac-aspc.gc.ca/publicat/cig-gci/p04-meni-eng.php
  • http://www.assis.it/la-grande-paura-fatti-dicerie-e-invenzioni-sulle-meningiti-1-parte/

 

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Vaccini: Cosa non conosciamo? Storia,tabelle e grafici mai visionati

Vaccini: cosa ci è stato omesso?

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Aggiornamento Fonti Ottobre 2015

“Interventions with vaccines and vitamin A have non-specific effects on child survival, i.e. effects not explained by prevention
of specific diseases or deficiency”

La maggior parte degli interventi eseguiti nell’infanzia (vaccinazioni, vitamine,micronutrienti etc) nei paesi a basso reddito, sono stati creati per una vita “migliore”.
Tuttavia, di solito questi interventi sono stati studiati e perciò conosciuti SOLO sugli effetti specifici e NON per i loro effetti complessivi sulla morbilità e mortalità.

In molte situazioni infatti, gli effetti sulla popolazione sono stati molto diversi dalle aspettative.
Come mai?
In realtà le aspettative sono una cosa,le osservazioni un’altra : il sistema immunitario previene di per sè,molto più che attraverso qualsiasi intervento esterno.

http://ije.oxfordjournals.org/content/43/3/645.abstract?sid=55d57633-466b-4d47-b82c-dc2e8207a662

PDF gratuito ed accessibile

http://ije.oxfordjournals.org/content/43/3/653.full.pdf+html

 

Nella letteratura medica, si esaltano da sempre le virtù della vaccinazione. Dopo aver letto questi libri, si rimane con l’impressione che nel corso del 1800 e nel 1900,esistessero piaghe rampanti che hanno provocato la morte a decine di persone,ma grazie ai vaccini,successivamente la realtà cambiò.

Questo è certamente quello in cui da sempre abbiamo creduto.Questa “verità” nella società è come ben sappiamo, un dato di fatto.

(Roman Bystrianyk & Suzanne Humphries, MD)

“E ‘difficile sottovalutare il contributo della vaccinazione per il nostro benessere. È stato stimato che se non fosse per le vaccinazioni infantili (contro difterite, pertosse, morbillo, parotite, il vaiolo, e rosolia, nonché la protezione offerta dai vaccini contro il tetano, il colera, la febbre gialla, la poliomielite, l’influenza, l’epatite B, la polmonite batterica , e la rabbia) i tassi di mortalità dell’infanzia probabilmente sarebbero tra il 20 e il  50%.  Infatti, nei paesi in cui la vaccinazione non è praticata, i tassi di mortalità tra i neonati ed  i bambini piccoli rimangono in quel livello. “ [1]


Paul Offit parla nel suo recente libro “Deadly Choices – How the Anti-Vaccine Movement Threatens Us All” su come il vaccino contro la pertosse abbia ridotto le morti dalla malattia da 7.000 solo a 30.

“La pertosse  è un’infezione devastante. Prima del vaccino, erano circa trecento mila i casi di pertosse, causando settemila morti ogni anno (quasi tutti  bambini piccoli). Ora, a causa del vaccino contro la pertosse, meno di trenta bambini muoiono ogni anno a causa della malattia. Ma i tempi stanno cambiando. “[2]

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Questo tipo di informazione si trova anche nelle riviste mediche. Un lungo studio sulla pertosse ed il vaccino contro la pertosse è stato pubblicato nel 1988 sulla rivista Pediatrics . Il primo paragrafo del documento afferma quanto segue:

“Negli Stati Uniti, la pertosse è stata controllata con successo mediante l’immunizzazione di massa di routine dei neonati e dei bambini. Nell’era prevaccino, ci sono stati dai 115.000 a 270.000 casi di pertosse e da 5.000 a 10.000 morti a causa della malattia ogni anno. Nel corso degli ultimi 10 anni, ci sono stati da 1.200 a 4.000 casi e 5-10 morti l’anno. “ [3]

Cosa significa questa affermazione? Grazie all’introduzione dei vaccini i morti sono diminuiti come pure i casi della malattia( in questo caso “grazie” al vaccino DTP).Chi crede a questa affermazione crede nella vaccinazione come beneficio,senza voler mettere in dubbio nulla.

Quali sono i dati reali ed effettivi? Perchè non dovremmo fidarci di queste affermazioni? Cosa dicono le tabelle?

Il problema di queste affermazioni è che non sono supportate da prove. Quando guardiamo i dati effettivi, vediamo altro. Benché molte persone siano morte a causa della pertosse nella prima parte del 1900, dal momento dell’introduzione del vaccino, il tasso di morte negli Stati Uniti è diminuito di oltre il 90 per cento. Utilizzando la fonte che è stata il riferimento per affermare tutto questo sul giornale Pediatrics, vediamo che il calo delle morti dalla vetta è stato di circa il 92 per cento prima dell’introduzione del vaccino DTP. [4]

IL 92% DEL TASSO DI MORTE SI E’ RIDOTTO PRIMA DELL’INTRODUZIONE DEL VACCINO DTP

1a

Il numero effettivo di morti dal momento dell’introduzione del vaccino DTP era di circa 1.200 e non i 5.000 e 10.000 varie volte citati.

Un punto ulteriormente importante da notare è la riduzione della mortalità (per pertosse) ogni anno, a prescindere dall’introduzione di questo vaccino.Guardando i grafici evince questa realtà,l’introduzione del vaccino,non ha portato a nessuna tendenza al ribasso,questo fenomeno era fortunatamente iniziato prima.

Un’altra serie di dati a partire dall’inizio del 20° secolo, mostrano la mancata riduzione di mortalità dei vaccini ancora più drammaticamente. Qui si può vedere che il tasso di mortalità era sceso di oltre il 98% prima dell’uso nazionale della vaccinazione DTP nel 1950.

IL TASSO DI MORTALITA’ ERA SCESO OLTRE IL 98% PRIMA DELL’USO DEL VACCINO DTP 

1b

L’Inghilterra iniziò con il mantenere le statistiche nel 1838 (62 anni prima erano state riunite le statistiche ufficiali statunitensi). Guardando questi dati, possiamo notare, che il tasso di mortalità per le malattie infettive era alto nel corso del 1800 ed è diminuito dalla metà del 1800 alla metà del 1900 arrivando quasi a zero. Guardando i dati di mortalità per pertosse in Inghilterra, i decessi sono diminuiti di oltre il 99% prima di qualsiasi vaccino.

 

I DECESSI DIMINUIRONO DI OLTRE IL 99% PRIMA DELL’INTRODUZIONE IN INGHILTERRA DI QUALSIASI VACCINO 

1c

Nel caso del morbillo, vediamo una riduzione del tasso di mortalità di quasi il 100 %

1d

I tassi di mortalità sono diminuiti prima della vaccinazione. Nel caso della scarlattina e di altre malattie infettive, i decessi sono diminuiti quasi a zero, senza alcuna vaccinazione su larga scala.

1cc

Purtroppo, queste credenze errate, hanno da sempre portato a fidarsi della vaccinazione, credendo a tutto ciò che ci viene da sempre propinato,non chiedendo e non visionando mai dati,grafici o tabelle come queste.

Da sempre si crede nella virtù della vaccinazione,la quale ha debellato le malattie,senza riflettere su altri fattori,che in realtà hanno causato la mortalità a diminuire.

Questi fattori sono l’igiene, i servizi igienico-sanitari, la nutrizione, il diritto del lavoro,l’ elettricità, la clorazione, la refrigerazione, la pastorizzazione, e molti altri aspetti che oggi generalmente diamo per scontati come parte della vita moderna.

Il miglioramento del tasso della mortalità aveva molto poco a che fare con la medicina.

Un rapporto 1977 ha stimato che, nel migliore dei casi, circa il 3% del declino della mortalità per malattie infettive potrebbe essere attribuito alle cure mediche moderne.


“In generale, le misure mediche (sia chemioterapici e profilattici) sembrano aver contribuito poco al calo generale della mortalità negli Stati Uniti dal 1900 circa-avendo in molti casi stati introdotti diversi decenni dopo un netto calo si era già messo in e non avere influenza rilevabile nella maggior parte dei casi. Più in particolare, con riferimento a questi cinque requisiti (influenza, polmonite, difterite, pertosse, la poliomielite e) per i quali il calo della mortalità appare sostanziale dopo il punto di intervento e sul presupposto improbabile che tutto questo calo è attribuibile alla intervento. . . si stima che al massimo 3,5 per cento del declino totale della mortalità dal 1900 potrebbe essere attribuita a misure mediche introdotte per le malattie considerate qui. “ [5]

L’enfasi del pensiero che i vaccini abbiano salvato l’umanità  è in parte costruita su questo pensiero radicato. Il fatto che le morti a causa delle malattie infettive siano diminuite  molto prima dell’introduzione e uso dei vaccini e antibiotici, viene del tutto ignorato.

Questo errore nello studio e nella ricerca ha creato una situazione dalla quale trarre insegnamento sulla cura giusta delle infezioni e malattie in maniera corretta,ma non è stata compresa; le percentuali continuano ad essere ignorate continuandoci a basare su quell’1% di probabilità di rischio con o senza vaccino. Ci basiamo sempre sulle “probabilità” e non sui dati.

Tuttavia,qualcuno continua ad affermare che non siano i vaccini la causa del caso della mortalità per le malattie infettive ma altro il quale “erroneamente” viene ignorato.

Non c’è la voglia di conoscere e sapere,capire in realtà come tutti questi fattori abbiano agito fino ad oggi.

Prendiamo la pertosse come esempio. Nel 1979 la Svezia abolì l’uso del vaccino DTP sulla base della non efficacia e pericolosità.

La paura, naturalmente, era l’aumento del tasso di mortalità in concomitanza ai tassi inferiori delle vaccinazioni.

Una lettera del 1995 di Victoria Romanus all’Istituto Svedese per il Controllo delle Malattie Infettive indicò che il tasso di mortalità per pertosse era vicino allo zero. La popolazione svedese era di 8,294,000 nel 1979 e 8,831,000 da 1995. Dal 1981 al 1993, otto bambini furono i casi registrati come decessi per pertosse.

Questo dato porterebbe ad una media di circa 0.6 bambini per anno deceduti a causa della pertosse. Questi numeri mostrano una grande disparità sui dati dei decessi che in Svezia erano approssimativamente di 1 su 13,000,000 in assenza del programma di vaccinazione nazionale. [6]

In un altro caso, la copertura vaccinale DTP in Inghilterra è scesa da circa il 78% fino al 30 o 40%  a causa delle preoccupazioni per la sicurezza del suddetto vaccino.

  • Gli anni 1976-1980 sono stati quelli in cui i tassi di vaccinazione avevano raggiunto il livello più basso.

Utilizzando le statistiche ufficiali, il numero dei decessi in quegli anni è pari a 35. Il numero dei decessi precedenti (nei cinque anni precedenti ovvero 1971-1975), mentre i tassi di vaccinazione erano più alti è pari a 55, ovvero circa 1,5 volte superiore rispetto a quando i tassi di vaccinazione erano più bassi. [7]

La triste verità è che la pertosse,è endemica ma non è scomparsa. Un enorme numero di persone contraggono ancora il Bordetella pertussis.

“Anche se la pertosse tradizionalmente è stata considerata una malattia dell’infanzia, è stato ben documentato quasi un secolo fa il riconoscimento della stessa come una tra le cause importanti di malattie respiratorie negli adolescenti e negli adulti, inclusi gli anziani. A causa di immunità calante, adulti e adolescenti possono contrarre la pertosse potendo capire se la si contrae naturalmente o tramite vaccinazione”.  [8]

 

Concentriamoci su un’altra malattia: il morbillo.

Tenete a mente che nel 1963, quasi nessuno è morto da morbillo. Nel corso di quest’anno, l’intera New England aveva avuto solo cinque decessi (Maine: 1, New Hampshire: 0, Vermont: 3, Massachusetts: 0, Rhode Island: 1, Connecticut: 0) che sono stati attribuiti al morbillo. [9]

I morti per  asma (“asthma”) erano in realtà 56 volte maggiori ai decessi a causa del morbillo nel corso di tale anno.

Ma il declino dell’incidenza grazie al vaccino,come sostenitori sottolineano c’è stato? Ci sono alcuni grafici che si possono trovare su Internet che affermano una lieve diminuzione dell’incidenza.Guardando i dati di incidenza più completi, possiamo vedere un calo di incidenza nel 1963 in concomitanza  all’introduzione del vaccino contro il morbillo.

1e

L’incidenza del Morbillo ha subito un calo dopo 1963. Visionando il grafico ci chiediamo se questo calo abbia a che fare con l’introduzione e l’uso del vaccino.

Il primo vaccino contro il morbillo,conteneva il virus “ucciso”, ed era un vaccino contenente alluminio e formaldeide.

Uno studio del 1967 ha rivelato che il vaccino potrebbe causare la polmonite così come l’encefalopatia (infiammazione del cervello).

“La polmonite è un riscontro comune. La febbre è grave e persistente e il grado di mal di testa (quando presente), suggerisce un coinvolgimento del sistema nervoso centrale. In effetti è stato trovato un paziente, esaminato con EEG, e constatando un’attività anormale e disturbata del cervello (encefalopatia). I risultati spiacevoli riguardanti la suddetta vaccinazione erano imprevisti,ma il verificarsi di questi casi avrebbero dovuto imporre un maggiore controllo ed una restrizione sull’uso del medesimo. Ora il vaccino con virus inattivato per il morbillo,non dovrebbe essere più consigliato e somministrato”. [10]

I vaccini contenenti virus “uccisi” sono stati rapidamente accantonati. [11]

C’erano tuttavia dei problemi significativi anche con i vaccini contenenti virus “vivi”, verificando l’eruzione cutanea della malattia in circa la metà dei riceventi la vaccinazione (constatando sostanzialmente l’equivalente di un caso di morbillo).

Il 48% delle persone ha avuto eruzioni cutanee, e l’83% ha contratto febbre alta successiva all’iniezione.

Qui la domanda che ci chiediamo da tempo: Come mai un calo d’incidenza dei casi di morbillo così drastico dopo l’introduzione del vaccino nel 1963?

Nel 1960, ci si aspettava attraverso la vaccinazione l’immunità permanente; sappiamo bene che così non è mai stato.

“The United State Public Health Service” (Il Servizio Sanitario Pubblico) diede  licenza ad un nuovo vaccino contenente virus “vivi” contro il morbillo. Anche se diversi vaccini “vivi” furono concessi in licenza dal 1963, questo venne considerato dagli epidemiologi come “il miglior vaccino presente finora per ridurre al minimo gli effetti collaterali (trattando la tematica dell'”immunità a vita”). [12 ]


 “Il morbillo, sarà quasi eradicato dalla maggior parte delle zone del paese tra un anno, i funzionari del Servizio Sanitario Pubblico degli Stati Uniti prevedono affinchè avvenga questo. Nonostante l’esistenza di più di 12 milioni di bambini suscettibili, la vaccinazione del “diritto” potrebbe spazzare via la malattia, secondo il dottor Robert J. Warren del Communicable Disease Center di Atlanta. “[13]

 

Dopo oltre dieci anni,l’obiettivo di eradicazione non è ancora stato raggiunto. Diverse le epidemie ripetute negli Stati Uniti.

“Nel 1989 la nuova teoria sulla mancata eliminazione di questa malattia,riguardava la non efficacia dei precedenti vaccini. Nel 1989 il Dr. Feigin del Texas Children Hospital dichiarò che il vaccino del 1963 “non era ampiamente efficace”;medesima idea per il vaccino del 1967  affermando la perdita dell’efficacia se non adeguatamente refrigerato”. [14]

Nello stesso anno, dopo l’uscita e l’uso dei tre tipi di vaccini contro il morbillo,gli scienziati dichiararono che una sola dose non sarebbe stata efficace e di farne conseguenzialmente due. Essi inoltre raccomandarono la vaccinazione a tutte le persone al di sotto dei 32 anni spiegando l’inefficacia delle precedenti ricevute.

  • Quindi si può parlare di calo dell’incidenza del morbillo prima del 1963? Guardando i dati di incidenza di morbillo, la linea di tendenza mostra che l’incidenza era in declino.

1f


Infatti, se si fosse mantenuta quella linea di tendenza,avremmo visto il calo dell’incidenza del morbillo toccare lo zero, intorno agli anni 2000.

Questo è in realtà l’anno in cui il CDC  dichiarato l’eliminazione del morbillo dagli Stati Uniti.

Quindi sono stati tutti questi vaccini la motivazione dell’affrontare e dell’aver affrontato tutti li sforzi,i costi e tutte le reazioni avverse? Tutto questo per una malattia considerata mite in quegli anni?

Quando si ascoltano discorsi sulla vaccinazione, viene spesso propinata la storia della stimolazione anticorpale; ovvero la stimolazione degli anticorpi crea una “memoria della malattia” mettendo il corpo nelle condizioni di saperla affrontare “evitandola” in un futuro.

Bisognerebbe conoscere il Sistema Immunitario poiché non basta sapere cosa siano gli anticorpi per capirne bene il suo funzionamento. Il sistema immunitario è un molto complesso, un’entità ancora poco compresa, composto di molte linee cellulari diverse, ciascuna produce diverse sostanze chimiche che vengono rilasciate nel sangue. Queste sostanze chimiche sono utilizzate dal corpo e sono influenzati da età, stress, stato nutrizionale, ambiente, e tutta una serie di fattori che vengono capiti a malapena.

“. . . il sistema immunitario rimane una scatola nera “, dice Garry Fathman, MD, professore di immunologia e reumatologia e direttore associato dell’Istituto di Immunologia, Trapianti e infezione. 

E ‘incredibilmente complesso; ci sono almeno 15 diversi tipi di cellule interagenti che rilasciano decine di differenti molecole nel sangue per comunicare tra loro e per combattere.

All’interno di ciascuna di queste cellule siedono decine di migliaia di geni la cui attività può essere alterata per età, l’esercizio fisico, l’infezione, stato vaccinale, la dieta, lo stress, e altro . Questo e molto altro,e noi non conosciamo quello che la maggior parte di loro  fanno, o dovrebbero fare. . . “ [15]


Sistema

Il sistema immunitario è tradizionalmente diviso nel sistema immunitario umorale (coinvolto con anticorpi) e il sistema immunitario cellulare che non comporta anticorpi ma comporta l’attivazione di varie cellule, come cellule killer naturali.

Quello che sappiamo è che, contrariamente alla credenza popolare, gli anticorpi non sono necessari per la guarigione dal morbillo.

“. . . bambini con carenza di anticorpi,contraggono abbastanza banalmente malattie come il morbillo,attraversano la caratteristica eruzione cutanea e poi un recupero normale. Inoltre, esse non sono eccessivamente inclini alla reinfezione. Sembra quindi che l’anticorpo del siero, comunque in qualsiasi quantità, non serva  per impedire l’eruzione cutanea,né  il normale recupero dalla malattia,né per impedirne la reinfezione. “ [16]

I bambini con un deficit di produzione di anticorpi (agamma-globulinemia), recuperano normalmente dal morbillo proprio come i produttori di anticorpi normali, e ciò è stato riconosciuto fin alla fine del 1960. Ma la risposta anticorpale è davvero l’unica cosa di cui si parlava enfatizzando la buona causa dei vaccini. 

“Una delle scoperte più sconcertanti in medicina clinica, fu la constatazione che i bambini con congenita agamma-globulinaemia,contraevano il morbillo in maniera normale,mostrando la consueta sequenza di sintomi e recupero,oltre ad immunità “. [17]


Per visualizzare il seguente video cliccare sulla fonte

 http://www.omsj.org/blogs/hood12nov

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Come fa la nutrizione a giocare un ruolo nella malattia?

  • Scoperto nel 1920, la vitamina A fu soprannominata la vitamina “anti-infettiva”. Essa sola ha un enorme impatto sulle morti per morbillo. Negli anni 1990, una riduzione della mortalità dal 60 al 90%  è stata confermata nei casi di ospedalizzazione per morbillo nei paesi poveri con somministrazione di Vitamina A.

“Analisi combinate hanno mostrato che dosi massicce di vitamina A somministrate ai pazienti ricoverati con morbillo, siano state associate ad una riduzione di circa il 60% del rischio di mortalità generale, e con una riduzione di circa il 90% tra i neonati. La somministrazione di vitamina A ai bambini che hanno sviluppato una polmonite prima o durante l’ospedalizzazione, ha ridotto la mortalità di circa il 70% rispetto ai bambini di controllo. “ [18]

Il consumo di frutta e verdura ricchi di vitamina C è stato un altro fattore di riduzione delle malattie e riduzione della mortalità. Esperimenti effettuati nel 1940 hanno dimostrato che la vitamina C è efficace contro il morbillo, soprattutto se usato in dosi più elevate.

“Durante un’epidemia [di morbillo] la vitamina C è stata usata per la profilassi e tutti quelli che hanno ricevuto fino a 1000 mg. ogni sei ore, per via endovenosa o intramuscolare, erano protetti dal virus. Dato per bocca, 1000 mg. in succo di frutta ogni due ore non era protettiva se non è stato dato tutto il giorno. Si è inoltre riscontrato che 1000 mg. per bocca, 4-6 volte al giorno, potrebbe modificare l’attacco; con la comparsa di macchie di Koplik e febbre, se l’amministrazione è stata aumentata a 12 dosi ogni 24 ore, tutti i segni e sintomi sarebbero scomparsi in 48 ore. “ [19]

Nei primi anni del 1900, altri trattamenti sono stati utilizzati con successo per il morbillo. Nel 1919 il Dr. Drummond ha affermato che l’olio di cannella sia una profilassi efficace contro il morbillo.

“E ‘stata la mia pratica, quella di prescrivere in caso di morbilità,l’olio di cannella.Nella maggior parte dei casi la persona così trattata non ha contratto la malattia,e quando c’era,la forma era molto lieve. “ [20]

Nutrizione e altri fattori hanno un grande impatto sul morbillo, quindi perché  dare merito alla vaccinazione?

Uno studio del 2009 pubblicato in Proceedings della Royal Society, ha studiato quello che potrebbe accadere conseguentemente al calo dell’immunità nonostante la vaccinazione nei bambini.

“Possiamo prevedere che la vaccinazione avrà due effetti contrastanti. . . si ridurrà il numero dei neonati suscettibili,avendo perciò alcuni benefici di salute pubblica, riducendo il numero dei casi nei bambini. Tuttavia, questa riduzione porterà ad una riduzione nel promuovere e quindi una maggiore suscettibilità alle infezioni nelle classi di età più avanzata. Quando                       l’ immunità diminuisce, la vaccinazione ha un impatto molto più limitato dal numero medio di casi.Per alti livelli di vaccinazione (superiore all’80%) e livelli moderati di immunità calante (maggiore di 30 anni), i cicli di epidemia di grandi dimensioni possono essere indotti. “ [21]

Uno studio del 1984 [22] ha riferito che entro il 2050, la proporzione di persone suscettibili al morbillo possa essere maggiore.

A causa della zelanti polarizzazione pro-vaccino che permea la società, le vere forze che hanno spinto il maggiore calo dei decessi per malattie infettive non sono riconosciute. 


 

Bibliografia:

1. Irwin W. Sherman, Twelve Diseases That Changed Our World, 2007, p. 66.
2. Paul A. Offit, MD, Deadly Choices—How the Anti-Vaccine Movement Threatens Us All, 2011, p. xii.
3. James D. Cherry, MD MSc; Philip A. Brunell, MD; Gerald S. Golden, MD; and David T. Karzon, MD, “Report on the Task Force on Pertussis and Pertussis Immunization—1988,” Pediatrics, June 1988, vol. 81, no. 6, Part 2, p. 939.
4. Historical Statistics of the United States Colonial Times to 1970 Part 1, Bureau of the Census, 1975, pp. 77.
5. John B. McKinlay and Sonja M. McKinlay, “The Questionable Contribution of Medical Measures to the Decline of Mortality in the United States in the Twentieth Century,” The Milbank Memorial Fund Quarterly, Health and Society, vol. 55, no. 3, summer 1977, p. 425.
6. Letter from Victoria Romanus, MD, PhD, Department of Epidemiology Swedish Institute of Infectious Disease Control, Stockholm Sweden, August 25, 1995.
7. Record of Mortality in England and Wales for 95 Years as Provided by the Office of National Statistics, 1997; Health Protection Agency Table: Notification of Deaths, England and Wales, 1970–2008.
8. Edward Rothstein, MD, and Kathryn Edwards, MD, “Health Burden of Pertussis in Adolescents and Adults,” Pediatric Infectious Disease Journal, vol. 24, no. 5, May 2005, p. S44.
9. Vital Statistics of the United States 1963, Vol. II—Mortality, Part A, pp. 1–18, 1–19, 1–21.
10. Vincent A. Fulginiti, MD; Jerry J. Eller, MD; Allan W. Downie, MD; and C. Henry Kempe, MD, “Altered Reactivity to Measles Virus: Atypical Measles in Children Previously Immunized with Inactivated Measles Virus Vaccines,” Journal of the American Medical Association, vol. 202, no. 12, December 18, 1967, p. 1080.
11. “Measles Vaccine Effective in Test—Injections with Live Virus Protect 100 Per Cent of Children in Epidemics,” New York Times, September 14, 1961.
12. “Thaler to Hold State Senate Hearing to Find Fastest Way to Expedite Plan,” New York Times, February 24, 1965.
13. Jane E. Brody, “Measles Will Be Nearly Ended by ’67, U.S. Health Aides Say,” New York Times, May 24, 1966.
14. Lisa Belkin, “Measles, Not Yet a Thing of the Past, Reveals the Limits of an Old Vaccine,” New York Times, February 25, 1989.
15. B. Goldman, “The Bodyguard: Tapping the Immune System’s Secrets,” Stanford Medicine, summer 2011.
16. P. J. Lachmann, “Immunopathology of Measles,” Proceedings Royal Society of Medicine, vol. 67, November 1974, p. 1120.
17. “Measles as an Index of Immunological Function,” The Lancet, September 14, 1968, p. 611.
18. Wafaie W. Fawzi, MD; Thomas C. Chalmers, MD; M. Guillermo Herrera, MD; and Frederick Mosteller, PhD, “Vitamin A Supplementation and Child Mortality: A Meta-Analysis,” Journal of the American Medical Association, February 17, 1993, p. 901.
19. Fred R. Klenner, MD, “The Treatment of Poliomyelitis and Other Virus Diseases with Vitamin C,” Southern Medicine & Surgery, July 1949.
20. “Cinnamon as a Preventive of Measles,” American Druggist Pharmaceutical Record, New York, November 1919, p. 47.
21.J. M. Heffernan and M. J. Keeling, “Implications of Vaccination and Waning Immunity,” Proceedings of the Royal Society B, vol. 276, 2009.
22. D. L. Levy, “The Future of Measles in Highly Immunized Populations: A Modeling Approach,” American Journal of Epidemiology, vol. 120, no. 1, July 1984, pp. 39–48.


 

FONTE

  • WWW.OMSJ.ORG

ALLEGATI

  • Il vaccino del vaiolo: le origini
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Sentenze danni da vaccino

La Corte Costituzionale si pronuncia in merito: “Indennizzi anche per danni causati da quelli non obbligatori”

La Consulta ha dichiarato illegittimo l’articolo 1, comma 1, della legge 210/95, là dove limita il diritto di indennizzo solo a coloro che subivano danni irreversibili da vaccinazioni obbligatorie escludendolo, invece, quelle raccomandate come morbillo, parotite e rosolia.

Il testo della sentenza.

sentenze

26 APR – Vaccinazioni ancora sotto processo. A pronunciarsi, questa volta, è stata la Corte Costituzionale, che con la sentenza 107 del 16 aprile, depositata oggi, ha dichiarato “l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 1, della legge 25 febbraio 1992, n. 210 (Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati), nella parte in cui non prevede il diritto ad un indennizzo, alle condizioni e nei modi stabiliti dalla medesima legge, nei confronti di coloro i quali abbiano subìto le conseguenze previste dallo stesso articolo 1, comma 1, a seguito di vaccinazione contro il morbillo, la parotite e la rosolia”.

A sollevare il caso di fronte alla Consulta era stato il Tribunale ordinario di Ancona rispetto al ricorso per ottenere l’indennizzo proposto dai genitori di una bambina la quale, a seguito della vaccinazione contro morbillo-parotite-rosolia (MPR), che, “ancorché non obbligatoria − e, dunque, non suscettibile di dar luogo, ove generatrice delle complicanze previste dalla normativa denunciata, all’indennizzo ivi previsto − si presentava, però, fortemente incentivata dalle pubbliche autorità, avendo essa formato oggetto di una intensa campagna di sensibilizzazione, attestata da numerosi atti emanati a tale riguardo dalla pubblica amministrazione”.

Ecco il testo della sentenza della Corte Costituzionale.

Fonte Quotidianosanità

SENTENZA DEL TRIBUNALE DI BUSTO ARSIZIO

sentenza crea

Il TAR ribalta la misura unica percentuale per l’indennizzo da danni derivanti da vaccinazioni

Sentenza n. 21704 del 13 ottobre 2009  (Sezione Lavoro, Presidente F. Roselli, Relatore M. La Terza)

E’ iniquo l’utilizzo di un parametro identico per tutti (il 12,5 percento) per risarcire coloro danneggiati in maniera irreversibile da vaccino. Così ha sentenziato il  Tar del Lazio accogliendo un ricorso di una ragazza danneggiata in maniera irreversibile dalla vaccinazione obbligatoria.

La percentuale riduttiva adottata dal Ministero è stata rivista, i giudici hanno stabilito per la ragazza un risarcimento anche per i danni esistenziali, pari al 20 percento dell’indennizzo attribuitole e versato in ritardo o quote non pagate.

I genitori della ragazza, in data  23 luglio 2009  si erano rivolti al Tar per l’annullamento di parte del decreto che non prevede una priorità nei versamenti, né una quantificazione “ad personam” dell’indennizzo decennale in proporzione all’entità dei danni subiti.

I giudici nel valutare che “non appare conforme alla ratio della legge – si legge nella sentenza – adottare un parametro uguale per tutti”, hanno ritenuto opportuno sottolineare l’importanza delle diverse entità e grado d’invalidità come per legge “in funzione della indicazione di una misura massima e quindi sul presupposto di una ragionevole diversificazione”.

Con la Legge 25 febbraio 1992 n. 210 (più volte rivista e corretta) lo Stato Italiano ha fissato un risarcimento pecuniario (indennizzo) per coloro che hanno subito danni irreversibili dopo vaccinazioni, trasfusioni, contagio con persona già indennizzata o personale  sanitario che si siano infettati durante l’esercizio delle proprie funzioni a causa di contatto con sangue o suoi derivati.

Si precisa che la L. 210/92 è inerente al riconoscimento di un “indennizzo”, a prescindere da una dimostrata colpa. Detta attribuzione non esclude la possibilità di rivolgersi all’Autorità Giudiziaria per ottenere un indennizzo/ risarcimento del danno, in caso di comportamenti colposi di terzi (ai sensi dell’art. 2043 del Codice Civile.

Nello specifico si riportano le tipologie previste:

“1. Persone che hanno riportato lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente dell’integrità psicofisica a seguito di: vaccinazioni obbligatorie per legge o per ordinanza di una autorità sanitaria; vaccinazioni non obbligatorie ma effettuate per motivi di lavoro o per incarichi d’ufficio o per poter accedere ad uno stato estero; vaccinazioni non obbligatorie ma effettuate in soggetti a rischio operanti in strutture sanitarie ospedaliere; vaccinazione antipoliomielitica non obbligatoria nel periodo di vigenza della legge 30 luglio 1959, n. 695 (L. 14 ottobre 1999, n. 362, art. 3, c. 3).

2.   Persone non vaccinate che hanno riportato, a seguito ed in conseguenza di contatto con persona vaccinata, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente dell’integrità psico-fisica.

3.   Persone contagiate da virus HIV o da virus dell’epatite a seguito di somministrazione di sangue o suoi derivati, sia periodica (ad es. soggetti affetti da emofilia, talassemia, ecc.) sia occasionale (ad es. in occasione di intervento chirurgico, ecc.).

4.   Personale sanitario di ogni ordine e grado che, durante il servizio, a seguito di contatto diretto con sangue o suoi derivati provenienti da soggetti affetti da infezione da HIV, abbia contratto l’infezione da HIV oppure (sentenza Corte Costituzionale n. 476 del 26 novembre 2002) abbia riportato danni permanenti all’integrità psico-fisica conseguenti a infezione contratta a seguito di contatto con sangue e suoi derivati provenienti da soggetti affetti da epatiti.

5.   Persone che risultino contagiate da HIV o da epatiti virali dal proprio coniuge appartenente ad una delle categorie di persone sopra indicate e per le quali sia già stato riconosciuto il diritto all’indennizzo ai sensi della legge 210/92, nonché i figli dei medesimi contagiati durante la gestazione (art. 2, comma 7, L. 210/92).

6.   Gli eredi di persona danneggiata che, dopo aver presentato la domanda in vita, muoia prima di percepire l’indennizzo.

7.   Parenti aventi diritto (nell’ordine: il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli minorenni, i fratelli maggiorenni), dietro specifica domanda, qualora a causa delle vaccinazioni o delle infermità previste dalla L. 210/92 sia derivata la morte del danneggiato. Gli aventi diritto possono optare fra un assegno reversibile per 15 anni o un assegno una tantum.”

I termini decorrono dal momento della scoperta del danno e sono:

•          3 anni, nei casi di vaccinazione o di epatite post-trasfusionale;

•          10 anni, nei casi di infezione da HIV.

 Fonte  overlex

T.A.R. Lazio, 9 luglio 2009, n. 6707, pres. Di Giuseppe, rel. Taglienti – “DANNO DA VACCINAZIONE E MANCATA EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO” – Antonello NEGRO

è necessario prevedere adeguati parametri intesi a salvaguardare particolari esigenze di salute, di assistenza e familiari dei richiedenti, e ciò in relazione all’eventuale accelerazione dei pagamenti.Il principio, ritiene il Collegio, deve valere evidentemente anche nella fattispecie e deve essere esteso anche alla misura percentuale dell’indennità una tantum, in quanto non appare conforme alla ratio della legge adottare un parametro uguale per tutti, anche se rapportato in percentuale ad indennizzi diversificati. Infatti la diversa rilevanza e gravità dei danni sembra essere presa in considerazione anche e specificamente dall’art. 4 in funzione dell’indicazione di una misura massima e quindi sul presupposto di una ragionevole diversificazione.Nei termini di cui sopra l’art. 3 del D.M 3 aprile 2008 deve essere annullato, salvi gli ulteriori provvedimenti dell’Amministrazione.Per quanto riguarda il risarcimento dei danni il Collegio rileva come, in primo luogo sulle somme da corrispondere, rideterminate in base ai principi precedentemente enunciati, dovranno essere calcolati gli interessi ovvero la rivalutazione monetaria se superiore, a risarcimento della ritardata corresponsione, in ragione della naturale fruttuosità del denaro.Per quanto riguarda il danno morale o esistenziale il Collegio, richiamando i principi posti dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 6572 del 24.3.2006, ritiene che nella fattispecie possa riconoscersi, anche in applicazione dell’art. 115 c.p.c., la sussistenza del danno stesso considerata la patologia che affligge la figlia dei ricorrenti e che impone periodiche e penose cure; la mancata erogazione del contributo dovuto non può non incidere, come riconosciuto in precedenti analoghi (cfr. Corte d’appello di Milano, sezione lavoro sentenze n. 1237/2008 e n. 74/2009), sui valori costituzionalmente tutelati (art. 2 e 38 Cost.) in particolare sul diritto ad affrontare le pene di una grave malattia e di una condizione di vita irreparabilmente compromessa con la dignità alla quale concorre anche la tranquillità economica, espressione qui di solidarietà sociale.

Il danno deve quindi essere liquidato in via equitativa, non essendo possibile individuare aliunde il preciso ammontare, in ragione del 20% della sorte capitale.

 CLICCA SUL LINK DI SEGUITO PER VISUALIZZARE LA SENTENZA

http://www.personaedanno.it/danno-esistenziale/t-a-r-lazio-9-luglio-2009-n-6707-pres-di-giuseppe-rel-taglienti-danno-da-vaccinazione-e-mancata-erogazione-del-contributo-antonello-negro

TRIBUNALE2


CORTE DEI CONTI SEZ. GIURISD.LE REG. LOMBARDIA 14 novembre 2005 (ud.13.1.2005), Sentenza n. 695

 

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE DEI CONTI
SEZIONE GIURISDIZIONALE PER LA REGIONE LOMBARDIA
composta dai magistrati:
Giuseppe NICOLETTI Presidente
Luisa MOTOLESE Componente
Massimiliano ATELLI Componente relatore
ha pronunciato la seguente

SENTENZA
nel giudizio iscritto al n. 21071 del registro di segreteria su istanza della Procura regionale, contro Gabriella Xxx; Giuseppe Jjj; Egisto Hhh, e Mariarosa Yyy.
Letti gli atti introduttivi e gli altri documenti di causa.
Uditi, nella pubblica udienza del 13.1.2005, il relatore Dr. Massimiliano Atelli, gli avv. Tizzi, Rosso e Grassotti, e il Pubblico ministero in persona del Sostituto procuratore generale Dr. Claudio Chiarenza.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Con atto di citazione depositato in data 25.9.2003, la Procura attrice conveniva innanzi a questa Sezione i signori Gabriella Xxx, Egisto Hhh, Mariarosa Yyy e Giuseppe Jjj, operanti a diverso titolo nell’ambito della U.S.S.L. n. 50/52, deducendo quanto segue.
In particolare la Procura Regionale chiede la condanna dei convenuti per due distinte poste di danno.
La prima, per complessive lire 100.000.000 (euro 51.645,69), per la mancata tempestiva attivazione della manleva assicurativa a favore dell’U.S.S.L. anzidetta, da addebitarsi nella misura, rispettivamente, del 60 e del 40 % ai convenuti Xxx e Hhh, all’epoca dei fatti Presidente, la prima, e Responsabile del settore legale, il secondo, dell’Azienda ospedaliera.
L’ulteriore partita di danno, per complessive lire 677.681.915 (euro 349.993,50), per la responsabilità civile riconosciuta con sentenza del Tribunale di Cremona come derivante dal trattamento vaccinale praticato dalla convenuta Yyy, nell’assenza del dr. Jjj, al minore Kkk. Tale posta è per la Procura regionale da ripartirsi tra questi due ultimi convenuti nella misura del 50 % ciascuno.

PER CONTINUARE A LEGGERE LA SENTENZA CLICCARE IL SEGUENTE LINK

http://www.ambientediritto.it/sentenze/2005/Corte%20Conti%20-%20G.E/C.Conti%20Lombardia%202005%20n.695.htm

http://www.altalex.com/index.php?idnot=53016

Bambina invalida dopo vaccino:
il ministero della Salute deve risarcirla
VACCINOANTINFLUENZALE

FONTE IL MESSAGGERO

La Corte dei Conti ha riconosciuto la sclerosi multipla come danno da vaccino

http://www.laleva.cc/cura/vaccini_news.html#Anchor-La-49575

http://www.aism.it/forum/default.aspx?g=posts&m=22991


Sentenza Sclerosi Multipla

Sezione Giurisdizionale Regionale della Corte dei conti per la Puglia, , Giud.Un. Raeli, ordinanza n. 129 dell’11 giugno 2002, Russo ( avv. Giangregorio ) c. Ministero della Difesa ( n.c. )***

E’ non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 169 d.p.r. 29 dicembre 1973 n.1092 per contrasto con l’art. 3 Cost., sotto il profilo del canone di ragionevolezza, nella parte in cui non estende il termine decennale di presentazione della domanda di pensione privilegiata in relazione alla sclerosi multipla.

Omissis…. (ACCEDERE CLICCANDO IL LINK DI SEGUITO)

Sentenza Francia Sclerosi Multipla

http://www.legifrance.gouv.fr/affichJuriAdmin.do?oldAction=rechJuriAdmin&idTexte=CETATEXT000019161156&fastReqId=1066763976&fastPos=1


SENTENZE E LINK CORRELATI

http://www.giurcost.org/decisioni/2006/0342s-06.html

http://www.diritto-in-rete.com/sentenza.asp?id=959

http://www.corvelva.org/?page_id=118

http://www.comilva.org/sites/default/files/CC_S_27_19980223.pdf
http://www.emergenzautismo.org/content/view/418/71/
 http://www.genitoricontroautismo.org/index.php?
option=com_content&task=view&id=797&Itemid=1&lang=it_IT
http://www.eius.it/giurisprudenza/2000/2,00,061,0.asp
http://www.giurcost.org/decisioni/2006/0342s-06.html
http://www.aduc.it/notizia/ministero+salute+condannato+epilessia+dopo+vaccino_103213.php

http://www.informasalus.it/it/articoli/coma-vaccino-risarcita.phphttp://www.initiativecitoyenne.be/article-la-preuve-du-defaut-d-un-vaccin-contre-l-hepatite-b-112474945.html

http://www.dailymail.co.uk/…/Panel-rules-MMR-jab-girl…
http://www.juricaf.org/arret/FRANCE-CONSEILDETAT-20121121-344561
http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2010/03/28/news/cieco-per-il-vaccino-risarcito-dopo-42-anni-1.1780446
http://www.huffingtonpost.com/david-kirby/post2468343_b_2468343.html

http://www.uscfc.uscourts.gov/sites/default/files/CAMPBELL-SMITH.MOJABI-PROFFER.12.13.2012.pdf


Aumento di contenziosi e sanzioni nel periodo 1991-2010 con importanti aziende farmaceutiche.
http://www.omsj.org/…/scale-of-pharma-criminal-fraud…

Affetta da poliomelite risarcita dopo 43 anni

TRENTO.Ci sono voluti 43 anni, ma alla fine ce l’ha fatta. Una donna trentina è riuscita a farsi riconoscere dal tribunale di Trento il diritto all’indennizzo per aver contratto – dall’età di pochi mesi – la poliomelite a seguito della vaccinazione obbligatoria. Si tratta di una sentenza storica, che apre la strada a molte altre cause di risarcimento. La sentenza porta la firma del giudice del lavoro Giorgio Flaim, che ha condannato il Ministero della Salute a risarcire la ricorrente colpita da poliomielite 43 anni fa dopo essere stata vaccinata col vaccino Salk. La sentenza – come dicevamo – è destinata ad aprire la strada ad altre cause simili: mai infatti era stato riconosciuto un risarcimento a tanto tempo di distanza.

http://ricerca.gelocal.it/corrierealpi/archivio/corrierealpi/2003/12/16/BLRPO_AZR06.html


Sentenza positiva del Tribunale di Milano del 14.12.2012

http://www.marchemontinari.altervista.org/alterpages/files/Sentenzatribunalemilano.pdf

FRANCIA RENNES 20 FEBBRAIO 2013 ULTERIORE SENTENZA POSITIVA CORRELAZIONE VACCINO EPATITE B – SCLEROSI MULTIPLA

http://ddata.over-blog.com/…/Communique-Arret-C.-appel…

 

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vaccini sicuri analizziamoli

Morbillo:i casi e le epidemie segnalate dal CDC

Morbillo,i casi e le epidemie

 ***Morbillo,610 casi confermati e segnalati dal CDC (2014) ***

verità

Dal 1 gennaio fino al 29 novembre 2014, ci sono stati 610 confermati casi di morbillo, segnalati dal CDC, per l’immunizzazione e malattie respiratorie (NCIRD).Questo è il più alto numero di casi di morbillo documentato negli Stati Uniti dal 2000.

 I casi di morbillo e focolai da 1 gennaio-29 Novembre, 2014. 610 casi segnalati in 24 stati: Alabama, California, Connecticut, Hawaii, Illinois, Indiana, Kansas, Massachusetts, Michigan, Minnesota, Missouri, Nebraska, New Jersey, New Mexico, New York, Ohio, Oregon, Pennsylvania, Tennessee, Texas, Utah, Virginia, Wisconsin, e Washington. 20outbreaks che rappresentano l'89% dei casi segnalati quest'anno. Annual casi segnalati hanno spaziato da un minimo di 37 nel 2004, a un massimo di 220 nel 2011

La maggior parte delle persone che ha contratto il morbillo è vaccinata.

Il morbillo è ancora comune in molte parti del mondo, tra cui alcuni paesi in Europa, Asia, Pacifico e Africa.

Aspettando fonti maggiori siamo in attesa sui grafici relativi a tutto l’anno 2014

fonte tratta dal sito

CDC. Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. CDC 24/7: salvare vite umane. Protezione delle persone.

*** Qualche Nozione di questa malattia e relativo vaccino***

 

La malattia “MORBILLO”

morbillo

Il morbillo è una malattia infettiva molto contagiosa causata da un virus a RNA del genere Morbillivirus (famiglia deiParamixovidae) che si trasmette attraverso le prime vie respiratorie e, dopo una incubazione di 10-14 giorni, si manifesta con fenomeni catarrali e un tipico esantema. I primi sintomi sono simili a quelli di un raffreddore (tosse secca, rinorrea, congiuntivite) con una febbre che diventa sempre più alta. Successivamente appaiono dei puntini bianchi all’interno della bocca. Dopo 3-4 giorni, appare l’eruzione cutanea caratteristica (esantema), composta di piccoli punti color rosso vivo, prima dietro le orecchie e sul viso e poi su tutto il resto del corpo.

L’eruzione dura da 4 a 7 giorni e scompare a cominciare dal collo; a volte rimane una desquamazione per qualche giorno. I neonati sono di solito protetti dagli anticorpi ricevuti dalla madre almeno fino al primo anno di vita, se la madre ha precedentemente avuto il morbillo in modo naturale, mentre i neonati di mamme vaccinate possono ammalarsi più facilmente di morbillo. La malattia naturale fornisce un’immunità che dura tutta la vita. Il morbillo, in popolazioni esposte al contagio, non è assolutamente da considerarsi una malattia grave e la cura consiste nel lasciare che la malattia segua il suo corso; le complicazioni della malattia naturale sono relativamente rare e sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefalite.

Le gravi complicanze neurologiche (encefalite acuta, panencefalite subacuta sclerosante, sclerosi multipla, ritardo mentale, sordità) si riscontrano quasi sempre nei bambini malnutriti o nelle persone immunodepresse o debilitate da malattie già in atto (sia acute che croniche), come è accaduto nei decenni passati, specialmente nel periodo bellico. Inoltre, va detto che il morbillo in realtà è una malattia virale che può essere efficacemente combattuta da un organismo in buone condizioni generali. … L’incidenza dell’encefalite è di un evento su 2000 casi di morbillo e l’incidenza della panencefalite è di 1-5 casi ogni milione. La mortalità delle encefaliti post-morbillo se è del 5%, quindi un bambino ogni 10.000 può morire di complicanze.

 

Il vaccino  vaccino

Il vaccino antimorbilloso è formato da virus vivi attenuati che forniscono una protezione limitata nel tempo (forse 8-10 anni; i più ottimisti pensano anche 15 anni). La malattia naturale, invece, lascia un’immunità permanente. La vaccinazione può causare encefalite/encefalopatia o morte e si è sempre detto che accade con una frequenza circa 500-1000 volte inferiore rispetto i soggetti colpiti dalla malattia naturale, perché si è sempre parlato di 1-2 casi ogni milione di dosi. Recentemente, però, la letteratura fornisce incidenze molto più elevate. Ad esempio, in uno studio pubblicato sul The Lancetnel 1993 è stato indicato che l’incidenza della meningite asettica è di 1 caso ogni 11.000 vaccinazioni e uno studio giapponese del 1996 (che è lo studio più accurato in letteratura perché si è basato su dati di farmacovigilanza attiva e ha coinvolto un elevatissimo numero di pediatri) ha dato stime di 0,7 casi ogni 1000 vaccinati.

Quindi, pare che le encefaliti/meningiti da vaccino abbiano una incidenza del tutto sovrapponibile a quelle causate dal morbillo naturale. Oltre a questo, è però noto che il pericolo ancora più frequente del vaccino dovrebbe essere quello di causare patologie autoimmunitarie a breve o a lunga comparsa (e quindi anche nell’età adulta), ma gli studi condotti si fermano a poche settimane dal vaccino e pertanto non ci sveleranno mai i danni tardivi di questa vaccinazione. … Oltre ad effetti indesiderati lievi, questo vaccino può causare casi, sicuramente meno frequenti ma per questo non trascurabili, di convulsioni (0,01-1%), incapacità di coordinamento, incapacità di apprendimento, ritardi nello sviluppo, meningite asettica, attacchi apoplettici, emiparesi, piastrinopenia, autismo e altre patologie rare, addirittura con alcuni casi di morte. Inoltre, si sta indagando sulla possibile relazione tra il vaccino e la sclerosi multipla, la sindrome di Rye, la sindrome di Guillain-Barrè, alcune patologie a carico della coagulazione del sangue e il diabete mellito insulino-dipendente di I tipo.

Dato che il vaccino viene prodotto in colture di cellule di embrioni di pollo, la vaccinazione è controindicata in soggetti allergici all’uovo.

È controindicata anche nei soggetti allergici alla neomicina, perché questo antibiotico viene aggiunto nella fiala del vaccino come conservante. Contenendo un virus attenuato, la vaccinazione è controindicata pure in bambini immunodepressi.

SAREBBE QUINDI UTILE EFFETTUALE LE RELATIVE ANALISI PRIMA DI EFFETTUARE QUALSIASI VACCINAZIONE.COME MAI NON VIENE FATTO?

Questo vaccino, che è generalmente consigliato in associazione al vaccino antiparotitico e antirosolia (vaccino trivalente MPR), viene somministrato per via sottocutanea (parte alta del braccio) in 2 dosi: a 13-15 mesi di vita e poi con un richiamo a 5-15 anni perché si è visto che la copertura della vaccinazione ha una durata media di circa 10-12 anni. … Negli USA, dove una grande campagna pubblicitaria ha favorito la vaccinazione di massa dal 1963, vengono continuamente segnalate epidemie di morbillo tra coloro che sono stati vaccinati e, nel 1984, il 58% dei casi di morbillo tra bambini in età scolare avvenne proprio tra i vaccinati (ciò testimonia anche la scarsa durata nel tempo della protezione offerta dalla vaccinazione).Nei Paesi, come il nostro, in cui la vaccinazione antimorbillosa è molto praticata, si sta assistendo già da vari anni ad un calo dei casi di morbillo nei bambini di 3-6 anni, mentre c’è stato un netto aumento della patologia negli adolescenti o, peggio ancora, nei giovani adulti. In questi casi, però, il rischio di complicanze, comprese la poliomielite e le encefalopatie, sono nettamente più frequenti di quelle che si manifestano in età pediatrica.

 

***Di seguito, il link di riferimento del nostro Blog con dati e grafici***

ANDAMENTO DELLE MALATTIE DATI UFFICIALI

https://vacciniinforma.it/?p=83

 

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Morbillo,dati e statistiche ufficiali

R

Morbillo: Dati e statistiche Ufficiali del governo Britannico.


MORTI IN INGHILTERRA E GALLES


STATISTICA E RICERCA.


MORBILLO: RISULTATI REGIONALI 2014
Sorveglianza integrata del morbillo e della rosolia
Rapporto n. 11 dicembre 2014 e gennaio 2015

in Italia, su un totale di 1.674 casi di morbillo segnalati nel 2014, solo il 57,8% (pari a 967 casi) ha avuto una conferma di laboratorio (range regionale: 27,3% – 94,7%); ciò significa che il 42,2% ovvero in 707 tale conferma non si è avuta per cui il presunto morbillo probabilmente non era tale. Sempre in Italia, il maggior numero dei casi è stato segnalato da 6 regioni: Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria, Lazio, Lombardia e Sardegna che insieme hanno segnalato circa l’80,8% dei casi totali (Piemonte 31,4%, Emilia-Romagna 12,3%, Liguria 11,8%, Lazio 10,6%, Lombardia
8,7%, Sardegna 6,0%).
In Italia, nel 2014, l’incidenza dei casi di morbillo è stata pari a 2,8 casi per 100.000 abitanti. L’incidenza più elevata è stata osservata in Liguria con 12,4 casi per 100.000 abitanti, seguita dal Piemonte con 11,9, dalla Sardegna e dall’Emilia-Romagna rispettivamente con 6,0 e 4,6 casi per 100.000 abitanti.

Il rapporto è accessibile on line al seguente indirizzo:https://www.epicentro.iss.it/prob…/morbillo/bollettino.asp

 

 

Anno Notifiche Totale Morti
1940 409.521 857
1941 409.715 1.145
1942 286.341 458
1943 376.104 773
1944 158.479 243
1945 446.796 729
1946 160.402 204
1947 393.787 644
1948 399.606 327
1949 385.935 307
1950 367.725 221
1951 616.182 317
1952 389.502 141
1953 545.050 242
1954 146.995 45
1955 693.803 174
1956 160.556 28
1957 633.678 94
1958 259.308 49
1959 539.524 98
1960 159.364 31
1961 763.531 152
1962 184.895 39
1963 601.255 127
1964 306.801 73
1965 502.209 115
1966 343.642 80
1967 460.407 99
1968 236.154 51
1969 142.111 36
1970 307.408 42
1971 135.241 28
1972 145.916 29
1973 152.578 33
1974 109.636 20
1975 143.072 16
1976 55.502 14
1977 173.361 23
1978 124.067 20
1979 77.363 17
1980 139.487 26
1981 52.979 15
1982 94.195 13
1983 103.700 16
1984 62.079 10
1985 97.408 11
1986 82.054 10
1987 42.158 6
1988 86.001 16
1989 26.222 3
1990 13.302 1
1991 9.680 1
1992 10.268 2
1993 9.612 4
1994 16.375 0
1995 7.447 1
1996 5.614 0
1997 3.962 3
1998 3.728 3
1999 2.438 3
2000 2.378 1
2001 2.250 1
2002 3.232 1 *
2003 2.488 0
2004 2.356 1
2005 2.089 0
2006 3.705 1
2007 3.670 1
2008 5.088 2
2009 5.191 1
2010 2.235 0
2011 2.355 1
2012 4.210 1
2013 ** 6.102 1

* Noto che non sia infezione da morbillo


** Dati provvisori


Fonte: Ufficio per le statistiche nazionali


Prima del 2006, l’ultima morte per morbillo è avvenuta nel 1992.


Nel 2006, morì per morbillo,un ragazzo di 13 anni che aveva una malattia polmonare  e stava prendendo farmaci immunosoppressori. Un’altra morte causa morbillo,è avvenuta nel 2008 in un bambino non vaccinato con immunodeficienza congenita, la cui condizione non ha richiesto il trattamento con immunoglobuline.


Nel 2013, è stato segnalato 1 decesso per un uomo di 25 anni, dopo la polmonite acuta come complicanza del morbillo. Tutti gli altri morti per morbillo dal 1992 sopra riportati, appartengono ad un’età elevata (in individui più anziani) e si parla di morte per complicanze causate dagli effetti tardivi del morbillo.


Dati di sorveglianza attuali


Principali sviluppi

Segnalazione di settembre 2013 – agosto 2014; i dati di sorveglianza del morbillo e dati epidemia a fine agosto 2014


  • Durante il recente periodo dei 12 mesi (settembre 2013 – agosto 2014), 30 paesi UE / SEE ,hanno segnalato 5 309 casi.

  • Germania, Italia e Paesi Bassi hanno riportato 3 876 casi, pari al 73% dei casi in questo periodo.

  • In dieci paesi, il tasso di morbillo notifica era meno di un caso ogni milione di abitanti nel corso degli ultimi 12 mesi. Più alti tassi ,sono quelli osservati nella Repubblica Ceca (20,8 per milione), l’Italia (34,4) e Paesi Bassi (79,8).

  • Il 57% per cento dei casi ha avuto un risultato positivo contro il morbillo (sierologia, rilevamento di virus, o di isolamento).
  • Dei 5309 casi, l’80% sono stati vaccinati, l’8% erano stati vaccinati con una dose, 4% con due dosi, 1% con un numero imprecisato di dosi e il 7% aveva uno stato vaccinale sconosciuto.

  • Nel gruppo per la vaccinazione MMR per l’ infanzia (età 1-4 anni), il 76% dei casi sono stati vaccinati, il 17% sono stati vaccinati con una dose, 3% con due dosi o più, 1% con un numero imprecisato di dosi e 3% ha avuto un stato vaccinale sconosciuto.

  • Una morte morbillo-correlata è stata riportata durante il periodo settembre 2013 – agosto 2014 e cinque casi sono stati complicati da encefalite acuta morbillo.

Questa sezione

Gli ultimi dati di sorveglianza
gli ultimi dati mensili sul morbillo presentati da paesi UE / SEE al CEPCM. Il numero di casi segnalati devono essere trattati come dati preliminari.

Relazioni di monitoraggio
Questi dati si basano su una maggiore sorveglianza da ECDC, siti web nazionali, di allarme rapido e di reazione (SARR), convalidati i media e la comunicazione per le autorità nazionali.

Morbillo mappe
su base mensile Mappe di casi di morbillo segnalati, da parte dei paesi UE / SEE al CEPCM tramite il sistema europeo di sorveglianza (TESSy).

Archivio: EUVAC.net rapporti
rapporti di sorveglianza delle malattie prevenibili da vaccino pubblicati dalla EUVAC.Net 1999-2011.

Il morbillo e la rosolia relazioni di controllo

  • Il morbillo e la rosolia monitoraggio – luglio 2014 15 agosto 2014
  • Il morbillo e la rosolia, il monitoraggio Aprile 2014 27 Maggio 2014
  • Il morbillo e rosolia relazione di monitoraggio, Gennaio – Dicembre 2013 28 Feb 2014
  • Il morbillo e la rosolia, il monitoraggio ottobre 2013 7 gennaio 2014
  • Morbillo e della Rosolia monitoraggio, giugno 2013 1 Agosto 2013

TUTTO QUESTO POTRA’ ESSERE CONSULTATO CLICCANDO SULLA SEGUENTE FONTE


http://www.ecdc.europa.eu/en/healthtopics/measles/epidemiological_data/pages/annual_epidemiological_reports.aspx
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IL MORBILLO NON È LA NUOVA PESTE

IL MORBILLO NON È LA NUOVA PESTE

 5 agosto 2014

morbillo

La situazione in Italia

Il morbillo è da qualche tempo sotto le luci della ribalta. Vengono segnalati con puntualità i casi che si verificano un po’ in tutta Italia, sia tra la popolazione generale che tra gruppi particolari, come personale sanitario o studenti in medicina. Facciamo il punto su questa malattia.

Nel nostro paese è’ stato istituito un sistema nazionale di sorveglianza del morbillo con la lettera circolare del Ministero della Salute del 20 febbraio 2013 in base agli obiettivi del Piano nazionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 2010-2015 (Pnemorc).Per raccogliere i dati sui casi notificati di morbillo e rosolia è stata creata un’apposita piattaforma web, disponibile sul sito del sistema di sorveglianza integrata del morbillo e della rosolia.

A partire da gennaio 2014, il reparto di Epidemiologia delle malattie Infettive (Cnesps), con il contributo del reparto di Malattie virali e vaccini attenuati (Mipi) dell’Istituto superiore di sanità, presenta su EpiCentro i dati nazionali della sorveglianza integrata in un bollettino periodico “Morbillo & Rosolia News” a cadenza mensile.

Analoga attenzione avviene a livello europeo. Se lo sforzo per avere dati aggiornati in tempo quasi reale sulla malattia e sulle possibili complicanze è imponente, è del tutto assente qualsiasi accenno a programmi di vaccino vigilanza attiva protratti nel tempo, che registrino la possibili reazioni avverse e gli effetti collaterali della vaccinazione. Il punto, lo ribadiamo, è di valutare in termini corretti il rapporto rischio/beneficio della vaccinazione, che si inserisce comunque in un programma che prevede 8-9 precedenti immunizzazioni contro altrettante malattie, che possono arrivare sino a 27 inoculi comprendendo i richiami. Cosa succeda al sistema immunitario del bambino a distanza di tempo (a breve, medio e lungo termine) dopo tutte queste somministrazioni, soprattutto iniziate nei primi mesi di vita, rimane sconosciuto.

La situazione in Europa

La strategia del catastrofismo, che è ricorrente quando si parla di vaccini, sottolinea la pericolosità della malattia, la sua diffusione, il rischio delle complicazioni. Riteniamo pertanto utile fornire i dati reali perché ognuno possa farsene un’idea personale. Il numero di casi di morbillo segnalati nella Regione europea dell’Oms nel primo trimestre del 2014 è diminuito del 19% rispetto allo stesso periodo del 2013. Sono stati segnalati 6335 casi in 28 Paesi (21 Paesi hanno segnalato zero casi). L’83% dei casi è stato segnalato da 4 Paesi: Federazione Russa (n=2590; 41%), Ucraina (n=977; 15%), Georgia (930; 15%) e Italia (791; 12%). Tra i 28 Stati membri dell’Ue i casi segnalati sono stati 1390, corrispondenti al 25% dei casi segnalati nella regione. Il 62% dei casi totali è stato confermato in laboratorio e oltre il 40% dei casi sono rappresentati da adulti di età ≥20 anni. Il 10% dei casi si è verificato in bambini sotto l’anno di età1. Oltre 3000 casi sono stati ricoverati ( i motivi non sono precisati).

morbillo1

 

La situazione in Italia

In Italia i casi segnalati dall’inizio dell’anno sono 1259; di questi il 51,5% è stato confermato in laboratorio. Nel 2013 erano stati 2.247. Nel 2014 Il maggior numero di casi del 2014 si è verificato in Piemonte, Liguria e Emilia-Romagna che insieme hanno segnalato il 66,3% dei casi osservati (Piemonte 39,2%, Liguria 15,0% e Emilia-Romagna 12,1%). L’incidenza dei casi di morbillo nei primi cinque mesi del 2014 è stata pari a 2,1 casi per 100.000 abitanti. L’incidenza più elevata è stata osservata in Liguria con 12,1 casi per 100.000, seguita dal Piemonte con 11,3 e dall’Emilia-Romagna e dalla Sardegna con 3,5 e 3,3 casi per 100.000 rispettivamente.

morbillo2

Le Province Autonome di Bolzano e Trento segnalano un’incidenza della malattia inferiore alla media nazionale nonostante una copertura vaccinale molto al di sotto della media nazionale (rispettivamente 71,5% e 87,4% nel 2012)2

morbillo3

L’età del morbillo

Più della metà dei casi (57%) aveva un’età compresa tra 15 e 39 anni (età mediana: 22 anni). La maggior parte dei casi (720 casi pari al 57,2%) si è verificato nella fascia di età 15-39 anni. Il 13,2% dei casi (n=166) sono stati osservati in bambini al di sotto dei cinque anni di età, di cui 50 in bambini con meno di un anno. L’85% era non vaccinato3.

morbillo4

La ripartizione per età dei casi di morbillo in Italia ricalca quanto si registra in Paesi con programmi vaccinali simili: l’ incremento della malattia tra i bambini al di sotto dell’anno di età e tra adolescenti e adulti.

Il morbillo nei lattanti

Da malattia eccezionale nel primo anno di vita del bambino4, grazie alla protezione conferita dagli anticorpi materni, oggi è sempre più frequente anche in lattanti di pochi mesi5. Questo succede perché le donne in età fertile che non hanno avuto la malattia naturale ma che sono state vaccinate sono dotate di livelli di anticorpi più bassi di quelle che hanno superato il morbillo in modo naturale 6 7 e trasmettono al neonato una protezione inferiore. Ad 8 mesi di età il 49% dei bambini nati da madre che avevano avuto la malattia naturale presentava ancora anticorpi contro il morbillo, contro il 15% dei bimbi nati da madri vaccinate8.

Un altro studio ha constatato che il livello anticorpale nelle donne vaccinate è la metà di quello che si registra dopo il superamento dell’infezione naturale.9 Inoltre la ridotta circolazione del virus comporta un abbassamento dei livelli anticorpali anche in donne che da bambine avevano avuto il morbillo. Molti studi clinici hanno dimostrato che i figli delle madri con immunità indotta dalla vaccinazione perdono gli anticorpi passivi più precocemente di quanto non avvenga nei figli di madri che hanno superato la malattia naturale. Pertanto, i figli di madri vaccinate diventano suscettibili al virus del morbillo in età più precoce e allora dovrebbero essere vaccinati più precocemente (verso i 9 mesi) degli altri 10 11, nonostante ciò comporti una maggior probabilità di causare danni da vaccino.

AUMENTO DELLA FREQUENZA NEI LATTANTI FINO AD 1 ANNO DI ETA’

 

morbillo5

Nel 1963, prima dell’introduzione della vaccinazione contro il morbillo, la malattia era rara nei bambini sotto l’anno di età. Nel 1992, molti anni dopo l’introduzione della vaccinazione, diminuisce il numero di mamme con immunità naturale diminuisce, ed aumentano le percentuali di casi di malattia nel primo anno di vita.

Fonte CDC degli USA. Tratto da Miller N:Z. Vaccines, Autism and Childhood Disorders New Atlantean Press

Il morbillo negli adolescenti e negli adulti

Gli anticorpi prodotti dalla vaccinazione con il passare del tempo, in base anche a fattori personali non noti, diminuiscono gradualmente fino a diventare non più dosabili e facendo perdere la protezione. È stato calcolato che il declino degli anticorpi antimorbillo dopo vaccinazione sia del 5,6% ogni anno, con un tempo di dimezzamento (emivita) di 12 anni 12. È ampiamente noto, invece, che gli anticorpi formati in seguito ad una infezione morbillosa naturale lasci un’immunità umorale molto più duratura13.

AUMENTO DELLA FREQUENZA IN RAGAZZI OLTRE I 10 ANNI

 

morbillo6

Prima dell’introduzione della vaccinazione contro il morbillo, negli anni 1960-64 solo il 10% dei casi riguardava ragazzi di età superiore ai 10 anni e solo il 3% di età superiore ai 15 anni. Già nel 1977, dopo l’introduzione della vaccinazione, il 60% dei casi riguardava ragazzi di età superiore ai 10 anni ed il 26% persone di età superiore ai 15 anni. Questo trend continua ad aumentare.

L’epidemia di morbillo del 2009 in Europa evidenzia chiaramente la distribuzione dei casi di malattia

morbillo7

 

Epidemie nonostante la vaccinazione

La diminuzione dell’efficacia protettiva causata dalla riduzione e dalla scomparsa degli anticorpi è la causa di piccoli focolai epidemici anche in Paesi con coperture vaccinali ritenute adeguate (95% della popolazione con 2 dosi di vaccino). Citiamo qui, per brevità solo l’ epidemia in Pensylvania del 2003, che ha riguardato una comunità di studenti vaccinati nel 94,9% con due dosi di vaccino, e nel 3,9% con una dose14 e l’esempio della vicina Ferrara, dove una copertura vaccinale del 96,7% nel 2008 non ha impedito il verificarsi nel periodo gennaio-luglio 2010 di 23 casi di morbillo (19 confermati in laboratorio). Di questi 2 casi hanno riguardato la fascia di età 0-12 mesi; 2 i bambini da 1 a 9 anni; 5 i ragazzi da 10 a 14 anni, e 10 persone di età superiore15.

Ad oggi la malattia riguarda principalmente i non vaccinati, ma, come afferma lo stesso Epicentro, nel futuro riguarderà sempre di più i vaccinati:

  • Tra i 1047 casi di morbillo segnalati in Italia tra gennaio e aprile 2014, 65 (6,2%) erano vaccinati con una dose e 5 (0,5%) avevano ricevuto due dosi. Il fatto che si verifichino casi di morbillo tra persone vaccinate è atteso visto che nessun vaccino è efficace al 100%. Una singola dose di vaccino contro il morbillo, somministrato sopra i 12 mesi di età, ha un’efficacia stimata superiore al 95% mentre due dosi sono in grado di proteggere il 99% dei vaccinati. Questo significa che il 5% delle persone vaccinate con una sola dose e l’1% circa di quelli vaccinati con due dosi non rispondono alla vaccinazione. In caso di introduzione del virus del morbillo in una popolazione con elevate coperture vaccinali, poiché la maggior parte delle persone è vaccinata, può accadere che il numero assoluto di casi di malattia tra i soggetti vaccinati superi quello dei soggetti non vaccinati. La proporzione di casi tra i non vaccinati però resta di gran lunga maggiore rispetto a quella tra i vaccinati.16

Le complicazioni della malattia

Le complicanze segnalate sono di modesta entità clinica. Non è stato riportato alcun caso di encefalite.

morbillo8

Non è riferita la distribuzione delle complicazioni nelle varie fasce di età, né lo stato di salute generale pregresso di chi le manifesta, né la diversa incidenza tra vaccinati e non vaccinati e, soprattutto, le condizioni igienico-sanitarie in cui vivono questi soggetti. Le statistiche tendono a raggruppare insieme bambini che vivono in contesti molto differenti: è molto diverso il decorso della malattia in chi abita in un quartiere borghese di una capitale europea rispetto a bambini rom che vivono in accampamenti. I determinanti sociali di salute sono fondamentali per l’evoluzione di tutte le malattie, comprese quelle infettive. I dati Usa indicano il differente esito della malattia in base alla condizione economica della famiglia e dell’ area geografica in cui vive, con differenti possibilità di accesso a cure efficienti. 17

morbillo9

 

morbillo10

Le reazioni avverse della vaccinazione

La vaccinazione singola contro il morbillo non è più in commercio, così come quella della rosolia. Le reazioni avverse fanno riferimento principalmente al vaccino trivalente MPR. Questo può causare reazioni locali nella sede di inoculazione (tumefazione, indurimento, dolore) e reazioni generali, alcune ascrivibili all’antibiotico contenuto, o ad altri eccipienti18 presenti nella preparazione (reazioni allergiche), altre all’azione dei virus attenuati. Questa vaccinazione è l’unica in uso che contiene virus vivi.

Le più frequenti riguardano la febbre (tra il 7° ed il 12° giorno), un esantema di breve durata, e l’ingrossamento delle linfoghiandole regionali. Le reazioni anafilattiche sono rare, mentre più numerose sono le segnalazioni di manifestazioni allergiche, quali rash cutanei e orticaria19, broncospasmo, laringospasmo, asma20, edema angioneurotico21, edema emorragico acuto 22 23 24 25, reazioni da ipersensibilità. Con maggiore frequenza può insorgere la porpora trombocitopenica26 (malattia autoimmune in cui le piastrine diminuiscono in numero importante), anche grave.27Tra gli eventi avversi a carico del sistema nervoso28, sono state riportate :meningite asettica29 30, crisi convulsive gravi, malattie demielinizzanti ed encefalopatia31, encefalite32 33, sindrome di Guillan-Barré34, mielite trasversa, sindrome di Reye, paralisi di nervi cranici35, neurite ottica36, retinopatia37, perdita dell’udito, atassia cerebellare.38 Proprio a causa di gravi complicanze neurologiche è stato ritirato dal commercio il vaccino Priorix nel 2004 ed è stata avviata un’indagine contro la ditta produttrice.39

Anche il vaccino Morupar è stato ritirato dal commercio il 16 marzo 2006 a causa delle reazioni avverse a carico del sistema nervoso centrale. L’encefalopatia seguita da danni neurologici permanenti o addirittura dalla morte del vaccinato è argomento dibattuto 40 41.

Del rapporto tra questa vaccinazione e l’autismo ne parlerò in altra occasione.

 

Punti chiave

  • E’ attivo un imponente servizio di sorveglianza sulla malattia-morbillo, non esistono analoghe iniziative per valutare l’azione della vaccinazione
  • Nonostante il clamore sui media, il morbillo in Europa nel primo trimestre del 2014 è diminuito del 19% rispetto allo stesso periodo del 2013
  • In Italia i casi segnalati dall’inizio dell’anno sono 1259; solo il 51,5% è stato confermato in laboratorio
  • Regioni con minor coperture vaccinali rispetto alla media nazionale non hanno segnalato una frequenza maggiore di casi di malattia
  • Il morbillo oggi è più frequente tra i lattanti e i bambini al di sotto dell’anno di età, e tra adolescenti e adulti
  • L’immunità conferita vaccinazione è limitata nel tempo
  • Le complicazioni segnalate in Italia non sono gravi
  • Il decorso della malattia è più sfavorevole in soggetti che vivono in condizioni igienico-sanitarie svantaggiate
  • Il vaccino può causare reazioni avverse e effetti collaterali, al di là del discusso rapporto con l’autismo 

Le affermazioni del Dr. Eugenio Serravalle

1 Dal bollettino “Who EpiBrief 2/2014” pubblicato a luglio 2014 dall’Oms Europa.

http://www.euro.who.int/__data/assets/pdf_file/0020/254234/EpiBrief_2_2014-rev3-with-data.pdf?ua=1

 

2 Il sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali: Basilicata, Liguria, Marche, PA Bolzano, PA Trento, Toscana, Umbria, Veneto Report 2012 Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

3  http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/bollettino/R&M_News_2014_07.pdf


4   Bartolozzi G. Vaccini e Vaccinazioni. Masson, Milano, 2a edizione , 2005


5 Wairagkar NS, et al Isolation of measles virus below 4 mounths of age during an outbreak in Pune, India. Lancet 1998;351:495-6


6 Nates S. V., Cumino A. et al. Measles antibody in pregnant Argentinian women relative to vaccine-induce immunity and natural infection. Pediatr Infect Dis J 18: 937-9, 1999


7 Linder N., Tallen-Gozani E. et al. Placentar transfer of measles antibodies: effect of gestional age and maternal vaccination status. Vaccine 22: 1509-14, 2004


8 De Serres G et al Passive immunity against measles during the first 8 mounths of life of infant born to vaccinated mothers or to mothers who sustained measles Vaccine 1997;15:620-23


9 Nates SV, Giordano MO, et al Loss of maternally derived measles immunity in Argentinian infants Pediatr Infect Dis 1998;17:313-6


10 Maldonado Y. A., Lawrence E. C. et al. Early loss of passive measles antibody in infants of mothers with vaccine-induced immunity. Pediatrics 96:n 47-50, 1995


11 Markowitz L. E., Albrecht P. et al. Changing levels of measles antibody titers in women and children in the United States: impact on response to vaccination. Pediatrics 97: 53-8, 1996


12 Mossong J., O’Callaghan C. J. et al. Modelling antibody response to measles vaccine and subsequent waning of immunity in a low exposure population. Vaccine 19: 523-9, 2001


13 Bartolozzi G. Vaccini e Vaccinazioni. Masson, Milano, 2a edizione, 2005,


14 Yeung LF, Lurie P, Dayan G, Eduardo E, Britz PH, Redd SB, Papania MJ,Seward JF A limited measles outbreak in a highly vaccinated US boarding school Pediatrics. 2005 Dec;116(6):1287-91.


15 Cova M, Cucchi A, Turlà G, Codecà B, Buriani O, Gabutti G. Spotlight on measles 2010: Increased measles transmission in Ferrara, Italy, despite high vaccination coverage, March to May 2010. Euro Surveill. 2010;15(50):pii=19747. Available online:


http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=19747


16 http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/CopertureFocolai2014.asp


 

17 I dati sono tarrti da: Measles Mortality in the United States 1971-1975 Sister Jeffrey Enghelardt, Neal A. Halsey MD. Donald Eddins and Alan R: Hinman MD


18Patja A et al Allergic reations to measles-mumps-rubella vaccination Pediatrics 2001;107(2)E27


19Olesen AB, Juul S, et al Atopic dermatitis is increased following vaccination for measles, mumps, and rubella. Acta Derm Venereol 2003;83(6):445-450


20 Alm JS et al Atopy in children of families with an antroposophic lifestyle. The Lancet 1999,3531457


21 Lakshman R, Finn A MMR vaccine and allergy Arch dis child 2000;82:93


22 C. Ghitti, H. Sangalli, L. Pozzi, V. D’Apolito, E. Rossi, L. Gnecchi, R. Lucchini. EDEMA EMORRAGICO ACUTO INFANTILE: VACCINAZIONE ANTI-MORBILLO, PAROTITE E ROSOLIA COME POSSIBILE CAUSA SCATENANTE.Medico e Bambino pagine elettroniche 2011; 14(7) http://www.medicoebambino.com/?id=CCO1107_50.html


23Legrain V, Lejean S, Taieb A, et al. Infantile acute haemorrhagic edema of the skin: study of ten cases. J Am Acad Dermatol 1991;24:17-22


24Saray Y, Seçkin D, SarifakioÄŸlu E, Güleç AT, Demirhan B. Acute infantile Haemorrhagic Oedema: Measles Vaccination as Possible Triggering Factor. Acta Derm Venereol 2002;82:471-2


25 Saraclar Y, Tinaztepe K, Adalioglu G, Tuncer A. Acute haemorrhagic edema of infancy (AIHE): a variant of Henoch-Schoenlein purpura or a distinct clinical entity? J Allergy Clin Immunol 1990;86:473-83


26Miller F, Waight P, et al Idiopathic thrombocytopenic purpura and MMR vaccine Arch Dis Child 2001;84(3):227-9


27Jonville-Beza AP et al Thrombocytopenic purpura after measles, mumps and rubella vaccination: a retrospective survery by French regional pharmacovigilance centres and pasteur-merieux serum et vaccins Pediatr Infect Dis J 1996;15(1):44-48


28Allerdist H Neurological complications following measles vaccination Dev Biol Stand 1979;43:259-64


29 Black S, et al Risk of hospitalization because of aseptic meningitis after measles-mumps-rubella vaccination in one- to two years old children. An analysis of the Vaccine Safety Datalink. Project Pediatr Infect Dis J 1997,16:500-3


30 Miller E et al Risk of aseptic meningitis after measles-mumps-rubella vaccine in UK children. The Lancet 1993:341:979-82


31Weibel RE, Caserta V, Benor DE et al Acute encephalophaty followed by permanent braian injury or death associated with further attenuated measles vaccines; a review of claims submitted to the National Vaccine Injury Compensation Program Pediatrics 1998;101(3,1):383-387


32Martinon-Torres F, et al Self-limited acute encephalophaty related to measles component of viral trple vaccine J Rev Neurol 1999;28(9):881f


33Bitnun A, Shannon P, et al Measles inclusion-body encephalithis caused by the vaccine strain of measles virus Clin Infect Dis 1999;29(4):855-61



34Nader P, Warren R reported neurologic disorders following live measles vaccine and neurologic disorders Pediatrics 1968;41:997-1001


35 Mc cormick A et al Recurrent sixth nerve palsyfollowing maesles mumps rubella vaccination.Eyye 2001, 15:356


36Stevenson VL et al Optic neuritis following measles/rubella vaccination in two 13-year-old children Br J ophthalmol 1996;80(12):1110f


37Marshall GS et al Diffuse retinopathy following measles, mumps and rubella vaccination Pediatrics 1985;76(6):989-991


38Plesner Am,et al Gait disturbance interpetred as cerebbellar ataxia after MMR vaccination at 15 mounths of age: a follow-up study Acta Pediatr 2000;89(1):58-63


39 Il vaccino aveva causato uno stato di male epilettico resistente alla terapia farmacologica in un bambino di 12 mesi deceduto dopo 4 mesi, ed in altro bambino della stessa età encefalite demielinizzante acuta con ritardo dello sviluppo psico-motorio


40 Duclos P, Ward B Measles vaccines. A review of adverse events. Drug saf 1998,19:435


41 Weibel RE et al Acute encephalopathy fallowed by permanent brain injury or death associated with further attenuated measles vaccines. Pediatrics 1998,101:383


ALTRI ARTICOLI CORRELATI:



ECZEMA VACCINATUM


Nine cases of eczema vaccinatum are presented, including two fatalities. Seven were caused by contact of a child with eczema with a recently vaccinated sibling…………..CONTINUA


http://pediatrics.aappublications.org/content/22/2/259


FONTE DELL’ARTICOLO SEGUENTE DI SEGUITO


http://www.assis.it/morbillo-non-nuova-peste/


 

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Aggiornamento dati ufficiali sul Morbillo

Andamento della malattia e aggiornamento


MORBILLO Dati UFFICIALI  aggiornati con fonti nel 2015


ULTIMI AGGIORNAMENTI DI FEBBRAIO 2015


MORBILLO E ROSOLIA
Il report della ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control)


vaccino ima

http://ecdc.europa.eu/…/Measles-rubella-quarterly-Dec2014.p…


Astratto

• Nel corso del periodo di riferimento di 12 mesi (ottobre 2013-settembre 2014), in 30 Paesi UE / SEE che effettuano la sorveglianza per morbillo sono stati segnalati 4.735 casi. Ventisei dei 30 paesi partecipanti hanno segnalato costantemente durante il periodo di 12 mesi.
• Germania, Italia e Paesi Bassi hanno rappresentato il 61,1% dei casi in questo periodo di 12 mesi.
• In otto, dei 26 paesi, il tasso di morbillo notificato era inferiore ad un caso per milione di abitanti, sei paesi hanno dichiarato 0 casi durante il periodo di 12 mesi.

• Nessuna epidemia di rosolia è stata rilevata da un’epidemia dopo l’ultima relazione.
• Nel mese di dicembre 2013 la rosolia è stata resa una malattia soggetta a denuncia in Germania.


 ALLEGATI


 

  • I tassi di mortalità infantile sono regrediti con il numero di dosi di vaccino

Infant mortality rates regressed against number of vaccine doses…

The infant mortality rate (IMR) is one of the most important indicators of the socio-economic well-being and public health conditions of a country….
NCBI.NLM.NIH.GOV

I dati di sorveglianza per il morbillo sono stati recuperati dal sistema europeo di sorveglianza (TESSy) il 27 ottobre 2014. L’analisi ha riguardato il periodo di 12 mesi da ottobre 2013 a settembre 2014. Ventisei Paesi della UE / SEE hanno riportato i dati basati sui casi per il periodo di 12 mesi. Croazia e Paesi Bassi non hanno
riportato tutti i dati dal luglio 2014. Lussemburgo ha riferito i dati aggiornati a gennaio 2014 (Figura 1, Tabella 1).
Durante il periodo di 12 mesi, sono stati riportati 4.735 casi di morbillo (tabella 1), che è inferiore rispetto all’epidemia del 2010 (n = 32.480), 2011 (n = 32.033), così come 2012 (n = 11.316) e il 2013 (n = 10.533) (Figura 2). Il numero di casi osservati nel mese di settembre 2014 e le notifiche per il periodo di 12 mesi sono mostrati nelle figure 3 e 4. Il tasso di notifica per morbillo è stato inferiore ad un caso per milione di abitanti in 8 dei 26 paesi che hanno riferito costantemente nel periodo di 12 mesi, tra cui sei paesi che non hanno registrato alcun caso (Tabella 1). I Paesi che hanno riportato il maggior numero di casi sono stati l’Italia (43,5% di tutti i casi), i Paesi Bassi (18,9%) e la Germania (7,9%) (Tabella 1).
I MAGGIORI TASSI NOTIFICATI HANNO RIGUARDATO I BAMBINI SOTTO UN ANNO DI ETA’ (43,3 casi per milione di abitanti), seguiti dai bambini di età 1-4 anni (33,4) e gli adolescenti di età compresa tra 15-19 anni (21,4) (Figura 5). Di tutti i casi, il 59,4% è risultato positivo per il morbillo (sierologia, rilevamento virus o isolamento) anche se ci sono grandi variazioni tra i paesi in proporzione ai casi confermati in laboratorio, tutto ciò può essere attribuito alla grande variazione nel numero dei casi segnalati da parte dei paesi, nonché alle diverse capacità di laboratorio.
Lo stato vaccinale è stato conosciuto per 4.368 (92,2%) dei 4.735 casi segnalati. Di questi, l’85,1% (3.719 casi) erano non vaccinati, il 9,2% (402) aveva ricevuto una dose di vaccino contro il morbillo, il 4,9% (214) aveva ricevuto due o più dosi, e lo 0,8% (33) aveva ricevuto un numero imprecisato di dosi. La percentuale di casi non vaccinati è stata elevata in tutte le età e la più alta tra i bambini di età compresa tra i 10-14 anni (89%) e meno di un anno di età (93%). Il numero dei casi in quest’ultimo gruppo di età riguarda SPESSO SOGGETTI TROPPI PICCOLI PER ESSERE AMMESSI ALLA VACCINAZIONE.

Tra i bambini di età compresa tra 1-4 anni che rientrano nei programmi di vaccinazione di routine dell’infanzia, il 76,5% dei casi sono stati vaccinati (Figura 6). La copertura vaccinale per morbillo (due dosi) per ciascun paese è raffigurata nella figura 3.
Il tasso di casi, notificato per fascia d’età, è stato calcolato per i tre paesi dichiaranti maggior parte dei casi (Figura 7a-f). I tassi di notifica hanno rivelato un modello molto eterogeneo, con l’Italia che mostra tassi più elevati tra gli adolescenti di età compresa tra i 15-19 anni e i bambini di età compresa tra 1-4 anni, e la Germania che mostra tassi più elevati nei bambini di età inferiore a uno e bambini dai 1-4 anni, mentre i Paesi Bassi hanno registrato tassi più elevati nei bambini di età compresa tra 5-14 anni. In tutti e tre paesi, la maggior parte dei casi sono stati vaccinati (figure 7a-f).
Durante il periodo di 12 mesi, cinque casi hanno presentato encefalite acuta da morbillo ed un caso di decesso da morbillo.
Il numero di casi di morbillo nell’Unione Europea è stato basso rispetto agli ultimi anni. E’ probabile attribuire la dinamica della trasmissione dell’infezione nella popolazione successivamente agli anni epidemici nel 2010 e 2011.

Tuttavia, il numero di casi rimane elevato, visto che il morbillo e la rosolia sono mirati per
eliminazione in Europa entro il 2015. L’ immunità nella popolazione e la sorveglianza di alta qualità sono essenziali per raggiungere questo obiettivo. Per interrompere la circolazione del virus, la copertura di vaccinazione di almeno il 95% deve essere raggiunta con due dosi di vaccino contenente morbillo somministrato attraverso la vaccinazione di routine *
I dati ( OMS) a partire dal 2013 mostrano che tassi di copertura in 22 Stati membri dell’UE / SEE sono al di sotto di questo obiettivo, mentre esistono ancora sacche di soggetti suscettibili in tutta l’Unione europea, anche nei paesi con alta copertura vaccinale. Le misure attuate negli Stati membri devono essere ampliate e accelerato se il bersaglio eliminazione è da raggiungere.


 

Aspetti epidemiologici in Italia

  • http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/epidItalia.asp

Morbillo & Rosolia News: il bollettino della sorveglianza integrata morbillo-rosolia

  • http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/bollettino.asp

foto di Sandra Sandy Piccioni.

In Italia, sul totale dei 1259 casi di morbillo segnalati nel 2014, solo il 51,5% è stato confermato in laboratorio. Il maggior numero dei casi si è verificato in Piemonte, in Liguria e in Emilia-Romagna che insieme hanno segnalato il 66,3% dei casi osservati (Piemonte 39,2 ; Liguria 15,0% e Emilia-Romagna 12,1%).


fonte di seguito

http://ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/Measles-rubella-quarterly-Dec2014.pdf


 

L’incidenza dei casi di morbillo nei primi cinque mesi del 2014 è stata pari a 2,1 casi per 100.000 abitanti. 


L’incidenza più elevata è stata osservata in Liguria con 12,1 casi per 100.000, seguita dal Piemonte con 11,3 e dall’Emilia-Romagna e dalla Sardegna con 3,5 e 3,3 casi per 100.000 rispettivamente.
La diarrea è la complicanza più frequentemente segnalata. Sono stati riportati 53 casi di polmonite, 45 casi cheratocongiuntivite, 29 casi di epatite e 9 casi di trombocitopenia.


NON SONO STATI SEGNALATI CASI DI ENCEFALITE


 http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/bollettino/R&M_News_2014_06.pdf


epicentro

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HERD IMMUNITHY O IMMUNITA’ DI GREGGE, ESISTE?

L’immunità di gregge esiste realmente?

IMMUNITà BELLAI Sostenitori della vaccinazione di massa si basano sull’immunità di gregge. Ma esiste?


Coppa Cracked

***AGGIORNAMENTO FONTI GIUGNO 2015 ***

  • http://www.naturalnews.com/049007_Robert_Rowen_Vaccine_Worl…
  • http://www.naturalnews.com/050099_herd_immunity_vaccination_russell_blaylock.html

vaccino

Il Dr. Robert Rowen rivela la verità sui vaccini

Learn more: http://www.naturalnews.com/049007_Robert_Rowen_Vaccine_World_Summit_immunizations.html#ixzz3XTeleaUe

“IMMUNITA’ DI GREGGE”

La scienza imperfetta e i fallimenti della vaccinazione.

La parola al Dr Suzanne Humphiries,MD.

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  • http://www.vaccinationcouncil.org/2012/07/05/herd-immunity-the-flawed-science-and-failures-of-mass-vaccination-suzanne-humphries-md-3/

 

“Quando i tassi di vaccinazione sono molto alti, come lo sono ancora nella nazione nel suo insieme, ognuno è protetto”, ha spiegato USA Today in un recente editoriale intitolato “Vaccino,salute a rischio”.

“Questa ‘immunità di gregge’ protegge i più vulnerabili, compresi coloro che non possono essere vaccinati per ragioni mediche, bambini troppo piccoli per essere vaccinati e le persone su cui il vaccino non funziona.

Il concetto di “immunità di gregge”  materializzato nel 1930, quando la Johns Hopkins University Arthur Hedrich scoprì che, dopo la contrazione del morbillo del 55% della popolazione di Baltimora  (e quindi l’immunità al morbillo), il resto della popolazione, o “branco”, è diventata protetta. Questo concetto fornisce le odierne motivazioni, per insistere che tutti siano vaccinati.

ALLEGATI

Secondo teorie dellimmunità di gregge la diffusione del morbillo avrebbe dovuto far si con l’abbassamento delle coperture vaccinali far esplodere numerose epidemie mettendo a rischio l’intera popolazione nazionale dal terribile morbillo. Invece dopo due anni di cali vaccinali cosa abbiamo dopo 4 mesi nel 2015? 19 casi di morbillo su 60mln di abitanti…Il 40% aveva uno stato vaccinale conosciuto.

(2 aprile 2015) Morbillo & Rosolia News: il rapporto di marzo 2015
Nel mese di febbraio 2015, sono stati segnalati 19 casi di morbillo da 9 Regioni. L’età mediana dei casi è stata pari a 21 anni (range: 1-78 anni).

Per quanto riguarda la rosolia, nel mese di febbraio 2015, sono stati segnalati 4 casi. Questi i dati nazionali del sistema di sorveglianza integrata del morbillo e della rosolia riportati nel numero di marzo 2015 di Morbillo & Rosolia News (bollettino, pdf 1,5 Mb).

  • http://www.epicentro.iss.it/…/bolletti…/R&M_News_2015_13.pdf

Lo stato vaccinale è noto per il 93,9% dei casi, di cui il 58,1% era non vaccinato, il 35,5% aveva effettuato
una sola dose, e il 6,4% aveva effettuato due dosi.
Quattro casi (12,1%) sono stati ricoverati e 6 (18,2%) hanno richiesto una visita al pronto soccorso.
Sei casi (18,2%) hanno riportato almeno una complicanza; di questi, 2 ne hanno riportato due o più.
Le complicanze riportate includono 3 casi di stomatite, 2 casi di polmonite, 2 di diarrea e 1 “altra
complicanza”.


  • USA DATI CONTRADDITTORI SUL RAPPORTO VACCINI/MALATTIE

Il Council on Foreign Relations (CFR) ha recentemente pubblicato una mappa delle malattie che pretenderebbe di dimostrare che i focolai dimalattia sono addebitabili ai non vaccinati.
In realtà, però, i media tradizionali, come PBS non si sono accorti che la mappa del CFR mostra come i più alti focolai di malattia si abbiano proprio nelle popolazioni più vaccinate.

  • http://www.omsj.org/corruption/cfrmap

I funzionari della sanità pubblica conoscono la verità: i soggetti vaccinati di recente sono correlati alla diffusione della malattia

(GLOBE NEWSWIRE ) Washington , DC , 3 marzo 2015 –

I medici e i funzionari della sanità pubblica sono a conoscenza che gli individui vaccinati di recente possono diffondere la malattia e che il contatto con le persone immunodepresse può essere molto pericoloso. A tal proposito, la Guida per i pazienti dell’ospedale Johns Hopkins in caso di immunodepressione raccomanda di “evitare il contatto con i bambini che sono stati vaccinati di recente” e di “chiedere agli amici e ai parenti che sono malati o che sono stati vaccinati da poco con un vaccino a virus vivi (come la varicella , il morbillo, la rosolia , l’influenza intranasale , la poliomielite e il vaiolo ) di non fargli visita.

Una dichiarazione sul sito web dell’ospedale di St. Jude mette in guardia i genitori di bambini sottoposti a terapia oncologica affinché non permettano di far visita ai loro figli alle persone che hanno ricevuto il vaccino orale per la polio o quello per il vaiolo nelle ultime quattro settimane, il vaccino antinfluenzale nasale nell’ultima settimana , o con eruzioni cutanee a seguito del vaccino contro la varicella o MMR ( morbillo , parotite , rosolia ).

“La sanità pubblica incolpa I bambini non vaccinati per l’epidemia di morbillo di Disneyland, ma la malattia potrebbe altrettanto facilmente esser stata provocata dal contatto con un individuo vaccinato di recente”, dice Sally Fallon Morell, presidente della Fondazione Western A. Price. La fondazione promuove una dieta salutare, uno stile di vita privo di sostanze tossiche e libertà di scelta per genitori ed i loro bambini. “Le prove indicano che individui vaccinati di recente dovrebbero esser messi in quarantena al fine di proteggere la popolazione”

L’evidenza scientifica dimostra che individui vaccinati con vaccini a virus vivi, come il MPR (morbillo, parotite e rosolia), rotavirus, varicella, herpes zoster e influenza possono diffondere il virus per molte settimane o mesi ed infettare vaccinati e non vaccinati, nello stesso modo.

Inoltre, I vaccinati possono essere portatori di malattie nel cavo naso-faringe e infettare altre persone seppur senza presentarne i sintomi.

Entrambi, vaccinati e non vaccinati, sono a rischio esposizione da parte di chi è stato vaccinato recentemente. I fallimenti vaccinali sono diffusi; l’immunità indotta dal vaccino non è permanente e recenti epidemie di malattie come la pertosse, parotite e morbillo, hanno avuto luogo in popolazioni completamente vaccinate[16] [17]. Chi riceve il vaccino antinfluenzale diventa più suscettibile ad infezioni future dopo vaccinazioni ripetute

Adulti hanno contratto la polio da bambini vaccinati da poco. Un padre di Staten Island è finito sulla sedia a rotelle dopo aver contratto la polio mentre cambiava il pannolino a sua figlia. Nel 2009 una sentenza ha stabilito l’assegnazione di 22.5 milioni di dollari

“Iil fallimento vaccinale e il non voler riconoscere che i vaccini a virus vivi possono diffondere la malattia hanno provocato un aumento di epidemie di malattie infettive sia in individui non vaccinati che vaccinati” sostiene Leslie Manookian, produttrice di The Greater Good.

“Il CDC dovrebbe istruire I medici che somministrano I vaccini ad informare I propri pazienti riguardo i rischi che chi si è vaccinato da poco fa correre al resto della popolazione”

Stando alla Fondazione Weston A.Price, la migliore protezione contro le malattie infettive è un sistema immunitario in salute, supportato da un adeguato apporto di vitamina A e vitamina C. Bambini ben nutriti si riprendono facilmente da malattie infettie e raramente sviluppano complicazioni.

Il numero delle morti per morbillo è diminuito da 7575 nel 1920 (10,000 per anno negli anni 10 del secolo scorso) ad una media di 432 per anno dal 1958-1962. Il vaccino venne introdotto nel 1963. Tra il 2005 ed il 2014, non si sono stati decessi da morbillo negli stati uniti e 108 decessi riferitia seguito del vaccino MPR.

Fonte

  • http://www.cnbc.com/id/102473744

  • Scomode verità scientifiche riguardanti la notizia relativa all’epidemia di morbillo presso il parco divertimenti Disneyland negli Stati Uniti che rimbalza dal 14 gennaio 2015 in tutto il mondo.
    http://www.nvic.org/…/measles-in-disneyland-third-mmr-shot-…
  • Nell’articolo viene evidenziato cosa riporta il foglietto illustrativo del vaccino VARIVAAfraid of the Disneyland measles outbreak? Don’t be fooled by Mickey Mouse science – READ THIS FIRST

UN ESEMPIO DI FOCOLAI?

STUDIO – AUMENTO DI CASI DI PERTOSSE CON L’ATTUALE VACCINO
Nel 2012 negli Stati Uniti si è verificato il maggior numero di casi di pertosse dal 1955.

  • http://www.abc.net.au/science/articles/2015/…/24/4222316.htm

I Focolai di morbillo si verificano anche quando la popolazione vaccinata supera il 95%.

Nel novembre 1966, annunciando un programma di vaccinazione di massa per il morbillo, l’US Public Health Service, ha annunciato che “L’uso efficace di questi vaccini durante il prossimo inverno e la primavera dovrebbe assicurare l’eradicazione del morbillo dagli Stati Uniti nel 1967. ”

Quando il morbillo non è riuscito ad essere eradicato,gli esperti di salute pubblica, hanno deciso che un tasso di vaccinazione del 70% o il 75% avrebbe assicurato l’immunità del gregge.Quando questo si è rivelato sbagliato, il numero magico è salito al 80%, 83%, 85%,e successivamente il 90%,poi diventato 95%, secondo un rapporto Health Services Research 2001.

Ma anche questo era insufficiente – I focolai di morbillo si verificano anche quando la popolazione vaccinata supera il 95%, portando alcuni a dire di alzare ancora di più il tasso di vaccinazione del 98% o del 99% , necessario per proteggere il restante 1% o 2% della massa. Ma anche questo non è corretto, dal momento in cui i focolai si verificano in popolazioni completamente vaccinate.

Pubblicità
“L’obiettivo sarebbe quello di avere il 100% della popolazione vaccinata, ha dichiarato il  Dott. Gregory Taylor dell‘Agenzia di sanità pubblica del Canada CBC, esprimendo un punto di vista sempre più comune tra i professionisti della salute pubblica. A quel punto, l’equilibrio del branco che sarebbe protetto attraverso la vaccinazione di massa sarebbe proprio 0.

Ma anche vaccinare il 100% della popolazione non sarebbe sufficiente, dicono gli scienziati del Vaccine Research Group della Mayo Clinic, perché il vaccino contro il morbillo, danneggia molte persone, non offrendo alcuna protezione.


lab


Secondo Tetyana Obukhanych, della School of Medicine della Stanford University, il vaccino contro il morbillo funziona come previsto, con solo il 25% della popolazione, lasciando la maggior parte degli adulti vaccinati da bambini, con poca o nessuna protezione.

A differenza del morbillo nell’infanzia, il morbillo da adulti è pericoloso: il 25% dei casi richiedono l’ospedalizzazione. Il morbillo è particolarmente pericoloso se contratto da mamme in attesa – studi ospedalieri a Los Angeles e Houston hanno trovato, che la maggior parte abbia  subito gravi complicazioni, alcuni sono morti, ed i loro bambini spesso sono morti nel grembo materno.

I pericoli si estendono ai bambini che, come l’USA Today sottolinea, sono troppo giovani per essere vaccinati. Questi membri del tutto indifesi, dipendono dagli anticorpi ereditati dalle loro madri. Le madri  precedentemente vaccinate, hanno pochi anticorpi, privando così i loro bambini della giusta protezione. L’unico modo provato e veritiero, per salvaguardare i loro bambini , resta il modo naturale: la madre dovrà contrarre il morbillo in maniera naturale.

In realtà, la herd immunity ,esisteva prima dell’introduzione del vaccino. Praticamente il 100% della popolazione ha contratto il morbillo, dando a tutti l’immunità per tutta la vita – e così anche alle future mamme i mezzi, per proteggere la loro prole. Gli scienziati del 1960 non si sono resi conto che vaccinandoci contro il morbillo,ci avrebbe dato delle deboli o inesistenti difese del nostro sistema immunitario.

Ironia della sorte, il Public Health Service, ha sempre considerato il morbillo,non particolarmente pericoloso,già in epoca pre-vaccino. “Le complicanze sono rare e, con adeguate cure mediche, la fatalità è rara …. L” Immunità seguente al recupero è solida e permanente nella durata; il suo capo di epidemiologia, Alexander Langmuir, ha riconosciuto una ” base epidemiologica per l’eradicazione del morbillo nel 1967. ”

Perché, allora, ha deciso di voler “debellare” questa malattia, generalmente innocua e non mortale?

La Herd immunity, suona bene in teoria. Ma, come ha concluso il Dott. Obukhanych, “Le aspettative della teoria genealogica dell’ immunità sono destinati a fallire nel mondo reale.”

  • Per vedere del Servizio di Salute pubblica; quattro pagine  sulla “eradicazione” del  morbillo  nel 1967, clicca qui .
  • Correlati, qui .

I medici e i funzionari della sanità pubblica sono a conoscenza che gli individui vaccinati di recente possono diffondere la malattia e che il contatto con le persone immunodepresse può essere molto pericoloso. A tal proposito, la Guida per i pazienti dell’ospedale Johns Hopkins in caso di immunodepressione raccomanda di “evitare il contatto con i bambini che sono stati vaccinati di recente” e di “chiedere agli amici e ai parenti che sono malati o che sono stati vaccinati da poco con un vaccino a virus vivi (come la varicella , il morbillo, la rosolia , l’influenza intranasale , la poliomielite e il vaiolo ) di non fargli visita.

Una dichiarazione sul sito web dell’ospedale di St. Jude mette in guardia i genitori di bambini sottoposti a terapia oncologica affinché non permettano di far visita ai loro figli alle persone che hanno ricevuto il vaccino orale per la polio o quello per il vaiolo nelle ultime quattro settimane, il vaccino antinfluenzale nasale nell’ultima settimana , o con eruzioni cutanee a seguito del vaccino contro la varicella o MMR ( morbillo , parotite , rosolia ).

L’evidenza scientifica dimostra che individui vaccinati con vaccini a virus vivi, come il MPR (morbillo, parotite e rosolia), rotavirus, varicella, herpes zoster e influenza possono diffondere il virus per molte settimane o mesi ed infettare vaccinati e non vaccinati, nello stesso modo.

Inoltre, I vaccinati possono essere portatori di malattie nel cavo naso-faringe e infettare altre persone seppur senza presentarne i sintomi.

Entrambi, vaccinati e non vaccinati, sono a rischio esposizione da parte di chi è stato vaccinato recentemente. I fallimenti vaccinali sono diffusi; l’immunità indotta dal vaccino non è permanente e recenti epidemie di malattie come la pertosse, parotite e morbillo, hanno avuto luogo in popolazioni completamente vaccinate.

Adulti hanno contratto la polio da bambini vaccinati da poco. Un padre di Staten Island è finito sulla sedia a rotelle dopo aver contratto la polio mentre cambiava il pannolino a sua figlia. Nel 2009 una sentenza ha stabilito l’assegnazione di 22.5 milioni di dollari

“Iil fallimento vaccinale e il non voler riconoscere che i vaccini a virus vivi possono diffondere la malattia hanno provocato un aumento di epidemie di malattie infettive sia in individui non vaccinati che vaccinati” sostiene Leslie Manookian, produttrice di The Greater Good. “Il CDC dovrebbe istruire I medici che somministrano I vaccini ad informare I propri pazienti riguardo i rischi che chi si è vaccinato da poco fa correre al resto della popolazione”

Stando alla Fondazione Weston A.Price, la migliore protezione contro le malattie infettive è un sistema immunitario in salute, supportato da un adeguato apporto di vitamina A e vitamina C. Bambini ben nutriti si riprendono facilmente da malattie infettive e raramente sviluppano complicazioni.

Il numero delle morti per morbillo è diminuito da 7575 nel 1920 (10,000 per anno negli anni 10 del secolo scorso) ad una media di 432 per anno dal 1958-1962. Il vaccino venne introdotto nel 1963. Tra il 2005 ed il 2014, non si sono stati decessi da morbillo negli stati uniti e 108 decessi riferitia seguito del vaccino MPR.

tradotto dalla fonte seguente

  • http://www.cnbc.com/id/102473744

ALTRI ARTICOLI E DATI CORRELATE DI SEGUITO

***SEZIONE DEDICATA INTERAMENTE A GRAFICI DATI E STATISTICHE SULLE MALATTIE E VARI FOCOLAI***

 

  • USA DATI CONTRADDITTORI SUL RAPPORTO VACCINI/MALATTIE

Il Council on Foreign Relations (CFR) ha recentemente pubblicato una mappa delle malattie che pretenderebbe di dimostrare che i focolai di malattia sono addebitabili ai non vaccinati.
In realtà, però, i media tradizionali, come PBS non si sono accorti che la mappa del CFR mostra come i più alti focolai di malattia si abbiano proprio nelle popolazioni più vaccinate.

http://www.omsj.org/corruption/cfrmap


 ***NOTE E FONTI***

IMPORTANTE AMMISSIONE DEL DOTT. FRANCK DESTEFANO, DIRETTORE DELL’UFFICIO IMMUNIZZAZIONE DI SICUREZZA DEI CDC STATUNITENSI.
DOPO AVER AFFERMATO, COME AL SOLITO E CONTRO I PIU’ RECENTI STUDI SCIENTIFICI, CHE NON CI SAREBBE CORRELAZIONE TRA VACCINAZIONI ED AUTISMO, DESTEFANO HA PERO’ AMMESSO DI CREDERE CHE C’E’ UNA POSSIBILITA’ CHE I BAMBINI POTREBBERO DIVENIRE AUTISTICI IN CONSEGUENZA DELLE VACCINAZIONI MA CHE “E’ DIFFICILE PREVEDERE (PRIMA) CHE QUEI BAMBINI POTREBBERO DIVENTARLO MA DI CERTO I SINGOLI CASI POSSONO ESSERE STUDIATI E GUARDARE A QUELLA POSSIBILITA'”
QUESTA AFFERMAZIONE, COMUNQUE RIVOLUZIONARIO NEI CONTENUTI, SEGUE A:
-. QUELLA DEL 2010 DEI CDC QUANDO, DI FRONTE ALL’INCREMENTO SPAVENTOSO DI CASI DI AUTISMO, PER LA PRIMA VOLTA AMMISERO CHE LE CAUSE ANDAVANO RICERCATO IN QUALCOSA DI SUCCESSIVO ALLA NASCITA.

. ALLE PRONUNCE POSITIVE (SEMPRE TROPPO POCHE) SIA NEGLI USA DA PARTE DELLA CD “VACCINE COURT” CHE IN GB E NEL NOSTRO PAESE DA PARTE DELLA MAGISTRATURA ORDINARIA, IN ORDINE ALLA CORRELAZIONE TRA VACCINAZIONI ED AUTISMO.
. DECINE DI STUDI CHE SI STANNO SUSSEGUENDO A RITMO INCALZANTE SOPRATTUTTO NEGLI ULTIMI MESI IN ORDINE A TALE CORRELAZIONE ED ALLA DANNOSITA’ DEL THIMEROSAL, DELL’ALLUMINIO E DI ALTRE COMPONENTI.

. ALLA CONVENZIONE DI MINAMATA CHE HA BANDITO IL MERCURIO, IN OGNI SUA FORMA E DERIVATO, DA TUTTI I PRODOTTI IN COMMERCIO IN CONSEGUENZA DELLA SUA DANNOSITA’ OVVERO DI SINTOMI ASSOLUTAMENTE RICONDUCIBILI A QUELLI DELL’AUTISMO (PROBLEMI NEUROLOGICI, DANNI CEREBRALI, AL LINGUAGGIO, GASTROINTESTINALI ETC.)

. LA SCOPERTA CIRCA DUE ANNI ORSONO DEL FINANZIAMENTO DEI CDC AL PROF. POUL THORSEN PER ALTERARE I RISULTATI DEL SUO STUDIO DEL 2004 CON IL QUALE AFFERMAVA CHE L’ELIMINAZIONE DEL THIMEROSAL DAI VACCINI NON AVEVA COMPORTATO ALCUNA RIDUZIONE NEI CASI DI AUTISMO; STUDIO SCONFESSATO DA ALTRO STUDIO CHE HA ELABORATO I MEDESIMI DATI GIUNGENDO A CONCLUSIONI DIAMETRALMENTE OPPOSTE.
. L’INTERPELLANZA PRESENTATA NEGLI USA DAL DEPUTATO BILL POSEY PER VERIFICARE GLI STRANI RAPPORTI TRA I CDC ED IL PROF. THORSEN, NEL FRATTEMPO INSERITO AI PRIMI POSTI NELLA LISTA DEI RICERCATI STATUNITENSI.

. LA CONFESSIONE, NEI GIORNI SCORSI, DEL DOTT. WILLIAM THOMPSON, RICERCATORE DEI CDC, CHE HA AMMESSO COME GLI STESSI CDC DA ANNI STANNO INSABBIANDO SISTEMATICAMENTE TUTTI GLI STUDI TESI AD AVVALORARE LA CORRELAZIONE TRA VACCINAZIONI ED AUTISMO.
LE FONDAMENTA DEL CASTELLO DELLA MENZOGNA, COSTRUITO CON TANTA PAZIENZA IN QUESTI ULTIMI DECENNI DA CASE FARMACEUTICHE DEDITE AL PROFITTO IN COLLABORAZIONE CON ISTITUZIONI PUBBLICHE E POLITICI PREZZOLATI E CORROTTI E (SOPRATTUTTO IN ITALIA) CON MEDIA ASSOLUTAMENTE ASSERVITI AGLI INTERESSI DEI POTENTI, STANNO CEDENDO; IL PROCESSO POTRA’ FORSE ESSERE ANCORA LENTO MA E’ DESTINATO A PROSEGUIRE INESORABILMENTE FINO AL CROLLO INELUTTABILE!
COME IN UNA SORTA DI GIORNO DEL GIUDIZIO PRETTAMENTE TERRENO (PER QUELLO DIVINO CI PENSERA’ L’ONNIPOTENTE A TEMPO DEBITO) CI SARANNO ORA DUE DIVERSI APPROCCI DA PARTE DEI CORROTTI:

. QUELLI CHE CONTINUERANNO IMPERTERRITI A CERCARE DI DIFENDERE L’INDIFENDIBILE PUR DI NON PERDERE LA FACCIA (TANTO SIAMO UN PAESE NEL QUALE LA MAGGIORANZA SI DIMENTICA SISTEMATICAMENTE DI CIO’ CHE DI CATTIVO, ILLECITO, ILLEGITTIMO E SCORRETTO FANNO CERTI PERSONAGGI).

. QUELLI CHE INVECE, IN UNA SORTA DI “OTTO SETTEMBRE”, SOTTO LA SPINTA TALVOLTA DELLA PROPRIA COSCIENZA MA MOLTO PIU’ SPESSO DELLA VOLONTA’ DI “RICICLARSI” STANDO SEMPRE NEL CARRO DEL VINCITORE DI TURNO (TIPICAMENTE ITALICO) DICHIARERANNO LA PROPRIA RESA.
PRESO ATTO DELLA DICHIARAZIONE DEL DOTT. DESTEFANO VALE LA PENA PRECISARE QUANTO SEGUE:

IL PRINCIPIO CARDINE DELLA MEDICINA È QUELLO DI “PRECAUZIONE” IN BASE AL QUALE, DI FRONTE ALL’IMPOSSIBILITÀ DI ESCLUDERE LA DANNOSITÀ DI UN FARMACO O DI UN INTERVENTO, IL MEDICO SI DOVREBBE ASTENERE; PRINCIPIO CHE NEGLI ULTIMI DECENNI È STATO ABBANDONATO PER SEGUIRE QUELLO – PER LORO ASSOLUTAMENTE PRIORITARIO – DEL PROFITTO!
PARTENDO DA CIÒ E TENUTO CONTO DELL’IMPORTANTE AMMISSIONE DEI CDC, LE LOGICHE CONSEGUENZE DOVREBBERO ESSERE QUELLE DI:

.EFFETTUARE GLI ESAMI NECESSARI AD ESCLUDERE PER QUANTO POSSIBILE LA DANNOSITÀ DELLE VACCINAZIONI NEL BAMBINO (MA ANCHE NELL’ADULTO)

.PROCRASTINARE QUINDI L’INIZIO DELLE VACCINAZIONI AD UN ANNO, UN ANNO E MEZZO O PIÙ, OVVERO DOPO AVER EFFETTUATO I PREDETTI ESAMI.

.ELIMINARE L’OBBLIGO VACCINALE.
.CONTROLLARE MEGLIO LA QUALITÀ DEI VACCINI PER EVITARE QUANTO ACCADUTO NEGLI ULTIMI 20 ANNI OVVERO CHE PRODOTTI SIANO STATI RITIRATI DOPO ANNI, TALVOLTA DECENNI, CHE ERANO REGOLARMENTE IN COMMERCIO.
.RACCOMANDARE ED EFFETTUARE SOLO LE VACCINAZIONI ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILI IN BASE AL PAESE.
.AVENDO QUINDI DIMINUITO IL NUMERO DELLE VACCINAZIONI, ELIMINARE LE VACCINAZIONI CONIUGATE PER TORNARE ALLE SINGOLE SOMMINISTRAZIONI DA EFFETTUARE A DISTANZA DI 3-6 MESI L’UNA DALL’ALTRA.
.A DISTANZA DI UN MEDE DA OGNI SINGOLA SOMMINISTRAZIONE, EFFETTUARE GLI ESAMI EMATICI PER VERIFICARE LA RISPOSTA IMMUNITARIA, IL RELATIVO TITOLO ETC. PER POTER VERIFICARE L’AVVENUTA IMMUNIZZAZIONE E LO STATO DEL SISTEMA IMMUNITARIO ETC.


Fonti di seguito

  • http://sharylattkisson.com/cdc-possibility-that-vaccines-ra…

 CDC: “Possibility” that vaccines rarely trigger autism | Sharyl Attkisson

CDC: “Possibility” that vaccines rarely trigger autism by sattkisson on September 2, 2014 in Medical & Vaccines, News Leave a comment CDC’s immunization safety director says it’s a “possibility” that vaccines rarely trigger autism but “it’s hard to predict who those children might be.” (They’re not…
SHARYLATTKISSON.COM


 ***Interessante video da vedere***


Alla sezione del blog riportata di seguito troverete video informativi in merito alla sicurezza delle vaccinazioni.Buona visione

Nota Informativa Importante su declino del titolo anticorpale dopo vaccinazione con Mencevax ACWY (15/04/2014)
Sicurezza

15/04/2014
L’Agenzia Italiana del Farmaco rende disponibili nuove ed importanti informazioni circa i dati clinici disponibili sulla persistenza degli anticorpi di Mencevax ACWY™.
Le evidenze degli studi disponibili dimostrano un declino del titolo anticorpale successivamente alla vaccinazione con Mencevax ACWY™ entro uno – due anni dalla vaccinazione. Deve essere valutata, prima di quanto attualmente raccomandato, la ri-vaccinazione dei soggetti che rimangono ad alto rischio di esposizione a Neisseria meningitidis. Quando viene considerata la ri-vaccinazione entro i 2 anni successivi alla somministrazione della precedente dose di Mencevax ACWY™, sono raccomandati i vaccini coniugati.

  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/…/nota-informativa-importa…

  • Nelle ultime ore circolano articoli atti ad allarmare e terrorizzare i lettori per fantomatiche epidemie di morbillo, articoli che non riportano dati ufficiali e che riportano la seguente frase: <<Un’epidemia. Cento casi di morbillo,  in pochi mesi a Bologna>> potete verificare i dati riportati nella tabella ufficiale

    http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/bollettino.asp

    Dati aggiornati a Giugno 2014

  • In Italia, sul totale dei 1259 casi di morbillo segnalati nel 2014, solo il 51,5% è stato confermato in laboratorio. Il maggior numero dei casi si è verificato in Piemonte, in Liguria e in Emilia-Romagna che insieme hanno segnalato il 66,3% dei casi osservati (Piemonte 39,2 ; Liguria 15,0% e Emilia-Romagna 12,1%).
    L’incidenza dei casi di morbillo nei primi cinque mesi del 2014 è stata pari a 2,1 casi per 100.000 abitanti. 

    L’incidenza più elevata è stata osservata in Liguria con 12,1 casi per 100.000, seguita dal Piemonte con 11,3 e dall’Emilia-Romagna e dalla Sardegna con 3,5 e 3,3 casi per 100.000 rispettivamente.

     

    ARTICOLI E DATI CORRELATI DI SEGUITO

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Farmacovigilanza e la necessità di segnalare le Reazioni avverse

Cos’è la FARMACOVIGILANZA?

E’ necessario segnalare? Chi dovrebbe farlo e come funziona?

Diversi i camici e le strutture che continuano a non segnalare.

FORSE SAREBBE UTILE RICORDARE IL PRIMO PRECETTO DI UN MEDICO

non nocere

IL PRINCIPIO CARDINE DELLA MEDICINA È QUELLO DI “PRECAUZIONE” IN BASE AL QUALE, DI FRONTE ALL’IMPOSSIBILITÀ DI ESCLUDERE LA DANNOSITÀ DI UN FARMACO O DI UN INTERVENTO, IL MEDICO SI DOVREBBE ASTENERE;
PRINCIPIO CHE NEGLI ULTIMI DECENNI È STATO ABBANDONATO PER SEGUIRE QUELLO – PER LORO ASSOLUTAMENTE PRIORITARIO – DEL PROFITTO.. (non per tutti,ovviamente)

AGGIORNAMENTI MAGGIO 2015

La farmacovigilanza: Complesso di attività finalizzate a valutare in maniera continuativa tutte le informazioni relative alla sicurezza dei farmaci e ad assicurare, per tutti i medicinali in commercio, un rapporto beneficio/rischio favorevole per la popolazione.

***Ma la FARMACOVIGILANZA in realtà viene effettuata?? Leggiamo meglio***

Anche la stessa FDA ammette che probabilmente il 90% dei medici semplicemente non segnalare le reazioni avverse ai vaccini.

  • http://www.naturalnews.com/033868_vaccine_injuries…
FARMACOVIGILANZA1
 I medici non sono più multati per la mancata segnalazione di reazioni avverse, come previsto dalla riforma per la farmacovigilanza voluta dall’ex Ministro Girolamo Sirchia, il quale aveva cancellato, ogni sanzione per i medici che si rifiutano di fare segnalazioni di evento avverso dopo somministrazione di farmaci e vaccini.

Prima di questo intervento, esisteva un decreto legislativo che prevedeva l’arresto fino a 6 mesi ed un’ammenda fino a 10 milioni di vecchie lire per i medici. Attualmente nessuno rischia più nulla e questo non depone a favore del miglioramento della situazione. 

OBBLIGO DI SEGNALAZIONE REAZIONI AVVERSE

E’ possibile scaricare il modulo per la denuncia di reazione avversa a vaccino per i semplici cittadini oppure scaricarlo all’indirizzo:

  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/tipo_file07d6.pdf

Se invece aveste un medico/pediatra disposto a compilarlo allora il modulo sarebbe reperibile a questo indirizzo:

  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/tipo_filecb84.pdf

Ricordo inoltre che possono essere considerate reazioni avverse a vaccino, anche in considerazione della loro entità:

– Anafilassi

– Episodi sincopali

– Crisi di ansia

– Reazioni locali (ponfo nel luogo dell’inoculo, dermatiti etc.)

– Febbre persistente superiore a 38,5°

– Pianto ininterrotto

– Perdita del sonno (oppure frequenti risvegli durante lo stesso, spesso associati a pianto)

– Problemi neurologici

– Problemi gastrointestinali

-. Bruschi ed immotivati cambiamenti caratteriali e nei comportamenti, perdita del contatto oculare etc.

Le vaccinazioni possono dar luogo ad eventi a rapida o a lenta insorgenza:

EVENTI A RAPIDA INSORGENZA

1. Spasmi respiratori (affettivi o di singhiozzo)

Episodio tipico nei lattanti e nei bambini piccoli (si verificano nel 5% dei bambini tra i 6 mesi e i 5 anni), di solito scatenato da un evento quale uno spavento, un dolore.

Dopo una fase più o meno lunga di pianto intenso, il bambino sospende il respiro in fase espiratoria e appare manifestamente agitato. Si osserva un rossore del viso, e una cianosi peribuccale, che tende ad intensificarsi per tutta la durata della crisi.

Se persiste più a lungo può esserci una breve perdita di coscienza o anche un irrigidimento in opistotono o delle mioclonie isolate.

2. Crisi d’ansia

Le persone in preda a crisi d’ansia possono apparire impaurite, pallide, sudano abbondantemente e si lamentano di stordimenti, vertigini, nodo alla gola, prurito a livello del viso e delle estremità.

In genere vi è una evidente iperventilazione.

3. Svenimento – collasso

Episodio caratterizzato da pallore, sudorazione profusa, ipotensione, senso di vertigine, perdita della coscienza.

In circa un quarto dei casi si verificano movimenti tonico–clonici (crisi convulsive o epilettiche) in genere agli arti.

Il polso centrale è presente, anche se debole e bradicardico a differenza di quello che si verifica in caso di shock anafilattico.

Respirazione rallentata o con apnee di pochi secondi, a differenza di quello che si verifica in caso di crisi d’ansia.

L’episodio può causare caduta e conseguente trauma.

4. Episodio di ipotonia-iporesponsività (HHE)

Episodio caratterizzato da diminuzione o perdita acuta del tono muscolare, accompagnato da pallore, o cianosi, o mancata risposta agli stimoli ambientali, o torpore prolungato

Può essere preceduto da irritabilità o febbre.

Si verifica 1-24 ore dopo la vaccinazione, eccezionalmente dopo alcuni minuti.

5. Manifestazioni di ipersensibilità immediata (anafilassi)

Eruzione orticarioide e/o a un rigonfiamento immediato nel punto di iniezione o quando, pur essendovi il coinvolgimento di altri sistemi o apparati non si hanno turbe funzionali importanti (es: starnuti, lacrimazione, tosse, vampate vasomotorie, prurito, broncospasmo lieve, angioedema di Quinke…)

Grave: quando predominano i sintomi cardiorespiratori e neurologici fino allo stato di shock con ipoperfusione grave da ipovolemia relativa, con o senza broncospasmo e/o laringospasmo o edema della glottide.

EVENTI AD INSORGENZA LENTA O LUNGO LATENTI

Sono quegli eventi che rimangono a lungo latenti ovvero che insorgono a distanza di tempo – giorni, mesi o addirittura anni – oppure che, pur essendo insorti, per lungo tempo non danno luogo a segnali della loro presenza.

Tra questi tutte le patologie autoimmuni.

Con il D.L. 95/03, che ha modificato in parte il D.L. 44/97, sono state abolite le sanzioni penali derivanti dalla mancata segnalazione di sospetta ADR.

(http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/03095dl.htm)

ECCO SI SEGUITO IL TESTO

costituzione

Decreto Legislativo 8 aprile 2003, n. 95

“Attuazione della direttiva 2000/38/CE relativa alle specialità medicinali”

pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 101 del 3 maggio 2003

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;

Vista la direttiva 2000/38/CE della Commissione, del 5 giugno 2000, che modifica il capitolo V-bis – Farmacovigilanza – della direttiva 75/319/CEE del Consiglio, concernente il riavvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative relative alle specialita’ medicinali;

Vista la legge 1° marzo 2002, n. 39, ed in particolare l’allegato A;

Visto il decreto legislativo 18 febbraio 1997, n. 44;

Visto il decreto legislativo 29 maggio 1991, n. 178;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 2000, n. 435, recante norme di organizzazione del Ministero della sanita’;

Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 12 marzo 2003;

Acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 4 aprile 2003;

Sulla proposta del Ministro per le politiche comunitarie e del Ministro della salute, di concerto con i Ministri della giustizia, dell’economia e delle finanze, degli affari esteri e per gli affari regionali;

Emana il seguente decreto legislativo:

Art. 1.

1. Al decreto legislativo 18 febbraio 1997, n. 44, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) l’articolo 2 e’ sostituito dal seguente:

«Art. 2. – 1. Il sistema nazionale di farmacovigilanza fa capo alla Direzione generale per la valutazione dei medicinali e per la farmacovigilanza del Ministero della salute, di seguito denominato “Direzione”.

2. La Direzione, senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato, conformemente alle modalita’ eventualmente concordate a livello comunitario e definite dall’Agenzia europea per la valutazione dei medicinali – EMEA – di seguito denominata “Agenzia”:

a) raccoglie e valuta informazioni utili per la sorveglianza dei medicinali con particolare riguardo alle reazioni avverse, all’uso improprio, nonche’ all’abuso degli stessi tenendo conto anche dei dati relativi ai consumi dei medesimi;

b) promuove il processo di informatizzazione di tutti i flussi di dati necessari alla farmacovigilanza gestendo e coordinando, in particolare, la rete telematica nazionale di farmacovigilanza, che collega le strutture sanitarie, le regioni e le aziende farmaceutiche. Collabora altresi’ con l’Agenzia, con i competenti organismi degli Stati membri e con la Commissione europea alla costituzione ed alla gestione di una rete informatizzata europea per agevolare lo scambio delle informazioni inerenti la farmacovigilanza dei medicinali commercializzati nella Comunita’ europea per consentire a tutte le autorita’ competenti di condividere le informazioni simultaneamente;

c) promuove e coordina, anche in collaborazione con l’Istituto superiore di sanita’ studi e ricerche di farmacoutilizzazione, farmacovigilanza attiva e farmacoepidemiologia;

d) adotta, coadiuvata dalle regioni, iniziative atte a promuovere le segnalazioni spontanee da parte degli operatori sanitari;

e) promuove iniziative idonee per la corretta comunicazione delle informazioni relative alla farmacovigilanza ai cittadini ed agli operatori sanitari;

f) provvede, in collaborazione con la Commissione unica del farmaco e il Consiglio superiore di sanita’, a predisporre la relazione annuale al Parlamento sulla farmacovigilanza.

3. Le regioni, singolarmente o di intesa fra loro, collaborano con la Direzione nell’attivita’ di farmacovigilanza, fornendo elementi di conoscenza e valutazione ad integrazione dei dati che pervengono alla Direzione ai sensi dell’articolo 4. Le regioni, inoltre provvedono, nell’ambito delle proprie competenze, alla diffusione delle informazioni al personale sanitario ed alla formazione degli operatori nel campo della farmacovigilanza. Le regioni collaborano inoltre a fornire i dati sui consumi dei medicinali mediante programmi di monitoraggio sulle prescrizioni dei farmaci a livello regionale. Le regioni si possono avvalere per la loro attivita’ anche di appositi Centri di farmacovigilanza.

4. La Direzione organizza, con la partecipazione dell’Istituto superiore di sanita’, riunioni periodiche con i responsabili di farmacovigilanza presso le regioni per concordare le modalita’ operative relative alla gestione della farmacovigilanza.»;

b) l’articolo 3 e’ sostituito dal seguente: «Art. 3. – 1. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e’ tenuto a registrare in modo dettagliato tutte le sospette reazioni avverse da farmaci osservate in Italia, nell’Unione europea o in un Paese terzo. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e’ tenuto, altresi’, a registrare e a notificare immediatamente, e comunque entro quindici giorni solari da quando ne ha avuto notizia, qualunque sospetta reazione avversa grave da farmaci verificatasi in Italia segnalatagli da personale sanitario alla struttura sanitaria di appartenenza del segnalatore e, ove non fosse possibile identificare tale struttura, alla Direzione. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e’ tenuto, altresi’, a registrare e a notificare immediatamente, e comunque entro quindici giorni solari da quando ne ha avuto notizia, qualunque altra sospetta reazione avversa grave da farmaci di cui sia venuto a conoscenza alla Direzione. Eventuali aggiornamenti sulle segnalazioni di reazioni avverse ricevute possono essere richieste esclusivamente al Responsabile di farmacovigilanza mittente della segnalazione stessa quale il Ministero o la struttura sanitaria.

2. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio provvede a che tutte le sospette reazioni avverse gravi ed inattese verificatesi nel territorio di un Paese terzo e segnalate da personale sanitario siano immediatamente e comunque entro quindici giorni solari da quando ne ha avuto notizia, notificate alla Direzione secondo le modalita’ previste dal comma 5, letterad).

3. Per i medicinali disciplinati dall’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 29 maggio 1991, n. 178, e dall’articolo 9-bis del decreto legislativo 18 febbraio 1997, n. 44, ai quali sono state applicate le procedure di mutuo riconoscimento e per i quali l’Italia e’ il Paese membro di riferimento, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio provvede inoltre a segnalare alla Direzione, secondo le modalita’ ed i tempi stabiliti in accordo con essa, qualunque sospetta reazione avversa grave verificatasi nella Comunita’ europea.

4. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di medicinali deve disporre, a titolo stabile e continuativo, di un responsabile del servizio di farmacovigilanza, in possesso della laurea in medicina e chirurgia o in farmacia, o in chimica e tecnologia farmaceutica, o in biologia o in chimica, ai sensi della legge 19 novembre 1990, n. 341, o rispettive lauree specialistiche di cui al decreto del Ministro dell’universita’ e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509. Il responsabile del servizio di farmacovigilanza deve essere persona diversa dal responsabile del servizio scientifico previsto dall’articolo 14 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 541, e deve essere posto in condizione di usufruire di tutti i dati di tale servizio. Le competenze del responsabile si estendono a tutti i medicinali della cui autorizzazione all’immissione in commercio e’ titolare l’azienda da cui egli dipende, anche se commercializzati da altre aziende.

5. Il responsabile del servizio di farmacovigilanza assicura: a) l’istituzione e il funzionamento di un sistema atto a garantire che le informazioni su tutte le presunte reazioni avverse comunicate al personale della societa’ ed agli informatori medico-scientifici, siano raccolte, ordinate e accessibili in un unico luogo; b) che tutte le informazioni relative alla sicurezza dei prodotti, successive all’atto dell’autorizzazione siano portate rapidamente a conoscenza del personale sanitario anche tramite i contatti del servizio di informazione scientifica della propria azienda; c) l’elaborazione dei rapporti di cui al successivo comma 6, da sottoporre alle autorita’ competenti secondo le modalita’ stabilite dal Ministero della salute, che tiene conto delle indicazioni dei competenti organismi internazionali e comunitari; d) la trasmissione, secondo modalita’ stabilite dalla Direzione, per via telematica al sistema nazionale di farmacovigilanza, delle segnalazioni di sospette reazioni avverse gravi e inattese verificatesi in un Paese terzo mantenendo a disposizione le schede cartacee; e) la trasmissione alla struttura sanitaria di pertinenza delle segnalazioni di sospette reazioni avverse gravi o inattese avvenute sul territorio nazionale ricevute direttamente dal segnalatore e non tramite la rete nazionale di farmacovigilanza; f) la trasmissione, in maniera rapida ed esauriente, ad ogni richiesta della Direzione, di informazioni supplementari ai fini della valutazione dei rischi di un medicinale, comprese le informazioni riguardanti i volumi di vendita dello stesso.

6. Fatte salve eventuali altre prescrizioni che condizionano il rilascio dell’autorizzazione, e’ fatto obbligo al titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di presentare alle autorita’ competenti le informazioni sulle sospette reazioni avverse in forma di rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza o immediatamente su richiesta, oppure ad intervalli regolari come da schema seguente: ogni sei mesi per i primi due anni dalla data di rilascio della prima autorizzazione internazionale e successivamente ogni anno per i successivi due anni e in coincidenza del primo rinnovo dell’autorizzazione. In seguito tali rapporti periodici devono essere presentati ogni cinque anni congiuntamente alla domanda di rinnovo dell’autorizzazione. Essi devono contenere una valutazione scientifica dei benefici e dei rischi del medicinale in questione.

Dopo il rilascio dell’autorizzazione all’immissione in commercio il titolare puo’ chiedere una modifica dei tempi specificati nel presente articolo, conformemente alla procedura stabilita nel regolamento (CE) n. 541/95 della Commissione. I rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza – PSUR – sono presentati secondo la scadenza prevista, sulla base delle modalita’ stabilite dalla Direzione.

7. Le Aziende titolari di autorizzazioni all’immissione in commercio comunicano al Ministero della salute, ufficio di farmacovigilanza, qualsiasi iniziativa adottata da altri competenti organismi sui propri prodotti per motivi di sicurezza, prima che tali interventi siano resi di dominio pubblico.

8. E’ fatto obbligo al titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di diffondere ai medici prescrittori le note informative e gli aggiornamenti sulla sicurezza dei farmaci, secondo indicazioni, tempi e modalita’ stabilite dalla Direzione, ogni qualvolta emergano nuove informazioni relative al profilo di tollerabilita’ del prodotto.

9. Le aziende titolari di autorizzazioni all’immissione in commercio di farmaci sono tenute a trasmettere trimestralmente per via informatica i dati di vendita delle specialita’ medicinali utilizzando la procedura prevista dal decreto dirigenziale in data 24 maggio 2002 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 132 del 7 giugno 2002.

10. L’obbligo previsto al comma 9 e’ esteso alle aziende responsabili della commercializzazione dei medicinali.

11. Il Ministero della salute, in caso di violazione delle aziende farmaceutiche degli obblighi previsti dal presente articolo puo’ adottare ulteriori azioni amministrative in relazione alla gravita’ della violazione riscontrata e della sua reiterazione.»;

c) l’articolo 4 e’ sostituito dal seguente: «Art. 4. – 1. Le strutture sanitarie – Aziende unita’ sanitarie locali, Aziende ospedaliere, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico – devono nominare un responsabile di farmacovigilanza della struttura che provvede a registrarsi alla rete nazionale di farmacovigilanza al fine dell’abilitazione necessaria per la gestione delle segnalazioni. Le strutture sanitarie private, al fine di assolvere ai compiti di farmacovigilanza, fanno riferimento al responsabile di farmacovigilanza della Azienda unita’ sanitaria locale competente per territorio.

2. I medici e gli altri operatori sanitari sono tenuti a segnalare tutte le sospette reazioni avverse gravi o inattese di cui vengano a conoscenza nell’ambito della propria attivita’. Vanno comunque segnalate tutte le sospette reazioni avverse osservate, gravi, non gravi, attese ed inattese da tutti i vaccini e da farmaci posti sotto monitoraggio intensivo ed inclusi in elenchi pubblicati periodicamente dal Ministero della salute.

3. Il presente decreto non si applica alle segnalazioni di reazioni avverse verificatesi in corso di sperimentazione clinica.

4. I medici e gli altri operatori sanitari devono trasmettere le segnalazioni di sospette reazioni avverse, tramite l’apposita scheda, tempestivamente, al Responsabile di farmacovigilanza della struttura sanitaria di appartenenza. I medici e gli altri operatori sanitari operanti in strutture sanitarie private devono trasmettere le segnalazioni di sospette reazioni avverse, tramite l’apposita scheda, tempestivamente, al Responsabile di farmacovigilanza della ASL competente per territorio, direttamente o, nel caso di cliniche o case di cura, tramite la Direzione sanitaria. I Responsabili di farmacovigilanza provvedono, previa verifica della completezza e della congruita’ dei dati, all’inserimento della segnalazione nella banca dati della rete di farmacovigilanza nazionale e alla verifica dell’effettivo inoltro del messaggio, relativo all’inserimento, alla regione ed alla azienda farmaceutica interessata. In caso di impossibilita’ di trasmissione del messaggio, ai destinatari che non e’ stato possibile raggiungere per via telematica, le strutture sanitarie invieranno copia della segnalazione riportante il codice numerico rilasciato dal sistema.

5. L’inserimento in rete va effettuato a cura del Responsabile di farmacovigilanza della struttura sanitaria entro e non oltre 7 giorni solari dal ricevimento della segnalazione. Le schede originali di segnalazione saranno conservate presso la struttura sanitaria che le ha ricevute ed inoltrate in copia al Ministero della salute, alla regione di appartenenza o al Centro di farmacovigilanza individuato dalla regione ove dagli stessi richiesto.

6. Eventuali aggiornamenti delle sospette reazioni avverse possono essere richiesti al segnalatore unicamente dal Responsabile di farmacovigilanza della struttura sanitaria di appartenenza o da un suo delegato, o da personale del Ministero della salute. Il richiedente provvede ad inserire in rete i dati acquisiti aggiornando la scheda inserita. Il responsabile di farmacovigilanza e’ comunque tenuto ad acquisire dal segnalatore una relazione clinica dettagliata, da trasmettere al Ministero della salute entro quindici giorni solari, per tutti i casi di reazioni avverse ad esito fatale.

7. La Direzione provvede affinche’ tutte le segnalazioni di sospette reazioni avverse gravi da farmaci verificatesi sul territorio nazionale siano immediatamente messe a disposizione del titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e comunque entro quindici giorni solari dalla data di ricevimento della comunicazione. 8. La Direzione provvede altresi’ affinche’ tutte le segnalazioni di sospette reazioni avverse gravi da farmaci verificatesi nel territorio nazionale siano messe a disposizione dell’Agenzia e degli altri Stati membri entro quindici giorni solari dalla data di ricevimento della loro comunicazione.

9. La Direzione fornisce immediatamente all’Agenzia ed ai centri nazionali di farmacovigilanza degli altri Stati membri ed al titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio, informazioni su eventuali modifiche, sospensioni o revoche dell’autorizzazione di un medicinale determinate da motivi di tutela della salute pubblica. In caso di sospensione determinata da motivi di urgenza, l’informazione all’Agenzia, alla Commissione e agli altri Stati membri deve essere trasmessa entro il giorno lavorativo seguente.»;

d) l’articolo 11 e’ sostituito dal seguente: «Art. 11. – 1. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di specialita’ medicinali che viola gli obblighi previsti dall’articolo 3, e’ soggetto alla sanzione del pagamento da Euro 30.000 a Euro 180.000. L’importo della sanzione e’ incrementato di una quota variabile dallo 0,1 per cento all’1 per cento del fatturato della specialita’ medicinale per la quale e’ stata riscontrata la violazione. 2. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di specialita’ medicinali che viola gli obblighi previsti dall’articolo 3, e’ altresi’ obbligato, in caso di notizie di rilevante interesse per i pazienti, a pubblicare, a proprie spese, per tre giorni consecutivi sui principali quotidiani nazionali rettifiche, concordate con il Ministero della salute, di informazioni precedentemente diffuse. 3. Il responsabile di farmacovigilanza dell’Azienda farmaceutica che viola gli obblighi dell’articolo 3, comma 5, e’ soggetto alla sanzione del pagamento della somma da Euro 20.000 a Euro 120.000.

4. Chiunque viola l’obbligo previsto dall’articolo 3, comma 10, e’ soggetto alla sanzione del pagamento della somma da Euro 10.000 a Euro 60.000.

5. L’inosservanza delle disposizioni previste, per i responsabili di farmacovigilanza delle strutture sanitarie, comporta l’instaurazione nelle sedi competenti, di procedimenti per l’erogazione di sanzioni disciplinari, secondo le norme legislative e convenzionali.».

Art. 2.

1. Ai fini del presente decreto si fa riferimento alle definizioni riportate nell’allegato 1 che fa parte integrante del presente decreto.

Art. 3.

1. In relazione a quanto disposto dall’articolo 117, quinto comma, della Costituzione, le disposizioni del presente decreto afferenti a materie di competenza legislativa delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, che non abbiano ancora provveduto al recepimento della direttiva 2000/38/CE della Commissione, del 5 giugno 2000, si applicano fino alla data di entrata in vigore della normativa di attuazione di ciascuna regione e provincia autonoma, nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dei principi fondamentali desumibili dal presente decreto.

Art. 4.

1. Il decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 1991, n. 93, recante regolamento di esecuzione delle disposizioni di cui all’articolo 9 del decreto-legge 30 ottobre 1987, n. 443, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 1987, n. 531, sulle modalita’ di attuazione della farmacovigilanza attraverso le strutture pubbliche, e’ abrogato.

ALLEGATO 1

GLOSSARIO

Abuso di medicinali

L’uso volontario ed eccessivo, prolungato o sporadico, di medicinali correlato ad effetti dannosi sul piano fisico o psichico.

Farmacovigilanza: E’ l’insieme delle attivita’ il cui obbiettivo e’ quello di fornire, in modo continuativo, le migliori informazioni possibili sulla sicurezza dei farmaci permettendo cosi’ l’adozione delle misure opportune e in tal modo assicurare che i farmaci disponibili sul mercato presentino, nelle condizioni di utilizzo autorizzate, un rapporto beneficio rischio favorevole per la popolazione. Le informazioni sui rischi associati ai farmaci possono derivare da diverse fonti quali:

a) Segnalazioni spontanee di singoli casi di sospette reazioni avverse da parte di operatori sanitari; b) Studi post-autorizzazione che comprendono gli studi farmacoepidemiologici;

c) Banche dati sanitarie informatizzate;

d) Informazione pre-clinica di sperimentazioni animali e informazioni dalle ricerche cliniche su un farmaco;

e) Informazioni inerenti la fabbricazione, la conservazione, la vendita, la distribuzione, la dispensazione, i modelli di utilizzo, prescrizione e somministrazione ai pazienti di un farmaco;

f) Letteratura medica;

g) Altre fonti di informazione come quelle relative all’utilizzo scorretto e all’abuso dei farmaci che possano ripercuotersi sulla valutazione dei benefici e dei rischi dei farmaci; h) Altre autorita’ sanitarie e organismi sanitari nazionali e internazionali.

Rapporto periodico sulla sicurezza (Periodic safety updated report. PSUR): il rapporto, redatto a cura delle Aziende titolari della autorizzazione all’immissione in commercio dei farmaci, che contiene le informazioni di cui all’art. 3 comma 6 del presente decreto legislativo.

Reazione avversa: risposta ad un farmaco che sia nociva e non intenzionale e che avvenga alle dosi normalmente usate nell’uomo per la profilassi, la diagnosi, la terapia o per ripristinare, correggere o modificare le funzioni fisiologiche.

Reazione avversa grave: qualsiasi reazione che provoca la morte di un individuo, ne mette in pericolo la vita, ne richiede o prolunga l’ospedalizzazione, provoca disabilita’ o incapacita’ persistente o significativa, comporta una anomalia congenita o un difetto alla nascita.

Reazione avversa inattesa: reazione avversa la cui natura, gravita’ o conseguenza non e’ coerente con il riassunto delle caratteristiche del prodotto.

Sistema di segnalazione spontanea: metodo di farmacovigilanza basato sulla comunicazione, raccolta e valutazione di segnalazioni di sospette reazioni avverse a farmaci, osservate da un operatore sanitario.

Sperimentazione clinica: qualsiasi indagine effettuata su soggetti umani volta a scoprire o verificare gli effetti clinici, farmacologici e/o gli altri effetti farmacodinamici di uno o piu’ medicinali in fase di sperimentazione e/o ad individuare qualsiasi tipo di reazione avversa nei confronti di uno o piu’ medicinali in fase di sperimentazione, e/o a studiarne l’assorbimento, la distribuzione, il metabolismo e l’eliminazione al fine di accertarne l’innocuita’ e/o l’efficacia. Tale sperimentazione include la sperimentazione clinica effettuata in un unico sito o in piu’ siti in un unico Stato membro o in piu’ Stati membri.


Alla sperimentazione clinica si applica la direttiva 2001/20/CE del 4 aprile 2001.

Studio post-autorizzazione: qualsiasi studio condotto durante la commercializzazione di un farmaco secondo le condizioni della sua scheda tecnica autorizzata o in condizioni normali di utilizzo;

Studio post-autorizzazione sulla sicurezza: studio farmacoepidemiologico o ricerca clinica condotto in conformita’ con le disposizioni dell’autorizzazione alla commercializzazione e realizzato al fine d’identificare o quantificare i rischi associati ai farmaci autorizzati;

Bozza dicembre 2002

FARMACOVIGILANZA

Fonti normative.

Decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 1991, n. 93, Regolamento di esecuzione delle disposizioni di cui all’art. 9 del decreto-legge 30 ottobre 1987, n. 443, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 1987, n. 531, sulle modalita’ di attuazione della farmacovigilanza attraverso le strutture pubbliche.

Decreto 20 aprile 1991, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 133 dell’8 giugno 1991. Approvazione dei modelli di schede e dello schema di relazione previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 1991, n. 93, recante il regolamento di esecuzione delle disposizioni di cui all’art. 9 del decreto-legge 30 ottobre 1987, n. 443, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 1987, n. 531, sulle modalita’ di attuazione della farmacovigilanza attraverso le strutture pubbliche.

Circolare 29 aprile 1993, n. 12-bis Farmacovigilanza: aspetti applicativi del decreto del Presidente della Repubblica n. 93 del 25 gennaio 1991.

Decreto legislativo 18 febbraio 1997, n. 44, Attuazione della direttiva 93/39/CEE che modifica le direttive 65/65/CEE, 75/318/CEE, 75/319/CEE relative ai medicinali.

Circolare n. 12 del 24 settembre 1997 Note esplicative al decreto legislativo 18 febbraio 1997, n. 44: «Attuazione della direttiva 93/39/CEE che modifica le direttive 65/65/CEE, 75/318/CEE, 75/319/CEE relative ai medicinali».

Decreto 7 agosto 1997 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 210 del 9 settembre 1997.


Sostituzione del modello A allegato al decreto ministeriale 20 aprile 1991, recante Approvazione dei modelli di schede e dello schema di relazione previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 1991, n. 93, recante il regolamento di esecuzione delle disposizioni di cui all’art. 9 del decreto-legge 30 ottobre 1987, n. 443, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 1987, n. 531, sulle modalita’ di attuazione della farmacovigilanza attraverso le strutture pubbliche.

Circolare n. 15 del 29 settembre 1999 – Integrazione alla circolare n. 12 del 24 settembre 1997 – Trasmissione delle segnalazioni di reazioni avverse.

***PER MAGGIORI INFO***

http://www.usl8.toscana.it/index.php/aree-tematiche/farmaci  

Dal luglio 2012 è attiva anche in Italia la nuova legislazione europea di farmacovigilanza che permette ai pazienti di fare direttamente le segnalazioni via web, ma chissà se tutti segnalano direttamente e se il sistema di segnalazione funziona..

SEGNALAZIONE REAZIONI AVVERSE DA FARMACI

http://www.torrinomedica.it/studio/adr/denuncia_reazione_avversa.asp#axzz2Dvr5eUny

ARTICOLI CORRELATI DI SEGUITO

CENSIMENTO NAZIONALE DEI DANNI DA VACCINI

http://www.coriv.org/raccolta-dati/indagine-conoscitiva-nazionale-delle-associazioni-per-la-liberta-vaccinale/

 ALLEGATI

FARMACOVIGILANZA

 

Rapporto sulla sorveglianza postmarketing dei vaccini in Italia – anno 2013

SEGNALAZIONI DI SOSPETTE REAZIONI AVVERSE:
Ci soffermiamo ad osservare le segnalazioni dei VACCINI ESAVALENTI
Il vaccino esavalente (DTP, IPV, HBV, Hib), tra i vaccini maggiormente utilizzati nei bambini, è indicato per l’immunizzazione primaria contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B e malattie invasive da HaemophilusInfluentiae tipo B, la schedula vaccinale prevede la somministrazione di tre dosi a partire dal terzo mese di vita (3, 5, 11-13 mesi).
Le segnalazioni di reazioni insorte dopo somministrazione di esavalente nel 2013 sono state 1.343 con un tasso di segnalazione pari a 90 per 100.000 dosi vendute (Tabella 12). Le reazioni gravi sono state 141 (10,5%). Nella maggior parte dei casi gravi, l’esavalente è stato somministrato contemporaneamente ad altri vaccini (in particolare al vaccino contro lo pneumococco) e solo in 11 segnalazioni risultava essere l’unico vaccino utilizzato.
Le prime dieci reazioni segnalate in ordine di frequenza sono state piressia (n. 687), iperpiressia (n. 170), agitazione (n. 126), pianto (n. 121), sonnolenza (n. 113), irritabilità (n. 108),
irrequietezza (n. 105), gonfiore in sede di vaccinazione (n. 74) e reazione locale (n. 60).
Le reazioni gravi più numerose riguardano la SOC “Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione” (n. 80) ed in particolare, piressia (n. 35), iperpiressia (n. 35) e pianto (n. 8).
SINTESI DEI CASI
Al 31/08/2014, nel database della Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) risultano inseriti 13 casi di fontanella bombata associata a vaccini, 6 dei quali successivi alla somministrazione del vaccino esavalente, uno dopo vaccino pneumococcico, 6 dopo vaccino esavalente cosomministrato con anti-pneumococco.

La tabella 35 descrive le caratteristiche principali dei soggetti coinvolti.
L’evento avverso è insorto pressoché invariabilmente entro poche ore dalla vaccinazione; in un unico caso il sintomo si presenta a distanza di 3 giorni dalla vaccinazione. In 3 casi l’evento si è verificato alla prima dose vaccinale, in 8 alla seconda. L’età dei pazienti varia dai 2 ai 7 mesi.
L’evento avverso è quasi sempre accompagnato da altri sintomi, in particolare la febbre. Una singola segnalazione riporta la bombatura della fontanella come unico evento.Otto segnalazioni riportano una valutazione in ambiente ospedaliero e per questo sono considerate gravi.

A pagina 27 viene riportato quanto segue: <<DATI DEL 2013 Alla data del 31.03.2014 risultavano inserite in rete 3.727 segnalazioni spontanee di sospette reazioni avverse a vaccini (elaborazione per classe ATC J07) con insorgenza nel 2013 pari a circa il 9% del totale (40.957 segnalazioni). I casi di letteratura sono stati esclusi.>>

Ci domandiamo in base a quali criteri sono stati escluse numerosissime reazioni avverse segnalate anche da MEDICI O OPERATORI SANITARI, è stato verificato lo stato immunitario dei soggetti che avevano presentato segnalazioni di sospetta reazione avversa?

http://www.agenziafarmaco.gov.it/…/rapporto-sulla-sorveglia…

http://www.agenziafarmaco.gov.it/…/fi…/RV_2013_copertina.pdf

Rammentiamo che la normativa sulla farmacovigilanza prevede la possibilità di segnalazione di sospetta reazione avversa anche via web per i cittadini.

 

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