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Vaccinati ed epidemie: un reale fallimento sostenuto inequivocabilmente dalle prove epidemiologiche.

Come mai in Cina ci sono epidemie di morbillo nonostante l’altissima percentuale di vaccinati? La copertura raggiunge il 99%.

Forse qualcuno dovrebbe illuminarci in merito

vero falso

 

Aggiornamenti novembre 2015

Focolaio di parotite in Norvegia tra studenti vaccinati

  • http://www.thelocal.no/20151127/norway-facing-mumps-epidemic-students

Fonte riportata a fine articolo datato settembre 2014

(potrete accedere ai correlati mediante i tag)

La Cina conta la maggioranza dei vaccinati rispetto a tutto il mondo e la vaccinazione contro il morbillo sebbene obbligatoria lascia qualche perplessità.

Come mai questo paese ha visto numericamente maggiori focolai rispetto ad altri paesi? Si parla di oltre 700 focolai dal 2009 e 2012.

Un recente studio pubblicato su  PLoS  intitolato “Difficoltà ad eliminare il morbillo, rosolia e parotite: uno studio trasversale” , ha portato alla luce l’inefficacia evidente della suddetta vaccinazione.

Secondo lo studio, la copertura raggiunge il 99 % tuttavia l’incidenza  di queste malattie rimane altissima.

Nonostante gli alti tassi,questo “esperimento” ha palesemente mancato gli obiettivi.

Zhejiang è una provincia costiera orientale della Repubblica popolare cinese e conta ben 55 milioni di abitanti. Tutti i bambini lì ricevono una prima dose obbligatoria a 8 mesi e successivamente a 18-24 mesi.

Nel nuovo studio i ricercatori hanno analizzato un sottogruppo composto da 1.015 abitanti di Zehjiang e hanno scoperto che, nonostante i recenti focolai, il 93,6% dei soggetti risultava essere sieropositivo per gli anticorpi contro il morbillo; avevano quindi degli anticorpi protettivi presumibilmente indotti dal vaccino, eppure,nonostante questa “protezione” l’8,6 % dei soggetti ha sviluppato la malattia.

Un altro studio recente, pubblicato nell’autorevole  Bollettino dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha esaminato i recenti focolai di morbillo avvenuti in tutta la Cina scoprendone il numero altissimo:  ben 707 focolai di morbillo nel Paese sono stati registrati tra il 2009 e il 2012, con un trend di forte rialzo nel 2013.

“Il numero di casi di morbillo segnalati nei primi 10 mesi del 2013  è stato tre volte maggiore rispetto all’intero 2012. “

Questo è tanto più strano se si considera che dal 2009 la prima dose copriva oltre il 90% della popolazione. A rigor di logica ci si aspettava il contrario, ovvero la diminuzione dell’incidenza di questa malattia,divenuta oggi,una vera pandemia.

Chiaramente viene messa in dubbio l’efficacia della vaccinazione e il classico concetto dell’immunità di gregge portato avanti da una parte della comunità scientifica,viene smascherato e sostenuto inequivocabilmente dalle prove epidemiologiche.

Questo studio mette in discussione la stessa giustificazione primaria per i vaccini e non senza motivazione.

Il fallimento di titoli anticorpali indotti dal vaccino per la “protezione contro le malattie” non ha molto senso se si considera l’ efficacia dello stesso vaccino.

LA STORIA SI RIPETE

viccinazione

L’obiettivo dell’OMS, ovvero quello di eliminare il morbillo in Cina attraverso la vaccinazione obbligatori non è riuscita.

Nel 2005, il Comitato Regionale dell’OMS stabilì nell’anno 2012, l’obiettivo dell’eliminazione completa da tutte le regioni del morbillo; questa la motivazione che portò il Ministero della Sanità cinese all’obbligatorietà della suddetta vaccinazione.

Un anno dopo, nel 2006, la Cina ha sviluppato una serie di strategie di vaccinazioni di massa per l’esecuzione ed il mantenimento di tale obiettivo.

Eppure, nonostante l’attuazione di questa massiccia pratica vaccinale obbligatoria attraverso una multipla vaccinazione (MPR) i focolai hanno continuato ad affliggere i vaccinati:

“Focolai di morbillo nel 2008, contanto ben 12.782 casi segnalati.  Dal 2009 al 2011, l’incidenza del morbillo è rimasta elevata e allo stesso modo, l’incidenza della parotite è aumentata nel 2007 e 2008. Infine, i casi segnalati di rosolia sono 3284-4284 nel 2007 e il 2011, con un incremento esponenziale. Pertanto, l’eliminazione del morbillo ed il controllo della parotite e rosolia sono delle urgenti priorità che riguardano la salute pubblica nelle regioni locali. “

A questo punto oseremmo dire che questa pratica vaccinale è stata una vera e propria sconfitta non solo per il Ministero della sanità cinese,ma per tutta la comunità scientifica che omette la realtà sulla inefficacia della vaccinazione.

La veridicità dei casi e degli studi si scontra ancora una volta con gli obiettivi delle istituzioni e dei vertici, i quali continuano a raccomandare la pratica vaccinale nonostante sia palese la sua sconfitta.

Infatti anche l’ultimo studio si conclude con la raccomandazione della vaccinazione MMR. Essi inoltre suggeriscono oltre alla suddetta, anche una campagna di vaccinazione per gli adolescenti, gli anziani  e soprattutto le giovani donne (un pò come avviene da noi per l’influenza ed altre malattie).

Questo approccio intellettualmente disonesto e insensibile, infatti, è colpevole dell’espansione di un folle tentativo di immunizzazione  il quale non terrà conto dell’incremento esponenziale dell’autismo e di  molteplici patologie autoimmuni già frequenti nella popolazione,per non parlare della mortalità infantile.

Il CDC cosa può dirci in merito?

william-thompson-cdc

Naturalmente, non possiamo non menzionare la più grande omissione dei nostri tempi ovvero le dichiarazioni del Dottor William Thompson  il quale cerca di far luce ancora oggi sul comportamento errato del CDC.

Quanti di questi neonati e bambini cinesi saranno sottoposti ad una regressione dello sviluppo neurologico o ad altri danni a seguito della vaccinazione MMR?

  • http://www.globalresearch.ca/why-is-china-having-me…/5404067

 

CORRELATI

ASTRATTO

Secondo Tetyana Obukhanych, della School of Medicine della Stanford University, il vaccino contro il morbillo funziona come previsto, con solo il 25% della popolazione, lasciando la maggior parte degli adulti vaccinati da bambini, con poca o nessuna protezione.I pericoli si estendono ai bambini che, come l’USA Today sottolinea, sono troppo giovani per essere vaccinati. Questi membri del tutto indifesi, dipendono dagli anticorpi ereditati dalle loro madri. Le madri precedentemente vaccinate, hanno pochi anticorpi, privando così i loro bambini della giusta protezione.

L’unico modo provato e veritiero, per salvaguardare i loro bambini , resta il modo naturale: la madre dovrà contrarre il morbillo in maniera naturale.In realtà, la herd immunity ,esisteva prima dell’introduzione del vaccino.

Praticamente il 100% della popolazione ha contratto il morbillo, dando a tutti l’immunità per tutta la vita  e così anche alle future mamme i mezzi, per proteggere la loro prole. Gli scienziati del 1960 non si sono resi conto che vaccinandoci contro il morbillo,ci avrebbe dato delle deboli o inesistenti difese del nostro sistema immunitario.

Ironia della sorte, il Public Health Service, ha sempre considerato il morbillo,non particolarmente pericoloso,già in epoca pre-vaccino. “Le complicanze sono rare e, con adeguate cure mediche, la fatalità è rara . L’Immunità seguente al recupero è solida e permanente nella durata; il suo capo di epidemiologia, Alexander Langmuir, ha riconosciuto una ” base epidemiologica per l’eradicazione del morbillo nel 1967. ”

Perché, allora, ha deciso di voler “debellare” questa malattia, generalmente innocua e non mortale?

La Herd immunity, suona bene in teoria. Ma, come ha concluso la Dott. Obukhanych, “Le aspettative della teoria genealogica dell’ immunità sono destinati a fallire nel mondo reale.”

I medici e i funzionari della sanità pubblica sono a conoscenza che gli individui vaccinati di recente possono diffondere la malattia e che il contatto con le persone immunodepresse può essere molto pericoloso.

A tal proposito, la Guida per i pazienti dell’ospedale Johns Hopkins in caso di immunodepressione raccomanda di “evitare il contatto con i bambini che sono stati vaccinati di recente” e di “chiedere agli amici e ai parenti che sono malati o che sono stati vaccinati da poco con un vaccino a virus vivi (come la varicella , il morbillo, la rosolia , l’influenza intranasale , la poliomielite e il vaiolo ) di non fargli visita.

L’evidenza scientifica dimostra che individui vaccinati con vaccini a virus vivi, come il MPR (morbillo, parotite e rosolia), rotavirus, varicella, herpes zoster e influenza possono diffondere il virus per molte settimane o mesi ed infettare vaccinati e non vaccinati, nello stesso modo.

Inoltre, I vaccinati possono essere portatori di malattie nel cavo naso-faringe e infettare altre persone seppur senza presentarne i sintomi.

Entrambi, vaccinati e non vaccinati, sono a rischio esposizione da parte di chi è stato vaccinato recentemente. I fallimenti vaccinali sono diffusi; l’immunità indotta dal vaccino non è permanente e recenti epidemie di malattie come la pertosse, parotite e morbillo, hanno avuto luogo in popolazioni completamente vaccinate.

Adulti hanno contratto la polio da bambini vaccinati da poco. Un padre di Staten Island è finito sulla sedia a rotelle dopo aver contratto la polio mentre cambiava il pannolino a sua figlia. Nel 2009 una sentenza ha stabilito l’assegnazione di 22.5 milioni di dollari

“Iil fallimento vaccinale e il non voler riconoscere che i vaccini a virus vivi possono diffondere la malattia hanno provocato un aumento di epidemie di malattie infettive sia in individui non vaccinati che vaccinati” sostiene Leslie Manookian, produttrice di The Greater Good. “Il CDC dovrebbe istruire I medici che somministrano I vaccini ad informare I propri pazienti riguardo i rischi che chi si è vaccinato da poco fa correre al resto della popolazione”

Stando alla Fondazione Weston A.Price, la migliore protezione contro le malattie infettive è un sistema immunitario in salute, supportato da un adeguato apporto dI vitamine. Bambini ben nutriti si riprendono facilmente da malattie infettive e raramente sviluppano complicazioni.

Fonte

https://vacciniinforma.it/?p=1183

Note

[1] Zhifang Wang, Rui Yan, Hanqing Egli, Qian Li, Guohua Chen, Shengxu Yang, Enfu Chen.

Difficoltà ad eliminare il morbillo e controllare la rosolia e parotite: uno studio trasversale.  PLoS One.  2014; 9 (2): e89361. Epub 2014 febbraio 20.  PMID:  24586717

La vaccinazione e l’immunità alle malattie infettive. Anderson RM, RM maggio Natura. 1985 28 novembre-4 dicembre; 318 (6044): 323-9. [PubMed]

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Vaccini e patologie autoimmuni: Il consenso informato e le correlazioni omesse

Vaccini e patologie autoimmuni: il CONSENSO INFORMATO negato e omesso.

 

domandarsi

Riportati di seguito degli astratti e le osservazioni che ne derivano.

  • Dopo la lettura delle documentazioni medico- scientifiche precedenti, relative alla non correlazione tra il calo dei tassi di mortalità e l’iniziazione della pratica vaccinale,forse è il caso di fare qualche osservazione in merito.

Astratto da PubMed

  • fonte http://www.ncbi.nlm.nih.gov//pubmed/25277820

“Le Vaccinazioni sono state utilizzate come strumento essenziale nella lotta contro le malattie infettive, riuscendo a migliorare la salute pubblica.

Tuttavia, gli effetti avversi, tra cui le condizioni autoimmuni possono verificarsi a seguito di vaccinazioni :

  • sindrome autoimmune / infiammatoria indotta da coadiuvanti – sindrome di ASIA.

Si conviene al pensiero che l’autoimmunità potrebbe essere innescata o “migliorata” grazie alle sostanze presenti e contenute nei vaccini.

“Fortunatamente” la correlazione tra vaccinazione e la patologia ASIA è rara. Eppure, definendo i soggetti a rischio si può limitare ulteriormente il numero degli individui  che abbiano sviluppato l’ASIA dopo vaccinazione.

***In questa prospettiva abbiamo definito quattro gruppi di individui che potrebbero essere suscettibili e quindi predisposti nello sviluppare questa patologia dopo la vaccinazione:

.i pazienti con precedente post-vaccinazione fenomeni autoimmuni;

.i pazienti con una storia clinica di autoimmunità;

.i pazienti con una storia di reazioni allergiche;

.le persone che sono inclini a sviluppare autoimmunità (con una storia familiare di malattie autoimmuni, portatori asintomatici di autoanticorpi, che trasportano determinate profili genetici, ecc)”.


 

***Osservazioni in merito***

Ricordiamo innanzitutto che il “MITO delle vaccinazioni” si basa su una teoria.

I fatti confermati e supportati da dati,grafici e tabelle mostrano esattamente l’opposto.

Il calo dei tassi di mortalità era in atto PRIMA dell’entrata e iniziazione della pratica vaccinale.

Il problema di queste affermazioni è che non sono supportate da prove. Quando guardiamo i dati effettivi, vediamo altro. Benché molte persone siano morte a causa della pertosse nella prima parte del 1900, dal momento dell’introduzione del vaccino, il tasso di morte negli Stati Uniti è diminuito di oltre il 90 per cento. Utilizzando la fonte che è stata il riferimento per affermare tutto questo sul giornale Pediatrics, vediamo che il calo delle morti dalla vetta è stato di circa il 92 per cento prima dell’introduzione del vaccino DTP ad esempio.

L’Inghilterra iniziò con il mantenere le statistiche nel 1838 (62 anni prima erano state riunite le statistiche ufficiali statunitensi). Guardando questi dati, possiamo notare, che il tasso di mortalità per le malattie infettive era alto nel corso del 1800 ed è diminuito dalla metà del 1800 alla metà del 1900 arrivando quasi a zero. Guardando i dati di mortalità per pertosse in Inghilterra, i decessi sono diminuiti di oltre il 99% prima di qualsiasi vaccino,un altro esempio.

Nel caso del morbillo, vediamo una riduzione del tasso di mortalità di quasi il 100 %..

I tassi di mortalità sono diminuiti prima della vaccinazione. Nel caso della scarlattina e di altre malattie infettive, i decessi sono diminuiti quasi a zero, senza alcuna vaccinazione su larga scala..

Purtroppo, queste credenze errate, hanno da sempre portato a fidarsi della vaccinazione, credendo a tutto ciò che ci viene da sempre propinato,non chiedendo e non visionando mai dati,grafici o tabelle come queste.

Da sempre si crede nella virtù della vaccinazione,la quale ha debellato le malattie,senza riflettere su altri fattori,che in realtà hanno causato la mortalità a diminuire.

Questi fattori sono l’igiene, i servizi igienico-sanitari, la nutrizione, il diritto del lavoro,l’ elettricità, la clorazione, la refrigerazione, la pastorizzazione, e molti altri aspetti che oggi generalmente diamo per scontati come parte della vita moderna.

Il miglioramento del tasso della mortalità aveva molto poco a che fare con la medicina.

  •  “In generale, le misure mediche (sia chemioterapici e profilattici) sembrano aver contribuito poco al calo generale della mortalità negli Stati Uniti dal 1900 circa-avendo in molti casi stati introdotti diversi decenni dopo un netto calo si era già messo in e non avere influenza rilevabile nella maggior parte dei casi. Più in particolare, con riferimento a questi cinque requisiti (influenza, polmonite, difterite, pertosse, la poliomielite e) per i quali il calo della mortalità appare sostanziale dopo il punto di intervento e sul presupposto improbabile che tutto questo calo è attribuibile alla intervento. . . si stima che al massimo 3,5 per cento del declino totale della mortalità dal 1900 potrebbe essere attribuita a misure mediche introdotte per le malattie considerate qui. “ [5]…

 


Entrando quindi nei particolari, si evince e si dimostra che il tasso di incidenza e di morte di molte malattie infettive, è diminuito radicalmente nel e dal momento in cui si registrava un miglioramento delle condizioni, igienico-sanitarie, abitative, alimentari e delle procedure di isolamento.

Conosciamo di gran lunga l’operato del dietro le quinte e quello che la medicina ufficiale asserisce,non solo nel campo delle vaccinazioni,ma a 360°; in questa tematica ovviamente è la vaccinazione ritenuta interamente responsabile della scomparsa delle malattie.

  • A parte questo,leggendo l’astratto con fonte PubMed, vorremmo fare una riflessione che ancora una volta riguarda il CONSENSO INFORMATO.

medico


La maggior parte dei genitori,recandosi negli studi medici assieme ai propri figli, non riceve quasi mai una CORRETTA INFORMAZIONE. Molte sono le domande che non vengono poste. Molti sono i quesiti su cui i pediatri non si soffermano (tralasciamo il “volutamente o meno”).

  • Non si dovrebbe chiedere ai genitori se in famiglia vi siano casi di malattie autoimmuni?
  • Il corredo genetico in questo caso non viene preso in considerazione?
  • Questo non viene minimamente fatto.

Il Medico deve informare sempre il paziente ad esempio sull’effetto di un farmaco,sui suoi effetti collaterali, su una terapia,tutto insomma; Non farlo costituisce REATO.

“IN ITALIA QUALUNQUE TRATTAMENTO SANITARIO,MEDICO o  INFERMIERISTICO, NECESSITA DEL PREVENTIVO CONSENSO DEL PAZIENTE; E’ QUINDI IL SUO CONSENSO INFORMATO CHE COSTITUISCE IL FONDAMENTO DELLA LICEITA’ DELL’ ATTIVITA’ SANITARIA, IN ASSENZA DEL QUALE, L’ ATTIVITA’  STESSA COSTITUISCE REATO.

.IL  MALATO PUO’ DECIDERE SE VUOLE ESSERE CURATO PER UNA MALATTIA E HA IL DIRITTO/DOVERE DI CONOSCERE TUTTE LE INFORMAZIONI DISPONIBILI SULLA PROPRIA SALUTE,CHIEDENDO AL MEDICO CIO’ CHE NON E’ CHIARO; 

INOLTRE DEVE AVERE  LA POSSIBILITA’ DI SCEGLIERE,IN MODO INFORMATO,SE SOTTOPORSI AD UNA DETERMINATA TERAPIA O ESAME DIAGNOSTICO”.


Ultima ma non meno importante è l’informazione sui TEST DI LABORATORIO /SCREENING da effettuare prima di una eventuale vaccinazione. Di seguito verranno riportate le affermazioni del Dott.Roberto Gava con relativa fonte.

  • Va subito detto che questa richiesta è estremamente importante e corretta e il razionale che la giustifica è che:
    – i neonati (per la loro fisiologica condizione di vita) sono particolarmente deboli a livello immunitario e, se non facciamo attenzione, non solo li possiamo rendere ancora più deboli, ma li possiamo anche squilibrare per sempre;
    – i vaccini pediatrici possono causare gravi danni, specie se inoculati contemporaneamente in numero elevato e in bambini molto piccoli;
    – alcuni bambini, anche se nei primi mesi appaiono perfettamente sani, hanno una particolare predisposizione a presentare danni in seguito alle vaccinazioni (ipogammaglobulinemia, alterazioni dell’assorbimento intestinale dei nutrienti, carenza di determinate sostanze biologiche a livello cerebrale, stress di vita, presenza di patologie latenti, ecc.).

Pertanto, sembrerebbe più che razionale eseguire alcuni esami ematochimici nei soggetti a rischio e in particolare nei bambini piccoli che dovrebbero ricevere i vaccini pediatrici, in modo da avere qualche elemento in più per capire se sono nella condizione di sopportare lo stress immunitario delle vaccinazioni senza gravi rischi per la loro salute .

Su questa linea molto sensata e suffragata pure dal buon senso si era espressa anche la Corte Costituzionale con la sentenza n. 258 del 20-23 giugno 1994 che diceva: “È necessario porre in essere una complessa e articolata normativa di carattere tecnico che individui esami chimico-clinici idonei a prevedere e prevenire possibili complicanze da vaccinazione”.

Purtroppo, il nostro Ministero della Salute, invece di rispondere prontamente sollecitando i Centri specializzati a cercare i test più appropriati e di promuovere la messa a punto di test nuovi, ha risposto ben 5 anni dopo con la Circolare Ministeriale del 7 aprile 1999 che decreta che non si prevedono esami chimico-clinici da eseguire prima della somministrazione dei vaccini, …

Il problema è stato ulteriormente aggravato anche da un (mi si perdoni il termine che è motivato solo per l’amore verso i nostri bambini che subiscono, indifesi, le nostre mosse ‘politiche’) insensato articolo del 2002 firmato dai CDC americani che afferma addirittura di non ritenere necessari a livello routinario né la visita medica prima di una vaccinazione né altri accertamenti invasivi (2).
Perché?

Anche il semplice Buon Senso ci pone delle domande:
– Le vaccinazioni che vengono fatte a neonati di 2-3 mesi, dei quali non conosciamo praticamente nulla, sono veramente così innocue da non necessitare alcun accertamento preliminare per assicurarsi che il neonato le possa tollerare senza subirne danno e sono anche così innocue da non richiedere neppure una visita medica anticipatoria?
– I vaccini sono farmaci o alimenti?
– E se sono farmaci veri e propri, è lecito pensare che esista un farmaco senza effetti indesiderati?
– È lecito far correre un rischio, anche grave, ad un soggetto potenzialmente sano e addirittura ad un bambino che ha davanti a sé tutta una vita?
– Esistono dei farmaci che devono essere somministrati a tutti in modo massivo e incondizionato? È quindi lecito imporre a tutti per Legge il trattamento vaccinale?


test

In ogni caso, tornando ai nostri test laboratoristici, va detto che ci sono dei test che si possono fare, ma non sono totalmente affidabili, perché anche se risultassero normali, non potrebbero escludere una immaturità del sistema immunitario e/o una particolare incapacità di gestire l’intenso stress immunitario che le attuali vaccinazioni multiple (7 vaccini inoculati contemporaneamente) causano.

Una corretta decisione se vaccinare o meno, ed eventualmente quando vaccinare, può scaturire solo da una valutazione molto approfondita del bambino, che però può essere fatta solo da un medico che lo ha visitato più volte e che ha raccolto in modo attento la sua storia e quella dei suoi genitori (partendo addirittura dai 2-3 anni prima del suo concepimento).

In ogni caso, un bambino di 10 mesi, come quello oggetto dell’email suddetta, a mio avviso è ancora troppo piccolo per qualsiasi vaccinazione: consiglierei di attendere almeno fino al secondo anno di vita, se non ci sono condizioni particolarissime che raccomandano una qualche vaccinazione precoce (evento estremamente raro nel nostro Paese).

Comunque, se si vuole conoscere i test laboratoristici che si potrebbero eseguire prima di una vaccinazione pediatrica per avere delle informazioni (seppure non precisissime) sulle condizioni metaboliche e immunitarie, ricordo in particolare:


A) Esami di primo livello:

– Esame emocromocitometrico con formula leucocitaria
– Elettroforesi proteica, PCR, fibrinogeno, GGT
– Dosaggio dei minerali (sodio, potassio, magnesio, calcio, fosfato, zinco)
– Dosaggio delle immunoglobuline (IgA, IgM, IgG, IgE)
– Dosaggio della vitamina D
– Test per la ricerca delle intolleranze alimentari
– Tipizzazione linfocitaria
– Tipizzazione tessutale HLA ad alta risoluzione o almeno il test per la malattia celiaca
– Mineralogramma del capello
– Dosaggio quantitativo degli anticorpi antitetanici (anche nei non vaccinati)
– Esame completo delle urine

B) Esami di secondo livello (3): 
– Analisi dei polimorfismi del DNA (su sangue o saliva)
– Dosaggio degli antiossidanti enzimatici: superossido-dismutasi, catalasi, glutatione-perossidasi
– Dosaggio degli antiossidanti non enzimatici: glutatione, vitamina A, vitamina C, vitamina E, licopene, ferritina
– Dosaggio nelle urine dei prodotti terminali della lipossidazione: 4-idrossi-nonenale (4-HNE), malonil-dialdeide (MDA), F2-isoprostani (che sono espressione del danno dei lipidi di membrana)
– Dosaggio nelle urine della 8-idrossi-2-deossiguanosina (8-OHdG) (espressione del danno ossidativo del DNA e in particolare dei processi di riparazione in vivo del DNA e della degradazione degli acidi nucleici conseguente alla morte cellulare)
– Dosaggio del criptopirrolo urinario e dell’istamina plasmatica (valutazione del danno del sistema nervoso centrale)
– Dosaggio delle porfirine urinarie: uroporfirine e coproporfirine (espressione di danno farmacologico, intossicazione di metalli tossici o di sostanze chimiche tossiche, disordini genetici, patologie epatiche, stress ossidativo, ecc.)
– Dosaggio degli aminoacidi plasmatici (compresa l’omocisteina) e urinari (valutazione di un danno metabolico)
– Dosaggio della glutatione S-transferasi (valutazione della capacità di detossificazione)

Ovviamente questi sono solo alcuni dei molti test che si possono eseguire, ma non è neppure né sensato né possibile eseguirli tutti. Lo ripeto: quello che veramente conta e che è di massimo aiuto per un bambino che dovrebbe essere vaccinato o, peggio ancora, che ha avuto dei presunti danni vaccinali, è trovare un medico ricco di conoscenza, scienza e pazienza che conosca molto bene i punti deboli psico-fisici e la storia di lui e dei suoi genitori e che alla luce di questo esprima un giudizio diagnostico e prognostico e poi dia dei consigli sia di Medicina Preventiva (vaccinale o meno) che di terapia (naturale o chimica che sia).

Tornando alla letteratura scientifica, sempre citata per difendere i progressi della medicina, dobbiamo sapere che la stessa, attesta anche alcune altre verità, una delle quali, per esempio, è il legame che corre tra vaccini e malattie autoimmuni. Ci sono infatti studi che attestano come le vaccinazioni possano far sì che l’organismo aggredisca se stesso.

RIPROPONIAMO DI SEGUITO  Intervista all’ immunologo, la Dott.ssa Tetyana Obukhanych


 

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La Dottoressa Tetyana Obukhanych, autore del libro “Vaccino,l’ Illusione” ha studiato immunologia in alcune delle più prestigiose istituzioni mediche di tutto il mondo. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Immunologia presso la Rockefeller University di New York e ha fatto la formazione post-dottorato presso la Harvard Medical School, Boston, MA. e la Stanford University in California.

PARTE PRIMA: La Dott.sa Obukhanych è l’autrice del libro “vaccino, l’Illusione”: “La vaccinazione compromette la nostra immunità naturale, cosa possiamo fare per recuperare la nostra salute?” Nel suo libro, lei presenta una visione sulla vaccinazione che è radicalmente diversa dalle teorie tradizionali.

  • Quali implicazioni ci sono,seguendo la linea dei vaccini coltivati ​​su vari organi animali, ad esempio, cellule diploidi (abortito fetale umano cellule), uova di gallina, reni di scimmia, cervelli di topi, polmone suino, insetti, e ora sui reni di cane, per un nuovo vaccino singolo introdotto nel Regno Unito nel mese di giugno / luglio 2012?

Sappiamo che il DNA virale suino,(circovirus porcino) è stato trovato nel vaccino Rotarix; Il Virus SV40 (cancro)è stato utilizzato invece nel  primo vaccino antipolio nel 1950 fino ai primi anni 1970; L’Epatite A, rosolia e varicella,sono state coltivate ​​su cellule umane diploidi WI-38 e MRC-5; Infine sappiamo che il DNA ricombinante è stato trovato nel vaccino HPV, Gardasil ®.  Tali risultati cosa presagiscono dal  punto di vista di  un immunologo?

Come immunologo, –risponde la Dottoressa– ho la preoccupazione che la pratica dei vaccini di produzione, utilizzando il lievito, uova, animali o cellule fetali umane,  implichi  che i vaccini per necessità, includano delle quantità di proteine ​​o di altri prodotti di tali cellule , su cui queste cellule vengono coltivate. Vorrei davvero sapere se e come,i produttori di vaccini testano i loro  prodotti finali, non specificando gli  “ingredienti” e se venga scoperta la contaminazione.

La ragione per cui  sono preoccupata per la contaminazione, è perché credo che l’esposizione al lievito, uova, animali, o proteine ​​umane nel contesto di immunogenicità ( produzione di anticorpi)  provochi sensibilizzazione a queste proteine ​​o addirittura abbassi la soglia immunologica provocando danni”. Quest’ultimo è particolarmente rilevante per i neonati e per il loro sistema immunitario. A mio avviso, il rischio è quello  di spianare la strada a manifestazioni allergiche o a patologie autoimmuni.

  • L’IMMUNITA’ NATURALE -DEFINIZIONE per la Dott.sa Obukhanych

L’immunità è un concetto antico che si riferisce alla constatazione che molte malattie infettive acute si verificano solo una volta nella vita di una persona, di solito durante l’infanzia. Gli esempi di tali malattie sarebbero morbillo, parotite, rosolia, pertosse o, per citarne alcuni.

L’ Immunità naturale  può essere acquisita solo naturalmente , attraverso l’esposizione di un individuo infetto, anche se a volte tale esposizione andrebbe asintomatica. Tuttavia, poiché vi è un malinteso comune che i vaccini conferiscano l’immunità, a volte è necessario utilizzare un qualificatore “naturale”, quando si parla di immunità, per distinguerla dalla protezione del vaccino.

  • I Bambini vaccinati stanno contraendo le stesse malattie infettive per le quali essi sono stati completamente vaccinati.

Ci si aspetterebbe che gli individui vaccinati non sarebbero coinvolti (o minimamente coinvolti) in qualsiasi focolaio di  malattie infettive, per la quale sono stati vaccinati. Tuttavia, quando i focolai sono analizzati, risulta evidente che il più delle volte non è questo il caso. Individui vaccinati sono davvero molto frequentemente coinvolti e costituiscono una percentuale elevata di casi di malattia.

Penso che questo stia accadendo, perché la vaccinazione non innesta il meccanismo vero e proprio dell’immunità. La vaccinazione va ad impegnare, il sistema immunitario senza conferire la protezione robusta che soddisfa l’ immunità naturale. La nostra conoscenza del sistema immunitario è lungi dall’essere completa.

  • Che tipo di protezione che possiamo aspettarci da vaccini, se non l’immunità per tutta la vita?

Per i vaccini virali contro le malattie trasmissibili, possiamo aspettarci una protezione molto a breve termine (3-5 anni). Questa stima è indiretta e viene dalla analisi statistica della vaccinazione tempi relativi alla insorgenza della malattia negli individui vaccinati. Questa è l’unica evidenza empirica che abbiamo per la durata media di protezione per certi vaccini.

Ci sono altri vaccini (ad esempio per le malattie  come il tetano o malattie virali che si diffondono attraverso morsi di animali, come la rabbia) come l’epatite B e Gardasil ®, dove una stima empirica della durata di protezione non può essere fatta a tutti, perché semplicemente mancano dati scientificamente significativi per rendere tale stima.

La ricerca immunologica si concentra principalmente sui cambiamenti a lungo termine che si verificano negli organi immunologici e fluidi corporei seguenti l’ immunizzazione. Tali variazioni sono indicate collettivamente come “memoria immunologica“.

L’Immunologia, come scienza, è iniziata con l’invenzione del vaccino (vaccino contro il vaiolo).  Successivamente, la ricerca immunologica di base era, ed è eseguita tutt’ora, attraverso l’iniezione di un agente  “estraneo” in un animale di ricerca, piuttosto che studiare lo stato immunologico per le malattie fisiche.

Forse, è più facile progettare un esperimento intorno ad un’iniezione, anziché ad malattia naturale in un ambiente di laboratorio. Forse, è solo una questione di opportunità di ricerca. Non sorprendentemente, il sistema che ora definiamo “sistema immunitario” è quello che risponde all’ iniezione di un antigene estraneo. Il sistema immunitario, in sostanza, viene “ottenuto” ora, dal processo di vaccinazione, e non dal processo di immunità naturale.

Come potremmo  sapere che cosa è rilevante, se non abbiamo mai studiamo direttamente l’immunità naturale?

Nessuna delle ricerche nel campo della scienza dell’ immunologia studia direttamente il processo naturale. Invece, vengono imposte, artificiose (innaturali) modelli di infezione / immunizzazione degli animali di ricerca,studiando da li, le risposte immunitarie all’interno di tali impostazioni innaturali e non umani.

Come possiamo essere sicuri che tale ricerca abbia qualche applicabilità al processo naturale? Noi semplicemente non possiamo sapere,anche se manipoliamo e lavoriamo sul sistema immunitario umano attraverso i vaccini, semplicemente perché è giustificato, da artificiosi modelli immunologici di ricerca,completamente errati.

Inoltre, sono molto preoccupata che la prevenzione “di successo” delle malattie infantili per mezzo di effetti protettivi a breve termine dei vaccini virali durante l’infanzia,abbia portato alla perdita della capacità materna di trasferire l’ immuno-protezione ai loro piccoli, lasciando così i bambini vulnerabili a tali malattie,e verificandone poi l’esposizione.

Sono anche molto preoccupata per le campagne di vaccinazione,poichè  interrompendo la trasmissione della malattia, se ne riduce le possibilità di esposizione, piuttosto che istituire l’immunità della popolazione. In questo modo, si ridurrà soltanto l’immunità,piuttosto che aiutare a mantenerla.

Tutto questo è il risultato diretto degli effetti di vaccinazione “desiderati”, il cui impatto non è stato curato con attenzione prima dell’ introduzione della vaccinazione di massa. Abbiamo pensato che i vaccini funzionino esattamente come l’ immunità naturale. Beh, a quanto pare non lo fanno e ora stiamo raccogliendo le conseguenze di tale scelta.

Di seguito verranno riportati video e sezioni con allegati.

Nessuna osservazione in merito poiché i professionisti hanno spiegato correttamente la questione.

Ai genitori che sono indecisi consigliamo di informarsi correttamente.

La divisione della comunità scientifica in merito a questa tematica (come in molti altri campi) è palese,per questo valido motivo è bene informarsi su entrambe le posizioni senza ragionare per partito preso. 


  • Ecco le denunce del microbiologo Garth Nicolson.
  • Questa è una delle tante fonti video, delle sue varie denunce.

IL PUNTO E’ CHE NON ESISTONO VACCINI SICURI. 


  •  Intervista con il Dott. Massimo Montinari sui Danni da Vaccino


REPORT (rai tre) VACCINI AL MERCURIO

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Nei vaccini c’e’ il mercurio: e’ contenuto in un conservante che si chiama Tiomersale, ovvero timerosal, mercuriotiolato, etilmercuriotiosalicilato, sodio timerfonato. Lo si puo’ trovare nei vaccini contro il tetano, difterite e pertosse, antiepatite A, antiepatite B e antiinfluenzale. Negli Stati Uniti l’ente di controllo sui farmaci, la FDA, ha intimato che il timerosal venga eliminato dai vaccini, gia’ dal 99. In Italia invece ce lo teniamo. Perche’?
Lo sanno negli ambulatori vaccinali delle USL, che c’e’ il mercurio nei vaccini?
“Si’, era noto da tempo che esistevano questi composti mercuriali – dice la dottoressa Luisella Grandori, responsabile del centro vaccinale di una USL di Modena. “Non ce ne eravamo mai preoccupati perche’ la convinzione era che le quantita’ di mercurio contenute nei vaccini non fossero neanche in maniera dubitativa pericolose. Anche il nostro Ministero della Sanita’ ci aveva tranquillizzato al riguardo”.

Ma qual e’ la quantita’ pericolosa?

In America le autorita’ sanitarie si sono attivate perche’ si e’ visto che somministrando molti vaccini tutti insieme si superavano le soglie di sicurezza. In Italia invece il nostro Ministero della Sanita’ ci informa che si tratta di quantita’ di mercurio estremamente piccole, non in grado di determinare effetti dannosi. Ma da noi e’ stata fissata una soglia di sicurezza come in America?
No. Almeno, non ancora.

Come si fa a dire che la quantita’ non e’ pericolosa se non e’ stato determinato un livello di pericolosita’?

Forse, le nostre autorita’ si basano sui parametri internazionali. E allora vediamo se in Italia siamo in regola almeno con le soglie di sicurezza internazionali, quando vengono somministrati ai bambini 25 microgrammi di mercurio con l’antidiftotetanica e 12,5 con l’antiepatite B.
“Facendo la somma si vede che vengono assunti 37,5 microgrammi di mercurio” dice Andrea Valeri, medico omeopata, “una quantita’ che corrisponde a 70 volte la soglia di sicurezza fissata dall’Epa, l’ente di protezione ambientale americano”.

Se prendiamo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanita’, che con 3,3 microgrammi per chilo sono meno restrittive, si vede che in Italia per un bambino di 5 chili le superiamo almeno di due volte. Bisogna dire che l’OMS fissa un margine di sicurezza fino a 10 volte la soglia indicata, ma allo stesso tempo ammette che un neonato con i vaccini riceve dosi di mercurio che potrebbero destare preoccupazione e quindi approva la mossa delle autorita’ americane di far rimuovere il thimerosal dai vaccini.

Ufficialmente non ci sono prove di danni neurologici o renali causati dal thimerosal contenuto nei vaccini.

Il dubbio e’: i danni da mercurio non risultano perche’ non si verificano o perche’ non vengono riconosciuti?
Prendiamo il caso della bimba Veronica Gozzi, di Parma: 48 ore dopo la vaccinazione antipertosse, comincia a sentirsi male. “Piangeva in continuazione, poi ha avuto un blocco psicomotorio” dice la madre, Ivana Gozzi. “Abbiamo fatto la risonanza magnetica ed e’ risultato che ha avuto un danno al cervello. La cosa assurda e’ che proprio uno dei medici che 5 anni fa ci hanno rassicurato dicendo che non era un danno da vaccino, recentemente ci ha consigliato di far domanda di risarcimento per sospetto danno da vaccino”.
I danni da mercurio si possono riconoscere se il personale medico e’ preparato a riconoscerli. Secondo il dottor Andrea Valeri, questo non e’ il caso piu’ frequente. “La problematica del mercurio e’ di difficile riconoscibilita’, inoltre teniamo conto che l’esame di tossicologia non e’ neanche presente nella facolta’ di medicina. Addirittura nel libro che consultano i medici per sapere i dosaggi dei farmaci, l'”Informatore farmaceutico”, alla voce Anatoxal Dite Berna, vaccino antidiftotetanico, e’ riportato che c’e’ del mercurio, ma non e’ riportato quanto ce n’e'”.

Abbiamo cercato di avere un’intervista su questo argomento del mercurio nei vaccini con il nostro Ministero della sanita’, ma ci e’ stata negata.

La motivazione e’ che i funzionari non hanno tempo o sono troppo timidi per rispondere di persona. Ma al funzionario non era stato chiesto di venire in trasmissione, sarei andata io da lui e avrebbe dedicato massimo mezz’ora ad una pubblica informazione.

Nel fax inviatoci, leggiamo che il Consiglio superiore di sanita’ non autorizza motivi di allarme per eventuali rischi alla salute. Ma allora perche’ molte USL, pediatri e ospedali hanno scelto comunque di prendere delle precauzioni?
“So che molte USL hanno fatto la scelta di vaccinare senza Tiomersal ” ci informa la dottoressa Luisella Grandori. “Cosi’ come molti pediatri di base, soprattutto al Sud. Perche’ no? Infatti una precauzione, soprattutto nei piccolissimi, e’ doverosa”.

Quindi sarebbe possibile oggi in Italia vaccinare senza tiomersal? Si’.

E allora visto che si puo’, perche’ non somministrare solo vaccini senza Tiomersal?
“La verita’ e’ che probabilmente esistono scorte consistenti di vaccini con Tiomersal che devono essere utilizzate” dice Claudia Benatti dell’associazione Vaccinetwork. Ma allora togliere il mercurio dai vaccini sarebbe un problema economico?
“No, non e’ un problema di scorte da smaltire” contesta la dottoressa Grandori. ” Si potrebbe vaccinare senza Tiomersal ma bisogna fare tre iniezioni invece di due, e questo per alcune USL puo’ costituire un problema organizzativo. Se noi avessimo oggi disponibile come hanno in America un vaccino antiepatite B senza tiomersal, noi potremmo fare tutte le vaccinazioni senza somministrare alcun mercurio. Se ci fosse un motivo di allarme, noi come azienda USL non avremmo nessun problema a cambiare il vaccino cosi’ come abbiamo fatto per il polio”.
Il polio? Perche’, cos’e’ successo con l’antipolio? Andiamo a vedere: nella primavera del 99 le nostre autorita’ hanno cambiato strategia vaccinale. Ora si fanno le prime due dosi di antipolio con un tipo di vaccino, il Salk, che non provoca la malattia. Con il vaccino tipo Sabin infatti si erano verificati 13 casi in 10 anni di polio contratta dal vaccino stesso.

Anche della vaccinazione con l’antipolio Sabin si diceva che non era pericolosa

“E pensare che lo avevo anche chiesto, al momento della vaccinazione, se questi vaccini sono veramente sicuri: mi avevano detto che tutt’al piu’ poteva venirgli la diarrea” ricorda Cinzia Miniucchi, di Rieti. Suo figlio Mattia due giorni dopo la vaccinazione si e’ paralizzato. “Questo vaccino Sabin poi non era piu’ necessario da tanto tempo, perche’ da molti anni non si verificano casi di polio da virus selvaggio. E allora mi chiedo: perche’ lo Stato ha voluto ammalare i nostri figli?”.
Giriamo la domanda al Ministero della Sanita’. Poiche’ ci hanno detto che i funzionari sono troppo impegnati o troppo timidi per rispondere di persona, dobbiamo leggervi il solito fax, che dice che la vaccinazione contro la polio non e’ mai stata sospesa in Italia, anche se dal 1988 non si registrano casi, perche’ il rischio di importazione del virus rimane alto anche a causa degli immigrati irregolari.
Si riconosce che dopo il cambiamento del vaccino non si e’ piu’ ammalato nessuno a causa del vaccino stesso.

E a chi ci e’ gia’ andato di mezzo, almeno viene dato un risarcimento?

Il risarcimento consiste in un vitalizio di circa un milione e duecentomila lire al mese, incassabile alla maggiore eta’. Alle famiglie viene rimborsato soltanto dal 6 al 10% delle spese attuali per le cure ai figli ammalati di polio. Alcuni hanno preferito le vie legali, come Aldo Formis, di Casalmaggiore (Cremona), che si e’ visto riconoscere dal giudice un risarcimento di quasi 3 miliardi per la polio contratta dal figlio.
“Il giudice nella sentenza dice che noi non siamo stati un caso isolato, solo sfortunato” fa notare il signor Formis.

Quanti sono i casi accertati di danno da vaccino e quanti sono quelli che hanno fatto richiesta di indennizzo?

A questa domanda , da noi formulata il 9 agosto al Ministero della Sanita’, nel fax di risposta arrivato il 6 settembre ci rimandavano a un altro ufficio, e quando l’abbiamo fatto presente ci hanno risposto che dovevamo rimandare il fax e attendere l’indomani.
Abbiamo atteso ancora, ma questa risposta non siamo in grado di darvela perche’ non ci e’ mai arrivata.
Cosi’ come non e’ mai arrivata la legge sull’obiezione di coscienza alle vaccinazioni obbligatorie, che era stata annunciata ben due anni fa. E’ bloccata al Senato per “questioni tecniche”. E intanto ecco cosa succede ai genitori che si rifiutano di far vaccinare i figli: rischiano di vedersi sottratta la patria potesta’


ALLEGATI

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HERD IMMUNITHY O IMMUNITA’ DI GREGGE, ESISTE?

L’immunità di gregge esiste realmente?

IMMUNITà BELLAI Sostenitori della vaccinazione di massa si basano sull’immunità di gregge. Ma esiste?


Coppa Cracked

***AGGIORNAMENTO FONTI GIUGNO 2015 ***

  • http://www.naturalnews.com/049007_Robert_Rowen_Vaccine_Worl…
  • http://www.naturalnews.com/050099_herd_immunity_vaccination_russell_blaylock.html

vaccino

Il Dr. Robert Rowen rivela la verità sui vaccini

Learn more: http://www.naturalnews.com/049007_Robert_Rowen_Vaccine_World_Summit_immunizations.html#ixzz3XTeleaUe

“IMMUNITA’ DI GREGGE”

La scienza imperfetta e i fallimenti della vaccinazione.

La parola al Dr Suzanne Humphiries,MD.

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  • http://www.vaccinationcouncil.org/2012/07/05/herd-immunity-the-flawed-science-and-failures-of-mass-vaccination-suzanne-humphries-md-3/

 

“Quando i tassi di vaccinazione sono molto alti, come lo sono ancora nella nazione nel suo insieme, ognuno è protetto”, ha spiegato USA Today in un recente editoriale intitolato “Vaccino,salute a rischio”.

“Questa ‘immunità di gregge’ protegge i più vulnerabili, compresi coloro che non possono essere vaccinati per ragioni mediche, bambini troppo piccoli per essere vaccinati e le persone su cui il vaccino non funziona.

Il concetto di “immunità di gregge”  materializzato nel 1930, quando la Johns Hopkins University Arthur Hedrich scoprì che, dopo la contrazione del morbillo del 55% della popolazione di Baltimora  (e quindi l’immunità al morbillo), il resto della popolazione, o “branco”, è diventata protetta. Questo concetto fornisce le odierne motivazioni, per insistere che tutti siano vaccinati.

ALLEGATI

Secondo teorie dellimmunità di gregge la diffusione del morbillo avrebbe dovuto far si con l’abbassamento delle coperture vaccinali far esplodere numerose epidemie mettendo a rischio l’intera popolazione nazionale dal terribile morbillo. Invece dopo due anni di cali vaccinali cosa abbiamo dopo 4 mesi nel 2015? 19 casi di morbillo su 60mln di abitanti…Il 40% aveva uno stato vaccinale conosciuto.

(2 aprile 2015) Morbillo & Rosolia News: il rapporto di marzo 2015
Nel mese di febbraio 2015, sono stati segnalati 19 casi di morbillo da 9 Regioni. L’età mediana dei casi è stata pari a 21 anni (range: 1-78 anni).

Per quanto riguarda la rosolia, nel mese di febbraio 2015, sono stati segnalati 4 casi. Questi i dati nazionali del sistema di sorveglianza integrata del morbillo e della rosolia riportati nel numero di marzo 2015 di Morbillo & Rosolia News (bollettino, pdf 1,5 Mb).

  • http://www.epicentro.iss.it/…/bolletti…/R&M_News_2015_13.pdf

Lo stato vaccinale è noto per il 93,9% dei casi, di cui il 58,1% era non vaccinato, il 35,5% aveva effettuato
una sola dose, e il 6,4% aveva effettuato due dosi.
Quattro casi (12,1%) sono stati ricoverati e 6 (18,2%) hanno richiesto una visita al pronto soccorso.
Sei casi (18,2%) hanno riportato almeno una complicanza; di questi, 2 ne hanno riportato due o più.
Le complicanze riportate includono 3 casi di stomatite, 2 casi di polmonite, 2 di diarrea e 1 “altra
complicanza”.


  • USA DATI CONTRADDITTORI SUL RAPPORTO VACCINI/MALATTIE

Il Council on Foreign Relations (CFR) ha recentemente pubblicato una mappa delle malattie che pretenderebbe di dimostrare che i focolai dimalattia sono addebitabili ai non vaccinati.
In realtà, però, i media tradizionali, come PBS non si sono accorti che la mappa del CFR mostra come i più alti focolai di malattia si abbiano proprio nelle popolazioni più vaccinate.

  • http://www.omsj.org/corruption/cfrmap

I funzionari della sanità pubblica conoscono la verità: i soggetti vaccinati di recente sono correlati alla diffusione della malattia

(GLOBE NEWSWIRE ) Washington , DC , 3 marzo 2015 –

I medici e i funzionari della sanità pubblica sono a conoscenza che gli individui vaccinati di recente possono diffondere la malattia e che il contatto con le persone immunodepresse può essere molto pericoloso. A tal proposito, la Guida per i pazienti dell’ospedale Johns Hopkins in caso di immunodepressione raccomanda di “evitare il contatto con i bambini che sono stati vaccinati di recente” e di “chiedere agli amici e ai parenti che sono malati o che sono stati vaccinati da poco con un vaccino a virus vivi (come la varicella , il morbillo, la rosolia , l’influenza intranasale , la poliomielite e il vaiolo ) di non fargli visita.

Una dichiarazione sul sito web dell’ospedale di St. Jude mette in guardia i genitori di bambini sottoposti a terapia oncologica affinché non permettano di far visita ai loro figli alle persone che hanno ricevuto il vaccino orale per la polio o quello per il vaiolo nelle ultime quattro settimane, il vaccino antinfluenzale nasale nell’ultima settimana , o con eruzioni cutanee a seguito del vaccino contro la varicella o MMR ( morbillo , parotite , rosolia ).

“La sanità pubblica incolpa I bambini non vaccinati per l’epidemia di morbillo di Disneyland, ma la malattia potrebbe altrettanto facilmente esser stata provocata dal contatto con un individuo vaccinato di recente”, dice Sally Fallon Morell, presidente della Fondazione Western A. Price. La fondazione promuove una dieta salutare, uno stile di vita privo di sostanze tossiche e libertà di scelta per genitori ed i loro bambini. “Le prove indicano che individui vaccinati di recente dovrebbero esser messi in quarantena al fine di proteggere la popolazione”

L’evidenza scientifica dimostra che individui vaccinati con vaccini a virus vivi, come il MPR (morbillo, parotite e rosolia), rotavirus, varicella, herpes zoster e influenza possono diffondere il virus per molte settimane o mesi ed infettare vaccinati e non vaccinati, nello stesso modo.

Inoltre, I vaccinati possono essere portatori di malattie nel cavo naso-faringe e infettare altre persone seppur senza presentarne i sintomi.

Entrambi, vaccinati e non vaccinati, sono a rischio esposizione da parte di chi è stato vaccinato recentemente. I fallimenti vaccinali sono diffusi; l’immunità indotta dal vaccino non è permanente e recenti epidemie di malattie come la pertosse, parotite e morbillo, hanno avuto luogo in popolazioni completamente vaccinate[16] [17]. Chi riceve il vaccino antinfluenzale diventa più suscettibile ad infezioni future dopo vaccinazioni ripetute

Adulti hanno contratto la polio da bambini vaccinati da poco. Un padre di Staten Island è finito sulla sedia a rotelle dopo aver contratto la polio mentre cambiava il pannolino a sua figlia. Nel 2009 una sentenza ha stabilito l’assegnazione di 22.5 milioni di dollari

“Iil fallimento vaccinale e il non voler riconoscere che i vaccini a virus vivi possono diffondere la malattia hanno provocato un aumento di epidemie di malattie infettive sia in individui non vaccinati che vaccinati” sostiene Leslie Manookian, produttrice di The Greater Good.

“Il CDC dovrebbe istruire I medici che somministrano I vaccini ad informare I propri pazienti riguardo i rischi che chi si è vaccinato da poco fa correre al resto della popolazione”

Stando alla Fondazione Weston A.Price, la migliore protezione contro le malattie infettive è un sistema immunitario in salute, supportato da un adeguato apporto di vitamina A e vitamina C. Bambini ben nutriti si riprendono facilmente da malattie infettie e raramente sviluppano complicazioni.

Il numero delle morti per morbillo è diminuito da 7575 nel 1920 (10,000 per anno negli anni 10 del secolo scorso) ad una media di 432 per anno dal 1958-1962. Il vaccino venne introdotto nel 1963. Tra il 2005 ed il 2014, non si sono stati decessi da morbillo negli stati uniti e 108 decessi riferitia seguito del vaccino MPR.

Fonte

  • http://www.cnbc.com/id/102473744

  • Scomode verità scientifiche riguardanti la notizia relativa all’epidemia di morbillo presso il parco divertimenti Disneyland negli Stati Uniti che rimbalza dal 14 gennaio 2015 in tutto il mondo.
    http://www.nvic.org/…/measles-in-disneyland-third-mmr-shot-…
  • Nell’articolo viene evidenziato cosa riporta il foglietto illustrativo del vaccino VARIVAAfraid of the Disneyland measles outbreak? Don’t be fooled by Mickey Mouse science – READ THIS FIRST

UN ESEMPIO DI FOCOLAI?

STUDIO – AUMENTO DI CASI DI PERTOSSE CON L’ATTUALE VACCINO
Nel 2012 negli Stati Uniti si è verificato il maggior numero di casi di pertosse dal 1955.

  • http://www.abc.net.au/science/articles/2015/…/24/4222316.htm

I Focolai di morbillo si verificano anche quando la popolazione vaccinata supera il 95%.

Nel novembre 1966, annunciando un programma di vaccinazione di massa per il morbillo, l’US Public Health Service, ha annunciato che “L’uso efficace di questi vaccini durante il prossimo inverno e la primavera dovrebbe assicurare l’eradicazione del morbillo dagli Stati Uniti nel 1967. ”

Quando il morbillo non è riuscito ad essere eradicato,gli esperti di salute pubblica, hanno deciso che un tasso di vaccinazione del 70% o il 75% avrebbe assicurato l’immunità del gregge.Quando questo si è rivelato sbagliato, il numero magico è salito al 80%, 83%, 85%,e successivamente il 90%,poi diventato 95%, secondo un rapporto Health Services Research 2001.

Ma anche questo era insufficiente – I focolai di morbillo si verificano anche quando la popolazione vaccinata supera il 95%, portando alcuni a dire di alzare ancora di più il tasso di vaccinazione del 98% o del 99% , necessario per proteggere il restante 1% o 2% della massa. Ma anche questo non è corretto, dal momento in cui i focolai si verificano in popolazioni completamente vaccinate.

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“L’obiettivo sarebbe quello di avere il 100% della popolazione vaccinata, ha dichiarato il  Dott. Gregory Taylor dell‘Agenzia di sanità pubblica del Canada CBC, esprimendo un punto di vista sempre più comune tra i professionisti della salute pubblica. A quel punto, l’equilibrio del branco che sarebbe protetto attraverso la vaccinazione di massa sarebbe proprio 0.

Ma anche vaccinare il 100% della popolazione non sarebbe sufficiente, dicono gli scienziati del Vaccine Research Group della Mayo Clinic, perché il vaccino contro il morbillo, danneggia molte persone, non offrendo alcuna protezione.


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Secondo Tetyana Obukhanych, della School of Medicine della Stanford University, il vaccino contro il morbillo funziona come previsto, con solo il 25% della popolazione, lasciando la maggior parte degli adulti vaccinati da bambini, con poca o nessuna protezione.

A differenza del morbillo nell’infanzia, il morbillo da adulti è pericoloso: il 25% dei casi richiedono l’ospedalizzazione. Il morbillo è particolarmente pericoloso se contratto da mamme in attesa – studi ospedalieri a Los Angeles e Houston hanno trovato, che la maggior parte abbia  subito gravi complicazioni, alcuni sono morti, ed i loro bambini spesso sono morti nel grembo materno.

I pericoli si estendono ai bambini che, come l’USA Today sottolinea, sono troppo giovani per essere vaccinati. Questi membri del tutto indifesi, dipendono dagli anticorpi ereditati dalle loro madri. Le madri  precedentemente vaccinate, hanno pochi anticorpi, privando così i loro bambini della giusta protezione. L’unico modo provato e veritiero, per salvaguardare i loro bambini , resta il modo naturale: la madre dovrà contrarre il morbillo in maniera naturale.

In realtà, la herd immunity ,esisteva prima dell’introduzione del vaccino. Praticamente il 100% della popolazione ha contratto il morbillo, dando a tutti l’immunità per tutta la vita – e così anche alle future mamme i mezzi, per proteggere la loro prole. Gli scienziati del 1960 non si sono resi conto che vaccinandoci contro il morbillo,ci avrebbe dato delle deboli o inesistenti difese del nostro sistema immunitario.

Ironia della sorte, il Public Health Service, ha sempre considerato il morbillo,non particolarmente pericoloso,già in epoca pre-vaccino. “Le complicanze sono rare e, con adeguate cure mediche, la fatalità è rara …. L” Immunità seguente al recupero è solida e permanente nella durata; il suo capo di epidemiologia, Alexander Langmuir, ha riconosciuto una ” base epidemiologica per l’eradicazione del morbillo nel 1967. ”

Perché, allora, ha deciso di voler “debellare” questa malattia, generalmente innocua e non mortale?

La Herd immunity, suona bene in teoria. Ma, come ha concluso il Dott. Obukhanych, “Le aspettative della teoria genealogica dell’ immunità sono destinati a fallire nel mondo reale.”

  • Per vedere del Servizio di Salute pubblica; quattro pagine  sulla “eradicazione” del  morbillo  nel 1967, clicca qui .
  • Correlati, qui .

I medici e i funzionari della sanità pubblica sono a conoscenza che gli individui vaccinati di recente possono diffondere la malattia e che il contatto con le persone immunodepresse può essere molto pericoloso. A tal proposito, la Guida per i pazienti dell’ospedale Johns Hopkins in caso di immunodepressione raccomanda di “evitare il contatto con i bambini che sono stati vaccinati di recente” e di “chiedere agli amici e ai parenti che sono malati o che sono stati vaccinati da poco con un vaccino a virus vivi (come la varicella , il morbillo, la rosolia , l’influenza intranasale , la poliomielite e il vaiolo ) di non fargli visita.

Una dichiarazione sul sito web dell’ospedale di St. Jude mette in guardia i genitori di bambini sottoposti a terapia oncologica affinché non permettano di far visita ai loro figli alle persone che hanno ricevuto il vaccino orale per la polio o quello per il vaiolo nelle ultime quattro settimane, il vaccino antinfluenzale nasale nell’ultima settimana , o con eruzioni cutanee a seguito del vaccino contro la varicella o MMR ( morbillo , parotite , rosolia ).

L’evidenza scientifica dimostra che individui vaccinati con vaccini a virus vivi, come il MPR (morbillo, parotite e rosolia), rotavirus, varicella, herpes zoster e influenza possono diffondere il virus per molte settimane o mesi ed infettare vaccinati e non vaccinati, nello stesso modo.

Inoltre, I vaccinati possono essere portatori di malattie nel cavo naso-faringe e infettare altre persone seppur senza presentarne i sintomi.

Entrambi, vaccinati e non vaccinati, sono a rischio esposizione da parte di chi è stato vaccinato recentemente. I fallimenti vaccinali sono diffusi; l’immunità indotta dal vaccino non è permanente e recenti epidemie di malattie come la pertosse, parotite e morbillo, hanno avuto luogo in popolazioni completamente vaccinate.

Adulti hanno contratto la polio da bambini vaccinati da poco. Un padre di Staten Island è finito sulla sedia a rotelle dopo aver contratto la polio mentre cambiava il pannolino a sua figlia. Nel 2009 una sentenza ha stabilito l’assegnazione di 22.5 milioni di dollari

“Iil fallimento vaccinale e il non voler riconoscere che i vaccini a virus vivi possono diffondere la malattia hanno provocato un aumento di epidemie di malattie infettive sia in individui non vaccinati che vaccinati” sostiene Leslie Manookian, produttrice di The Greater Good. “Il CDC dovrebbe istruire I medici che somministrano I vaccini ad informare I propri pazienti riguardo i rischi che chi si è vaccinato da poco fa correre al resto della popolazione”

Stando alla Fondazione Weston A.Price, la migliore protezione contro le malattie infettive è un sistema immunitario in salute, supportato da un adeguato apporto di vitamina A e vitamina C. Bambini ben nutriti si riprendono facilmente da malattie infettive e raramente sviluppano complicazioni.

Il numero delle morti per morbillo è diminuito da 7575 nel 1920 (10,000 per anno negli anni 10 del secolo scorso) ad una media di 432 per anno dal 1958-1962. Il vaccino venne introdotto nel 1963. Tra il 2005 ed il 2014, non si sono stati decessi da morbillo negli stati uniti e 108 decessi riferitia seguito del vaccino MPR.

tradotto dalla fonte seguente

  • http://www.cnbc.com/id/102473744

ALTRI ARTICOLI E DATI CORRELATE DI SEGUITO

***SEZIONE DEDICATA INTERAMENTE A GRAFICI DATI E STATISTICHE SULLE MALATTIE E VARI FOCOLAI***

 

  • USA DATI CONTRADDITTORI SUL RAPPORTO VACCINI/MALATTIE

Il Council on Foreign Relations (CFR) ha recentemente pubblicato una mappa delle malattie che pretenderebbe di dimostrare che i focolai di malattia sono addebitabili ai non vaccinati.
In realtà, però, i media tradizionali, come PBS non si sono accorti che la mappa del CFR mostra come i più alti focolai di malattia si abbiano proprio nelle popolazioni più vaccinate.

http://www.omsj.org/corruption/cfrmap


 ***NOTE E FONTI***

IMPORTANTE AMMISSIONE DEL DOTT. FRANCK DESTEFANO, DIRETTORE DELL’UFFICIO IMMUNIZZAZIONE DI SICUREZZA DEI CDC STATUNITENSI.
DOPO AVER AFFERMATO, COME AL SOLITO E CONTRO I PIU’ RECENTI STUDI SCIENTIFICI, CHE NON CI SAREBBE CORRELAZIONE TRA VACCINAZIONI ED AUTISMO, DESTEFANO HA PERO’ AMMESSO DI CREDERE CHE C’E’ UNA POSSIBILITA’ CHE I BAMBINI POTREBBERO DIVENIRE AUTISTICI IN CONSEGUENZA DELLE VACCINAZIONI MA CHE “E’ DIFFICILE PREVEDERE (PRIMA) CHE QUEI BAMBINI POTREBBERO DIVENTARLO MA DI CERTO I SINGOLI CASI POSSONO ESSERE STUDIATI E GUARDARE A QUELLA POSSIBILITA'”
QUESTA AFFERMAZIONE, COMUNQUE RIVOLUZIONARIO NEI CONTENUTI, SEGUE A:
-. QUELLA DEL 2010 DEI CDC QUANDO, DI FRONTE ALL’INCREMENTO SPAVENTOSO DI CASI DI AUTISMO, PER LA PRIMA VOLTA AMMISERO CHE LE CAUSE ANDAVANO RICERCATO IN QUALCOSA DI SUCCESSIVO ALLA NASCITA.

. ALLE PRONUNCE POSITIVE (SEMPRE TROPPO POCHE) SIA NEGLI USA DA PARTE DELLA CD “VACCINE COURT” CHE IN GB E NEL NOSTRO PAESE DA PARTE DELLA MAGISTRATURA ORDINARIA, IN ORDINE ALLA CORRELAZIONE TRA VACCINAZIONI ED AUTISMO.
. DECINE DI STUDI CHE SI STANNO SUSSEGUENDO A RITMO INCALZANTE SOPRATTUTTO NEGLI ULTIMI MESI IN ORDINE A TALE CORRELAZIONE ED ALLA DANNOSITA’ DEL THIMEROSAL, DELL’ALLUMINIO E DI ALTRE COMPONENTI.

. ALLA CONVENZIONE DI MINAMATA CHE HA BANDITO IL MERCURIO, IN OGNI SUA FORMA E DERIVATO, DA TUTTI I PRODOTTI IN COMMERCIO IN CONSEGUENZA DELLA SUA DANNOSITA’ OVVERO DI SINTOMI ASSOLUTAMENTE RICONDUCIBILI A QUELLI DELL’AUTISMO (PROBLEMI NEUROLOGICI, DANNI CEREBRALI, AL LINGUAGGIO, GASTROINTESTINALI ETC.)

. LA SCOPERTA CIRCA DUE ANNI ORSONO DEL FINANZIAMENTO DEI CDC AL PROF. POUL THORSEN PER ALTERARE I RISULTATI DEL SUO STUDIO DEL 2004 CON IL QUALE AFFERMAVA CHE L’ELIMINAZIONE DEL THIMEROSAL DAI VACCINI NON AVEVA COMPORTATO ALCUNA RIDUZIONE NEI CASI DI AUTISMO; STUDIO SCONFESSATO DA ALTRO STUDIO CHE HA ELABORATO I MEDESIMI DATI GIUNGENDO A CONCLUSIONI DIAMETRALMENTE OPPOSTE.
. L’INTERPELLANZA PRESENTATA NEGLI USA DAL DEPUTATO BILL POSEY PER VERIFICARE GLI STRANI RAPPORTI TRA I CDC ED IL PROF. THORSEN, NEL FRATTEMPO INSERITO AI PRIMI POSTI NELLA LISTA DEI RICERCATI STATUNITENSI.

. LA CONFESSIONE, NEI GIORNI SCORSI, DEL DOTT. WILLIAM THOMPSON, RICERCATORE DEI CDC, CHE HA AMMESSO COME GLI STESSI CDC DA ANNI STANNO INSABBIANDO SISTEMATICAMENTE TUTTI GLI STUDI TESI AD AVVALORARE LA CORRELAZIONE TRA VACCINAZIONI ED AUTISMO.
LE FONDAMENTA DEL CASTELLO DELLA MENZOGNA, COSTRUITO CON TANTA PAZIENZA IN QUESTI ULTIMI DECENNI DA CASE FARMACEUTICHE DEDITE AL PROFITTO IN COLLABORAZIONE CON ISTITUZIONI PUBBLICHE E POLITICI PREZZOLATI E CORROTTI E (SOPRATTUTTO IN ITALIA) CON MEDIA ASSOLUTAMENTE ASSERVITI AGLI INTERESSI DEI POTENTI, STANNO CEDENDO; IL PROCESSO POTRA’ FORSE ESSERE ANCORA LENTO MA E’ DESTINATO A PROSEGUIRE INESORABILMENTE FINO AL CROLLO INELUTTABILE!
COME IN UNA SORTA DI GIORNO DEL GIUDIZIO PRETTAMENTE TERRENO (PER QUELLO DIVINO CI PENSERA’ L’ONNIPOTENTE A TEMPO DEBITO) CI SARANNO ORA DUE DIVERSI APPROCCI DA PARTE DEI CORROTTI:

. QUELLI CHE CONTINUERANNO IMPERTERRITI A CERCARE DI DIFENDERE L’INDIFENDIBILE PUR DI NON PERDERE LA FACCIA (TANTO SIAMO UN PAESE NEL QUALE LA MAGGIORANZA SI DIMENTICA SISTEMATICAMENTE DI CIO’ CHE DI CATTIVO, ILLECITO, ILLEGITTIMO E SCORRETTO FANNO CERTI PERSONAGGI).

. QUELLI CHE INVECE, IN UNA SORTA DI “OTTO SETTEMBRE”, SOTTO LA SPINTA TALVOLTA DELLA PROPRIA COSCIENZA MA MOLTO PIU’ SPESSO DELLA VOLONTA’ DI “RICICLARSI” STANDO SEMPRE NEL CARRO DEL VINCITORE DI TURNO (TIPICAMENTE ITALICO) DICHIARERANNO LA PROPRIA RESA.
PRESO ATTO DELLA DICHIARAZIONE DEL DOTT. DESTEFANO VALE LA PENA PRECISARE QUANTO SEGUE:

IL PRINCIPIO CARDINE DELLA MEDICINA È QUELLO DI “PRECAUZIONE” IN BASE AL QUALE, DI FRONTE ALL’IMPOSSIBILITÀ DI ESCLUDERE LA DANNOSITÀ DI UN FARMACO O DI UN INTERVENTO, IL MEDICO SI DOVREBBE ASTENERE; PRINCIPIO CHE NEGLI ULTIMI DECENNI È STATO ABBANDONATO PER SEGUIRE QUELLO – PER LORO ASSOLUTAMENTE PRIORITARIO – DEL PROFITTO!
PARTENDO DA CIÒ E TENUTO CONTO DELL’IMPORTANTE AMMISSIONE DEI CDC, LE LOGICHE CONSEGUENZE DOVREBBERO ESSERE QUELLE DI:

.EFFETTUARE GLI ESAMI NECESSARI AD ESCLUDERE PER QUANTO POSSIBILE LA DANNOSITÀ DELLE VACCINAZIONI NEL BAMBINO (MA ANCHE NELL’ADULTO)

.PROCRASTINARE QUINDI L’INIZIO DELLE VACCINAZIONI AD UN ANNO, UN ANNO E MEZZO O PIÙ, OVVERO DOPO AVER EFFETTUATO I PREDETTI ESAMI.

.ELIMINARE L’OBBLIGO VACCINALE.
.CONTROLLARE MEGLIO LA QUALITÀ DEI VACCINI PER EVITARE QUANTO ACCADUTO NEGLI ULTIMI 20 ANNI OVVERO CHE PRODOTTI SIANO STATI RITIRATI DOPO ANNI, TALVOLTA DECENNI, CHE ERANO REGOLARMENTE IN COMMERCIO.
.RACCOMANDARE ED EFFETTUARE SOLO LE VACCINAZIONI ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILI IN BASE AL PAESE.
.AVENDO QUINDI DIMINUITO IL NUMERO DELLE VACCINAZIONI, ELIMINARE LE VACCINAZIONI CONIUGATE PER TORNARE ALLE SINGOLE SOMMINISTRAZIONI DA EFFETTUARE A DISTANZA DI 3-6 MESI L’UNA DALL’ALTRA.
.A DISTANZA DI UN MEDE DA OGNI SINGOLA SOMMINISTRAZIONE, EFFETTUARE GLI ESAMI EMATICI PER VERIFICARE LA RISPOSTA IMMUNITARIA, IL RELATIVO TITOLO ETC. PER POTER VERIFICARE L’AVVENUTA IMMUNIZZAZIONE E LO STATO DEL SISTEMA IMMUNITARIO ETC.


Fonti di seguito

  • http://sharylattkisson.com/cdc-possibility-that-vaccines-ra…

 CDC: “Possibility” that vaccines rarely trigger autism | Sharyl Attkisson

CDC: “Possibility” that vaccines rarely trigger autism by sattkisson on September 2, 2014 in Medical & Vaccines, News Leave a comment CDC’s immunization safety director says it’s a “possibility” that vaccines rarely trigger autism but “it’s hard to predict who those children might be.” (They’re not…
SHARYLATTKISSON.COM


 ***Interessante video da vedere***


Alla sezione del blog riportata di seguito troverete video informativi in merito alla sicurezza delle vaccinazioni.Buona visione

Nota Informativa Importante su declino del titolo anticorpale dopo vaccinazione con Mencevax ACWY (15/04/2014)
Sicurezza

15/04/2014
L’Agenzia Italiana del Farmaco rende disponibili nuove ed importanti informazioni circa i dati clinici disponibili sulla persistenza degli anticorpi di Mencevax ACWY™.
Le evidenze degli studi disponibili dimostrano un declino del titolo anticorpale successivamente alla vaccinazione con Mencevax ACWY™ entro uno – due anni dalla vaccinazione. Deve essere valutata, prima di quanto attualmente raccomandato, la ri-vaccinazione dei soggetti che rimangono ad alto rischio di esposizione a Neisseria meningitidis. Quando viene considerata la ri-vaccinazione entro i 2 anni successivi alla somministrazione della precedente dose di Mencevax ACWY™, sono raccomandati i vaccini coniugati.

  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/…/nota-informativa-importa…

  • Nelle ultime ore circolano articoli atti ad allarmare e terrorizzare i lettori per fantomatiche epidemie di morbillo, articoli che non riportano dati ufficiali e che riportano la seguente frase: <<Un’epidemia. Cento casi di morbillo,  in pochi mesi a Bologna>> potete verificare i dati riportati nella tabella ufficiale

    http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/bollettino.asp

    Dati aggiornati a Giugno 2014

  • In Italia, sul totale dei 1259 casi di morbillo segnalati nel 2014, solo il 51,5% è stato confermato in laboratorio. Il maggior numero dei casi si è verificato in Piemonte, in Liguria e in Emilia-Romagna che insieme hanno segnalato il 66,3% dei casi osservati (Piemonte 39,2 ; Liguria 15,0% e Emilia-Romagna 12,1%).
    L’incidenza dei casi di morbillo nei primi cinque mesi del 2014 è stata pari a 2,1 casi per 100.000 abitanti. 

    L’incidenza più elevata è stata osservata in Liguria con 12,1 casi per 100.000, seguita dal Piemonte con 11,3 e dall’Emilia-Romagna e dalla Sardegna con 3,5 e 3,3 casi per 100.000 rispettivamente.

     

    ARTICOLI E DATI CORRELATI DI SEGUITO

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Schizofrenia ,Autismo e vaccinazioni di donne in gravidanza; nuovi studi

Schizofrenia e Autismo causati dal vaccino causati in bimbi mai nati attraverso le vaccinazioni delle donne in gravidanza



autismo


Il dottor Russell Blaylock, MD è uno dei neurochirurghi più esperti al mondo ed è anche uno di quelli più espliciti quando si tratta di spiegare i pericoli che i vaccini rappresentano per i bambini, le donne e tutti gli altri.

Il dottor Blaylock ha messo  in guardia la gente sui danni che i vaccini causano al cervello dei bambini  influendo sullo sviluppo neurologico.

Alcuni dei punti dottor Blaylock sono basati sull’ effetto neuro-distruttore,  che è il danno  più grave per  bambini, poiché i loro cervelli non sono pienamente sviluppati. Il tessuto cerebrale nei bambini è più sensibile al mercurio, coadiuvanti, formaldeide e alluminio utilizzato nei vaccini.

Come il dottor Blaylock ha spiegato in più occasioni, i vaccini sono la causa di numerosi effetti collaterali come l’asma, le allergie, reazioni autoimmuni e persino il diabete. Perché, allora,molti medici consigliano ancora le vaccinazioni sui bambini  e ora persino sulle donne in gravidanza????


Perché le autorità sanitarie impongono mandati e non leggi, minacciando  i genitori per non aver seguito il programma di vaccinazione tradizionale, al quale è stato aggiunto anche qualche altro vaccino in più che fino a pochi anni fa non c’era ?

Come spiegato da  Tetyana Obukhanych  nel suo articolo  Herd Immunity: mito o realtà , il vaccino come l’ MPR,  dato in due / tre dosi, non aiuta efficacemente a prevenire le malattie o a evitare la diffusione delle stesse.

Dopo il ritiro dalla pratica medica, il dottor Russell Blaylock dedica il suo tempo a viaggiare in Nord America ,educando le persone sui pericoli dei vaccini sui bambini e adulti.

 “I vaccini hanno prodotto una perdita di salute”, ha detto il dottor Blaylock. Secondo lui, la popolazione è in procinto di essere vittima di un forte aumento del vaccino immunizzazione, che sarà imposto dalle autorità sanitarie.



“In out lifestime, abbiamo visto un cambiamento del modo in cui i medici sono addestrati”, ha detto Blaylock, aggiungendo che ha visto la crescita di una posizione arrogante da parte di medici verso i pazienti al punto che molte vite sono state perse o modificate proprio a causa dell’arroganza medica.

“All’età due anni un bambino riceve 36 vaccinazioni, nella maggior parte dei casi, e ben 42 in alcuni casi.

” Secondo il dottor Blaylock, la ricerca mostra che  attraverso l’inoculazione di più vaccini, le sostanze chimiche contenute, interrompono non solo il naturale sviluppo dell’attività cerebrale, ma anche  il modo in cui tale sviluppo si verifica.


donne incinta vaccinazione

Non riesco a pensare a qualcosa di più folle della vaccinazione per le donne incinte,” dice il Dott. Blaylock.

Eppure, i media e l’industria medica la promuovono senza colpo ferire.

Quali sono i rischi di vaccinare le donne incinte? Essa dipende dal tempo della gravidanza durante il quale la donne riceve un vaccino.

Ad esempio, gli studi hanno dimostrato, che quando si vaccina con il vaccino antinfluenzale durante il secondo semestre, i bambini possono nascere schizofrenici o con  disturbi dello spettro autistico

La reazione immunitaria delle  madre vaccinate sono state conseguenze di danni al bambino. Come gli studi hanno dimostrato, il virus influenzale non viene trasmesso dalla madre al feto durante la gravidanza, quindi, la vaccinazione una madre non ha nemmeno una giustificazione.

E’  il citokynes immunitario generato dalla madre in risposta al vaccino che provoca al bambino problemi di sviluppo del cervello“, spiega Blaylock.

 “Quello che vediamo da  20 anni ad oggi, è un aumento significativo della schizofrenia e dell’autismo.”

Il dottor Blaylock avverte che, proprio come si fa oggi con il disturbo della sindrome di autismo, in un prossimo futuro, le agenzie governative e l’industria farmaceutica  non vorranno sapere nè certamente dire quale sia la causa di questo aumento significativo .

Secondo il Dott. Blaylock, che cita studi condotti sulle prime sei aziende farmaceutiche che producono i vaccini, ha scoperto che oltre il 60 per cento dei vaccini prodotti per lo più negli Stati Uniti e la Cina, sono contaminati con  virus vivi  e sostanze chimiche come la formaldeide, tessuto batteriche e micoplasmi e MSG.

Ha citato il caso dei vaccini contaminati con tracce di pestivirus, che è noto per causare aborti spontanei nelle donne in gravidanza.

FONTE DELL’ARTICOLO RIPORTATA DI SEGUITO

http://www.fhfn.org/schizophrenia-and-autism-caused-by-vaccine-stimulation-in-unborn-children/

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