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Meningite:come incutere la paura e seminare il panico

Meningite:come incutere la paura e seminare il panico;è questo ciò che viene fatto quando si parla di malattie infettive.

Oggi su tutte le prime pagine troviamo la meningite, ieri l’influenza aviaria o la SARS.

L’informazione per i genitori, giustamente preoccupati, è affidata solo ai mezzi di informazione.

Questi svolgono come si deve il proprio lavoro? Sui giornali ripetutamente non vengono riportate le basilari informazioni sulle cause degli avvenuti decessi.

Campagna mediatica del terrore?

Esiste in realtà la vera libertà di Stampa? L’amplificazione mediatica (errata tra l’altro) porta a fenomeni d’isteria collettiva in mancanza di una chiara e corretta informazione scientifica.

libertà di stampa

“Siamo nell’attesa di una nuova pandemia mondiale che causerà milioni di vittime” questo ci viene propinato,ma è una realtà?

La sola parola”meningite” incute paura. Non c’è genitore che, dopo la notizia dell’ennesimo caso, prontamente riportato dai giornali, non si sia chiesto come sia possibile che ancora oggi si possa morire di meningite.

La parola al Dott.Serravalle e le sue considerazioni ormai note.

In realtà non esiste un vaccino contro la meningite. La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva, può essere causata da virus, da batteri o da funghi[1].

Sull’onda dell’emozione suscitata dai recenti e drammatici casi, si pensa di offrire gratuitamente le vaccinazioni contro pneumococco,meningococco C e finalmente il nuovo meningococco B, a tutti i bambini (tranne in Puglia,dove è gratis).

Risultato? Un bambino di 15 mesi potrebbe essere sottoposto, con i vari richiami, a più di 29 vaccinazioni, considerando che sono consigliate, oltre all’esavalente, anche le vaccinazioni contro morbillo, parotite, rosolia, varicella ed influenza.

  • Nessuno può sapere quali alterazioni del fragile equilibrio immunitario di un bambino si possano verificare nel volgere degli anni dopo un’esposizione così precoce, massiccia e ripetuta.

La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva, può essere causata da virus, da batteri o da funghi.

La forma batterica è più rara ma più importante clinicamente. Negli individui sani l’80% dei casi di meningite batterica è provocato da tre agenti patogeni: l’Haemophilus influenzae di tipo b (emofilo), lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e la Neisseria meningitidis (meningococco).

Dove la tubercolosi è ancora diffusa, il suo agente patogeno, il Mycobacterium tubercolosis, è ancora una temutissima causa di meningiti. Ma qualsiasi batterio può provocarla, da quelli che in genere causano una banale cistite, come l’Escherichia Coli, a quelli che provocano diarrea, come le Salmonelle. Anche la Listeria monocytogenes, un batterio ubiquitario che può contaminare gli esseri umani attraverso il cibo provocando la listeriosi.

Le diverse forme di Meningite

Esistono poi altre forme, più rare. La meningite cronica, ad esempio, è data da microorganismi che si riproducono molto più lentamente nell’organismo umano. I sintomi sono gli stessi di quella acuta, ma si sviluppano nell’arco di tre-quattro settimane. La meningite di origine fungina si manifesta invece su persone che presentano deficit immunitario. Infine, la meningite può derivare anche da forme allergiche, da qualche tipo di cancro e da malattie infiammatorie come ad esempio il lupus eritematoso sistemico.

  • La forma virale, detta anche meningite asettica, è quella più comune, solitamente non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di una decina di giorni.

I batteri spesso responsabili sono:

Neisseria meningitidis (meningococco).

E’ un ospite frequente delle prime vie respiratorie. Esiste un consistente numero di soggetti nella popolazione che presenta questo batterio nel rinofaringe. Dal 2 al 30% dei bambini sani, in periodo non epidemico sono portatori a sintomatici, e questa presenza non è correlata a un aumentato rischio di meningite o altre malattie gravi. In confronto ai portatori sani, il numero di casi di malattia è molto basso, e non sono noti i fattori che scatenano la malattia conclamata.

Sono stati identificati 13 diversi sierogruppi, ma sono 5 (denominati A, B, C, W135 e Y) quelli che causano meningite e altre malattie gravi ( i B e il C sono i più frequenti in Europa mentre il gruppo A si trova in Asia e in Africa ).

La trasmissione avviene per via respiratoria, i pazienti sono infettivi per circa 24 ore dall’inizio della terapia, con un periodo di incubazione di 1-10 giorni. I sintomi non sono diversi da quelli delle altre meningiti batteriche, ma nel 10-20% dei casi la malattia è rapida e acuta, con un decorso fulminante che può portare al decesso in poche ore.

Sintomi e diagnosi

I primi sintomi della meningite possono facilmente essere confusi con quelli di una qualsiasi malattia acuta. Solitamente peggiorano nell’arco di un paio di giorni, ma in qualche caso il decorso della malattia è estremamente rapido, con il rischio di un grave danno cerebrale o di morte.
La malattia classicamente si manifesta con:

  • irrigidimento del collo
  • febbre alta
  • mal di testa acuto
  • vomito o nausea
  • senso di confusione
  • sonnolenza
  • convulsioni
  • fotosensibilità

Nei neonati alcuni di questi sintomi non sono molto evidenti. Può esserci una spiccata irritabilità, con pianto, ipersensibilità agli stimoli esterni e sonnolenza al di sopra della norma. A volte si nota la estroflessione della fontanella cranica, che assuma un aspetto bombato.

  • Streptococcus pneumoniae (pneumococco): può essere responsabile di otite, polmonite, sepsi, oltre che meningite. Si riconoscono fino ad oggi 90 sierotipi diversi.
  • Haemophilus influenzae (haemophilus): può determinare infezioni asintomatiche o sintomatiche delle vie aeree superiori e inferiori.

Raramente è responsabile di malattie invasive, quali quelle a carico delle meningi. In questo caso spesso c’è il tipo B.

Ma qualsiasi altro batterio può provocare una meningite. Anche i funghi possono esserne responsabili, soprattutto nelle persone affette da immunodeficienza.

  • Infine, la meningite può derivare anche da forme allergiche, da qualche tipo di cancro e da malattie infiammatorie come ad esempio il lupus. Si può quindi verificare anche come risultato di diverse cause non infettive, come la diffusione alle meningi di neoplasie o l’assunzione di alcuni farmaci. Può anche essere causata da diverse condizioni infiammatorie come la sarcoidosi, che in tal caso prende il nome di neurosarcoidosi, malattie del tessuto connettivo,e alcune forme di vasculite (infiammazione della parete dei vasi sanguigni).

La meningite batterica può insorgere in modo improvviso, accompagnata da febbre molto alta, mal di testa acuto e vomito. L’infiammazione provoca un accumulo di cellule infiammatorie,quindi un aumento della pressione all’interno del canale spinale e della scatola cranica.

La diagnosi si effettua con un’analisi del contenuto del liquor (puntura lombare) e con una coltura batterica. Un intervento tempestivo può costituire l’unica possibilità per salvare la persona malata.

Nei paesi ad alto reddito e a clima temperato il numero di casi di meningite è piuttosto sporadico e non dà frequentemente luogo a importanti focolai epidemici. Secondo i CDC americani l’incidenza della meningite nel mondo è di 0,5-5 casi per 100 mila persone.

Dagli anni ’80 esiste nel nostro paese un sistema di notifica obbligatorio e un sistema di sorveglianza speciale avviato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) all’interno del quale sono raccolti i dati sulla presentazione clinica della malattia invasiva da N. meningitidis e sull’agente identificato. All’Iss si provvede anche alla completa caratterizzazione degli stipiti batterici di Neisseria meningitidis isolati nei pazienti.

I dati definitivi pubblici fanno riferimento al 2005, anno in cui sono state registrate 1034 segnalazioni. Il patogeno più frequentemente identificato è stato lo pneumococco (291 casi) seguito da meningococco (324) e da haemophilus influenzae (30).

Abbiamo visto che sono numerosi i tipi di pneumococco, differenti in base alla composizione della capsula polisaccaridica che li riveste. La maggior parte dei casi di malattia è dovuta ad uno dei 23 tipi capsulari più comuni. Questa variabilità è alla base della difficoltà di messa a punto ed utilizzazione di vaccini efficienti. Inoltre, il polisaccaride della capsula ha un potere scarsamente immunogenico per i bambini sotto i due anni di età. Il vaccino pneumococcico per gli adulti contiene 23 polisaccaridi capsulari, quello per i bambini ne contiene 7.

  • L’età media dei casi di meningite da pneumococco è maggiore rispetto a quella dei casi da meningococco e da haemophilus: 33 casi nella fascia 1-14 anni; 230 in quella 25->64 anni.
  • L’incidenza della meningite da meningococco nel nostro paese è minore rispetto al resto d’Europa.

La malattia si presenta con forte stagionalità, con picchi in inverno e primavera. Nella fascia di età 1-14 anni vi sono stati 112 casi, 152 nelle fasce 15-64 anni. La maggior parte dei meningococchi identificati negli ultimi anni è risultata appartenere al sierogruppo B (75% nel 2001, 60% nel 2002, 56% nel 2003), tuttavia recentemente si osserva un incremento dei casi da sierogruppo C. Le infezione da Meningococco C sono state 115, quelle da sierotipo B 93 nel 2005. Dei 30 casi di meningite da Haemophilus influenzae del 2005, 6 sono stati segnalati nella popolazione da 1 a 14 anni, 20 in quella 15-64.

 

“Non può quindi esistere un vaccino contro la meningite, non esistono armi per combattere tutte le meningiti, i vaccini esistenti consentono di procurare anticorpi solo contro una piccola parte di queste infezioni”.

La durata della protezione vaccinale non è ancora stata definita.È quindi importante valutare l’efficacia, cioè sapere quanti, precedentemente vaccinati, hanno sviluppato la malattia.

Esistono due tipi di vaccino:

  • Vaccino coniugato, con il sierotipo C, protegge solo contro il meningococco di tipo C. Il vaccino coniugato è vaccino composto da un polisaccaride (antigene “debole”) legato chimicamente ad una proteina “carrier”. La unione (coniugazione) di questi due antigeni il polisaccaride e la proteina “migliora la risposta immunitaria”
  • Vaccino polisaccaridico, con i sierotipi A, C, W135, Y. Questo vaccino è composto solo da polisaccaridi (antigeni “deboli”) non è in grado di stimolare le difese immunitarie nei bambini di età inferiore ai due anni. E’ indicato in particolare per le persone che si recano in Paesi diversi dal nostro dove i ceppi A, W135 e Y sono causa di estese epidemie.

Esiste infine un altro grosso problema che riguarda il vaccino antipneumococco. La somministrazione di massa ai bambini del vaccino in uso (attivo per 7 sierotipi) sta provocando un preoccupante fenomeno:

“l’aumento di incidenza di infezioni provocate dagli altri sierotipi (cioè di quelli non contenuti nel vaccino), l’insorgenza di infezioni provocate da sierotipi diversi, precedentemente non segnalati, e la maggiore diffusione di ceppi resistenti agli antibiotici, soprattutto la penicillina, con inevitabili conseguenze negative sulla possibilità ed efficacia terapeutica. L’utilizzo massiccio di questa vaccinazione contro 7 ceppi fa sì che aumenti la virulenza degli altri per diventare dominanti”.

Anche per il vaccino antimeningococco di tipo C si sono creati problemi analoghi. In Scozia, dopo l’introduzione estesa del vaccino contro il tipo C. si è registrato un aumento di morti causati dal meningococco di tipo B.

  • È stato ipotizzato che introdurre massicciamente un vaccino contro un sierotipo, possa indurre la proliferazione e la maggiore aggressività degli altri sierotipi contro i quali non c’è vaccino.

Un’evoluzione inattesa della vaccinazione di massa contro il meningococco di tipo C si è avuta anche in Spagna, dove, dopo estesa campagna vaccinale, è stata riscontrata la presenza di un tipo B molto virulento ed i ricercatori ipotizzano che possa essere derivato da una mutazione genetica del tipo C “vaccinabile”.

Si afferma che la vaccinazione di massa contro l’haemophilus influenzae B sia capace di ridurre l’incidenza di meningite provocata da questo batterio. Eppure in quei paesi come Olanda e Regno Unito che da qualche tempo eseguono questa pratica, dapprima si è avuta una diminuzione delle segnalazioni di malattia, ma qualche anno dopo, malgrado coperture molto alte, i casi hanno ricominciato ad aumentare anche in bambini correttamente vaccinati secondo lo schema vigente nel Regno Unito. Si ipotizza che il ripresentarsi di infezione invasive nonostante l’alta copertura vaccinale possa essere addebitato al fatto che gli anticorpi indotti dalla vaccinazione si riducono o scompaiono nei bambini entro i primi cinque anni di vita.

  • Ricordiamo infine che nessun vaccino è del tutto sicuro o sempre efficace, e che le reazioni avverse sono sempre presenti, come per qualsiasi altro farmaco. Consultando i dati del Vaers, Vaccine Adverse Event Reporting System, il sistema di vaccino vigilanza americano, ne abbiamo la conferma.

Ad esempio;

  • Tra gli effetti collaterali del vaccino antimeningococco C sono stati segnalati, oltre a febbre, mal di testa, orticaria, parestesia, tumefazione nella sede della puntura, sindrome di Guillane-Barré, anemia emolitica, encefalomielite acuta disseminata, porpora di Schonlein-Henoc e casi di meningite comparsi immediatamente dopo la somministrazione del vaccino e da questo causate.

 

Studio meningite asettica 

  • http://wwwnc.cdc.gov/eid/article/18/11/12-0090_article.htm
  • http://www.cdc.gov/vaccinesafety/vaccines/mmrv/vsd_mmrv_safetystudy.html

VERITA’ OMESSA VOLUTAMENTE QUELLA DELLE LINEE GUIDA DELL’AAP?

Il nuovo vaccino contro il meningococco di tipo B. Cosa sappiamo in merito?

sipario1

L’American Academy of Pediatrics (AAP) non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.


  •  Aggiornamento delle Linee Guida Internazionali
  • Linee guida sul vaccino anti-meningococco e alcune riflessioni sulla meningite da meningococco C

Sono state aggiornate a cura dell’”American Academy of Pediatrics“, e pubblicate sulla rivista “Pediatrics” le raccomandazioni sul vaccino anti-meningococco nei bambini e negli adolescenti. Il precedente documento era datato 2011.

Le malattie meningococciche sono gravi malattie batteriche causate dal Meningococco (Neisseria meningitidis). Il  Vaccino Anti-Meningococco parlando anche di Neisseria meningitidis – è un patogeno coinvolto in patologie gravi, potenzialmente fatali, come la meningite e la sepsi meningococcica.

L’American Academy of Pediatrics non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.

  • Scarica e leggi il documento in ful text:

Policy Statement: Updated Recommendations on the Use of Meningococcal Vaccines

Le nuove indicazioni dell’AAP aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni deiCenters for Disease Control and Prevention di Atlanta.

Raccomandazioni AAP per bambini al rischio  di malattia meningococcica

28/07/2014 per il rilascio: 28 luglio 2014

Ovviamente tutto tace sulle nuove indicazioni dell’AAP che aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta ma pubblicate prima della commercializzazione dei vaccini  MenACWY-CRM [Menveo, Novartis] e Hib-MenCY-TT[MenHibrix GlaxoSmithKline] per uso pediatrico.

Dalla fine degli anni 90, l’incidenza della malattia meningococcica è diminuita negli Stati Uniti, ma per i bambini e gli adolescenti che potrebbero essere a rischio malattia, l’Accademia americana di pediatria (AAP) ha aggiornato le raccomandazioni per questo vaccino.

Per questo motivo nella dichiarazione politica pubblicata online il 28 luglio, l’AAP raccomanda     ( in caso di rischio per la malattia  meningococcica)  un vaccino meningococcico coniugato appropriato alletàinvece del vaccino meningococcico polisaccaride per bambini e gli adolescenti.

Il consiglio è di usare il vaccino anti-meningococco di routine negli adolescenti e giovani adulti, limitandone l’uso sotto i 10 anni tranne i casi di aumentato o persistente rischio di malattia meningococcica invasiva.

Negli ultimi 20 anni la distribuzione dei sierogruppi del meningococco, implicati in forme sistemiche negli Stati Uniti, si è molto modificata. Circa il 30% dei casi è sostenuto dai sierogruppi B, C e Y, anche se la distribuzione varia nei diversi luoghi e nel tempo. Circa tre quarti dei casi fra gli adolescenti e gli adulti sono causati da sierogruppi C, Y e W135.

Nel lattante prevalgono i casi da sierogruppo B.

Testo e documento PDF  di seguito

 

Aspetti epidemiologici della meningite

Nei paesi ad alto reddito e a clima temperato il numero di casi di meningite è piuttosto sporadico e non causa frequentemente importanti focolai epidemici. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention americani l’incidenza della meningite nel mondo è di 0,5-5 casi per 100 mila persone. In Italia dal 1996 è attivo un sistema di sorveglianza dedicato alle meningiti batteriche che negli anni successivi si è ampliato a includere tutte le malattie invasive da meningococco, pneumococco ed emofilo.

Dati di sorveglianza delle malattie batteriche invasive aggiornati al 31 ottobre 2014 (Istituto Superiore di Sanità)issmen

ANNO

TOTALE
CASI

Streptococcus
pneumoniae
Neisseria
meningitidis
Haemophilus
influenzale
StreptB
M.Tubercolosis
Listeria
Altro
Non
identificato

2013

1369

963

162

78

20

9

47

63

54

2012

1178

797

137

63

18

10

40

71

58

2011

1113

730

152

49

14

8

40

61

78

2010

1343

848

149

70

21

15

68

82

70

2009

1276

738

187

54

16

10

55

79

137

2008

1255

691

180

49

24

13

56

84

158

2007

1063

524

183

38

27

13

44

78

156

2006

768

270

179

20

20

8

33

74

164

2005

1033

290

324

30

28

14

28

99

220

2004

982

300

343

19

34

16

35

67

168

2003

966

308

277

35

21

18

26

79

202

2002

838

228

217

38

29

33

36

70

187

2001

802

232

208

54

26

24

32

56

175

2000

910

243

250

57

26

33

39

65

197

1999

1057

306

275

84

30

52

36

65

209

1998

841

258

155

96

32

32

33

57

178

 

Dati e coperture vaccinali

Nello sviluppare il nostro pensiero, useremo i dati forniti dall’Istituto Superiore di sanità. Altre informazioni, cioè quelli adesso in esclusivo possesso dell’Ospedale romano, ci piacerebbe che venissero resi pubblici subito. E’ lecito comunicare se i tre bimbi in oggetto erano vaccinati? E se non lo erano, è forse dipeso dal fatto che la prima vaccinazione si esegue al 3° mese e che pertanto l’età di almeno due dei tre bambini malati non ha permesso l’immunizzazione? In cambio forniamo la tabella delle coperture vaccinali. Il dato nazionale indica un valore del 94,6%, e addirittura del 97,8% per il Lazio. La “famosa” immunità di gregge dovrebbe essere assicurata, e il calo delle vaccinazioni denunciato non appare confermato dai numeri.ped2013

La meningite da Haemophilus influenzae

Haemophilus influenzae: si tratta di un gruppo di batteri che, nonostante il nome, non hanno rapporto con il virus influenzale. Nel genere Haemophilus, la specie Haemophilus influenzae è la più importante per le patologie che può provocare. Essa comprende 6 sierotipi, classificati con le lettere A/F, ed un gruppo di ceppi non capsulati. L’Haemophilus influenzae di tipo B (HIB) è il ceppo patogeno più importante. Colpisce prevalentemente neonati e bambini di meno di 2 anni. Gli Emofili fanno parte della normale flora batterica della gola o del naso, dove non danno alcun problema e si trasmettono da una persona all’altra per via aerea, con le goccioline della saliva emessa con la tosse o lo sternuto. Quasi tutti i bambini durante i primi 5-6 anni di vita vengono a contatto prima o poi con l’Emofilo. In genere, a seguito di questo contatto, essi non subiscono alcun danno e sviluppano gli anticorpi che li proteggeranno nelle età successive. Tuttavia in alcuni casi, l’Emofilo riesce a raggiungere il sangue e, tramite questo, a localizzarsi in altri organi dove causa malattie molto gravi. Tra queste la più frequente è la meningite.

allegati alla fonte seguente

  • http://www.assis.it/la-grande-paura-fatti-dicerie-e-invenzioni-sulle-meningiti-1-parte/

Meningiti e informazione

ALLEGATI

  • Il vaccino pneumococco può non prevenire la malattia invasiva nei bambini. La rivista scientifica Pediatrics ha pubblicato uno studio il 2 Febbraio 2015.
    “Il nostro studio ha trovato un aumento significativo del rischio di malattia pneumococcica (IPD) e di un esito fatale tra i bambini con comorbilità rispetto ai bambini sani”, gli autori dello studio concludono. “I sierotipi che non sono inclusi nel vaccino coniugato attualmente disponibile sono più frequenti e rappresentano la causa della malattia in questi bambini.”

Forse sarebbe il caso di riflettere.

Questa politica del terrore dovrebbe scomparire lasciando spazio all’informazione vera e giusta,reale e supportata da DATI.

Nulla dovrebbe essere omesso.

L’informazione va tutelata e ciò non viene assolutamente fatto.

I recenti avvenimenti hanno portato ad una paura insana,ad un terrore e ad una corsa alle vaccinazioni senza sapere nulla in merito.

Chiediamo ai giornalisti che nessun dato venga omesso e chiediamo alla stampa e ai media che venga fatta chiarezza.

Un esempio?

E’ morta la bimba di 40 giorni ricoverata per meningite. La mamma: “Non si è fatto abbastanza”

Questi drammatici casi mettono in luce quello che realmente accade. Si incentiva tramite terrorismo a vaccinare quando successivamente viene scoperto che la meningite in questo drammatico caso era una meningite da stafilococco ?


  • E poi ancora..

“Sanità, torna a colpire batterio meningite assente da anni: tre casi al Bambin Gesù”

I tre lattanti ricoverati, di 2, 3 e 5 mesi, uno dei quali in terapia intensiva per la criticità delle sue condizioni, hanno contratto in contesti completamente diversi questa forma di meningite che, fanno sapere dall’ospedale, “si riteneva debellata”.

20 Febbraio 2015

Approfondimenti/Bibliografia e articoli correlati

  • Tunkel A, Schilder AG. Acute Meningitis. In: Mandell GL, Douglas RM, Bennet JE, editors. Mandell, Douglas, and Bennett’s Principles and practice of infectious diseases. Sixth Edition ed. Philadelphia: Elsevier; 2005. p. 1083-126.
  • Angus DC, Linde-Zwirble WT, Lidicker J, Clermont G, Carcillo J, Pinsky MR.Epidemiology of severe sepsis in the United States: analysis of incidence, outcome, and associated costs of care. Crit Care Med 2001 Jul;29(7):1303-10

***pediatrics.aappublications***

***American Academy of pediatrics***www.aap.org***

***Fonte Medscape***

*** fonte epicentro***

ASTRATTO

VACCINI E NUOVE MALATTIE

24 GEN , 2015

Una malattia infettiva non è mai provocata esclusivamente da un agente esterno, da un virus o da un batterio. 

E’ fondamentale l’interazione con lo stato di salute della persona che ne entra in contatto. In alcuni periodi dell’anno, il meningococco, per esempio, è ospite abituale del naso fino al 40% dei bambini. Lo streptococco può provocare in alcune persone una tonsillite, in pochi bambini può causare una malattia reumatica, ma altre volte non causa alcuna patologia. L’articolo della dottoressa Emma Pistelli propone una riflessione su questi temi, analizzando la poliomielite e le infezioni virali che possono causare quadri clinici ad essa sovrapponibili, ed offre alcune soluzioni che vanno oltre le vaccinazioni…

  •  http://www.assis.it/vaccini-e-nuove-malattie/

  • http://www.phac-aspc.gc.ca/publicat/cig-gci/p04-meni-eng.php
  • http://www.assis.it/la-grande-paura-fatti-dicerie-e-invenzioni-sulle-meningiti-1-parte/

 

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4 milioni di vaccini al macero; virus mutato

Le inchieste| Da buttare 4 milioni di vaccini.


 Antinfluenzali in calo del 20%. Virus MUTATO,il siero può essere meno efficace

 


 

 


Il vaccino fa più paura dell’influenza. Lo dimostra il crollo di fiducia nella campagna di prevenzione gratuita, appena conclusa.


Il calo di adesioni supera il 20 per cento, conta quasi due milioni di vaccinati in meno. E quindi, quattro milioni di dosi del farmaco inutilizzate, dal costo superiore ai 13 milioni di euro: acquistate dal servizio sanitario, ma da mandare al macero (secondo una stima preliminare dell’Istituto superiore di sanità).


fluad


L’obiettivo di coinvolgere il 75 per cento degli anziani resta distante. Lo stop quasi totale alle iniezioni si è avuto a seguito del «caso Fluad», per le morti sospette segnalate dopo l’iniezione, un allarme rientrato alla vigilia di Natale, senza trovare lotti di vaccino contaminati tra quelli ritirati in via cautelativa dal mercato e poi sbloccati.


Virus MUTATO,il siero può essere meno efficace

 


Il vaccino non ci immunizza dalla moltitudine di agenti infettivi in circolazione.

Il farmaco 2014-2015 è identico a quello dell’anno scorso per tutti i tre ceppi del inclusi.

Ma l’ultima incognita rimbalza da Atlanta, dove i medici hanno analizzato i tipi di influenza di quest’inverno: un virus ha subito una mutazione che lo rende diverso da quello neutralizzato dai vaccini predisposti con almeno sei, se non otto, mesi di anticipo.


cdccdc1


«Solo il 42% dei 114 virus identificati negli ammalati corrispondono al sierotipo vaccinale, in base ai risultati delle analisi comunicate dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) americani» sostiene Eugenio Serravalle, pediatra alla guida dell’Associazione di studi e informazioni sulla salute.


eugenio serravalle

                               Dott. Eugenio Serravalle, pediatra alla guida dell’Associazione di studi e                         informazioni sulla salute.


Le dosi inutilizzate.


Pesano i risultati minori rispetto alle attese «anche a causa del clamore suscitato dai decessi e anomalie, di alcuni lotti di vaccino».

Si calcola: «Con una riduzione complessiva del 20%, i vaccinati quest’anno sarebbero quasi due milioni in meno: tra i sette e gli otto milioni in tutta la penisola».


Ciò significa:

«circa 4 milioni di dosi, acquistate dal servizio sanitario, da mandare al macero perché inutilizzate, che corrispondono a unaspesa superiore ai 13 milioni».


Ad aprile è atteso il resoconto ufficiale.


***fonti apprese da “Il Mattino***


 

 

 

 

 

 

 

 

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Lettere delle ASL ai genitori: risponde il Dott.Serravalle

Ultimamente,nelle nostre case arrivano delle lettere mandate dalle ASL in riferimento alla vaccinazione antipolio e il consiglio a vaccinare per “un’emergenza pubblica sanitaria di rilevanza internazionale”

CERCHIAMO DI FARE CHIAREZZA RISPONDE IL Dott. EUGENIO SERRAVALLE


serravalle

Alcuni genitori mi hanno segnalato le lettere che la ASL di appartenenza invia loro per sollecitare la somministrazione della vaccinazione antipolio a chi non è in regola con il ciclo vaccinale consigliato. Si legge che è in corso “un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale”, che “attualmente risultano interessati dall’infezione da Polio virus selvaggio 10 Paesi” senza però specificare quali.

E’ la seconda volta nella sua storia che l’Organizzazione Mondiale della Sanità decreta una condizione di emergenza di Sanità pubblica di rilevanza internazionale (Public Health Emergency of International Concern PHEIC). Simile procedura era stata avviata nel corso della “pandemia” dell’influenza suina (il che, in verità, non è motivo di conforto). Gli inviti delle ASL sono determinati proprio da questo allerta, e appare allora opportuno consultare i dati aggiornati.

Nel 2013 i casi totali di polio sono stati 416 in una popolazione mondiale di circa 7 miliardi e 300 milioni di individui. Quest’anno, al 2 luglio, i casi sono stati 112, in aumento rispetto ai 95 dell’anno precedente. I casi dei Paesi dove la polio è endemica, cioè dove si registrano ogni anno (Pakistan, Afghanistan, Nigeria) sono 99 rispetto ai 47 del 2013, mentre nei Paesi dove la malattia è epidemica (significa che per diversi anni non ci sono casi di malattia, e poi avviene un’epidemia) c’è una riduzione globale: dai 48 del 2013 si è passati ai 13 di quest’anno.

L’aumento dei casi di quest’anno è da attribuire alla Pakistan, che segnala 88 casi rispetto ai 18 dell’anno scorso, all’Afghanistan che da 3 ne segnala 7, mentre in Nigeria si è passati da 26 a 4 segnalazioni. In Iraq abbiamo 2 segnalazioni, in Cameroon 3, in Siria 1, in Etiopia 1, tutti Paesi che alla stessa data del 2013 non avevano riportato segnalazioni. In Somalia 1 caso (nel 2013 erano 41 i casi), 0 in Kenya (7 casi nel 2013).

Non possiamo non rilevare l’esiguità, a oggi, del numero dei casi, concordando sull’opportunità di attuare tutte le misure di controllo della situazione, monitorando l’andamento della malattia e fornendo informazioni adeguate a riguardo. Abbiamo riportato i dati aggiornati, ufficiali, della malattia per ribadire alcune evidenze.

E’ un fatto che Paesi delle Regioni OMS delle Americhe (AMRO) e del Pacifico occidentale (WPRO), con coperture vaccinali basse o molto basse siano Polio free da decenni. In Italia l’ultimo caso di poliomielite risale al 1982, l’Europa è polio-free dal 2002.

E’ un fatto che paesi con coperture vaccinali simili come Pakistan, Congo e Austria registrino rispettivamente una condizione di polio endemica, di polio epidemica, e di assenza di malattia. E’ un fatto che la malattia si ripresenti in Paesi con scenari di guerre, carestie, sottolineando l’importanza dei determinanti sociali nella diffusione della patologia.

E’ un fatto che i comunicati dell’Oms che lanciano l’allerta riguardo le epidemie di polio nel mondo non siano completi. Non viene infatti specificato se i soggetti risultati positivi ai poliovirus fossero vaccinati, non vaccinati o sotto-vaccinati; non viene specificato se i casi di polio paralitica o morte si siano verificati in soggetti in condizioni particolari di assenza di vaccinazione, sotto-vaccinazione o immunizzazione completa, o ancora immuno-deficienza, malnutrizione e altro; non viene specificato se nella zona in cui sono stati individuati i positivi e i malati o dove è stato riscontrato un focolaio, vi fossero cluster di persone suscettibili per mancata vaccinazione, per sotto-vaccinazione, per immunodeficienza o per altre motivazioni attinenti; inoltre non viene specificato se i positivi ai poliovirus e i malati rientrino in quei cluster.

E’ un fatto che alcuni report dell’OMS segnalino la diffusione di casi di polio indotti dalla vaccinazione, con frequenza a volte superiore alle infezioni causate da virus selvaggio. Nessuna demonizzazione del vaccino anti-polio, solo la rivendicazione alla professione medica delle competenze sufficienti a valutare caso per caso se vaccinare o no un bambino contro la polio in un contesto igienico-sanitario quale quello garantito dai paesi occidentali, in cui sono scomparsi, cioè, i fattori determinanti per l’insorgere della malattia: mancanza di acqua potabile, smaltimento fognario efficace, malnutrizione e miseria. 

Aggiornamento situazione “polio”

Il 18 giugno, il Brasile ha riferito che tipo di poliovirus selvaggio 1 (WPV1) era stato rilevato in un campione di acque reflue raccolte marzo 2014 a Viracopos International Airport di stato di San Paolo. Sequenziamento genetico indica che il virus è più strettamente correlato al virus che sta circolando in Guinea Equatoriale. Nessuno in Brasile è stata paralizzata dal virus né vi è evidenza di trasmissione all’interno della popolazione di quel paese.

Da questi link è possibile verificare l’andamento della poliomielite a livello Internazionale:

 

  • http://www.polioeradication.org/Dataan…/Poliothisweek.aspx
  • http://www.epicentro.iss.it/problemi/polio/estate2013.asp

Polio

Confronto con paesi endemici e non endemici e andamento della cosiddetta emergenza.

Globalmente i casi di polio sono 115 nei primi mesi del 2014 ovvero luglio. Nello stesso periodo del 2013 erano 108; i casi nei paesi non endemici sono drasticamente calati da 52 del 2013 si è passati a 13 nel 2014. In quelli endemici da 56 del 2013 a 102 del 2014.

I paesi endemici sono Pakistan in aumento con 90 casi 2014 contro 18 2013 stesso periodo, Nigeria 5 casi 2014 mentre 2013 i casi erano 35, Afghanistan 7 nel 2014 e 3 nel 2013. Somalia 1 caso nel 2014 nel 2013 45, Kenya zero nel 2014 nel 2013 7 casi, Syria sempre un caso nel 2014. Israele zero casi, Gaza zero casi.

Confronto dei casi endemici della Poliomielite nei paesi più colpiti , coinvolgendo 10 paesi con una popolazione totale di 700mln di abitanti e che i casi nel 2013 furono stati 416 suddivisi tra questi paesi. Leggendo anche l’allarme lanciato dall’OMS  evince anche il fenomeno dal lancio dell’allarme il 5 maggio 2014,in cui  ci sarebbe stato un monitoraggio di tre mesi per valutare l’eventuale rientro emergenza.

Al momento nei paesi Polio free non c’è nessun pericolo epidemia o ritorno polio virus selvaggio. La stessa OMS dichiara che non è necessario porre muri o barriere sui flussi migranti. ” Ogni Stato libero dalla polio che diventa infetto da poliovirus selvaggio dovrebbe attuare immediatamente i consigli per ‘Stati infettato da poliovirus selvaggio, ma non attualmente esportato”. Il Direttore Generale” Noi non siamo affetti da poliovirus.

Confronto globale dei casi del 2013 con quelli del 2014 ovviamente limitati a luglio 2014.

 

(Per visionare le immagini cliccare la fonte a fine astratto)

La terza immagine riguarda i casi da Poliomielite derivati da vaccinazione Sabin. Si nota 16 casi in Pakistan e 11 in Nigeria. In Nigeria sono maggiori i casi di polio indotti da vaccino che da virus selvaggio. Tutti i paesi sono o in guerra, in povertà o con situazioni igenico sanitario precarie, prive di acqua potabile ed accesso a medicinali. Condizioni ottimali per la diffusione della Poliomelite.

 

  • http://www.polioeradication.org/Dataandmonitoring/Poliothisweek/Poliocasesworldwide.aspx

polio grafico


Link Correlati per l’aggiornamento e l’andamento sulla POLIOMIELITE di seguito

WHO officially declares India ‘polio-free’


Mar 27, 2014

More than 170 million children under the age of 5 have been vaccinated annually in India through the Pulse Polio Immunisation programme.

More than 170 million children under the age of 5 have been vaccinated annually in India through the Pulse Polio Immunisation programme.

  • http://m.thehindu.com/sci-tech/health/policy-and-issues/who-officially-declares-india-poliofree/article5839833.ece/

India: Polio Vaccine Cripples 61,000 to Protect 2,500


Last week, the BBC reporter Mishal Husain interviewed World Health Organization’s (WHO) Polio Director Hamid Jafari, and Shahnaz Wazir Ali, the Pakistan’s special adviser on polio.  During the interview, both promoted the continued inoculation of polio vaccines, despite strong evidence of vaccine injuries to thousands of healthy children.

  • http://www.omsj.org/corruption/cripples-61000
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LIBRI CONSIGLIATI

La Prova Evidente del Danno

http://www.macrolibrarsi.it/libri/__prova_evidente_del_danno.php?pn=7

 

Le Vaccinazioni Pediatriche 

Gava Roberto – ed. Salus Infirmorum

ISBN: 978-88-86893-86-2

http://www.edizionisalus.it/libri/le_vaccinazioni_pediatriche.php

 

Bambini supervaccinati 2 edizione

Eugenio Serravalle – ed. Il leone verde

collana: Il bambino naturale pagine: 355

anno pubblicazione: 2012

ISBN: 9788865800379

http://www.bambinonaturale.it/catalogo/?azione=visualizza&id_libro=342&libro=Bambini+super-vaccinati+-+seconda+edizione

http://issuu.com/bambinonaturale.it/docs/bambini_super_vaccinati_2_ed_issuu/5

 

 

Vaccinazioni tra Scienza e Propaganda

Elementi critici di riflessione

Claudia Benatti, Franco Ambrosi, Carla Rosa – ed. Il leone verde

http://www.librisalus.it/libri/vaccinazioni_scienza_propaganda.php

http://www.macrolibrarsi.it/libri/__vaccinazioni_tra_scienza_propaganda.php#

 

Vaccinare contro il tetano?

Roberto Gava, Eugenio Serravalle

ISBN:978-88-86893-95-4

http://www.librisalus.it/libri/vaccinare_tetano.php?pn=1

 

 

Tutto Quello che Occorre Sapere Prima di Vaccinare il Proprio Bambino

Eugenio Serravalle

EAN9788895577241

http://www.librisalus.it/libri/occorre_sapere_vaccinare_bambino.php

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