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Meningite:come incutere la paura e seminare il panico

Meningite:come incutere la paura e seminare il panico;è questo ciò che viene fatto quando si parla di malattie infettive.

Oggi su tutte le prime pagine troviamo la meningite, ieri l’influenza aviaria o la SARS.

L’informazione per i genitori, giustamente preoccupati, è affidata solo ai mezzi di informazione.

Questi svolgono come si deve il proprio lavoro? Sui giornali ripetutamente non vengono riportate le basilari informazioni sulle cause degli avvenuti decessi.

Campagna mediatica del terrore?

Esiste in realtà la vera libertà di Stampa? L’amplificazione mediatica (errata tra l’altro) porta a fenomeni d’isteria collettiva in mancanza di una chiara e corretta informazione scientifica.

libertà di stampa

“Siamo nell’attesa di una nuova pandemia mondiale che causerà milioni di vittime” questo ci viene propinato,ma è una realtà?

La sola parola”meningite” incute paura. Non c’è genitore che, dopo la notizia dell’ennesimo caso, prontamente riportato dai giornali, non si sia chiesto come sia possibile che ancora oggi si possa morire di meningite.

La parola al Dott.Serravalle e le sue considerazioni ormai note.

In realtà non esiste un vaccino contro la meningite. La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva, può essere causata da virus, da batteri o da funghi[1].

Sull’onda dell’emozione suscitata dai recenti e drammatici casi, si pensa di offrire gratuitamente le vaccinazioni contro pneumococco,meningococco C e finalmente il nuovo meningococco B, a tutti i bambini (tranne in Puglia,dove è gratis).

Risultato? Un bambino di 15 mesi potrebbe essere sottoposto, con i vari richiami, a più di 29 vaccinazioni, considerando che sono consigliate, oltre all’esavalente, anche le vaccinazioni contro morbillo, parotite, rosolia, varicella ed influenza.

  • Nessuno può sapere quali alterazioni del fragile equilibrio immunitario di un bambino si possano verificare nel volgere degli anni dopo un’esposizione così precoce, massiccia e ripetuta.

La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva, può essere causata da virus, da batteri o da funghi.

La forma batterica è più rara ma più importante clinicamente. Negli individui sani l’80% dei casi di meningite batterica è provocato da tre agenti patogeni: l’Haemophilus influenzae di tipo b (emofilo), lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e la Neisseria meningitidis (meningococco).

Dove la tubercolosi è ancora diffusa, il suo agente patogeno, il Mycobacterium tubercolosis, è ancora una temutissima causa di meningiti. Ma qualsiasi batterio può provocarla, da quelli che in genere causano una banale cistite, come l’Escherichia Coli, a quelli che provocano diarrea, come le Salmonelle. Anche la Listeria monocytogenes, un batterio ubiquitario che può contaminare gli esseri umani attraverso il cibo provocando la listeriosi.

Le diverse forme di Meningite

Esistono poi altre forme, più rare. La meningite cronica, ad esempio, è data da microorganismi che si riproducono molto più lentamente nell’organismo umano. I sintomi sono gli stessi di quella acuta, ma si sviluppano nell’arco di tre-quattro settimane. La meningite di origine fungina si manifesta invece su persone che presentano deficit immunitario. Infine, la meningite può derivare anche da forme allergiche, da qualche tipo di cancro e da malattie infiammatorie come ad esempio il lupus eritematoso sistemico.

  • La forma virale, detta anche meningite asettica, è quella più comune, solitamente non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di una decina di giorni.

I batteri spesso responsabili sono:

Neisseria meningitidis (meningococco).

E’ un ospite frequente delle prime vie respiratorie. Esiste un consistente numero di soggetti nella popolazione che presenta questo batterio nel rinofaringe. Dal 2 al 30% dei bambini sani, in periodo non epidemico sono portatori a sintomatici, e questa presenza non è correlata a un aumentato rischio di meningite o altre malattie gravi. In confronto ai portatori sani, il numero di casi di malattia è molto basso, e non sono noti i fattori che scatenano la malattia conclamata.

Sono stati identificati 13 diversi sierogruppi, ma sono 5 (denominati A, B, C, W135 e Y) quelli che causano meningite e altre malattie gravi ( i B e il C sono i più frequenti in Europa mentre il gruppo A si trova in Asia e in Africa ).

La trasmissione avviene per via respiratoria, i pazienti sono infettivi per circa 24 ore dall’inizio della terapia, con un periodo di incubazione di 1-10 giorni. I sintomi non sono diversi da quelli delle altre meningiti batteriche, ma nel 10-20% dei casi la malattia è rapida e acuta, con un decorso fulminante che può portare al decesso in poche ore.

Sintomi e diagnosi

I primi sintomi della meningite possono facilmente essere confusi con quelli di una qualsiasi malattia acuta. Solitamente peggiorano nell’arco di un paio di giorni, ma in qualche caso il decorso della malattia è estremamente rapido, con il rischio di un grave danno cerebrale o di morte.
La malattia classicamente si manifesta con:

  • irrigidimento del collo
  • febbre alta
  • mal di testa acuto
  • vomito o nausea
  • senso di confusione
  • sonnolenza
  • convulsioni
  • fotosensibilità

Nei neonati alcuni di questi sintomi non sono molto evidenti. Può esserci una spiccata irritabilità, con pianto, ipersensibilità agli stimoli esterni e sonnolenza al di sopra della norma. A volte si nota la estroflessione della fontanella cranica, che assuma un aspetto bombato.

  • Streptococcus pneumoniae (pneumococco): può essere responsabile di otite, polmonite, sepsi, oltre che meningite. Si riconoscono fino ad oggi 90 sierotipi diversi.
  • Haemophilus influenzae (haemophilus): può determinare infezioni asintomatiche o sintomatiche delle vie aeree superiori e inferiori.

Raramente è responsabile di malattie invasive, quali quelle a carico delle meningi. In questo caso spesso c’è il tipo B.

Ma qualsiasi altro batterio può provocare una meningite. Anche i funghi possono esserne responsabili, soprattutto nelle persone affette da immunodeficienza.

  • Infine, la meningite può derivare anche da forme allergiche, da qualche tipo di cancro e da malattie infiammatorie come ad esempio il lupus. Si può quindi verificare anche come risultato di diverse cause non infettive, come la diffusione alle meningi di neoplasie o l’assunzione di alcuni farmaci. Può anche essere causata da diverse condizioni infiammatorie come la sarcoidosi, che in tal caso prende il nome di neurosarcoidosi, malattie del tessuto connettivo,e alcune forme di vasculite (infiammazione della parete dei vasi sanguigni).

La meningite batterica può insorgere in modo improvviso, accompagnata da febbre molto alta, mal di testa acuto e vomito. L’infiammazione provoca un accumulo di cellule infiammatorie,quindi un aumento della pressione all’interno del canale spinale e della scatola cranica.

La diagnosi si effettua con un’analisi del contenuto del liquor (puntura lombare) e con una coltura batterica. Un intervento tempestivo può costituire l’unica possibilità per salvare la persona malata.

Nei paesi ad alto reddito e a clima temperato il numero di casi di meningite è piuttosto sporadico e non dà frequentemente luogo a importanti focolai epidemici. Secondo i CDC americani l’incidenza della meningite nel mondo è di 0,5-5 casi per 100 mila persone.

Dagli anni ’80 esiste nel nostro paese un sistema di notifica obbligatorio e un sistema di sorveglianza speciale avviato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) all’interno del quale sono raccolti i dati sulla presentazione clinica della malattia invasiva da N. meningitidis e sull’agente identificato. All’Iss si provvede anche alla completa caratterizzazione degli stipiti batterici di Neisseria meningitidis isolati nei pazienti.

I dati definitivi pubblici fanno riferimento al 2005, anno in cui sono state registrate 1034 segnalazioni. Il patogeno più frequentemente identificato è stato lo pneumococco (291 casi) seguito da meningococco (324) e da haemophilus influenzae (30).

Abbiamo visto che sono numerosi i tipi di pneumococco, differenti in base alla composizione della capsula polisaccaridica che li riveste. La maggior parte dei casi di malattia è dovuta ad uno dei 23 tipi capsulari più comuni. Questa variabilità è alla base della difficoltà di messa a punto ed utilizzazione di vaccini efficienti. Inoltre, il polisaccaride della capsula ha un potere scarsamente immunogenico per i bambini sotto i due anni di età. Il vaccino pneumococcico per gli adulti contiene 23 polisaccaridi capsulari, quello per i bambini ne contiene 7.

  • L’età media dei casi di meningite da pneumococco è maggiore rispetto a quella dei casi da meningococco e da haemophilus: 33 casi nella fascia 1-14 anni; 230 in quella 25->64 anni.
  • L’incidenza della meningite da meningococco nel nostro paese è minore rispetto al resto d’Europa.

La malattia si presenta con forte stagionalità, con picchi in inverno e primavera. Nella fascia di età 1-14 anni vi sono stati 112 casi, 152 nelle fasce 15-64 anni. La maggior parte dei meningococchi identificati negli ultimi anni è risultata appartenere al sierogruppo B (75% nel 2001, 60% nel 2002, 56% nel 2003), tuttavia recentemente si osserva un incremento dei casi da sierogruppo C. Le infezione da Meningococco C sono state 115, quelle da sierotipo B 93 nel 2005. Dei 30 casi di meningite da Haemophilus influenzae del 2005, 6 sono stati segnalati nella popolazione da 1 a 14 anni, 20 in quella 15-64.

 

“Non può quindi esistere un vaccino contro la meningite, non esistono armi per combattere tutte le meningiti, i vaccini esistenti consentono di procurare anticorpi solo contro una piccola parte di queste infezioni”.

La durata della protezione vaccinale non è ancora stata definita.È quindi importante valutare l’efficacia, cioè sapere quanti, precedentemente vaccinati, hanno sviluppato la malattia.

Esistono due tipi di vaccino:

  • Vaccino coniugato, con il sierotipo C, protegge solo contro il meningococco di tipo C. Il vaccino coniugato è vaccino composto da un polisaccaride (antigene “debole”) legato chimicamente ad una proteina “carrier”. La unione (coniugazione) di questi due antigeni il polisaccaride e la proteina “migliora la risposta immunitaria”
  • Vaccino polisaccaridico, con i sierotipi A, C, W135, Y. Questo vaccino è composto solo da polisaccaridi (antigeni “deboli”) non è in grado di stimolare le difese immunitarie nei bambini di età inferiore ai due anni. E’ indicato in particolare per le persone che si recano in Paesi diversi dal nostro dove i ceppi A, W135 e Y sono causa di estese epidemie.

Esiste infine un altro grosso problema che riguarda il vaccino antipneumococco. La somministrazione di massa ai bambini del vaccino in uso (attivo per 7 sierotipi) sta provocando un preoccupante fenomeno:

“l’aumento di incidenza di infezioni provocate dagli altri sierotipi (cioè di quelli non contenuti nel vaccino), l’insorgenza di infezioni provocate da sierotipi diversi, precedentemente non segnalati, e la maggiore diffusione di ceppi resistenti agli antibiotici, soprattutto la penicillina, con inevitabili conseguenze negative sulla possibilità ed efficacia terapeutica. L’utilizzo massiccio di questa vaccinazione contro 7 ceppi fa sì che aumenti la virulenza degli altri per diventare dominanti”.

Anche per il vaccino antimeningococco di tipo C si sono creati problemi analoghi. In Scozia, dopo l’introduzione estesa del vaccino contro il tipo C. si è registrato un aumento di morti causati dal meningococco di tipo B.

  • È stato ipotizzato che introdurre massicciamente un vaccino contro un sierotipo, possa indurre la proliferazione e la maggiore aggressività degli altri sierotipi contro i quali non c’è vaccino.

Un’evoluzione inattesa della vaccinazione di massa contro il meningococco di tipo C si è avuta anche in Spagna, dove, dopo estesa campagna vaccinale, è stata riscontrata la presenza di un tipo B molto virulento ed i ricercatori ipotizzano che possa essere derivato da una mutazione genetica del tipo C “vaccinabile”.

Si afferma che la vaccinazione di massa contro l’haemophilus influenzae B sia capace di ridurre l’incidenza di meningite provocata da questo batterio. Eppure in quei paesi come Olanda e Regno Unito che da qualche tempo eseguono questa pratica, dapprima si è avuta una diminuzione delle segnalazioni di malattia, ma qualche anno dopo, malgrado coperture molto alte, i casi hanno ricominciato ad aumentare anche in bambini correttamente vaccinati secondo lo schema vigente nel Regno Unito. Si ipotizza che il ripresentarsi di infezione invasive nonostante l’alta copertura vaccinale possa essere addebitato al fatto che gli anticorpi indotti dalla vaccinazione si riducono o scompaiono nei bambini entro i primi cinque anni di vita.

  • Ricordiamo infine che nessun vaccino è del tutto sicuro o sempre efficace, e che le reazioni avverse sono sempre presenti, come per qualsiasi altro farmaco. Consultando i dati del Vaers, Vaccine Adverse Event Reporting System, il sistema di vaccino vigilanza americano, ne abbiamo la conferma.

Ad esempio;

  • Tra gli effetti collaterali del vaccino antimeningococco C sono stati segnalati, oltre a febbre, mal di testa, orticaria, parestesia, tumefazione nella sede della puntura, sindrome di Guillane-Barré, anemia emolitica, encefalomielite acuta disseminata, porpora di Schonlein-Henoc e casi di meningite comparsi immediatamente dopo la somministrazione del vaccino e da questo causate.

 

Studio meningite asettica 

  • http://wwwnc.cdc.gov/eid/article/18/11/12-0090_article.htm
  • http://www.cdc.gov/vaccinesafety/vaccines/mmrv/vsd_mmrv_safetystudy.html

VERITA’ OMESSA VOLUTAMENTE QUELLA DELLE LINEE GUIDA DELL’AAP?

Il nuovo vaccino contro il meningococco di tipo B. Cosa sappiamo in merito?

sipario1

L’American Academy of Pediatrics (AAP) non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.


  •  Aggiornamento delle Linee Guida Internazionali
  • Linee guida sul vaccino anti-meningococco e alcune riflessioni sulla meningite da meningococco C

Sono state aggiornate a cura dell’”American Academy of Pediatrics“, e pubblicate sulla rivista “Pediatrics” le raccomandazioni sul vaccino anti-meningococco nei bambini e negli adolescenti. Il precedente documento era datato 2011.

Le malattie meningococciche sono gravi malattie batteriche causate dal Meningococco (Neisseria meningitidis). Il  Vaccino Anti-Meningococco parlando anche di Neisseria meningitidis – è un patogeno coinvolto in patologie gravi, potenzialmente fatali, come la meningite e la sepsi meningococcica.

L’American Academy of Pediatrics non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.

  • Scarica e leggi il documento in ful text:

Policy Statement: Updated Recommendations on the Use of Meningococcal Vaccines

Le nuove indicazioni dell’AAP aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni deiCenters for Disease Control and Prevention di Atlanta.

Raccomandazioni AAP per bambini al rischio  di malattia meningococcica

28/07/2014 per il rilascio: 28 luglio 2014

Ovviamente tutto tace sulle nuove indicazioni dell’AAP che aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta ma pubblicate prima della commercializzazione dei vaccini  MenACWY-CRM [Menveo, Novartis] e Hib-MenCY-TT[MenHibrix GlaxoSmithKline] per uso pediatrico.

Dalla fine degli anni 90, l’incidenza della malattia meningococcica è diminuita negli Stati Uniti, ma per i bambini e gli adolescenti che potrebbero essere a rischio malattia, l’Accademia americana di pediatria (AAP) ha aggiornato le raccomandazioni per questo vaccino.

Per questo motivo nella dichiarazione politica pubblicata online il 28 luglio, l’AAP raccomanda     ( in caso di rischio per la malattia  meningococcica)  un vaccino meningococcico coniugato appropriato alletàinvece del vaccino meningococcico polisaccaride per bambini e gli adolescenti.

Il consiglio è di usare il vaccino anti-meningococco di routine negli adolescenti e giovani adulti, limitandone l’uso sotto i 10 anni tranne i casi di aumentato o persistente rischio di malattia meningococcica invasiva.

Negli ultimi 20 anni la distribuzione dei sierogruppi del meningococco, implicati in forme sistemiche negli Stati Uniti, si è molto modificata. Circa il 30% dei casi è sostenuto dai sierogruppi B, C e Y, anche se la distribuzione varia nei diversi luoghi e nel tempo. Circa tre quarti dei casi fra gli adolescenti e gli adulti sono causati da sierogruppi C, Y e W135.

Nel lattante prevalgono i casi da sierogruppo B.

Testo e documento PDF  di seguito

 

Aspetti epidemiologici della meningite

Nei paesi ad alto reddito e a clima temperato il numero di casi di meningite è piuttosto sporadico e non causa frequentemente importanti focolai epidemici. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention americani l’incidenza della meningite nel mondo è di 0,5-5 casi per 100 mila persone. In Italia dal 1996 è attivo un sistema di sorveglianza dedicato alle meningiti batteriche che negli anni successivi si è ampliato a includere tutte le malattie invasive da meningococco, pneumococco ed emofilo.

Dati di sorveglianza delle malattie batteriche invasive aggiornati al 31 ottobre 2014 (Istituto Superiore di Sanità)issmen

ANNO

TOTALE
CASI

Streptococcus
pneumoniae
Neisseria
meningitidis
Haemophilus
influenzale
StreptB
M.Tubercolosis
Listeria
Altro
Non
identificato

2013

1369

963

162

78

20

9

47

63

54

2012

1178

797

137

63

18

10

40

71

58

2011

1113

730

152

49

14

8

40

61

78

2010

1343

848

149

70

21

15

68

82

70

2009

1276

738

187

54

16

10

55

79

137

2008

1255

691

180

49

24

13

56

84

158

2007

1063

524

183

38

27

13

44

78

156

2006

768

270

179

20

20

8

33

74

164

2005

1033

290

324

30

28

14

28

99

220

2004

982

300

343

19

34

16

35

67

168

2003

966

308

277

35

21

18

26

79

202

2002

838

228

217

38

29

33

36

70

187

2001

802

232

208

54

26

24

32

56

175

2000

910

243

250

57

26

33

39

65

197

1999

1057

306

275

84

30

52

36

65

209

1998

841

258

155

96

32

32

33

57

178

 

Dati e coperture vaccinali

Nello sviluppare il nostro pensiero, useremo i dati forniti dall’Istituto Superiore di sanità. Altre informazioni, cioè quelli adesso in esclusivo possesso dell’Ospedale romano, ci piacerebbe che venissero resi pubblici subito. E’ lecito comunicare se i tre bimbi in oggetto erano vaccinati? E se non lo erano, è forse dipeso dal fatto che la prima vaccinazione si esegue al 3° mese e che pertanto l’età di almeno due dei tre bambini malati non ha permesso l’immunizzazione? In cambio forniamo la tabella delle coperture vaccinali. Il dato nazionale indica un valore del 94,6%, e addirittura del 97,8% per il Lazio. La “famosa” immunità di gregge dovrebbe essere assicurata, e il calo delle vaccinazioni denunciato non appare confermato dai numeri.ped2013

La meningite da Haemophilus influenzae

Haemophilus influenzae: si tratta di un gruppo di batteri che, nonostante il nome, non hanno rapporto con il virus influenzale. Nel genere Haemophilus, la specie Haemophilus influenzae è la più importante per le patologie che può provocare. Essa comprende 6 sierotipi, classificati con le lettere A/F, ed un gruppo di ceppi non capsulati. L’Haemophilus influenzae di tipo B (HIB) è il ceppo patogeno più importante. Colpisce prevalentemente neonati e bambini di meno di 2 anni. Gli Emofili fanno parte della normale flora batterica della gola o del naso, dove non danno alcun problema e si trasmettono da una persona all’altra per via aerea, con le goccioline della saliva emessa con la tosse o lo sternuto. Quasi tutti i bambini durante i primi 5-6 anni di vita vengono a contatto prima o poi con l’Emofilo. In genere, a seguito di questo contatto, essi non subiscono alcun danno e sviluppano gli anticorpi che li proteggeranno nelle età successive. Tuttavia in alcuni casi, l’Emofilo riesce a raggiungere il sangue e, tramite questo, a localizzarsi in altri organi dove causa malattie molto gravi. Tra queste la più frequente è la meningite.

allegati alla fonte seguente

  • http://www.assis.it/la-grande-paura-fatti-dicerie-e-invenzioni-sulle-meningiti-1-parte/

Meningiti e informazione

ALLEGATI

  • Il vaccino pneumococco può non prevenire la malattia invasiva nei bambini. La rivista scientifica Pediatrics ha pubblicato uno studio il 2 Febbraio 2015.
    “Il nostro studio ha trovato un aumento significativo del rischio di malattia pneumococcica (IPD) e di un esito fatale tra i bambini con comorbilità rispetto ai bambini sani”, gli autori dello studio concludono. “I sierotipi che non sono inclusi nel vaccino coniugato attualmente disponibile sono più frequenti e rappresentano la causa della malattia in questi bambini.”

Forse sarebbe il caso di riflettere.

Questa politica del terrore dovrebbe scomparire lasciando spazio all’informazione vera e giusta,reale e supportata da DATI.

Nulla dovrebbe essere omesso.

L’informazione va tutelata e ciò non viene assolutamente fatto.

I recenti avvenimenti hanno portato ad una paura insana,ad un terrore e ad una corsa alle vaccinazioni senza sapere nulla in merito.

Chiediamo ai giornalisti che nessun dato venga omesso e chiediamo alla stampa e ai media che venga fatta chiarezza.

Un esempio?

E’ morta la bimba di 40 giorni ricoverata per meningite. La mamma: “Non si è fatto abbastanza”

Questi drammatici casi mettono in luce quello che realmente accade. Si incentiva tramite terrorismo a vaccinare quando successivamente viene scoperto che la meningite in questo drammatico caso era una meningite da stafilococco ?


  • E poi ancora..

“Sanità, torna a colpire batterio meningite assente da anni: tre casi al Bambin Gesù”

I tre lattanti ricoverati, di 2, 3 e 5 mesi, uno dei quali in terapia intensiva per la criticità delle sue condizioni, hanno contratto in contesti completamente diversi questa forma di meningite che, fanno sapere dall’ospedale, “si riteneva debellata”.

20 Febbraio 2015

Approfondimenti/Bibliografia e articoli correlati

  • Tunkel A, Schilder AG. Acute Meningitis. In: Mandell GL, Douglas RM, Bennet JE, editors. Mandell, Douglas, and Bennett’s Principles and practice of infectious diseases. Sixth Edition ed. Philadelphia: Elsevier; 2005. p. 1083-126.
  • Angus DC, Linde-Zwirble WT, Lidicker J, Clermont G, Carcillo J, Pinsky MR.Epidemiology of severe sepsis in the United States: analysis of incidence, outcome, and associated costs of care. Crit Care Med 2001 Jul;29(7):1303-10

***pediatrics.aappublications***

***American Academy of pediatrics***www.aap.org***

***Fonte Medscape***

*** fonte epicentro***

ASTRATTO

VACCINI E NUOVE MALATTIE

24 GEN , 2015

Una malattia infettiva non è mai provocata esclusivamente da un agente esterno, da un virus o da un batterio. 

E’ fondamentale l’interazione con lo stato di salute della persona che ne entra in contatto. In alcuni periodi dell’anno, il meningococco, per esempio, è ospite abituale del naso fino al 40% dei bambini. Lo streptococco può provocare in alcune persone una tonsillite, in pochi bambini può causare una malattia reumatica, ma altre volte non causa alcuna patologia. L’articolo della dottoressa Emma Pistelli propone una riflessione su questi temi, analizzando la poliomielite e le infezioni virali che possono causare quadri clinici ad essa sovrapponibili, ed offre alcune soluzioni che vanno oltre le vaccinazioni…

  •  http://www.assis.it/vaccini-e-nuove-malattie/

  • http://www.phac-aspc.gc.ca/publicat/cig-gci/p04-meni-eng.php
  • http://www.assis.it/la-grande-paura-fatti-dicerie-e-invenzioni-sulle-meningiti-1-parte/

 

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Trattamenti sanitari, vaccinazioni, diritto alla salute delle persone minori di età

Trattamenti sanitari, vaccinazioni, diritto alla salute delle persone minori di età

Normativa regionale

17.06.2013

normativa

Le Regioni approvano i singoli Piani regionali di prevenzione vaccinale sulla base del Piano nazionale.

Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale è uno strumento tecnico di supporto operativo tra Stato e Regioni, nell’ambito del diritto alla prevenzione di malattie per le quali esistono vaccini efficaci e sicuri; il PNPV 2012-2014 (G.U. 12 marzo 2012, n. 60) individua il Calendario Vaccinale Nazionale, che promuove 12 vaccinazioni.

Obiettivo generale del PnPV è quello di armonizzare le strategie vaccinali in atto nel Paese, definendo obiettivi vaccinali specifici, che costituiscono impegno prioritario per le Regioni e la Pubblica Amministrazione, sottoposti a verifica annuale nell’ambito del monitoraggio  Lea (Livelli essenziali assistenza).

Nel Piano 2012-2014 è presente un capitolo specifico “Obbligatorietà vaccinale: percorso per il superamento dell’obbligo vaccinale e certificazione” nel quale, pur sottolineando l’importanza dell’offerta attiva delle vaccinazioni, indipendentemente dallo stato giuridico di obbligatorietà, si affronta il delicato argomento del superamento dell’obbligo vaccinale.

Attualmente solo la Regione Veneto ha promulgato una legge regionale (7/2007) con la quale ha sancito la non obbligatorietà delle vaccinazioni pediatriche a partire dai nati nel 2008, adottando comunque idonei strumenti di monitoraggio al fine di evidenziare eventuali aspetti sfavorevoli del provvedimento.

Altre realtà regionali (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna) hanno avviato o stanno avviando percorsi per passare gradualmente dal regime di obbligatorietà a quello di adesione consapevole (con sospensione dell’applicazione delle sanzioni amministrative), supportate dall’adozione di adeguate campagne informative e da protocolli specifici per la gestione dei soggetti inadempienti.

La selezione di normativa e atti regionali che proponiamo tende a delineare un quadro generale della situazione nelle diverse regioni italiane, indicando in particolare gli Atti adottati dalle regioni orientate all’avvio di percorsi di superamento dell’obbligo vaccinale.

Segnaliamo inoltre, se disponibili, i siti delle Regioni che affrontano le problematiche legate alle vaccinazioni.


 

CAMPANIA

  • Decreto del Commissario ad Acta 10 ottobre 2012, n. 127 (Pdf 2,98 Mb)

Recepimento delle Intese, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 5/6/2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, del 22 febbraio 2012 sul documento recante “Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014” (Repertorio atti n. 54/CRS).
(B.U. 22 ottobre 2012, n. 67)

 

EMILIA-ROMAGNA

  • Delibera Giunta Regionale 13 marzo 2009, n. 256 (5.Le fasi dell’attività vaccinale)  (Pdf 1,70 Mb)

Approvazione del documento contenente “Indicazioni alle Aziende sanitarie per promuovere la qualità delle vaccinazioni in Emilia-Romagna”.
(B.U. 14 aprile 2009, n. 63)
In relazione alla Delibra sopra citata si segnala:

Interrogazione n. 3589 dei Consiglieri Meo e Naldi, di attualità a risposta immediata in Aula, circa l’obiezione di coscienza nei confronti della vaccinazione in età evolutiva in Emilia-Romagna. –  5 febbraio 2013.  (Pdf 692 Kb)
La risposta (Pdf 386 Kb) è consultabile nel verbale della seduta antimeridiana di martedì 5 febbraio 2013, all’oggetto 3589, (pag. 11)

LAZIO

  • Decreto del Commissario ad Acta 5 novembre 2012, n. U00192 (Pdf 369 Kb)

Presa d’atto dell’Intesa ai sensi dell’art. 8 comma 6 della Legge 5/6/2003 n. 131 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012 – 2014”. Piano Regionale Prevenzione Vaccinale 2012 – 2014.
(B.U. 13 novembre 2012, n. 63)

LOMBARDIA

  • Delibera Giunta Regionale  5 dicembre 2012, n. 9/4475 (Pdf 800 Kb)

Determinazione in ordine alle vaccinazioni dell’età infantile e dell’adulto in Regione Lombardia: aggiornamenti alla luce del piano nazionale prevenzione vaccinale 2012-2014 (intesa Stato Regioni 22 febbraio 2012).
(B.U. 13 dicembre 2012, n. 50 pag. 7)

Accordo del 24 giugno 2010 (Pdf 116 Kb)
Siglato dalla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia e dal Presidente e dal Procuratore della Repubblica dei Tribunali dei Minorenni di Milano e Brescia sull’adozione del percorso previsto dalla Delib.G.R. n. V/1587 del 22 dicembre 2005

Circolare Direzione Generale Sanità 14 marzo 2006, n. 11 (Pdf 1 Mb)
Informazioni esplicative ed indirizzi sulle vaccinazioni dell’età infantile e dell’adulto – Delib.G.R. n. 8/1587 del 22 dicembre 2005.
(B.U. 27 marzo 2006, n. 13.  Sezione Atti dirigenziali – pag 1146)

Delibera di Giunta Regionale 22 dicembre 2005, n. VIII/1587 (Pdf 2 Mb)
Determinazioni in ordine alle vaccinazioni dell’età infantile e dell’adulto in Regione Lombardia, con la quale sono stati definite le vaccinazioni raccomandate per infanzia e adulti, le caratteristiche di qualità degli ambulatori vaccinali, gli obiettivi di informatizzazione dei dati vaccinali e del loro inserimento nel Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE)

MARCHE

  • Delibera Giunta regionale 3 aprile 2013, n. 480 (Pdf 1,30 Mb)

Recepimento del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014 – Intesa Stato-Regioni 22 febbraio 2012

Delibera Giunta regionale 17 novembre 2006, n. 1329 (Pdf 261 Kb)
Linee guida metodologiche per la razionalizzazione e il miglioramento qualitativo dei servizi di vaccinazione nelle Marche.

MOLISE

  • Delibera Giunta Regionale 9 gennaio 2012, n. 8 (Pdf 2 Mb)

Piano vaccinale della Regione Molise – Aggiornamento al 2011. Approvazione.
(B.U. 1° febbraio 2012, n. 3)

PIEMONTE

  • Delibera Giunta Regionale 10 aprile 2006 n. 63-2598

Approvazione Piano Piemontese di Promozione delle Vaccinazioni (PPPV) in attuazione dell’Accordo tra il Ministro della Salute e i Presidenti delle Regioni e Province Autonome concernente il Nuovo Piano Nazionale Vaccini 2005-2007.
In particolare:
Allegato A – “Piano piemontese di promozione delle vaccinazioni”  (pag. 26)
Allegato D3 – “Documentazione gestione iter amministrativo per la gestione del rifiuto vaccinale”  (pag. 87)
Allegato E4 – Documento Tribunale per i minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta in data 13 giugno 2000  (pag. 90)
(B.U. 27 aprile 2006, n. 17)
Le linee d’azione intraprese sono state riproposte anche nel successivo Piano 2009approvato con Delibera di Giunta n. 6-11554, dell’8 giugno 2009

PUGLIA

  • Delibera Giunta Regionale 18 febbraio 2013, n. 241 (Pdf 8 Mb)

Intesa Stato-Regioni 22 febbraio 2012: “Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2012-2014”. Recepimento e adozione Calendario Regionale Vaccinale 2012 “Calendario per la vita”.
(B.U. 19 marzo 2013, n. 41)

SARDEGNA

  • Deliberazione 16 dicembre 2008, n. 71/12 (Pdf 48 Kb)

Indirizzi alle Aziende sanitarie locali per il miglioramento delle pratiche vaccinali. Piano Regionale della Prevenzione. Delib.G.R. n.29/2 del 5 luglio 2005

Deliberazione 5 luglio 2005, n. 29/2 (Pdf 54 Kb)
Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 (Intesa Stato-Regioni, Province Autonome – 23 Marzo 2005). Approvazione Piano Regionale di Prevenzione.
Paragrafo “Obbligo vaccinale e consenso informato”

SICILIA

  • Decreto Assessore 7 maggio 2012, n. 820 (Pdf 2,80 Mb)

“Calendario Vaccinale per la Vita”. Modifica ed integrazione del Calendario Vaccinale Regionale

Decreto Assessorato alla Salute 19 marzo 2012 (Pdf 460 Kb)
Recepimento dell’accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sul documento recante: “Piano nazionale prevenzione vaccinale 2012-2014”.
(G.U. 27 aprile 2012, n. 17  – pag. 44)

TOSCANA

  • Delibera Giunta Regionale 28 dicembre 2012, n. 1252 (Pdf 1,90 Mb)

Recepimento “Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014” adottato con Intesa tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano nella seduta della Conferenza Stato Regioni del 22.02.2012.
(B.U. 16 gennaio 2013, n. 3, parte seconda)

Delibera Giunta Regionale 22 maggio 2006, n. 369 (Pdf 97 Kb)
Approvazione delle “Linee di indirizzo per la gestione dei casi di inadempienza all’obbligo vaccinale”.
(B.U. 14 giugno 2006, n. 24, parte seconda)

VENETO

  • Delibera Giunta Regionale 18 settembre 2012, n. 1873

Sospensione dell’obbligo vaccinale per l’età evolutiva (L.R. n. 7/2007). Approvazione del “Report sull’attività vaccinale dell’anno 2011 e Monitoraggio della Sospensione dell’Obbligo Vaccinale” e del verbale relativo all’incontro del 10/07/2012 del Comitato Tecnico Scientifico Regionale per la sospensione dell’obbligo vaccinale.
(B.U. 1° ottobre 2012, n. 80)

L.R. 23 marzo 2007, n. 7
Sospensione dell’obbligo vaccinale per l’età evolutiva
(B.U. Veneto 27 marzo 2007, n. 30)

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO

  • Delibera Giunta Provinciale 13 maggio 2013, n. 693 (Pdf 1,50 Mb)

Recepimento dell’accordo Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 22.02.2012 n. 54 – Piano Nazione di Prevenzione Vaccinale 2012 – 2014

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

  • L.P. 23 luglio 2010, n. 16 (art. 49 – Vaccinazioni)  (Pdf 137 Kb)

Tutela della salute in provincia di Trento
(B.U. 27 luglio 2010, n. 30, suppl. n. 3)

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Siti di riferimento delle Regioni

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BASILICATA

  • Basilicatanet.it – Fare le vaccinaizoni

Sezione del Portale regionale che raccoglie indicazioni e consigli sui diversi tipi di vaccinazioni destinate ad adulti e bambini.

EMILIA-ROMAGNA

  • SalutEr 

Portale a cura del Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia-Romagna.Offre informazioni e indicazioni in merito alle Vaccinazioni per bambini e adolescenti.

Informafamiglie & Bambini – Vaccinazioni
Portale della Regione Emilia Romagna curato dai Centri per le famiglie regionali. Offre informazioni sul calendario vaccinale regionale e in generale sui diversi tipi di vaccinazioni destinate ai minori, con indicazioni sulla possibilità di praticare obiezione di coscienza in caso di vaccinazioni obbligatorie.

LOMBARDIA

  • Lombardia cresciamola insieme – Malattie infettive e vaccinazioni

Pagine interne del portale regionale “Salute”, dedicate a informazioni e indicazioni sui temi Malattie infettive e Vaccinazioni

 

PIEMONTE

  • Sanità – Malattie trasmissibili

Portale Sanità – Regione Piemonte. Offre informazioni sul Piano regionale di promozione delle vaccinazioni 2009, con riferimento a tutti gli Atti emanati dalla Regione sul tema.Sezione specifica dedicata alle vaccinazioni pediatriche.

SARDEGNA

  • Sardegna salute – Vaccinazioni

Approfondimento specifico sul tema Vaccinazioni; riporta indicazioni generali sulle pratiche vaccinali obbligatorie.

SICILIA

  • Vaccini e vaccinazioni

A cura dell’Assessorato regionale siciliano alla Sanità. Area tematica dedicata ad informazioni e riferimenti normativi regionali circa le vaccinazioni praticabili sul territorio regionale

TOSCANA

  • Cittadini – Salute e Sport – Vaccinazioni

Sezione tematica del Portale regionale toscano “Salute”. Approfondimento specifico dedicato alle diverse tipologie di vaccinazioni destinate ai residenti (adulti, bambini, immigrati ..) nel territorio regionale.

 

VALLE D’AOSTA

Igiene e Sanità pubblica – Malattie infettive e vaccinazioni

Regione Valle d’Aosta – informazioni generali sull’attività vaccinale regionale. Nella sezione Normativa i principali Atti regionali emanati sul tema

Principali fonti di riferimento:
Siti delle Regioni italiane

***FONTE E ARTICOLI CORRELATI DI SEGUITO***

http://www.assemblea.emr.it/biblioteca/attivita-e-servizi/servizi-documentazione/dossier/tratt-sanitari-minori/norm-regionale

Regione Toscana

http://www.regione.toscana.it/documents/10180/23315/Delibera%20Gr%201020_2007/ff3dae14-4f5d-464f-a877-4a514d2130c5

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Puglia: Linee guida regionali sulla campagna vaccinale 2013-2014

Linee guida regionali sulla campagna vaccinale 2013-2014


 


Nota Regionale 13899 del 14/11/2013


giovedì 14 novembre 2013



Oggetto: Campagna vaccinale anno 2013 – Linee Guida –

Nella seduta del 4/11/2013, il Comitato Permanente Regionale ex art. 24 ACN 27/9/2009, ha approvato l’accordo regionale sulla campagna vaccinale antinfluenzale, riferita all’anno 2013.

Nel ribadire che la parteciapazione e l’adesione alla campagna vaccinale costituisce un obbligo da parte dei MMG, di seguito si riportano le linee guida concordate :


1. È compito del medico di medicina generale aderire alle campagne di vaccinazione, così ~e definito all’art. 3o dell’AIR vigente.


2. I MMG inviano i dati al proprio distretto. Il distretto li invia ai dipartimenti di prevenzione e per i soli aspetti di monitoraggio delle attività della Medicina Generale all’UDMG che a sua volta li invia all’UACP.
Il responsabile dell’UACP e i Dipartimenti di prevenzione hanno il compito di fare un’analisi epidemiologica riferita ad ogni singola azienda. Sarà cura dell’UACP inviare i dati e le elaborazioni statistiche all’ufficio di Segreteria del CPR e all’Osservatorio Epidemiologico Regionale (OER). Col presente accordo l’invio dei dati costituisce un obbligo da parte del medico nel rispetto della compilazione della scheda elaborata e concordata in seno al CPR.


3. Per l’invio di tali dati al mmg è riconosciuta una indennità aggiuntiva pari ad C 1,00 per ogni vaccino somministrato.


4. Al fine di incentivare il raggiungimento degli obiettivi di copertura vaccinale antinfluenzale della popolazione si stabilisce quanto segue:

  • – per l’anno in corso, preso atto dell’obiettivo ministeriale, si concorda che per ogni soggetto vaccinato oltre il 6o% degli ultra sessantacinquenni in carico al singolo medico alla data del i settembre 2013, sarà corrisposto un compenso aggiuntivo di C 1,00 per ogni vaccino somministrato, superata la soglia del 70,01% saranno corrisposti C 2,00 per ogni vaccino somministrato .

  • –  Ad esempio, se un medico ha in carico 200 pazienti ultra sessantacinquenni, il 6o% della sua popolazione è pari a 120 individui:

  • – per i primi 120 vaccini somministrati agli ultra sessantacinquenni sarà corrisposto l’importo di C 6,16 – già previsto dall’allegato D) ACN vigente, oltre ad C i previsto dal punto 3);

  • – dal 121° al 14o° vaccino somministrato agli ultra sessantacinquenni, invece, sarà corrisposto un compenso aggiuntivo di C 1,00 per vaccino che si aggiungono all’ l’importo di C 6,16 – già previsto dall’allegato D) ACN vigente, oltre ad C i previsto dal punto 3);

  • – dal 141° vaccino somministrato agli ultra sessantacinquenni, sarà corrisposto un compenso aggiuntivo di C 2,00 per vaccino che si aggiungono all’ l’importo di C 6,16 – già previsto dall’allegato D) ACN vigente, oltre ad C i previsto dal punto 3).


5. Sarà compito del Dipartimento Aziendale di Prevenzione fornire, entro io giorni dalla sottoscrizione del presente accordo, ad ogni singolo medico ed al Distretto di riferimento il numero degli ultra sessantacinquenni in carico alla data del i° settembre dell’anno 2013 ad ogni singolo medico.


6. Si precisa che il mancato invio dei dati, nel rispetto della scheda concordata a livello regionale, non dà titolo al riconoscimento di tutti gli incentivi economici previsti dal presente accordo e costituisce violazione degli obblighi contrattuali da valutarsi ai sensi dell’art. 3o dell’ACN vigente, fatto salvo impedimenti non ricondhcibili alla volontà del medico.


7. Prima del pagamento degli incentivi il Dipartimento Aziendale di Prevenzione dovrà attestare l’avvenuto invio dei dati e la loro rispondenza alla scheda regionale. Ai fini della liquidazione, i compensi riferiti agli istituti incentivanti, dovranno essere immessi nel sistema Edotto con il meccanismo deT/R con le causali :


campagna vaccinale – invio dati – …………………
campagna vaccinale – oltre 6o% -…………………
campagna vaccinale – oltre 70% -…………………


per quanto sopra, si invitano le SS.LL. a voler garantire la massima diffusione nei confronti dei MMG e disporre, al termine della campagna, per una rendicontazione dettagliata da parte delle UU..00. Gestione Amministartiva Personale convenzionata .


Allegati:
a) Scheda regionale


Allegati dell’articolo


  • Nota Regionale 13899 del 14/11/2013scarica

  • Categorie di soggetti a rischio, da sottoporre a vaccinazionescarica

Altri articoli sull’argomento


  • Campagna vaccinale 2013-2014: I report da consegnare ai distretti

    mercoledì 19 febbraio 2014


    Si riportano i fac simile dei documenti da consegnare al termine della campagna vaccinale


 

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