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L’incubo Meningite e il test che “crea” l’epidemia; dati omessi e verità non dichiarate,la frode continua.

Il ritorno della meningite, le falsità e le omissioni che inchiodano una frode volutamente pianificata.

I dati CONFERMANO che non vi è alcuna epidemia.

MENINGITE E LA NUOVA FARSA DEL TEST CHE crea l’epidemia.

Vacciniinforma ringrazia di cuore i professionisti che hanno collaborato nella stesura di questo reportage.

Come possiamo essere sicuri che il test sia sicuro? Un test molecolare brevettato ,alcuni hanno scritto addirittura che sia un sistema nuovo efficace , ma qual è la verità?

Si parla di Abbott RealTime,e quindi di PCR (reazione a catena della polimerasi),inventata dal prestigioso Kary Mullis il quale ha dichiarato quanto segue:

“La Abbott Realtime  test è destinato all’uso in combinazione con presentazione clinica e altri marker di laboratorio per la prognosi della malattia e per l’uso come un aiuto nel valutare la risposta virale al trattamento antiretrovirale come misurato da cambiamenti nei livelli plasmatici di HIV-1 RNA. Questo test non è destinato ad essere utilizzato come test di screening dei donatori per HIV-1 o come test diagnostico per confermare la presenza di HIV-1.

Tale tecnica, inventata da Kary Mullis negli anni 90, e per la quale Mullis ottenne il premio Nobel nel 1993, è parte della screening diagnostico e prognostico delle infezioni da HIV (ad oggi mai fotografato,ricordiamolo); in base a questo test si decide quando, quanti e quali farmaci somministrare a vita al paziente.

Ma lo stesso Mullis ha affermato che la sua tecnica “non è in grado di identificare virus”perché è una metodica di amplificazione aspecifica (Mullis stesso affermò “La PCR amplifica anche l’acqua”) di piccoli frammenti di codice genetico.

  1. Caratteristiche dell’Abbott RealTime
  2. (Potete scaricare gratuitamente il relativo foglietto illustrativo  Abbott_RealTime foglietto illustrativo )
Abbott RealTime
“Questo test non è destinato ad essere utilizzato come test di screening dei donatori per HIV-1 o come test diagnostico per confermare la presenza di HIV-1.”

Strano che sui giornali questa importantissima verità non venga comunicata ai contribuenti i quali pagano le tasse e mantengono questo sistema sanitario al collasso. Diversi gli articoli che vantano il prestigio di questa grande invenzione (avremmo potuto capirlo se fossero stati loro ad inventarla ma non è così), diversi gli articoli che parlano di questa tecnica miracolosa senza dichiarare il vero e la realtà dei fatti.

Ancora una volta ci troviamo dinnanzi un’epidemia volutamente costruita ma ora, la nostra attenzione si sposta sul fantomatico “nuovo” test brevettato .

Riprenderemo il discorso su questo “nuovo” e miracoloso test molecolare (in grado -dicono loro- di trovare lo stesso “Hiv” ad oggi né visto,né fotografato) in seguito; ora focalizziamoci sui dati reali di questa “epidemia”.

Toscana,la regione nel mirino dei casi di meningite in soggetti VACCINATI.

Innanzitutto ricordiamo che la meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. La malattia è di origine infettiva o virale(detta meningite asettica ,non ha gravi conseguenze e si risolve nell’arco di una decina di giorni). I batteri più spesso responsabili sono Neisseria Meningitidis (meningococco) il quale è un ospite frequente nelle prime vie respiratorie,ed’è giusto dire che esiste un consistente numero di soggetti nella popolazione che presenta questo batterio nel rinofaringe (il “nuovo test” ovvero l’Abbott RealTime, serve proprio a questo,è bene che se ne parli e che si dica apertamente).

Sono stati identificati 13 sierogruppi ma 5  (A,B,C,W135,Y) quelli che maggiormente causano meningite e altre malattie gravi; i sierogruppi B e C sono i più frequenti in Europa (da qui, la pressione dei governi per l’iperimmunizzazione di massa verso i suddetti,nonostante le linee guida contrarie sulla vaccinazione contro il meningococco B da parte dello stesso AAP, a cui nei correlati troverete il riferimento).

Si,avete letto bene,lo stesso American Academy of Pediatrics (notizia di gennaio 2015) NON raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non vi siano dei rischi di malattie meningococcica; forse ai media è sfuggita volutamente questa importante notizia?

Ricordiamo per ultimo ma non meno importante,che dal 2% al 30% dei bambini sani in periodo non endemico ,vengono definiti come PORTATORI ASINTOMATICI, e questo dato di fatto,non è correlato ad alcun reale rischio di meningite e dell’epidemia volutamente messa in piedi per speculare sulla vaccinazione e sul fantomatico nuovo test che, proprio nuovo, non è.

Finita la premessa,a nostro avviso ,fondamentale per la comprensione della malattia,torniamo ai dati.

Come giustamente dichiarato dal Dr.Serravalle,ricordiamo che l’epidemia meningococcica (questa è la definizione dell’Organizzazione Mondiale della sanità) può essere definita tale quando si verificano un numero > di 100 casi/100.000 abitanti/anno, e sicuramente non riguarda il nostro paese.

“Nel 2015 in Toscana sono stati notificati 38 casi di meningococco di cui 31 appartenenti al sierogruppo C (e questa è una vera anomalia), 5 al sierogruppo B, 1 al sierogruppo W, 1 caso non risulta tipizzato, con 7 decessi di cui 6 riconducibili al sierogruppo C e 1 al sierogruppo B. I casi hanno riguardato in particolare le aree metropolitane di Firenze ed Empoli, per poi spostarsi verso le aree costiere (Pisa, Viareggio, Massa) nei mesi estivi e tornare nelle aree metropolitane in autunno. Insomma, si parla di epidemia dimenticando che queste, sono zone con maggiore densità abitativa. Altrettanto vero è che se non vi erano stati casi nel Senese invece,la tv ha trovato il modo per non risparmiare  l’epidemia mediatica infatti, anche in quel territorio è stato proclamato un “Vaccino day-Meningite “il 27 febbraio 2016, e non solo li.

I 31 casi di meningite da meningococco C su 3.750.511 abitanti indicano che l’incidenza è di 0,83 casi su 100.000 toscani, il che colloca la regione nel range più basso tra i paesi, dopo Belgio, Danimarca, Grecia, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Turchia, ma anche Austria Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Lettonia, Serbia, Slovacchia e Slovenia.

Si può perciò dichiarare tranquillamente che da noi non vi è alcuna epidemia.

I casi di meningite da pneumococco in Toscana nello stesso periodo sono stati 42, quelli da Listeria monocytogenes, un germe che può contaminare ortaggi, verdure, carni, formaggi molli, cibi preparati come hamburger e hot dog, paté di carne, salumi, burro sono stati  4.

Ma questi fanno poca notizia. Non se ne parla,come mai?

La paura e l’allarmismo, dove non serve.

La colpa della vaccinazione di massa qual è? L’aumento di infezioni provocate da alcuni sierotipi è correlabile al grande utilizzo del vaccino?

In Italia, sempre nel 2015, i casi totali di meningite da meningococco sono stati 174, in Lombardia sono stati 46. I casi totali da pneumococco sono stati 647, di cui 181 in Piemonte e 113 in Emilia-Romagna, senza per questo suscitare particolare allarmismo. Su scala nazionale, i casi di meningite da Listeria nel triennio 2011-2014 sono stati sempre abbondantemente superiori a quelli da meningococco C (Fig. 1), eppure tutti siamo spaventati solo da quest’ultimo.

meningococco1
La somministrazione di massa del vaccino in uso quindi,sta provocando un preoccupante fenomeno: l’aumento di incidenza di infezioni,provocate da altri sierotipi.

Oggi,un dato reale e sconcertante, riguarda la maggiore diffusione di ceppi resistenti agli antibiotici,con inevitabili conseguenze pertanto,sulla possibilità di efficacia terapeutica.  Se a questo, aggiungiamo l’inesattezza di un test “troppo specifico”, che nulla avrebbe a che fare con la diagnostica reale dei casi,siamo davvero al delirio. 

Il vaccino è sicuro? Guardando i dati,la risposta è “NO”.

La Fig. 2 illustra l’andamento della meningite da meningococco C in Italia: è evidente come la malattia si sia mantenuta costante dal 1994 al 2001, abbia registrato un incremento significativo dal 2002 al 2005, seguita, dal 2006  da brusca riduzione, poi lievi oscillazioni del numero dei casi. I dati del 2015 sono identici a quelli del 2008. Non è possibile attribuire la riduzione dei casi segnalata dal 2006 all’introduzione della vaccinazione dal momento che solo dal 2009-2010 il vaccino è offerto gratuitamente a tutti i nuovi nati e che solo dal 2012 è stato inserito nel Piano Nazionale Vaccinazioni.

meningococco2

Immunogenicità? Di quale percentuale parliamo? Il vaccino non è efficace al 100%?

Menjugate e Menveo,quali sono i nei ad oggi mai visti di questi due vaccini?

Dalla scheda tecnica del Menjugate:

  • La necessità di una dose di richiamo in soggetti già immunizzati con una singola dose (ovvero soggetti di età superiore ai 12 mesi immunizzati precedentemente) non è stata ancora accertata.
  • Non esistono dati su adulti con età pari o superiore a 65 anni
  • Immunogenicità: non sono stati eseguiti studi clinici prospettici di efficacia.

Il Dr Serravalle continua, affermando quanto segue:

“Quindi,l’efficacia del Menjugate dopo 1 mese dalla somministrazione è del 78% nella fascia d’età 1-2 anni (epoca in cui il vaccino si somministra abitualmente), del 79% nella fascia 3-5 anni, per aumentare all’84% tra gli 11 e 17 anni e al 90% tra i 18 e 64 anni.

Anche la scheda tecnica di Menveo, andrebbe letta ai genitori e alle famiglie per fornire informazioni su efficacia e durata dell’immunità conferita,poiché la sua immunogenicità verso il siero gruppo C è del 73% dopo un mese per ridursi al 53% 12 mesi dopo la vaccinazione nei bambini 2-10 anni. I risultati sono migliori per gli adolescenti: l’84% 1 mese dopo la vaccinazione”.

Ringraziamo il Dr.Serravalle per le sue considerazioni e ricordiamo altresì la pubblicazione su PEDIATRICS dello studio (febbraio 2015) inerente all’aumento significativo del rischio di malattia pneumococcica e di un esito fatale tra i bimbi con comorbilità rispetto ai bambini sani.

american pediatrics

Gli autori dello studio concludono “i sierotipi non inclusi nel vaccino coniugato attualmente disponibile,sono più frequenti e rappresentano la causa della malattia” (http://www.medscape.com/viewarticle/839127).

Non dimenticando gli effetti indesiderati,alleghiamo le importanti reazioni al vaccino,quale La sindrome di Guillain Barre ,conosciute bene dal CDC e dalla stessa FDA (http://fda.gov/NewsEvents/Newsroom/PressAnnouncements/2005/ucm108494.htm ).

Ricordiamo infine che nessun vaccino è del tutto sicuro o sempre efficace, e che le reazioni avverse sono sempre presenti, come per qualsiasi altro farmaco. Consultando i dati del Vaers, Vaccine Adverse Event Reporting System, il sistema di vaccino vigilanza americano, ne abbiamo la conferma. Lo stesso CDC nella sua pagina scrive che nessun vaccino è sicuro al 100% (https://vacciniinforma.it/?p=3587 )

Ricordiamo in ultimo che la rivista medica JAMA ha pubblicato le reazioni avverse riportate in USA durante i primi due anni (2000-2002) di utilizzo di massa del vaccino antipneumococcico eptavalente (quello in uso anche in Italia). Si tratta di oltre 4154 reazioni avverse presentate da bambini e adolescenti, con un’incidenza di 13,2 segnalazioni ogni 100.000 dosi distribuite.

Le segnalazioni più frequenti riguardano: febbre, reazione nel punto di inoculo, pianto anomalo e prolungato, rash cutaneo, orticaria, dispnea, disturbi gastrointestinali, artrite pseudosettica. Reazioni gravi sono state segnalate nel 14,6%, con 117 morti e 34 casi di infezione invasiva da pneumococchi, che con alta probabilità denotano, l’inefficacia della vaccinazione per quei soggetti. 

Eventi immuno-mediati sono stati registrati nel 31,3% delle segnalazioni. 14 pazienti hanno presentato reazione anafilattica. Altri 14 pazienti hanno sviluppato trombocitopenia ed altri 6 malattia da siero. Nel 38% delle segnalazioni si sono avuti sintomi neurologici. Convulsioni sono state descritte in 393 segnalazioni.

Tra gli effetti collaterali del vaccino antimeningococco C sono stati segnalati, oltre a febbre, mal di testa, orticaria, parestesia, tumefazione nella sede della puntura, sindrome di Guillane-Barré, anemia emolitica, encefalomielite acuta disseminata, porpora di Schonlein-Henoc e casi di meningite comparsi immediatamente dopo la somministrazione del vaccino e da questo causate. In realtà quello di cui abbiamo bisogno, quello che i giornali non dicono, quello che le istituzioni mediche spesso trascurano, è la creazione, anche per le vaccinazioni antimeningite, così come per tutti i vaccini, di un sistema di sorveglianza che valuti obiettivamente efficacia e sicurezza.

Più casi,più vaccini. Il test che smaschera  la finta epidemia.

Dopo aver chiaramente descritto tutto,torniamo a parlare del test,riportando le parole di colui che lo ha creato.

Non è assolutamente un test nuovo e rivoluzionario (come invece è stato scritto sui giornali quali repubblica,la nazione, etc) .

“il sistema di diagnosi batteriologica da un contributo “salvavita” alla salute pubblica: il metodo consente – con la macchina Real Time, utilizzata anche per la ricerca del virus Hiv – a tempo di record, al massimo in 45 minuti (contro i due giorni della coltura batterica che a volte impiega anche una settimana, quando non fallisce) di riconoscere il batterio responsabile della meningite e di altre infezioni”.

Dissentiamo da ogni affermazione scritta inerente a questo sistema di diagnosi che  (ricordiamolo) non può essere utilizzato e questo lo afferma CHI LO HA INVENTATO,ovvero,lo stesso Mullis.

Non è un nuovo metodo, e considerando che, quello della Toscana è un falso allarme alimentato dai media,ricordiamo altresì che lo stesso OMS , parla di epidemia quando vi sono più di 100 casi di meningite per 100 mila abitanti in un anno, abbiamo ben capito la motivazione dell’utilizzo dell’Abbott RealTime, un test GRAZIE al quale  (loro stessi lo dichiarano) si rileverebbero moltissimi casi in più .

Paradossalmente, il più grande problema della PCR deriva proprio dalla sua elevata sensibilità ed efficienza. In effetti la reazione risulta molto sensibile alla presenza di materiale genetico contaminante che si può trovare in differenti posti: strumentazione, operatore, ambiente esterno.

Una delle maggiori fonti di contaminazione consiste nell’apertura di provette contenenti materiale amplificato (contaminazione da carry over) il quale, a seguito dell’apertura del recipiente, può disperdersi nell’aria sotto forma di aerosol che potrebbe contaminare successive PCR.

Considerato che non vi è alcuna epidemia e che in toscana l’incidenza nel 2015 è stata solo dello 0,83 di che stiano parlando?

E perchè non viene specificato l’utilizzo di un  test molecolare che diagnostica innumerevoli casi in più di meningite?

In altri Paesi europei con incidenze ben superiori non c’è nessun allarmismo e nessuna rincorsa folle al vaccino.

Test molecolare? Quello che serve per creare a tavolino la finta epidemia; peccato che qualcuno si sia dimenticato di far sparire le affermazioni di Kary Mullis.

“Test” PCR

Questo test genetico, chiamato PCR (Reazione a catena della Polimerasi), viene utilizzato per “confermare” e monitorare l’intensità dell’infezione Hiv in base al presunto numero di copie di virus per millilitro di sangue (IN QUESTO CASO, viene utilizzata per trovare più casi di meningite; tutto ciò dopo la perdita di milioni di dollari susseguita alla mancanza di analisi dei cittadini che hanno perso fiducia anche nella tematica HIV /AIDS, protratta in maniera meschina da anni) .

Qualche appunto di  microbiologia medica che dimostrano come funziona la PCR.

pcr1

pcr2

La PCR è controindicata quando il patogeno esiste davvero,figuriamoci quando non si conosce nemmeno ciò che si cerca.

Ancora qualche dubbio sulla panzana di casi che ci viene propinata?

A voi le considerazioni,noi crediamo solo ai dati di fatto.

Un test talmente specifico da trovare il batterio ovunque,questa non è prevenzione ma un piano ben organizzato,dall’inizio alla fine.

In ultimo per concludere,c’è  la palese contraddizione delle autorità che da un lato lanciano allarmismi (spingendo al vaccino) e dall’altra minimizzano il problema quando gli si fa notare che stanno creando un grave danno al turismo.

Dai virologhi agli assessori arrivano parole molto dure su chi non si vaccina ; gli stessi sostengono questa epidemia inesistente (non supportata da alcun dato scientifico) arrivando a danneggiare il turismo.

Gli albergatori toscani hanno perso lavoro (la maggior parte dei turisti che ha cancellato le prenotazioni erano esteri,parliamo di germania,america,francia etc); dinnanzi alla rabbia,qualcuno dovrà spiegare e dare delucidazioni assumendosene tutta la responsabilità.

Se è vero che dobbiamo tutti vaccinarci perché siamo in emergenza, allora dovrebbero raccomandare la vaccinazione anche ai turisti e a chiunque vada in quei posti della Toscana.

Siamo solidali con il Dr.Serravalle,il quale non ha avuto spazio (come accade di solito,viviamo in dittatura,è bene ricordarlo) il 5 aprile su Radio Rai1.

Invitiamo i gentili lettori ad ascoltare esattamente la trasmissione (riportato il link di seguito) ; il minuto 37 è particolarmente interessante e divertente per il dr. Rezza il quale,sui messaggi degli albergatori arrabbiati,cerca di sdrammatizzare dopo aver creato allarmismo.

A supportare le parole basate su evidenze scientifiche e dati ufficiali del  Dr Serravalle, c’era anche il Dr Tancredi Ascani,il quale è intervenuto scrivendo quanto segue senza ricevere però,alcuna risposta:

“quella della Toscana è un falso allarme alimentato dai media. Secondo l’OMS si parla di epidemia quando vi sono più di 100 casi di meningite per 100 mila abitanti in un anno. In toscana l’incidenza nel 2015 è stata solo dello 0,83. Ma di che stiamo parlando? E perchè non dite che state usando un test molecolare che diagnostica fino a 2/3 di casi in più di meningite? In altri Paesi europei con incidenze ben superiori non c’è nessun allarmismo e nessuna rincorsa folle al vaccino”.

L’intervento del Dr Tancredi Ascani è stato letto dalla conduttrice (al minuto 25.30)  ma nessuno ha dato una risposta alle sue affermazioni e quesiti. Questo dimostra e conferma la poca voglia di fare chiarezza.

La censura non è più accettabile.

(Di seguito il link della trasmissione).

  • Radio Rai,trasmissione del 5 aprile 2016

Purtroppo i medici onesti ne fanno le spese. I cittadini, i genitori e quindi tutti noi contribuenti,ci stiamo rendendo conto delle bugie e delle omissioni perpetrate da anni.

Noi vogliamo verità e continueremo nonostante la censura e le minacce,a divulgare tutto ciò che può essere utile al fine di comprendere.

Sarebbe il caso di guardare le evidenze  e smetterla con questa farsa triste e indecorosa. Non solo i media,ma perfino le radio si prestano ad un teatrino ridicolo.

Nonostante ciò, altrove c’è chi lotta.  In Francia,seguiamo il caso dei lotti ritirati. In Italia aspettiamo una svolta.

RIFERIMENTI 

Meningococcal Vaccines: WHO position paper, November 2011.Weekly Epidemiological Record 2011:521–540.

Jafri et al.: Global epidemiology of invasive meningococcal disease. Population Health Metrics 2013 11:17.

http://sienafree.it/salute-e-benessere/257-salute/78858-meningite-vaccino-day-sabato-27-febbraio-sul-territorio-della-provincia-di-siena-modalita-della-giornata

http://www.iss.it/binary/mabi/cont/Report_MBI_20151223_v4.pdf

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5110281&nomeFile=Delibera_n.85_del_16-02-2016-Allegato-1

Rosenstein NE, Perkins BA, Stephens DS et al – Meningoccal disease – N Engl J Med 344, 1378-88, 2001

Christensen H, May M, Bowen L, Hickman M, Trotter C L. Meningococcal carriage by age: a systematic review and meta-analysis. Lancet Infect Dis. 2010 Dec;10(12):853-61.

Soriano-Gabarró M, Wolter J, Hogea C, Vyse A. Carri age of Neisseria meningitidis in Europe: a review of studies undertaken in the region n. Expert Rev Anti Infect Ther. 2011 Sep;9(9).

Dominique A. Caugant, Georgina Tzanakaki & Paula Kr iz. Lessons from  meningococcal carriage studies. FEMS Microbiol Rev  31 (2007) 52–63

Stephens D S. Biology and pathogenesis of the evolutionarily successful, obligate human bacterium Neisseria meningitidis. Vaccine, 2009, 27 (Suppl. 2):B71–77

The immunological basis for immunization series: module 15 – meningococcal disease. Geneva, World Health Organization, 2010. (Available from http://whqlibdoc.who.int/publications/2010/9789241599849_eng.pdf).

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5110282&nomeFile=Delibera_n.85_del_16-02-2016-Allegato-2

Il Tirreno 7 settembre cronaca di Pisa

http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/salute/2015/10/24/meningite-un-caso-a-pisa-profilassi-per-pendolari-treno_69b4442c-3e5e-486e-b221-ec671008f9f8.html

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5110279&nomeFile=Delibera_n.85_del_16-02-2016

http://www.epicentro.iss.it/problemi/meningiti/meningite.asp

http://pediatrics.aappublications.org/content/pediatrics/early/2014/07/23/peds.2014-1383.full.pdf

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Bechini A1, Levi M, Boccalini S, Tiscione E, Balocchini E, Canessa C, Azzari C, Bonanni P.Impact on disease incidence of a routine universal and catch-up vaccination strategy against Neisseria meningitidis C in Tuscany, Italy.Vaccine. 2012 Oct 5;30(45):6396-401. doi: 10.1016/j.vaccine.2012.08.019. Epub 2012 Aug 23.

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http://www.phac-aspc.gc.ca/publicat/cig-gci/p04-meni-eng.php#a3

http://www.torrinomedica.it/farmaci/schedetecniche/Menjugate.asp#ixzz41NxHbWsV

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https://casellario.inail.it/cs/cci/comunicazione/news-ed-eventi/istat-non-si-ferma-il-calo-degli-incidenti-e-dei-feriti-i-dati-sono-stati-forniti-dallultimo-rapporto-aciistat.html

ttp://www.epicentro.iss.it/discussioni/meningiti/lizioli.asp

http://www.epicentro.iss.it/discussioni/meningiti/meningiti.ap

Versione on-line di Green n°13 aprile-maggio 2008. 10 domande sulla meningite meningococcica http://www.incaweb.org/green/n0013/index.htm)

http://www.assis.it/la_meningite_in_toscana/

 

 

 

 

ALLEGATI “ABBOT REAL TIME” IL TEST FASULLO

http://www.scamilloforlanini.rm.it/bandi/allegati/b000842/Allegato%20A%20-%20Lotto%202.pdf

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Ester deceduta a causa meningite. L’Istituto superiore di sanità modifica le proprie osservazioni

Vaccini e meningite. Il padre di Ester: “serve comunicazione precisa”

condiviso dalla Redazione InformaSalus.it

ISS

Ester è morta nel 2013, quando ancora non aveva compiuto un anno, per una meningite.

Qualche settimana fa, Stefano Villa, padre di Ester, navigando sul sito dell’Istituto superiore di sanità alla ricerca di informazioni sulle malattie batteriche invasive, in particolare sullo pneumococco, ha notato quella che subito gli è sembrata una grave inesattezza: secondo quanto riportato sul sito, tutte le infezioni invasive causate dai 90 sierotipi di pneumococco conosciuti possono essere prevenute attraverso i vaccini.

Tuttavia, la drammatica esperienza della piccola Ester dimostra che non tutte le meningiti sono prevenibili con le vaccinazioni.

Il sierotipo che aveva colpito Ester, per esempio, non lo è. Non a caso la bimba era vaccinata e stava aspettando solo il richiamo previsto intorno all’anno di età.

“Come la mia storia dimostra – spiega Stefano Villa all’Istituto Superiore di Sanità  – non sono affatto contrario ai vaccini.

Ma credo che l’informazione corretta, su temi così delicati, sia fondamentale soprattutto su un sito istituzionale. Ecco perché ho deciso di segnalare l’errore”.

L’Istituto superiore di sanità ha risposto all’email del papà di Ester, informandolo che la frase in questione è stata corretta e trasformata in  “le infezioni invasive dai sierotipi più frequenti di pneumococco possono essere prevenute mediante vaccinazione”.

“Credo che la comunicazione in certi settori , come quello medico , debba essere il più precisa possibile”, ha scritto in seguito Stefano Villa al ricercatore Paolo D’Ancona che lo aveva informato della modifica.

“Quando si tratta di salute, le ideologie non c’entrano. Ester era vaccinata. Eppure ha contratto una meningite che non le ha lasciato scampo”.

http://www.informasalus.it/it/articoli/vaccini-meningite-ester.php

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Meningite B? Prudenza nella somministrazione del vaccino dopo i focolai avvenuti; lo stesso risulterebbe inefficace e non sicuro.

La commissione  per la salute raccomanda prudenza per la vaccinazione contro meningite B .

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Un gruppo di esperti della salute ha deciso di agire con principio di cautela verso la somministrazione di questo vaccino.

Gli stessi hanno deciso di non raccomandare agli adolescenti americani,la vaccinazione contro il ceppo B della meningite,in particolare dopo i focolai accaduti alla Princeton University e al campus universitario di Santa Barbara,in California,lasciando i medici liberi di scegliere se consigliare o meno il vaccino,agendo con principio di cautela.

Un comitato di esperti scientifici esterni della sanità pubblica, convocato dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, ha votato (14 a 1)  per una raccomandazione limitata della vaccinazione, consigliata alle persone di età compresa tra 16 ai 26 anni.

Il vaccino è nuovo e relativamente costoso; la malattia è rara, per questo si deve agire con principio di cautela.

Diversi membri del comitato hanno palesemente affermato le loro convinzioni sulla NON sicurezza del medesimo vaccino.

“Ci sono alcune bandiere rosse per  la sicurezza di questo vaccino”, ha dichiarato il dottor Edward Belongia, il direttore del Centro per l’Epidemiologia Clinica e  della salute della popolazione presso la Fondazione Clinica Marshfield Research nel  Wisconsin.

La raccomandazione entrerà in vigore nei prossimi mesi. Tali raccomandazioni costituiscono le linee guida per il protocollo e la pratica della salute messo in atto negli Stati Uniti e in base al programma di immunizzazione per l’infanzia.

“Queste raccomandazioni guidano le pratiche cliniche”, ha dichiarato il dottor Bruce Gellin, direttore dell’Ufficio Nazionale del programma e delle pratiche vaccinali presso il Dipartimento di Salute e Servizi Umani.

Pazienti e familiari, molti hanno testimoniato presso la sede CDC di Atlanta sulla necessità urgente di un ampio uso del vaccino nonostante a prevalere sia la cautela in questo caso,per fortuna.

Per ora il vaccino viene consigliato SOLO alle persone con un’alta soglia di probabilità di contrarre la malattia (le raccomandazioni AAP erano queste).

 

La Meningite B è un’infezione batterica che infiamma i rivestimenti del midollo spinale e del cervello, e può essere difficile da diagnosticare.

Ci sono stati meno di 300 casi l’anno tra il 2009-2013, e solo dai 5 ai 10 decessi, secondo i dati della sorveglianza epidemiologica.

Il ceppo ha attirato l’attenzione nel 2013 quando 4 studenti dell’Università della California a Santa Barbara, e sette studenti e un visitatore all’Università di Princeton hanno contratto la malattia.

A quel tempo, non c’era nessun vaccino approvato disponibile negli Stati Uniti, così la Food and Drug Administration ha deciso di consentire l’uso dei vaccini approvati in Europa e Australia.

Da allora, due società hanno ottenuto l’approvazione negli Stati Uniti per i vaccini contro la meningite B. Il primo realizzato dalla GlaxoSmithKline,  per un costo di circa $ 320 (per una serie completa) e Trumenba, realizzato da Pfizer,  ad un costo di circa 345 $.

Cinque ceppi causano la maggioranza dei casi di meningite batterica negli Stati Uniti. Il ceppo B è il più diffuso e rappresenta circa un terzo di tutti i casi segnalati nel 2013.

Gli altri vaccini  “coprono” gli altri quattro sierogruppi principali: A, C, Y e W.

Mercoledì si voterà anche per determinare la copertura del vaccino da un assicurazione,dato il suo costo.

 

Il vaccino sarà anche incluso in un piano finanziato dal governo americano il quale fornirà gratuitamente tutti i vaccini alle famiglie indigenti.

BENEFICENZA O ALTRO?

Fonte “The New York Times”.

FOCOLAI?

Focolai di meningite batterica hanno colpito ben due campus universitari.

Da metà novembre, quattro studenti presso l’università della California (Santa Barbara) hanno contratto un ceppo abbastanza pericoloso della meningite,ovvero il B, e uno di loro era in condizioni precarie.

Gli altri tre studenti hanno recuperato, ha dichiarato George Foulsham, un portavoce all’università.

  • http://www.nytimes.com/2013/12/06/us/meningitis-outbreak-strikes-two-universities.html

ANTI-MENINGOCOCCO E LE LINEE GUIDA INTERNAZIONALI

Malattie e relativi vaccini

Approfondimenti e Aggiornamenti con fonti e allegati

CORRELATI

Di seguito il documento di approvazione del vaccino Bexsero della Novartis da parte della FDA Americana.

Capitolo 8.4
“Safety and effectiveness of BEXSERO have not been established in children younger than 10 years of age”.
Nel capitolo uno si descrive il vaccino come consigliato a soggetti dai 10 anni ai 25 anni d’eta.
“BEXSERO a vaccine indicated for active immunization to preventinvasive disease caused by Neisseria meningitidisserogroup B. BEXSERO is approved for use in individuals 10 through 25 years of age.”
L’FDA non riconosce ufficialmente sia l’efficacia che la protezione del medesimo verso i soggetti inferiore ai 10 anni d’età, mentre lo stesso,è stato inserito nel calendario vaccinale dai 2 mesi d’età in concomitanza con Esavalente e Pnemunocco.
E’chiaro che su questo vaccino non ci sia una politica comune sulla sua utilizzazione, né sulla sua efficacia e durata, come descritto anche dall’Istituto Superiore di Sanità.
“…rimangono aperti alcuni quesiti relativi all’efficacia clinica, la durata della risposta immunitaria nel tempo e l’effetto della vaccinazione sulla circolazione del patogeno.”

  • http://www.epicentro.iss.it/pro…/meningiti/aggiornamenti.asp
    http://www.fda.gov/
  • http://www.fda.gov/%E2%80%A6/Vaccines/ApprovedProducts/ucm431447.pdf

LE MENINGITI (Neisseria meningitidis (meningococco) – Streptococcus pneumoniae (pneumococco) – (emofilo o Hi)Haemophilus influenzae)

  • http://www.epicentro.iss.it/problemi/meningiti/EpidItalia.asp

    La malattia è in genere di origine infettiva e può essere virale, batterica o causata da funghi. La forma virale, detta meningite asettica, è quella più comune: di solito non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di 7-10 giorni. La forma batterica è più rara ma estremamente più seria, e può avere conseguenze fatali.
    Per meningite fulminante si intende una forma di meningite particolarmente aggressiva, dal decorso repentino che non lascia spazio a terapie. Queste sono particolarmente aggressive e non c’è prova che non possano colpire anche i soggetti vaccinati anche in considerazione del fatto che i vaccini coprono solo alcuni ceppi e che talvolta non danno copertura.
    Vi sono infatti stati casi di meningite fulminante che hanno colpito soggetti vaccinati.

    Non esiste “la meningite” bensì diversi tipi di meningite, provocati da batteri diversi. Di questi batteri esistono diversi sierotipi, ovvero sottogruppi diversi contro i quali produciamo anticorpi specifici. Relativamente al Meningococco, ne conosciamo 13 sierotipi, di cui i più frequenti da noi sono il tipo B e C ed il vaccino protegge solo contro il meningococco C.

Di Pneumococco ne esistono 90 forme diverse e per ciascuna di esse sono necessari degli anticorpi specifici. La diffusione dei sierotipi è estremamente variabile in base a diversi fattori: vari da regione a regione, nel tempo ed in base all’età del soggetto. Da ciò consegue che tale batterio è estremamente variabile, una sorta di bersaglio mobile, contro il quale non possediamo tutti i proiettili giusti.In vaccino antipneumococco oggi in commercio copre soltanto 7 sierotipi. Anche se è vero che questi 7 sierotipi sono quelli più comuni in realtà riescono a coprire (nella migliore delle ipotesi) circa il 60% dei casi e non è quindi in grado di garantire la copertura del 100% verso il batterio. Inoltre, vale la pena sottolineare come i sette sierotipi sono stati “scelti” o meglio elaborati sulla base dei dati statunitensi, perché il vaccino antipneumococco è un vaccino d’importazione, prodotto per un paese dove l’incidenza della malattia è alta e quindi importato in Italia senza andare troppo per il sottile sulle differenze di diffusione dei ceppi.

Senza considerare poi che, prescindendo dai potenziali DANNI DA VACCINAZIONE una buona percentuale delle vaccinazioni (pare intorno al 20% ma altri affermano essere maggiore) non offre la copertura auspicata talvolta a causa di problemi legati al vaccino altre volte a causa di una anomala risposta immunitaria del bambino.Inoltre, a prescindere dai vari ceppi, contro meningite batterica fulminante non c’è vaccino che tenga. Questo è il motivo per cui molti bimbi colpiti da meningite erano in realtà vaccinati.

Meningite da Meningococco tipo C e vaccino antimeningococco tipo C.
“Sull’efficacia di questo vaccino si è espresso anche l’assessore alla Sanità della Regione Lombardia in un comunicato pubblicato sul Bollettino dell’Ordine dei Medici della Lombardia del marzo 2007: Non vi è ad oggi alcuna evidenza scientifica a riguardo della sua efficacia e noi non siamo legittimati a far correre un rischio vaccinale senza avere la garanzia dei vantaggi che questo può portare. I dati della Comunità scientifica sono tuttora controversi e la possibile efficacia del vaccino è valutata intorno al 30%. 

(Tratto dal libro: Gava R. Le Vaccinazioni Pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 3a ed., 2010)

  • http://www.coriv.org/caratteristiche-vaccini/416/

PNEUMOCOCCO:
Lo Streptococcus pneumoniae (o Pneumococco) è un batterio molto diffuso che può essere presente nella gola e nel naso di bambini e adulti sani senza dare alcun segno di sé (ciò accade nel 40-60% dei bambini). Esistono circa 90 tipi diversi (sierotipi) di questo germe e alcuni di questi, di solito, sono chiamati in causa più frequentemente quando capita che, per abbassamento delle difese immunitarie dell’individuo, il germe provochi una patologia generalizzata (malattia “invasiva”).
In età pediatrica il Pneumococco può dare infezioni invasive (meningite e un’infezione sistemica) oppure localizzate (otite media acuta, sinusite, polmonite). Il bambino, soprattutto nei primi 2-3 anni di vita, risulta maggiormente esposto a tale infezione perché incapace di rispondere adeguatamente ad antigeni di natura polisaccaridica propri del germe.
Esistono due tipi di vaccini ed entrambi sono composti solo da alcune parti del microrganismo e sono definiti multivalenti perché proteggono verso più sierotipi di Pneumococco:
– il vecchio vaccino antipneumococcico polisaccaridico (23-valente), che si somministra in dose singola per via intramuscolare o sottocutanea;
– il nuovo vaccino antipneumococcico coniugato (7-valente o eptavalente) che si somministra per via intramuscolare e il cui numero di inoculazioni varia in base all’età di inizio del ciclo vaccinale.
Non è sensato somministrare milioni di dosi con una situazione che vede solo pochissimi bambini all’anno in Italia danneggiati dalla malattia. In sanità pubblica occorre scegliere gli interventi di massa sulla base del beneficio che questi possono portare in termini di salvaguardia di vite umane e di miglioramento della qualità della vita e una vaccinazione di massa contro il Pneumococco non soddisfa questi requisiti. Inoltre, se ci dovessero essere effetti indesiderati rari emergerebbero somministrando il vaccino su larga scala. Non siamo in grado di fare un bilancio approfondito tra rischi e benefici. Il nuovo vaccino contro il Pneumococco è stato studiato su misura per i sierotipi di Pneumococco isolati negli Stati Uniti, mentre in Italia i sierotipi presenti non sono ancora noti. Quindi, c’è la possibilità che il vaccino non sia nemmeno molto efficace. Inoltre, negli USA l’incidenza della malattia è maggiore rispetto all’incidenza bassissima che c’è nel nostro Paese”.

  • http://www.coriv.org/caratteristiche-vaccini/malattia-pneumococcica-e-vaccino-antipneumococcico

  • Meningite B Bugiardini o foglietti illustrativi del nuovo vaccino

http://www.ema.europa.eu/ema/index.jsp?curl=pages%2Fmedicines%2Fhuman%2Fmedicines%2F002333%2Fhuman_med_001614.jsp&mid=WC0b01ac058001d124

http://ec.europa.eu/health/documents/community-register/2013/20130114125155/anx_125155_en.pdf


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Vaccinopoli e lo scandalo della Sanità:falsa delibera regionale e la denuncia delle Asl

  • SANITA’ E SCANDALO
  • *** IL PROVVEDIMENTO UNA FALSA DELIBERA REGIONALE RENDE GRATUITA LA VACCINAZIONE ANTI-MENINGITE PER I BAMBINI ***
  • LA DENUNCIA MESSA IN ALLARME DALLE ASL, LA REGIONE PRESENTA DENUNCIA IN SEI PROCURE: PARTONO LE INDAGINI

Meningite, caccia alla «talpa» delle false delibere

vaccinopoli


Contraffatta una bozza originale. Formigoni: vaccinazioni gratuite, volevano truffarci

  • ARTICOLO RIPORTATO DAL CORRIERE  IL 22 marzo 2007
  • FONTE http://archiviostorico.corriere.it/2007/marzo/22/Meningite_caccia_alla_talpa_delle_co_7_070322023.shtml

Si parla di Vaccinopoli. La delibera truccata sulla vaccinazione anti-meningite scuote i vertici del Pirellone.

«A scanso di equivoci ribadisco che qualcuno ha costruito un falso – ha pubblicamente dichiarato il governatore Roberto Formigoni -.
È stato fatto un atto contro la Regione Lombardia e contro i cittadini». Dopo l’ anticipazione del Corriere della Sera, ieri è stata ufficialmente confermata l’ esistenza di un provvedimento «taroccato» diffuso tra la fine di febbraio e l’ inizio di marzo a firma della giunta regionale.
Un documento clamoroso, perché prevedeva la gratuità del vaccino contro la meningite, chiesta a gran voce da almeno due anni dall’ Associazione nazionale famiglie numerose, dal Movimento italiano genitori (Moige) e da esponenti di spicco della Federazione dei medici pediatri (Fimp).
Per individuare il responsabile della pseudo-delibera sono state presentate denunce alle Procure di Milano, Pavia, Lecco e Como.
Quattro esposti presentati dal direttore generale della Sanità, Carlo Lucchina, come imposto dal codice penale. Contemporaneamente è stata diramata a tutte le Asl una circolare che metteva in guardia dalla falsa normativa costruita ad arte per chissà quali interessi economici.
Sullo sfondo di un business da 19 milioni di euro (la somma pari all’ ipotetico finanziamento regionale). Si chiariscono, intanto, i dettagli sulla diffusione del falso documento alle Asl, che per prime hanno messo in allarme l’ assessorato.
«La segnalazione è stata effettuata dopo che alcune aziende sanitarie locali avevano chiesto spiegazioni su una delibera esibita o citata negli ultimi giorni da venditori che si sono presentati come rappresentanti di prodotti farmaceutici – ha sottolineato ancora Formigoni -. In questa vicenda siamo la parte lesa. La magistratura dovrà fare chiarezza».
Tra i primi a parlare della finta delibera nel forum di Pediatria online è stata la Fimp. Come spiegato sul blog, la Federazione dei pediatri ha ricevuto il provvedimento con un fax dalla sezione commerciale della Weyth Lederle (la società farmaceutica che produce il vaccino antimeningite Prevenar).
Non solo: «L’ invio c’ era stato poco prima preannunciato dagli informatori scientifici dell’ azienda – rileva Luisa Maria Nino, responsabile della Fimp di Milano e provincia -.
Ho dato per scontato che il documento fosse vero. Appena scoperto l’ inganno ho inviato una lettera alla ditta per chiedere spiegazioni.
Può darsi che la stessa Weyth abbia ricevuto il provvedimento da altri».
I pediatri adesso sono preoccupati che il giallo metta un freno alla Regione Lombardia, che a metà marzo aveva preparato una bozza di delibera per dare realmente il via libera al vaccino gratuito. Perplessità fondate.
«Non vi è ad oggi nessuna evidenza medica sull’ efficacia della vaccinazione contro la meningite – ha spiegato ieri a margine di una conferenza stampa il neoassessore alla Sanità, Luciano Bresciani -.
Non siamo legittimati a far correre un rischio vaccinale senza avere la garanzia dei vantaggi che questo può portare. I dati della comunità scientifica sono tuttora controversi. La possibile efficacia del vaccino è valutata attorno al 30 per cento». Insomma ogni decisione sul vaccino al momento è bloccata. In attesa di charimenti dalla Procura. Resta da capire se nella vicenda c’ è un coinvolgimento anche di una «talpa» interna al Pirellone.


Anno 2014/2015 e la DISINFORMAZIONE BASATA sulla PAURA..

libertà di stampa

“Siamo nell’attesa di una nuova pandemia mondiale che causerà milioni di vittime” questo ci viene propinato,ma è una realtà?

La sola parola”meningite” incute paura. Non c’è genitore che, dopo la notizia dell’ennesimo caso, prontamente riportato dai giornali, non si sia chiesto come sia possibile che ancora oggi si possa morire di meningite.

La parola al Dott.Serravalle e le sue considerazioni ormai note.

In realtà non esiste un vaccino contro la meningite. La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva, può essere causata da virus, da batteri o da funghi[1].

Se la peste è scomparsa senza l’ausilio di alcun vaccino, oggi l’industria farmaceutica offre più vaccinazioni per “difenderci” da questa nuova calamità. Sull’onda dell’emozione suscitata dai recenti e drammatici casi, si pensa di offrire gratuitamente le vaccinazioni contro pneumococco,meningococco C e finalmente il nuovo meningococco B, a tutti i bambini (tranne in Puglia,dove è gratis).

Risultato? Un bambino di 15 mesi potrebbe essere sottoposto, con i vari richiami, a più di 29 vaccinazioni, considerando che sono consigliate, oltre all’esavalente, anche le vaccinazioni contro morbillo, parotite,rosolia, varicella ed influenza.

  • Nessuno può sapere quali alterazioni del fragile equilibrio immunitario di un bambino si possano verificare nel volgere degli anni dopo un’esposizione così precoce, massiccia e ripetuta.

La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva, può essere causata da virus, da batteri o da funghi.

La forma batterica è più rara ma più importante clinicamente. Negli individui sani l’80% dei casi di meningite batterica è provocato da tre agenti patogeni: l’Haemophilus influenzae di tipo b (emofilo), loStreptococcus pneumoniae (pneumococco) e la Neisseria meningitidis (meningococco).

Dove la tubercolosi è ancora diffusa, il suo agente patogeno, il Mycobacterium tubercolosis, è ancora una temutissima causa di meningiti. Ma qualsiasi batterio può provocarla, da quelli che in genere causano una banale cistite, come l’Escherichia Coli, a quelli che provocano diarrea, come le Salmonelle. Anche laListeria monocytogenes, un batterio ubiquitario che può contaminare gli esseri umani attraverso il cibo provocando la listeriosi.

Le diverse forme di Meningite

Esistono poi altre forme, più rare. La meningite cronica, ad esempio, è data da microorganismi che si riproducono molto più lentamente nell’organismo umano. I sintomi sono gli stessi di quella acuta, ma si sviluppano nell’arco di tre-quattro settimane. La meningite di origine fungina si manifesta invece su persone che presentano deficit immunitario. Infine, la meningite può derivare anche da forme allergiche, da qualche tipo di cancro e da malattie infiammatorie come ad esempio il lupus eritematoso sistemico.

  • La forma virale, detta anche meningite asettica, è quella più comune, solitamente non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di una decina di giorni.

I batteri spesso responsabili sono:

Neisseria meningitidis (meningococco).

E’ un ospite frequente delle prime vie respiratorie. Esiste un consistente numero di soggetti nella popolazione che presenta questo batterio nel rinofaringe. Dal 2 al 30% dei bambini sani, in periodo non epidemico sono portatori a sintomatici, e questa presenza non è correlata a un aumentato rischio di meningite o altre malattie gravi. In confronto ai portatori sani, il numero di casi di malattia è molto basso, e non sono noti i fattori che scatenano la malattia conclamata.

Sono stati identificati 13 diversi sierogruppi, ma sono 5 (denominati A, B, C, W135 e Y) quelli che causano meningite e altre malattie gravi ( i B e il C sono i più frequenti in Europa mentre il gruppo A si trova in Asia e in Africa ).

La trasmissione avviene per via respiratoria, i pazienti sono infettivi per circa 24 ore dall’inizio della terapia, con un periodo di incubazione di 1-10 giorni. I sintomi non sono diversi da quelli delle altre meningiti batteriche, ma nel 10-20% dei casi la malattia è rapida e acuta, con un decorso fulminante che può portare al decesso in poche ore.

Sintomi e diagnosi

I primi sintomi della meningite possono facilmente essere confusi con quelli di una qualsiasi malattia acuta. Solitamente peggiorano nell’arco di un paio di giorni, ma in qualche caso il decorso della malattia è estremamente rapido, con il rischio di un grave danno cerebrale o di morte.
La malattia classicamente si manifesta con:

  • irrigidimento del collo
  • febbre alta
  • mal di testa acuto
  • vomito o nausea
  • senso di confusione
  • sonnolenza
  • convulsioni
  • fotosensibilità

Nei neonati alcuni di questi sintomi non sono molto evidenti. Può esserci una spiccata irritabilità, con pianto, ipersensibilità agli stimoli esterni e sonnolenza al di sopra della norma. A volte si nota la estroflessione della fontanella cranica, che assuma un aspetto bombato.

  • Streptococcus pneumoniae (pneumococco): può essere responsabile di otite, polmonite, sepsi, oltre che meningite. Si riconoscono fino ad oggi 90 sierotipi diversi.
  • Haemophilus influenzae (haemophilus): può determinare infezioni asintomatiche o sintomatiche delle vie aeree superiori e inferiori.

Raramente è responsabile di malattie invasive, quali quelle a carico delle meningi. In questo caso spesso c’è il tipo B.

Ma qualsiasi altro batterio può provocare una meningite. Anche i funghi possono esserne responsabili, soprattutto nelle persone affette da immunodeficienza.

  • Infine, la meningite può derivare anche da forme allergiche, da qualche tipo di cancro e da malattie infiammatorie come ad esempio il lupus. Si può quindi verificare anche come risultato di diverse causenon infettive, come la diffusione alle meningi di neoplasie o l’assunzione di alcuni farmaci. Può anche essere causata da diverse condizioni infiammatorie come la sarcoidosi, che in tal caso prende il nome di neurosarcoidosi, malattie del tessuto connettivo,e alcune forme di vasculite (infiammazione della parete dei vasi sanguigni).

La meningite batterica può insorgere in modo improvviso, accompagnata da febbre molto alta, mal di testa acuto e vomito. L’infiammazione provoca un accumulo di cellule infiammatorie,quindi un aumento della pressione all’interno del canale spinale e della scatola cranica.

La diagnosi si effettua con un’analisi del contenuto del liquor (puntura lombare) e con una coltura batterica. Un intervento tempestivo può costituire l’unica possibilità per salvare la persona malata.

Nei paesi ad alto reddito e a clima temperato il numero di casi di meningite è piuttosto sporadico e non dà frequentemente luogo a importanti focolai epidemici. Secondo i CDC americani l’incidenza della meningite nel mondo è di 0,5-5 casi per 100 mila persone.

Dagli anni ’80 esiste nel nostro paese un sistema di notifica obbligatorio e un sistema di sorveglianza speciale avviato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) all’interno del quale sono raccolti i dati sulla presentazione clinica della malattia invasiva da N. meningitidis e sull’agente identificato. All’Iss si provvede anche alla completa caratterizzazione degli stipiti batterici di Neisseria meningitidis isolati nei pazienti.

I dati definitivi pubblici fanno riferimento al 2005, anno in cui sono state registrate 1034 segnalazioni. Il patogeno più frequentemente identificato è stato lo pneumococco (291 casi) seguito da meningococco (324) e da haemophilus influenzae (30).

Abbiamo visto che sono numerosi i tipi di pneumococco, differenti in base alla composizione dellacapsula polisaccaridica che li riveste. La maggior parte dei casi di malattia è dovuta ad uno dei 23 tipicapsulari più comuni. Questa variabilità è alla base della difficoltà di messa a punto ed utilizzazione di vaccini efficienti. Inoltre, il polisaccaride della capsula ha un potere scarsamente immunogenico per i bambini sotto i due anni di età. Il vaccino pneumococcico per gli adulti contiene 23 polisaccaridi capsulari, quello per i bambini ne contiene 7.

  • L’età media dei casi di meningite da pneumococco è maggiore rispetto a quella dei casi da meningococco e da haemophilus: 33 casi nella fascia 1-14 anni; 230 in quella 25->64 anni.
  • L’incidenza della meningite da meningococco nel nostro paese è minore rispetto al resto d’Europa.

La malattia si presenta con forte stagionalità, con picchi in inverno e primavera. Nella fascia di età 1-14 anni vi sono stati 112 casi, 152 nelle fasce 15-64 anni. La maggior parte dei meningococchi identificati negli ultimi anni è risultata appartenere al sierogruppo B (75% nel 2001, 60% nel 2002, 56% nel 2003), tuttavia recentemente si osserva un incremento dei casi da sierogruppo C. Le infezione da Meningococco C sono state 115, quelle da sierotipo B 93 nel 2005. Dei 30 casi di meningite da Haemophilus influenzae del 2005, 6 sono stati segnalati nella popolazione da 1 a 14 anni, 20 in quella 15-64.

 

“Non può quindi esistere un vaccino contro la meningite, non esistono armi per combattere tutte le meningiti, i vaccini esistenti consentono di procurare anticorpi solo contro una piccola parte di queste infezioni”.

La durata della protezione vaccinale non è ancora stata definita.È quindi importante valutare l’efficacia, cioè sapere quanti, precedentemente vaccinati, hanno sviluppato la malattia.

Esistono due tipi di vaccino:

  • Vaccino coniugato, con il sierotipo C, protegge solo contro il meningococco di tipo C. Il vaccino coniugato è vaccino composto da un polisaccaride (antigene “debole”) legato chimicamente ad una proteina “carrier”. La unione (coniugazione) di questi due antigeni il polisaccaride e la proteina “migliora la risposta immunitaria”
  • Vaccino polisaccaridico, con i sierotipi A, C, W135, Y. Questo vaccino è composto solo da polisaccaridi (antigeni “deboli”) non è in grado di stimolare le difese immunitarie nei bambini di età inferiore ai due anni. E’ indicato in particolare per le persone che si recano in Paesi diversi dal nostro dove i ceppi A, W135 e Y sono causa di estese epidemie.

Esiste infine un altro grosso problema che riguarda il vaccino antipneumococco. La somministrazione di massa ai bambini del vaccino in uso (attivo per 7 sierotipi) sta provocando un preoccupante fenomeno:

l’aumento di incidenza di infezioni provocate dagli altri sierotipi (cioè di quelli non contenuti nel vaccino), l’insorgenza di infezioni provocate da sierotipi diversi, precedentemente non segnalati, e la maggiore diffusione di ceppi resistenti agli antibiotici, soprattutto la penicillina, con inevitabili conseguenze negative sulla possibilità ed efficacia terapeutica. L’utilizzo massiccio di questa vaccinazione contro 7 ceppi fa sì che aumenti la virulenza degli altri per diventare dominanti.

Anche per il vaccino antimeningococco di tipo C si sono creati problemi analoghi. In Scozia, dopo l’introduzione estesa del vaccino contro il tipo C. si è registrato un aumento di morti causati dal meningococco di tipo B.

  • È stato ipotizzato che introdurre massicciamente un vaccino contro un sierotipo, possa indurre la proliferazione e la maggiore aggressività degli altri sierotipi contro i quali non c’è vaccino.

Un’evoluzione inattesa della vaccinazione di massa contro il meningococco di tipo C si è avuta anche in Spagna, dove, dopo estesa campagna vaccinale, è stata riscontrata la presenza di un tipo B molto virulento ed i ricercatori ipotizzano che possa essere derivato da una mutazione genetica del tipo C “vaccinabile”.

Si afferma che la vaccinazione di massa contro l’haemophilus influenzae B sia capace di ridurre l’incidenza di meningite provocata da questo batterio. Eppure in quei paesi come Olanda e Regno Unito che da qualche tempo eseguono questa pratica, dapprima si è avuta una diminuzione delle segnalazioni di malattia, ma qualche anno dopo, malgrado coperture molto alte, i casi hanno ricominciato ad aumentare anche in bambini correttamente vaccinati secondo lo schema vigente nel Regno Unito. Si ipotizza che il ripresentarsi di infezione invasive nonostante l’alta copertura vaccinale possa essere addebitato al fatto che gli anticorpi indotti dalla vaccinazione si riducono o scompaiono nei bambini entro i primi cinque anni di vita.

  • Ricordiamo infine che nessun vaccino è del tutto sicuro o sempre efficace, e che le reazioni avverse sono sempre presenti, come per qualsiasi altro farmaco. Consultando i dati del Vaers, Vaccine Adverse Event Reporting System, il sistema di vaccino vigilanza americano, ne abbiamo la conferma.

Ad esempio;

  • Tra gli effetti collaterali del vaccino antimeningococco C sono stati segnalati, oltre a febbre, mal di testa, orticaria, parestesia, tumefazione nella sede della puntura, sindrome di Guillane-Barré, anemia emolitica, encefalomielite acuta disseminata, porpora di Schonlein-Henoc e casi di meningite comparsi immediatamente dopo la somministrazione del vaccino e da questo causate.

  • VERITA’ OMESSA VOLUTAMENTE QUELLA DELLE LINEE GUIDA DELL’AAP?

Il nuovo vaccino contro il meningococco di tipo B. Cosa sappiamo in merito?

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L’American Academy of Pediatrics (AAP) non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.


  •  Aggiornamento delle Linee Guida Internazionali
  • Linee guida sul vaccino anti-meningococco e alcune riflessioni sulla meningite da meningococco C

Sono state aggiornate a cura dell’”American Academy of Pediatrics“, e pubblicate sulla rivista “Pediatrics” le raccomandazioni sul vaccino anti-meningococco nei bambini e negli adolescenti. Il precedente documento era datato 2011.

Le malattie meningococciche sono gravi malattie batteriche causate dal Meningococco (Neisseria meningitidis). Il  Vaccino Anti-Meningococco parlando anche di Neisseria meningitidis – è un patogeno coinvolto in patologie gravi, potenzialmente fatali, come la meningite e la sepsi meningococcica.

L’American Academy of Pediatrics non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.

  • Scarica e leggi il documento in ful text:

Policy Statement: Updated Recommendations on the Use of Meningococcal Vaccines


Le nuove indicazioni dell’AAP aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni deiCenters for Disease Control and Prevention di Atlanta.

Raccomandazioni AAP per bambini al rischio  di malattia meningococcica

28/07/2014 per il rilascio: 28 luglio 2014

Ovviamente tutto tace sulle nuove indicazioni dell’AAP che aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta ma pubblicate prima della commercializzazione dei vaccini  MenACWY-CRM [Menveo, Novartis] e Hib-MenCY-TT[MenHibrix GlaxoSmithKline] per uso pediatrico.

Dalla fine degli anni 90, l’incidenza della malattia meningococcica è diminuita negli Stati Uniti, ma per i bambini e gli adolescenti che potrebbero essere a rischio malattia, l’Accademia americana di pediatria (AAP) ha aggiornato le raccomandazioni per questo vaccino.

Per questo motivo nella dichiarazione politica pubblicata online il 28 luglio, l’AAP raccomanda     ( in caso di rischio per la malattia  meningococcica)  un vaccino meningococcico coniugato appropriato alletàinvece del vaccino meningococcico polisaccaride per bambini e gli adolescenti.

Il consiglio è di usare il vaccino anti-meningococco di routine negli adolescenti e giovani adulti, limitandone l’uso sotto i 10 anni tranne i casi di aumentato o persistente rischio di malattia meningococcica invasiva.

Negli ultimi 20 anni la distribuzione dei sierogruppi del meningococco, implicati in forme sistemiche negli Stati Uniti, si è molto modificata. Circa il 30% dei casi è sostenuto dai sierogruppi B, C e Y, anche se la distribuzione varia nei diversi luoghi e nel tempo. Circa tre quarti dei casi fra gli adolescenti e gli adulti sono causati da sierogruppi C, Y e W135.

Nel lattante prevalgono i casi da sierogruppo B.

  • Testo e documento PDF  di seguito

Pediatrics-2014


 

ALLEGATI
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Meningite:come incutere la paura e seminare il panico

Meningite:come incutere la paura e seminare il panico;è questo ciò che viene fatto quando si parla di malattie infettive.

Oggi su tutte le prime pagine troviamo la meningite, ieri l’influenza aviaria o la SARS.

L’informazione per i genitori, giustamente preoccupati, è affidata solo ai mezzi di informazione.

Questi svolgono come si deve il proprio lavoro? Sui giornali ripetutamente non vengono riportate le basilari informazioni sulle cause degli avvenuti decessi.

Campagna mediatica del terrore?

Esiste in realtà la vera libertà di Stampa? L’amplificazione mediatica (errata tra l’altro) porta a fenomeni d’isteria collettiva in mancanza di una chiara e corretta informazione scientifica.

libertà di stampa

“Siamo nell’attesa di una nuova pandemia mondiale che causerà milioni di vittime” questo ci viene propinato,ma è una realtà?

La sola parola”meningite” incute paura. Non c’è genitore che, dopo la notizia dell’ennesimo caso, prontamente riportato dai giornali, non si sia chiesto come sia possibile che ancora oggi si possa morire di meningite.

La parola al Dott.Serravalle e le sue considerazioni ormai note.

In realtà non esiste un vaccino contro la meningite. La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva, può essere causata da virus, da batteri o da funghi[1].

Sull’onda dell’emozione suscitata dai recenti e drammatici casi, si pensa di offrire gratuitamente le vaccinazioni contro pneumococco,meningococco C e finalmente il nuovo meningococco B, a tutti i bambini (tranne in Puglia,dove è gratis).

Risultato? Un bambino di 15 mesi potrebbe essere sottoposto, con i vari richiami, a più di 29 vaccinazioni, considerando che sono consigliate, oltre all’esavalente, anche le vaccinazioni contro morbillo, parotite, rosolia, varicella ed influenza.

  • Nessuno può sapere quali alterazioni del fragile equilibrio immunitario di un bambino si possano verificare nel volgere degli anni dopo un’esposizione così precoce, massiccia e ripetuta.

La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva, può essere causata da virus, da batteri o da funghi.

La forma batterica è più rara ma più importante clinicamente. Negli individui sani l’80% dei casi di meningite batterica è provocato da tre agenti patogeni: l’Haemophilus influenzae di tipo b (emofilo), lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e la Neisseria meningitidis (meningococco).

Dove la tubercolosi è ancora diffusa, il suo agente patogeno, il Mycobacterium tubercolosis, è ancora una temutissima causa di meningiti. Ma qualsiasi batterio può provocarla, da quelli che in genere causano una banale cistite, come l’Escherichia Coli, a quelli che provocano diarrea, come le Salmonelle. Anche la Listeria monocytogenes, un batterio ubiquitario che può contaminare gli esseri umani attraverso il cibo provocando la listeriosi.

Le diverse forme di Meningite

Esistono poi altre forme, più rare. La meningite cronica, ad esempio, è data da microorganismi che si riproducono molto più lentamente nell’organismo umano. I sintomi sono gli stessi di quella acuta, ma si sviluppano nell’arco di tre-quattro settimane. La meningite di origine fungina si manifesta invece su persone che presentano deficit immunitario. Infine, la meningite può derivare anche da forme allergiche, da qualche tipo di cancro e da malattie infiammatorie come ad esempio il lupus eritematoso sistemico.

  • La forma virale, detta anche meningite asettica, è quella più comune, solitamente non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di una decina di giorni.

I batteri spesso responsabili sono:

Neisseria meningitidis (meningococco).

E’ un ospite frequente delle prime vie respiratorie. Esiste un consistente numero di soggetti nella popolazione che presenta questo batterio nel rinofaringe. Dal 2 al 30% dei bambini sani, in periodo non epidemico sono portatori a sintomatici, e questa presenza non è correlata a un aumentato rischio di meningite o altre malattie gravi. In confronto ai portatori sani, il numero di casi di malattia è molto basso, e non sono noti i fattori che scatenano la malattia conclamata.

Sono stati identificati 13 diversi sierogruppi, ma sono 5 (denominati A, B, C, W135 e Y) quelli che causano meningite e altre malattie gravi ( i B e il C sono i più frequenti in Europa mentre il gruppo A si trova in Asia e in Africa ).

La trasmissione avviene per via respiratoria, i pazienti sono infettivi per circa 24 ore dall’inizio della terapia, con un periodo di incubazione di 1-10 giorni. I sintomi non sono diversi da quelli delle altre meningiti batteriche, ma nel 10-20% dei casi la malattia è rapida e acuta, con un decorso fulminante che può portare al decesso in poche ore.

Sintomi e diagnosi

I primi sintomi della meningite possono facilmente essere confusi con quelli di una qualsiasi malattia acuta. Solitamente peggiorano nell’arco di un paio di giorni, ma in qualche caso il decorso della malattia è estremamente rapido, con il rischio di un grave danno cerebrale o di morte.
La malattia classicamente si manifesta con:

  • irrigidimento del collo
  • febbre alta
  • mal di testa acuto
  • vomito o nausea
  • senso di confusione
  • sonnolenza
  • convulsioni
  • fotosensibilità

Nei neonati alcuni di questi sintomi non sono molto evidenti. Può esserci una spiccata irritabilità, con pianto, ipersensibilità agli stimoli esterni e sonnolenza al di sopra della norma. A volte si nota la estroflessione della fontanella cranica, che assuma un aspetto bombato.

  • Streptococcus pneumoniae (pneumococco): può essere responsabile di otite, polmonite, sepsi, oltre che meningite. Si riconoscono fino ad oggi 90 sierotipi diversi.
  • Haemophilus influenzae (haemophilus): può determinare infezioni asintomatiche o sintomatiche delle vie aeree superiori e inferiori.

Raramente è responsabile di malattie invasive, quali quelle a carico delle meningi. In questo caso spesso c’è il tipo B.

Ma qualsiasi altro batterio può provocare una meningite. Anche i funghi possono esserne responsabili, soprattutto nelle persone affette da immunodeficienza.

  • Infine, la meningite può derivare anche da forme allergiche, da qualche tipo di cancro e da malattie infiammatorie come ad esempio il lupus. Si può quindi verificare anche come risultato di diverse cause non infettive, come la diffusione alle meningi di neoplasie o l’assunzione di alcuni farmaci. Può anche essere causata da diverse condizioni infiammatorie come la sarcoidosi, che in tal caso prende il nome di neurosarcoidosi, malattie del tessuto connettivo,e alcune forme di vasculite (infiammazione della parete dei vasi sanguigni).

La meningite batterica può insorgere in modo improvviso, accompagnata da febbre molto alta, mal di testa acuto e vomito. L’infiammazione provoca un accumulo di cellule infiammatorie,quindi un aumento della pressione all’interno del canale spinale e della scatola cranica.

La diagnosi si effettua con un’analisi del contenuto del liquor (puntura lombare) e con una coltura batterica. Un intervento tempestivo può costituire l’unica possibilità per salvare la persona malata.

Nei paesi ad alto reddito e a clima temperato il numero di casi di meningite è piuttosto sporadico e non dà frequentemente luogo a importanti focolai epidemici. Secondo i CDC americani l’incidenza della meningite nel mondo è di 0,5-5 casi per 100 mila persone.

Dagli anni ’80 esiste nel nostro paese un sistema di notifica obbligatorio e un sistema di sorveglianza speciale avviato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) all’interno del quale sono raccolti i dati sulla presentazione clinica della malattia invasiva da N. meningitidis e sull’agente identificato. All’Iss si provvede anche alla completa caratterizzazione degli stipiti batterici di Neisseria meningitidis isolati nei pazienti.

I dati definitivi pubblici fanno riferimento al 2005, anno in cui sono state registrate 1034 segnalazioni. Il patogeno più frequentemente identificato è stato lo pneumococco (291 casi) seguito da meningococco (324) e da haemophilus influenzae (30).

Abbiamo visto che sono numerosi i tipi di pneumococco, differenti in base alla composizione della capsula polisaccaridica che li riveste. La maggior parte dei casi di malattia è dovuta ad uno dei 23 tipi capsulari più comuni. Questa variabilità è alla base della difficoltà di messa a punto ed utilizzazione di vaccini efficienti. Inoltre, il polisaccaride della capsula ha un potere scarsamente immunogenico per i bambini sotto i due anni di età. Il vaccino pneumococcico per gli adulti contiene 23 polisaccaridi capsulari, quello per i bambini ne contiene 7.

  • L’età media dei casi di meningite da pneumococco è maggiore rispetto a quella dei casi da meningococco e da haemophilus: 33 casi nella fascia 1-14 anni; 230 in quella 25->64 anni.
  • L’incidenza della meningite da meningococco nel nostro paese è minore rispetto al resto d’Europa.

La malattia si presenta con forte stagionalità, con picchi in inverno e primavera. Nella fascia di età 1-14 anni vi sono stati 112 casi, 152 nelle fasce 15-64 anni. La maggior parte dei meningococchi identificati negli ultimi anni è risultata appartenere al sierogruppo B (75% nel 2001, 60% nel 2002, 56% nel 2003), tuttavia recentemente si osserva un incremento dei casi da sierogruppo C. Le infezione da Meningococco C sono state 115, quelle da sierotipo B 93 nel 2005. Dei 30 casi di meningite da Haemophilus influenzae del 2005, 6 sono stati segnalati nella popolazione da 1 a 14 anni, 20 in quella 15-64.

 

“Non può quindi esistere un vaccino contro la meningite, non esistono armi per combattere tutte le meningiti, i vaccini esistenti consentono di procurare anticorpi solo contro una piccola parte di queste infezioni”.

La durata della protezione vaccinale non è ancora stata definita.È quindi importante valutare l’efficacia, cioè sapere quanti, precedentemente vaccinati, hanno sviluppato la malattia.

Esistono due tipi di vaccino:

  • Vaccino coniugato, con il sierotipo C, protegge solo contro il meningococco di tipo C. Il vaccino coniugato è vaccino composto da un polisaccaride (antigene “debole”) legato chimicamente ad una proteina “carrier”. La unione (coniugazione) di questi due antigeni il polisaccaride e la proteina “migliora la risposta immunitaria”
  • Vaccino polisaccaridico, con i sierotipi A, C, W135, Y. Questo vaccino è composto solo da polisaccaridi (antigeni “deboli”) non è in grado di stimolare le difese immunitarie nei bambini di età inferiore ai due anni. E’ indicato in particolare per le persone che si recano in Paesi diversi dal nostro dove i ceppi A, W135 e Y sono causa di estese epidemie.

Esiste infine un altro grosso problema che riguarda il vaccino antipneumococco. La somministrazione di massa ai bambini del vaccino in uso (attivo per 7 sierotipi) sta provocando un preoccupante fenomeno:

“l’aumento di incidenza di infezioni provocate dagli altri sierotipi (cioè di quelli non contenuti nel vaccino), l’insorgenza di infezioni provocate da sierotipi diversi, precedentemente non segnalati, e la maggiore diffusione di ceppi resistenti agli antibiotici, soprattutto la penicillina, con inevitabili conseguenze negative sulla possibilità ed efficacia terapeutica. L’utilizzo massiccio di questa vaccinazione contro 7 ceppi fa sì che aumenti la virulenza degli altri per diventare dominanti”.

Anche per il vaccino antimeningococco di tipo C si sono creati problemi analoghi. In Scozia, dopo l’introduzione estesa del vaccino contro il tipo C. si è registrato un aumento di morti causati dal meningococco di tipo B.

  • È stato ipotizzato che introdurre massicciamente un vaccino contro un sierotipo, possa indurre la proliferazione e la maggiore aggressività degli altri sierotipi contro i quali non c’è vaccino.

Un’evoluzione inattesa della vaccinazione di massa contro il meningococco di tipo C si è avuta anche in Spagna, dove, dopo estesa campagna vaccinale, è stata riscontrata la presenza di un tipo B molto virulento ed i ricercatori ipotizzano che possa essere derivato da una mutazione genetica del tipo C “vaccinabile”.

Si afferma che la vaccinazione di massa contro l’haemophilus influenzae B sia capace di ridurre l’incidenza di meningite provocata da questo batterio. Eppure in quei paesi come Olanda e Regno Unito che da qualche tempo eseguono questa pratica, dapprima si è avuta una diminuzione delle segnalazioni di malattia, ma qualche anno dopo, malgrado coperture molto alte, i casi hanno ricominciato ad aumentare anche in bambini correttamente vaccinati secondo lo schema vigente nel Regno Unito. Si ipotizza che il ripresentarsi di infezione invasive nonostante l’alta copertura vaccinale possa essere addebitato al fatto che gli anticorpi indotti dalla vaccinazione si riducono o scompaiono nei bambini entro i primi cinque anni di vita.

  • Ricordiamo infine che nessun vaccino è del tutto sicuro o sempre efficace, e che le reazioni avverse sono sempre presenti, come per qualsiasi altro farmaco. Consultando i dati del Vaers, Vaccine Adverse Event Reporting System, il sistema di vaccino vigilanza americano, ne abbiamo la conferma.

Ad esempio;

  • Tra gli effetti collaterali del vaccino antimeningococco C sono stati segnalati, oltre a febbre, mal di testa, orticaria, parestesia, tumefazione nella sede della puntura, sindrome di Guillane-Barré, anemia emolitica, encefalomielite acuta disseminata, porpora di Schonlein-Henoc e casi di meningite comparsi immediatamente dopo la somministrazione del vaccino e da questo causate.

 

Studio meningite asettica 

  • http://wwwnc.cdc.gov/eid/article/18/11/12-0090_article.htm
  • http://www.cdc.gov/vaccinesafety/vaccines/mmrv/vsd_mmrv_safetystudy.html

VERITA’ OMESSA VOLUTAMENTE QUELLA DELLE LINEE GUIDA DELL’AAP?

Il nuovo vaccino contro il meningococco di tipo B. Cosa sappiamo in merito?

sipario1

L’American Academy of Pediatrics (AAP) non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.


  •  Aggiornamento delle Linee Guida Internazionali
  • Linee guida sul vaccino anti-meningococco e alcune riflessioni sulla meningite da meningococco C

Sono state aggiornate a cura dell’”American Academy of Pediatrics“, e pubblicate sulla rivista “Pediatrics” le raccomandazioni sul vaccino anti-meningococco nei bambini e negli adolescenti. Il precedente documento era datato 2011.

Le malattie meningococciche sono gravi malattie batteriche causate dal Meningococco (Neisseria meningitidis). Il  Vaccino Anti-Meningococco parlando anche di Neisseria meningitidis – è un patogeno coinvolto in patologie gravi, potenzialmente fatali, come la meningite e la sepsi meningococcica.

L’American Academy of Pediatrics non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.

  • Scarica e leggi il documento in ful text:

Policy Statement: Updated Recommendations on the Use of Meningococcal Vaccines

Le nuove indicazioni dell’AAP aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni deiCenters for Disease Control and Prevention di Atlanta.

Raccomandazioni AAP per bambini al rischio  di malattia meningococcica

28/07/2014 per il rilascio: 28 luglio 2014

Ovviamente tutto tace sulle nuove indicazioni dell’AAP che aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta ma pubblicate prima della commercializzazione dei vaccini  MenACWY-CRM [Menveo, Novartis] e Hib-MenCY-TT[MenHibrix GlaxoSmithKline] per uso pediatrico.

Dalla fine degli anni 90, l’incidenza della malattia meningococcica è diminuita negli Stati Uniti, ma per i bambini e gli adolescenti che potrebbero essere a rischio malattia, l’Accademia americana di pediatria (AAP) ha aggiornato le raccomandazioni per questo vaccino.

Per questo motivo nella dichiarazione politica pubblicata online il 28 luglio, l’AAP raccomanda     ( in caso di rischio per la malattia  meningococcica)  un vaccino meningococcico coniugato appropriato alletàinvece del vaccino meningococcico polisaccaride per bambini e gli adolescenti.

Il consiglio è di usare il vaccino anti-meningococco di routine negli adolescenti e giovani adulti, limitandone l’uso sotto i 10 anni tranne i casi di aumentato o persistente rischio di malattia meningococcica invasiva.

Negli ultimi 20 anni la distribuzione dei sierogruppi del meningococco, implicati in forme sistemiche negli Stati Uniti, si è molto modificata. Circa il 30% dei casi è sostenuto dai sierogruppi B, C e Y, anche se la distribuzione varia nei diversi luoghi e nel tempo. Circa tre quarti dei casi fra gli adolescenti e gli adulti sono causati da sierogruppi C, Y e W135.

Nel lattante prevalgono i casi da sierogruppo B.

Testo e documento PDF  di seguito

 

Aspetti epidemiologici della meningite

Nei paesi ad alto reddito e a clima temperato il numero di casi di meningite è piuttosto sporadico e non causa frequentemente importanti focolai epidemici. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention americani l’incidenza della meningite nel mondo è di 0,5-5 casi per 100 mila persone. In Italia dal 1996 è attivo un sistema di sorveglianza dedicato alle meningiti batteriche che negli anni successivi si è ampliato a includere tutte le malattie invasive da meningococco, pneumococco ed emofilo.

Dati di sorveglianza delle malattie batteriche invasive aggiornati al 31 ottobre 2014 (Istituto Superiore di Sanità)issmen

ANNO

TOTALE
CASI

Streptococcus
pneumoniae
Neisseria
meningitidis
Haemophilus
influenzale
StreptB
M.Tubercolosis
Listeria
Altro
Non
identificato

2013

1369

963

162

78

20

9

47

63

54

2012

1178

797

137

63

18

10

40

71

58

2011

1113

730

152

49

14

8

40

61

78

2010

1343

848

149

70

21

15

68

82

70

2009

1276

738

187

54

16

10

55

79

137

2008

1255

691

180

49

24

13

56

84

158

2007

1063

524

183

38

27

13

44

78

156

2006

768

270

179

20

20

8

33

74

164

2005

1033

290

324

30

28

14

28

99

220

2004

982

300

343

19

34

16

35

67

168

2003

966

308

277

35

21

18

26

79

202

2002

838

228

217

38

29

33

36

70

187

2001

802

232

208

54

26

24

32

56

175

2000

910

243

250

57

26

33

39

65

197

1999

1057

306

275

84

30

52

36

65

209

1998

841

258

155

96

32

32

33

57

178

 

Dati e coperture vaccinali

Nello sviluppare il nostro pensiero, useremo i dati forniti dall’Istituto Superiore di sanità. Altre informazioni, cioè quelli adesso in esclusivo possesso dell’Ospedale romano, ci piacerebbe che venissero resi pubblici subito. E’ lecito comunicare se i tre bimbi in oggetto erano vaccinati? E se non lo erano, è forse dipeso dal fatto che la prima vaccinazione si esegue al 3° mese e che pertanto l’età di almeno due dei tre bambini malati non ha permesso l’immunizzazione? In cambio forniamo la tabella delle coperture vaccinali. Il dato nazionale indica un valore del 94,6%, e addirittura del 97,8% per il Lazio. La “famosa” immunità di gregge dovrebbe essere assicurata, e il calo delle vaccinazioni denunciato non appare confermato dai numeri.ped2013

La meningite da Haemophilus influenzae

Haemophilus influenzae: si tratta di un gruppo di batteri che, nonostante il nome, non hanno rapporto con il virus influenzale. Nel genere Haemophilus, la specie Haemophilus influenzae è la più importante per le patologie che può provocare. Essa comprende 6 sierotipi, classificati con le lettere A/F, ed un gruppo di ceppi non capsulati. L’Haemophilus influenzae di tipo B (HIB) è il ceppo patogeno più importante. Colpisce prevalentemente neonati e bambini di meno di 2 anni. Gli Emofili fanno parte della normale flora batterica della gola o del naso, dove non danno alcun problema e si trasmettono da una persona all’altra per via aerea, con le goccioline della saliva emessa con la tosse o lo sternuto. Quasi tutti i bambini durante i primi 5-6 anni di vita vengono a contatto prima o poi con l’Emofilo. In genere, a seguito di questo contatto, essi non subiscono alcun danno e sviluppano gli anticorpi che li proteggeranno nelle età successive. Tuttavia in alcuni casi, l’Emofilo riesce a raggiungere il sangue e, tramite questo, a localizzarsi in altri organi dove causa malattie molto gravi. Tra queste la più frequente è la meningite.

allegati alla fonte seguente

  • http://www.assis.it/la-grande-paura-fatti-dicerie-e-invenzioni-sulle-meningiti-1-parte/

Meningiti e informazione

ALLEGATI

  • Il vaccino pneumococco può non prevenire la malattia invasiva nei bambini. La rivista scientifica Pediatrics ha pubblicato uno studio il 2 Febbraio 2015.
    “Il nostro studio ha trovato un aumento significativo del rischio di malattia pneumococcica (IPD) e di un esito fatale tra i bambini con comorbilità rispetto ai bambini sani”, gli autori dello studio concludono. “I sierotipi che non sono inclusi nel vaccino coniugato attualmente disponibile sono più frequenti e rappresentano la causa della malattia in questi bambini.”

Forse sarebbe il caso di riflettere.

Questa politica del terrore dovrebbe scomparire lasciando spazio all’informazione vera e giusta,reale e supportata da DATI.

Nulla dovrebbe essere omesso.

L’informazione va tutelata e ciò non viene assolutamente fatto.

I recenti avvenimenti hanno portato ad una paura insana,ad un terrore e ad una corsa alle vaccinazioni senza sapere nulla in merito.

Chiediamo ai giornalisti che nessun dato venga omesso e chiediamo alla stampa e ai media che venga fatta chiarezza.

Un esempio?

E’ morta la bimba di 40 giorni ricoverata per meningite. La mamma: “Non si è fatto abbastanza”

Questi drammatici casi mettono in luce quello che realmente accade. Si incentiva tramite terrorismo a vaccinare quando successivamente viene scoperto che la meningite in questo drammatico caso era una meningite da stafilococco ?


  • E poi ancora..

“Sanità, torna a colpire batterio meningite assente da anni: tre casi al Bambin Gesù”

I tre lattanti ricoverati, di 2, 3 e 5 mesi, uno dei quali in terapia intensiva per la criticità delle sue condizioni, hanno contratto in contesti completamente diversi questa forma di meningite che, fanno sapere dall’ospedale, “si riteneva debellata”.

20 Febbraio 2015

Approfondimenti/Bibliografia e articoli correlati

  • Tunkel A, Schilder AG. Acute Meningitis. In: Mandell GL, Douglas RM, Bennet JE, editors. Mandell, Douglas, and Bennett’s Principles and practice of infectious diseases. Sixth Edition ed. Philadelphia: Elsevier; 2005. p. 1083-126.
  • Angus DC, Linde-Zwirble WT, Lidicker J, Clermont G, Carcillo J, Pinsky MR.Epidemiology of severe sepsis in the United States: analysis of incidence, outcome, and associated costs of care. Crit Care Med 2001 Jul;29(7):1303-10

***pediatrics.aappublications***

***American Academy of pediatrics***www.aap.org***

***Fonte Medscape***

*** fonte epicentro***

ASTRATTO

VACCINI E NUOVE MALATTIE

24 GEN , 2015

Una malattia infettiva non è mai provocata esclusivamente da un agente esterno, da un virus o da un batterio. 

E’ fondamentale l’interazione con lo stato di salute della persona che ne entra in contatto. In alcuni periodi dell’anno, il meningococco, per esempio, è ospite abituale del naso fino al 40% dei bambini. Lo streptococco può provocare in alcune persone una tonsillite, in pochi bambini può causare una malattia reumatica, ma altre volte non causa alcuna patologia. L’articolo della dottoressa Emma Pistelli propone una riflessione su questi temi, analizzando la poliomielite e le infezioni virali che possono causare quadri clinici ad essa sovrapponibili, ed offre alcune soluzioni che vanno oltre le vaccinazioni…

  •  http://www.assis.it/vaccini-e-nuove-malattie/

  • http://www.phac-aspc.gc.ca/publicat/cig-gci/p04-meni-eng.php
  • http://www.assis.it/la-grande-paura-fatti-dicerie-e-invenzioni-sulle-meningiti-1-parte/

 

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Vaccini Obbligatori e facoltativi

QUALI SONO I VACCINI OBBLIGATORI E I FACOLTATIVI?

vaccino bimba


 

  • I vaccini obbligatori in Italia sono solo Difterite, Tetano, Polio ed Epatite B, ad esclusione del Veneto che ha eliminato l’obbligo dal 2008.

Il vaccino esavalente contiene anche: anti-Haemophilus tipo b (Hib) coniugato e antipertossico (componenti acellulari).


Solo in Veneto è stato eliminato l’obbligo dal 2008; in diverse regioni sono state eliminate le sanzioni amministrative (Lombardia, Piemonte, Toscana, Abruzzo, Sardegna, Emilia Romagna e prov. Auton. Trento).


Ecco tramite il link di seguito,il calendario delle vaccinazioni  aggiornato dal sito del Ministero della Salute con ultimo aggiornamento del 3 novembre 2014


http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=648&area=Malattie%20infettive&menu=vaccinazioni


  • 3° mese si intende dal 61° giorno di vita
  • 5-6 anni si intende dal 5° compleanno (5 anni e 1 giorno) ai 6 anni e 364 giorni(7° compleanno)
  • 12° anno si intende da 11 anni e 1 giorno (11° compleanno) fino a 11 anni e 364 giorni (12° compleanno)
  • 11-18 anni si intende da 11 anni e un giorno (11° compleanno) fino ai 17 anni e 364 giorni (18° compleanno)

ALCUNE INFO IN MERITO:


 

ESAVALENTE:  contiene due vaccini NON obbligatori, le mamme possono esigere o solo i 4 vaccini obbligatori (epatite b,difterite, tetano e polio) o vaccini singoli…è importante sapere tutte queste malattie cosa sono,come si contraggono, MA è anche importante sapere se è necessarie farle a soltanto due mesi di vita. Attualmente il vaccino esavalente somministrato in Italia è l’Infanrix Hexa prodotto dallaGlaxoSmithKline S.p.A. Nell’Infanrix Hexa è presente sia come alluminio idrossido, idrato (Al(OH)3) 0,5 milligrammi, che come fosfato di alluminio (AlPO4) 0,32 milligrammi Al.”In tutto sono 0,82 mg di alluminio che vengono iniettati, con la prima dose, in un cucciolo umano di 70 giorni e del peso di 5-6 chili. E’ importantissimo sapere che molte malattie sono state eradicate grazie alle migliorate condizioni igieniche,cosa che spesso,molto spesso non viene detta a noi mamme.Ma  addentriamoci singolarmente nell’Esavalente,con le varie malattie,conosciamole insieme,la loro eradicazione,la loro esistenza o scomparsa e il loro “contagio”.


 

POLIO:  l’Europa è stata dichiarata Polio-free sin dal 2002 dall’OMS, perché da oltre 10 anni non vi erano casi di polio, è una malattia che si contrae per via oro-fecale.   La poliomielite, comunque, è diventata una malattia virale rara in molte Nazioni e in Italia pare non si siano più verificati casi spontanei dal 1983 e i soggetti che superano la malattia in modo spontaneo acquisiscono una immunità duratura, forse per tutta la vita.


 

DIFTERITE: Nel nostro Paese, l’incidenza della difterite è andata gradualmente riducendosi dagli anni ‘60 agli anni ‘80 del XX secolo (solo in parte grazie al vaccino, ma prevalentemente grazie alle migliorate condizioni di vita e poi anche alla disponibilità degli antibiotici) e oggi questa malattia è praticamente scomparsa (l’ultimo caso italiano si è verificato nel 1991, ma la vera causa di quella morte non è maistata accertata).


 

EPATITE B:  I bambini non sono una categoria a rischio (se i genitori e i conviventi non sono infetti),  infatti  il neonato non si droga e non ha rapporti sessuali,  per quanto emancipati siano rispetto i loro coetanei di 30 anni fa. In Italia il vaccino è stato reso obbligatorio grazie ad una tangente all’ex Ministro della salute che nell’aprile 2012 è stato condannato anche in terzo grado, in Francia il vaccino epatite B non è più obbligatorio perchè diverse sentenze hanno dimostrato la correlazione con da sclerosi multipla.


 

TETANO:  è una vaccinazione che può essere rimandata, un bambino nel primo anno di vita non è in movimento, inoltre il tetano pediatrico che “da trent’ anni non presenta un caso di mortalità, in Europa”, è una malattia che colpisce maggiormente gli anziani perchè  il loro sistema immunitario col passare degli anni indebolisce. E’ importante disinfettare le ferite con acqua ossigenata.


 

MORBILLO:  (vaccino non obbligatorio) È vero che sono possibili alcune complicazioni, ma queste in genere colpiscono i soggetti più deboli, cioè più immunodepressi.  La malattia naturale fornisce una protezione che dura tutta la vita e che è superiore a quella offerta dal vaccino.  Le donne che hanno avuto la malattia naturale, durante la gravidanza trasmettono al figlio una fornitura anticorpale specifica che lo proteggerà molto a lungo. L’incidenza di questa malattia è iniziata a decrescere molto tempo primadell’inizio della vaccinazione e ciò significa che anche il morbillo è, come tutte le patologie infettive, fortemente influenzato dalle condizioni igieniche, sociali,culturali e ovviamente immunitarie dei soggetti esposti al virus.- La mortalità per morbillo naturale è molto calata in questi ultimi anni,- molti studi dimostrano una prevalenza di epidemie di morbillo nella popolazione vaccinata.


ROSOLIA:  La rosolia è una malattia molto comune e lieve che colpisce l’infanzia, anche se oggi la frequenza maggiore si è spostata verso l’età di 10-14 anni.  Il senso di questa vaccinazione, quindi, non è quello di evitare la rosolia nel bambino, ma di evitare la rosolia congenita nel feto. Va anche detto, però, che la vaccinazione non fornisce una copertura totale e quindi non elimina completamente il rischio di rosolia congenita nel bambino. Inoltre, la malattia naturale offre una protezione che dura tutta la vita, mentre la vaccinazione infantile, secondo alcuni Autori, presenta una recidiva di malattia da adulti nel 50% dei casi. Pertanto, in particolare per le ragazze, il genitore può prendere in considerazione la possibilità di rimandare la vaccinazione in età adolescenziale, valutando prima con esami l’immunità naturale.


 

PAROTITE:La parotite è una malattia causata da un virus che si diffonde di solito attraverso la saliva e può infettare molte parti del corpo, soprattutto le ghiandole salivari parotidi. Le ghiandole salivari parotidi, che producono la saliva per la bocca, si trovano verso la parteposteriore di ogni guancia, nella zona tra l’orecchio e la mascella. In caso di parotite di solito queste ghiandole si gonfiano e diventano dolorose.  Pertanto in particolare per i ragazzi,  il genitore può prendere in considerazione la possibilità di rimandare la vaccinazione in età adolescenziale valutando prima con esami l’immunità naturale.


 

VARICELLA: La varicella, che è una malattia molto contagiosa, ha un’incubazione di 11-21 giorni e poi si manifesta con febbre non molto elevata,malessere generale e un tipico esantema caratterizzato da piccolepapule rosa che appaiono ad ondate successive per 3-4 giorni sia sulla cute che sulle mucose. Recentementeviene proposta la vaccinazione antivaricella, ma la sua innocuità ed efficaciasono ancora da accertare con precisione. Molti medici ritengono che questa vaccinazione sia una profilassi eccessiva rispetto ai reali pericoli di questa malattia e la accettano eventualmente solo per i soggetti immunodepressiad elevato rischio. Secondo il Ministero della Salute, questa vaccinazione va somministrata ai soggetti che hanno un rischio specifico correlato a patologie preesistenti o a particolari condizioni di lavoro.


 

PERTOSSE La pertosse è una malattia batterica altamente contagiosa che, proprio perché è una malattia di mucosa e non sistemica, non fornisce una immunità di lunga durata; è però noto che, come per tutte le infezioni, l’immunità si prolunga enormemente se l’individuo viene ogni tanto in contatto con qualche batterio della pertosse.La vaccinazione, invece, non conferisce né un’immunità completa né duratura (studi recenti indicano che la protezione è dell’80% dopo 3 anni e del 10% dopo12 anni dalla vaccinazione). Gli adolescenti e gli adulti, pertanto, si possono ammalare indipendentemente che siano già stati vaccinati o meno.


 

MENINGITE: (vaccino non obbligatorio) il vaccino non copre tutti i ceppi virali e spesso viene seminato il panico con articoli quando accadono spiacevoli casi senza specificare se si tratta di meningite fulminante o il ceppo batterico.La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva, può essere causata da virus, da batteri o da funghi.La forma virale, detta anche meningite asettica, è quella più comune, solitamente non ha conseguenze gravi e si risolve nell’ arco di una decina di giorni.


 

PNEUMOCOCCO:  “Non è sensato somministrare milioni di dosi con una situazione che vede solo pochissimi bambini all’ anno in Italia danneggiati dalla malattia. In sanità pubblica occorre scegliere gli interventi di massa sulla base del beneficio che questi possono portare in termini di salvaguardia di vite umane e di miglioramento della qualità della vita e una vaccinazione di massa contro il Pneumococco non soddisfa questi requisiti. Inoltre, se ci dovessero essere effetti indesiderati rari emergerebbero somministrando il vaccino su larga scala. Non siamo in grado di fare un bilancio approfondito tra rischi e benefici. Il nuovo vaccino contro il Pneumococco è stato studiato su misura per i sierotipi di Pneumococco isolati negli Stati Uniti, mentre in Italia i sierotipi presenti non sono ancora noti. Quindi, c’è la possibilità che il vaccino non sia nemmeno molto efficace per la nostra realtà. Inoltre, negli USA l’incidenza della malattia è maggiore rispetto all’ incidenza bassissima che c’è nel nostro Paese”.


 

ROTAVIRUS: L’età maggiormente colpita è quella pediatrica sotto i 5 anni, ma l’età più a rischio per presentare una infezione grave va dai 6 ai 24 mesi. Infatti, secondo l’OMS, il rotavirus è la forma virale digastroenterite più grave che colpisce i bambini sotto i 5 anni nei Paesi più poveri del mondo dove le precarie condizioni  igieniche si sommano alla difficoltà di accedere alla terapia di reidratazione e alle altre cure mediche. Nei Paesi occidentali, la gastroenterite da rotavirus, non  è una malattia letale, ma può dare complicanze anche gravi nelle persone anziane e in quelle immunocompromesse. Dopo i primi esperimenti con un vaccino USA che nel 1998  è stato ritirato dal commercio (dopo soli 7 mesi di vita). – il vaccino europeo monovalente costituito da virus umani vivi e attenuati appartenenti al ceppo più comune (G1P8), che viene somministrato in 2 dosi orali a distanza di 4 settimane tra loro; – il vaccino americano pentavalente costituito da un ceppo bovino riassortito in modo da esprimere in superficie le proteine dei 5 sierotipi più frequenti (G1, G2, G3,G4 e P[8]), che viene somministrato in 3 dosi orali a distanza di 4 settimane tra loro.


 ***TUTTE LE NORMATIVE***


 

NORMATIVA: ANTI EPATITE B: Legge 27 MAGGIO 1991 n. 165 (G.U. 1 GIUGNO 1991 n. 127): Legge 27 MAGGIO 1991 n. 165 (G.U. 1 GIUGNO 1991 n. 127 http://www.iss.it/binary/tras/cont/19910527_LEGGE%2027%20maggio%201991%20vaccinazione.1181036033.pdf http://www.iss.it/binary/tras/cont/19911004_Circolare%204%20ott%201991.1181036033.pdf


ANTIPOLIO: Legge 4 FEBBRAIO 1966 n. 51 (G.U. 19 FEBBRAIO 1966 n. 44) http://www.trovanorme.salute.gov.it/dettaglioAtto;jsessionid=ywL45knVyFRGMu3Wsznbww__?completo=si&id=23278


ANTI TETANICA: Legge 5 MARZO 1963 n. 292 (G.U. 27 MARZO 1963 n. 83
http://www.trovanorme.salute.gov.it/dettaglioAtto?completo=si&id=23277


ANTI DIFTERICA: Legge 6 GIUGNO 1939 n. 891 (G.U. 1 LUGLIO 1939 n. 152).


LEGGE REGIONALE VENETO n. 7 del 23 marzo 2007. Sospensione dell’obbligo vaccinale per l’età evolutiva. http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/Pubblica/DettaglioLegge.aspx?id=196236



LOMBARDIA: accordo regionale tra Tdm e Asl: i genitori che rifiutano la vaccinazione non verranno convocati al Tdm
http://www.tribunaleminori.milano.it/FileTribunali/20320/Sito/Documenti/Protocolli%20e%20Convenzioni/Accordo%20Vaccinazioni.pdf


 http://www.tribmin.milano.giustizia.it/FileTribunali/20320/Sito/Documenti/Protocolli%20e%20Convenzioni/Accordo%20Vaccinazioni.pdf



DI SEGUITO TROVERETE TUTTI GLI APPROFONDIMENTI ,ARTICOLI E TRADUZIONI

Malattie e relativi vaccini;approfondimenti con fonti e link a cui potrete accedere


Pareri legali dell’Avvocato Roberto Mastalia

https://vacciniinforma.it/?p=69


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


RIPORTIAMO DI SEGUITO I LINK UTILI DI APPROFONDIMENTO


 

“PARERI LEGALI E SPIEGAZIONE DEL TERMINE OBBLIGATORIO”

https://vacciniinforma.it/?p=69


 

 

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Anti-meningococco e le linee guida internazionali

L’American Academy of Pediatrics (AAP) non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.
Aggiornamento delle Linee Guida Internazionali
Linee guida sul vaccino anti-meningococco e alcune riflessioni sulla meningite da meningococco C

AGGIORNAMENTI AGOSTO 2015

Secondo un studio italiano pubblicato sia su Elsevier che su PubMed la vaccinazione antipneumococcica (in passato effettuata con Prevenar 7, oggi con Prevenar 13) andrebbe a modificare l’assetto della flora batterica nasofaringea favorirendo la colonizzazione di ceppi non tipizzabili – e conseguentemente non vaccinabili – di Streptococcus Pneumoniae e di Haemophilus Influenzae B ovvero di meningite.
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26190092

E’ l’ulteriore riprova di come l’ignoranza sul funzionamento del sistema immunitario da una parte e la continua ricerca di nuovi e più “aggressivi” vaccini, possano avere effetti assolutamente deleteri: non solo, come comprovato più volte, i vaccini sono spesso inefficaci e raramente possono far ammalare della patologia dalla quale dovevano difendere, ma spesso provocano delle gravi mutazioni all’organismo – flora batterica intestinale o, come nel caso di specie, flora batteria naso-faringea – in grado di aprire varchi importanti a moteplici patologie.
Nel caso in questione, la logica ancor prima che la scienza (che continuerà a negarlo contro la ragione) la mente va ai molteplici casi di decessi causati da meningite verificatisi in Toscana – una delle regioni con il maggior tasso di soggetti vaccinati – nei mesi scorsi non solo tra i bambini ma anche tra gli adulti, alcuni di loro regolarmente vaccinati.
E’ di tutta evidenza come l’eccesso delle vaccinazioni abbia provocato scompensi autoimmuni tali da consentire ad alcuni ceppi di meningite di avere il sopravvento sul sistema immunitario.

USA: ACIP FORNISCE UNA DECISIONE “TIEPIDA” PER I NUOVI VACCINI CONTRO IL MENINGOCOCCO “B”

Il Comitato consultivo del CDC per le pratiche di immunizzazione (ACIP) ha votato di espandere la sua raccomandazione per i vaccini contro il meningococco B
In realtà, però, non è stata l’ampia raccomandazione che molti – tra cui GSK e Pfizer – speravano di vedere.
La commissione ha votato per una raccomandazione di categoria B per i giovani adulti di età compresa tra 16 a 23, con un’età preferito di 16 a 18, il che significa che i medici possano prendere decisioni su base individuale se vaccinare i loro pazienti contro gruppo meningococco B o meno.
ACIP ha citato “livelli storicamente bassi della malattia, dati limitati circa la durata dell’efficacia dei vaccini e, potenzialmente, i costi alti” come argomenti contro una raccomandazione più ampia.
Mentre i vaccini per la meningite A, C, W e Y sono in pieno uso per gli adolescenti di età compresa tra 11 a 18, ci sono solo due vaccini contro la meningite B approvati dalla FDA: Trumenba di Pfizer e Men B di GSK (precedentemente Novartis).
Questi 5 sierogruppi causano la maggior parte dei casi di meningite negli Stati Uniti, ma il gruppo B è uno dei più diffusi: ha causato il 32% di tutti i casi di meningite nel 2013.

  • http://www.fiercevaccines.com/story/acip-gives-glaxo-pfizer-lukewarm-decision-new-meningitis-b-vaccines/2015-06-24

 

INTERVISTA AL DOTT. EUGENIO SERRAVALLE SUI CASI DI MENINGITE IN TOSCANA.

Sono state aggiornate a cura dell’”American Academy of Pediatrics“, e pubblicate sulla rivista “Pediatrics” le raccomandazioni sul vaccino anti-meningococco nei bambini e negli adolescenti. Il precedente documento era datato 2011.

Le malattie meningococciche sono gravi malattie batteriche causate dal Meningococco (Neisseria meningitidis). Il  Vaccino Anti-Meningococco parlando anche di Neisseria meningitidis – è un patogeno coinvolto in patologie gravi, potenzialmente fatali, come la meningite e la sepsi meningococcica.

L’American Academy of Pediatrics  non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.

Scarica e leggi il documento in ful text:

.Policy Statement: Updated Recommendations on the Use of Meningococcal Vaccines

  • COMMITTEE ON INFECTIOUS DISEASES

Pediatrics peds.2014-1383; Published online July 28, 2014 (10.1542/peds.2014-1383)

***Fonte Medscape***

Le nuove indicazioni dell’AAP aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta.

Raccomandazioni AAP per bambini al rischio  di malattia meningococcica

 

Ovviamente tutto tace sulle nuove indicazioni dell’AAP che aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta ma pubblicate prima della commercializzazione dei vaccini  MenACWY-CRM [Menveo, Novartis] e Hib-MenCY-TT [MenHibrix GlaxoSmithKline] per uso pediatrico.

Dalla fine degli anni 90, l’incidenza della malattia meningococcica è diminuita negli Stati Uniti, ma per i bambini e gli adolescenti che potrebbero essere a rischio malattia, l’Accademia americana di pediatria (AAP) ha aggiornato le raccomandazioni per questo vaccino.

Per questo motivo nella dichiarazione politica pubblicata online il 28 luglio, l’AAP raccomanda     ( in caso di rischio per la malattia  meningococcica)  un vaccino meningococcico coniugato appropriato alletà invece del vaccino meningococcico polisaccaride per bambini e gli adolescenti.

Il consiglio è di usare il vaccino anti-meningococco di routine negli adolescenti e giovani adulti, limitandone l’uso sotto i 10 anni tranne i casi di aumentato o persistente rischio di malattia meningococcica invasiva.

Negli ultimi 20 anni la distribuzione dei sierogruppi del meningococco, implicati in forme sistemiche negli Stati Uniti, si è molto modificata. Circa il 30% dei casi è sostenuto dai sierogruppi B, C e Y, anche se la distribuzione varia nei diversi luoghi e nel tempo. Circa tre quarti dei casi fra gli adolescenti e gli adulti sono causati da sierogruppi C, Y e W135.

Nel lattante prevalgono i casi da sierogruppo B.

Testo e documento PDF  di seguito

Pediatrics-2014

 ***PER CAPIRE MEGLIO IL MENINGOCOCCO E RELATIVI VACCINI***

Meningococco di tipo C

Neisseria_meningitidis

Neisseria meningitidis

La malattia

Il meningococco (Neisseria meningitidis) è un batterio diffuso in tutto il mondo: vi sono 13 sierotipi differenti, ma solo i sierotipi A, B, C, W135 e Y sono frequente causa di malattia meningococcica. L’infezione si trasmette attraverso le goccioline respiratorie. Questo batterio è presente normalmente nel naso e nella gola di molte persone ( 1-2%) senza provocare malattia. In alcuni casi, per motivi non ancora conosciuti, il meningococco causa gravi malattie invasive, come la meningite e la setticemia.

Il vaccino

Esistono due tipi di vaccino:

  • Vaccino coniugato, con il sierotipo C, protegge solo contro il meningococco di tipo C. Il vaccino coniugato è vaccino composto da un polisaccaride (antigene “debole”) legato chimicamente ad una proteina “carrier”. La unione (coniugazione) di questi due antigeni il polisaccaride e la proteina “migliora la risposta immunitaria”
  • Vaccino polisaccaridico, con i sierotipi A, C, W135, Y. Questo vaccino è composto solo da polisaccaridi (antigeni “deboli”) non è in grado di stimolare le difese immunitarie nei bambini di età inferiore ai due anni. E’ indicato in particolare per le persone che si recano in Paesi diversi dal nostro dove i ceppi A, W135 e Y sono causa di estese epidemie.

fonti di seguito

***pediatrics.aappublications***

***American Academy of pediatrics***www.aap.org***

 

Meningite da meningococco C : alcune riflessioni

  • La presenza dei casi di Neisseria meningitidis, a seconda del sierogruppo, è ben evidenziata dai dati diffusi dal SIMI (sistema informatizzato malattie infettive), aggiornati al 15 novembre 2004. L’incidenza sulla popolazione si può calcolare utilizzando come dati di riferimento sulla popolazione quelli pubblicati da Istat nel 2004.

 

Analizzando la fascia di età 10 – 14 i casi riportati nella tabella sono 9, la popolazione in quella fascia di età è di 2.850.510 e pertanto il numero dei casi corrisponde a 0,32 casi/100 mila, (con 10 casi registrati di meningite da meningococco tipo C al 31 dicembre i casi sarebbero 0,35/100 mila).
Nella fascia di età 15-24, la popolazione è di 6.185.635 con un numero di casi registrati al 15 novembre di 13. Ipotizzando che sui 12 mesi i casi siano  14-15, il numero di casi è di 0,25/100 mila.
Visto il numero comunque esiguo di casi di meningite prevenibili con vaccino coniugato, si ritiene che la vaccinazione anti meningococcica non sia da ritenersi un intervento di sanità pubblica. Inoltre è da osservare come, ad esempio per la fascia di età 15-24, il numero dei casi evitati di malattia (ammesso il 100% di efficacia del vaccino) è prossimo alla frequenza di un effetto avverso grave come lo shock anafilattico (0,25 casi di malattia evitati contro 0,2 casi attesi di shock anafilattico).


In Italia

  •  4 dicembre 2014In Italia dal 1994 è attivo un sistema di sorveglianza dedicato alle meningiti batteriche che dal 2007 si è ampliato a includere tutte le malattie invasive da meningococco, pneumococco ed emofilo.

La sorveglianza coordinata dall’Istituto superiore di sanità, è estesa a tutto il territorio nazionale.

Per i casi da meningococco, pneumococco ed Haemophilus influenzae il Dipartimento di malattie infettive, parassitarie e immunomediate dell’Iss effettua la caratterizzazione del microorganismo, indispensabile per la valutare la quota di casi prevenibili con vaccinazione e la comparazione delle caratteristiche fenotipiche e genotipiche dei ceppi responsabili di casi nel nostro Paese e negli altri Paesi europei.

  •  Leggi gli ultimi dati sui risultati della sorveglianza delle malattie batteriche invasive in Italia nel rapporto “Dati di sorveglianza delle malattie batteriche invasive aggiornati al 31 ottobre 2014” (pdf 1,2 Mb) da cui sono estratti i dati seguenti.

Neisseria meningitidis (meningococco)

Nel 2013 sono stati segnalati 162 casi di malattia invasiva da meningococco, con un’incidenza pari a 0,27 casi per 100.000; l’incidenza risulta di poco superiore ai due anni precedenti (0,23 nel 2012 e 0,25 nel 2011). Nella maggior parte delle Regioni l’andamento è pressoché stabile o presenta piccole oscillazioni nel triennio 2011-2013. Invece, in tre Regioni (Marche, Puglia, Toscana) è stato registrato un aumento dei casi che potrebbe essere dovuto a un reale incremento delle infezioni o, più verosimilmente, all’uso di diagnostiche più sensibili e a un miglioramento dell’attitudine alla notifica. Rispetto agli anni precedenti si nota una diminuzione dei casi in Veneto (22 casi nel 2011, 12 nel 2012 e 6 nel 2013) e un leggero aumento in Lombardia (30 casi nel 2011, 34 nel 2012 e 42 nel 2013).

L’incidenza della malattia invasiva da meningococco è maggiore nella fascia di età 0-4 anni e in particolare nel primo anno di vita in cui l’incidenza supera i 3 casi per 100.000. Tuttavia l’incidenza si mantiene elevata fino alla fascia 15-24 anni.

Esaminando il numero assoluto di casi per sierogruppo, il meningococco B rappresenta il sierogruppo più frequente (46, 50 e 63% dei ceppi tipizzati nel 2011, 2012 e 2013), seguito dal meningococco C (33, 17 e 17% dei ceppi tipizzati nel 2011, 2012 e 2013) e dall’Y (16, 17 e 13% dei ceppi tipizzati nel 2011, 2012 e 2013).


*** fonte epicentro***

ALLEGATI

 

Il vaccino pneumococco può non prevenire la malattia invasiva nei bambini. La rivista scientifica Pediatrics ha pubblicato uno studio il 2 Febbraio 2015.
“Il nostro studio ha trovato un aumento significativo del rischio di malattia pneumococcica (IPD) e di un esito fatale tra i bambini con comorbilità rispetto ai bambini sani”, gli autori dello studio concludono. “I sierotipi che non sono inclusi nel vaccino coniugato attualmente disponibile sono più frequenti e rappresentano la causa della malattia in questi bambini.”

 

  • http://www.medscape.com/viewarticle/839127

 

PNEUMOCOCCO:

  • “Non è sensato somministrare milioni di dosi con una situazione che vede solo pochissimi bambini all’anno in Italia danneggiati dalla malattia. In sanità pubblica occorre scegliere gli interventi di massa sulla base del beneficio che questi possono portare in termini di salvaguardia di vite umane e di miglioramento della qualità della vita e una vaccinazione di massa contro il Pneumococco non soddisfa questi requisiti. Inoltre, se ci dovessero essere effetti indesiderati rari emergerebbero somministrando il vaccino su larga scala. Non siamo in grado di fare un bilancio approfondito tra rischi e benefici. Il nuovo vaccino contro il Pneumococco è stato studiato su misura per i sierotipi di Pneumococco isolati negli Stati Uniti, mentre in Italia i sierotipi presenti non sono ancora noti. Quindi, c’è la possibilità che il vaccino non sia nemmeno molto efficace per la nostra realtà. Inoltre, negli USA l’incidenza della malattia è maggiore rispetto all’incidenza bassissima che c’è nel nostro Paese”.

CORRELATI

FDA and CDC Issue Alert on Menactra Meningococcal Vaccine and Guillain Barre Syndrome

The Food and Drug Administration (FDA) and Centers for Disease Control and Prevention (CDC) are alerting consumers and health care providers to five reports of Guillain Barre Syndrome (GBS) following administration of Meningococcal Conjugate Vaccine A, C, Y, and W135 (trade name Menactra), manufactured by Sanofi Pasteur. It is not known yet whether these cases were caused by the vaccine or are coincidental. FDA and CDC are sharing this information with the public now and actively investigating the situation because of its potentially serious nature….

Fonte FDA

  • http://www.fda.gov/NewsEvents/Newsroom/PressAnnouncements/2005/ucm108494.htm


 

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Thimerosal e Autismo

Thimerosal e Autismo

PRIMA PARTE

Come è nata l’idea di utilizzare un conservante a base di mercurio (thimerosal) ,e che questo sia correlato all’autismo?

autismo

19

1920

Sommario:

Appena concluso l’anno 1920, il dottor Morris Kharasch ,collega di  Eli Lilly,ha presentato al mondo un nuovo composto di mercurio – Thimerosal – depositandone il brevetto  il 27 giugno 1929; si ritiene abbia componenti antisettiche e antibatteriche.

 Eli Lilly e la compagnia, hanno continuato a registrare il Thimerosal sotto il nome commerciale di “Mertiolato”. 

 

Il Thimerosal / Mertiolato fu usato per uccidere i batteri e prevenire la contaminazione anche per i vaccini. Usato sia dai consumatori sia gli ospedali ,attraverso spray nasali , come collirio, come unguenti, e nei vaccini, il Thimerosal / Mertiolato è diventato una componente pericolosa della vita quotidiana.

 

Il Thimerosal è brevettato e sarebbe stato utilizzato nei vaccini a partire dal 1931.

Dr. Morris Kharash

 

27 GIUGNO 1

Venne dichiarato che il nuovo composto di mercurio, pensato per le proprietà antisettiche e antibatteriche, dovrebbe prima essere utilizzato da Eli Lilly nei vaccini e in molti prodotti da banco.

Burton, D. (2003). Mercurio in Medicina (Report Congresso E1011-30).

OTTOBRE 1929

Ottobre 1929

Eli Lilly Door

1930

1930

1930

Sommario:
Il 1930 è stato un decennio letale per l’uso del Thimerosal / Mertiolato. Prima di inizare con la  prova sul composto , gli Stati Uniti hanno iniziato a includere il thimerosal / Mertiolato, insieme con alluminio tossico, nei vaccini.

Ci sono voluti sette anni  (1937) grazie al primo studio, per testare la tossicità di questo elemento. Il test ha portato alla morte in 24 h, di tutte le cavie a cui è stato inoculato a partire da 0,1 microgrammi di miscele di thimerosal / mertiolato. Nonostante questo risultato, il Thimerosal ha continuato ad essere incluso nei farmaci da banco e in molti vaccini per l’infanzia ( che dovrebbero contenere 50 mcg di Thimerosal /25 mcg di mercurio).

1931

Oltre 70 anni dopo, la FDA potrebbe affermare davanti al Congresso che l’unico elemento sicuro del Thimerosal attraverso i “test di sicurezza” ottenuti sugli esseri umani, è stato refertato in un documento di ricerca del 1931 pubblicato ,e intitolato  “Il Mertiolato come un germicida,” da parte degli scienziati Eli Lilly WA Jamieson e HM Powell.

 

La Testimonianza al Congresso qui:

https://www.youtube.com/watch?v=tBRwOohhHuA

YOUTUBE

Powell, HM e Jamieson, WA (1931). Mertiolato come un germicida . Am. J. Hyg, 13, 296-310.

 

“Durante la fase pre-antibiotica nel 1920, la meningite era considerata mortale. In preda alla disperazione pura, il medico curante in un ospedale avendo a che fare con decine di pazienti di fronte a una morte certa da meningite, testò il  Thimerosal su circa due dozzine di pazienti.

Il Thimerosal ,iniettato per via endovenosa,non ha dato effetti collaterali apparenti.Tuttavia, il trattamento non ha avuto successo e tutti i pazienti sono morti. I maggiori scienziati del settore di quel periodo impegnati nella ricerca sul Thimerosal , hanno pubblicato un documento con breve  riferimento a questo studio:

”Il Mertiolato iniettato per via endovenosa in 22 persone. . . . queste dosi non hanno prodotto sintomi anafilattoidi o di shock”.

Nel documento, gli autori riconoscono che il Dott. KC Smithburn,  che ha curato i pazienti con meningite, non era convinto della sua efficacia:

‘effetti benefici del farmaco non sono stati sicuramente provati ‘.

Il Dott. Powell e il Dott.Jamieson hanno anche notato nel 1930 che dovrebbero essere fatti un ‘ampia gamma di test di tossicità e di pregiudizio .

 

Burton, D. (2003). Mercurio in Medicina (Report Congresso E1011-30).

I risultati disonesti degli scienziati Eli Lilly, Jamieson e Powell, sarebbero spiegati nel 2007 da Geier DA et al.  

“In primo luogo, nel loro articolo, Powell e Jamieson (1931) non sono riusciti a rivelare che i soggetti valutati da Smithburn e colleghi (1930) abbiano,avuto la meningite, (non erano in buona salute); una rivelazione che avrebbe rimesso in discussione Powell e le conclusioni di Jamieson riguardanti l’atossicità del Thimerosal. 

Va notato che Powell e Jamieson (1931) hanno fornito una tabella in cui sono stati identificati 22 soggetti iniettati con timerosal. Questi soggetti, sulla base delle informazioni fornite nella tabella, hanno ricevuto dosi massicce di mercurio attraverso la  somministrazione endovenosa di Thimerosal.

La tabella rileva che circa un terzo dei pazienti sono stati seguiti per solo 1 giorno dopo la terapia, osservando che solo un paziente è stato seguito per 62 giorni. Questo monitoraggio di 62 giorni, era troppo breve evidentemente,per discernere con precisione qualsiasi danno cronico prodotto dal mercurio, perché la tossicità del mercurio si manifesta pienamente soltanto diversi mesi dopo l’esposizione.

Lo studio è stato anche travisato e distorto per quanto riguarda i danni neurologici, i quali venivano attribuiti alla meningite in sè e non all’esposizione da Thimerosal. Inoltre, Powell e Jamieson (1931) in particolare hanno affermato che hanno valutato i pazienti e soprattutto le reazioni immediate come lo shock o anafilassi .

In secondo luogo, è anche evidente che Powell e Jamieson (1931) non sono riusciti a sottolineare i loro dati sulla tossicità (attraverso i test animali) davvero inquietanti.

In realtà, Powell e Jamieson (1931) avevano già confermato e stabilito che ” la somministrazione di dosi basse  di Thimerosal per chilogrammo di peso corporeo in diversi animali era acutamente tossica e aveva portato a un significativo numero di animali morti,in pochi giorni dall’ esposizione“. (P. 577)

WA Jamieson
HM Powell (1913)
HM Powell (1918)

1931

Il Thimerosal (mercurio)  contenuto nei vaccini,è stato per primo  usato negli Stati Uniti.

Un altro metallo tossico è l’alluminio,sempre presente nei vaccini.

1931-1938

I primi bambini con diagnosi di autismo sono nati. Una descrizione dei primi casi di autismo in seguito sarebbe stata pubblicata dalla psicologa infantile, Dott.sa Leo Kanner.

Nel 1943, con il suo  documento di ricerca “Autismo/ Disturbi del contatto affettivo” avrebbe descritto la condizione che “si differenzia così marcatamente ed unicamente da qualsiasi cosa segnalata fin’ora.”

 

Video di YouTube della  Dott.sa Leo Kanner, psicologa infantile

https://www.youtube.com/watch?v=Hr1HF6a0w40

YOUTUBE

  • Il Dott. Morris Kharasch brevettò oltre al Thimerosal,anche i fungicidi dell’ etile-mercurio.

Dal 2005 articolo UPI di Dan Olmstead, “L’era dell’autismo e gli effetti del ‘Mercurio” (http://www.upi.com/Health_News/2005/10/24/The-Age-of-Autism-Mercury-goes-to-work/UPI-88111130200544/) evince che:

‘Kharasch ha fatto degli studi pionieristici sulla “organomercurials” importanti in agricoltura (come i disinfettanti di semi) e la medicina (il mertiolato antisettico).’

 

Abbiamo chiesto a Boyd Haley, professore ed ex presidente del dipartimento di chimica presso l‘Università del Kentucky, di osservare il fungicida dell’ etile-mercurio.

‘”Tu conosci qualcosa”, ha detto Haley, controverso per la sua convinzione che il mercurio porti ad una serie di disturbi neurologici, tra cui l’autismo.

‘L’intero problema –  leggendo questi brevetti- è che il mercurio etilico non era solubile in acqua. Tutto il procedimento chimico, fatto dal Dott. Kharasch è davvero molto semplice. Egli ha unito il  mercurio etilico ad un acido organico per renderlo solubile in acqua ‘.

 

  • Il libro “Age of Autism”  e una serie di articoli da parte degli stessi autori, spiegano il legame tra l’esposizione al mercurio e l’insorgenza di autismo nei  bambini(i primi casi). Gli autori descrivono come i bambini autistici  siano venuti a contatto con gli stessi brevetti dell’etil-mercurio sviluppato dal Dr. Morris Kharasch.

 

Donald Grigio Triplett 

I primi 11 bambini con diagnosi di autismo *

* Nel suo lavoro di ricerca del 1943, il Dr. Leo Kanner identifica ogni bambino con un numero (di alias) e con un numero di caso,nei suoi lavori di ricerca.

 

DOB Nascita Nome Alias Caso n.
29 agosto 1931 Vivian Ann Murdock Virginia S. 6
3 febbraio 1932 sconosciuto  Elaine C. 2
Maggio 1932 David Newcomb Speck Alfred L. 8
8 settembre 1933 Donald Grigio Triplett Donald T. 1
30 ottobre 1933 Bridget Muncie Barbara K. 5
1935 sconosciuto Paul G. 4
23 maggio 1936 Frederick Wellman Frederick W. 2
16 Novembre 1937 John Trevett Herbert B.  7
17 novembre 1937 William Ritchey Miller Richard M. 3
19 set 1937 Lee Ruven Rosenberg John F. 10
8 agosto 1938 sconosciuto Charles N. 9
1935

E’ stata scritta una lettera dal direttore dai Servizi Biologici, Pittman-Moore, indirizzata al dottor Jamieson di Eli Lilly.

Nella lettera si afferma,” abbiamo ottenuto e segnalato la reazione locale in circa il 50 per cento dei cani iniettati con siero contenente diluizioni di Mertiolato che variano da 1 a 40.000 a 1 su 5.000. . . nessun legame tra il siero e la reazione. In altre parole, il Mertiolato è insoddisfacente come conservante per il siero destinato a circolare su cani. . . “(P. 9)

Burton, D. (2003). Mercurio in Medicina (Report Congresso E1011-30).

1937

1937

Il primo studio fu fatto sul modello animale,per  testare la tossicità documentata.Le cavie, a cui è stato inoculato 1 c.cm. delle miscele dopo 24 ore,sono tutte morte; “il primo avvelenamento da Mertiolato “(p. 962).
Cummins, SL (1937). Mertiolato nel trattamento della tubercolosi . Lancet, 230,962-963.
SL Cummins

1

1940

1940

Riassunto: La maggior parte dell’anno 1940 , è stato focalizzato sull’uso del thimerosal nei vaccini e nei farmaci da banco. Nel 1947, si è scoperta la correlazione diretta tra l’uso di polveri (per la dentizione) di mercurio, e la diagnosi di avvelenamento, chiamata anche acrodynia o “malattia rosa.” Una volta che la polvere da dentizione (mercurio-merlettato), non è stata più somministrata ai bambini , i casi di queste malattie,sono diminuiti, mostrando i gravissimi pericoli del mercurio.
È stato inoltre dimostrato che i composti di mercurio erano più tossici per le cellule dei tessuti embrionali e leucociti, che per le cellule batteriche.
Nonostante queste scoperte, il vaccino pediatrico combinato(difterite, tetano e pertosse/DTP) , contenente il thimerosal, è stato autorizzato negli Stati Uniti nel 1947.
194
  • Nel 2001 si sarebbe scoperto che l’acrodynia nell’ infanzia (malattia per l’avvelenamento da mercurio, indicata anche come la malattia rosa), potrebbe anche condividere molti degli stessi sintomi del disturbo autistico.
  • (confronto Acrodinia combinato clicca qui)

 

  • Nel loro studio pubblicato nel 2011, ( clicca di seguito per info…Antenati di malattia rosa (Infantile Acrodinia) indentified come fattore di rischio per disturbi dello spettro autistico) , i Dott.ri S. Kerrie e DW Austin, rivelano che i sopravvissuti alla malattia rosa hanno molte più probabilità di avere nipoti con DSA (disturbo dello spettro autistico).

 

1947

1947

Il vaccino combinato difterite/ tetano e pertosse  (DTP) è concesso per l’uso pediatrico negli Stati Uniti .Questo vaccino contiene Thimerosal.

1948

1948
I bambini americani sono ora tenuti a vaccinarsi contro il vaiolo, per poter frequentare la scuola.Questo vaccino non contiene Thimerosal.
1948
Gli studi comparativi in ​​vitro sull’ Mercurochrome, Metaphen e Mertiolato sulle cellule dei tessuti embrionali e cellule batteriche di Salle e Lazzaro, non possono essere ignorati.
Questi ricercatori hanno trovato che il  “Metaphen, Mertiolato e Mercurochrome”, erano 12, 35 e 262 volte, rispettivamente, più tossici per le cellule dei tessuti embrionali che per lo “Staphylococcus aureus”.

Nye e Welch, anche trovato le stesse tre composti mercuriali più tossiche per i  leucociti che per cellule batteriche. Non c’è solo l’ azione tossica diretta dei composti mercuriali sui componenti cellulari e umorali del corpo animale, ma vi è anche la possibilità di sensibilizzazione. (P. 41)


Morton, HE, Nord, L L., e Engley, FB 1948 Le azioni batteriostatica e battericida di alcuni composti mercuriali su emolitici:. In vivo e in vitro. J. Am. Med. Assoc. 136, 37-41.

 

Video intervista con Frank B. Engley, Ph.D.

https://www.youtube.com/watch?v=HtrGftY2p5Q

YOUTUBE

195

1950

1950

Riassunto: Nel 1950, il Dr. Frank Engley ha confermato che  Thimerosal è significativamente tossico per le cellule di coltura di tessuti umani, inoltre ha dimostrato che, è molto più pericoloso per le cellule sane rispetto ai  batteri.

1956
Dr. Frank Engley determina che il Thimerosal è significativamente tossico per le cellule di coltura dei tessuti umani a 10 parti per miliardo (ppb).
Engley, FB, (1956). Mercurials come disinfettanti: Valutazione di azione antimicrobica mercuriale e tossicità comparativa per le cellule dei tessuti della pelle. ( clicca qui)Soap & specialità chimiche, PGS. 199, 201, 203, 205, 223-225.
Dr. Frank Engley

“Nessuno ha mai studiato il Thimerosal, ”  – Dr. Frank Engley 2007

1960

1

1960

960

Sommario:
Il 1960 è stato un decennio di nuove ricerche, di scoperte e di idee;
il Dr. Bernard Rimland ha fondato “l‘Autism Research Institute e Autism Society of America“.

Ha messo in discussione l’idea che l’autismo sia causato da madri ,e che l’autismo sia un disturbo biologico curabile. La ricerca e la scoperta di Rimland ha aiutato molti bambini autistici a migliorare notevolmente e recuperare. In secondo luogo, si è scoperto che i vaccini per la pertosse, e quelli contenenti thimerosal erano più tossici e letali ,rispetto ai benefici da sempre affermati.

1963

1963
Il Vaccino contro il morbillo viene prima reso disponibile negli Stati Uniti. Questo vaccino non contiene Thimerosal.

1967

1967

Il Vaccino della parotite viene prima reso disponibile negli Stati Uniti. Questo vaccino non contiene Thimerosal.

1967
L‘Autism Research Institute è fondato da Dr. Bernard Rimland. Negli anni a venire, il Dr. Rimland insegnerà ai genitori che l’autismo è un disturbo biologico curabile. Molti bambini autistici ,sono notevolmente migliorati e hanno recuperato, grazie alla ricerca e all’incoraggiamento del Dr. Rimland.

Il Dr. Rimland ha anche fondato “l’Autism Society of America” nel 1965.

RIFERIMENTI

Dr. Bernard Rimland discute la sua storia con autismo (1)

Dr. Bernard Rimland discute la sua storia con autismo (2)

Dr. Bernard Rimland discute la sua storia con autismo (3)

Dr. Bernard Rimland discute la sua storia con autismo (4)

MAGGIO 1967

Maggio 1967

I Ricercatori hanno trovato,  i vaccini contro la pertosse (conservati con il 0,01% di Mertiolato) più tossici.

Un aumento della mortalità è stata osservata quando il Mertiolato è stato iniettato separatamente, prima o dopo una sospensione salina senza conservanti del vaccino contro la pertosse. ”

Nelson, EA e Gottshall, RY (1967). Tossicità migliorato per topi di Pertosse Vaccines Quando conservato con Mertiolato. Microbiologia Applicata, 15 (1967), 590-593.

1968

1968

“RhoGAM”, realizzato da “Ortho Clinical Diagnostics“, è in realtà la prima licenza per le Rho (D) immunoglobuline.

RhoGAM contiene 10,5 mcg di mercurio da thimerosal,e  sarà fornito a tutte le donne in gravidanza,e dopo il parto a conferma del Rh-negativo .

 

1969

Il vaccino contro la Rosolia viene prima reso disponibile negli Stati Uniti.
Questo vaccino non contiene Thimerosal.

 1970

Riassunto:
Nel 1970, si è scoperto che il mercurio in Thimerosal è stato in grado di penetrare facilmente le membrane intatte e attraversare la barriera  emato-encefalica e la placenta negli animali.
I rapporti hanno mostrato che 10 dei 13 bambini che sono stati trattati con il Mertiolato antisettico contenente Thimerosal, sono morti, dimostrando ulteriormente la natura altamente tossica del mercurio .
Pertanto, c’è la determinazione che il Thimerosal / Mertiolato deve essere fortemente limitato o sottratto uso ospedaliero.
1971

1971

Il vaccino con combinazione di morbillo, parotite e rosolia è reso disponibile negli Stati Uniti.

Il vaccino MMR combinazione non contiene Thimerosal.

1971
Un’altra licenza per l’ Rho (D) immunoglobuline è concesso dalla Bayer Corporation: BayRho-D. Rho (D) immunoglobuline di Bayer contiene 35 mcg. di mercurio da thimerosal. Sarà fornita alle donne in gravidanza.
1971

Takahashi, con il suo rapporto “Una migrazione pronunciata della radioattività nelle cortecce di cervello e cervelletto, in particolare nel lobo occipitale, è stato osservato nelle scimmie otto giorni dopo la ricezione del 203 cloruro di Hg-ethylmercuric “.

Ciò ha dimostrato l’accumulo preferenziale di etilmercurio nel cervello.

Questo è importante perché l’etilmercurio è prodotto dalla ripartizione del Thimerosal .

( clicca di seguito per maggiori info…..Takahashi, Tadao, et al. Time-Dependent  Distribuzione di 203Hg-composti del mercurio i n ratti e scimmie, come studiato da Whole  Corpo Autoradiografia.)

The Journal of Hygienic Chemistry 17 (2) (1971): 93-107.

1975

Gasset, con il suo Rapporto, “Somministrazione topica e sottocutanea di Thimerosal nei conigli mostra una sostanziale concentrazione di mercurio presente nel sangue e nei tessuti degli animali trattati e nella loro prole.

Il Thimerosal ha attraversato le barriere sangue-cervello e placenta“.


(Gasset, AR, Itoi, M., Ishii, Y. & Ramer, RM teratogenicità dei farmaci oftalmici. II. Teratogenicità e del tessuto accumulo di Thimerosal Archives of Ophthalmology, 93 (1975): 52-55.)

 

1977

1977
DG Fagan, con il suo rapporto, mostra che 10 su 13 neonati sono morti;  Questi bambini,sono stati trattati con l’antisettico Thimerosal,per curare ernie ombelicali.
Gli autori dello studio raccomandano:

gli antisettici mercuriali organici dovrebbero essere fortemente limitati o soppressi dall’ uso ospedaliero,poichè il mercurio penetra rapidamente le membrane intatte ed è altamente tossico“.

fonte
http://www.ashotoftruth.org/history
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Vaccino INFANRIX nel mirino. Diversi Studi scientifici

 Infanrix Hexa e Studi correlati

infanrix

Aggiornamento giugno 2016

“Combining Childhood Vaccines is Not Safe. Oggi,in uscita un articolo del Dr.Neil Z. Miller  sul “Journal of American Physicians and Surgeons” .

Potete scaricarlo direttamente cliccando il seguente link.

http://www.jpands.org/vol21no2/miller.pdf

“Iniettare più vaccini non è sicuro per i bambini. I bambini che ricevono più vaccini contemporaneamente hanno significativamente più probabilità di essere ricoverati in ospedale, di avere reazioni avverse e di arrivare persino al decesso, confronto a bambini vaccinati mediante vaccini singoli”.  Neil Z. Miller

miller.http://www.jpands.org/vol21no2/miller.pdf     

Uno studio presso review condotto dal Dipartimento di Epidemiologia, Scuola di Sanità Pubblica e Medicina Tropicale, Southern Medical University, 1838 Guangzhou North Road, Guangzhou 510515 in Cina conferma il rischio di convulsioni febbrili per il 3% dei bambini oltre i 24 mesi sottoposti a vaccinazione MMRV
  • http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0264410X15007756

Un recente rapporto sul vaccino esavalente Infanrix lo ritiene responsabile di molte morti.

Il rapporto afferma che 73 bambini sono morti da quando è stato introdotto il vaccino.  Il documento sostiene, inoltre, che queste morti in genere si sono verificate nel giro di pochi giorni dopo la vaccinazione.

È vero? Guardiamo i dati VAERS.



Non solo i dati VAERS supportano questa relazione, che va oltre le loro conclusioni. Ciò dimostra che ci sono stati 323 decessi associati alla vaccinazione Infanrix , la maggior parte di loro durante il periodo descritto nel report. Il numero di decessi associati con Infanrix ha raggiunto un picco nel 2001, quando sono stati segnalati 55 decessi. Occorre tener presente che è noto che i dati VAERS (Farmacovigilanza U.S.A.) sono sottostimati del 90%.

E per quanto riguarda l’insorgenza rapida? I pazienti realmente muoiono nel giro di pochi giorni dopo la vaccinazione?


Ancora una volta, i dati VAERS concordano con la conclusione del rapporto.  La buona notizia è che il tasso di mortalità è in calo significativo.  Come mai? Perché il vaccino è cambiato per essere meno tossico o perchè sempre più persone si rifiutano di sottoporre i propri figli alla suddetta vaccinazione?

I genitori dovrebbero anche considerare la presenza nei vaccini di ingredienti come  i coadiuvanti e conservanti , mescolati con siero.

Fonte

  • http://www.medalerts.org/analysis/archives/636

Vaccino Infanrix Hexa: documento rivela una serie di complicanze


vaccini
Vaccino Infanrix Hexa: documento rivela una sequela di complicanze

 

La società farmaceutica GlaxoSmithKline è al corrente di delicate informazioni  riguardanti la sicurezza del vaccino pediatrico Infanrix Hexa?

Un nutrito gruppo di cittadini belgi assicura che è proprio così e si rende portavoce di un’iniziativa mediatica senza precedenti, descritta nel loro articolo INFANRIX Hexa: documento riservato sconvolgente.

Infatti, è stato reso noto il contenuto di un corposo documento di 1.271 pagine  riguardanti il vaccino Infanrix Hexa, prodotto dalla società farmaceutica GlaxoSmithKline, che garantisce la produzione del vaccino. Questo rapporto confidenziale è arrivato sul tavolo di un gruppo di cittadini che, anche a seguito dei decessi dei propri figli, si sta battendo per la libertà delle vaccinazioni e di informazioni.

In questa relazione, la società GSK ha elencato minuziosamente, come richiesto dalla legge, tutte le reazioni avverse che si sono verificate dopo l’iniezione di una dose di Infanrix Hexa sul bambino, dalla febbre alla morte, indipendentemente dal fatto che l’effetto avverso fosse correlato con l’iniezione preventiva oppure no.

Il documento rivela un lungo repertorio di complicanze dove la società GSK se la canta e se la scrive da sola, affermando in modo presuntuoso che gli eventi sono considerati seri solo se corrispondono ai criteri medici stabiliti da se stessa.  Si contano 1.742 reazioni avverse, elencate in 41 paesi, inclusa l’Italia che detiene il primato con 595 segnalazioni: un record se si considera il fenomeno dell’under-reporting in Pediatria .

Dopo essermi fatto promotore, insieme a componenti di diverse associazioni nazionali,  di un esposto inoltrato alla Procura di Torino a seguito dei ritiri preventivi (leggi l’articolo “Pericolo esavalente: vaccino ritirato) che hanno interessato diversi lotti di Infanrix Hexa in 19 paesi al mondo,  credo che le autorità sanitarie competenti dovrebbero degnarsi di fornire ulteriori spiegazioni anzichè sostenere che questo vaccino é sicuro e controllatissimo.

E’ così sicuro e controllatissimo che, dal 23 Ottobre 2009 al 22 ottobre 2011, la ditta farmaceutica ha individuato numerosi dati e centinaia di referti medici che riportano reazioni avverse.

 

Qui di seguito i dati essenziali di questo rapporto: 1. Reazioni avverse in più di 40 paesi – Il documento della società GSK è basato su 1.742 referti medici internazionali inviati “spontaneamente” durante due anni. In totale, 41 paesi hanno partecipato allo studio. I rapporti raccolti provengono principalmente da Italia, Germania e Francia.

2. Milioni di dosi distribuite

– Durante il periodo, sono state iniettate 24.283.415 dosi di vaccino Infanrix Hexa. Sono tra 6 e 24 milioni i bambini che sono stati vaccinati, in numero variabile secondo il dosaggio raccomandato. Complessivamente, più di 70 milioni di dosi sono state distribuite dal lancio del vaccino nel 2000.

3. 825 casi differenti di complicazioni mediche 

– In circa trenta pagine, il documento presenta, in varie tabelle, tutte le reazioni avverse elencate nelle varie relazioni mediche redatte dopo la vaccinazione. Le reazioni avverse possono interessare tutti i sistemi e gli organi del corpo del bambino: sistema respiratorio, sistema cardiovascolare, sistema nervoso, sistema immunitario ecc.

4. Centinaia di casi gravi 

– Il documento riporta 559 casi gravi , ma solo 56 sono elencati nel documento ufficiale, in merito al vaccino Infanrix hexa. L’autismo, la morte improvvisa in culla, problemi di anemia e problemi polmonari sono elencati nelle tabelle.

5. AUTISMO

– A dispetto di coloro che si affannano ad affermare il contrario, gli eventi di Autismo compaiono più volte nelle tabelle riportate nel report [ad es. a pag. 27], ma non è chiaro come GSK giudichi questi eventi [nel caso di pag. 27 lo riporta nel gruppo dei “Mental Impairment Disorders” e lo classifica come Serious]. L’Autismo compare poi a pag. 626, 632, 756, 995, 1147, 1201, 1206.

6. Decesso di 14 bambini

– Durante il periodo in analisi, sono stati riportati 14 decessi di bambini vaccinati. La cosa sconcertante nei report sui decessi è la chiara correlazione temporale fra vaccinazione e decesso [ad es. il primo caso a pag. 1220 avvenuto 11 giorni dopo la vaccinazione, e il secondo caso ancora 11 giorni dopo la vaccinazione – morte in culla – ma in nessuno dei due è disponibile l’autopsia], mentre la GSK dichiara il contrario a sostegno della propria opinabile linea di condotta in cui gli eventi sono considerati seri solo se corrispondono ai criteri medici stabiliti da se stessa..

7. Risultati positivi

– In conclusione al documento la GSK ritiene che la tolleranza del profilo di rischio-beneficio di Infanrix Hexa continua ad essere favorevole, malgrado questa via crucis. Infine, l’azienda farmaceutica sarebbe impegnata a sostenere le autorità a monitorare attentamente le complicazioni più gravi e i decessi.

Queste informazioni riguardano principalmente i paesi interessati alla commercializzazione [un migliaio], le autorità di regolamentazione, i professionisti della salute e alcuni privati. Infatti,  è bene ricordare che la produzione di questo vaccino è effettuata anche in sub-appalto e non dobbiamo stupirci se durante il processo di lavorazione accadono episodi di contaminazione o ancor peggio permane il famigerato Thimerosal. A questo proposito la GSK si dichiara impossibilitata a rilasciare una dichiarazione scritta che confermi l’assenza totale di Thimerosal dall’Infanrix Hexa come prodotto finito, in quanto sa molto bene che è ancora utilizzato nei processi di lavorazione.

l numero di effetti collaterali gravi, identificati in questo documento riservato, è incommensurabile in aggiunta a quelli riportati nel manuale professionale per medici e farmacisti e ciò che è ancor più scandaloso è che si tengono i genitori all’oscuro di tutto, riversando su di loro la responsabilità di firmare un consenso informato alla vaccinazione ridicolo, e totalmente inadeguato, rispetto alla mole di informazioni che vengono scambiate segretamente negli uffici di questa multinazionale della malattia.

Fonte
  • http://www.informasalus.it/it/articoli/infanrix-hexa-complicanze.php

Nel ricordo della piccola Stacy Sirjacobs.

Bambina muore dopo nove vaccini in un giorno

Vaccini-baby-jacobs

La fine dello scorso anno è stato mascherato dalla tristezza per i genitori Raphaël Sirjacobs & Béatrice Dupont.

La loro bimba di nove settimane  Stacy Sirjacobs ha perso la sua lotta per la vita. Stacy è morta appena una settimana dopo le prime vaccinazioni e ha lasciato anche la sua sorella gemella Lesly .

Stacy e Lesly sono nate  prematuramente, con parto cesareo e hanno trascorso i successivi quattro giorni in una incubatrice. Stacy però aveva bisogno di rianimazione alla nascita.

I Morti vaccino sono stati segnalati in tutto il mondo a ritmo allarmante.

Nel maggio 2010 The Times of India , ha riferito che 128 morti si erano verificati durante l’anno precedente e la cifra sembrava essere in aumento ogni anno.

In seguito ad una consulenza medica i Sirjacobs, hanno deciso di far vaccinare le gemelle.

Il giorno delle vaccinazioni, Stacy, era leggermente indisposta per colpa di un raffreddore, ma il medico ha rassicurato i genitori che non c’era alcun problema nel darle le vaccinazioni.

(Vale la pena ricordare che c’é stata una morte improvvisa causata da allergia nella storia della famiglia Sirjacobs. Infatti alle gemelle era stato prescritto un supplemento di vaccino. Dopo l’iniezione, Stacy si ammalò)

Le piccole hanno ricevuto il Prevenar, un vaccino contro la meningite e polmonite, l’Infanrix Hexa, sei vaccini in uno per la difterite, tetano, poliomielite, pertosse, epatite B e Haemophilus B, e infine il Rotarix, un vaccino preventivo per la gastroenterite.

Ciò significa che questi piccoli bambini vulnerabili, hanno ricevuto ben nove vaccini in un solo giorno, vaccini che possono aver causato la morte di una di loro.

Una settimana dopo le vaccinazioni, Stacy è entrata in uno stato di malessere con febbre a 40 gradi C. I suoi genitori hanno deciso di somministrarle il Perdolan per abbassare la febbre. Visto che la figlia non si riprendeva, hanno chiamato l’ospedale che gli consigliò di portarla da loro.

Una volta all’ospedale, il personale medico ha diagnosticato a Stacy una leggera infezione toracica e un infezione nel sangue e disse ai suoi genitori di non preoccuparsi in quanto lo stato era “non grave”. In seguito a Stacy è stato poi dato il farmaco tramite flebo e tenuta in osservazione.

Il padre di Stacy ha dichiarato  che tutti i collegamenti ai vaccini sono stati fortemente negati. Nonostante Stacy avesse un battito di 200-230 battiti al minuto il pediatra disse che lei stava bene e che era probabilmente affetta da gastroenterite (una malattia a cui la piccola era stata vaccinata!).

La coppia, preoccupata, decise di non lasciare sola la figlia e così rimasero al suo capezzale. Durante la serata informarono l’infermiera che la figlia aveva la diarrea, ma con loro stupore, gli fu detto di lasciarla dormire e cambiarla quando si sarebbe svegliata.

Durante la notte,Stacy ha continuato a soffrire di ‘diarrea anormale e nonostante le suppliche dei genitori, l’infermiera ha rifiutato di fare qualsiasi cosa, nonostante, da questo momento, Stacy era in evidente difficoltà. Il padre afferma che tutto fu riferito al personale infermieristico e che Stacy era coperta da piccole macchie rosse e aveva difficoltà a respirare.

Secondo il padre, le cartelle cliniche di Stacy accertano che alle 19.45 un medico telefonò ad un superiore per chiedere il permesso di farle una puntura lombare e mettere la piccolina sotto antibiotico Ampire intanto che aspettavano i risultati. L’autorizzazione fu negata e Stacy morì poco tempo dopo.

Il padre di Stacy: Alle 23, l’infermiera telefonò al pediatra per informarlo che la piccola Stacy stava peggiorando. Alle 23:45 tenta di rianimarla. In quel momento veniamo informati che la bambina non respira più autonomamente e ci viene chiesto di lasciare la stanza. Sono passate tre ore, durante le quali è stato fatto di tutto per rianimare la neonata, che viene dichiarata morta alle 03:00. In realtà, il cuore di Stacy cessò di battere a mezzanotte.”

Il pediatra ci spiegò che la piccola era morta di sepsi e meningite, ma per fare una tale diagnosi avrebbe dovuto fare una puntura lombare che invece non fu eseguita.“

La morte di Stacy è stata registrata come: causata da meningite.

E’ interessante ed estremamente triste che questa bambina sia morta a causa di una malattia a cui è stata vaccinata appena una settimana prima di morire.

Le vaccinazioni vengono somministrate in base all’età ma a Stacy vennero somministrati quelli di routine nonostante tutto.

I genitori di Stacy sono così indignati da ciò che hanno scoperto dopo la morte della loro bambina, che stanno chiedendo al mondo di unirsi alla loro protesta.

Affermano: “Siamo i genitori di Stacy; Stacy morì una settimana dopo il suo primo vaccino; stiamo organizzando un evento mondiale in onore di Stacy e di tutte le altre vittime da vaccino di tutto il mondo. Preghiamo ogni cittadino, di ogni paese, di scendere in piazza, nelle loro città, nei paesi, nei villaggi, ovunque: le cose devono cambiare, adesso!

I decessi da vaccino sono stati segnalati in tutto il mondo ad un ritmo allarmante. Nel maggio 2010, ‘The Times of India’ ha riferito che per colpa dei vaccini si erano registrate 128 morti durante l’anno precedente e la cifra è destinata ad aumentare anno per anno. Il rapporto ha suggerito che il governo indiano stia insabbiando le morti da vaccino.

Nel marzo 2011, Neil Z. Miller ha scritto che negli USA più di 2.000 bambini sono morti dopo aver ricevuto il Pneumococco e l’Hib, eppure nulla è stato fatto. Ha riferito che, mentre questi vaccini sono stati sospesi in Giappone dopo soli quattro morti, la notizia di oltre 2000 decessi negli Stati Uniti è stata a malapena riportata. Secondo Miller, Paul Offit aveva chiamato le autorità giapponesi dicendo che i bambini probabilmente, erano morti di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome).

Paul Offit, ha supportato l’industria del vaccino affermando che“il Ministero della Salute giapponese è stato sciocco a sospendere i programmi Hib e Pneumococco”. Offit pensa che le morti sono state probabilmente causate dalla SIDS, o da condizioni di base, o da qualcos’altro – tutto, tranne i vaccini. Spesso, i bambini si ammalano e muoiono per caso.

Ma a maggio 2011, un interessante articolo di uno studio pubblicato sul ‘Journal of Human and Experimental Toxicology’, afferma che i paesi che hanno somministrato il maggior numero di vaccini durante il primo anno di vita vissuta ha i più alti tassi di mortalità infantile.

Ma questa non è una novità. Molti studi hanno affermato che i vaccini sono causa di morte per i bambini.

Lo studio Pourcyrous, è stato il primo studio ad esaminare l’impatto delle multi-vaccinazioni sul cervello immaturo. È evidente dai risultati di questo studio che più vaccini un bambino prende, maggiore è l’impatto che i vaccini hanno sul cervello del bambino.

Massroor Pourcyrous, MD, Sheldon B. Korones, MD, Kristopher L. Arheart, PeD, Henrietta S. Bada, hanno studiato 239 neonati divisi tra chi ha preso un singolo vaccino e chi ha preso vaccini multipli. I risultati sono i seguenti:

  • L’innalzamento anomalo del livello di CRP si è verificato nel 85% dei neonati a cui sono stati somministrati vaccini multipli e fino al 70% a quelli di un unico vaccino. Complessivamente, il 16% dei bambini ha avuto eventi cardiorespiratori associati al vaccino entro le 48 ore post-immunizzazione. All’analisi di regressione logistica, i valori di CRP anormali sono stati associati all’assunzione di vaccini multipli (OR, 15.77, IC 95% 5,10-48,77), insieme ad una grave emorragia intraventricolare (IVH) (OR, 2,28, 95% CI 1,02-5,13). Gli eventi cardiorespiratori sono stati associati alle iniezioni multiple (OR 3,62, IC 95% 0,99-13,25), e con un significatio reflusso gastroesofageo (GER) (OR 4,76, IC 95% 1,22-18,52).

Questo studio ha avuto così grande impatto che è ora citato negli articoli e nei libri sulle reazioni avverse ai vaccini e alla SIDS di tutto il mondo.

FONTE E CORRELATI

  • http://vactruth.com/2012/01/19/baby-dies-after-first-shots/
  • http://luniversovibra.altervista.org/bambina-muore-dopo-aver-ricevuto-nove-vaccini-in-un-solo-giorno/
  • http://nucbatchem.wordpress.com/2013/10/11/bambino-muore-dopo-nove-vaccini-in-un-giorno/

STUDI SCIENTIFICI CONDOTTI

VACCINO D.T.P. tasso di aumento mortalità nelle ragazze

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=Early+diphtheria-tetanus–

.18 Giugno 2013 

Marcatori di Celiachia e Gluten Sensitivity in bambini con autismo

http://www.plosone.org/article/info%253adoi%252f10.1371%252fjournal.pone.0066155

.10 Maggio 2013

AUTISMO E TERAPIA DIETETICA: CASE REPORT E REVISIONE DELLA LETTERATURA

CADE UN ALTRO FONDAMENTO DEI NOSTRI DETRATTORI; LE PROBLEMATICHE NEUROLOGICHE E GASTROINTESTINALI POSSONO MIGLIORARE IN SEGUITO AD UNA DIETA PRIVATIVA DI GLUTINE E CASEINA.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23666039/

.VACCINO-AUTISMO

31 Gennaio 2013 Identificazione del profilo unico di espressione genica in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico regressivo (ASD) e ileocolite. I sintomi gastrointestinali sono comuni nei bambini con disturbo dello spettro autistico (ASD) e sono spesso associati a processi infiammatori della mucosa dell’intestino tenue e crasso. 

  • http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0058058

.2012  I dati empirici confermano sintomi autistici relativi a alluminio ed esposizione di paracetamolo.  L’incidenza dell’Autismo è in aumento in modo allarmante, e fattori ambientali sono sempre più sospettati di avere un ruolo in questo aumento. Il lavoro analizza modelli di frequenza di parole nel sistema Vaccine Adverse Events USA Segnalazione CDC (VAERS). I risultati forniscono una forte evidenza sostegno di un legame tra autismo e l’alluminio nei vaccini. Una revisione della letteratura mostra un ulteriore sostegno alla tossicità dell’alluminio nella fisiologia umana. I dati VAERS sull’autismo mostrano come questo è andato costantemente aumentando, alla fine del secolo scorso, in un periodo in cui il mercurio è stato in fase di esaurimento, sostituito da un aumento dell’adiuvante a base di alluminio. 

  • http://www.mdpi.com/1099-4300/14/11/2227

.8 Agosto 2012 Pediatrics.  “Condizioni Gastrointestinali nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico: Sviluppare di un programma di ricerca”

  • http://pediatrics.aappublications.org/content/130/Supplement_2/S160.ful

2011 Una associazione positiva tra prevalenza di autismo e vaccinazione tra la popolazione infantile degli Stati Uniti.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21623535

 STUDI PUB MED DIMOSTRANO UN LEGAME TRA VACCINI E AUTISMO

  • http://www.examiner.com/article/scientific-evidence-15-pubmed-studies-show-a-link-between-vaccines-autism

Luglio 2012 Autoimmunità dopo vaccino contro l’epatite B, sindrome indotta da adiuvanti “(ASIA): analisi di 93 casi.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22235045

Febbraio 2010 Vaccini e Malattie autoimmuni

  • http://www.discoverymedicine.com/Hedi-Orbach/2010/02/04/vaccines-and-autoimmune-diseases-of-the-adult/

Vaccinazione- pseudolinfoma cutanea.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15793512

DNA- vitiligine

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21152572

VACCINO MPR AUTISMO 2002

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12145534

RICERCA STUDI SCIENTIFICI VACCINO HPV PAPILLOMA VIRUS

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23078778

VACCINI E  ALLUMINIO

 23 Aprile 2013 Alluminio nel sistema nervoso centrale (CNS): tossicità nell’uomo e negli animali, adiuvanti di vaccini, e autoimmunità.

Nei bambini piccoli, una correlazione altamente significativa esiste tra il numero dei vaccini pediatrici somministrati contenenti l’adiuvante alluminio e il tasso di disturbi dello spettro autistico. Molte delle caratteristiche di neurotossicità indotta dall’alluminio possono sorgere, in parte, da reazioni autoimmuni, come parte della sindrome ASIA.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23609067

Tossicità dei vaccini in età pediatrica

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22235057

Sovraccarico di alluminio dopo 5 anni in biopsia cutanea in seguito a una vaccinazione con pseudolinfoma sottocutanea.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22425036

Adiuvanti in alluminio contribuiscono alla crescente prevalenza di autismo?

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22099159

Adiuvanti di alluminio: sono sicuri?

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21568886

 Uno studio comet test rivela che l’alluminio induce danno al DNA e inibisce la riparazione di radiazioni lesioni indotte nei linfociti del sangue periferico.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16139969

29 Gennaio, 2012. Un nuovo studio canadese dei meccanismi di tossicità adiuvante dell’alluminio nei pazienti pediatrici conferma che le sfide del sistema immunitario durante il primo sviluppo, compresi quelli indotti dal vaccino, possono portare ad alterazioni permanenti dannose del cervello e la funzione del sistema immunitario

  • http://www.prweb.com/releases/2012/1/prweb9146755.htm

21 Febbraio 2012 Meccanismi di tossicità adiuvante alluminio e autoimmunità nella popolazione pediatrica.

“Secondo la US Food and Drug Administration, la valutazione della sicurezza dei vaccini spesso non include studi di tossicità adeguati…. Nel loro insieme, queste osservazioni plausibili sollevano preoccupazioni circa la sicurezza complessiva degli attuali programmi di vaccinazione infantile” ” In sintesi, le evidenze della ricerca dimostra che le preoccupazioni crescenti circa le pratiche di vaccinazione in atto può infatti essere giustificata. Perché i bambini possono essere più a rischio di complicanze indotte vaccino, una valutazione rigorosa delle correlate al vaccino impatti negativi per la salute nella popolazione pediatrica è urgente”.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22235057

 09 Settembre 2011 L’alluminio sta diventando il nuovo mercurio, contenuto in molti vaccini, DTP, Prevenar, Epatite B, Epatite A, Gardasil e tutti e DTaP combinati, Tdap, Hib e vaccini contro l’Epatite.

Con un calcolo trascurato dagli scienziati del CDC si scopre che ai bambini venivano iniettati un massimo di 62,5 mg di mercurio. L’alluminio è stato collegato ad un lungo elenco di disturbi neurologici e complicazioni cerebrali. Se non ci sono valori di riferimento di laboratorio, come si scopre la tossicità? Attualmente il maggior problema del vaccino esavalente è il contenuto di alluminio.

  • http://pediatrics.aappublications.org/content/early/2011/11/30/peds.2010-3481.abstract?papetoc

Oligoelementi tossici nei capelli dei bambini con autismo

  • http://aut.sagepub.com/content/9/3/290.short
  • http://www.whale.to/vaccine/aluminum666.html

Alluminio-adiuvati transitoriamente aumentare i livelli di alluminio nel tessuto cerebrale Murine

  • http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1600-0773.1992.tb00471.x/abstract

S.I.D.S.

UNO STUDIO ITALIANO PUBBLICATO SU PUB MED ATTESTA L’INCIDENZA DELLA PRIMA VACCINAZIONE ESAVALENTE NEI CASI DI S.I.D.S. ovvero Sudden Infant Death Syndrome (sindrome da morte in culla). In particolare si legge:

“L’aumento del rischio è limitata alla prima dose (RR = 2,2, 95% CI 1,1-4,4), mentre nessun aumento è stato osservato per le dosi secondo e terzo combinati”.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21298113

Tasso di mortalità infantile regredito contro il numero di dosi di vaccino somministrati di routine: C’è una tossicità biochimica o sinergica?

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3170075/

TENDENZE RELATIVE A RICOVERI E MORTALITA’ TRA I NEONATI PER NUMERO DI DOSI DI VACCINO ED ETA’ IN BASE AL VACCINE ADVERSE EVENT REPORTING SYSTEM (VAERS), 1990-2010

“I nostri risultati mostrano una correlazione positiva tra il numero di dosi di vaccino somministrate e la percentuale di ricoveri ospedalieri e di decessi. Dal momento che i vaccini sono dati a milioni di bambini ogni anno, è assolutamente necessario che le autorità sanitarie abbiano dati scientifici provenienti da studi di tossicità sinergica su tutte le combinazioni di vaccini che i bambini potrebbero ricevere. Trovare il modo per aumentare la sicurezza del vaccino dovrebbe essere la massima priorità

  • http://het.sagepub.com/content/31/10/1012.full

La presente revisione riassume i dati sugli eventi avversi neurologici dopo la vaccinazione in relazione alla intensità, il tempo di insorgenza, tenendo conto dei meccanismi immunologici. (Revisione Studio Polionia 2012)

  • http://progress.umb.edu.pl/sites/progress.umb.edu.pl/files/129-141.pdf

Bibliografia R. Gava, Le vaccinazioni pediatriche, Salus Infirmorum.SUDDEN INFANT DEATH SYNDROME (SIDS)

Nessun bambino con eczema atopico o altri problemi della pelle dovrebbe essere vaccinato.

  • http://pediatrics.aappublications.org/content/22/2/259

VACCINO D.T.P. tasso di aumento mortalità nelle ragazze

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=Early+diphtheria-tetanus-
  • http://adc.bmj.com/content/early/2012/02/13/archdischild-2011-300646.full

 Studio meningite asettica 

  • http://wwwnc.cdc.gov/eid/article/18/11/12-0090_article.htm
  • http://www.cdc.gov/vaccinesafety/vaccines/mmrv/vsd_mmrv_safetystudy.html

VAIOLO

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9027132

Ricerche scientifiche condannano i vaccini

  •  http://www.tuttosteopatia.it/canali/op/intossicazioni-3/ricerche-scientifiche-condannano-i-vaccini/

Prima di vaccinare i vostri figli – Raccolta di 200 studi scientifici

  • http://www.omeopatianet.it/index.php/vaccinazioni-mainmenu-114/805-prima-di-vaccinare-i-vostri-figli-raccolta-di-200-studi-scientifici
Copertura?
In realtà la copertura anticorporale della vaccinazione esavalente infanrix Hexa nei 5 anni successivi al ciclo primario cala notevolmente.
EFFETTIVA DURATA?
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25483640
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IL SISTEMA IMMUNITARIO

 

IL SISTEMA IMMUNITARIO.  LE INFEZIONI, LE INFIAMMAZIONI, LE ALLERGIE. BATTERI, VIRUS, PROTOZOI, FUNGHI.

 

Sistema immunitario : tutte le informazioni .

“Il maggior mistero della medicina” disse una volta un celebre medico, “non è la malattia, ma la salute”.

Cosa è un’infezione? Questo termine significa in breve che i germi negativi stanno lanciando un’offensiva all’organismo umano.

I principali tipi di agenti infettivi sono i batteri, i virus e i protozooi.

Ogni giorno il nostro corpo è invaso da miliardi di germi, molti dei quali possono provocare malattie e perfino la morte.

Sistema Immunitario

batteri, benché li raffigurino come “animaletti”, in realtà sono come delle “piante” di un’unica cellula, le più primitive fra le vegetazioni della Terra; attraverso milioni di anni l’hanno invasa e si sono adattate a forme superiori di vita.

Alcune varietà hanno persino imparato a convivere con gli animali e con l’uomo.

Il nostro intestino per esempio, brulica di una fantastica popolazione d’utili abitanti microbici, alcuni dei quali fabbricano vitamine che ci sono necessarie.

Immaginate di srotolare, aprire e distendere i 9 metri di tubo digerente che collegano la bocca e l’ano, microvilli compresi : otterrete una superficie di oltre 300 metri quadri; in condizioni normali questa superficie è piena di anfratti e qui prendono dimora microrganismi di ogni specie : batteri, protozoi, funghi, archea, virus e perfino vermi, collettivamente chiamati “microbiota“.

Oltre la metà della massa delle feci è composta da microbi morti.

Nell’adattarsi all’uomo, molti batteri diventano altamente specifici.

Virus

germi che causano la meningite possono essere relativamente innocui nella gola, ma diventano distruttori feroci dei tessuti cerebrali e del midollo spinale.

Un comune streptococco è un pacifico abitante della bocca, ma, se riesce ad arrivare al cuore, può provocare una infezione che prima dell’avvento della penicillina era mortale nel 100% dei casi.

Alcuni batteri possono far danno quasi dovunque capitino.

Così lo strafilococco causa foruncoli sulla pelle, una grave infezione nei polmoni, un tipo mortale di meningite nel cervello e l’avvelenamento del sangue.

Le tossine prodotte dai batteri sono chimicamente simili ai veleni dei serpenti e alcune di esse sono incredibilmente letali.

La tossina del botulino, il micidiale batterio delle intossicazioni alimentari, è tra le sostanze più velenose della Terra : ne bastano 85 milionesimi di grammo per uccidere un uomo.

Talvolta i batteri uccidono causando danni di carattere  meccanico.

Nella polmonite per esempio s’insediano nelle minuscole sacche d’aria all’interno dei polmoni, che sono ideali per la riproduzione.

Il polmone che di solito è spugnoso, diventa più duro e poco cedevole. Se le sacche d’aria colmate sono molte, la vittima soffoca.

Di fronte alle minacce batteriche, il corpo dispone di tutta una varietà di misure difensive.

Per ciascuna tossina secreta dai microbi, l’organismo fabbrica un’antitossina che agisce come una sostanza chimica neutralizzante.

virus, che sono diffusi quasi quanto lo sono i batteri, sono immensamente più piccoli. Non sono visibili con i microscopi ottici.

Sono giustamente definiti sostanze chimiche viventi e sembrano occupare un posto di transizione fra le cose vive e quelle non vive.

Alcuni possono essere cristallizzati e conservati in bottiglie, dove rimangono quiescenti per anni.

Poi, a contatto con tessuti vivi, cominciano a riprodursi, dando origine ai più svariati malanni : poliomelite, febbre gialla, morbillo, orecchioni, influenza, raffreddore.

Mentre i batteri ci minacciano con i veleni che fabbricano, i virus attaccano direttamente le cellule dell’organismo.

Una volta dentro cominciano a consumare l’alimento che avrebbe dovuto nutrire la cellula.

I virus si riproducono con una velocità prodigiosa divorando tutto e poi abbandonano la cellula morta o moribonda per andare all’assalto di un’altra.

Dato il loro modo d’attacco, i virus hanno un enorme vantaggio sui batteri.

Vivendo all’interno della cellula, sono largamente immuni dalla controffensiva delle forze protettive naturali dell’organismo, così come da quella degli antibiotici o dei sulfamidici.

Ma quando migrano da una cellula all’altra possono essere attaccati dagli anticorpi circolanti nel sangue.

I virus fanno paura perché sono rapidi, imprevedibili e implacabili.

Si sa come funzionano, come agiscono, si cerca il modo per combatterli per impedirne la diffusione ma a volte qualcosa sfugge.

Sono microscopici e possono celarsi ovunque, possono colpire chiunque senza distinzioni.

La scienza dibatte ancora sulla loro natura : animali, vegetali o qualcosa di altro?

Sono parassiti perfetti, anzi parassiti “obbligati”, nel senso che se non lo fossero non potrebbero esistere.

Contagiare è la loro missione, propagarsi fino alla distruzione dell’ospite è il loro scopo.

Ovviamente non vi è niente di “cosciente” ma solo attrazioni chimiche, processi biologici del tutto personalizzati che li portano a preferire un ospite piuttosto che un altro, una cellula particolare, un ambiente di elezione.

I virus più pericolosi del mondo sono quelli dell’Ebola (estremamente aggressivo per l’uomo, causa una febbre emorragica a volte mortale, contagio per contatto diretto con fluidi corporei infetti o sangue, focolai soprattutto in Africa;non può facilmente sfuggire al controllo perché il suo tempo di azione è cortissimo) e quello della febbre congo-crimea (febbre virale emorragica trasmesso soprattutto attraverso la puntura di zecche infette). Ambedue con poche cure, soprattutto sintomatiche.

Ci sono anche la Febbre gialla (trasmesso da zanzare infette, attacca soprattutto le cellule del fegato, diffuso soprattutto in Africa e Sud America), la Febbre di Marburg (filovirus responsabile di una febbre emorragica a elevata mortalità; le manifestazioni emorragiche compaiono dopo il quinto giorno di malattia, seguita dalla morte, non esiste neanche qui una cura), l’Influenza (malattia infettiva caratterizzata da sintomi sistemici comuni a molte altre malattie virali come febbre, malessere, cefalea, dolori vari; l’esordio è brusco e può indebolire soggetti già a rischio; il pericolo più grande è la sua velocità di trasmissione, generando quindi il timore che si sviluppi un virus nuovo attraverso una mutazione di uno già esistente : se il tasso di mortalità fosse invece alto, l’epidemia avrebbe a disposizione parecchio tempo per propagarsi e prima che venga approntato un vaccino),  la Sars (o sindrome acuta respiratoria severe, una forma atipica di polmonite ed è mortale nel 15% dei casi, si propaga attraverso l’aria come una normale influenza. E’ facile da contrarre per via della diffusione attraverso l’aria e i sintomi iniziali sono simili a quelli dell’influenza).

Tutti i virus che ci aggrediscono si sono evoluti negli animali, prima di arrivare a colpire l’Uomo.

Oltre ai virus che possono essere aggressivi per l’Uomo esiste anche il pericolo delle mutazioni : un microrganismo che ha sempre colpito una determinata specie e che, a causa di una naturale evoluzione, si trasforma in una minaccia anche per la nostra.

E’ il caso della temuta influenza aviaria.

I virus sono cento volte più piccoli di una cellula e, a differenza di altri organismi biologici, non possiedono tutte le strutture biochimiche e biosintetiche necessarie per riprodursi.

Ovvero se un virus non trova tutti gli elementi di cui ha bisogno all’esterno, non potrà mai generare copie di se stesso.

Questi prodotti li trova nelle cellule di altri organismi, da cui viene attratto per mezzo di una sorta di affinità chimica : una volta penetrato nella cellula e rifornito dalla materia per riprodursi, il virus genera innumerevoli copie di se stesso che si diffondono nell’organismo contaminando altre cellule.

Un microrganismo così semplice che genera miliardi di copie di se stesso in poco tempo, ha un potenziale evolutivo molto elevato.

Mentre una coppia di esseri umani genera un numero limitato di figli nell’arco della sua vita, un virus ne genera miliardi .

Così può succedere che una di queste mutazioni abbia caratteristiche diverse dal progenitori originale.

La più temibile è che cambi l’affinità chimica : prima questi virus erano attratti soltanto da cellule di una determinata specie, come per esempio quella degli uccelli, adesso sono attratte anche da altre specie come quella umana.

Un errore piuttosto grande potrebbe diventare vantaggioso per il virus e temibile per noi : potrebbe infatti generare una specie in grado di infettare anche cellule diverse dai soliti ospiti.

E così si comprende il concetto del virus dell’influenza che ogni anno presenta appunto variazioni di sé.

Il vaccino solitamente è l’unica arma efficace per sconfiggere un virus : si prende un esemplare del virus che vogliamo combattere, lo si fa a pezzi o comunque lo si rende abbastanza innocuo per non nuocere all’organismo ospite, ma abbastanza attivo per destare le difese immunitarie e lo si inietta nell’individuo.

Le difese dell’organismo sono capaci di combattere gli agenti patogeni ma hanno bisogno di tempo per attivarsi.

protozoi, la terza grande classe di agenti d’infezione, sono minuscoli animaletti monocellulari : alcuni hanno perfino rudimentali apparati digestivi e di riproduzione.Provocano malattie come la malattia del sonno, la malaria, la dissenteria amebica.

Il più semplice è l’ameba che non ha lo scheletro e muta continuamente forma. Si sposta e assume il cibo emettendo prolungamenti irregolari dotati di lenti movimenti, capaci di rientrare nel suo corpo.

Generalmente l’organismo combatte i protozoi in maniera simile a quello con cui si difende dai batteri e dai virus.

Tali misure difensive però non sono altrettanto efficaci, e le malattie da protozoi tendono a persistere per anni.

funghi o miceti invece sono creature si trovano a metà tra il regno animale e quello vegetale.

Ve ne sono di varie dimensioni, e tutti si comportano da parassiti nei confronti di animali o vegetali.

Le infezioni da essi provocate (dette micotiche), si trasmettono facilmente da persona a persona, per contatto diretto o attraverso indumenti od oggetti.

Il genere umano è riuscito a sopravvivere a dispetto del continuo attacco di quest’orda di nemici, grazie ai pronti e meravigliosi meccanismi di difesa dell’organismo, che si sono evoluti attraverso i millenni.



La nostra salute è protetta da una serie ingegnosa di difese, disposte in profondità, come le linee successive di un esercito, trincerato per respingere l’invasore.

Il sistema immunitario protegge il corpo dall’invasione degli organismi o molecole (agenti patogeni) che possono causare le malattie.

Il sistema immunitario deve essere in in grado di riconoscere in ogni momento ciò che è estraneo all’organismo e di innescare un’immediata risposta contro le sostanze penetrate all’interno del corpo.

Di tutte le meraviglie della vita, tra quelle che desta maggior ammirazione è la capacità dell’organismo di rinnovarsi, di riparare i danni subiti e di continuare a vivere.

Le prime barriere che il corpo offre ad eventuali germi invasori sono:

  • La pelle, che crea una barriera insuperabile per molti agenti patogeni.
  • Le membrane mucose che rivestono il tratto respiratorio, digestivo, urinario e genitale.
  • Le ciglia, presenti in molte membrane, che allontanano le particelle arrivate con l’aria.
  • Le secrezioni organiche che contengono enzimi in grado di distruggere i batteri.

Supponiamo per esempio, che una particella di polvere carica di microbi penetri nell’occhio.

Con tutta probabilità non c’è nessun motivo di preoccuparsi.

La superficie del globo oculare è costantemente bagnata di liquido lacrimale, il quale contiene un antisettico, detto lisozima, che uccide i batteri.

Il lisozima è così potente che una sola lacrima diluita in due litri d’acqua può ancora distruggere almeno una specie di germi.

Anche la nostra pelle nuda ha una considerevole azione germicida.

Le allergie, sono invece delle risposte non appropriate del sistema immunitario, vengono considerate come il risultato dell’attivazione dei mastociti che hanno riconosciuto un nemico. In questo caso essi liberano l’istamina, scatenano i sintomi ben noti: eruzioni cutanee, nasi arrossati, occhi che prudono, tosse e respirazione affannosa.

La reazione allergica viene generalmente attivata da sostanze esterne definite allergeni, tra esse troviamo: polline, polvere, insetti o animali, peli di animali, ecc.

Ogni volta che ci facciamo un taglietto con il rasoio o sbucciando la frutta, s’inizia un lavoro di costruzione molto più complicato di quello d’innalzare un grattacielo.

Noi consideriamo questo potere rigenerativo come cosa naturale; se non ci fosse, la chirurgia non potrebbe esistere : la più piccola ferita potrebbe condurre alla morte.

Il processo infiammatorio comincia quando varie sostanze chimiche sono prodotte nella sede d’una invasione di germi dagli invasori stessi, mentre le cellule lese dell’organismo si difendono.

Queste sostanze chimiche trasudano in tutte le direzioni fino a raggiungere i vasi sanguigni più vicini.

Qui esse provocano il rilassamento delle pareti vasali, il che permette la fuoriuscita del plasma, ossia della parte acquosa del sangue.

Al plasma si accompagnano i globuli bianchi del sangue, cioè i leucociti, e varie sostanze chimiche che frenano lo sviluppo dei germi.

Leucociti

I leucociti sono una delle nostre difese più curiose ed efficaci.

In apparenza essi sono simili all’ameba e come l’ameba possono spostarsi da un punto all’altro del corpo.

I leucociti sono attratti come una calamita verso la sede di un’invasione batterica.

Quand’essi la raggiungono, ingoiano tutte le particelle estranee che vi trovano.

Ci sono altri fattori connessi all’infiammazione che aiutano i leucociti nella loro opera.

Nel plasma sanguigno c’è una sostanza chimica detta leucociti che si solidifica rapidamente in una trama di fili.

Questa, con altre sostanze del plasma e con i leucociti, forma una barriera intorno al campo di battaglia, prendendo in trappola i germi in modo che l’infezione venga localizzata.

Foruncoli ed ascessi sono esempi tipici del modo in cui la formazione di questa barriera protegge il resto dell’organismo dall’invasione dei germi.

Anche questo è un meccanismo provvidenziale con il quale il corpo umano si difende.

Che cosa è ciò che chiamiamo “pus“?

Si tratta dei residui morti dei globuli bianchi accorsi a combattere i batteri e periti nella lotta.

Formano così uno sbarramento difensivo fra i batteri che attaccano da un lato e il circolo sanguigno dall’altro.

Quasi tutti i casi di appendicite sarebbero letali se la Natura no erigesse questa barriera attorno all’appendice malata, per circoscrivere l’infiammazione fino all’intervento del chirurgo.

Mentre avviene la mobilitazione dei leucociti, il midollo osseo è posto in allarme e accelera la produzione di nuove riserve di leucociti.

Se i leucociti non possono completare l’opera di rastrellamento dei germi, a loro si aggiungono cellule di maggiori dimensioni (ma sempre microscopiche) chiamate macrofagi.

Questi possono ingoiare non soltanto i batteri, ma anche i leucociti che albergano batteri.

L’organismo ha bisogno di un mezzo per liberarsi dei germi dopo che sono stati ingoiati e per eliminare altri prodotti di rifiuto.

A questo scopo i tessuti sono drenati da una rete di canali detta sistema linfatico.

Leucociti, macrofagi e particelle invadenti entrano nei vasi di questa rete e sono portati dal liquido linfatico ai nodi linfatici regionali, ossia alle ghiandole linfatiche situate in punti strategici dell’organismo.

Il liquido linfatico fluisce da un nodo all’altro finché raggiunge quelli situati nel collo, dove è scaricato nella corrente sanguigna.

A questo punto in genere tutti i germi sono già stati filtrati.

Tuttavia dopo una malattia i germi possono sopravvivere nei nodi linfatici per giorni e settimane; le ghiandole del collo sono le ultime barriere che impediscono ai germi di raggiungere la corrente sanguigna, e la loro sopravvivenza spiega perché queste ghiandole rimangono talvolta gonfie e dolenti anche dopo la scomparsa degli altri sintomi.

Anche se alcuni germi riescono a raggiungere la corrente sanguigna, un’altra linea di difesa li attende : il midollo osseo, il fegato, la milza e qualche altro organo minore contengono una moltitudine di macrofagi  che espurgano dal sangue le particelle invadenti.

In che modo i leucociti e i macrofagi riescono a distinguere i germi invasori e le altre particelle dalle cellule e dalle molecole proprie dell’organismo?

Il nostro corpo è munito di un sistema di identificazione che “etichetta” le particelle invadenti.

Queste etichette che si attaccano agli invasori si chiamano anticorpi.

I leucociti e i macrofagi cercano e divorano quasi tutte le particelle che incontrano ma quelle che essi cercano e divorano con la massima voracità sono quelle alle quali gli anticorpi hanno apposto l’etichetta di invasori.

Molte guarigioni da un’infezione sono da attribuire in gran parte all’azione degli anticorpi.

Chi per esempio non ha mai avuto la scarlattina è privo di anticorpi adatti agli streptococchi che causano questa malattia.

Però alcuni giorni i germi continueranno forse a moltiplicarsi e il malato starà sempre peggio ma una volta che la produzione degli anticorpi sarà avviata in pieno, gli anticorpi accorreranno in quantità, si attaccheranno agli streptococchi della scarlattina e questi cadranno preda dei voraci leucociti e dei macrofagi e la guarigione avrà inizio.

Sono soprattutto gli anticorpi che ci rendono immuni da altri attacchi di molte malattie comuni.

La prima volta che si è colpiti da una malattia come la scarlattina o il morbillo, le fabbriche di anticorpi richiedono molti giorni per imparare a produrre il tipo giusto.

Tuttavia, una volta che l’abbiano imparato, la produzione può cominciare molto rapidamente e, entro poche ore dall’entrata di qualche migliaio di germi, potranno essere prodotte grandi quantità di anticorpi del tipo desiderato.

anticorpi

Così la seconda e le successive invasioni di un particolare tipo di germe sono spesso debellate prima ancora che si possa sospettare di essere stati infettati.

Gli anticorpi che circolano nel sangue si trovano per lo più in quella parte del plasma sanguigno detta gammaglobulina.

Questa sostanza ricca di anticorpi può essere estratta dal sangue dei donatori e conservata per lunghi periodi.

Quando è attaccato da tossine (sostanze velenose prodotte da germi) l’organismo produce antitossine, cioè anticorpi specifici.

E, come ci si può immunizzare contro le malattie da virus , ci si può immunizzare contro le tossine di malattie come la difterite e il tetano, mediante iniezioni di tossine denaturate, dette tossoidi.

Anche coloro che morivano di fame nei campi di concentramento della seconda guerra mondiale conservavano il potere di cicatrizzazione.

Tutto il materiale necessario al processo di cicatrizzazione è fornito mediante la demolizione di tessuti d’altre parti del corpo.

Così il tessuto muscolare si disgrega per trasformarsi in amminoacidi, che andranno a formare i nuovi tessuti nella guarigione della ferita.

Questo è il motivo per cui i feriti gravi deperiscono. La ferita si riempie gradatamente di tessuto di granulazione, un materiale rosso, spugnoso, da rapprezzo, che viene poi sostituito da tessuto cicatriziale rigido e fibroso.

La costruzione del nuovo tessuto è una delle autentiche meraviglie della Natura : quasi come obbedendo ad una misteriosa forza direttiva, le cellule fibrose si dispongono in esatta formazione geometrica, come i cristalli chimici.

Successivamente si forma un nuovo sistema circolatorio ed infine le nuove terminazioni nervose.

Con il tempo, forse entro un anno, il tessuto cicatriziale sarà sostituito da tessuto funzionale.

Il lavoro di ricostruzione sarà allora compiuto.

Perché quando fa freddo capita più sovente di ammalarsi?

Perché l’organismo per mantenere in perfetta efficienza i suoi meccanismi base, devia il sangue (caldo) dalle zone periferiche (come la pelle o il naso) verso gli organi vitali; anche i propri anticorpi (cioè le principali difese da virus e batteri) viaggiano nel sangue.

 Come rafforzare il sistema immunitario?

vitamine

Per esempio con la Vitamina E (protegge le pareti cellulari dagli attacchi dei radicali liberi) che si trova per esempio nell’olio d’oliva, nella frutta secca e nell’avocado;

con il Selenio che fa produrre linfociti come i T-killer e l’interleuchina per aggredire i virus appena si presentano contenuto nel tuorlo d’uovo, nel pollo, nel pesce, nelle patate;

con lo Zinco che rinforza le mucose di naso e bocca che bloccano e neutralizzano virus e batteri, contenuto in abbondanza nelle ostriche, in una bistecca di carne, nel formaggio e nei cereali;

con i Probiotici che potenziano tutte le barriere, sono batteri buoni che superano indenni gli acidi dello stomaco e vanno a rinforzare l’intestino, sono contenuti nello Yogurt e formaggi freschi come lo zefir.

Le carenze di vitamine A, B1, B2,B6, B12, C, E e di acido folico inibiscono il sistema immunitario. Allo stesso modo, carenza di magnesio, ferro e zinco e selenio. 

E’ importante considerare quanto questi nutrienti lavorino in sinergia tra loro.

Non bisogna dimenticare inoltre che tutte le attività aerobiche di resistenza possono potenziare il sistema immunitario.

L’importante è non esagerare.

Uno studio giapponese ha scoperto che l’esercizio fisico moderato, senza smanie agonistiche, mantiene elevati i livelli di un particolare gruppo di anticorpi, i linfociti T CD8+.

Lo sport è una manna per il sistema immunitario perché aumenta del 20% il numero di anticorpi ma l’attività fisica intensa invece può risultare troppo stressante per l’organismo tanto da indebolirlo temporaneamente.

Grazie alla fatica l’organismo è spinto a reagire allo sforzo producendo più anticorpi, all’incirca il 300 per cento in più, l’importante è non esagerare, infatti troppo sforzo fisico alla fine inibisce il sistema immunitario perché lo costringe ad un superlavoro.

Prendere il sole in maniera ragionevole può essere importante per rafforzare il sistema immunitario : i raggi ultravioletti provenienti dal sole possono incitare il colesterolo disidrogenato T della pelle umana a trasformare la vitamina D3. Ogni giorno bastano 0,009 mg per duplicare il sistema immunitario.

La vitamina D è in grado di apportare numerosi benefici all’ organismo e di diminuire l’incidenza di gravi disturbi: tumori, malattie cardiovascolari, ma anche diabete, artrite reumatoide, disturbi ossei, ed anche un’azione di potenziamento generale a livello del sistema immunitario in grado quindi di aumentare le  difese organiche.

Ridere di più può aumentare la produzione di molte sostanze chimiche nel corpo umano relative al sistema immunitario, quindi rafforzarlo.

Sembra sia inoltre molto importante dormire bene : secondo alcuni esperti russi, quando si dorme il corpo umano produce un elemento nel sonno dal nome muramic acidche può aumentare i leucociti, rendere attivi i macrofagi, rafforzare le funzioni di disintossicazione, eliminando così le cellule o i virus invadenti.

Perciò, aver un sonno di buona qualità può irrobustire notevolmente il sistema immunitario.

Mangiare frutta prima del pranzo, infatti secondo le osservazioni degli studiosi del sistema immunitario, un pranzo costituito da cibi cotti può accrescere nel sistema immunitario una sorta d’illusione, attivando tutte le “guardie della salute” del corpo a rafforzare l’allerta.

Ripetendolo spesso, può addirittura danneggiare il sistema immunitario, riducendo la sua efficacia.

Mangiare frutta un’ora prima del pranzo può eliminare quest’incitazione negativa apportata dai cibi cotti, proteggendo così il sistema immunitario e la sua funzione.

Mangiare verdura cruda : le verdure contengono un gran numero di sostanze che incitano la produzione d’interferone, svolgendo quindi una funzione di prevenzione delle malattie e resistenza al cancro.

Tuttavia, queste sostanze nutrienti contenute nelle verdure sono molto deboli e non possono sopportare le alte temperature, quindi è meglio mangiare verdure crude.

Quando si è sotto attacco virale si producono più citochine, molecole del sistema immunitario che attaccano i virus, ma debilitano anche l’organismo (debolezza), per questo motivo è importante riposare di più (la cosa migliore a letto).

I cibi ricchi di vitamina A e vitamina D stimolano la produzione di reparti specializzati come i globuli bianchi e macrofagi.

Eliminare il consumo di alcool e tabacco.

Consumare meno grassi saturi per ridurre il consumo di energia legato alla digestione.

Bere molta acqua per tenere le mucose idratate.

Ridurre gli sforzi fisici prolungati.

Assumere dei probiotici appositamente studiati per rafforzare il sistema immunitario attraverso l’intestino.

Stomaco ed intestino sono due sedi periferiche del sistema immunitario : un loro malfunzionamento provoca una riduzione delle pattuglie di difesa e un abbassamento generale dello scudo protettivo.

Si sa che ormoni come il cortisolo, l’adrenalina e la noradrenalina, neuromodulatori rilasciati in condizioni di stress, rendono la barriera intestinale più permeabile a ceppi patogeni presenti nella mucosa, favorendone il passaggio nell’intestino.

La conseguente alterazione del microbiota intestinale causa a sua volta il rilascio di citochine infiammatorie che, attraverso il nervo vago e il sangue, arrivano al cervello, perpetuando il circolo vizioso dello stress.

Per ridurre la degenza si potrebbe considerare di assumere più zinco (consumare per esempio fegato, noci, carni rosse, fagioli e cereali integrali, 15mg al giorno per il sistema di difesa) e 1 g di vitamina C (chiedere al proprio medico).

Attenzione agli antibiotici (solo dietro parere del medico), infatti combattono solo i batteri e sono inutili contro i virus.

La febbre serve per liberarsi dai virus poiché il calore li può uccidere!

L’integrazione naturale erboristica più adeguata riguarda senz’altro:

– Echinacea

– Aloe vera

– Rosa canina

– Tè verde

– Aglio

– Semi di pompelmo

– Polline

– Propoli

– Uncaria Tomentosa

– Pau D’arco – Lapacho

 

cereali-e-capelli

 

 

Per quanto riguarda altri cibi:

– con effetti antiossidanti (agrumi, peperoni rossi e gialli, cavoli, cavolfiori, carote, ravanelli, spinaci, lattuga, funghi)

– ricchi di grassi essenziali (salmone, sgombri, aringhe, pesce azzurro),

– con proprietà antivirali (peperoncino, timo, salvia, rosmarino, origano, cipolla),

– con buoni contenuti in fibra alimentare (cereali integrali e legumi).

I cibi composti da vegetali hanno 3 funzioni: la prima è la regolazione della secrezione interna, stabilizzando così il sistema immunitario; la seconda è l’efficacia nell’eliminazione naturale, eliminando le sostanze nocive all’interno del corpo umano e proteggendo il sistema immunitario; la terza è l’offerta di vitamine, sostanze minerali ed altri nutrimenti speciali, offrendo nutrizione al sistema immunitario.

Perciò, consumare ragionevolmente questi cibi fa molto bene al rafforzamento del sistema immunitario.

Un’altra difesa naturale dell’organismo è il riposo.

Se ad esempio ci si sloga un polso, ancor prima che arrivi il medico, la Natura ce lo immobilizza rendendolo tanto dolente e gonfio che non ci arrischiamo a muoverlo.

Se qualcuno è scosso emotivamente o fisicamente oltre un certo limite d’esaurimento o di terrore, la Natura interviene e lo fa svenire.

fonte dell’articolo riportata qui di seguito

http://www.anagen.net/sistema-immunitario.htm

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Il Caso “Wakefield”

 Il “Caso Wakefield” e le scuse ricevute dallo scienziato Thompson del CDC.

In   rete si fa gran confusione su questa vicenda; gli stessi medici, i media e le stesse  ASL la utilizzano spesso come un’arma per sostenere le proprie tesi.
 
AD OGGI,LA VERITA’ E’ CHE NON ESISTE ALCUNO STUDIO SCIENTIFICO CHE ABBIA SCONFESSATO L’OPERATO DI WAKEFIELD.  
 
Il FILM/ documentario titolato  “ Vaxxed: From Cover Up To Catastrophe”  che riporta lo scandalo in cui è stato coinvolto il Dott. Andrew Wakefield con l’accusa di aver pubblicato dati fraudolenti sulla relazione autismo/vaccini,uscirà in visione il 24 aprile 2016.
 
E’ possibile assistere alla prima al seguente indirizzo e dati:
 
Tribeca Film Festival,Prima mondiale
Domenica 24 aprile 2016 ore 14:00
SVA Theater (SVA)
School of Visual Arts
333 West 23rd Street, tra 8 ° e 9th Avenue, New York, NY 10011

Andrew-Wakefield-outside--008
fonte http://vaxxedthemovie.com/

wakefield film

http://www.jeffereyjaxen.com/blog/new-documentary-by-dr-wakefield-shakes-cdc-to-its-core

AGGIORNAMENTI

Tribeca ha ceduto alle pressioni esercitate dalle forze pro-vaccino,  per le quali non verrà mostrato e mandato in visione questo documentario. Andrew Wakefield ed il suo team rilasceranno presto una dichiarazione.

Nonostante lo stesso produttore lotti perchè ciò venga cambiato,un fatto è certo: Il Dr. Wakefield è un pericolo per l’industria farmaceutica e le multinazionali.

Dalla pagina facebook di Vaxxed: From Cover-Up to Catastrophe,si legge quanto segue:
Sabato, 26 marzo 8:30 pm pst
“Ad oggi, riguardo al tribeca film festival, c’è la decisione di insabbiare e censurare il suddetto documentario.
Le accuse contro questo film sono le stesse perpetrate da sempre nei confronti del Dr. Wakefield senza dare alcun diritto di replica.

Abbiamo appena assistito all’ennesimo esempio della potenza degli interessi corporativi volti a censurare la verità.
L’ azione di tribeca non finisce qui e faremo di tutto per portare il film alla visione.

Siamo grati per le migliaia di persone che si sono mobilitate, compresi medici, scienziati, educatori e la comunità dei genitori con bimbi autistici.
Avanti tutta,noi ci impegneremo affinchè la corruzione non vinca”.

VAXXED producer Del Bigtree UNCUT full interview with ABC World News

Di seguito l’intervista al produttore del film censurato,condotta dall’ ABC Word News.

Esattamente dopo un’ora di conversazione  tra De Niro e Bill Posey (il deputato che ha interagito direttamente e a lungo con l’informatore dei CDC ,William Thompson) c’è stata la notizia. Il film SARA’ CENSURATO,NON VERRA’ MANDATA ALCUNA PROIEZIONE.

Non ci stupisce affatto il comportamento di De Niro,ma non avere voce in capitolo da parte del Dr. Wakefield è a dir poco orribile.

Ancora una volta si legge una parola : CENSURA.
Ad ogni modo, Tribeca farà tutto il possibile per mandare in onda documentario Vaxxed e condividere ovunque la triste realtà contenuta in esso.

http://www.jeffereyjaxen.com/blog/autism-some-discussions-are-more-equal-than-others-in-america

https://tribeca-film-festival-removes-anti-vaccination-film/#

http://www.autismfile.com/uncategorized/vaxxed-the-powerful-new-documentary-the-cdc-wishes-would-just-go-away

Lo stesso,accadde per il documentario che fece mobilitare il CDC. Questo trattava i danni del Thimerosal riportando diverse testimonianze.

Insomma,la solfa è sempre la stessa .
Ci auguriamo che questa censura finisca.

E la storia si ripete  (https://vacciniinforma.it/?p=2036)

Quando entra in colluttazione la politica

E’ davvero una guerra aperta.

CDC Scientist: ‘Abbiamo programmato un incontro per eliminare tutta la documentazione relativa alle ricerche che correlano lo studio vaccino-autismo’;
Uno scienziato dell’organo Centers for Disease Control (CDC) ha fatto un’ammissione senza precedenti;
Parliamo di Bill Posey.

Bill_Posey-680x1024Rep. Bill Posey, R-Florida

I dati omessi relativi al suddetto studio,suggerivano che i maschi afro-americani che avevano ricevuto il vaccino MMR prima dei 36 mesi erano ad aumentato rischio per l’autismo. dichiarazioni del-Dr. William Thompson.
Il CDC assieme al co-autore di Thompson,il Dr. Frank DeStefano, direttore del CDC (organo di immunizzazione di sicurezza) hanno difeso lo studio controverso come originariamente pubblicato. Il Dr. DeStefano spiega perché qui in dettaglio.
Una nota finale: Posey afferma inequivocabilmente che egli è pro-vaccino.

  • Ascolta la dichiarazione del rappresentante Posey qui a 01:02:24

  • http://www.c-span.org/video/…

Ma non finisce mica qui…
Le prove sulla sicurezza ed i benefici dei vaccini sono provate; questa la risposta del dottor Vivek Murthy che ha voluto rispondere a voi personalmente su questo tema contro la petizione che circola da diverse settimane…

Di seguito il video


http://edgytruth.com/…/pathetic-white-house-response-to-va…/#

Deposizione intera di Posey su Dr. Thompson:
“Mi alzo oggi in materia di integrità scientifica e di ricerca. Per cominciare, io sono assolutamente, decisamente pro-vaccino. I progressi nella vaccinazione medica hanno salvato innumerevoli vite e moltissime altre hanno grandemente beneficiato della salute pubblica. Detto questo, è preoccupante per me che in una recente audizione al Senato sulle vaccinazioni infantili, non venga mai detto che il nostro governo ha pagato oltre $ 3 miliardi con un programma di risarcimento di danni vaccino per i bambini che sono stati danneggiati dalle vaccinazioni.

“Indipendentemente dalla materia, i genitori prendono decisioni circa la salute dei loro figli e meritano quindi di avere le migliori informazioni. Essi dovrebbero essere in grado di contare su organi come le agenzie federali .

“Nel mese di agosto 2014, il dottor William Thompson, uno scienziato presso il CDC, ha fornito i documenti relativi ad uno studio del 2004il quale esaminava la possibilità di una correlazione tra la vaccinazione MMR (parotite, morbillo, rosolia) e l’autismo.

Allegati di seguito.
Qui la battaglia è politica ,in primis.
Seguiamo la vicenda attendendo delucidazioni e nuovi risvolti.

  • https://sharylattkisson.com/cdc-scientist-we-scheduled-meeting-to-destroy-vaccine-autism-study-documents/

<<In merito alla vicenda Wakefield sarebbe anche dovere di cronaca “raccontare” come sta procedendo, altrimenti è una mezza verità. In data 17 febbraio 2012, l’Alta Corte di Londra ha rinviato il giudizio in merito alla decisione di annullare la sentenza di condanna del Professor John Walker-Smith, all’epoca collaboratore del Dott. Wakefield, che è stato riabilitato:

La correlazione tra autismo e vaccinazione, nella fattispecie MMR, è antecedente allo studio di Wakefield del 1998, è possibile ricercare un articolo pubblicato sul British Medical Journal il 24.06.1995 relativo al malassorbimento del vaccino MMR ed alla sua correlazione con l’autismo.

Lo studio del dott. Wakefield parlava inoltre di correlazione tra autismo ed Enterocolite autistica ovvero problematiche gastrointestinali, attualmente divenuto argomento assolutamente pacifico, e di dannosità del Thimerosal alla luce delle decine di articoli esistenti e di una Convenzione Internazionale (quella di Minamata) che ne vieta l’utilizzo in tutti i prodotti in commercio.

Le accuse mosse al Dott. Wakefield sono state di fatto di natura burocratica in ordine alla raccolta dei dati ed alla presunta mancanza di autorizzazioni a certi esami, non di natura scientifica. Lo studio non è stato sconfessato da una serie di articoli e studi scientifici ma da uno scoop giornalistico del giornalista Brian Deer del Sunday Times.

E’ in corso la revisione dell’intera vicenda, anche il considerazione dello scandalo relativo ai falsi scoop che ha colpito i media facenti capo al magnate Murdoch nel luglio 2011, tra i quali quel Sunday Times presso il quale lavorava il giornalista Brian Deer, autore del “presunto scoop” che ha portato all’incriminazione del Dott. Wakefield tanto è vero che il giornalista è stato denunciato. Bisogna anche ricordare come lo stesso giornale nel 1978 fu implicato in un altro falso scoop relativo agli altrettanto falsi diari di Hitler.

“Inoltre, il 10 gennaio 2012 la Società Americana di Microbiologia ha pubblicato quello che considero uno stupendo report “Application of Novel PCR-Based Methods for Detection, Quantitation,and Phylogenetic Characterization of Sutterella Species in Intestinal Biopsy Samples from Children with Autism and Gastrointestinal Disturbances” redatto dai ricercatori del Center for Infection andImmunity, Mailman School of Public Health, Columbia University, New York City.

Lo studio rivela come gli individui autistici non solo abbiano particolari sintomi gastrointestinali, ma anche infiammazioni e varie anomalie nel tratto intestinale superiore e inferiore.

Di fatto questo studio convalida il messaggio iniziale del 1998 del Dr. Wakefield. In ogni caso, a prescindere dalla vicenda scandalistica e concentrandoci solo su quella medica, vale la pena ricordare che l’articolo pubblicato su The Lancet asseriva due cose:

  •  1) il mercurio contenuto nei vaccini ed in particolare nel MMR poteva causare danni tali da far cadere un bimbo nell’autismo;
  • 2) i bimbi autistici soffrono nella quasi totalità di gravi problematiche gastrointestinali.

Riguardo al punto 1) l’unico studio che aveva tentato di smontare tale assunto, il cd studio “Danese”, ha visto il responsabile Prof. Paul Thorsen accusato di essere stato corrotto da un membro del CDC americano per “taroccare” il risultato (ma non hanno dato alla notizia lo stesso risalto di quella di Wakefield).

Senza considerare poi i vari studi degli ultimi anni che riconoscono le problematiche neurologico-immunitarie che possono essere scatenate dalle vaccinazioni. Per quanto attiene invece il punto 2) è oramai assodato in tutto il mondo ed anche in Italia (tranne che per il Ministero della Salute italiano) che la stragrande maggioranza di bambini autistici soffre di gravi problematiche gastrointestinali correlate anche a quella che negli USA chiamano la gluten sensitivity.

“Nel frattempo, però, Università americane e centri di ricerca privati statunitensi, ovvero istituti che sono soliti riconoscere e premiare la professionalità, si sono fatti la guerra pur di accaparrarsi le prestazioni professionali di quello che alcuni vorrebbero far passare per “ciarlatano”;  segno evidente che nell’ambiente la sua professionalità va molto al di là delle chiacchiere da bar. Per avere una più precisa idea della vicenda Wakefield occorre fare una bella ricerca delle 90 pagine di accuse nelle quali non si fa alcun riferimento a validità scientifica ma solo a presunte quanto inesistente “violazioni procedurali” durante lo studio.”

mmr-lancet

Esistono ben 28 studi in tutto il mondo che confermano le constatazioni del Dott. Wakefield (diventano 30 perchè la nota risale al 2012) ; inoltre vanno aggiunti:

Agosto 2012 Pediatrics. “Condizioni Gastrointestinali nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico: Sviluppare di un programma di ricerca”

http://pediatrics.aappublications.org/content/130/Supplement_2/S160.ful

Plos.one 31 Gennaio 2013 Identificazione del profilo unico di espressione genica in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico regressivo (ASD) e ileocolite.

I sintomi gastrointestinali sono comuni nei bambini con disturbo dello spettro autistico (ASD) e sono spesso associati a processi infiammatori della mucosa dell’intestino tenue e crasso.

http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0058058

RIPORTIAMO PRIMA DEI VIDEO,QUESTO STUDIO “AUTISMO E DISTURBI GASTROINTESTINALI FORTE LEGAME ULTERIORE CONFERMA PUBBLICATO DALLA RIVISTA SCIENTIFICA PEDIATRICS

  •  http://www.autismspeaks.org/science/science-news/autism-and-gi-disorders-largest-ever-analysis-confirms-strong-link
QUI LO STUDIO
  •  http://pediatrics.aappublications.org
“Nella nuova analisi, i ricercatori hanno esaminato tutte le ricerche pubblicate guardando sintomi gastrointestinali e autismo – più di 950 articoli di riviste in tutto. Hanno quindi esaminato i risultati combinati dei 15 studi hanno giudicati conformi ai più elevati standard di affidabilità scientifica. Tutti sono stati pubblicati negli ultimi dieci anni che hanno interessato 2215 bambini con autismo. L’analisi ha mostrato che, in generale, i bambini con autismo hanno quattro volte più le probabilità di avere generalizzato problemi gastrointestinali. Stipsi cronica e diarrea erano entrambi tre volte più comuni tra i bambini con autismo. E i bambini con autismo avevano due volte più probabilità dolori addominali.”

 

POSTIAMO DI SEGUITO QUESTO VIDEO sempre sul “caso Wakefield”

 ASCOLTA IL SILENZIO – FILM Il film, “Ascolta il Silenzio”, andato in onda sulla televisione britannica nel 2003, scomparve per quasi un decennio prima di una recentissima ripubblicazione sui canali video della rete. Racconta la storia del gastroenterologo britannico Andrew Wakefield, le cui ricerche pubblicate su “The Lancet” hanno suggerito i possibili legami tra la somministrazione del vaccino MMR (o MPR morbillo-parotite-rosolia), la malattia intestinale cronica e l’autismo.
Nonostante tutte le accuse, Wakefield è stato recentemente riabilitato dalla Corte di Giustizia Britannica ed il suo è rimasto uno degli studi più citati sul tema della sicurezza dei vaccini. Il film offre un ritratto commovente del Dr. Wakefield e il viaggio di una madre nel tentativo di scoprire la verità su ciò che ha causato l’autismo di suo figlio. N.B: il film è in lingua inglese, è sottotilolabile nella stessa lingua ma non ancora in italiano (durata: 1:38). Da non perdere e da diffondere ad amici e conoscenti.
youtube2
http://www.youtube.com/watch?v=rkQaceiV6jc
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