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Gardasil: le vittime crescono

Gardasil: le vittime aumentano

Aggiornamento fonti gennaio 2016

Di seguito un video che riprende le interessanti affermazioni del  Dr. Rima E. Laibow , MD e Ralph Fucetola JD,con la partecipazione di Sanevax rappresentata da  Freda Birrell e Norma Erickson.

Il Dr. Lee  accusa l’OMS , mostrando che i vaccini HPV siano contaminati e pericolosi e lo fa attraverso una lettera.

Abstract

La vaccinazione anti papilloma virus umano (HPV) può provocare in alcuni soggetti la sindrome dolorosa regionale complessa, o la sindrome di tachicardia posturale ortostatica e la fibromialgia. Queste malattie sono difficili da diagnosticare e hanno caratteristiche cliniche sovrapponibili. La neuropatia delle piccole fibre e la disautonomia possono svolgere un ruolo importante nella patogenesi di queste condizioni patologiche.

Il dottor Sin Hang Lee, ha inviato una lettera aperta di protesta al direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Margaret Chan, comprendendo tutti gli organi ed i professionisti che possano dare lui ascolto su questo caso raccapricciante ( Dr. Robert Pless,  presidente del comitato consultivo globale sul Vaccine Safety (GAVCS) *,  dottor Koji Nabae del Ministero della Salute del Giappone, il dottor Melinda Wharton dei Centers for Disease Control (CDC), e il Dr. Helen Petousis-Harris di Auckland University, in Nuova Zelanda).

Dr. Sin Hang Lee

La lettera chiede l’integrità dei personaggi e degli organi rappresentati, poichè si pensa che i dati scientifici siano stati manipolati come gli stessi studi,come prova l’udienza pubblica avvenuta in Giappone nel 2014.

Sulla scia di tale udienza pubblica, il governo giapponese ha deciso di sospendere la raccomandazione di vaccini anti-HPV in attesa di ulteriori indagini. Il governo ha basato la sua decisione sul schiaccianti prove scientifiche  sui rischi della vaccinazione con Gardasil e Cervarix presentato dal Dr. Lee, il dottor Jerome Authier,Lucija Tomljenovic, PhD e il Dr. Mirna Hajjar. Il Giappone è stato il primo paese a sospendere la sua raccomandazione, che inevitabilmente arruffò le piume a Merck e GlaxoSmithKline.

  • http://thinkingmomsrevolution.com/who-accusations-misconduct/

Gardasil mi ha cambiato la vita

J-G-Arizona-article

Questa testimonianza è leggibile alla seguente fonte.

  • http://sanevax.org/gardasil-an-experience-no-child-should-have-to-go-through/

Il sito SANEVAX conosce i nominativi della famiglia e di questa ragazza vittima della terza dose di vaccino con GARDASIL.

ASTRATTO

Parla la madre della ragazza:

“Mia figlia è nata il 6 dicembre 1999. A circa 14 anni e 2 mesi di età ha subito una reazione avversa alla terza dose di vaccino.

JG è stata da sempre una ragazza normale,felice e con uno stato di salute ottimale. Ciò cambiò quando il suo medico le consigliò l’effettuazione del vaccino GARDASIL come prevenzione contro il cancro cervicale.

Il 7 gennaio 2012, JG ricevette la sua prima dose di Gardasil; il 26 luglio 2012, la seconda; tutto andava normalmente fino alla terza dose,effettuata il 23 gennaio 2013.

Nel marzo del 2013, ho notato che il corpo di mia figlia presentava degli strani lividi,mai avuti prima,ed essendo una infermiera iniziai a preoccuparmi.

Intanto la ragazza aveva avuto le prime mestruazioni ed intanto la mia preoccupazione cresceva fino a che nel luglio 2013,durante una vacanza alle Hawaii. JG cadde durante un gioco.

Da li una serie di analisi; nel gennaio del 2014, abbiamo richiesto di parlare con il Dr. Chapman, per richiedere un check-up. Abbiamo riferito a lui la sua situazione e questi persistenti lividi i quali continuavano a formarsi e a non regredire.

La mattina successiva, una telefonata del  Dr. Chapman ci ha svelato i risultati delle analisi; molto basso era il livello delle piastrine,per questo, bisognava affidarsi al più presto ad un medico ematologo esperto.

Da li ci siamo messi in viaggio arrivando all’ospedale pediatrico di Phoenix, dove hanno prelevato il sangue più volte. I valori restavano molto bassi,erano sempre gli stessi,a quel punto ci hanno chiesto la nascita di questi lividi e da li abbiamo raccontato la nostra storia.Dopo il nostro racconto siamo stati messi in contatto con un reumatologo, il Dr. Ede ed il Dr. Shah, l’ematologo. Altre analisi in cui risultavano presenti varie problematiche in corso  (LUPUS,trombocitopenica immune, ITP ). In ogni caso,prima di procedere alle suddette, i due dottori in maniera minuziosa, hanno valutato le cure con il supporto dei laboratori,come ad esempio per la terapia con immunoglobuline (“IGG”) per ricontrollare l’ANA e di DNA a doppio filamento”.

A JG è stata diagnosticata l’11 febbraio 2014, la porpora trombocitopenica immune, ITP. La morte improvvisa di una ragazza di 12 anni a Waukesha nel Wisconsin, poche ore dopo aver ricevuto il vaccino HPV Gardasil ha sconvolto la famiglia della ragazza, e ha inviato i media locali fuori a porre domande sull’accaduto.

Ecco un rapporto da WISN  News.

Il Dr. Geoffrey Swain del dipartimento sanitario locale è stato intervistato; la sua risposta standard da CDC  conferma che le reazioni gravi come questa sono “molto rare”. Si tratta di “1 su un milione “.

*Secondo le ultime statistiche (luglio 2014), pubblicate dal Dipartimento di Salute e Servizi Umani

-astratto- fonte

“National Vaccine Injury Compensation Program Monthly Statistics Report | Updated 03/31/2015 Since the first National Vaccine Injury Compensation (VICP) claims were filed in 1989, 4,022 compensation awards have been made. More than $2.9 billion in compensation awards has been paid to petitioners and more than $123.9 million has been paid to cover attorneys’ fees and other legal costs. To date, 9,882 claims have been dismissed. Of those, 4,940 claimants were paid more than $65.7 million to cover attorneys’ fees and other legal costs”

  • http://www.hrsa.gov/vaccinecompensation/statisticsreport.pdf

Video

  • youtube2http://player.ooyala.com/iframe.html#pbid=f7575286f810429a979346d9a69caaef&ec=U0aWRqbzoaLFGtBHTRebqHhM0bq7zpUt&docUrl=http%3A%2F%2Fhealthimpactnews.com%2F2014%2Fgardasil-vaccine-one-more-girl-dead%2F

 

1. Ci sono molti effetti collaterali segnalati più che solo la morte per il vaccino HPV.

Includono:

Menopausa precoce o infertilità

Vedi:

  • Vaccino papilloma virus umano e insufficienza ovarica primaria: un altro aspetto della sindrome infiammatoria / autoimmune indotta da coadiuvanti. Luglio 2013, American Journal of Immunology riproduttiva
  • Dr. Deirdre Little, un pediatra in Australia; il primo ad insospettirsi sull’efficacia della vacinazione contro l’Hpv       
  • Testimonianza di Due sorelle del Wisconsin

Narcolessia e disturbi autoimmuni

(Per approfondimenti :  narcolessia e cataplessia dopo Gardasil)

La sindrome di Guillain-Barré (GBS), ictus, tromboembolismo venoso (TEV), appendicite, convulsioni, sincope (svenimento), e le reazioni allergiche.

(Per approfondimenti : CDC HPV Vaccine fatti)

2. Diversi paesi denunciano la vaccinazione contro l’Hpv

 

  • Gardasil: la Spagna si unisce alla crescente lista di Paesi che presentano denunce penali
  • Corte suprema in India; l’articolo su Merck e la relativa frode sui danneggiati da vaccino hpv
  • Medici Francesi  chiedono: sono necessari i vaccini HPV ?
  • Merck; un ex medico afferma che il Gardasil diventerà il più grande scandalo medico di tutti i tempi
  • Giappone non consiglia la vaccinazione HPV 
  •  Giovani donne danneggiate 
  • Vaccino HPV: Israele e le dichiarazioni del Ministero della Sanità 

3. Non è possibile citare in giudizio un produttore di vaccini negli Stati Uniti –  questi odono dell’immunità legale totale

La maggior parte del pubblico americano è a conoscenza che un cittadino americano, per legge, non può citare in giudizio una casa farmaceutica per i danni derivanti dai vaccini. Il Congresso ha dato loro un’immunità legale totale nel 1986, e che la legge è stata confermata dalla Corte Suprema degli Stati Uniti nel 2011. Vi è anche il programma nazionale di indennizzo , “Vaccine Injury”  che è finanziato attraverso una tassa sui vaccini. Se vi sono danneggiati o decessi a seguito di un vaccino, è necessario assumere un avvocato e chiedere il risarcimento dei danni, in quanto non è possibile citare in giudizio i produttori di farmaci.

4. I guadagni dei governi

Il Dr. Eric Suba ha cercato di conoscere quanti soldi il National Institute of Health (NIH) ha guadagnato dalla vendita di Gardasil , ma si sono rifiutati di comunicare l’importo delle entrate del governo sul guadagno di questo vaccino.

 5. Julie Gerberding era responsabile del CDC. Ora è il presidente della divisione vaccini di Merck, guadagnando 5 miliardi di dollari l’anno. Conflitti?

Julie Gerberding era responsabile del CDC 2002-2009; gli anni in cui l’ FDA ha approvato Gardasil . Subito dopo il CDC, ha  riferito,  di avere completamente rinnovato la struttura organizzativa dell’agenzia. Molti scienziati di alto livello del CDC hanno rifiutato di lavorare ancora per lo stesso ente. Alcuni hanno sostenuto che Julie Gerberding  avesse dei legami con l’industria dei vaccini (articolo qui) .

6. donne  vaccinate con Gardasil contro  ceppi errati

Gli scienziati della Scuola di Medicina della Duke University hanno scoperto che le donne afro-americane hanno contratto ceppi di HPV non presenti nel vaccino Gardasil. (studio qui) . Moshella Roberts, a 20 anni è morta successivamente alla vaccinazione contro l’ HPV.

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Hpv e gravi reazioni post vaccinazione. Danni cerebrali e dati omessi dalla letteratura scientifica sono realtà quotidiana. Farmacovigilanza? inattiva

Vaccinazione contro il Papillomavirus umano e la testimonianza di Marion.

ragazze hpv

La stessa Prof. Desguerre invita alla prudenza nella vaccinazione HPV.

Di seguito il lavoro della sua equipe e i relativi dati omessi dal sistema di farmacovigilanza.

Collusioni tra ditte, autori e medici i quali non riportano i casi reali delle reazioni post vaccinazione.
  • Malattie demielinizzanti, paralisi facciale, sindrome di Guillain-Barré, neurite ottica,sclerosi multipla,encefalite,questi i casi riscontrati.

Aggiornamento fonti gennaio 2016 a fine articolo

Risponde il Dottor Serravalle “La denuncia dal laboratorio molecolare di Milford (Usa): «Vaccino hpv, manipolati i dati sulla sicurezza»

Ci auguriamo che i media vorranno dare il giusto risalto a queste informazioni.

Il presidente di Assis

Dr. Eugenio Serravalle

  • http://www.assis.it/e-lecito-nascondere-le-prove-sui-danni-causati-dal-vaccino-antihpv/

 

La stampa francese ha pubblicato in questi giorni diversi articoli in merito alla somministrazione del vaccino contro il papillomavirus umano.
Pian piano si sta riconoscendo il legame tra la vaccinazione suddetta  e i danni al sistema immunitario . Il tutto dopo il malessere provocato ad una ragazzina francese di soli 15 anni. La commissione, favorirebbe il diritto della ragazza e della sua famiglia a ricevere un indennizzo per i danni ricevuti. 

Sanofi Pasteur vaccino papillomavirus Gardasil Merck medicinali

Quindi in teoria, la pubblica amministrazione francese,riconoscerebbe il nesso di causalità tra la somministrazione del Gardasil , prodotto da Sanofi Pasteur Merck, Sharp e Dohme (MSD) e la reazione di infiammazione acuta del sistema nervoso .

Una seconda iniezione (il vaccino è costituito da tre dosi) ha causato lo  squilibrio del sistema immunitario nella suddetta ragazzina.

La ragazza, oltre ad aver subito una encefalomielite acuta, ha attraversato fasi di cecità, paralisi facciale e purtroppo da mesi soffre di paraplegia.

Il soggetto interessato a questi danni è l’alluminio , adiuvante utilizzato nel vaccino per “migliorare la risposta immunitaria”.

  • http://www.migueljara.com/2013/11/28/un-tribunal-medico-de-francia-reconoce-los-danos-de-la-vacuna-del-papiloma/

Un’altra presunta vittima di questo vaccino

Astrid Carolina Mendez Pinilla, una ragazza di 19 anni di Bogotá, è deceduta questa sera in una clinica della capitale, come dichiarato dal suo avvocato Monica Leon.

Video di seguito

http://bcove.me/w37mlh8u

youtube2

La ragazza, che era in perfetta salute  prima di ricevere il vaccino nel settembre 2013, dopo un anno ha ricevuto la seguente diagnosi : “il quadro presenta una progressiva debolezza; le sindromi variano a partire da quella di Guillain-Barre, polineuropatia, con prevalenza di mielina assonale“.

Pinilla Mendez è stata una delle vittime, tutelate attraverso una denuncia depositata da Leon diversi mesi fa,il quale ha concesso il diritto (a ben sette minorenni di Bogotà) di cura e di una completa assistenza sanitaria composta da un team medico che valuterà la questione in maniera completa,comprendendo anche la diagnosi del danno da vaccino.

Un paio di mesi prima, una decina di ragazze avevano presentato simili reazioni da vaccino ed erano arrivate a Bogotà in cerca di aiuto e risposte. Successivamente, sono state prese in considerazione dalle autorità che le hanno affidate ad una clinica dove sono state sottoposte ad esami da diversi medici.

Il Ministero della Salute, nel frattempo, continua a difendere la suddetta vaccinazione ignorando dei gravi effetti collaterali e danni.

Attendiamo risposte.

Fonte e Correlati

  • http://m.elheraldo.co/nacional/muere-joven-que-presuntamente-resulto-afectada-tras-vacuna-contra-el-vph-210218
  • http://www.noticiascaracol.com/colombia/vacuna-del-virus-del-papiloma-le-causo-la-muerte-hermana-de-mujer-fallecida

Il video seguente, è particolarmente tecnico, ma quello che serve è comprendere gli innumerevoli e gravi danni provocati da questo vaccino.

In questo video, il neurologo francese, il Dr. Isabelle Desguerre racconta la storia di Marion, una ragazza sana senza alcun problema fisico, una brillante studentessa di appena 14 anni.

Dieci giorni dopo la seconda iniezione di Gardasil, la salute dell’adolescente inizia a peggiorare; i sintomi comparsi comprendono l’ipersonnia diurna  (sonno eccessivo), disturbi del sonno durante la notte e difficoltà nella concentrazione .

Un controllo medico iniziale, compresa la risonanza magnetica mostra (vedi le immagini) localizzati l’iperintensità   in T2 e Flair  nel lobo parietale del cervello.

Memoria e logica sembrano non aver risentito di particolari problemi ma la quotidianità dice altro; ad esempio Marion iniziò a comportarsi in maniera strana. A seguito dei frequenti comportamenti compulsivi come scappare di casa per entrare in un negozio,rubare senza ricordarsene in seguito, i familiari della ragazza,decisero di far seguire Marion da uno psichiatra infantile.

Pochi mesi dopo, nel giugno 2009, i problemi comportamentali divennero patologici e molto più acuti: Marion ad esempio si spogliava nuda per la strada, presentando evidenti problemi mentali.

Da una studentessa brillante ad una ragazza con seri problemi e handicap mentali.

La valutazione è stata:

  • deterioramento cognitivo con disturbi della memoria comune.

La ragazza poi venne sottoposta ad una serie di test. Una risonanza magnetica  mostrò una iperintensità peri-ventricolare (si può vedere nell’immagine sottostante attraverso l’alone bianco intorno ventricoli cerebrali).

Danni cerebrali dopo Gardasil: genitori e ragazzi hanno bisogno di conoscere prima della vaccinazione!

 

La valutazione medica unita a tutti gli esami a cui Marion è stata sottoposta ha dato credito,attraverso la  sintesi intratecale ,ad una sorta di iniziazione di eventi immunologici che si verificheranno nel fluido cerebrospinale.

Tuttavia, la traccia di demielinizzazione  (riguardo MRI) sembra essere peggiorata rispetto al primo MRI eseguito all’inizio dei disordini.

Nella foto sottostante,il peggioramento (a destra) della lesione rispetto al precedente MRI (a sinistra) :

Danni cerebrali dopo Gardasil: genitori e ragazzi hanno bisogno di conoscere prima della vaccinazione!

 

Diverse figure mediche specialistiche si sono unite in questo caso nella collaborazione del caso di Marion. Successivamente la ragazza è stata trattata con cortisone che migliorò la sua condizione in maniera netta; il tutto però durò solo un mese.

I suoi problemi comportamentali ricomparvero fino a che Marion non venne ricoverata al reparto di psichiatria infantile .

Nessun miglioramento per la ragazza con le cure cortisoniche ; si è provveduti a reintrodurre una seconda puntura lombare che trova sempre la stessa reazione immunologica senza alcuna buona reazione.

I disturbi cognitivi rimangono e le fughe di Marion aumentano fino a quando il corpo della ragazza venne ritrovato due mesi dopo . (Nel video è importante ascoltare le affermazioni tra 7’10 ” e 7’30 “).

All’inizio del 2009, quando iniziò la pratica vaccinale di massa successiva alla grande campagna di vaccinazione francese, la farmacovigilanza riportò “solamente”cinque casi l’anno di malattie demielinizzanti riscontrati entro 21 giorni dopo la vaccinazione.

Alla fine del 2009, erano già 10 i casi di malattie demielinizzanti entro il mese successivamente alla vaccinazione.

Anche se apparentemente molto raro (sappiamo bene che non esiste alcun riconoscimento ufficiale sui danni seguenti alle vaccinazioni), lo stesso team medico ha affrontato dopo il caso di Marion ad altri due gravi casi neurologici sempre successivi alla vaccinazione HPV.

Uno dei casi presenta un edema cerebrale con un’iperintensa riscontrata in 15 giorni dopo la vaccinazione e un’encefalomielite acuta disseminata  (ADEM).

La particolarità di questi casi sollevati dal Prof. I. Desguerre è che non si presentano con segni neurologici acuti ma attraverso manifestazioni neuropsicologiche e psichiatriche così gravi da condurre a disturbi comportamentali.

Infine per coronare il tutto, la stessa equipe ha affrontato un caso di mielite acuta nelle tre settimane a seguito di una seconda dose di vaccino ed un caso riguardante la sindrome di Guillain-Barré.

Il team del Prof. Desguerre  è ricorso alle ricerche nella letteratura medica sull’argomento,recuperando dall’inizio del 2015 una dozzina di pubblicazioni che parlano In primo luogo dell’importanza della vaccinazione senza menzionare alcun danno.

Questo portò lo stesso team ad approfondire  circa i danni della suddetta vaccinazione prendendo esempio dagli studi trasversali (che esaminano cioè una serie di studi sullo stato di un problema medico particolare); il mese di marzo 2015 comprende ben  661 pubblicazioni scientifiche scritte tra il 2007 e il 2014.

Il Prof. Desguerre continua ad osservare l’omissione dei danni e degli effetti collaterali di questo vaccino.

Uno studio portoghese ha ancora Ha anche osservato 4 casi di attacchi demielinizzanti nelle giovani donne appena vaccinate e che si manifesta ancora una volta attraverso un danno cerebrale.

Ci chiediamo dove sia la farmacovigilanza. Dove sono i dati?

Non ci soffermiamo sui molteplici conflitti d’ interesse che coinvolgono le pubblicazioni scientifiche le quali negano o minimizzano l’ovvio rischio derivante dalla suddetta vaccinazione.

Così uno studio britannico del 2014, affronta la collusione dei medici ed autori stipendiati dal produttore GSK  sulle omissioni riguardanti gli effetti collaterali neurologici conseguenti al vaccino HPV Cervarix .

Farmacovigilanza?

Nessuno di questi casi compare in alcun registro:

  • In quattro anni sono stati riscontrati ben 19 casi di paralisi facciale di cui 5 presumibilmente attribuibili alla vaccinazione; 14 casi di sindrome di Guillain-Barré; 4. 8 casi di neurite ottica; 4. 7 di lupus; 2. 5 casi di sclerosi multipla; 3. 6 encefalite .
  • Notiamo una sottostima nei dati ed un sistema passivo di farmacovigilanza poiché ufficialmente, l’azienza GSK e gli autori di studi parlano di solamente 20 casi in 4 anni,cosa assolutamente non vera.

Come sottolineato da Isabelle Desguerre, la letteratura medica non è sufficientemente illuminante per gli operatori al momento perché:

  • Evoca solamente delle semplici reazioni locali banali
  • Si concentra principalmente sulla copertura vaccinale (vaccinare il maggior numero possibile di persone)
  • Collusione da parte delle pubblicazioni e dell’operato dei laboratori
  • La metodologia utilizzata finora è assolutamente errata poiché essa esclude un nesso di causalità tra la vaccinazione e i vari disordini, sopratutto in considerazione della specificità del quadro clinico .

I Casi neurologici citati dal professor Desguerre non hanno mostrato alcuna predisposizione genetica  (è molto importante sottolineare ciò).

La stessa Prof. Desguerre ha consigliato prudenza nella suddetta vaccinazione . Essa parla della mancanza di effettuazione di analisi post vaccinazione per la determinazione di un quadro clinico completo in presenza di danni riscontrati.

VIDEO CORRELATI
  • L’intervento della Prof.Desguerre

Che i vaccini possano alterare il comportamento umano a seguito danni permanenti   causati da una vaccinazione,non è assolutamente uno scoop per coloro che studiano il soggetto in modo indipendente e non ideologico da anni .

Si conosce lo stretto legame  tra il sistema immunitario e quello nervoso.

Questi collegamenti erano già noti e studiati per molti anni da specialisti.

Da questo la grave preoccupazione per la sfera comportamentale .

E’ quindi inaccettabile che i genitori e gli adolescenti coinvolti (ora anche in Svizzera, Canada, Stati Uniti e Australia) non siano adeguatamente informati di questi gravi rischi neurologici, capaci di modificare irreversibilmente il comportamento ed indurre la morte.

  • Si consiglia anche l’eccellente sintesi fatta dal Dr Lucija Tomljenovic  (dottorato di ricerca in Neuroscienze presso l’Università della British Columbia di Vancouver,Canada) sulla vaccinazione contro l’HPV . Nel secondo video invece una sintesi della stessa riguardante le vaccinazioni in generale e la corruzione del mondo farmaceutico.

 

ARGOMENTI CORRELATI

Due intere sezioni

Più di 130 ragazze adolescenti danneggiate dalla vaccinazione contro il papilloma virus umano.Le famiglie delle vittime chiedono il ritiro del Gardasil.

Tuttavia, il mese scorso, l’Agenzia europea per i farmaci ha stabilito che il vaccino HPV è innocuo ed efficace.

La revisione europea riguarda due condizioni: sindrome dolorosa regionale complessa (CRPS) e la sindrome di tachicardia ortostatica posturale (POTS) nelle giovani donne danneggiate dei vaccini HPV.

Anna Cannon, la portavoce di Regret, ha dichiarato: “Per ora abbiamo 131 ragazze danneggiate, ma i casi aumentano ogni giorno”.

  • http://www.independent.ie/irish-news/health/revealed-trauma-of-131-girls-after-hpv-nightmare-34262481.html

Fonte

http://www.initiativecitoyenne.be/2015/07/lesions-cerebrales-apres-le-gardasil-parents-et-ados-doivent-le-savoir-avant-la-vaccination.html

ALLEGATI

La denuncia contro il Prof Henri Joyeux 

La decisione ha suscitato diverse polemiche in merito.

Patrick Bouet, Presidente del consiglio dell’Ordine Nazionale dei medici , ha annunciato Giovedi 25 giugno la denuncia effettuata presso la Sezione disciplinare Trial Linguadoca-Rossiglione contro il professor Henri Joyeux il 13 maggio; lo stesso aveva indetto  una petizione sui pericoli concernenti le vaccinazioni raccoglendo quasi 680.000 firme.

FONTE

  • http://www.lemonde.fr/societe/article/2015/06/25/vaccins-l-ordre-des-medecins-porte-plainte-contre-le-professeur-joyeux_4661835_3224.html#ylXxSwSAR8xPKpZ6.99

DANIMARCA
La Società per il cancro riceve denaro dall’industria farmaceutica prima di una vasta campagna per l’HPV
La Società danese per il cancro ha ricevuto 675.000 corone dal produttore del vaccino anti-HPV Gardasil prima del lancio della campagna per l’HPV ‘Wonderful Life’.

  • http://www.mx.dk/nyheder/hpv/story/28716083

STATI UNITI
Una pluri-premiata neurologa mette in guarda sul possibile nesso tra la vaccinazione anti-HPV e le ragazze malate.
La neurologa e docente universitaria americana specializzata in malattie autoimmuni Svetlana Blitshteyn, ora mette in guardia sulle affermazioni che negano l’esistenza di un nesso tra i vaccini anti-HPV e la POTS e altre malattie autoimmuni.
La stessa Svetlana Blitshteyn ha studiato diverse ragazze che sospettano di essere state danneggiate dal vaccino e dichiara:
“La maggior parte di queste giovani ragazze era in salute prima del vaccino”.

  • http://www.mx.dk/nyheder/hpv_int/story/16369899

Infarto miocardico fatale legato al Gardasil® in un adolescente: il caso presentato all’Office of Special Masters della U.S. Court of Federal Claims (il “Tribunale dei vaccini” statunitense, ndt).
Gomez contro il Dipartimento della Salute degli Stati Uniti:
L’istanza n. 15-0160V1 presentata dallo studio legale Roberts Law Firm di Newport Beach, California, per i querelanti Adan Gomez e Raquel Ayon, a nome del proprio figlio defunto Joel Gomez, recita:
Joel Gomez ha ricevuto il vaccino Gardasil di Merck il 19 giugno 2013 e nuovamente il 19 agosto 2013, ed è morto nel sonno il giorno seguente, 20 agosto 2013. Il decesso è stato causato di fatto dalla somministrazione del vaccino Gardasil.

Tale affermazione è rafforzata da una perizia di supporto redatta da Sin Hang Lee, MD, in cui si legge:
Il Gardasil® ha causato o contribuito a causare un infarto del miocardio nel deceduto, e la seconda dose di Gardasil® ha infine causato un’ipotensione fatale in questo caso nel giorno della vaccinazione. Non c’è altra causa plausibile per la morte di Joel Gomez nella notte del 19 agosto 2013.
La documentazione mostra che Joel Gomez, il deceduto, un ragazzo sano di 14 anni, che fin dalla nascita eseguiva regolarmente visite per i bilanci di salute presso lo studio pediatrico, non mostrava alcun segno di problemi di salute pre-esistenti, e nello specifico nessun segno di anomalie cardiache, disturbi psicologici o abuso di sostanze. L’adolescente si era allenato per la squadra di football della scuola superiore dalle quattro alle cinque ore al giorno nei due mesi precedenti il decesso senza incidenti.
Il 19 giugno 2013, il ragazzo ricevette la prima dose di Gardasil® con iniezione al braccio sinistro presso lo studio del medico. Non furono segnalate reazioni avverse in seguito alla prima vaccinazione da parte del ragazzo, della sua famiglia o del medico. Il 19 agosto 2013 il ragazzo ricevette una seconda dose di Gardasil®, come programmato nello studio del medico. Dopo di che, ritornò a casa e andò a dormire. Il ragazzo fu trovato a letto in stato di incoscienza la mattina seguente, 20 agosto 2013, alle ore 7:00, dalla sua famiglia.
Furono chiamati i paramedici e il ragazzo fu trasportato in ospedale, dove fu dichiarato morto alle ore 9:07 del 20 agosto 2013.
L’autopsia fu eseguita il 23 agosto 2013 da un medico legale (ME) di Los Angeles, California.
Il referto autoptico ha rilevato la presenza di elementi anomali significativi, tra cui quanto segue:
una fascia stretta e lunga divenuta di colore nero-rossastro che è in qualche modo più scura del resto del miocardio e che si estende per una lunghezza di 6 cm e una larghezza di 0,4 cm dalla base anteriore del cuore fin quasi all’apice. ..tale lesione è limitata alla parete libera anteriore. Entrambi i polmoni sono estremamente pesanti. Il parenchima polmonare è di colore viola-rosso-scuro e completamente intriso di edema e sangue. Microscopicamente, una lesione localizzata è stata rilevata nel ventricolo sinistro del cuore.
Secondo il parere del medico legale:
Il decesso è avvenuto per miocardite, che sembrerebbe essere stata totalmente asintomatica. Dal punto di vista istologico, la malattia era presente da almeno alcuni giorni o settimane. La causa è sconosciuta.
Il Dott. Lee ha esaminato i vetrini microscopici e ha concluso che la lesione al miocardio corrispondeva ad un infarto, successivamente in fase di recupero, avvenuto alcune settimane prima, in concomitanza dell’inoculazione della prima dose di Gardasil®.
Secondo il suo parere,
I frammenti di DNA del gene L1 dell’HPV legati all’adiuvante alluminio nel Gardasil® possono causare l’insorgenza improvvisa e inaspettata del fattore di necrosi tumorale α e di altre citochine. Alcune di queste citochine rilasciate dai macrofagi sono potenti depressori del miocardio, capaci di causare ipotensione con piccole perfusioni cardiache in certi individui geneticamente o fisicamente predisposti.
Perché questo caso è significativo?
Infarto miocardico
Joel Gomez era chiaramente un ragazzino sano ed atletico seguito dal pediatra fin dalla nascita. L’infarto miocardico si è verificato tra le due somministrazioni di Gardasil, come descritto dal referto del medico legale. Secondo il Dott. Lee, un infarto in fase di recupero all’età di 14 anni è un fenomeno che praticamente non ha precedenti. Di fatto, il Dott. Lee evidenzia che in questo caso si è verificato un infarto del miocardio “da manuale”, analogo a quello comunemente osservato in pazienti molto più anziani con una storia clinica di attacchi cardiaci. L’unico fattore di cambiamento intervenuto nella vita di questo ragazzo è dato dalle vaccinazioni con Gardasil.
Secondo l’istanza presentata:
i querelanti asseriscono che Joel ha contratto una miocardite, causata, di fatto, dal vaccino Gardasil. I querelanti asseriscono che la sequenza logica di causa-effetto dimostra che la vaccinazione è stata la ragione del decesso. Un ulteriore sostegno alla relazione di causalità deriva dal considerare la stretta relazione temporale tra la vaccinazione e il decesso. Il fatto che Joel fosse un ragazzo sano di 14 anni senza problemi di salute rappresenta una forte prova circostanziale che il decesso sia stato causato, di fatto, dal vaccino Gardasil.
Ciò significa che non c’è modo di sapere quante ragazze (o ragazzi) vaccinate con Gardasil abbiano sviluppato un danno permanente al miocardio. Che lo si voglia definire miocardite o infarto, si tratta, in entrambi i casi, di una patologia cardiaca silente. Una patologia cardiaca silente sarebbe da considerare assenza di danno se il paziente non fosse deceduto?
In un colloquio telefonico in merito alla significatività di questo caso per i genitori e i professionisti del settore medico, il Dott. Lee ha dichiarato:
Gli adolescenti vaccinati con Gardasil® dovrebbero astenersi da sport agonistici come il football per almeno due mesi e dovrebbero sottoporsi ad un elettrocardiogramma per escludere un infarto miocardico silente in atto, qualora si verifichino episodi di sincope, disturbo toracico, tachicardia o ipotensione nei due mesi successivi all’inoculo di Gardasil®.

  • https://healthimpactnews.com/2015/teen-age-boy-dies-after-gardasil-vaccine-lawsuit-filed-in-u-s/

Co

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Meningite:come incutere la paura e seminare il panico

Meningite:come incutere la paura e seminare il panico;è questo ciò che viene fatto quando si parla di malattie infettive.

Oggi su tutte le prime pagine troviamo la meningite, ieri l’influenza aviaria o la SARS.

L’informazione per i genitori, giustamente preoccupati, è affidata solo ai mezzi di informazione.

Questi svolgono come si deve il proprio lavoro? Sui giornali ripetutamente non vengono riportate le basilari informazioni sulle cause degli avvenuti decessi.

Campagna mediatica del terrore?

Esiste in realtà la vera libertà di Stampa? L’amplificazione mediatica (errata tra l’altro) porta a fenomeni d’isteria collettiva in mancanza di una chiara e corretta informazione scientifica.

libertà di stampa

“Siamo nell’attesa di una nuova pandemia mondiale che causerà milioni di vittime” questo ci viene propinato,ma è una realtà?

La sola parola”meningite” incute paura. Non c’è genitore che, dopo la notizia dell’ennesimo caso, prontamente riportato dai giornali, non si sia chiesto come sia possibile che ancora oggi si possa morire di meningite.

La parola al Dott.Serravalle e le sue considerazioni ormai note.

In realtà non esiste un vaccino contro la meningite. La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva, può essere causata da virus, da batteri o da funghi[1].

Sull’onda dell’emozione suscitata dai recenti e drammatici casi, si pensa di offrire gratuitamente le vaccinazioni contro pneumococco,meningococco C e finalmente il nuovo meningococco B, a tutti i bambini (tranne in Puglia,dove è gratis).

Risultato? Un bambino di 15 mesi potrebbe essere sottoposto, con i vari richiami, a più di 29 vaccinazioni, considerando che sono consigliate, oltre all’esavalente, anche le vaccinazioni contro morbillo, parotite, rosolia, varicella ed influenza.

  • Nessuno può sapere quali alterazioni del fragile equilibrio immunitario di un bambino si possano verificare nel volgere degli anni dopo un’esposizione così precoce, massiccia e ripetuta.

La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva, può essere causata da virus, da batteri o da funghi.

La forma batterica è più rara ma più importante clinicamente. Negli individui sani l’80% dei casi di meningite batterica è provocato da tre agenti patogeni: l’Haemophilus influenzae di tipo b (emofilo), lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e la Neisseria meningitidis (meningococco).

Dove la tubercolosi è ancora diffusa, il suo agente patogeno, il Mycobacterium tubercolosis, è ancora una temutissima causa di meningiti. Ma qualsiasi batterio può provocarla, da quelli che in genere causano una banale cistite, come l’Escherichia Coli, a quelli che provocano diarrea, come le Salmonelle. Anche la Listeria monocytogenes, un batterio ubiquitario che può contaminare gli esseri umani attraverso il cibo provocando la listeriosi.

Le diverse forme di Meningite

Esistono poi altre forme, più rare. La meningite cronica, ad esempio, è data da microorganismi che si riproducono molto più lentamente nell’organismo umano. I sintomi sono gli stessi di quella acuta, ma si sviluppano nell’arco di tre-quattro settimane. La meningite di origine fungina si manifesta invece su persone che presentano deficit immunitario. Infine, la meningite può derivare anche da forme allergiche, da qualche tipo di cancro e da malattie infiammatorie come ad esempio il lupus eritematoso sistemico.

  • La forma virale, detta anche meningite asettica, è quella più comune, solitamente non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di una decina di giorni.

I batteri spesso responsabili sono:

Neisseria meningitidis (meningococco).

E’ un ospite frequente delle prime vie respiratorie. Esiste un consistente numero di soggetti nella popolazione che presenta questo batterio nel rinofaringe. Dal 2 al 30% dei bambini sani, in periodo non epidemico sono portatori a sintomatici, e questa presenza non è correlata a un aumentato rischio di meningite o altre malattie gravi. In confronto ai portatori sani, il numero di casi di malattia è molto basso, e non sono noti i fattori che scatenano la malattia conclamata.

Sono stati identificati 13 diversi sierogruppi, ma sono 5 (denominati A, B, C, W135 e Y) quelli che causano meningite e altre malattie gravi ( i B e il C sono i più frequenti in Europa mentre il gruppo A si trova in Asia e in Africa ).

La trasmissione avviene per via respiratoria, i pazienti sono infettivi per circa 24 ore dall’inizio della terapia, con un periodo di incubazione di 1-10 giorni. I sintomi non sono diversi da quelli delle altre meningiti batteriche, ma nel 10-20% dei casi la malattia è rapida e acuta, con un decorso fulminante che può portare al decesso in poche ore.

Sintomi e diagnosi

I primi sintomi della meningite possono facilmente essere confusi con quelli di una qualsiasi malattia acuta. Solitamente peggiorano nell’arco di un paio di giorni, ma in qualche caso il decorso della malattia è estremamente rapido, con il rischio di un grave danno cerebrale o di morte.
La malattia classicamente si manifesta con:

  • irrigidimento del collo
  • febbre alta
  • mal di testa acuto
  • vomito o nausea
  • senso di confusione
  • sonnolenza
  • convulsioni
  • fotosensibilità

Nei neonati alcuni di questi sintomi non sono molto evidenti. Può esserci una spiccata irritabilità, con pianto, ipersensibilità agli stimoli esterni e sonnolenza al di sopra della norma. A volte si nota la estroflessione della fontanella cranica, che assuma un aspetto bombato.

  • Streptococcus pneumoniae (pneumococco): può essere responsabile di otite, polmonite, sepsi, oltre che meningite. Si riconoscono fino ad oggi 90 sierotipi diversi.
  • Haemophilus influenzae (haemophilus): può determinare infezioni asintomatiche o sintomatiche delle vie aeree superiori e inferiori.

Raramente è responsabile di malattie invasive, quali quelle a carico delle meningi. In questo caso spesso c’è il tipo B.

Ma qualsiasi altro batterio può provocare una meningite. Anche i funghi possono esserne responsabili, soprattutto nelle persone affette da immunodeficienza.

  • Infine, la meningite può derivare anche da forme allergiche, da qualche tipo di cancro e da malattie infiammatorie come ad esempio il lupus. Si può quindi verificare anche come risultato di diverse cause non infettive, come la diffusione alle meningi di neoplasie o l’assunzione di alcuni farmaci. Può anche essere causata da diverse condizioni infiammatorie come la sarcoidosi, che in tal caso prende il nome di neurosarcoidosi, malattie del tessuto connettivo,e alcune forme di vasculite (infiammazione della parete dei vasi sanguigni).

La meningite batterica può insorgere in modo improvviso, accompagnata da febbre molto alta, mal di testa acuto e vomito. L’infiammazione provoca un accumulo di cellule infiammatorie,quindi un aumento della pressione all’interno del canale spinale e della scatola cranica.

La diagnosi si effettua con un’analisi del contenuto del liquor (puntura lombare) e con una coltura batterica. Un intervento tempestivo può costituire l’unica possibilità per salvare la persona malata.

Nei paesi ad alto reddito e a clima temperato il numero di casi di meningite è piuttosto sporadico e non dà frequentemente luogo a importanti focolai epidemici. Secondo i CDC americani l’incidenza della meningite nel mondo è di 0,5-5 casi per 100 mila persone.

Dagli anni ’80 esiste nel nostro paese un sistema di notifica obbligatorio e un sistema di sorveglianza speciale avviato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) all’interno del quale sono raccolti i dati sulla presentazione clinica della malattia invasiva da N. meningitidis e sull’agente identificato. All’Iss si provvede anche alla completa caratterizzazione degli stipiti batterici di Neisseria meningitidis isolati nei pazienti.

I dati definitivi pubblici fanno riferimento al 2005, anno in cui sono state registrate 1034 segnalazioni. Il patogeno più frequentemente identificato è stato lo pneumococco (291 casi) seguito da meningococco (324) e da haemophilus influenzae (30).

Abbiamo visto che sono numerosi i tipi di pneumococco, differenti in base alla composizione della capsula polisaccaridica che li riveste. La maggior parte dei casi di malattia è dovuta ad uno dei 23 tipi capsulari più comuni. Questa variabilità è alla base della difficoltà di messa a punto ed utilizzazione di vaccini efficienti. Inoltre, il polisaccaride della capsula ha un potere scarsamente immunogenico per i bambini sotto i due anni di età. Il vaccino pneumococcico per gli adulti contiene 23 polisaccaridi capsulari, quello per i bambini ne contiene 7.

  • L’età media dei casi di meningite da pneumococco è maggiore rispetto a quella dei casi da meningococco e da haemophilus: 33 casi nella fascia 1-14 anni; 230 in quella 25->64 anni.
  • L’incidenza della meningite da meningococco nel nostro paese è minore rispetto al resto d’Europa.

La malattia si presenta con forte stagionalità, con picchi in inverno e primavera. Nella fascia di età 1-14 anni vi sono stati 112 casi, 152 nelle fasce 15-64 anni. La maggior parte dei meningococchi identificati negli ultimi anni è risultata appartenere al sierogruppo B (75% nel 2001, 60% nel 2002, 56% nel 2003), tuttavia recentemente si osserva un incremento dei casi da sierogruppo C. Le infezione da Meningococco C sono state 115, quelle da sierotipo B 93 nel 2005. Dei 30 casi di meningite da Haemophilus influenzae del 2005, 6 sono stati segnalati nella popolazione da 1 a 14 anni, 20 in quella 15-64.

 

“Non può quindi esistere un vaccino contro la meningite, non esistono armi per combattere tutte le meningiti, i vaccini esistenti consentono di procurare anticorpi solo contro una piccola parte di queste infezioni”.

La durata della protezione vaccinale non è ancora stata definita.È quindi importante valutare l’efficacia, cioè sapere quanti, precedentemente vaccinati, hanno sviluppato la malattia.

Esistono due tipi di vaccino:

  • Vaccino coniugato, con il sierotipo C, protegge solo contro il meningococco di tipo C. Il vaccino coniugato è vaccino composto da un polisaccaride (antigene “debole”) legato chimicamente ad una proteina “carrier”. La unione (coniugazione) di questi due antigeni il polisaccaride e la proteina “migliora la risposta immunitaria”
  • Vaccino polisaccaridico, con i sierotipi A, C, W135, Y. Questo vaccino è composto solo da polisaccaridi (antigeni “deboli”) non è in grado di stimolare le difese immunitarie nei bambini di età inferiore ai due anni. E’ indicato in particolare per le persone che si recano in Paesi diversi dal nostro dove i ceppi A, W135 e Y sono causa di estese epidemie.

Esiste infine un altro grosso problema che riguarda il vaccino antipneumococco. La somministrazione di massa ai bambini del vaccino in uso (attivo per 7 sierotipi) sta provocando un preoccupante fenomeno:

“l’aumento di incidenza di infezioni provocate dagli altri sierotipi (cioè di quelli non contenuti nel vaccino), l’insorgenza di infezioni provocate da sierotipi diversi, precedentemente non segnalati, e la maggiore diffusione di ceppi resistenti agli antibiotici, soprattutto la penicillina, con inevitabili conseguenze negative sulla possibilità ed efficacia terapeutica. L’utilizzo massiccio di questa vaccinazione contro 7 ceppi fa sì che aumenti la virulenza degli altri per diventare dominanti”.

Anche per il vaccino antimeningococco di tipo C si sono creati problemi analoghi. In Scozia, dopo l’introduzione estesa del vaccino contro il tipo C. si è registrato un aumento di morti causati dal meningococco di tipo B.

  • È stato ipotizzato che introdurre massicciamente un vaccino contro un sierotipo, possa indurre la proliferazione e la maggiore aggressività degli altri sierotipi contro i quali non c’è vaccino.

Un’evoluzione inattesa della vaccinazione di massa contro il meningococco di tipo C si è avuta anche in Spagna, dove, dopo estesa campagna vaccinale, è stata riscontrata la presenza di un tipo B molto virulento ed i ricercatori ipotizzano che possa essere derivato da una mutazione genetica del tipo C “vaccinabile”.

Si afferma che la vaccinazione di massa contro l’haemophilus influenzae B sia capace di ridurre l’incidenza di meningite provocata da questo batterio. Eppure in quei paesi come Olanda e Regno Unito che da qualche tempo eseguono questa pratica, dapprima si è avuta una diminuzione delle segnalazioni di malattia, ma qualche anno dopo, malgrado coperture molto alte, i casi hanno ricominciato ad aumentare anche in bambini correttamente vaccinati secondo lo schema vigente nel Regno Unito. Si ipotizza che il ripresentarsi di infezione invasive nonostante l’alta copertura vaccinale possa essere addebitato al fatto che gli anticorpi indotti dalla vaccinazione si riducono o scompaiono nei bambini entro i primi cinque anni di vita.

  • Ricordiamo infine che nessun vaccino è del tutto sicuro o sempre efficace, e che le reazioni avverse sono sempre presenti, come per qualsiasi altro farmaco. Consultando i dati del Vaers, Vaccine Adverse Event Reporting System, il sistema di vaccino vigilanza americano, ne abbiamo la conferma.

Ad esempio;

  • Tra gli effetti collaterali del vaccino antimeningococco C sono stati segnalati, oltre a febbre, mal di testa, orticaria, parestesia, tumefazione nella sede della puntura, sindrome di Guillane-Barré, anemia emolitica, encefalomielite acuta disseminata, porpora di Schonlein-Henoc e casi di meningite comparsi immediatamente dopo la somministrazione del vaccino e da questo causate.

 

Studio meningite asettica 

  • http://wwwnc.cdc.gov/eid/article/18/11/12-0090_article.htm
  • http://www.cdc.gov/vaccinesafety/vaccines/mmrv/vsd_mmrv_safetystudy.html

VERITA’ OMESSA VOLUTAMENTE QUELLA DELLE LINEE GUIDA DELL’AAP?

Il nuovo vaccino contro il meningococco di tipo B. Cosa sappiamo in merito?

sipario1

L’American Academy of Pediatrics (AAP) non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.


  •  Aggiornamento delle Linee Guida Internazionali
  • Linee guida sul vaccino anti-meningococco e alcune riflessioni sulla meningite da meningococco C

Sono state aggiornate a cura dell’”American Academy of Pediatrics“, e pubblicate sulla rivista “Pediatrics” le raccomandazioni sul vaccino anti-meningococco nei bambini e negli adolescenti. Il precedente documento era datato 2011.

Le malattie meningococciche sono gravi malattie batteriche causate dal Meningococco (Neisseria meningitidis). Il  Vaccino Anti-Meningococco parlando anche di Neisseria meningitidis – è un patogeno coinvolto in patologie gravi, potenzialmente fatali, come la meningite e la sepsi meningococcica.

L’American Academy of Pediatrics non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.

  • Scarica e leggi il documento in ful text:

Policy Statement: Updated Recommendations on the Use of Meningococcal Vaccines

Le nuove indicazioni dell’AAP aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni deiCenters for Disease Control and Prevention di Atlanta.

Raccomandazioni AAP per bambini al rischio  di malattia meningococcica

28/07/2014 per il rilascio: 28 luglio 2014

Ovviamente tutto tace sulle nuove indicazioni dell’AAP che aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta ma pubblicate prima della commercializzazione dei vaccini  MenACWY-CRM [Menveo, Novartis] e Hib-MenCY-TT[MenHibrix GlaxoSmithKline] per uso pediatrico.

Dalla fine degli anni 90, l’incidenza della malattia meningococcica è diminuita negli Stati Uniti, ma per i bambini e gli adolescenti che potrebbero essere a rischio malattia, l’Accademia americana di pediatria (AAP) ha aggiornato le raccomandazioni per questo vaccino.

Per questo motivo nella dichiarazione politica pubblicata online il 28 luglio, l’AAP raccomanda     ( in caso di rischio per la malattia  meningococcica)  un vaccino meningococcico coniugato appropriato alletàinvece del vaccino meningococcico polisaccaride per bambini e gli adolescenti.

Il consiglio è di usare il vaccino anti-meningococco di routine negli adolescenti e giovani adulti, limitandone l’uso sotto i 10 anni tranne i casi di aumentato o persistente rischio di malattia meningococcica invasiva.

Negli ultimi 20 anni la distribuzione dei sierogruppi del meningococco, implicati in forme sistemiche negli Stati Uniti, si è molto modificata. Circa il 30% dei casi è sostenuto dai sierogruppi B, C e Y, anche se la distribuzione varia nei diversi luoghi e nel tempo. Circa tre quarti dei casi fra gli adolescenti e gli adulti sono causati da sierogruppi C, Y e W135.

Nel lattante prevalgono i casi da sierogruppo B.

Testo e documento PDF  di seguito

 

Aspetti epidemiologici della meningite

Nei paesi ad alto reddito e a clima temperato il numero di casi di meningite è piuttosto sporadico e non causa frequentemente importanti focolai epidemici. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention americani l’incidenza della meningite nel mondo è di 0,5-5 casi per 100 mila persone. In Italia dal 1996 è attivo un sistema di sorveglianza dedicato alle meningiti batteriche che negli anni successivi si è ampliato a includere tutte le malattie invasive da meningococco, pneumococco ed emofilo.

Dati di sorveglianza delle malattie batteriche invasive aggiornati al 31 ottobre 2014 (Istituto Superiore di Sanità)issmen

ANNO

TOTALE
CASI

Streptococcus
pneumoniae
Neisseria
meningitidis
Haemophilus
influenzale
StreptB
M.Tubercolosis
Listeria
Altro
Non
identificato

2013

1369

963

162

78

20

9

47

63

54

2012

1178

797

137

63

18

10

40

71

58

2011

1113

730

152

49

14

8

40

61

78

2010

1343

848

149

70

21

15

68

82

70

2009

1276

738

187

54

16

10

55

79

137

2008

1255

691

180

49

24

13

56

84

158

2007

1063

524

183

38

27

13

44

78

156

2006

768

270

179

20

20

8

33

74

164

2005

1033

290

324

30

28

14

28

99

220

2004

982

300

343

19

34

16

35

67

168

2003

966

308

277

35

21

18

26

79

202

2002

838

228

217

38

29

33

36

70

187

2001

802

232

208

54

26

24

32

56

175

2000

910

243

250

57

26

33

39

65

197

1999

1057

306

275

84

30

52

36

65

209

1998

841

258

155

96

32

32

33

57

178

 

Dati e coperture vaccinali

Nello sviluppare il nostro pensiero, useremo i dati forniti dall’Istituto Superiore di sanità. Altre informazioni, cioè quelli adesso in esclusivo possesso dell’Ospedale romano, ci piacerebbe che venissero resi pubblici subito. E’ lecito comunicare se i tre bimbi in oggetto erano vaccinati? E se non lo erano, è forse dipeso dal fatto che la prima vaccinazione si esegue al 3° mese e che pertanto l’età di almeno due dei tre bambini malati non ha permesso l’immunizzazione? In cambio forniamo la tabella delle coperture vaccinali. Il dato nazionale indica un valore del 94,6%, e addirittura del 97,8% per il Lazio. La “famosa” immunità di gregge dovrebbe essere assicurata, e il calo delle vaccinazioni denunciato non appare confermato dai numeri.ped2013

La meningite da Haemophilus influenzae

Haemophilus influenzae: si tratta di un gruppo di batteri che, nonostante il nome, non hanno rapporto con il virus influenzale. Nel genere Haemophilus, la specie Haemophilus influenzae è la più importante per le patologie che può provocare. Essa comprende 6 sierotipi, classificati con le lettere A/F, ed un gruppo di ceppi non capsulati. L’Haemophilus influenzae di tipo B (HIB) è il ceppo patogeno più importante. Colpisce prevalentemente neonati e bambini di meno di 2 anni. Gli Emofili fanno parte della normale flora batterica della gola o del naso, dove non danno alcun problema e si trasmettono da una persona all’altra per via aerea, con le goccioline della saliva emessa con la tosse o lo sternuto. Quasi tutti i bambini durante i primi 5-6 anni di vita vengono a contatto prima o poi con l’Emofilo. In genere, a seguito di questo contatto, essi non subiscono alcun danno e sviluppano gli anticorpi che li proteggeranno nelle età successive. Tuttavia in alcuni casi, l’Emofilo riesce a raggiungere il sangue e, tramite questo, a localizzarsi in altri organi dove causa malattie molto gravi. Tra queste la più frequente è la meningite.

allegati alla fonte seguente

  • http://www.assis.it/la-grande-paura-fatti-dicerie-e-invenzioni-sulle-meningiti-1-parte/

Meningiti e informazione

ALLEGATI

  • Il vaccino pneumococco può non prevenire la malattia invasiva nei bambini. La rivista scientifica Pediatrics ha pubblicato uno studio il 2 Febbraio 2015.
    “Il nostro studio ha trovato un aumento significativo del rischio di malattia pneumococcica (IPD) e di un esito fatale tra i bambini con comorbilità rispetto ai bambini sani”, gli autori dello studio concludono. “I sierotipi che non sono inclusi nel vaccino coniugato attualmente disponibile sono più frequenti e rappresentano la causa della malattia in questi bambini.”

Forse sarebbe il caso di riflettere.

Questa politica del terrore dovrebbe scomparire lasciando spazio all’informazione vera e giusta,reale e supportata da DATI.

Nulla dovrebbe essere omesso.

L’informazione va tutelata e ciò non viene assolutamente fatto.

I recenti avvenimenti hanno portato ad una paura insana,ad un terrore e ad una corsa alle vaccinazioni senza sapere nulla in merito.

Chiediamo ai giornalisti che nessun dato venga omesso e chiediamo alla stampa e ai media che venga fatta chiarezza.

Un esempio?

E’ morta la bimba di 40 giorni ricoverata per meningite. La mamma: “Non si è fatto abbastanza”

Questi drammatici casi mettono in luce quello che realmente accade. Si incentiva tramite terrorismo a vaccinare quando successivamente viene scoperto che la meningite in questo drammatico caso era una meningite da stafilococco ?


  • E poi ancora..

“Sanità, torna a colpire batterio meningite assente da anni: tre casi al Bambin Gesù”

I tre lattanti ricoverati, di 2, 3 e 5 mesi, uno dei quali in terapia intensiva per la criticità delle sue condizioni, hanno contratto in contesti completamente diversi questa forma di meningite che, fanno sapere dall’ospedale, “si riteneva debellata”.

20 Febbraio 2015

Approfondimenti/Bibliografia e articoli correlati

  • Tunkel A, Schilder AG. Acute Meningitis. In: Mandell GL, Douglas RM, Bennet JE, editors. Mandell, Douglas, and Bennett’s Principles and practice of infectious diseases. Sixth Edition ed. Philadelphia: Elsevier; 2005. p. 1083-126.
  • Angus DC, Linde-Zwirble WT, Lidicker J, Clermont G, Carcillo J, Pinsky MR.Epidemiology of severe sepsis in the United States: analysis of incidence, outcome, and associated costs of care. Crit Care Med 2001 Jul;29(7):1303-10

***pediatrics.aappublications***

***American Academy of pediatrics***www.aap.org***

***Fonte Medscape***

*** fonte epicentro***

ASTRATTO

VACCINI E NUOVE MALATTIE

24 GEN , 2015

Una malattia infettiva non è mai provocata esclusivamente da un agente esterno, da un virus o da un batterio. 

E’ fondamentale l’interazione con lo stato di salute della persona che ne entra in contatto. In alcuni periodi dell’anno, il meningococco, per esempio, è ospite abituale del naso fino al 40% dei bambini. Lo streptococco può provocare in alcune persone una tonsillite, in pochi bambini può causare una malattia reumatica, ma altre volte non causa alcuna patologia. L’articolo della dottoressa Emma Pistelli propone una riflessione su questi temi, analizzando la poliomielite e le infezioni virali che possono causare quadri clinici ad essa sovrapponibili, ed offre alcune soluzioni che vanno oltre le vaccinazioni…

  •  http://www.assis.it/vaccini-e-nuove-malattie/

  • http://www.phac-aspc.gc.ca/publicat/cig-gci/p04-meni-eng.php
  • http://www.assis.it/la-grande-paura-fatti-dicerie-e-invenzioni-sulle-meningiti-1-parte/

 

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