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Parotite: scoppia nuovo focolaio tra gli studenti norvegesi

Focolaio di parotite colpisce gli studenti in diverse città norvegesi.

Iniziato tra gli studenti a Trondheim, il focolaio si è ora diffuso in Oslo e Bergen.

I soggetti affermano di essersi sottoposti alla vaccinazione .

L’edificio circolare a Trondheim che ospita gli studenti è stata sede di UKA – il più grande evento culturale della Norvegia – dal 1917. Ora il Norwegian Institute of Public Health (NIPH) sospetta che gli studenti stranieri non vaccinati possano essere infettati da coloro che hanno contratto la parotite.

Ogni anno in Norvegia ci sono tra gli otto e i 35 casi di parotite, dichiara Margrethe Greve-Isdahl, primario presso il Dipartimento di sanità pubblica norvegese (NIPH).

Un numero crescente

Due settimane fa, gli studenti dell’Università di Bergen hanno ricevuto una e-mail in cui veniva chiesto loro di prendere “precauzioni” per evitare la parotite. L’Ufficio di controllo di Bergen ha di seguito distribuito dei volantini nelle bacheche dell’università.

Il focolaio sarebbe nato grazie ad alcuni studenti stranieri che si trovavano a Trondheim; non sappiamo ancora con certezza se questi ragazzi fossero stati vaccinati per la parotite, afferma Greve-Isdahl. Non si conosce perciò il vettore.

Tuttavia, coloro che hanno contratto la parotite di recente, hanno  dichiarato di essere stati vaccinati.

Finora, almeno quattro casi sono stati confermati  a Bergen e tre a Oslo.

Possibile epidemia?

Il 2015 verrà ricordato come l’anno con il maggior numero di casi di parotite e non solo.

L’NIPH sospetta che l’infezione possa essere stata diffusa durante un festival studentesco svolto nel mese di ottobre.

Perché i vaccinati si ammalano?

La Dr. Margrethe Greve-Isdahl afferma che l’efficacia del vaccino della parotite diminuisce nel tempo. Inoltre , il vaccino non  ha un’efficacia ottimale.

Coloro invece che si sono esposti alla malattia ma sono stati vaccinati, svilupperanno sintomi  più lievi.

Nessuna necessità per tutti di essere ri-vaccinati

L’ NIPH raccomanda una seconda dose di vaccino della parotite per alcuni individui. “Sarebbe utile soprattutto per coloro i quali non hanno effettuato i richiami . Non credo sia opportuno raccomandare la ri-vaccinazione a tutti gli studenti” afferma Greve-Isdahl

In un comunicato stampa del comune di Bergen, si raccomanda la vaccinazione anche agli individui completamente vaccinati.

Parotite

La parotite è una malattia causata da un virus che si diffonde di solito attraverso la saliva e può infettare molte parti del corpo, soprattutto le ghiandole salivari parotidi. Le ghiandole salivari parotidi, che producono la saliva per la bocca, si trovano verso la parte posteriore di ogni guancia, nella zona tra l’orecchio e la mascella. In caso di parotite di solito queste ghiandole si gonfiano e diventano dolorose.

Segni e sintomi
Casi di parotite possono iniziare con una febbre fino a 39.5° C, così come con un mal di testa e perdita di appetito. Le ben note caratteristiche della parotite sono il gonfiore e il dolore delle ghiandole parotidi. Per un periodo, che di solito va dal giorno ai 3 giorni, le ghiandole diventano sempre più gonfie e doloranti. Il dolore peggiora quando il bambino inghiotte, parla, mastica,  beve succhi di frutta o bevande acide (come il succo d’arancia).
In rari casi, la parotite attaccherà altri gruppi di ghiandole salivari invece delle parotidi. In questo caso, il gonfiore può essere osservato sotto la lingua, sotto la mandibola, o lungo tutto il tratto fino alla parte anteriore del torace.
La parotite può causare infiammazione e gonfiore del cervello e di altri organi, anche se questo non è comune. L’encefalite(infiammazione del cervello) e la meningite (infiammazione del rivestimento del cervello e del midollo spinale) sono entrambe complicazioni rare della parotite. I sintomi compaiono nella prima settimana dopo che le ghiandole parotidi hanno iniziato a gonfiarsi e possono comprendere: febbre alta, rigidità del collo, mal di testa, nausea e vomito, sonnolenza, convulsioni, e altri segni di coinvolgimento cerebrale. La parotite negli adolescenti e negli adulti maschi può anche provocare lo sviluppo di orchite, l’infiammazione dei testicoli. Di solito da 7 a 10 giorni dopo che le parotidi si sono gonfiate un testicolo diventa gonfio e dolente. Tutto ciò è accompagnato da febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e dolore addominale che a volte, se è interessato il testicolo destro, può essere scambiata per appendicite. Dopo 3-7 giorni il dolore ai testicoli e il gonfiore diminuiscono, di solito contemporaneamente al calo della febbre. In alcuni casi sono coinvolti entrambi i testicoli. Anche con il coinvolgimento di entrambi i testicoli, la sterilità è solo una complicazione rara dell’orchite.

  • http://sciencenordic.com/mumps-outbreak-hits-students-several-norwegian-cities

CORRELATI

MMR: UNA VACCINAZIONE TEMUTA E DISCUSSA. COSA NON CONOSCIAMO?

“Vaccinazione MMR” .

MMR (Measles,Mumps and Rubella Virus Vaccine Live) ovvero Morbillo,Parotite,Rosolia (Vaccino contenente virus VIVI attenuati).

  • Protegge davvero?
  • Ci sono danni da reazione avversa?
  • Quali sono i dati reali?
  • Cosa riporta il foglietto illustrativo?

https://vacciniinforma.it/?p=3013

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Meningite B? Prudenza nella somministrazione del vaccino dopo i focolai avvenuti; lo stesso risulterebbe inefficace e non sicuro.

La commissione  per la salute raccomanda prudenza per la vaccinazione contro meningite B .

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Un gruppo di esperti della salute ha deciso di agire con principio di cautela verso la somministrazione di questo vaccino.

Gli stessi hanno deciso di non raccomandare agli adolescenti americani,la vaccinazione contro il ceppo B della meningite,in particolare dopo i focolai accaduti alla Princeton University e al campus universitario di Santa Barbara,in California,lasciando i medici liberi di scegliere se consigliare o meno il vaccino,agendo con principio di cautela.

Un comitato di esperti scientifici esterni della sanità pubblica, convocato dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, ha votato (14 a 1)  per una raccomandazione limitata della vaccinazione, consigliata alle persone di età compresa tra 16 ai 26 anni.

Il vaccino è nuovo e relativamente costoso; la malattia è rara, per questo si deve agire con principio di cautela.

Diversi membri del comitato hanno palesemente affermato le loro convinzioni sulla NON sicurezza del medesimo vaccino.

“Ci sono alcune bandiere rosse per  la sicurezza di questo vaccino”, ha dichiarato il dottor Edward Belongia, il direttore del Centro per l’Epidemiologia Clinica e  della salute della popolazione presso la Fondazione Clinica Marshfield Research nel  Wisconsin.

La raccomandazione entrerà in vigore nei prossimi mesi. Tali raccomandazioni costituiscono le linee guida per il protocollo e la pratica della salute messo in atto negli Stati Uniti e in base al programma di immunizzazione per l’infanzia.

“Queste raccomandazioni guidano le pratiche cliniche”, ha dichiarato il dottor Bruce Gellin, direttore dell’Ufficio Nazionale del programma e delle pratiche vaccinali presso il Dipartimento di Salute e Servizi Umani.

Pazienti e familiari, molti hanno testimoniato presso la sede CDC di Atlanta sulla necessità urgente di un ampio uso del vaccino nonostante a prevalere sia la cautela in questo caso,per fortuna.

Per ora il vaccino viene consigliato SOLO alle persone con un’alta soglia di probabilità di contrarre la malattia (le raccomandazioni AAP erano queste).

 

La Meningite B è un’infezione batterica che infiamma i rivestimenti del midollo spinale e del cervello, e può essere difficile da diagnosticare.

Ci sono stati meno di 300 casi l’anno tra il 2009-2013, e solo dai 5 ai 10 decessi, secondo i dati della sorveglianza epidemiologica.

Il ceppo ha attirato l’attenzione nel 2013 quando 4 studenti dell’Università della California a Santa Barbara, e sette studenti e un visitatore all’Università di Princeton hanno contratto la malattia.

A quel tempo, non c’era nessun vaccino approvato disponibile negli Stati Uniti, così la Food and Drug Administration ha deciso di consentire l’uso dei vaccini approvati in Europa e Australia.

Da allora, due società hanno ottenuto l’approvazione negli Stati Uniti per i vaccini contro la meningite B. Il primo realizzato dalla GlaxoSmithKline,  per un costo di circa $ 320 (per una serie completa) e Trumenba, realizzato da Pfizer,  ad un costo di circa 345 $.

Cinque ceppi causano la maggioranza dei casi di meningite batterica negli Stati Uniti. Il ceppo B è il più diffuso e rappresenta circa un terzo di tutti i casi segnalati nel 2013.

Gli altri vaccini  “coprono” gli altri quattro sierogruppi principali: A, C, Y e W.

Mercoledì si voterà anche per determinare la copertura del vaccino da un assicurazione,dato il suo costo.

 

Il vaccino sarà anche incluso in un piano finanziato dal governo americano il quale fornirà gratuitamente tutti i vaccini alle famiglie indigenti.

BENEFICENZA O ALTRO?

Fonte “The New York Times”.

FOCOLAI?

Focolai di meningite batterica hanno colpito ben due campus universitari.

Da metà novembre, quattro studenti presso l’università della California (Santa Barbara) hanno contratto un ceppo abbastanza pericoloso della meningite,ovvero il B, e uno di loro era in condizioni precarie.

Gli altri tre studenti hanno recuperato, ha dichiarato George Foulsham, un portavoce all’università.

  • http://www.nytimes.com/2013/12/06/us/meningitis-outbreak-strikes-two-universities.html

ANTI-MENINGOCOCCO E LE LINEE GUIDA INTERNAZIONALI

Malattie e relativi vaccini

Approfondimenti e Aggiornamenti con fonti e allegati

CORRELATI

Di seguito il documento di approvazione del vaccino Bexsero della Novartis da parte della FDA Americana.

Capitolo 8.4
“Safety and effectiveness of BEXSERO have not been established in children younger than 10 years of age”.
Nel capitolo uno si descrive il vaccino come consigliato a soggetti dai 10 anni ai 25 anni d’eta.
“BEXSERO a vaccine indicated for active immunization to preventinvasive disease caused by Neisseria meningitidisserogroup B. BEXSERO is approved for use in individuals 10 through 25 years of age.”
L’FDA non riconosce ufficialmente sia l’efficacia che la protezione del medesimo verso i soggetti inferiore ai 10 anni d’età, mentre lo stesso,è stato inserito nel calendario vaccinale dai 2 mesi d’età in concomitanza con Esavalente e Pnemunocco.
E’chiaro che su questo vaccino non ci sia una politica comune sulla sua utilizzazione, né sulla sua efficacia e durata, come descritto anche dall’Istituto Superiore di Sanità.
“…rimangono aperti alcuni quesiti relativi all’efficacia clinica, la durata della risposta immunitaria nel tempo e l’effetto della vaccinazione sulla circolazione del patogeno.”

  • http://www.epicentro.iss.it/pro…/meningiti/aggiornamenti.asp
    http://www.fda.gov/
  • http://www.fda.gov/%E2%80%A6/Vaccines/ApprovedProducts/ucm431447.pdf

LE MENINGITI (Neisseria meningitidis (meningococco) – Streptococcus pneumoniae (pneumococco) – (emofilo o Hi)Haemophilus influenzae)

  • http://www.epicentro.iss.it/problemi/meningiti/EpidItalia.asp

    La malattia è in genere di origine infettiva e può essere virale, batterica o causata da funghi. La forma virale, detta meningite asettica, è quella più comune: di solito non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di 7-10 giorni. La forma batterica è più rara ma estremamente più seria, e può avere conseguenze fatali.
    Per meningite fulminante si intende una forma di meningite particolarmente aggressiva, dal decorso repentino che non lascia spazio a terapie. Queste sono particolarmente aggressive e non c’è prova che non possano colpire anche i soggetti vaccinati anche in considerazione del fatto che i vaccini coprono solo alcuni ceppi e che talvolta non danno copertura.
    Vi sono infatti stati casi di meningite fulminante che hanno colpito soggetti vaccinati.

    Non esiste “la meningite” bensì diversi tipi di meningite, provocati da batteri diversi. Di questi batteri esistono diversi sierotipi, ovvero sottogruppi diversi contro i quali produciamo anticorpi specifici. Relativamente al Meningococco, ne conosciamo 13 sierotipi, di cui i più frequenti da noi sono il tipo B e C ed il vaccino protegge solo contro il meningococco C.

Di Pneumococco ne esistono 90 forme diverse e per ciascuna di esse sono necessari degli anticorpi specifici. La diffusione dei sierotipi è estremamente variabile in base a diversi fattori: vari da regione a regione, nel tempo ed in base all’età del soggetto. Da ciò consegue che tale batterio è estremamente variabile, una sorta di bersaglio mobile, contro il quale non possediamo tutti i proiettili giusti.In vaccino antipneumococco oggi in commercio copre soltanto 7 sierotipi. Anche se è vero che questi 7 sierotipi sono quelli più comuni in realtà riescono a coprire (nella migliore delle ipotesi) circa il 60% dei casi e non è quindi in grado di garantire la copertura del 100% verso il batterio. Inoltre, vale la pena sottolineare come i sette sierotipi sono stati “scelti” o meglio elaborati sulla base dei dati statunitensi, perché il vaccino antipneumococco è un vaccino d’importazione, prodotto per un paese dove l’incidenza della malattia è alta e quindi importato in Italia senza andare troppo per il sottile sulle differenze di diffusione dei ceppi.

Senza considerare poi che, prescindendo dai potenziali DANNI DA VACCINAZIONE una buona percentuale delle vaccinazioni (pare intorno al 20% ma altri affermano essere maggiore) non offre la copertura auspicata talvolta a causa di problemi legati al vaccino altre volte a causa di una anomala risposta immunitaria del bambino.Inoltre, a prescindere dai vari ceppi, contro meningite batterica fulminante non c’è vaccino che tenga. Questo è il motivo per cui molti bimbi colpiti da meningite erano in realtà vaccinati.

Meningite da Meningococco tipo C e vaccino antimeningococco tipo C.
“Sull’efficacia di questo vaccino si è espresso anche l’assessore alla Sanità della Regione Lombardia in un comunicato pubblicato sul Bollettino dell’Ordine dei Medici della Lombardia del marzo 2007: Non vi è ad oggi alcuna evidenza scientifica a riguardo della sua efficacia e noi non siamo legittimati a far correre un rischio vaccinale senza avere la garanzia dei vantaggi che questo può portare. I dati della Comunità scientifica sono tuttora controversi e la possibile efficacia del vaccino è valutata intorno al 30%. 

(Tratto dal libro: Gava R. Le Vaccinazioni Pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 3a ed., 2010)

  • http://www.coriv.org/caratteristiche-vaccini/416/

PNEUMOCOCCO:
Lo Streptococcus pneumoniae (o Pneumococco) è un batterio molto diffuso che può essere presente nella gola e nel naso di bambini e adulti sani senza dare alcun segno di sé (ciò accade nel 40-60% dei bambini). Esistono circa 90 tipi diversi (sierotipi) di questo germe e alcuni di questi, di solito, sono chiamati in causa più frequentemente quando capita che, per abbassamento delle difese immunitarie dell’individuo, il germe provochi una patologia generalizzata (malattia “invasiva”).
In età pediatrica il Pneumococco può dare infezioni invasive (meningite e un’infezione sistemica) oppure localizzate (otite media acuta, sinusite, polmonite). Il bambino, soprattutto nei primi 2-3 anni di vita, risulta maggiormente esposto a tale infezione perché incapace di rispondere adeguatamente ad antigeni di natura polisaccaridica propri del germe.
Esistono due tipi di vaccini ed entrambi sono composti solo da alcune parti del microrganismo e sono definiti multivalenti perché proteggono verso più sierotipi di Pneumococco:
– il vecchio vaccino antipneumococcico polisaccaridico (23-valente), che si somministra in dose singola per via intramuscolare o sottocutanea;
– il nuovo vaccino antipneumococcico coniugato (7-valente o eptavalente) che si somministra per via intramuscolare e il cui numero di inoculazioni varia in base all’età di inizio del ciclo vaccinale.
Non è sensato somministrare milioni di dosi con una situazione che vede solo pochissimi bambini all’anno in Italia danneggiati dalla malattia. In sanità pubblica occorre scegliere gli interventi di massa sulla base del beneficio che questi possono portare in termini di salvaguardia di vite umane e di miglioramento della qualità della vita e una vaccinazione di massa contro il Pneumococco non soddisfa questi requisiti. Inoltre, se ci dovessero essere effetti indesiderati rari emergerebbero somministrando il vaccino su larga scala. Non siamo in grado di fare un bilancio approfondito tra rischi e benefici. Il nuovo vaccino contro il Pneumococco è stato studiato su misura per i sierotipi di Pneumococco isolati negli Stati Uniti, mentre in Italia i sierotipi presenti non sono ancora noti. Quindi, c’è la possibilità che il vaccino non sia nemmeno molto efficace. Inoltre, negli USA l’incidenza della malattia è maggiore rispetto all’incidenza bassissima che c’è nel nostro Paese”.

  • http://www.coriv.org/caratteristiche-vaccini/malattia-pneumococcica-e-vaccino-antipneumococcico

  • Meningite B Bugiardini o foglietti illustrativi del nuovo vaccino

http://www.ema.europa.eu/ema/index.jsp?curl=pages%2Fmedicines%2Fhuman%2Fmedicines%2F002333%2Fhuman_med_001614.jsp&mid=WC0b01ac058001d124

http://ec.europa.eu/health/documents/community-register/2013/20130114125155/anx_125155_en.pdf


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Trattamenti sanitari, vaccinazioni, diritto alla salute delle persone minori di età

Trattamenti sanitari, vaccinazioni, diritto alla salute delle persone minori di età

Normativa regionale

17.06.2013

normativa

Le Regioni approvano i singoli Piani regionali di prevenzione vaccinale sulla base del Piano nazionale.

Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale è uno strumento tecnico di supporto operativo tra Stato e Regioni, nell’ambito del diritto alla prevenzione di malattie per le quali esistono vaccini efficaci e sicuri; il PNPV 2012-2014 (G.U. 12 marzo 2012, n. 60) individua il Calendario Vaccinale Nazionale, che promuove 12 vaccinazioni.

Obiettivo generale del PnPV è quello di armonizzare le strategie vaccinali in atto nel Paese, definendo obiettivi vaccinali specifici, che costituiscono impegno prioritario per le Regioni e la Pubblica Amministrazione, sottoposti a verifica annuale nell’ambito del monitoraggio  Lea (Livelli essenziali assistenza).

Nel Piano 2012-2014 è presente un capitolo specifico “Obbligatorietà vaccinale: percorso per il superamento dell’obbligo vaccinale e certificazione” nel quale, pur sottolineando l’importanza dell’offerta attiva delle vaccinazioni, indipendentemente dallo stato giuridico di obbligatorietà, si affronta il delicato argomento del superamento dell’obbligo vaccinale.

Attualmente solo la Regione Veneto ha promulgato una legge regionale (7/2007) con la quale ha sancito la non obbligatorietà delle vaccinazioni pediatriche a partire dai nati nel 2008, adottando comunque idonei strumenti di monitoraggio al fine di evidenziare eventuali aspetti sfavorevoli del provvedimento.

Altre realtà regionali (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna) hanno avviato o stanno avviando percorsi per passare gradualmente dal regime di obbligatorietà a quello di adesione consapevole (con sospensione dell’applicazione delle sanzioni amministrative), supportate dall’adozione di adeguate campagne informative e da protocolli specifici per la gestione dei soggetti inadempienti.

La selezione di normativa e atti regionali che proponiamo tende a delineare un quadro generale della situazione nelle diverse regioni italiane, indicando in particolare gli Atti adottati dalle regioni orientate all’avvio di percorsi di superamento dell’obbligo vaccinale.

Segnaliamo inoltre, se disponibili, i siti delle Regioni che affrontano le problematiche legate alle vaccinazioni.


 

CAMPANIA

  • Decreto del Commissario ad Acta 10 ottobre 2012, n. 127 (Pdf 2,98 Mb)

Recepimento delle Intese, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 5/6/2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, del 22 febbraio 2012 sul documento recante “Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014” (Repertorio atti n. 54/CRS).
(B.U. 22 ottobre 2012, n. 67)

 

EMILIA-ROMAGNA

  • Delibera Giunta Regionale 13 marzo 2009, n. 256 (5.Le fasi dell’attività vaccinale)  (Pdf 1,70 Mb)

Approvazione del documento contenente “Indicazioni alle Aziende sanitarie per promuovere la qualità delle vaccinazioni in Emilia-Romagna”.
(B.U. 14 aprile 2009, n. 63)
In relazione alla Delibra sopra citata si segnala:

Interrogazione n. 3589 dei Consiglieri Meo e Naldi, di attualità a risposta immediata in Aula, circa l’obiezione di coscienza nei confronti della vaccinazione in età evolutiva in Emilia-Romagna. –  5 febbraio 2013.  (Pdf 692 Kb)
La risposta (Pdf 386 Kb) è consultabile nel verbale della seduta antimeridiana di martedì 5 febbraio 2013, all’oggetto 3589, (pag. 11)

LAZIO

  • Decreto del Commissario ad Acta 5 novembre 2012, n. U00192 (Pdf 369 Kb)

Presa d’atto dell’Intesa ai sensi dell’art. 8 comma 6 della Legge 5/6/2003 n. 131 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012 – 2014”. Piano Regionale Prevenzione Vaccinale 2012 – 2014.
(B.U. 13 novembre 2012, n. 63)

LOMBARDIA

  • Delibera Giunta Regionale  5 dicembre 2012, n. 9/4475 (Pdf 800 Kb)

Determinazione in ordine alle vaccinazioni dell’età infantile e dell’adulto in Regione Lombardia: aggiornamenti alla luce del piano nazionale prevenzione vaccinale 2012-2014 (intesa Stato Regioni 22 febbraio 2012).
(B.U. 13 dicembre 2012, n. 50 pag. 7)

Accordo del 24 giugno 2010 (Pdf 116 Kb)
Siglato dalla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia e dal Presidente e dal Procuratore della Repubblica dei Tribunali dei Minorenni di Milano e Brescia sull’adozione del percorso previsto dalla Delib.G.R. n. V/1587 del 22 dicembre 2005

Circolare Direzione Generale Sanità 14 marzo 2006, n. 11 (Pdf 1 Mb)
Informazioni esplicative ed indirizzi sulle vaccinazioni dell’età infantile e dell’adulto – Delib.G.R. n. 8/1587 del 22 dicembre 2005.
(B.U. 27 marzo 2006, n. 13.  Sezione Atti dirigenziali – pag 1146)

Delibera di Giunta Regionale 22 dicembre 2005, n. VIII/1587 (Pdf 2 Mb)
Determinazioni in ordine alle vaccinazioni dell’età infantile e dell’adulto in Regione Lombardia, con la quale sono stati definite le vaccinazioni raccomandate per infanzia e adulti, le caratteristiche di qualità degli ambulatori vaccinali, gli obiettivi di informatizzazione dei dati vaccinali e del loro inserimento nel Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE)

MARCHE

  • Delibera Giunta regionale 3 aprile 2013, n. 480 (Pdf 1,30 Mb)

Recepimento del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014 – Intesa Stato-Regioni 22 febbraio 2012

Delibera Giunta regionale 17 novembre 2006, n. 1329 (Pdf 261 Kb)
Linee guida metodologiche per la razionalizzazione e il miglioramento qualitativo dei servizi di vaccinazione nelle Marche.

MOLISE

  • Delibera Giunta Regionale 9 gennaio 2012, n. 8 (Pdf 2 Mb)

Piano vaccinale della Regione Molise – Aggiornamento al 2011. Approvazione.
(B.U. 1° febbraio 2012, n. 3)

PIEMONTE

  • Delibera Giunta Regionale 10 aprile 2006 n. 63-2598

Approvazione Piano Piemontese di Promozione delle Vaccinazioni (PPPV) in attuazione dell’Accordo tra il Ministro della Salute e i Presidenti delle Regioni e Province Autonome concernente il Nuovo Piano Nazionale Vaccini 2005-2007.
In particolare:
Allegato A – “Piano piemontese di promozione delle vaccinazioni”  (pag. 26)
Allegato D3 – “Documentazione gestione iter amministrativo per la gestione del rifiuto vaccinale”  (pag. 87)
Allegato E4 – Documento Tribunale per i minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta in data 13 giugno 2000  (pag. 90)
(B.U. 27 aprile 2006, n. 17)
Le linee d’azione intraprese sono state riproposte anche nel successivo Piano 2009approvato con Delibera di Giunta n. 6-11554, dell’8 giugno 2009

PUGLIA

  • Delibera Giunta Regionale 18 febbraio 2013, n. 241 (Pdf 8 Mb)

Intesa Stato-Regioni 22 febbraio 2012: “Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2012-2014”. Recepimento e adozione Calendario Regionale Vaccinale 2012 “Calendario per la vita”.
(B.U. 19 marzo 2013, n. 41)

SARDEGNA

  • Deliberazione 16 dicembre 2008, n. 71/12 (Pdf 48 Kb)

Indirizzi alle Aziende sanitarie locali per il miglioramento delle pratiche vaccinali. Piano Regionale della Prevenzione. Delib.G.R. n.29/2 del 5 luglio 2005

Deliberazione 5 luglio 2005, n. 29/2 (Pdf 54 Kb)
Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 (Intesa Stato-Regioni, Province Autonome – 23 Marzo 2005). Approvazione Piano Regionale di Prevenzione.
Paragrafo “Obbligo vaccinale e consenso informato”

SICILIA

  • Decreto Assessore 7 maggio 2012, n. 820 (Pdf 2,80 Mb)

“Calendario Vaccinale per la Vita”. Modifica ed integrazione del Calendario Vaccinale Regionale

Decreto Assessorato alla Salute 19 marzo 2012 (Pdf 460 Kb)
Recepimento dell’accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sul documento recante: “Piano nazionale prevenzione vaccinale 2012-2014”.
(G.U. 27 aprile 2012, n. 17  – pag. 44)

TOSCANA

  • Delibera Giunta Regionale 28 dicembre 2012, n. 1252 (Pdf 1,90 Mb)

Recepimento “Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014” adottato con Intesa tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano nella seduta della Conferenza Stato Regioni del 22.02.2012.
(B.U. 16 gennaio 2013, n. 3, parte seconda)

Delibera Giunta Regionale 22 maggio 2006, n. 369 (Pdf 97 Kb)
Approvazione delle “Linee di indirizzo per la gestione dei casi di inadempienza all’obbligo vaccinale”.
(B.U. 14 giugno 2006, n. 24, parte seconda)

VENETO

  • Delibera Giunta Regionale 18 settembre 2012, n. 1873

Sospensione dell’obbligo vaccinale per l’età evolutiva (L.R. n. 7/2007). Approvazione del “Report sull’attività vaccinale dell’anno 2011 e Monitoraggio della Sospensione dell’Obbligo Vaccinale” e del verbale relativo all’incontro del 10/07/2012 del Comitato Tecnico Scientifico Regionale per la sospensione dell’obbligo vaccinale.
(B.U. 1° ottobre 2012, n. 80)

L.R. 23 marzo 2007, n. 7
Sospensione dell’obbligo vaccinale per l’età evolutiva
(B.U. Veneto 27 marzo 2007, n. 30)

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO

  • Delibera Giunta Provinciale 13 maggio 2013, n. 693 (Pdf 1,50 Mb)

Recepimento dell’accordo Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 22.02.2012 n. 54 – Piano Nazione di Prevenzione Vaccinale 2012 – 2014

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

  • L.P. 23 luglio 2010, n. 16 (art. 49 – Vaccinazioni)  (Pdf 137 Kb)

Tutela della salute in provincia di Trento
(B.U. 27 luglio 2010, n. 30, suppl. n. 3)

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Siti di riferimento delle Regioni

normative-molteni-vernici-e1341828330578

BASILICATA

  • Basilicatanet.it – Fare le vaccinaizoni

Sezione del Portale regionale che raccoglie indicazioni e consigli sui diversi tipi di vaccinazioni destinate ad adulti e bambini.

EMILIA-ROMAGNA

  • SalutEr 

Portale a cura del Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia-Romagna.Offre informazioni e indicazioni in merito alle Vaccinazioni per bambini e adolescenti.

Informafamiglie & Bambini – Vaccinazioni
Portale della Regione Emilia Romagna curato dai Centri per le famiglie regionali. Offre informazioni sul calendario vaccinale regionale e in generale sui diversi tipi di vaccinazioni destinate ai minori, con indicazioni sulla possibilità di praticare obiezione di coscienza in caso di vaccinazioni obbligatorie.

LOMBARDIA

  • Lombardia cresciamola insieme – Malattie infettive e vaccinazioni

Pagine interne del portale regionale “Salute”, dedicate a informazioni e indicazioni sui temi Malattie infettive e Vaccinazioni

 

PIEMONTE

  • Sanità – Malattie trasmissibili

Portale Sanità – Regione Piemonte. Offre informazioni sul Piano regionale di promozione delle vaccinazioni 2009, con riferimento a tutti gli Atti emanati dalla Regione sul tema.Sezione specifica dedicata alle vaccinazioni pediatriche.

SARDEGNA

  • Sardegna salute – Vaccinazioni

Approfondimento specifico sul tema Vaccinazioni; riporta indicazioni generali sulle pratiche vaccinali obbligatorie.

SICILIA

  • Vaccini e vaccinazioni

A cura dell’Assessorato regionale siciliano alla Sanità. Area tematica dedicata ad informazioni e riferimenti normativi regionali circa le vaccinazioni praticabili sul territorio regionale

TOSCANA

  • Cittadini – Salute e Sport – Vaccinazioni

Sezione tematica del Portale regionale toscano “Salute”. Approfondimento specifico dedicato alle diverse tipologie di vaccinazioni destinate ai residenti (adulti, bambini, immigrati ..) nel territorio regionale.

 

VALLE D’AOSTA

Igiene e Sanità pubblica – Malattie infettive e vaccinazioni

Regione Valle d’Aosta – informazioni generali sull’attività vaccinale regionale. Nella sezione Normativa i principali Atti regionali emanati sul tema

Principali fonti di riferimento:
Siti delle Regioni italiane

***FONTE E ARTICOLI CORRELATI DI SEGUITO***

http://www.assemblea.emr.it/biblioteca/attivita-e-servizi/servizi-documentazione/dossier/tratt-sanitari-minori/norm-regionale

Regione Toscana

http://www.regione.toscana.it/documents/10180/23315/Delibera%20Gr%201020_2007/ff3dae14-4f5d-464f-a877-4a514d2130c5

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HERD IMMUNITHY O IMMUNITA’ DI GREGGE, ESISTE?

L’immunità di gregge esiste realmente?

IMMUNITà BELLAI Sostenitori della vaccinazione di massa si basano sull’immunità di gregge. Ma esiste?


Coppa Cracked

***AGGIORNAMENTO FONTI GIUGNO 2015 ***

  • http://www.naturalnews.com/049007_Robert_Rowen_Vaccine_Worl…
  • http://www.naturalnews.com/050099_herd_immunity_vaccination_russell_blaylock.html

vaccino

Il Dr. Robert Rowen rivela la verità sui vaccini

Learn more: http://www.naturalnews.com/049007_Robert_Rowen_Vaccine_World_Summit_immunizations.html#ixzz3XTeleaUe

“IMMUNITA’ DI GREGGE”

La scienza imperfetta e i fallimenti della vaccinazione.

La parola al Dr Suzanne Humphiries,MD.

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  • http://www.vaccinationcouncil.org/2012/07/05/herd-immunity-the-flawed-science-and-failures-of-mass-vaccination-suzanne-humphries-md-3/

 

“Quando i tassi di vaccinazione sono molto alti, come lo sono ancora nella nazione nel suo insieme, ognuno è protetto”, ha spiegato USA Today in un recente editoriale intitolato “Vaccino,salute a rischio”.

“Questa ‘immunità di gregge’ protegge i più vulnerabili, compresi coloro che non possono essere vaccinati per ragioni mediche, bambini troppo piccoli per essere vaccinati e le persone su cui il vaccino non funziona.

Il concetto di “immunità di gregge”  materializzato nel 1930, quando la Johns Hopkins University Arthur Hedrich scoprì che, dopo la contrazione del morbillo del 55% della popolazione di Baltimora  (e quindi l’immunità al morbillo), il resto della popolazione, o “branco”, è diventata protetta. Questo concetto fornisce le odierne motivazioni, per insistere che tutti siano vaccinati.

ALLEGATI

Secondo teorie dellimmunità di gregge la diffusione del morbillo avrebbe dovuto far si con l’abbassamento delle coperture vaccinali far esplodere numerose epidemie mettendo a rischio l’intera popolazione nazionale dal terribile morbillo. Invece dopo due anni di cali vaccinali cosa abbiamo dopo 4 mesi nel 2015? 19 casi di morbillo su 60mln di abitanti…Il 40% aveva uno stato vaccinale conosciuto.

(2 aprile 2015) Morbillo & Rosolia News: il rapporto di marzo 2015
Nel mese di febbraio 2015, sono stati segnalati 19 casi di morbillo da 9 Regioni. L’età mediana dei casi è stata pari a 21 anni (range: 1-78 anni).

Per quanto riguarda la rosolia, nel mese di febbraio 2015, sono stati segnalati 4 casi. Questi i dati nazionali del sistema di sorveglianza integrata del morbillo e della rosolia riportati nel numero di marzo 2015 di Morbillo & Rosolia News (bollettino, pdf 1,5 Mb).

  • http://www.epicentro.iss.it/…/bolletti…/R&M_News_2015_13.pdf

Lo stato vaccinale è noto per il 93,9% dei casi, di cui il 58,1% era non vaccinato, il 35,5% aveva effettuato
una sola dose, e il 6,4% aveva effettuato due dosi.
Quattro casi (12,1%) sono stati ricoverati e 6 (18,2%) hanno richiesto una visita al pronto soccorso.
Sei casi (18,2%) hanno riportato almeno una complicanza; di questi, 2 ne hanno riportato due o più.
Le complicanze riportate includono 3 casi di stomatite, 2 casi di polmonite, 2 di diarrea e 1 “altra
complicanza”.


  • USA DATI CONTRADDITTORI SUL RAPPORTO VACCINI/MALATTIE

Il Council on Foreign Relations (CFR) ha recentemente pubblicato una mappa delle malattie che pretenderebbe di dimostrare che i focolai dimalattia sono addebitabili ai non vaccinati.
In realtà, però, i media tradizionali, come PBS non si sono accorti che la mappa del CFR mostra come i più alti focolai di malattia si abbiano proprio nelle popolazioni più vaccinate.

  • http://www.omsj.org/corruption/cfrmap

I funzionari della sanità pubblica conoscono la verità: i soggetti vaccinati di recente sono correlati alla diffusione della malattia

(GLOBE NEWSWIRE ) Washington , DC , 3 marzo 2015 –

I medici e i funzionari della sanità pubblica sono a conoscenza che gli individui vaccinati di recente possono diffondere la malattia e che il contatto con le persone immunodepresse può essere molto pericoloso. A tal proposito, la Guida per i pazienti dell’ospedale Johns Hopkins in caso di immunodepressione raccomanda di “evitare il contatto con i bambini che sono stati vaccinati di recente” e di “chiedere agli amici e ai parenti che sono malati o che sono stati vaccinati da poco con un vaccino a virus vivi (come la varicella , il morbillo, la rosolia , l’influenza intranasale , la poliomielite e il vaiolo ) di non fargli visita.

Una dichiarazione sul sito web dell’ospedale di St. Jude mette in guardia i genitori di bambini sottoposti a terapia oncologica affinché non permettano di far visita ai loro figli alle persone che hanno ricevuto il vaccino orale per la polio o quello per il vaiolo nelle ultime quattro settimane, il vaccino antinfluenzale nasale nell’ultima settimana , o con eruzioni cutanee a seguito del vaccino contro la varicella o MMR ( morbillo , parotite , rosolia ).

“La sanità pubblica incolpa I bambini non vaccinati per l’epidemia di morbillo di Disneyland, ma la malattia potrebbe altrettanto facilmente esser stata provocata dal contatto con un individuo vaccinato di recente”, dice Sally Fallon Morell, presidente della Fondazione Western A. Price. La fondazione promuove una dieta salutare, uno stile di vita privo di sostanze tossiche e libertà di scelta per genitori ed i loro bambini. “Le prove indicano che individui vaccinati di recente dovrebbero esser messi in quarantena al fine di proteggere la popolazione”

L’evidenza scientifica dimostra che individui vaccinati con vaccini a virus vivi, come il MPR (morbillo, parotite e rosolia), rotavirus, varicella, herpes zoster e influenza possono diffondere il virus per molte settimane o mesi ed infettare vaccinati e non vaccinati, nello stesso modo.

Inoltre, I vaccinati possono essere portatori di malattie nel cavo naso-faringe e infettare altre persone seppur senza presentarne i sintomi.

Entrambi, vaccinati e non vaccinati, sono a rischio esposizione da parte di chi è stato vaccinato recentemente. I fallimenti vaccinali sono diffusi; l’immunità indotta dal vaccino non è permanente e recenti epidemie di malattie come la pertosse, parotite e morbillo, hanno avuto luogo in popolazioni completamente vaccinate[16] [17]. Chi riceve il vaccino antinfluenzale diventa più suscettibile ad infezioni future dopo vaccinazioni ripetute

Adulti hanno contratto la polio da bambini vaccinati da poco. Un padre di Staten Island è finito sulla sedia a rotelle dopo aver contratto la polio mentre cambiava il pannolino a sua figlia. Nel 2009 una sentenza ha stabilito l’assegnazione di 22.5 milioni di dollari

“Iil fallimento vaccinale e il non voler riconoscere che i vaccini a virus vivi possono diffondere la malattia hanno provocato un aumento di epidemie di malattie infettive sia in individui non vaccinati che vaccinati” sostiene Leslie Manookian, produttrice di The Greater Good.

“Il CDC dovrebbe istruire I medici che somministrano I vaccini ad informare I propri pazienti riguardo i rischi che chi si è vaccinato da poco fa correre al resto della popolazione”

Stando alla Fondazione Weston A.Price, la migliore protezione contro le malattie infettive è un sistema immunitario in salute, supportato da un adeguato apporto di vitamina A e vitamina C. Bambini ben nutriti si riprendono facilmente da malattie infettie e raramente sviluppano complicazioni.

Il numero delle morti per morbillo è diminuito da 7575 nel 1920 (10,000 per anno negli anni 10 del secolo scorso) ad una media di 432 per anno dal 1958-1962. Il vaccino venne introdotto nel 1963. Tra il 2005 ed il 2014, non si sono stati decessi da morbillo negli stati uniti e 108 decessi riferitia seguito del vaccino MPR.

Fonte

  • http://www.cnbc.com/id/102473744

  • Scomode verità scientifiche riguardanti la notizia relativa all’epidemia di morbillo presso il parco divertimenti Disneyland negli Stati Uniti che rimbalza dal 14 gennaio 2015 in tutto il mondo.
    http://www.nvic.org/…/measles-in-disneyland-third-mmr-shot-…
  • Nell’articolo viene evidenziato cosa riporta il foglietto illustrativo del vaccino VARIVAAfraid of the Disneyland measles outbreak? Don’t be fooled by Mickey Mouse science – READ THIS FIRST

UN ESEMPIO DI FOCOLAI?

STUDIO – AUMENTO DI CASI DI PERTOSSE CON L’ATTUALE VACCINO
Nel 2012 negli Stati Uniti si è verificato il maggior numero di casi di pertosse dal 1955.

  • http://www.abc.net.au/science/articles/2015/…/24/4222316.htm

I Focolai di morbillo si verificano anche quando la popolazione vaccinata supera il 95%.

Nel novembre 1966, annunciando un programma di vaccinazione di massa per il morbillo, l’US Public Health Service, ha annunciato che “L’uso efficace di questi vaccini durante il prossimo inverno e la primavera dovrebbe assicurare l’eradicazione del morbillo dagli Stati Uniti nel 1967. ”

Quando il morbillo non è riuscito ad essere eradicato,gli esperti di salute pubblica, hanno deciso che un tasso di vaccinazione del 70% o il 75% avrebbe assicurato l’immunità del gregge.Quando questo si è rivelato sbagliato, il numero magico è salito al 80%, 83%, 85%,e successivamente il 90%,poi diventato 95%, secondo un rapporto Health Services Research 2001.

Ma anche questo era insufficiente – I focolai di morbillo si verificano anche quando la popolazione vaccinata supera il 95%, portando alcuni a dire di alzare ancora di più il tasso di vaccinazione del 98% o del 99% , necessario per proteggere il restante 1% o 2% della massa. Ma anche questo non è corretto, dal momento in cui i focolai si verificano in popolazioni completamente vaccinate.

Pubblicità
“L’obiettivo sarebbe quello di avere il 100% della popolazione vaccinata, ha dichiarato il  Dott. Gregory Taylor dell‘Agenzia di sanità pubblica del Canada CBC, esprimendo un punto di vista sempre più comune tra i professionisti della salute pubblica. A quel punto, l’equilibrio del branco che sarebbe protetto attraverso la vaccinazione di massa sarebbe proprio 0.

Ma anche vaccinare il 100% della popolazione non sarebbe sufficiente, dicono gli scienziati del Vaccine Research Group della Mayo Clinic, perché il vaccino contro il morbillo, danneggia molte persone, non offrendo alcuna protezione.


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Secondo Tetyana Obukhanych, della School of Medicine della Stanford University, il vaccino contro il morbillo funziona come previsto, con solo il 25% della popolazione, lasciando la maggior parte degli adulti vaccinati da bambini, con poca o nessuna protezione.

A differenza del morbillo nell’infanzia, il morbillo da adulti è pericoloso: il 25% dei casi richiedono l’ospedalizzazione. Il morbillo è particolarmente pericoloso se contratto da mamme in attesa – studi ospedalieri a Los Angeles e Houston hanno trovato, che la maggior parte abbia  subito gravi complicazioni, alcuni sono morti, ed i loro bambini spesso sono morti nel grembo materno.

I pericoli si estendono ai bambini che, come l’USA Today sottolinea, sono troppo giovani per essere vaccinati. Questi membri del tutto indifesi, dipendono dagli anticorpi ereditati dalle loro madri. Le madri  precedentemente vaccinate, hanno pochi anticorpi, privando così i loro bambini della giusta protezione. L’unico modo provato e veritiero, per salvaguardare i loro bambini , resta il modo naturale: la madre dovrà contrarre il morbillo in maniera naturale.

In realtà, la herd immunity ,esisteva prima dell’introduzione del vaccino. Praticamente il 100% della popolazione ha contratto il morbillo, dando a tutti l’immunità per tutta la vita – e così anche alle future mamme i mezzi, per proteggere la loro prole. Gli scienziati del 1960 non si sono resi conto che vaccinandoci contro il morbillo,ci avrebbe dato delle deboli o inesistenti difese del nostro sistema immunitario.

Ironia della sorte, il Public Health Service, ha sempre considerato il morbillo,non particolarmente pericoloso,già in epoca pre-vaccino. “Le complicanze sono rare e, con adeguate cure mediche, la fatalità è rara …. L” Immunità seguente al recupero è solida e permanente nella durata; il suo capo di epidemiologia, Alexander Langmuir, ha riconosciuto una ” base epidemiologica per l’eradicazione del morbillo nel 1967. ”

Perché, allora, ha deciso di voler “debellare” questa malattia, generalmente innocua e non mortale?

La Herd immunity, suona bene in teoria. Ma, come ha concluso il Dott. Obukhanych, “Le aspettative della teoria genealogica dell’ immunità sono destinati a fallire nel mondo reale.”

  • Per vedere del Servizio di Salute pubblica; quattro pagine  sulla “eradicazione” del  morbillo  nel 1967, clicca qui .
  • Correlati, qui .

I medici e i funzionari della sanità pubblica sono a conoscenza che gli individui vaccinati di recente possono diffondere la malattia e che il contatto con le persone immunodepresse può essere molto pericoloso. A tal proposito, la Guida per i pazienti dell’ospedale Johns Hopkins in caso di immunodepressione raccomanda di “evitare il contatto con i bambini che sono stati vaccinati di recente” e di “chiedere agli amici e ai parenti che sono malati o che sono stati vaccinati da poco con un vaccino a virus vivi (come la varicella , il morbillo, la rosolia , l’influenza intranasale , la poliomielite e il vaiolo ) di non fargli visita.

Una dichiarazione sul sito web dell’ospedale di St. Jude mette in guardia i genitori di bambini sottoposti a terapia oncologica affinché non permettano di far visita ai loro figli alle persone che hanno ricevuto il vaccino orale per la polio o quello per il vaiolo nelle ultime quattro settimane, il vaccino antinfluenzale nasale nell’ultima settimana , o con eruzioni cutanee a seguito del vaccino contro la varicella o MMR ( morbillo , parotite , rosolia ).

L’evidenza scientifica dimostra che individui vaccinati con vaccini a virus vivi, come il MPR (morbillo, parotite e rosolia), rotavirus, varicella, herpes zoster e influenza possono diffondere il virus per molte settimane o mesi ed infettare vaccinati e non vaccinati, nello stesso modo.

Inoltre, I vaccinati possono essere portatori di malattie nel cavo naso-faringe e infettare altre persone seppur senza presentarne i sintomi.

Entrambi, vaccinati e non vaccinati, sono a rischio esposizione da parte di chi è stato vaccinato recentemente. I fallimenti vaccinali sono diffusi; l’immunità indotta dal vaccino non è permanente e recenti epidemie di malattie come la pertosse, parotite e morbillo, hanno avuto luogo in popolazioni completamente vaccinate.

Adulti hanno contratto la polio da bambini vaccinati da poco. Un padre di Staten Island è finito sulla sedia a rotelle dopo aver contratto la polio mentre cambiava il pannolino a sua figlia. Nel 2009 una sentenza ha stabilito l’assegnazione di 22.5 milioni di dollari

“Iil fallimento vaccinale e il non voler riconoscere che i vaccini a virus vivi possono diffondere la malattia hanno provocato un aumento di epidemie di malattie infettive sia in individui non vaccinati che vaccinati” sostiene Leslie Manookian, produttrice di The Greater Good. “Il CDC dovrebbe istruire I medici che somministrano I vaccini ad informare I propri pazienti riguardo i rischi che chi si è vaccinato da poco fa correre al resto della popolazione”

Stando alla Fondazione Weston A.Price, la migliore protezione contro le malattie infettive è un sistema immunitario in salute, supportato da un adeguato apporto di vitamina A e vitamina C. Bambini ben nutriti si riprendono facilmente da malattie infettive e raramente sviluppano complicazioni.

Il numero delle morti per morbillo è diminuito da 7575 nel 1920 (10,000 per anno negli anni 10 del secolo scorso) ad una media di 432 per anno dal 1958-1962. Il vaccino venne introdotto nel 1963. Tra il 2005 ed il 2014, non si sono stati decessi da morbillo negli stati uniti e 108 decessi riferitia seguito del vaccino MPR.

tradotto dalla fonte seguente

  • http://www.cnbc.com/id/102473744

ALTRI ARTICOLI E DATI CORRELATE DI SEGUITO

***SEZIONE DEDICATA INTERAMENTE A GRAFICI DATI E STATISTICHE SULLE MALATTIE E VARI FOCOLAI***

 

  • USA DATI CONTRADDITTORI SUL RAPPORTO VACCINI/MALATTIE

Il Council on Foreign Relations (CFR) ha recentemente pubblicato una mappa delle malattie che pretenderebbe di dimostrare che i focolai di malattia sono addebitabili ai non vaccinati.
In realtà, però, i media tradizionali, come PBS non si sono accorti che la mappa del CFR mostra come i più alti focolai di malattia si abbiano proprio nelle popolazioni più vaccinate.

http://www.omsj.org/corruption/cfrmap


 ***NOTE E FONTI***

IMPORTANTE AMMISSIONE DEL DOTT. FRANCK DESTEFANO, DIRETTORE DELL’UFFICIO IMMUNIZZAZIONE DI SICUREZZA DEI CDC STATUNITENSI.
DOPO AVER AFFERMATO, COME AL SOLITO E CONTRO I PIU’ RECENTI STUDI SCIENTIFICI, CHE NON CI SAREBBE CORRELAZIONE TRA VACCINAZIONI ED AUTISMO, DESTEFANO HA PERO’ AMMESSO DI CREDERE CHE C’E’ UNA POSSIBILITA’ CHE I BAMBINI POTREBBERO DIVENIRE AUTISTICI IN CONSEGUENZA DELLE VACCINAZIONI MA CHE “E’ DIFFICILE PREVEDERE (PRIMA) CHE QUEI BAMBINI POTREBBERO DIVENTARLO MA DI CERTO I SINGOLI CASI POSSONO ESSERE STUDIATI E GUARDARE A QUELLA POSSIBILITA'”
QUESTA AFFERMAZIONE, COMUNQUE RIVOLUZIONARIO NEI CONTENUTI, SEGUE A:
-. QUELLA DEL 2010 DEI CDC QUANDO, DI FRONTE ALL’INCREMENTO SPAVENTOSO DI CASI DI AUTISMO, PER LA PRIMA VOLTA AMMISERO CHE LE CAUSE ANDAVANO RICERCATO IN QUALCOSA DI SUCCESSIVO ALLA NASCITA.

. ALLE PRONUNCE POSITIVE (SEMPRE TROPPO POCHE) SIA NEGLI USA DA PARTE DELLA CD “VACCINE COURT” CHE IN GB E NEL NOSTRO PAESE DA PARTE DELLA MAGISTRATURA ORDINARIA, IN ORDINE ALLA CORRELAZIONE TRA VACCINAZIONI ED AUTISMO.
. DECINE DI STUDI CHE SI STANNO SUSSEGUENDO A RITMO INCALZANTE SOPRATTUTTO NEGLI ULTIMI MESI IN ORDINE A TALE CORRELAZIONE ED ALLA DANNOSITA’ DEL THIMEROSAL, DELL’ALLUMINIO E DI ALTRE COMPONENTI.

. ALLA CONVENZIONE DI MINAMATA CHE HA BANDITO IL MERCURIO, IN OGNI SUA FORMA E DERIVATO, DA TUTTI I PRODOTTI IN COMMERCIO IN CONSEGUENZA DELLA SUA DANNOSITA’ OVVERO DI SINTOMI ASSOLUTAMENTE RICONDUCIBILI A QUELLI DELL’AUTISMO (PROBLEMI NEUROLOGICI, DANNI CEREBRALI, AL LINGUAGGIO, GASTROINTESTINALI ETC.)

. LA SCOPERTA CIRCA DUE ANNI ORSONO DEL FINANZIAMENTO DEI CDC AL PROF. POUL THORSEN PER ALTERARE I RISULTATI DEL SUO STUDIO DEL 2004 CON IL QUALE AFFERMAVA CHE L’ELIMINAZIONE DEL THIMEROSAL DAI VACCINI NON AVEVA COMPORTATO ALCUNA RIDUZIONE NEI CASI DI AUTISMO; STUDIO SCONFESSATO DA ALTRO STUDIO CHE HA ELABORATO I MEDESIMI DATI GIUNGENDO A CONCLUSIONI DIAMETRALMENTE OPPOSTE.
. L’INTERPELLANZA PRESENTATA NEGLI USA DAL DEPUTATO BILL POSEY PER VERIFICARE GLI STRANI RAPPORTI TRA I CDC ED IL PROF. THORSEN, NEL FRATTEMPO INSERITO AI PRIMI POSTI NELLA LISTA DEI RICERCATI STATUNITENSI.

. LA CONFESSIONE, NEI GIORNI SCORSI, DEL DOTT. WILLIAM THOMPSON, RICERCATORE DEI CDC, CHE HA AMMESSO COME GLI STESSI CDC DA ANNI STANNO INSABBIANDO SISTEMATICAMENTE TUTTI GLI STUDI TESI AD AVVALORARE LA CORRELAZIONE TRA VACCINAZIONI ED AUTISMO.
LE FONDAMENTA DEL CASTELLO DELLA MENZOGNA, COSTRUITO CON TANTA PAZIENZA IN QUESTI ULTIMI DECENNI DA CASE FARMACEUTICHE DEDITE AL PROFITTO IN COLLABORAZIONE CON ISTITUZIONI PUBBLICHE E POLITICI PREZZOLATI E CORROTTI E (SOPRATTUTTO IN ITALIA) CON MEDIA ASSOLUTAMENTE ASSERVITI AGLI INTERESSI DEI POTENTI, STANNO CEDENDO; IL PROCESSO POTRA’ FORSE ESSERE ANCORA LENTO MA E’ DESTINATO A PROSEGUIRE INESORABILMENTE FINO AL CROLLO INELUTTABILE!
COME IN UNA SORTA DI GIORNO DEL GIUDIZIO PRETTAMENTE TERRENO (PER QUELLO DIVINO CI PENSERA’ L’ONNIPOTENTE A TEMPO DEBITO) CI SARANNO ORA DUE DIVERSI APPROCCI DA PARTE DEI CORROTTI:

. QUELLI CHE CONTINUERANNO IMPERTERRITI A CERCARE DI DIFENDERE L’INDIFENDIBILE PUR DI NON PERDERE LA FACCIA (TANTO SIAMO UN PAESE NEL QUALE LA MAGGIORANZA SI DIMENTICA SISTEMATICAMENTE DI CIO’ CHE DI CATTIVO, ILLECITO, ILLEGITTIMO E SCORRETTO FANNO CERTI PERSONAGGI).

. QUELLI CHE INVECE, IN UNA SORTA DI “OTTO SETTEMBRE”, SOTTO LA SPINTA TALVOLTA DELLA PROPRIA COSCIENZA MA MOLTO PIU’ SPESSO DELLA VOLONTA’ DI “RICICLARSI” STANDO SEMPRE NEL CARRO DEL VINCITORE DI TURNO (TIPICAMENTE ITALICO) DICHIARERANNO LA PROPRIA RESA.
PRESO ATTO DELLA DICHIARAZIONE DEL DOTT. DESTEFANO VALE LA PENA PRECISARE QUANTO SEGUE:

IL PRINCIPIO CARDINE DELLA MEDICINA È QUELLO DI “PRECAUZIONE” IN BASE AL QUALE, DI FRONTE ALL’IMPOSSIBILITÀ DI ESCLUDERE LA DANNOSITÀ DI UN FARMACO O DI UN INTERVENTO, IL MEDICO SI DOVREBBE ASTENERE; PRINCIPIO CHE NEGLI ULTIMI DECENNI È STATO ABBANDONATO PER SEGUIRE QUELLO – PER LORO ASSOLUTAMENTE PRIORITARIO – DEL PROFITTO!
PARTENDO DA CIÒ E TENUTO CONTO DELL’IMPORTANTE AMMISSIONE DEI CDC, LE LOGICHE CONSEGUENZE DOVREBBERO ESSERE QUELLE DI:

.EFFETTUARE GLI ESAMI NECESSARI AD ESCLUDERE PER QUANTO POSSIBILE LA DANNOSITÀ DELLE VACCINAZIONI NEL BAMBINO (MA ANCHE NELL’ADULTO)

.PROCRASTINARE QUINDI L’INIZIO DELLE VACCINAZIONI AD UN ANNO, UN ANNO E MEZZO O PIÙ, OVVERO DOPO AVER EFFETTUATO I PREDETTI ESAMI.

.ELIMINARE L’OBBLIGO VACCINALE.
.CONTROLLARE MEGLIO LA QUALITÀ DEI VACCINI PER EVITARE QUANTO ACCADUTO NEGLI ULTIMI 20 ANNI OVVERO CHE PRODOTTI SIANO STATI RITIRATI DOPO ANNI, TALVOLTA DECENNI, CHE ERANO REGOLARMENTE IN COMMERCIO.
.RACCOMANDARE ED EFFETTUARE SOLO LE VACCINAZIONI ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILI IN BASE AL PAESE.
.AVENDO QUINDI DIMINUITO IL NUMERO DELLE VACCINAZIONI, ELIMINARE LE VACCINAZIONI CONIUGATE PER TORNARE ALLE SINGOLE SOMMINISTRAZIONI DA EFFETTUARE A DISTANZA DI 3-6 MESI L’UNA DALL’ALTRA.
.A DISTANZA DI UN MEDE DA OGNI SINGOLA SOMMINISTRAZIONE, EFFETTUARE GLI ESAMI EMATICI PER VERIFICARE LA RISPOSTA IMMUNITARIA, IL RELATIVO TITOLO ETC. PER POTER VERIFICARE L’AVVENUTA IMMUNIZZAZIONE E LO STATO DEL SISTEMA IMMUNITARIO ETC.


Fonti di seguito

  • http://sharylattkisson.com/cdc-possibility-that-vaccines-ra…

 CDC: “Possibility” that vaccines rarely trigger autism | Sharyl Attkisson

CDC: “Possibility” that vaccines rarely trigger autism by sattkisson on September 2, 2014 in Medical & Vaccines, News Leave a comment CDC’s immunization safety director says it’s a “possibility” that vaccines rarely trigger autism but “it’s hard to predict who those children might be.” (They’re not…
SHARYLATTKISSON.COM


 ***Interessante video da vedere***


Alla sezione del blog riportata di seguito troverete video informativi in merito alla sicurezza delle vaccinazioni.Buona visione

Nota Informativa Importante su declino del titolo anticorpale dopo vaccinazione con Mencevax ACWY (15/04/2014)
Sicurezza

15/04/2014
L’Agenzia Italiana del Farmaco rende disponibili nuove ed importanti informazioni circa i dati clinici disponibili sulla persistenza degli anticorpi di Mencevax ACWY™.
Le evidenze degli studi disponibili dimostrano un declino del titolo anticorpale successivamente alla vaccinazione con Mencevax ACWY™ entro uno – due anni dalla vaccinazione. Deve essere valutata, prima di quanto attualmente raccomandato, la ri-vaccinazione dei soggetti che rimangono ad alto rischio di esposizione a Neisseria meningitidis. Quando viene considerata la ri-vaccinazione entro i 2 anni successivi alla somministrazione della precedente dose di Mencevax ACWY™, sono raccomandati i vaccini coniugati.

  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/…/nota-informativa-importa…

  • Nelle ultime ore circolano articoli atti ad allarmare e terrorizzare i lettori per fantomatiche epidemie di morbillo, articoli che non riportano dati ufficiali e che riportano la seguente frase: <<Un’epidemia. Cento casi di morbillo,  in pochi mesi a Bologna>> potete verificare i dati riportati nella tabella ufficiale

    http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/bollettino.asp

    Dati aggiornati a Giugno 2014

  • In Italia, sul totale dei 1259 casi di morbillo segnalati nel 2014, solo il 51,5% è stato confermato in laboratorio. Il maggior numero dei casi si è verificato in Piemonte, in Liguria e in Emilia-Romagna che insieme hanno segnalato il 66,3% dei casi osservati (Piemonte 39,2 ; Liguria 15,0% e Emilia-Romagna 12,1%).
    L’incidenza dei casi di morbillo nei primi cinque mesi del 2014 è stata pari a 2,1 casi per 100.000 abitanti. 

    L’incidenza più elevata è stata osservata in Liguria con 12,1 casi per 100.000, seguita dal Piemonte con 11,3 e dall’Emilia-Romagna e dalla Sardegna con 3,5 e 3,3 casi per 100.000 rispettivamente.

     

    ARTICOLI E DATI CORRELATI DI SEGUITO

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EPIDEMIE DI MORBILLO TRA LA POPOLAZIONE VACCINATA

morbillo morte

Le recenti epidemie di morbillo in Canada e negli Stati Uniti hanno sbalordito molti esperti di salute pubblica, lo ha ammesso anche il Dr. Gregory Poland, uno dei più ammirati, pensatori più avanzati del mondo nel campo della vaccinologia.
Il Dr. Polland non è ha avuto mai conflitti di interessi con i produttori di vaccini.

Non solo è tra i critici più severi e più espliciti della “irrazionalità degli antivaccinisti”, egli è anche uno dei sostenitori più forti dei vaccini, è Professore di Medicina e fondatore e leader del Vaccine Group Mayo Clinic Research, una delle più grandi organizzazioni di ricerca al mondo; ha pubblicato articoli per la rivista scientifica Editor-in-chief peer-reviewed, Vaccino; ha ricevuto numerosi premi; è presidente dei comitati di monitoraggio dei dati inerenti i vaccini per il gigante farmaceutico Merck;

è titolare di brevetti in vari processi dei vaccini; gode di uno status speciale dei dipendenti con i Centers for Disease Control e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ed ha fatto parte di ogni comitato federale riguardante i vaccini, nessuno può accusarlo di osservare i vaccini da una prospettiva ristretta.

Eppure il Dr. Poland vede la necessità di un profondo ripensamento, dopo aver concluso che il vaccino contro il morbillo attualmente in uso è spesso inefficace: “focolai di morbillo si stanno verificando anche nei paesi altamente sviluppati, dove tutti possono accedere alla vaccinazione. Questo risultato è inaspettato e preoccupante – i focolai di morbillo si stanno verificando inaspettatamente “, ha scritto nel suo articolo 2012, che elenca i “numeri sorprendenti di casi che si verificano in persone che in precedenza hanno ricevuto uno o anche due dosi documentate del vaccino per il morbillo.

“Durante gli anni 1989-1991 sono stati riscontrati focolai negli Stati Uniti, il 20% al 40% delle persone colpite aveva ricevuto 1-2 dosi. Nel 2011 si è verificata un’epidemia in Canada, “oltre il 50% delle 98 persone aveva ricevuto due dosi di vaccino contro il morbillo.”

Il Dr. Poland ha notato 15 focolai negli Stati Uniti tra il 2005 e il 2011 e 33 in Europa solo nel 2011, coinvolgendo più di 30.000 casi noti. Nel frattempo, il “morbillo è stato dichiarato ancora endemico nel Regno Unito molti rifiutano la vaccinazioni…. ma tali epidemie rappresentano il fallimento del vaccino.”

Il problema fondamentale deriva dal fatto che il vaccino sia attualmente meno efficace di quanto previsto, con un tasso di fallimento troppo alto – tra il 2% e il 10%, i soggetti vaccinati non sviluppano gli anticorpi previsti, dopo aver ricevuto due dosi di vaccino. Dato che le persone sono diverse geneticamente, il vaccino è semplicemente un vero disastro per molti, non riuscendo a fornire la protezione che pensano di aver acquisito.

A peggiorare le cose, anche quando il vaccino è efficace, la protezione diminuisce rapidamente, il che rende irrealistico raggiungere il livello del 95%-plus di immunità nella popolazione generale, ritenuto necessario per tutelare la salute pubblica. Ad esempio, il 9% dei bambini che hanno due dosi di vaccino, come raccomandato dalle autorità sanitarie, persderanno la loro immunità dopo solo sette anni e mezzo. Più passa il tempo e più perdono la loro immunità. Il Dott. Poland ha dichiarato: “Questo rappresenta una situazione paradossale perchè il morbillo si verifica soprattutto tra i soggetti precedentemente immunizzati”.

L’inadeguatezza del vaccino contro il morbillo non finisce qui: “il vaccino non può essere somministrato ai soggetti immunocompromessi, che hanno allergie ai componenti del vaccino, o che sono in gravidanza e che rappresentano un grande segmento della popolazione suscettibile e non protetta dal morbillo. Pertanto i casi continueranno a verificarsi.”

Questa tecnologia di vaccini di nuova generazione, per cui il suo gruppo Mayo Clinic è pioniere, sposa la vaccinologia con la genomica per creare vaccini personalizzati. Attraverso questa nuova disciplina medica di “vaccinomics“, termine da lui doppiato, la scienza medica avrà non solo i mezzi per raggiungere finalmente il sogno pluridecennale dell’eradicazione del morbillo e di altre malattie.

QUI L’ARTICOLO:
http://business.financialpost.com/2014/05/01/lawrence-solomon-vaccines-cant-prevent-measles-outbreaks/

NOTE PERSONALI  

DOMENICO D AMBROSIO

Epidemie di morbillo concentrate nei vaccinati: Gli studi mostrano che il vaccino è inefficace

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