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HPV e big pharma: la nuova frode degli organi (in)competenti

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Poliomielite e relativo vaccino,cosa ci viene omesso? intervista al Dr Tancredi Ascani

Vacciniinforma ringrazia il Dr Tancredi Ascani per aver risposto alle domande dei genitori in merito alla vaccinazione Esavalente.

Informazioni

– si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 2006 presso l’Università di Perugia ed è iscritto all’Albo professionale dei Medici Chirurghi al numero 6872;

– ha regolarmente frequentato il “Corso Triennale di Medicina Omeopatica Hahnemanniana” diplomandosi presso la S.I.M.O.H. (Scuola Italiana di Medicina Omeopatica Hahnemanniana), diretta dal Prof. Dott. Antonio Negro;

– è iscritto nel Registro dei Medici Chirurghi di Perugia che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Medicina Omeopatica;

– ha svolto tirocinio pratico e assistenza continuativa, presso studi medici di omeopati di fama internazionale quali il Prof. Dott. Antonio Negro, il Dott.Giampiero Ascani e il Dott. Pindaro Mattoli;

– da molti anni approfondisce e ha acquisito notevole esperienza nel campo della dietologia che integra, nella sua pratica ambulatoriale, alle sue conoscenze di medico chirurgo perfezionato in Omeopatia;

– ha partecipato a varie trasmissioni televisive di Medicina e tiene frequentemente conferenze sulla Medicina Omeopatica e sulle vaccinazioni rilevando come, la natura dell’obbligatorietà di quest’ultime, sia una violazione morale e fisica della libertà personale, oltreché un’illogicità scientifica;

– ha scritto numerosi articoli sull’omeopatia e sulle vaccinazioni pubblicati in riviste medico-scientifiche e quotidiani,

– da qualche anno cura il sito www.omeosan.it, da lui supportato, che vuole essere un servizio informativo e interattivo per l’utente che può richiedere on-line consulti medici gratuiti e può trovare approfondimenti sui principi della vera omeopatia unicista hahnemanniana;

– attualmente svolge attività clinico-ambulatoriale, come medico omeopata unicista ed esperto in alimentazione, presso studi privati in varie città d’Italia.

Reportage esavalente.

(Parte prima)

La poliomielite e la relativa vaccinazione.

studio

Poliomielite: le relative caratteristiche e la composizione del vaccino. E’ essenziale vaccinare contro una malattia quasi debellata?

La poliomielite è una malattia infettiva causata da tre diversi virus (poliovirus 1, 2 e 3) che sono capaci di rimanere attivi nell’ambiente anche per anni dopo la loro espulsione dall’individuo infetto. I virus penetrano nell’organismo solitamente per via orale e si localizzano prima nel faringe e poi si moltiplicano nell’intestino provocando, dopo una incubazione di circa 5-14 giorni, un decorso clinico con pochi sintomi (febbre, mal di gola, vomito e diarrea) o con nessun sintomo nel 90-95% dei casi e lasciando una immunità che dura tutta la vita. Nel 4-8% dei casi, però, il virus continua a moltiplicarsi nel tessuto reticolo-endoteliale intestinale e ritorna nel circolo sanguigno (“viremia maggiore”) causando una sindrome febbrile acuta chiamata “malattia minore”; se la malattia non progredisce ulteriormente e il paziente guarisce in pochi gironi, si parla di “poliomielite abortiva”, che di solito è clinicamente non diagnosticabile. Tuttavia, in un ulteriore sottogruppo di casi pari allo 0,1-1%, nel corso della “viremia maggiore” il virus può invadere il sistema nervoso centrale e causare la cosiddetta “malattia maggiore” che è caratterizzata da due varianti:

– poliomielite non paralitica

 – poliomielite paralitica.

L’origine dell’infezione è sempre l’uomo: sia una persona con i sintomi della malattia acuta, sia un “portatore sano” che non manifesta alcuna sintomatologia. La persona elimina il virus con le feci, con cui possono essere poi contaminati gli alimenti, l’acqua potabile e la terra, ed è appunto attraverso questi veicoli che l’agente patogeno arriva alla bocca di un nuovo individuo.

(per maggiori approfondimenti https://vacciniinforma.it/?p=40)

Esistono due tipi di vaccino antipoliomielitico che prendono il nome dagli studiosi che li hanno messi a punto:

– il vaccino Sabin a virus vivi attenuati

– il vaccino Salk a virus uccisi o inattivati

Il vaccino Sabin è costituito da virus vivi modificati in modo da non provocare la malattia, ma capaci di “stimolare la produzione di anticorpi” nel ricevente.

Quanto è vero tutto ciò?

Il vaccino viene somministrato per bocca.

Talvolta la prima somministrazione può causare una grave complicazione come la poliomielite paralitica post-vaccinica  Inoltre, il virus così modificato può diffondere e provocare la poliomielite addirittura tra le persone che vengono a contatto con il soggetto vaccinato.  Infatti, i virus contenuti nel vaccino rimangono nell’intestino e vengono eliminati con le feci dal bambino vaccinato per circa 4 settimane.

Il vaccino Salk, invece, contiene i virus della poliomielite uccisi e viene somministrato attraverso un’iniezione per via intramuscolare o sottocutanea. Attualmente, nel nostro Paese si usa solo il vaccino si Salk, mentre quello di Sabin (meno costoso) continua ad essere usato nel Terzo Mondo.

(Per eventuali approfondimenti https://vacciniinforma.it/?s=india )

Come si rapporta Dr Ascani in merito a questa vaccinazione?

Eminenti professionisti,dichiarano quanto segue:

“La vaccinazione Salk, causa sicuramente meno reazioni avverse gravi del primo vaccino ma, come qualsiasi altra sostanza estranea all’organismo, può determinare, se pure con una bassa frequenza, reazioni allergiche e altre più rare reazioni avverse alterando il delicato bilanciamento della risposta immunitaria Th1/Th2”. Altrettanto per la vaccinazione sabin, non si menzionano i comuni danni provocati all’intestino dei soggetti vaccinati”.*

Se una vaccinazione altera il nostro Th1 Th2,come si può sostenere la totale efficacia della stessa,senza alcuna reazione o danno per il nostro sistema immunitario?

Come ogni altra vaccinazione a microrganismi uccisi, anche quella a virus uccisi di Salk provoca un’alterazione e un indebolimento del nostro sistema immunitario che può predisporre alle più disparate patologie. La protezione conferita da questo tipo di vaccini è in genere inferiore ed è necessario ricorrere a più richiami ravvicinati con conseguente aumento della probabilità degli effetti collaterali del vaccino, anche se meno gravi rispetto al vaccino di Sabin. Il vaccino di Salk, come ogni altro vaccino fatto per via parenterale, provoca un’immunosoppressione che inizia pochi giorni dopo la vaccinazione e può durare per settimane o mesi. In questo periodo quindi il bambino vaccinato sarà più predisposto sia a contrarre disturbi di natura allergica (ad esempio l’asma) che di natura infettiva, questo perché altri microrganismi troveranno un “terreno” più debole e potrebbero quindi prendere il sopravvento causando ulteriori stati patologici.

La capacità del nostro sistema immunitario (soprattutto di quello di un bambino) non è infatti illimitata e trovo illogico ed antiscientifico tenerlo impegnato verso microrganismi che provocano malattie ormai scomparse da decenni, visto che l’ultimo caso in Italia di polio spontanea dovuta a virus selvaggio risale al 1982 e che tutti i successivi casi sono stati provocati dal vaccino stesso. Cosa analoga è avvenuta in tutti i paesi industrializzati con adeguate condizioni igienico-sanitarie: gli unici casi di poliomelite che si verificano sono quelli conseguenti alla vaccinazione.
Noi usiamo il vaccino a virus morti di Salk per cercare di ridurre i danni paralitici da vaccino Sabin che compaiono di solito 29 volte più frequentemente con la prima dose e che sono rappresentati dalla temuta poliomielite paralitica post-vaccinica. La scelta è stata motivata anche con il fatto che nei Paesi industrializzati la poliomielite non è più causata dal virus selvaggio (ma solo dal virus vaccinale) e quindi non è più necessario aggredirla sin dalle prime somministrazioni con il più potente ma anche più pericoloso vaccino vivo Sabin. L’idea di non iniziare con il Sabin orale, bensì con il Salk parenterale, ha permesso di ridurre di circa il 50% i casi di poliomielite e di circa 1/3 i casi di poliomielite paralitica post-vaccinale.  Questa malattia è ormai scomparsa in Italia come nel resto d’Europa: il 21 giugno 2002 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti ufficialmente dichiarato l’Europa libera dalla poliomielite.

Qual è la differenza tra virus selvaggio e non?

Il virus selvaggio è quello che causa la malattia nella sua forma spontanea naturale, è un virus presente in natura da molto tempo (un caso di poliomelite è stato scoperto dagli archeologi già in una mummia egiziana del 3700 a.c. circa) e che il nostro sistema immunitario è sicuramente più pronto nel fronteggiare perché entra in circolo nell’uomo attraverso le porte d’ingresso naturali (ad esempio la via orale), dove iniziano subito le reazioni dell’organismo volte a diminuirne la sua patogenicità. Il virus selvaggio inoltre è meno soggetto a mutazioni (soprattutto se non gli creiamo un ambiente ostile con farmaci e vaccini).

I virus vaccinali invece sono virus che vengono coltivati nei luoghi più innaturali, in genere attraverso colture di tessuti animali, e vengono trattati con sostanze, perlopiù tossiche, al fine di ridurne la patogenicità. Nel caso del vaccino di Salk i virus vengono coltivati in un tipo di coltura tissutale ricavato dal rene di scimmia e poi vengono inattivati con sostanze come la formaldeide, sostanza attualmente considerata cancerogena 1/B. I virus vaccinici, anche se trattati, possono però comportarsi in modo anomalo riprendendo la loro capacità replicativa nell’organismo o andando incontro a mutazioni o a contaminazioni che ne aumentano la pericolosità. Nel caso della vaccinazione di Sabin ad esempio, il virus presente nel vaccino si moltiplica a livello intestinale e può andare incontro a mutazioni che ne facilitano l’accesso alle cellule del midollo spinale da cui parte il processo che può portare alla forma paralitica della malattia. Il virus così modificato può anche diffondersi tra le persone che vengono a contatto con il soggetto vaccinato in quanto viene eliminato con le feci per circa 4 settimane. Per quanto riguarda le possibili contaminazioni e infezioni la storia è piena di esempi che ci mostrano la pericolosità dei vaccini anche per responsabilità umane.  Negli anni ’50, negli USA, in quello che viene ricordato come “incidente Cutter”, un lotto di vaccino di Salk “male inattivato” provocò centinaia di casi di poliomelite da vaccino sia tra i bambini vaccinati che tra i familiari (contagiati dal virus diffuso dai bambini vaccinati) e decine di morti.

Anche in Italia, nel 1957, vi fu un anomalo e rapidissimo raddoppio di casi di polio appena dopo l’introduzione del vaccino di Salk il che lascia trasparire più di un sospetto sulla possibilità che anche tale vaccino potesse contenere virus non correttamente inattivati ma vivi e neurovirulenti. Un altro inquietante fatto coinvolse i vaccini antipolio tra gli anni ’50 e ’60. Si è scoperto che questi vaccini erano stati contaminati con il virus SV40, virus fino ad all’ora sconosciuto, presente nelle scimmie sia africane che indiane, dove non sembra provocare malattie. E’ del 1961 la scoperta che questo virus provoca alcuni tipi di tumore nei roditori e ancora non vi è chiarezza se possa provocare il cancro anche negli uomini visto che tale virus è stato ritrovato in diversi tumori umani, come nei mesoteliomi della pleura, in alcuni tumori cerebrali e negli osteosarcomi. Sta di fatto che milioni di bambini in quegli anni hanno ricevuto un vaccino antipolio contaminato con un virus che potenzialmente potrebbe provocare il cancro e questo la dice lunga sulla sicurezza di tali preparati. E non bisogna pensare che questi fatti ora non possano più accadere.

Lotti di vaccini contaminati, difettosi, mal conservati o comunque non a norma vengono scoperti di continuo anche ai giorni nostri e purtroppo, quasi sempre, ci si accorge del danno dopo che questi sono già stati messi in commercio.

Meccanismi di azione dei medesimi. Differenze di azione tra un virus contratto in maniera naturale ed un virus MODIFICATO nonché iniettato via intramuscolare o sottocutanea del soggetto. In che maniera il nostro sistema immunitario agisce in questi due casi?

Una delle differenze più importanti del virus contratto in maniera naturale, oltre alla minore probabilità di mutare prima menzionata, riguarda l’induzione di un’immunità naturale che dura quasi sempre tutta la vita ed è priva di effetti collaterali. Il virus vaccinale, direttamente iniettato in circolo, bypassa invece tutti i meccanismi di difesa fisiologici naturali, aumentando quindi il rischio di effetti collaterali e conferendo un’immunità (quando questo accade) generalmente solo temporanea. Con il vaccino di Salk gli effetti collaterali sono diminuiti rispetto al vaccino di Sabin ma è diminuita anche la durata della protezione. E’ per questo che si è costretti a fare i richiami. Ma quindi dovremmo continuare a fare richiami ogni 5-10 anni per tutta la vita per un virus ormai scomparso in Europa? E’ facile intuire chi tragga effettivamente vantaggio da una politica del genere, sicuramente non la salute delle persone.

Se i virus della polio possono rimanere in vita anche per anni dopo la loro espulsione,rimanendo attivi nell’ambiente,si può parlare di diffusione della malattia grazie alla stessa vaccinazione?

Assolutamente si, pur essendo stata dichiarata l’Europa libera dalla poliomelite dal 2002, continuiamo ad avere nei paesi industrializzati dei casi di poliomelite ma questi sono esclusivamente indotti dal vaccino. Nel 2015 ci sono stati 70 casi di polio dovuti a virus selvaggio solo nei paesi dove la polio è ancora endemica (Pakistan e Afghanistan) per le precarie condizioni igienico-sanitarie e la grave malnutrizione che compromettono l’immunità dei bambini; invece i casi di polio da vaccino si sono verificati per la stragrande maggioranza in paesi dove la polio non è più endemica e che non hanno più casi di polio dovuta al virus selvaggio.

Tra questi, due casi segnalati in Ucraina. Nei Paesi dove si utilizza il vaccino a virus attenuato di Sabin, il virus vaccinico si replica a livello intestinale, può mutare, divenendo più virulento e venire eliminato nell’ambiente. In genere tale vaccino viene usato nei paesi “poveri”, quelli in cui le condizioni igienico-sanitarie sono inesistenti o scarsissime ed è facile prevedere il perpetuarsi di un circolo vizioso in cui il vaccino stesso diffonde la malattia per cui ci si vaccina.

IMMUNITà BELLA

In che modo,mediante la vaccinazione antipolio,si acquisisce l’immunità ?

Il vaccino di Salk a virus uccisi attualmente usato in Italia stimola una risposta immunitaria linfocitaria di tipo 2 con aumento\alterazione dei linfociti B e della risposta anticorpale e conseguente aumento del rischio di malattie allergiche. L’immunità conferita dalla vaccinazione è solo temporanea, a differenza di quella naturale che dura in genere tutta la vita.

Come agisce il sistema immunitario si un bimbo di pochi mesi? E’ giusto pertanto somministrare in un anno di vita 4 dosi così ravvicinate?

Detto in estrema sintesi, il sistema immunitario di un bambino matura intorno ai 7-8 anni e vi è un delicato equilibrio tra la risposta immunitaria di tipo 1 (mediata dai linfociti T, con produzione di monossido di azoto) e quella di tipo 2 (mediata dai linfociti B e dagli anticorpi). Se tale equilibrio si altera possono verificarsi disturbi autoimmunitari, se prevale la risposta di tipo 1 (come accade con il vaccino a virus vivi attenuati di Sabin) o di natura allergica se prevale la risposta di tipo 2 (è il caso del vaccino a virus inattivati di Salk).*

Le vaccinazioni sono indubbiamente uno delle cause principali di squilibrio del sistema immunitario di un bambino e tanto prima e frequentemente queste vengono fatte, tanto maggiori saranno le probabilità di far danni.

Consigli per i soggetti prematuri?

Consiglio di non vaccinare, in quanto il sistema immunitario è ancora più immaturo e quindi ancora più soggetto agli effetti collaterali dei vaccini.

Chi non dovrebbe assolutamente essere vaccinato contro la suddetta malattia?
Le controindicazioni alle vaccinazioni pur essendo state stabilite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità non sono sufficienti. Ogni vaccinazione andrebbe evitata ogni qual volta vi sia un sospetto, nel bambino, di un qualsiasi malessere importante sia a livello fisico che psicologico e aggiungerei anche semplicemente se sta vivendo un momento di particolare stress psico-fisico. Nel caso della vaccinazione di Salk una storia di allergia è un’ulteriore controindicazione.

Quali sono per tanto i suoi consigli ai genitori insicuri sulla suddetta vaccinazione?

Prima cosa informarsi bene e da più fonti, non fidarsi solo del parere dei soliti personaggi onnipresenti in TV e valutare sempre i possibili conflitti di interessi.

La conoscenza rende liberi, soprattutto dalla paura che spesso ci inculcano in maniera immotivata i grandi media, quasi sempre asserviti a chi detiene il potere e controlla l’informazione. La stragrande maggioranza delle trasmissioni tv o dei più noti quotidiani riportano informazioni distorte, tendenziose, a volte totalmente sbagliate e senza dar spazio ad alcun reale contradditorio. Sapere che da oltre un decennio l’Europa è stata dichiarata polio-free, che da quasi 35 anni non c’è più stato un solo caso di poliomelite spontanea in Italia e che i rari casi che abbiamo avuto sono stati solo quelli conseguenti alle vaccinazioni dovrebbe lasciare ben pochi dubbi sul come comportarsi.

Se proprio si è decisi a vaccinare i propri figli aspettare più possibile (almeno i 2 anni di età) che maturi il sistema immunitario. Una cura omeopatica, prima e dopo la vaccinazione, può aiutare a ridurre il rischio di complicanze.

Ci sono delle anamnesi accurate da effettuare precedentemente alla vaccinazione per riconoscere un soggetto con deficit immunitario?

Ci sono e purtroppo raramente vengono fatte, bisognerebbe visitare ogni bambino e raccogliere una dettagliata anamnesi al fine di escludere ogni possibile stato di malessere che può aumentare enormemente il rischio di danni da vaccino. Un bambino non dovrebbe vaccinarsi se non è in ottime condizioni di salute psico-fisica.

Cosa consiglia ai viaggiatori ?

Consiglio di non recarsi con bambini piccoli in paesi dove alcune pericolose malattie sono ancora endemiche e le condizioni igienico-sanitarie sono troppo precarie.

Agli adulti consiglio di curare bene il proprio “terreno” prima di partire, rinforzando il più possibile le difese immunitarie con una corretta alimentazione, attività fisica e, ove ve ne sia la necessità, con una cura omeopatica profonda da fare prima e durante il viaggio. Sarà compito del medico poi consigliare dei rimedi omeopatici individualizzati da tenere a portata di mano che potrebbero servire durante la permanenza nel luogo in cui si va.

*APPROFONDIMENTI

Th1 e Th2?

Il sistema immunitario riceve continuamente innumerevoli input ai quali risponde in modo sia specifico che aspecifico e sia con reazioni acute che croniche.
Tra le sue reazioni, spiccano però, per frequenza e importanza, le risposte TH1 e TH2 e quella infiammatoria.

RISPOSTA TH1 E TH2

Esistono due tipi di risposta immunitaria linfocitaria: la risposta TH1 e quella TH2.
La risposta TH1 è orientata in senso citotossico nei confronti di virus e batteri. È sostenuta dall’IFN-γ (che attiva la produzione di radicali liberi, NO soprattutto, da parte dei macrofagi e inibisce la risposta TH2) e dall’IL-12 (che stimola le cellule NK a produrre IFN-γ).

È una risposta carente nei Paesi industrializzati ove prevale la risposta TH2.
La risposta TH2 è orientata in senso anticorpale ed è tipica delle malattie allergiche.

*la risposta varia in base ai virus contenuti nei vaccini (vivi o attenuati)

(https://vacciniinforma.it/?p=3370)

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Da questo link è possibile verificare l’andamento delle Malattie livello internazionale

Vaccinazioni e viaggi

Poliomielite e “caso Ucraina” cosa ci viene omesso?

Per eventuali approfondimenti su quanto scritto nella presentazione,cliccare di seguito

http://www.omeosan.it/

oppure consultare la pagina su social

https://www.facebook.com/Dr-Tancredi-Ascani-Omeopata-unicista-553937334642447/?fref=nf&__mref=message_bubble

 

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Promuovere le vaccinazioni? Si al bonus di tremila euro, lo afferma il progetto europeo Asset

Informazioni condivise da Epicentro.

medico-soldi

Premio per buone pratiche per medici di medicina generale

Il progetto europeo Asset – Piano di azione sulle tematiche di Scienza in Società (SiS) su epidemie e pandemie, indice un bando per premiare tre operatori del settore sanitario di base (preferibilmente Medici di medicina generale o un gruppo di Mmg).

Il premio, tre mila euro per ciascun vincitore da utilizzare in attività di tipo formativo, è rivolto agli operatori che, nel periodo 2014-2015, hanno attuato un’attività o un intervento per migliorare la risposta delle comunità locali (o di gruppi di persone) nell’affrontare epidemie di malattie infettive (come influenza, morbillo o pertosse), o per promuovere le vaccinazioni per gruppi di bambini o adulti per la prevenzione di malattie come l’influenza, il morbillo, la rosolia o la pertosse. Il bando ha due scadenze: la prima, il 15 gennaio è per la nomina di un Mmg o un gruppo di Mmg; la seconda, il 15 febbraio, è per la candidatura di un Mmg europeo o gruppo di Mmg.

Per maggiori informazioni scarica la descrizione del premio in italiano (pdf 493 kb) e leggi la notizia sul sito del progetto(troverete di seguito i link).

  • http://www.epicentro.iss.it/temi/infettive/pdf/Asset_Best_Practice_Award_Tradotto.pdf
  • http://www.asset-scienceinsociety.eu/events/asset-best-practice-award-general-practitioners

 

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PREMI PER LA STAGIONE 2015/2016
L’incentivo di risultato è pari a:

α) € 4,00 per ogni soggetto di età 65 anni al 31/12/2015, vaccinato direttamente dal medico ed eccedente il numero di soggetti vaccinati necessario per raggiungere l’obiettivo di copertura del 60% nella propria popolazione assistita appartenente a
detta fascia di età;

β) € 5,00 per ogni soggetto di età 65 anni al 31/12/2015, vaccinato direttamente dal medico ed eccedente il numero di soggetti vaccinati necessario per raggiungere l’obiettivo di copertura del 75% nella propria popolazione assistita appartenente a detta fascia di età.

  • http://www.aslrmc.com/attachments/article/1817/protocollo%20operativo%202015%202016.pdf

Fonte di seguito,redatta dal Corriere della Sera (archivio storico),Ottobre 2000

Vaccini, medici pagati a cottimo

corruzione

Piano antinfluenzale: incentivi in base al numero dei pazienti «immunizzati»

Ogni medico di famiglia potrà decidere in autonomia come incentivare la vaccinazione antinfluenzale tra i pazienti: fare il vaccino in occasione di una visita per altri motivi, telefonare o inviare una lettera agli assistiti, prevedere ore d’ ambulatorio dedicate alla profilassi contro l’ influenza. Fin d’ ora, però, una cosa è certa: più i dottori vaccineranno, più saranno pagati. Lo prevede il nuovo piano vaccinale per il 2010 dell’ Asl incentrato soprattutto sugli ultra 65enni, tra le categorie considerate più a rischio di contagio (insieme ai malati cronici) e di avere possibili complicazioni (come la polmonite).

Debutta a Milano il vaccino a cottimo. E – con raffreddori e bronchiti che cominciano a mettere a letto i bambini (almeno mille solo a Milano) – partono anche le polemiche. Dice il documento appena arrivato sulle scrivanie dei dottori: «Ciascuna vaccinazione effettuata dal medico di famiglia nel proprio studio sarà retribuita, come previsto dall’ accordo aziendale, 6,16 euro, fino al raggiungimento (…) del 45% dei propri assistiti ultra 65enni; quelle effettuate oltre il 45% verranno pagate 9 euro (come quelle effettuate a domicilio); oltre il 60% di vaccinati il rimborso sale a 10 euro». L’ obiettivo dell’ Asl è migliorare la copertura vaccinale degli over 65enni che – con neppure un pensionato su due vaccinato negli anni scorsi – è tra le più basse della Lombardia: «È il motivo per cui viene incentivato l’ impegno dei medici di famiglia a superare la soglia raggiunta nel 2009-2010», viene spiegato nel piano dell’ Asl. Diffondere la profilassi antinfluenzale è importante per questioni di salute pubblica, ma il metodo non è condiviso da tutti. Roberto Carlo Rossi, presidente dell’ associazione di categoria Snami per la Lombardia, non ci sta: «È una scelta non etica – spiega -.

Dobbiamo essere retribuiti il giusto per quello che facciamo senza incentivi che ci portano a lavorare a cottimo». I vaccini in arrivo a Milano per le categorie a rischio sono 250 mila (vanno aggiunti, poi, quelli in vendita da ieri nelle farmacie destinati ai soggetti per i quali la vaccinazione non è strettamente raccomandata): i pensionati e i malati cronici potranno vaccinarsi gratuitamente dal 25 ottobre negli ambulatori del dottore di fiducia e dal 2 novembre nei centri di quartiere (per informazioni www.asl.milano.it).

Il programma dell’ Asl rispetta al fotofinish le scadenze previste dal ministero della Salute: «Tenendo presente che nella scorsa stagione il picco di diffusione di influenza si è verificato tra la seconda metà di ottobre e fine novembre, sulla base della disponibilità dei vaccini antinfluenzali – aveva scritto il ministro Ferruccio Fazio – si raccomanda di iniziare la campagna di vaccinazione a partire dal 1° ottobre 2010 e comunque non oltre il 31 ottobre».

Del resto, l’ influenza è alle porte.

  • http://archiviostorico.corriere.it/2010/ottobre/06/Vaccini_medici_pagati_cottimo_co_7_101006021.shtml

 

COMUNICATO FIMMG CAGLIARI Cagliari 31 ottobre 2012
CAGLIARI

Vaccinazione antinfluenzale 2012-2013:
la Direzione della Asl di Cagliari respinge la proposta
Fimmg e punta sulla ‘vaccinazione spinta’

Siglato in tarda mattinata dopo estenuante controversia l’accordo per la vaccinazione antinfluenzale stagione 2012-2013 tra il Direttore Generale della Asl di Cagliari e le sigle sindacali della medicina generale.
La Direzione Generale risoluta a non investire, che marginanalmente nella vaccinazione  antinfluenzale ha respinto la proposta della Fimmg che puntava ad allargare ulteriormente la “base  vaccinale dei mmg” e ad “incrementarne progressivamente” tale l’attività, attraverso la valorizzare, anche economica, di una vaccinazione “consapevole e responsabile” non viziata dall’ansia pressante  del risultato, strategia la che la passata stagione aveva dato ottimi rIsultati (+ 30% di  vaccinazioni antinfluenzali).
La Direzione Generale della Asl ha invece ritenuto più “proficuo” puntare risolutamente sulla  “vaccinazione spinta”ovvero sulla possibilità di forzare al massimo l’incremento vaccinale
attraverso incentivo finale, in una fase in cui lo scollamento tra medici con differente attività  vaccinale rischia purtroppo di accrescersi.
Fimmg Cagliari ha sottoscritto l’accordo con l’intento di tutelare almeno i medici di medicina generale che già “spontaneamente” realizzano alte percentuali di vaccinazione (almeno 50% dei
pazienti ultra 65enni + esenti per patologia sotto i 65 anni) che nonostante il loro intenso impegno sarebbero rimasti senza alcun incentivo. Sia chiaro che verso gli altri medici c’è stata una totale
chiusura da parte della Direzione Generale con verosimile rischio di perdere “l’effetto di massa” che si era invece registrato la passata stagione.
A fine stagione vaccinale si valuterà se la strategia adottata della Direzione Generale della Asl di Cagliari sia stata lungimirante visto anche l’atteggiamento assolutamente rigido ed intransigente verso la maggior parte dei medici di famiglia che pure col loro progressivo impegno avevano contribuito all’incremento tangibile della copertura vaccinale antinfluenzale in un momento di progressivo disimpegno da parte degli ambulatori di igiene.
Il Segretario provinciale Fimmg Cagliari Dr. Umberto Antonio Nevisco

http://www.cagliarimedicinagenerale.org/modules/GestNews/allegati/w0jygts975pfzxbnhd23.pdf


 

Vaccinazioni saltate: premi in meno ai pediatri

SOLDI

«È una scelta non etica – spiega -. Dobbiamo essere retribuiti il giusto per quello che facciamo senza incentivi che ci portano a lavorare a cottimo».
Dice il documento appena arrivato sulle scrivanie dei dottori: «Ciascuna vaccinazione effettuata dal medico di famiglia nel proprio studio sarà retribuita, come previsto dall’ accordo aziendale, 6,16 euro, fino al raggiungimento del 45% dei propri assistiti ultra 65enni; quelle effettuate oltre il 45% verranno pagate 9 euro (come quelle effettuate a domicilio); oltre il 60% di vaccinati il rimborso sale a 10 euro».

L’ obiettivo dell’ Asl è migliorare la copertura vaccinale degli over 65enni che – con neppure un pensionato su due vaccinato negli anni scorsi – è tra le più basse della Lombardia: «È il motivo per cui viene incentivato l’ impegno dei medici di famiglia a superare la soglia raggiunta nel 2009-2010», viene spiegato nel piano dell’ Asl. Diffondere la profilassi antinfluenzale è importante per questioni di salute pubblica, ma il metodo non è condiviso da tutti. Roberto Carlo Rossi, presidente dell’ associazione di categoria Snami per la Lombardia, non ci sta: «È una scelta non etica – spiega -. Dobbiamo essere retribuiti il giusto per quello che facciamo senza incentivi che ci portano a lavorare a cottimo».

  • http://archiviostorico.corriere.it/2010/ottobre/06/Vaccini_medici_pagati_cottimo_co_7_101006021.shtml
  • fonte: Rassegna stampa del comune di Rimini
    http://arengo.comune.rimini.it/binary/comune_rimini_arengo/rassegna_stampa/rs20121109.1352457752.pdf

 

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Presa diretta,risponde l’avvocato Mastalia: “nessun antivaccinismo,vogliamo solo la verità”

La risposta dell’Avvocato Roberto Mastalia alla redazione di Presa diretta,il programma che ha indignato i genitori.

False dichiarazioni,diffamazioni e censure; tutto questo evince dalla puntata titolata “la battaglia dei vaccini” alla quale risponde il Dottor Serravalle affermando “questa non deve essere nè deve diventare alcuna battaglia; non prenderemo parte a ciò”.

Come diceva Norton,le pubblicazioni scientifiche sono “alterate”,e chi come lui conosce questo sistema,conosce anche le metodiche e il modus operandi portato avanti senza alcuna vergogna da chi non ha interesse a diffondere i dati reali.

L’intervento censurato del Dottor Serravalle e le pesanti diffamazioni verso il Dottor Montinari aprono un divario sempre più ampio fra genitori e medici,fra genitori e sistema.

Il Dottor Serravalle dichiara:

“Crollo delle coperture vaccinali?  Falso”

“Ritorno delle malattie? Falso”

C’è stata una strumentalizzazione del  caso “difterite” in Spagna che ha portato al decesso un bambino. E’ questo caso è un caso di malasanità”.

Quanto è conveniente tutto questo?

“Nessuna demonizzazione per la vaccinazione,ora vogliamo solo la verità”, asserisce l’Avvocato Mastalia.

Di seguito la Sua lettera.
presa diretta

Spettabile redazione di “Presa Diretta”,

ho sempre seguito con grande interesse le Vostre trasmissioni così come quelle di “Report” – con la quale il Dott. Iacona collaborava negli anni scorsi – considerandole come le poche voci “fuori dal coro” del panorama radiotelevisivo nazionale e, conseguentemente, le poche svincolate da conflitti d’interessi.

Purtroppo, alla luce del contenuto della trasmissione sui vaccini andata in onda domenica 10.01.2016, profondamente diversa dagli apprezzabili contenuti di “Report” sui medesimi argomenti degli anni scorsi, sono stato costretto a modificare la mia opinione. Più che una trasmissione di “inchiesta giornalistica” è stata piuttosto una vera e propria apologia di vaccini e vaccinazioni ed che i limitati interventi delle poche voci dissonanti non hanno minimamente scalfito. Chi, come il sottoscritto, prima come padre di un bambino danneggiato dalle vaccinazioni e quindi come professionista, ha passato gli ultimi dodici anni circa della propria vita a ricercare, trovare e studiare quotidianamente studi scientifici che correlassero i vaccini a tutta una serie di patologie ed è un punto di riferimento non solo nazionale sull’argomento, non poteva non rimanere sconcertato da quanto ha potuto vedere ed ascoltare nel corso della trasmissione. Naturalmente, non ho la minima intenzione di entrare nel merito di alcune considerazioni svolte nei confronti di singoli professionisti (ognuno risponde per sé stesso) ma ritengo opportuno difendere quelle idee e quelle opinioni che, contrariamente a quanto mostrato in maniera faziosa e francamente poco professionale nella trasmissione, sono il frutto di un intenso quanto professionale studio della materia sia sul piano medico-scientifico che giuridico e giornalistico.

Personalmente, ho una storia personale e professionale – sia come ex sottufficiale ed accademista di Modena dell’Arma dei Carabinieri, quindi per aver collaborato per circa sette anni con molteplici quotidiani (Il Corriere dell’Umbria, Il Giornale dell’Umbria, La Nazione, Il Messaggero etc.) ancor prima che come avvocato – che è distante anni luce da sospetti in questo senso. Molti di noi, purtroppo, hanno vissuto e continuano a vivere sulla propria pelle e soprattutto sulla pelle dei propri figli quei danni conseguenti alle vaccinazioni che lei, il conduttore e la redazione della trasmissione, fortunatamente, non conoscete ma sui quali fareste meglio ad approfondire la conoscenza per un semplice motivo: come riportato dai Centers for Desease Control and Prevention statunitensi (CDC), i casi di Autismo negli ultimi 20 anni sono passati da 1:10.000 ad 1:68 (secondo un altro studio 1:50) con una progressione stimata del 100% ogni 5 anni per cui, se la matematica non è un’opinione (almeno quella) ciò starebbe a significare che tra 25 anni (ma fossero anche 50 o 100 non cambierebbe poi molto) si supererebbe il punto di cross-over nel rapporto tra autistici e non.

E sto parlando solo di Autismo senza considerare i casi di Sudden Infant Death Syndrome (SIDS) o “morti bianche” e/o alle decine di patologie neurologiche ed autoimmuni che possono essere causate e/o scatenate dalle vaccinazioni! E’ di tutta evidenza infatti che la trasmissione è partita da una presunzione – frutto di scarsa o errata conoscenza della materia se non di altri “interessi” – e l’ha svolta: -. da una parte, facendo riferimento a dati parziali; -. dall’altra, omettendo dati assolutamente fondamentali. Essendo una persona caratterialmente e professionalmente piuttosto precisa mi sono riascoltato tutta la trasmissione alla ricerca delle inesattezze trovate.

Tralasciando l’incapacità persino di pronunciare bene i nomi in inglese, il “taglio” della trasmissione è rilevabile sin dallo sconvolgente sottotitolo del video in rete: “LA BATTAGLIA DEI VACCINI perché nel nostro paese mentre aumentano le persone che rinunciano a vaccinarsi, tornano malattie che si pensavano sconfitte per sempre”. Allo stato attuale, infatti, Non risulta siano tornate malattie che si pensavano sconfitte per sempre, soprattutto tra quelle per le quali si vaccina: quali sarebbero? Inoltre, è improprio parlare di “battaglia” perché le battaglie, come noto, si combattono quanto meno in due: nel caso della trasmissione, invece, c’è stato un solo schieramento in campo: quello acriticamente pro vaccini.

Su circa un’ora e 12 minuti di trasmissione l’unica voce “fuori dal coro” è stata quella del Dott. Eugenio Serravalle, intervistato per circa 3 minuti.  Se fosse stata una vera “battaglia” si sarebbe potuta paragonare alla “blitzkrieg” con la quale i tedeschi, con i carri armati, invasero la Polonia trovandosi di fronte la cavalleria polacca che li attaccava lancia in resta a mo’ di moderni Don Chisciotte! La superficialità della trasmissione appare chiara sin dal primo minuto, dalle prime frasi. Il Conduttore Iacona afferma: “La Ministra della Salute Lorenzin ha deciso di rendere pubblico Il primo vaccino dei suoi gemelli: questa è la Trivalente, il primo vaccino obbligatorio che si fa tra i 12 e i 15 mesi”.

Innanzitutto, il primo vaccino che viene di solito somministrato ai bambini e che astrattamente quanto illegittimamente viene definito come “obbligatorio” è l’esavalente che viene somministrato a due mesi di vita unitamente al vaccino antipneumococco Prevenar 13 contenente 13 diversi ceppi di pneumococco. In alternativa all’esavalente, vengono somministrati il vaccino DTaP (Difterite, Tetano e pertosse acellulare), quello antipolio IPV (Inactivated polio vaccine), quello anti Epatite B (Hib).

Il termine “trivalente” non significa nulla in quanto esistono più vaccini “trivalenti”: DTaP ed MMR. -. il primo (DTaP) viene somministrato a due mesi di vita (non 12) e contiene due vaccini obbligatori (Difterite e Tetano) ed uno solo raccomandato (Pertosse acellulare) per cui non può essere considerato “Obbligatorio”; -. Il secondo (MMR o MPR) viene somministrato a partire dal 13° mese di vita e contenendo tutti vaccini raccomandati (Morbillo, Parotite e Rosolia) non è certo “obbligatorio”.

Potrei continuare parlando di della “bufala” della “Immunità di gregge” o “herd Immunity” asseritamente riconducibile correlata al raggiungimento del 95% di copertura vaccinale. Il fatto che sia una “bufala” è comprovato dalla storia e da una serie di studi medico-scientifici e di notizie di stampa. Se la redazione non è stata in grado di trovare i primi, avrebbe dovuto almeno trovare le seconde. Potrei proseguire con frasi tipo quella del Direttore della USL di Rimini in merito all’incidenza del morbillo ed al fatto che “temiamo soprattutto l’encefalite perché da sempre danni irreversibili”: non è vero. Non sempre. Potrei indicare con le frasi risibili a difesa dello strapotere delle case farmaceutiche o dell’OMS che non tengono conto della storia! Potrei soffermarmi sulla frase, altrettanto ridicola e non veritiera, del Prof. Ricciardi in merito al fatto che avremmo un “Sistema efficace ed efficiente di controllo, vedi decessi vaccinazione, gli anziani hanno smesso di vaccinarsi e ci sono state centinaia di morti in più”. In Italia il servizio di farmacovigilanza passiva è pressoché inesistente come potrebbero testimoniare centinaia di famiglie che però non sono state sentite. Inoltre, considerato che ogni anni i casi di cd “influenza” si dividono in realtà in: 3% di casi di vero virus influenzale; 97% di casi di sintomi parainfluenzali, affermare che sarebbero morte centinaia di anziani per non essersi vaccinati è assolutamente falso in quanto non riscontrabile. Non penso abbiano effettuato centinaia di esami autoptici. Per non parlare poi della negazione di casi di decessi causati dalle vaccinazioni o del fatto che i vaccini sarebbero sicuri in quanto realizzati con “Tecniche di ingegneria genetica o di immunologia avanzata”: se così fosse, come si potrebbero giustificare i ritiri degli ultimi anni di lotti di vaccini motivati da sedicenti “contaminazioni” da particelle di vetro, grumi, ruggine etc.?  Potrei proseguire sottolineando, come peraltro ha fatto correttamente il Dott. Serravalle, che il caso del bambino deceduto in Catalogna, alla luce anche di quanto emerso dal racconto dei medici, ancor prima che alla difterite, va ascritto ad un caso di malasanità. Hanno parlato di una mortalità per difterite del 5% ma che in questo caso, al fine di nascondere la loro negligenza ed i loro ritardi nella diagnosi, nell’effettuazione degli esami e nelle terapie antibiotiche, il batterio sarebbe stato particolarmente aggressivo. Inoltre, la frase di Pilar Rahola (che non è una scrittrice ma una giornalista e politica catalana) “Non so se Dio esiste, ma i dottori esistono e anche i vaccini” la ritengo scorretta oltre che di cattivo gusto: soprattutto se paragonata ai termini “antivaccinisti”, “setta” etc. Se ci fosse stato un contraddittorio si sarebbe potuta citare una frase di un ben più noto scrittore (vero) e drammaturgo, George Bernard Shaw: “La maggior parte di noi nasce con l’aiuto del medico e muore allo stesso modo”.

Potrei proseguire ancora sottolineando la superficialità e negligenza di frasi come quelle pronunciate da Laiza Boschin: “sulle presunte sostanze tossiche usate come conservanti all’interno dei vaccini, diciamo che il mercurio non c’è più da anni, si usano i Sali di alluminio e comunque sia sul mercurio che sui Sali di alluminio ci sono decine e decine di pubblicazioni scientifiche che hanno stabilito che non hanno nessun effetto collaterale”. Considerato che esistono decine di studi scientifici, pubblicati su Pubmed come sulle più prestigiose riviste scientifiche, che affermano l’esatto contrario sarei curioso di sapere perché non sono stati trovati.

Tutti coloro – parenti, amici, insegnati, assistenti etc. – che hanno avuto modo di conoscere mio figlio subito dopo la vaccinazione MMR Morupar del 2004 e che lo vedono oggi possono testimoniarlo. Con questo non voglio dire che il “protocollo” del Dott. Montinari sia la panacea di tutti i mali ma che: l’esistenza della cd enterocolite autistica è comprovata da decine di studi; la validità della dieta senza glutine e caseina è altrettanto comprovata. Per quanto riguarda poi i vari approcci – omeopatici, omotossicologici, chelanti, etc. – non esistendo una sola forma di Autismo ma tanti Autismi, avendo un’eziologia varia, colpendo diverse parti dell’organismo ed in misura diversa e, soprattutto, essendo un soggetto diverso dall’altro, non potrà mai esistere un solo protocollo valido per tutti ma dovranno essere comunque testati su ogni singolo individuo.

Ma mi rendo conto che queste sono nozioni e considerazioni “difficili” da comprendere anche per medici e neuropsichiatri: figuriamoci per dei neofiti. Che dire poi della pubblicità gratuita fatta al Dott. Salvo Di Grazia ed al suo libro? Non è stato specificato che il Dott. Di Grazia è specializzato in ginecologia e, soprattutto, non sono stati mostrati i tanti libri pubblicati in questi anni su scandali farmaceutici, conflitti d’interessi etc..

Potrei continuare raccontandovi per filo e per segno la vicenda del Dott. Andrew Wakefield (non in maniera sommaria e parziale come emersa dal relativo servizio), di come l’Autismo in Giappone “lievemente aumentato” dove hanno sospeso le vaccinazioni, così come affermato dal medico intervistato, a fronte di quello spaventosamente aumentato con progressione geometrica nei paesi occidentali è forse la riprova di come in realtà ci possa essere un collegamento, etc….

Vorrei quindi sottolineare che, a dispetto di quanto mostrato in trasmissione:

-. La cosa più grave è che nella trasmissione, persino gli specialisti, hanno continuato a parlare di Autismo (ovvero di una sindrome, cioè di un insieme di sintomi) anziché parlare delle patologie a monte. In buona sostanza: si parla di cose senza conoscerle o facendo finta di non conoscerle;

-. Si è affermato che l’Autismo sarebbe “genetico” mentre ad oggi, nonostante le centinaia di studi ed i milioni di euro e/o dollari spesi, non ve n’è alcuno che affermi questo. Anche perché sarebbe impossibile che fosse così sia perché l’Autismo, in quanto sindrome, ha necessariamente un’eziologia multipla (può essere causato da varie cause diverse), è multifattoriale (colpisce, in misura diversa e non sempre corrispondente, varie parti dell’organismo tra le quali soprattutto il sistema nervoso, quello immunitario e l’apparato gastrointestinale) e, come noto a qualsivoglia “genetista”, nessuna problematica genetica può dare luogo ad una progressione come quella avuta dall’Autismo negli ultimi 20 anni.

-. Si è affermato che il Thimerosal non sarebbe più contenuto nei vaccini ma ciò, alla luce dei dati e degli studi scientifici, non è del tutto vero e comunque, sempre alla luce degli studi scientifici esistenti e della Convenzione di Minamata, è assolutamente pacifico che il Thimerosal è un potente neurotossico;

-. Si è affermato che l’Alluminio contenuto nei vaccini non sarebbe dannoso ma ci sono tutta una serie di studi che dicono l’esatto contrario. Inoltre, guarda caso, nei mesi scorsi, durante una trasmissione di “Report” che parlava del caffè un ricercatore ha affermato la dannosità dell’alluminio che può essere ingerito attraverso il suo distacco dalle caffettiere “moka” oppure dalle cialde delle macchinette espresso per cui p strano che solo quello contenuto nei vaccini non sia dannoso;

-. Si è omesso di parlare della dannosità di altri componenti come la Formaldeide, lo Squalene, Gelatine etc.. In particolare, si è omesso di parlare dello scandalo della Formaldeide, riconosciuta da tempo come cancerogena, per la quale il ritiro inizialmente previsto per il 01.04.2015 è poi slittato al 01.01.2016. E chi l’ha assunta prima? E chi l’ha assunta in quest’ultimo periodo?

-. Si è omesso di parlare della potenziale dannosità del DNA recombinante;

-. Si è omesso di parlare della potenziale dannosità di sostanze come antibiotici, uova o altre sostanze che possono dare luogo ad allergie ed intolleranze, soprattutto in soggetti predisposti (che però non si sa essere tali);

-. Si è parlato dell’unico caso di difterite in Europa (Spagna) negli ultimi anni come fossimo di fronte ad un’epidemia; -. Si è parlato di un possibile ritorno della polio importata dagli extracomunitari dimenticando che però ad oggi, nonostante gli immigrati, l’ultimo caso in Europa è del 1992 (in Italia del 1988).

-. Si è omesso di parlare di come le notizie sul ritorno della polio in Israele nel 2014 ed in Siria nel 2015 siano state puro “terrorismo” e “disinformazione” stante che non hanno trovato riscontro nei dati ufficiali dell’OMS;

-. Si è omesso di parlare dei dati ufficiali dell’OMS relativi alla polio selvaggia ed endemica nel mondo limitata a pochi casi in Afghanistan e Pakistan rispetto ai casi di polio da vaccino negli stessi paesi ed in decine di altri;

-. Si sono mostrati gli innegabili benefici delle vaccinazioni in Africa come se fossimo nelle medesime condizioni igienico-sanitarie ed alimentari;

-. Si è mostrato come certo il decesso per polmonite conseguente a morbillo di un ragazzo 25enne in Inghilterra dimenticando che: a) se avessimo usato lo stesso dato per provare il decesso di un ragazzo per una polmonite come conseguenza del morbillo causato dalla vaccinazione antimorbillo, ci avrebbero riso dietro; b) la valutazione del dato e quindi della causa del decesso è assolutamente opinabile;

-. Si è omesso di parlare di piani vaccinali approvati da una maggioranza di soggetti in palese conflitti d’interessi;

-. Si è omesso di parlare di un’informazione medico-scientifica nelle mani delle case farmaceutiche che non solo finanziano e controllano l’80% delle pubblicazioni scientifiche ma sponsorizzano le società mediche, convegni e corsi, realizzano e distribuiscono poster (compresi quelli che facevano bella mostra nelle stanze degli uffici vaccinali in Africa che recavano il logo GSK), brochure, opuscoli etc.;

-. Si è parlato per l’ennesima volta della vicenda Wakefield senza aver approfondito: a) cosa diceva il suo studio del 1998 pubblicato su Lancet; b) i motivi del suo ritiro; c) perché Wakefield, considerato un luminare in gastroenterologia, stranamente, è considerato una sorta di “ciarlatano” solo in ambito vaccini e vaccinazioni; d) perché, altrettanto stranamente, un “ciarlatano” viene retribuito a peso d’oro per i suoi studi in paesi come Canada e Stati Uniti, poco inclini (a differenza dell’Italia) a dare asilo a persone considerate di dubbia moralità (figurarci a pagarle); e) perché il prof. Thorsen, autore di uno studio che doveva sconfessare la teoria della dannosità del Thimerosal, a differenza di Wakefield è oggi ricercato negli USA; f) perché lo studio di Thorsen, sconfessato da altri studiosi, non è mai stato ritirato;

-. Si è omesso di parlare della testimonianza resa dal dott. William Thompson – whistblower – per decenni ricercatore senior presso i CDC e coautore di alcuni studi scientifici, in merito a come i CDC, soprattutto sotto la direzione della Presidente Julie Geberding (successivamente – guarda caso – divenuta presidente della divisione vaccini di Merck), abbiano sistematicamente occultato e/o alterato gli studi scientifici tendenti ad avvalorare le teorie della correlazione tra vaccinazioni ed autismo; ivi compreso uno studio al quale aveva partecipato lo stesso Dott. Thompson;

-. Si è omesso di parlare dell’interrogazione parlamentare USA del deputato Bill Posey in merito agli scandali che hanno colpito i CDC;

-. Si è omesso di parlare delle tabelle del Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) statunitense sia relative ai danni da vaccino che ai tempi di latenza tra la somministrazione e l’emersione dei primi sintomi;

-. Si è omesso di parlare delle pronunce della US Court of Federal Claims statunitense, cd “vaccine court”, tribunale speciale che indennizza i danneggiati dalle vaccinazioni;

-. Si è omesso di parlare delle condanne milionarie inflitte dai tribunali statunitensi alle case farmaceutiche per corruzione e/o per aver arrecato danni, fornite informazioni false etc.;

-. Si è parlato della sentenza del Tribunale di Rimini sulla correlazione tra Autismo e vaccinazione MMR che è stata ribaltata dalla Corte d’Appello di Bologna ma non si è fatto alcun riferimento alle altre sentenze, precedenti e successive, che hanno riconosciuto la correlazione tra patologie neurologiche ed autoimmuni e che sono divenute definitive;

-. Si è arrivati fino a Miami per verificare i rapporti di un medico con una struttura ospedaliera locale ma non si è arrivati fino a Roma per chiedere al Ministero di fornire i dati sui casi di patologie neurologiche ed autoimmuni riconosciute dalle CMO e/o dal Ministero come dipendenti dalle vaccinazioni;

-. Si è omesso di affrontare l’argomento dei molteplici conflitti d’interessi che colpiscono la maggioranza dei componenti la commissione che ha approvato il piano vaccini così come noto a tutti da tempo ed evidenziato anche da recenti inchieste giornalistiche. Piano vaccini che, vale la pena ricordarlo, ha visto aumentare da 300 a 620 milioni di euro la spesa annuale programmata; -. Si è omesso di parlare dei molteplici scandali che hanno colpito negli ultimi anni l’AIFA così come Ministero della Salute, ISS etc.; -. Si è omesso di parlare dei molteplici ritiri di vaccini e/o di lotti di essi negli ultimi anni e di come l’AIFA abbia dimostrato di essere assolutamente inefficiente avendo provveduto sistematicamente dopo aver ricevuto comunicazioni da parte delle case farmaceutiche senza che sia mai stato frutto di propri accertamenti (controllore=controllato)

-. Si è omesso di parlare degli scandalosi contratti sottoscritti dal Ministero della Salute per la fornitura dei vaccini a partire da quello per la finta pandemia H1N1; -. Si è omesso di parlare della mancanza di seri provvedimenti nei confronti delle case farmaceutiche che per mesi o anni hanno omesso o ritardato di fornire dati in merito a contaminazioni dei vaccini; -. Si è omesso di parlare della mancanza di qualsivoglia evidenza scientifica in ordine all’efficienza dei vaccini antinfluenzali;

-. Si è omesso di parlare del ritiro, nell’aprile 2015 e quindi a stagione finita, del vaccino antinfluenzale in quanto “inefficace” dopo che dall’ottobre 2014 i dati sulla sua inefficacia erano noti dagli USA ma nonostante ciò è stato acquistato lo stesso e ne è stata promossa la vaccinazione;

-. Si è omesso di parlare del perché, guarda caso, tutti i Paesi democraticamente più evoluti del nostro e nei quali si ha un migliore welfare come i paesi anglosassoni e quelli scandinavi, non hanno vaccinazioni obbligatorie.

I soli Paesi ad avere vaccinazioni obbligatorie sono: Italia (4); Francia (4 ma non coincidenti); Grecia e Portogallo (3) e Belgio (1, polio).

-. Si è omesso di parlare del perché il 90-95% dei medici invitano i propri pazienti a vaccinare i figli ma, guarda caso, la categoria che vaccina di meno i propri figli è proprio quella dei medici che non raggiungerebbe il 40%;

-. Si è omesso di parlare del perché il 90-95% dei medici invitano i propri pazienti a vaccinare tutti i familiari contro l’influenza ma loro non raggiungono di solito il 10% (quest’anno il 6%);

-. Si è omesso di parlare del perché non siano più reperibili vaccini singoli ma solo coniugati alla luce del fatto che: a) sono potenzialmente più pericolosi; b) non c’è alcuna motivazione medico-scientifica, anzi; c) sono più costosi; -. Si è omesso di parlare del perché non vengano effettuati esami prevaccinali; -. Si è omesso di parlare del perché non vengano più acquistati vaccini singoli costringendo le persone, senza nemmeno fornire le necessarie informazioni, ad effettuare più vaccini insieme;

-. Si è omesso di parlare del perché, successivamente alle vaccinazioni, non vengano mai effettuati esami ematici dei titoli anticorpali per verificare l’intervenuta immunizzazione;

-. Si è omesso di parlare dei risultati ai quali è pervenuta la commissione parlamentare “Costa” in ordine alla correlazione tra una serie di patologie autoimmuni tra i militari e le vaccinazioni e del perché, se è vero per i militari, non dovrebbe esserlo anche per i bambini;

-. Si è omesso…tutto.

Ed i dati non omessi erano quasi tutti errati. La trasmissione e chi l’ha realizzata è stata palesemente lo strumento attraverso il quale la scienza cd “ufficiale” ha proposto l’ennesimo cliché di “disinformazione istituzionale”.

Un programma operativo del quale hanno discusso diffusamente nel corso di un convegno tenutosi a Fano il 02.10.2015 dal titolo “La rivoluzione della comunicazione per le vaccinazioni” nel corso del quale, grazie alla sponsorizzazione di case farmaceutiche quali GlaxoSmithKline, Pfizer, Novartis e Sanofi Pasteur, una serie di rappresentanti di società mediche (alcuni dei quali in palese conflitto d’interessi) hanno parlato di strategie generali di comunicazione, di comunicazione attraverso i media, di scienza della comunicazione per le vaccinazioni, di come parlare di vaccini e vaccinazioni e di ricerca di alleanze per il futuro. Le allego copia della brochure. Considerato che tra i relatori c’era anche il Dott. Salvo di Grazia intervistato nel corso della trasmissione, direi che – grazie a trasmissioni come la vostra – stanno riuscendo appieno a raggiungere i loro obiettivi.

Personalmente, non sono contrario ai vaccini ma solo a questi piani vaccinali in quanto prevedono: -. vaccinazioni troppo precoci; -. troppi vaccini; -. Vaccini coniugati; -. Alcuni vaccini assolutamente inutili; -. Altri vaccini privi di efficacia; Soprattutto, non prevedono: -. Esami prevaccinali; -. Esami post-vaccinali, etc…

In tutti questi anni,nonostante i tantissimi convegni,personalmente, non ho mai detto a nessuno di non vaccinare il proprio figlio perché è una scelta personalissima che nessuno deve delegare agli altri: nemmeno rifugiandosi dietro al: “così fanno tutti”.

Proprio per questo motivo, una volta fatto questo la mia coscienza è a posto e non mi interessa neppure sapere se la gente vaccinerà o meno i propri figli. Io e le centinaia, anzi migliaia, di famiglie che hanno visto un figlio o un altro parente danneggiato non abbiamo più nulla da perdere: abbiamo già dato. Sono gli altri a doversi preoccupare. Per questo motivo, in ogni caso, la nostra battaglia l’abbiamo già vinta.

Probabilmente, questa mia lettera-fiume non avrà alcun riscontro. Spero solo possa scuotere la sua coscienza e quella del conduttore e dei giornalisti della redazione in modo tale da spronarvi a dare analogo spazio anche a chi , come me ed altri professionisti e genitori, non siamo “antivaccinisti” ma solo persone che vogliono informare e raccontare la loro “Verità”.

Distinti saluti AURET Il Presidente Avv. Roberto Mastalia

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AUTISMO: COLLEGAMENTO DIRETTO TRA SISTEMA NERVOSO CENTRALE E VASI LINFATICI. IMPORTANTE OSSERVARE LE DISREGOLAZIONI IMMUNOLOGICHE

Autismo: caratteristiche strutturali e funzionali del sistema nervoso centrale e dei vasi linfatici

Nel giugno 2015 su le Scienze si parlava della scoperta della ramificata rete di sottili vasi linfatici che attraversa le meningi: la sua esistenza smentisce l’idea, radicata da oltre un secolo, che il cervello fosse completamente isolato dal sistema immunitario. La scoperta potrà avere notevoli ricadute sullo studio e la terapia di molte malattie neurologiche.

Anche il cervello ha un collegamento diretto con il sistema linfatico. A scoprirlo, smentendo la convinzione consolidata che il cervello sia isolato dal sistema linfatico (e quindi da quello immunitario), è stato un gruppo di ricercatori dell’Università della Virginia a Charlottesville, che firmano un articolo pubblicato su “Nature”. La scoperta potrebbe avere notevoli implicazioni per lo studio e la cura di varie malattie neurologiche, a partire dalla sclerosi multipla.

Un team di ricercatori,da tempo, studia accuratamente la tematica dell’ASD; una pandemia allo stato attuale ancora senza alcuna risposta.

Autismo: collegamento diretto tra sistema nervoso centrale e vasi linfatici. Importante osservare le disregolazioni immunologiche.
autismo

Il Disturbo dello spettro autistico (ASD) rappresenta una minaccia pandemica per lo sviluppo del bambino; con i dati attuali del CDC si stima che l’ASD  colpisce oltre il 2% dei maschi americani in età scolare ( CDC  Developmental Disabilities rete di monitoraggio di sorveglianza) .

L’ASD potrebbe essere e far parte di un gruppo eterogeneo di malattie aventi cause genetiche e ambientali derivanti in fenotipi simili.

La causa genetica nell’autismo può comportare la formazione di sinapsi e la maturazione (secondo uno studio condotto presso la Columbia University, il cervello di bambini autistici sarebbe ”sovrappopolato” da ‘sinapsi).

  • Così, più geni coinvolti nella formazione delle suddette sinapsi sarebbero stati identificati come fattori di rischio per lo sviluppo dell’ASD (Hahn et al.,2013/ Lainhart 2015 ).

L’eziologia dell’ASD è ancora misteriosa, tuttavia i dati sulla  neuroinfiammazione sono in crescita (Fatemi et al. 2012)e la recente pubblicazione in Nature dell’esistenza del sistema linfatico meningeo precedentemente sconosciuto, invita a valutare la questione ancor più da vicino (Louveau et al. 2015).

  • Nel 1983, Aarli azzardò l’ipotesi che il fluido del cervello potesse viaggiare lungo misteriosi canali perivascolari, osservando che si potrebbe influenzare l’integrità della barriera emato-encefalica(Aarli 1983).

Siamo d’accordo con il seguente commento (Louveau et al, 2015.) : “La presenza di un sistema linfatico funzionale, nel sistema nervoso centrale, suggerisce una revisione dei dogmi vigenti in questa tematica”.

Di fondamentale importanza è osservare le disregolazione immunologiche nell’autismo, le quali si intersecano con le osservazioni di aumento CSF extra-assiale (EAF) nella popolazione dell’ASD.

Utilizzata la risonanza magnetica (Shen et al., 2013) per valutare l’EAF dei bambini nati in famiglie con la presenza di bimbi autistici.

Questa tecnica è stata in grado di predire la futura insorgenza e addirittura il livello di gravità di autismo sulla base dei risultati dei primi e persistenti aumenti delle EAF.
  • In modo simile, siamo stati in grado di dimostrare una maggiore EAF utilizzando l’ecografia transcranica, osservando una correlazione tra l’aumento della gravità dei sintomi autistici e l’aumento degli EAF (Bradstreet et al., 2014).

I meccanismi responsabili di tale aumento EAF, tuttavia, sono ancora sconosciuti. Il sistema linfatico meningeo è una recente scoperta che potrebbe aiutare a spiegare come le disfunzioni immunologiche e periferiche (infezione / infiammazione cronica) possono influenzare le meningi e, di conseguenza, lo sviluppo del cervello.

sistema linfatico meningeo

Diverse evidenze indicano una connessione tra meningi e uno sviluppo anomalo del sistema nervoso centrale. Le cellule meningee sono coinvolte nello sviluppo corticale (Dragunow2013), e l’ alterazione meningea nei topi, contribuiscono alla neurogenesi non corretta durante lo sviluppo del cervello (Mercier et al., 2011).

  • Nel 2012, Zarbalis et al. hanno dimostrato che i difetti cellulari meningei, alterano la migrazione degli interneuroni corticali, sottolineando ulteriormente il ruolo delle meningi nella creazione di adeguate interconnessioni neuronali(Zarbalis et al.,2012).

Le osservazioni di aumento EAF nella popolazione con autismo (tenendo presente le nuove osservazioni sul collegamento tra il sistema linfatico centrale ai linfonodi cervicali) dovrebbero prestare maggiore attenzione al ruolo dei linfatici meningea nella patogenesi di ASD. Si pone inoltre la domanda: “potrebbe l’infiammazione essere associata a dei deficit di linfodrenaggio meningea e di conseguenza essere la causa dell’aumento EAF?”

Osservando i dati, la nostra attenzione si concentra sul potenziale patogenetico delle infezioni croniche che portano all’infiammazione e conseguente deficit di drenaggio linfatico.

Sono state notate infezioni croniche / infiammazione in ASD patogenesi, come pure infezioni multiple polyomaviral,osservate e trovate nel cervello post-mortem di individui con ASD(Lintas et al.,2010) ; alterazioni  immunitarie della corteccia temporale che sembrano indicare la disregolazione immunitaria con conseguente infiammazione (Garbett et al., 2008).

Piras et al. (2014) crede fermamente che l’infiammazione cronica sia un denominatore comune che può portare ad un aumento EAF a causa del ridotto drenaggio linfatico meningea.

L’esistenza di un sistema linfatico classico nel sistema nervoso centrale potrebbe anche spiegare la natura delle lesioni nel cervello dei soggetti autistici  (Bradstreet et al., 2014).

Il drenaggio inefficiente con accumulo focale di PSC in alcune aree della corteccia, potrebbe spiegare la comparsa ipoecogena di “patch”, che abbiamo costantemente osservato nei soggetti autistici. L’accumulo di fluido che appare tipicamente ipoecogena in ecografia, potrebbe quindi interrompere la rete neuronale, aumentando la distanza tra le cellule e aumentando la pressione extracellulare su cellule con conseguente alterazione dell’espressione genica attraverso la modifica del citoscheletro (Knöll 2010).

Dal momento che Stoner et al. (2014) osservò anche “patch” di diminuzione della trascrizione nei campioni bancari del cervello con disturbo di ASD, si è tentati di ipotizzare che tali alterazioni dell’espressione genica possano essere associati all’accumulo di EAF e dei suoi effetti sulla funzione neuronale.

Infine, l’ecografia transcranica merita più attenzione come un mezzo  di valutazione delle CSF. Questa,consente la valutazione riproducibile di EAF, misurando le distanze tra la membrana aracnoide e lo strato corticale pia (spazio subaracnoidea), potendo quindi contribuire a stabilire il grado di deficit di drenaggio linfatico meningea.

Poiché le misure possono essere facilmente ripetute, la tecnica potrebbe essere utilizzata per monitorare la progressione della malattia o per valutare oggettivamente l’efficacia dei trattamenti.

In conclusione, l’osservazione Louveau et al. (2015) ci porta ad ipotizzare che un deficit del drenaggio linfatico meningea a causa di infezione cronica periferica / infiammazione può essere responsabile di una maggiore EAF come pure si una displasia corticale nei soggetti ASD .

Gli autori dichiarano che la ricerca è stata condotta in assenza di rapporti commerciali o finanziari che potrebbero essere interpretate come un potenziale conflitto di interessi.

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La scoperta dei vasi linfatici cerebrali e del sistema immunitario attivo anche nel SNC e nuovi approcci terapeutici che aprono la strada a nuove e insperate possibilità di cura ed alla comprensione della vera eziopatogenesi di molte malattie neurologiche ed immunitarie.

Riferimenti

 http://journal.frontiersin.org/article/10.3389/fnins.2015.00485/full?utm_source=Email_to_authors_&utm_medium=Email&utm_content=T1_11.5e1_author&utm_campaign=Email_publication&field&journalName=Frontiers_in_Neuroscience&id=155364

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Hiv : il virus in cerca di collocazione

 Conferenze annunciate senza alcuna prova scientifica; documenti contraffatti; uomini di “scienza” denunciati per frode scientifica e nessuna foto di questo fantomatico virus; test fasulli e terapie e farmaci che non salvano da nulla.

Documentazione aggiornata e scaricabile gratuitamente cliccando il seguente link.

HIV/AIDS DOCUMENTI GOVERNATIVI UFFICIALI e INEDITI

Diagnosi che cambiano da paese a paese,insomma,più di qualcosa non collima e vediamo chiaramente il tentativo di omettere la veridicità dei fatti.

Tuttavia HIV “causa” l’AIDS

bavaglio

Annunciare una scoperta scientifica in una conferenza stampa? Si può fare.

Nel 1984, Robert Gallo e Margaret Heckler annunciarono proprio in questo modo la scoperta di un terribile “virus”  in seguito definito come AIDS.  

  • Tale conferenza venne effettuata prima che Gallo sottoponesse la sua ricerca e i suoi esperimenti alla comunità scientifica per poterne verificare la validità.
Ma Chi è Gallo?

E’ bene ricordare che lo stesso governo USA avviò vari procedimenti disciplinari contro GALLO con l’accusa di frode scientifica, come dimostrato dai documenti seguenti.

E FU COSI’ CHE ROBERT GALLO VENNE DENUNCIATO PER FRODE SCIENTIFICA DALL’ OFFICE FOR RESEARCH INTEGRITY, ACADEMY OF SCIENCE E INSTITUTE OF MEDICINE.

Nonostante tutto,Gallo brevettò il suo “test Hiv”, basato sulla metodologia ELISA, coprendolo però da segreto di brevetto e rendendo quindi impossibile verificarne il contenuto e il funzionamento preciso.

Montagnier :” Non abbiamo né isolato né purificato il virus. Con un buon sistema immunitario si può debellare il virus entro un paio di settimane”.

Sconvolgente?

No,reale. Nei foglietti illustrativi dei medesimi, sono riportate le dichiarazioni degli stessi produttori i quali dichiarano che non esiste uno standard riconosciuto per poter confermare una diagnosi di infezione da hiv.

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I farmaci e le terapie “salva” vita

Dalla rivista The Lancet, agosto 2006, uno studio sull’inefficacia e tossicità dei farmaci anti-hiv:

“IL RISCHIO DI MORIRE DI AIDS E’ AUMENTATO DA QUANDO SI USANO I FARMACI ANTI-HIV”

“HIV treatment response and prognosis in Europe and North America in the first decade of highly active antiretroviral therapy_ a collaborative analysis – The Lancet”

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16890831

“Possiamo prendere l’Hiv tutte le volte che vogliamo, tanto un buon sistema immunitario ERADICHERA’ IL VIRUS HIV IN POCHE SETTIMANE. Sto dicendo cose ben diverse da quelle che siete abituati a sentire, non è vero?”.

montagneur

Già, lo ha detto Montagnier ad un giovane, brillante e stupito giornalista, “lo psicologo canadese Brent Leung, nella sua celebre intervista in “House of Numbers”.

Un’intervista e delle parole che sulla comunità (anti)scientifica di cui anche Agnoletto si vanta di far parte quando gli conviene, è suonata come il più spaventoso degli anatemi. Eh sì, Montagnier non ha retto e ha confessato tutto. Già il vecchio Luc, il più grande esperto mondiale di “Hiv” ha vuotato il sacco. Come deve ridersela Sigmund Freud.

CORRELATI

http://annals.org/article.aspx?articleid=699983

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17325620

http://www.annals.org/content/103/4/545.abstract

http://mbe.oxfordjournals.org/content/2/6/455.full.pdf

  • La prestigiosa rivista Science, pubblicò un articolo storico che dimostra come il famoso “virus” hiv non uccida i linfociti T nelle colture di laboratorio.

http://www.sciencemag.org/content/229/4720/1400.abstract

  •  La prestigiosa rivista Annals of Internal Medicine afferma che svariate patologie AIDS-correlate appaiono poco dopo aver iniziato la terapia antiretrovirale. Ma per molti sono farmaci “salvavita”.

http://www.annals.org/content/133/6/447.abstract

  • Il CDC (Centro di Controllo per le Malattie) affermò, prima di sfruttare l’idea infondata di un virus che “l’esposizione ad alcune sostanze tossiche e droghe (piuttosto che un agente infettivo) può condurre all’ immunodeficienza un gruppo di omosessuali maschi che condivide un particolare stile di vita”.

http://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/00001114.htm

  • Secondo questo studio, pubblicato proprio da Gallo e Gonda, il presunto virus HTLV-3/HIV si trova nella saliva. E, sebbene esistano test salivari per la rilevazione dei presunti anticorpi HIV (se ci sono anticorpi in un fluido organico, deve esserci anche il virus), da decenni viene detto che il virus non si trasmette con starnuti, colpi di tosse, etc… La foto, secondo gli autori, rappresenterebbe una micrografia elettronica del virus nella saliva.

http://www.sciencemag.org/content/226/4673/447.abstract

  • In questo articolo dell’American Journal of Reproduction and Immunology si dimostra come le presunte “proteine hiv” siano presenti nella placenta umana. Ricordiamo che nei loro esperimenti all’inizio degli anni 80 sia Gallo che Montagnier aggiunsero nelle colture cellulari in cui affermarono di aver trovato il nuovo retrovirus hiv proprio della placenta umana.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1930645

Come infatti si può notare nella micrografia seguente, confrontando le particelle isolate da Montagnier con le particelle presenti nella placenta umana, non vi è alcuna differenza:

  • Articolo che dimostra la presenza della “carica virale” in soggetti sieronegativi.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9890848

  •  Il più grande studio mai effettuato sulla presunta trasmissione del “virus hiv” con lo scambio di siringhe infette dimostra che tra la persone che usavano gli aghi sterili distribuiti dalle associazioni di prevenzione il livello di sieroconversione era molto superiore rispetto a chi si scambiava aghi potenzialmente infetti:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9420522

  •  Articolo sull’epatotossicità dei farmaci antiretrovirali. Il collasso epatico è la prima causa di morte nei sieropositivi e non fa parte delle presunte patologie hiv-correlate:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11830344

  •  Articolo che dimostra come pazienti confermati sieropositivi siano ritornati sieronegativi:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9863108

  •  Studio pubblicato su Lancet: le donne sieropositive che allattano al seno i bambini NON trasmettono il “virus”. I bambini che bevono latte non materno…diventano sieropositivi… Ma alle donne sieropositive e ai loro nascituri viene somministrato il chemioterapico tossico AZT per “prevenire” in contagio madre-figlio.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10465172

 

PER INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI :
 
Intervista al Dottor Pisani (in due parti):
 

  • https://www.youtube.com/watch?v=hCNgBJP1oXw-
 
-“House of Numbers Epidemiologia e Aids”

 
-“HIV-AIDS 2014: Ricercatore smaschera e rende pubblica la truffa dell’HIV”

 
-“L’Altro lato dell’Aids”

 
-“The Emperor’s New Virus?”

 
-“La scienza del panico”

 
– HIV INFORMA: Intervento Prof. Marco Ruggiero
  • https://www.youtube.com/watch?v=2VCeQyaV3Bw
 
-Daniele Mandrioli “DOES HIV CAUSE AIDS?”.
  • https://www.youtube.com/watch?v=kzeD8Bbu-zk
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Ritiro lotti specialita’ medicinale “GENOTROPIN”

Articolo condiviso da “Lo sportello dei diritti”

AIFA, l’Agenzia italiana del farmaco, il 24 dicembre comunica che ha trasmesso un provvedimento concernente il ritiro, su tutto il territorio nazionale, dei seguenti lotti della specialità medicinale Genotropin

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AIFA, l’Agenzia italiana del farmaco, il 24 dicembre comunica che ha trasmesso un provvedimento concernente il ritiro, su tutto il territorio nazionale, dei seguenti lotti della specialità medicinale Genotropin della ditta Pfizer:

GENOTROPIN 5,3 mg 1 penna GoQuick AIC 026844340, Lotto n. L15999 scadenza 30/04/2017,Lotto n. M20410 scadenza 31/10/2017 – GENOTROPIN 12 mg 1 penna GoQuick AIC 026844365 Lotto n. L24864 scadenza 31/03/2017.

Il ritiro è stato disposto a seguito della notifica di allerta proveniente dall’Agenzia danese e dopo la comunicazione della ditta concernente problematiche nel dispositivo in confezioni del medicinale suddetto.

GENOTROPIN è un farmaco utilizzato nel trattamento degli stati carenziali di ormone della crescita (GH), opportunamente diagnosticati, sia nell’adulto che nel bambino.

Sindrome di Prader-Willi, sindrome di Turner, ritardi crescita peso-altezza, patologie ipotalamo-ipofisiarie rappresentano alcune delle patologie per le quali sarebbe indicata la terapia sostitutiva con GH. E’ ottenuto attraverso l’innovativa tecnica del DNA ricombinante, strutturalmente e funzionalmente identico a quello endogeno. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rilanciando la comunicazione dell’AIFA, invita pertanto le farmacie a bloccare la vendita di tali lotti di farmaco ed a conservare le confezioni identificate in luogo non accessibile e separato dagli stock disponibili, secondo le modalità di conservazione previste per il suddetto farmaco.
http://www.sportellodeidiritti.org/notizie/dettagli.php?id_elemento=4791

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Gilenya,si pronuncia l’Ema: ” rischi correlati all’effetto immunosoppressivo della sclerosi multipla del medicinale”

L’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha emanato nuove raccomandazioni per medici e pazienti sui potenziali rischi correlati all’effetto immunosoppressivo della sclerosi multipla del medicinale Gilenya (fingolimod).

In particolare, vengono fornite nuove raccomandazioni per minimizzare il rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) e di carcinoma basocellulare in pazienti trattati con Gilenya.

gilenya

La PML è una rara infezione cerebrale causata dal John Cunningham (JC) virus, che provoca sintomi che possono essere simili a quelli di un attacco di sclerosi multipla e può esitare in una grave disabilità o morte. Il carcinoma basocellulare è un tipo di tumore della pelle a lenta crescita che quasi mai metastatizza in altre parti del corpo o diviene pericoloso per la vita, ma può essere deturpante se non trattato prontamente. La sostanza attiva presente in Gilenya, il fingolimod, riduce l’attività del sistema immunitario, in particolare di un tipo di cellule denominate cellule T. Poiché le cellule T sono coinvolte nella lotta alle malattie e alle infezioni, i pazienti trattati con Gilenya possono avere un alto rischio di sviluppare infezioni e malattie, incluse la PML e alcuni tipi di tumore. Per ora 3 casi confermati di PML sono stati riportati in pazienti trattati con Gilenya che non hanno ricevuto precedenti trattamenti immunosoppressivi con natalizumab (un altro farmaco immunospressore per la sclerosi multipla)1* . Inoltre sono stati riportati 151 casi di carcinoma basocellulare2* .

L’EMA ora ha raccomandato che i pazienti devono essere valutati prima e durante il trattamento con Gilenya per permettere una precoce identificazione dei segni e dei sintomi che potrebbero essere collegati alla PML o al carcinoma basocellulare e trattare i pazienti di conseguenza. Prima di iniziare il trattamento con Gilenya, deve essere effettuata una Risonanza Magnetica (RMN) basale di riferimento (di solito entro 3 mesi precedenti).

Se è sospettata una PML, la RMN deve essere effettuata immediatamente e il trattamento con Gilenya deve essere sospeso fino a che la PML non sia esclusa.

Riguardo al rischio di carcinoma basocellulare, è raccomandata una valutazione clinica della pelle prima di iniziare il trattamento, dopo almeno un anno e poi almeno annualmente durante il trattamento con Gilenya. Gilenya non deve essere usato in pazienti con carcinoma basocellulare o con qualsiasi altro tipo di cancro. Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) per Gilenya sarà aggiornato con le informazioni sulla PML, carcinoma basocellulare e altri rischi associati all’indebolimento del sistema immune in linea con le nuove raccomandazioni. Informazioni per i pazienti

• Il medicinale Gilenya per la sclerosi multipla riduce l’attività del sistema immunitario (la naturale difesa del corpo). A causa di questo, i pazienti trattati con Gilenya possono essere ad alto rischio per lo Sviluppo di infezioni, inclusi una seria infezione cerebrale conosciuta come leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) e alcuni tipi di tumore tipo il carcinoma basocellulare (un tipo di tumore della pelle a lenta crescita).

• La PML, sebbene rara, si manifesta più probabilmente durante il trattamento con Gilenya se i pazienti sono stati trattati precedentemente con un altro medicinale per la sclerosi multipla che sopprime il sistema immunitario tipo il natalizumab. Comunque, recentemente, ci sono stati 3 casi di PML in pazienti trattati con Gilenya che non hanno ricevuto precedentemente trattamenti con natalizumab. La PML è una condizione seria che può esitare in una grave disabilità o morte.

• Durante il trattamento con Gilenya il suo medico le può far effettuare un test così come una Risonanza Magnetica (RMN) per valutare le sue condizioni; se c’è il sospetto di una PML il suo medico le interromperà il trattamento con Gilenya finché la PML non possa essere esclusa.

• I sintomi di PML possono essere simili a quelli di un attacco di sclerosi multipla. I sintomi possono includere mutamenti nell’umore o nel comportamento, vuoti di memoria, difficoltà nel parlare e comunicare. Se crede che la sua malattia stia peggiorando o se nota un qualsiasi sintomo nuovo o inusuale, ne parli al suo medico il più presto possibile.

• Prima di iniziare il trattamento con Gilenya e poi una volta l’anno durante il trattamento, il suo medico controllerà anche la sua pelle per qualsiasi ferita, nodulo, o area danneggiata (lesione) che può manifestarsi e può essere un segno di cancro; se vengono evidenziate delle lesioni, possono essere necessari test ulteriori. Dica al suo medico se nota una qualsiasi lesione della pelle che non guarisce nell’arco di qualche settimana.

• Se ha qualsiasi domanda o preoccupazione, parli al suo medico o farmacista. Informazioni per operatori sanitari A causa dei suoi effetti immunosoppressivi, Gilenya (fingolimod) può predisporre a serie reazioni avverse. Sono stati riportati casi di leucoencefalopatia multifocale progressive (PML), infezioni opportunistiche incluse infezioni del sistema nervoso centrale e tumori incluso il carcinoma basocellulare. Dall’autorizzazione di immissione in commercio del Gilenya sono stati riportati casi di PML in pazienti che sono stati precedentemente trattati con terapie immunosoppressive. Più recentemente, 3 casi confermati di PML si sono verificati con Gilenya in pazienti che non avevano ricevuto precedentemente un trattamento con natalizumab1* .

Alla luce dei dati disponibili, l’EMA dispone le seguenti raccomandazioni:

•I medici devono essere allertati circa il rischio di PML con Gilenya e devono informare i pazienti e accompagnatori dei precoci segni e sintomi suggestivi di PML. I pazienti devo essere incoraggiati a richiedere consigli medici se pensano che la loro patologia stia peggiorando o se notano nuovi o inusuali sintomi.

• Prima di iniziare il trattamento con Gilenya, deve essere effettuata una Risonanza Magnetica (RMN) basale di riferimento (di norma entro 3 mesi precedenti). Durante le RMN di routine (in accordo con le raccomandazioni nazionali e locali), i medici devono prestare attenzione a lesioni suggestive di PML. La RMN può essere considerata come parte di ampliata vigilanza in pazienti considerati ad aumentato rischio di PML.

• Se c’è un sospetto di PML, la RMN deve essere effettuata immediatamente e il trattamento con fingolimod deve essere sospeso fino a che la PML non sia stata esclusa.

• La PML si può solo manifestare in presenza del JC virus. Se viene effettuato il test per gli anticorpi anti-JC virus, si deve tener conto che l’influenza di linfopenia nell’accuratezza di tale test non è stata studiata in pazienti trattati con fingolimod. I medici devono anche notare che un test degli anticorpi negativo non preclude la possibilità di un infezione successiva di JC virus.

• Casi di carcinoma basocellulare (BCC) sono stati riportati in pazienti che ricevono fingolimod nei programmi di sperimentazione clinica e nei periodi post-marketing2 . Gilenya è ora controindicato in pazienti con BCC.

• I medici devo essere vigilanti sulle lesioni della pelle e una valutazione clinica della pelle è raccomandata prima dell’inizio del trattamento, dopo almeno un anno e poi almeno annualmente durante il trattamento con Gilenya. I pazienti devono essere informati circa i potenziali segni comuni di BCC (noduli della pelle, macchie o ferite aperte che non guariscono nell’arco di qualche settimana) e, la necessità di chiedere un consiglio medico se si verificano. I pazienti devono essere inviati a un dermatologo se hanno lesioni suggestive di BCC.

Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) sarà aggiornato in linea alle raccomandazioni sopramenzionate. Maggiori informazioni sul medicinale Gilenya è un medicinale usato per trattare adulti con sclerosi multipla, una patologia nella quale l’infiammazione distrugge la guaina protettiva che circonda i nervi. E’ usato specificatamente in adulti affetti da sclerosi multipla remittente-recidivante, dove i pazienti hanno un riacutizzarsi dei sintomi (recidiva) seguito da periodi di recupero (remissione). Gilenya è usato quando la malattia non ha risposto ad almeno un altro trattamento noto come ‘terapia modificante la malattia’ o quando è grave e sta peggiorando rapidamente. Gilenya contiene la sostanza attiva fingolimod.

Ulteriori informazioni su Gilenya possono essere trovate sul sito ufficiale EMA (EMA’s website). Maggiori informazioni sulla procedura La revisione di Gilenya è stata condotta dal Comitato per i Medicinali per Uso Umano dell’EMA (CHMP) all’interno di una procedura conosciuta come “variazione di tipo II”. Durante questa valutazione, il CHMP si è avvalso della consulenza di un gruppo di esperti in neurologia.

L’opinione del CHMP sarà ora inviata alla Commissione Europea per una decisione giuridicamente vincolante valida in tutta l’Unione Europea.

 

  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/Gilenya_Public_health_communication_ita.pdf
  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/comunicazione-ema-su-gilenya-fingolimod-18122015
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Vaccini? Medici francesi dubbiosi sull’utilità, l’efficacia e la sicurezza.

Vaccino si o no? Questa la domanda che attanaglia la mente ed il cuore di tutti i genitori.

 

A differenza dell’America, la Francia ha deciso di agire differentemente e di guardare in faccia i danneggiati.

I francesi sono un popolo che difficilmente mette da parte i propri dubbi per sottostare ad un volere effimero.

Vediamo ad esempio come nel 1992 la Francia abbia girato le spalle a grandi catene fast food; i cittadini francesi protestarono in piazza contro McDonalds. L’attivismo portò ad un incendio  fuori da un McDonald e di nuovo nel 1999, quando José Bové smantellò un edificio McDonald in costruzione nel sud della Francia, con l’aiuto di un gruppo di compagni.

E’ noto anche la diffidenza della Francia  nei confronti della Monsanto; infatti il paese ha vietato la vendita di erbicidiMonsanto-marzo-Francecontenenti glifosato mortale (Roundup). Questa diffidenza collettiva   è arrivata anche nei confronti del sistema vaccinale. I grandi dubbi del popolo francese  insieme ad una grande percentuale dei suoi medici,nacquero nel 2005; la perplessità circa la sicurezza e l’efficacia dei vaccini era motivo di dibattito già allora.

Una recente presentazione di Michèle Rivasi  (membro del Parlamento europeo), sottolinea lo scetticismo della sua nazione circa la profilassi vaccinale, dichiarando quanto segue:

“Tra il 2005 e il 2010, la percentuale di persone francesi pro vaccinazione è scesa dal 90% al 60% (2013 INPES Peretti-Watel). La percentuale dei francesi dubbiosi o non fiduciosi di tale profilassi, di età compresa tra 18 e 75 è aumentata dal 8,5% del 2005, raggiungendo il 38,2% nel 2010. Nel 2005 circa  58% dei medici ha messo in dubbio la stessa utilità dei vaccini somministrati ai bambini, mentre il 31% dei medici hanno espresso dubbi sull’efficacia.
  • http://www.thevaccinereaction.org/2015/08/the-french-national-debate-on-vaccine-safety/

 

Si,in solo 5 anni (2005/2010), la percentuale del popolo francese  dubbiosa o contro la vaccinazione è aumentata dal 10% al 40%. Gli stessi Medici non sono più convinti e le percentuali di disapprovazione si dividono,come abbiamo visto, tra dubbi di utilità, di efficacia e di sicurezza.

 PERCENTUALI A PICCO MA NESSUN FOCOLAIO

cancro tabelle

Strano come nonostante questi dati, non si sia verificato alcun focolaio in tutti questi anni.

Ma non sono soltanto i medici francesi ad avere dei dubbi a riguardo; ricordate la notizia delle alte percentuali di medici non vaccinatori in America? (fonte a fine articolo).

I media inoltre in Francia giocano un ruolo risolutivo in questo argomento come per il resto. Una notizia la si cerca di dare nella maniera più corretta possibile a differenza di Stati i quali si rifiutano la parola a danneggiati o semplicemente nel riportare fatti di cronaca.

C’è in atto un piano ben preciso svolto a celare le testimonianze dei genitori. I giornalisti come molti medici sono formati in modo che venga dato risalto solo a ciò che vuole il governo e tutto questo non è possibile. Una serie di testimonianze di seguito.

  • http://www.thehealthyhomeeconomist.com/vaccination-sexism-media/

Inoltre, l’ondata di reazioni avverse a seguito del vaccino contro il papilloma virus umano come pure lo scandalo del meningitec (più di 550 le famiglie francesi ad aver fatto causa) hanno provocato ancor più sfiducia nel popolo, il quale ora ha compreso dell’esistenza di altri profitti dietro la dorata bugia della sanità pubblica.

La stessa Marisol Touraine si è espressa in merito ma forse non tutti sanno che la medesima, prima di diventare ministro degli Affari sociali e della Sanità nel 2012, ha partecipato ad un’organizzazione di lobbying dell’industria farmaceutica chiamato ” Club Avenir de la Santé ” (Future of Health Club), finanziato da GSK.

Ad ogni modo la questione della sicurezza del vaccino in Francia ha ricevuto una enorme copertura mediatica nel mese di aprile 2015 a seguito di una relazione del comitato tecnico della farmacovigilanza alla Direzione Generale della Sanità a seguito del decesso di due neonato deceduti nel 2012 e il 2014 a seguito della vaccinazione con Rotarix e RotaTeq.  

Il Consiglio superiore della sanità pubblica francesce (HCSP) diffuse l’avviso di sospensione della raccomandazione per il vaccino contro la gastroenterite da rotavirus indicato a tutti i bambini di età inferiore ai 6 mesi.
I vaccini orali, prodotti rispettivamente dalla GlaxoSmithKline (GSK) e dalla Merck, sono stati segnalati anche per aver causato 500 eventi avversi di cui 200 gravi.
Marisol-Touraine
“La trasparenza è la migliore medicina per il trattamento di argomenti scientifici infondate.” – Marisol Touraine

Ovviamente il ministero della salute francese non dorme sogni tranquilli  perché secondo un sondaggio, il 74% dei francesi non ha intenzione di vaccinarsi contro l’influenza, ritenendolo inutile per il 52% e rischioso per il 22%, questo secondo un sondaggio IFOP reso pubblico il 12 ottobre scorso e realizzato per il Groupement de pharmaciens.

La macchina da guerra delle multinazionali del farmaco è partita subito al contrattacco approntando delle contromisure mirate al senso di colpa come si fa di solito in questi casi. Il giorno dopo, 13 ottobre, è partita una campagna di “informazione” che paventava chissà quali effetti nocivi, in modo particolare il rischio di finire in ospedale nel caso in cui non si fosse scelto la via della vaccinazione.

SEMPRE LA STESSA STORIA

Per placare la paura viene utilizzato il terrore come sempre. Questo atteggiamento ha iniziato a rivoltarsi contro coloro che da anni lo utilizzano per i propri scopi.

L’industria dei vaccini ora ha un volto e la popolazione è stanca di essere presa in giro.

 

  • http://circleofdocs.com/france-decides-to-opt-out-of-vaccines/
  • http://www.thevaccinereaction.org/2015/08/the-french-national-debate-on-vaccine-safety/

 

Correlati

Confermato il decesso di due bambini dopo la vaccinazione
DIVERSI I medici che spiegano chiaramente perché i vaccini non siano sicuri o efficaci.

1. La dottoressa Nancy Banche- http://bit.ly/1Ip0aIm
2. Il dottor Russell Blaylock- http://bit.ly/1BXxQZL
3. Il Dottor Shiv Chopra- http://bit.ly/1gdgh1s
4. IL DOTTOR SHERRI TENPENNY- http://bit.ly/1MPVbjx
5. Il Dottor Suzanne Humphries- http://bit.ly/17sKDbf
6. Il Dottor Larry Palevsky- http://bit.ly/1LLEjf6
7. Il dottor Toni – http://bit.ly/1CYM9RB
8. Il dottor Andrew Wakefield- http://bit.ly/1MuyNzo
9. Il dottor Meryl Nass- http://bit.ly/1DGzJsc
10. Il dottor Raymond Obomsawin- http://bit.ly/1G9ZXYl
11. Dr. Ghislaine Lanctot- http://bit.ly/1MrVeUL
12. Il dottor Robert – http://bit.ly/1SIELeF
13. Il dottor David Ayoub- http://bit.ly/1SIELve
14. Il Dottor Boyd Haley Phd- http://bit.ly/1KsdVby
15. Il Dottor Rashid buttar- http://bit.ly/1gWOkL6
16. Il dottor Roby Mitchell- http://bit.ly/1gdgEZU
17. Il dottor Ken Stoller- http://bit.ly/1MPVqLI
18. Il Dottor Mayer Eisenstein- http://bit.ly/1LLEqHH
19. Il dottor Frank Engley, Phd- http://bit.ly/1OHbLDI
20. Il dottor David Davis- http://bit.ly/1gdgJwo
21. Dr Paolo Obukhanych- http://bit.ly/16Z7k6J
22. Il Dottor Harold e buttram- http://bit.ly/1Kru6Df
23. La Dottoressa Kelly Brogan- http://bit.ly/1D31pfQ
24. Il dottor Rc – http://bit.ly/1MPVwmu
25. La dottoressa Rebecca Carley- http://bit.ly/K49F4d
26. Il dottor Andrew Moulden- http://bit.ly/1fwzKJu
27. Il Dottor Jack Wolfson- http://bit.ly/1wtPHRA
28. Il dottor Michael Melissa- http://bit.ly/1KsdpKA
29. Il dottor Terry Wahls- http://bit.ly/1gWOBhd
30. Il dottor Stephanie Seneff- http://bit.ly/1OtWxAY
31. Il dottor Paul Thomas- http://bit.ly/1DpeXPf
32.  http://bit.ly/1MPVHOv
33. Il dottor Richard Moskowitz- http://bit.ly/1OtWG7D
34. La dottoressa Jane Orient- http://bit.ly/1MXX7pb
35. Il dottor Richard – http://bit.ly/1GQDL10
36. Dr. Lucija Tomljenovic – http://bit.ly/1eqiPr5
37. Dr Chris Shaw- http://bit.ly/1IlGiBp
38. Il dottor Susan Mccreadie- http://bit.ly/1CqqN83
39. La Dottoressa Mary Ann Block- http://bit.ly/1OHcyUX
40. Il dottor David Brownstein- http://bit.ly/1EaHl9A
41. Il Dottor Jayne Donegan- http://bit.ly/1wOk4Zz
42. Il dottor Troy Ross- http://bit.ly/1IlGlNH
43. Il dottor Philip Incao- http://bit.ly/1ghE7sS
44. Il dottor Joseph Mercola- http://bit.ly/18dE38I
45. Il dottor Jeff Bradstreet- http://bit.ly/1MaX0cC
46. Il dottor Robert Mendelson- http://bit.ly/1JpAEQr

LINEE GUIDA? PROGRAMMA VACCINALE? IL 13% DEI PEDIATRI SI DISSOCIA

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Antidepressivi? No,grazie

Gli Antidepressivi sono associati ad un aumento del rischio di insorgenza del disturbo bipolare.

antidepressivi

Una accurata analisi delle cartelle cliniche in Inghilterra rivela che l’uso di determinati antidepressivi sia legato ad un aumento del rischio di mania e di disturbo bipolare.

La ricerca, pubblicata sul BMJ Open, trova un più forte effetto degli inibitori del reuptake della serotonina (antidepressivi SSRI) e dell’antidepressivo venlafaxina (SNRI).

  • http://bmjopen.bmj.com/content/5/12/e008341.full

BMJ-open

“Rivelata l’associazione tra la terapia antidepressiva e il successivo disturbo bipolare attraverso un ampio insieme di dati clinici registrati e rappresentanti della pratica clinica quotidiana in secondaria cura della salute mentale”;  i ricercatori, guidati dal dottor Rashmi Patel da King College di Londra, hanno concluso quanto segue.

Precedenti studi hanno dimostrato che alcune persone diagnosticate come depresse e conseguentemente trattate clinicamente con farmaci antidepressivi, abbiano sviluppato problematiche varie fino ad arrivare al disturbo bipolare.

Mentre gli studi precedenti hanno esaminato il legame tra antidepressivi e sintomi maniacali in ambienti di prova randomizzati e controllati, Patel e il suo team di ricercatori, hanno testato l’ipotesi che l’esposizione con l’antidepressivo sia associato ad un aumentato rischio di successiva diagnosi bipolare.

Essi hanno esaminato i registri sanitari anonimi di oltre 21.000 adulti con diagnosi di depressione a Londra tra il 2006 e il 2013.

L’analisi ha mostrato che dei 21.000 adulti in trattamento per la depressione nello studio, 994 sono stati successivamente diagnosticati con disturbo bipolare durante il periodo di follow-up. Tutti gli antidepressivi SSRI, tra cui, mirtazapina, venlafaxina, e triciclici (TCA), sono stati associati ad un aumentato rischio di una successiva diagnosi bipolare.

antidepressivi1

SSRI e venlafaxina sono stati associati ad un rischio maggiore (aumentano del 34-35% il rischio di diagnosi di disturbo bipolare).

Nel video seguente,le affermazioni dei ricercatori,i quali  sottolineano l’importanza dello studio condotto; sono stati utilizzati dati clinici ottenuti da un contesto sanitario, del mondo reale,mostrando un ampio uso di questi farmaci.

 

Patel R, Reiss P, Shetty H, et al. Gli antidepressivi aumentano il rischio di disturbo bipolare in soggetti con depressione? BMJ Aperto 2015; 5: e008341.doi: 10.1136 / bmjopen-2015-008.341 (testo completo di seguito)

  • http://www.madinamerica.com/2015/12/antidepressants-associated-with-increased-risk-for-bipolar-disorder/
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Nurofen : Australia ritira il prodotto per pubblicità ingannevole

L’azienda Reckitt Benckiser è stata costretta a interrompere la vendita di prodotti Nurofen e a pagare una multa per promozione fuorviante.

A deciderlo un tribunale federale chiamato in causa dell’Australian Competition and Consumer Commission a marzo.

L’accusa è inoltre un prezzo al dettaglio “significativamente superiore rispetto a quello di altri prodotti analgesici analoghi”.

I farmaci dovranno essere ritirati dal commercio nel Paese entro tre mesi, ha stabilito la Corte australiana.

I quattro prodotti, Nurofen Back Pain, Nurofen Periodo dolore, Nurofen Emicrania Dolore e Nurofen cefalea tensiva.

 

Insomma farmaci antidolorifici presentati come specifici per emicrania, dolori mestruali, mal di schiena, anche se il principio attivo è esattamente lo stesso, cioè 342 mg di ibuprofene lisina.

Secondo l’autorità i singoli prodotti non sono più efficaci dei rispettivi altri nel trattare la singola tipologia di dolore indicato sulle confezioni, riporta la Bbc news on line.

L’accusa è inoltre un prezzo al dettaglio “significativamente superiore rispetto a quello di altri prodotti analgesici analoghi”.

I farmaci dovranno essere ritirati dal commercio nel Paese entro tre mesi, ha stabilito la Corte australiana

 

https://www.accc.gov.au/media-release/court-finds-nurofen-made-misleading-specific-pain-claims

 

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