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Vaccini obbligatori per gli asili? Epidemie? Assolutamente FALSO

Vacciniinforma ringrazia il dr. Tancredi Ascani per aver permesso la divulgazione nel web delle sue interessanti considerazioni.
Dalla pagina del Dr. Tancredi Ascani ecco a voi quanto segue.

tancredi-ascani

In merito a questa follia di rendere obbligatorie le vaccinazioni negli asili, pena l’esclusione dagli stessi, perché si è scesi sotto il 95% di copertura vaccinale, al di sotto della quale tornerebbero chissà quali epidemie, vorrei fare due considerazioni:

1) in italia siamo già MOLTO al di sotto di tale copertura perché se consideriamo:

  • i soggetti che non rispondono alle vaccinazioni (i cosiddetti no-responders, un 10-20% dei vaccinati),
  • i medici che falsificano i certificati e dichiarano falsamente di aver fatto la vaccinazione ai propri figli/assistiti (secondo un’inchiesta giornalistica importante sarebbero un 20%),
  • gli adulti/anziani che con il tempo perdono l’immunità data dai vaccini (che spesso dura solo alcuni anni) e che non continuano a fare i richiami a vita (la maggior parte dei cittadini).

Non credo di sbagliare troppo affermando che, ad esser ottimisti, saremo ad una copertura “reale” dalle malattie per cui si vaccina del 50%, altroché 95.

2) in Svizzera pare che la copertura “dichiarata” dei soggetti vaccinati sia addirittura del 40% e in alcuni Paesi europei è comunque molto più bassa della nostra.

Tutto questo e, come era prevedibile, nessuna terribile epidemia si è mai vista anzi, in alcuni Paesi come l’Austria, nel caso del morbillo, si è avuta un’incidenza della malattia nettamente inferiore a Paesi come la Germania che ha una copertura vaccinale molto superiore:

http://www.ilfattoquotidiano.it/…/il-morbillo-e-in…/1744212/

Ora, secondo voi, alla luce dei fatti, è più logico estendere l’obbligo vaccinale a tutti esponendo a rischi legati alle vaccinazioni tanti bambini sani o forse è il caso di abolire definitivamente quest’obbligo visto che è palese che certe spaventose epidemie non sono più un pericolo in Paesi come il nostro?

La libertà di cura è uno dei principi basilari di ogni Paese democratico che si rispetti“.

 

Per rivedere l’inchiesta di Report, “Il virus dell’obbligo”:
http://www.report.rai.it/…/ContentItem-640d41f6-a3a7-41db-8…

Ricordiamo anche i  FATTI, non le TEORIE.

Diminuiscono le persone vaccinate e…crolla il morbillo.

Dallo stesso sito EPICENTRO,il rapporto presenta i dati nazionali della Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia, raccolti dal Reparto di Epidemiologia delle Malattie Infettive (Cnesps) con il contributo del Reparto di Malattie Virali e Vaccini Attenuati (Mipi) dell’Istituto Superiore di Sanità.

Diminuiscono le persone vaccinate e…crolla il morbillo.

A giugno 2014 segnalati 1259 casi di morbillo
Bollettino (1)RM_News_2014_06

A giugno 2016 segnalati 367 casi di morbillo
Bollettino (2)RM_News_2016_28 (1)

Ulteriore prova della fallacia dell’immunità di gregge e di come entrino in gioco altri fattori nel controllo delle malattie infettive.

Sono segnalati 3 casi di encefalite.

Molto strano che i media non ne abbiano fatto notizia per spingere alla vaccinazione. Presumo perché i casi riguardano soggetti sopra i 40 anni, fascia d’età questa con il maggior numero di casi insieme a quella sopra i 15 anni fino ai 39. Se qualcuno ha notizie più precise in merito ben venga.

30/6/2016 – Morbillo & Rosolia News: il rapporto di giugno 2016
Nel mese di maggio 2016, sono stati segnalati 71 casi di morbillo, portando a 367 i casi (possibili, probabili o confermati) segnalati dall’inizio dell’anno. Il 94% dei 367 casi del 2016 è stato segnalato in sette Regioni (Lombardia, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Sicilia, Piemonte e Calabria). Per quanto riguarda la rosolia, nel mese di maggio 2016, non sono stati segnati casi, lasciando a 8 il totale dall’inizio dell’anno

http://www.epicentro.iss.it/…/bollettino/RM_News_2016_28.pdf

Prima di parlare di crollo di dati e di epidemie,occorrerebbe informarsi.

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Benvenuta dittatura. La Carta italiana per la “promozione” delle vaccinazioni ne è la prova

La delirante proposta  firmata dallo stesso Ministro Beatrice Lorenzin da cui ci dissociamo come cittadini e contribuenti.

Chiediamo a gran voce che venga ascoltata TUTTA la comunità scientifica e a tal proposito, ribadiamo che da tempo il nostro operato è mirato ad informare tutti coloro che risiedono al governo,nel nostro parlamento; coloro che sono pagati da noi cittadini,noi contribuenti.

Rendere partecipi del suddetto materiale inconfutabile,inoltrandolo a chi dovrebbe conoscerlo, non è un reato.

REATO è ciò che gli organi governativi cercano di mettere in atto in maniera dittatoriale,senza il nostro consenso.

 

Condividiamo questo documento denominato  “Carta italiana per la promozione delle vaccinazioni” ovvero, come eliminare ogni forma di contraddittorio in medicina e porre le basi per una dittatura sanitaria.

libertà finita

Condividiamo e supportiamo le osservazioni in merito alla censura e alla reale disinformazione che da anni viene perpetrata a danno dei cittadini.

Dal sito del Dr. Tancredi Ascani riprendiamo quanto segue (cliccare su questo link per scaricare la carta)

“In un periodo in cui sempre più cittadini, medici e scienziati esprimono, con motivazioni logico-scientifiche ed esperienza clinica, le loro perplessità verso l’attuale calendario vaccinale (e verso un’obbligatorietà che gran parte dei Paesi europei ha ormai superato) e pretendono un costruttivo e imparziale confronto tra le parti, ecco invece la “chiamata all’azione” di TeamWaxItalia con la “La carta italiana per la promozione delle vaccinazioni”.

Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin pare avere già appoggiato in maniera entusiasta la Carta. Qualcuno tra noi medici o tra i cittadini è stato interpellato in merito? Nella Carta si parla di non dare lo stesso spazio mediatico a rappresentanti di differenti correnti di pensiero perché non esisterebbe una controversia nella comunità scientifica in merito alle vaccinazioni. Allora qualcuno mi dovrebbe spiegare come mai sento di continuo di colleghi specializzati nei più diversi campi della “medicina tradizionale” (pediatri, otorini, medici di base ecc.) che, in scienza e coscienza e dopo aver visitato i loro pazienti, sconsigliano una o più vaccinazioni, applicando quello che dovrebbe essere uno dei capisaldi della Medicina tutta ovvero, l’individualizzazione del trattamento sulla persona nel pieno rispetto della sua volontà.

Leggendo la Carta, dopo l’esposizione di un improbabile piano informativo colossale, che dovrebbe partire addirittura dai bambini (vedi sotto: punto 3.5) per estendersi a tutte le figure professionali (quanto costerà? Pagato da chi?), completamente mirato a convincere sulla assoluta bontà e necessità delle vaccinazioni e all’annullamento di ogni atteggiamento critico, si arriva al principio 4 che sembra un vero e proprio attentato alla libertà di cura prevista nella Costituzione e alla libertà decisionale del medico che, in scienza e coscienza, dovrebbe agire solo nell’interesse del paziente che si affida alle sue cure.

Il punto 4 può essere riassunto così: eliminare ogni forma di contradditorio e di par condicio e contrastare con ogni mezzo lecito (?) la diffusione di notizie che non siano totalmente favorevoli alle vaccinazioni, anche con minacce disanzioni disciplinari e contrattuali.

Il quadro che si delinea è inquietante.
La linea di pensiero sulle vaccinazioni deve essere una soltanto, è tutto perfetto così, non vi sono margini di miglioramento e chi non è d’accordo non solo non merita alcuno spazio, fosse anche un medico, ma deve essere disincentivato anche con minacce alla sua professione. Per quanto riguarda la direzione, in termini di salute, che si vuol dare ai propri figli, sembrerebbe che anche quella sarà demandata a personale appositamente addestrato (da TeamWaxItalia o chi ne fa le veci?), onde evitare che un genitore possa sbagliare a pensar con la propria testa o con quella del medico al quale ha liberamente scelto di affidarsi, nel caso quest’ultimo non segua alla lettera quanto indicato nella Carta.

“La carta italiana per la promozione delle vaccinazioni”

Principio 3 Informazione

3.5 Impegnarsi in attività di alfabetizzazione alla salute (“Health literacy”), nella divulgazione scolastica della conoscenza del metodo scientifico e nella formazione dei bambini/adolescenti sul tema del corretto reperimento delle informazioni in rete.

Principio 4 Contrasto alla Disinformazione

La diffusione di informazioni non corrette sulle vaccinazioni, sempre più presente in vari ambiti comunicativi, ha portato a gravi danni ai singoli e alle comunità. Tale disinformazione va contrastata.

4.1 Disincentivare il sostegno diretto o indiretto delle amministrazioni comunali ai gruppi di oppositori alla pratica vaccinale (ad esempio non concedendo patrocini gratuiti per l’organizzazione di incontri con la popolazione).
4.2 Impegnarsi a non creare e diffondere false informazioni o teorie pseudo scientifiche riguardanti i vaccini.
4.3 Favorire la ricognizione delle violazioni possibili del supporto alla pratica vaccinale da parte dei medici e del personale dipendente convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale.
4.4 Adottare/favorire l’adozione di sanzioni disciplinari o contrattuali qualora ne venga ravvisata la possibilità/ necessità.
4.5 Impegnarsi a sostenere e diffondere la corretta informazione a favore della scienza, contrastando l’errore dell’errata par condicio in materia vaccinale (vedi sotto).
4.6 Impegnarsi nelle attività di contrasto ai falsi miti che riguardano i vaccini ( Debunking – vedi sotto).

A proposito di DEBUNKING
Il Debunker (in italiano “demistificatore”) è colui che, attraverso ricerche, scritti o conferenze, mette in dubbio o smentisce affermazioni false, esagerate, antiscientifiche.

Ecco la foto che rappresenta l’assurdità di ciò che accade (fonte postata precedentemente a inizio articolo).

Immagine

“Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l’arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre “arti”, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica”.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d’Indipendenza USA, 17 Sett 1787

Costituzione della Repubblica Italiana, 1947/32
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

Ringraziamo il Dr. Tancredi Ascani per le sue precise osservazioni e ringraziamo tutti quei medici che onorano il proprio camice e che si prendono realmente cura dei pazienti.

Ricordiamo infine che i debunkers non avranno vita facile. Ogni giorno lo Staff di Vacciniinforma subisce privatamente da certi studentelli ineducati insulti,diffamazioni e minacce.

Persino dagli stessi siti “mantenuti” da quegli organi che dovrebbero essere “super partes”.

Un esempio?

Ecco delle foto relative alla reale diffamazione.

diffamazioni vacciniinforma

SCREEN-BUFALE

Denunciamo tutto questo.

Non siamo disinformatori e nemmeno negazionisti.

I reali NEGAZIONISTI sono coloro che non sanno confrontarsi con tesi scientifiche.

Consigliamo a queste persone di spendere il loro tempo in maniera costruttiva. Il nostro lavoro di volontariato ha delle basi solide e non saranno gli insulti a fermare la nostra lotta.

Purtroppo,dovrete farvene una ragione.

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Medici contrari alla vaccinazione? Ritorna la caccia alle streghe

“Tremate ,tremate,le streghe son tornate” recitava qualche ritornello secoli or sono.

La situazione però non è minimamente cambiata con gli anni e la limitatezza e la scarsa acutezza di mente e di spirito delle persone è peggiorata sempre di più. Solo che in questo caso l’argomento torna (di nuovo) a trattare non delle persone qualunque ma dei camici bianchi.

Ritorna quindi la solita e scontata caccia alle streghe nei confronti di medici “contrari” alle vaccinazioni.

A parte la non rispettata  libertà di scelta professionale ,vogliamo comprendere come mai questa censura perpetrata nei confronti di colleghi che hanno studiato esattamente come coloro che reputano le vaccinazioni come la panacea di tutti i male.

In risposta alla notizia apparsa sul ““messaggeroveneto”” dal titolo  “Vaccinazioni a picco: in Friuli sanzioni per i medici contrari” abbiamo chiesto al Dr.Tancredi Ascani la sua visione in merito.

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Di seguito le sue considerazioni da noi totalmente condivise.

Ringraziamo i medici onesti senza alcuna relazione con Big Pharma.

Ringraziamo i Dottori che non hanno alcun interesse rappresentato (in questo caso) da innumerevoli brevetti; che non  hanno alcun interesse in merito alla onerosa tematica che invece apre uno scenario criminoso e abominevole rappresentando una realtà collusa ,dittatoriale e mafiosa.

“Quando neanche i medici ci credono più”

Quando un establishment medico-scientifico sempre più politicizzato, potente e lontano dai paradigmi medici ippocratici (a partire dal “Primum non nocere”) non riesce più a convincere con le argomentazioni né i cittadini né i medici, pur avendo il controllo totale e unidirezionale di ricerca scientifica e informazione e il supporto di finanziamenti stratosferici, cerca, con ogni azione, di instaurare una dittatura sanitaria.

Cittadini e medici, a loro dire, non sarebbero in grado di decidere da soli su temi che riguardano la propria salute se questi non si adeguano acriticamente e totalmente al diktat medico che attualmente riscuote il maggior numero di consensi (che non vuol dire affatto che sia il più valido o l’unico possibile).

Per un po’ hanno cercato di arginare il problema mercificando la salute, promettendo cioè compensi in denaro ai medici che facevano più vaccini ma questo metodo non è stato sufficiente, sembra infatti che sempre più medici siano così “incoscienti” da anteporre l’interesse per la salute dei propri assistiti al guadagno personale. E questo secondo alcuni è inaccettabile: la medicina moderna è scienza perfetta, infallibile e incorrotta che non va messa in discussione. Ben vengano quindi ora le minacce e le sanzioni a chi addirittura è anche soltanto “scettico” persino verso i vaccini non obbligatori come quelli contro il morbillo e l’influenza. A quando la vaccinazione di massa coatta e l’imprigionamento di chi, in scienza e coscienza, sceglie una prevenzione di tipo diverso, non farmacologica e più rispettosa della fisiologia umana, che miri a rinforzare il terreno e le proprie difese naturali, piuttosto che ad alterarli in maniera artificiosa e pericolosa?

“Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l’arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre “arti”, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica”.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d’Indipendenza USA – 17 Sett 1787

Vorrei infine ricordare e puntualizzare un paio di concetti.

-Il morbillo è una malattia benigna, se fatta durante l’infanzia e in Paesi industrializzati come il nostro, e se ci son stati 25 casi in tutto il Friuli non è una tragedia come si vuol far credere anzi, questi bambini, che l’hanno tranquillamente superato, ora avranno un’immunità duratura (cosa che spesso invece non avviene con l’immunità da vaccino) che li proteggerà dalla possibilità di contrarre il morbillo in età adulta, quando è ben più pericoloso.

-La bambina morta di pertosse menzionata nell’articolo può benissimo aver contratto la malattia da una persona vaccinata. E’ stato ormai chiaramente dimostrato “scientificamente” che chi si vaccina è spesso portatore sano della malattia per cui si vaccina con la differenza che, non sapendo di esserlo, diffonde virus e batteri in comunità o in famiglia senza che nessuno lo sappia e prenda le necessarie precauzioni; un bambino non vaccinato che si ammala invece, viene tenuto in casa, isolato e ha molte meno possibilità di contagiare la comunità”.

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Poliomielite e relativo vaccino,cosa ci viene omesso? intervista al Dr Tancredi Ascani

Vacciniinforma ringrazia il Dr Tancredi Ascani per aver risposto alle domande dei genitori in merito alla vaccinazione Esavalente.

Informazioni

– si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 2006 presso l’Università di Perugia ed è iscritto all’Albo professionale dei Medici Chirurghi al numero 6872;

– ha regolarmente frequentato il “Corso Triennale di Medicina Omeopatica Hahnemanniana” diplomandosi presso la S.I.M.O.H. (Scuola Italiana di Medicina Omeopatica Hahnemanniana), diretta dal Prof. Dott. Antonio Negro;

– è iscritto nel Registro dei Medici Chirurghi di Perugia che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Medicina Omeopatica;

– ha svolto tirocinio pratico e assistenza continuativa, presso studi medici di omeopati di fama internazionale quali il Prof. Dott. Antonio Negro, il Dott.Giampiero Ascani e il Dott. Pindaro Mattoli;

– da molti anni approfondisce e ha acquisito notevole esperienza nel campo della dietologia che integra, nella sua pratica ambulatoriale, alle sue conoscenze di medico chirurgo perfezionato in Omeopatia;

– ha partecipato a varie trasmissioni televisive di Medicina e tiene frequentemente conferenze sulla Medicina Omeopatica e sulle vaccinazioni rilevando come, la natura dell’obbligatorietà di quest’ultime, sia una violazione morale e fisica della libertà personale, oltreché un’illogicità scientifica;

– ha scritto numerosi articoli sull’omeopatia e sulle vaccinazioni pubblicati in riviste medico-scientifiche e quotidiani,

– da qualche anno cura il sito www.omeosan.it, da lui supportato, che vuole essere un servizio informativo e interattivo per l’utente che può richiedere on-line consulti medici gratuiti e può trovare approfondimenti sui principi della vera omeopatia unicista hahnemanniana;

– attualmente svolge attività clinico-ambulatoriale, come medico omeopata unicista ed esperto in alimentazione, presso studi privati in varie città d’Italia.

Reportage esavalente.

(Parte prima)

La poliomielite e la relativa vaccinazione.

studio

Poliomielite: le relative caratteristiche e la composizione del vaccino. E’ essenziale vaccinare contro una malattia quasi debellata?

La poliomielite è una malattia infettiva causata da tre diversi virus (poliovirus 1, 2 e 3) che sono capaci di rimanere attivi nell’ambiente anche per anni dopo la loro espulsione dall’individuo infetto. I virus penetrano nell’organismo solitamente per via orale e si localizzano prima nel faringe e poi si moltiplicano nell’intestino provocando, dopo una incubazione di circa 5-14 giorni, un decorso clinico con pochi sintomi (febbre, mal di gola, vomito e diarrea) o con nessun sintomo nel 90-95% dei casi e lasciando una immunità che dura tutta la vita. Nel 4-8% dei casi, però, il virus continua a moltiplicarsi nel tessuto reticolo-endoteliale intestinale e ritorna nel circolo sanguigno (“viremia maggiore”) causando una sindrome febbrile acuta chiamata “malattia minore”; se la malattia non progredisce ulteriormente e il paziente guarisce in pochi gironi, si parla di “poliomielite abortiva”, che di solito è clinicamente non diagnosticabile. Tuttavia, in un ulteriore sottogruppo di casi pari allo 0,1-1%, nel corso della “viremia maggiore” il virus può invadere il sistema nervoso centrale e causare la cosiddetta “malattia maggiore” che è caratterizzata da due varianti:

– poliomielite non paralitica

 – poliomielite paralitica.

L’origine dell’infezione è sempre l’uomo: sia una persona con i sintomi della malattia acuta, sia un “portatore sano” che non manifesta alcuna sintomatologia. La persona elimina il virus con le feci, con cui possono essere poi contaminati gli alimenti, l’acqua potabile e la terra, ed è appunto attraverso questi veicoli che l’agente patogeno arriva alla bocca di un nuovo individuo.

(per maggiori approfondimenti https://vacciniinforma.it/?p=40)

Esistono due tipi di vaccino antipoliomielitico che prendono il nome dagli studiosi che li hanno messi a punto:

– il vaccino Sabin a virus vivi attenuati

– il vaccino Salk a virus uccisi o inattivati

Il vaccino Sabin è costituito da virus vivi modificati in modo da non provocare la malattia, ma capaci di “stimolare la produzione di anticorpi” nel ricevente.

Quanto è vero tutto ciò?

Il vaccino viene somministrato per bocca.

Talvolta la prima somministrazione può causare una grave complicazione come la poliomielite paralitica post-vaccinica  Inoltre, il virus così modificato può diffondere e provocare la poliomielite addirittura tra le persone che vengono a contatto con il soggetto vaccinato.  Infatti, i virus contenuti nel vaccino rimangono nell’intestino e vengono eliminati con le feci dal bambino vaccinato per circa 4 settimane.

Il vaccino Salk, invece, contiene i virus della poliomielite uccisi e viene somministrato attraverso un’iniezione per via intramuscolare o sottocutanea. Attualmente, nel nostro Paese si usa solo il vaccino si Salk, mentre quello di Sabin (meno costoso) continua ad essere usato nel Terzo Mondo.

(Per eventuali approfondimenti https://vacciniinforma.it/?s=india )

Come si rapporta Dr Ascani in merito a questa vaccinazione?

Eminenti professionisti,dichiarano quanto segue:

“La vaccinazione Salk, causa sicuramente meno reazioni avverse gravi del primo vaccino ma, come qualsiasi altra sostanza estranea all’organismo, può determinare, se pure con una bassa frequenza, reazioni allergiche e altre più rare reazioni avverse alterando il delicato bilanciamento della risposta immunitaria Th1/Th2”. Altrettanto per la vaccinazione sabin, non si menzionano i comuni danni provocati all’intestino dei soggetti vaccinati”.*

Se una vaccinazione altera il nostro Th1 Th2,come si può sostenere la totale efficacia della stessa,senza alcuna reazione o danno per il nostro sistema immunitario?

Come ogni altra vaccinazione a microrganismi uccisi, anche quella a virus uccisi di Salk provoca un’alterazione e un indebolimento del nostro sistema immunitario che può predisporre alle più disparate patologie. La protezione conferita da questo tipo di vaccini è in genere inferiore ed è necessario ricorrere a più richiami ravvicinati con conseguente aumento della probabilità degli effetti collaterali del vaccino, anche se meno gravi rispetto al vaccino di Sabin. Il vaccino di Salk, come ogni altro vaccino fatto per via parenterale, provoca un’immunosoppressione che inizia pochi giorni dopo la vaccinazione e può durare per settimane o mesi. In questo periodo quindi il bambino vaccinato sarà più predisposto sia a contrarre disturbi di natura allergica (ad esempio l’asma) che di natura infettiva, questo perché altri microrganismi troveranno un “terreno” più debole e potrebbero quindi prendere il sopravvento causando ulteriori stati patologici.

La capacità del nostro sistema immunitario (soprattutto di quello di un bambino) non è infatti illimitata e trovo illogico ed antiscientifico tenerlo impegnato verso microrganismi che provocano malattie ormai scomparse da decenni, visto che l’ultimo caso in Italia di polio spontanea dovuta a virus selvaggio risale al 1982 e che tutti i successivi casi sono stati provocati dal vaccino stesso. Cosa analoga è avvenuta in tutti i paesi industrializzati con adeguate condizioni igienico-sanitarie: gli unici casi di poliomelite che si verificano sono quelli conseguenti alla vaccinazione.
Noi usiamo il vaccino a virus morti di Salk per cercare di ridurre i danni paralitici da vaccino Sabin che compaiono di solito 29 volte più frequentemente con la prima dose e che sono rappresentati dalla temuta poliomielite paralitica post-vaccinica. La scelta è stata motivata anche con il fatto che nei Paesi industrializzati la poliomielite non è più causata dal virus selvaggio (ma solo dal virus vaccinale) e quindi non è più necessario aggredirla sin dalle prime somministrazioni con il più potente ma anche più pericoloso vaccino vivo Sabin. L’idea di non iniziare con il Sabin orale, bensì con il Salk parenterale, ha permesso di ridurre di circa il 50% i casi di poliomielite e di circa 1/3 i casi di poliomielite paralitica post-vaccinale.  Questa malattia è ormai scomparsa in Italia come nel resto d’Europa: il 21 giugno 2002 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti ufficialmente dichiarato l’Europa libera dalla poliomielite.

Qual è la differenza tra virus selvaggio e non?

Il virus selvaggio è quello che causa la malattia nella sua forma spontanea naturale, è un virus presente in natura da molto tempo (un caso di poliomelite è stato scoperto dagli archeologi già in una mummia egiziana del 3700 a.c. circa) e che il nostro sistema immunitario è sicuramente più pronto nel fronteggiare perché entra in circolo nell’uomo attraverso le porte d’ingresso naturali (ad esempio la via orale), dove iniziano subito le reazioni dell’organismo volte a diminuirne la sua patogenicità. Il virus selvaggio inoltre è meno soggetto a mutazioni (soprattutto se non gli creiamo un ambiente ostile con farmaci e vaccini).

I virus vaccinali invece sono virus che vengono coltivati nei luoghi più innaturali, in genere attraverso colture di tessuti animali, e vengono trattati con sostanze, perlopiù tossiche, al fine di ridurne la patogenicità. Nel caso del vaccino di Salk i virus vengono coltivati in un tipo di coltura tissutale ricavato dal rene di scimmia e poi vengono inattivati con sostanze come la formaldeide, sostanza attualmente considerata cancerogena 1/B. I virus vaccinici, anche se trattati, possono però comportarsi in modo anomalo riprendendo la loro capacità replicativa nell’organismo o andando incontro a mutazioni o a contaminazioni che ne aumentano la pericolosità. Nel caso della vaccinazione di Sabin ad esempio, il virus presente nel vaccino si moltiplica a livello intestinale e può andare incontro a mutazioni che ne facilitano l’accesso alle cellule del midollo spinale da cui parte il processo che può portare alla forma paralitica della malattia. Il virus così modificato può anche diffondersi tra le persone che vengono a contatto con il soggetto vaccinato in quanto viene eliminato con le feci per circa 4 settimane. Per quanto riguarda le possibili contaminazioni e infezioni la storia è piena di esempi che ci mostrano la pericolosità dei vaccini anche per responsabilità umane.  Negli anni ’50, negli USA, in quello che viene ricordato come “incidente Cutter”, un lotto di vaccino di Salk “male inattivato” provocò centinaia di casi di poliomelite da vaccino sia tra i bambini vaccinati che tra i familiari (contagiati dal virus diffuso dai bambini vaccinati) e decine di morti.

Anche in Italia, nel 1957, vi fu un anomalo e rapidissimo raddoppio di casi di polio appena dopo l’introduzione del vaccino di Salk il che lascia trasparire più di un sospetto sulla possibilità che anche tale vaccino potesse contenere virus non correttamente inattivati ma vivi e neurovirulenti. Un altro inquietante fatto coinvolse i vaccini antipolio tra gli anni ’50 e ’60. Si è scoperto che questi vaccini erano stati contaminati con il virus SV40, virus fino ad all’ora sconosciuto, presente nelle scimmie sia africane che indiane, dove non sembra provocare malattie. E’ del 1961 la scoperta che questo virus provoca alcuni tipi di tumore nei roditori e ancora non vi è chiarezza se possa provocare il cancro anche negli uomini visto che tale virus è stato ritrovato in diversi tumori umani, come nei mesoteliomi della pleura, in alcuni tumori cerebrali e negli osteosarcomi. Sta di fatto che milioni di bambini in quegli anni hanno ricevuto un vaccino antipolio contaminato con un virus che potenzialmente potrebbe provocare il cancro e questo la dice lunga sulla sicurezza di tali preparati. E non bisogna pensare che questi fatti ora non possano più accadere.

Lotti di vaccini contaminati, difettosi, mal conservati o comunque non a norma vengono scoperti di continuo anche ai giorni nostri e purtroppo, quasi sempre, ci si accorge del danno dopo che questi sono già stati messi in commercio.

Meccanismi di azione dei medesimi. Differenze di azione tra un virus contratto in maniera naturale ed un virus MODIFICATO nonché iniettato via intramuscolare o sottocutanea del soggetto. In che maniera il nostro sistema immunitario agisce in questi due casi?

Una delle differenze più importanti del virus contratto in maniera naturale, oltre alla minore probabilità di mutare prima menzionata, riguarda l’induzione di un’immunità naturale che dura quasi sempre tutta la vita ed è priva di effetti collaterali. Il virus vaccinale, direttamente iniettato in circolo, bypassa invece tutti i meccanismi di difesa fisiologici naturali, aumentando quindi il rischio di effetti collaterali e conferendo un’immunità (quando questo accade) generalmente solo temporanea. Con il vaccino di Salk gli effetti collaterali sono diminuiti rispetto al vaccino di Sabin ma è diminuita anche la durata della protezione. E’ per questo che si è costretti a fare i richiami. Ma quindi dovremmo continuare a fare richiami ogni 5-10 anni per tutta la vita per un virus ormai scomparso in Europa? E’ facile intuire chi tragga effettivamente vantaggio da una politica del genere, sicuramente non la salute delle persone.

Se i virus della polio possono rimanere in vita anche per anni dopo la loro espulsione,rimanendo attivi nell’ambiente,si può parlare di diffusione della malattia grazie alla stessa vaccinazione?

Assolutamente si, pur essendo stata dichiarata l’Europa libera dalla poliomelite dal 2002, continuiamo ad avere nei paesi industrializzati dei casi di poliomelite ma questi sono esclusivamente indotti dal vaccino. Nel 2015 ci sono stati 70 casi di polio dovuti a virus selvaggio solo nei paesi dove la polio è ancora endemica (Pakistan e Afghanistan) per le precarie condizioni igienico-sanitarie e la grave malnutrizione che compromettono l’immunità dei bambini; invece i casi di polio da vaccino si sono verificati per la stragrande maggioranza in paesi dove la polio non è più endemica e che non hanno più casi di polio dovuta al virus selvaggio.

Tra questi, due casi segnalati in Ucraina. Nei Paesi dove si utilizza il vaccino a virus attenuato di Sabin, il virus vaccinico si replica a livello intestinale, può mutare, divenendo più virulento e venire eliminato nell’ambiente. In genere tale vaccino viene usato nei paesi “poveri”, quelli in cui le condizioni igienico-sanitarie sono inesistenti o scarsissime ed è facile prevedere il perpetuarsi di un circolo vizioso in cui il vaccino stesso diffonde la malattia per cui ci si vaccina.

IMMUNITà BELLA

In che modo,mediante la vaccinazione antipolio,si acquisisce l’immunità ?

Il vaccino di Salk a virus uccisi attualmente usato in Italia stimola una risposta immunitaria linfocitaria di tipo 2 con aumento\alterazione dei linfociti B e della risposta anticorpale e conseguente aumento del rischio di malattie allergiche. L’immunità conferita dalla vaccinazione è solo temporanea, a differenza di quella naturale che dura in genere tutta la vita.

Come agisce il sistema immunitario si un bimbo di pochi mesi? E’ giusto pertanto somministrare in un anno di vita 4 dosi così ravvicinate?

Detto in estrema sintesi, il sistema immunitario di un bambino matura intorno ai 7-8 anni e vi è un delicato equilibrio tra la risposta immunitaria di tipo 1 (mediata dai linfociti T, con produzione di monossido di azoto) e quella di tipo 2 (mediata dai linfociti B e dagli anticorpi). Se tale equilibrio si altera possono verificarsi disturbi autoimmunitari, se prevale la risposta di tipo 1 (come accade con il vaccino a virus vivi attenuati di Sabin) o di natura allergica se prevale la risposta di tipo 2 (è il caso del vaccino a virus inattivati di Salk).*

Le vaccinazioni sono indubbiamente uno delle cause principali di squilibrio del sistema immunitario di un bambino e tanto prima e frequentemente queste vengono fatte, tanto maggiori saranno le probabilità di far danni.

Consigli per i soggetti prematuri?

Consiglio di non vaccinare, in quanto il sistema immunitario è ancora più immaturo e quindi ancora più soggetto agli effetti collaterali dei vaccini.

Chi non dovrebbe assolutamente essere vaccinato contro la suddetta malattia?
Le controindicazioni alle vaccinazioni pur essendo state stabilite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità non sono sufficienti. Ogni vaccinazione andrebbe evitata ogni qual volta vi sia un sospetto, nel bambino, di un qualsiasi malessere importante sia a livello fisico che psicologico e aggiungerei anche semplicemente se sta vivendo un momento di particolare stress psico-fisico. Nel caso della vaccinazione di Salk una storia di allergia è un’ulteriore controindicazione.

Quali sono per tanto i suoi consigli ai genitori insicuri sulla suddetta vaccinazione?

Prima cosa informarsi bene e da più fonti, non fidarsi solo del parere dei soliti personaggi onnipresenti in TV e valutare sempre i possibili conflitti di interessi.

La conoscenza rende liberi, soprattutto dalla paura che spesso ci inculcano in maniera immotivata i grandi media, quasi sempre asserviti a chi detiene il potere e controlla l’informazione. La stragrande maggioranza delle trasmissioni tv o dei più noti quotidiani riportano informazioni distorte, tendenziose, a volte totalmente sbagliate e senza dar spazio ad alcun reale contradditorio. Sapere che da oltre un decennio l’Europa è stata dichiarata polio-free, che da quasi 35 anni non c’è più stato un solo caso di poliomelite spontanea in Italia e che i rari casi che abbiamo avuto sono stati solo quelli conseguenti alle vaccinazioni dovrebbe lasciare ben pochi dubbi sul come comportarsi.

Se proprio si è decisi a vaccinare i propri figli aspettare più possibile (almeno i 2 anni di età) che maturi il sistema immunitario. Una cura omeopatica, prima e dopo la vaccinazione, può aiutare a ridurre il rischio di complicanze.

Ci sono delle anamnesi accurate da effettuare precedentemente alla vaccinazione per riconoscere un soggetto con deficit immunitario?

Ci sono e purtroppo raramente vengono fatte, bisognerebbe visitare ogni bambino e raccogliere una dettagliata anamnesi al fine di escludere ogni possibile stato di malessere che può aumentare enormemente il rischio di danni da vaccino. Un bambino non dovrebbe vaccinarsi se non è in ottime condizioni di salute psico-fisica.

Cosa consiglia ai viaggiatori ?

Consiglio di non recarsi con bambini piccoli in paesi dove alcune pericolose malattie sono ancora endemiche e le condizioni igienico-sanitarie sono troppo precarie.

Agli adulti consiglio di curare bene il proprio “terreno” prima di partire, rinforzando il più possibile le difese immunitarie con una corretta alimentazione, attività fisica e, ove ve ne sia la necessità, con una cura omeopatica profonda da fare prima e durante il viaggio. Sarà compito del medico poi consigliare dei rimedi omeopatici individualizzati da tenere a portata di mano che potrebbero servire durante la permanenza nel luogo in cui si va.

*APPROFONDIMENTI

Th1 e Th2?

Il sistema immunitario riceve continuamente innumerevoli input ai quali risponde in modo sia specifico che aspecifico e sia con reazioni acute che croniche.
Tra le sue reazioni, spiccano però, per frequenza e importanza, le risposte TH1 e TH2 e quella infiammatoria.

RISPOSTA TH1 E TH2

Esistono due tipi di risposta immunitaria linfocitaria: la risposta TH1 e quella TH2.
La risposta TH1 è orientata in senso citotossico nei confronti di virus e batteri. È sostenuta dall’IFN-γ (che attiva la produzione di radicali liberi, NO soprattutto, da parte dei macrofagi e inibisce la risposta TH2) e dall’IL-12 (che stimola le cellule NK a produrre IFN-γ).

È una risposta carente nei Paesi industrializzati ove prevale la risposta TH2.
La risposta TH2 è orientata in senso anticorpale ed è tipica delle malattie allergiche.

*la risposta varia in base ai virus contenuti nei vaccini (vivi o attenuati)

(https://vacciniinforma.it/?p=3370)

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