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AUTISMO: COLLEGAMENTO DIRETTO TRA SISTEMA NERVOSO CENTRALE E VASI LINFATICI. IMPORTANTE OSSERVARE LE DISREGOLAZIONI IMMUNOLOGICHE

Autismo: caratteristiche strutturali e funzionali del sistema nervoso centrale e dei vasi linfatici

Nel giugno 2015 su le Scienze si parlava della scoperta della ramificata rete di sottili vasi linfatici che attraversa le meningi: la sua esistenza smentisce l’idea, radicata da oltre un secolo, che il cervello fosse completamente isolato dal sistema immunitario. La scoperta potrà avere notevoli ricadute sullo studio e la terapia di molte malattie neurologiche.

Anche il cervello ha un collegamento diretto con il sistema linfatico. A scoprirlo, smentendo la convinzione consolidata che il cervello sia isolato dal sistema linfatico (e quindi da quello immunitario), è stato un gruppo di ricercatori dell’Università della Virginia a Charlottesville, che firmano un articolo pubblicato su “Nature”. La scoperta potrebbe avere notevoli implicazioni per lo studio e la cura di varie malattie neurologiche, a partire dalla sclerosi multipla.

Un team di ricercatori,da tempo, studia accuratamente la tematica dell’ASD; una pandemia allo stato attuale ancora senza alcuna risposta.

Autismo: collegamento diretto tra sistema nervoso centrale e vasi linfatici. Importante osservare le disregolazioni immunologiche.
autismo

Il Disturbo dello spettro autistico (ASD) rappresenta una minaccia pandemica per lo sviluppo del bambino; con i dati attuali del CDC si stima che l’ASD  colpisce oltre il 2% dei maschi americani in età scolare ( CDC  Developmental Disabilities rete di monitoraggio di sorveglianza) .

L’ASD potrebbe essere e far parte di un gruppo eterogeneo di malattie aventi cause genetiche e ambientali derivanti in fenotipi simili.

La causa genetica nell’autismo può comportare la formazione di sinapsi e la maturazione (secondo uno studio condotto presso la Columbia University, il cervello di bambini autistici sarebbe ”sovrappopolato” da ‘sinapsi).

  • Così, più geni coinvolti nella formazione delle suddette sinapsi sarebbero stati identificati come fattori di rischio per lo sviluppo dell’ASD (Hahn et al.,2013/ Lainhart 2015 ).

L’eziologia dell’ASD è ancora misteriosa, tuttavia i dati sulla  neuroinfiammazione sono in crescita (Fatemi et al. 2012)e la recente pubblicazione in Nature dell’esistenza del sistema linfatico meningeo precedentemente sconosciuto, invita a valutare la questione ancor più da vicino (Louveau et al. 2015).

  • Nel 1983, Aarli azzardò l’ipotesi che il fluido del cervello potesse viaggiare lungo misteriosi canali perivascolari, osservando che si potrebbe influenzare l’integrità della barriera emato-encefalica(Aarli 1983).

Siamo d’accordo con il seguente commento (Louveau et al, 2015.) : “La presenza di un sistema linfatico funzionale, nel sistema nervoso centrale, suggerisce una revisione dei dogmi vigenti in questa tematica”.

Di fondamentale importanza è osservare le disregolazione immunologiche nell’autismo, le quali si intersecano con le osservazioni di aumento CSF extra-assiale (EAF) nella popolazione dell’ASD.

Utilizzata la risonanza magnetica (Shen et al., 2013) per valutare l’EAF dei bambini nati in famiglie con la presenza di bimbi autistici.

Questa tecnica è stata in grado di predire la futura insorgenza e addirittura il livello di gravità di autismo sulla base dei risultati dei primi e persistenti aumenti delle EAF.
  • In modo simile, siamo stati in grado di dimostrare una maggiore EAF utilizzando l’ecografia transcranica, osservando una correlazione tra l’aumento della gravità dei sintomi autistici e l’aumento degli EAF (Bradstreet et al., 2014).

I meccanismi responsabili di tale aumento EAF, tuttavia, sono ancora sconosciuti. Il sistema linfatico meningeo è una recente scoperta che potrebbe aiutare a spiegare come le disfunzioni immunologiche e periferiche (infezione / infiammazione cronica) possono influenzare le meningi e, di conseguenza, lo sviluppo del cervello.

sistema linfatico meningeo

Diverse evidenze indicano una connessione tra meningi e uno sviluppo anomalo del sistema nervoso centrale. Le cellule meningee sono coinvolte nello sviluppo corticale (Dragunow2013), e l’ alterazione meningea nei topi, contribuiscono alla neurogenesi non corretta durante lo sviluppo del cervello (Mercier et al., 2011).

  • Nel 2012, Zarbalis et al. hanno dimostrato che i difetti cellulari meningei, alterano la migrazione degli interneuroni corticali, sottolineando ulteriormente il ruolo delle meningi nella creazione di adeguate interconnessioni neuronali(Zarbalis et al.,2012).

Le osservazioni di aumento EAF nella popolazione con autismo (tenendo presente le nuove osservazioni sul collegamento tra il sistema linfatico centrale ai linfonodi cervicali) dovrebbero prestare maggiore attenzione al ruolo dei linfatici meningea nella patogenesi di ASD. Si pone inoltre la domanda: “potrebbe l’infiammazione essere associata a dei deficit di linfodrenaggio meningea e di conseguenza essere la causa dell’aumento EAF?”

Osservando i dati, la nostra attenzione si concentra sul potenziale patogenetico delle infezioni croniche che portano all’infiammazione e conseguente deficit di drenaggio linfatico.

Sono state notate infezioni croniche / infiammazione in ASD patogenesi, come pure infezioni multiple polyomaviral,osservate e trovate nel cervello post-mortem di individui con ASD(Lintas et al.,2010) ; alterazioni  immunitarie della corteccia temporale che sembrano indicare la disregolazione immunitaria con conseguente infiammazione (Garbett et al., 2008).

Piras et al. (2014) crede fermamente che l’infiammazione cronica sia un denominatore comune che può portare ad un aumento EAF a causa del ridotto drenaggio linfatico meningea.

L’esistenza di un sistema linfatico classico nel sistema nervoso centrale potrebbe anche spiegare la natura delle lesioni nel cervello dei soggetti autistici  (Bradstreet et al., 2014).

Il drenaggio inefficiente con accumulo focale di PSC in alcune aree della corteccia, potrebbe spiegare la comparsa ipoecogena di “patch”, che abbiamo costantemente osservato nei soggetti autistici. L’accumulo di fluido che appare tipicamente ipoecogena in ecografia, potrebbe quindi interrompere la rete neuronale, aumentando la distanza tra le cellule e aumentando la pressione extracellulare su cellule con conseguente alterazione dell’espressione genica attraverso la modifica del citoscheletro (Knöll 2010).

Dal momento che Stoner et al. (2014) osservò anche “patch” di diminuzione della trascrizione nei campioni bancari del cervello con disturbo di ASD, si è tentati di ipotizzare che tali alterazioni dell’espressione genica possano essere associati all’accumulo di EAF e dei suoi effetti sulla funzione neuronale.

Infine, l’ecografia transcranica merita più attenzione come un mezzo  di valutazione delle CSF. Questa,consente la valutazione riproducibile di EAF, misurando le distanze tra la membrana aracnoide e lo strato corticale pia (spazio subaracnoidea), potendo quindi contribuire a stabilire il grado di deficit di drenaggio linfatico meningea.

Poiché le misure possono essere facilmente ripetute, la tecnica potrebbe essere utilizzata per monitorare la progressione della malattia o per valutare oggettivamente l’efficacia dei trattamenti.

In conclusione, l’osservazione Louveau et al. (2015) ci porta ad ipotizzare che un deficit del drenaggio linfatico meningea a causa di infezione cronica periferica / infiammazione può essere responsabile di una maggiore EAF come pure si una displasia corticale nei soggetti ASD .

Gli autori dichiarano che la ricerca è stata condotta in assenza di rapporti commerciali o finanziari che potrebbero essere interpretate come un potenziale conflitto di interessi.

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La scoperta dei vasi linfatici cerebrali e del sistema immunitario attivo anche nel SNC e nuovi approcci terapeutici che aprono la strada a nuove e insperate possibilità di cura ed alla comprensione della vera eziopatogenesi di molte malattie neurologiche ed immunitarie.

Riferimenti

 http://journal.frontiersin.org/article/10.3389/fnins.2015.00485/full?utm_source=Email_to_authors_&utm_medium=Email&utm_content=T1_11.5e1_author&utm_campaign=Email_publication&field&journalName=Frontiers_in_Neuroscience&id=155364

Aarli, J. A. (1983). The immune system and the nervous system. J. Neurol. 229, 137–154.

Bradstreet, J. J., Pacini, S., and Ruggiero, M. (2014). A new methodology of viewing extra-axial fluid and cortical abnormalities in children with autism via transcranial ultrasonography. Front. Hum. Neurosci. 7:934. doi: 10.3389/fnhum.2013.0093

[CDC] Developmental Disabilities Monitoring Network Surveillance Year 2010 Principal, Investigators; Centers for Disease, Control, Prevention. (2014). Prevalence of autism spectrum disorder among children aged 8 years – autism and developmental disabilities monitoring network, 11 sites, United States, 2010. MMWR Surveill. Summ. 63, 1–21.

Dragunow, M. (2013). Meningeal and choroid plexus cells – novel drug targets for CNS disorders.Brain Res. 1501, 32–55. doi: 10.1016/j.brainres.2013.01.013

Fatemi, S. H., Aldinger, K. A., Ashwood, P., Bauman, M. L., Blaha, C. D., Blatt, G. J., et al. (2012). Consensus paper: pathological role of the cerebellum in autism. Cerebellum 11, 777–807. doi: 10.1007/s12311-012-0355-9

Garbett, K., Ebert, P. J., Mitchell, A., Lintas, C., Manzi, B., Mirnics, K., et al. (2008). Immune transcriptome alterations in the temporal cortex of subjects with autism. Neurobiol. Dis. 30, 303–311. doi: 10.1016/j.nbd.2008.01.012

Hahn, N., Geurten, B., Gurvich, A., Piepenbrock, D., Kästner, A., Zanini, D., et al. (2013). Monogenic heritable autism gene neuroligin impacts Drosophila social behaviour. Behav. Brain Res. 252, 450–457. doi: 10.1016/j.bbr.2013.06.020

Knöll, B. (2010). Actin-mediated gene expression in neurons: the MRTF-SRF connection. Biol. Chem. 391, 591–597. doi: 10.1515/BC.2010.061

Lainhart, J. E. (2015). Brain imaging research in autism spectrum disorders: in search of neuropathology and health across the lifespan. Curr. Opin. Psychiatry 28, 76–82. doi: 10.1097/YCO.0000000000000130

Lintas, C., Altieri, L., Lombardi, F., Sacco, R., and Persico, A. M. (2010). Association of autism with polyomavirus infection in postmortem brains. J. Neurovirol. 16, 141–149. doi: 10.3109/13550281003685839

Louveau, A., Smirnov, I., Keyes, T. J., Eccles, J. D., Rouhani, S. J., Peske, J. D., et al. (2015). Structural and functional features of central nervous system lymphatic vessels. Nature 523, 337–341. doi: 10.1038/nature14432

Mercier, F., Cho Kwon, Y., and Kodama, R. (2011). Meningeal/vascular alterations and loss of extracellular matrix in the neurogenic zone of adult BTBR T+ tf/J mice, animal model for autism.Neurosci. Lett. 498, 173–178. doi: 10.1016/j.neulet.2011.05.014

Piras, I. S., Haapanen, L., Napolioni, V., Sacco, R., Van de Water, J., and Persico, A. M. (2014). Anti-brain antibodies are associated with more severe cognitive and behavioral profiles in Italian children with Autism Spectrum Disorder. Brain Behav. Immun. 38, 91–99. doi: 10.1016/j.bbi.2013.12.020

Shen, M. D., Nordahl, C. W., Young, G. S., Wootton-Gorges, S. L., Lee, A., Liston, S. E., et al. (2013). Early brain enlargement and elevated extra-axial fluid in infants who develop autism spectrum disorder.Brain 136(Pt 9), 2825–2835. doi: 10.1093/brain/awt166

Stoner, R., Chow, M. L., Boyle, M. P., Sunkin, S. M., Mouton, P. R., Roy, S., et al. (2014). Patches of disorganization in the neocortex of children with autism. N. Engl. J. Med. 370, 1209–1219. doi: 10.1056/NEJMoa1307491

Zarbalis, K., Choe, Y., Siegenthaler, J. A., Orosco, L. A., and Pleasure, S. J. (2012). Meningeal defects alter the tangential migration of cortical interneurons in Foxc1hith/hith mice. Neural Dev.7:2. doi: 10.1186/1749-8104-7-2

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“Herd immunity? E’ un mito”; le conferme del Dr. Russell Blaylock

“Herd immunity? E’ un mito”

Lo conferma il Dr. Russell Blaylock MD

Le vaccinazioni possono portare a danni permanenti


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Durante i primi due anni di vita, il cervello di un bambino si sviluppa ampiamente, in particolare percorsi utilizzati e attraverso funzioni come il pensiero, l’apprendimento, l’attenzione, la memoria, il controllo sociale, e il linguaggio.

Mentre l’80 per cento di crescita del cervello si completa verso 4 anni, i lobi frontali continuano a svilupparsi fino a circa 26 anni.
Questo spiega perché statisticamente ci siano diversi tipi di disturbi mentali durante l’adolescenza. Gli studi dimostrano anche che gravi disturbi mentali possano insorgere molto presto nella vita, anche durante l’infanzia o addirittura nel grembo materno.
Il Dr. Russell Blaylock spiega anche tutto ciò;
“Sono convinto che il programma e la profilassi vaccinale interferisca con questo sviluppo. I risultati sono comportamenti antisociali, scarsa capacità di giudizio, e difficoltà di apprendimento”.
  • PER LEGGERE ALTRI ARTICOLI
  • http://www.newsmax.com/Archives/Health/Dr-Blaylock/189/2015/4/

Il dottor Blaylock è un neurochirurgo, autore e docente. Ha frequentato la  LSU di Medicina di New Orleans, Louisiana ed ha completato il suo tirocinio neurochirurgico presso il Medical University of South Carolina a Charleston, South Carolina.

***Per non dimenticare la realtà forniamo di seguito un grafico interessante a cui abbiamo dedicato una inchiesta sul falso mito della vaccinazione con fonte a seguire***

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Coloro che sono attenti hanno notato una tendenza pericolosa negli Stati Uniti, così come in tutto il mondo e sarebbe  il ricorso dei vari governi sull’imposizione della profilassi vaccinale ad ogni costo e in modo coercitivo.

***Fonte a seguito e aggiornamenti sulle votazioni della proposta di legge sb 277***

 

Lo stato del Mississippi ammette le esenzioni dalla profilassi vaccinale solo su raccomandazione medica. Peggio sono gli Stati Uniti; nel Massachusetts, New Jersey e Maryland, le vaccinazioni sono forzate  o vengono delegate dai tribunali o dal legislatore statale. Tutte queste politiche coercitive somigliano a quelle politiche che alimentano gli imperi nazionalsocialisti, i paesi stalinisti, o la Cina comunista.

Esiste la herd immunity?

Nella descrizione originale del concetto “herd immunity”, la protezione della popolazione in generale si è verificata solo quando le persone hanno contratto le infezioni in maniera naturale attestando una permanente immunità (rimane per tutta la vita), come afferma anche la Dr Tetyana Obukhanych.

I sostenitori del vaccino hanno rapidamente afferrato questa verità,applicandola nei loro concetti a favore della vaccinazione; purtroppo una problematica era stata tralasciata:

– l’immunità indotta dal vaccino dura solo per un periodo relativamente breve, da 2 a 10 anni al massimo, e quindi questo vale solo per l’immunità umorale. Questo è il motivo per cui hanno cominciato, in silenzio, a suggerire dei booster ovvero i “richiami”,per la maggior parte dei vaccini, anche quelli riguardanti le infezioni infantili comuni come la varicella, morbillo, parotite e rosolia.

Poi hanno scoperto un problema ancora maggiore; i booster sono stati duraturi per soli 2 anni o meno. Questo è il motivo per cui stiamo assistendo a livello politico alle richieste di maggiori profilassi per gli studenti universitari.

L’immunità indotta dal vaccino  è per lo più un mito.

“Quando ero uno studente –spiega il Dr Russell Blaylock– studiavo e ci veniva trasmesso il concetto dell’immunità duratura grazie alla pratica vaccinale”.

Questo pensiero esiste da oltre 7 anni,ma è anche altrettanto vero che “la maggior parte di questi vaccini perdono la loro efficacia da 2 a 10 anni”; anche questo concetto è conosciuto ma omesso,chissà come mai.

Ciò significa che almeno la metà della popolazione, cioè i figli delle prime “cavie” sottoposte al boom della profilassi vaccinale, hanno avuto l’immunità indotta dal vaccino contro una di queste malattie per le quali erano stati vaccinati. In sostanza, almeno il 50% o più della popolazione sarebbe dovuta essere protetta per decenni.

Se ascoltiamo le linee guida del governo,oggi saremmo tutti a rischio di epidemie di massa risorgenti trovandosi con una percentuale di copertura che va al di sotto del 95% .

Tuttavia, abbiamo tutti vissuto per almeno 30 a 40 anni con una percentuale del 50% o meno della popolazione con protezione da vaccino.

La herd immunity non esiste in questo paese da molti decenni, eppure si sono verificate epidemie risorgenti. La herd immunity indotta dal vaccino, è una menzogna usata per spaventare i medici, i funzionari della sanità pubblica,e soprattutto la popolazione cui attraverso il terrore si sottopone spontaneamente a questa profilassi senza la minima voglia di informarsi.

***QUANTE OMISSIONI E BUGIE…POLITICA DEL TERRORE SI CHIAMA QUESTA***

 

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Quando esaminiamo la letteratura scientifica, leggiamo (per molti dei vaccini) che l’immunità protettiva andava dal 30 al 40%, il che significa che il 60-70%  della popolazione non avesse una minima protezione. Questo vuol dire che l’efficacia data dal tasso di vaccinazione (del 30-40%, in combinazione con la perdita dell’ immunità che la maggior parte delle persone “acquisisce” dai 2 ai 10 anno dopo la vaccinazione), per essere tale ha bisogno della massima percentuale di copertura; per questo motivo la comunità scientifica (una parte) si batte  per avere il 95% dei tassi di copertura. Secondo il loro concetto, un 95% di copertura vaccinale basterebbe all’intera comunità,insistendo coercitivamente oramai per altre strade.

Continuano le dichiarazioni del Dr Russell Blaylock

“Ho conosciuto diverse persone e lavoratori nelle agenzie di regolamentazione e dipartimenti di sanità pubblica che vorrebbero parlare, ma sono così intimidite e minacciate di licenziamento, così da rimanere in silenzio. Per quanto riguarda i media, sono assolutamente incompetenti.

Ho visto l’incompetenza dei “giornalisti” (ne esistono pochi e veri giornalisti) i quali,raramente capiscono ciò che fanno. La maggior parte del tempo che impiegano organi come i Centers for Disease Control o le varie università mediche nel cercare risposte che già abbiamo.

Non riesco a contare il numero delle volte in cui ho visto capi di dipartimenti universitari essere intervistati e parlare senza la minima idea dell’oggetto di discussione.

Nessuno perderebbe l’occasione di apparire in video,finire sui media e giornali.

Ovviamente ringraziamo i professionisti, i quali continuano a divulgare il corretto materiale pur essendo sotto controllo dagli stessi produttori”.

 

 

John Jewkes, nel suo libro Ordeal by Planning , ha osservato che i collettivisti britannici iniziarono a vedere opposizione ai loro grandiosi piani,reagendo in maniera aggressiva. Hanno poi avviato una campagna contro i loro avversari, incolpandoli sul fallimento e sulla riluttanza del popolo ad accettare tutto senza porsi alcuna domanda.

La popolazione sta prendendo coscienza e questo non è una buona cosa per i vertici,la realtà è questa.

Oltre al resto,la loro grande paura è che il pubblico possa scoprire il fatto che la maggior parte dei vaccini siano contaminati da un numero di virus noti e ancora da scoprire, batteri, frammenti virali, e frammenti di DNA / RNA; inoltre, la nostra scienza dimostra che questi contaminanti potrebbero portare allo sviluppo lento di una serie di malattie degenerative (comprese quelle riguardanti il cervello).Questo è raramente argomento di discussione, ma di grande importanza in questo dibattito.

L’idea che gli adulti ed i loro bambini sarebbero costretti a procedere in maniera coercitiva alla profilassi vaccinale senza alcuna esenzione di nessun motivo (nemmeno medica) è terrificante.

  • Nessuna agenzia di regolamentazione sta studiando l’aumento delle malattie croniche nei vaccinati chiedendosene il motivo,ma abbiamo prove inconfutabili di una elevatissima percentuale di tutte le malattie autoimmuni, malattie neurodegenerative, e alcuni tipi di cancro in concomitanza con l’aumento dei tassi di vaccinazione.
  • Di particolare interesse è la constatazione che molti degli organismi contaminanti possano passare di generazione in generazione.

Ad esempio, nuovi studi hanno trovato che SV-40, uno dei principali contaminantI del vaccino antipolio fino al 1963, esisteva non solo come  virus latente per tutta la durata dell’esposizione al medesimo vaccino; lo stesso veniva trasmesso alla generazione successiva. Questo significa che ogni generazione d’ ora in poi sarà infettata da questo virus noto come cancerogeno.

  • Ci sono anche prove -convincenti- che alcuni vaccini antipolio costruiti dopo il 1963 possano contenere il virus SV-40.

Ciò che rende preoccupante la contaminazione del SV-40, cancerogenicità a parte,è l’incidenza e la sua   associazione con tanti tipi di cancro – tra cui il mesotelioma, il medulloblastoma, ependimoma, meningioma, astrocitoma, oligodendroglioma, pituitaria adenoma, glioblastoma, osteosarcomi, linfoma di Hodgkins, carcinomi tiroidei papillari, e carcinomi tiroidei.

UN ASTRATTO DELL’ARTICOLO CON FONTE DI SEGUITO

Virus Simian 40 (SV40) : un Cancro causato da questo Virus . Nel mirino i Vaccini approvati dalla FDA.

 

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Il governo federale ha fatto di tutto per “coprire” questa associazione, nonostante le prove scientifiche dicano il contrario.

Ci sono voluti più di 40 anni solo per arrivare a questo punto.

Collegamenti tra vaccini e danni,le varie contaminazioni,la cancerogenicità,il drastico aumento delle malattie neurodegenerative,questa è la verità omessa dal governo e dai media.

Il fatto che i potenti, le fondazioni enormemente ricche, come quella di Bill e Melinda Gates Foundation, e la serie di fondazioni Rockefeller, sostengono fortemente -chissà come mai- il potere della vaccinazione. Conosciamo bene il controllo della famiglia Rockefeller  in tutte le principali aziende farmaceutiche.

ALLEGATI

I ricercatori del CDC costretti a mentire riguardo il mercurio contenuto nei vaccini.

CDC: menzogne e frode,una nuova relazione rimossa dai principali media

OMS: ci si può fidare? I conflitti d’interesse ed una sovranità assoluta.

 

Queste fondazioni operano nell’ombra, influenzando la legislazione e il lavoro governativo attraverso l’Organizzazione Mondiale della Sanità e dei singoli enti governativi.

Dietro ogni richiesta di vaccinazioni coercitiva,troviamo la realtà di quelle che vengono chiamate “donazioni” che lucrano sulla pelle e la salute della popolazione.

Fonte

http://therefusers.com/refusers-newsroom/herd-immunity-from-vaccination-is-a-myth-by-dr-russell-blaylock-md/#.VTm419Ltmkq

 

 

ARTICOLI CORRELATI 

Il concetto di “immunità di gregge”  materializzato nel 1930, quando la Johns Hopkins University Arthur Hedrich scoprì che, dopo la contrazione del morbillo del 55% della popolazione di Baltimora  (e quindi l’immunità al morbillo), il resto della popolazione, o “branco”, è diventata protetta. Questo concetto fornisce le odierne motivazioni, per insistere che tutti siano vaccinati.

I Focolai di morbillo si verificano anche quando la popolazione vaccinata supera il 95%.

  • https://vacciniinforma.it/?p=1183

 

SI CONTINUA AD AFFERMARE:

“I soggetti vaccinati riducono la circolazione dei virus e dei batteri responsabili delle malattie e diminuiscono la possibilità che i non vaccinati possano ammalarsi. Questa “immunità di gruppo” (o di gregge o di branco) si “realizza” quando il 95% della popolazione è vaccinata contro una determinata malattia.”
Esistono però alcuni dati contradditori che necessiterebbero di spiegazioni da parte degli esperti. Segue nell’articolo

  • http://www.informasalus.it/it/articoli/gregge-sua-immunita.php

Vaccinazioni: E ‘immunità scienza mandria o propaganda?

  • http://sanevax.org/vaccinations-is-herd-immunity-science-or-propaganda/
  • http://thepeopleschemist.com/reasons-dont-vaccinate-children-vaccine-supporters-shouldnt-give-shit/
  • http://therefusers.com/…/vaccines-neurodevelopment…/…
  • Questo articolo è un estratto della carta parte dal Dr. Russell Blaylock, “Il pericolo di vaccinazione eccessiva durante lo sviluppo del cervello: il caso di un collegamento a disordini dello spettro autistico (ASD)”, pubblicato nel Medical Veritas nel 2008. Per leggere l’articolo nella sua interezza, visitare il sito: www.blaylockreport.com.
  • https://scholar.google.it/scholar…
  • http://www.newsmax.com/…/children…/2014/01/02/id/544784/
  • PER LEGGERE ALTRI ARTICOLI
  • http://www.newsmax.com/Archives/Health/Dr-Blaylock/189/2015/4/
  • I vaccini danneggiano il sistema immunitario: lo studio del dott. Kremer
  • Vaccinazione e Immunità; parla la Dott.sa Obukhanych
  • Vaccinazioni: un danno al sistema immunitario

 

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