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COMMISSIONE AFFARI SOCIALI – Iniziative in materia di vaccinazioni, audizioni di esperti e associazioni

Lunedì 9 Novembre 2015 ore 14:30

COMMISSIONE AFFARI SOCIALI – Iniziative in materia di vaccinazioni, audizioni di esperti e associazioni

 

http://webtv.camera.it/evento/8583

web radio

La Commissione Affari sociali, presso l’Aula della Commissione Trasporti, nell’ambito della discussione della risoluzione 7-00792 D’Incecco:

Iniziative in materia di vaccinazioni, ha svolto le audizioni informali:
Ore 14.30     Associazione di studi e informazione sulla salute
Ore 15.10     Federazione italiana medici pediatri
Ore 15.40     Associazione VaccinarSi
Ore 15.50     Dott. Roberto Gava, medico chirurgo presso l’Ospedale civile di Castelfranco Veneto
Ore 16.10     Prof. Leonardo Palombi, direttore del dipartimento di biomedicina e prevenzione presso l’Università di Tor Vergata
Ore 16.30     Comitato nazionale di bioetica
Ore 16.50     Coordinamento del Movimento italiano per la libertà di vaccinazione
Ore 17.10     Emergency
Ore 17.40     Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato

 

Considerazioni post relazioni in commissione parlamentare

https://www.facebook.com/video.php?v=937283919642132

https://www.facebook.com/video.php?v=937487112955146

serravalle1gava1

 

Ricordate invece la Proposta di Legge di Crimì?

Vaccinazioni. Crimì (Pd) presenta proposta di legge: “Bambini a scuola solo se vaccinati”

  • http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=32245

crimì

Correlati

PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA DEI DEPUTATI CRIMÌ, STELLA BIANCHI, COVA, COSCIA, SBROLLINI, GINATO, DALLAI, COPPOLA, D’OTTAVIO, SENALDI, ERMINI, MINNUCCI, BONOMO, LODOLINI, GIACOBBE, SALVATORE PICCOLO, ARLOTTI, LAVAGNO, LATTUCA, IORI, NACCARATO, CAMANI, NARDUOLO, MARCHI, ZARDINI, VENITTELLI, CENSORE, ZAN, MOSCATT, BRUNO BOSSIO, COVELLO, CRIVELLARI, CULOTTA, CURRÒ, DE MENECH, MARCO DI MAIO, FAMIGLIETTI, FANUCCI, CINZIA MARIA FONTANA, GADDA, GIUSEPPE GUERINI, MALPEZZI, MARANTELLI, MORETTO, PARRINI, GIUDITTA PINI, RIBAUDO, RICHETTI, ROSTELLATO, ROTTA, SIMONI, TULLO, VAZIO, ZOGGIA

Disposizioni in materia di vaccinazioni obbligatorie

PROPOSTA DI LEGGE __

ART. 1. 1. Annualmente il Ministero della salute, di concerto con le regioni, promuove una campagna nazionale di sensibilizzazione per contrastare la disinformazione e per diffondere una corretta informazione sull’importanza delle vaccinazioni ai fini della tutela della salute pubblica.

ART. 2. 1. La vaccinazione contro il morbillo e la vaccinazione contro la pertosse sono obbligatorie a partire dal primo anno di età.

2. Sono esclusi dall’obbligo delle vaccinazioni di cui al comma 1 i soggetti per i quali il medico pediatra di libera scelta dichiara l’esenzione con apposito certificato.

3. Le spese relative alla preparazione e alla somministrazione dei vaccini di cui al comma 1 sono poste a carico del bilancio dello Stato. ART.

3. 1. La mancata presentazione della certificazione o della dichiarazione sostitutiva relativa alle vaccinazioni o alle rivaccinazioni obbligatorie comporta il rifiuto di ammissione dell’alunno alla scuola dell’obbligo o agli esami,

2. Entro un mese dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Governo provvede a modificare il comma 2, dell’articolo 47 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1967, n. 1518, al fine di adeguarlo a quanto disposto dal comma 1 del presente articolo.

  • http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0034880.pdf

Vaccini: i medici restino liberi di scegliere cosa prescrivere

È stata pubblicata oggi una lettera aperta di oltre 50 medici che scrivono al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità in difesa della libertà vaccinale e genitoriale, perché credono che questo diritto non possa essere negato per alcun motivo.

Il Prof. Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, durante la trasmissione radiofonica Life ha affermato che in Italia i vaccini pediatrici sono sicuri perché “su 19 milioni di vaccinazioni ci sono stati solo 5 casi di reazioni gravi, peraltro non mortali”. Probabilmente lui si riferisce alla reazione anafilattica che compare con una frequenza di un caso ogni milione di inoculazioni, ma questa è solo una parte della verità, perché dimentica tutte le altre reazioni avverse che, pur essendo nettamente sottostimate(come la letteratura scientifica riconosce), ammontano a migliaia di rilievi all’anno.

Nelle sue relazioni pubbliche che pretendono di imporre la pratica vaccinale pediatrica, il Professore dimentica chela vaccinovigilanza in Italia è molto carente e che anche quando un bambino ha reazioni gravi temporalmente connesse con la vaccinazione, molto difficilmente viene compilata la scheda di sospetta reazione avversa inficiando tutti i nostri ragionamenti a posteriori sulla pericolosità delle vaccinazioni.

Infatti, basta consultare la banca-dati del Vaers americano, ma anche le centinaia di segnalazioni spontanee che giungono annualmente a Canale Verde (programma della Regione Veneto di sorveglianza degli avventi avversi) e pure le 300 segnalazioni che in pochi mesi noi abbiamo ricevuto con il nostro “Censimento dei danni da vaccino” (sottolineo che le segnalazioni che noi abbiamo ricevuto, e che sono disponibili per la consultazione, avevano la caratteristica di essere quasi tutte gravi e nel 95% dei casi non erano state segnalate agli organi di farmacovigilanza!).

Far leva poi sul recente pietoso caso di decesso per pertosse neonatale di questi giorni e lasciar intendere che se tutti i bambini fossero vaccinati quella bambina non sarebbe morta e non ci sarebbero casi di pertosse nei neonati in età pre-vaccinale, significa anche qui fare disinformazione e non dire tutta la verità. Infatti, la prima causa di relativo fallimento della vaccinazione antipertossica risiede nella ridotta durata dell’immunità evocata dal vaccino.

A prova di ciò, il 4 maggio 2015 Acosta et al. del Cdc statunitense hanno affermato che: “La protezione da vaccino anti-difterite-tetano-pertosse diminuisce entro 2-4 anni. La mancanza di protezione a lungo termine dopo la vaccinazione ha probabilmente contribuito all’aumento della pertosse tra gli adolescenti”. Quindi, è ovvio che l’immunità evocata dalla pratica vaccinale svanisce abbastanza rapidamente fino al punto da rendere gli adolescenti suscettibili alla malattia.

Inoltre, non va dimenticato che la pressione selettiva esercitata dalla vaccinazione ha spinto i germi della pertosse a privarsi della pertactinae ha consentito la diffusione dei ceppi pertactina-negativi (Prn-) che ora dominano la scena mondiale e diffondono la malattia nella comunità d’appartenenza. Per ragioni che non conosciamo, questi ceppi batterici trovano i loro ospiti privilegiati nei giovani vaccinati, nei quali si replicano e producono la malattia.

Recentemente, Riolo and Rohani sostengono che un richiamo vaccinale (booster) non è adatto a tutti e che pertanto la profilassi vaccinale deve essere personalizzata dato che ci sono due ostacoli da superare: il sistema immunitario del soggetto e la strategia di sopravvivenza del germe sotto la pressione selettiva determinata dal programma vaccinale.

In conclusione, l’opinione di molti medici è che, se vogliamo costruire una Medicina presente e futura veramente Moderna e che lavori per il bene della popolazione, dobbiamo puntare prevalentemente sulla personalizzazione di qualsiasi trattamento. Non possono quindi esistere vaccinazioni di massa imposte per legge (pratica infatti esclusa da quasi tutti i Paesi europei più avanzati), ma dobbiamo diffondere una prevenzione primariabasata su una corretta igiene di vita che potenzi le difese aspecifiche dei bambini e aiuti il loro sistema immunitario a proteggerli non contro una decina di germi ma contro tutte le infezioni.

Oggi abbiamo le conoscenze per fare questo. I vaccini invece, come qualsiasi altro farmaco, vanno usati ad hoc nel numero, nei tempi e nelle condizioni in cui si ritenga necessario intervenire in base al singolo caso, scelta che deve essere fatta solo dal curante.

Infine, proprio per promuovere la medicina personalizzata, va salvaguardata in tutti i casi la libertà di scelta terapeutica del medico, che conosce il suo paziente e sa quando e come intervenire per proteggerlo e curarlo.

Noi Medici clinici, che lavoriamo tutti i giorni sul campo accanto al malato, rifiutiamo qualsiasi coercizione che limiti e incaselli la nostra libertà di cura. Allo stesso modo non possiamo accettare che in assenza di una emergenza sanitaria venga limitata la libertà di scelta terapeutica da parte dei genitori e che il diritto all’istruzione sancito dalla nostra Costituzione venga condizionato da una imposizione terapeutica.

In caso contrario sarebbe una vera dittatura sanitaria.

  • http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/20/vaccini-i-medici-restino-liberi-di-scegliere-cosa-prescrivere/2144144/
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Ispezione condotta presso varie aziende; 700 sono i farmaci generici sospesi e messi al bando dall’Unione Europea

Messi al bando dall’Ue, 700 farmaci generici prodotti in India.

I trial condotti dalla Gvk? NON AFFIDABILI

Fonte

  • http://www.ema.europa.eu/docs/en_GB/document_library/Other/2015/05/WC500187078.pdf

La decisione è stata presa in seguito a un’ispezione condotta presso la Cro indiana Gvk Biosciences di Hyderaba, accusata di aver manipolato dati per cinque anni, e i cui trial sono stati dichiarati non affidabili

Articolo condiviso da:

http://www.aboutpharma.com/blog/2015/07/27/messi-al-bando-dallue-700-farmaci-generici-prodotti-in-india/

farmaci ritiro

Sono circa 700 i farmaci messi al bando dall’Unione Europea, in seguito a irregolarità riscontrate sui test clinici condotti da una Cro (Contract Research Organization) indiana, la Gvk Biosciences di Hyderabad.

Già lo scorso gennaio il comitato tecnico dell’agenzia (Chmp) aveva dichiarato non affidabili i trial condotti dalla Gvk, chiedendo la sospensione dal commercio dei farmaci la cui registrazione in Europa si basava principalmente su questi trial.

I problemi erano sorti in seguito a un’ispezione del sito della Gvk Biosciences da parte dell’agenzia del farmaco francese (ANSM) che ha sollevato preoccupazioni su come la Cro indiana avesse condotto gli studi clinici presso il proprio sito per conto di alcuni titolari di autorizzazione all’immissione in commercio.

“L’ispezione ha rivelato manipolazioni di dati di elettrocardiogrammi (ECG) durante lo svolgimento di alcuni studi di farmaci generici, che sembra abbiano avuto luogo per un periodo di almeno cinque anni” aveva spiegato a suo tempo l’Agenzia italiana del farmaco Aifa. “

La loro natura sistematica, il prolungato periodo di svolgimento e il numero di dipendenti coinvolti hanno messo in dubbio l’integrità delle sperimentazioni effettuate presso il sito e in generale l’affidabilità dei dati generati. Durante il riesame, il Chmp ha concluso che permangono perplessità circa l’affidabilità degli studi clinici e quindi ha confermato la raccomandazione dello scorso gennaio di sospendere i farmaci per i quali non siano disponibili ulteriori dati a supporto, provenienti da altri studi. A seguito del primo parere e di questo ultimo riesame del Chmp, resta in vigore la raccomandazione di sospensione di circa 700 forme farmaceutiche e dosaggi di farmaci sperimentati nella sede di Hyderabad. Per circa 300 altre forme farmaceutiche e dosaggi sono stati forniti sufficienti dati a supporto provenienti da altre fonti, pertanto tali farmaci potranno rimanere in commercio nell’Ue”.

Raccomandazione oggi confermata dalla decisione dell’Unione europea di sospendere tali farmaci dal commercio, come riporta il quotidiano economico The Business Standard. La Gvk ha fermamente respinto le accuse dell’Ema e ha proposto di condurre nuovi test a proprie spese. Il divieto di vendita e distribuzione entrerà in vigore il 21 agosto in tutti i Paesi Ue.

Secondo l’Associazione indiana per le esportazioni di medicinali (Pharmexcil), il provvedimento causerà una perdita di circa un miliardo di dollari.

 

 

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Sandoz ha annunciato il richiamo di 1.023.430 confezioni di compresse Zyrtec (10 mg); motivo? Ragioni di sicurezza

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Notizia di “Lo Sportello dei diritti”.

Aggiornamento fonti a fine articolo.

Secondo un rapporto pubblicato dall’Enforcement Report, un sistema di allerta rapido istituito dalla Food and Drug Administration (FDA), che è l’Agenzia americana che si occupa di supervisionare e regolare il mercato statunitense dei prodotti alimentari, sanitari e cosmetici, le confezioni di Zyrtec sono state segnalate per ragioni di sicurezza a causa di impurità riscontrata nel punto tempo di stabilità di 21 mesi.

Zyrtec è un medicamento efficace nel trattamento base di malattie allergiche.

La sua azione consiste nel blocco dell’effetto dell’istamina liberata nell’organismo durante le reazioni allergiche. Zyrtec si usa negli adulti e nei bambini a partire dai 6 anni per il trattamento di malattie allergiche come il raffreddore da fieno, la rinite allergica e l’infiammazione allergica del tessuto connettivo, come pure dell’orticaria cronica (spesso associata a prurito). Possono essere trattati con Zyrtec anche i bambini dai 2 ai 6 anni che soffrono di raffreddore da fieno.

Il richiamo riguarda le confezioni da 6-compresse in un blister, da 12 (2 blister) e 24 (4 blister).

Lo Zyrtec è venduto anche in Italia senza prescrizione medica e per questo motivo Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, in virtù di tale comunicazione e dell’allerta lanciata dall’ente americano, chiede all’Agenzia italiana per il farmaco (AIFA) e al Ministro della Salute, a verificare se il ritiro potrebbe interessare anche il mercato italiano ed europeo.

 

Aggiornamento fonti luglio 2015

FDA E IL DIRITTO DI SOSPENSIONE O DI REVOCA RIGUARDO L’AUTORIZZAZIONE PER I FARMACI NON SICURI.
CIO’ VIENE FATTO?

ALCUNI GRAVI EFFETTI COLLATERALI DI FARMACI NON RESI NOTI ALLA F.D.A.

Ai sensi della normativa degli Stati Uniti, quando i produttori di farmaci venissero a conoscenza di gravi complicanze legate a pazienti morti, ospedalizzazioni, disabilità, difetti alla nascita o effetti collaterali precedentemente sconosciuti, sono obbligati a comunicarlo alla FDA più rapidamente di quanto sarebbe per problemi minori o complicazioni già descritte sulle etichette dei farmaci.

Nel complesso, 160.383 eventi avversi gravi, ovvero il 10 per cento delle segnalazioni, non sono stati resi noti dalle società entro 15 giorni – tra cui quasi 40.500 relazioni dei pazienti morti.

Circa il 91 per cento delle complicanze non fatali sono stati segnalati entro 15 giorni, contro l’88 per cento dei casi di pazienti morti.


La Dott.ssa Rita Redberg, direttore di JAMA Medicina Interna, ha scritto in un editoriale che la FDA ha la possibilità di sospendere le vendite di farmaci o revocare l’autorizzazione per i farmaci non sicuri, uno strumento che potrebbe anche essere impiegato quando le aziende non riescono a riportare gravi effetti collaterali in modo tempestivo.

AIFA dispone ritiro di un lotto di Deflan 6 mg compresse

Comunicato Stampa 448

08/07/2015

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha disposto il ritiro dal mercato di un lotto del medicinale a base di cortisone “Deflan 6 mg compresse” (lotto 1501 con scadenza 03/2018) poiché è stata informata dall’azienda titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio, “Laboratori Guidotti SpA”, che le confezioni del lotto suindicato con scadenza 03/2018, pur riportando la dicitura “Deflan 6 mg compresse” contengono invece blisters di compresse con dosaggio più elevato, pari a 30 mg.

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L’Aifa ritira alcuni lotti del farmaco DICLOFENAC HEXAL con decorrenza immediata

Farmacovigilanza.

Ritirato lotto del farmaco DICLOFENAC HEXAL. Lo ha deciso l’Aifa, con decorrenza immediata

27/05/2015

 

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Comunicazione n°115.2015 sul Ritiro Volontario di alcuni lotti

Bolzano Vicentino, 20 maggio 2015

AI TITOLARI E DIRETTORI

LORO SEDI

RITIRO VOLONTARIO LOTTI SPECIALITA’ DICLOFENAC HEXAL

 

La Società Hexal SpA, con propria nota del 19 maggio 2015, ha comunicato di voler procedere al ritiro volontario dal mercato dei sottoelencati lotti della specialità medicinale DICLOFENAC HEXAL

DICLOFENAC HEXAL*30CPR 50MG – AIC 032786028
LOTTO SCADENZA
BC4352 AGOSTO 2015
BN0076 GENNAIO 2016
CX1523 AGOSTO 2015
DG2608 GENNAIO 2016
DS0915 LUGLIO 2016
DZ1085 SETTEMBRE 2016
EF9757 DICEMBRE 2016
EN8272 MAGGIO 2017

La gestione dei resi avverrà tramite Assinde. Per informazioni e/o chiarimenti è a disposizione il numero verde 800 900 233.

 

IL SEGRETARIO                                                       IL PRESIDENTE
Dr. Giovanni Battista Tres                          Dr. Alberto Fontanesi


 

Ritirato in via precauzionale il farmaco DICLOFENAC HEXAL a seguito della comunicazione della ditta concernente risultati fuori specifica per i parametri di dissoluzione e disgregazione. Lo ha deciso l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, con decorrenza immediata.

Questa volta, sotto accusa è un medicinale “DICLOFENAC HEXAL 50 mg compresse gastroresistenti 30 compresse ”, AIC n. 032786028, Lotti n.BC4352 scad. 08/2015, n. BN0076 scad. 01/2016, n. cX1523 scad. 08/2015, n. DG2608 scad. 01/2016, n. DS0915 scad. 07/2016, n. DZ1085 scad. 09/2016, n. EF9757 scad. 12/2016, n.EN8272 scad. 05/2017, prodotto dalla ditta Hexal SpA, sita in Origgio (VA), Largo U.Boccioni (VA) e distribuito dal Concessionario SANDOZ SpA.
Farmaco antiinfiammatorio ed antireumatico non steroideo contiene il principo attivo DICLOFENAC SODICO.
I suoi impieghi più comuni riguardano trattamenti di natura:
malattie reumatiche infiammatorie e degenerativequali: artrite reumatoide, spondilite anchilosante; artrosi; reumatismi non articolari. Stati dolorosi da flogosi di origine non reumatica oa seguito di un trauma. Trattamento sintomatico della dismenorrea primaria.

Fiale. Nel trattamento sintomatico degli episodi dolorosi acutiin corso di affezioni infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletricoe di spasmi della muscolatura liscia. Il comunicato dell’Agenzia italiana del farmaco cocnlude:
” Il Comando Carabinieri perla Tutela della Salute è invitato a verificare l’avvenuto ritiro e, in caso di mancato adempimento da parte della ditta interessata, procederà al sequestro dei lotti del medicinale”.
Mentre le verifiche sono ancora in corso, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai pazienti in trattamento con il medicinale di verificare il numero di lotto e, nel caso corrispondesse a quello ritirato, di sospenderne l’uso e di rivolgersi al proprio medico per una nuova prescrizione. Sempre al medico di famiglia gli assistiti potranno rivolgersi per ottenere qualunque tipo di chiarimento sul provvedimento e per avere maggiori informazioni sui motivi che hanno portato al ritiro dal mercato del DICLOFENAC HEXAL

 

 

http://www.sportellodeidiritti.org/notizie/dettagli.php?id_elemento=4075

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AIFA: Vietata la Somministrazione di Codeina per gli Under 12 per Tosse e Raffreddore

La codeina non deve essere utilizzata nei bambini al di sotto dei 12 anni di età per la tosse e il raffreddore

11/05/2015
Articolo di “Agenzia Del Farmaco”
  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/la-codeina-non-deve-essere-utilizzata-nei-bambini-al-di-sotto-dei-12-anni-di-et%C3%A0-la-tosse-e-

    codeina


Il CMDh (Coordination Group for Mutual Recognition and Decentralised Procedures – Human) ha adottato all’unanimità nuove misure per ridurre al minimo il rischio di gravi effetti indesiderati, tra cui problemi di respirazione, con l’uso di medicinali contenenti codeina quando vengono utilizzati per la tosse e il raffreddore nei bambini.

A seguito di queste nuove misure:

  • L’uso della codeina per la tosse e il raffreddore è ora controindicato nei bambini al di sotto dei 12 anni di età. Questo significa che non deve essere utilizzata in questo gruppo di pazienti.
  • L’uso della codeina per la tosse e il raffreddore non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti tra i 12 ei 18 anni di età che soffrono di problemi respiratori. Gli effetti della codeina sono dovuti alla sua trasformazione in morfina nel corpo. Alcune persone convertono la codeina in morfina a un ritmo più veloce del normale, con conseguenti alti livelli di morfina nel sangue. Alti livelli di morfina possono portare a effetti gravi, come difficoltà respiratorie.

Gli effetti della codeina sono dovuti alla sua trasformazione in morfina nell’organismo. Alcune persone convertono la codeina in morfina ad una velocità superiore al normale, con conseguente presenza di alti livelli di morfina nel sangue. Alti livelli di morfina possono causare effetti gravi, come difficoltà respiratorie.

I nuovi provvedimenti scaturiscono dalla revisione condotta dal Comitato per la valutazione dei rischi per la farmacovigilanza dell’EMA (PRAC). Il PRAC ha ritenuto che, anche se gli effetti indesiderati indotti dalla morfina possono verificarsi nei pazienti di tutte le età, il modo in cui la codeina viene convertita in morfina nei bambini al di sotto dei 12 anni di età è più variabile ed imprevedibile, rendendo questa popolazione particolarmente a rischio di effetti indesiderati.

Inoltre, i bambini che già hanno problemi di respirazione possono essere più suscettibili a problemi respiratori a causa della codeina. Il PRAC ha inoltre osservato che la tosse e il raffreddore sono condizioni generalmente autolimitanti e le evidenze a sostegno dell’efficacia della codeina nel trattamento della tosse nei bambini sono limitate. In aggiunta alle nuove misure restrittive adottate per i bambini, la codeina non deve essere somministrata a persone di ogni età per le quali è già noto che convertano la codeina in morfina ad una velocità maggiore rispetto al normale (“metabolizzatori ultra-rapidi”), né a madri che allattano al seno, in quanto la codeina può passare al bambino attraverso il latte materno.

Questa rivalutazione è successiva ad una precedente rivalutazione sull’uso della codeina per alleviare il dolore nei bambini, che ha portato all’adozione di diverse restrizioni, al fine di garantire che il medicinale venga utilizzato nel modo più sicuro possibile. Poiché si è compreso che considerazioni analoghe potrebbero essere applicabili anche per l’uso della codeina per la tosse e il raffreddore nei bambini, è stata avviata a livello UE una seconda rivalutazione per tale uso.

Le restrizioni per l’uso della codeina per la tosse e il raffreddore sono in gran parte allineate con le precedenti raccomandazioni per l’uso della codeina quando è utilizzata per alleviare il dolore. Poichè ora il CMDh ha adottato all’unanimità le restrizioni del PRAC, le restrizioni saranno implementate direttamente dagli Stati membri nei quali i medicinali sono autorizzati, secondo un calendario stabilito.

 

CORRELATI

  • http://www.farmacovigilanza.org/corsi/111130-01.asp

EFFETTI COLLATERALI

Gli effetti avversi più frequenti associati alla codeina, includono nausea, vomito, stipsi, sonnolenza e vertigini. Tali reazioni si manifestano maggiormente quando le dosi sono più elevate o ripetute, in particolare la stipsi può rappresentare un problema. La terapia con codeina deve essere evitata dopo un intervento chirurgico a livello intestinale.

Le cefalee da uso eccessivo di farmaci rappresentano un problema nei soggetti che utilizzano regolarmente prodotti a base di codeina (>10 giorni/mese). Anche se non è noto quale sia il rischio associato alla codeina, è probabile che le combinazioni di analgesici e oppioidi (es. codeina) siano associate ad un aumento statisticamente significativo del rischio rispetto ad altri farmaci come il paracetamolo o i FANS .
In alcuni studi epidemiologici è stato osservato un piccolo rischio, ma statisticamente significativo, di cadute, fratture e anche incidenti.
Alle dosi più elevate, o nei metabolizzatori ultrarapidi, si può verificare depressione respiratoria potenzialmente fatale, soprattutto quando la codeina è associata ad altri farmaci che provocano depressione respiratoria, come le benzodiazepine.

Allattamento

A seguito della morte di un neonato la cui madre aveva assunto codeina nel periodo post-partum, è stata sollevata la questione su quali danni potenziali provochi la codeina se utilizzata durante l’allattamento. La causa del decesso probabilmente erano le concentrazioni molto elevate di morfina a seguito dell’assunzione da parte della madre, che era una metabolizzatrice ultrarapida del citocromo CYP2D6 (7).

Bambini

I bambini hanno un’aumentata suscettibilità agli effetti avversi degli oppioidi. Sono state identificate varianti farmacogenetiche come fattore causale nel decesso e nel danno cerebrale di due bambini trattati con codeina come analgesico dopo un intervento di tonsillectomia.
Diversi paesi hanno stabilito un’età minima per l’uso della codeina. Tuttavia, essa varia notevolmente tra i diversi paesi. Alcuni ospedali pediatrici hanno eliminato la codeina dal loro prontuario.
L’Agenzia inglese che regola i Farmaci e i Prodotti Sanitari consiglia che i prodotti a base di codeina utilizzati per la tosse non vengano impiegati in soggetti di età <18 anni, in quanto i rischi superano i benefici.

Anziani

Gli anziani hanno un’aumentata suscettibilità agli effetti avversi degli oppioidi. Gli anziani possono anche assumere in concomitanza farmaci che interagiscono. La variabilità farmacogenetica può avere un considerevole impatto su effetti avversi quali sedazione, confusione, cadute e traumi. Anche se i prodotti a base di codeina spesso sono considerati sicuri, uno studio di coorte ha evidenziato che il rischio di traumi è superiore negli anziani che utilizzano questi prodotti rispetto a quelli trattati con altri oppioidi o altri sedativi.

Dipendenza ed abuso

Sebbene sia considerata un oppioide debole, con l’uso a lungo termine, la codeina, come tutti gli oppioidi, è associata a problemi di tolleranza e dipendenza. In particolare, è un problema l’abuso di codeina con prodotti combinati, in quanto ciò determina spesso un’esposizione a dosi superiori a quelle terapeutiche di paracetamolo o FANS. Sono stati riportati casi di decesso e di gravi patologie, quali epatotossicità ed emorragia gastrica.

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DELTACORTENESOL della ditta Bruno Farmaceutici SpA: l’AIFA dispone il ritiro di un lotto

Farmaci difettosi.

Avviso Aifa per un lotto del medicinale DELTACORTENESOL della ditta Bruno Farmaceutici SpA.

Disposto il ritiro


farmaco

 

ARTICOLO E FONTE ” SPORTELLO DEI DIRITTI”

http://www.sportellodeidiritti.org/notizie/dettagli.php?id_elemento=4015

 

Ancora un altro ritiro da parte dell’Aifa.

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha disposto il ritiro del medicinale DELTACORTENESOL con decorrenza immediata. Questa volta, sotto accusa è un medicinale corticosteroide sistemico, glucocorticoide.

  • I suoi impieghi più comuni riguardano trattamenti di disturbi endocrini:
    insufficienza adreno-corticale acuta (l’idrocortisone e il cortisone sono i farmaci di scelta, l’aggiunta di mineralcorticoidi puo’ essere necessaria, specie quando vengono usati gli analoghi sintetici).

Nel controllo di gravi affezioni allergiche non rispondenti alle terapie convenzionali: stato asmatico, crisi anafilattiche. Shock grave: emorragico, traumatico, chirurgico (come trattamento supplementare nella terapia usuale dello shock).

Per prevenire stress acutissimi, per esempio crisi operatorie nei pazienti trattati per molto tempo con preparati di cortisone.

Affezioni di interesse reumatologico (come terapia aggiuntiva per la somministrazione a breve termine) qualora non sia possibile la somministrazione orale.. Un comunicato dell’AIFA, l’Agenzia Italiana per il Farmaco è eloquente nel precisare che:

  • A seguito della comunicazione della ditta concernente un parametro fuori specifica emerso durante gli studi di stabilità del medicinale ”DELTACORTENESOL 10 mg/1 ml polvere e solvente 1per soluzione iniettabile”, lotto n. 098/3 scad. 01/2016, AIC n. 035613013, ditta Bruno Farmaceutici SpA sita a Roma, via delle Ande, 15, ai sensi dell’ art. 70 del D. L.vo 219/2006 comunicasi il ritiro, a scopo cautelativo, da parte della ditta, del lotto del medicinale sopra riportato.

La ditta Bruno Farmaceutici SpA dovrà assicurare l’avvenuto ritiro entro 48 ore dalla ricezione della presente comunicazione.

Entro 5 giorni Ia ditta fornirà all’AIFA le informazioni su eventuali altri lotti interessati o altri medicinali prodotti sulla stessa linea ed azioni correttive adottate.

Il Comando Carabinieri perla Tutela della Salute è invitato a verificare l’avvenuto ritiro e, in caso di mancato adempimento da parte della ditta interessata, procederà al sequestro dei lotti del medicinale.”
In virtù di tale comunicazione, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai pazienti in trattamento con il medicinale di verificare il numero di lotto e, nel caso corrispondesse a quello ritirato, di sospenderne l’uso e di rivolgersi al proprio medico per una nuova prescrizione. Sempre al medico di famiglia gli assistiti potranno rivolgersi per ottenere qualunque tipo di chiarimento sul provvedimento e per avere maggiori informazioni sui motivi che hanno portato al ritiro dal mercato del DELTACORTENESOL .


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Farmaco DIOSMECTAL: AIFA dispone il ritiro di un lotto

Allarme DIOSMECTAL: ritirato dal mercato un lotto del farmaco su segnalazione di un privato cittadino.

L’AIFA ne dispone il ritiro. Quando i cittadini fanno farmacovigilanza.

Lo Sportello dei diritti invita i Cittadini di segnalare sospette reazioni avverse a farmaci o vaccini: basta compilare una scheda.

14/02/2015


 

Diosmectal

L’Aifa (l’Agenzia Italiana del Farmaco) ha trasmesso il provvedimento concernente il ritiro da parte della ditta Medifarm Srl del medicinale “DIOSMECTAL 3 g polvere per sospensione orale 30 bustine”, lotto n. H14602 scad. 09/2017, AIP n. 041669019 con decorrenza immediata.

Il medicinale è usato per il trattamento sintomatico orale della sintomatologia dolorosa delle affezioni esofago–gastro–intestinali, quali reflusso esofageo e sue complicazioni (esofagite), ernia dello hiatus, gastrite, ulcera gastroduodenale, bulbite, colite, colopatie funzionali, meteorismo. Inoltre per il trattamento delle diarree acute e croniche nei bambini (inclusi i neonati) e negli adulti, in aggiunta ai trattamenti con soluzioni reidratanti saline.

Le autorità sanitarie italiane ne hanno disposto il ritiro a seguito della segnalazione proveniente da un privato cittadino. La commercializzazione di questo lotto di medicinale è stata vietata e l’Aifa invita chiunque abbia in casa un prodotto sospetto a non utilizzarlo.

Il Comando Carabinieri perla Tutela della Salute è invitato a verificare l’avvenuto ritiro e, in caso di mancato adempimento da parte della ditta interessata, procederà al sequestro del lotto del medicinale.
La segnalazione di sospetta reazione avversa a farmaci o vaccini, come in questo caso, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è uno strumento prezioso per monitorare la sicurezza dei medicinali e può costituire una risorsa importante per identificare rapidamente e precocemente un problema di sicurezza, anche se le sospette reazioni avverse potrebbero non essere correlate o direttamente causate dal medicinale.

Partecipando direttamente alla segnalazione il cittadino diventa soggetto attivo all’interno del sistema di segnalazione di reazioni avverse, anche di quelle osservate dopo uso di prodotti assunti autonomamente senza controllo medico come, ad esempio, i medicinali non soggetti a prescrizione medica e, così facendo, contribuisce in prima persona all’uso razionale e sicuro dei medicinali. Per tale ragione anche i cittadini possono segnalare al centro di farmacovigilanza compilando un’apposita scheda.

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Il Farmaco “SOVALDI” per la cura dell’epatite C finisce nel mirino dei Nas

Accertamenti NAS in uffici Regioni: nel mirino il farmaco “sovaldi”per la cura dell’epatite C


ministero della salute


Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha dato incarico ai NAS di compiere urgenti accertamenti presso i competenti Uffici delle Regioni  per verificare lo stato di attuazione della dispensazione a carico del SSN del nuovo farmaco “Sovaldi” per la cura dell’epatite C.


Il 4 febbraio scorso è infatti scaduto il termine per la definizione delle procedure amministrative necessarie all’inserimento nei prontuari terapeutici ospedalieri  regionali del nuovo farmaco, per la cui spesa è stato istituito nella legge di stabilità 2015 un apposito fondo con 1 miliardo di euro nel biennio 2015-16.

L’AIFA ha certificato nello scorso gennaio che solo 30 pazienti in tutta Italia avevano iniziato la cura.

L’organo ha pertanto reso noto che anche le regioni Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Abruzzo e Basilicata non avrebbero attivato il programma di dispensazione del farmaco. Anche l’associazione Epac Onlus dei pazienti malati di epatite C, ha segnalato che le regioni Sicilia, Calabria, Molise e Campania non avrebbero individuato i centri utilizzatori del medicinale. Gli accertamenti dei NAS sono iniziati questa mattina con sopralluoghi in tutti i capoluoghi di regione e si completeranno in pochi giorni.  Le risultanze verranno comunicate al Ministro della salute entro il prossimo 14 febbraio.


FONTE

***medicalexcellence***


 

ALLEGATI

Condanna per medicinali scaduti, l’esperto: norma da riformulare


medici corrotti


Nell’aprile del 2014 il Senato ha approvato un emendamento che proponeva la depenalizzazione la detenzione medicinali scaduti (cfr. Farmacista33 4 aprile 2014) ma una recente sentenza(cfr. Farmacista33 10 febbraio 2015), ha condannato il titolare di farmacia per questo reato..


PER LEGGERE L’INTERO ARTICOLO CLICCARE IL LINK SEGUENTE

  • http://www.farmacista33.it/condanna-per-medicinali-scaduti-lesperto-norma-da-riformulare/politica-e-sanita/news–30420.html?xrtd=TSXPYSRYSXRAVRAARTCLCA

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Aifa sospende commercializzazione di 11 medicinali generici

EMA raccomanda sospensione farmaci sperimentati in stabilimento indiano


Aifa sospende commercializzazione di 11 medicinali generici. Irregolarità nelle sperimentazioni effettuate in India.

DAL SITO AIFA


aifa1

 

23/01/2015


Rispetto ai problemi sorti in India, dove un’ispezione francese ha evidenziato irregolarità sulle modalità di svolgimento di sperimentazioni cliniche sui farmaci prodotti in India, va preliminarmente evidenziato che in Italia non esistono rischi di effetti dannosi o di mancanza di efficacia dei farmaci interessati, come certifica l’Agenzia Europea dei medicinali (EMA).

Questi farmaci riguardano peraltro nel nostro Paese una marginale fetta di mercato.

Sotto la lente dell’Agenzia Francese del farmaco (ANSM) è finita l’Organizzazione di ricerca a contratto (CRO) GVK Biosciences di Hyderabad, in India. L’EMA ha deciso di lasciare alle singole autorità regolatorie nazionali degli Stati membri dell’Unione Europea, in attesa di nuovi dati, la decisione sull’eventuale adozione dei provvedimenti sospensivi, in base alle disponibilità di alternative terapeutiche atte a soddisfare le esigenze dei pazienti.


 

La Commissione Tecnico Scientifica dell’AIFA ha deciso in via cautelativa di avviare le procedure di sospensione dei farmaci indicati dall’EMA in commercio nel nostro Paese.


  •  Al momento nessuna evidenza di effetti dannosi o di mancanza di efficacia dei farmaci interessati
  • AIFA valuta situazione in Italia e in via cautelativa adotta provvedimenti sospensivi della commercializzazione nel nostro Paese

Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA, su richiesta della Commissione Europea, aveva già esaminato più di 1.000 forme farmaceutiche e dosaggi di farmaci sperimentati da GVK. Oltre 300 di questi erano corredati da dati a supporto provenienti da altre fonti che l’EMA ha ritenuto soddisfacenti e pertanto rimarranno in commercio nell’UE. Tuttavia, il CHMP ha raccomandato la sospensione dei medicinali per i quali mancano dati provenienti da altri studi, permettendone l’utilizzo solo nel caso in cui non siano disponibili valide alternative terapeutiche.


 

Di seguito il link al comunicato dell’Ema e alla traduzione italiana.


 

Ogni ulteriore elemento o aggiornamento relativo ai farmaci oggetto dei provvedimenti di sospensione verrà tempestivamente reso disponibile da AIFA attraverso il proprio portale istituzionale www.agenziafarmaco.gov.it.


 

 

***fonte AIFA***

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Aifa dispone il ritiro di alcuni lotti dei medicinali LAEVOLAC EPS sciroppo e Emoclot 1000

Farmaci difettosi. Aifa dispone il ritiro di alcuni lotti dei medicinali LAEVOLAC EPS sciroppo e Emoclot 1000


mercedes c class


22/01/2015

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha vietato l’utilizzo dei medicinali LAEVOLAC EPS sciroppo e di Emoclot 1000.

Quest’ultimo è stato ritirato a scopo cautelativo a seguito del parere non favorevole dell’istituto Superiore di Sanità prot. ISS. n° 0000647 del 13/01/2015. I provvedimenti di AIFA dispongono il ritiro con decorrenza immediata di:


 

LAEVOLAC EPS SCIROPPO, AIC 022711129, lotti n. n. 4745 scad.04/2016, n. 4746 scad.04/2016, ditta Roche SpA, sita in Milano, Piazza Durante, 11. Il medicinale LAEVOLAC EPS sciroppo è indicato nel trattamento dell’ Encefalopatia porto sistemica (EPS) e la Cirrosi epatica.


− EMOCLOT 1000 lotto n. 461227 scad. 03/2015 AIC n” 02356422, ditta Kedrion S.p.A, sita in Castelvecchio Pascoli (Lucca).

Il medicinale EMOCLOT 1000 è indicato nel trattamento e profilassi delle emorragie in pazienti affetti da emofilia A (deficienza congenita di fattore VIII).

Trattamento della deficienza acquisita di fattore VIII. Trattamento di emofilici con anticorpi contro il fattore VIII (inibitori: vedere anche Posologia).

L’efficacia di Emoclot nella malattia di von Willebrand non è stata dimostrata con uno specifico studio clinico, quindi il prodotto non è indicato nella malattia di von Willebrand.


 

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Il Comando Carabinieri perla Tutela della Salute è invitato a verificare l’avvenuto ritiro e, in caso di mancato adempimento da parte delle ditte interessate, procederà al sequestro dei lotti dei medicinali. Nelle more del ritiro i lotti in questione non potranno essere utilizzati. In virtù di tale comunicazione, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai pazienti in trattamento con i medicinali di verificare il numero di lotto e, nel caso corrispondesse a quegli ritirati, di sospenderne l’uso e di rivolgersi al proprio medico per una nuova prescrizione.

Sempre al medico di famiglia gli assistiti potranno rivolgersi per ottenere qualunque tipo di chiarimento sui provvedimenti e per avere maggiori informazioni sui motivi che hanno portato al ritiro dal mercato del LAEVOLAC EPS sciroppo e EMOCLOT 1000.


 

***FONTE  “LO SPORTELLO DEI DIRITTI***


Inerente già a giugno il provvedimento di ritiro di alcuni lotti da parte dell’AIFA


NAS nelle farmacie: ritiro dal commercio del farmaco EMOCLOT 1000 della Kedrion S.p.A.


26/06/2014

farmaciritiro


I Carabinieri del Nas si sono presentati nei depositi farmaceutici e nelle farmacie di tutta Italia per verificare l’avvenuto ritiro dal mercato del medicinale EMOCLOT 1000, un antiemorragico utilizzato per il trattamento e profilassi delle emorragie in pazienti affetti da emofilia A (deficienza congenita di Fattore VIII).
Un comunicato dell’AIFA, l’Agenzia Italiana per il Farmaco è eloquente nel precisare che:
A seguito della segnalazione dell’Unità Operativa Malattie della Coagulazione dell’Ospedale Civile S.S. Annunziata di Sassari del 19/06/2014, concernente presenza di fiocculi biancastri  nel medicinale EMOCLOT 1000 ul/10 ML LOTTI iI° 461236 SCAD. 04/2015 e 461214 SCAD. 02/2015 AIC n° 023564228 ;


si dispone,a tutela della salute pubblica, ai sensi dell’art. 142 D. Lvo 219/2006 e per la motivazione sopra evidenziata, immediato divieto di utilizzo su tutto il territorio nazionale dei Iotti sopra specificati in attesa risultato analisi.


La ditta Kedrion S.p.A. dovrà assicurare immediata comunicazione divieto d’uso a tutti i destinatari dei Iotti in questione nel più breve tempo possibile e non oltre 48 ore dalla ricezione della presente comunicazione.
Entro 5 giorni la ditta fornirà all’AIFA informazioni su eventuali altri lotti interessati o altri
medicinali prodotti sulia stessa linea ed azioni correttive adottate. Il Comando Carabinieri perla Tutela della Salute è altresì invitato a prelevare, in un’unica aliquota, 5 confezioni di ciascun lotto del medicinale sopra indicato presso la farmacia interna dell’Ospedale Civile S.S. Annunziata di Sassari e a trasmettere detti campioni e la relativa documentazione all’ istituto Superiore di Sanità per opportuni accertamenti.


Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è invitato ai verificare l’avvenuta comunicazione dei divieto di utilizzo e in caso mancato adempimento da parte della ditta interessata procederà al sequestro dei lotti.
In virtù di tale comunicazione, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita i pazienti a non utilizzare il dispositivo in questione riferito ai lotti di cui al comunicato istituzionale.


 

***FONTE  “LO SPORTELLO DEI DIRITTI***


Qui il testo della nota AIFA

http://www.regione.lazio.it/…/Med_Laevolac_EPS_sciroppo…


 

Farmaci Ritirati e vietati dal Commercio


http://www.regione.lazio.it/rl_farmaci/?vw=normativa&arg=7

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Aifa dispone il ritiro di alcuni lotti di medicinali Torastin e Furosemide Salf

Farmaci difettosi. Aifa dispone il ritiro di alcuni lotti di medicinali Torastin e Furosemide Salf


09/01/2015

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Oggi l’ennesimo allarme sulla sicurezza dei farmaci è dilagato in tutta Italia. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha vietato l’utilizzo dei medicinali Torastin 10 mg e 20 mg compresse rivestite con film 30 compresse con decorrenza immediata.Il Furosemide Salf è stato ritirato a seguito delle segnalazioni concernenti difficoltà nell’apertura delle fiale con casi di rottura delle stesse tra le mani dell’operatore. Aifa ha trasmesso un provvedimento in cui dispone il ritiro di:


  • TORASTIN 10 mg compresse rivestite con film 30 compresse, AIC 040129049/M, lotti n. C305065, C309103, C404781, ditta Farmaceutici Caber SpA; − TORASTIN 20 mg compresse rivestite con film 30 compresse, AIC 040129102/M, lotti n. C305066, C309104, C404782, ditta Farmaceutici Caber SpA;

  • TORASTIN 40 mg compresse rivestite con film 30 compresse, AIC 040129153/M, lotti n. C303411, C401798, ditta Farmaceutici Caber SpA.

I farmaci sono stati ritirati a seguito della segnalazione da parte della ditta concernente possibili risultati fuori specifica.


  • FUROSEMIDE SALF 5 fiale 20 mg/2ml, lotto n. A4G051, ditta SALF Laboratorio Farmacologico SpA.

Il farmaco è stato ritirato a seguito delle segnalazioni concernenti difficoltà nell’apertura delle fiale con casi di rottura delle stesse tra le mani dell’operatore.


nove-farmaci-geymonat-vietati-italia


Nelle more del ritiro i lotti in questione non potranno essere utilizzati. In virtù di tale comunicazione, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai pazienti in trattamento con i medicinali di verificare il numero di lotto e, nel caso corrispondesse a quegli ritirati, di sospenderne l’uso e di rivolgersi al proprio medico per una nuova prescrizione.


Sempre al medico di famiglia gli assistiti potranno rivolgersi per ottenere qualunque tipo di chiarimento sui provvedimenti e per avere maggiori informazioni sui motivi che hanno portato al ritiro dal mercato del Torastin e Furosemide Salf.


 

Ipercolesterolemia


 

Torastin compresse rivestite con film è indicato in aggiunta alla dieta per ridurre i livelli elevati di colesterolo totale (C-totale), colesterolo LDL (C-LDL), apolipoproteina B e trigliceridi in adulti, adolescenti e bambini di età uguale o superiore ai 10 anni affetti da ipercolesterolemia primaria inclusa ipercolesterolemia familiare (variante eterozigote) o iperlipemia combinata (mista) (corrispondente ai Tipi IIa e IIb della classificazione di Fredrickson) quando la risposta alla dieta e ad altre misure non farmacologiche è inadeguata.

Torastin compresse rivestite con film è anche indicato per ridurre il C-totale ed il C-LDL in adulti con ipercolesterolemia familiare omozigote in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (ad esempio, LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono disponibili.

 

 


 

***Fonti da  “Sportello dei diritti”   “Farmacista OnLine”  “Ordine dei Farmacisti”   “Informazione”

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