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Vaccini? “Serve trasparenza” lamenta l’Antitrust

Qualcuno forse avrà iniziato a comprendere che questo business perpetrato da anni sulla pelle di tutti noi, stia portando ad una situazione ben più grave. E’ giusto che qualcuno indaghi sulle spese e sugli accordi fraudolenti dei nostri organi Ministeriali.

E’ giusto che venga fatta trasparenza anche sulle epidemie inventate, le quasi si scontrano con i dati reali. Che venga fatta chiarezza e chiediamo interventi mirati anche da parte della nostra magistratura.

E’ arrivato il momento di indagare sui criminosi comportamenti a danno della salute degli esseri umani .

Chi ha sbagliato,che paghi. Basta con la disinformazione a danno dei contribuenti. Per voi sono numeri ma per noi, i nostri figli. QUESTA LA RAGIONE per cui i cittadini e in questo caso i genitori, hanno perso fiducia nelle istituzioni. La colpa non è dei complottisti come li chiamate voi,ma di chi continua a lucrare sulla pelle altrui e tutto questo è inaccettabile.

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“Una spesa annua di 300 milioni di euro, a carico del Sistema Sanitario Nazionale, destinata a raddoppiare con l’approvazione del nuovo Piano di prevenzione vaccinale. Un mercato mondiale di oltre 20 miliardi di euro, dominato da un oligopolio di quattro imprese multinazionali. Forti carenze informative sui costi e sui prezzi dei prodotti anche in Italia; necessità di scelte mediche trasparenti”.

L’antitrust si espone sui vaccini dichiarando che non vi è trasparenza.

Così riporta l’articolo di “La Repubblica” che abbiamo condiviso. Di seguito il testo.

L’indagine conoscitiva dell’Antitrust sui “Mercati dei vaccini a uso umano”, in particolare su quelli “essenziali” perché raccomandati dai Piani nazionali, denuncia forti criticità qui in Italia.

L’Antitrust analizza le dinamiche di offerta e domanda dei vaccini essenziali tra il  2010 e il 2015, quando il Servizio Sanitario investe 300 milioni in media l’anno per l’acquisto di questi prodotti. Ora, l’Antitrust approva che – sempre più spesso – poche centrali di acquisto pubblico acquistino i vaccini sul mercato.

Ogni volta che aggrega la sua domanda, lo Stato fronteggia meglio i voraci colossi del settore. L’Antitrust però lamenta  che i dati di aggiudicazione delle aste non sono né chiari  né facilmente disponibili.

La parola chiave, d’altra parte, è sempre quella: concorrenza. Quando si verifica un confronto commerciale tra prodotti diversi, i prezzi tendono a scendere anche in assenza di vaccini generici. Emblematici i casi dei vaccini anti-papilloma virus e di quelli esavalenti, che sono la terza e seconda voce di spesa vaccinale del Servizio Sanitario (23 e 75 milioni di euro). Qui si è assistito alla competizione diretta tra i prodotti di GlaxoSmithKline (Cervarix e Infanrix Hexa) e Sanofi-MerckSharpDohme (Gardasil e Hexyon).

Nel caso dei vaccini anti-pneumococcici, prima voce della spesa pubblica (84 milioni di euro), si è registrato invece il dominio assoluto di un prodotto, il Prevenar13 di Pfizer, preferito dalle stazioni appaltanti perché offre una copertura vaccinale per più ceppi rispetto al concorrente, il Synflorix di GlaxoSmithKline. Il monopolio di un prodotto, pur a fronte di volumi di vendita crescenti e garantiti, porta con sé aumenti dei prezzi.

L’Antitrust chiede alle autorità mediche “posizioni chiare, trasparenti e indipendenti”: sia in ordine all’inclusione di una determinata vaccinazione nei Piani nazionali di prevenzione; sia in merito alla possibile equivalenza tra prodotti. L’Antitrust propone inoltre di premiare i produttori di vaccini disponibili a “una contrattazione preventiva con l’Agenzia italiana del Farmaco”. Questa procedura dovrà riguardare i prodotti registrati in classi a prezzo libero, poi compresi nei Piani nazionali di vaccinazione. Inclusione che garantisce a chi vende “acquisti continuati di grandi volumi”.

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Merck,vaccini e corruzione. I pazienti firmano “contratti di immunizzazione” sotto richiesta medica.

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Chi possiede la Sanità? Quando la medicina si fonde con la politica.

Ecco i punti discussi alla convention della Federazione degli ordini dei medici e degli odontoiatri che attraverso 16 workshop ha tracciato le linee di sviluppo della professione da qui ai prossimi anni. Al centro le nuove tecnologie, la formazione, l’organizzazione, il rapporto con il paziente e con le altre professioni.

Quando la politica si fonde con la medicina. Di seguito la risposta di Carbone alla stessa Lorenzin. Parole dure ma necessarie.

lorenzin

Il 22 maggio si conclude a Rimini la terza conferenza nazionale promossa dalla Fnomceo.

Articoli di “Quotidiano Sanità”

Un paniere di proposte ricco, non sempre definito nel dettaglio ma quanto basta per poter parlare dell’inizio di un nuovo capitolo nella storia centenaria dell’istituzione ordinistica di medici e odontoiatri italiani.
Una tavola rotonda piena zeppa di proposte che poco hanno a che fare con la salute dei cittadini e molto con lo sviluppo professionale.
In questo caso la Fnomceo ha scelto un’altra strada quella dell’esame attento delle diverse problematiche che attraversano oggi la “questione medica. Senza tesi preconfezionate, senza pregiudizi e senza timore di guardarsi allo specchio per quello che si è e che si vorrebbe essere, in un contesto sanitario che ormai è profondamente innovato e trasformato rispetto a quello nel quale la maggior parte dei medici italiani oggi in servizio ha iniziato la sua avventura professionale.

Abbiamo perso di vista la salute del cittadino?

Basti dire che oggi,i corsi di laurea sono rappresentati da innumerevoli assenze,
le scuole di specializzazione non rispondono più al bisogno formativo dei medici. Lo stesso vale per la Ecm, residenziale o a distanza, serve più formazione sul “campo”.
La Lorenzin si rivolge ai medici: “O vi mettete d’accordo tra voi per raggiungere un punto di caduta condiviso, o non si va da nessuna parte”.

Un concetto che nel workshop che ha visto riuniti insieme ai medici i rappresentanti delle 22 professioni sanitarie è stato ribadito con durezza dal Direttore generale per le professioni e le risorse umane del ministero Rossana Ugenti: “Bisogna trovare l’accordo sulla modifica del comma 566. Basta con i tira e molla. Troviamo l’accordo e si chiude con tutti i protocolli d’intesa per le nuove competenze, dagli infermieri e i Tsrm, dove il lavoro è già avanzato, e poi per tutte le altre professioni”.
In sostanza il dialogo va riaperto ma è la stessa politica, una volta tanto, ad “abdicare” al ruolo di decisore per lasciare campo libero alle professioni. Da loro e solo da loro può venire il cambiamento e la messa nero su bianco del “chi fa cosa” nella sanità che cambia e si evolve.

COSA E’ STATO DELINEATO ? Alcuni punti di seguito
Web e Ict. Che approccio deve avere il medico? Farli propri, governarli, esserne il regista senza soccombere al fascino insidioso del “tutto è possibile” che porterebbe inevitabilmente il medico a essere lui lo strumento delle tecnologie e non il contrario.

Società scientifiche. In Italia se ne stimano circa 600. Un numero impressionante che potrebbe addirittura aumentare se non interverranno criteri seri e condivisi di accreditamento basati sul rispetto di regole statutarie di base ma soprattutto sulla reale capillarità sul territorio nazionale in termini di rappresentatività. Ribadendo, come ovvio, ma senza dare nulla per scontato, la loro credibilità e indipendenza. Su questo terreno la Fnomceo vuole “essere interlocutore del ministero della Salute per il loro accreditamento” e porsi di fatto come una vera e propria authority forte della deontologia e del ruolo istituzionale di garante che la legge dà agli Ordini.

Ambiente e salute. La Fnomceo certifica di fatto il fallimento del ruolo delle tante agenzie e apparati preposti per legge alla tutela dell’ambiente. E lancia la sfida di una svolta profonda nelle politiche ambientali in chiave di tutela della salute umana a partire da un capovolgimento degli attuali schemi che vedono ancora il medico e tutto l’apparato sanitario “morbocentrico”. Con solo il 4% delle risorse per la prevenzione e il 96% tutto sbilanciato sulla cura di malattie spesso evitabili e poi attraverso l’innesto nei programmi di formazione a tutti i livelli delle materie attinenti le patologie ambiente correlate.

Medicina di genere. “Non stiamo parlando dei bollini rosa agli ospedali” hanno detto i partecipanti all’apposito workshop. Ribadendo che si sta parlando di una profonda rivoluzione nell’approccio stesso a tutti i momenti fondanti della relazione con il paziente. A partire dalla ricerca per arrivare alla diagnosi, alla terapia e in generale all’approccio globale all’organismo umano che va finalmente studiato e analizzato nella sua profonda differenza tra uomo e donna in tutte le fasi della vita.

QUI SI ENTRA IN MERITO AL RAPPORTO MEDICO PAZIENTE

Relazione di cura. Quanti medici si presentano al paziente al primo incontro? Quanti sanno come comunicare una cattiva notizia? Queste le domande che hanno aperto il messaggio di sintesi del tavolo di lavoro sul tema. Perché è proprio nella dimensione di una nuova relazione comunicativa, a partire proprio dall’abc (la presentazione, appunto) che si deve avviare il cambiamento indispensabile per cogliere l’evoluzione avvenuta nella società e nei rapporti tra medico e paziente. Con due emergenze: la crisi economica, con la difficoltà di accesso alle cure che ne consegue per uno strato sempre più vasto di popolazione, e la dimensione multietnica della società italiana che si sta ormai affermando.

Organizzazione dei servizi. Si è parlato sia di ospedale che di cure primarie. Una cosa è chiara: non si può più immaginare che un unico modello possa andare bene per tutte le situazioni e non è solo una questione di differenze territoriali. E’ la medicina e i bisogni che cambiano a richiedere capacità e visioni organizzative elastiche e duttili in grado di fronteggiare la nuova domanda di salute. E una cosa è chiara: non si può pensare di riorganizzare gli ospedali a prescindere dal territorio e viceversa.

La missione dell’azienda sanitaria. E’ una sola “curare il malato”. Tutto il resto deve essere orientato a questa mission. E i medici lanciano una sfida: “Ci impegniamo a consumare meno ma in cambio vogliamo essere noi a gestire la macchina della sanità secondo i veri bisogni del malato”.

Risposta relativa al comma 566, arriva dal segretario generale del sindacato, Giuseppe Carbone, si scaglia contro la stessa Lorenzin in occasione della Conferenza Nazionale della Fnomceo. “La si smetta di essere subalterni ai ricatti neocorporativi di taluna dirigenza sindacale medica”, ammonisce.

“Si sappia che a Lungotevere Ripa 1 lo Stato ha abdicato al suo ruolo di decisione e di scelta, che non applica le norme che propone e che si fa approvare e che affida a terzi cioè alle lobby delle professioni mediche il compito che la Costituzione ed i cittadini gli hanno dato”. Ad affermarlo è il segretario generale della Fials, Giuseppe Carbone, in un duro commento alle dichiarazioni rilasciate dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in occasione della Conferenza Nazionale della Fnomceo svolta negli scorsi giorni a Rimini.

“Lo Stato – dichiara Carbone in una nota – abdica alla sua funzione e non riesce a far attuare una legge proposta dal Governo e approvata dal Parlamento. Questa è la conseguenza delle affermazioni fatte dal Ministro dei medici Lorenzin alla recente convention della Fnomceo a Rimini riguardo al comma 566 inerente le competenze avanzate degli infermieri e delle altre professioni sanitarie. La Ministra dei medici, e lo ha ripetuto con durezza, così riporta il resoconto giornalistico, come anche il Direttore Generale Rossana Ugenti, hanno affermato che non applicheranno questa norma fino a che le parti non si metteranno d’accordo sulla modifica di questo comma”.

Per Carbone “la ministra dei medici dimentica evidentemente che il tentativo di modificare questo comma era stato già bocciato dai deputati del PD, che fino a prova contraria sono l’azionista di stragrande maggioranza del Governo Renzi, così come dimentica che gran parte dei sindacati medici, con affermazioni fuori della storia, anche prima dell’approvazione del comma 566, hanno manifestato forte contrarietà alla proposta di attribuire ulteriori competenze avanzate e specialistiche agli infermieri e che, quindi, hanno strumentalizzato l’approvazione del comma 566 quale ulteriore pretesto per esprimere la loro contrarietà”.

Ma, evidenzia il segretario della Fials, “la ministra dovrebbe conoscere, invece, che tutti i sondaggi effettuati sui medici in attività hanno avuto come risultato la apprezzamento da parte loro sulle nuove competenze degli infermieri, contraddicendo il giudizio neocorporativo della dirigenza di alcuni sindacati medici. La ministra dovrebbe sapere che tutte le Regioni hanno più volte richiesto l’approvazione in Conferenza Stato Regioni dell’Accordo sulle competenze avanzate e a questa richiesta non ha mai dato seguito. La ministra dovrebbe sapere che già in sempre più Regioni le competenze avanzate e specialistiche vengono attribuite agli infermieri con protocolli e formazione ulteriore concordate tra medici ed infermieri, vista l’ignava latitanza del ministero competente. La ministra dovrebbe sapere che la magistratura non ha riscontrato alcuno reato di abuso di professione medica in queste anticipazioni regionali di competenze avanzate degli infermieri e dei tsrm”.

Per Carbone, in definitiva, “la ministra dovrebbe sapere che le competenze avanzate e specialistiche degli infermieri e delle altre professioni sanitarie sono un’esigenza dimostrata per offrire risposte più tempestive ed efficaci ai bisogni di salute dei cittadini, perlopiù proposte dalla parte più avanzata della stessa professione medica”.

“La si smetta, quindi – ammonisce il Segretario Generale della Fials – di essere subalterni ai ricatti neocorporativi di taluna dirigenza sindacale medica, che non riflette neanche il consenso della sua base, come hanno dimostrato la scarsa partecipazione agli scioperi proclamati e alle manifestazioni in piazza”.

“E’ strano – conclude Carbone – che un ministro di un governo così decisionista e riformatore qual è quello del premier Renzi, in questa occasione così centrale e strategica per l’evoluzione positiva del nostro SSN svolga il ruolo del re tentenna”.

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Vaccinazione e immunità? Un mito. La parola a Tetyana Obukhanych, PhD

La teoria dell’immunità indotta da vaccino?
Una bugia.
Meglio non interferire con il nostro sistema immunitario.
IMMUNITà BELLA
Vacciniinforma ringrazia  per le importanti dichiarazioni l’illustre Tetyana Obukhanych, PhD.
Parole che pesano come macigni.
Importanti dichiarazioni le Sue la quale attacca il sistema medico ed il comportamento fraudolento alla base di tutto.
Ricordate la lettera scritta al Senatore R.Pan?

Ricordiamo che la Phd di cui andremo a parlare, ha studiato immunologia in alcune delle più prestigiose istituzioni mediche di tutto il mondo. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Immunologia presso la Rockefeller University di New York e ha fatto la formazione post dottorato presso la Harvard Medical School, Boston, MA. e la Stanford University in California.

La stessa non ha alcun brevetto e nessuno conflitto d’interesse nel campo medico,è bene precisarlo.

Autrice del libro “Vaccino l’illusione”.

Avevamo già parlato di lei traducendo un articolo sul Sistema Immunitario.

La schiettezza e la precisione con cui ha illustrato la situazione,fanno di questa illustre Dottoressa, una delle menti più brillanti al mondo.
Diamo la parola a  chi ha studiato e non ha alcun conflitto d’interesse.

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“Quando si parla di vaccini ogni volta accade un vero e proprio putiferio,scontrandoci con le credenze ottuse erette dalle stesse autorità biomediche. La maggior parte delle persone, tra cui molti professionisti biomedici, accetta queste credenze come un dato di fatto. Siamo da sempre stati tutti informati  solo sui vantaggi delle vaccinazioni,trascurando gli effetti collaterale ed i rischi del programma vaccinale.

Non siamo a conoscenza dei relativi studi sistematici che negano ogni possibile rischio relativo alle vaccinazioni e agli effetti che queste hanno nel tempo sulla nostra salute; questo è molto grave.

Da sempre si esaltano le virtù delle vaccinazioni; poco invece si parla dell’immunità che si conferisce attraverso il latte materno ad esempio. Questo tipo di immunità non arreca alcun danno.

Siamo stati portati a pensare che i genitori che non vaccinano,siano un pericolo per l’intera comunità,errore gravissimo.

Ho conseguito un dottorato di ricerca in immunologia,la scienza che conosce la tematica della vaccinazione a menadito.

Ho deciso di approdare in questa tematica per la mia tesi,pur essendo da sempre una credente fedele della pratica vaccinale.

Buffo il destino.

Mi sentivo pronta e decisa su tale ambito. Da anni,attraverso gli studi,siamo stati formati e portati a credere che le vaccinazioni non avessero alcun rischio per la salute dei bambini, ero sicura di questo.

Un bel giorno però ho dovuto fare i conti con le evidenze e non è stato piacevole. Oltre alla caduta di tutte le certezze di anni e anni passati a studiare ininterrottamente,  ho dovuto arrendermi dinnanzi alla teoria tanto decantata dell’immunità indotta da vaccino.

Da quel giorno,ho dovuto fare i conti con me stessa, cambiando idea; in realtà  il mito della immunità indotta da vaccino, è una teoria,falsa aggiungo.

Né la teoria immunologica né la mia una formazione completa nei laboratori di ricerca immunologica mi aveva preparato a tutto questo.

Ricordo il mio sgomento, alla scoperta dei numerosissimi casi nella letteratura medica,che documentano l’insorgenza della malattia in soggetti completamente vaccinati. Sono numerosissimi,la letteratura lo attesta. Eppure non vengono mai menzionate.

Non si parla mai del reale fallimento della teoria dell’immunità indotta da vaccino. I titoli anticorpali,quella che definiamo “protezione”, sono in calo nei soggetti vaccinati,per questo credo e affermo la falsità di una teoria che è stata un mantra per noi allievi a nostro tempo.

Per mio sgomento,ho scoperto che la gente non è informata sui rischi indotti dalla vaccinazione e che non è informata sule stesse malattie.

Se pensiamo che gli stessi dottori non ne sono a conoscenza,direi che la non consapevolezza dei genitori sia normale purtroppo. Io stessa ho dovuto studiare per conto mio su tale tematica. Mentre studiavo immunologia,cercavo di comprendere i meccanismi naturali di difesa,che ci permettono di gestire le infezioni senza soccombere alle complicanze della malattia. Ho dovuto accumulare queste conoscenze preziose per conto mio, dopo il mio dottorato di ricerca, perché le autorità biomediche non ritengono necessario fornire in qualsiasi curriculum accademico per i professionisti,le informazioni di cui parlo.

Questa è omissione della verità

Ho trovato molta della saggezza sul cambio di rotta delle stesse famiglie,le quali hanno approcciato un diverso modo di affrontare anche dei semplici malanni. Sono state rafforzate pratiche come lo stesso allattamento,poco incentivato dai medici,essendo mamma,lo so e purtroppo non è piacevole affermare questo.

Sono contenta che i genitori abbiano aperto gli occhi sul limitare l’uso di farmaci,sull’alimentazione e nutrizione e molto altro.

Ci eravamo dimenticati delle armi fondamentali forniteci dalla stessa Madre Natura.

Ad esempio, l’allattamento al seno è il metodo di protezione immunologico su misure, che rispetta con precisione le esigenze del bambino. La scienza moderna ha scoperto come numerosi componenti bioattivi del latte materno conferiscano protezione immunologica. Proprio come per il latte formulato.

Non è il miglior metodo di nutrizione per un bambino,esattamente come i vaccini.

Questo è un dato di fatto,inutile continuare a negarlo.

La qualità della nutrizione continua ad essere un fattore determinante e cruciale per la funzionalità delle difese immunitarie naturali nei bambini e negli adulti (soprattutto per le madri che allattano), mentre una errata e comune (purtroppo) pratica medica, continua a sopprimere le naturali difese immunitarie (la febbre ad esempio) senza lasciare che il corpo lavori e debelli da sé.

La scienza moderna ha rivelato come alcuni nutrienti specifici, scarsi nella dieta standard  perchè impoveriti dall’utilizzo di farmaci, sono necessari per le difese immunitarie naturali  e per una funzione corretta della nostra salute.

Studi condotti negli ultimi dieci anni,iniziano a delineare dei meccanismi immunologici che mostrano il motivo per cui l’esposizione ad alcuni ingredienti contenuti nei vaccini, non è compatibile con una ottimale salute.  

Gran parte della scienza sfavorevole alle pratiche di vaccinazione è tenuta ben nascosta dalle stesse autorità biomediche. Trovo importante colmare questa lacuna e discutere sulle scoperte scientifiche che convalidano l’approccio dei vaccini con i genitori, operatori sanitari, e sostenitori della salute. Questo è il motivo che mi fa continuare ad insegnare sullo stesso sistema immunitario.

Grazie alla PhD , Tetyana Obukhanych,come sempre,professionale,sincera e preparata.

LASCIAMO PARLARE LA SCIENZA.

 

Ricordiamo la bellissima lettera al senatore Pan della stessa PhD

I bambini non vaccinati non rappresentano alcuna minaccia  per quelli vaccinati.

Si è spesso affermato che coloro che scelgono di non vaccinare i propri figli siano un pericolo per  il resto del pubblico.

E’ questa la logica dietro la maggior parte della legislazione per porre fine in modo coercitivo alla libertà di scelta. È necessario essere consapevoli che la natura di protezione offerto da molti vaccini moderni – e che comprende la maggior parte dei vaccini raccomandati dal CDC – non è coerente con tale dichiarazione.

Ho descritto di seguito i vaccini raccomandati, i quali non possono prevenire la trasmissione della malattia:

  1. perché non sono stati progettati per prevenire la trasmissione di infezioni (anzi, sono destinati a prevenire i sintomi della malattia);
  2. perché sono per le malattie non trasmissibili.

Le persone che non hanno ricevuto i vaccini indicati di seguito non costituiscono alcuna minaccia per la popolazione vaccinata, il che implica che la discriminazione nei confronti dei bambini non immunizzati in un ambiente scolastico pubblico, non può essere giustificata.

IPV (vaccino antipolio inattivato) non può impedire la trasmissione del poliovirus . Il Poliovirus selvaggio è stato inesistente negli Stati Uniti per almeno due decenni. Anche se poliovirus selvaggi dovessero essere contratti durante un viaggio, la vaccinazione contro la poliomielite con IPV, non può pregiudicare la sicurezza degli spazi pubblici. Si prega di notare che l’eradicazione del poliovirus selvaggio è stato attribuito all’uso del vaccino OPV. Pur essendo in grado di prevenire la trasmissione del poliovirus selvaggio, l’uso di OPV è stata abbandonata da tempo negli Stati Uniti e sostituito con la vaccinazione IPV per motivi di sicurezza.

Il tetano non è una malattia contagiosa. Si contrae attraverso ferite profonde contaminate con delle spore di Clostridium tetani. La vaccinazione per il tetano (tramite la combinazione di vaccini DTaP) non può minare la sicurezza degli spazi pubblici; è destinato a rendere solo protezione personale.

Mentre lo scopo è di prevenire gli effetti patogeni della tossina difterica, il vaccino contro la difterite tossoide(anche contenuto nel vaccino DTaP) non è progettato per impedire la colonizzazione e la trasmissione del bacillo Corynebacterium diphtheriae .

La vaccinazione per la difterite non può modificare la sicurezza degli spazi pubblici; è destinato solo protezione personale.

La pertosse acellulare (aP) ed  il vaccino attualmente in uso negli Stati Uniti, ha sostituito l’intero vaccino antipertosse cellulare alla fine del 1990, cui seguì un’esplosione senza precedenti di casi di pertosse. Un esperimento con pertosse deliberata nei primati rivelato che il vaccino aP non è in grado di prevenire la colonizzazione e trasmissione di B. pertosse .

La FDA ha emesso un avviso riguardo a questa scoperta fondamentale.

  1. FDA study helps provide an understanding of rising rates of whooping cough and response to vaccination
A new study is helping to provide a better understanding of vaccines for whooping cough, the common name for the disease pertussis. Based on an animal model, the study conducted by the U.S. Food and Drug Administration (FDA) and published November 25, 2013, in The Proceedings of the National Academy of Sciences, shows that acellular pertussis vaccines licensed by the FDA are effective in preventing the disease among those vaccinated, but suggests that they may not prevent infection from the bacteria that causes whooping cough in those vaccinated or its spread to other people, including those who may not be vaccinated..
  • http://www.fda.gov/NewsEvents/Newsroom/PressAnnouncements/ucm376937.htm

Inoltre, la riunione 2013 del Consiglio dei consiglieri scientifici presso il CDC  ha rivelato dati allarmanti aggiuntivi che riguardano i ceppi della pertosse  (ceppi PRN-negativo) attualmente in circolazione negli Stati Uniti,i quali hanno acquisito un vantaggio selettivo.Questo significa che gli individui con sistema immunitario compromesso sono maggior rischio di infezione e questo è tutto un dire.

  • Tra i numerosi tipi di H. influenzae , il vaccino Hib copre solo il tipo b.Nonostante la sua unica intenzione di ridurre il contagio,l’introduzione del vaccino Hib ha inavvertitamente portato in circolo altri tipi diH.influenzae (tipi da A a F) . La popolazione generale è più vulnerabile alla malattia invasiva di quanto non fosse prima dell’inizio della campagna di vaccinazione Hib. La discriminazione nei confronti dei bambini che non sono vaccinati per Hib non ha alcun senso scientifico.
L’epatite B è un virus ematico. Essa non si diffonde in un ambiente comunitario, soprattutto tra i bambini, i quali difficilmente si impegnano in comportamenti ad alto rischio, come la condivisione di aghi o di sesso. Tramite la vaccinazione per l’epatite B, i bambini non possono alterare in modo significativo la sicurezza degli spazi pubblici. Inoltre, l’ammissione a scuola non è vietato per i bambini che sono portatori di epatite B cronica. Per impedire l’ingresso nelle scuole a coloro che non sono vaccinati – e anche non portatori di epatite B – costituirebbe una discriminazione irragionevole e illogica.

In sintesi, una persona che non è vaccinato contro l’ IPV, DTaP, HepB, e Hib per motivi di coscienza NON pone in alcun pericolo la popolazione vaccinata. Nessuna discriminazione è giustificata.

Come mai assistiamo a sempre più casi di eventi avversi dopo una profilassi vaccinale?

Si è spesso affermato che la vaccinazione comporta raramente  eventi avversi gravi.Purtroppo, questa affermazione non è supportata dalla scienza.

Un recente studio svolto in Ontario, Canada, ha stabilito una statistica; dopo la vaccinazione in realtà 1 bambino su 168  (entro i 12 mesi di età) finisce al pronto soccorso, e 1 su 730 (bimbi entro i 18 mesi ).

Può la discriminazione contro le famiglie che si oppongono per dei validi motivi, prevenire future epidemie di malattie virali trasmissibili, come il morbillo?

Morbillo

I Ricercatori sono da lungo tempo a conoscenza  dello studio a cui seguì un articolo dei Dottori Poland & Jacobson(1994) :

Failure to Reach the Goal of Measles Elimination: Apparent Paradox of Measles Infections in Immunized Persons.” Arch Intern Med 154:1815-1820:

“L’apparente paradosso è che, nonostante gli alti tassi di vaccinazione contro il morbillo nella popolazione, lo stesso diventa  una malattia delle persone immunizzate.” .

Ulteriori ricerche hanno stabilito che questo paradosso è dato da una frazione della popolazione chiamata LOW responder.

  • chi sono i low responder in questo caso?  http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9141203
  • I Low-responder sono individui che non sviluppanoanticorpi protettivi nonostante una completa profilassi vaccinale. Questi individui rispondono male ad una prima dose di vaccino, indebolendo il sistema immunitario, tornano rapidamente ad essere individui “suscettibili ” entro i 2-5 anni, pur essendo completamente vaccinati.

Continuare in questo caso con la profilassi vaccinale non è corretto a causa della bassa reattività. Sembra essere un tratto immuno-genetico [4].

  • La percentuale di low responder tra i bambini è stimata del 4,7% negli Stati Uniti[5]

Studi dei focolai di morbillo (in Quebec, Canada, Cina) attestano che i focolai possano ancora accadere, anche quando la profilassi vaccinale è nella fascia più alta.

Questo perché anche negli individui sani e che rispondono correttamente alla vaccinazione, gli anticorpi indotti dal vaccino vanno ad attenuarsi nel tempo. L’immunità conferita da un vaccino, non è uguale a quella acquisita tramite l’esposizione naturale.

E ‘stato documentato che le persone vaccinate che sviluppano il morbillo siano contagiose. In realtà, due grandi epidemie di morbillo nel 2011 (in Quebec, Canada, e di New York, NY) sono nate a causa di individui precedentemente vaccinati. [6] – [7]

Tutti questi dati, rendono evidente che l’eliminazione della libera scelta, attualmente utilizzata solo da una piccola percentuale di famiglie in ogni caso, non sarà né risolverà il problema della recrudescenza della malattia, né eviterà la reimportazione e i focolai di malattie precedentemente eliminate.

È la discriminazione contro gli obiettori di coscienza l’unica soluzione praticabile?

La maggior parte dei casi di morbillo negli ultimi focolai statunitensi (tra cui la recente epidemia di Disneyland) riguardano adulti e bambini molto piccoli, mentre in epoca pre-vaccinazione, il morbillo si verificava principalmentenella fascia di età tra 1 e 15 anni. L’esposizione naturale al morbillo è stata seguita dall’immunità permanente, mentre l’immunità conferita da un vaccino diminuisce nel tempo, lasciando gli adulti non protetti.

Nonostante le alte probabilità dell’ esposizione nell’era pre-vaccinazione, il morbillo non veniva quasi mai contratto prima di un anno di età,questo a causa del meccanismo di trasferimento di immunità materna.

La vulnerabilità dei bambini molto piccoli al morbillo oggi è il risultato diretto della campagna di vaccinazione di massa prolungata del passato, in cui le loro madri, sono state nell’infanzia vaccinate; questa la ragione per cui non sono state in grado di contrarre naturalmente questa malattia così come l’ immunità, e di trasmetterla alla loro prole.

I neonati ed altri soggetti vulnerabili o immunocompromessi, hanno diritto di ricevere immunoglobuline, una misura potenzialmente salva-vita che fornisce anticorpi diretti contro il virus per prevenire o migliorare la malattia in seguito all’esposizione .

In sintesi:

1) a causa delle proprietà dei vaccini moderni, gli individui non vaccinati non presentano alcun rischio maggiore di trasmissione della poliomielite, difterite, pertosse, e numerosi non-tipo b  di influenza,epatite B e il tetano non è trasmissibile a tutti;

2) vi è un rischio significativamente elevato di visite al pronto soccorso dopo gli appuntamenti di vaccinazione dell’infanzia attestante che la vaccinazione non è priva di rischi;

3) i focolai di morbillo non possono essere del tutto evitati, nonostante gli alti tassi di vaccinazione ed una completa profilassi; 

4) un metodo efficace per prevenire il morbillo ed altre malattie virali nei bambini che non possono essere vaccinatiè disponibile per coloro che possono essere esposti a queste malattie. 

Nel loro insieme, questi quattro fatti indicano chiaramente che la discriminazione in un ambiente scolastico pubblico nei confronti dei bambini che non sono vaccinati per motivi di coscienza è del tutto ingiustificata in quanto non presenta alcun rischio per la salute pubblica. 

Cordiali Saluti,

Tetyana Obukhanych, PhD”

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Sanità Italiana? “Noi vendiamo all’estero”.

Articolo di  “Il Sole24Ore”

Il gruppo di costruzioni Astaldi mette in vendita i quattro ospedali toscani di Prato, Pistoia, Lucca e Apuane, realizzati in project financing con un investimento di 419 milioni e un percorso tormentato che si è protratto per 12 anni (l’avviso pubblico della Regione risale al 2003 mentre l’ultimo ospedale, quello delle Apuane, è stato inaugurato il 15 gennaio scorso) .

Ospedali-in-vendita

La decisione di Astaldi di uscire dalle principali concessioni di lavori pubblici che detiene, anticipata oggi dal quotidiano digitale Edilizia e Territorio-Sole 24 Ore , si lega alla volontà di ridurre l’indebitamento (988 milioni al dicembre scorso). Per i quattro ospedali toscani, così come per la linea 5 della metropolitana milanese e per l’ospedale di Mestre, «ci sono già pretendenti», secondo quanto annunciato dall’amministratore delegato di Astaldi, Filippo Stinellis.

Il cambio di proprietà dei quattro ospedali toscani si lega a quello, annunciato nei giorni scorsi, della cessione di un portafoglio di infrastrutture realizzate (o in via di realizzazione) in project financing dal gruppo Condotte, tra cui l’ospedale di Empoli, il people mover di Pisa e la centrale di trigenerazione energetica del polo ospedaliero di Careggi, a Firenze. Ad acquisire l’80% del portafoglio – del valore di oltre 700 milioni di euro – è stata Infracapital, divisione di investimenti in infrastrutture della britannica M&G Investments.
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Autismo,la svendita della dignità umana e il processo mediatico anziché scientifico

Correva l’anno 2004 quando il CDC stimò il tasso di autismo sul dato 1-66.

Non solo il CDC ma tutto il Sistema sanitario statunitense non aveva realmente capito cosa stesse accadendo. La tragica verità non è  rappresentata tanto dal fatto di non conoscere questo disturbo sempre più crescente ma di ignorarne i dati.

Questo è stato un vero e proprio abominio.

Nel frattempo però gli atti criminali si perpetrano.

In che modo?

Il Dr. William Thompson ed i suoi coautori facenti parte dello stesso CDC,  avevano appena finito di  distruggere tutti i documenti e gli studi inerenti alla correlazione su MMR-autismo del 2004 ; uno studio per assolvere il vaccino agli occhi del sistema di governo e di assistenza sanitaria.

*Ricordiamo che nell’agosto 2014, il Dr. William Thompson, uno scienziato che da anni, prestava il suo servizio nello stesso CDC, ammise la frode perpetrata da lui e dai suoi collaboratori,nei confronti  dello studio (rilasciato pubblicamente) che correlava l’autismo alla vaccinazione MMR.

Ancora una volta abbiamo toccato con mano la censura del governo e dei media mentre i dati sull’autismo erano in costante aumento.

Dopo la scesa in campo degli psichiatri (ricordate l’avvento in massa di più di 2.003 documentari riguardanti le Mamme Frigorifero) abbiamo continuato a vedere una politica fittizia e falsa,  osteggiare la reale voglia di conoscenza dei genitori danneggiati .

E ‘stato durante questo periodo che una conferenza ha deciso di avviare la discussione che doveva prima o poi aver inizio.

Nel 2003, AutismOne ha iniziato a rincorrere la verità sull’autismo,ricercandone le cause e le frodi mediche e da allora,non ha più smesso di farlo.

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Sostenuta da grandi imprese e legioni di lobbisti, abbiamo assistito inverosimilmente ad un’inversione di rotta. Il glifosato è stato considerato addirittura sano e quindi sul suo utilizzo ci è stato costruito un impero di guadagni,ma non si poteva mettere assolutamente in discussione i danni provocati dai vaccini.

Pubblicamente la censura è sempre stata toccata con mano e questo è un vero e proprio abominio. Tutto ha controindicazioni,i vaccini sono farmacie  come tali devono essere considerati e trattati.

Ma nulla,parole al vento per i governi e le forze politiche che guadagnano sulla pelle di povere creature indifese.

Più volte gli stessi direttori di testate note (ricordiamo Norton con The Lancet) avevao confermato la totale inattendibilità degli stessi peer-review il cui scopo è stato quello di soffocare la vera ricerca.

Nonostante il grandissimo contributo di AutismOne  il quale ha contribuito al dialogo tra genitori ed operatori sanitari,non possiamo dimenticare l’operato del governo e dei media mainstream.

Diversi i giornali che hanno dedicato il loro tempo a contrastare il movimento e le azioni di AutismOne; gli stessi Chicago Tribune e Chicago Sun-Times hanno fatto del loro meglio per screditare la conferenza invece di aiutare i genitori a trovare una reale via di uscita.

Ogni anno, AutismOne subisce direttamente le pressioni e gli attacchi da tutti i fronti,con tanto di pagina di Facebook dedicata a “esporre ,diciamo così,il loro punto di vista “.

Negli Stati Uniti,mentre i genitori guardavano inermi la regressione dei propri figli,il governo non ha mai dato loro una risposta per questo,si ringraziano gli attivisti e i molteplici professionisti che danno un reale contributo alla causa.

I medici non hanno realmente aiutato le famiglie ; l’unica risposta che avevano si trovava come sempre nella loro “cassetta degli attrezzi“, ovvero i farmaci.

Prassi è ,da sempre e in tutto il mondo,quello di non risolvere il problema ma di alimentarlo.

Che ne sapeva Ippocrate vero?

Nonostante ciò, fortunatamente la discussione si è evoluta, in parte a causa della mancanza di volontà delle famiglie nell’accettare risposte statiche e poco corrette,senza alcuna logica, da parte degli operatori sanitari e delle stesse strutture,impreparate all’argomento stesso.

Attualmente negli Stati Uniti, il documentario Vaxxed: Da Cover-Up alla catastrofe è esposto ad una pesantissima censura dei media.

Ce lo aspettavamo perchè quando si mette in discussione l’autismo e le relative frodi di ricerca all’interno del CDC,non puoi fare altro che aspettare la censura stessa.

Questo però si è scontrato con la realtà dei fatti. Il documentario ha raccolto grande entusiasmo da parte dei genitori di tutto il mondo,che sostengono l’operato dei produttori e dello stesso Dr. Wakefield.

E’ quindi stato  facile scoprire  i conflitti di interesse dei politici e dei “giornalai” che giocano a fare i giornalisti.

Cosa succederà quando il film più censurato d’America verrà dunque presentato alla conferenza di AutismOne che si terrà dal 25 al 29 maggio a Chicago?

Tocchiamo con mano la censura non solo dal governo ma dalla stessa popolazione divisa a metà tra l’onestà e la collusione.

Tuttavia, il punto fondamentale è la possibilità di avere una scelta personale, di prendere decisioni informate per la salute, e la libertà di discutere sulle informazioni, indipendentemente da tutto.

Staremo a vedere e auguriamo un grande augurio ai nostri fratelli americani che lottano come dei leoni per affermare la loro libertà di scelta e di cura.

 

 

 

*Ringraziamo J. Jaxen, giornalista investigativo indipendente americano,che si occupa dei pericoli concernenti  le vaccinazioni  e la corruzione farmaceutica. La stessa che ha infettato non solo l’America ma tutto il mondo.

 

**Riproduzione consentita purché l’articolo non sia modificato in nessuna parte, indicando all’inizio, Autore e link attivo al sito.

Nessuna modifica potrà essere consentita.

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La Toscana finanzierà con 23 mln di euro la ricerca Novartis sui vaccini

Toscana. Rossi: “Finanzieremo con 23 mln ricerca Novartis su vaccini”

Articolo di “QuotidianoSanità”

Cercheremo di essere  imparziali,ma la collaborazione con la stessa fondazione Gates (secondo finanziatore dello stesso OMS) lascia davvero riflettere sulla criminosa pratica che stanno attuando i giocolieri delle vite altrui.

Ricordiamo il pensiero della stessa

MARGARET CHAN (allora Direttore dell’OMS) dichiarò:

“Oggi,molte delle minacce che contribuiscono alla diffusione delle malattie croniche,provengono dalle compagnie MULTINAZIONALI che sono grandi,ricche e potenti,guidate da interessi commerciali e assai poco interessate alla salute della popolazione”.

Collaborare con la fondazione di coloro che (non essendo medici) finanziano  la morte e non la vita (le denunce lo attestano).

Se la Monsanto,  fosse una persona, personificherebbe lo stesso  Bill Gates. Sì, il fondatore di Microsoft ,è lo stesso il quale assieme alla moglie possiede un’associazione a “scopo umanitario” .

BILL GATES con la sua fondazione e una donazione di ben 220 milioni di dollari (2012-2013), è il secondo maggiore finanziatore dell’OMS (al primo posto abbiamo la WHITE HOUSE,il governo degli Stati Uniti).

UN UOMO DALLE MILLE RISORSE E DAI MOLTI CRIMINI

Le aree di intervento della fondazione sono molteplici: dai vaccini alla salute materno-infantile,dal micro-credito allo sviluppo agricolo. Molteplici a loro volta,anche i sostenitori della fondazione:MacDonalds,Coca Cola,Nestle,Sanofi-Aventis,etc.

Bill Gates, fondatore della Microsoft con la sua Fondazione è il secondo maggiore finanziatore dell’OMS.

Questa è davvero un’associazione a delinquere,senza sé e senza ma.

Ma veniamo alla notizia che riporta quanto segue:

“Il governatore toscano non nasconde la sua soddisfazione per aver ottenuto dalla Commissione europea il via libera a una operazione a cui la Regione Toscana sta lavorando da anni, per la realizzazione del progetto che Novartis ha messo a punto anche con il sostegno della Fondazione Gates”. 

09 MAG – “Porto da Bruxelles, dove proprio oggi mi sono recato, un risultato importantissimo per l’economia e il futuro della Toscana: 23 milioni di euro di nostri fondi che permetteranno a Novartis di realizzare a Siena uno stabilimento pilota per sviluppare vaccini innovativi destinati ai paesi in via di sviluppo”.
“Questi 23 milioni, che sono fondi della Regione Toscana, possono ora far decollare un grande progetto di sviluppo – prosegue il presidente – che mette insieme attività di ricerca avanzata, nuove opportunità di lavoro di alto livello e una risposta di qualità, tempestiva e a costi ragionevoli alle esigenze dei paesi in via di sviluppo. La Toscana ci ha creduto e ha lavorato per garantire con questo progetto un futuro a una delle presenza industrali più significative della regione”.
“Investiamo dove c’è eccellenza – conclude il presidente – come anche la Fondazione Gates ha riconosciuto, investiamo per un progetto che ha grandi risvolti sociali oltre che economici”. Da ricordare inoltre che la Regione Toscana, sempre in questa ottica, ha già finanziato negli anni scorsi un progetto per la ricerca e la produzione di un vaccino contro il tifo, sempre destinato ai paesi in via di sviluppo.

 

Troviamo alquanto abominevole la collaborazione con la fondazione Gates.

A tal proposito,sarebbe utile che qualcuno ricordasse le denunce avvenute nei confronti dello stesso  da parte di medici e del  governo indiano per aver rovinato  molteplici ragazze dopo una criminale vaccinazione .

Fino a quando continueremo a collaborare con i criminali?

GLI INTERESSI SI CAMUFFANO DA MISSIONI UMANITARIE.

L’operato di Bill Gates il quale ricordiamo essere il secondo maggiore finanziatore dell’OMS, è aberrante.

Secondo diverse notizie,il caso si concentrerebbe in particolare sull’illecita sperimentazione umana basata sui due vaccini disponibili per l’HPV, Cervarix (GlaxoSmithKline) e Gardasil (Merck & Co); 16.000 i bambini che vivono in Andhra Pradesh (India) usati come cavie; 14.000 invece i bambini di Vadodara, Gujarat, usati per la vaccinazione contro l’HPV.

I Medici indiani lo hanno citato per aver portato morte e non vita attraverso il suo operato. Moltissimi i bambini danneggiati e diversi i decessi.

 

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Focolai e vaccinazioni? Non esiste immunità in presenza di inefficacia

Focolai e vaccinazioni,ancora una volta i focolai tornano nelle oramai assuefatte università.

I focolai sono direttamente proporzionati all’inefficacia delle vaccinazioni

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Ringraziamo Jefferey Jaxen, giornalista investigativo indipendente americano,che si occupa dei pericoli concernenti   le vaccinazioni e la corruzione farmaceutica. La stessa che ha infettato non solo l’America ma tutto il mondo.

Questa volta a parlare è la stesso direttore della prestigiosa Harvard University HealthPaul Barreira il quale ha recentemente dichiarato di essere preoccupato degli ultimi accadimenti.

Ricordiamo che il focolaio di parotite presso la Harvard University, ha avuto inizio ai primi di marzo 2016  con ben 41 casi e questo ha fatto calare il sipario della preoccupazione riguardo l’inefficacia (ancora una volta ) dei vaccini MMR.

Harvard non è l’unico college nella zona di Boston colpito dal focolaio di parotite questa primavera; la Boston University, l’università del Massachusetts e la Tufts University hanno subito la stessa sorte e a farne le spese come sempre,sono gli ignari studenti.

Il recente focolaio di parotite ad Harvard , ha riportato sotto la lente, tutti i soliti sospetti dei media , nel vano tentativo di spazzare qualsiasi dubbio sulle vaccinazioni,come sempre.

Le ultime  notizie della NBC riportano  (nonostante gli accadimenti ) la notizia sconvolgente secondo la quale i medici tenderebbero a somministrare anche una terza dose dello stesso vaccino e che per questo,tutti i frequentatori dell’Università sarebbero chiamati a sottoporsi a quello che è la causa  del focolaio.

La dichiarazione mostra  un cinico disprezzo ed un’offesa all’intelligenza degli stessi lettori.

Basterebbe volgere lo sguardo  agli stessi foglietti illustrativi dei produttori, alle loro dichiarazioni sui vaccini; basterebbe guardare le “vittoriose” cause di risarcimento ottenute grazie al Vaccine Injury Compensation Program Nazionale ,il quale confuta le affermazioni di NBC al 100 per cento.

Ancora una volta, la parzialità dei media tradizionali sull’inquadramento di questa vicenda apre il sipario della corruzione protratta da anni.

Ricordando il focolaio di parotite del 2006 che ha visto almeno 6.500 casi in 11 stati ,ci torna in mente la preoccupazione circa l’effetto del vaccino MMR,la stessa ancora in vita oggi,diventata punto focale di discussione.

Casualmente il vaccino MMR è anche attualmente il centro del documentario breakout Vaxxed: Da Cover-Up alla catastrofe .

Dr. Amesh Adalja, uno specialista di malattie infettive ha dichiarato che l’esposizione degli studenti alla parotite è così  alta che il vaccino stesso non può proteggerli contro la medesima”.

NBC News host e altri,hanno semplicemente utilizzato il recente focolaio di Harvard  per commercializzare ancora una volta, per spingere tutti  a sottoporsi al richiamo del vaccino equindi lo stesso  programma vaccinale del CDC . Va notato che il CDC è il più grande acquirente di vaccini; colui che spende oltre $ 4 miliardi all’anno dei fondi dei contribuenti ignari di tutto ciò .

Merck nel mirino della frode MMR. I media qui non entrano in merito alla vicenda.

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Utile  ricordare le vicende in cui la stessa Merck si è trovata amaramente coinvolta grazie ai suoi lavoratori .

Nel 2010 una coppia di ex virologi Merck ha presentato una denuncia sostenendo che la stessa azienda sarebbe rea della frode nella ricerca del vaccino della parotite. Uno dei virologi Merck dichiarò nel 2010 quanto segue:

“Durante il nostro lavoro [Merck], ci ha assistito in prima persona, e ci è stato chiesto di partecipare direttamente, alla frode di uno studio clinico relativo alla efficacia del vaccino della parotite.”

Stephen A. Krahling e Joan A. Wlochowski, sono gli ex virologi Merck che hanno denunciato presentando un’azione legale nel mese di agosto 2010. Gli scienziati sostengono che i test di efficacia per il morbillo, parotite, rosolia (MMR) sono falsi. Il documento è stato sigillata nel giugno 2012.

Merck ha quindi il monopolio completo sul vaccino MMR (vaccino negli Stati Uniti di cui è l’unico produttore autorizzato dalla Food and Drug Administration).

Il 2017 segnerà il 50 ° anniversario della licenza esclusiva di Merck di fatto da parte del governo federale per la produzione e la vendita di questo vaccino negli Stati Uniti

Gli ex virologi Merck indicano quanto segue, nella loro querela (2010) :

“Le vittime finali qui sono i milioni di bambini che, ogni anno, vengono sottoposti ad un vaccino che non fornisce loro un adeguato livello di protezione, mentre le autorità sanitarie federali dichiararono tempo addietro l’eradicazione della malattia; il fallimento del vaccino della Merck ha permesso a questa malattia di avanzare attraverso i focolai che continuano a verificarsi”.

Le cause sono ancora in corso al momento.

Gli studenti universitari e le epidemie

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Successivamente al focolaio scoppiato ad Harvard, il Boston Globe scrive :

“la Legge del Massachusetts richiede agli studenti di essere vaccinati contro la parotite prima dell’inizio delle lezioni, e la maggior parte degli studenti di Harvard era stata vaccinata, secondo le autorità sanitarie dello stato.”

Il Boston Globe dovrebbe controllare meglio in questo caso poichè la Legge del Massachusetts suggerisce agli studenti di essere vaccinati,richiedere è diverso.

Tuttavia, la legge del Massachusetts consente ai genitori e agli studenti di esercitare il loro diritto di scelta   medica e religiosa, optando anche alla rinuncia vaccinazione .

L’ università suggerisce che tutti gli studenti iscritti ricevano il vaccino MMR non richiede e non forza nessuno,rispettando le esenzioni descritte dalla stessa linea guida delle vaccinazioni del  Massachusetts .

Tuttavia, in passato, molte epidemie di parotite sono accadute in popolazioni completamente vaccinate . Nel 2013, l’ Università di Richmond è stata soggetto in prima persona di un  focolaio molto simile a quello di Harvard, nonostante tutti gli studenti fossero vaccinati con MMR.

Anche nel 2013, la Loyola University nel Maryland ha avuto un focolaio di 12 casi di parotite.

Nel 2013, un altro  focolaio di parotite ha colpito la Fordham University di New York; anche qui,tutti gli studenti (è stato accertato) erano vaccinati con MMR prima di entrare  all’Università.

Perpetrare il mito “immunità di gregge”  è pericoloso

Per spiegare la recente epidemia parotite Harvard, i media mainstream continuano ad utilizzare la spiegazione oramai trita e ritrita dell’ immunità dopo la vaccinazione.

Nessuna presa reale di posizione dei media mainstream sui casi comprovati dei focolai causati dai vaccini .

Tuttavia, i media e il governo continuano sulla strada  della teoria del fallimento dell’ immunità di gregge che si scontra con le evidenze scientifiche.

La discussione non può essere sincera e disinteressata poichè altrimenti si andrebbe a ledere  la credibilità dello stesso CDC .

Il vaccino MMR non è nemmeno l’unico vaccino ad essere  sotto i riflettori ;ricordiamo il vaccino contro l’influenza.

Fu annunciato da USA Today  di essere efficace solo  per il  23 per cento  negli Stati Uniti durante la stagione 2014-2015. Questi numeri ,sarebbero stati confermati  dal  Centro canadese di controllo delle malattie,il quale ha  riferito che la vaccinazione anti-influenzale  non offra alcuna protezione .

NON ESISTE IMMUNITA’ IN MANCANZA DI EFFICACIA DEL VACCINO STESSO.

 

Fonte e notizie da Health Impact

Ringraziamo le collaborazioni con gli stessi giornalisti che ci tengono informati sull’andamento delle discussioni in merito ai danni da vaccino,in tutto il mondo.

 

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Wyeth e Pfizer pagano 784,6 milioni di dollari per alleggerirsi la coscienza. Sconti e incentivi sottobanco a danno dei pazienti.

Wyeth e Pfizer sono d’accordo nel pagare $ 784,6 milioni di dollari a fronte di una querela. Le due aziende in questione sono colpevoli di aver ingannato non solo il governo ma i pazienti stessi per via dei costi eccessivi dei farmaci e qualche dichiarazione omessa.

Ricordate che in piena crisi economica globale, la Pfizer (la casa farmaceutica più potente al mondo) acquistò per 68.000.000.000 di dollari la Wyeth Ayerst Laboratories?
La Wyeth nel 1982 sponsorizzò negli Stati Uniti una campagna pubblicitaria finalizzata a presentare l’osteoporosi come un gravissimo problema per tutte le donne e non fu l’unica campagna che realizzò.
dollari

Il Dipartimento di Giustizia ha quindi annunciato oggi, che le aziende farmaceutiche Wyeth e Pfizer Inc. avrebbero accettato di pagare ben $ 784,6 milioni di dollari per risolvere un contenzioso che riguarda il comportamento fraudolento di  Wyeth su due dei suoi inibitori della pompa protonica (PPI),ovvero i farmaci, Protonix orale e Protonix IV.

Pfizer, che ha sede a New York, ha acquisito Wyeth nel 2009 (nel New Jersey)la quale, circa tre anni dopo, ha iniziato ad assumere una condotta poco chiara,portando così a questi accadimenti.

“Questo “accordo” dimostra il nostro impegno costante nel voler mantenere le aziende farmaceutiche responsabili sui sistemi di tariffazione,proponendo ai pazienti farmaci molto più bassi,oltre ad un programma che tuteli gli anziani e i disabili”, ha dichiarato il  procuratore generale Benjamin C. Mizer, capo della sezione civile del Dipartimento di giustizia.

“Questo accordo significativo dimostra che il governo non permetterà che le aziende farmaceutiche non rispettino  i loro obblighi al programma Medicaid. Non permetterà loro di  creare sistemi di tariffazione elaborati per ingannare Medicaid a pagare più del dovuto per i farmaci”, ha dichiarato invece il procuratore Carmen Ortiz per il distretto del Massachusetts.

“Questo accordo, dopo anni di contenzioso molto combattuto, dimostra il nostro impegno nel voler garantire la solidità e la correttezza delle  imprese di assistenza sanitarie,nei confronti dei  programmi di assicurazione sanitaria federale,che servono coloro che hanno bisogno di assistenza più.”

I farmaci PPI sono usati per trattare anche i sintomi (tra le altre cose) di reflusso acido. In una denuncia presentata nel 2009, il governo ha affermato che Wyeth abbia marciato sui prezzi dei farmaci  Protonix orale e Protonix IV, i quali sarebbero stati utilizzati da migliaia di ospedali a livello nazionale.

Naturalmente Wyeth e Pfizer non negano le accuse del governo.

Secondo la denuncia, Wyeth avrebbe venduto Protonix orale e Protonix IV attraverso un accordo sottobanco con gli ospedali,in cambio di forti sconti su entrambi i farmaci.

Loro avrebbero scritto sul formulario quei farmaci e la loro relativa disponibilità,e loro li avrebbero ricompensati,è sempre così che va il mondo.

Così Wyeth avrebbe cercato di indurre gli ospedali ad acquistare e ad utilizzare Protonix orale, poichè a differenza di altri farmaci PPI orali, inaccessibili per via dei costi,questi sarebbero stati competitivi ed accessibili.

Wyeth ha voluto controllare di persona il mercato dei farmaci e l’utilizzo di questi sui pazienti. Ricordiamo che i pazienti che utilizzano Protonix orale  per lunghi periodi di tempo, è difficile che cambino farmaco.

Proprio per questo,l’azienda in questione ha voluto accertarsi dell’utilizzo di questo farmaco; i pazienti non passeranno all’utilizzo di  PPI concorrenti, poichè il sistema Medicaid non può modificare alcun costo e i pazienti non potrebbero mai permettersi di pagare un prezzo così alto.

Nell’ambito del programma Medicaid, ( che fornisce alla nazione l’assicurazione sanitaria  per i poveri e disabili), le aziende farmaceutiche devono riferire al governo tutti i  prezzi e la scontistica da effettuare sullo stesso programma.

In base a questo, le case farmaceutiche offrono il beneficio di sconti aziendali molto proficui, allo stesso programma Medicaid,un grande acquirente per loro,il quale orienterà i pazienti verso coloro che si ripagheranno degli sconti elargiti.

“Perchè di beneficenza,non se ne fa; è così che va il mercato”.

Il governo ha sostenuto che Wyeth avrebbe tenuto allo scuro,lo stesso sistema Medicaid, dagli sconti effettuati agli ospedali su Protonix orale e Protonix IV.

Questo ha portato la medesima Wyeth a non elargire (ingiustamente) centinaia di migliaia di dollari di pagamenti a Medicaid nel periodo che va dal 2001 al 2006. In base ai termini di insediamento di oggi, Wyeth pagherà $ 413.248.820 al governo federale e $ 371.351.180 per aver nascosto l’operato alla stessa Medicaid. 

“Quando stringiamo degli accordi,ci aspettiamo che questi vengano mantenuti” , afferma l’agente speciale in carica Phillip Coyne del Dipartimento di Salute e Servizi Umani (HHS-OIG). ”

Allo stesso modo, i contribuenti si aspettano un operato onesto da parte delle grandi aziende farmaceutiche,a cui non serve operare in questa maniera per aumentare i propri profitti.Qualsiasi azienda che vende farmaci,non può sottrarsi da queste responsabilità e chiunque abbia sbagliato,dovrà pagare. ”

“Questo contenzioso dimostra  l’impegno del mio ufficio e degli altri procuratori generali in tutto il paese,che mirano a garantire il rispetto degli obblighi verso il programma Medicaid,da parte delle aziende farmaceutiche”, ha affermato  il procuratore generale Eric T. Schneiderman di NY.

COLLABORARE PER COMBATTERE LA FRODE O INTERESSE COMUNE PER IL “RECUPERO CREDITI”?

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Tutto questo contenzioso, illustra “l’enfasi del governo sulla lotta contro la frode sanitaria” e segna un altro successo per l’iniziativa Health Care ,relativa alla prevenzione delle frodi; grazie anche all’ Enforcement Action Team (HEAT), annunciato nel maggio 2009 dal procuratore generale e Segretario di Salute e Servizi Umani.

La collaborazione tra i due dipartimenti ha concentrato gli sforzi per ridurre e prevenire Medicare e Medicaid dalle frodi finanziarie attraverso la cooperazione rafforzata.

Uno degli strumenti più potenti di questo sforzo è la False Claims Act.

Da gennaio 2009, il Dipartimento di Giustizia ha recuperato un totale di più di $ 29 miliardo con falsi casi Claims Act; più di $ il 17,5 miliardi di dollari di tale importo recuperato nei casi di frode contro i programmi federali di assistenza sanitaria.

Il caso è sottotitolato Stati Uniti ex rel. Kieff e LaCorte v. Wyeth e Pfizer, Inc. , n. 03-12366 e 06-11724-DPW (D. Mass.).

Altri procuratori generali illustrano l’accaduto come qualcosa di positivo che dimostri la buona e corretta coscienza del governo.

Noi affermiamo che gli stessi,abbiano solamente a cuore il rispetto degli obblighi delle aziende nei confronti di un sistema chiamato Medicaid,al quale loro fanno parte e ne aderiscono attivamente.

Come si dice,a pensar male,spesso ci si sbaglia ma si dice il giusto.

 

 

www.justice.gov

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Vaccini e HPV: EMA e l’inganno globale

La ricerca dell’inganno.
Intanto gli organi autorevoli non prestano attenzione alle molte vittime della vaccinazione contro il cancro al collo dell’utero.
Le associazioni e le famiglie delle vittime si scontrano con dei muri di gomma.

Intanto però, secondo il Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS), a partire dal marzo 2014, sono stati segnalati più di 34.000 eventi avversi.

Per restare informati cliccare sulla seguente fonte per visionare il DATABASE Sanevax.

pinocchio

Numerosi i professionisti, medici, scienziati, avvocati e  genitori ad essere insoddisfatti della recente conclusione dell’EMA per quanto riguarda la sicurezza del vaccino HPV.

Non siamo più disposti ad accettare la dichiarazione scritta dell’European Medicines Agency, il quale,in qualità di organo autorevole,ha cercato di smontare punto per punto le dichiarazioni mediche, basate sulle evidenze dei danni  delle vittime da vaccino “anti” hpv.

Le famiglie e le associazioni che rappresentano i danneggiati e le vittime,non hanno più intenzione di sopportare nulla.

Persino l’illustre Dr. Lee aveva dichiaratamente espresso all’Ema la pericolosità delle vaccinazioni GARDASIL/CERVARIX e questa la risposta da parte delle istituzioni : NESSUN PERICOLO.

Condividiamo con tutti i nostri lettori la seguente lettera, la quale è stata inviata a più di 120 rappresentanti dell’Agenzia europea per i medicinali, con  ben 446 firme rappresentative dei danneggiati da  vaccino HPV provenienti da oltre 30 paesi del mondo.

Questa lettera chiede delle risposte serie e documentate scientificamente ed un incontro pubblico aperto  a tutti, per discutere della “sicurezza” del vaccino HPV.

    • Leggi qui l’intera lettera all’EMA
    • Leggi qui i firmatari della lettera all’EMA
    • Leggi qui i quesiti posti all’EMA

Come si può affermare che questo vaccino sia sicuro?

Qualche giorno fa è stato sottoposto alla nostra attenzione uno studio condotto nel Canada dal titolo “gli eventi avversi della vaccinazione hpv” ( Liu XC, et al eventi avversi dopo la vaccinazione HPV, Alberta 2006-2014 Vaccine (2016), http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0264410X16002036 ).

Su 195,270 donne che hanno ricevuto il vaccino HPV, 958 hanno avuto degli effetti avversi,tanto da finire in ospedale. Ben 1053 ospedalizzazioni entro 42 giorni dalla vaccinazione.
La grande maggioranza dei casi ricoverati in ospedale sono  di età compresa tra i 9-14 anni (66,0%) o 15-19 anni (22,0%).
Tra coloro che hanno ricevuto il vaccino HPV, 19.351 hanno avuto una visita DE entro 42 giorni dalla vaccinazione (26,849 eventi). Di questi, 713 erano state ricoverate in ospedale entro i 42 giorni dal ricevimento del vaccino.

Questo studio ci preoccupa per il fatto che tutti i soggetti danneggiati riportano danni entro il 42°esimo giorno,ma la nostra esperienza ci racconta ben altro.

Abbiamo assistito e visto i danni post vaccinazione, insinuarsi dopo mesi,oltre ad esserci danni molteplici.

Se questo vaccino è così sicuro, perché sono tante le migliaia di ragazze e ragazzi di tutto il mondo ad essere danneggiati?

Questo vaccino non è sicuro  e lo dice la stessa FDA attraverso una rapida approvazione,senza alcuno studio dimostrato.

Chiediamo trasparenza. E’ ora che gli organi “competenti” facciano il loro lavoro.


Alcuni salienti punti dal video sopracitato:

Secondo il Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS), a partire dal marzo 2014, sono stati segnalati più di 34.000 eventi avversi.

Si stima che meno del 10% di tutti i problemi di salute legati al vaccino siano stati segnalati al VAERS.
Mentre le donne in questa fascia di età (sotto i 30 anni) hanno una percentuale molto bassa (vicino allo zero) di rischio di contrarre e morire di cancro del collo dell’utero, si trovano ad affrontare un altro problema,quello invalidante che si sussegue alla vaccinazione (Lucija Tomljenovic , PhD, Neural Dynamics Research Group).

 

L’EMA ci deve delle risposte e noi non ci arrenderemo

 

CORRELATI

Una intera sezione dedicata alla tematica HPV in collaborazione con Sanevax.

https://vacciniinforma.it/?s=HPV

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GlaxoSmithKline,leader mondiale nei vaccini, investe un miliardo in Italia,si conta di incrementare il business

Vaccini e farmaci, Glaxo scommette 1 mld sull’Italia

Articolo condiviso da Il Sole 24 Ore

GlaxoSmithKline (Gsk), la multinazionale britannica del pharma, raddoppia e decide di scommettere ancora un miliardo in Italia nei prossimi quattro anni.

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Un investimento sostanzioso e forse addirittura sottostimato rispetto ai programmi mondiali di Gsk, che proprio dalle attività nel nostro Paese conta di incrementare il business del gruppo. A partire da quelle del polo toscano dei vaccini di Siena e di Rosia, il cuore rispettivamente della R&S e della produzione di settore, dopo il mega scambio di attività (vaccini contro oncologia) con Novartis perfezionato l’anno scorso. Non a caso proprio ai vaccini, col business strategico anti meningite, sarà riservato il 60% degli investimenti (600 mln), contro il 40% dedicato al pharma tradizionale.

GlaxoSmithKline

Leader mondiale nei vaccini con 3,7 miliardi di sterline di fatturato su 23,9 totali, è da questo settore (profittevole in due casi su 10 nel mondo) che la multinazionale britannica si aspetta una autentica escalation nei prossimi anni.

Fino ad arrivare a 6 miliardi di sterline entro il 2020. Lo spiega nella sua visita in Italia Luc Debruyne, presidente mondiale di Gsk vaccini, già ad della società in Italia: «Abbiamo in portafoglio il motore dell’innovazione. Perché i vaccini sono innovazione e insieme sono il fulcro della prevenzione. Dunque della sostenibilità non solo della nostra impresa, ma dei sistemi sanitari in tutto il mondo».

E l’Italia, ci spiega Debruyne, rappresenta una tappa non certo casuale dei programmi della società: «Abbiamo acquisito un’eccellenza e su questa continueremo a puntare. Scommettere ancora sulla ricerca e sulla produzione qui, non era scontato. Ma ci crediamo. Siamo pronti a scommettere 600 mln di investimenti nei prossimi quattro anni nell’eccellenza e nella qualità dei vaccini in Italia, salvaguardando l’occupazione».
Parole e previsioni condivise in pieno, se non rafforzate, dal presidente e ad di Gsk spa Italia, Daniele Finocchiaro: «Gsk cerca e investe nelle eccellenze in tutto il mondo e in Italia ne ha trovate diverse: unendo all’investimento in R&S nei vaccini quelli effettuati in ricerca clinica e in quella cooperativa sulla terapia genica con Telethon, insieme a quelli previsti negli stabilimenti di Parma e Verona, arriveremo nel prossimo quadriennio ad investire approssimativamente un miliardo di euro nel nostro Paese».
Il cuore del business dei vaccini riguarda quello contro il meningococco B, grazie alla scoperta senese del professor Lino Rappuoli con Novartis. «A Siena si fa R&S, a Pisa c’è la produzione. E i vaccini vanno dalla Toscana in tutto il mondo. Tutto nasce e partire da quell’area del nostro Paese.

Dove Gsk, con 5mila dipendenti (su 101mila nel mondo), ha un fatturato totale di 1,6 mld di euro: 673 mln nel pharma, 464 mln nel settore vaccini, 320,5 mln nel consumer healthcare, 139 mln nel manifacturing. Con il terzo posto nel mercato retail e, manco a dirlo, il primo in quello dei vaccini.
Rispetto al finanziamento totale di un miliardo, 500 milioni saranno dedicati al polo senese nei vaccini e circa 100 mln allo stabilimento di Rosia. Quanto al pharma, 300 mln andranno alla R&S, con le grandi aspettative per la terapia genica contro una gravissima forma di immunodeficienza nei bimbi frutto della ricerca con Telethon, e 100 mln alla produzione.

«Per questo Gsk crede nell’eccellenza italiana», sottolinea ancora Finocchiaro. «E in questa eccellenza continueremo a investire, chissà forse anche di più», promette Debruyne. Se l’Italia saprà essere un Paese «ospitale» per gli investitori.

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