Archivi tag: Theresa Deisher

Vaccinazioni: reale rischio o beneficio? L’intervista al Dottor Miedico

Vaccini Informa ringrazia il Dottor Dario Miedico per il suo prezioso contributo in merito a questa scottante tematica. Ringraziamo per la Sua correttezza e professionalità, nella speranza che si faccia tesoro delle sue preziose risposte e considerazioni.

news

Dottor DARIO MIEDICO

Medico legale, specializzato anche in igiene ed epidemiologia, medicina del lavoro.

Segue la questione delle vaccinazioni da oltre trent’anni ed ha seguito molte decine di cause ad esse correlate.
E’ tra i fondatori dal 1972 di Medicina Democratica, movimento di lotta per la salute e collabora con diverse associazioni di medici, avvocati e genitori che si battono per la libertà di vaccinazione e per la tutela dei bambini danneggiati

 

Video pubblicato il 10 marzo 2014

Di seguito L’intervento del Dottor Dario Miedico e della Dottoressa Gabriella Lesmo sul tema delle vaccinazioni e dell’abolizione dell’obbligo vaccinale per la Commissione regionale Sanità della Lombardia.

  • Alla luce delle recenti prese di posizione di alcune personalità a livello di governo, le quali hanno affermato che saranno attuate, o demandate all’ordine dei medici, misure repressive contro i sanitari che sconsigliano una profilassi vaccinale, qual è la sua posizione?

Sono assolutamente contrario a qualunque iniziativa repressiva o tendente a limitare la libertà di cura ad opera del medico di base.

Iniziative del genere non solo sono sbagliate ed antidemocratiche ma sono anche pericolosissime per la popolazione”.

 

  • Si è spesso affermato che i non vaccinati siano un pericolo per il resto della popolazione. Cosa ci può dire in merito?

“Questa affermazione è quantomeno assurda: chi si vaccina non dovrebbe avere di queste paure, a meno che non metta in dubbio l’efficacia di questa prassi, mentre chi non si vaccina evidentemente non le ha”.

 

  • Qual è la sua opinione in merito al mito della “Herd Immunity”; La vaccinazione dona una reale immunità? Quali sono i reali rischi?

“Studi scientifici portati avanti da diversi gruppi di ricerca e le stesse dichiarazioni di prestigiosi scienziati come la Dottoressa Tetyana Obukhanych  sfatano questo mito. Non vi è alcuna garanzia che i vaccini svolgano effettivamente la loro funzione, ma il rischio vero è che chi si è vaccinato si consideri immune anche quando in realtà potrebbe non esserlo”.

 

  • Ritiene possibile la trasmissione del virus a causa proprio della vaccinazione?

“È successo in passato (vedi vaccino Sabin orale attualmente sostituito) , ma non dimentichiamo il caso del virus Sirmian SV40, sospetto cancerogeno, scoperto nel vaccino antipolio solo dopo milioni di vaccinazioni eseguite”.

 

  • Le proposte di intensificazione delle vaccinazioni fanno riferimento alla presenza di nuovi focolai di patologie in qualche paese: difterite in Spagna e Polio in Ucraina;cosa può dirci in merito?

“Come una rondine non fa primavera un caso non può essere considerato né focolaio né epidemia. Questi casi andrebbero comunque sempre verificati. Il sito del Ministero riferisce che l’ultimo caso di difterite in Italia risale al 1991 ma posso assicurare, perché l’ho seguito personalmente in qualità di medico legale, che non si è trattato di difterite, mentre l’ultimo caso ufficialmente accertato di Polio è del 1982″.

 

  • Soffermandoci sui danni relativi alle vaccinazioni, quale tra queste è più temibile?

“Le vaccinazioni sono un atto sanitario, che come qualsiasi altro può portare effetti benefici ma espone anche a possibili reazioni avverse.

Per questo va valutato il rapporto tra rischi e benefici, che col mutare delle condizioni ambientali, igieniche, individuali e di effettivo rischio di contrarre la patologia per la quale si viene vaccinati, può far propendere a volte per una scelta, a volte per l’altra.

La situazione italiana di oltre 40 anni fa, ad esempio, non è minimamente paragonabile con quella attuale, e ciò dovrebbe comportare almeno una adeguata revisione del calendario vaccinale, che oltretutto è completamente difforme rispetto alla maggioranza dei paesi europei.

Le vaccinazioni comunque, una volta verificatane la necessità, andrebbero eseguite in condizioni di assoluta sicurezza, dopo aver controllato tramite specifiche indagini la mancanza di controindicazioni, riducendone il numero per inoculazione e ad una età più avanzata.

Nelle condizioni attuali, praticate senza esami preventivi, in dosi uguali per tutti, inoculando fino a sette vaccini contemporaneamente e ad un’età (a volte neppure tre mesi di vita) nella quale il peso del bambino è assolutamente inferiore a qualsiasi standard considerato valido per un adulto, e per di più con l’utilizzo di adiuvanti a loro volta molto pericolosi, possono portare a reazioni avverse anche gravi e gravissime, che si possono verificare portando danni al sistema immunitario, all’encefalo, al sistema nervoso, tutti con ulteriori possibili complicanze sia cognitive che agli altri organi“.  

 

  • Esistono i danneggiati da vaccino?

“I danneggiati da vaccino esistono, ed esiste una specifica legge dello Stato, la 210/92 che prevede un indennizzo per coloro che ne sono vittime.

Una casistica in merito, però, non viene raccolta, poiché l’indicazione di segnalare i casi di reazione avversa non viene rispettata, gli stessi casi vengono in primis ignorati o negati dagli stessi medici e la stessa scienza medica riconosce che ogni dato in merito sia ampiamente sottostimato”.

 

  • Sono possibili danni prodotti dal vaccino a causa delle caratteristiche fisiche del soggetto vaccinato. Quali sono i soggetti che non possono assolutamente sottoporsi ad una profilassi vaccinale?

Una specifica Circolare del Ministero elenca una serie di situazioni patologiche di fronte alle quali viene sconsigliata ogni forma di vaccinazione.

Il vero problema è che non solo quella lista è largamente incompleta, ma soprattutto senza analisi preventive specifiche per ogni soggetto non si è in grado di sapere se quelle patologie non sono già in incubazione o potenzialmente presenti, ad esempio per predisposizioni genetiche”.

 

  • Sostanze contenute nei vaccini; cosa sono e perché sono considerate pericolose?

“In passato nei vaccini l’adiuvante più utilizzato era il  Thimerosal, contenente mercurio.

Dopo centinaia di cause avanzate da famiglie di minori vaccinati e colpiti da reazioni avverse questo è stato parzialmente eliminato, ma sono stati introdotti altri elementi quali formaldeide, squalene, alluminio, tutti tossici ed in quantità esagerate rispetto al peso corporeo dei soggetti destinati a riceverle.

Non entro nel merito della loro cancerogenicità ma sicuramente la loro tossicità è dimostrata”.

 

  • Come mai si continua a negare l’esistenza di studi che confermano la pericolosità di alcune vaccinazioni?

“Negarne l’esistenza è impossibile, esistono, sono presenti nelle banche dati di rilievo internazionale, portano il nome ed il cognome degli scienziati che le hanno pubblicate.

In realtà è un dato certo che sono minoritarie rispetto alle pubblicazioni che invece sostengono l’innocuità o la non afferenza dei vaccini con alcune patologie.

Questo è comprensibile sia se si tiene conto del fatto che la ricerca ha progressivamente perduto la sua autonomia a favore di finanziamenti che solitamente arrivano proprio dalle industrie farmaceutiche, sia tenendo conto che della maggior parte di queste gravi patologie la scienza medica non è ancora riuscita a individuare l’esatta eziologia”.

 

  • Parliamo di prevenzione e del principio di cautela.  Quale l’età migliore per vaccinare un bambino? Condivide la necessità di esami prevaccinali? Quali sono e quali consiglia, sempre a proposito di una corretta anamnesi preventiva? Nel caso di una corretta anamnesi familiare invece quali malattie giudica importanti e rilevanti nei confronti del soggetto da vaccinare?

“Non esistono indicazioni di carattere generale che vadano bene per qualunque situazione.

Se una coppia di genitori decide di optare per la vaccinazione, eseguirà quelle che a suo giudizio possono rappresentare il maggior pericolo, considerando anche l’età del piccolo e fornirà al medico vaccinatore tutti gli elementi necessari per una corretta anamnesi sia individuale che familiare.

Sicuramente una serie di test potrà fornire indicazioni sia relativamente ad una situazione anticorpale già maturata sia rispetto ad eventuali controindicazioni non individuabili altrimenti.

A mio giudizio più si va avanti con l’età minori sono i rischi di reazione avversa”.

 

  • Quanto hanno inciso le vaccinazioni nell’eradicazione di alcune patologie  o quantomeno nella loro sensibile riduzione?

Ritengo che la disponibilità di acqua potabile, una sufficiente alimentazione, l’uso di fognature e di abitazioni adeguate ecc. ecc. siano le reali condizioni che hanno di fatto debellato la maggioranza delle malattie infettive.

Le vaccinazioni hanno sicuramente avuto un ruolo, come ad esempio gli antibiotici (non per questo avrebbe senso l’obbligo di utilizzo di questi ultimi per “prevenire” tonsilliti ed influenze).

Oggi, anche quando alcune di esse si manifestano o si dovessero manifestare, la capacità di un immediato isolamento, le terapie sempre aggiornate e una eventuale immunizzazione del gruppo di contatto possono essere giudicate sufficienti ad affrontarle”.

 

  • Andrew Wakefield e le sue affermazioni. I giornali, ma anche le affermazioni degli esponenti del Ministero richiamano il caso Wakefield, sostenendo che le paure di chi si oppone alla vaccinazione nascono dal caso di uno studio pubblicato su Lancet ma in seguito smentito dallo stesso autore. Cosa è successo veramente?

“Bisogna ricordare che il Dr. Wakefield insieme al Dr. Smith pubblicò i risultati di uno studio che correlava l’autismo alla vaccinazione anti MMR, che in seguito venne giudicato falso e con vizi nella costruzione dello studio stesso.

Il Dr. Wakefield, in seguito alla successiva espulsione dall’Ordine dei Medici inglesi, preferì trasferirsi a proseguire la sua attività negli USA, mentre il coestensore si appellò, vinse la causa e venne reintegrato nel suo ruolo.

Ma più che quello studio, al quale non ha senso fare riferimento, oggi ci si riferisce a quelli di altri scienziati i quali, come Il Dr. Steve Walker e colleghi, dimostrano la presenza di variazioni molecolari nei tessuti intestinali dei bambini con diagnosi di autismo.

Anche la Dottoressa Theresa Deisher afferma che  l’autismo troverebbe correlazione con i frammenti di DNA umano contenuto nei vaccini.

Queste ricerche dovranno essere sviluppate e solo successivamente si potranno esprimere pareri più adeguati”.

 

  • Ma a suo parere le malattie infettive, possono essere davvero debellate?

Si, e lo dimostra la storia dell’uomo e della medicina.

Basta pensare a malattie terribili come la Peste, la Lebbra, Il Vaiolo, ma anche la Malaria ed il Colera in Italia, scomparse senza che per alcune di esse sia mai stato utilizzato un vaccino”.

 

  • Ma cosa significa debellate? Che non esistono più?

“No, la maggioranza delle malattie infettive esistono ancora, ma l’importante è avere la capacità di tenere sotto controllo eventuali casi sporadici per impedire che i singoli casi possano trasformarsi in vere epidemie”.

 

  • In conclusione secondo lei attualmente i vaccini sono da considerare superati?

“No, i vaccini rappresentano una profilassi sanitaria importante, ma devono essere utilizzati esclusivamente per casi individuali, individuati come a rischio, ad esempio per viaggiatori che si recano all’estero in zone dove alcune patologie gravi sono tutt’ora presenti o per operatori sanitari costretti ad intervenire su malattie infettive estremamente contagiose, o di massa ma solo in presenza di reali rischi di epidemie e quando le stesse non fossero altrimenti contrastabili”.

 

studi

CORRELATI E RIFERIMENTI

Decreto leggi e correlati.Obiezione attiva e consenso informato.Intervista all’avvocato Mastalia e dell’illustre Professor Ruggiero.

Malattie e relativi vaccini

L’immunità di gregge esiste realmente?

Vaccinazione e Immunità,parla la Dr Tetyana Obukhanych

Il Dr Wakefield e relativi studi

Virus Sirmian SV40

La vittoria dell’igiene

“Sezione POLIO”

Gli studi della DrTheresa Deisher

Il “Caso Difterite”

MMR una vaccinazione tanto temuta. Informazioni e relativi foglietti illustrativi.

Ingredienti comuni nei vaccini

Vaccini,cosa non conosciamo? Grafici e studi tradotti

Share

Correlazione Autismo e DNA fetale umano nei vaccini

Nuovo studio correla l’incremento dei casi di autismo con il DNA fetale umano nei vaccini

laboratorio

Aggiornamento fonti ottobre 2015

Un nuovo studio pubblicato sul numero di settembre 2014 del Journal of Public Health and Epidemiology rivela una significativa correlazione tra il disturbo autistico (AD) e i vaccini MPR (morbillo, parotite e rosolia), quello contro la varicella e quello contro l’epatite-A.

  • http://soundchoice.org/scpiJournalPubHealthEpidem092014.pdf

Utilizzando l’analisi statistica e i dati forniti dai governi di Stati Uniti, Regno Unito, Danimarca e Australia occidentale, gli scienziati del Sound Choice Pharmaceutical Institute (SCPI) hanno trovato che l’aumento nella diffusione dell’autismo corrisponde all’introduzione di vaccini che utilizzano cellule umane fetali abortive e contaminanti retrovirali.

Ancora più allarmante quanto afferma la Dr Theresa Deisher, autrice dello studio, laureata in  Fisiologia Cellulare e Molecolare presso la Stanford University e  fondatrice dello SCPI:

“I vaccini  contaminati da cellule umane fetali non solo sono associati con disturbo autistico in tutto il mondo, ma anche con un’epidemia di leucemia infantile e linfomi.”

Un nuovo studio quindi  – che arriva contemporaneamente  alle notizia che il CDC ha deliberatamente nascosto la prova del significativo aumento di autismo tra i bambini afro-americani che erano stati vaccinati prima di 36 mesi di età. – solleva seri interrogativi sulla sicurezza dei vaccini, in particolare per la presenza in essi di cellule umane fetali abortive. Ancora un nuovo studio di cui in Italia non avremo notizia dalla stampa ufficiale, un nuovo studio che sembra non interessare nessuno.

Da parte nostra crediamo che le scoperte dello studio dovrebbero produrre quantomeno un’inchiesta immediata da parte della FDA, se non un aperto divieto dell’uso di cellule umane fetali abortive come substrato per la produzione di vaccini.

Aggiornamento fonti Ottobre 2015

Helen Ratajczak, ricercatrice della Boehringer Ingelheim Pharmaceuticals, ha mostrato come l’utilizzo di vaccini coltivati in tessuti umani sia correlabile all’autismo.

Infatti il picco di autismo si raggiunse nel 1995 quando il vaccino della varicella fu allevato in tessuti fetali umani. L’articolo è stato pubblicato su Pubmed.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21299355
La CBS News ha riportato: “L’articolo sul Journal of Immunotoxicology è intitolato Theoretical aspects of autism: causes–a review. L’autore è Helen Ratajczak.
Ratajczak ha fatto ciò che nessun’altro si era mai preso la briga di fare: ha rivisto tutto ciò che a partire dal 1943 era stato pubblicato sull’autismo.

La Dr. Ratajczak riferisce che quando i produttori di vaccini hanno dovuto eliminare il thimerosal dai vaccini (con l’eccezione dei vaccini contro l’influenza che ancora contengono thimerosal), hanno cominciato a produrre alcuni vaccini utilizzando tessuti umani.

L’utilizzo di tessuti umani secondo la Ratajczak riguarda attualmente 23 vacciniNel suo studio ha discusso l’aumento di incidenza dell’autismo in corrispondenza con l’introduzione di DNA umano nel vaccino MMR, e suggerisce che le due cose potrebbero essere collegate.”

Le pagine della revisione contengono un dettaglio che difficilmente poteva passare inosservato; cinque parole che rivelano uno dei segreti più aberranti di Big Pharma, delle aziende farmaceutiche: “allevato in tessuti fetali umani”.

A pagina 70 si legge:

Un aumento aggiuntivo del picco di autismo si raggiunse nel 1995 quando il vaccino della varicella fu allevato in tessuti fetali umani”.

La maggior parte di noi è del tutto ignara che le cellule di coltura umana usate per allevare i virus dei vaccini derivano da feti abortivi da decenni ormai e chi li produce è ben felice che il pubblico continui ad ignorarlo, perché sa che questo non potrebbe essere accettato dalla gente sia per le ignote conseguenze per la nostra salute che per il credo religioso di molti.

Perché il DNA umano potrebbe potenzialmente causare danni al cervello?

Così Ratajczak ha spiegato: “Perché il DNA è umano e destinatari sono gli esseri umani, quel DNA è incorporato nel DNA ospite.

Cambiare tutto questo è controproducente. Dove si manifesta maggiormente? Nel cervello,le infiammazioni procedono,alterando e uccidendo i neuroni.

Il vaccino contro la varicella non è l’unico prodotto in questo modo e, secondo il Sound Choice Pharmaceutical Institute (SCPI), i seguenti 24 vaccini sono prodotti usando cellule provenienti da feti abortivi e/o contenenti DNA, proteine, o frammenti cellulari di colture di cellule coltivate derivate da feti umani abortivi:

Polio PolioVax, Pentacel, DT Polio Absorbed, Quadracel (Sanofi)
Measles, Mumps, Rubella MMR II, Meruvax II, MRVax, Biovax, ProQuad, MMR-V (Merck)
Priorix, Erolalix (GlaxoSmithKline)
Varicella (Chickenpox and Shingles) Varivax, ProQuad, MMR-V, Zostavax (Merck)
Varilix (GlaxoSmithKline)
Hepatitis A Vaqta (Merck)
Havrix, Twinrix (GlaxoSmithKine)
Avaxim, Vivaxim (Sanofi)
Epaxal (Crucell/Berna)
Rabies Imovax (Sanofi)

La (NNII) ha pubblicato sul suo sito un articolo che spiega le motivazione dell’uso di feti umani abortivi per la produzione dei vaccini e descrive questa “tecnica”.

tubercolosi

L’articolo afferma che i feti in questione non sono stati abortiti con lo scopo di effettuare ricerca e produrre vaccini, né sono stati i biologi a praticare essi stessi gli aborti; si dilunga nello spiegare come sia difficile e complicato produrre questi farmaci:

La produzione di farmaci biologici (per esempio vaccini, anticorpi, ecc) è molto più difficile di quanto sia quella di farmaci chimici (ad esempio, la penicillina o aspirina). Inoltre, alcuni vaccini sono più complessi da realizzare rispetto ad altri. I batteri compresi nei in vaccini batterici possono essere coltivati in semplici colture di laboratorio, ma la crescita del virus richiede cellule viventi.

I virus non possono riprodursi da soli. Essi richiedono un ospite vivente in cui crescere, come gli embrioni di pollo, e le cellule da animali che sono cresciuti in coltura. Le aziende che producono i vaccini attualmente hanno poche opzioni per la coltura virale, a causa di valide ragioni farmaceutiche e per motivi di sicurezza. Per esempio, nel caso della varicella, il virus non cresce bene nella maggior parte delle cellule se non in quelle umane. Inoltre, le cellule umane sono da preferire perché le cellule derivate da organi di animali a volte possono portare virus animali che potrebbero danneggiare le persone“.

E’ assolutamente possibile preparare vaccini virali senza l’uso di cellule umane e animali, come prova l’attuale vaccino contro l’epatite B che usa cellule di lieviti.

Perchè quindi i produttori non lo fanno, optando invece per metodi più controversi?

Anche il sito ABC News discute della questione, essendo un problema sia dal punto di vista della salute che da quello etico.

  • http://abcnews.go.com/Health/aborted-fetuses-vaccines/story?id=29005539

Concludo con le parole del Dr. Mercola:

Ci poniamo quindi alcune semplici domande: possibile che tutto questo non preoccupi e non interessi nessuno? Perché un silenzio così assordante su un tema così grave? Possibile che abbia così poca importanza sapere quale tipo di proteine umane, DNA, sostanze chimiche e tossine possano essere contenute in prodotti che iniettiamo nei nostri neonati, nei nostri bambini? Può il profitto davvero giustificare anche questo?

 

Share

Trovati nuovi collegamenti con l’autismo

I bambini ricevono 80 Vaccinazioni per tutta l’infanzia .

Trovati Nuovi collegamenti con l’ Autismo 

5 giugno 2014 

                      

Flickr - Vaccini - Carlos Reusser Monsalvez


Un nuovo studio pubblicato sulla rivista   “Molecolare e Medicina Genetica” , sta portando maggiore consapevolezza per il collegamento tra il drammatico aumento della quantità di vaccini di routine dell’infanzia e l’aumento  dei disturbi come l’autismo.

  “Si è verificato un aumento massiccio di immunizzazione. Negli Stati Uniti, ad esempio, dal solo 1999 i bambini sono programmati a ricevere regolarmente oltre 80 vaccini supplementari sulla loro infanzia. L’aumento di immunizzazione è stata seguita da un enorme aumento dei disturbi associati come l’autismo “. 

Pensateci per un minuto, i bambini  ricevono regolarmente 80 vaccini supplementari nel corso della loro infanzia. Dimenticatevi dell’ autismo per un attimo, ci sono una serie di studi che dimostrano i vaccini non sono completamente sicuri.

Lo studio sostiene che il sovraccarico immunitario indotto dal vaccino è un fattore trainante in più epidemie infantili che continuano ad accelerare. Diabete non solo l’autismo, ma di tipo 1, asma, allergie alimentari, molte malattie autoimmuni, l’obesità, il diabete di tipo 2, malattia non alcolica steatosi epatica (NAFL) e la malattia metabolica.

“I Foglietti illustrativi di quasi tutti i vaccini raccomandano una dose in base all’età. Per avere il “successo commerciale” di un vaccino, si  prevede di indurre una risposta immunitaria protettiva in oltre il 90% dei bambini.Affinché ciò avvenga, una dose, deve stimolare una risposta immunitaria protettiva ,anche in quelli con sistema immunitario debole. Durante questo processo , il restante 90% o più dei bambini ha il  sistema immunitario più stimolato.  Stimolare però  il sistema immunitario per diverso tempo, aumenta ancora il rischio di malattie infiammatorie come le malattie autoimmuni, allergie e che causano ancora più infiammazione. “

Una serie di studi hanno collegato l’autismo alle malattie autoimmuni  

 In questo studio condotto, l’autore fa riferimento ad uno studio  pubblicato lo scorso anno dal titolo “La prevalenza di autismo è correlata positivamente con l’incidenza di diabete di tipo 1, ma negativamente associata con l’incidenza di diabete di tipo 2”.

Questo studio descrive la ricerca che collega la prevalenza del diabete di tipo 1 con l’autismo, il che suggerisce che le loro eziologie siano correlate con il ruolo che  i vaccini hanno in queste malattie.

Altri studi che suggeriscono il collegamento tra il vaccino e l’ autismo 

Nonostante tante persone neghino questo studi,affermando che  i vaccini non hanno alcun legame con l’autismo, ci sono invece, ricercatori di tutto il mondo che continuano a mettere in discussione  tutto ciò.

Solo perché (apparentemente) un collegamento diretto non è stato scoperto non significa che non esista, e date tutte le informazioni,attraverso tanti studi, è ridicolo  escludere completamente questa correlazione.

La dottoressa Theresa Deisher, un dottorato di ricerca in Fisiologia Cellulare e Molecolare presso la Stanford University, la prima persona a scoprire le cellule staminali cardiache, ha stabilito che residui frammenti di DNA fetale umani nei vaccini, possono essere una delle cause di autismo nei bambini attraverso la vaccinazione.


Un recente studio pubblicato sulla rivista  Translational neurodegenerazione  ha fornito un’ evidenza epidemiologica a sostegno di un’associazione tra l’esposizione crescente organico-Hg da Thimerosal contenuto nei  vaccini per l’infanzia e il rischio di una diagnosi di ASD.


Come molti di voi sanno il Thimerosal è tossico, e un certo numero di studi hanno collegato l’autismo a una varietà di tossine come farmaci, pesticidi ambientali e altro ancora. Questa informazione proviene anche da un altro nuovo studio che è stato pubblicato sulla rivista  PLoS Computational Biology , dai ricercatori dell’Università di Chicago, che ha rivelato che l’autismo e disabilità intellettuale tassi (ID) siano collegati con l’esposizione a fattori ambientali nocivi durante lo sviluppo congenito.

Molteplici i ricercatori che vengono pubblicati nelle  riviste scientifiche,parlano di legame tra autismo e vaccini, con  nuovi studi a riguardo. Un altro esempio è un articolo pubblicato nel  Giornale Internazionale di Ricerca Ambientale e Sanità Pubblica  dal titolo “L’esposizione Thimerosal e il ruolo della solfatazione chimica e Thiol disponibilità in autismo”, che ha concluso:

“Con il tasso di bambini con diagnosi di ASD negli Stati Uniti ora superiore a 1 su 50 ,e il tasso di bambini con sviluppo neurologico / disturbi comportamentali negli Stati Uniti ora superiore a 1 su 6 bambini,   indica che questo elemento, deve essere rimosso da tutti i vaccini “


Uno studio pubblicato sulla rivista  Annals of Epidemiology  ha dimostrato che somministrare il vaccino contro l’epatite B ai  neonati, potrebbe triplicare il rischio di sviluppare un disturbo dello spettro autistico rispetto ai  non  vaccinati . La ricerca è stata condotta presso la  University Medical Centre, NY.

Uno studio pubblicato sul  Journal of Inorganic Biochemistry  dai ricercatori Dynamics Group neurale, Dipartimento di Oftalmologia e Scienze Visive presso l‘Università della British Columbia ha stabilito che l’ alluminio, è un metallo altamente neurotossico e il vaccino adiuvante più comunemente usato può essere un fattore che contribuisce alla crescente prevalenza di ASD nel mondo occidentale.

Essi hanno dimostrato che la correlazione tra ASD e l’esposizione all’ alluminio sembra essere la più alta a 3-4 mesi di età. Gli studi dimostrano anche che i bambini provenienti da paesi con il più alto ASD sembrano avere un’esposizione molto più alta di alluminio da vaccini. Lo studio sottolinea che diverse pietre miliari importanti dello sviluppo del cervello coincidono con i principali periodi di vaccinazione per i neonati.Questi includono l’insorgenza di synaptogenesis (nascita), velocità di crescita massima dell’ ippocampo, e l’insorgenza di amigdala e  maturazione.

Inoltre, importanti transizioni di sviluppo in molti sintomi bio-comportamentali, quali il sonno, regolazione della temperatura, respirazione e onde cerebrali, che sono tutti regolato dalla rete neuroendocrina . Molti di questi aspetti della funzione del cervello sono noti per essere compromessi nell’autismo, come modelli di sonno e di onde cerebrali.

Secondo la FDA, i vaccini rappresentano una categoria particolare di farmaci in quanto sono generalmente dati agli individui sani. Ulteriormente secondo la FDA, “questo pone l’accento significativo sulla loro sicurezza .” Mentre la FDA ha imposto un limite superiore per alluminio nei vaccini a non più che 850/mg/dose, è importante notare che questo importo è stato selezionato empiricamente da dati che mostrano che l’alluminio in quantità tale,abbia migliorato l’antigenicità del vaccino, piuttosto che la sicurezza . Le prove scientifiche sembrano indicare che la sicurezza del vaccino non è così saldamente affermata come spesso si crede.

Uno studio pubblicato sul  Journal of Toxicology e salute ambientale, Parte A: Problemi attuali  del Dipartimento di Economia e Finanza presso l’Università di New York mostra come i ricercatori credono che sia uno o più fattori ambientali a  sviluppare l’autismo, indipendentemente dal fatto che gli individui abbiano una predisposizione genetica o meno. Hanno determinato che uno di quei fattori scatenanti potrebbe essere la “batteria di vaccinazioni che i bambini ricevono.” I ricercatori hanno trovato una relazione statisticamente significativa tra autismo e vaccinazioni. Hanno determinato che maggiore è la percentuale di bambini che riceve vaccinazioni raccomandate, maggiore è la prevalenza di autismo. Un aumento dell’1% di vaccinazione è stata associata con l’aggiunta di 680 bambini con autismo.


Polemiche e frode Vaccinazioni dintorni

Il ricercatore capo, il Dr. Brian Hooker ha recentemente ottenuto i documenti che mostrano i dati su oltre 400.000 bambini nati tra il 1991 e il 1997, che è stata analizzata dal CDC. Questi documenti, secondo Hooker, dimostrano che nel 2000 i funzionari del CDC sono stati informati internamente dell’altissimo rischio di autismo, disturbo non organico disturbi del sonno e discorso come conseguenza dell’esposizione thimerosal.

Un record congressuale dal 1 maggio 2003 mostra chiaramente le informazioni dal proprio Vaccine Safety Datalink del CDC (VSD) che vi è un rischio molto elevato di autismo a seguito di vaccini contenenti thimerosal. Questo record congressuale è pubblico, e nonostante questo e la ricerca Hookers, il CDC continua a sostenere che non vi è alcuna relazione.

Hooker ha inoltre ottenuto un astratto che dice “aumento del rischio di disturbi neurologici dello sviluppo dopo l’elevata esposizione a vaccini contenenti thimerosal nel primo mese di vita.”  


Un altro dato per quanto riguarda le vaccinazioni ,proviene da Lucija Tomljenovic, PhD dal Dipartimento di Oftalmologia e Scienze Visive presso l’Università della British Columbia. Ha ottenuto documenti che provano, che  le autorità sanitarie, aziende farmaceutiche e produttori di vaccini, abbiano conosciuto i pericoli connessi con vaccini multipli, ma vengono trattenuti dalla conoscenza del pubblico al fine di mantenere l’ “immunità di gregge”.  

Come potete vedere, il collegamento vaccino- autismo è speculato al più alto livello della scienza, non solo da quelli ritenuti come “teorici della cospirazione.” Pensiamo che sia anche degno di nota ricordare che il deputato Bill Posey ha recentemente definito che dovrebbe essere esaminato il tutto.

Anche un documento della FDA porta in primo piano la preoccupazione per quanto riguarda l’autismo e vaccini.


 RIPORTIAMO UN INTERESSANTE VIDEO DI SEGUITO E LA RELATIVA FONTE DELL’ARTICOLO

https://www.youtube.com/watch?v=6S1-LgYyjQg

“Pubblicato il 07/set/2013

Why is there still a vaccine/autism controversy? Because families have been blocked from getting into a REAL court to prove that vaccines have caused their child’s autism. The Canary Party presents a video on the corrupt Vaccine Injury Compensation Program to show how the federal government and pharmaceutical companies continue to get away with claiming that vaccines don’t cause autism in the face of mounting evidence that they are doing just that in a growing number of children.

Fonte  http://www.wakingtimes.com/2014/06/05/children-receive-80-vaccinations-throughout-childhood-new-links-autism-found/

 



 

INOLTRE………

 

Dati sperimentali confermano sintomi autistici connessi all’esposizione dell’alluminio e acetaminofene (paracetamolo).                                              

DI SEGUITO LA FONTE..

http://www.mdpi.com/1099-4300/14/11/2227

 

L’autismo è una condizione caratterizzata da abilità cognitive e sociali deteriorate, associati alla funzione immunitaria compromessa. L’incidenza è in modo allarmante in aumento, ed i fattori ambientali sono sempre più sospettato a svolgere un ruolo.
Questo lavoro analizza i modelli di frequenza di parole nel registro Eventi avversi dei vaccini della banca dati “SISTEMA DI SEGNALAZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI AI VACCINI” (VAERS) del CDC negli Stati Uniti. I nostri risultati forniscono una forte evidenza a sostegno di un legame tra l’autismo e l’alluminio nei vaccini.
Una revisione della letteratura mostrando tossicità di alluminio nella fisiologia umana offre un un ulteriore supporto. Le segnalazioni di autismo nel VAERS sono aumentate costantemente alla fine del secolo scorso, durante un periodo in cui il mercurio è stato progressivamente eliminato, mentre l’adiuvante di alluminio carico era stato aumentato.
Utilizzando tecniche di rapporto di verosimiglianza standard, identifichiamo vari segni e sintomi che sono significativamente più frequenti nei rapporti di vaccino dopo il 2000, tra cui cellulite, convulsioni, depressione, stanchezza, dolore e morte, che sono anche significativamente associati con i vaccini contenenti alluminio.
Intendiamo che i bambini con diagnosi di autismo sono particolarmente vulnerabili ai metalli tossici come l’alluminio e il mercurio a causa di una insufficienza sierica di solfato ,e  di glutatione. Si osserva anche una forte correlazione tra autismo e il vaccino MPR (Morbillo, Parotite, Rosolia), che può essere parzialmente spiegata da una maggiore sensibilità all’acetaminofene (paracetamolo) somministrata per controllare la febbre.

ALTRA FONTE RIPORTATA DI SEGUITO

 

 

Share