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Vaccinazioni: reale rischio o beneficio? L’intervista al Dottor Miedico

Vaccini Informa ringrazia il Dottor Dario Miedico per il suo prezioso contributo in merito a questa scottante tematica. Ringraziamo per la Sua correttezza e professionalità, nella speranza che si faccia tesoro delle sue preziose risposte e considerazioni.

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Dottor DARIO MIEDICO

Medico legale, specializzato anche in igiene ed epidemiologia, medicina del lavoro.

Segue la questione delle vaccinazioni da oltre trent’anni ed ha seguito molte decine di cause ad esse correlate.
E’ tra i fondatori dal 1972 di Medicina Democratica, movimento di lotta per la salute e collabora con diverse associazioni di medici, avvocati e genitori che si battono per la libertà di vaccinazione e per la tutela dei bambini danneggiati

 

Video pubblicato il 10 marzo 2014

Di seguito L’intervento del Dottor Dario Miedico e della Dottoressa Gabriella Lesmo sul tema delle vaccinazioni e dell’abolizione dell’obbligo vaccinale per la Commissione regionale Sanità della Lombardia.

  • Alla luce delle recenti prese di posizione di alcune personalità a livello di governo, le quali hanno affermato che saranno attuate, o demandate all’ordine dei medici, misure repressive contro i sanitari che sconsigliano una profilassi vaccinale, qual è la sua posizione?

Sono assolutamente contrario a qualunque iniziativa repressiva o tendente a limitare la libertà di cura ad opera del medico di base.

Iniziative del genere non solo sono sbagliate ed antidemocratiche ma sono anche pericolosissime per la popolazione”.

 

  • Si è spesso affermato che i non vaccinati siano un pericolo per il resto della popolazione. Cosa ci può dire in merito?

“Questa affermazione è quantomeno assurda: chi si vaccina non dovrebbe avere di queste paure, a meno che non metta in dubbio l’efficacia di questa prassi, mentre chi non si vaccina evidentemente non le ha”.

 

  • Qual è la sua opinione in merito al mito della “Herd Immunity”; La vaccinazione dona una reale immunità? Quali sono i reali rischi?

“Studi scientifici portati avanti da diversi gruppi di ricerca e le stesse dichiarazioni di prestigiosi scienziati come la Dottoressa Tetyana Obukhanych  sfatano questo mito. Non vi è alcuna garanzia che i vaccini svolgano effettivamente la loro funzione, ma il rischio vero è che chi si è vaccinato si consideri immune anche quando in realtà potrebbe non esserlo”.

 

  • Ritiene possibile la trasmissione del virus a causa proprio della vaccinazione?

“È successo in passato (vedi vaccino Sabin orale attualmente sostituito) , ma non dimentichiamo il caso del virus Sirmian SV40, sospetto cancerogeno, scoperto nel vaccino antipolio solo dopo milioni di vaccinazioni eseguite”.

 

  • Le proposte di intensificazione delle vaccinazioni fanno riferimento alla presenza di nuovi focolai di patologie in qualche paese: difterite in Spagna e Polio in Ucraina;cosa può dirci in merito?

“Come una rondine non fa primavera un caso non può essere considerato né focolaio né epidemia. Questi casi andrebbero comunque sempre verificati. Il sito del Ministero riferisce che l’ultimo caso di difterite in Italia risale al 1991 ma posso assicurare, perché l’ho seguito personalmente in qualità di medico legale, che non si è trattato di difterite, mentre l’ultimo caso ufficialmente accertato di Polio è del 1982″.

 

  • Soffermandoci sui danni relativi alle vaccinazioni, quale tra queste è più temibile?

“Le vaccinazioni sono un atto sanitario, che come qualsiasi altro può portare effetti benefici ma espone anche a possibili reazioni avverse.

Per questo va valutato il rapporto tra rischi e benefici, che col mutare delle condizioni ambientali, igieniche, individuali e di effettivo rischio di contrarre la patologia per la quale si viene vaccinati, può far propendere a volte per una scelta, a volte per l’altra.

La situazione italiana di oltre 40 anni fa, ad esempio, non è minimamente paragonabile con quella attuale, e ciò dovrebbe comportare almeno una adeguata revisione del calendario vaccinale, che oltretutto è completamente difforme rispetto alla maggioranza dei paesi europei.

Le vaccinazioni comunque, una volta verificatane la necessità, andrebbero eseguite in condizioni di assoluta sicurezza, dopo aver controllato tramite specifiche indagini la mancanza di controindicazioni, riducendone il numero per inoculazione e ad una età più avanzata.

Nelle condizioni attuali, praticate senza esami preventivi, in dosi uguali per tutti, inoculando fino a sette vaccini contemporaneamente e ad un’età (a volte neppure tre mesi di vita) nella quale il peso del bambino è assolutamente inferiore a qualsiasi standard considerato valido per un adulto, e per di più con l’utilizzo di adiuvanti a loro volta molto pericolosi, possono portare a reazioni avverse anche gravi e gravissime, che si possono verificare portando danni al sistema immunitario, all’encefalo, al sistema nervoso, tutti con ulteriori possibili complicanze sia cognitive che agli altri organi“.  

 

  • Esistono i danneggiati da vaccino?

“I danneggiati da vaccino esistono, ed esiste una specifica legge dello Stato, la 210/92 che prevede un indennizzo per coloro che ne sono vittime.

Una casistica in merito, però, non viene raccolta, poiché l’indicazione di segnalare i casi di reazione avversa non viene rispettata, gli stessi casi vengono in primis ignorati o negati dagli stessi medici e la stessa scienza medica riconosce che ogni dato in merito sia ampiamente sottostimato”.

 

  • Sono possibili danni prodotti dal vaccino a causa delle caratteristiche fisiche del soggetto vaccinato. Quali sono i soggetti che non possono assolutamente sottoporsi ad una profilassi vaccinale?

Una specifica Circolare del Ministero elenca una serie di situazioni patologiche di fronte alle quali viene sconsigliata ogni forma di vaccinazione.

Il vero problema è che non solo quella lista è largamente incompleta, ma soprattutto senza analisi preventive specifiche per ogni soggetto non si è in grado di sapere se quelle patologie non sono già in incubazione o potenzialmente presenti, ad esempio per predisposizioni genetiche”.

 

  • Sostanze contenute nei vaccini; cosa sono e perché sono considerate pericolose?

“In passato nei vaccini l’adiuvante più utilizzato era il  Thimerosal, contenente mercurio.

Dopo centinaia di cause avanzate da famiglie di minori vaccinati e colpiti da reazioni avverse questo è stato parzialmente eliminato, ma sono stati introdotti altri elementi quali formaldeide, squalene, alluminio, tutti tossici ed in quantità esagerate rispetto al peso corporeo dei soggetti destinati a riceverle.

Non entro nel merito della loro cancerogenicità ma sicuramente la loro tossicità è dimostrata”.

 

  • Come mai si continua a negare l’esistenza di studi che confermano la pericolosità di alcune vaccinazioni?

“Negarne l’esistenza è impossibile, esistono, sono presenti nelle banche dati di rilievo internazionale, portano il nome ed il cognome degli scienziati che le hanno pubblicate.

In realtà è un dato certo che sono minoritarie rispetto alle pubblicazioni che invece sostengono l’innocuità o la non afferenza dei vaccini con alcune patologie.

Questo è comprensibile sia se si tiene conto del fatto che la ricerca ha progressivamente perduto la sua autonomia a favore di finanziamenti che solitamente arrivano proprio dalle industrie farmaceutiche, sia tenendo conto che della maggior parte di queste gravi patologie la scienza medica non è ancora riuscita a individuare l’esatta eziologia”.

 

  • Parliamo di prevenzione e del principio di cautela.  Quale l’età migliore per vaccinare un bambino? Condivide la necessità di esami prevaccinali? Quali sono e quali consiglia, sempre a proposito di una corretta anamnesi preventiva? Nel caso di una corretta anamnesi familiare invece quali malattie giudica importanti e rilevanti nei confronti del soggetto da vaccinare?

“Non esistono indicazioni di carattere generale che vadano bene per qualunque situazione.

Se una coppia di genitori decide di optare per la vaccinazione, eseguirà quelle che a suo giudizio possono rappresentare il maggior pericolo, considerando anche l’età del piccolo e fornirà al medico vaccinatore tutti gli elementi necessari per una corretta anamnesi sia individuale che familiare.

Sicuramente una serie di test potrà fornire indicazioni sia relativamente ad una situazione anticorpale già maturata sia rispetto ad eventuali controindicazioni non individuabili altrimenti.

A mio giudizio più si va avanti con l’età minori sono i rischi di reazione avversa”.

 

  • Quanto hanno inciso le vaccinazioni nell’eradicazione di alcune patologie  o quantomeno nella loro sensibile riduzione?

Ritengo che la disponibilità di acqua potabile, una sufficiente alimentazione, l’uso di fognature e di abitazioni adeguate ecc. ecc. siano le reali condizioni che hanno di fatto debellato la maggioranza delle malattie infettive.

Le vaccinazioni hanno sicuramente avuto un ruolo, come ad esempio gli antibiotici (non per questo avrebbe senso l’obbligo di utilizzo di questi ultimi per “prevenire” tonsilliti ed influenze).

Oggi, anche quando alcune di esse si manifestano o si dovessero manifestare, la capacità di un immediato isolamento, le terapie sempre aggiornate e una eventuale immunizzazione del gruppo di contatto possono essere giudicate sufficienti ad affrontarle”.

 

  • Andrew Wakefield e le sue affermazioni. I giornali, ma anche le affermazioni degli esponenti del Ministero richiamano il caso Wakefield, sostenendo che le paure di chi si oppone alla vaccinazione nascono dal caso di uno studio pubblicato su Lancet ma in seguito smentito dallo stesso autore. Cosa è successo veramente?

“Bisogna ricordare che il Dr. Wakefield insieme al Dr. Smith pubblicò i risultati di uno studio che correlava l’autismo alla vaccinazione anti MMR, che in seguito venne giudicato falso e con vizi nella costruzione dello studio stesso.

Il Dr. Wakefield, in seguito alla successiva espulsione dall’Ordine dei Medici inglesi, preferì trasferirsi a proseguire la sua attività negli USA, mentre il coestensore si appellò, vinse la causa e venne reintegrato nel suo ruolo.

Ma più che quello studio, al quale non ha senso fare riferimento, oggi ci si riferisce a quelli di altri scienziati i quali, come Il Dr. Steve Walker e colleghi, dimostrano la presenza di variazioni molecolari nei tessuti intestinali dei bambini con diagnosi di autismo.

Anche la Dottoressa Theresa Deisher afferma che  l’autismo troverebbe correlazione con i frammenti di DNA umano contenuto nei vaccini.

Queste ricerche dovranno essere sviluppate e solo successivamente si potranno esprimere pareri più adeguati”.

 

  • Ma a suo parere le malattie infettive, possono essere davvero debellate?

Si, e lo dimostra la storia dell’uomo e della medicina.

Basta pensare a malattie terribili come la Peste, la Lebbra, Il Vaiolo, ma anche la Malaria ed il Colera in Italia, scomparse senza che per alcune di esse sia mai stato utilizzato un vaccino”.

 

  • Ma cosa significa debellate? Che non esistono più?

“No, la maggioranza delle malattie infettive esistono ancora, ma l’importante è avere la capacità di tenere sotto controllo eventuali casi sporadici per impedire che i singoli casi possano trasformarsi in vere epidemie”.

 

  • In conclusione secondo lei attualmente i vaccini sono da considerare superati?

“No, i vaccini rappresentano una profilassi sanitaria importante, ma devono essere utilizzati esclusivamente per casi individuali, individuati come a rischio, ad esempio per viaggiatori che si recano all’estero in zone dove alcune patologie gravi sono tutt’ora presenti o per operatori sanitari costretti ad intervenire su malattie infettive estremamente contagiose, o di massa ma solo in presenza di reali rischi di epidemie e quando le stesse non fossero altrimenti contrastabili”.

 

studi

CORRELATI E RIFERIMENTI

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Il primo vaccino: cosa consiglia il Centers for Disease Control and Prevention?

Il primo vaccino del mio bambino; cosa consiglia il Center for Disease control?

mamma-figlio

  • Per quali malattie vacciniamo?
  • Quali sono i vaccini obbligatori?
  • Cos’è il consenso informato?
  • Come siamo sicuri che il nostro bimbo non abbia possibili reazioni dopo?

E’ giusto avere risposta a tutte queste lecite domande.Oramai con gli studi tradotti abbiamo capito una cosa importantissima;le malattie sono state debellate non dai vaccini ma da tutt’altre condizioni presenti in quel momento e a dirlo sono grafici e studi reali .

Su queste malattie ne sono state raccontate di ogni e ancora non si è capita -volutamente- la differenza tra VACCINAZIONE e IMMUNIZZAZIONE.

Questi due termini sono diversi e raccontano due stati e condizioni diverse,è bene saperlo.Vaccinare non significa immunizzare e di seguito leggeremo direttamente la traduzione delle affermazioni e consigli dell’Ente CDC in merito alla prima vaccinazione,cosa bisogna sapere PRIMA.

Ricordiamo intanto facendo qualche passo indietro alcune informazioni di base…

A proposito di tabelle e grafici


 

IL 92% DEL TASSO DI MORTE SI E’ RIDOTTO PRIMA DELL’INTRODUZIONE DEL VACCINO DTP

1a


Il numero effettivo di morti dal momento dell’introduzione del vaccino DTP era di circa 1.200 e non i 5.000 e 10.000 varie volte citati.

Un punto ulteriormente importante da notare è la riduzione della mortalità (per pertosse) ogni anno, a prescindere dall’introduzione di questo vaccino.Guardando i grafici evince questa realtà,l’introduzione del vaccino,non ha portato a nessuna tendenza al ribasso,questo fenomeno era fortunatamente iniziato prima.

Un’altra serie di dati a partire dall’inizio del 20° secolo, mostrano la mancata riduzione di mortalità dei vaccini ancora più drammaticamente. Qui si può vedere che il tasso di mortalità era sceso di oltre il 98%prima dell’uso nazionale della vaccinazione DTP nel 1950.


 

IL TASSO DI MORTALITA’ ERA SCESO OLTRE IL 98% PRIMA DELL’USO DEL VACCINO DTP 

1b


l’Inghilterra iniziò con il mantenere le statistiche nel 1838 (62 anni prima erano state riunite le statistiche ufficiali statunitensi). Guardando questi dati, possiamo notare, che il tasso di mortalità per le malattie infettive era alto nel corso del 1800 ed è diminuito dalla metà del 1800 alla metà del 1900 arrivando quasi a zero. Guardando i dati di mortalità per pertosse in Inghilterra, i decessi sono diminuiti di oltre il 99% prima di qualsiasi vaccino.


 

I DECESSI DIMINUIRONO DI OLTRE IL 99% PRIMA DELL’INTRODUZIONE IN INGHILTERRA DI QUALSIASI VACCINO 

1c

Nel caso del morbillo, vediamo una riduzione del tasso di mortalità di quasi il 100 %

1d

I tassi di mortalità sono diminuiti prima della vaccinazione. Nel caso della scarlattina e di altre malattie infettive, i decessi sono diminuiti quasi a zero, senza alcuna vaccinazione su larga scala.

1cc

Purtroppo, queste credenze errate, hanno da sempre portato a fidarsi della vaccinazione, credendo a tutto ciò che ci viene da sempre propinato,non chiedendo e non visionando mai dati,grafici o tabelle come queste.

  • Da sempre si crede nella virtù della vaccinazione,la quale ha debellato le malattie,senza riflettere su altri fattori,che in realtà hanno causato la mortalità a diminuire.
  • Questi fattori sono l’igiene, i servizi igienico-sanitari, la nutrizione, il diritto del lavoro,l’ elettricità, la clorazione, la refrigerazione, la pastorizzazione, e molti altri aspetti che oggi generalmente diamo per scontati come parte della vita moderna.
  • Il miglioramento del tasso della mortalità aveva molto poco a che fare con la medicina.
  • Un rapporto 1977 ha stimato che, nel migliore dei casi, circa il 3% del declino della mortalità per malattie infettive potrebbe essere attribuito alle cure mediche moderne.
  • fonte   Cosa non conosciamo?

Cosa non viene detto inoltre sulla diffusione delle malattie e i soggetti vaccinati?

I funzionari della sanità pubblica conoscono il vero: i soggetti vaccinati di recente sono “causa” di diffusione delle malattie.

ULTIMAMENTE I MEDIA E I GIORNALI HANNO INIZIATO UNA VERA E PROPRIA CACCIA ALLE STREGHE AFFERMANDO CHE IL CALO DELLE VACCINAZIONI E I NON VACCINATI, SIANO RESPONSABILI DELLA DIFFUSIONE DI PATOLOGIE PER LE QUALI TANTO SI E’ LOTTATO PER L’ERADICAZIONE.

Di seguito il link della notizia tradotta e riportata dal  GLOBE NEWSWIRE (Washington).

Per rispondere a tutte le domande iniziali,poniamo di seguito i link di accesso ad una lettura che serivirà a chiarire da ogni angolazione questo vasto argomento.

Malattie e relativi vaccini

  • Approfondimenti e Aggiornamenti con fonti e allegati La malattia “POLIOMELITE” La poliomielite è una malattia infettiva causata da tre diversi virus (poliovirus 1, 2 e 3) che sono capaci di rimanere attivi nell’ambiente anche per anni dopo la loro espulsione dall’individuo infetto…
  • Malattie e relativi vaccini

QUALI SONO I TEST DA EFFETTUARE PRIMA DI VACCINARE? ESISTONO? IN COSA CONSISTONO? POSSONO FARSI ANCHE DOPO IL VACCINO?

  • Il problema dei test di laboratorio prima e dopo unavaccinazione pediatrica è un problema serio e spesso ricevo richieste di questo tipo da parte dei genitori che sono incerti se vaccinare o meno i loro figli e, per avere elementi più precisi per decidere, vorrebbero sottoporre i loro figli a dei test ematochimici allo scopo di conoscere, come sarebbe logico e giusto, le loro condizioni metaboliche e immunitarie.
  • Test di Laboratorio/anamnesi/screening prevaccinale

Cosa sappiamo realmente sul CONSENSO INFORMATO?

  • Cosa realmente sappiamo del Consenso Informato? .Veniamo realmente messi a conoscenza di tutte le informazioni disponibili sulla nostra salute ? Il Medico deve informare sempre il paziente ad esempio sull’effetto di un farmaco,sui suoi effetti collaterali, su una terapia,tutto insomma; Non farlo costituisce REATO..
  • Il Consenso Informato
  • SEZIONE “LEGGI E DECRETI”

Vaccini “Obbligatori e Facoltativi”

  • QUALI SONO I VACCINI OBBLIGATORI E I FACOLTATIVI?   I vaccini obbligatori in Italia sono solo Difterite, Tetano, Polio ed Epatite B, ad esclusione del Veneto che ha eliminato l’obbligo dal 2008. Il vaccino esavalente contiene anche: anti-Haemophilus tipo b (Hib) coniugato e antipertossico (componenti acellulari). Solo in Veneto è stato eliminato l’obbligo dal 2008..
  • QUALI SONO I VACCINI OBBLIGATORI E I FACOLTATIVI?
  • Una sezione dedicata interamente all’argomento
  • https://vacciniinforma.it/?cat=4

Tornando a ciò che dichiara il CDC  “queste malattie sono molto meno comuni di quelli di una volta”.

Ne siamo proprio sicuri? Ovviamente un Organo così importante non potrebbe sconsigliare la vaccinazione; egli deve continuare a seguire  il protocollo standard,consigliando la vaccinazione,ovvero;

  •  I VACCINI CONSIGLIATI SONO:
Vaccino Numero di dosi Età consigliata Altre informazioni
DTaP (difterite, tetano, pertosse) 5 2 mesi, 4 mesi, 6 mesi, 15-18 mesi, 4-6 anni Alcuni bambini non dovrebbero ricevere il vaccino della pertosse. Questi bambini possono ottenere un vaccino chiamato DT (difterite e tetano).
Epatite B 3 Nascita, 1-2 mesi, 6-18 mesi
Polio 4 2 mesi, 4 mesi, 6-18 mesi, 4-6 anni
Hib (Haemophilus influenzae tipo b) 3 o 4 2 mesi, 4 mesi, (6 mesi), 12-15 mesi
PCV13 (pneumococco) 4 2 mesi, 4 mesi, 6 mesi, 12-15 mesi

L’operatore sanitario potrebbe offrire alcuni di questi vaccini come “vaccini combinati” (diversi vaccini somministrati nella stessa dose).

Alcuni bambini non dovrebbero avere alcun vaccino!

  • Un bambino che non è in ottimale stato di salute,non può essere vaccinato.
  • Un bambino che ha avuto una reazione allergica dopo la somministrazione di un vaccino non dovrebbe ottenere alcuna vaccinazione in seguito.
  • Un bambino che ha una grave allergia ad una sostanza contenuta nei vaccini, ovviamente non dovrebbe essere vaccinato. Alcuni di questi vaccini contengono neomicina, streptomicina, lievito, lattosio, saccarosio, o lattice.

    ***OSSERVAZIONI***SE QUESTE AFFERMAZIONI ESISTONO, SONO DATI DI FATTO.

    PARTIAMO DAL PRESUPPOSTO CHE I DANNEGGIATI ESISTONO E CHE NON SONO UNO SU UN MILIONE.I DATI SONO DIVERSI E MOLTISSIMI PROFESSIONISTI STANNO PRENDENDO COSCIENZA SU QUESTO ARGOMENTO.

Come conosciamo la situazione completa dello stato di salute dei nostri figli (patologie/allergie esistenti etc) senza effettuare una corretta anamnesi?

COME FACCIAMO A CONOSCERE LE EVENTUALI ALLERGIE -SE PRESENTI- SENZA EFFETTUARE DEI TEST DI LABORATORIO PRIMA? COME MAI IL PEDIATRA NON METTE A CONOSCENZA NOI GENITORI DI QUESTE IMPORTANTI QUESTIONI?

domandarsi


 

Il CDC CONSIGLIA la massima attenzione:

  • Vaccino DTaP , se il vostro bambino ha avuto una delle seguenti reazioni dopo una precedente dose di vaccino.
  • Una danno al cervello o una malattia del sistema nervoso entro 7 giorni.
  • Pianto inconsolabile per 3 ore o più.
  • Un collasso,o crisi epilettiche,spasmi.
  • Febbre di oltre i 39.
  • Vaccino antipolio ,se il vostro bambino ha una grave allergia alla neomicina, streptomicina o polimixina B.
  • Vaccino contro l’epatite B , se il vostro bambino ha una grave allergia al lievito.
  • Vaccino PCV13 , se il vostro bambino ha una grave allergia al lievito.

(fonte    .http://www.cdc.gov/vaccines/hcp/vis/vis-statements/multi.html)


I rischi di una reazione al vaccino, non sono bassi. Ricordiamo che i Vaccini sono Farmaci e come tali,possono causare dei danni e degli effetti indesiderati.

Altri vaccini per l’infanzia sono stati associati a questi problemi aggiuntivi:

  • DTaP Vaccino
    • Febbre alta.
    • Stanchezza o scarso appetito (fino a 1 bambino su 10); vomito (fino a 1 bambino in 50); gonfiore del tutto il braccio o la gamba per 1-7 giorni (fino a 1 bambino in 30) – di solito dopo il 4 ° o 5 ° dose.
    • Non smettere di piangere per 3 ore o più (fino a 1 bambino su 1.000); febbre oltre i 39° (1 bambino su 16.000).
    • Gravi problemi: convulsioni lungo termine, coma,e danni permanenti al cervello sono stati riportati a seguito della  vaccinazione DTaP.

  • Vaccino pneumococcico
    • Perdita di Sonno o perdita di appetito (circa 1 bambino su 2 o 3);
    • Febbre alta e problemi vari(circa 1 bambino su 20).

Reazioni che potrebbero accadere dopo qualsiasi vaccino:

  • Svenimenti brevi possono accadere dopo ogni procedura medica, tra cui una vaccinazione. Seduti o sdraiati per circa 15 minuti può aiutare a prevenire svenimenti, e le lesioni causate da una caduta.
  • Grave dolore alla spalla e una ridotta gamma di movimento nel braccio in cui si vaccina,può accadere,dopo una vaccinazione,ma dovrebbe essere raro.
  • Gravi reazioni allergiche di un vaccino: se si dovessero verificarsi, sarebbe solitamente entro pochi minuti ad alcune ore dopo la vaccinazione.

“Come con qualsiasi medicinale, c’è una possibilità molto remota di un vaccino che causa un grave infortunio o morte”.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito web di CDC Vaccine Safety .

In caso di Reazione,Cosa si dovrebbe fare?
  • Se accade una qualsiasi reazione, successiva alla vaccinazione,si chiama immediatamente il pronto soccorso. In caso contrario, chiamare il medico.
  • In seguito, la reazione deve essere segnalato al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS). Il medico potrebbe presentare questa relazione, o si può fare da soli attraverso il sito web VAERSExternal Icon Sito Web , o chiamando 1-800-822-7967.

Il VAERS non dà consigli medici.

Ricordiamo lo stesso procedimento in Italia attraverso segnalazione al sistema di FARMACOVIGILANZA.


  • The National Vaccine Injury Compensation Program

Il National Vaccine Injury Compensation Program (VICP) è un programma federale creato per compensare le persone danneggiate da vaccini.


 ASTRATTO DAL SITO CDC

” Any vaccine can cause side effects”

Cosa vuol dire?

“Ogni vaccino può causare effetti indesiderati”; di seguito il testo e la fonte.

Any vaccine can cause side effects. For the most part these are minor (for example, a sore arm or low-grade fever) and go away within a few days. Listed below are vaccines licensed in the United States and side effects that have been associated with each of them. This information is copied directly from CDC’s Vaccine Information Statements, which in turn are derived from the Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP) recommendations for each vaccine….

http://www.cdc.gov/vaccines/vac-gen/side-effects.htm


 

CONTINUIAMO A RACCONTARCI LA FAVOLA DELL’OMISSIONE DELLA REALTA’.

TUTTO VIENE SEMPRE NEGATO,OMESSO,TACIUTO.

SE ESISTE UN SISTEMA DI SEGNALAZIONE DI REAZIONI AVVERSE,SE QUESTO è STATO CREATO E CONCEPITO,VUOL DIRE CHE PURTROPPO LE REAZIONI AVVERSE CI SONO ,CI SONO STATE E CI SARANNO E CHE TALI NON SONO UNA SU UN MILIONE.

I DATI DICONO DIVERSAMENTE,BASTI GUARDARE L’AUMENTO DEI TASSI DELL’AUTISMO.

A TUTTO C’E’ UNA RISPOSTA,BASTA SAPERE DOVE GUARDARE.


 

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Quando sospettare un danno da vaccino

Quando sospettare un danno da vaccino in un bambino piccolo?

vaccinazioni pediatriche
Quando sospettare un danno da vaccino in un bambino piccolo?
La parola al dr.Gava
Ricevo quotidianamente decine di email di genitori che chiedono consigli su come comportarsi con i loro figli che hanno avuto disturbi o patologie gravi dopo le vaccinazioni pediatriche. Purtroppo, io non sono assolutamente in grado di rispondere a tutti, anche se mi rendo conto che un bambino con danno da vaccino dovrebbe essere curato quanto prima per evitare che il danno si instauri irreversibilmente in lui alterando in particolare le sue capacità e le sue future potenzialità neuro-psichiche.

 

Ora vorrei accennare molto brevemente quando bisogna sospettare un danno vaccinale in un neonato o comunque in un bambino piccolo. A tale riguardo ricordo che i danni da vaccino hanno praticamente sempre le seguenti caratteristiche:

– Il bambino presenta una debolezza psico-fisica precedente (più il bambino è piccolo e più è a rischio di danno vaccinale; quando invece il bambino viene lasciato crescere e maturare, il rischio di danno vaccinale si riduce, anche se non scompare del tutto).

– Il vaccino slatentizza la debolezza soggettiva di ogni bambino agendo prevalentemente sul sistema immunitario e su tutti gli apparati strettamente collegati con questo: sistema nervoso centrale e periferico, apparato gastro-enterico, apparato respiratorio e apparato cutaneo (sono comunque possibili praticamente quasi tutte le patologie pediatriche, perché il sistema immunitario è alla base di qualsiasi processo flogistico e la flogosi è alla base di qualsiasi patologia, specialmente in un bambino piccolo).

– La latenza con cui il vaccino induce un danno visibile da parte dei genitori o dei medici varia da pochi giorni a circa 1-2 mesi e dipende dall’intensità dell’alterazione immunitaria, dalla maturità tessutale (o anche età anagrafica) del bambino, dalle predisposizioni genetiche, da come si è svolta la gravidanza e specialmente il parto, dai trattamenti farmacologici assunti (specie quelli con antibiotici e corticosteroidi), dalla correttezza nutrizionale dell’alimentazione assunta dal bambino e dalla madre durante la gravidanza e dopo il parto in caso di allattamento al seno, dalle malattie avute (specie virali) sia dal bambino che dalla madre durante la gravidanza e in particolare dal numero dei vaccini ricevuti e dall’età in cui sono stati somministrati.
– Il danno da vaccino è quasi sempre aspecifico e difficilmente inquadrabile dalle nostre attuali conoscenze, almeno nei primi 1-2 anni della sua manifestazione (in un tempo successivo il danno diventerà sempre più grave e quindi evidente, ma molto raramente permetterà che i medici diagnostichino con certezza il fattore eziologico che lo ha determinato, … anche perché i vaccini non vengono quasi mai presi in considerazione). – Il danno vaccinale in genere non risponde ai trattamenti farmacologici di routine (e se risponde, risponde parzialmente e richiede dosaggi elevati e in genere trattamenti farmacologici multipli).

– Il danno da vaccino raramente manifesta grandi alterazioni ematochimiche tra gli esami che comunemente vengono eseguiti e comunque non fornisce facili interpretazioni dei referti ematologici alla luce delle nostre attuali conoscenze fisiopatologiche.

A livello della diagnosi laboratoristica, il danno da vaccino va indagato con vari esami che possiamo suddividere in esami di primo e secondo livello.

Tra gli esami di primo livello, e quindi quelli più comuni e che dovrebbero essere eseguiti anche prima della vaccinazione, ricordiamo in particolare: – Esame emocromocitometrico con formula leucocitaria – VES, PCR, elettroforesi proteica – Sideremia, ferritina, glicemia, lipemia, creatinina – Fosfatasi alcalina, CPK, LDH, GGT, transaminasi, vitamina D3 – Elettroliti plasmatici (sodio, potassio, magnesio, calcio e fosforo inorganico) – Dosaggio delle immunoglobuline (IgG, IgA, IgM, IgE) – TSH, T3, T4 – Esame completo delle urine – Tipizzazione linfocitaria – Tipizzazione tessutale HLA di classe I e II – Test di intolleranza alimentare (RAST-test) – Mineralogramma del capello.

Tra gli esami di secondo livello, che dovrebbero essere eseguiti sempre quando c’è un danno vaccinale anche solo leggermente sospetto, ricordiamo in particolare:

– Valutazione dello stress ossidativo: dosaggio plasmatico del glutatione ridotto e ossidato e misura del loro rapporto (GSH/GSSG), dosaggio degli F2-isoprostani urinari, neopterina urinaria (espressione di iperattivazione immunitaria)

– Valutazione dello stress cellulare: dosaggio plasmatico del DNA cellulare libero – Valutazione del danno genomico: dosaggio della la 8-idrossi 2-deossiguanosina urinaria (8-OHdG)
– Valutazione del danno del sistema nervoso centrale: dosaggio del criptopirrolo urinario e dell’istamina plasmatica

– Valutazione delle porfirine urinarie (uroporfirine e coproporfirine), che possono essere espressione di danno farmacologico, intossicazione di metalli tossici o di sostanze chimiche tossiche, disordini genetici, iponutrizione, patologie epatiche, stress ossidativo

– Valutazione di un danno metabolico: aminoacidi plasmatici (compresa l’omocisteina) e urinari, istamina plasmatica, acidi organici e acido orotico urinario

– Valutazione della capacità di detossificazione: dosaggio della glutatione S-transferasi – Dosaggio plasmatico delle vitamine antiossidanti: vitamina A, C, E (queste vitamine rappresentano un sistema antiossidante alternativo o parallelo al sistema che vede impegnato il glutatione)

– Dosaggio plasmatico delle IgM e IgG verso i principali virus (Cytomegalovirus, Epstein-Barr virus, Varicella-Zoster virus, Herpes Simplex virus) – Dosaggio plasmatico degli anticorpi verso i virus vaccinali (epatite B, poliovirus, morbillo, parotite, rosolia) e verso i batteri vaccinali (difterite, tetano, pertosse) assunti.

Alcuni esami del secondo livello possono non essere eseguiti dai comuni laboratori convenzionati con il nostro Servizio Sanitario e allora consiglio di contattare il laboratorio FLEMING di Brescia facendosi però fare prima un preventivo di spesa perché alcuni esami potrebbero essere costosi (questo laboratorio, che appartiene ad una catena europea di laboratori molto specialistici, prevede anche l’invio del sangue con corriere in modo da non doversi recare a Brescia, ma prevede pure la collaborazione con moltissimi comuni laboratori di analisi mediche presenti nelle nostre città che eseguono il prelievo e lo spediscono poi al Fleming di Brescia).

Ricordo però che, invece di eseguire a tappeto molti esami, una adeguata visita medica e un approccio rigidamente personalizzato è indispensabile per un vantaggioso percorso diagnostico e terapeutico. Non sono molti i medici che hanno la competenza, la pazienza e la cultura sufficienti per agire in questo modo, ma i medici omeopati, specialmente di approccio unicista, sono certamente quelli che meglio di tutti hanno gli strumenti e le conoscenze appropriate per conseguire i risultati auspicati.

 

http://www.informasalus.it/it/articoli/quando-sospettare-danno-vaccino-bambino.php
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