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Come produrre vaccini su misura in una settimana: “Modificare l’RNA

Produrre vaccini su misura in una settimana? Tutto è possibile.

Condividiamo l’articolo di “Le Scienze”, ponendo qualche osservazione in merito.

La maggior parte dei vaccini tradizionali consiste in una forma inattivata di un virus  (VALE ANCHE PER L’MPR O PER IL SABIN???) o di un altro agente patogeno, ma la loro produzione solitamente richiede molto tempo. Altri vaccini utilizzano solo alcune proteine normalmente prodotte dal microrganismo da cui ci si vuole proteggere, ma dato che non sempre inducono una risposta immunitaria forte, per potenziarne l’azione si possono aggiungere alcuni prodotti chimici (i cosiddetti adiuvanti), che però possono indurre reazioni avverse (è INNEGABILE).

La nuova tecnica prevede invece l’inserimento di filamenti di RNA mesaggero all’interno di particolari nanoparticelle (molecole ramificate note come dendrimeri). Questi filamenti possono essere progettati per codificare per qualsiasi proteina virale, batterica o parassitaria. Una volta che le nanoparticelle hanno consegnato l’RNA all’interno delle cellule, queste iniziano a produrre molte copie della proteina codificata, provocando una reazione immunitaria più forte rispetto ai vaccini che forniscono direttamente la proteina.

Nei test sui topi (QUALI?) realizzati con proteine caratteristiche dell’agente patogeno di Ebola, dell’influenza H1N1 e della toxoplasmosi, la risposta immunitaria degli animali è stata tale da proteggerli dall’infezione.

L’idea di usare molecole di RNA messaggero come vaccini risale a una trentina di anni fa, ma finora si era scontrata con la difficoltà di trovare un modo sicuro ed efficace per liberarle all’interno delle cellule. I dendrimeri ora sfruttati dai ricercatori possono essere dotati di una carica positiva temporanea che permette loro di legarsi all’RNA, che è dotato di carica negativa, e formare un complesso grande più o meno come un virus. Ciò consente alle particelle di entrare nelle cellule sfruttando le stesse proteine di superficie usate dai virus. Una volta dentro la cellule il dendrimero perde la sua carica e libera l’RNA.

I ricercatori ritengono che questi vaccini a RNA – che non hanno suscitato reazioni infiammatorie avverse(SECONDO QUALI PROVE?)  siano più sicuri dei vaccini a DNA  (AMMISSIONE RILEVANTE ), perché, a differenza del DNA, l’RNA non può essere integrato nel genoma dell’ospite e causare mutazioni.

Un ulteriore vantaggio di questi vaccini è quello di poter essere prodotti in tempi molto rapidi una volta che si disponga dell’RNA o del DNA di una proteina caratteristica dell’agente patogeno: “In genere un vaccino diventa disponibile molto tempo dopo che l’epidemia è finita”, dice Chahal. “Con questi vaccini si potrebbe invece intervenire già nel corso dell’epidemia”.

I ricercatori, stanno anche studiando la possibilità di adattare la nuova tecnica allo sviluppo di vaccini contro il cancro.

 

ARTICOLO ORIGINALE

http://www.pnas.org/content/early/2016/06/30/1600299113

http://www.lescienze.it/news/2016/07/06/news/vaccini_su_misura_nanopparticelle_rna_produzione_rapida-3151487/

***Osservazioni**

 

1) Innanzitutto ricordiamo che un agente infettivo attenuato,  è ancora capace di replicarsi, anche se entro certi limiti, in modo da mimare una vera e propria infezione. L’agente infettivo attenuato si ottiene favorendone la crescita in linee cellulari (virus) o terreni di coltura (batteri), in modo da ridurre la sua capacità di crescita nelle cellule umane. Il principale problema di questo tipo di vaccini è che l’attenuazione può non essere stabile, quindi i microrganismi potrebbero ritornare ad essere virulenti.

I vaccini per il morbillo,parotite,rosolia,la polio e la febbre gialla sono costituiti da virus  vivi e attenuati. Non a caso parliamo di MMR/MPR – MPVR e della loro correlazione con l’autismo.

2) Ricordiamo quanto la cura del Cancro sia stata ostacolata da tutta la comunità scientifica a partire dai primi del novecento. Ricordiamo che lo stesso PAULING venne estromesso dalla Commissione OTA per le sue ricerche in merito alla cura definitiva per la malattia dello scorbuto. (Intera sezione dedicata https://vacciniinforma.it/?s=CANCRO)

3) -“una tecnica di preparazione dei vaccini valida per qualsiasi tipo di patogeno – messa a punto da un gruppo di ricercatori del David H. Koch Institute del MIT”. 

Istituto per la Ricerca sul Cancro Integrativa del MIT? Chi sono i fondatori? Ci sono degli interessi in ballo? A NOI RISULTA DI SI

  • https://ki.mit.edu/  (consigliamo ai gentili utenti di salvare su pc le documentazioni che andremo a condividere.
    http://www.kochind.com/files/fall2011philanthropymarket-basedman.pdf

4) IL RUOLO DEGLI ADIUVANTI CONTENUTI NEI VACCINI E ANCOR PIU’ IMPORTANTE,QUELLO DEGLI ACIDI NUCLEICI E LE PROBLEMATICHE DERIVATE DA ESSI.

Un esperto ci risponde:

“Sono convinto che anche lo stesso autismo, non trovi la sua causa principale negli adiuvanti ma nelle sequenze di acidi nucleici di cui i vaccini sono pieni;
il sistema immunitario identifica queste sequenze come un nemico da distruggere.
Peccato che queste sequenze vengano integrate nel genoma del soggetto quindi cosa fa il sistema immunitario? si auto-attacca.

Inoltre il dna inserito nei vaccini può stimolare il “risveglio” di quello che viene chiamato dna “muto” o “opportunista” del quale sappiamo molto poco, se non che sia meglio non “toccarlo”.

Consigliamo vivamente di leggere la teoria della selezione clonale di Burnet e anche gli studi di Niels Kay Jerne, entrambi Nobel per la Medicina.

“Nel caso dei bambini autistici ad esempio,sarebbe interessante osservare le immunoglobuline totali.
Quasi certamente saranno tutte fuori range.
L’ aumento di anticorpi dovuti all’iperstimolazione dei linfociti B indotto dal vaccino è la base delle reazioni autoimmuni (che derivano a loro volta proprio dall’interferenza sul genoma dell’ospite degli acidi nucleici esogeni presenti nei vaccini). Quindi è tutto collegato”.

Ringraziamo per le delucidazioni l’esperto PhD  e ricordiamo la teoria della selezione clonale.

p.s Ricordiamo che il Disturbo dello spettro autistico (ASD) rappresenta una minaccia pandemica per lo sviluppo del bambino; con i dati attuali del CDC si stima che l’ASD colpisce oltre il 2% dei maschi americani in età scolare ( CDC Developmental Disabilities rete di monitoraggio di sorveglianza) .
L’ASD potrebbe essere e far parte di un gruppo eterogeneo di malattie aventi cause genetiche e ambientali derivanti in fenotipi simili.

5) Gli acidi nucleici sono dei composti chimici di grande importanza biologica; tutti gli organismi viventi contengono acidi nucleici sotto forma di DNA ed RNA (rispettivamente acido desossiribonucleico ed acido ribonucleico). Gli acidi nucleici sono molecole molto importanti perché esercitano un controllo primario sui processi vitali fondamentali in tutti gli organismi.
Tutto fa pensare che gli acidi nucleici abbiano svolto un identico ruolo sin dalle prime forme di vita primitiva che hanno potuto sopravvivere (come i batteri).
Nelle cellule degli organismi viventi il DNA è presente soprattutto nei cromosomi (nelle cellule in divisione) e nella cromatina (nelle cellule intercinetiche).
Esso è presente anche fuori del nucleo (in particolare nei mitocondri e nei plastidi, ove assolve la sua funzione di centro di informazioni per la sintesi di parte o di tutto l’organulo).
L’RNA, invece, è presente sia nel nucleo che nel citoplasma: nel nucleo esso si trova più concentrato nel nucleolo; nel citoplasma si trova più concentrato nei polisomi.
La struttura chimica degli acidi nucleici è abbastanza complessa; essi sono formati da nucleotidi, ognuno dei quali (come abbiamo visto) è formato da tre componenti: idrato di carbonio (pentoso), base azotata (purinica o pirimidinica) e acido fosforico.
Gli acidi nucleici sono dunque lunghi polinucleotidi, risultanti dal concatenamento di unità dette nucleotidi. La differenza tra DNA e RNA sta nel pentoso e nella base.
COSA ACCADE AL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO SE SI INTERFERISCE IN QUESTA MANIERA?

Le scienze inoltre è in contrapposizione con l’ultimo articolo ( http://www.lescienze.it/news/2015/10/07/news/nobel_chimica_2015_riparazione_dna-2797347/) che tratta delle MUTAZIONI dello stesso DNA :

“Capire in che modo il DNA viene danneggiato da un agente fisico è stato un passo fondamentale. Ma occorre considerare anche che il DNA ha una stabilità chimica limitata pure in assenza di di agenti chimico-fisico esterni, come hanno dimostrato le ricerche del secondo premiato di quest’anno, Tomas Lindhal.

In condizioni fisiologiche, il DNA è infatti soggetto a una serie di reazioni chimiche in grado di modificare le basi del DNA e con ciò di aumentare il rischio di mutazioni dannose. Lindhal in particolare ha dimostrato che in un processo chiamato depurinazione i nucleotidi possono perdere in modo spontaneo le basi azotate adenina e guanina, chiamate purine. Un’altra scoperta fondamentale di Lindhal è che, sempre in condizioni fisiologiche, nel DNA c’è un tasso relativamente elevato del processo di deaminazione della citosina, in cui questa base azotata perde il gruppo amminico, trasformandosi in uracile (la base azotata che sostituisce la timina nell’RNA)”.

La domanda nasce spontanea. Com’è possibile interferire con tali condizioni chimiche sempre in mutamento?

Concludiamo riprendendo dal sito del MINISTERO DELLA SALUTE QUANTO SEGUE:

“Esistono alcune situazioni che possono controindicare la vaccinazione; è necessario, quindi, che i genitori, prima della vaccinazione consultino il medico curante che valuterà lo stato di salute del bambino ed indicherà se la vaccinazione deve essere rimandata o evitata.

  1. controindicazioni temporanee
    si tratta di situazioni transitorie che escludono la vaccinazione solo per il periodo di tempo cui sono presenti:
  • malattie acute con febbre di grado elevato
  • vaccinazioni con virus viventi (quali MMR e OPV) se nei 30 giorni precedenti è stato somministrato un altro vaccino a virus viventi
  • terapia, in corso, con farmaci che agiscono sul sistema immunitario o con cortisonici ad alte dosi.
  • controindicazioni definitive
    è opportuno che al bambino non vengano somministrati alcuni vaccini quando: ha manifestato gravi reazioni a precedenti vaccinazioni

    • è affetto da malattie neurologiche in evoluzione
    • è affetto da malattie congenite del sistema immunitario
    • è allergico alle proteine dell’uovo (se il vaccino ne contiene)
    • è allergico ad alcuni antibiotici quali streptomicina e neomicina (se il vaccino ne contiene)

Se il bambino è affetto da malattie quali leucemie, tumori, AIDS, la situazione va valutata caso per caso.

(COME POSSIAMO SCOPRIRLO SE I MEDICI NON EFFETTUANO ALCUNA ANAMNESI DEL SOGGETTO PRIMA DELLA PROFILASSI VACCINALE?)

Alcune situazioni non rappresentano vere e proprie controindicazioni ma, piuttosto richiedono l’adozione di alcune precauzioni nella somministrazione del vaccino (quali la pronta disponibilità di antinfiammatori e antipiretici).
I genitori devono, quindi, segnalare al medico vaccinatore:

  • reazioni febbrili importanti ad una precedente dose dello stesso vaccino
  • episodi di irritabilità (quali il pianto persistente e inconsolabile) che si siano manifestati in seguito a precedenti vaccinazioni
  • presenza, nella storia della famiglia o del bambino stesso, di convulsioni febbrili
  • somministrazione recente di immunoglobuline.

(FONTE http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=644&area=Malattie%20infettive&menu=vaccinazioni)

 

 

Un contrasto continuo nelle informazioni. La vera disinformazione è quella perpetrata dagli stessi organi competenti.

Gentili genitori e lettori,informatevi. Questo il nostro unico consiglio. 

 

 

Fonti e studi

http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0058058

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La diffusione delle malattie e i soggetti vaccinati; fonti e studi a confronto

La diffusione delle malattie e i soggetti vaccinati.

I funzionari della sanità pubblica conoscono il vero: i soggetti vaccinati di recente sono “causa” di diffusione delle malattie.

ULTIMAMENTE I MEDIA E I GIORNALI HANNO INIZIATO UNA VERA E PROPRIA CACCIA ALLE STREGHE AFFERMANDO CHE IL CALO DELLE VACCINAZIONI E I NON VACCINATI, SIANO RESPONSABILI DELLA DIFFUSIONE DI PATOLOGIE PER LE QUALI TANTO SI E’ LOTTATO PER L’ERADICAZIONE.

QUESTA NOTIZIA TRADOTTA E RIPORTATA DAL GLOBE NEWSWIRE (Washington) DOVREBBE FORSE FARCI RIFLETTERE; A VOI LA SCELTA.

 

Aggiornamento fonti Giugno 2015

Epidemia di varicella in una popolazione prescolare altamente vaccinata.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26072038

 

media lavaggio di testa

I medici e funzionari della sanità pubblica sono a conoscenza del fatto che i soggetti recentemente vaccinati possano diffondere le patologie per le quali vengono sottoposti a vaccinazione, e che il contatto con chi è immunocompromesso può esser particolarmente pericoloso. Ad esempio, la guida ai pazienti “Johns Hopkins” avverte di “evitare il contatto con i bambini che vengono vaccinati di recente» e di «domandare ad amici e parenti che sono malati, o che recentemente si sono sottoposti a vaccinazione con virus vivi e/o attenuati (come la varicella, il morbillo, la rosolia, l’influenza, la poliomielite o il vaiolo) di evitare d’andare in visita”. 

Una dichiarazione sul sito web dell’ospedale St. Jude mette in guardia informando  inoltre i genitori di evitare qualsiasi visita ai bambini sottoposti a trattamenti per il cancro da parte di chiunque sia stato sottoposto a vaccinazione antipolio o antivaiolosa nelle quattro settimane antecedenti, a vaccinazione antinfluenzale nella settimana antecedente, ed a chiunque abbia manifestato eruzioni cutanee dopo la vaccinazione contro la varicella o MPR (morbillo, parotite, rosolia).  2

“La comunità di sanità pubblica sta incolpando bambini non vaccinati per l’epidemia di morbillo a Disneyland, ma l’insorgenza della malattia potrebbe semplicemente essersi verificata a causa del contatto con un soggetto vaccinato recentemente,” dice Sally Fallon Morell, presidente della Weston A. Price Foundation.

La Fondazione promuove una dieta sana, stile di vita salutare e la libertà di scelta medica per i genitori ei loro figli.

  • “Le evidenze e le prove  indicano che gli individui recentemente vaccinati debbano essere messi in quarantena in modo da proteggere chi è loro intorno.”

Evidenze scientifiche dimostrano che gli individui vaccinati con vaccini a virus vivi o attenuati, quali MPR (morbillo, parotite e rosolia), rotavirus, varicella, herpes zoster e influenza possono diffondere il virus per molte settimane o mesi dopo e infettare alla stessa maniera individui vaccinati la cui copertura immunitaria sta terminando e quelli non vaccinati. 3,4 , 5,6,7,8,9,10.11.12

Entrambi i soggetti vaccinati possono essere portatori asintomatici delle patologie; indipendentemente dallo stato vaccinale è stato un fallimento sia l’immunizzazione che la protezione per altri tipi di soggetti. Esatto,questo è un vero fallimento.

Il fallimento vaccinale è più diffuso di quanto si crede: l’immunità indotta dal vaccino non è permanente e recenti epidemie di malattie come la pertosse, la parotite ed il morbillo si sono verificati nelle popolazioni completamente vaccinate. 16,17

Coloro che si sottopongono abitualmente al vaccino antinfluenzale diventano più suscettibili alle infezioni future.18,19

Gli adulti possono contrarre la poliomielite dai bambini che vengono vaccinati. Un padre da Staten Island finì su una sedia a rotelle dopo aver contratto la polio cambiando il pannolino di sua figlia. Ha ricevuto un indennizzo economico pari a 22,5 milioni di dollari nel 2009.20,21

«Il fallimento vaccinale e la negazione nel riconoscere che i vaccini a virus vivi e/o attenuati possano diffondere la malattia, hanno portato ad un aumento dei focolai di malattie infettive in soggetti sia vaccinati che non» afferma Leslie Manookian, produttore di The Greater Good.

«I CDC debbono istruire i medici che somministrano le vaccinazioni ad informare i pazienti circa i rischi per gli altri da parte di coloro recentemente vaccinati» (Consenso Informato).

Secondo la fondazione Weston A. Price Foundation “Weston A. Price”, la migliore protezione contro le malattie infettive è un sistema immunitario sano, sostenuto da un’adeguato supporto di vitamine A e C.

  • I bambini ben nutriti hanno recuperi rapidi dalle malattie infettive e raramente si verificano complicazioni

Il numero di decessi per morbillo è sceso da 7575 nel 1920 (dai 10.000 all’anno costanti dal 1910) a una media di 432 ogni anno nel 1958-1962,22
Il vaccino è stato introdotto nel 1963. Tra il 2005 e il 2014, non ci sono stati decessi morbillo negli Stati Uniti mentre sono presenti nel Vaers le segnalazioni inerenti a 108 decessi in seguito alla vaccinazione MPR. 23


ALLEGATI

pinocvchio


ALLEGATI ALLE FONTI PRECEDENTI,VERRANNO FORNITI ALCUNI ASTRATTI TRADOTTI

  • FONTE http://cid.oxfordjournals.org/

Epidemia di morbillo tra le persone vaccinate; New York 2011

Metodi. Sono stati studiati i casi sospetti ed esposti durante un’epidemia di morbillo a New York City nel 2011. I casi sono stati confermati dalla rilevazione di dati specifici (IgM e / o RNA). I test per il morbillo IgG, avidità delle IgG, misurazione di titoli anticorpali neutralizzanti, e genotipizzazione, sono stati eseguiti per caratterizzarne i casi.

Risultati. Il caso indice era stato vaccinato con due dosi. Su 88 contatti, quattro casi secondari furono confermati aver contratto il morbillo (avevano entrambi ricevuto due dosi di vaccino contenente morbillo/ anticorpi positivi IgG). Tutti i casi in laboratorio,in seguito,hanno avuto la conferma di infezione da morbillo e con valori degli anticorpi IgG tali da caratterizzarne una risposta immunitaria secondaria.

Conclusioni. Questo è il primo rapporto di trasmissione del morbillo da un individuo vaccinato due volte. Questa epidemia sottolinea la necessità di approfondire  tramite indagini di laboratorio i casi di morbillo indipendentemente dallo stato vaccinale.


test


Rilevamento (RNA) del virus del morbillo in campioni di urina di soggetti vaccinati.

FONTE  http://www.ncbi.nlm.nih.gov/

Astratto

Tramite le analisi dei campioni di urina (utilizzando test come la  trascrittasi inversa “PCR”  la quale stata valutata come un test rapido per identificare i soggetti con infezione da virus del morbillo). Per lo studio, sono stati utilizzati campioni di urina ogni giorno da bambini di 15 mesi e da adulti vaccinati. Nel complesso, l’RNA del virus del morbillo è stato individuato in 10 dei 12 bambini durante il periodo di campionamento di 2 settimane. In alcuni casi, l’RNA del virus del morbillo è stato individuato sin dal 1 ° giorno o più tardi 14 giorni dopo la vaccinazione. Inoltre,il  virus è stato anche rilevato nei campioni di urina di tutti e quattro i giovani adulti tra 1 e 13 giorni dopo la vaccinazione. Questo test permetterà studi continui della trasmissione del virus del morbillo e, si spera, fornirà un rapido mezzo per identificarne l’infezione, specialmente nei casi lievi o asintomatici.

PMID:
7494055
[PubMed – indexed for MEDLINE]


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Influenza aviaria: Virus H7N9 si scopre essere geneticamente modificato

Gli scienziati avvertono su una nuova probabile pandemia.

L’influenza aviaria H7N9 ed un nuovo virus geneticamente modificato.

h7n9

Continuano i Controlli dei prodotti alimentari per l’H7N9.

Gli operatori sanitari raccolgono campioni di sangue provenienti da galline in un allevamento di pollame in Taizhou, Cina, per verificare eventuali segni di H7N9 dell’influenza.

In Laboratorio,varie prove attraverso i ceppi di influenza H7N9 in Cina, mostrano che il virus sia mutato geneticamente.

I mercati di pollame  in Cina, dovrebbero essere chiusi definitivamente per fermare la diffusione dell’influenza aviaria H7N9, dicono gli esperti.
“Sarà solo una questione di tempo prima che il virus si diffonda al di là della Cina” gli scienziati avvertono.

Gli scienziati cinesi hanno identificato un virus influenzale che si dice,abbia il potenziale di diffondersi in tutto il mondo.

L’ influenza H7N9 emersa negli esseri umani in Cina orientale nel febbraio 2013, portò a star male (nausea,vomito) circa 133 persone, uccidendo circa un terzo di loro prima di maggio. Sembrava che l’epidemia fosse finita, ma riemerse nel mese di ottobre 2013 e da allora,si è diffusa costantemente.
“Il Virus H7N9 è considerato un candidato importante che potrebbe portare ad una pandemia tra gli esseri umani”  hanno scritto in uno studio pubblicato dalla rivista Nature.

  • riportato di seguito lo studio:
  • http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature14348.html#close

ASTRATTO

Dissemination, divergence and establishment of H7N9 influenza viruses in China

Since 2013 the occurrence of human infections by a novel avian H7N9 influenza virus in China has demonstrated the continuing threat posed by zoonotic pathogens1, 2. Although the first outbreak wave that was centred on eastern China was seemingly averted, human infections recurred in October 2013 (refs 3, 4, 5, 6, 7). It is unclear how the H7N9 virus re-emerged and how it will develop further; potentially it may become a long-term threat to public health. Here we show that H7N9 viruses have spread from eastern to southern China and become persistent in chickens, which has led to the establishment of multiple regionally distinct lineages with different reassortant genotypes. Repeated introductions of viruses from Zhejiang to other provinces and the presence of H7N9 viruses at live poultry markets have fuelled the recurrence of human infections. This rapid expansion of the geographical distribution and genetic diversity of the H7N9 viruses poses a direct challenge to current disease control systems. Our results also suggest that H7N9 viruses have become enzootic in China and may spread beyond the region, following the pattern previously observed with H5N1 and H9N2 influenza viruses8, 9.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, 571 persone hanno contratto l’H7N9 confermati in laboratorio, e 212 persone sono morte. Tutti (tranne tre casi) erano in Cina, Hong Kong e Taiwan.

Gli altri tre casi coinvolti sono stati identificati in un viaggiatore cinese e due canadesi che avevano visitato la Cina.

Il virus si è sviluppato nei volatili i quali lo hanno trasmesso agli esseri umani.

Come l’influenza aviaria H5N1 e l’influenza suina H1N1, anche il Virus H7N9 contiene una combinazione di geni “nuovi per la gente”.

Tutti i virus influenzali sono classificabili in appena otto geni. Due di questi geni producono le proteine ​​che costellano la superficie del virus.

L’emoagglutinina (H) è uno dei fattori che rendono il virus dell’influenza così efficiente. E’ una proteina a forma di punta che si estende fuori dalla superficie del virus.

Nella forma attiva, l’emoagglutinina è composta da due diversi tipi di “catene”. Le prime catene costituiscono il meccanismo di aggancio del bersaglio: cercano particolari catene di zuccheri sulla superficie delle cellule. Quando le trovano, l’emoagglutinina vi si lega, agganciando così il virus alla cellula, contemporaneamente  inizia l’attacco.
Il nome emoagglutinina si riferisce all’abilità del virus dell’influenza di far agglutinare i globuli rossi: il virus è coperto di molte molecole di emoagglutinina che possono legare molti globuli rossi creando un grumo così grande da essere visibile.aiuta gli invasori delle particelle dell’influenza ad attaccare le cellule. Una volta dentro, il virus dirotta macchinari della cellula ospite per fare centinaia di copie di se stesso. Quando tali copie sono pronti a diffondersi in altre cellule, il neurominidase (N) di proteine ​​permette loro di uscire.

Gli scienziati hanno identificato 18 tipi di proteine ​​emoagglutinina e 11 tipi di proteine ​​neurominidase. Tutti loro hanno infettato i volatili, ma solo alcuni di essi sono stati refertati nelle persone.

Finora, l’H7N9 si sta diffondendo soprattutto tra i polli nei mercati di pollame vivo, secondo lo studio Nature. I ricercatori hanno testato i polli di mercato in 15 città nelle province cinesi di Zhejiang, Guangdong, Jiangxi, Jiangsu e Shandong.

  • Polli infetti sono stati trovati in sette di queste città.

Per capire come questo virus sia riuscito a ritornare e a modificarsi, il team di ricerca pare abbia sequenziato i genomi completi di 438 campioni di H7N9 trovati nel pollame, 263 relativi virus dell’influenza aviaria,nonché 19 campioni prelevati da pazienti nell’ospedale Shenzhen.

Le sequenze di RNA dei geni emoagglutinina, hanno confermato che il virus H7N9 attualmente circolante, “discenda” dal virus che è apparso nella primavera del 2013. I virus probabilmente ha viaggiato intorno alla Cina all’interno di polli trasportati lungo le rotte commerciali.

  • I virus attuali possono essere raggruppati in tre categorie.
  • Tutti loro sono discendenti dei virus che è apparso nella primavera del 2013.

Una delle tre categorie,probabilmente ha origine nella regione del fiume Yangtze,poi diffusa attraverso il commercio di polli,in altre province. Un’altra categoria era limitata principalmente allla zona di  Jiangxi, anche se in qualche modo,il virus si sia diffuso colpendo due persone in Taiwan.La terza categoria, è stata trovata solo in Guangdong, e a quello che si dice,sembrerebbe la più pericolosa.

Quando i ricercatori hanno esaminato i geni della neuraminidasi, hanno trovato la prova che più ceppi di H7N9 siano circolati in Guangdong.

Quando due o più virus influenzali infettano lo stesso corpo, possono combinare il loro materiale genetico.

Nel complesso, questa seconda ondata di virus influenzali H7N9 rappresenta “un importante incremento della diversità genetica” rispetto ai virus nella prima ondata confermano gli autori dello studio.

Se i mercati di pollame vivo  verranno chiusi chiusi definitivamente,non ci saranno problemi,altrimenti  il virus “continuerà a persistere e provocare un numero considerevole di gravi infezioni.”

 

Finora, la maggior parte delle persone sono state infettate direttamente  da polli infetti; casi di diffusione del virus direttamente da persona a persona sono limitati.

Questo potrebbe cambiare se il virus dovesse mutare, come è successo con l’H1N1 (pandemia di influenza suina che ebbe inizio nel 2009).

ino a quando i polli sono in movimento, è una scommessa sicura che H7N9 si diffonda troppo, i ricercatori hanno messo in guardia.

Saranno necessarie misure di vigilanza e di controllo strettissime.

“E ‘probabile che il virus H7N9 sia ormai presente nella maggior parte della Cina”.Dato l’attuale modello di diffusione, sarà solo una questione di tempo prima che il movimento di aviaria diffonda questo virus oltre la Cina per il commercio transfrontaliero.”


***OSSERVAZIONI***

Tutti i virus influenzali di tipo A sono noti per l’instabilità genetica, in quanto sono soggetti a numerose mutazioni durante la replicazione del Dna e sono privi di meccanismi di correzione. Il fenomeno, definito di ‘deriva genetica’, genera cambiamenti nella composizione antigenica di questi virus. Una delle attività principali della sorveglianza influenzale è quindi quella dedicata al monitoraggio di questi cambiamenti.

  • Inoltre, i virus di tipo A possono andare incontro a riassortimenti del proprio materiale genetico, secondo un processo definito di ‘shift genetico’, che fa sì che vengano prodotti nuovi sottotipi virali diversi da quelli parentali, e capaci quindi di indurre la malattia anche in soggetti che siano stati preventivamente vaccinati contro i ceppi parentali.

Condizione essenziale perché virus che normalmente sono ospitati da animali diventino patogenici per l’uomo è che nel processo di riassortimento acquisiscano geni provenienti da virus umani, che li rendano quindi facilmente trasmissibili da persona a persona.

 

fonte e traduzione da

http://www.latimes.com/

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Correlazione Autismo e DNA fetale umano nei vaccini

Nuovo studio correla l’incremento dei casi di autismo con il DNA fetale umano nei vaccini

laboratorio

Aggiornamento fonti ottobre 2015

Un nuovo studio pubblicato sul numero di settembre 2014 del Journal of Public Health and Epidemiology rivela una significativa correlazione tra il disturbo autistico (AD) e i vaccini MPR (morbillo, parotite e rosolia), quello contro la varicella e quello contro l’epatite-A.

  • http://soundchoice.org/scpiJournalPubHealthEpidem092014.pdf

Utilizzando l’analisi statistica e i dati forniti dai governi di Stati Uniti, Regno Unito, Danimarca e Australia occidentale, gli scienziati del Sound Choice Pharmaceutical Institute (SCPI) hanno trovato che l’aumento nella diffusione dell’autismo corrisponde all’introduzione di vaccini che utilizzano cellule umane fetali abortive e contaminanti retrovirali.

Ancora più allarmante quanto afferma la Dr Theresa Deisher, autrice dello studio, laureata in  Fisiologia Cellulare e Molecolare presso la Stanford University e  fondatrice dello SCPI:

“I vaccini  contaminati da cellule umane fetali non solo sono associati con disturbo autistico in tutto il mondo, ma anche con un’epidemia di leucemia infantile e linfomi.”

Un nuovo studio quindi  – che arriva contemporaneamente  alle notizia che il CDC ha deliberatamente nascosto la prova del significativo aumento di autismo tra i bambini afro-americani che erano stati vaccinati prima di 36 mesi di età. – solleva seri interrogativi sulla sicurezza dei vaccini, in particolare per la presenza in essi di cellule umane fetali abortive. Ancora un nuovo studio di cui in Italia non avremo notizia dalla stampa ufficiale, un nuovo studio che sembra non interessare nessuno.

Da parte nostra crediamo che le scoperte dello studio dovrebbero produrre quantomeno un’inchiesta immediata da parte della FDA, se non un aperto divieto dell’uso di cellule umane fetali abortive come substrato per la produzione di vaccini.

Aggiornamento fonti Ottobre 2015

Helen Ratajczak, ricercatrice della Boehringer Ingelheim Pharmaceuticals, ha mostrato come l’utilizzo di vaccini coltivati in tessuti umani sia correlabile all’autismo.

Infatti il picco di autismo si raggiunse nel 1995 quando il vaccino della varicella fu allevato in tessuti fetali umani. L’articolo è stato pubblicato su Pubmed.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21299355
La CBS News ha riportato: “L’articolo sul Journal of Immunotoxicology è intitolato Theoretical aspects of autism: causes–a review. L’autore è Helen Ratajczak.
Ratajczak ha fatto ciò che nessun’altro si era mai preso la briga di fare: ha rivisto tutto ciò che a partire dal 1943 era stato pubblicato sull’autismo.

La Dr. Ratajczak riferisce che quando i produttori di vaccini hanno dovuto eliminare il thimerosal dai vaccini (con l’eccezione dei vaccini contro l’influenza che ancora contengono thimerosal), hanno cominciato a produrre alcuni vaccini utilizzando tessuti umani.

L’utilizzo di tessuti umani secondo la Ratajczak riguarda attualmente 23 vacciniNel suo studio ha discusso l’aumento di incidenza dell’autismo in corrispondenza con l’introduzione di DNA umano nel vaccino MMR, e suggerisce che le due cose potrebbero essere collegate.”

Le pagine della revisione contengono un dettaglio che difficilmente poteva passare inosservato; cinque parole che rivelano uno dei segreti più aberranti di Big Pharma, delle aziende farmaceutiche: “allevato in tessuti fetali umani”.

A pagina 70 si legge:

Un aumento aggiuntivo del picco di autismo si raggiunse nel 1995 quando il vaccino della varicella fu allevato in tessuti fetali umani”.

La maggior parte di noi è del tutto ignara che le cellule di coltura umana usate per allevare i virus dei vaccini derivano da feti abortivi da decenni ormai e chi li produce è ben felice che il pubblico continui ad ignorarlo, perché sa che questo non potrebbe essere accettato dalla gente sia per le ignote conseguenze per la nostra salute che per il credo religioso di molti.

Perché il DNA umano potrebbe potenzialmente causare danni al cervello?

Così Ratajczak ha spiegato: “Perché il DNA è umano e destinatari sono gli esseri umani, quel DNA è incorporato nel DNA ospite.

Cambiare tutto questo è controproducente. Dove si manifesta maggiormente? Nel cervello,le infiammazioni procedono,alterando e uccidendo i neuroni.

Il vaccino contro la varicella non è l’unico prodotto in questo modo e, secondo il Sound Choice Pharmaceutical Institute (SCPI), i seguenti 24 vaccini sono prodotti usando cellule provenienti da feti abortivi e/o contenenti DNA, proteine, o frammenti cellulari di colture di cellule coltivate derivate da feti umani abortivi:

Polio PolioVax, Pentacel, DT Polio Absorbed, Quadracel (Sanofi)
Measles, Mumps, Rubella MMR II, Meruvax II, MRVax, Biovax, ProQuad, MMR-V (Merck)
Priorix, Erolalix (GlaxoSmithKline)
Varicella (Chickenpox and Shingles) Varivax, ProQuad, MMR-V, Zostavax (Merck)
Varilix (GlaxoSmithKline)
Hepatitis A Vaqta (Merck)
Havrix, Twinrix (GlaxoSmithKine)
Avaxim, Vivaxim (Sanofi)
Epaxal (Crucell/Berna)
Rabies Imovax (Sanofi)

La (NNII) ha pubblicato sul suo sito un articolo che spiega le motivazione dell’uso di feti umani abortivi per la produzione dei vaccini e descrive questa “tecnica”.

tubercolosi

L’articolo afferma che i feti in questione non sono stati abortiti con lo scopo di effettuare ricerca e produrre vaccini, né sono stati i biologi a praticare essi stessi gli aborti; si dilunga nello spiegare come sia difficile e complicato produrre questi farmaci:

La produzione di farmaci biologici (per esempio vaccini, anticorpi, ecc) è molto più difficile di quanto sia quella di farmaci chimici (ad esempio, la penicillina o aspirina). Inoltre, alcuni vaccini sono più complessi da realizzare rispetto ad altri. I batteri compresi nei in vaccini batterici possono essere coltivati in semplici colture di laboratorio, ma la crescita del virus richiede cellule viventi.

I virus non possono riprodursi da soli. Essi richiedono un ospite vivente in cui crescere, come gli embrioni di pollo, e le cellule da animali che sono cresciuti in coltura. Le aziende che producono i vaccini attualmente hanno poche opzioni per la coltura virale, a causa di valide ragioni farmaceutiche e per motivi di sicurezza. Per esempio, nel caso della varicella, il virus non cresce bene nella maggior parte delle cellule se non in quelle umane. Inoltre, le cellule umane sono da preferire perché le cellule derivate da organi di animali a volte possono portare virus animali che potrebbero danneggiare le persone“.

E’ assolutamente possibile preparare vaccini virali senza l’uso di cellule umane e animali, come prova l’attuale vaccino contro l’epatite B che usa cellule di lieviti.

Perchè quindi i produttori non lo fanno, optando invece per metodi più controversi?

Anche il sito ABC News discute della questione, essendo un problema sia dal punto di vista della salute che da quello etico.

  • http://abcnews.go.com/Health/aborted-fetuses-vaccines/story?id=29005539

Concludo con le parole del Dr. Mercola:

Ci poniamo quindi alcune semplici domande: possibile che tutto questo non preoccupi e non interessi nessuno? Perché un silenzio così assordante su un tema così grave? Possibile che abbia così poca importanza sapere quale tipo di proteine umane, DNA, sostanze chimiche e tossine possano essere contenute in prodotti che iniettiamo nei nostri neonati, nei nostri bambini? Può il profitto davvero giustificare anche questo?

 

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Patogenesi della immunosoppressione in malattie ipercataboliche

Patogenesi della immunosoppressione in malattie ipercataboliche

(AIDS, sepsi, sindrome da shock tossico, PCM)

A. Hassig, H. Kremer, Liang Wen-Xi, K. Stampli

telescopio

Un articolo molto importante perchè permette di aprire una discussione sul fatto che quello che viene presentato come distruzione del sistema immunitario da parte dell’ ”HIV”, viene qui descritto come un comportamento cellulare in condizioni di estremo stress, già studiato e conosciuto.

Ne deriva che i test non solo sarebbero inutili in quanto le proteine o il DNA incontrati non avrebbero origine virale ma endogena, ma anche estremamente dannosi perché un risultato positivo aumenta enormemente due dei fattori di stress, quello psicologico e quasi sempre quello tossico, per i farmaci somministrati a volte anche come preventivi (antiretrovirali, antibiotici, sulfamidici che presi per lunghi periodi provocano danni permanenti al DNA mitocondriale).

Il dottor Hassig é immunologo, é stato consigliere dell’OMS e direttore del programma di raccolta e distribuzione del sangue per la Croce Rossa svizzera.

Ha lavorato nello ‘Study Group on Nutrition and lmmunity‘ che è un gruppo indipendente e quindi libero nelle sue investigazioni.

Il dottor Kremer si occupa da trent’anni di tossicodipendenza e di malattie relazionate. E’ stato per otto anni delegato del governo per la politica sanitaria in materia di droghe nelle cinque province del sud della Germania. Si é licenziato per divergenze sull’uso del metadone e per la terapia nell’AIDS.

La funzione del sistema immunitario è preservare la individualità geneticamente determinata dell’organismo. L’essere umano è formato approssimativamente da 1014 cellule. Il turnover cellulare giornaliero che si ottiene per processo di mitosi e di distruzione, implica quasi 1012 cellule (1). Il compito del sistema immunitario consiste, in primo luogo, nell’eliminare costantemente i residui cellulari e, in secondo luogo, nel disfarsi delle strutture organiche estranee al corpo.

sistema immunitario 1

Secondo un paradigma attualmente valido, il compito del sistema immunitario si limita all’eliminazione di strutture “not self” (non proprie) estranee al corpo, lasciando intatte le strutture proprie. Secondo noi la funzione fisiologica fondamentale del sistema immunitario è, precisamente, la decontaminazione costante delle strutture “altered-self’ (proprie alterate). L’eliminazione di strutture esogene non proprie deve considerarsi, al contrario, una funzione eventuale del sistema immunitario che si produce solo in caso di necessità. L’eliminazione delle strutture “altered-self’ è compito, principalmente, delle cellule citotossiche T che si differenziano nel timo, mentre l’eliminazione delle strutture esogene non proprie è compito delle cellule B, che hanno origine nel midollo osseo e nel tessuto linfatico associato alle mucose (MALT), e creano anticorpi umorali (2).

cellule citotossiche T

Il concetto di stress, introdotto negli anni ’30 da W. B. Cannon e H. Selye, comprende tutte le aggressioni ambientali che inducono uno spostamento unitario delle reazioni metaboliche verso il catabolismo. Riguardo alle cause scatenanti dello stress bisogna differenziare fra cause psichiche, tossiche, infettive, traumatìche e nutritive. Perchè il fenomeno dello spostamento del metabolismo in senso catabolico si estenda, è necessaria la somma di queste cause scatenanti. Le reazioni di stress del tipo “fight or flight” (lotta o fuggi) che si producono solo occasionalmente e durante un tempo limitato hanno un effetto pratico pieno di senso e, spesso, risultano indispensabili per la sopravvivenza. Al contrario le reazioni di stress mantenute nel tempo sono patogene (2).

Lo spostamento indotto dallo stress nelle reazioni metaboliche verso il catabolismo dipende dall’attivazione dell’asse neuro endocrino dello stress: ipotalamo-ipofisario-surrenale.

Lo spostamento metabolico endocrino è accoppiato all’attivazione ortosimpatica del sistema neurovegetativo. L’aumento della liberazione di adrenalina da parte della midollare surrenale e di noradrenalina nelle terminazioni nervose simpatiche, produce una centralizzazione metabolica verso l’apporto di fonti di energia rapidamente disponibile, concretamente di glucosio, che servirà a soddisfare il bisogno del muscolo quando si trova in una situazione di “lotta o fuggi”. I glicocorticoidi formati nelle surrenali hanno il compito di controllare la iperattivazione dell’asse neuroendocrino dello stress che sarebbe pericoloso per la vita. L’aumento della quantità di cortisolo, unito alla proporzionale diminuzione di diidroepiandrosterone (DHEA), provoca una riduzione delle reazioni cellulari immunitarie associate alle cellule T. Questa riduzione è associata a una attivazione delle reazioni immunitarie umorali associate alle cellule B (2).

Regolazione neuroendocrina del profilo della citochina Th-1/ Th- 2 dei linfociti CD4

 

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Il citato comportamento in senso inverso delle reazioni immunitarie cellulari e umorali, è sostenuto nello studio di T.R. Mosmann e R.L. Coffman sulla configurazione citochinica reversibile dei linfociti CD4 (3).

Questi autori dimostrarono che nelle cellule CD4 potevano differenziarsi due gruppi cellulari denominati cellule Th1 e Th2. Le cellule Th1 secernono principalmente IL-2, IL-12 e IFNgamma, che stimolano le reazioni immunitarie cellulari. Le cellule Th2 producono principalmente IL-4, IL-6 e IL-10, che stimolano le reazioni immunitarie umorali.

Durante l’ultimo anno è stata ampliata considerevolmente la ricerca sulla diversità funzionale delle cellule CD4. Però la sua relazione con gli stati del metabolismo anabolico e catabolico è stata studiata solo in modo parziale (4, 5). Gli interventi chirurgici costituiscono esempi idonei per lo studio degli stati di stress di limitata durata temporale, specialmente per quanto riguarda lo spostamento dell’ equilibrio della capacità immunitaria delle cellule T e B. Nel suo classico lavoro del 1953 sul decorso clinico delle reazioni di stress postoperatorio, F. D. Moore differenzia quattro fasi nel recupero e cura dopo operazioni chirurgiche (6):

  • Fase   I       Fase adreno-corticoidea
  • Fase   II      Fase di ritirata dei corticoidi
  • Fase   III     Fase anabolica spontanea
  • Fase   IV    Fase fat-gain (recupero di peso)

 

La reazione adreno-corticoidea corrisponde alla reazione in fase acuta con una attivazione endocrina dell’ortosimpatico con liberazione di adrenalina e noradrenalina, seguita da ipercorticismo. L’aggiustamento catabolico del metabolismo, è associato alla liberazione di proteinasi da parte dei sistemi umorali: coagulazione, fibrinolisi, complemento e calicreina/chinina, le quali, da parte loro, dimostrano essere potenti stimolatori di cellule infiammatorie primarie granulociti e monociti/macrofagi che a loro volta, liberano proteasi, citochine attive nell’infiammazione e radicali O3 e NO (7).

linfocita

I linfociti, come cellule secondarie nell’infiammazione, dai noduli linfatici emigrano in gran numero allo spazio intravasale, dove si incrementa in modo considerevole la loro azione di distruzione e di ricostruzione.

Durante la distruzione si attivano nucleasi e proteasi intracellulare che scompongono il contenuto cellulare in frammenti di DNA, RNA e in proteine, che durante la disintegrazione della cellula arrivano allo spazio extracellulare. I linfociti attivati liberano linfochina in quantità considerevole, precisamente IFNy e questa, a sua volta, attiva i macrofagi per ottenere una maggiore quantità di radicali O3 e NO e di mediatori dell’infiammazione, precisamente IL-1 e TFNa.

Il livello di cortisolo, crescente in questa fase, unito alla riduzione di DHEA, limita l’estensione della infiammazione in questo stato di stress ossidativo. Il cortisolo produce una inibizione permanente delle linfochine attive nella infiammazione IL-2 e IFNy (8).

La fase di ritirata del corticoide configura il passaggio dalla riserva metabolica del catabolismo a uno stato di equilibrio catabolico-anabolico. In caso di diminuzione del livello di cortisolo è imprescindibile che la riduzione dell’infìammazione prodotta dal cortisone sia progressivamente assunta da citochine inibitrici dell’infiammazione.

Questo si realizza attraverso il cambiamento momentaneo del senso del profilo della citochina dei linfociti CD4 da Th1 a Th2, con la conseguente attivazione di IL-4 e IL-10, che a sua volta provoca una attivazione generalizzata delle cellule B associata a una ipergammaglobulinemia. Il cortisolo impedisce inoltre la formazione anabolica (sintesi) di componenti extracellulari della matrice, come collageno e glucosamminoglicani (GAG) , da parte dei fibroblasti.

Nel cambio di direzione del profilo citochinico da Th1 a Th2, si ottiene invece un aumento della formazione di matrice. In questo processo è fondamentale l’incremento della formazione di GAG che, aggregati al microcalix della superfici cellulare come antagonisti inibitori del cortisone, svolgono un ruolo molto importante nel mantenimento dell’equilibrio anabolico-catabolico. Il decorso del processo metabolico nella fase di recupero dopo interventi chirurgici, esposto nel lavoro di F. D. Moore è stato recentemente confermato da D. Decker et al., in relazione allo spostamento momentaneo del profilo della citochina da Th1 a Th2 in colecistectomie (9).

Secondo quello che è stato esposto finora, questi processi sono spostamenti metabolici catabolici condizionati da un ipercortisolismo e sono caratterizzati da una attivazione continua delle cellule B e da una ipergammaglobulinemia.

Questi stati sono caratteristici di processi autoimmuni latenti o manifesti (10).

Come già si è detto al principio, il compito fisiologico principale delle cellule T citotossiche, consiste nello sbarazzarsi di strutture “self-alterate”, ossia di residui cellulari. Questo si realizza perché i linfociti T invadono l’organismo costantemente. Il numero totale di funzioni specifiche delle proteine della superficie cellulare ammonta a circa 109. Questa polifunzionalità dei linfociti impedisce che si produca una attivazione generalizzata del sistema immunitario di tipo infiammatorio durante il processo di espulsione dei residui di distruzione cellulari.

Come abbiamo mostrato nel nostro lavoro sul virus dell’epatite e AIDS trasmessi per via parentale (quando è stato scritto questo documento, H. Hassig e H. Kremer non conoscevano S. Lanka e il suo articolo “HIV realtà o invenzione?” che sostiene che questo virus non è stato isolato e che le proteine e il DNA che gli sono attribuiti in realtà sono particelle endogene. Ora lavorano nello stesso gruppo di ricerca e concordano su questa tesi. ndt.) i virus portatori di capside si proteggono dalla eliminazione immunitaria dell’organismo dell’ospite formando strutture cellulari proprie del corpo, dentro le loro capsule (12). In questo modo il sistema immunitario dell’ospite non può eliminare questi virus. La sua lotta si limita a reazioni immunitarie. La oligospecificità di queste reazioni immunitarie verso strutture cellulari proprie del corpo con auto specificità alterata unitaria scatena reazioni infiammatorie sistemiche (generali).


hiv aids

 

 

Secondo quanto detto in precedenza, dovremmo distinguere tra reazioni autoimmuni polispecifiche, fisiologiche (normali) e reazioni autoimmuni oligospecifiche, patologiche. La prevenzione e il trattamento di queste ultime si limita a ricondurre verso la eliminazione fisiologica delle strutture proprie (self) alterate attraverso la soppressione del ipercortisolismo, mediante il potenziamento dei meccanismi metabolici anabolici. In malattie autoimmuni indotte da virus l’applicazione di una chemioterapia antivirale risulta inefficace perché non consente di eliminare totalmente dal corpo i microorganismi. Il massimo che si ottiene è il ritorno a uno stato di portatore asintomatico (come, ad esempio nell’epatite) (13).

L’ipercortisolismo costante nello spostamento di profilo di citochina nei CD4 in direzione Th2 è ampiamente legato a una diminuzione selettiva di queste cellule, mentre il numero di cellule CD8 rimane costante. Come ha dimostrato A. S. Fauci in lavori molto solidi, questo processo si produce perché un elevato livello ematico di cortisolo provoca che una parte delle cellule CD4 migrino al midollo osseo attivando così le cellule B. Al normalizzarsi del livello di cortisolo, queste cellule tornano alla circolazione. 

La teoria da lui sviluppata in seguito secondo cui la diminuzione selettiva delle cellule CD4 è collegata alla loro distruzione da parte del virus HIV risulta insostenibile (14). Un importante indizio di ipercortisolismo è, inoltre, la perdita delle reazioni cutanee ritardate quando la configurazione di citochinina si mantiene. Queste reazioni sono fortemente unite al profilo Th1 con le sue citochine attive nella infiammazione (3).

Malattie ipercataboliche nel caso che l’effetto inibitore del cortisolo sia annullato da uno stato esagerato di stress.

Secondo le spiegazioni date finora, lo spostamento Th1-Th2 del profilo della citochina delle cellule CD4 serve per aiutare a normalizzare l’ipercortisolismo indotto dallo stress. Al contrario, in condizioni di stress esagerato, si supera la capacità antiinfiammatoria del cortisolo, il che genera una situazione di stress ipercatabolico, sistemico (generale), condizionata da una esagerata attivazione di proteasi umorale e una intensificazione della lìberazione di proteasi e di citochine attive nella infiammazione, cosi come di radicali O3 e NO derivati da granulociti, macrofagi e linfociti. In questo processo gioca un ruolo dominante l’incremento di IFNy prodotto da linfociti attivati (15, 16 ).


Gli stati patologici ipercatabotici più importanti sono AIDS, sepsi, e sindrome da shock tossico corne Protein Calorie Malnutrition (NAIDS= Nutritional AIDS, Kwashiarkor,  Marasma ).

L’ incremento della liberazione di IFNy dei linfociti attivati produce nei macrofagi un aumento corrispondente della esocitosi (o liberazione) dì nepterina e ferritina (17, 18). La diminuzione selettiva dei linfociti CD4 e l’aumento dei livelli ematici di nepterina e ferritina, sono indicativi della attività dei linfociti e dei macrofagi.

Una caratteristica dello stato ipercatabolico è, a parte l’attivazione di batteri latenti infettivi e opportunisti, la sensibilità ai saprofiti. Nell’AIDS e nel Protein Calorie Malnutrition, svolge una funzione importante la polmonite da Pneumocystis Carinii (PCP). Recentemente si è confermato che questi microorganismi non possono inglobarsi nel gruppo dei protozoi opportunisti, come si credeva da molto tempo. In realtà si tratta di un fungo ubiquitario (19).

L’AIDS e la Protein Calorie Malnutrition sono malattie nelle quali la somma delle influenze di stress portano lentamente l’organismo a uno stato di ipercatabolismo irreversibile. Nell’AIDS un componente molto importante è lo stress psichico provocato dalla sentenza di morte pronosticata dal medico dopo un risultato anti-HIV positivo. A questo bisogna aggiungere, nei gruppi di rischio, lo stress infettivo dovuto a epatiti B e C. Bisogna poi considerare lo stress tossico dovuto a consumo di droghe (oppiacei, popper, ecc.). Nella degenerazione che porta alla morte ha una importanza capitale il trattamento di larga durata con analoghi dei nucleosidi e con inibitori dell’ acido folico (AZT, Ddi, ecc., Bactrim, antibiotici. ndt), sostanze che nei mitocondri impediscono in maniera drastica che l’ATP sia disponibile come fonte energetica per tutte le reazioni metaboliche (20). Nei bambini del terzo mondo con kwashiorkor, il fattore più importante è lo stress dovuto alla malnutrizione. La maggioranza di loro muore per PCP e per tubercolosi miliare anergica (21).

Nella sepsi e nella sindrome tossica susseguente a politraumatismo, ustioni e importanti interventi chirurgici, questi sintomi appaiono pochi giorni dopo l’avvenimento. In questi casi sono molto importanti le intossicazioni da tossine lipopolisaccaridi di batteri gram negativi.


tossine batteriche

In una quarta parte dei casi la intossicazione si deve alle tossine di batteri gram positivi, precisamente di stafílococchi. Il corso della malattia si domina attraverso la attivazione di proteasi dei sistemi umorali che, da parte loro, scatenano la liberazione di proteasi, citochine infiammatorie e radicali O3 e NO dei granulociti e macrofagi (7).

Anche i linfociti si attivano. La loro attività di distruzione e ricostruzione cellulare aumenta massivamente. Attraverso un incremento della liberazione di IFNy si rinforza la attività di exocitosi dei macrofagi. In questo gruppo di stati ipercatabolici rapidamente si oltrepassa il ‘point of no retum” per cui la loro evoluzione mortale é inevitabile.

Fino ad ora le strategie terapeutiche si limitavano a una eliminazione di tossine batteriche e a una neutralizzazione dell’incremento degli anticorpi antagonisti monoclonali. Nonostante gli intensi sforzi, i risultati ottenuti con questo metodo non sono stati soddisfacenti. Ultimamente sembra più adatta una inibizione generale efficace della attività di proteasi (non ottenuta attraverso gli ultimamente usati inibitori di proteasi sintetici. In un altro articolo H. Hassig spiega perché é contrario al loro uso. n.d.t.). La precoce somministrazione di alte dosi di immunoglobulina III ha mostrato i primi risultati. Noi siamo dell’opinione che la cosa più adeguata per ottenere una diminuzione stabile della letalità di questi stati patologici tanto frequenti e pericolosi per la vita, è il trattamento con alte dosi di gammaglobulina per via intravenosa. Crediamo che nella sepsi e nella sindrome da shock tossico nella chirurgia di incidenti, sarebbe più appropriato lavorare intensivamente sulle gammaglobuline, l’attivazione di proteasi serica e la liberazione di proteasi di fagociti.

Prevenzione e trattamento di stati patologici ipercatabolici

Nell’AIDS comincia una prevenzione con risultati positivi in tutte quelle malattie che mostrano uno spostamento costante del profilo CD4 delle citochine.

E’ quindi importante opporre un contrappeso anabolico alla attivazione catabolica del sistema immunitario. Questo si realizza in forma causale e con buoni risultati aumentando la produzione della matrice extracellulare da parte dei fibroblasti. Ha un ruolo centrale la attivazione della sintesi di glicosamminoglicani (GAG) (eparine, eparinoidi) attraverso l’incremento del contenuto extracellulare di frammenti di GAG. E’ stato dimostrato che il contenuto celluiare di eteropolisaccaridi aumenta la sintesi di GAG. I GAG si accumulano nel nucleo del glicocalice delle superfici cellulari, diminuiscono l’apporto di calcio ionizzato nell’interno della cellula e inibiscono l’unione del cortisone con i suoi recettori intracellulari (26, 27). Nella pratica questo significa introdurre nella dieta estratto fresco di cartilagine, come condroitinsolfato e agar-agar di alghe marine.

Inoltre é indispensabile contrastare la esocitosi aumentata di radicali O3 e NO e i mediatori delle infiammazioni di macrofagi attivati. Questo si ottiene con antiossidanti vegetali, cioé composti di flavonoidi e tannini; questi polifenoli neutralizzano i radicali in eccesso e sequestrano l’eccesso di ferro in forma di ferritina oltre ad ammortizzare l’incremento della attività dei proteasi in condizioni cataboliche (28). E’ molto importante comprendere che i molteplici antiossidanti che si incontrano, per esempio, nel medicamento tibetano PADMA 28 si dimostrano molto più efficaci di vitamine antiossidanti E, C e Betacarotene. Nella prevenzione dell’AIDS bisognerà eliminare le cause di stress ogni qualvolta sia possibile, giacchè é dimostrato che gli epatitici, tanto diffusi nelle categorie di rischio, che sarebbe meglio trattare con antiossidanti come quelli che si trovano nel PADMA 28, si possono controllare fino al punto che gli infettati possono vivere come portatori asintomatici di virus (28).

Nella sepsi e nella sindrome tossica subseguente a politraumatismi, ustioni e interventi chirurgici importanti, d’accordo con l’esposto finora, si dovrebbe posporre la parte più importante del trattamento di questi casi considerando il loro beneficio. Noi siamo dell’opinione che un trattamento precoce con alte dosi di soluzione di gammaglobulina per via intravenosa é molto importante.

 

Il compito del sistema immunitario consiste nella eliminazione costante dei residui cellulari endogeni e nella eliminazione, in caso di necessità, delle strutture di corpi estranei. Per questo crediamo che é importante completare il paradigma “self” (proprie) e “not self” (estranee) con quello di “altered self” (strutture proprie alterate). Il concetto di stress, introdotto negli anni 30 da W. B. Cannon e H. Seyle, comprende la diversità di aggressioni ambientali che provocano uno spostamento unidirezionale verso il catabolismo. Questo é dovuto alla attivazione dell’asse endocrino dello stress ipotalamo-ipofisico-surrenale e all’incremento della liberazione di catecolammine e di glucocorticoidi. Questi ultimi, attraverso mediatori della infiammazione propri del corpo, controllano le reazioni acute che potrebbero costituire un pericolo per la vita.

Lo spostamento del profilo di citochina dei linfociti CD4 da Th1 a Th2, ha come compito l’assumere temporalmente le funzioni antinfiammatorie del cortisolo quando i livelli aumentati del cortisolo retrocedono verso valori normali. Uno spostamento mantenuto costante Th2 significa un ipercortisolismo prolungato in stato di autoimmunità. Quando, dovuto a stati di eccessivo stress, si trapassa la azione antinfiammatoria del cortisolo, si producono malattie ipercataboliche come AIDS, Sepsi, Sindrome da Shock Tossico e Protein Calorie Malnutrition (NAIDS). Nella prevenzione e trattamento dell’AIDS e NAIDS gli sforzi preventivi e terapeutici debbono dirigersi principalmente assieme alla eliminazione delle cause dello stress, alla attivazione della formazione mesenchimale dei componenti anabolici della matrice, precisamente Glicosamminoglicani (GAG) e alla neutralizzazione dei radicali O3 e NO così come i mediatori della infiammazione prodotti da macrofagi superattivati mediante polianioni e polifenoli. Nella sepsi e nella sindrome da shock tossico, crediamo che si possa arrivare a una diminuzione permanente della letalità di questo stato patologico con la somministrazione precoce di alte dosi di immunoglobuline per via endovenosa.

 

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24.  Dominioni L, Dionigi R, Zanello M et al. Effects of high-dose lgG on survival of surgical patients with sepsis scores of 20 or greater. Arch Surg 1991; 126: 236-240.

25.  Nevo Z, Dorfman A. Stimulation of chondromucoprotein syntesis in chondrocytes by extracellular chondromucoprotein. Proc Natl Acad Sci 1972; 69: 2069-2072.

26.  Karzel K, Domenjoz R. Action of corticosteroids on mucopolysaccharide and protein metabolism of fibroblast monolayer cuitures. Pharmacology 1969; 2: 302-312.

27. Garcia MC, Sanchez JA, Sharma VK, Sheu SS. Extracellular Heparin inibit Ca2+ transients and contraction in mammalian cardic mytocytes. Pflug Arch Europ Physiol 1995; 431: 84-90.

28.  Gebbers JO. Antioxidantien in der Ernahrung. Forsch Komplementarmed 1995; 2: 232-288.

 

****PER ULTERIORI LETTURE E APPROFONDIMENTI IN CORRELAZIONE ALLE VACCINAZIONI VI CONSIGLIAMO IL SEGUENTE LIBRO****

 

Sistema Immunitario e Vaccinazioni

Nuove conoscenze sul sistema immunitario e conseguenze dell’utilizzo dei vaccini a medio elungo termine

Heinrich Kremer

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Sistema Immunitario e Vaccinazioni Heinrich Kremer

Heinrich Kremer Laureato in medicina, è stato primario della clinica specializzata per adolescenti e giovani adulti tossicodipendenti di cinque Land, compresi Berlino, Brema e Amburgo.

Ha pubblicato articoli nel campo della medicina sociale e ha fondato col dott. Stefan Lanka “REGIMED” il “Research Group for Investigative Medicine and Journalism”, una cooperazione internazionale di medici, scienziati e giornalisti.

Questo testo racchiude una relazione da lui tenuta il 18 febbraio 2001 a Povo di Trento. A cura di Giuseppe Froner. Rivisto e corretto dal dott. Roberto Cappelletti (CILV, Trentino).

AUTORE

Heinrich Kremer, medico e clinico di grande esperienza, descrive forse per la prima volta in maniera così chiara come e perché una cellula si trasforma in una cellula di cancro, qual è la vera causa della cosiddetta malattia dell’AIDS, cosa nasconde il concetto di “HIV” e quali sono gli inquietanti collegamenti tra la “caccia all’HIV” e la ricerca oncologica odierna.

Dietro questa sapienza ci sono vent’anni di lavoro di accuratissima ricerca, basata sulle più importanti pubblicazioni scientifiche della medicina ufficiale nel campo della ricerca sulle cellule e sull’immunità a partire dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi.

Una passeggiata nel mondo delle reazioni cellulari gestita con maestria e padronanza di concetti. Una cascata di studi e ricerche che confermano i dubbi, ormai diffusi anche nell’opinione pubblica, sulla effettiva efficacia ed innocuità dei trattamenti invasivi della medicina convenzionale come le vaccinazioni, le cure con chemioterapici, i farmaci anti-AIDS.

Finalmente una voce autorevole e non interessata in una disputa ormai veramente secolare che sta vedendo forse l’alba di una nuova presa di coscienza collettiva in materia.

Altri spiragli illuminanti sulle responsabilità delle multinazionali farmaceutiche ed il business della malattia concludono questo allarmante quadro che rischia di perpetuarsi a danno dei malati in una vera e propria truffa scientifica di dimensioni colossali e di consistenza catastrofica.

Ma la speranza riparte anche dallo stesso Kremer, il quale, lungi dal fermarsi ad una pura azione di denuncia, porta avanti una proposta terapeutica veramente innovativa che riscuote sempre maggiori entusiasmi e successi nel mondo. Una terapia biologica che rispetta la persona e che va alla base delle cause della sua sofferenza.

Heinrich Kremer è medico con dottorati post-laurea in medicina, psichiatria e neurologia, studioso di sociologia, psicologia e politologia, ricercatore di fama mondiale, esperto in riabilitazione psicosomatica, investigazione clinica su AIDS ed epatiti, trattamento delle tossicodipendenze e profilassi delle infezioni. E’ stato per anni promotore ed organizzatore di progetti di medicina sociale in Germania ed è uno tra gli scienziati attualmente più avanzati nelle ricerche contro le patologie degenerative come il cancro, l’AIDS e i danni da vaccinazione.

Il Dottor Kremer è stato uno dei primi medici ad interessarsi di AIDS in Germania, come Direttore Medico dell’Ospedale interregionale specializzato per malattie legate alle tossicodipendenze, incaricato ministeriale della politica sanitaria per le tossicodipendenze in cinque regioni tedesche (compreso Berlino), fino a quando, nel 1988, si dimise dagli incarichi ufficiali per disaccordi con le politiche del governo federale in materia di droga ed AIDS, e per l’ostracismo manifestato dall’establishment medico-farmaceutico nei confronti delle sue prese di posizione in contrasto con le tesi ufficiali sul meccanismo per cui “l’HIV dicono causerebbe l’AIDS”, peraltro mai provato!

Negli anni seguenti furono sospesi i finanziamenti per le sue ricerche e i risultati dei suoi studi da tempo vengono ignorati dai media, che stendono una cortina di silenzio sul suo lavoro e sulle sue conclusioni teoriche e pratiche, allo stesso modo di quanto avviene per le importantissime intuizioni del dott. Hamer, adesso addirittura imprigionato.

Dalla fine degli anni ’80 Kremer diventa ricercatore indipendente e si dedica alla diffusione di contro-informazione su teorie e prassi mediche ufficiali diventando anche redattore indipendente in medicina sociale. E’ il primo in Germania ad effettuare nel 1982 la prova clinica del vaccino antiepatite B e nel 1984 quella del test di anticorpi dell’HIV. Dal 1996 diventa membro del “Study Group on Nutrition and Immunity” guidato dall’immunologo Alfred Hassig di Berna e nello stesso anno fonda, insieme al dottor Stefan Lanka, il gruppo di cooperazione internazionale denominato REGIMED “REsearch Group for Investigative MEDicine and journalism”, che si occupa dei problemi etici connessi alla ricerca medica ed alla pericolosità di certe sue applicazioni pratiche.

Grazie alla sua esperienza trentennale nel campo delle droghe, e attraverso questo costante impegno nel campo delle affezioni croniche, in particolare delle epatiti e lo studio di quelle che vengono considerate vaccinazioni anti-epatite, ha constatato che il test dell’HIV, non ci permette di diagnosticare un’infezione virale, ma al massimo, può fornire un’indicazione sulle reazioni infiammatorie croniche.

 

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Il Caso “Wakefield”

 Il “Caso Wakefield” e le scuse ricevute dallo scienziato Thompson del CDC.

In   rete si fa gran confusione su questa vicenda; gli stessi medici, i media e le stesse  ASL la utilizzano spesso come un’arma per sostenere le proprie tesi.
 
AD OGGI,LA VERITA’ E’ CHE NON ESISTE ALCUNO STUDIO SCIENTIFICO CHE ABBIA SCONFESSATO L’OPERATO DI WAKEFIELD.  
 
Il FILM/ documentario titolato  “ Vaxxed: From Cover Up To Catastrophe”  che riporta lo scandalo in cui è stato coinvolto il Dott. Andrew Wakefield con l’accusa di aver pubblicato dati fraudolenti sulla relazione autismo/vaccini,uscirà in visione il 24 aprile 2016.
 
E’ possibile assistere alla prima al seguente indirizzo e dati:
 
Tribeca Film Festival,Prima mondiale
Domenica 24 aprile 2016 ore 14:00
SVA Theater (SVA)
School of Visual Arts
333 West 23rd Street, tra 8 ° e 9th Avenue, New York, NY 10011

Andrew-Wakefield-outside--008
fonte http://vaxxedthemovie.com/

wakefield film

http://www.jeffereyjaxen.com/blog/new-documentary-by-dr-wakefield-shakes-cdc-to-its-core

AGGIORNAMENTI

Tribeca ha ceduto alle pressioni esercitate dalle forze pro-vaccino,  per le quali non verrà mostrato e mandato in visione questo documentario. Andrew Wakefield ed il suo team rilasceranno presto una dichiarazione.

Nonostante lo stesso produttore lotti perchè ciò venga cambiato,un fatto è certo: Il Dr. Wakefield è un pericolo per l’industria farmaceutica e le multinazionali.

Dalla pagina facebook di Vaxxed: From Cover-Up to Catastrophe,si legge quanto segue:
Sabato, 26 marzo 8:30 pm pst
“Ad oggi, riguardo al tribeca film festival, c’è la decisione di insabbiare e censurare il suddetto documentario.
Le accuse contro questo film sono le stesse perpetrate da sempre nei confronti del Dr. Wakefield senza dare alcun diritto di replica.

Abbiamo appena assistito all’ennesimo esempio della potenza degli interessi corporativi volti a censurare la verità.
L’ azione di tribeca non finisce qui e faremo di tutto per portare il film alla visione.

Siamo grati per le migliaia di persone che si sono mobilitate, compresi medici, scienziati, educatori e la comunità dei genitori con bimbi autistici.
Avanti tutta,noi ci impegneremo affinchè la corruzione non vinca”.

VAXXED producer Del Bigtree UNCUT full interview with ABC World News

Di seguito l’intervista al produttore del film censurato,condotta dall’ ABC Word News.

Esattamente dopo un’ora di conversazione  tra De Niro e Bill Posey (il deputato che ha interagito direttamente e a lungo con l’informatore dei CDC ,William Thompson) c’è stata la notizia. Il film SARA’ CENSURATO,NON VERRA’ MANDATA ALCUNA PROIEZIONE.

Non ci stupisce affatto il comportamento di De Niro,ma non avere voce in capitolo da parte del Dr. Wakefield è a dir poco orribile.

Ancora una volta si legge una parola : CENSURA.
Ad ogni modo, Tribeca farà tutto il possibile per mandare in onda documentario Vaxxed e condividere ovunque la triste realtà contenuta in esso.

http://www.jeffereyjaxen.com/blog/autism-some-discussions-are-more-equal-than-others-in-america

https://tribeca-film-festival-removes-anti-vaccination-film/#

http://www.autismfile.com/uncategorized/vaxxed-the-powerful-new-documentary-the-cdc-wishes-would-just-go-away

Lo stesso,accadde per il documentario che fece mobilitare il CDC. Questo trattava i danni del Thimerosal riportando diverse testimonianze.

Insomma,la solfa è sempre la stessa .
Ci auguriamo che questa censura finisca.

E la storia si ripete  (https://vacciniinforma.it/?p=2036)

Quando entra in colluttazione la politica

E’ davvero una guerra aperta.

CDC Scientist: ‘Abbiamo programmato un incontro per eliminare tutta la documentazione relativa alle ricerche che correlano lo studio vaccino-autismo’;
Uno scienziato dell’organo Centers for Disease Control (CDC) ha fatto un’ammissione senza precedenti;
Parliamo di Bill Posey.

Bill_Posey-680x1024Rep. Bill Posey, R-Florida

I dati omessi relativi al suddetto studio,suggerivano che i maschi afro-americani che avevano ricevuto il vaccino MMR prima dei 36 mesi erano ad aumentato rischio per l’autismo. dichiarazioni del-Dr. William Thompson.
Il CDC assieme al co-autore di Thompson,il Dr. Frank DeStefano, direttore del CDC (organo di immunizzazione di sicurezza) hanno difeso lo studio controverso come originariamente pubblicato. Il Dr. DeStefano spiega perché qui in dettaglio.
Una nota finale: Posey afferma inequivocabilmente che egli è pro-vaccino.

  • Ascolta la dichiarazione del rappresentante Posey qui a 01:02:24

  • http://www.c-span.org/video/…

Ma non finisce mica qui…
Le prove sulla sicurezza ed i benefici dei vaccini sono provate; questa la risposta del dottor Vivek Murthy che ha voluto rispondere a voi personalmente su questo tema contro la petizione che circola da diverse settimane…

Di seguito il video


http://edgytruth.com/…/pathetic-white-house-response-to-va…/#

Deposizione intera di Posey su Dr. Thompson:
“Mi alzo oggi in materia di integrità scientifica e di ricerca. Per cominciare, io sono assolutamente, decisamente pro-vaccino. I progressi nella vaccinazione medica hanno salvato innumerevoli vite e moltissime altre hanno grandemente beneficiato della salute pubblica. Detto questo, è preoccupante per me che in una recente audizione al Senato sulle vaccinazioni infantili, non venga mai detto che il nostro governo ha pagato oltre $ 3 miliardi con un programma di risarcimento di danni vaccino per i bambini che sono stati danneggiati dalle vaccinazioni.

“Indipendentemente dalla materia, i genitori prendono decisioni circa la salute dei loro figli e meritano quindi di avere le migliori informazioni. Essi dovrebbero essere in grado di contare su organi come le agenzie federali .

“Nel mese di agosto 2014, il dottor William Thompson, uno scienziato presso il CDC, ha fornito i documenti relativi ad uno studio del 2004il quale esaminava la possibilità di una correlazione tra la vaccinazione MMR (parotite, morbillo, rosolia) e l’autismo.

Allegati di seguito.
Qui la battaglia è politica ,in primis.
Seguiamo la vicenda attendendo delucidazioni e nuovi risvolti.

  • https://sharylattkisson.com/cdc-scientist-we-scheduled-meeting-to-destroy-vaccine-autism-study-documents/

<<In merito alla vicenda Wakefield sarebbe anche dovere di cronaca “raccontare” come sta procedendo, altrimenti è una mezza verità. In data 17 febbraio 2012, l’Alta Corte di Londra ha rinviato il giudizio in merito alla decisione di annullare la sentenza di condanna del Professor John Walker-Smith, all’epoca collaboratore del Dott. Wakefield, che è stato riabilitato:

La correlazione tra autismo e vaccinazione, nella fattispecie MMR, è antecedente allo studio di Wakefield del 1998, è possibile ricercare un articolo pubblicato sul British Medical Journal il 24.06.1995 relativo al malassorbimento del vaccino MMR ed alla sua correlazione con l’autismo.

Lo studio del dott. Wakefield parlava inoltre di correlazione tra autismo ed Enterocolite autistica ovvero problematiche gastrointestinali, attualmente divenuto argomento assolutamente pacifico, e di dannosità del Thimerosal alla luce delle decine di articoli esistenti e di una Convenzione Internazionale (quella di Minamata) che ne vieta l’utilizzo in tutti i prodotti in commercio.

Le accuse mosse al Dott. Wakefield sono state di fatto di natura burocratica in ordine alla raccolta dei dati ed alla presunta mancanza di autorizzazioni a certi esami, non di natura scientifica. Lo studio non è stato sconfessato da una serie di articoli e studi scientifici ma da uno scoop giornalistico del giornalista Brian Deer del Sunday Times.

E’ in corso la revisione dell’intera vicenda, anche il considerazione dello scandalo relativo ai falsi scoop che ha colpito i media facenti capo al magnate Murdoch nel luglio 2011, tra i quali quel Sunday Times presso il quale lavorava il giornalista Brian Deer, autore del “presunto scoop” che ha portato all’incriminazione del Dott. Wakefield tanto è vero che il giornalista è stato denunciato. Bisogna anche ricordare come lo stesso giornale nel 1978 fu implicato in un altro falso scoop relativo agli altrettanto falsi diari di Hitler.

“Inoltre, il 10 gennaio 2012 la Società Americana di Microbiologia ha pubblicato quello che considero uno stupendo report “Application of Novel PCR-Based Methods for Detection, Quantitation,and Phylogenetic Characterization of Sutterella Species in Intestinal Biopsy Samples from Children with Autism and Gastrointestinal Disturbances” redatto dai ricercatori del Center for Infection andImmunity, Mailman School of Public Health, Columbia University, New York City.

Lo studio rivela come gli individui autistici non solo abbiano particolari sintomi gastrointestinali, ma anche infiammazioni e varie anomalie nel tratto intestinale superiore e inferiore.

Di fatto questo studio convalida il messaggio iniziale del 1998 del Dr. Wakefield. In ogni caso, a prescindere dalla vicenda scandalistica e concentrandoci solo su quella medica, vale la pena ricordare che l’articolo pubblicato su The Lancet asseriva due cose:

  •  1) il mercurio contenuto nei vaccini ed in particolare nel MMR poteva causare danni tali da far cadere un bimbo nell’autismo;
  • 2) i bimbi autistici soffrono nella quasi totalità di gravi problematiche gastrointestinali.

Riguardo al punto 1) l’unico studio che aveva tentato di smontare tale assunto, il cd studio “Danese”, ha visto il responsabile Prof. Paul Thorsen accusato di essere stato corrotto da un membro del CDC americano per “taroccare” il risultato (ma non hanno dato alla notizia lo stesso risalto di quella di Wakefield).

Senza considerare poi i vari studi degli ultimi anni che riconoscono le problematiche neurologico-immunitarie che possono essere scatenate dalle vaccinazioni. Per quanto attiene invece il punto 2) è oramai assodato in tutto il mondo ed anche in Italia (tranne che per il Ministero della Salute italiano) che la stragrande maggioranza di bambini autistici soffre di gravi problematiche gastrointestinali correlate anche a quella che negli USA chiamano la gluten sensitivity.

“Nel frattempo, però, Università americane e centri di ricerca privati statunitensi, ovvero istituti che sono soliti riconoscere e premiare la professionalità, si sono fatti la guerra pur di accaparrarsi le prestazioni professionali di quello che alcuni vorrebbero far passare per “ciarlatano”;  segno evidente che nell’ambiente la sua professionalità va molto al di là delle chiacchiere da bar. Per avere una più precisa idea della vicenda Wakefield occorre fare una bella ricerca delle 90 pagine di accuse nelle quali non si fa alcun riferimento a validità scientifica ma solo a presunte quanto inesistente “violazioni procedurali” durante lo studio.”

mmr-lancet

Esistono ben 28 studi in tutto il mondo che confermano le constatazioni del Dott. Wakefield (diventano 30 perchè la nota risale al 2012) ; inoltre vanno aggiunti:

Agosto 2012 Pediatrics. “Condizioni Gastrointestinali nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico: Sviluppare di un programma di ricerca”

http://pediatrics.aappublications.org/content/130/Supplement_2/S160.ful

Plos.one 31 Gennaio 2013 Identificazione del profilo unico di espressione genica in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico regressivo (ASD) e ileocolite.

I sintomi gastrointestinali sono comuni nei bambini con disturbo dello spettro autistico (ASD) e sono spesso associati a processi infiammatori della mucosa dell’intestino tenue e crasso.

http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0058058

RIPORTIAMO PRIMA DEI VIDEO,QUESTO STUDIO “AUTISMO E DISTURBI GASTROINTESTINALI FORTE LEGAME ULTERIORE CONFERMA PUBBLICATO DALLA RIVISTA SCIENTIFICA PEDIATRICS

  •  http://www.autismspeaks.org/science/science-news/autism-and-gi-disorders-largest-ever-analysis-confirms-strong-link
QUI LO STUDIO
  •  http://pediatrics.aappublications.org
“Nella nuova analisi, i ricercatori hanno esaminato tutte le ricerche pubblicate guardando sintomi gastrointestinali e autismo – più di 950 articoli di riviste in tutto. Hanno quindi esaminato i risultati combinati dei 15 studi hanno giudicati conformi ai più elevati standard di affidabilità scientifica. Tutti sono stati pubblicati negli ultimi dieci anni che hanno interessato 2215 bambini con autismo. L’analisi ha mostrato che, in generale, i bambini con autismo hanno quattro volte più le probabilità di avere generalizzato problemi gastrointestinali. Stipsi cronica e diarrea erano entrambi tre volte più comuni tra i bambini con autismo. E i bambini con autismo avevano due volte più probabilità dolori addominali.”

 

POSTIAMO DI SEGUITO QUESTO VIDEO sempre sul “caso Wakefield”

 ASCOLTA IL SILENZIO – FILM Il film, “Ascolta il Silenzio”, andato in onda sulla televisione britannica nel 2003, scomparve per quasi un decennio prima di una recentissima ripubblicazione sui canali video della rete. Racconta la storia del gastroenterologo britannico Andrew Wakefield, le cui ricerche pubblicate su “The Lancet” hanno suggerito i possibili legami tra la somministrazione del vaccino MMR (o MPR morbillo-parotite-rosolia), la malattia intestinale cronica e l’autismo.
Nonostante tutte le accuse, Wakefield è stato recentemente riabilitato dalla Corte di Giustizia Britannica ed il suo è rimasto uno degli studi più citati sul tema della sicurezza dei vaccini. Il film offre un ritratto commovente del Dr. Wakefield e il viaggio di una madre nel tentativo di scoprire la verità su ciò che ha causato l’autismo di suo figlio. N.B: il film è in lingua inglese, è sottotilolabile nella stessa lingua ma non ancora in italiano (durata: 1:38). Da non perdere e da diffondere ad amici e conoscenti.
youtube2
http://www.youtube.com/watch?v=rkQaceiV6jc
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