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Vaccinazioni: E’ stata ascoltata tutta la comunità scientifica? Le parti che si contrappongono rappresentano un falso mito o la realtà?

Medici contrari alla vaccinazione coercitiva:

Cosa pensano davvero?

Chi e perché avrebbe messo a tacere le diverse posizioni in merito?

I media come dipingono il tutto?

 

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Come ben sappiamo negli Stati Uniti,i genitori e diversi Dottori, manifestano contro la SB 277; intento di chi la promuove è rimuovere il consenso informato praticando una profilassi vaccinale obbligatoria e forzata,senza alcuna esenzione.Ma siamo sicuri che sia stata ascoltata tutta la comunità scientifica?Che ruolo hanno anche in questo frangente i media?I media tradizionali, hanno una posizione ben definita dipingendo i fatti in un quadro raffigurante una lotta tra medici e genitori,i quali avrebbero motivi puramente etici per contrastare questa scelta di campo. In realtà non è proprio così.

  • A parte ciò, una verità su questo dibattito è venuta a galla : i medici non sono unificati affatto sulle loro posizioni in materia di “scienza” dei vaccini, né lo sono  per quanto riguarda il divieto del consenso informato per una procedura medica come la vaccinazione.

 

Pro Vaccino o Anti Vaccino?

E’ una questione puramente giornalistica? E’ un mito?

Come illustrato nella nostra immagine all’inizio di questo articolo, possiamo ampiamente classificare molte posizioni differenti su questa tematica, e su come  i medici  seguono il proprio lavoro. Le due posizioni più estreme riguardano:

  1. coloro che sono al 100% contro i vaccini, non consigliandoli né somministrandoli affatto;
  2. coloro che credono nella sicurezza e nell’efficacia al 100 % dei suddetti,consci e consenzienti ad una pratica vaccinale forzata.

Quanti Dottori alla fine rientrano a pieno in queste due posizioni?

 

Chi sono i Medici che perseguono la linea estremista Pro vaccino?

I medici Pro vaccino più estremisti; quelli che credono che tutti i vaccini siano sicuri ed efficaci per tutte le persone, sono  rappresentati da due medici di alto profilo:

 

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Il dottor Paul A. Offit , MD è il direttore del “Vaccine Education Center at the Children’s Hospital of Philadelphia“, così come Maurice R. Hilleman Professore di Vaccinologia e  Pediatria presso la Facoltà di Medicina dell’Università della Pennsylvania.

Il Dr. Offit  afferma che “il sistema immunitario di un bambino è in grado di gestire fino a 10.000 vaccini”.

  • Ha conseguito un brevetto per uno dei vaccini raccomandati per l’infanzia dal CDC,avendo così  un incentivo finanziario per promuovere la tal pratica. Il Dott. Offit non accetta pareri contrari ai suoi,e più volte ha dichiarato che non crede nella libertà di parola quando si tratta di vaccini ,affermando che la sua sia l’unica posizione corretta. Una volta ha dichiarato pubblicamente che qualsiasi giornalista che abbia dato spazio agli “antivaccinisti” sarebbe dovuto essere punito con il carcere” (clicca sulla fonte giornalismo ).

Quando Sharyl Attkisson ancora lavorava per la CBS, pubblicò una storia sull’enorme conflitto di interessi:

 

 

Il Dr. Paul Offit rappresenta ovviamente la posizione (estremista) pro-vaccino tra i medici.

La Dott.sa Anne Schuchat  è il direttore del National Center for Immunization and Respiratory Diseases at the Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Lei è un assistente chirurgo e lavora negli “United States Public Health Service Commissioned Corps“.

La Dr. Schuchat potrebbe probabilmente essere la persona più potente ed influente, quando si tratta di definire la politica della vaccinazione; la stessa segue le raccomandazioni del CDC in questo mercato mondiale.

Il CDC è il più grande cliente delle aziende farmaceutiche per l’acquisto di vaccini (è stato stimato che più di $ 4 miliardi di dollari siano spesi per l’acquisto di vaccini ogni anno) . Questo crea un enorme conflitto di interessi per un organo così importante che si suppone debba sorvegliare sulla sicurezza dei vaccini.

All’inizio di quest’anno c’è stata una seduta del Congresso sul “legame tra le recenti epidemie di malattie come il morbillo, e la decisione dei genitori di non vaccinare i propri figli”, a seguito della “epidemia di morbillo scoppiata a Disneyland .”

È possibile guardare l’intera udienza cliccando il seguente link:

  • http://www.c-span.org/video/?324253-1/hearing-childhood-vaccination&live=

In questa udienza non ha partecipato tutta la comunità scientifica ma solo la parte rappresentante il  governo e le multinazionali farmaceutiche.

Possiamo fidarci del CDC quando afferma che non viè correlazione tra vaccinazioni e autismo? Dobbiamo essere colpiti dalle affermazioni della dottoressa Anne Schuchat ,trovandole più credibili solo perché indossa una divisa militare?

Perché il Congresso non ha affrontato entrambe le posizioni del dibattito? Perché non è stato chiamato il dottor William Thompson del CDC  per rispondere alle domande?

Perché si continua ad evitare un confronto tra le parti?

Il Dr. Thompson ha dichiarato l’anno scorso che uno degli studi del CDC i quali presumibilmente hanno dimostrato la NON correlazione tra vaccini e autismo, abbia omesso molti dati di studi che dicevano esattamente l’opposto (vedi il caso della vaccinazione con MMR e l’aumento di autismo tra i ragazzi afro-americani. Per leggere altro cliccare di seguito la fonte  “CDC Whistleblower Dr. Thompson: “Ho smesso di mentire”  )

 

 

  • È interessante notare come in realtà altri funzionari governativi abbiano contraddetto le affermazioni del Dottor Schuchat, ammettendo una eventuale correlazione tra autismo e vaccinazioni:

 

 

Chi sono dall’altra parte i Medici definiti come “antivaccinisti”?

In realtà sono pochi i medici che pubblicamente dichiarano una posizione così estremista. Tuttavia, essi hanno osservando i danni derivati ai loro pazienti e tramite la loro esperienza clinica,hanno voluto ricercare a fondo le eventuali motivazioni,mettendo da parte tutto quello che era stato insegnato loro.

Degli esempi?

Dr. Suzanne Humphries, MD

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Uno dei medici definito come “antivaccinista” è la Dr. Suzanne Humphries, MD. La Dr. Humphries ha conseguito la laurea triennale in Fisica presso la Rutgers University e la laurea in medicina presso la Temple University di Philadelphia, completando il suo tirocinio in medicina interna al Montefiore Medical Center di Bronx, New York.

La Dr. Humphries nasce come medico convenzionale,ma la sua curiosità la spinge ben oltre le logiche insegnate.Lei stessa afferma che non era sicura di tutto quello che aveva studiato sulle vaccinazioni,per questo ha approfondito.

Lei afferma:

“Nessun vaccino migliora la salute di una popolazione, perché i vaccini non fanno ciò. Non c’è nulla in un vaccino che contribuisca a migliorare la nostra salute,nulla”.

Quando le è stato chiesto il perché non sceglie di vaccinarsi,nonostante i suoi viaggi in tutto il mondo in luoghi dove sono raccomandati i vaccini, risponde:

“Perché curo in maniera ottimale il mio sistema immunitario, e il mio corpo. Io non credo nei vaccini,nemmeno un pò. Credo che gli stessi,possano arrecare più danni che altro;da quei danni però non si torna indietro”.

La Dr. Humphries ritiene che i pericoli insiti nei vaccini vengano omessi dalla comunità medica e dei media. E ‘regolarmente censurata lei stessa dai media.

(Per ascoltare il dibattito senza censure cliccare la seguente fonte Dr. Suzanne Humphries on Vaccine Safety)

Andiamo avanti con i Dottori che mostrano i propri pensieri ringraziandoli di ciò.

 

Il Dr. Richard Moskowitz

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Il dottor Richard Moskowitz pratica il suo lavoro di medico nel Massachusetts. Si è laureato a Harvard nel 1959, conducendo il suo dottorato presso la New York University nel 1963. Dopo una laurea in Filosofia presso l’Università del Colorado, ha completato il suo stage presso l’ospedale di S. Antonio a Denver, e ha iniziato a praticare nel 1967. Si interessò alle terapie naturali nel 1970.

Come il dottor Humphries, il dottor Moskowitz  ha iniziato la sua pratica sulla medicina convenzionale, somministrando i vaccini ai suoi pazienti. Ma dopo più di 30 anni di esperienza clinica, non riusciva più a raccomandare i vaccini:

“Negli ultimi dieci anni, osservando i numerosi danni avvenuti nei bimbi e nei miei pazienti, ho sentito un rimorso profondo e crescente. Alla fine è arrivato il giorno in cui non riuscivo più a mentire.

Al di là della “obbligatorietà” che trovo aberrante,trovo peggiore la non informazione fatta e la maniera coercitiva in cui tutte le vaccinazioni vengono consigliate senza un’anamnesi corretta del paziente prima.

Il pubblico crede fermamente che l’immunizzazione artificiale sia in realtà una procedura sicura ed efficace, in nessun modo dannosa per la salute, e che la minaccia delle corrispondenti malattie naturali rimane sufficientemente chiara e urgente per garantire la inoculazione di massa di tutti, anche contro la loro volontà, se necessario.

Io non sono d’accordo con tutto questo”.

(Per altre informazioni in merito cliccare sulla seguente fonte Richard Moskowitz, MD – La causa contro vaccinazioni .)

 

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Continuiamo a dar voce all’altra parte della comunità scientifica.

Il Dr. Mark Geier

Il Dr. Mark Geier non è antivaccinista. Lui è un medico (MD) avente dottorato di ricerca in genetica. Ha trascorso 10 anni di lavoro presso l’Istituto Superiore di Sanità, ed è stato professore alla John Hopkins University. Egli è anche l’autore di oltre 150 pubblicazioni peer-reviewed.

Ha lavorato sulla sicurezza dei vaccini e l’efficacia per più di 30 anni. Era uno dei quattro scienziati che ha lavorato per la sostituzione del vaccino DTP, un vaccino che ha causato gravi danni in passato.

Il suo lavoro ha dimostrato tutto il suo interesse nella sicurezza della pratica vaccinale; tuttavia, egli è stato etichettato come “ciarlatano”, da parte di alcuni, perché non condividono le stesse idee.

Il Dr. Geier si oppone al vaccino antinfluenzale. Nel video qui sotto, viene chiaramente spiegato che il vaccino antinfluenzale porti ad una moltitudine di patologie e malattie,come ad esempio  la sindrome di Guillain-Barré , e che non sia efficace nel prevenire l’influenza. Egli spiega anche che il CDC non segue la linea di prevenzione attraverso la richiesta di test di sicurezza. Così il vaccino antinfluenzale è fondamentalmente un vaccino sperimentale che vorrebbero destinare  a più di 300 milioni di persone ogni anno. Inoltre, non esistono studi che dimostrino la sicurezza di tale vaccino.

Tuttavia, il dottor Geier sottolinea che il CDC sia palesemente addentrato nel business della distribuzione di vaccini contro l’influenza, perché questo rappresenta un mercato maggiore di guadagno confronto ad altri vaccini.  Il vaccino contro l’influenza è il vaccino più pericoloso in America, che rappresenta la maggior parte dei morti e feriti compensati dal Governo .

Il video di seguito riprende le affermazioni del Dr. Geier.

 

Passando ad altri medici qualificati,parliamo del Dr. Jay Gordon

 

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Il Dr. Jay Gordon è un pediatra del sud della California. Ha un curriculum impressionante:

Nel bel mezzo della sua formazione di base,il pediatra Jay Gordon ha compiuto un passo insolito. Decidendo che aveva bisogno di una maggiore conoscenza su nutrizione, vitamine e medicina alternativa, al fine di esercitare la professione medica come voleva, il dottor Gordon ha conseguito un master in Nutrizione Pediatrica presso lo Sloan-Kettering Institute di New York City. Dopo la pratica presso l’Ospedale pediatrico di Los Angeles, il dottor Gordon si è unito al corpo insegnanti presso la UCLA Medical Center e Cedars-Sinai Medical Center.

Parte delle sue affermazioni asseriscono quanto segue:

“Nessuno conosce il bambino meglio dei genitori; in primo luogo, i vaccini sono una questione molto personale e uno dei più grandi problemi è che i pediatri non effettuano un consenso informato,oltre ad agire in maniera errata effettuando verso i genitori quello che viene definito come “terrorismo psicologico”. Noi non conosciamo a pieno il funzionamento del Sistema Immunitario.

Abbiamo anche combinato sei vaccini diversi, con più di 20 antigeni separati per essere assunti a due, quattro e sei mesi. La scienza dietro queste combinazioni è carente (per approfondire l’argomento cliccare sul seguente cliccare qui )”.

 

La Dott.sa Sherri Tenpenny

Come il dottor Humphries, la dottoressa Tenpenny è uno dei portavoce più eloquenti sulla sicurezza del vaccino in America oggi. Lei è il direttore e fondatore di OsteoMed II , una clinica fondata nel 1996 in Ohio.

La Dr. Tenpenny parla della mancanza di studi sulla sicurezza condotti sui vaccini, sottolineando che gli studi sono stati condotti solo su individui sani che non sono rappresentativi di tutta la società.

La Dr. Tenpenny non sostiene la sicurezza dei suddetti vaccini, sottolineando la differenza tra “anticorpi vaccinali” e “immunità naturale”.

Il video di seguito riporta le sue affermazioni e il punto di vista della Dott.sa Tenpenny.

 

 

La Dott.sa Meryl Nass

La dottoressa Meryl Nass è un MD di medicina interna. Si espone in tutto questo argomento,parlando della collusione tra  le aziende farmaceutiche che producono vaccini e il governo degli Stati Uniti. E’ attivista nell’argomento della vaccinazione con GARDASIL e sulla Sindrome della Guerra del Golfo.

 

Il Dr. Nicholas J. Gonzalez

 

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Il Dott. Nicholas J. Gonzalez, MD, si è laureato presso la Brown University, con una laurea in letteratura inglese. Successivamente ha lavorato come giornalista,prima di proseguire gli studi alla Columbia. Ha poi ricevuto la sua laurea in medicina presso la Cornell University Medical College nel 1983. Nel corso di una borsa di studio post-laurea in immunologia dal dottor Robert A.Good ( considerato come il padre della moderna immunologia), ha completato uno studio di ricerca di una terapia nutrizionale aggressiva nel trattamento del cancro avanzato . Dal 1987, il Dr. Gonzalez esercita privatamente in uno studio a New York City, il trattamento di pazienti con diagnosi di cancro e di altre gravi malattie degenerative.

Il Dr. Gonzalez  critica duramente l’efficacia del  vaccino anti Polio.

( per leggere altre fonti cliccare di seguito  Il Vaccino antipolio non è  necessario)


 

La Dott.sa Stacia Kenet Lansman

La Dr. Stacia Kenet Lansman, fondatrice della Pediatric Alternative a Marin County, in California. Si è laureata presso la Tufts University Medical School di Boston nel 1989 ed ha completato il suo tirocinio e pratica medica pediatrica a Oakland Children Hospital, Oakland, CA, nel 1992.

La Dr. Lansman lavora con altri cinque medici nella sua clinica, i quali “hanno credenziali impeccabili, avendo studiato  in alcune delle migliori scuole e istituti medici della nazione.” Molti sono compagni della American Academy of Pediatrics.

Questi cinque medici ritengono che le famiglie dovrebbero ritardare alcune vaccinazioni, raccomandate dai Centers for Disease Control and Prevention, e rinunciare del tutto ad altre.

(Per approfondire leggi  Top California Pediatri)

 

 

Il dottor Russell Blaylock L.

 

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Il dottor Blaylock è un neurochirurgo, autore e docente. Ha frequentato la Scuola LSU of Medicine di New Orleans e ha completato il suo tirocinio di chirurgia generale e  neurochirurgia presso il Medical University of South Carolina a Charleston, South Carolina.Negli ultimi 25 anni ha praticato neurochirurgia oltre alla pratica nutrizionale.

Il dottor Blaylock ha scritto in merito alla vaccinazione eccessiva durante lo sviluppo del cervello e del  legame con l’autismo .


 

Il Dr.Robert Rowen

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Il Dr. Rowen, laureato presso la Johns Hopkins University (1971), ha seguito i suoi studi presso  l’Università della California a San Francisco (1975).

Il Dr. Rowen ha documentato l’inefficacia della vaccinazione contro il morbillo,dichiarando  che la maggior parte focolai sono stati diffusi da coloro che sono stati vaccinati.

(Vedi:  Dr. Rowen: Morbillo diffuso dai vaccinati )


 

La Dott.sa  Lee Hieb

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La Dr Lee Hieb è un chirurgo ortopedico specializzato in chirurgia spinale. Lei è stata presidente dell’Associazione dei medici e dei chirurghi americani.

La Dr. Hieb discute l’etica medica e le implicazioni politiche del governo che costringe le vaccinazioni. Rivolge il suo pensiero inoltre, a due questioni cruciali :

  • LE OMISSIONE DEI MEDIA
  • L’INEFFICACIA DELLE VACCINAZIONI

(Vedi:  Dr. Lee Hieb MD – Vaccino .)

 

Il Dr. Michael W. Elice

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Il Dr. Michael W. Elice, MD, si è laureato alla Syracuse University e alla Medical School di Chicago. Egli mantiene l’incarico di insegnante presso la New York University Medical School e l’Albert Einstein College of Medicine e ha cattedra a contratto presso la North Shore University Hospital, Manhasset, New York e presso il  Children’s Hospital of the Long Island Jewish Medical Center, New Hyde Park, New York.

Il Dr. Elice è un critico della vaccinazione contro il morbillo, parotite, rosolia  (MMR), e ritiene che la caratterizzazione imprecisa dei media sulle epidemie di morbillo è in realtà un grave danno per i bambini americani.

(Vedi:  Dr. Michael Elice MD – Media e Promozione .)

 

Il Dr. David Brownstein

 

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Il Dr. David Brownstein è un medico di famiglia e il direttore medico del Centro di Medicina Olistica a West Bloomfield. Si è laureato presso l’Università del Michigan e la Wayne State University School of Medicine. Il Dr. Brownstein è membro della  American Academy of Family Physicians and the American College for the Advancement in Medicine.

Egli ha ricevuto due prestigiosi premi da parte dei suoi colleghi. Il primo è stato dato dal Collegio americano per l’avanzamento in Medicina in occasione della riunione annuale del 2005. Il premio è stato il Norman E. Clarke Sr. Award per la scienza e la pratica. Il secondo premio è stato dato dalla American Academy of Integrative Medicine durante la riunione annuale del 2005 in Florida. Questo è stato intitolato 2005 ARC Excellence Award  per il suo “avanzamento nella diagnosi e nel trattamento delle malattie croniche”.

Il Dr. Brownstein è un critico del vaccino antinfluenzale, e recentemente ha scritto riguardo la correlazione tra la vaccinazione mmr e l’autismo

(Vedi:  Dr. Brownstein, MD – DNA -dalle cellule fetali nella vaccinazione contro il  Morbillo all’ autismo).


 

ALTRE POSIZIONI IN MERITO ALLE VACCINAZIONI

La Dott.sa Toni Bark

 

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La dottoressa Bark, ha ricevuto il suo “Bachelor of Scienc” in Psicologia presso l’Università dell’Illinois nel 1981 e la sua laurea in medicina presso il Rush Medical School nel 1986.La Dr. Bark  ha completato la sua formazione pediatrica presso la University of Illinois, Chicago, nel 1991, formandosi alla New York University in Pediatria, dal 1986 al 1987 e Riabilitativa dal 1987 al 1988. Subito dopo ha lavorato  nel reparto di terapia intensiva neonatale al Michael Reese Hospital. Ha poi preso una posizione come direttore del pronto soccorso pediatrico nel suddetto Ospedale,fino al 1993, quando il suo impegno per i rimedi naturali la portò ad iniziare il suo studio di Medicina Olistica.

La Dr Bark è una forte sostenitrice della sicurezza del vaccino; la stessa cerca di  educare i legislatori sulla sicurezza dei vaccini.

(Vedi:  Dr. Toni Bark, MD – Non rimuovere l’esenzione per i vaccini).

 

La Dr. Susan McCreadie

 

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La Dott.sa Susan McCreadie, MD è una pediatra facente parte del  Consiglio di Pediatria americano. Ha conseguito la laurea in medicina presso la Wayne State University School of Medicine, e ha completato la sua formazione presso il Children’s Hospital of Michigan.

La Dr. McCreadie ha scritto un articolo sui vaccini che -guarda caso- è stato rimosso da diverse pagine web.

(Lo Abbiamo ripubblicato qui:  Susan McCreadie, MD; meglio non vaccinare )

Lei ha scritto:

“Io non sono pro o anti-vaccino, io sono pro scelta informata. Guardiamo il filmato “Il ” ed ascoltiamo una discussione scientifica razionale fatta da esperti. Questo documentario intreccia le storie di tre famiglie le cui vite sono state cambiate per sempre con la vaccinazione. Vai oltre la paura e la politica”.

 

Il Dr. Joseph Mercola

 

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Il Dr Joseph Mercola, DO,è stato il presidente del dipartimento di medicina di famiglia al St. Alexius Medical Center  per cinque anni. Si è formato in medicina tradizionale e naturale. Gli fu concessa di borsa di studio dalla American College of Nutrition (ACS) nell’Ottobre 2012.

Lui è un critico il quale tanto ha scritto sulle collusioni tra l’industria farmaceutica e il valore dei vaccini.

E’ per il  New York Times, autore di bestseller, e pubblica una newsletter di medicina alternativa . La stessa è la più letta tra i siti web in tutto il mondo.

(Vedi:  Come il fascismo crea le politiche federali .)


 La Dott.sa  Natasha Campbell-McBride

 

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La Dr. Natasha Campbell-McBride è un medico con due gradi di specializzazione: Master in Scienze Mediche in Neurologia e Master in Scienze Mediche in Nutrizione Umana. Si è laureata come medico in Russia. Dopo aver praticato per cinque anni come neurologo e tre anni come  neurochirurgo, ha formato la sua famiglia e si è trasferita nel Regno Unito, dove ha ottenuto il suo secondo diploma post-laurea in Nutrizione Umana.

È ben nota per lo sviluppo di un concetto di GAP (Gut And Psychology Syndrome), che ha descritto nel suo libro “sindrome dell’intestino e Psicologia” affrontando il trattamento naturale per l’autismo, ADHD, dislessia, disprassia, depressione e schizofrenia, giunto alla sua seconda edizione.


 

La Dr. Campbell-McBride ha dedicato un intero capitolo del suo libro : “Vaccini.L’MMR causa l’autismo?” Ella suggerisce che un sondaggio immunologico completo di ogni bambino,dovrebbe essere effettuato prima di qualsiasi profilassi vaccinale.

 

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I medici coinvolti nella Politica di vaccini

I medici sono persone molto impegnate. Così, quando un medico si allontana dal suo lavoro poiché occupato a testimoniare alle udienze del governo sulla questione dei vaccini obbligatori, significa che è appassionato All’argomento.

Di seguito due medici che di recente hanno dedicato molto alla politica,occupati a testimoniare davanti alle commissioni governative di portare l’obbligatorietà delle vaccinazioni senza alcuna esenzione.

 

DI CHI PARLIAMO?

Il Dr. Paul Thomas

Il Dr. Paul Thomas, MD è nato a Portland, Oregon, e cresciuto in Sud Africa. Ha un master in biologia, un MD da Dartmouth Medical School, e ha completato la sua formazione pediatrica presso l’Università della California, San Diego. Collabora con l’American Academy of Pediatrics.

Il Dr. Thomas ha recentemente testimoniato e portato davanti al Senato dell’Oregon, una proposta di legge per eliminare le esenzioni vaccino.

 

 

(Vedi:  Dr. Paul Thomas, MD )


 

La Dott.sa Lynn Mielke

La Dr. Mielke è la fondatrice di Developmental Spectrums clinic  in California, specializzata nel trattamento biomedico di disturbi dello spettro autistico. La Dr. Mielke è laureata presso la Facoltà di Medicina dell’Università dell’Indiana, e ha completato la sua formazione in Psichiatria presso il Neuropsychiatric Institute dell’UCLA. Dopo aver terminato la sua formazione, egli diventò una professoressa associata presso l’UCLA presso il Dipartimento di pratica della famiglia per diversi anni e aveva uno studio privato a Westwood; successivamente si  trasferisce a Pleasanton, dove esercita la professione di psichiatra per diversi anni. E’ un membro della   Medical Academy of Pediatric Special Needs.

La Dr. Mielke ha recentemente preso tempo fuori del suo programma fitto di appuntamenti da medico,per affrontare le riunioni del Comitato  Sanità del Senato della California, in materia di CA Bill SB277.

 

 

(Vedi:  vaccini obbligatori in California)


 

La Dott.sa Donna Campbell

La Dr Campbell, MD è qualificata  in pronto soccorso di medicina e oculistica. Ha completato il suo Master of Nursing dell’Università del Texas Woman come  Cardiovascular Clinical Nurse Specialist . Ha ricevuto il suo MD dalla Texas Tech University, dove era un membro di Alpha Omega Alpha.

Lei è anche un senatore dello stato del Texas, e recentemente ha resistito alla pressione di altri politici nel sostenere un progetto di legge che permetterebbe di eliminare le esenzioni di vaccino:


Riepilogo,chi rappresenta la maggioranza?

Questi sono alcuni dei medici che non supportano la posizione pro-vaccino estremista. Quanti altri medici temono di parlare, con il rischio di perdere la loro carriera?

Un esempio di tutto questo raffigura un grande personaggio; un medico che nel Regno Unito ha letteralmente perso la sua carriera poiché ha osando mettere in discussione l’efficacia e la tossicità dei vaccini.

Questo Dottore era Andrew Wakefield ,simbolo di terrorismo e manipolazione mediatica.

Ad oggi nessuno è riuscito a sconfessare i suoi studi,questo è quanto e questo è tanto.


 

Medici

 

 

Il Dottor Wakefield  non è stato l’unico a lottare per la verità; un altro Dottore ha lottato per le sue motivazioni senza paura alcuna,parliamo del  Dr. Andrew Moulden il quale attraverso il suo libro dichiara che “Ogni vaccino produce un danno”

 

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Un Medico canadese il Dr. Andrew Moulden, il quale ha fornito chiare prove scientifiche che dimostrano che ogni dose di vaccino dato a un bambino o ad un adulto produce danni. La verità che ha scoperto è stata respinta dal sistema medico convenzionale e dall’industria farmaceutica. Tuttavia, il suo avvertimento e il suo messaggio per l’America rimane come un solido patrimonio di un uomo che si alzò in piedi contro big pharma e contro il  loro programma per la vaccinazione di ogni persona sulla Terra.

Il Dr. Moulden morì inaspettatamente nel mese di novembre del 2013 a 49 anni. Un caso?

 

***Come al solito la politica e la sanità vanno a braccetto***

 

Informazioni e articoli correlati in merito

Le dichiarazioni del Dr. Andrew Moulden

Dr. Andrew Moulden: ogni vaccino produce danno microvascolare

  • Il Potenziale Zeta può essere utilizzato come indicatore della salute. Le dichiarazioni e gli studi sconfessati del Dr Moulden

https://vacciniinforma.it/?p=2289

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La testimonianza di Bianca.

Vacciniinforma ringrazia la mamma di Bianca,la signora Antonella Crisciotti per questa Testimonianza.

Ci stringiamo a questa famiglia con la speranza che la divulgazione di questa storia triste e vera, arrivi a chi deve arrivare.

Con la speranza che la testimonianza di ogni danneggiato abbia voce e che coloro che hanno la possibilità di poter cambiare le cose, lo facciano.

Una profilassi vaccinale senza screening,senza informazioni.
Un danno subito e in maniera omertosa taciuto.
La storia di una madre che non si ferma dinnanzi ad un parere statico.
Muri di gomma travestiti da negazionismo.
Dinnanzi a queste mamme che chiedono aiuto,troviamo sempre la stessa frase,gli stessi pareri:
“Non c’è correlazione,Non c’entra nulla,stia tranquilla”
Fortunatamente in questo caso DIVERSI i medici ONESTI e noi li ringraziamo, poiché hanno rispettato il precetto a cui hanno giurato “NON NUOCERE”.
 La storia di Bianca; molte purtroppo sono le donne in tutto il mondo danneggiate dal suddetto vaccino, e i dati lo confermano.
Basta omettere,basta tacere.
Chiediamo presenza delle Istituzioni,tutte.
Dinnanzi a questa realtà nessuno dovrebbe girarsi dall’altra parte.
Chiediamo  trasparenza e una CORRETTA INFORMAZIONE.

Grazie ancora per questa testimonianza

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“Ciao sono Antonella Crisciotti,la mamma di Bianca, e vi racconto la nostra testimonianza.

Bianca è nata nell’anno 1995.

Nel Settembre 2008 le viene somministrata la prima dose del vaccino HPV (Gardasil); nel Novembre 2008 la seconda dose e da li è cominciato il nostro calvario.

Dopo circa 20 giorni Bianca,ha iniziato a sentirsi priva di forze, giramenti di testa,dolori alle ossa e febbre erano i sintomi. Decisi così di portarla dalla pediatra, ma in concomitanza al periodo influenzale,nessuno diede peso all’accaduto.

Da li iniziammo a capire che qualcosa non andava; più i giorni passavano, più questi sintomi erano sempre più frequenti. Bianca non riusciva più a fare ginnastica a scuola, poi iniziò con le numerose assenze, fino a quando lasciò la danza classica ed il nuoto.

Ritornammo così dalla pediatra,la quale prescrisse una serie di analisi di routine con risultati nella norma.

La stessa pediatra nonostante i risultati,iniziò ad insospettirsi; voleva vederci chiaro poiché conosce Bianca dall’età di due anni.

Arriviamo così a Gennaio 2009 ed una mattina,Bianca dice di sentire dolore al petto e palpitazioni; all’improvviso sviene, così la portammo immediatamente al Pronto Soccorso del Bambin Gesù (Roma). Dopo diversi controlli, ci viene detto che “probabilmente” Bianca, ha avuto una crisi extrasistolia.

Ci dicono di stare tranquilli, anche se io avevo fatto presente l’insorgenza di queste problematiche dopo la vaccinazione HPV (GARDASIL) effettuata.

“Stia tranquilla” mi dissero  tranquillizzandomi.

Passa qualche giorno e Bianca perde di nuovo i sensi, la riporto al PS,pretendendo questa volta il ricovero perchè mia figlia “la vedevo diversa,strana”.

Fu portata all’Ospedale di Tivoli, ed anche li nonostante gli accertamenti eseguiti,risultò tutto nella norma.

La verità è che mia figlia continuava a stare male,così decidemmo di fare una visita da un reumatologo il quale dopo la visita ( Bianca aveva 13 anni ) disse che era normale ,di stare tranquilli e che Bianca aveva solo una percezione del dolore diverso dalla norma,e che per questo lo sentiva maggiormente  e in maniera amplificata.

  • Allora il Dottore,le prescrisse degli antidolorifici da prendere al bisogno ( neurontin che è un medicinale che si da anche per gli attacchi epilettici) 1 al giorno; quando i dolori aumentavano allora 2 al di,fino al giorno in cui al successivo controllo, la reumatologa le tolse questo medicinale e disse di riprendere lo sport.

Cosi facemmo ma dopo qualche giorno Bianca,svenne in piscina ed io seriamente preoccupata  chiamai la Dottoressa dicendo che le cose non mi quadravano e che lei da quando aveva fatto questo vaccino non stava più bene.

Non c’entra nulla,mi disse .. i soliti muri di gomma,la solita frase detta da ogni medico che abbiamo incontrato. La pazza ero io per loro.

Nonostante ciò,la reumatologa mi consigliò di fare una visita immunologica . Portai Bianca a fare questa visita ed il medico prescrisse alcune analisi e da queste il risultato:

  • Parvovirus B19 ( MONONUCLEOSI ) E QUINTA MALATTIA insieme; ricordo ancora lo stupore del medico il quale non riusciva a dare una spiegazione a tutto questo ( V malattia a 13 anni?).

Pensavamo di aver risolto il problema, ma al controllo delle successive analisi, l’immunologo consigliò il ricovero perché la situazione era anomala, soprattutto poiché nel frattempo, si erano aggiunti altri sintomi a quelli già esistenti:

Rash su tutto il corpo precedentemente avvertito con dolori sulla parte, gonfiore della mani e delle piante dei piedi, colorito strano sui palmi della mani e unghie violacee.

  • Al secondo ricovero andarono subito al dunque; aspirazione del midollo che fortunatamente risultò negativo, come pure le altre analisi, dimessa con “probabile” sindrome di Guillain-Barré .

Dimessa dall’ospedale decido di telefonare al centro vaccinazioni, dove Bianca avrebbe dovuto effettuare la terza dose dicendo che era stata poco bene e chiedendo se fosse ancora in tempo ad effettuarla.

Il medico vaccinatore mi rispose positivamente, ma mi pregò di portargli la cartella clinica perché non ci vedeva chiaro in tutto questo,e cosi feci.

Quando mio marito portò Bianca all’Asur, per effettuare la terza dose, il medico mi chiamò e mi disse:

“Signora io credo che tutti i sintomi ed il malessere di sua figlia dipendano dal vaccino!”

Mi sembrava un incubo ma ancora oggi ringrazio questo bravo dottore che probabilmente le ha evitato problemi ben più gravi. Continua a passare il tempo e tra le assenze scolastiche e il restare chiusa in casa tra il letto e la poltrona, io ero sempre piu avvilita e arrabbiata, cosi cominciai a richiedere varie visite in accordo con la pediatra per approfondire; facemmo elettroencefalogramma anche 24 ore,vari test ed accertamenti, ma nulla di cosi importante venne fuori, ed eravamo nel Novembre 2009.

Qualche mese dopo facemmo una visita da un nuovo neurologo portando tutta la documentazione che avevamo e spiegando i nostri dubbi sul vaccino fatto e lui decise di ricoverarla ( per la 3 volta quindi ) al Policlinico Umbero I di Roma.

Fecero di nuovo tutte le analisi ma i risultati erano come al solito negativi. L’ospedale richiese anche una visita specialistica da un famoso reumatologo che dava consulenza presso l’ospedale ( un certo Dott. Conti di Pavia ) il quale,dopo la visita, disse che si trattava di fibromialgia e le prescrisse di nuovo il Neurontin ( antinfiammatorio ) con una grande differenza dalla prima volta; il dosaggio era DI 9 PASTICCHE AL GIORNO!

Questo Dottore,disse anche che  Bianca aveva bisogno di un supporto psicologico perché il suo era un problema psicologico!

Io mi rifiutai categoricamente di dare 9 antidolorifici al giorno a mia figlia e successivamente, parlai con una dottoressa sempre del policlinico, che si occupava di malattie rare, la quale ascoltando i mie forti dubbi sul vaccino fatto, si mise alla ricerca di notizie riguardanti le reazioni al vaccino, intraprendendo delle ricerche sull’intossicazione da metalli (nel frattempo le fece fare un prelievo proprio per questo).

Ma i risultati non arrivavano mai e dopo 3 mesi  dalla sua dimissione ( anche stavolta senza una diagnosi ), mi venne comunicato che avrei dovuto aspettare poichè  il costo per i reattivi per questo tipo di analisi, era molto elevato,inoltre non avevano altre analisi da sviluppare.

Bianca viene dimessa ma continua a stare male,addirittura peggio del solito.

A quel punto  mi misi su internet, aprii questa pagina insieme a mia cugina Barbara, per fare in modo che qualcuno mi potesse aiutare, ed infatti mi rispose una ragazzina che disse che anche lei dopo il vaccino aveva avuto problemi, non come Bianca, ma le era venuto il diabete.

Mi sentii con la sua mamma e mi diede il nominativo del Dott. Montinari che si occupava dei danni da vaccino.

Lo contattai subito, il quale visitò Bianca prescrivendole alcune analisi particolari.

Responso: anticorpi Herpes Zoster ( varicella ) valore 2346 ( normale max 120 ) anticorpi mononucleosi valore 660 ( normali 80) , tipizzazione tissutale hla : predisposizione per malattie muscolari.

Iniziammo subito delle cure “ biomolecolari” le quali dopo circa due mesi, cominciarono ad avere degli effetti positivi; la febbre cominciò a svanire , i dolori articolari e muscolari diminuivano, i rush andavano svanendo e Bianca,ricominciava a vivere di nuovo la sua vita e il suo mondo; tutto ciò non ci sembrava vero.

Dopo sei mesi cambiammo cura e così di volta in volta, anche se ogni tanto aveva dei momenti di riacutizzazione . Dopo poco tempo ci restava sempre piu difficile contattare il Dott. Montinari dati i suoi numerosi impegni, per fortuna riuscii ad avere il nominativo del Dott. Conte che dal settembre 2012 ha tenuto in cura Bianca (e tutt’ora).

Rifatte le analisi solite è giunto a questa diagnosi :

LA RAGAZZA PRESENTA ASTENIA, FIBROMIALGIA, DISTURBI CIRCOLATORI, FEBBRICOLA, CON HLA DR B1 11 PER CUI INQUADRABILE NELLA SINDROME DI A.S.I.A. ( AUTOIMMUNE SYNDROME  INDOTTA DA ADIUVANTI ) .

Oggi,anno 2015 ( dopo 7 anni ) la situazione è questa; Bianca sono 2 mesi che non va a scuola, ha di nuovo dolori muscolari, astenia, febbricola,poichè come scritto precedentemente ha di questi periodi in cui si riacutizza il tutto.

Abbiamo contattato la Dott.ssa Soriano Alessandra  (ci risulta essere una ricercatrice presso il Biocampus di trigoria,sempre a  Roma ) ed abbiamo anche preso un appuntamento con il primario del Tor Vergata di roma che è un immunologo (spero che qualcuno della asl ci possa aiutare per certificare questa sindrome, ma credo sia molto complicato).

Un ringraziamento particolare alla Direttrice del Centro vaccinale di RM1 ed a una dirigente della ASL RM1 che si sono messe a disposizione,dimostrando la loro umanità per il caso di Bianca (credo sia importante in questi casi non sentirsi soli e fare in modo che questi accadimenti siano di monito e vengano usati come testimonianze visibili a tutti;soprattutto quando non c’è una diagnosi definita,come dicono diversi medici “UN CASO SU”..

NON E’ UN CASO SU,E’ MIA FIGLIA E COSI TUTTE QUELLE RAGAZZE CHE HANNO PURTROPPO AVUTO REAZIONI A QUESTO MALEDETTO VACCINO.

Un abbraccio particolare alle ragazze che ho conosciuto in questo tempo le quali condividono lo stesso percorso e dolore di Bianca.

Nella speranza di trovare qualcosa da fare per migliorare la situazione, vi ringrazio per il tempo che avete dedicato nel leggere questa mia testimonianza.

Antonella ( mamma di Bianca )

 

 

UN ABBRACCIO A QUESTA GRANDE MADRE.

QUANTO POTRA’ DURARE CIO’?

A TAL PROPOSITO RICORDIAMO UN PRECETTO FONDAMENTALE A CUI SI DOVREBBE GIURARE LA PROPRIA FEDELTA’.

“Non Nuocere”

QUESTA FEDELTA’ A CUI MOLTI CAMICI HANNO RINUNCIATO,PROSEGUENDO PER UNA STRADA DIVERSA.
IL PRINCIPIO CARDINE DELLA MEDICINA È QUELLO DI “PRECAUZIONE” IN BASE AL QUALE, DI FRONTE ALL’IMPOSSIBILITÀ DI ESCLUDERE LA DANNOSITÀ DI UN FARMACO O DI UN INTERVENTO, IL MEDICO CI SI DOVREBBE ASTENERE;
PRINCIPIO CHE NEGLI ULTIMI DECENNI È STATO ABBANDONATO PER SEGUIRE QUELLO – PER LORO ASSOLUTAMENTE PRIORITARIO – DEL PROFITTO.. (non per tutti,ovviamente)

 

***Questo Blog ricorda di avere il consenso per la divulgazione della suddetta testimonianza. Chiunque violerà ciò, condividendo e  modificando la medesima, sarà passibile di denuncia.

Vacciniinforma rimane a disposizione per eventuali richieste di divulgazione di Testimonianze. Coloro che non fossero registrati al suddetto Blog,possono contattare la pagina facebook inviando un messaggio cliccando il seguente Link. Il Blog non divulgherà materiale in forma anonima.https://www.facebook.com/vacciniinforma ***

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LE PERCENTUALI REALI DELL’INFLUENZA

LE PERCENTUALI REALI DELL’INFLUENZA


3 DIC , 2014


influenza foto

L’influenza è un’infezione respiratoria acuta, altamente contagiosa, causata dai virus influenzali A e B. Si manifesta con febbre, mal di testa, malessere generale, tosse, raffreddore, dolori muscolari ed articolari. Non è possibile distinguerla dalle altre patologie respiratorie acute in base al quadro clinico: le sindromi influenzali (Influenza like-illness, ILI) causano esattamente gli stessi sintomi e sono provocate da tanti agenti infettivi diversi (rhinovirus, adenovirus, virus respiratorio-sinciziale, coronavirus, virus parainfluenzale ed altri) o anche da cause non infettive. Insomma non tutto è influenza, anzi lo è pochissimo1.


Eppure si usa il termine “influenza” come se questa fosse l’unica causa delle “sindromi influenzali”. Di conseguenza è sovradimensionato l’impatto sociale e sanitario dell’influenza. Le stime delle complicazioni e dei morti conseguenti all’influenza sono rafforzati dal numero imprecisato di malati e morti per sindromi influenzali, che rappresentano fino al 90% del totale. In base ai dati riportati da Influnet (il sistema di sorveglianza italiano basato sulle segnalazioni dei Medici e dei Pediatri di base) i casi stimati di sindromi influenzali nella stagione 2013-14 sono stati circa 4.542.000 . Di questi, i casi gravi di influenza confermata sono stati 77 con 16 decessi. L’80% (62/77) dei casi gravi segnalati presentava almeno una patologia cronica pre-esistente. Dei 16 casi deceduti, 14 presentavano condizioni di rischio pre-esistenti.2


Sottolineo come anche questo sistema di sorveglianza (utile, ma con molti limiti nella sua attività) sia costretto ad usare delle stime e non possa indicare dati reali su cui avviare una riflessione concreta: in realtà l’influenza è una causa assai modesta di sindrome influenzale.


L’incidenza dell’influenza tra le sindromi influenzali è stato illustrato chiaramente da Tom Jefferson. I dati indicano che su 700 persone con sintomi clinici di sindrome influenzale solo il 10% era davvero affetto da influenza.


imageinfluenza


La torta di destra, basata su oltre 27mila campioni raccolti da studi di buona qualità pubblicati negli ultimi 10 anni, mostra come la fetta più grossa abbia cause sconosciute (spiegabili in vari modi: microrganismi che hanno difficoltà a crescere in laboratorio, falsi negativi, microrganismi a noi ignoti, non ancora scoperti, isolati e identificati). Subito dopo viene la fetta dovuta ai diversi virus (rhinovirus, virus parainfluenzali, virus respiratorio-sinciziale). Dei 700 casi di Sindrome influenzale, solo 77 su 700 sono causati dall’influenza.


Altri studi stimano che solo il 10% delle malattie respiratorie invernali che colpiscono i bambini siano provocate dall’influenza3. Uno studio sulle ospedalizzazioni attribuibili a diverse virosi conferma il prevalere del peso di altri virus (respiratorio sinciziale e parainfluenzale)4; un altro sulle infezioni respiratorie nel primo anno di vita dimostra che il Rhinovirus è il patogeno di gran lunga più rappresentato nelle infezioni delle alte e delle basse vie respiratorie, anche se il Virus Respiratorio Sinciziale è associato alle forme più gravi di infezioni delle vie aeree inferiori che richiedono ospedalizzazione.5


Quanto è efficace il vaccino?


Il vaccino antinfluenzale contiene 2 tipi di virus A ed 1 tipo di virus B, che sono differenti ogni anno. I sierotipi sono decisi dall’OMS non in base al virus responsabile dell’epidemia in atto, ma sul virus responsabile dell’epidemia dell’anno precedente. Esiste ovviamente un margine di errore, perché si devono prevedere con largo anticipo quelli che saranno i più probabili virus responsabili dell’epidemia influenzale. I virus possono mutare, rendendo in tal modo poco efficace la vaccinazione. La scarsa corrispondenza tra i ceppi virali circolanti e quelli contenuti nel vaccino è dimostrata in uno studio6 in bambini minori di 5 anni.


Nelle due stagioni esaminate (2003-2004 e 2004-2005) non vi era una buona corrispondenza tra i ceppi virali circolanti e quelli contenuti nel vaccino, per cui non è stato possibile dimostrare l’efficacia della vaccinazione. Anche durante le due epidemie del 1968 e del 1997 il vaccino in uso conteneva un virus differente da quello che circolò realmente, e pertanto fu del tutto inefficace: la mortalità attribuita all’influenza non aumentò. Nel 2004 la produzione di vaccini in USA fu insufficiente, ed il tasso di copertura fu soltanto del 40%, ma anche in quella occasione il dato della mortalità non aumentò.


I vaccini sono nuovi ogni anno: la “ricetta” resta la stessa, gli ingredienti cambiano. Scegliere gli antigeni è una procedura delicata perché le risposte delle nostre difese immunitarie sono molto specifiche. L’intera procedura è basata sulla previsione, non possiamo verificare se realmente il vaccino prevenga i sintomi prima di registrarlo. Dobbiamo affidarci a misure intermedie, detti “esiti surrogati”: le risposte anticorpali indotte dal vaccino in una serie di volontari, confrontate con quelle indotte in volontari cui è stato iniettato placebo. Per essere certi che le caratteristiche dei due gruppi siano uguali, si assegnano i volontari all’uno e all’altro braccio su base casuale (randomizzazione).


Il trial randomizzato è considerato il metodo più affidabile per valutare l’efficacia di qualsiasi farmaco anche se raramente, per la scarsa durata e le piccole dimensioni, può rilevare effetti indesiderati rari, ovvero a lungo termine. La forza dell’assegnazione casuale sta nel fatto che le diversità note e ignote fra partecipanti si annullano a vicenda essendo presenti in egual misura nei due bracci. Nel caso dei vaccini antinfluenzali la debolezza sta nell’uso inevitabile di quantità di anticorpi come esito surrogato.


È difatti discutibile la relazione fra esito vero, ossia quanto avviene nella realtà, detto di campo (diminuzione o prevenzione dei sintomi, interruzione della trasmissione virale, diminuzione delle complicanze e della mortalità) ed esito surrogato. In pratica, nelle maggior parte degli studi, l’efficacia del vaccino è determinata dalla sua capacità di produrre anticorpi nei soggetti immunizzati, non dal confronto della frequenza della malattia tra i vaccinati e i non vaccinati. Ma c’è un rimedio utile: effettuare una revisione di tutti gli studi eseguiti su vaccini che hanno usato tecnologie simili. Il loro studio dovrebbe darci un’idea della performance passata e futura. La revisione di tutti gli studi (274) condotti su tutte le età e i gruppi di popolazione che riportassero esiti di campo, e confrontassero la performance dei vaccini con placebo o col non far niente, ha portato a queste conclusioni:


  • nei bambini sotto i due anni i vaccini sono inefficaci7

  • nei bambini più grandi, negli adolescenti i vaccini hanno una certa efficacia nel ridurre i sintomi della sindrome influenzale

  • negli adulti sani accelerano il ritorno al lavoro di mezza giornata in media8

  • negli anziani ultra 65enni9 è risultata incerta, quando non addirittura assente.


Sono state descritte con chiarezza le tante inadeguatezze metodologiche degli studi fin qui svolti per valutare l’efficacia dei vaccini antinfluenzali10. Poco si sa della durata della protezione indotta nei bambini: è doveroso chiedersi quale potrebbe essere l’esito di un’immunizzazione di massa contro l’influenza fin dalla più tenera età. Sarebbe rischioso lasciarli sguarniti contro virus tanto mutevoli per i quali è invece necessario costruire nel tempo un ampio inventario di difese immunitarie11.


Molto è stato scritto sull’importanza della vaccinazione dei bambini sani per ottenere un contenimento della morbilità dei contatti scolastici e familiari, per diminuire i costi sociali ed economici della malattia. Ma anche questa argomentazione è contestata, l’efficacia non è provata,1213 ammesso che sia morale tentare di non permettere a un bambino di ammalarsi una settimana per consentire ai familiari di non perdere qualche ora lavorativa. Anche l’azione protettiva del vaccino sulle otiti medie acute, argomento più volte portato a sostegno della vaccinazione, risulta quanto meno controversa. Le conclusioni negative sono riportate da uno studio clinico in doppio cieco, con placebo ai controlli, eseguito su bambini minori di 2 anni.14


Le cose si complicano negli anziani, nonostante la mole di studi eseguiti (70 che riportano osservazioni su 100 stagioni influenzali in continenti diversi lungo 50 anni). La ricerca dice, in sostanza, che sugli anziani l’efficacia del vaccino antinfluenzale è modesta: il tasso di mortalità tra gli anziani nella stagione invernale non è cambiato dal 1989, quando solo il 15% degli statunitensi e canadesi over 65 anni veniva vaccinato, ai giorni d’oggi in cui questa fascia di popolazione presenta una copertura superiore al 65%..


Anche Autori favorevoli all’uso dei vaccini affermano: ”Le prove che i vaccini oggi in uso offrano una costante alta protezione non sono esaustive, soprattutto per individuo a rischio complicanze e per gli over-65 – spiega Michael Osterholm dell’Università del Minnesota. C’è un bisogno urgente di una nuova generazione di vaccini altamente efficace e a protezione incrociata”. La sua metanalisi riguardo al vaccino antinfluenzale più usato in USA , il trivalente inattivato (TIV), stima che l’ efficacia sia solo del 59% in adulti sani. 15


In conclusione, “E’ evidente che un intervento di massa come la vaccinazione per colpire un agente relativamente raro come il virus influenzale, ha scarso senso16”.


Le reazioni avverse


Come tutti i farmaci e vaccini, anche quello antinfluenzale può causare reazioni avverse ed effetti collaterali.


Le reazioni locali (arrossamento, dolore, tumefazione, indurimento e prurito in sede di inoculo) sono frequenti ma poco importanti sotto il profilo clinico. Al contrario delle reazioni di ordine generale: febbre, malessere, mialgie, orticaria, angioedema, asma17, anafilassi sistemica18, artropatie19, glomerulonefrite20, mielite trasversa21, neuropatia ottica ischemica22, neurite ottica23, sindrome oculo-respiratoria, poliangite microscopica24, Sindrome di Guillan-Barré2526, paralisi dei nervi cranici27.


Numerosi studi non randomizzati hanno valutato l’associazione tra i vaccini anti-influenzali inattivati e una serie di rari e possibili effetti collaterali, come il melanoma cutaneo, l’arresto cardiaco primario, le malattie demielinizzanti, le alterazioni della funzione polmonare, la sindrome oculo-respiratoria, la sindrome di Guillain Barré e la Paralisi di Bell. Da studi effettuati su più di 21 milioni di persone, emerge come, per ogni milione di vaccinati, si verifichino da 1,6 a 10 casi in più di sindrome di Guillain Barré28.


La revisione Cochrane fa notare l’insufficiente valutazione degli effetti collaterali negli studi condotti: su 135, solo 17 studi li prendono in considerazione, lacuna ancora più grave per la sicurezza dei bambini , specie più piccoli.29 La vaccinazione di massa potrebbe evidenziare reazioni ancora non conosciute, dal momento che i bambini sottoposti al farmaco sarebbero molto, molto più numerosi dei pochi arruolati negli studi clinici eseguiti. Anche il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie solleva il problema dei pochi dati esistenti riguardo ai potenziali effetti avversi a lungo termine, collegati alla ripetizione annuale della vaccinazione.30


Quesiti e richieste


Il triste conteggio degli anziani deceduti dopo la vaccinazione antinfluenzale aumenta giorno dopo giorno. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha reso noto che: «A seguito delle segnalazioni di quattro eventi avversi gravi o fatali (il numero è aumentato considerevolmente NdA), verificatisi in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi provenienti dai due lotti 142701 e 143301 del vaccino antinfluenzale FLUAD della Novartis Vaccines and Diagnostics s.r.l., in attesa di disporre degli elementi necessari, tra i quali l’esito degli accertamenti sui campioni già prelevati, per valutare un eventuale nesso di causalità con la somministrazione delle dosi dei due lotti del vaccino, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha disposto, a titolo esclusivamente cautelativo, il divieto di utilizzo di tali lotti. L’AIFA invita i pazienti che abbiano in casa confezioni del vaccino FLUAD a verificare sulla confezione il numero di lotto e, se corrispondente a uno di quelli per i quali è stato disposto il divieto di utilizzo, a contattare il proprio medico per la valutazione di un’alternativa-vaccinale».


fluad


La salute è un bene primario, e la sua difesa è compito sicuramente delle Istituzioni preposte, ma è diritto e dovere di ogni cittadino contribuire a questo obiettivo attraverso scelte personali ponderate e accurate. Solo una corretta informazione consente la libertà di scelta, e per questo rivolgiamo queste richieste sia agli organi di controllo che all’intera comunità scientifica, che da sempre è dubbiosa sulla reale opportunità di eseguire la vaccinazione antinfluenzale, dal momento che si stima che solo il 20% del personale sanitario pratichi regolarmente l’immunizzazione contro l’influenza stagionale.


In primo luogo, due quesiti:

  1. Perché il sequestro solo di 2 lotti? Certamente perché le reazioni avverse gravi si sono verificate dopo la somministrazioni di quei vaccini; ma in via cautelativa non andava bloccata tutta la produzione?

  2. Che istruzioni hanno ricevuto i medici di famiglia da parte del Ministero su come comportarsi nei confronti dei pazienti vaccinati con i farmaci ritirati? Che significa “valutazione di un’alternativa vaccinale”? Che dovrebbe proporre un altro tipo di vaccino? Allora ci sono dubbi anche sull’efficacia, non solo sulla sicurezza?

  3. Non sarebbe opportuno che l’AIFA e il Ministero della salute stilassero linee guida per monitorare lo stato di salute di quanti sono stati vaccinati?


Inoltre, dal momento che in questi ultimi anni una larga fascia della popolazione sopra i 65 anni di età si sottopone al vaccino anti-influenzale e che questo viene spesso raccomandato anche per i bambini, parrebbe opportuno adottare le seguenti misure:


1. Attuare programmi di vaccino-vigilanza attiva su campioni numerosi di popolazione.

2. Organizzare uno studio che raffronti lo stato di salute di bambini e anziani vaccinati e non vaccinati contro l’influenza, mettendo a confronto sia le condizioni generali di salute che l’eventuale peggioramento delle patologie cronico-degenerative di cui sono affetti, visto che la vaccinazione è proposta per le categorie a rischio.

3. Effettuare un’indagine sugli anziani deceduti tra novembre e dicembre anche negli anni scorsi per conoscere la correlazione temporale con la somministrazione del vaccino antinfluenzale

4. Estendere lo studio a tutti i casi di decesso di lattanti nel corso del primo anno di età negli ultimi anni, al fine di conoscere la correlazione temporale con la somministrazione della vaccinazione esavalente.


I recenti casi di decesso non devono essere trattati, infatti, né come sporadici casi da far precipitare al più presto nella dimenticanza, né come spauracchi da esibire per demonizzare i vaccini. Essi pongono un problema, su cui da anni insistiamo, quello cioè della sicurezza dei vaccini e, soprattutto, dell’assennatezza o meno di progettare campagne di vaccinazione di massa volte a contrastare patologie che riguardano, come ho esposto sopra, l’11 % dei casi di sindromi influenzali. Un simile progetto, che consiste niente meno che nella volontà di ri-programmazione artificiale del sistema immunitario umano, non può essere attuato senza una verifica approfondita degli effetti tanto di breve che di lungo periodo, senza vagliare se l’insorgere di una serie di patologie con cui oggi, assai più di ieri, dobbiamo confrontarci, quali le malattie auto-immuni, costituiscano o no il contraccolpo di interventi vaccinali troppo fitti, troppo estesi a qualsiasi genere di patologia, anche quelle lievi, e dunque non necessari alla tutela della salute umana.


AsSIS

1 Tom Jefferson. Non tutto è influenza, anzi pochissimo. La verità sui vaccini: nessuno sa se e quanto funzionino davvero. Sole 24 ore Sanità, 1-7 dicembre 2009.

2 FluNews : aggiornamento alla 17° settimana del 2014 (21 -24 Aprile 2

3 Ministero della Salute. Vaccinazione antinfluenzale di massa in età pediatrica. Quali evidenze abbiamo? Bollettino di informazione sui Farmaci 2003; 5-6: 187-96

4 Schanzer DL, Langley JM, Tam TWS Hospitalization attributable to influenza and other viral respiratory illnesses in canadian children Pediatr Infect Dis J 2006;25:795-800

5 Kusel MMH, de Klerk NH, Holt PG, et al. Role of respiratory viruses in acute upper and lower respiratory tract illness in the first year of life Pediatr Infect Dis J 2006;25:680-6.

6 Szilagji PG, Fairbrother G, Griffin MR et al. Influenza vaccine effectiveness among children 6 to 59 months of age during 2 influenza seasons. Arch Pediatr Adolesc Med 2008; 162:943-51

7 Jefferson T, Smith S, Demicheli V et al. Assessment of efficacy and effectiveness of influenza vaccines in healthy children: systematic review. Lancet 2005; 365:773-80

8 Cochrane Journal Club http://www.cochranejournalclub.com/vaccines-for-preventinginfluenza-clinical/

9 Jefferson T, Di Pietrantonj C. Inactivated influenza vaccines in elderly – are you sure? Lancet 2007; 370:1199-00

10 Jefferson T. Influenza vaccination: policy versus evidence. BMJ 2006;333:912-5

11 Grandori L Vaccinare contro l’influenza i bambini sani: con quali obiettivi? Quaderni ACP 2007 14:(3) 122-123

12 Esposito S, Marchisio P, Bosis S. Clinical and economic impact of influenza vaccination on healthy children aged 2-5 years. Vaccine 2006;24:629-35

13 Jordan R, Olowokure B. In direct community protection against influenza by vaccinating children: a review of two recent studies from Italy and United States. Eurosurveillance Weekly 2004 Dec 16;12(51) 041216

14 Hoberman A, Greenberg D, Paradise JL.Effectiveness of inactivate influenza vaccine in preventing acute otitis media in young children.JAMA 2003;290:1608-16

15Michael T Osterholm, Nicholas S Kelley,Alfred Sommer, Edward A Belongia Efficacy and effectiveness of influenza vaccines: a systematic review and meta-analysis The Lancet Infectious Diseases, Volume 12, Issue 1, Pages 36 – 44, January 2012

16 Tom Jefferson. Non tutto è influenza, anzi pochissimo. La verità sui vaccini: nessuno sa se e quanto funzionino davvero. Sole 24 ore Sanità, 1-7 dicembre 2009.

17 Takahashi T, et al Influenza vaccines N Engl J Med 2007;356(11):1172-3

18 Skowronski DM, et al Solicited adverse events after influenza immunization among infants, toddlers,and their household contacts Pediatrics 2006;117(6):1963-71

19 Thurairajan G, Hope-Ross MW, et al Polyarthropathy, orbital myositis and posterior scleritis: an unusuale adverse reaction to influenza vaccine Br J Rheumatol 1997;36(1):120-123

20 Yanai-Berar N,et al Influenza vaccination induced leukocytoclastic vasculitis and pauci-immune crescentic glomerulonephritis Clin Nephrol 2002;58(3):120-3

21 Bakshi R, Mazziotta JC.Acute transverse myelitis after influenza vaccination: magnetic risonance imaging findings J Neuoroimaging 1986;6(4):248-250

22 Kawasaki A,Purvin VA, Tanq R Bilateral anterior ischemic optic neuropathy following influenza vaccinaton J Neuroophthalmol 1998;18(1):56-9

23 Poser CM neurological complications of influenza vaccination Acta Neurol scand 1982;66(4):413-431

24 Tavadia S, et al Leucocytoclassic vasculits and influenza vaccination Clin Exp Dermatol 2003;28(2):154-6

25 Geier MR, Geier DA, et al Influenza vaccination and Guillan-Barré syndrome Clin Immunol 2003;107(2)116-121

26 Bryan J, Noble GR.Guillan-Barré Syndrome after administration of killed vaccines JABS Symposium on Influenza Immunization 1977 1,6

27 Felix JK, Schwartz RH, Myers G Isolated hypoglossal nerve paralysis following influenza vaccination Amer J Dis Child 1976;130(1):82

28 Jefferson T, Di Pietrantonj C, Rivetti A, Bawazeer GA, Al-Ansary LA, Ferroni E. Vaccines for preventing influenza in healthy adults. Cochrane Database of Systematic Reviews 2010, Issue 7. Art. No.: CD001269. DOI: 10.1002/14651858.CD001269.pub4

29 Jefferson T, Smith S, Demicheli V, et al. Safety on influenza vaccines in children. Lancet 2005;366:803-4

30

Lopalco PL, Giesecke J. Panel of internationals experts concludes on influenza and pneumococcal vaccination in Europe. Euro Surveill

2007;12(1):E070118.1.


fonte riportata di seguito


http://www.assis.it/le-percentuali-reali-dellinfluenza/
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La modalità di conservazione dei vaccini e i loro danni

I DANNI CAUSATI DAI VACCINI

Veniamo ora ai danni che potenzialmente possono provocare i vaccini pediatrici.

La modalità di conservazione dei vaccini

vaccino (1)


Il primo importante problema dei vaccini riguarda la loro modalità di conservazione, in merito alla quale la regione Emilia-Romagna nella famosa delibera nr. 256 del 13-03-2009 ha ampiamente evidenziato agli operatori sanitari l’importanza di “disporre nella sede vaccinale di attrezzature indispensabili atte a garantire il mantenimento della catena del freddo e a rivelare una sua eventuale interruzione”.

Si consideri che inizialmente i vaccini vengono spediti dalla casa produttrice alle Ausl, che li stoccano in grandi magazzini e da qui spediti alle varie sedi vaccinali. Lungo tale percorso la catena del freddo non deve mai essere interrotta. Mi sorge spontanea una domanda: come fanno ad accorgersi dell’interruzione?

Non è il caso che la delibera regionale (o meglio una legge nazionale) specifichi meglio, imponendole e non lasciandole alla buona volontà delle Ausl, quali debbano essere le tipologie di strumenti da adottare per rilevare l’interruzione e che si faccia carico di identificare uno standard procedurale non dico a livello nazionale ma quantomeno a livello regionale? A noi chi ci dice che l’interruzione sia stata rilevata e che a seguito di tale evento i vaccini siano stati buttati? A proposito, quali sono le modalità di smaltimento previste, visto che ai sensi del Dpr 15 luglio 2003 nr. 254 sono considerati rifiuti pericolosi a rischio infettivo? Mi piacerebbe sapere dove sono andate a finire le innumerevoli dosi di vaccino anti-suina non utilizzate.

I vaccini hanno una scadenza che va monitorata e devono essere stoccati nel frigorifero secondo una precisa procedura: non vanno posizionati negli sportelli ma nella parte centrale del frigorifero, non ammassati. Le celle frigorifere devono essere di capacità adeguata tenendo presente che ogni cella non dovrebbe venire riempita per più della metà della sua capacità. Vanno inoltre lasciati spazi vuoti tra le confezioni e fra queste e le pareti, ecc., ecc.

Sempre e solo da un punto di vista matematico, si può dire che le variabili in gioco, solo per la corretta conservazione dei vaccini siano davvero tante. Se poi aggiungiamo che la professionalità del nostro sistema sanitario non sempre è al top, mi vengono i brividi (e non di freddo) a pensare che, ripeto, non esista un sistema (procedura + attrezzature + controlli) standard replicato in tutte le sedi vaccinali.

La delibera in questione indica che gli strumenti di rilevazione delle temperature devono essere applicati ai frigoriferi, ma forse sarebbe meglio applicarli sulle confezioni dei vaccini, in modo che il rilevatore segua sempre il vaccino in ogni istante della sua esistenza, trasporto e conservazione, vista l’importanza VITALE della questione.

D’altronde lo si fa già con le bottiglie di vino: alcune aziende applicano sulla bottiglia un rilevatore di temperature che traccia le temperature minima e massima a cui la bottiglia viene sottoposta durante il trasporto o la conservazione, che restano visibili a chi le acquista, al fine di garantire al consumatore finale di acquistare un prodotto non alterato da una cattiva conservazione. Se lo si fa per il vino non vedo perché non lo si possa fare per i vaccini. Ma facciamo finta che da questo punto di vista sia andato e che andrà sempre tutto bene e iniziamo ad analizzare i possibili danni dei vaccini.

Le ultime sentenze sui danni da vaccino

 

sentenze

La Corte d’appello di Torino a luglio 2012 ha ammesso un risarcimento da 1,8 milioni di euro nei confronti di una ragazza di 29 anni, in stato vegetativo da 24 dopo la vaccinazione antidifterica/antitetanica eseguita nel 1988, con l’aggravante di un riconosciuto errore medico per la mancata somministrazione di cortisone alle prime manifestazioni di crisi seguite alla vaccinazione.

Il Tribunale di Rimini con la sentenza n. 2010\148, Ruolo n°2010\0474, Cron. N° 2012\886 ha condannato il ministero della Salute a risarcire la famiglia del piccolo B.V., riconoscendo un nesso di causalità tra il vaccino trivalente (contro morbillo, parotite e rosolia) a cui venne sottoposto nel 2004 e l’autismo insorto successivamente. Nesso di causalità: il tribunale non si è sostituito ai medici e alla ricerca medica, per cui è inutile che da più parti si cerchi di screditare la sentenza adducendo il fatto che il giudice non abbia competenza in materia, perché lui si è limitato esclusivamente, come i genitori del bimbo, a constatare che prima della vaccinazione stava benissimo e poi è diventato autistico, punto.

Il bambino avrebbe iniziato a manifestare sintomi preoccupanti (diarrea e nervosismo) il giorno stesso della vaccinazione, mentre tra il 2004 e il 2005 sarebbero sopraggiunti segni di grave disagio psico-fisico fino al riconoscimento, il 31 agosto 2007, dell’invalidità totale e permanente al 100%. Che questo fosse riconducibile alle vaccinazioni praticate lo affermava già lo specialista Niglio nel giugno 2008 e a confermarlo arrivava, un anno dopo, anche lo specialista Montanari.

Che tale condizione fosse riconducibile “con ragionevole probabilità scientifica” alla somministrazione del vaccino MPR avvenuta presso la Asl di Riccione è stata poi la valutazione dell’ausiliare medico-legale, che per i giudici va accolta. La sentenza ha suscitato grande clamore non solo in Italia, ma in tutto il mondo (cercate in internet “autism vaccine” e salteranno fuori una sfilza di articoli e discussioni inerenti la sentenza di Rimini). Persino il Daily Mail in Inghilterra l’ha ripresa in un articolo del 16 giugno 2012 intitolato “MMR: A mother’s victory.”

 

Questi sono solo alcuni esempi, se ne possono trovare altre di sentenze di questo tipo. Quello invece che non ci è dato sapere con trasparenza dal Ministero della Salute è quanti e quali siano i casi accertati, ovvero denunciati, di reazioni avverse e di danni da vaccino. Si tenga presente di un aspetto molto importante: ora che grazie a organizzazioni e personalità mediche esterne al sistema sanitario nazionale si inizia a informare i cittadini e ora che i media riprendono tali sentenze, le denunce crescono.

Ma è comunque molto probabile che i casi reali di danni da vaccini siano nettamente più alti di qualsiasi stima o dato ufficiale che il Ministero un giorno volesse farci la cortesia di comunicare. Quello che ho trovato è il ”Rapporto sulla sorveglianza post-marketing 2009-2010” dell’AIFA.

Segnalare le reazioni avverse

farmacovigilanza1


Se vostro figlio ha avuto una reazione avversa insorta dopo la vaccinazione potete (anzi dovete) segnalarla ai responsabili del sistema di Farmacovigilanza. Nella seguente pagina dell’agenzia del farmaco è spiegato nel dettaglio come fare:

http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/modalit%C3%A0-di-segnalazione-delle-sospette-reazioni-avverse-ai-medicinali.

Le reazioni avverse ai vaccini possono avvenire in un lasso di tempo molto variabile a seconda della loro gravità:

  • entro un intervallo di tempo breve (minuti): anafilassi, episodi sincopali, crisi d’ansia
  • entro un un intervallo di tempo più lungo (ore o giorni): reazioni locali, febbre alta, vomito, convulsioni

Per quanto riguarda l‘insorgenza di problematiche complesse che investono in maniera permanente il sistema nervoso o digestivo, come per es.sindrome di Guillain-Barrè, malattie demielinizzanti, SIDS, autismo, ma anche celiachia, allergie, ecc, dipende molto da quando i genitori iniziano ad accorgersene e da quando i medici riescono ad effettuare una diagnosi precisa.

Si può parlare anche di qualche anno. Come successo al piccolo B.V. della sentenza del Tribunale di Rimini, il problema si è manifestato subito con sintomi lievi per poi peggiorare progressivamente nell’arco di 3 anni. Eventi fatali come la SIDS (morte in culla), che viene trattata nei paragrafi successivi di questo capitolo, possono avvenire dopo 1 giorno o diversi mesi dalla vaccinazione.

Se avete già letto il rapporto AIFA 2009-2010 linkato al paragrafo precedente, a pag. 29 viene presentato il caso di una bimba che a 2 mesi aveva presentato convulsioni 3 ore dopo la vaccinazione con esavalente, deceduta nove mesi dopo improvvisamente in pieno benessere (SIDS). Purtroppo, la verità, come meglio approfondito nei successivi paragrafi, è che non esistono nè studi tossicologici di breve periodo, nè tantomeno studi di lungo periodo sulle possibili reazioni avverse.

  • I Servizi delle ASL predisposti alle vaccinazioni sono soliti assicurare che i vaccini non causano alcun effetto indesiderato importante e, se ciò accade, è un evento eccezionale. Quindi, ci viene chiesto di vaccinare i nostri figli garantendoci che i vaccini sono utili, necessari e innocui. Però i vaccini sono farmaci e sappiamo che non esistono farmaci senza effetti indesiderati.In Italia, le vaccinazioni obbligatorie per Legge sono 4 (vaccini contro difterite, tetano, poliomielite ed epatite B), ma vengono somministrati, senza alcuna spiegazione, inizialmente 7 vaccini (quelli precedenti, più i vaccini contro pertosse, emofilo B e pneumococco), poi altri 5 (vaccini contro morbillo, parotite, rosolia, meningococco C e varicella) e annualmente viene caldamente proposto spesso anche quello contro l’influenza. In tutto, vengono fatti passare implicitamente come obbligatori e inoculati, circa 25 antigeni vaccinali (compresi i richiami) nei primi 15 mesi di vita del bambino. I genitori sono invitati a firmare il consenso “informato” prima di vaccinare i loro figli, ma non sono assolutamente informati dei possibili danni vaccinali se non in modo superficiale e rapido. Inoltre, se chiedono che il medico vaccinatore firmi lui stesso un documento in cui dichiara quello che assicura a voce, e cioè che il vaccino non recherà alcun danno al bambino, si rifiuterà categoricamente di firmare. Quello che è peggio, è che lo stesso Ministero della Salute non dispone di dati nazionali sulla reale incidenza annua dei danni da vaccinazione. Eppure, i medici che si interessano di questo problema ricevono innumerevoli richieste di intervento nei riguardi di svariati effetti indesiderati, alcuni lievi e altri gravissimi, alcuni di breve durata e altri irreversibili, che fanno pensare che questo problema sia tutt’altro che eccezionale. Inoltre, sono sempre più numerose le domande di indennizzo che i medici legali di questo settore ricevono da genitori convinti che i vaccini eseguiti abbiano gravemente danneggiato loro figlio. Tutti i genitori che ci contattano a causa di un danno vaccinale affermano che prima di allora non sapevano assolutamente nulla del rischio che correvano con la vaccinazione, perché il consenso che essi stessi hanno dato all’atto della vaccinazione ero un consenso ben poco “informato“. Infine, sappiamo anche che la maggior parte dei genitori riferisce di aver avvisato il proprio medico di fiducia dell’evento avverso, ma di non essere stati né considerati né creduti ed è pertanto palese che in questi casi il danno vaccinale non venga segnalato agli organi di Farmacovigilanza competenti. Cogliamo l’occasione per ricordare al Lettore che esiste una scheda che deve essere compilata da tutti i cittadini in caso di reazioni al vaccino. La scheda va scaricata dal seguente sito dell’AIFA:
  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/modalit%C3%A0-di-segnalazione-delle-sospette-reazioni-avverse-ai-medicinali.

Oltre alla compilazione della scheda AIFA (che però invitiamo nuovamente tutti a compilare anche se il danno/disturbo vaccinale è avvenuto in passato), data la grave carenza di raccolta dati che esiste nel nostro Paese diversamente da quanto accade negli altri Stati, abbiamo pensato di contribuire anche noi nel far conoscere ai genitori questo loro dovere di segnalare i danni vaccinali e nello stesso tempo noi stessi desideriamo conoscere la realtà italiana su questa piaga che affligge talvolta gravemente alcune famiglie, perché pensiamo che non possiamo continuare a vaccinare i nostri figli senza sapere quanto questo trattamento sia dannoso! Pertanto, abbiamo pensato di organizzare un semplice ma capillare Censimento Nazionale dei Danni da Vaccini in modo da poter rendere noti, alle Autorità Sanitarie e anche ai genitori stessi, i dati sull’entità di questo grave problema che minaccia la salute di molti nostri figli. Il CoRIV (Coordinamento per la Ricerca e l’Informazione sulle Vaccinazioni) chiede pertanto a tutti i genitori, a tutti coloro che hanno un familiare che è stato colpito da un danno vaccinale e a tutte le Associazioni sensibili a questo problema, di compilare la scheda seguente. La scheda va compilata non solo da coloro che hanno un familiare attualmente danneggiato da una vaccinazione, ma anche nel caso un loro familiare sia stato danneggiato o anche solo disturbato in precedenza e ora è guarito o, disgraziatamente, deceduto.

QUALI SONO I DANNI O DISTURBI VACCINALI CHE DESIDERIAMO CENSIRE?

Vogliamo conoscere tutti i danni o disturbi vaccinali, sia quelli recenti sia quelli accaduti molti anni fa. Non desideriamo raccogliere solo i danni vaccinali gravi, ma anche quelli lievi, passeggeri e/o localizzati, perché gli studi scientifici eseguiti su questo settore raccolgono tutte le reazioni avverse causate da una vaccinazione. Non ci interessano solo i danni vaccinali riconosciuti dal pediatra o dall’ASL, ma, oltre a questi, anche tutti i disturbi che i genitori hanno attribuito al vaccino o comunque che sono insorti in conseguenza della vaccinazione: da poche ore dopo, a molti giorni dopo (a tale scopo, per cercare di non attribuire ai vaccini disturbi o danni impropri, consigliamo di leggere la tabella B finale: Guida all’individuazione di un danno da vaccino). Non ci interessano solo i disturbi o danni organici veri e propri, ma anche i disturbi caratteriali o del sonno o dei ritmi di vita che sono insorti dopo la vaccinazione. La scheda richiede pochi minuti per essere compilata e diventerà uno strumento molto chiarificatore per sensibilizzare la gente e le Autorità competenti sul grave problema dei danni da vaccino.

I risultati di tale censimento verranno resi noti alle Autorità Sanitarie e ai genitori stessi. Infine una considerazione banale ma doverosa: è evidente che ogni bimbo ha delle sue specificità ed è diverso da qualsiasi altro bimbo. Per tale motivo alcuni bimbi vaccinati non svilupperanno mai reazioni avverse di alcun tipo, mentre altri sì, chi in forma più leggera, chi più grave. Dipende da molti fattori, tra cui per es. il peso, la maggiore o minore maturazione del sistema nervoso e immunitario, fattori genetici predisponenti tra cui quelli ereditabili dai genitori, allergie latenti, ecc., così come un nato prematuro, essendo meno sviluppato, ha certamente più probabilità di andare incontro a reazioni avverse. L’attenzione quindi va posta essenzialmente sulla tipologia di potenziali reazioni avverse e sulla loro gravità, rapportate all’incidenza delle malattie infettive per cui ci si dovrebbe vaccinare.

Cosa contengono i vaccini

laboratorio-analisi

 


Nei vaccini c’è il mercurio, che è contenuto in un conservante che si chiama Thimerosal, ovvero mercurio tiolato di sodio, mertiolato, etilmercuriotiosalicilato, sodio timerfonato.

Lo si trova nei vaccini contro il tetano, difterite, pertosse, antiepatite B e antiinfluenzale. E’ usato da oltre 70 anni in tanti altri farmaci. Inoltre negli adiuvanti (sostanze usate nella pratica di laboratorio per potenziare le risposte immunitarie dell’organismo; iniettati con la sostanza verso la quale si vuole immunizzare l’organismo, possono agire rendendone più lento l’assorbimento e quindi più efficace la produzione di anticorpi, oppure possono esercitare un’azione generica di stimolo sul sistema immunitario) usati nei vaccini pediatrici compaiono anche l’alluminio e la formaldeide.

Per far capire in maniera semplice il livello di pericolosità e tossicità del mercurio, si pensi che, recependo una direttiva UE del 2007, da aprile 2009 in Italia è vietata la vendita di termometri al mercurio.

Partiamo dalle leggi degli stati e dalle disposizioni degli enti preposti alla verifica della salute umana.

L’FDA (Food and Drug Administration) statunitense ha dato disposizione di eliminare il thimerosal dai vaccini pediatrici già dal 1999.

fda

Le linee guida dell’EPA (Environmental Protection Agency, l’agenzia governativa USA per la protezione dell’ambiente e della salute umana) consentono mercurio in dosi di 0,1 mcg per kilogrammo di peso per giorno. A seconda del peso, un bimbo di 3 mesi che riceve 62,5 mcg di mercurio in 1 giorno eccede le linee guida EPA per più di 78 volte (*).

E, come alcuni ricercatori hanno puntualizzato ad un meeting sul Thimerosal che si è tenuto all’IOM (Institute of Medicine) statunitense, i limiti di sicurezza EPA sono basati su un’ingestione graduale di mercurio derivante dall’assunzione di pesce. Ma questo limite non è mai stato applicato al caso in cui il mercurio venga assunto attraverso iniezione diretta (Ndr perché non ci sono studi al riguardo), essendo in questo caso in grado di attraversare la barriera ematoencefalica (Ndr che nei neonati, e ancor di più nei nati prematuri, è fragile perché il sistema nervoso non è ancora del tutto formato e sviluppato).

Secondo il Dr. Boyd Haley capo del dipartimento di chimica dell’università del Kentucky e una ricerca riconosciuta a livello internazionale sulla tossicità del mercurio (toxicity of mercury compounds), nessun quantitativo di thimerosal è sicuro, perché è ben conosciuto che i neonati non producono livelli significativi di bile o che abbiano adeguate capacità renali per diversi mesi dalla nascita. Il trasporto biliare è la principale via attraverso cui il mercurio viene rimosso dal corpo e i neonati non possono farlo bene.

Se prendiamo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità, che con 3,3 microgrammi per chilo sono meno restrittive, si vede che in Italia per un bambino di 5 chili le superiamo almeno di due volte. Bisogna dire che l’OMS fissa un margine di sicurezza fino a 10 volte la soglia indicata, ma allo stesso tempo ammette che un neonato con i vaccini riceve dosi di mercurio che potrebbero destare preoccupazione e quindi approva la mossa della FDA americana di far rimuovere il thimerosal dai vaccini.

In Italia nessun organismo governativo ha stabilito limiti di alcun tipo. In compenso con il decreto ministeriale del 13 novembre 2001 l’Italia aveva messo al bando il mercurio dai vaccini, salvo poi ripensarci nel 2003 quando il Ministro per la Salute (si fa per dire) Sirchia con il decreto 27 giugno 2003 pubblicato sulla G.U. nr. 153 del 4 luglio 2003 proroga l’utilizzo dei vaccini con mercurio in Italia. Oggi non è chiaro se gli attuali vaccini in commercio lo includano: i relativi bugiardini in alcuni casi parlano di tracce (?!) non specificando alcuna quantità. La pagina del Ministero dalla Salute ne conferma la presenza (25 microgrammi di mercurio per antidifterica e antitetanica, 12,5 per l’antiepatite B), anche se a onor del vero è datata 22/07/2002.


In quest’altra pagina del Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/malattieInfettive/newsMalattieInfettive.jsp?id=618&menu=inevidenza&lingua=italiano) invece si cita testualmente che “Il tiomersale è un derivato del mercurio usato costantemente fino al 2000 come conservante in alcuni vaccini somministrati durante l’infanzia. Serve ad impedire contaminazioni batteriche delle preparazioni da iniettare, soprattutto quando i vaccini sono preparati in fiale multi dose. In Italia, il decreto ministeriale del 13 novembre 2001 pubblicato in G.U. n. 66 del 19.03.2002, ha richiesto, in via precauzionale visto che la questione della neurotossicità di questo conservante rimaneva controversa e poco fondata dal punto di vista scientifico, a tutte le aziende produttrici di vaccini di eliminare il tiomersale entro il 31 dicembre 2002 e di ritirare dal commercio i vaccini contenenti tiomersale entro il 30 giugno 2003”, omettendo il successivo decreto del 2003 che lo proroga.

In ogni caso i vaccini “teoricamente” senza mercurio disponibili negli anni passati sono stati solo quelli combinati (quattro, cinque, sei vaccini in un’unica iniezione); se un genitore voleva somministrare al proprio figlio solo i vaccini obbligatori non aveva scelta, poiché non esistevano antidifto-tetanici e antiepatite B senza mercurio. L’antipolio Sabin e Salk è sempre stato privo di thimerosal.

infanrix


In realtà, nel vaccino INFANRIX HEXA (della GSK) spacciato per “libero da sali di mercurio”, è tuttora contenuto mercurio nella quantità di 10 ppb (parti di miliardo) ovvero 0,01 ppm (parti per milione) vale a dire 0,010 mg/Litro come conferma uno studio indipendente di ricercatori australiani (Austin DW, Shandley KA, Palombo EA) Mercury in vaccines from the Australian childhood immunization program schedule (Journal of Toxicology and Enviromental health. Part A. 2010;73(10):637-40).

Sebbene i livelli di mercurio rilevati siano sostanzialmente più bassi di qualsiasi limite di sicurezza di esposizione stabilito, i risultati di questo studio rivelano le inesattezze presenti nei messaggi di salute pubblica, nelle comunicazioni professionali, e nella documentazione ufficiale per quanto riguarda il contenuto di mercurio in questo vaccino per l’infanzia. Inoltre, mancano studi relativi ai danni neurologici che possono essere causati in neonati di 3 mesi. Si sa che 0,5 ppb di mercurio uccidono le cellule del neuroblastoma umano (Parran et al., Toxicol Sciences 2005; 86: 132-140), 20 ppb di mercurio distruggono la struttura delle membrane dei neuriti (Leong at al. – Neuroreport Journal 2001; 12: 733-37), 2 ppb di mercurio è la quantità massima contenuta nell’acqua potabile (disposizione EPA) che potrebbe causare danno renale a lungo termine.

Leggendo il foglietto illustrativo di questo vaccino, si apprende che è contenuta anche una combinazione di alluminio (fosfato di alluminio e idrossido di alluminio) alla considerevole dose (sempre riferita al neonato) di 820 microgrammi (320+500) per fiala. Un recente studio di alcuni neuroscienziati di Vancouver, CA. Shaw e L. Tomljenovic, prosegue la raccolta di domande critiche circa la presunta sicurezza dell’alluminio (presente praticamente in tutti i vaccini) e dimostra come gli effetti neurotossici siano altrettanto dannosi, se non peggiori, di quelli del mercurio.


aluminium-element


L’alluminio è una comprovata neurotossina ed è l’adiuvante più comunemente utilizzato nei vaccini, in sostituzione del thimerosal. Nonostante l’uso diffuso degli adiuvanti di alluminio, la comprensione della scienza medica in merito al loro meccanismo d’azione è ancora notevolmente scarsa.

C’è anche una relativa scarsità di dati sulla tossicologia e la farmacocinetica di questi composti ma, nonostante questo, la fantasiosa nozione che l’alluminio nei vaccini sia sicuro è spesso ampiamente accettata. Ricerche indipendenti, tuttavia, dimostrano che gli adiuvanti in alluminio hanno la potenzialità di indurre gravi disturbi immunologici e neurologici negli esseri umani. In particolare, l’alluminio sotto forma di adiuvante comporta un rischio di reazioni autoimmunitarie, infiammazioni cerebrali a lungo termine associate a complicazioni neurologiche con conseguenze negative, profonde e diffuse (v. successivo “I potenziali danni”).

La possibilità che i benefici del vaccino siano sopravvalutati e il rischio di potenziali effetti avversi sottovalutati, non è rigorosamente valutata nella comunità medica e scientifica. Un altro elemento di preoccupazione è la mancanza di qualsiasi valutazione tossicologica sulla somministrazione concomitante di alluminio con altri composti tossici riconosciuti che sono ordinariamente costituenti delle preparazioni commerciali dei vaccini. L’elenco è lungo: formaldeide, formalina, fenossietanolo, fenolo, borato di sodio, polisorbato 80, glutaraldeide.

“Bishop et al” hanno dimostrato che l’introduzione per via parentale (es. flebo) di un minimo di 20 mcg/kg di peso corporeo di alluminio per più di 10 giorni può provocare a lungo termine risultati negativi nello sviluppo neurologico dei neonati. Nel 2004, l’FDA ha istituito un limite per l’alluminio introdotto per via parenterale per i neonati con funzione renale compromessa e nati prematuri non superiore a 4-5 mcg/kg di peso corporeo/giorno, affermando che livelli superiori a quelli sono stati associati a tossicità del sistema nervoso centrale e delle ossa. Inoltre, secondo l’FDA, saturazione dei tessuti possono verificarsi a livelli ancora più bassi di somministrazione. Non è noto quale sia il limite massimo per l’alluminio per neonati sani. Ma non ci sono studi sull’introduzione dell’alluminio per via intramuscolare come avviene per i vaccini.

Nell’esavalente di cui sopra abbiamo detto che ci sono 820 microgrammi di alluminio. Nel HBVAXPRO antiepatite B ce ne sono 250.

Sempre secondo l’FDA, il limite per un litro di acqua imbottigliata è di 200 mcg.

L’alluminio è contenuto in tutti i vaccini tranne l’antipolio, l’anti-emofilo e l’anti-morbillo-parotite-rosolia.

Riporto, infine, quanto citato nella conferenza del maggio 2002 sull’Alluminio nei vaccini organizzata dal National Vaccine Program Office (del Ministero della Salute USA): “Il vantaggio immunologico conferito da questi adiuvanti è stato ben documentato, anche se la maggior parte di questa documentazione si trova in studi pubblicati prima del 1970”.

E concludono dicendo che “occorre studiare la tossicologia e la farmacocinetica dei coadiuvanti di alluminio, specificamente, nei lattanti e nei bambini (!), i meccanismi con cui l’alluminio interagisce col sistema immunitario, il fenomeno della Miofascite Macrofagica (MFM o MMF in inglese), ecc.”. In pratica è tutto ancora da studiare. Questa è una costante: non vengono fatti studi preventivi sulla sicurezza dei vaccini prima della loro immissione in commercio, ma ci si basa solo sulla famacovigilanza post marketing.

I difensori dei vaccini, interpellati sui metalli pesanti e sali presenti nei vaccini, spesso rispondono con frasi del tipo: “anche nel tonno che mangiamo c’è il mercurio”, “l’alluminio è presente dappertutto, terra, aria, acqua e lo inaliamo o ingeriamo quotidianamente”. Per capire quanto prive di alcun fondamento scientifico (e stupide) siano risposte del genere e per far capire la differenza tra ingestione e iniezione intramuscolare, una nutrizionista americana ha spiegato il seguente paradosso: “Quando un uomo assume ossigeno dall’aria attraverso la respirazione, tutto funziona bene per il corpo, i polmoni e il sistema cardiovascolare. Ma cosa succede se l’aria entra in una vena, quindi percorrendo una via diversa dal punto di vista fisiologico: può verificarsi un embolia gassosa, con possibile arresto cardiaco e conseguente morte.”

Per capire cosa sono i metalli pesanti, dei quali tante volte se ne parla anche in riferimento all’inquinamento ambientale, e quanto sono dannosi, leggete questa paginetta dell’Università degli studi di Trento:

 

http://www.ing.unitn.it/~colombo/metalli_pesanti/intro.html.


metalli nei vaccini

Di questa pagina evidenzio un passaggio molto importante che spiega come le reazioni avverse a tali metalli pesanti possano essere diverse da persona a persona, sia in termini di gravità che di tempistiche di insorgenza: “l’eliminazione di tali metalli avviene solo in minima parte, per salivazione, traspirazione, allattamento, portando a bioaccumulazione.

Bioaccumulazione significa un aumento nella concentrazione di un prodotto chimico in un organismo biologico col tempo.. I metalli si accumulano negli esseri viventi ogni volta che sono assimilati piu’ velocemente di quanto sono scomposti (metabolizzati) o espulsi”. E’ simile al concetto di saturazione, significa cioè che se ne assimiliamo un quantitativo elevato in un lasso di tempo breve (come avviene per i vaccini), potendone espellere solo una minima parte in quel breve lasso di tempo, il nostro corpo arriva subito a saturazione e si intossica.

Rivolgendomi in particolare alle mamme, che sono le prime ad interessarsi a questi aspetti, dico: che senso ha usare per i propri bimbi creme e prodotti detergenti senza nichel, alluminio e allergeni vari se poi glieli iniettiamo?


I potenziali dannidanger vaccino

  • I danni da vaccino contemplano disturbi immunologici e neurologici cronici, quali autismo, iperattività, scarsità di attenzione, dislessia, allergie, ma anche la SIDS (ovvero la sindrome di morte infantile improvvisa detta anche “morte in culla”) sulla cui correlazione con i vaccini pediatrici esistono conferme provenienti da diversi studi internazionali.

    Nel capitolo Bibliografia & Webliografia è linkato uno studio italiano le cui conclusioni non ammettono dubbi circa il nesso di causalità tra vaccini pediatrici e SIDS.

    La SIDS rappresenta la prima causa di mortalità nella fascia di età da 1 a 12 mesi di vita ed è più frequente tra i tre e i cinque mesi, ovvero in concomitanza del primo ciclo vaccinale.

    Il VAERS (sistema americano che riporta gli effetti avversi ai vaccini) dell’ FDA (Food and Drug Administration) riceve annualmente 11.000 rapporti su serie reazioni avverse ai vaccini, di cui l’1% rappresenta le morti causate dalle reazioni al vaccino. La maggior parte delle morti sono ascrivibili al vaccino della pertosse.

    “La ragione per cui la maggioranza delle persone con autismo che conoscete ha in genere dai 22 anni in giù è proprio perché la maggioranza delle persone con diagnosi di autismo è nata dopo il 1987. Nei dati raccolti in Danimarca, California e in tutto il mondo, abbiamo trovato che l’aumento dell’incidenza dei casi di autismo è cominciato circa negli anni 1988-1989,” scrivono gli autori Michael E. Mc Donald e John F. Paul, del Laboratorio di Ricerca su Salute Nazionale ed Effetti Ambientali dell’EPA. Il livello di aumento prima del 1988 “era completamente diverso” dal livello dopo quell’anno. Il numero dei casi di autismo nei bambini in California si è addirittura triplicato dopo 1988. Fonte: articolo di Dadiv Kirby – Huffington Post, 23 Aprile 2010

    I dati sull’autismo negli USA sono, senza esagerare, drammatici. Il CDC (Centers for Disease Control and Prevention) il 30 marzo 2012 ha comunicato i dati del 2008 relativi ai bambini di 8 anni di età (8 anni perché è l’età media in cui le famiglie e i medici diagnosticano l’autismo): 1 bambino su 88!! La ricerca viene condotta tutti gli anni all’interno dell’ADDM Network (v. mappa) che contempla 14 stati (peraltro non ci sono gli stati con i tassi di autismo maggiori come California, Minnesota, Maine – v. mappa) e rappresenta l’8% della popolazione di bambini di 8 anni statunitense. Dal 2002 al 2008 significa un tasso di incremento del 78%.

    Jim Carrey (che ha un figlio autistico) al raduno di Green Our Vaccines nel giugno 2008 (v. capitoloSelezione di video) ha detto: “quanto pensate che siamo stupidi?“ Quante più cause possibili il CDC e tutti quei cosiddetti esperti proseguiranno ad aggiungere?… Quante ancora?… Come è possibile sparare nuove teorie cervellotiche e non considerare i vaccini?… E’ talmente evidente che più si aggiungono nuovi vaccini al calendario vaccinale dell’infanzia, più aumentano i casi di autismo. Che cosa deve accadere prima che i vaccini siano definitivamente considerati come la causa scatenante l’autismo?… Dobbiamo aspettare il 2020 quando, avanti di questo passo, l’incidenza sarà di 1 a 10?… Dobbiamo arrivare a considerare l’autismo come parte della normalità?

    Per le maggiori Associazioni mondiali (italiane escluse), l’autismo è ufficialmente diventato epidemia negli Stati Uniti. Si tratta di una situazione di emergenza nazionale che ha bisogno di un piano nazionale.

    SAFEMINDS (un’organizzazione no-profit nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sul legame tra autismo e mercurio) evidenzia come in quegli anni (1985-1990) siano stati introdotti i vaccini Hib (anti-meningite) e HepB (anti-epatite B).


    E Safeminds ricorda che:

    • da un punto di vista biologico, è molto plausibile che diversi componenti dei vaccini possano causare l’autismo. Alluminio, mercurio, endotossine e antigeni virali o batterici hanno mostrato in diverse ricerche di essere singolarmente capaci di causare danni al cervello e altri organismi, e la tossicità sinergica di questi componenti non è stata sufficientemente investigata. Recenti ricerche si sono focalizzate sull’alluminio, che a partire dal 2001 è incrementato nei vaccini in parallelo alla diminuzione del mercurio;

    • uno studio del 2007 ha evidenziato che i vaccini possono aver determinato un fattore di casualità nei ragazzi nati nel 1990-1996 in circa il 68% dei casi di autismo e nell’81% di casi della sindrome ADHD. E’ importante notare che questo studio evidenzia anche che alcuni ragazzi non vaccinati hanno sviluppato autismo e ADHD, suggerendo che i vaccini non siano il solo fattore di casualità nell’autismo e ADHD.

    Negli USA (dati 2009) le dosi (per spiegare bene a che numeri si fa riferimento in questo paragrafo si consideri che il vaccino DTP prevede 5 dosi, l’HepB 3, e così via) dei vaccini raccomandati per i bambini sotto i 5 anni sono triplicati in 25 anni. Fino al 1989 il CDC ne raccomandava 11, oggi 36! Dopo il 1990 ne sono stati aggiunti 25. Invece le tipologie di vaccini (antidifterico, antipertosse, ecc.) sono ben 15. In Italia le dosi sono 13.

    I dati sui casi di autismo in Italia sono discordanti (si tenga peraltro presente che dopo i 18 anni una persona affetta da autismo non è più classificata come tale ma rientra nella categoria “handicap mentale grave”). L’IdO (Istituto Di Ortofonologia), centro accreditato dal Servizio sanitario nazionale di diagnosi e terapia per l’età evolutiva, ha stimato un incremento dello 0,6% della sindrome in 10 anni, arrivando oggi a 1 bambino su 180.

    autismo


    Fino al 1980 in Italia si contavano dai 3 ai 5 autistici diagnosticati come tali entro il terzo anno di vita, ogni 10.000 nati, e la percentuale di bambini che mostravano segni di ritardato sviluppo psicomotorio e comunicativo sin dai primi mesi di vita, era superiore a quella dei soggetti che dopo 18-20 mesi di sviluppo normale cominciavano a perdere le acquisizioni motorie e linguistiche per scivolare più o meno rapidamente nella sintomatologia autistica.

    Il primo significativo cambiamento statistico-epidemiologico si può collocare nel quinquennio 1980-1985, quando fu possibile verificare due importanti variazioni rispetto ai rilievi precedenti: il raddoppio dei casi di autismo, ed il pareggio della percentuale di quelli definibili insorti come tali con quelli cosiddetti di autismo regressivo (ma questo può dipendere da un migliorato sistema di diagnosi). Nel decennio successivo, i dati sono diventati ancor più allarmanti e significativi: dai 3-5 autistici su 10.000 nati, si è passati a 30-35 su 10.000; e i casi di autismo regressivo (che fino al 1980 rappresentavano un terzo del totale) hanno raggiunto il 75% contro il 25% delle forme che potremmo definire congenite.

    In ogni caso esistono tanti studi nel mondo che dimostrano come il thimerosal sia dannoso per le cellule neuronali e come tali danni siano simili a quelli che si ritrovano nelle persone affette da autismo. Ne riporto uno a titolo di esempio pubblicato nel 2009 da Taylor & Francis, uno dei principali editori di pubblicazioni scientifiche al mondo.


    thimerosal1


    Vaccini e danni neurologici: il bugiardino Tripedia della Sanofi Aventis

    Ma il discorso si chiude nel momento in cui nel 2011, per la prima volta compaiono nel bugiardino del vaccino DTaP (Difterite, Tetano, Pertosse) Tripedia della Sanofi Aventis le seguenti reazioni avverse: “Adverse events reported during post-approval use of Tripedia vaccine include idiopathic thrombocytopenic purpura, SIDS, anaphylactic reaction, cellulitis, autism, convulsion/grand mal convulsion, encephalopathy, hypotonia, neuropathy, somnolence and apnea.”

    Per completezza di cronaca si tenga presente che il vaccino Dtap acellulare è stato introdotto proprio negli anni 80. Prima c’era quello cellulare, del quale, tra l’altro, oggi la scienza medica dice: “ questo vaccino è gravato fondamentalmente da due ordini di problemi. Per prima cosa, anche se molto efficace nella maggioranza dei casi, il suo effetto sul campo è incostante e la sua efficacia non può essere conosciuta a priori. L’altro grosso problema è rappresentato dalla frequente comparsa di reazioni avverse. Il vaccino contiene un grande numero di antigeni pertossici; solo pochi determinano l’immunità mentre molti altri sono frequentemente causa di effetti collaterali. Le reazioni al vaccino intero erano classicamente distinte in quattro gruppi:

    • – reazioni locali e generali, lievi e transitorie come arrossamento, tumefazione, nella sede d’inoculo, febbre malessere

    • – reazioni generali gravi come febbre > 40,5 °C, pianto prolungato, collasso o sindrome ipotonia-iporesponsività che compare entro 48 ore dalla vaccinazione, episodio convulsivo in genere febbrile
    • – complicanze neurologiche gravi, in genere episodi convulsivi ripetuti nel tempo, regressione psico-motoria
    • – reazioni allergiche, shock anafilatticoSorge spontanea una domanda: non è che tra 10 anni le case farmaceutiche rilasceranno un nuovo tipo di vaccino e ci diranno che quello attuale era poco efficace e dava gravi controindicazioni? Tra cui magari l’autismo e la SIDS?

      Aggiungo che sono tanti i vaccini ritirati negli anni. In particolare il vaccino MMR (MPR in italiano) è in assoluto il vaccino che “vanta” il maggior numero di prodotti ritirati dal commercio tra i quali MMR Morupar (quello della sentenza del tribunale di Rimini, che l’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco – aveva sì ritirato nel 2006, ma dopo ben 14 anni dal ritiro dello stesso dal Canada e 12 dal ritiro dell’Agenzia Europea del Farmaco, v. questo art), MMR Trivirex/Pluserix (v. capitolo ”Normativa e scandali vari”), MMR Immravax, ecc.

 

Il caso dei militari italiani ammalati di cancro

  • Afghanistan

    Repubblica ha effettuato un indagine per approfondire la questione dei 4.000 (!) soldati italiani ammalati di cancro, conosciuta come la sindrome dei Balcani (in quanto apparentemente legata alla missione dei nostri soldati nella ex-Yugoslavia). Inizialmente si era data la colpa all’uranio impoverito contenuto nei proiettili usati nel corso della missione. Poi l’attenzione si è spostata pesantemente sui vaccini.

    Di seguito i link alle tre inchieste di Repubblica:

    http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/10/06/news/vaccini-43980837/?ref=HREC1-1 ehttp://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/11/23/news/vaccini_pericolosi_2-46383097/?ref=HRER2-1 http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/01/23/news/vaccinati_a_morte_3-51127768/

    Nella seconda inchiesta pubblicata il 23 novembre 2012 sulla prima pagina di Repubblica on-line, è riportata la seguente frase: “Spinti anche dalle critiche di chi ci ha accusato (dopo la prima inchiesta) di aver sentito solo i “fanatici dell’antivaccino” siamo andati a parlarne, dall’altra parte dell’oceano, a Philadelphia, col professor Antonio Giordano, presidente dello Sbarro Institute sul cui livello scientifico e sulla cui imparzialità, nessuno ha dubbi: “C’è un nesso riconosciuto – dice il presidente dello Sbarro Institute – tra vaccini ravvicinati e abbassamento delle difese immunitarie. E in Italia è pieno di posti ad alto tasso d’inquinamento altamente pericolosi per chi ha un sistema immunitario compromesso”. A una domanda precisa (“Se venisse da lei un militare italiano che gli chiedesse un consiglio sul fatto di doversi sottoporre a una decina di vaccinazioni in un mese, cosa gli risponderebbe?”), Giordano ci ha detto: “Gli spiegherei che tanto vale suicidarsi”.

    I risultati del Progetto Signum, uno studio sull’impatto genotossico nelle unità militari commissionato nel 2004 dalla Difesa a ricercatori civili e militari facenti capo a prestigiose università (Pisa, Roma, Genova), dimostrano che sottoporre una persona a più di cinque vaccini significa comprometterne il sistema immunitario (Ndr ai neonati di 2 mesi, che hanno un sistema nervoso e immunitario non di certo sviluppato come quello degli adulti, gliene somministrano 6 o 7!).

    Nella relazione finale di Signum, consegnata il 17 gennaio 2011, si legge che lo stesso soggetto ipervaccinato, esposto ad agenti aggressivi come diossina, uranio impoverito, forte inquinamento ambientale, potrà facilmente sviluppare malattie gravi. Non solo, finora sono stati ignorati anche molti studi internazionali che sostengono la stessa evidenza e di cui ci parlano scienziati importanti che lavorano anche per altre nazioni come Giordano, Giulio Tarro medaglia d’oro del Presidente della Repubblica, infettivologo di fama mondiale, o Franco Nobile del Centro di eccellenza nazionale per la lotta ai tumori di Siena, che ha effettuato studi proprio sui militari.

    Questo è l’articolo di Repubblica che contiene queste affermazioni (consiglio di leggerlo):

    http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/11/23/news/vaccini_militari-46390509/?inchiesta=%2Fit%2Frepubblica%2Frep-it%2F2012%2F11%2F23%2Fnews%2Fvaccini_pericolosi_2-46383097%2F

    Il Resto del Carlino Macerata del 24 gennaio 2013 riporta la notizia secondo la quale la commissione parlamentare appositamente costituita per indagare sui casi di tuomore dei soldati italiani ha concluso con un atto di accusa contro i vaccini.

    Un altro articolo del Resto del Carlino uscito il 24 febbraio 2013, evidenzia che le procure di Padova e Rimini stanno indagando congiuntamente su questi casi di tumore, prendendo in considerazione anche la pista dei vaccini. Questa notizia la si trova on-line anche qui:

    http://www.romagnanoi.it/news/Cronaca/741800/Uranio-e-tumori-indagine-in-tandem.html

    27 gennaio 2014. Per la prima volta, una sentenza italiana riconosce il nesso di causalità tra il cancro e le vaccinazioni fatte con tempi, modalità e controlli sbagliati

    Di seguito una sintesi di quanto riportato nell’articolo di repubblica, qui linkato

    http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/01/27/news/la_sentenza_lo_scandalo_dei_vaccini_ai_militari_il_ministero_della_sanit_condannato-77030693/?ref=HRER1-1

    Il ministero della Salute è stato condannato dal Tribunale di primo grado di Ferrara, a indennizzare la famiglia di Francesco Finessi, militare che nel 2002, a 22 anni, è deceduto per un linfoma non Hodgkin. Circa 150mila euro, secondo l’avvocato Francesco Terrulli. Durante il servizio militare, Francesco Finessi fu sottoposto a vaccini numerosi e troppo serrati, come testimoniato sia dal libretto vaccinale che dalle relazioni di diversi esperti.

    Già a novembre era stato condannato a tre anni di carcere, dalla corte penale di Belluno, Nicola Marchetti, il capitano medico degli alpini accusato di aver falsamente attestato, nel libretto sanitario di alcuni militari di leva, di aver eseguito le visite mediche necessarie. Si scioglie uno dei nodi finora rimasti insoluti su questi casi, quello delle documentazioni carenti, di libretti vaccinali incompleti o addirittura scomparsi, di nomi di medici responsabili coperti da segreto o ignorati.

Vaccini e Sclerosi Multipla o malattie demielinizzanti

  • sclerosi multipla

    Nel 1996 in Francia la vaccinazione antiepatite B venne sospesa per la frequente comparsa di forme dimalattia demielinizzante con oltre 200 casi di Sclerosi multipla insorti negli adolescenti e preadolescenti vaccinati contro l’epatite B. Poco dopo vennero pubblicati sulla rivista “New England Journal of Medicine” due studi che concludevano che non c’era nesso causale tra vaccino e SM.

    Tali ricerche, finanziate e sostenute dalle ditte farmaceutiche che producono il vaccino, studiarono gli effetti solo nei 2 mesi successivi alla vaccinazione, e i risultati vennero pesantemente discussi in sede scientifica nelle settimane seguenti come non corretti e pretestuosi. In uno studio francese del 1998, ripreso anche in questo documento dell’allora Ministero della Sanità italiano, basato sulla medesima finestra temporale di 2 mesi, si concludeva che l’odds ratio (l’immagine sotto riportata spiega in maniera semplice cos’è) era di 1,4, equivalente a rischio (che il vaccino sia causa di SM) di livello “debole”.

    Uno studio successivo di GPRD-General Practitioner Research Database fu fatto sia su una finestra temporale di 2 mesi che di 12 mesi. L’odds ratio determinato nel primo caso fu di 1,4 mentre nel secondo (12 mesi) fu di 1,6 (livello rischio “modesto”). Lo studio ha anche messo in evidenza che l’intervallo di tempo fra l’inizio dei sintomi e la diagnosi di SM è stato considerevolmente più breve fra i vaccinati che fra i non vaccinati. Il Ministero della Salute francese ha ritenuto che i risultati dei due studi non consentissero di escludere con assoluta certezza la possibilità che la vaccinazione potesse aumentare il rischio di malattia da demielinizzazione fra i vaccinati. Infatti, entrambi gli studi, come pure lo studio pilota precedentemente condotto, hanno comunque messo in evidenza un incremento degli odds ratio.



    Per chi volesse capire meglio che cos’è l’odds ratio e come viene calcolato, può fare riferimento a questa pagina:


    http://www.quadernodiepidemiologia.it/epi/cause/ris_rel.htm.

    La Sezione giurisdizionale della Lombardia della Corte dei Conti ha emesso il 28/2/1997 una sentenza (n. 71-97PM) che ha riconosciuto in un militare la sclerosi multipla come conseguenza della vaccinazione subita.

    Il militare aveva ottenuto in precedenza un giudizio negativo dalla commissione medica ospedaliera deputata a riconoscere l’indennizzo. Poi aveva fatto ricorso al ministero, il quale aveva riconosciuto, invece, la correlazione tra la malattia demielinizzante e la vaccinazione ricevuta. Si legge nella sentenza: “Il nesso di dipendenza da causa di servizio ovvero la spiegazione causale dell’infermità deriva dalla considerazione che risulta estremamente improbabile la sua insorgenza per l’intervento di altri processi causali”. Quindi vengono applicati, come andrebbe sempre fatto, i quattro criteri fatti propri anche dall’Istituto Superiore di Sanità, cioè: la correlazione di tempo, la plausibilità medica, l’assenza di altre cause note e la presenza di altri casi documentati in letteratura.

    Un autorevole studio pubblicato nel 2004 su Neurology (Naismith RT, Cross AH. Neurology. 2004 Sep 14;63(5):772-3), una delle più autorevoli riviste internazionali di neurologia, ha consentito di seguire le persone vaccinate contro l’epatite B per un tempo sufficientemente lungo, e di rilevare un aumento notevole (3 volte) dei casi di malattia demielinizzante (sclerosi multipla) tra i soggetti vaccinati rispetto a quelli che non lo sono. Poiché anche sui foglietti illustrativi del vaccino viene segnalata la possibile evenienza di una forma demielinizzante, è bene che la presenza di forme simili in famiglia sia davvero considerata una pesante controindicazione alla vaccinazione.

    Un rapporto recente descrive l’insorgenza di encefalomielite acuta disseminata dopo la seconda immunizzazione con Gardasil (Waldemann et al. 2009 e Sutton et al. 2009) riportato su cinque pazienti che presentavano sindromi demielinizzazione multifocale o atipico entro 21 giorni dalla seconda o terza vaccinazione. Il Gardasil è uno dei 2 vaccini contro il papilloma virus distribuiti in Italia.


    gardasil2

    La fondazione statunitense Judicial Watch che si occupa di promuovere l’etica, la trasparenza e l’integrità nelle politiche e leggi del governo, appellandosi al Freedom of Information Act (FOIA) è riuscita ad ottenere alcuni documenti dalla FDA, altrimenti secretati e non accessibili ai cittadini, in cui si evidenziavano 26 decessi a seguito della vaccinazione HPV con il Gardasil tra il 1 settembre 2010 e il 15 settembre 2011, ovvero in 1 anno!

    Dai documenti dell’FDA, riassunti in questo pdf (consiglio di leggerlo) di Judicial Watch, emergono una serie di inesattezze e superficialità di giudizio sia da parte della Merck (la casa produttrice del Gardasil) che dell’FDA che ha approvato la distribuzione del vaccino, che sintetizzo così:

    • la Merck ha sempre affermato che dai test da loro eseguiti sulla sicurezza del farmaco non erano emerse differenze tra il gruppo di pazienti sottoposti al vaccino e quello di pazienti sottoposti a placebo. Peccato che il placebo usato nei test, invece di contenere le consuete soluzioni saline usate nei placebo, conteneva anch’esso dosi elevate di alluminio (nel Gardasil ce ne sono 225mcg) stranamente approvate dall’FDA, che altrettanto stranamente aveva approvato la distribuzione sul mercato del vaccino con tempi molto rapidi (6 mesi contro 10 e più mesi) al pari di quelli dei farmaci per curare cancro, AIDS, HIV, ecc.

      Quindi dalle tabelle recanti i risultati dei test si evince sì una percentuale di reazioni avverse simili in entrambe i gruppi di pazienti, ma anche un numero importante di reazioni avverse in entrambe. Ad un certo punto dei report c’è una tabella recante le sole reazioni avverse sul sito dell’iniezione (per capirci il punto dove è penetrato l’ago della siringa) confrontate con il vaccino, il placebo con alluminio e il placebo con soluzione salina, dalla quale si evince che con quest’ultimo placebo si sono avute percentuali di reazioni nettamente inferiori (es. per il gonfiore 25,4% – 15,8% – 7,3%).
      A tal proposito il National Vaccine Information Center dice che “un placebo reattivo (Ndr contenente cioè elementi che possono provocare reazioni, come per es. l’alluminio) può modificare artificialmente il risultato dei test di valutazione della sicurezza di un farmaco”. In sostanza dipende sempre da come i dati vengono presentati: dicendo che non c’erano differenze sulla sicurezza non hanno detto il falso, ma hanno omesso di dire la vera verità, ovvero che si erano verificate un numero importante di reazioni avverse.

    • Merck dice che non sono stati fatti test per capire se il vaccino può a sua volta essere cancerogeno o genotossico. Dice espressamente che “questo tipo di approfondimento non è fattibile perché porterebbe via troppo tempo e questo sarebbe uno svantaggio per molte donne” (Ndr ?!). Visto che il vaccino lavora inducendo reazioni spontanee e modificazioni nelle cellule, sarebbe bene indagare a fondo questi due aspetti.

    • Merck dice che il vaccino non è efficace sulle donne che hanno già il papilloma virus e che la somministrazione del vaccino in questi casi può provocare reazioni avverse di una certa entità, ma l’FDA non obbliga né consiglia uno screening preventivo atto a determinare se il papilloma virus è già presente.

    • Merck dice che non sono stati fatti studi sulla sicurezza del vaccino nelle donne in gravidanza, ma l’FDA non dice nulla in tal proposito.
    • Merck dice che non sono stati fatti test per verificare che non ci siano reazioni incrociate con altri vaccini per adolescenti ed adulti

    Direi che si tratta di un numero più che sufficiente di motivi per dubitare della sicurezza del Gardasil. Per non parlare della scarsa efficacia e della scarsa utilità visto quanto già specificato nel capitolo dove si spiega che cos’è il papilloma virus, i suoi tempi di sviluppo e le modalità di diagnosi.


    15-06-2013 Il Ministero della salute giapponese ritira la raccomandazione per la vaccinazione contro il papilloma virus (HPV)

  • Sulla sicurezza dei vaccini
  • Trovata la conferma addirittura nel sito del CDC americano, dove fino a luglio 2013 potevate trovare pubblicata la seguente notizia (datata 2007) sotto il titolo Cancer,Simian Virus SV40 and polio vaccine Fact Sheet.

    Ma il CDC a luglio 2013 la rimuove!!

    Negli USA la notizia di questa rimozione è stata subito ripresa da diversi siti web (ne linko uno come esempio: GreenMedInfo) ed ha aperto in rete un dibattito molto acceso.

    Grazie alla  pagina originale grazie alla waybackmachine, una biblioteca universale che dispone di un archivio web che è una sorta di raccolta di “fermi immagine” del World Wide Web catalogati secondo la data di acquisizione. Ecco la pagina originariamente linkata sul sito del CDC e poi rimossa:

    https://web.archive.org/web/20120508130224/http://www.cdc.gov/vaccinesafety/updates/archive/polio_and_cancer_factsheet.htm

    In ogni caso quello che segue è la traduzione fedele della notizia così come pubblicata dal CDC (l’originale in inglese la trovate nel capitolo Damages caused by vaccines):

    • SV40 è un virus trovato in alcune specie di scimmie.

    • SV40 è stato scoperto nel 1960. Poco dopo, il virus è stato trovato nel vaccino antipolio.

    • Più di 98 milioni di americani hanno ricevuto una o più dosi di vaccino antipolio tra il 1955 e il 1963, quando una parte di vaccino era stato contaminato con SV40. E’ stato stimato che 10-30 milioni di americani potrebbero aver ricevuto una dose di vaccino contaminato SV40.

    • SV40 virus è stato trovato in alcuni tipi di cancro negli esseri umani, ma non è stato determinato che causi tumori.

    • La maggior parte delle prove scientifiche suggeriscono che il virus SV40-contaminati vaccino non ha causato il cancro, ma i risultati di alcune ricerche sono contrastanti e quindi sono necessari ulteriori studi.
    • I vaccini antipolio in uso oggi non contengono SV40. Tutti i dati attuali indicano che i vaccini antipolio dal 1963 sono indenni da SV40.

    • Nel 1950 per la produzione del vaccino sono state usate cellule renali di scimmie (NDR il virus vaccinico della polio viene coltivato su terreni di coltura costituiti da cellule renali di scimmia) infette dal virus. Poiché l’SV40 non è stato scoperto fino al 1960, nessuno era a conoscenza nel 1950 che il vaccino antipolio era contaminato

    • SV40 è stato trovato nella forma iniettato del vaccino antipolio (IPV), non nel genere somministrato per via orale OPV (NDR ma anche qui ci sono ricerche che dicono il contrario).

    • Non tutte le dosi del vaccino antipolio erano state contaminate. E ‘stato stimato che 10-30 milioni di persone abbiano effettivamente ricevuto un vaccino che conteneva SV40.

    • Alcune evidenze suggeriscono che la ricezione del vaccino antipolio contaminato dall’SV40 può aumentare il rischio di cancro. Tuttavia, la maggior parte degli studi condotti negli Stati Uniti e in Europa che mettono a confronto le persone che hanno ricevuto il vaccino antipolio contaminato con l’SV40 con coloro che non lo hanno ricevuto, non hanno mostrato alcuna relazione causale tra il vaccino contaminato e il cancro (NDR questa pare essere una costante).

    Nel marzo 1992 la celebre rivista medica inglese The Lancet pubblica un articolo di Walter Kyle che riporta evidenze secondo cui l’Aids si è manifestata dopo che il virus dell’immunodeficienza delle scimmie (SIV) è entrato nell’organismo umano attraverso appunto il vaccino antipolio contaminato da tessuti infetti di scimmia. Nell’aprile 1996 il bollettino del NVIC (National Vaccine Information Center) riporta che il microbiologo californiano Howard Urnovitz aveva prodotto evidenze secondo cui il virus di tipo 1 dell’Aids è un virus ibrido uomo-scimmia creatosi dopo che 320.000 africani avevano ricevuto negli anni’50 un vaccino antipolio sperimentale contaminato dal SIV.

    “L’SV40 svolgerebbe la sua azione non mediante l’integrazione nel DNA delle cellule mesoteliali, ma con un meccanismo di tipo episomiale. Studi sperimentali hanno dimostrato che l’iniezione intrapleurica di SV40 è in grado di indurre un mesotelioma pleurico maligno (Ndr una forma di cancro) nel 100 % di animali da esperimento (fonti: Ordine dei medici della provincia di Milano e AIRC).”

     

    http://www.infovaccini.it/doku.php?id=danni#.VAJMdXJ_uXY


  • Rapporto sulla sorveglianza postmarketing dei vaccini in Italia – Anno 2012

  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/rapporto-sulla-sorveglianza-postmarketing-dei-vaccini-italia-anno-2012

 

 

 

 

 

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Vaccino contro l’influenza nel mirino: il più pericoloso negli Stati Uniti

Nel mirino, il Vaccino contro l’influenza catalogato come  il  più pericoloso negli Stati Uniti sulla base di casi risolti per gravi danni da reazione.

Slide1 Flu Vaccine è il vaccino più pericoloso negli Stati Uniti sulla base di casi risolti per lesioni



L’ultimo rapporto pubblicato nel 2013 dal Dipartimento di Giustizia (Vaccine Court), riguarda i risarcimenti formulati dal Dipartimento dalla Salute e Servizi Umani per danneggiati o morti dai vaccini, è stato rilasciato nel dicembre 2013, per il periodo che va dal  16/08/2013  al  15 / 11/2013.


Il rapporto è disponibile come   presentazione in Power Point qui di seguito… http://www.hrsa.gov/vaccinecompensation/dojaccvpresentation.ppt



Ci sono stati 139 danneggiati  durante questo periodo di tempo, e  70 di loro ,sono stati risarciti. Così, poco più del 50% delle domande presentate per i danni del vaccino sono state compensate durante questo periodo.

Ancora una volta, la maggior parte dei danni compensati  sono  per il vaccino contro l’influenza, e la maggior parte dei danneggiati,hanno contratto  la sindrome di Guillain-Barré (GBS). Eppure questi dati, rimangono nascosti in un file sul sito Dipartimento di Salute e Servizi Umani, mai riportate dai media .

È anche possibile leggere la relazione stessi nella Power Point file delle qui di seguito http://www.hrsa.gov/vaccinecompensation/dojaccvpresentation.ppt


  Dei 70 casi indennizzati, 42 lo erano per il vaccino antinfluenzale, al 60% dei casi è  stato assegnato un risarcimento per danni o morte a causa del vaccino. Il totale combinato del restante 40% dei casi si stabilì e comprendeva i seguenti vaccini: epatite B, tetano, HPV, DTaP, MMR, IPV, PCV, Hib, meningococco, varicella, TD.




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Emerge quindi che  i danneggiati e purtroppo morti a causa del vaccino contro l’influenza sono  in percentuale maggiore,per cui anche i compensi rispetto agli undici altri vaccini. Eppure, se si guarda alle vendite dei vaccini sul mercato, il vaccino antinfluenzale è solamente al quinto posto, superato nelle vendite da Prevnar, Gardasil, PENTAct-Hib e Infanrix / Pediarix.  



GLI ELENCHI

8 luglio 2013

Top 15


Top 15 Vaccini del 2012

fonte riportata di seguito.. http://www.genengnews.com/insight-and-intelligenceand153/top-15-vaccines-of-2012/77899844/?page=2



Quando si riceve il vaccino antinfluenzale annuale , siete a conoscenza di queste statistiche? Come si può vedere dai casi indennizzati dal giudice  a causa del vaccino contro l’influenza, la maggior parte dei danneggiati soffrono della sindrome di Guillain-Barré.


Che cosa è la sindrome di Guillain-Barré? Ecco la definizione del  CDC  : Sindrome di Guillain-Barré (GBS) è una malattia rara in cui viene danneggiato il sistema immunitario  e  le  cellule nervose, causando debolezza muscolare e paralisi .
La GBS può causare sintomi che durano  un paio di settimane ,  altre volte invece,  si  hanno danni permanenti al sistema nervoso. In casi molto rari, le persone sono morte , di solito per difficoltà di respirazione…..


 *5. Fluzone ®, Fluzone ad alto dosaggio e Fluzone intradermico / Vaxigrip ® / Mutagrip ®

  •          Vaccino contro il virus influenzale

             2012 le vendite: 884.000.000 € ( 1.152 milioni dollari ) 1,2

             2011 le vendite: 826.000.000 € ( 1.077 mila dollari ) 1,2

             % Di anno in anno una crescita delle vendite: 7,0%

             Sviluppatore / Sponsor: Sanofi e Sanofi Pasteur MSD

            Indicazioni: Immunizzazione attiva dei bambini  di sei mesi di età e anziani contro             la malattia influenzale causata dal sottotipo di virus influenzale A e di tipo B contenuti         nel vaccino. Fluzone alte dosi è indicato per l’immunizzazione attiva delle  persone             di 65  anni e oltre contro la malattia causata dal virus dell’influenza (sottotipi A e  di             tipo B contenute nel vaccino); Fluzone intradermica è  indicato per l’immunizzazione           attiva in adulti di 18 anni di età, fino ai 64 anni  contro la malattia influenzale                             causata dal  sottotipo di virus influenzale A e di tipo B contenuti nel vaccino.    


     *4.  INFARIX    PEDARIX

    • Difterite e tetano acellulare assorbita pertosse,epatite B (ricombinante) e polio inattivato combinato.

      2012 le vendite: £ 775.000.000 ( 1.183 milioni dollari ) 1

      2011 le vendite: £ 690.000.000 ( 1.053 milioni dollari ) 1

      % Di anno in anno una crescita delle vendite: 12,3%

      Sviluppatore / Sponsor: GlaxoSmithKline

      Indicazioni: Immunizzazione attiva contro difterite, tetano, pertosse, l’infezione causata da tutti i sottotipi conosciuti del virus dell’epatite B e poliomielite. Approvato per l’uso come una serie di tre dosi nei neonati nati da madri negative all’epatite B (HBsAg) ; può essere dato fin dalle sei settimane di età, fino ai sei anni di età (prima del settimo compleanno).



tutte le statistiche di mercato qui,la fonte riportata di seguito

http://www.genengnews.com/insight-and-intelligenceand153/top-15-vaccines-of-2012/77899844/?page=2


Nel novembre 2013, a 19 anni, un giovane uomo sano è morto per un esame di routine che comprendeva il vaccino antinfluenzale.
Chandler Webb ha ricevuto il vaccino antinfluenzale il 15 ottobre, e poi è morto il 19 novembre, 28 giorni dopo. Dal momento che il vaccino antinfluenzale è considerato sicuro in campo medico, i medici hanno aspettato troppo a lungo per sospettare che il vaccino  stava causando il rapido deterioramento della condizione medica di Chandler, secondo la madre.
Lei crede che se avessero studiato la reazione avversa al vaccino antinfluenzale subito, potrebbe essere ancora vivo oggi. (È possibile vedere l’intervista qui nel blog,cliccando alla fine dove troverete la fonte di quest articolo)


influenza_vaccini_mercurio   Come si può vedere dai casi indennizzati dal giudice  per gli infortuni e le morti a causa del vaccino contro l’influenza, la maggior parte dei danneggiati,come precedentemente detto,soffrono della  sindrome di Guillain-Barré.


  ARTICOLO REPERIBILE ALLA FONTE DI SEGUITO
http://healthimpactnews.com/2014/flu-vaccine-is-the-most-dangerous-vaccine-in-the-united-states-based-on-settled-cases-for-injuries/
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