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“Vaccinazioni,conoscete i rischi”? Il messaggio del NVIC su Times Square; basta con la vaccinazione coercitiva!

QUANDO LA POLITICA E LA MEDICINA SI FONDONO ASSIEME

***In questi giorni dilaga il panico e la paura distribuita dalle molte notizie sulle varie ed eventuali disposizioni di legge, che andrebbero a minare l’autorità genitoriale e la libertà di cura. Le fonti sono innumerevoli e stiamo assistendo alla pazzia collettiva federale di molti senatori e politici, i quali negano la libertà calpestando i diritti di ogni essere umano.Tutto ciò non è possibile***

  • QUANDO SI METTONO LE MANI IN PASTA OVUNQUE.
  • RICORDIAMO A TAL PROPOSITO QUESTO PRECETTO A CUI SI DOVREBBE GIURARE LA PROPRIA FEDELTA’.
  • QUESTA FEDELTA’ A CUI MOLTI CAMICI HANNO RINUNCIATO,PROSEGUENDO PER UNA STRADA DIVERSA.
  • LA STRADA MEDICA E POLITICA DA SEMPRE UNA COSA UNICA.
  • IL PRINCIPIO CARDINE DELLA MEDICINA È QUELLO DI “PRECAUZIONE” IN BASE AL QUALE, DI FRONTE ALL’IMPOSSIBILITÀ DI ESCLUDERE LA DANNOSITÀ DI UN FARMACO O DI UN INTERVENTO, IL MEDICO CI SI DOVREBBE ASTENERE;
    PRINCIPIO CHE NEGLI ULTIMI DECENNI È STATO ABBANDONATO PER SEGUIRE QUELLO – PER LORO ASSOLUTAMENTE PRIORITARIO – DEL PROFITTO.. (non per tutti,ovviamente)

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Coercizioni? basta! Grazie alla campagna portata avanti dal National Vaccine Information Center

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Aggiornamento fonti situazione politica “sb 277”

California Entertainment Industry Leads Nation on Vaccine Choice – Why are They not Speaking out on SB277?

  • http://vaccineimpact.com/2015/california-entertainment-industry-leads-nation-on-vaccine-choice-why-are-they-not-speaking-out-on-sb277/

 

“No alle coercizioni sulla vaccinazione”

Questo il messaggio sponsorizzato dal National Vaccine Information Center a New York Times Square, Philadelphia e New Jersey

 14 apr 2015

WASHINGTON – Difendere i diritti del consenso informato in America? Ci pensa il National Vaccine Information Center (NVIC) il quale sta sponsorizzando un messaggio, per una scelta informata in Times Square di New York City e sulle principali autostrade della Pennsylvania e New Jersey.

In questi stati procede come per due anni fa,la campagna di informazione e di sensibilizzazione  pubblica del NVIC,accompagnata da cartelloni e autobus negli stati del Colorado, Vermont, New Hampshire, Washington, Oregon, Arizona, Illinois, Georgia, New York e Texas nel 2013 e 2014.

“I vaccini sono prodotti farmaceutici che comportano un rischio di danno; i produttori di vaccini e medici sono completamente protetti da tale responsabilità civile.”

Il messaggio “No alla vaccinazione coercitiva” è visualizzato su schermo digitale in Times Square; a Filadelfia e nel New Jersey. La portata settimanale di visualizzazione del messaggio di NVIC è di 12 milioni di persone.

Trentennale il lavoro di educazione informativa su tale argomento portato avanti dal NVIC e dai tutti i suoi attivisti di Washington, Oregon, Maryland e North Carolina, i quali si sono battuti per eliminare le esenzioni da vaccino .

POLITICA? CHE MOMENTO E’ MAI QUESTO? 

La California è attualmente in lavorazione su un disegno di legge (SB277) che costringerebbe ogni bambino alla pratica vaccinale. Qualora i genitori non riuscissero a trovare un medico che  dia l’esenzione, coloro che non rispetteranno tale coercizione vedranno negarsi il diritto all’istruzione (pubblica o privata).

***A NOSTRO AVVISO QUESTO E’ MOLTO GRAVE***

Sponsor del disegno di legge, è il pediatra Richard Pan, MD.

  • ECCO A VOI DI SEGUITO LA COMMISSIONE E LE AUDIZIONI ACCENNATE PRECEDENTEMENTE
  • http://calchannel.granicus.com/MediaPlayer.php?view_id=7&clip_id=2716

“Le leggi per una vaccinazione forzata e perciò coercitiva,sono una violazione dei diritti civili e umani, un attacco ai valori fondamentali e alle credenze che gli americani hanno onorato”

Il Bill of Rights è stata rettificato nella Costituzione degli Stati Uniti nel 1791, ha dichiarato Barbara Loe Fisher,co-fondatore e presidente dell’NVIC .

Dai 51 casi di morbillo identificati a Disneyland, California ai primi di gennaio 2015, più di 100 le richieste di aiuto,di informazione combattute legalmente dal NVIC (fonte di seguito).

Alcune delle proposte di legge rimuoverebbero non solo il diritto della prescrizione dell’esenzione da parte dei medici,ma anche limitare le esenzioni mediche per controindicazioni federale approvate; richiedere alle scuole di postare pubblicamente i tassi di esenzione del vaccino; e negare l’occupazione per gli insegnanti e tutto il personale della scuola in grado di mostrare la prova della vaccinazione.

  • ***Il portale giuridico legale***

Raggiungere e proteggere il diritto al consenso informato per la vaccinazione è oggi più importante che mai, e abbiamo bisogno del vostro aiuto per realizzare questo obiettivo. E ‘a livello statale che le politiche di vaccinazione di massa vengon fatte,ed è a livello nazionale, dove la vostra azione per proteggere i vostri diritti può avere il maggiore impatto.Inoltre, quando si verificano problemi di reazioni e danni da vaccini, sarete aiutati.

Welcome to the NVIC Advocacy Portal (NVICAP)

  • https://nvicadvocacy.org/members/Home.aspx

“” I medici non possono prevedere gli eventuali danni e danneggiati da vaccinazione,per questo motivo molti rifiutano tutto ciò.Se si abbandona il diritto umano attraverso il consenso informato,lasciando i medici indenni dall’assunzione di rischi, gli americani possono essere sfruttati da una società senza responsabilità ma con il potere di costrizione anche sull’acquisto e uso dei loro prodotti “, ha dichiarato Fisher.”

Negli ultimi tre mesi, i media hanno manipolato le informazioni sfruttando la paura attraverso il terrorismo psicologico (vedi fonte seguente). La lotta del cittadino per una libertà sanitaria giusta e personale senza coercizione,arriva in un momento in cui i funzionari della sanità federali hanno annunciato un Piano Nazionale di Immunizzazione, per monitorare elettronicamente lo stato vaccinale di tutti gli adulti e di coinvolgere i datori di lavoro, chiese e altri gruppi privati ​​per aumentare l’uso  dei vaccini raccomandati.

Questa può esser chiamata “oppressione”?

Allegati

  • http://www.nvic.org/NVIC-Vaccine-News/March-2015/the-vaccine-culture-war-in-america-are-you-ready.aspx
  • La guerra cultura vaccino in America: Sei pronto?

    di Barbara Loe Fisher


“Una manciata di casi di morbillo nella nostra popolazione formata da 317 milioni di persone, non giustifica la coercizione, la discriminazione e la punizione di una minoranza di cittadini che si oppone alle politiche sanitarie del governo, che non rispettano la biodiversità o le credenze religiose e di coscienza”  ha dichiarato Fisher.

Il National Vaccine Information Center (NVIC) è stato fondato nel 1982 per prevenire i danni e i decessi da vaccino attraverso l’istruzione pubblica. Un’organizzazione  non-profit ed educativa; l’NVIC sostiene una libera informazione, la registrazione e la segnalazione alle disposizioni sulla sicurezza del vaccino della Legge Nazionale del 1986( fonte di seguito).

  • National Childhood Vaccine Injury Act of 1986
  • http://www.nvic.org/Vaccine-Laws/1986-Vaccine-Injury-Law.aspx

RICORDIAMO LA GRANDE BATTAGLIA PORTATA AVANTI DAL NVIC

Nel 2015, il National Vaccine Information Center ha portato avanti la sua battaglia di sensibilizzazione contro la coercizione delle vaccinazioni.

Come?

Diversi i cartelloni informativi sulla scia della campagna informativa partita nel 2013 per sostenere la consapevolezza dei rischi del vaccino e il diritto di esercitare, consenso informato volontario per la vaccinazione.

Messaggio di NVIC su Times Square Jumbotron

Campagna NVIC Vaccine Education

 Durante il mese di aprile 2013, il messaggio dell’NVIC sul  “conoscere i rischi e fallimenti” è stato protagonista della campagna educativa proposta e visualizzata in diverse città (Austin, Texas,Portland, OR, Olympia, WA, Phoenix e Tucson, AZ e Chicago)


 PORTARE AVANTI LA LIBERA INFORMAZIONE: NULLA DI PIU’ GIUSTO!

***di seguito astratti e fonti di riferimento***

VACCINAZIONI: conoscere i rischi

Come il primo vaccino per il vaiolo, ogni vaccino raccomandato oggi dai funzionari sanitari del governo e le associazioni di categoria medici comporta un rischio di complicanze. 9 10 11 12 13  

 

NVIC cartelloni su New Jersey Turnpike

NVIC Denver Bus annuncio
Il Direttore dell’ NVIC del Colorado,Cindy Loveland 


Vi è un ampio spettro di complicanze vaccino, identificate e riconosciute nella letteratura medica, dall’Istituto di Medicina (IOM), dall’Accademia Nazionale delle Scienze, tra cui 14 15 16 17 18      

  • Infiammazione del Cervello  /  Encefalopatia
  • Disfunzione cronica del sistema nervoso
  • Anafilassi
  • Convulsioni febbrili
  • Sindrome di Guillain Barre (GBS)
  • Brachiale neurite;
  • Artrite acuta e cronica
  • Trombocitopenia
  • Il vaiolo, la poliomielite, il morbillo e la varicella zoster infezioni da ceppo vaccinale
  • Morte (vaiolo, la poliomielite e il morbillo vaccino)
  • Shock e “stato di shock insolito”
  • Pianto inconsolabile
  • Sincope
  • Deltoide Borsite

Suscettibilità individuale e reazioni ai Vaccini

Nel 2012, l’OIM ha pubblicato un rapporto sugli effetti avversi dei vaccini: Evidenza e causalità, 19  riconoscendo i molteplici fattori di rischio elevati e  non ancora identificati dalla scienza medica che possono aumentare la “suscettibilità individuale” per le reazioni ai vaccini 20 .   

Lacune nelle conoscenze sui singoli Rischi 

Nel 2013, l’OIM ha pubblicato un altro rapporto, sull’Immunizzazione dell’infanzia,Schedule e Sicurezza: preoccupazioni delle parti interessate, prove scientifiche e studi futuri, 21 e ha dichiarato non ci sono lacune significative nella conoscenza scientifica sui bambini, che sono biologicamente a più alto rischio di danni.  22            

 Vaccino Schedule

Il comitato IOM, che ha esaminato la sicurezza del programma vaccinale dell’infanzia attualmente raccomandato, ha scoperto che lo stesso, non è stato completamente valutato scientificamente. 23           

 

Questioni in sospeso sui vaccini e sulle malattie croniche

A causa della mancanza di sufficienti studi metodologicamente  condotti e pubblicati nella letteratura medica, il comitato IOM  era in grado di determinare una correlazione con lo sviluppo dei seguenti disturbi del sistema immunitario e disabilità nei bambini: 24   

  • asma;
  • atopia;
  • allergia;
  • autoimmunità;
  • autismo;
  • disturbi di apprendimento;
  • disturbi della comunicazione;
  • disturbi dello sviluppo;
  • disabilità intellettiva;
  • disturbo dell’attenzione;
  • dirompente disturbo del comportamento;
  • tic e sindrome di Tourette;
  • convulsioni;
  • convulsioni febbrili e
  • epilessia.

Identificare danni e reazioni post-vaccino

Se i sintomi elencati di seguito si verificano nelle ore, giorni o settimane dopo la vaccinazione, è molto importante contattare immediatamente un medico:

  • pronunciato gonfiore arrossamento, calore o indurimento al sito di iniezione che continua per giorni o settimane;
  • eruzioni cutanee corpo o orticaria;
  • crisi/attacchi / crollo;
  • insensibilità, sonno profondo prolungato;
  • urla e pianto inconsolabile (possono includere curvatura della schiena);
  • febbre alta
  • difficoltà respiratorie;
  • contrazioni o spasmi del corpo, braccia, gambe o la testa;
  • laminazione ;
  • dolore alla testa o dolore al collo;
  • dolore articolare o debolezza muscolare;
  • invalidante stanchezza;
  • perdita di memoria e di abilità mentali;
  • paralisi di qualsiasi parte del corpo;
  • cambiamenti nel sonno / veglia modello e cambiamenti di personalità drammatici;
  • mancanza di contatto visivo o ritiro sociale
  • perdita della capacità di rotolare, sedersi o alzarsi
  • sfregamento, dondolo, spinning;
  • insorgenza di problemi cronici all’orecchio  o problemi respiratori (asma compresa);
  • diarrea grave / persistente o costipazione cronica;
  • eccessiva ecchimosi, sanguinamento o anemia
  • altra grave perdita di benessere fisico, mentale o emotivo

Gravi complicazioni della vaccinazione possono portare a danni permanenti o la morte. Assicurarsi che tutti i problemi di salute, ricoveri e infortuni che si verificano dopo la vaccinazione vengano inseriti in cartelle cliniche permanenti e che le copie scritte siano conservate dalla persona vaccinata o genitore / tutore di quella persona.


Per saperne di più su come riconoscere i sintomi di reazione vaccino e le complicazioni associate con le 17 differenti vaccini raccomandati dal CDC e associazioni di categoria medica.

***BASTA SILENZIO E BASTA DIFENDERE L’INDIFENDIBILE***

National Childhood Vaccine Injury Act of 1986

Nel 1986, il Congresso approvò questa legge. 25 

Creata e approvata dal Congresso in risposta alle pressioni da parte dell‘industria farmaceutica e dalle associazioni mediche di categoria, per responsabilizzare i precedenti senza omettere le proprie negligenze su eventuali danni, lesioni e decessi causati dalla vaccinazione raccomandata a livello federale.

. La legge, che ha riconosciuto i danni da vaccino,anche gravi,ha creato un programma federale per il risarcimento danni (VICP). 26  

Solo nel 2013, il VICP è riuscito ad ottenere indennizzi pari a  più di 2,6 miliardi dollari assegnati ai danneggiati e alle loro famiglie; tuttavia due su tre domande di risarcimento per lesioni da vaccino, vengono respinte.

Gli eventi avversi e il sistema di farmacovigilanza (VAERS)

I co-fondatori di NVIC garantiscono l’informazione, seguoendo da vicino il sistema di farmacovigilanza secondo la legge del 1986.

Secondo la legge federale, i medici e tutti i fornitori di vaccini negli Stati Uniti hanno l’obbligo di:

  1. Fornire informazioni sui rischi prima della vaccinazione;
  2. Tenere un registro permanente di tutte le vaccinazioni somministrate, compreso il numero e il nome del vaccino (lotti);
  3. registrazioni di Reazioni e danni avvenuti dopo la vaccinazione;
  4. Fare un rapporto al Sistema di raccolta dati (VAERS) sugli eventuali eventi avversi;

Si stima che solo tra l’uno e il 10 per cento di tutti gli eventi avversi del vaccino siano riportati al VAERS. 28 29  .

Se un medico o un altro fornitore di vaccini si rifiuta di fare un report sugli eventi avversi da vaccino VAERS, la persona o la famiglia della persona, che ha subito un grave problema di salute dopo la vaccinazione, potrà direttamente segnalare al VAERS.

 

VACCINAZIONI: PREVENZIONE 

Dopo che fu approvata la legge del 1986, c’era meno enfasi sulla prevenzione. Diversi i danni e le reazioni susseguite dopo la vaccinazione contro la pertosse. 32 33 34

VACCINAZIONI: CONOSCONO I FALLIMENTI 

I vaccini possono fornire l’immunità temporanea,tuttavia sappiamo bene che VACCINARE NON EQUIVALE AD IMMUNIZZARE

I Vaccini contro la pertosse,l’influenza e il MMR sono tre esempi. I bambini vaccinati possono trasmettere la pertosse, l’influenza ed altre infezioni ad altri individui.

***Come al solito,si sfata il mito dei focolai tra i vaccinati.***

 

FONTI DISPONIBILI PER APPROFONDIRE

  • La Pertosse  36 37 41

 

Nel 2012, il 95% dei bambini che iniziano l’asilo negli Stati Uniti aveva ricevuto quattro o cinque dosi di vaccini contenenti pertosse 38 e nel 2011 quasi l’80% degli adolescenti aveva ottenuto . una dose di richiamo ( la sesta)per la pertosse (Tdap) dopo 10 anni 39 .

Nel 2012, i funzionari del CDC hanno dichiarato che gli individui NON vaccinati “non alimentano le grandi epidemie” di pertosse negli Stati Uniti .40

Vaccino antinfluenzale

“Sfortunatamente, alcune persone possono contrarre con il virus dell’influenza nonostante la vaccinazione. La protezione fornita dalla vaccinazione antinfluenzale può variare notevolmente, basata in parte su salute, età ed altri fattori”. – Centers for Diseases Control (2013) 42 43   


Sintomi di influenza : Ci sono due tipi di influenza principali ( A e B) e i sintomi possono includere febbre, brividi, mal di gola, stanchezza, muscolari e dolori muscolari, tosse, diarrea e vomito che può durare per più di una settimana. Gravi complicazioni dell’influenza includono disidratazione, infezioni all’orecchio, bronchite, polmonite e  morte. [44]  

MMR: Focolai tra i Vaccinati

Nel corso degli ultimi 15 anni, ci sono stati focolai di parotite negli Stati Uniti e in altri paesi con popolazioni completamente vaccinate che hanno ricevuto le due dosi  di vaccino MMR. 45 46

Nel 2011-2012, il 95% dei bambini che iniziano l’asilo negli Stati Uniti ricevono le due dosi di MMR 47 , e nel 2011, circa il 90% degli adolescenti riceve due dosi  di MMR. 48   


 

Il Discorso di Laura Hayes sui diritti dei genitori e sulla tirannia medica.

  • COS’è  sb277?
  • http://www.sb277.org/

Ecco la trascrizione:

Laura Hayes Rally Discorso  SB 277, 8 Aprile 2015

Oggi è un giorno molto triste nella storia della California. Oggi è un giorno in cui abbiamo dovuto pubblicamente contrastare la tirannia medica e  lottare per ciò che è il nostro diritto; il diritto di decidere sulla nostra salute e quella dei nostri bambini. Noi abbiamo il diritto di sapere cosa inoculiamo nel nostro corpo e in quello dei nostri figli.

E’ un nostro diritto sapere e noi lo dobbiamo difendere.

Come si è arrivati ​​a questo? vaccinazione coercitiva condecine di vaccini … da medici e infermieri che hanno giurato di  “non nuocere” .Come si è arrivati ​​aquesto?

*fonte di seguito*

http://www.ageofautism.com/2015/04/laura-hayes-speech-on-parental-rights-and-medical-freedom-california-sb277-.html


 

LA REALTA’ E’ FORMATA DAI DATI DI FATTO,QUELLI REALI.

NON LASCIAMOCI TRASPORTARE DA PETTEGOLEZZI. DIFENDIAMO IL NOSTRO DIRITTO ALLA CURA,ALLA SALUTE ED ALL’ISTRUZIONE.

NESSUN RICATTO PUO’ PORTARE AL BENE DELL’UMANITA’,NESSUNO.

LA MANIPOLAZIONE DELLE TESTE?

L’OMISSIONE DI DATI DAI VERTICI?

L’INFORMAZIONE E’ UN NOSTRO DIRITTO,LE CURE ANCHE PER QUESTO MOTIVO,DIFENDIAMO CI’ CHE E’ NOSTRO.

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Clicca per vedere ed accedere Riferimenti

  • FONTE PERVENUTA DAL NVIC
  • http://www.enhancedonlinenews.com/news/eon/20150414005689/en/NVIC/National-Vaccine-Information-Center/Barbara-Loe-Fisher

ALLEGATI

Focolai tra i vaccinati.Una intera sezione

Influenza. Una intera sezione dedicata

Vaccini grafici e storia.Il calo della mortalità non è correlato alla vaccinazione!

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Big Pharma o Bad Pharma?

Scienziati e associazioni accusano: l’industria dei medicinali trucca la ricerca nascondendo i test sfavorevoli. 81 mila firme e nuovi regolamenti invocarono più trasparenza

 

Big Pharma o Pinocchio?

Ben Goldacre, il giovane epidemiologo londinese autore del bestseller Bad Pharma.

How Drugs Companies Mislead Doctors and Harms Patients (in italiano Effetti collaterali, Mondadori), nonché il titolare di Bad Science, seguitissima rubrica più blog sul quotidiano Guardian, può ritenersi soddisfatto solo a metà.

La petizione mondiale AllTrials, che si batte per la pubblicazione di tutti gli studi effettuati su un farmaco, di cui dal 2013, da quand’è nata, è un portavoce senza peli sulla lingua, oltre ad aver raccolto più di 81mila firme e l’adesione di oltre 521 organizzazioni, ha ottenuto un’importante ma parziale vittoria: l’Ema, l’European Medicines Agency di Londra, renderà pubblicamente consultabili da gennaio 2015 le sperimentazioni cliniche di ogni nuovo medicinale, immediatamente dopo la relativa domanda d’immissione sul mercato. Peccato che la decisione trascuri i farmaci studiati prima di tale data, e anche i “vecchi”, per esempio quelli inventati negli anni 90, tuttora prescritti e presumibilmente destinati a curare ancora una generazione di malati.

E che l’Ema offra una protezione sia alle informazioni commerciali eventualmente riservate, sia ai dati sui pazienti che hanno partecipato alle sperimentazioni. Che spesso, invece, potrebbero collaborare con il lavoro di scienziati, industria e legislatori.

Certo, la notizia è di quelle che fanno ben sperare, se non altro in vista del nuovo regolamento sui trial clinici che decollerà nel maggio 2016. La discrezionalità lasciata ai produttori farmaceutici di poter eliminare alcune informazioni però preoccupa gli esperti. Perché potrebbe aver a che fare con quella che i media americani hanno cominciato a chiamare Sindrome di Pinocchio, tra le più gravi patologie che affliggono la medicina moderna: la misteriosa “scomparsa” di risultati negativi/ambigui sui farmaci entrati in commercio.

Il paragone con le favole non inganni, parliamo di un morbo che ha costi esorbitanti, e non solo per la coscienza di alcuni addetti ai lavori. O per la reputazione della ricerca. Vediamo uno degli episodi che recentemente, a questo proposito, ha fatto più scalpore. La Cochrane Collaboration, ente no-profit di specchiata autorevolezza, dal 1993 impegnato nella revisione sistematica qualitativa e nella meta-analisi quantitativa degli studi clinici, ha sciorinato cifre da vertigine, un miliardo e 300 milioni di dollari Usa, sui 500 milioni di sterline inglesi, 184 milioni di euro (pagati dai contribuenti italiani)… , per una somma totale di fondi pubblici calcolata sui 20 miliardi di dollari. Tutti spesi, qualche anno fa, per fare mastodontiche scorte di antivirali. In sintesi, quanto è costata la “bufala” del Tamiflu, l’anti-influenzale spinto con la grancassa dalla Roche; il farmaco, incoronato da trial clinici messianici e favorito da un allarme pandemico da fine del mondo, era la star tra quelli stoccati a dismisura dai governi di vari paesi, in previsione dell’influenza aviaria del 2006 e di quella suina del 2009.

Non solo le due pronosticate pestilenze si sono rivelate poco più che mali di stagione (e non lamentiamocene). I trial clinici a disposizione confrontavano la molecola oseltamivir del Tamiflu con un placebo e non con farmaci già efficaci. Non producevano i dati negativi o poco lusinghieri; e non indagavano sufficientemente complicazioni, effetti collaterali (Newsweek ha recentemente scritto di pazienti giapponesi colti dal delirio e indotti al suicidio) e controindicazioni.

Inutile dirlo, il Tamiflu ha deluso le aspettative, non riducendo affatto ospedalizzazioni e contagi, ma semmai accorciando di neanche 24 ore i sintomi: sarebbe stato più produttivo prendere una pastiglia di paracetamolo e mettersi al caldo sotto il piumone. Eppure i ricercatori della Cochrane hanno dovuto giocare al gatto e al topo con la Roche per ben 5 anni, prima di mettere le mani su 70 trial mai studiati da nessuno.

Il nocciolo della questione è però un altro. È che la Sindrome di Pinocchio, più seriamente detta “publication bias” (in italiano: l’errore sistematico di pubblicazione, generato dal fatto di ritenere che le ricerche rese pubbliche siano tutte quelle effettivamente realizzate, col risultato di sovrastimare la bontà del farmaco sperimentale), non ha mai avuto contro regole condivise. La Roche, a suo tempo, si è tranquillamente comportata come si sarebbe comportata quasiasi altra grande azienda farmaceutica. «In realtà una linea-guida internazionale manca a tutt’oggi.

La petizione di AllTrials porta suggerimenti in questo senso ed è stata mandata, lo scorso 15 novembre, all’esame dell’Organizzazione mondiale della sanità, in vista di un documento di policy che potrebbe uscire nei prossimi mesi», spiega Roberto D’Amico, docente di statistica medica dell’università di Modena e Reggio Emilia e direttore del Centro Cochrane italiano. Che passa poi a sottolineare anche l’azione di Comet Initiative (Comet sta per Core Outcome Measures in Effectiveness Trials), un network internazionale che svolge attività di ricerca per definire il “set minimo” di esiti importanti nelle varie patologie, che devono essere riportati negli studi clinici e sono utili a chi deve prendere decisioni sull’efficacia degli interventi sanitari.

Alla sua si affianca la riflessione di Antonio Addis, che è stato national expert presso la Pharmacovigilance Unit dell’Ema, e oggi coordina l’area governance della ricerca e dell’agenzia sanitaria dell’Emilia Romagna: «Sottolinerei un punto cruciale: mettere soltanto a disposizione i dati non basta, in quanto corrispondono a una mole tale di pagine da risultare inaccessibili senza la disponibilità di sistemi che rendano ricercabili i materiali, che li strutturino. Una classificazione, questa, che dev’essere effettuata da professionisti». Banalmente: ci vogliono “sommari”, altrimenti è Babele. Anche per non prestare il fianco a un tipo diverso di polemica. La gente potrebbe fare un sacco di cose stupide con la trasparenza, pare abbia infatti detto l’amministratore delegato di una società biotech. Una battuta di parte, certo. Roberto D’Amico ribatte: «La verità è che oggi nemmeno la trasparenza ha regole condivise. Ecco perché se ne sta discutendo moltissimo».

Detto questo, è da un po’ che gli anti-Pinocchio snocciolano dati. Su 585 trial americani iniziati prima del 2009, nel 2012 ben un terzo (percentuale che includeva la bellezza di 250mila studi di fase 1,2 e 3, dunque su esseri umani) risultava ancora non pubblicato. Nello stesso lasso di tempo, l’oblio ha caratterizzato più facilmente i trial finanziati dall’industria farmaceutica (32%) che quelli sostenuti da fondi pubblici (18%). Nel 2010, sempre negli Usa, il National Institute of Health ha segnalato che i trial pagati da Big Pharma nascevano già con una probabilità di risultare “degni di interesse” 20 volte più alta di quella degli studi indipendenti.

C’è poi chi ha calcolato che, globalmente nel mondo, circa il 50% delle sperimentazioni cliniche non vede diffusione. E c’è stato il clamoroso gran rifiuto dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, che se ne è uscito sbattendo la porta dal progetto Combacte, avviato l’anno scorso per sviluppare una molecola della GlaxoSmithKline che dovrebbe aggredire la resistenza batterica, compreso in una joint-venture tra gruppi di scienziati Ue e industria farmaceutica. In sintesi, un matrimonio pubblico-privato, accademia-industria.


GlaxoSmithKline

Ottimo per garantire e anche finanziare una ricerca sempre più complessa, lunga e costosa, secondo quanto sostenuto da Silvio Garattini, direttore dell’Istituto. Il quale però ha finito col contestare all’azienda l’ipercontrollo sulla sperimentazione e soprattutto la pretesa di decidere sulla condivisione e la pubblicazione dei risultati. «Non sarei contrario a questo tipo di collaborazioni. A patto che ci sia condivisione sull’identificazione dei quesiti su cui c’è incertezza, al fine di ridurla quest’incertezza, per il bene dei pazienti. E, ovvio, che non ci sia alcun vincolo sulla pubblicazione. In sintesi: le regole devono essere chiare prima dell’inizio dello studio», commenta Roberto D’Amico. «Pensiamo soprattutto alla ricerca indipendente, finanziata dalle istituzioni, che necessiterebbe di più fondi», continua.

La scienza riuscirà prima o poi a dettare l’agenda al business? Per il dottor Goldacre e per il movimento che gli vien dietro l’importante è che non si confezionino altre medicine miracolose per il Paese dei Balocchi. Tamiflu, certo, ma anche il dottor Goldacre,anche l’antidepressivo reboxetina (Davedax), dalle incredibili performance se confrontata con i placebo. O la paroxetina, altro antidepressivo, che negli Usa è stata prescritto off-label ai bambini, e cioè utilizzato in condizioni non previste dalla scheda tecnica del prodotto, e poi si è rivelato carica di inquietanti effetti collaterali (rischio di suicidio). O gli anti-aritmici simili alla lorcainide, 13 anni di guai evitabili se fossero state subito registrate e diffuse le performance via via sospette… Nell’elenco anche i trial per gli antiobesità Acomplia, della Sanofi-Aventis, e orlistat, una molecola commercializzata da Roche e Glaxo, e per l’antidolorifico Vioxx della Merck Sharp & Dohme

«Credo che quest’esigenza di trasparenza abbia dato il via a una nuova era della storia della medicina», dice Ben Goldacre. Che sa di vivere in un’epoca devota ai dati e di aver giocoforza convinto, non sempre con la massima spontaneità, certo, gran parte delle multinazionali del farmaco. In questo spalleggiato da un altro medico-star, il danese Peter C. Gøtzsche, leader del Nordic Cochrane Center, contestato contestatore dello screening mammografico contro il tumore al seno e del faraonico marketing delle aziende farmaceutiche (per le quali ha lavorato da giovane, sa quel che dice!). Di Gøtzsche sta tra l’altro arrivando in Italia, a primavera 2015, l’urticante bestseller Deadly Medicines and Organised Crime: How Big Pharma Has Corrupted Healthcare, per Giovanni Fioriti Editore. Ma attenzione, l’uno e l’altro, come del resto i firmatari di AllTrials, usano parole pesanti come macigni proprio perché nella medicina credono moltissimo. E non hanno niente a che fare con la diffidenza “oscurantista”. «Penso anzi che il complottismo puerile abbia fatto molto comodo a Big Pharma», ha proclamato Goldacre in un’intervista. Come dire: chiedere la trasparenza con i farmaci è ben diverso che prendersela coi vaccini.

*******PER SAPERNE DI PIÙ*******

Oltre a Effetti collaterali. Come le case farmaceutiche ingannano medici e pazienti di Ben Goldrake, pubblicato in Italia l’anno scorso, e a Farmaci
che uccidono e crimine organizzato. Come Big Pharma ha corrotto il sistema sanitario, di Peter C. Gøtzsche, anch’esso scritto nel 2013 e presto disponibile nella nostra lingua, sull’argomento ci sono altre letture interessanti. A cominciare dalla discussa Guida critica a 4.000 farmaci i più utili, inutili o dannosi per la nostra salute (Sonda), scritta dai due celeberrimi medici francesi Philippe Even e Bernard Debré, quelli che si sono scagliati anche contro il business delle statine.
Ma il grande classico resta Farma & Co. Industria farmaceutica: storie straordinarie di ordinaria corruzione (Il Saggiatore, 2006), scritto nel 2005
da Marcia Angell, classe 1939, prima e unica donna al timone del New England Journal of Medicine
e ancora oggi paladina della buona ricerca.

fonte La Repubblica
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Bologna, donna 72enne muore a 6 giorni dal vaccino anti-influenzale

Bologna, donna 72enne muore a 6 giorni dal vaccino anti-influenzale


Domenica 30 novembre


Domenica 30 novembre una donna diabetica di 72 anni, Dolorina Atzori, ex bidella residente a San Lazzaro di Savena, è morta al policlinico Sant’Orsola di Bologna a 6 giorni di distanza dalla somministrazione del vaccino influenzale: in questo caso, però, il vaccino non era il Fluad della Novartis, finito nei giorni scorsi nel mirino dell’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) per le segnalazioni di alcune morti sospette dopo la sua somministrazione, ma quello di un’altra azienda produttrice.


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Sulle cause del decesso della donna sono stati disposti accertamenti. Il procuratore aggiunto Valter Giovannini, coordinatore del gruppo “sanità pubblica” della procura di Bologna, ha dato infatti mandato ai carabinieri del Nas di acquisire la cartella clinica dell’anziana vittima per valutarne le condizioni di salute precedenti alla somministrazione del vaccino.


Secondo la sorella della donna martedì scorso, il giorno successivo al vaccino, la Atzori si è svegliata con il viso gonfio e un’evidente eruzione
cutanea. Accompagnata al pronto soccorso del Sant’Orsola per accertamenti, la donna non ha riferito ai medici dell’iniezione del giorno precedente: dopo essere stata visitata le è stata fatta una puntura ed è stata dimessa con la prescrizione di una pomata da applicare nella zona dell’eruzione cutanea. Tornata a casa, però, le condizioni della donna sono peggiorate progressivamente, finché sabato 29 novembre la guardia medica ha disposto il ricovero della paziente in ospedale.


Sabato 29 novembre


Ore 19 – La procura di Prato ha disposto il sequestro a livello nazionale di tutti i vaccini antinfluenzali Fluad appartenenti a uno dei due lotti ritirati, il numero 143301, lo stesso al quale apparteneva la dose assunta dal novantenne deceduto nella città toscana.



Nel frattempo un altro uomo, di 68 anni, è morto nel cuneese dopo la somministrazione dell’Agrippal, un vaccino antinfluenzale prodotto semore dalla Novartis ma diverso da quello ritirato per le morti sospette, il Fluad. La vittima, residente a Barge, è stato vaccinato giovedì 27 novembre in un ambulatorio pubblico di Cuneo.


L’uomo era da tempo in cura per problemi circolatori ed era trattato con la somministrazione di farmaci anti-ipertensivi: è morto venerdì 28 novembre a causa di un’aritmia cardiaca. I carabinieri del Nas, su disposizione della procura di Cuneo, hanno acquisito tutta la documentazione relativa al decesso.

Ore 10 – Sono salite a 11 le morti sospette di anziani segnalate dopo la vaccinazione con l’antinfluenzale Fluad della Novartis, contando le 8 nuove segnalazioni arrivate ieri da Parma, Termoli, Lecce, Prato, Como e Roma.


Al momento non è stata provata la relazione diretta tra vaccino e decessi: bisognerà attendere circa un mese per l’esito completo e definitivo delle analisi, in corso all’Istituto superiore di sanità (Iss), anche se la stessa Aifa ha sottolineato come sia stata rilevata ”una concomitanza temporale” sospetta tra la somministrazione del vaccino Fluad e i decessi.

L’allarme, ora, potrebbe allargarsi perchè l’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) non esclude il ritiro di altri lotti del vaccino, dal momento che tra le 8 nuove segnalazioni di decessi alcune riguardavano persone che avevano utilizzato un vaccino appartenente ad altri lotti, diversi dai primi due bloccati dall’Aifa giovedì 27 novembre.


L’anziano deceduto a Parma, ad esempio, non era stato vaccinato con un campione del farmaco inserito tra i lotti bloccati dall’Aifa. Intanto i carabinieri dei Nas stanno eseguendo in Sicilia e in Molise il sequestro di materiale e documenti nell’ambito delle indagini scattate dopo il blocco dei due lotti, mentre la procura di Siena (competente per territorio rispetto alla sede degli stabilimenti Novartis in cui è prodotto il Fluad in Italia) ha aperto un’inchiesta sulla vicenda. Al momento, però, non risulta nessun iscritto nel registro degli indagati.

Anche la procura di Prato ha aperto un’inchiesta relativa alla morte del 90enne che aveva assunto una dose di vaccino: in quel caso si starebbe valutando la riesumazione della salma, già tumulata. Il ministero della salute, da parte sua, a breve attiverà il numero verde 1500 per informazioni e chiarimenti sulla vicenda.


Le istituzioni sanitarie, dall’Aifa all’Istituto superiore di sanità, raccomandano comunque la prosecuzione della campagna vaccinale antinfluenzale.

Venerdì 28 novembre

Ore 20 – L’Ausl di Parma ha segnalato al Ministero della salute un nuovo caso sospetto di morte dopo l’assunzione del vaccino antinfluenzale: si tratta di un 80enne affetto da una grave patologia cronica.



L’uomo è deceduto entro le 48 ore successive alla somministrazione e per questo motivo è scattata la segnalazione dell’azienda unità sanitaria locale all’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. L’anziano non era stato vaccinato con una fiala di anti-influenzale appartenente ai lotti già bloccati dall’Aifa nei giorni scorsi.

Ore 15 – L’assessorato alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna ha rassicurato i cittadini precisando che i lotti 142701 e 143301 del vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis, quelli ritirati nella giornata di giovedì 27 novembre dall’Agenzia italiana del farmaco, non sono distribuiti e utilizzati sul territorio regionale. Nessun emiliano-romagnolo, quindi, è stato vaccinato con i lotti bloccati in via cautelativa dall’Aifa.


Per questo motivo proseguirà regolarmente in tutta la regione la campagna di vaccinazione gratuita che ha l’obiettivo di proteggere dalle gravi complicanze dell’influenza stagionale i cittadini più a rischio, in particolare adulti e bambini con malattie croniche e persone anziane a partire dai 65 anni. Finora, dall’inizio della campagna, sono state vaccinate in tutta l’Emilia-Romagna già 390mila persone.


A confermare la notizia anche le direzioni sanitarie delle aziende Usl e Santa Maria Nuova di Reggio, secondo le quali i due lotti di vaccino antinfluenzale Fluad segnalate dall’Aifa non rientrano tra quelli distribuiti in provincia di Reggio: nel reggiano, finora, sono state distribuite 91mila dosi di vaccini anti-influenzali, di cui circa 35mila già somministrate, ma nessuna di esse apparteneva ai due lotti sotto esame.

Dall’inizio della campagna, che ha preso il via lo scorso 10 novembre, non sono peraltro state segnalate particolari reazioni alla vaccinazione in nessun cittadino.


Secondo azienda Usl e Santa Maria Nuova “è importante ribadire ai cittadini che la campagna vaccinale prosegue e che le direzioni sanitarie raccomandano di vaccinarsi per prevenire le gravi complicazioni che l’influenza produce ogni anno nei soggetti fragili (malati cronici, anziani). La vaccinazione è inoltre indicata per le categorie di pubblico interesse e in particolare gli operatori socio-sanitari. Rassicuriamo tutti i cittadini che hanno già effettuato la vaccinazione”.


Giovedì 27 novembre

L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha bloccato in via cautelativa la vendita di due lotti del vaccino antinfluenzale Fluad – il numero 142701 e il numero 143301, entrambi prodotti dalla Novartis Vaccines and Diagnostics – dopo il decesso sospetto di tre persone (un uomo di 68 anni in Sicilia, una donna di 87 anni sempre in Sicilia e una donna di 79 anni in Molise) alle quali era appena stato somministrato: in tutti e tre i casi la morte è arrivata entro le 48 ore dalla somministrazione del vaccino.




Un quarto paziente, un uomo molisano di 92 anni, si è sentito male dopo la somministrazione ed è attualmente ricoverato in gravi condizioni.

Per lo stesso motivo l’Aifa ha invitato i pazienti che abbiano ancora in casa confezioni del vaccino in questione a verificare sulla confezione il numero di lotto e, qualora fosse corrispondente a uno dei due lotti bloccati, a contattare il proprio medico.


I lotti sotto esame, dopo i controlli del caso, sono risultati quelli destinati alle Asl provinciali, dunque non venduti nelle tradizionali farmacie: erano disponibili dunque solo attraverso medici di famiglia o aziende sanitarie locali.

L’Aifa, in una nota, ha spiegato che “in attesa di disporre degli elementi necessari, tra i quali l’esito degli accertamenti sui campioni già prelevati per valutare un eventuale nesso di causalità con la somministrazione delle dosi dei due lotti del vaccino, l’Aifa ha disposto, a titolo esclusivamente cautelativo, il divieto di utilizzo di tali lotti”.


FONTE DI SEGUITO RIPORTATA


http://www.24emilia.com/Sezione.jsp?titolo=Bologna%2C+donna+72enne+muore+a+6+giorni+dal+vaccino+anti-influenzale&idSezione=63748
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Notizia riportata direttamente dall’Ansa

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