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Libertà di scelta minata e l’operato anticostituzionale dei nostri organi ministeriali: dittatura o incompetenza?

Vacciniinforma alla luce degli avvenimenti aberranti dell’operato dei nostri organi di governo, ha deciso di continuare la sua battaglia per una corretta campagna di informazione.

giu le mani dalla costituzione

Non si tratta di un movimento antivaccinista bensì di informazione corretta,super partes e mirata a garantire i diritti ed il principio di cautela di ogni essere umano, purtroppo ad oggi minato.

Intanto nel web l’avvocato Roberto Mastalia ha annunciato a seguito delle numerosissime richieste di aiuto da parte delle famiglie terrorizzate, che si  sta lavorando assiduamente per la predisposizione della documentazione la quale verrà poi inoltrata a tutti gli organi competenti e a tutte le Istituzioni nonché a tutti i cittadini.

Ringraziamo oltre all’Avvocato Mastalia, tutti i professionisti ed attivisti i cui nomi saranno resi noti a breve.

Ringraziamo anche tutti i Medici che non hanno paura di ribadire la propria posizione, nonostante il terrorismo di questi giorni; gli stessi, continuano ad aiutare le famiglie che richiedono loro informazioni.

“PRIMUM NON NOCERE” qualcuno ancora lo rispetta.

DI SEGUITO LA SUDDETTA DOCUMENTAZIONE SCARICABILE

CLICCARE IL SEGUENTE LINK

Il documento è stato caricato in formato PDF in modo tale che ciascun interessato possa scaricarlo ed inviarlo a parlamentari, trasmissioni televisive, radiofoniche ed alla stampa.
Cerchiamo di essere uniti: ne va della salute dei nostri figli.

Disegno di legge “Misure per il rafforzamento delle coperture vaccinali”

roberto foto

 

Concordiamo con le dichiarazioni dell’avvocato Mastalia,il quale afferma quanto segue:

“In un momento come questo nel quale, senza tema d’essere tacciati da “complottisti”, alcuni poteri forti che già da decenni avvelenano il nostro Paese corrompendo a destra ed a manca hanno sferrato un attacco, dapprima mediatico su stampa, radio e televisioni, e quindi normativo allo scopo di ottenere la restaurazione dell’obbligo vaccinale delle scuole e l’aumento dei vaccini ritenuti “obbligatori”, è necessario fare fronte comune e lottare insieme.
Personalmente, ritengo che sia lo spauracchio del ripristino dell’obbligo vaccinale per l’accesso nelle scuole sia quello delle sanzioni ai medici che dovesse sconsigliare i vaccini, siano solo una cortina di fumo sollevata per nascondere quello che è probabilmente il loro vero obbiettivo ovvero l’incremento del numero dei vaccini da considerarsi come obbligatori.
Non è un caso, infatti, che le problematiche siano emerse contemporaneamente e che – guarda caso – ciò sia avvenuto esattamente nel momento in cui stava per essere presentato il nuovo PIANO VACCINALE nella conferenza Stato-Regioni.
In ogni caso, dobbiamo essere tutti uniti per lottare per la LIBERTA’!
La libertà di ciascun cittadino – e non suddito – dopo essersi adeguatamente informato sui rischi e sui benefici, di poter decidere in piena autonomia cosa sia meglio per sé e per i propri figli senza che uno Stato Assoluto – in realtà corrotto dal denaro – sia arroghi il diritto di scegliere per lui.
Personalmente, in questi anni, essendo quelle di vaccinare o meno i propri figli, una scelta difficile, in ogni caso non immune da rischi, non mi sono mai permesso di sconsigliare a qualcuno di vaccinare per cui vorrei che NESSUNO si arrogasse il diritto di indurre, convincere o ancor peggio OBBLIGARE qualcuno a farlo!
Non so cosa accadrà ma so cosa farò io.
Dopo aver inviato il documento che segue a tutti gli indirizzi, attenderò gli esiti ma posso affermare sin d’ora che:
-. NON VACCINERO’ i miei figli qualunque cosa accada;
-. i miei figli andranno comunque a SCUOLA;
-. mi batterò affinché tutti coloro i quali la pensano come me possano fare altrettanto!
E ciò dovrebbero fare non solo tutti coloro che la pensano come me ma anche gli altri che la pensano diversamente in base a due principi fondamentali:
-. La libertà di ciascuno finisce laddove inizia quella altrui;
-. come scriveva Voltaire “Non condivido le tue idee, ma mi batterò fino alla morte affinché tu possa esprimerle”.

Grazie

Roberto Mastalia

p.s.: un sentito ringraziamento al Dott. Roberto Gava, al Dott. Maurizio Conte, al Dott. Dario Miedico, al Dott. Eugenio Serravalle, alla Dott.ssa Gabriella Lesmo ed a tutti gli altri medici che hanno contribuito in questi anni alla mia formazione e che hanno espresso apprezzamento per il mi lavoro.

 

Ribadiamo che toccare l’articolo 32 significa ledere i diritti fondamentali dell’uomo e tutto ciò è anticostituzionale.

Ricordiamo l’esistenza del DPR 355/99 il quale prevede che tutti i bambini non vaccinati, debbano essere ammessi in tutte le scuole e comunità infantili.

Per maggiori approfondimenti cliccare la fonte seguente.

  • Decreto Presidente Repubblica 26 gennaio 1999, n. 355

Chiediamo a gran voce che venga ascoltata TUTTA la comunità scientifica e a tal proposito, ribadiamo che da tempo il nostro operato è mirato ad informare tutti coloro che risiedono al governo,nel nostro parlamento; coloro che sono pagati da noi cittadini,noi contribuenti.

Rendere partecipi del suddetto materiale inconfutabile,inoltrandolo a chi dovrebbe conoscerlo, non è un reato.

REATO è ciò che gli organi governativi cercano di mettere in atto in maniera dittatoriale,senza il nostro consenso.

COSTITUZIONE RISPETTO

NEL WEB,LO SLOGAN DI MOLTISSIME MAMME RECITA QUANTO SEGUE:
“Di tuo figlio fà ciò che vuoi,al mio ci penso io”

Prendiamo posizione nel chiedere al nostro Governo di non proseguire nel terrorismo mediatico bensì di collaborare attraverso incontri con i genitori e di eseguire correttamente il CONSENSO INFORMATO.

Ricordiamo che il movimento di questi giorni,mesi ed anni è frutto dell’incompetenza di coloro che dovrebbero fornire ai genitori informazioni che invece non hanno,restando nella paura,nel terrore e nella diffidenza più totale verso chi omette dati epidemiologici sulla reale condizione di questa tematica.

CHI SONO I VERI NEGAZIONISTI QUINDI?

Ringraziamo tutti gli attivisti,i parlamentari,senatori e quant’altro che hanno ascoltato,letto e preso in considerazione l’operato dei nostri Professionisti,i quali non hanno avuto timore alcuno a mostrare la propria disapprovazione per l’operato aberrante di chi cerca di omettere rilevanti verità.

“QUESTA CAUSA NON HA NESSUN COLORE POLITICO” e ringrazieremo sempre chi ha il coraggio di non voltarsi dall’altra parte.

Una “raffica di denunce contro la vaccinazione di massa”. E’ quanto si dice pronto a fare il Codacons, commentando le notizie relative a possibili provvedimenti in tema di vaccinazione. “Spaventare i medici che non ritengono di suggerire la vaccinazione a tutti i costi equivale a commettere una forma di violenza, della quale si puo’ essere chiamati a rispondere dinanzi la giustizia  afferma il presidente Carlo Rienzi .

  • http://m.agi.it/cronaca/notizie/vaccini_codacons_punire_medici_una_violenza_pronti_a_denunce-201510171615-cro-rt10087#.ViNuz9LhCze

 

Di seguito un piccolo stralcio delle dichiarazioni della Senatrice Taverna.

Senatrice Taverna: «I vaccini? A volte servono alle case farmaceutiche e non ai cittadini»

  • http://video.corriere.it/m5s-taverna-non-si-puo-pensare-che-persone-debbano-essere-vaccinate-poter-andare-scuola/5a039c72-74e2-11e5-a7e5-eb91e72d7db2

 

Ricordiamo che accordi internazionali come la Convenzione di Oviedo del 1997 , la stessa Costituzione Italiana, all’art. 32,comma 2, prevede che “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana” ; previsione successivamente ripresa da una serie di norme ordinarie.

Particolarmente importante in tema di non coercibilità o incoercibilità dei trattamenti sanitari ed in particolare delle vaccinazioni la previsione del Decreto Legge n.273 del 06.05.1994 , convertito con Legge 490 del 20.11.1995 .
All’art. 9 del predetto DL 273/1994 è infatti previsto quanto segue:
1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, l’esecuzione delle vaccinazioni obbligatorie su minori non può essere coercitivamente imposta con l’intervento della forza pubblica.
2. Resta ferma l’operatività delle sanzioni previste a carico di coloro che esercitano la potestà parentale o la tutela sul minore, nonché dei direttori degli istituti di assistenza pubblica o privata in cui il minore è ricoverato o delle persone affidatarie di minori ai sensi della legge 4 maggio 1983, n. 184.
3. I soggetti indicati al comma 2 sono personalmente responsabili di ogni effetto dannoso subito dal minore o da terzi, conseguente all’inosservanza delle disposizioni di legge sulle vaccinazioni obbligatorie.
4. Ai fini dell’esonero dalla obbligatorietà delle vaccinazioni il certificato del medico curante o del medico specialista, presentato dall’interessato, è vincolante per l’unità sanitaria locale”
Da quanto sopra, si evincono quindi una serie di principi assolutamente fondamentali in materia:

– L’incoercibilità delle vaccinazioni sui minori attraverso la forza pubblica; con conseguente illegittimità di tutte le pronunce dei TdM e dei Sindaci (in assenza di gravi epidemie) successive all’entrata in vigore della norma;
– Il mantenimento delle sanzioni amministrative conseguenti alla mancata vaccinazione, delle quali tratteremo in seguito;
– La responsabilità in capo ai genitori o comunque, in assenza di essi, a chi eserciti la “potestà parentale”: con conseguente inutilità delle previsioni in questo senso riportate nei moduli delle ASL ;
– L’ASL non ha alcun diritto di sindacare una certificazione che indichi l’inopportunità di procedere alle vaccinazioni sul bambino, proveniente dal medico di famiglia o da uno specialista anche se ciò, invece, accade sovente.

Negli ultimi anni, fortunatamente, seguendo il mutare della sensibilità e l’aumento delle conoscenze in materia, di norma le varieProcure della Repubblica presso i TdM tendono ad archiviare le segnalazioni, divenute oramai un mero retaggio antistorico, e le poche volte nelle quali le segnalazioni hanno superato il vaglio della Procura arrivando di fronte ai TdM, questi hanno dichiarato il “non luogo a provvedere in merito al ricorso del PM” , altre volte hannochiesto l’archiviazione giungendo persino a dichiararsi “incompetenti” stante che l’unico soggetto eventualmente competente ad obbligare una vaccinazione è il Sindaco in qualità di responsabile della Sanità pubblica di un Comune; è chiaro però che potrebbe farlo solo con apposita ordinanza ed in caso di grave epidemia di una delle patologie più gravi; nelle poche circostanze nelle quali, recentemente, la questione è giunta davanti alle Corti d’Appello queste si sono pronunciate favorevolmente ai genitori .
In passato, invece, per decenni, a causa dell’ignoranza esistente in materia non solo da parte della popolazione ma – quel che è più grave – anche degli avvocati che si cimentavano in essa senza alcuna preparazione specifica ed ancor di più dei Giudici dei vari TdM, si sono avute pronunce abnormi con le quali, in assenza di qualsivoglia presupposto normativo, veniva limitata quella che inizialmente era definita come “patria potestà” e quindi, più recentemente, “potestà genitoriale”.
Anche in quel periodo, comunque, tranne rarissime eccezioni, i provvedimenti dei TdM si limitavano a prevedere una mera limitazione della “potestà genitoriale” dando luogo ad una fictio juris cioè una finzione giuridica: considerato che i genitori, legittimamente esercenti la potestà genitoriale, erano contrari alla vaccinazione, per poterla effettuare occorreva limitare tale potestà per il periodo strettamente indispensabile all’effettuazione della vaccinazione stessa.
Già questo tipo di pronuncia, come visto in precedenza, poteva essere definita a ragione come “abnorme”; figuriamoci altre ancor più cogenti e restrittive.
L’abnormità di tali pronunce risiedeva da una parte nell’impossibilità ed illegittimità, in assenza di altre e ben più valide motivazioni, di limitare, ancorché temporaneamente, la potestà genitoriale e dall’altra nell’assoluta illegittimità di prevedere la coercibilità di vaccinazioni definite normativamente come “obbligatorie” ma che le stesse norme non prevedono affatto come coercibili.
Proprio in questo periodo che potremmo definire di “medioevo giuridico e giurisprudenziale” , consigliare alle famiglie di recarsi subito alle ASL per dichiarare la propria obiezione, secondo il nostro modesto avviso, se da una parte poteva apparire comprensibile dal punto di vista “politico” al fine di far emergere i veri “numeri” degli obiettori, dall’altra non poteva essere considerata la scelta “migliore” nell’interesse delle famiglie costrette, nella migliore delle ipotesi, a veder riconosciuti i propri diritti e le proprie ragioni solo al termine di uno o più giudizi, dopo aver atteso per anni, con la preoccupazione che potesse anche finire diversamente.

Non ci dimentichiamo poi della fondamentale opera di “terrorismo” scientemente posta in essere nel corso degli anni ad opera non solo di pediatri, medici, ASL, Ministero della Salute etc. ma anche da parte dei media, nella quasi totalità di essi assolutamente quanto vergognosamente ed aprioristicamente schiacciati, per non dire apertamente schierati, sulle posizioni ufficiali.

Causa questa disinformazione capillare, la popolazione è stata sistematicamente raggiunta da informazioni false e strumentali tese a seminare vero e proprio terrore..

Fonte

  • IGNORANTIA LEGIS NON EXCUSAT. INTERVISTA ALL’AVVOCATO ROBERTO MASTALIA PER CONTRASTARE LA FUORVIANTE MALAINFORMAZIONE. UNO SQUARCIO DI LUCE TRA LE TENEBRE DEL BUGIARDO OPPORTUNISMO

Riteniamo opportuno non rispondere alle offese a cui da settimane Vacciniinforma è soggetto.

Riteniamo tali accuse diffamatorie e per tanto,negando tutto ciò che in maniera vile è stata scritta, agiremo nelle sedi opportune.

Ricordiamo che a monte dello stesso, vi sono menti brillanti e preziosi professionisti i quali non si risparmiano nel dare una mano per la corretta informazione e che sopratutto non hanno alcun interesse economico a differenza di qualcun altro.

SCREEN BUFALE

Ricordiamo ai “gentili signori” che il suddetto sito non propone trattamenti a pagamento, e che si è pericolosi solo per i pagati da Big Pharma e non per gli utenti i quali sanno scegliere per loro conto e con la propria testa.

Agiremo nelle sedi opportune e nonostante ciò,Vacciniinforma continua imperterrito per la sua strada ribadendo la sua posizione onesta,corretta e senza alcun conflitto d’interesse.

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Meningitec e lotti ritirati: Le famiglie fanno causa. Il caso arriva al senato

Vaccino anti meningite con ossido di ferro: lotti ritirati. Famiglie fanno causa

Trovate impurità nel farmaco Meningitec prodotto da Neuron Biotech.

L’Aifa assicura: “Ritiri precauzionali, non ci sono stati danni”. Un gruppo di genitori: “Tra gli effetti immediati febbre alta e nausea. Ma nessuno parla di quelli a lungo a termine. Avviso dato dall’azienda e non dagli organi di controllo”.

Il caso arriva in senato con
Atto n. 4-03059

Pubblicato il 20 novembre 2014, nella seduta n. 357

MENINGITECH lotto ritirato

AGGIORNAMENTO FONTI  Agosto 2015
Solo in Italia accade ciò?

No,la Francia con ben 40 famiglie si è unita a questa lotta

Il Consiglio dell’Ordine dei Farmacisti ( CNOP ) ha emesso un avviso del 30 luglio sulle informazioni trasmesse da BFM TV ed altri media sulla causa  intentata da ben 40 famiglie contro il CSP opera il laboratorio vaccino Meningitec .
Dopo l’iniezione del vaccino, i bambini hanno presentato vari sintomi che vanno da febbre inspiegabile alla sclerosi multipla.
  • http://www.lemoniteurdespharmacies.fr/actu/actualites/actus-medicaments/150803-vaccin-meningitec-des-doutes-sur-le-retrait.html
Ritornando in Italia..
Una rassegna dei lotti di Meningitec  fabbricati nell’ October 2012  sono stati contaminati con ossido di ferro (ruggine) e acciaio inossidabile ossidato. Colpevoli sono le  attrezzature di produzione , secondo la prima parola di Pharma .
Read more
  • http://www.inquisitr.com/1506968/meningitec-a-meningococcal-vaccine-worldwide-recall-issued/#B1JBfAhKtKcWlt4f.99
Il ritiro del vaccino Meningitec dal mercato ha trascinato centinaia di famiglie nel panico. A disporlo sono stati due provvedimenti emessi dall’Agenzia del farmaco italiana (Aifa) il 26 settembre e il 6 ottobre. Sotto accusa undici lotti del farmaco (che immunizza dal meningococco C e viene somministrato a bambini tra i 12 e i 15 mesi) prodotto dalla casa farmaceutica olandeseNuron Biotech, che sono entrati in commercio in Italia a partire da maggio 2013. 

All’interno delle fiale è stata riscontrata “la presenza di corpo estraneo color arancio rossastro identificato comeossido di ferro e acciaio inossidabile”. Così riporta il sito online dell’Aifa in data 13 ottobre dopo aver ricevuto la segnalazione dalla stessa ditta produttrice. Segue un’altra comunicazione tre giorni più tardi che assicura l’inesistenza di potenziali effetti che sarebbero potuti derivare dall’impiego di queste siringhe.

L’ultima parola spetta però alla Commissione tecnica scientifica dell’Aifa che il 27 del mese scorso dichiara che “non vi sono indicazioni, ad oggi, che le impurezze (particelle di ossido di ferro), qualora presenti, possano impattare l’efficacia del vaccino”.

 Il ritiro, come sempre accade in casi sospetti, è stato cautelativo. Le anomalie, precisa l’Aifa, non riguardano tutte le confezioni dei lotti individuati. Ma il timore che qualcosa non sia andato per il verso giusto rimane. Tanto che una sessantina di famiglie, (il vaccino viene proposto, generalmente, a un anno di vita del bambino, insieme a quello per morbillo-parotite-rosolia) appresa la notizia, ha deciso di fare causa.

  • http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/21/vaccino-anti-meningite-ossido-ferro-nelle-fiale-lotti-ritirati-famiglie-fanno-causa/1225594/

I legali Mastalia, Vaccari e Ciriello, nel tutelare i diritti di molte famiglie di bambini vaccinati con i lotti incriminati invitano l’Aifa, il Ministero della Salute e l’European Medicenes Agency, a rispondere seriamente sui fatti gravi avvenuti a danno dei piccoli bambini che hanno ricevuto la dose vaccinale del Meningitech, anche dopo il suo ritiro ufficiale

Spiega l’Avv.Roberto Mastalia : “Abbiamo già provveduto a richiedere delucidazioni a Ministero, AIFA ed EMA in ordine ai lotti ritirati ed ai motivi che hanno suggerito tali ritiri chiedendo inoltre di sottoporre a controllo sia i lotti che i bambini vaccinati con essi.

Meningitec ritirato. Vogliamo la verità”

 

Qui il link per riascoltare l’intervista

  • http://www.telecolor.net/2014/11/allarme-vaccini-ritirati-in-19-paesi-europei/

Nello specifico gli avvocati contestano che sono stati vaccinati con lotti specifici ritirati dalla Nuron Biotech durante il corso dell’anno 2014, anche dopo il ritiro cautelativo e inoltre c’è un genitore che ritiene che sia stato somministrato al proprio figlio un lotto vaccinale recante una strana colorazione arancione peraltro non inserito tra quelli sottoposti a ritiro e per tale motivo ritengono necessario un ulteriore e serio approfondimento. L’avviso bonario legale ai rappresentati istituzionali e garanti della salute pubblica solleva punto per punto importanti quesiti e richieste, oltre ad informazioni scientifiche che contrastano pesantemente con comunicati pubblicati dall’AIFA tesi esplicitamente a rassicurare il pubblico:

1) Il servizio di farmacovigilanza passivo del nostro paese, basato sulle segnalazioni provenienti al 99% da professionisti del settore, è pressoché inesistente stante la cattiva abitudine dei predetti professionisti a sottovalutare la portata di qualsiasi voglia reazione astrattamente avversa e a tranquillizzare, forse anche con il fine di evitare grane personali, gli interessati in senso lato; tant’è vero che vengono segnalati esclusivamente i casi di gravissime reazioni avverse immediate quali per esempio i casi di shock anafilattico. Negli USA, dove esiste un servizio di farmacovigilanza molto più efficiente di quello italiano, affidato non solo alla FDA ma anche alla CDC e a VAERES, le stesse amministrazioni federali ammettono di non essere in grado neppure di raccogliere il 10% delle reazioni avverse….

2) Decine di studi scientifici internazionali attestano la potenziale neurotossicità e dannosità di tutta una serie di metalli, soprattutto quando questi, come nel caso di specie, hanno la possibilità di entrare nell’organismo per via intramuscolare, ovvero bypassando tutte le difese dello stesso per giungere direttamente del sistema nervoso, attraverso l’apparato gastrointestinale, al sistema nervoso.

3) I molteplici danni neurologici-immunitari e autoimmuni che possono essere causati o anche semplicemente slatentizzati da certe sostanze, così come rilevabile dalle centinaia di studi scientifici pubblicati sulle più prestigiose riviste medico-scientifiche oltre che dalle stesse tabelle del VAERES statunitense, nella stragrande maggioranza dei casi fanno parte dei cd “danni lungo latenti” ovvero di danni che possono rimanere “latenti” per giorni, mesi ed addirittura anni prima di mostrare i loro effetti per cui comunicati stampa come quelli pubblicati nei giorni scorsi non solo sono contrari alla scienza e al buonsenso ma non possono sortire alcun effetto tranquillizzante in genitori o soggetti che abbiano avuto la possibilità di approfondire l’argomento.

4) I controlli post produzione sui farmaci e, come in questo caso i vaccini, vengono troppo spesso demandati alle stesse case farmaceutiche produttrici, notoriamente giuridicamente quanto contrattualmente “irresponsabili” per danni a terzi con ovvie e gravi ripercussioni in ordine di sicurezza dei prodotti; sicurezza che, contrariamente a quanto accade di solito, dovrebbe essere costantemente garantita da organismi pubblici imparziali e privi di conflitti di interessi.

La missiva dei tre legali apre scenari inquietanti, soprattutto il dato oggettivo che documenta come le autorità garanti alla salute pubblica abbiano molto velocemente cestinato il suddetto caso senza sentire l’obbligo e il dovere di monitorare il grave fatto accaduto. Nel merito i legali fanno presente che non ci si può esimere dal rilevare:”come appaiono francamente inverosimili sia la presunta tipologia di contaminazione ‘ossido di ferro e acciaio’ sia il fatto che, a distanza di giorni, non sono stati ancora in grado di verificare la reale natura, la modalità di contaminazione, la quantità dei materiali esterni ritrovati”.

Proprio sui vaccini, mentre le istituzioni continuano a rassicurare con conferenze a go go che sono super sicuri, anacronistici sono invero i ritiri dal commercio di svariati lotti di diverse tipologie di vaccini causati, secondo le comunicazioni “ufficiali” da contaminazioni delle più svariate sostanze, dai virus a sostanze non meglio precisate, fino ad arrivare al vetro.

Contaminazione che come spiega la missiva:”per i sistemi di realizzazione dei prodotti e di filtraggio dei composti appaiono oggettivamente inverosimili, risibili e financo grottesche e, che spesso, così come riportato sia a suo tempo dal Ministro della salute, da altri responsabili e dai media, le segnalazioni sarebbero pervenute alle Autorità competenti addirittura con mesi di ritardo rispetto alla piena conoscenza dell’accaduto da parte della casa farmaceutica interessata senza che siano stati assunti seri problemi nei loro confronti, quanto accaduto si scontra con le continue rassicurazioni in ordine alla sicurezza dei prodotti.”

Ma non solo, gli avvocati Mastalia, Ciriello e Vaccari sollevano un problema di malasanità pubblica, soprattutto quando si parla di “ritiri preventivi o cautelativi” in ordine a prodotti che sono stati distribuiti da mesi, talvolta forse da anni, e le risposte ufficiali fornite appaiono come frasi di “comodo” e piuttosto contraddittorie.


meningitec articolo

Al Ministro della salute.

Premesso che:

da notizie di stampa si apprende che in ben 19 Paesi del mondo sono stati ritirati nel 2012 migliaia di lotti di vaccino destinati a neonati di 3 mesi; nel mese di ottobre 2014 è partito un ritiro cautelativo di lotti dei vaccini “Meningitec”, un pericolo per la salute e per il sistema immunitario dei più piccoli;  l’avvocato Roberto Mastalia ha presentato un esposto all’AIFA, poiché i vaccini che dovevano essere ritirati sono stati utilizzati, provocando reazioni avverse nei pazienti; dalle sue dichiarazioni si apprende che con il comunicato stampa 393 dell’AIFA “Ritiro cautelativo dei lotti dei vaccini Meningitec” datato 16 ottobre 2014, il lotto di vaccino Meningitec H52269, somministrato almeno fino alla data del 3 settembre 2014 alla ASL Rm/E, rientra tra i lotti ritirati dal commercio perché potenzialmente contaminati; in seguito si è giunti a sapere che in Paesi, quali la Francia, il ritiro è stato fatto almeno 2 settimane prima;

AIFA, a seguito degli approfondimenti effettuati, rende noto che il provvedimento di ritiro è dovuto alla presenza di un particolato color arancio rossastro, identificato come micro residuo metallico, in alcune siringhe. Indica altresì che tale valutazione sarà sottoposta all’esame della commissione tecnico-scientifica dell’AIFA nella seduta del 21-23 ottobre 2014 ed il parere verrà reso pubblico;

aifa1

Alcuni genitori hanno reso noto che molte ASL di Roma hanno somministrato per mesi lotti che sono stati in seguito ritirati ed elencati nel comunicato AIFA. Un paio di mamme asseriscono che ai loro figli il vaccino sia stato somministrato dopo l’istituzione del ritiro del farmaco a livello mondiale dal 24 settembre. Denunciano che le reazioni più comuni ai vaccini sono state dissenteria, dermatiti lievi e pochi altri sporadici casi di reazioni localizzate;

si apprende inoltre che la Procura di Catanzaro ha aperto un fascicolo facendo ritirare dal mercato l’intero lotto dopo che erano state riscontrate tracce di ferro e acciaio. Ma ancora non si conoscono le conseguenze sui pazienti;

i genitori dei bambini vaccinati si uniscono in un gruppo su “Facebook” “Meningitec ritirato.Vogliamo la verità”, sul quale si leggono le istanze dei cittadini;

l’interrogante è venuto a conoscenza di un caso particolarmente significativo, relativo ad una dottoressa che ha contattato la ASL Rm/E e l’azienda farmaceutica produttrice del vaccino per sapere del ritiro e dei controlli sul farmaco,

si chiede di sapere:

  • se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto riportato sopra;
  • se le informazioni riportate corrispondano al vero;
  • quali siano le reali motivazioni di ritiro dei lotti;
  • quali procedure siano state adottate per analizzare i lotti;
  • se siano noti i risultati delle analisi al fine di stabilire eventuali danni a breve e a lungo termine.

Premesso che:

da notizie di stampa si apprende che in ben 19 Paesi del mondo sono stati ritirati nel 2012 migliaia di lotti di vaccino destinati a neonati di 3 mesi;

nel mese di ottobre 2014 è partito un ritiro cautelativo di lotti dei vaccini “Meningitec”, un pericolo per la salute e per il sistema immunitario dei più piccoli;

l’avvocato Roberto Mastalia ha presentato un esposto all’AIFA, poiché i vaccini che dovevano essere ritirati sono stati utilizzati, provocando reazioni avverse nei pazienti;

dalle sue dichiarazioni si apprende che con il comunicato stampa 393 dell’AIFA “Ritiro cautelativo dei lotti dei vaccini Meningitec” datato 16 ottobre 2014, il lotto di vaccino Meningitec H52269, somministrato almeno fino alla data del 3 settembre 2014 alla ASL Rm/E, rientra tra i lotti ritirati dal commercio perché potenzialmente contaminati;

in seguito si è giunti a sapere che in Paesi, quali la Francia, il ritiro è stato fatto almeno 2 settimane prima;

AIFA, a seguito degli approfondimenti effettuati, rende noto che il provvedimento di ritiro è dovuto alla presenza di un particolato color arancio rossastro, identificato come micro residuo metallico, in alcune siringhe. Indica altresì che tale valutazione sarà sottoposta all’esame della commissione tecnico-scientifica dell’AIFA nella seduta del 21-23 ottobre 2014 ed il parere verrà reso pubblico;

alcuni genitori hanno reso noto che molte ASL di Roma hanno somministrato per mesi lotti che sono stati in seguito ritirati ed elencati nel comunicato AIFA. Un paio di mamme asseriscono che ai loro figli il vaccino sia stato somministrato dopo l’istituzione del ritiro del farmaco a livello mondiale dal 24 settembre. Denunciano che le reazioni più comuni ai vaccini sono state dissenteria, dermatiti lievi e pochi altri sporadici casi di reazioni localizzate;

si apprende inoltre che la Procura di Catanzaro ha aperto un fascicolo facendo ritirare dal mercato l’intero lotto dopo che erano state riscontrate tracce di ferro e acciaio. Ma ancora non si conoscono le conseguenze sui pazienti;

i genitori dei bambini vaccinati si uniscono in un gruppo su “Facebook” “Meningitec ritirato.Vogliamo la verità”, sul quale si leggono le istanze dei cittadini;

l’interrogante è venuto a conoscenza di un caso particolarmente significativo, relativo ad una dottoressa che ha contattato la ASL Rm/E e l’azienda farmaceutica produttrice del vaccino per sapere del ritiro e dei controlli sul farmaco,

si chiede di sapere:

  • se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto riportato sopra;
  • se le informazioni riportate corrispondano al vero;
  • quali siano le reali motivazioni di ritiro dei lotti;
  • quali procedure siano state adottate per analizzare i lotti;
  • se siano noti i risultati delle analisi al fine di stabilire eventuali danni a breve e a lungo termine.

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03059

Atto n. 4-03059

Pubblicato il 20 novembre 2014, nella seduta n. 357

FONTE

  • http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=813963

 

 

 

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Cultura della vaccinazione: l’identikit dei genitori italiani

Cultura della vaccinazione: l’identikit dei genitori italiani


Timori infondati e bisogno di informazione, tutti gli aspetti di una fiducia da consolidare


Roma, 7 ottobre 2014 –


Tutti vaccinati, ma persistono i timori e il bisogno di un’informazione più approfondita.


censis


Benché l’88% dei genitori italiani abbia vaccinato i propri figli per le vaccinazioni obbligatorie, solo il 48% dichiara di averli sottoposti anche a tutte le vaccinazioni raccomandate e rimborsate dal Sistema sanitario nazionale per prevenire malattie gravi come la meningite, il cancro da papillomavirus o la polmonite da pneumococco.


La cultura della vaccinazione nel nostro Paese non è ancora ben radicata e la fiducia delle famiglie nei confronti delle vaccinazioni necessita di essere consolidata soprattutto nei genitori più giovani. È quanto emerge da una ricerca del Censis realizzata con il contributo non condizionato di Sanofi Pasteur Msd.


I dati dell’indagine, e in particolare il gap informativo che ne emerge, richiamano il ruolo chiave di una corretta informazione sulle vaccinazioni quali strumenti preventivi efficaci e sicuri a tutela della salute: un’informazione estesa a tutta la popolazione, ma diretta in particolare ai genitori ‒ doppiamente responsabili in quanto fautori di scelte per sé e per i propri figli ‒, di cui una percentuale ancora molto bassa si fida molto o totalmente dei vaccini. L’indagine considera molteplici aspetti della «cultura della vaccinazione» nel nostro Paese. Non solo le esperienze concrete, ma anche opinioni, atteggiamenti, timori e pregiudizi nei confronti delle vaccinazioni: tutti elementi di una trasformazione culturale in cui alla dimensione dell’obbligatorietà va progressivamente a sostituirsi quella della scelta individuale.


 

Una fiducia da consolidare. I comportamenti dei genitori italiani di età compresa tra 18 e 55 anni con figli di 0-15 anni (età a cui fanno riferimento i principali calendari di vaccinazione) sono di fatto orientati in maniera decisamente favorevole alla vaccinazione. Solo lo 0,5% non ha vaccinato i propri figli. Il 48% li ha sottoposti ai vaccini obbligatori e a quelli raccomandati, il 40% solo ai vaccini obbligatori, l’11% non ricorda a quali vaccini.


Tuttavia, l’adesione dei genitori alle vaccinazioni per i propri figli è difforme ‒ sicuramente maggiore per i vaccini che sono somministrati nel primo anno di vita ‒ e non sono attenti a completare il ciclo vaccinale. Un consenso quasi unanime da parte dei genitori si registra rispetto al ruolo dei vaccini nella sconfitta di malattie gravi, come la poliomielite e il morbillo, e nella difesa della collettività dalla diffusione delle malattie infettive.


Il 71% dei genitori è convinto che i nuovi vaccini siano più sicuri perché tecnologicamente più avanzati. In merito alla loro efficacia, però, i genitori si dividono a metà tra chi afferma che le vaccinazioni non sono poi così utili nel proteggere dalle malattie, dal momento che ci si può ammalare anche se vaccinati, e chi afferma il contrario. Il 62% dei genitori teme addirittura che le vaccinazioni possano causare malattie. Le strategie delle famiglie italiane per fare prevenzione si focalizzano soprattutto su un’alimentazione sana (86%), l’attività fisica (56%), l’eliminazione di fumo e alcol (43%). Il ricorso alla vaccinazione è indicato come strategia di prevenzione solo dal 25% dei genitori, meno di chi utilizza come strategia per una buona salute vitamine e integratori alimentari (34%).


 

Famiglie poco informate. L’informazione delle famiglie gioca un ruolo fondamentale nella formazione di una piena consapevolezza. Il 73% dei genitori afferma di saperne molto o abbastanza di vaccinazioni in età pediatrica. Ma poi si scopre che solo una piccolissima percentuale (meno del 6%) sa che oggi in Italia le vaccinazioni obbligatorie per legge sono quattro (antidifterica, antitetanica, antipoliomielitica e antiepatitevirale B). La quota di genitori che dichiarano di aver avuto accesso a tutte le informazioni sulla vaccinazione di cui avevano bisogno è pari al 61%, ma tende a diminuire passando dal Nord al Sud (72% al Nord-Ovest, 68% al Nord-Est, 60% al Centro, 50% al Sud). Tra le fonti di informazione, il pediatra di libera scelta rappresenta la figura più consultata (55%), seguito dal servizio vaccinale della Asl (37,5%), dal quale dichiara di aver ricevuto un servizio appropriato l’86% degli intervistati.


 

Come si informano i genitori italiani. Quando si tratta di accedere alle informazioni sanitarie in generale, la figura del medico rappresenta il principale soggetto consultato per avere indicazioni su patologie, prevenzione, stili di vita e servizi per la salute. Sia le madri che i padri si informano prima di sottoporre i figli alle vaccinazioni in oltre il 40% delle famiglie.


Il medico di famiglia è indicato dal 71% dei genitori, mentre il 23,5% fa riferimento al medico specialista. Ricorre al web per acquisire informazioni sulla salute il 32% dei genitori utenti di internet. Tra le fonti di informazione online relative alle vaccinazioni, i genitori internauti utilizzano soprattutto i siti web istituzionali (41%), seguiti dai siti specializzati o scientifici (37%), dai forum e i blog (27%), dai social network (16%) e dalle sezioni dedicate alla salute dei quotidiani online (12%). Per il 40% dei genitori in rete, social network, forum e blog mostrano un orientamento contrario alle vaccinazioni. Le informazioni rintracciate su internet si focalizzano soprattutto sui rischi dei vaccini (47%), il 27% evidenzia invece i vantaggi della vaccinazione, per il 21% si tratta di informazioni scientifiche sui vaccini, per il 20% storie di casi che hanno subito effetti negativi dei vaccini.


 

Timorosi, ligi, favorevoli e critici: l’identikit dei genitori italiani di fronte ai vaccini.


Anche se gli obblighi stabiliti dal Ssn vengono rispettati, le fonti di informazione consultate finiscono per influenzare le opinioni dei genitori sulla vaccinazione. Si possono distinguere quattro gruppi. Ci sono i «timorosi», che rappresentano il 36% dei genitori, caratterizzati da un atteggiamento di cautela nei confronti della vaccinazione e della prevenzione medica in generale. I «ligi» sono il 33% e hanno un atteggiamento positivo sui vaccini che dipende più dal rispetto di obblighi e raccomandazioni del Ssn che non dal fatto di considerare la vaccinazione una vera e propria strategia di prevenzione. I «favorevoli medicalizzati», pari al 23% del totale, mostrano un atteggiamento di apertura e fiducia nei confronti della vaccinazione che non è semplicemente dettato dal rispetto degli obblighi, ma fa leva sulla consapevolezza dell’importanza della vaccinazione come vera e propria strategia di prevenzione. Infine, ci sono i «critici olistici» (sono l’8%), che mostrano un atteggiamento critico e opinioni contrarie alla vaccinazione e, più in generale, alla prevenzione medicalizzata.


 

Questi sono i principali risultati della ricerca «La cultura della vaccinazione in Italia. Un’indagine sui genitori» realizzata dal Censis con il contributo non condizionato di Sanofi Pasteur Msd, che è stata presentata oggi a Roma da Ketty Vaccaro, Responsabile del settore Welfare e sanità del Censis, e discussa da Laura Bianconi, membro della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Antonio Tomassini, Presidente dell’Associazione di iniziativa parlamentare e legislativa per la salute e la prevenzione, Sergio Pecorelli, Presidente del Consiglio di amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Giancarlo Icardi, componente della Giunta nazionale della Società di Igiene, Medicina preventiva e Sanità pubblica, Stefania Salmaso, Direttore del Cnesps dell’Istituto Superiore di Sanità, e Nicoletta Luppi, Amministratore Delegato di Sanofi Pasteur Msd.




 

***CONSIDERAZIONI***


CENSIS: GENITORI E VACCINI.
IN QUESTI GIORNI LA RETE, ED IN FARTICOLARE FACEBOOK, SONO PIENI DI POST RELATIVI ALL’INDAGINE CONDOTTA DAL CENSIS SULLA SITUAZIONE DELLE VACCINAZIONI DAL TITOLO: “CULTURA DELLE VACCINAZIONI: L’IDENTIKIT DEI GENITORI ITALIANI”
IL RAPPORTO PARLA DI UNA PERCENTUALE DI BAMBINI VACCINATI CON VACCINI OBBLIGATORI PARI ALL’88% MENTRE SOLO IL 48% AVREBBE RICEVUTO ANCHE QUELLE CD RACCOMANDATE.
PIU’ IN BASSO SI PARLA DI COME “LA CULTURA DELLA VACCINAZIONE NEL NOSTRO PAESE NON È ANCORA BEN RADICATA E LA FIDUCIA DELLE FAMIGLIE NEI CONFRONTI DELLE VACCINAZIONI NECESSITA DI ESSERE CONSOLIDATA SOPRATTUTTO NEI GENITORI PIÙ GIOVANI” RICHIAMANDO “IL RUOLO CHIAVE DI UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE VACCINAZIONI QUALI STRUMENTI PREVENTIVI EFFICACI E SICURI A TUTELA DELLA SALUTE”.
PIU’ IN BASSO ASSISTIAMO AD UNA SERIE DI NUMERI IN ORDINE ALLA CORRETTEZZA DEI QUALI E’ LECITO DUBITARE STANTE IL CONTRASTO ESISTENTE CON QUANTO DA NOI PERCEPITO GIRANDO L’ITALIA.
L’UNICA COSA SULLA QUALE NON SI PUO’ DUBITARE E’ LA MANCANZA DI CORRETTA INFORMAZIONE DEI GENITORI ANCHE SE LE MOTIVAZIONI DI CIO’ SONO DIVERSE RISPETTO A QUELLE PROSPETTATE.
NELLA REALTA’, LA RESPONSABIITA’ DI TALE MANCANZA DI INFORMAZINOE O DISINFORMAZIONE, SOPRATTUTTO IN ORDINE AI RISCHI POTENZIALMENTE DERIVATI DALLE VACCINAZIONI ED ALLE REALI POSSIBILITA’ DI CONTRARRE NEL NOSTRO PAESE DETERMINATE PATOLOGIE, E’ DA IMPUTARE IN MODO ESCLUSIVO A MEDICI, PEDIATRI E STRUTTURE DEL SSN; D’ALTRA PARTE E’ DIFFICILE PRETENDERE INFORMAZONE CORRETTA DA PARTE DI CHI:
-. HA RICEVUTO SIN DAI TEMPI DELL’UNIVERSITA’, UN’INFORMAZIONE A SENSO UNICO FAVOREVOLE ALLE VACCINAZIONI, CONSIDERATE IN MANIERA FIDEISTICA COME UNA SORTA DI TOCCASANA.
-. NON SI E’ PIU’ AGGIORNATO.
-. GUADAGNA CIFRE CONSISTENTI DALL’EFFETTUAZIONE DELLE VACCINAZIONI IN QUANTO MEDICI E PEDIATRI SONO PAGATI A COTTIMO ED IN MISURA DIRETTAMENTE PROPORZIONALE AL CRESCERE DELLA PERCENTUALE DEL NUMERO DEI PAZIENTI VACCINATI.
IN UN PAESE “NORMALE” QUALE NON E’ CERTO IL NOSTRO, QUESTO SI POTREBBE DEFINIRE “CONFLITTO D’INTERESSI”.
LA COSA PIU’ INTERESSANTE, PERO’, NON RISIEDE TANTO NEL RAPPORTO IN SE’, NEI SUOI DISCUTIBILI CONTENUTI, QUANTO PIUTTOSTO NELLA POSTILLA FINALE, NEL TRAFILETTO RELATIVO A CHI HA COMMISSIONATO E PAGATO LO STESSO OVVERO:


“Questi sono i principali risultati della ricerca «La cultura della vaccinazione in Italia. Un’indagine sui genitori» realizzata dal Censis con il contributo non condizionato di Sanofi Pasteur Msd, che è stata presentata oggi a Roma da Ketty Vaccaro, Responsabile del settore Welfare e sanità del Censis, e discussa da Laura Bianconi, membro della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Antonio Tomassini, Presidente dell’Associazione di iniziativa parlamentare e legislativa per la salute e la prevenzione, Sergio Pecorelli, Presidente del Consiglio di amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Giancarlo Icardi, componente della Giunta nazionale della Società di Igiene, Medicina preventiva e Sanità pubblica, Stefania Salmaso, Direttore del Cnesps dell’Istituto Superiore di Sanità, e Nicoletta Luppi, Amministratore Delegato di Sanofi Pasteur Msd.”


NE VOGLIAMO PARLARE?
CONSIDERATO CHE CHI E’ SOLITO LEGGERCI GIA DI PER SE’ DIMOSTRA UN CERTO “ACUME”, NON CI SAREBBE NEMMENO BISOGNO DI COMMENTARE.
LA COSA CHE MI LASCEREBBE BASITO SE FOSSI UN ABITANTE DI UN PAESE ANGLOSASSONE O NORDICO E SE NON AVESSI TROPPI ANNI E TROPPA ESPERIENZA IN MATERIA PER NON CONOSCERE CERTE DINAMICHE, E’ L’ASSOLUTA NATURALEZZA E SPREGIUDICATEZZA CON LA QUALE, NONOSTANTE TUTTI GLI SCANDALI CHE HANNO COLPITO NEGLI ULTIMI MESI ED ANNI SIA LA SANITA’ PUBBLICA CHE IL SSN E L’ISS E NONOSTANTE ABBIAMO AVUTO MODO DI GIRARE L’ITALIA EVIDENZIANDO L’INOPPORTUNITA’ DI CERTI “LEGAMI” E DI DETERMINATI “CONFLITTI D’INTERESSE”, ANCORA OGGI ASSISTIAMO A QUESTA COMMISTIONE TRA POLITICI, DIRIGENTI DEL MINISTERO DELLA SALUTE, DELL’ISS E DELL’AIFA, DIRIGENTI DI CASE FARMACEUTICHE PRODUTTRICI DI VACCINI – CON L’IPOCRITA QUANTO STUPENDA FRASE “CON IL CONTRIBUTO NON CONDIZIONATO” – PROFESSORI UNIVERSITARI E MEDICI ALCUNI DEI QUALI HANNO APERTAMENTE AMMESSO IN CONVEGNI PUBBLICI CHE I LORO STUDI SONO FINANZIATI DA CINQUE TRA LE PIU’ IMPORTANTI CASE FARMACEUTICHE PRODUTTRICI DI VACCINI.


AVV. ROBERTO MASTALIA

 

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L’ELEMOSINA: A BUON RENDERE; parla l’Avv.Roberto Mastalia

L’ELEMOSINA: A BUON RENDERE..


sentenza

di Avv. Roberto Mastalia


Più amici, interessati alle vicende del risarcimento e dell’indennizzo dei danni conseguenti a vaccinazioni, mi hanno chiesto un parere in ordine alla previsione di cui art. 27-bis del DL 26.06.2014 n. 90, convertito in Legge n. 114 del 11.08.2014.


In realtà l’articolo, al titolo piuttosto fuorviante ovvero: “Procedura per ristorare i soggetti danneggiati da trasfusione con sangue infetto, da somministrazione di emoderivati infetti o da vaccinazioni obbligatorie.” ha una portata piuttosto ridotta rispetto al titolo in quanto riguarda esclusivamente quei soggetti i quali, entro la data del 19.01.2010, abbiano presentato domanda di adesione alla procedura transattiva di cui all’art. 2, comma 361 Legge 24.12.2007 n. 244; facoltà estesa anche agli eventuali aventi causa qualora nelle more siano deceduti.


 


Ad essi viene riconosciuta a titolo di “EQUA RIPARAZIONE” una somma di denaro pari ad € 100.000,00 per i danneggiati da trasfusione e di € 20.000,00 per i danneggiati da vaccinazioni; cifre, queste, liquidata in unica soluzione (e ci mancherebbe pure!) entro la data del 31.12.2017.
Il tutto, previo verifica della permanenza dei requisiti di cui all’art. 2, comma 1, lettere a) e b), del regolamento di cui al Decreto del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali 28.04.2009, n. 132, e alla verifica della ricevibilità dell’istanza.


La liquidazione degli importi sarà effettuata entro il 31.12.2017, in base al criterio della gravità dell’infermità derivatane agli aventi diritto e, in caso di pari entità, secondo l’ordine del disagio economico, accertato con le modalità previste dal regolamento di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 05.12.2013, n. 159, nei limiti della disponibilità annuale di bilancio.


La corresponsione di tali somme, per chi dovesse decidere di aderire, è subordinata alla formale rinuncia all’azione risarcitoria intrapresa, ivi comprese le procedure transattive, e ad ogni ulteriore pretesa di carattere risarcitorio nei confronti dello Stato anche in sede sovranazionale. Tale corresponsione sarà effettuata al netto di quanto già percepito a titolo di risarcimento del danno a seguito di sentenza esecutiva (Art. 27-bis, 2° comma).


Dopo aver brevemente illustrato il contenuto dell’art. 27-bis, non posso esimermi dall’effettuare i seguenti rilievi:

  • a). E’ in primo luogo assolutamente ridicolo e financo offensivo definire come “equa riparazione” la liquidazione di somme così esigue in conseguenza di un danno da emotrasfusione o da vaccinazione stante che ci si riferisce a danni permanenti i quali, nella stragrande maggioranza dei casi, comportano gravissime ripercussioni neurologico-immunitarie, autoimmuni etc. che possono persino portare al decesso; tanto è vero che lo stesso articolo – questa volta giustamente – fa riferimento a tale possibilità estendendo la facoltà di essere liquidati anche agli aventi causa dall’eventuale de cuius.

 

  • b). E’ assolutamente ridicola quanto incomprensibile la differenza di valutazione tra chi abbia contratto una grave patologia in conseguenza di una trasfusione di sangue piuttosto che di una vaccinazione; non è infatti dato sapere perché, per esempio, un’epatite contratta in seguito a trasfusione di sangue dovrebbe essere “equamente riparata” attraverso il pagamento della somma di € 100.000,00 mentre la stessa epatite contratta in seguito a vaccinazione dovrebbe ritenersi “equamente riparata” con il pagamento di 1/5 ovvero solo € 20.000,00! Se poi volessimo prestarci ad uno di quei ragionamenti che potrebbero essere definiti da “guerra tra poveri” che personalmente ho sempre combattuto ma che può comunque a mio parere rendere l’idea su come il legislatore sia solito legiferare “brancolando nel buio più assoluto”, si potrebbe anche rilevare come, mentre il soggetto che si sottopone una trasfusione lo fa per motivi strettamente personali in quanto necessitato da una patologia in atto che lo “obbliga” ad effettuarla per poter sopravvivere, il soggetto sottoposto a vaccinazione – così come ripetutoci da decenni come in una sorta di “mantra” – non solo non ha alcuna patologia in atto (e spesso non riesce nemmeno a prevenirla!) ma viene indotto a vaccinarsi non tanto nel suo interesse quanto piuttosto nell’interesse della collettività, al fine di creare quella cd “immunità di gregge” in realtà esistente solo nella fantasia di chi ha interesse a far vaccinare gli altri. Per questo motivo, a mio modestissimo avviso, la vittima innocente di una politica sanitaria fatta di campagne vaccinali intense, prive di esami preventivi e quindi non rispettose della fragile individualità neuro-immunitaria sia dei bambini che degli adulti allo scopo di salvaguardare la “collettività”, dovrebbe essere in realtà indennizzato con una somma addirittura superiore!

 

  • c). La somma dovrebbe essere liquidata in un’unica soluzione entro il 31.12.2017 seguendo il criterio della gravità e quindi, a parità di gravità, secondo l’ordine del disagio economico di cui al regolamento di cui al Decreto n. 159/2013. In realtà però il legislatore ha aggiunto una non trascurabile previsione ovvero: “NEI LIMITI DELLA DISPONIBILITA’ ANNUALE DI BILANCIO”; previsione questa che, alla luce di quanto accaduto negli ultimi decenni, rischia di vanificare il tutto!

  • d). Il pagamento è subordinato alla FORMALE RINUNCIA ALL’AZIONE RISARCITORIA INTRAPRESA ivi comprese eventuali PROCEDURE TRANSATTIVE e ad OGNI ALTRA PRETESA DI CARATTERE RISARCITORIO NEI CONFRONTI DELLO STATO, ANCHE IN SEDE SOVRANAZIONALE nel senso che l’interessato, stante la “equità della riparazione” dovrà rinunciare alla possibilità di ottenere qualsiasi altro ristoro. D’altra parte, a fronte del pagamento di somme quali € 100.000,00/20.000,00 il “fortunato” potrebbe, nell’ordine, parafrasando un po’ “Miseria e Nobiltà” di Totò: ripagarsi una salute nuova; comprare una villa come nuova casa di abitazione per la famiglia; pagare gli studi ai propri figli, anche all’estero; acquistare una villa al mare e magari anche una casa in montagna; comprare una Ferrari (chi potrebbe farne a meno di questi tempi…) ed una bella moto; acquistare un aereo (piccolo, magari solo un piper…) o un elicottero (a seconda dei gusti) e magari anche una barca (non più di dodici metri…)!


Naturalmente, il resto potrebbe essere proficuamente investito in azioni e/o obbligazioni in qualche paradiso fiscale! 


Altro che superenalotto e concorsi vari! Questa si che sarebbe una vera fortuna! A cosa si potrebbe ambire di più, oltre ad un “lucano”?


Detto ciò, considerato che noi non siamo egoisti e non vogliamo “godere” di tali e tanti benefici da soli, non possiamo che augurare al legislatore che ha votato tale norma ed ai “fini pensatori” che l’hanno elaborata, di poter maturare quanto prima i requisiti per potersi avvalere della stessa!
Auguri di tutto cuore!


Avv. Roberto Mastalia

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Pareri Legali e spiegazione del termine “Obbligatorio”

costituzione

Articolo 32 

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

DPR 355/1999 “che ha consentito la frequenza scolastica ai bimbi non vaccinati

In questo documento viene riportato il parere legale sull’iter da seguire in merito all’obiezione  alle vaccinazioni.

Parere legale obiezione Avvocato Roberto Mastalia

L’avvocato Roberto Mastalia ha più volte rimarcato che il suo parere in merito all’obiezione si discosta da altre associazioni e fino ad oggi i genitori da lui consigliati non hanno avuto alcuna conseguenza. Innanzitutto,cerchiamo di capire se il termine obbligatorio,sia effettivamente tale ,mettendolo in atto “coercitivamente”,o se in realtà noi siamo davvero poco informati… Da mamma,ho voluto approfondire a livello legale questo argomento,per cercare di capire se  avessi dovuto OBBLIGATORIAMENTE vaccinare mio figlio senza sè e senza ma…. Questi i suoi consigli: Come ho avuto modo di dire in tutti i convegni ai quali ho partecipato e di scrivere sia su FB che in altri siti e pubblicazioni, ritengo che col ricevimento delle prime lettere per posta prioritaria, non scatti alcun obbligo a carico dei genitori in quanto:

A) non c’è prova che siano state spedite e soprattutto

B) non c’è prova che siano state ricevute. Questo consente intanto, nella peggiore delle ipotesi, di far trascorrere alcuni mesi peraltro utili al raggiungimento dell’anno di età prima di ricevere l’invito formale a presentarsi al colloquio informativo inviato per RACCOMANDATA; nell’ipotesi migliore, come avviene talvolta in certe ASL più grandi o meno organizzate, possono addirittura dimenticarsi di inviarla. Contrariamente a quanto affermato da qualcuno, non esiste alcuna “presunzione di diritto pubblico”  in favore della ASL in quanto in diritto (pubblico, privato, penale etc.) l’onere della prova è sempre a carico di chi afferma una circostanza.

E’ la ASL che deve provare di avervi inviato la raccomandata e non viceversa voi a dover provare di non averla ricevuta! Una volta ricevuta la raccomandata, consiglio di presentarvi al colloquio ben preparati (è facile esserlo più di loro) dopo esservi informati leggendo testi, articoli e magari aver partecipato ad appositi convegni. Nell’occasione è opportuno lasciare una prova tangibile della vostra preparazione e delle vostre intenzioni (verba volant…) per cui consiglio di predisporre un vostro documento nel quale spiegate le vostre ragioni (e non quelle generiche che tutti possono scaricare) e dichiarate di non voler vaccinare il bimbo.

E’ necessario specificare che il bambino è in buone condizioni e che il vostro dissenso non deriva da negligenza, da un disinteresse nei confronti del bambino, ma dall’esatto contrario, ovvero dalla ferma volontà di salvaguardare la sua salute da vaccinazioni spesso inutili e potenzialmente dannose. Ricordatevi che l’interesse del TdM e degli assistenti sociali non è e non deve essere tanto la vaccinazione in sé quanto piuttosto la possibilità che alla mancata vaccinazione non corrisponda il disinteresse dei genitori nei confronti del minore. Riguardo all’impossibilità di essere sottoposti a trattamenti sanitari contro la propria volontà, potete fare riferimento alla Costituzione Italiana (art. 32/2° comma), alla Carta Costituzionale Europea, alla vigente normativa ed a trattati internazionali come quello di Oviedo.

Ricordatevi che i vaccini sono obbligatori, ma non coercibili,come indicato anche dalla Corte di Appello di Napoli e che da tempo la stragrande maggioranza dei TdM archivia oppure si dichiara incompetente a decidere. Se poi in famiglia vi sono casi di malattie autoimmuni o di particolari forme di allergie o intolleranze (metalli, uova, medicine, formaldeide etc.) oppure di malattie neurologiche ed immunitarie è il caso di metterlo in evidenza.

Potete portare il documento con voi al colloquio avendo cura di farlo protocollare oppure, per sicurezza, potete inviarlo per raccomandata. Personalmente, ritengo superfluo ed inutile inviare la raccomandata anche al Sindaco in questa fase perché il Sindaco, pur rappresentando l’autorità sanitaria, entra “in gioco” solo in casi eccezionali qualora vi sia la necessità ed urgenza di obbligare determinati trattamenti sanitari in occasione di gravi epidemie e non certo in questa fase.

Riguardo al pediatra, eventualmente basta comunicarglielo a voce; in ogni caso il pediatra non ha alcun diritto di comunicare a terzi i vostri recapiti telefonici né di fare indebita “pressione” su di voi per indurvi a vaccinare i bimbi. Purtroppo, in caso di controversia sulla gestione medico-sanitaria del bambino, il pediatra può chiedervi di essere sostituito. Personalmente, in presenza di un atteggiamento ostile e poco urbano non attenderei che fosse lui a chiedermelo. In ogni caso, fintanto che non sarà avvenuta la sostituzione, il pediatra rimane responsabile per la salute del bambino ed in caso di emergenza,qualora lo chiamiate, è tenuto ad intervenire; in caso contrario è passibile di denuncia per omissione d’atti d’ufficio. Spero di essere stato sufficientemente esaustivo.

INDICAZIONI AI GENITORI PER EVENTUALE CONVOCAZIONE TDM  
Non farsi confondere dalle tante chiacchiere: le uniche cose da mettere in evidenza davanti al TDM sono:
. la vostra obiezione non deriva da un disinteresse nei confronti del bambino ma dalla volontà di preservare la sua salute.
 . la vostra convinzione si è maturata in conseguenza di un accurato approfondimento della materia legata alle vaccinazioni mediante la lettura (a seconda dei casi) di libri (vedi le vaccinazioni pediatriche del Dott. Gava),articoli, recensioni e la partecipazione a convegni sulla materia. Da ciò è emerso che alcune forme virali per le quali sarebbe obbligatorio vaccinare sono scomparse (Polio), sono assenti da oltre 30 anni (difterite) o sono comunque di difficile contrazione da parte di un bimbo (tetano ed epatite B). Riguardo al tetano, poi, prima di vaccinare sarebbe il caso di verificare se il relativo titolo ematico non dimostri che il bimbo sia già coperto ( valore superiore a 0,01 Uml). -. ricordate che le leggi hanno disposto l’obbligatorietà delle vaccinazioni ma non la loro coercibilità. -. ricordate che la Costituzione italiana, la vigente normativa e una serie di trattati internazionali sottoscritti dall’Italia (tra i quali quello di Oviedo) impediscono l’effettuazione di prestazioni sanitarie senza il consenso dell’interessato. Cerchiamo di sostenere i genitori nella scelta di non vaccinare, non si può schematizzare l’obiezione, varia da A.S.L. ad A.S.L., da Regione a Regione e a volte le situazioni personali sono diverse, l’avvocato Roberto Mastalia è disponibile a fornire ai genitori che ne hanno necessità la lettera da lui predisposta.

Parere Legale Avv. Roberto Mastalia

 

 

 

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