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MEDICINA NON CONVENZIONALE E TRATTAMENTI NON BREVETTATI; RICONOSCIMENTI MAI AVVENUTI DA PARTE DEI MAGGIORI ORGANI DI COMPETENZA. HERD IMMUNITY E PROFILASSI VACCINALE; COSA CI VIENE OMESSO?

Vacciniinforma propone di seguito un’interessante intervista condotta attraverso il prezioso ausilio di un grande professionista in campo oncologico.

Rispettiamo l’anonimato del suddetto Ricercatore, confidando nella comprensione dei nostri lettori, con la speranza che facciano tesoro delle delucidazioni e della realtà elargita in merito ad una tematica di rilevante importanza.

MEDICINA NON CONVENZIONALE E TRATTAMENTI NON BREVETTATI; RICONOSCIMENTI MAI AVVENUTI DA PARTE DEI MAGGIORI ORGANI DI COMPETENZA. HERD IMMUNITY E PROFILASSI VACCINALE; COSA CI VIENE OMESSO?

vero falso

Diverse domande, diverse le tematiche a cui abbiamo ottenuto grandi risposte.

Ci chiediamo come mai ad oggi, il cancro sia una vera e propria pandemia; al contempo vorremmo delucidazioni in merito al non riconoscimento di pratiche definite “non convenzionali” nonostante gli ottimi risultati avuti.

CANCRO e AIDS, due colossi con un fatturato di milioni di dollari l’anno; due colossi a confronto, sul quale gravano pesanti nefandezze tutt’oggi.

Prima di procedere vorremmo ricordare ai gentili lettori che il cancro è ora diventato la prima causa di morte tra i maschi. In Italia una persona su 32 moriva di cancro ad inizio secolo.

Oggi 30 persone su cento muoiono di cancro. Il cancro è la prima causa di morte in Australia e Gran Bretagna, la seconda nel resto dei paesi industrializzati.

Ma cos’è il Cancro? Perché ad oggi non viene riconosciuto e di conseguenza trattato come una malattia carenziale?

oncologia

  • La storia insegna attraverso l’operato e gli studi di grandi professionisti in merito come PAULING e CAMERON, come il trattamento con la Vitamina C sia fondamentale nei malati di cancro. Perché questo trattamento non è stato mai brevettato ma ostacolato dagli organi competenti?

“Per quanto emblematico il caso del Nobel Linus Pauling non è l’unico ad essere stato ignorato dai vertici sanitari di ogni Paese. Si stupirebbe nel sapere quanti principi estratti da sostanza naturali siano efficaci nel debellare le neoplasie e molte altre malattie. Esistono in natura due principi attivi che a livello puramente biochimico sono più potenti di qualunque antibiotico di sintesi, ad esempio. Si conoscono, ma non lo si dice. Ho visto molti colleghi curarsi e curare con questi.

Le proprietà dell’acido ascorbico sono ben note ed è vero che in molti casi si sono ottenute remissioni totali di varie forme neoplastiche anche molto gravi. Questo non significa che la vitamina c sia la panacea per ogni male, in certi casi può essere anche controindicata. Il problema è che questa sostanza, come molte altre, non è brevettabile quindi non solo nessuno si interessa di verificarne l’efficacia con disegni di ricerca e trials clinici seri ma si evita intenzionalmente di farlo. Spesso non è solo la gente che non deve sapere, ma anche gli stessi scienziati sono tenuti all’oscuro.

Non dimentichiamo che la nostra formazione è perennemente in mano a chi controlla “Big Pharma” e che pubblica testi universitari, articoli scientifici e organizza i convegni. Molti sono gli scienziati che prendono per buona qualunque cosa gli venga detto. Preferiscono farsi indottrinare passivamente perché la capacità logica e critica è faticosa e mal vista nel settore medico”.

  • In quale caso il trattamento con la Vitamina c sarebbe controindicato? In quali soggetti?

“In caso di patologie gastrointestinali importanti come il morbo di Crohn, ed in tutti i casi in cui un aumento di anticorpi può essere sconsigliato, come ad esempio nelle patologie autoimmuni.

La vitamina c aumenta i linfociti B ovvero l’immunità umorale, quella che produce anticorpi, per questo motivo averne troppi non sempre è positivo, anzi.

Molti soggetti danneggiati di vaccini hanno riscontrano successivamente un’ipergammaglobulinemia come pure molti pazienti sieropositivi ad Hiv“.

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  • Siamo arrivati ad una tematica”fatidica” riguardante le vaccinazioni, tema scottante al quale non possiamo sottrarci di chiederLe in merito. Herd Immunity e vaccinazione di massa; a proposito di tale pratica vediamo il susseguirsi di focolai in atto. La comunità scientifica è divisa in merito. Da una parte i pediatri e medici generici con le loro verità, dall’altra le affermazioni di prestigiosi immunologi come la Dr. OBUKHANYCH. Chi dice il vero? Le statistiche, i grafici parlano chiaro. In passato il calo della mortalità era stato azzerato PRIMA dell’introduzione di tale pratica, al contempo la comunità scientifica e le aziende dicono il contrario, incentivando e terrorizzando i genitori a vaccinare in maniera insistente senza alcuna anamnesi preventiva. Cosa ci viene omesso? Non esiste alcuna controindicazione? Possibile che nessuno dica ai genitori di vaccinare con “cautela”?

immagine bimbo

“Il problema è molto complesso: le condizioni sanitarie generali sono migliorate moltissimo nei tempi moderni, una buona alimentazione, l’accesso a cure generali della salute della persona etc. sono da sole responsabili di una maggiore immunocompetenza delle persone.

Rimane dunque difficile e anche presuntuoso attribuire solo ai vaccini il merito di tutto ciò.

La medicina non ha una storia né antica né così positiva se si pensa che fino a circa un secolo fa, molte donne morivano di setticemia durante il parto, almeno fino a quando qualcuno pensò che bisognava disinfettarsi le mani prima di far venire alla luce un bambino.

I vaccini possono essere pericolosi, e questo è fuori di dubbio. I fattori che li rendono tali sono però anche in questo caso non del tutto chiari: da una vulnerabilità costituzionale di certi individui, alla presenza di altre patologie concomitanti e, secondo me, soprattutto il fatto che vengano somministrati troppo presto ai neonati e in dosi massicce che affiancano più vaccini contemporaneamente.

E’ impossibile non immaginare le conseguenze di una tale stimolazione antigenica su un sistema immunitario che ancora deve strutturarsi.

Il neonato eredita infatti gli anticorpi materni e produce i suoi solo dopo diversi mesi dalla nascita.

Non tutti i vaccini sono uguali ed alcuni sono di sicuro più pericolosi di altri, per la verità anche più assurdi; quello per l’epatite B ad esempio.

Sinceramente mi viene difficile ed imbarazzante pensare ad un neonato che possa infettarsi con tale patogeno, visto che è trasmesso prevalentemente per via sessuale. Inoltre è risaputo che tale vaccino è stato reso obbligatorio da un politico che ha ricevuto una tangente superiore a mezzo miliardo delle vecchie lire“.

  • Quindi esiste il “danno da vaccino”?  Le stesse istituzioni negano ciò.

“Il danno da vaccino esiste poiché esistono bambini e non solo che sono danneggiati a vita. Esistono sentenze e perizie che lo dimostrano e risarcimenti pagati con il denaro dei contribuenti. Questo non significa però che i vaccini siano totalmente da incriminare”.

  • Ovviamente la colpa è attribuibile anche a diversi agenti patogeni esterni, ma vorremmo capire come mai non viene applicato un principio di CAUTELA attraverso delle anamnesi preventive. Concorda con una vaccinazione posticipata, dai 2/3 anni in poi? Infine, le chiediamo in merito ad un altro grande dilemma riguardante il grande incremento dei casi di AUTISMO. Come mai le percentuali sono così alte?

“E’ altrettanto vero che soprattutto chi si occupa di medicina clinica e non di ricerca, si limita ad applicare i protocolli ministeriali pur non avendo spesso la benché minima idea di cosa sia contenuto nei vaccini (vale lo stesso per molti farmaci).

 L’eziopatogenesi dell’autismo è in realtà ancora quasi sconosciuta.

Le dichiarazioni di un fattore genetico X sono infondate, ad oggi non c’è nessuna certezza al riguardo”.

  • Quindi continuiamo a parlare del “nulla”?

“Di sicuro se le vaccinazioni fossero effettuate verso i 2-3 anni di età vedremmo questo pauroso incremento di casi di autismo diminuire e di molto anche.

Continuiamo a far arricchire chi produce questi vaccini e li sperimenta direttamente sulla gente, in qualche modo siamo tutti delle cavie umane, e questo non vale solo per i vaccini ma anche per i farmaci”.

  • Strano però che Dottori come Andrew Moulden siano “scomparsi” misteriosamente dopo aver scritto in merito ai danni mitocondriali susseguiti alla vaccinazione

Non è una novità che chi si ribella al sistema venga additato come eretico e che si arrivi anche all’eliminazione fisica.

L’ FDA ha agenti armati, lo sappiamo benissimo, di cosa si stupisce quindi?”

  • No, nessuno stupore purtroppo, riteniamo solo giusto diffondere questa verità. La storia insegna nei tempi addietro come L’FDA sia intervenuta facendo sparire diverse documentazioni.

“Ora le dirò una cosa: quello che la gente ignora è che molte verità sono trapelate grazie a persone che fanno parte proprio di organi quali il CDC e la FDA.

Spesso ci sono lotte interne in queste lobbies, ed è impossibile far trapelare certe informazioni se non ci si trova dentro al sistema; è successo in molti casi e potrei farle anche i nomi.

Questo per dirle che tipologia di gente lavora in questi ambiti: si fanno la guerra tra di loro a colpi di mezze verità e mezze bugie.

Spesso è fatto apposta per confondere la gente, ma spesso qualcuno ha dei pesi sulla coscienza dei quali vuole liberarsi”.

  • Da diverse interviste questa verità è trapelata, ma purtroppo non siamo riusciti a venire a conoscenza di alcun nome, gli stessi volti erano coperti. Diversi invece i nomi dei politici che fanno parte del sistema corrotto delle multinazionali. Lo abbiamo visto leggendo sulla storia del Cancro. Case farmaceutiche, gli stessi istituti erano portati avanti da diversi personaggi politici, gli stessi i quali erano nella commissione OTA, la quale non ha avuto scrupoli a mettere in un angolo l’illustre PAULING.

“I vertici della politica e delle multinazionali sono gli stessi, spesso queste persone sono anche i proprietari di reti televisive o riviste mediche; ci sono poteri e forze in gioco che non sempre la pensano allo stesso modo, è questo che le sto dicendo.

Nel caso dell’AIDS, ad esempio, se conosce il documentario “House of Numbers”, si è chiesta come abbia fatto il regista a chiedere ed ottenere video interviste dei più grandi ortodossi del settore i quali sono poi stati sbugiardati dalle loro stesse ammissioni?

Non è facile arrivare a certe persone e se ci si arriva, c’è qualcuno all’interno che ti permette di farlo. Dopo, si decide come usare le prove e le confessioni ottenute.

House of Numbers è l’emblema, e se sapesse chi ha finanziato quel documentario non ci crederebbe”.

  • Indubbiamente colui che ha intervistato sapeva molto di più di ciò che ha affermato, ma “HOUSE OF NUMBERS” è di sicuro il più completo documentario esistente sulla storia dell’AIDS. Chi lo ha finanziato?

“Mi dispiace ma non posso dirlo. Chi deve saperlo lo sa e conosce tutto al riguardo, ma non è di certo un “negazionista/dissidente”, anzi”.

  • E’ veritiero il fatto che questo documentario non venga proiettato nelle Università?

“Conosco un paio di colleghi che lo hanno fatto. Il perchè inutile chiederlo; interessi come sempre, ma per fortuna adesso c’è il web e quindi la gente può informarsi liberamente, senza il filtro spesso deviato dell’ambiente accademico.

Anche la formazione medica è controllata perciò sarebbe auspicabile che la verità fosse di dominio pubblico ma mai sarà così e lo sappiamo”.

  • Tutto ciò è davvero molto triste. Dirotto l’ultima domanda su questa tematica per poi andare avanti. CASO DIFTERITE. La morte di quel bambino della Garrotxa NON vaccinato; nulla si sa sulla cura, sul vettore sopratutto. Tutto ciò che conosciamo è che 8 bambini SUCCESSIVAMENTE siano stati definiti portatori asintomatici. Ripetiamo, nulla conosciamo sulla situazione pregressa del paziente,ma crediamo sia utile chiarire in merito perchè la confusione VOLUTA sta generando un clima di terrore nei genitori. Cosa ben più grave è il comportamento delle Istituzioni in merito.

“La verità è che i mass media riportano spesso informazioni di parte e fuorvianti, non posso quindi esprimermi sul caso specifico. Che il sistema immunitario, se messo nelle condizioni opportune, sia spesso in grado di eradicare molte infezioni è invece cosa risaputa. Ovviamente questo non significa che si verifichi sempre.

La morte è sempre esistita purtroppo, ma in molti casi fa comodo puntare il dito contro un vaccino non effettuato, quando magari quel bambino è morto di altro e sarebbe quindi morto lo stesso.

Delle migliaia di persone non vaccinate che godono di OTTIMA salute confronto ai vaccinati, nessuno dice nulla? Come mai?

Eventi che accadono insieme, tendono ad essere associati in una relazione casuale, ma la correlazione non prova causazione”.

  • Concordiamo con la sua risposta. Questo Blog si è pronunciato sulla malattia in sé fornendo le giuste delucidazioni, ma in totale assenza di informazioni sul caso abbiamo creduto opportuno tacere. Diversi i medici in loco contattati; la loro risposta? “Noi non sappiamo nulla”. Cosa pensa invece a riguardo agli studi riguardanti il confronto tra vaccinati e non? Crede che i primi possano essere considerati VETTORI? 

Ci sono molti esempi di virus “latenti” tenuti sotto controllo dal sistema immunitario, quindi non possiamo escluderlo. Il problema dei vaccini, opinione personale, non è tanto negli adiuvanti (che certamente bene non fanno) ma nei frammenti di acidi nucleici in essi contenuti.

A livello teorico si può ipotizzare che questi elementi genetici “estranei” all’individuo possano scatenare reazioni imprevedibiliinclusa l’attivazione di sequenze genetiche endogene che normalmente sono “silenti”. E di questo anche nessuno ne parla”.

  • “Attivazione di sequenze genetiche endogene” verrebbe a dire che il DNA potrebbe anche mutare?

“Diciamo cosi, il sistema immunitario distingue tra il “self” e il “non-self” ovvero tutto quello che riconosce come estraneo tende ad iperattivare il sistema immunitario stesso con conseguenze poco conosciute dalla scienza attuale”.

  • Questo spiegherebbe perché in molti casi, dalle analisi eseguite ai bambini dopo una vaccinazione evincerebbero valori molto più alti della norma? Quanto si potrebbe prevenire con una adeguata anamnesi prima di tale profilassi? Ultima domanda che riguarda le tesi del Dr Kremer, il quale si è espresso molto sulla tematica delle vaccinazioni.  Un astratto di seguito:
  • “Kremer dimostra che a seconda del gruppo sanguigno posseduto e della predominanza di un tipo di cellule immunitarie (o T o B) ci sono reazioni diverse all’aggressione da parte di virus o di altre sostanze tossiche per l’organismo. Questa è una delle osservazioni del dott. Kremer il quale, in sostanza, mette in luce quanto siano antiquati i fondamenti su cui si impernia la teoria vaccinale, accendendo i riflettori su un argomento scottante. Secondo i suoi studi, il sistema immunitario umano ha avuto un’evoluzione nel corso dei millenni in conseguenza dei nuovi stimoli dovuti a variazioni ambientali esterne, come ad esempio la comparsa dei vermi. In origine, dice Kremer, il sistema difensivo umano era costituito esclusivamente da cellule di tipo T (linfociti T), prodotte dalla ghiandola del timo, che funzionavano bene sui virus che aggredivano l’organismo neutralizzandoli con l’emissione di un gas venefico, il monossido di azoto. Con la comparsa di microorganismi più grandi (i vermi), dato che l’emissione di una quantità adeguata di gas letale avrebbe compromesso la funzionalità di un numero consistente di cellule anche non infettate, conducendo quindi a un indebolimento dell’organismo e poi al suo soccombere, il sistema immunitario iniziò a produrre un altro tipo di cellule difensive, le cellule immunitarie B, prodotte a partire dal midollo osseo, che intervengono attraverso una reazione anticorpale e distruggono gli aggressori più grandi che si introducono nel nostro corpo.”
  • Concorda con la Sua Tesi?

“Un’anamnesi precedente a tale pratica sarebbe fondamentale ma purtroppo non fa parte del “protocollo” ministeriale quindi sta alla competenza del medico effettuare eventuali controlli.

Concordo con il Dr Kremer sebbene a livello pratico e di medicina di laboratorio molte delle sue idee non siano state indagate a sufficienza per potersi esprimere con certezza.

La differenza tra la teoria e la pratica rimane molto grande in questo ambito e sarebbero necessari studi approfonditi. Che toglierebbero di sicuro molti dubbi e permetterebbero di trovare molte soluzioni. Ma non penso che questo avverrà perché significherebbe distruggere il 90% dell’immunologia contemporanea.

  • Le risparmiamo la domanda del “Come mai” poiché tutto è molto chiaro, purtroppo. 

“Non penso serva rispondere dato che spesso i Ministri della Sanità non sanno nemmeno di cosa parlano e si limitano a fare i vassalli di poteri ben più elevati.

Se non sbaglio qualche tempo fa, persino il presentatore Vespa si è vaccinato in diretta, questo è uno spettacolo indecoroso”.

  • Esatto, e tanto per la cronaca abbiamo anche il nostro Ministro della salute che da poco è diventata madre. Ci piacerebbe sapere se ha vaccinato i suoi figli, tanto per curiosità; ad oggi, nessuna foto contrariamente a quello che i medici del suo staff continuano a fare nei convegni. Si, oltre a Vespa,abbiamo avuto anche il “teatrino Pani”. Tralasciamo lo spettacolo indecoroso visto in diretta, sempre che si sia trattato di vaccinazione e non di acqua fresca.

“Non è una novità anche questa realtà. Abbiamo star internazionali che parlano di AIDS e spesso hanno a mala pena finito la scuola superiore, ministri che di medicina non sanno nulla, personaggi loschi che gestisco siti “ufficiali” incaricati non si sa bene da chi. Questo, per quanto agghiacciante, legittima chiunque a poter prendere parola e esprimersi.

Quello che è indecoroso è che Vespa abbia fatto tutto ciò sulla rete nazionale per cui gli italiani pagano il canone.

Poi che nella siringa ci fosse GSH o acido ascorbico, chi può saperlo?

Devono avere molta paura per ricorrere a tali ridicole tecniche di brainstorming, che in realtà non fanno altro che suscitare nuovi e leciti dubbi.

Intanto la controinformazione ormai è fuori controllo: le fonti di informazione sono libere e questo è ormai evidente. Non possono controllare tutto. Perché tutto ormai è fuori controllo”.

  • Tutto ciò è davvero agghiacciante ma fortunatamente abbiamo dei Professionisti come Lei; persone che grazie ai loro sani principi hanno fatto della medicina una giusta passione con il giusto scopo ovvero “CURARE E NON NUOCERE”.

“A volte credo che non sia solo questione di sani principi. La maggior parte dei miei colleghi sono semplicemente ignoranti”.

  • Certamente, e questo è ancor più agghiacciante considerato il fatto che la gente GIUSTAMENTE ha fiducia nel proprio dottore.

Ritornando alla tematica di partenza apriamo con il seguente titolo:

TUTTI PER LA SALUTE O PER GLI SPONSOR?

CONFLITTI D'INTERESSE

  •  L’organo NCI è stato smascherato più volte; similmente la stessa linea guida è stata condotta dall’FDA, il quale è un vero e proprio ostacolo su cui da sempre si sono infrante le speranze di buone idee ritenute NON BREVETTABILI. Un esempio? Le tossine di COLEY.  Le stesse sono batteri che aiuterebbero l’organismo a liberarsi dalle tossine del cancro; esisterebbe un ospedale in Cina che utilizzerebbe questa tecnica ci hanno riferito.Tutto questo è iniziato nei lontani anni 189 (precisamente 1893) con dei risultati eccellenti; si parla di guarigioni dal cancro al 50%. Medesima situazione per lo studio condotto dal prestigioso scienziato SUGIURA (uno dei personaggi più eminenti dello stesso SLOAN-KETTERING) riguardo l’utilizzo dell’AMIGDARINA. Come mai attualmente queste tecniche sono state poste nel dimenticatoio? Come mai queste terapie non vengono minimamente menzionate dai professionisti odierni?

national cancer istitute

“I professionisti, come accennavo prima, spesso non sono proprio a conoscenza delle “cure alternative” per una determinata patologia. Questo tipo di formazione non fa parte del curriculum dei medici e dei ricercatori.

Sono pochi quelli che si prendono il tempo per indagare e verificare.
Queste tecniche non sono quindi cadute nel dimenticatoio ma sono totalmente ignorate dall’establishment. Chi sa cerca di occultare il tutto. Chi non sa non si pone il problema.

Vi siete mai chiesti come mai politici e “vip” sembrino ammalarsi molto meno della gente comune? Hanno chi li consiglia, sia nella prevenzione che nella eventuale terapia.

Un noto politico italiano, di cui non posso fare il nome, si curò con una terapia che è stata dichiarata “inutile” a livello internazionale. Non fece nemmeno un ciclo di chemioterapia e ancora oggi dopo molti anni è in perfetta salute. E anche a me personalmente è successo di essere contattato da qualche “volto noto” che chiedeva aiuto “non convenzionale”.

I canali per arrivare a certi ricercatori che utilizzano certe cure ci sono, ma non sono e non devono essere facilmente accessibili alla gente comune”.

STATISTICHE REALI O SOLO UN GRANDE BLUFF?

  • cancro tabelleI prestigiosi BAILOR e SMITH sottolinearono delle evidenti pecche nell’elaborazione di statistiche del NCI. Si parla di dati OMESSI oltre all’errato modo di presentare i singoli studi scientifici, come pure gli stessi dati elaborati dagli ospedali. Concorda con quanto affermato dai suddetti professionisti? In merito si era espresso anche il Dott. Di Bella concordando con tale posizione.

Concordo totalmente. La gente non sa che anche le statistiche sul cancro sono totalmente inventatese un soggetto sopravvive per un periodo di 5 anni viene considerato un “successo terapeutico” e viene inserito nella statistica di efficacia della chemioterapia.

Un numero in piùSe poi quel soggetto muore dopo 5 anni e un giorno esatti, per le statistiche egli rimane un “successo terapeutico”. Se la gente sapesse tutto questo forse le patetiche bancarelle di “volontari” che vendono gerani, rose e pupazzetti vari nelle piazze per raccogliere fondi sparirebbero dalla circolazione in poco tempo.

Infine nessuno sa che la chemioterapia non è MAI stata approvata come “cura per il cancro” nemmeno dalla FDA. Si parla ancora oggi di “terapia sperimentale”.

Una strana sperimentazione che va però avanti da circa 40 anni e che nessuno mette in discussione perché senza la chemioterapia le aziende farmaceutiche fallirebbero in pochi giorni.

TERAPIE E CURE

  • chemioterapia immagineRicordando che soltanto il “Colosso Cancro” (secondo quello AIDS) fattura più di 400 MILIARDI di dollari l’anno, ci chiediamo come mai la ricerca è statica. Com’è possibile che tutt’oggi, questa malattia sia diventata una vera e propria pandemia? Come mai non è stata debellata? E’ lecito chiedere se l’uso dei farmaci, test, terapie e trattamenti chemioterapici abbiano velocizzato la diffusione della medesima anziché curarla e farla regredire? E’ un caso che sullo stesso mercato vi siano una quantità abnorme di sostanze cancerogene? Il parametro su cui si basa la storia clinica del malato di cancro è fino a prova contraria, la “RISPOSTA AL FARMACO”. Quanto c’è di vero?“L’unica verità è che sulla prevenzione (corretta alimentazione, riduzione dell’inquinamento nelle sue varie forme, immunomodulazione con opportune sostanze, etc…) del cancro non viene investito un dollaro.Si pensa solo a creare nuove molecole chemioterapiche, si tiene la gente nella perenne illusione che questi personaggi si preoccupino della loro salute e che il cancro sarà sconfitto. Ed è dimostrato che in moltissimi casi un soggetto che si sottopone a chemioterapia sopravvive meno di chi sceglie di non farla, questo non è un segreto. La chemioterapia distrugge completamente il sistema immunitario e il cancro, di base, può considerarsi una malattia immuno-ematologica a tutti gli effetti. Dove il sistema immunitario andrebbe sostenuto per fargli combattere la malattia, quindi, viene indebolito con la chemioterapia. Dov’è la logica? La risposta al farmaco è un concetto statistico, quindi anch’esso non esente da manipolazioni intenzionali, piuttosto che una realtà clinica.Lo disse anche il Presidente Nixon negli anni 70 che “la guerra al cancro” sarebbe stata vinta, spendendo la più grande quantità di denaro pubblico della storia per poi ammettere circa 10 anni dopo che il tutto era stato un fiasco colossale.A quel punto tutti i centri di ricerca rischiavano la chiusura e venne creata ad hoc la falsa epidemia dell’AIDS; i ricercatori oncologici si tramutarono da un giorno all’altro in “esperti di AIDS”. Anche qui, il fiasco non necessita di commenti; è ben risaputo che la Sindrome da Immunodeficienza Acquisita non è causata da un retrovirus che ad oggi rimane invisibile anche al microscopio elettronico, checché se ne dica”.
    • Come precisato all’inizio vorremmo fare una riflessione anche sulla tematica “AIDS”. Anche in questo caso, la realtà si scontra con l’inefficienza delle “cure” composte da trattamenti costosi, farmaci e test, a nostro avviso, completamente inaffidabili ma che portano ad un grande introito e a dei grandi guadagni, Chi è realmente il malato di AIDS? Come mai lo stesso Luc Montagnier hanno confermato di non aver purificato né isolato questo strano virus? Come si può curare se non si conosce cosa curare? Perché si continua in maniera metodica, senza alcuna spiegazione ai pazienti a propinare questi test, terapie e farmaci costosi?

     

    “Sulla questione “AIDS” ormai la verità è di dominio pubblico anche se si cerca ancora di screditare gli scienziati che hanno detto come stanno realmente le cose, Montagnier in primis fin dal lontano 1985.

    Se Lei andasse a cena con Luc Montagnier o con Robert Gallo o qualche altro “luminare” del settore, probabilmente dopo due bicchieri di vino li sentirebbe dire quello che dissero a me molti anni or sono, ovvero che l’HIV è un’invenzione e che il virus non esista è cosa non solo risaputa e ammessa ma dimostrata e pubblicata. All’epoca non ci credevo nemmeno io e pensavo stessero scherzando. Mi sono dovuto ricredere e le assicuro che non è facile dover mettere in discussione anni di insegnamenti accademici, e mettere in discussione se stessi, soprattutto.

    “AIDS” è una definizione politica, una falsa etichetta statistica, un banale elenco di malattie sempre esistite e che sono state aggiunte ai criteri diagnostici in modo crescente negli anni per far credere alla gente che l’epidemia fosse reale. Il malato di “AIDS” continua ad essere normalmente un soggetto tossicodipendente e che quindi ha il sistema immunitario compromesso a causa delle droghe. HIV sarebbe l’unico misterioso virus che colpisce di base solo soggetti di sesso maschile, possibilmente omosessuali o di colore. Sembra più un’intenzione politica di colpire con precisione certe categorie, visto che un virus non è in grado di decidere chi colpire in base ai gusti sessuali e al colore della pelle.

    D’altronde è sufficiente una banale riflessione al riguardo: dove sono tutti questi malati di “AIDS”? Ognuno di noi conosce purtroppo molte persone malate o morte di cancro. Non si può certo dire lo stesso dell’ “AIDS”. E fino a prova contraria il sesso è alla base della vita e la popolazione mondiale sfiora ormai gli 8 miliardi. Evidenze alquanto incompatibili a livello puramente logico con una “epidemia causata da sesso e sangue”.

    I farmaci utilizzati per la “cura” dell’ “AIDS” sono chemioterapici a tutti gli effetti. L’unica differenza rispetto alla chemioterapia è che in questo caso si somministra per via orale, tutti i giorni, tutta la vita. E non perché un soggetto sia malato, ma perché il “test HIV” dice “positivo”.

    Che poi i “test HIV” siano totalmente inaffidabili, che risultino “falsi positivi” per decine di cause documentante (dalla gravidanza ai vaccini), che un soggetto passi da “sieropositivo” a “sieronegativo” in base al paese in cui viene effettuato il test o addirittura in base al laboratorio, che non siano nemmeno test diagnostici (viene scritto anche nel foglio illustrativo dei test), che i farmaci anti-HIV non curino né HIV né AIDS (anche questo è scritto nei fogli illustrativi) e che spesso il soggetto muoia di immunodeficienza o insufficienza epatica iatrogena (ovvero causata proprio dalla terapia farmacologica), anche questo è ben noto ma non interessa a nessuno.

    Questa menzogna è nata ed è stata perpetuata dai mass media. E, paradossalmente, in qualche modo sta diventando pubblica proprio grazie ai mass media e ad internet. Sembra una strana “legge del contrappasso”.

I “FALSI POSITIVI”

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  • Pap test e l’elevata percentuale di “falsi positivi” ovvero: “LA DIAGNOSI E’ IL TUMORE, MA LO STESSO NON E’ PRESENTE”. Tutto ciò è un vero paradosso, un controsenso illogico; perché allora procedere con il suddetto test?

I test sono molto redditizi per chi li produce e permettono inoltre di tenere le persone in un alone psicologico di paura perenne, il che le renderà clienti a vita anche solo per le procedure di screening.

Molte volte i test diagnostici sono soggetti a quelli che vengono chiamati “falsi positivi” e questo problema è insito sia nelle metodiche diagnostiche stesse che nell’incompetenza del sanitario che le somministra e interpreta.

Non è cosa rara durante un’autopsia su un soggetto molto anziano deceduto per cause “naturali” trovare più di un tumore che non ha mai dato segni o sintomi e che l’organismo ha “arginato” da solo. Questo non significa che la prevenzione sia tutta inutile, ma di sicuro ormai se ne abusa e non è un segreto che la mammografia, ad esempio, abbia aumentato in maniera vertiginosa l’incidenza di tumori maligni del seno”.

 

TRIAL CLINICO

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  • Sempre più spesso nella letteratura medica si parla della chiusura  ANTICIPATA del Trial Clinico, con valutazioni errate le quali  capovolgono completamente le valutazioni di un determinato protocollo chemioterapico. Qual è la realtà?

I trials clinici sono quasi sempre finanziati dalla stessa azienda farmaceutica che produce il farmaco correlato alla patologia che si studia. Lei venderebbe un suo prodotto a qualcuno dicendo allo stesso tempo che non serve a nulla e che peggiora addirittura la situazione?

Nel settore pubblico non ci sono finanziamenti per le ricerche quindi se sei un ricercatore e vuoi tirare avanti sei obbligato a rivolgerti alle aziende farmaceutiche. Lì ci sono milioni di dollari pronti e facili. A patto che scrivi quello che ti dicono loro. Conosco scienziati che su certi studi hanno messo solo la firma prestando il nome a “ricerche” completamente false e che non hanno mai nemmeno letto. Ma con le quali si sono guadagnati cattedre e milioni di dollari.

La gente non sa che la FDA ha agenti armati. E viene subito dopo CIA ed FBI. Alquanto strano per l’autorità competente in ambito di alimentazione e farmaci, non le pare?

CONCLUSIONI

  • Per concludere questa intervista Le sottoponiamo una domanda che non è correlata alla tematica trattata ma che si correla alla metodologia non convenzionale. Al centro dell’attenzione queste settimane c’è la proteina Nagalase e il GcMaf. Potrebbe essere questo la causa della scomparsa di diversi Medici. Lo stesso illustre Prof. Ruggiero si è espresso in merito all’importanza dell’uso di questa proteina nei trattamenti dell’Autismo. Sono ben 142 eminenti scienziati che hanno pubblicato articoli di ricerca riguardante il GcMAF soltanto sulla nota US National Library of Medicine. La prima ricerca sul GcMAF, fu pubblicata nel 1993 e da allora sono apparsi molti articoli che indicano la cura di diverse patologie autoimmuni, fibromialgia, encefalomielite mialgica, cancro e HIV, debellati semplicemente grazie all’attivazione del sistema immunitario. Cosa ne pensa a riguardo?                 

                                                                                                                                                          “Il problema non è sempre attivare il sistema immunitario, ma modularlo. Molti disturbi immunitari derivano paradossalmente da un’attivazione eccessiva del sistema immunitario stesso, che può essere molto pericolosa; è il caso di molti disturbi autoimmuni che originano spesso dalle vaccinazioni ma anche da altre cause. E’ inoltre noto che il sistema immunitario è localizzato principalmente nell’intestino.

Questa è una forte indicazione di quale direzione dovrebbe prendere la vera ricerca volta alla prevenzione e cura di moltissime patologie.

Come sempre quando una nuova molecola e una nuova terapia viene attaccata con violenza dall’establishment significa che funziona.

La maggior parte degli scienziati dei vari governi non sa nemmeno cosa sia il GcMAF e nemmeno un macrofago. Il caso del prof. Ruggiero è infine emblematico e bizzarro: era di sicuro una delle menti più promettenti nel panorama scientifico italiano, ma ritengo abbia fatto benissimo ad andare a lavorare negli USA.

Non avrebbe mai avuto tale successo se alcuni personaggi (tutti collegati alle multinazionali del farmaco e precisamente alla Merck in questo caso specifico) non fossero scesi in maniera così patetica sul “campo di battaglia”. Una crociata vera e propria volta solo a nascondere la verità e continuare a rimpolpare le loro già pompose tasche.

Il GcMAF funziona. Punto.

Molti soggetti “sieropositivi” ad HIV tornano “sieronegativi”, i tumori spariscono, i bambini autistici tornano ad un funzionamento neuro-cognitivo completamente normale. L’ho visto con i miei occhi e chi deve sapere queste cose le sa perfettamente. Per questo le teme”.

 

Vacciniinforma ringrazia sentitamente questo grande Professionista in merito alle sue considerazioni.

Ricorderemo come sempre, il precetto di un medico,quello di NON NUOCERE.

Con l’augurio che queste delucidazioni vengano accolte dalla moltitudine di genitori terrorizzati da una realtà volutamente e subdolamente manipolata.

Con la speranza che queste perle elargite diventino patrimonio per ogni lettore.

Con la stessa speranza che arrivi alle orecchie di coloro che omettono queste verità, e questo Blog continuerà a divulgare la corretta informazione,senza alcun bavaglio.

 

“Non Nuocere”

QUESTA FEDELTA’ A CUI DIVERSI CAMICI HANNO RINUNCIATO,PROSEGUENDO PER UNA STRADA DIVERSA.
IL PRINCIPIO CARDINE DELLA MEDICINA È QUELLO DI “PRECAUZIONE” IN BASE AL QUALE, DI FRONTE ALL’IMPOSSIBILITÀ DI ESCLUDERE LA DANNOSITÀ DI UN FARMACO O DI UN INTERVENTO, IL MEDICO SI DOVREBBE ASTENERE; PRINCIPIO CHE NEGLI ULTIMI DECENNI È STATO ABBANDONATO PER SEGUIRE QUELLO – PER LORO ASSOLUTAMENTE PRIORITARIO – DEL PROFITTO (non per tutti,ovviamente)

 

RIFERIMENTI

Tetyana Obukhanych e i suoi concetti relativi ai vaccini

https://vacciniinforma.it/?p=2432

Rilevata la presenza del Batterio Difterite in otto bimbi definiti “portatori asintomatici”

https://vacciniinforma.it/?p=2888

https://vacciniinforma.it/?p=2850

Cancro,meccanismi oscuri e deviati della ricerca; una intera sezione da visionare (5 parti,5 articoli)

https://vacciniinforma.it/?cat=2250

“AIDS”: i veri negazionisti ai vertici istituzionali e governativi; una intera sezione da visionare (compresa di interviste e video)

https://vacciniinforma.it/?cat=431

Proteina nagalase

https://vacciniinforma.it/?p=3187

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Cancro: meccanismi oscuri e “deviati” della ricerca

Cancro: meccanismi oscuri e “deviati” della ricerca


***Quarta parte***


Reportage documentato sui meccanismi oscuri che stanno dietro il palcoscenico della ricerca sul cancro. I motivi del fallimento, le persecuzioni ai ricercatori “deviati”, il giro d’affari, le coperture politiche e l’asfissiante propaganda di terapie pesantemente nocive.Uno strumento di notevole utilità per capire, o affrontare con coscienza, uno dei fenomeni oggi più preoccupanti per la salute umana.


.LE STATISTICHE E I RELATIVI PARAMETRI: SONO REALI E OGGETTIVI?

.L’Introduzione del termine “RELATIVO” dal parte del NCI nei parametri


cancro tabelle


Il prof. John Bailar, biostatistico dell’Università di Harvard,assieme a Smith, dell’Università dello Iowa intervennero nel 1994 all’incontro annuale della Commissione USA sul cancro, analizzando i dati degli ultimi  30 anni.

Risultato?

Sempre più persone erano colpite e morivano di cancro,eppure molte più persone sopravvivevano più a lungo

Sebbene i dati di mortalità fossero aggiustati tenendo conto della crescita e invecchiamento della popolazione,come spiegare questo paradosso?

Bailar e Smith contestarono l’introduzione da parte dell’NCI del parametro di “sopravvivenza relativa”. L’aggettivo RELATIVO fa subito “lievitare le statistiche di sopravvivenza” di 7 o 8 punti percentuali! Ciò è  avvenuto verso la metà degli anni ’60.

I DATI PERCIO’ DIVENTANO RELATIVI POICHE’ ESISTE UNA STIMA DI MORTI PREVISTE.

  • Usando i dati relativi,se un paziente affetto da cancro,muore per un’altra causa (anche a causa degli effetti della chemio) nelle statistiche questo risulta un caso di guarigione.

QUESTO RENDE PROBLEMATICO IL CONFRONTO CON LE VECCHIE STATISTICHE!

Come fa notare il Dott.Jones (1969 incontro annuale a New Orleans dell’American Cancer Society),il confronto con il passato è improponibile perché alcune forme semimaligne cutanee sono state da qualche anno classificate come Cancri.Facendo ciò, il numero di casi che avevano una lunga sopravvivenza sono aumentati istantaneamente.


 

Bailar e Smith sottolinearono pecche ancora più determinanti nell’elaborazione
statistica del National Cancer Institute (NCI).

Una cosa importante è che l’NCI ha negli ultimi, anni scelto arbitrariamente di riportare solo le cifre sui bianchi.

≪L’incidenza di morte per cancro della popolazione di colore è aumentata di uno straordinario 77% negli ultimi 30 anni. Includere le persone di colore avrebbe significato rovinare le statistiche≫.

La soluzione dell’NCI era stata allora di metterli in un gruppo separato e non sommabile al totale. Inoltre Bailar e Smith fecero notare che i dati sul cancro ai polmoni furono DICHIARATAMENTE OMESSI.

L’NCI si giustifica affermando che l’elevata incidenza di mortalità di questo tipo di cancro non ha nulla a che fare con l’efficacia o l’inefficacia dei trattamenti applicati.


 

Le scelte “sul campo”

oncologia


Ci sono poi alcune pecche nel modo di presentare i singoli studi scientifici o i dati elaborati dagli ospedali.

Gli oncologi possono selezionare i loro casi per esempio,e scegliere solo quei pazienti che ( si pensa) abbiano le maggiori probabilità di sopravvivenza.

≪Se si esaminano da vicino i casi operati da un chirurgo che ha una percentuale di sopravvivenza straordinariamente elevata, si scoprirà quasi sicuramente che il chirurgo ha rifiutato di operare molti pazienti con una minore possibilità di sopravvivenza a lungo termine. Le incidenze di sopravvivenza nel cartellino di chirurghi di capacità uguali possono essere basse a causa del numero di casi difficili cui non si sono voluti sottrarre≫.


La maggior parte dei dottori ci tengono ad avere un’elevata percentuale di sopravvivenza: tali statistiche possono essere decisive nel determinare l’allocazione dei finanziamenti governativi, promozioni o affluenza di altri pazienti. Lo stesso vale per i centri di ricerca.

Un famoso protocollo sulla chemioterapia che attualmente viene largamente usato per curare i cancri al seno, aveva scelto per un ampio studio SOLO quelle donne per cui la massa tumorale era stata ridotta del 60% dopo la prima sessione di cura. Nonostante questa eclatante omissione, la differenza di sopravvivenza senza tumori fra le pazienti sottoposte a trattamento e quelle non sottoposte era soltanto del 12%. Valutando i dati originari, risulta chiaro che la chemioterapia probabilmente riduce la probabilità di sopravvivenza.

E questo trattamento è quello attualmente considerato la “cura standard” per le donne affette da cancro al seno (Robert Mendelsohn, prof. di Medicina e Presidente Commissione di abilitazione medica, Università dell’Illinois) .


Sempre più spesso nella letteratura medica si parla del problema della chiusura anticipata del trial clinico, con valutazioni intermedie rispetto al punto finale precedentemente pianificato che capovolge totalmente la valutazione di un determinato protocollo chemioterapico (Hughes, AD., Pocock S.J., “Regole per interruzione dei trial clinici e valutazione dei problemi che questi presentano”, Statistics inMed, n. 7, 1231 42, 1988).

Insomma i titoli trionfalistici dei giornali (≪il 50% dei tumori oggi guarisce≫,La Stampa, 12 aprile 1995) nascondono una realtà dove l’ottimismo sembra davvero ingiustificato.

A partire dal 1975 il giornalista Daniel Greenberg  analizzò da vicino le cifre rilasciate dal National Cancer Institute e intervistò oncologi e ricercatori. Egli scoprì un ≪quadro molto più nero di quello che di solito viene dipinto alla gente dalle istituzioni di ricerca sul cancro≫.

Greenberg notò che ≪oggi il paziente, che in teoria dovrebbe beneficiare del germogliare della ricerca sul cancro avviata negli anni cinquanta, ha invece approssimativamente le stesse percentuali di probabilità di sopravvivere cinque anni di un paziente il cui cancro fosse stato scoperto prima che la ricerca sul cancro fosse iniziata.Gli studi pubblicati relativamente alle terapie convenzionali per il cancromostrano dei miglioramenti solo nel trattamento della leucemia infantile. La sopravvivenza a 5 anni di tutti i tipi di leucemie, però, rimane tragicamente bassa [4%].Il periodo medio di sopravvivenza nelle statistiche governative si misura ancora in mesi, non in anni, e questo nonostante i risultati apparentemente ottimi per la leucemia≫( A critical look at Cancer coverage, Columbia Journalism Review, 1975).


 

national cancer istitute


 

La contraffazione delle statistiche e i “non” tumori

Teniamo a mente questo precetto: per paziente guarito si intende colui che non è morto dopo 5 anni.

Nel 1984 H. Bush, del Regional Cancer Center di London in Ontario (USA),spiegò sulla rivista Science il motivo per cui le statistiche di sopravvivenza del cancro sembravano migliori di quanto fossero in realtà: ≪Queste statistiche stanno migliorando non tanto grazie ad un miglior trattamento, ma a causa delle
diagnosi sempre più precoci, le quali fanno semplicemente “partire prima” il periodo dei cinque anni≫


E’ stato documentato che i “Pap test” danno un’elevata percentuale di falsi positivi.
Cioè la diagnosi è tumore, ma il tumore non è presente. In parecchie occasioni (le statistiche canadesi e americane lo confermano) si è provveduto a togliere l’utero,in base ad una diagnosi errata o addirittura in forma preventiva, in numerosi casi di cancro niente affatto reali, ma solo “sospetti”.

Ciò sembrerebbe assurdo, se non fosse per il fatto che l’operazione,oltre a generare profitto all’oncologo, migliora anche la sua percentuale di successo, in quanto la donna operata,di un cancro inesistente, risulterà guarita.

Ogni dimissione ospedaliera risulta una guarigione

“Se una persona viene dimessa dall’ospedale si dice che è in remissione.
Quando ritorna viene curata e viene dimessa un’altra volta. Se ogni dimissione viene considerata come un dato positivo, allora i risultati migliorano. Un individuo può essere registrato in remissione ripetutamente, diciamo 9 volte, e verrà registrato morto una volta sola: allora si avrà un 90% di guarigione e il 10% di mortalità. La fortuna dei medici è che si muore una volta sola”..


 

Da un’intervista a dott. Di Bella, gennaio 1998 (di cui vi verrà fornito un link di una delle sue varie interviste)

Pubblicato il 02 feb 2015
La terza puntata sul tema della lotta al cancro attraverso interviste al Prof. Giuseppe Di Bella

 

Il parametro su cui si basa la storia clinica del malato di cancro è la “risposta al farmaco”.


chemioterapia immagine


 

Le “false guarigioni”

Un Esempio?

Se un paziente con microcitoma polmonare (un tumore particolarmente maligno e le cellule tumorali sono altamente indifferenziate,cioè riproducono esclusivamente se stesse),dopo 6 cicli convenzionali di chemioterapia che dura circa sei mesi(viene chiamata “chemioterapia di prima linea”, può ottenere
anche la scomparsa della massa neoplastica. Il paziente risulta “guarito”. Se a distanza di altri sei mesi compaiono metastasi (in questo caso in genere sono epatiche o cerebrali), cioè se il tumore riesplode, e in modo non controllabile, quella stessa persona figurerà come un nuovo paziente, perché “quello di prima” risulta guarito.

Nel caso in questione, poi, si inizierà una terapia detta di “seconda linea”che non sarà più specifica (cioè con gli stessi chemioterapici) come la precedente poiché, se la prima è fallita (il cancro si è difeso creando cloni di cellule resistenti a quel farmaco,così come succede con gli antibiotici). La possibilità di azzeramento della patologia, vista la diffusione del male, non esiste più. Nella casistica però rimane la scomparsa di quel tumore. Esiste poi una chemioterapia di “terza linea”, detta anche “di salvataggio”, che non è altro che un bombardamento finale realizzato con un cocktail di chemioterapici.


 

Alla fine nella casistica il Paziente operato = paziente clinicamente guarito

Come abbiamo detto precedentemente quindi,un paziente viene dimesso dopo un ciclo di chemio da un ospedale e risulta guarito. A distanza di un anno si presentano delle metastasi: a questo punto, per le più svariate ragioni,non torna a farsi curare nello stesso ospedale, ma in un altro.

Risulterà un nuovo caso. Quello precedente ha avuto esito favorevole,perché è guarito! Ecco perché,come avete visto, “il 50% dei tumori oggi guarisce e il restante 50% si cura”!!!
(Speciale Di Bella, gennaio 1998, Il Resto del Carlino, Il giorno, La nazione, Zanfi Editori)


Annalisa Parisi, che ha lavorato due anni come segretaria di reparto in Oncologia al S.Camillo di Trento (oggi è dipendente dell’Azienda USL) ha provato a denunciare lo scandalo delle statistiche sui malati di tumore truccate presso politici e assessori, ma senza trovare ascolto.

≪Le statistiche le fanno a modo loro. La verità è che per le statistiche, piccole o grandi che siano, prendono solo i gruppi di pazienti che fanno più comodo≫

E a proposito della guarigione del marito [grazie al protocollo Di Bella] aggiunge:

≪Ne ho visti morire tanti con lo stesso tumore di Guido, anche al primo stadio. Anche se erano molto meno gravi di mio marito, per loro la chemioterapia è stata inutile≫


 

 

 

 

 

 

 

 

 

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