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Questione Poliomielite; quando il contagio avviene per colpa del vaccino?

Poliomielite e “caso Ucraina” cosa ci viene omesso?

Eradicazione del poliovirus? Impossibile poiché la comunità scientifica ne è al corrente da oltre 10 anni.

Vaccinazione antipolio; quale tipo di vaccino utilizziamo? E’ sicuro?

Perché si parla di contagiosità  e di soggetti definiti come “portatori asintomatici”?

Aggiornamenti Polio novembre 2015

vero falso

Diffusione della malattia e relativi danni vaccinali.

Innanzitutto occorre far chiarezza sulla malattia; di seguito le informazioni riguardanti la poliomielite.

Ricordiamo che come per il caso della Difterite, per ogni malattia Vacciniinforma fornirà una scheda che comprenderà le seguenti voci:

  • Malattia e relativo vaccino
  • Causa e Trasmissione
  • Sintomi
  • Diagnosi e trattamento
  • Andamento e Dati Ufficiali
  • Link correlati e relative Info
  • Allegati

Alla fine della scheda,troverete articoli correlati e fonti allegate.

Dai seguenti link è possibile verificare l’andamento della malattia

  • http://www.polioeradication.org/Dataandmonitoring/Poliothisweek.aspx
  • http://www.epicentro.iss.it/problemi/polio/estate2013.asp

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La malattia “POLIOMELITE”

Sintomi,Trasmissione, Incubazione e Contagiosità

La poliomielite è una malattia infettiva causata da tre diversi virus (poliovirus 1, 2 e 3) che sono capaci di rimanere attivi nell’ambiente anche per anni dopo la loro espulsione dall’individuo infetto.

I virus penetrano nell’organismo solitamente per via orale e si localizzano prima nel faringe e poi si moltiplicano nell’intestino provocando, dopo una incubazione di circa 5-14 giorni, un decorso clinico con pochi sintomi (febbre, mal di gola, vomito e diarrea) o con nessun sintomo nel 90-95% dei casi e lasciando una immunità che dura tutta la vita.

Nel 4-8% dei casi, però, il virus continua a moltiplicarsi nel tessuto reticolo-endoteliale intestinale e ritorna nel circolo sanguigno (“viremia maggiore”) causando una sindrome febbrile acuta chiamata “malattia minore”; se la malattia non progredisce ulteriormente e il paziente guarisce in pochi gironi, si parla di “poliomielite abortiva”, che di solito è clinicamente non diagnosticabile.

Tuttavia, in un ulteriore sottogruppo di casi pari allo 0,1-1%, nel corso della “viremia maggiore” il virus può invadere il sistema nervoso centrale e causare la cosiddetta “malattia maggiore” che è caratterizzata da due varianti:

  • la poliomielite non paralitica e la poliomielite paralitica.

L’origine dell’infezione è sempre l’uomo: sia una persona con i sintomi della malattia acuta, sia un “portatore sano” che non manifesta alcuna sintomatologia.

La persona elimina il virus con le feci, con cui possono essere poi contaminati gli alimenti, l’acqua potabile e la terra, ed è appunto attraverso questi veicoli che l’agente patogeno arriva alla bocca di un nuovo individuo.

La poliomielite, comunque, è diventata una malattia virale rara in molte Nazioni e in Italia pare non si siano più verificati casi spontanei dal 1983 e i soggetti che superano la malattia in modo spontaneo.

Il vaccino   vaccino

Esistono due tipi di vaccino antipoliomielitico che prendono il nome dagli studiosi che li hanno messi a punto:

il vaccino Sabin a virus vivi attenuati,

il vaccino Salk a virus uccisi o inattivati.

Il vaccino Sabin è costituito da virus vivi modificati in modo da non provocare la malattia, ma capaci di “stimolare la produzione di anticorpi nel ricevente”. Il vaccino viene somministrato per bocca.

Talvolta la prima somministrazione può causare una grave complicazione come la poliomielite paralitica post-vaccinica , inoltre, il virus così modificato può diffondere e provocare la poliomielite addirittura tra le persone che vengono a contatto con il soggetto vaccinato.

Infatti, i virus contenuti nel vaccino rimangono nell’intestino e vengono eliminati con le feci dal bambino vaccinato per circa 4 settimane.

Il vaccino Salk, invece, contiene i virus della poliomielite uccisi e viene somministrato attraverso un’iniezione per via intramuscolare o sottocutanea.

Questo vaccino causa sicuramente meno reazioni avverse gravi del primo vaccino ma, come qualsiasi altra sostanza estranea all’organismo, può determinare, se pure con una bassa frequenza, reazioni allergiche e altre più rare reazioni avverse alterando il delicato bilanciamento della risposta immunitaria Th1/Th2.

Th1 e Th2?

Il sistema immunitario riceve continuamente innumerevoli input ai quali risponde in modo sia specifico che aspecifico e sia con reazioni acute che croniche.
Tra le sue reazioni, spiccano però, per frequenza e importanza, le risposte TH1 e TH2 e quella infiammatoria.

RISPOSTA TH1 E TH2

Esistono due tipi di risposta immunitaria linfocitaria: la risposta TH1 e quella TH2.
La risposta TH1 è orientata in senso citotossico nei confronti di virus e batteri. È sostenuta dall’IFN-γ (che attiva la produzione di radicali liberi, NO soprattutto, da parte dei macrofagi e inibisce la risposta TH2) e dall’IL-12 (che stimola le cellule NK a produrre IFN-γ).*

È una risposta carente nei Paesi industrializzati ove prevale la risposta TH2.
La risposta TH2 è orientata in senso anticorpale ed è tipica delle malattie allergiche.

*la risposta varia in base ai virus contenuti nei vaccini (vivi o attenuati)

Attualmente, nel nostro Paese si usa solo il vaccino  Salk, mentre il Sabin (meno costoso) continua ad essere usato nel Terzo Mondo.

Noi usiamo il vaccino a virus uccisi o inattivati di Salk per cercare di ridurre i danni paralitici da vaccino Sabin che compaiono di solito 29 volte più frequentemente con la prima dose e che sono rappresentati dalla temuta poliomielite paralitica post-vaccinica.

La scelta è stata motivata anche con il fatto che nei Paesi industrializzati la poliomielite non è più causata dal virus selvaggio (ma solo dal virus vaccinale) e quindi non è più necessario aggredirla sin dalle prime somministrazioni con il più potente ma anche più pericoloso vaccino vivo Sabin.

L’idea di non iniziare con il Sabin orale, bensì con il Salk parenterale, ha permesso di ridurre di circa il 50% i casi di poliomielite e di circa 1/3 i casi di poliomielite paralitica post-vaccinale.

Questa malattia è ormai scomparsa in Italia come nel resto d’Europa: il 21 giugno 2002 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti ufficialmente dichiarato l’Europa libera dalla poliomielite.

Attualmente, il vaccino di Salk viene somministrato in 4 dosi parenterali ai tempi 0, dopo 6-8 settimane, dopo altri 6-12 mesi (non prima di 4 mesi dalla seconda dose) e dopo altri 4-5 anni (comunque non prima di 1 anno dalla terza dose).

Cenni storici

Nel 1950, scienziati e medici come  Jonas Salk e Albert Sabin avevano isolato ceppi di poliovirus per fare i vaccini. [1]

I ceppi del Dr. Salk verrebbero inattivati ​​con formaldeide e iniettato nei bambini.

I ceppi del Dr. Sabin sarebbero stati attenuati o indeboliti trasferendo [2] i virus vivi attraverso cellule ospiti differenti e poi alimentato ai bambini per via orale.

Poiché il suo obiettivo era quello di creare un vaccino vivo attenuato, il dottor Sabin, ha dovuto isolare i ceppi di poliovirus per poi trasformarli,attraverso una miriade di cellule ospiti per raggiungere  una risposta immunitaria forte, ma al tempo stesso debole, in modo da non causare la poliomielite nel ricevente.

Vaccino antipolio orale di Sabin (OPV) è un vaccino trivalente ed è, quindi, composto da tre tipi – tipo I, II, e III ( per continuare a leggere clicca la seguente fonte).

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Ricordate l’accaduto?

Studio rivela tracce del virus della polio in un paziente dopo 28 anni

Uno studio rivela tracce del virus in un uomo inglese vaccinato contro la polio da bambino.

Se casi di questo tipo sono rari,è bene dirlo e non omettere tale verità. I focolai perciò da dove nascono? Chi sono realmente i vettori? Perchè molti soggetti vengono denominati “portatori asintomatici”?

Per il suddetto studio, il co-autore Javier Martin e colleghi hanno valutato più di 100 campioni di feci dell’uomo in questione, il quale aveva ricevuto un ciclo completo di vaccinazione antipolio, tra cui tre dosi di OPV all’età di 5, 7 e 12 mesi ed un vaccino di richiamo all’età di 7 anni.

Poco dopo, all’uomo è stata diagnosticata una immunodeficienza in grado di compromettere la capacità del sistema immunitario di distruggere i virus nel tratto digestivo.

Il team ha identificato il ceppo 2 (che è un ceppo altamente virulento e che causa la paralisi)  in tutti campioni di feci dell’uomo.

Ulteriori analisi hanno rivelato che il virus escreto nei campioni era diverso al ceppo del vaccino indebolito, indicando quindi che il virus era mutato diventando perciò, più pericoloso. 

Con il vaccino OPV, l’intestino dovrebbe espellere il virus della polio  entro 6-8 settimane; nonostante ciò possono verificarsi dei disturbi del sistema immunitario come è accaduto nel caso in questione.

I ricercatori dichiarano che sarebbe bene cambiare significativamente le strategie di immunizzazione per prevenire la diffusione del virus della poliomielite mutato e per poter raggiungere l’obiettivo di eliminazione totale della polio.

Nel mese di giugno, il Medical News Today ha reso noto  uno studio pubblicato su PLoS Biology il quale affermava la probabile diffusione del virus della polio per lunghi periodi di tempo attraverso una “trasmissione silente”.

Silent transmission of polio

  • http://www.medicalnewstoday.com/articles/295676.php

Molte persone non sanno che moltissimi soggetti dopo aver contratto la polio,sono guariti naturalmente senza aver avuto alcuna paralisi.

Infatti, secondo il pediatra certificata rinomato bordo,  il Dr. Lawrence B. Palevsky, la paralisi temporanea o totale è rara ed è vista solo nel 2% dei casi, perché la maggior parte delle infezioni di polio causano poco più di un semplice caso di gastroenterite.

In risposta ad un articolo pubblicato su  The Telegraph , il dottor Palevsky  ha scritto:

L’uso del vaccino antipolio orale è stato vietato negli Stati Uniti nel 2000. La ragione di questo divieto è stata proprio la VAPP (polio paralitica) susseguita a tale vaccinazione. In altre parole, essi stavano sviluppando sintomi paralitici che il vaccino avrebbe dovuto impedire loro di sviluppare.

Quando si sente parlare di “focolai” di polio in paesi stranieri, la prima domanda che si dovrebbe fare è:

‘Stanno usando il vaccino antipolio orale?’ e la risposta è di solito un ‘sì’.

Se i bambini negli Stati Uniti stavano diventando VAPP come un significativo effetto collaterale del vaccino orale, perché non dovrebbe accadere questo in altri paesi in cui i bambini stanno ricevendo il vaccino antipolio orale?

Non sorprende che l’ Organizzazione Mondiale della Sanità  (OMS) abbia conosciuto questa realtà per anni,ma nonostante tutto invece di vietare questo vaccino come ci si aspetterebbe, continuano ad utilizzarlo e purtroppo, il risultato delle loro decisioni è stato catastrofico.

Un gran bel paradosso come sempre,ma andiamo avanti con il “Ritorno” della poliomielite e sulla sua eradicazione tanto voluta dalla comunità scientifica.

La scienza impone che il virus della polio non può mai essere eradicato.

Nel 2012, Neetu Vashisht e Giacobbe Puliye hanno pubblicato un documento nel Journal of Medical Ethics  intitolato  programma Polio: raccontiamo la vittoria e andiamo avanti. Mentre si legge l’articolo evince che la polio non potrà essere eradicata,affermando quanto segue:

Si sperava nell’eradicazione della polio attraverso l’immunizzazione,ma ciò non è accaduto. Si sostiene che quanto accaduto nei paesi poveri attraverso una profilassi di vaccinazione di massa in tutti questi anni,sia stato immorale. Inoltre, mentre l’India è stata polio-free per un anno, si è registrato un enorme aumento di paralisi flaccida acuta ovvero NPAFP. Nel 2011, si sono registrati ben 47.500 nuovi casi di NPAFP. Clinicamente indistinguibile dalla paralisi causata dalla poliomielite ma due volte più letale, l’incidenza di  NPAFP era direttamente proporzionale alle dosi di antipolio orale ricevuto.

Il principio di primum non nocere è stato violato.

In altre parole, il vaccino orale è ritenuto direttamente responsabile della NPAFP. Inoltre, secondo loro, l’eradicazione della polio è impossibile:

Si tratta di un paradosso, nonostante gli sforzi del direttore generale dell’OMS, Margret Chan, e Bill Gates; è noto alla comunità scientifica, da oltre 10 anni che  l’eradicazione della polio è impossibile.

Nel 2002 degli scienziati avevano sintetizzato una sostanza chimica chiamata poliovirus in una provetta con la formula empirica C332, 652H492, 388N98, 245O131, 196P7, 501S2, 340. E ‘stato dimostrato che posizionando gli atomi in sequenza, una particella può emergere con tutte le proprietà richieste per la sua proliferazione e per la sopravvivenza in natura. Wimmer scrive che la sintesi in provetta di poliovirus ha spazzato via ogni possibilità di sradicare il suddetto poliovirus in futuro. Lo stesso non si può estinguere perché la sequenza del suo genoma è noto e la moderna biotecnologia permette di essere utilizzato in qualsiasi momento in vitro.

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Molti professionisti ritengono che Neetu Vashisht e Giacobbe Puliye siano corretti e che sia giusto colpevolizzare l’utilizzo del vaccino antipolio orale per i casi di NPAFP.

Bill Gates ha  investito  fondi per la vaccinazione “contro” la polio in India.
I suoi vaccini sono stati dati ai bambini indiani con conseguenze mortali.

  • http://yournewswire.com/bill-gates-polio-vaccine-program-causes-47500-deaths/http://yournewswire.com/bill-gates-polio-vaccine-program-causes-47500-deaths/
India? Ecco qui le fonti per eventuali approfondimenti
INDIA: Polio indotta da vaccino SABIN 61.000 casi
  • http://www.omsj.org/corruption/cripples-61000

Il signor Law ha fornito un  grafico utilizzando le attuali statistiche dell’OMS.

Polio

Ora ci chiediamo se sia corretto, tuttavia, una cosa è certa: qualcuno, da qualche parte, sta mentendo. La domanda è: cosa stanno omettendo e perché?

Si chiede chiarezza.

Conclusione: I governi devono smettere di mentire sulla polio

Se il virus della polio può essere contratto attraverso le feci contaminate e alla scarsa igiene, ci si aspetta una presa di posizione in merito da parte dei governi. Ci si aspetta che vengano forniti quei paesi di queste priorità del quale necessitano. Le organizzazioni “umanitarie” dovrebbero lavorare per questo poiché è inconcepibile fornire i vaccini a dei bambini che non hanno i servizi primari.

Ricordiamo che è stato dimostrato più e più volte che le vaccinazioni da sole non possono eradicare la polio. Non è forse giunto il momento che i governi diano le giuste informazioni in merito invece di continuare con la pratica di vaccinazione di massa senza alcun senso?

Correlati:

  • Nicholas Gonzalez, MD – Scientificamente il Vaccino antipolio non è stato necessario
  • I milioni di malati e danneggiati dal vaccino contro la  polio 
  • Polio,i casi in India, Madagascar e Sudan
  • Dykes segnala che i nuovi focolai si verificano ancora in India, così come il Madagascar e Sud SudanLearn more: http://www.naturalnews.com/051247_polio_vaccines_paralysis_India.html#ixzz3mXQwafoR
Video

Suzanne Humphries e la questione Poliomielite

Ricordiamo le affermazioni della Dottoressa Tetyana Obukhanych nella sua lettera per il Legislatore Richard Pan.

“Caro Legislatore:

Il mio nome è Tetyana Obukhanych. Ho conseguito ildottorato di ricerca in Immunologia presso la Rockefeller University di New York, con formazione post dottoratopresso la Harvard Medical School, Boston e la Stanford University in California.

Scrivo questa lettera nella speranza che correggerà alcuni preconcetti diffusi relativi vaccini al fine di aiutare a formulare una comprensione corretta ed equilibrata,supportata da nuove scoperte scientifiche.

Vaccino inattivo contro la poliomielite (IPV) 

  • IPV (vaccino antipolio inattivato) non può impedire la trasmissione del poliovirus (vedi appendice, Articolo # 1). Il Poliovirus selvaggio è stato inesistente negli Stati Uniti per almeno due decenni. Anche se poliovirus selvaggi dovessero essere contratti durante un viaggio, la vaccinazione contro la poliomielite con IPV, non può pregiudicare la sicurezza degli spazi pubblici. Si prega di notare che l’eradicazione del poliovirus selvaggio è stato attribuito all’uso del vaccino OPV. Pur essendo in grado di prevenire la trasmissione del poliovirus selvaggio, l’uso di OPV è stata abbandonata da tempo negli Stati Uniti e sostituito con la vaccinazione IPV per motivi di sicurezza.
  • https://vacciniinforma.it/?p=2432

news

Caso Ucraina

Quando i dati della copertura sono errati?

Ucraina, copertura anno 2014  relativo al vaccino Poliomelite.

Dati aggiornati luglio 2015

Sulle dichiarazioni ufficiali OMS seguite ai due casi vaccino derivato, si indica la copertura vaccinale poliomielite intorno al 50%, invece guardando i dati effettivi, la copertura va ben oltre questo dato (fonte di seguito).

  • http://www.who.int/immunization/monitoring_surveillance/data/ukr.pdf
Per essere aggiornati sulla situazione e sulle campagne vaccinali a livello mondiale.
  • http://www.polioeradication.org/

Chiarimenti e conclusioni sulla vicenda

L’ecdc afferma quanto segue:

Non si tratta di un virus selvaggio ( questo farebbe già riflettere).
Due casi di poliomielite paralitica, causati dal poliovirus vaccino derivato circolante di tipo 1 (cVDPV1) sono stati confermati in Ucraina il 28 agosto 2015.

La somiglianza genetica tra gli isolati indica la trasmissione attiva di cVDPV1. Entrambi i casi sono da Zakarpatskaya oblast, una regione nel sud-ovest Ucraina, al confine con la Romania, l’Ungheria, la Slovacchia e la Polonia.

Il più alto rischio di importazione e la trasmissione in avanti è probabile che esistano nelle zone di confine con l’Ucraina, in particolare nelle zone in cui le popolazioni vaccinate sotto-si concentrano su entrambi i lati del confine e dove c’è un elevato volume di posti di frontiera in entrambe le direzioni.


Gli Stati membri sono anche incoraggiati a rivedere le opzioni proposte dall’ECDC nel 2013 di valutazione del rischio polio da virus selvaggio 1 trasmissione in Israele – qual è il rischio per l’UE / SEE?. Le Autorità sanitarie pubbliche, i viaggiatori di cliniche di medicina e altri operatori sanitari dovrebbero consigliare ai residenti dell’UE che intendono visitare l’Ucraina la necessità di essere vaccinati con le vaccinazioni antipolio.”

  • ECDC Dichiarazioni

ALLEGATI

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VACCINAZIONE E CONTAGIO,QUALE STRETTA CORRELAZIONE?

Al momento non ci sono enormi sforzi da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e partner per completare l’eradicazione globale della polio. Con il calo significativo dei casi poliomielite a causa di poliovirus selvaggio in questi ultimi anni, casi rari connessi con l’uso di vivo attenuato vaccino antipolio orale assumono maggiore importanza. Ceppi di poliovirus nel vaccino orale sono noti per tornare rapidamente a neurovirulento fenotipo seguente replica negli esseri umani dopo la vaccinazione.
Questi ceppi possono trasmettere da persona a persona che porta alla comparsa di focolai della poliomielite e possono replicare per lunghi periodi di tempo in individui immunodeficienti che portano alla paralisi o infezione cronica, con attualmente alcun trattamento efficace per fermare l’escrezione di questi pazienti. Qui, descriviamo un individuo che è stato espellendo tipo 2 poliovirus vaccino-derivato per ventotto anni, come stimato dalla orologio molecolare stabilito con VP1 del capside sequenze nucleotidiche del gene di isolati seriali.
Questo rappresenta di gran lunga il più lungo periodo di escrezione descritto da un paziente che è l’unica persona fisica identificata conosciuto per essere excreting altamente evoluto poliovirus vaccino-derivato al momento. Utilizzando una serie di in vivo e in vitro test si dimostra che i virus sono molto virulenti, antigenicamente alla deriva ed escreta ad alto titolo che suggerisce che tali excreters croniche rappresentano un rischio evidente per il programma di eradicazione. I nostri risultati a virus test di neutralizzazione con siero umano e gli esperimenti di immunizzazione contestazione utilizzando topi transgenici che esprimono il recettore poliovirus umano indicano che, pur mantenendo alta la copertura vaccinale è probabile che conferisce una protezione contro la malattia paralitica causata da questi virus, cambiamenti significativi nelle strategie di immunizzazione potrebbe essere richiesto di fermare efficacemente il loro insorgenza e potenzialità di trasmissione diffusa.
Alla fine, i nuovi stabili vaccini antipolio vivo attenuato senza rischio di regresso potrebbe essere richiesto di rispondere a qualsiasi isolamento poliovirus nell’era post-eradicazione.
  • http://journals.plos.org/plospathogens/article?id=10.1371%2Fjournal.ppat.1005114

Polio e Immunizzazione; contagiosità e focolai susseguiti alla vaccinazione.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22591873?hc_location=ufi

Poliomielite paralitica associata alla vaccinazione  Sabin ( vaccini monovalenti e bivalenti ) per via orale in Ungheria.
Articolo dell’ Am J Epidemiol. 2011



I documenti storici dei pazienti con la poliomielite paralitica associata al vaccino (VAPP) in Ungheria durante 1961-1981 sono stati rivisti per valutare il rischio di VAPP dopo la somministrazione del vaccino antipolio orale (OPV). Un caso confermato VAPP è stato definito come una diagnosi di poliomielite paralitica e paralisi residua a 60 giorni in un paziente con un collegamento epidemiologico al vaccino.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21685412

Da J Med Virol. 2015 Jun 9

Casi poliomielite paralitica associati al vaccino OPV in Uganda.

Uno studio retrospettivo per identificare i casi vApp in ‘Uganda è stato condotto tra il gennaio 2003 e il dicembre 2011. Undici dei 106 casi di AFP erano vApp. Il tasso di VAPP variava da 0 a 3,39 casi per 1.000.000 coorti di nascita e il picco è stato nel 2009, quando c’era maggior attività di immunizzazione OPV a seguito di un ‘importazione di poliovirus selvaggio nel paese. Tutte i successivi casi sospetti di polio da allora sono stati casi di polio associata al vaccino.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26058454

Quanti sono stati salvati dalla poliomielite e quanti uccisi da un cancro causato dallo stesso vaccino?

Dopo che il virus delle scimmie SV40 è stato originariamente rilevato nei vaccini antipolio Salk e Sabin, che erano stati somministrati a MILIONI DI BAMBINI IN TUTTO IL MONDO, la comunità scientifica ha trattenuto il respiro e si chiese se questi bambini sarebbero stati colpiti da cancro. In effetti, l’incidenza di cancro pediatrico è continuata a salire negli anni 1960, ’70, ’80 e ’90.  

Correlati

Altri casi di polio derivati da vaccino sono stati confermati

  • http://www.polioeradication.org/Dataandmonitoring/Poliothisweek.aspx
Casi di polio derivati da vaccino nella Repubblica democratica popolare del Laos.

Novembre 2015

Ucraina
Nessun nuovo caso vaccino-derivato di tipo poliovirus 1 (cVDPV1) in circolazione è stato segnalato nel corso della settimana passata. Il caso più recente ha avuto inizio della paralisi, il 7 luglio nell’ oblast Zakarpatskaya, nel sud-ovest Ucraina, al confine con la Romania, l’Ungheria, la Slovacchia e la Polonia.  Il numero di casi segnalati nel 2015 cVDPV1 rimane a 2.

Laos
Casi di cVDPV1 in Laos, quattro. In un paese dove da anni non si registravano più casi di poliomelite da virus WPV1, ci ha pensato il vaccino.

I casi da vaccino derivato nel 2015 salgono con i casi del Laos a 20 , mentre quelli da virus tipo1 57. Avanti di questo passo i casi da cVDPV1 supereranno quelli derivati dal virus.

Nel 2015, la trasmissione del poliovirus selvaggio è ai livelli più bassi di sempre, con un minor numero di casi segnalati da un minor numero di aree di minor numero di paesi rispetto al passato. Nel 2015, 57 casi di poliovirus selvaggi sono stati segnalati dai due paesi (Pakistan e Afghanistan), rispetto ai 305 casi provenienti da nove paesi durante lo stesso periodo nel 2014.

  • http://www.who.int/csr/don/26-november-2015-polio/en/

Il National Institutes of Health (NIH), ha condotto uno studio sui tassi di autismo nei bambini non vaccinati, parzialmente vaccinati, e completamente vaccinati.

  • https://vacciniinforma.it/?p=1056

I soggetti non vaccinati vengono erroneamente incolpati dei nuovi focolai di pertosse e di morbillo che sono causati dall’inefficacia dei vaccini.

Studi e sondaggi a confronto; le malattie colpiscono maggiormente i soggetti vaccinati.

 

MALATTIA DI MAREK: VACCINAZIONI IMPERFETTE POSSONO MIGLIORARE LA TRASMISSIONE DI PATOGENI ALTAMENTE VIRULENTI.

  • http://journals.plos.org/plosbiology/article…
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15757475
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18773529
Una intera sezione
  • https://vacciniinforma.it/?p=3013
  • https://vacciniinforma.it/?p=3279
  • http://vaccineimpact.com/2015/the-polio-vaccine-continues-to-spread-polio-and-harm-people-in-poor-countries/#sthash.wOlti22Y.EA0RipRW.dpuf
  • http://www.informasalus.it/it/articoli/immunologia-th1-th2-infiammazione.php
  • http://www.who.int/immunization/monitoring_surveillance/data/ukr.pdf 2-
  • http://www.polioeradication.org/Dataandmonitoring/Poliothisweek.aspx 3-
  • http://www.polioeradication.org/Polioandprevention/Thevaccines/Oralpoliovaccine( OPV).aspx 4-
  • http://www.polioeradication.org/Polioandprevention/Thevaccines/Inactivatedpoliov accine(IPV).aspx#.dpuf 5-
  • http://www.popsci.com/new-polio-case-confirmed-in-mali 6-
  • http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_745_allegato.pdf 7- http://www.epicentro.iss.it/problemi/polio/polio.asp 8-
  • http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_745_allegato.pdf
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Stagione influenzale 2014/2015; protocollo operativo sorveglianza epidemiologica e virologica

Data del documento: 2014

Periodicità: annuale

A cura di: Ministero della salute – Istituto superiore di sanità


  • Protocollo operativo Influnet 2014-2015 (PDF 0.65 Mb)

Andamento settimanale dei campioni positivi della presente stagione rispetto alla stagione 2013/2014 da InfluNet: Sorveglianza Virologica

 


Si segnala un netto aumento dei campioni positivi durante la settimana 2/2015.

Sono stati raccolti 377 campioni clinici dai diversi laboratori afferenti alla rete Influnet e di
questi, 140 sono risultati positivi al virus influenzale di tipo A.

In particolare, 100 sono di sottotipo H1N1pdm09, 18 di sottotipo H3N2 e 22 non ancora sottotipizzati.
Nella tabella 1 sono elencati tutti i laboratori accreditati che hanno comunicato, in questa settimana, i dati relativi alle indagini di laboratorio.
Nella tabella 2 vengono riassunti i dati virologici ottenuti finora (sett. 41/2014-
2/2015).


Per visionare le tabelle cliccare il seguente link


 

  • Istituto Superiore di Sanità/ tabelle/ informazioni influenza/ grafici e statistiche


Analisi evolutiva dei ceppi influenzali circolanti in Italia (stagione 2014/2015)

Analisi evolutiva dei ceppi influenzali circolanti in Italia (stagione 2014/2015)

In Figura 2 vengono riportate le relazioni filogenetiche, relativamente alla porzione HA1 del gene HA, dei primi virus influenzali A(H3N2) isolati in Italia nella presente stagione.

La maggior parte dei ceppi finora analizzati risulta appartenere al sottogruppo genetico 3C.2a, variante driftata caratterizzata dalle sostituzioni aminoacidiche L3I, N144S, F159Y, K160T, N225D, Q311H. Un minor numero di isolati si raggruppa invece nel sottogruppo 3C.3.


Come recentemente riportato a livello internazionale, anche in Italia si rileva pertanto una maggiore circolazione di virus appartenenti al sottogruppo 3C.2a, le cui caratteristiche molecolari possono essere associate ad un aumento della difficoltà di identificazione legato alla ridotta capacità di agglutinare le emazie di qualsiasi specie animale.
Tali difficoltà sono state anche recentemente ribadite dal centro WHO-CC di riferimento di Londra, nell’ambito di una teleconferenza tra diversi NIC europei, nella quale è stata sottolineata l’importanza di non sottovalutare, nell’attuale stagione di sorveglianza virologica, l’esistenza di ceppi H3 dotati di effetto citopatico ma scarsa/nulla capacità emagglutinante.

Tutto ciò comporterà, di conseguenza, anche un’aumentata difficoltà nelle caratterizzazioni antigeniche dei ceppi H3 circolanti, effettuate con il saggio di inibizione dell’emagglutinazione, e la necessità di mettere a punto metodiche alternative.


In questa pagina vengono riportati i risultati nazionali della sorveglianza virologica della stagione 2014 – 2015.


(cliccare il link seguente)

  • Istituto Superiore di Sanità

LINK CORRELATI DI SEGUITO


 

 

  • aggiornamenti.asp

  • http://www.epicentro.iss.it/problemi/influenza/aggiornamenti.asp

 

Fonte  www.salute.gov.it


 

 

 

 

 

 

 

 

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Approvato in Europa il vaccino HPV sia nei maschi che nelle femmine

IL VACCINO QUADRIVALENTE ANTI-HPV

È APPROVATO IN EUROPA PER LA

PREVENZIONE DEL CANCRO ANALE

 

La Commissione Europea ha rilasciato una nuova indicazione per Gardasil®, per la prevenzione del cancro anale e delle lesioni anali precancerose correlate a particolari ceppi oncogeni di HPV sia nei maschi che nelle femmine



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Lione, Francia – 18 giugno 2014 – Sanofi Pasteur MSD ha annunciato oggi che la Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per l’utilizzo del vaccino quadrivalente anti-HPV Gardasil® per la prevenzione delle lesioni anali precancerose e del cancro anale causalmente connessi a particolari ceppi oncogeni di Papillomavirus Umano (HPV) sia nei maschi che nelle femmine.



Gardasil® è attualmente autorizzato dai 9 anni di età per la prevenzione del cancro della cervice uterina e delle lesioni genitali precancerose (del collo dell’utero, della vulva e della vagina) causalmente correlate a specifici ceppi oncogeni di Papillomavirus umano (HPV) nelle femmine. È stato, inoltre, approvato per la prevenzione dei condilomi genitali correlati a specifici ceppi di HPV nei maschi e nelle femmine.

L’HPV è un virus che provoca una serie di malattie e tumori, tra cui il cancro del collo dell’utero nelle donne e il cancro anale in entrambi i sessi. Questa nuova indicazione riconosce l’efficacia di Gardasil® contro le lesioni anali precancerose correlate ai ceppi di HPV ad alto rischio 16 e 18 che causano la stragrande maggioranza dei tumori dell’ano .

“Grazie alla nuova indicazione per il cancro anale, patologia oncologica di rilevante gravità, Gardasil offre oggi uno strumento di prevenzione unico”, ha affermato il Dott. Jean-Paul Kress, Presidente di Sanofi Pasteur MSD.


La possibilità di prevenire anche il cancro anale rafforza la necessità di una diffusa vaccinazione di maschi e femmine contro l’HPV, soprattutto perché attualmente non esistono altre misure di routine o programmi di screening disponibili per la prevenzione dei tumori dell’ano”, ha concluso il Dott. Kress:

“Siamo lieti di annunciare un riconoscimento così importante, un traguardo che siamo riusciti a raggiungere solo grazie al valore unico – di cui la nuova indicazione si pone a conferma – del nostro prodotto Gardasil nella prevenzione dei tumori e dei condilomi causati da HPV”, ha aggiunto la Dott.ssa Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Pasteur MSD Italia.

“Auspichiamo, dunque, che la Sanità Pubblica estenda anche ai maschi adolescenti la vaccinazione, compiendo una grande scelta di politica sanitaria, etica e socialmente equa per proteggere le generazioni future dal cancro e dalle altre malattie causate dal virus HPV”.

Gardasil® è un vaccino quadrivalente anti-HPV che contribuisce a proteggere la popolazione dal cancro della cervice uterina, dalle lesioni genitali precancerose e dai condilomi, la cui efficacia protettiva è dimostrata anche da studi condotti sulla popolazione nella vita reale.


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Lanciato nel 2006, è il vaccino anti-HPV più utilizzato in tutto il mondo con circa 152 milioni di dosi distribuite fino ad oggi .. Il numero di dosi somministrate non è noto.



Il cancro anale

Si stima che i nuovi casi di cancro anale in Europa ogni anno siano circa 6.800, dei quali il 75-80% attribuibile ai ceppi di HPV 16 e 18 .

. Studi epidemiologici dimostrano che i tumori dell’ano, con oltre il 60% dei casi, sono più frequenti nelle donne che negli uomini. Tra la popolazione maschile, l’incidenza del cancro anale è superiore negli omosessuali; tuttavia, uno studio epidemiologico ha rilevato una stima del 53% di tumori dell’ano in soggetti maschi eterosessuali.

Negli ultimi decenni, l’incidenza del cancro anale è progressivamente aumentata sia negli uomini che nelle donne, in generale nei Paesi industrializzati ed in particolare in Europa .


I programmi di vaccinazione anti-HPV

Attualmente, tutti i Paesi europei attuano programmi di vaccinazione anti-HPV contro il tumore del collo dell’utero rivolti alle ragazze, molti dei quali in ambiente scolastico.

Dal settembre 2014, l’Austria sarà il primo Paese dove il programma di vaccinazione anti-HPV vedrà la somministrazione di Gardasil® universalmente a bambini e bambine.

Il vaccino quadrivalente anti-HPV Gardasil®

Gardasil®, prodotto da Merck, è un vaccino quadrivalente per la protezione dal cancro della cervice e dell’ano e di altre patologie genitali causate dai tipi 6, 11, 16 e 18 di papillomavirus umano: lesioni precancerose della cervice uterina (CIN 2/3), lesioni precancerose dell’ano (AIN 2/3), lesioni precancerose della vulva (VIN 2/3), della vagina (VAIN 2/3) e dei condilomi genitali (condilomi acuminati)

fonte dell’articolo riportata di seguito

http://www.spmsd.it/news/il-vaccino-quadrivalente-anti-hpv-e-approvato-in-europa-per-la-prevenzione-del-cancro-anale/




NOTA RIFLESSIVA***  

 

La correttezza di questo Blog,riporta in maniera fedele,l’articolo della Sanofi Pasteur MSD . Sebbene i dati riportati,siano in contraddizione con i dati degli studi e delle affermazioni di molti professionisti riguardo l’argomento , pubblicati nei giorni scorsi in vari articoli (con fonti al seguito ) ci permettiamo di riflettere in maniera più approfondita…

.http://sanevax.org/france-are-hpv-vaccines-necessary/

 

.http://sanevax.org/france-debates-vaccinesafety/


. OSSERVIAMO IL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO

 potete visionarlo e scaricarlo  qui di seguito….


Dunque, soffermiamoci un attimo e analizziamo le parole degli esperti.

La logica non mente, e in questo caso specifico non possiamo ammettere INCERTEZZE…

“Gardasil è un vaccino quadrivalente anti-HPV che CONTRIBUISCE a proteggere…….”

Esiste una certezza che questo vaccino ,COME  affermato dalla Sanofi PREVENGA   “offrendo uno strumento di prevenzione unico”? 

 automaticamente si afferma che NON esiste alcuna relazione causa-effetto dimostrata (il che è confermato dalla letteratura);

se una correlazione diretta è stabilita scientificamente, allora non può “CONTRIBUIRE A PREVENIRE”, MA  SI DEVE EVITARE e/o  PREVENIRE CON CERTEZZA.







SI PARLA DI DATI DI FATTO E QUINDI DI CERTEZZE ? Vorremmo tanto capirlo.


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ANDAMENTO DELLE MALATTIE DATI UFFICIALI

Coperture vaccinali e Andamento delle malattie

Dal Ministero i dati sull’ Mpr:

Tra il 2013 e il 2014 calano le coperture vaccinali (CV) per la seconda dose di vaccino Mpr (morbillo-parotite-rosolia) e in entrambi gli anni le cifre rimangono, in tutte le Regioni italiane, al di sotto della soglia del 95%, valore minimo previsto dall’obiettivo del Piano per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita (PNEMoRc) 2010-2015. È quanto emerge dai dati pubblicati il 25 gennaio 2016 dal ministero della Salute che, per la prima volta, rende note anche le coperture per vaccino Mpr somministrato a 5-6 anni di età (2a dose) e relative al periodo di rilevazione 2013-2014. Infatti, la media nazionale per morbillo, parotite e rosolia passa rispettivamente dal 84,05%, 83,59% e 83,65% nel 2013 al 82,72%, 82,41% e 82,46% nel 2014.

  • http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/dati_Ita.asp

Morbillo & Rosolia: il rapporto di gennaio 2016

Nel mese di dicembre 2015, sono stati segnalati 43 casi di morbillo portando a 251 i casi segnalati dall’inizio dell’anno. L’età mediana dei casi segnalati nel 2015 è 23 anni (range: 0-83 anni). Per quanto riguarda la rosolia, nel mese di dicembre 2015, è stato segnato un caso che porta i casi segnalati dall’inizio dell’anno a 39.
L’età mediana dei casi è stata pari a 23 anni (range: 0 – 83 anni). Più della
metà dei casi (n=135; 53,8%) si è verificata nella fascia di età 15-39 anni.
Il 31,1% dei casi (n=53) è stato osservato in bambini <5 anni di età. In quest’ultima fascia di età è stata osservata
l’incidenza più elevata (1,95 casi per100.000 bambini).
Sette casi sono stati segnalati in bambinicon età <1 anno.
Il 51,4% dei casi è di sesso maschile.
Lo stato vaccinale è noto per 225 dei 251 casi (89,6%), di cui l’84,4% era non vaccinato, il 10,7% aveva effettuatouna sola dose di vaccino, il 2,7% aveva effettuato due dosi, mentre lo 2,2% non ricorda il numerodi dosi ricevute.

La Germania ha segnalato 2.580 casi, che corrisponde al 63% dei casi totali nel periodo.
La Francia è al secondo posto per numero di casi segnalati (n=368), seguita dall’Austria (n=315) e dalla Croazia (n=232).
I tassi d’incidenza più elevati sono stati riportati dalla Croazia ( 54,6/milione di abitanti), dall’Austria (37,0/milione) e dalla Germania (31,9/milione). Quindici Stati Membri hanno riportato tassi di notifica inferiori al target di eliminazione (<1 caso per milione di abitanti) e 8 di questi ultimi hanno riportato zero casi.
Il 24% dei casi per cui è nota l’età, è stato riportato nei bambini <5 anni di età, mentre il 21% aveva ≥ 30 anni. Il 75% circa dei casi era non vaccinato, il 9% aveva ricevuto una sola dose, il 3% aveva ricevuto due
o più dosi e l’1% un numero non specificato di dosi. Non è noto lo stato vaccinale di 11% dei casi.
E’ stato segnalato un decesso per morbillo e sei casi sono stati complicati da encefalite acuta.

http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/bollettino.asp

http://www.epicentro.iss.it/

vaccini

Da questo link è possibile verificare l’andamento delle Malattie livello internazionale

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POLIO

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MORBILLO

Morbillo

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WHO

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DIFTERITE

Difterite

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EPATITE B

Epatite B

PERTOSSE

Pertosse

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MENINGITE

Meningite

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TETANO

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