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Usa, scoperte sei fiale di vaiolo dimenticate

Usa, scoperte sei fiale di vaiolo dimenticate in una scatola di cartone


Le ha trovate uno scienziato che stava facendo ordine in una stanza di stoccaggio e risalirebbero agli anni Cinquanta. In corso test per capire se il virus è vitale



Stava facendo un po’ di pulizia in una vecchia stanza di stoccaggio in un centro di ricerca vicino a Washington e si è trovato davanti sei fiale di vaiolo virus che ha seminato milioni di morti nel mondo prima di essere dichiarato eradicato dall’Oms agli albori degli anni ‘80 – dentro una scatola di cartone, vecchie di decenni e probabilmente dimenticate.


La scoperta è di uno scienziato del governo che, la scorsa settimana, si è imbattuto nella scatola abbandonata. La notizia è subito rimbalzata sui media internazionali: il virus, ritenuto morto, si trovava in sei fiale liofilizzate e sigillate, secondo quanto riferiscono i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) in una nota ufficiale che spiega l’accaduto. I campioni «sembrano risalire agli anni ‘50», si legge.


 La scoperta, notificata il primo luglio, è avvenuta in un’area inutilizzata all’interno di un laboratorio della Food and Drug Administration che si trova nel campus Nih (National Institutes of Health) di Bethesda.


Le fiale sono state immediatamente messe in sicurezza in un laboratorio registrato dei Cdc per il contenimento di agenti infettivi selezionati, a Bethesda, e il 7 luglio sono state trasferite in una struttura sicura di Atlanta, in Georgia.


«Non ci sono evidenze del fatto che le fiale etichettate come contenenti “variola”, il virus del vaiolo, siano state aperte e gli addetti alla biosicurezza in loco non hanno identificato rischi di esposizione per il personale del laboratorio o per il pubblico», rassicurano gli esperti dei Cdc.


Ora saranno condotti dei test per verificare se il materiale contenuto nei flaconcini è ancora vitale. Esami che potrebbero richiedere circa 2 settimane e al termine dei quali si procederà con la distruzione dei campioni, annunciano i Cdc.


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LA CDC STATUNITENSE CONFERMA IL RITROVAMENTO DI FIALE DI VAIOLO IN UN LABORATORIO DELLA FDA NON AUTORIZZATO


10/07/2014


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Dopo il completamento del test i campioni verranno distrutti


Partita l’inchiesta da parte della DSAT, in collaborazione con il Federal Bureau of Investigation. Si sta attivamente indagando su questa incredibile storia per poter stabilire come queste fiale contenenti virus di vaiolo siano stati originariamente preparati e successivamente conservati in questo laboratorio della FDA di Bethesda (Maryland)


Bethesda Maryland (USA) – E accaduto da poco. Il 1 ° luglio 2014, il National Institutes of Health (NIH) ha notificato all’agenzia di regolamentazione del caso, la Divisione di Selezionare gli Agenti e Tossine (DSAT), che al Centro per il Controllo e Prevenzione delle malattia, la CDC, dei dipendenti hanno scoperto flaconi etichettati come “vaiolo,” in una porzione non utilizzata di un ripostiglio del laboratorio situato nel campus della NIH della Food and Drug Administration (FDA) a Bethesda, Maryland (USA).


La nota della CDC spiega che il laboratorio dove sono stati scoperti questi campioni, era tra quelli trasferiti da NIH alla FDA nel 1972, insieme con il responsabile per la regolamentazione dei prodotti biologici. La FDA ha operato in questi laboratori all’interno di campus NIH da quel momento.


Gli scienziati hanno scoperto le fiale durante la preparazione per il movimento del laboratorio al campus principale della FDA. Nel comunicato  non viene riportato in che condizioni erano conservate, le fiale che riportano la data dal 1950, ma l’agenzia riporta che non vi è alcuna evidenza che i flaconi etichettati vaiolo è stato violato, e lo stesso personale di sicurezza biologica del posto non hanno individuato alcun rischio di esposizione infettiva per i lavoratori del laboratorio o del pubblico.


Solo il 7 luglio successivo, i flaconi sono stati trasportati in modo sicuro con l’assistenza delle forze dell’ordine federali e locali presso l’impianto ad alto contenimento del CDC di Atlanta. Il test PCR svolto da CDC nel BSL-4 lab ha confermato la presenza del DNA del virus del vaiolo. Ulteriori analisi dei campioni di vaiolo è in corso per determinare se il materiale in fiale è praticabile (cioè può crescere in coltura) e potrebbe richiedere anche due settimane.


Si comunica che dopo il completamento di questo test, i campioni saranno distrutti.
Il ritrovamento è alquanto insolito poiché L’OMS sovrintende al controllo di due strutture deposito ufficiali designate per il vaiolo, la CDC di Atlanta, Georgia e il Centro Ricerche di Stato di Virologia e Biotecnologie (VECTOR) a Novosibirsk, in Russia, dove tramite accordi internazionali sono autorizzate a condurre esami periodici per certificare i suddetti depositi per la sicurezza.


La stessa CDC ha notificato all’OMS la scoperta delle fiale ed è stato invitato a partecipare all’inchiesta. L’agenzia CDC riporta che qualora il vaiolo vitale fosse presente, saranno invitati ad assistere alla distruzione di questi materiali vaiolo, come è avvenuto in precedenza per altri casi in cui sono stati trovati campioni al di fuori dei due depositi ufficiali di vaiolo.


L’inchiesta sul ritrovamento dei campioni pericolosi comunque è partita, la DSAT (Divisione di Selezionare gli Agenti e Tossine) in collaborazione con il Federal Bureau of Investigation, sta attivamente indagando sulla misteriosa storia, per stabilire come siano stati originariamente preparati e successivamente conservati in questo laboratorio della FDA di Bethesda (Maryland).


 

Il virus potrebbe rimanere mortale anche dopo la liofilizzazione, segnalano alcuni esperti, anche se è vero che dovrebbe essere tenuto al freddo per rimanere in vita. Secondo quanto riferito, sarebbe la prima volta che campioni di vaiolo «non registrati» vengono scoperti negli States. Mentre, secondo quanto riporta la Bbc, è già capitato in passato che saltassero fuori fiale del pericoloso virus. Scoperte, pare, nel fondo di un freezer in Est Europa negli anni ‘90.


Oggi, secondo gli accordi internazionali, ci sono due depositi ufficiali per il vaiolo nel mondo: i Cdc di Atlanta negli Stati Uniti e il Centro di ricerca di virologia e biotecnologia di Novosibirsk in Russia.


I Cdc hanno notificato la scoperta delle fiale all’Organizzazione mondiale della sanità, chiedendone la partecipazione all’indagine sui campioni. Se nelle fiale dovesse essere presente vaiolo vitale l’Oms verrebbe invitata anche ad assistere, in qualità di testimone, alla distruzione del materiale, come è già successo in casi precedenti in cui campioni di vaiolo sono stati trovati fuori dai due depositi ufficiali.


fonte dell’articolo riportato di seguito

http://www.corriere.it/salute/14_luglio_09/usa-scoperte-sei-fiale-vaiolo-dimenticate-una-scatola-cartone-7bb1647a-0761-11e4-99f4-bbf372cd3a67.shtml

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Uno studio sui tassi di autismo in bambini non vaccinati, parzialmente vaccinati, e completamente vaccinati.

Il NIH ha condotto uno studio sull’autismo  nei vaccinati, parzialmente vaccinati e non vaccinati i bambini. Ecco quello che dovete sapere prima che escano i risultati.

 3 luglio 2014

Il National Institutes of Health (NIH), ha condotto uno studio sui tassi di autismo nei bambini non vaccinati, parzialmente vaccinati, e completamente vaccinati.

L’organizzazione SafeMinds ha dichiarato,che i risultati dello studio saranno rilasciati questa estate.

Perché è importante questo studio?

  • Perché sappiamo che qualcosa nell’ambiente sta provocando l’autismo.
  • Poiché i tassi di bambini identificati con disturbo dello spettro autistico sta continuando a crescere.

Ora, secondo il CDC , 1 ogni 42 ragazzi ha il disturbo dello spettro autistico e 1 ogni 189 ragazze, con una media di 1 ogni 68 bambini.

Centinaia di migliaia di genitori provenienti da tutti i ceti e condizioni sociali, stanno segnalando, L’INSORGENZA DELL’AUTISMO nei loro figli a seguito della vaccinazione.

NIH Building 1_0

Sappiamo che c’è una componente genetica , come pure una componente ambientale che causa l’insorgenza dell’autismo.

Come Sallie Bernard ha scritto di recente su qui su SafeMinds , un nuovo studio nel Journal of American Medical Association , (con oltre due milioni di bambini nati in Svezia tra il 1986 e il 2006) conferma quanto segue:

I bambini sono più a rischio di insorgenza autismo, da fattori ambientali piuttosto che grazie ai  fattori genetici.

Come in ogni ricerca scientifica, se non viene eseguito uno studio come questo,in maniera corretta, se non vengono poste le giuste domande,o se i dati non vengono analizzati in modo corretto, i risultati possono essere falsati.

SafeMinds non ha avuto accesso ai risultati di questo studio quindi non sappiamo quali saranno i titoli dei giornali che leggeremo,ma sappiamo che è di fondamentale importanza per i genitori, e chiunque abbia a cuore la salute dei bambini ,conoscere il risultato di questo studio.

Prima di credere i futuri titoli sui giornali, qualunque essi siano, ecco le domande che dovete tenere a mente:

  • 1) Lo studio deve avere un gruppo di controllo di bambini non vaccinati. Senza questo gruppo (che praticamente manca in tutti gli studi sinora condotti) non si possono avere risultati affidabili. Difficile da trovare perchè i bambini vengono ormai vaccinati obbligatoriamente alla nascita in USA.
  • 2)Lo studio deve includere i bambini parzialmente vaccinati, ma questi devono essere considerati un gruppo a parte e non insieme ai bambini non vaccinati. I gruppi devono essere distinti e separati, altrimenti i dati sarebbero falsati.
  • 3) Lo studio deve chiedere ai genitori del gruppo dei bambini parzialmente vaccinati il perchè ha interrotto le vaccinazioni. Spesso la causa è una brutta reazione alle prime vaccinazioni, in genere le più pericolose.
  • 4)Quali vaccini vengono studiati e quali no è importante: In America i bambini ricevono la prima dosr del vaccino per l’hep B il primo giorno di vita, ma se questo vaccino non è incluso tra quelli studiati i risultati potrebbero essere falsati
  • 5)E’ importante il tempo in cui i bambini vengono seguiti. Per essere valido lo studio i bambini dovrebbero essere seguiti fino ad 8 anni, età in cui ancora oggi vengono diagnosticati con autismo molti bambini.

SafeMinds ha scoperto che diversi studi negli ultimi commissionati da enti governativi, hanno erroneamente concluso che “non c’è associazione” tra i vaccini o additivi dei vaccini e l’autismo .

 Se siete interessati a leggere il primo esempio di modello pervasivo del CDC di “distorsione e manipolazione cosciente dei campioni, statistiche e risultati per produrre un risultato negativo per quanto riguarda i   pericoli di esposizione thimerosal    per i bambini”, si prega di leggere queste seguenti  45 pagine SafeMinds critica (clicca sulle parole chiave).

  • http://www.safeminds.org/blog/2014/07/03/nih-slated-release-results-study-autism-vaccinated-partially-vaccinated-non-vaccinated-children-heres-need-know-comes/
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