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“Caso Gava”, Codacons denuncia l’ordine dei medici di Treviso per violenza privata e abuso d’ufficio

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“Caso Gava”, Codacons denuncia l’ordine dei medici di Treviso per violenza privata e abuso d’ufficio
aprile 23
06:14 2017

SANITA’: RADIATO DALL’ORDINE DI TREVISO IL PRIMO MEDICO ANTI-VACCINI


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CODACONS: UFFICIALMENTE APERTA LA CACCIA ALLE STREGHE IN ITALIA. MEDICI RISCHIANO DI ESSERE “BRUCIATI VIVI IN PIAZZA”?

DENUNCIA CONTRO ORDINE DEI MEDICI DI TREVISO PER VIOLENZA PRIVATA E ABUSO D’UFFICIO

La radiazione del primo medico colpevole di posizioni critiche nei confronti dei vaccini, decisa dall’Ordine dei medici di Treviso, apre ufficialmente la caccia alle streghe in Italia e riporta il nostro paese ai tempi bui dell’Inquisizione. Lo afferma il Codacons, che decide di passare al contrattacco rivolgendosi alla Procura della Repubblica di Treviso.
Abbiamo deciso di presentare un esposto contro l’Ordine dei medici di Treviso chiedendo di aprire una indagine per le possibili fattispecie di violenza privata e abuso di atti d’ufficio – spiega il Codacons – La radiazione di un medico per il solo fatto di aver espresso delle idee rappresenta un fatto abnorme, un pericolosissimo atto di censura di stampo medievale che ci fa seriamente temere per la libertà dei camici bianchi nel nostro paese.

Ci chiediamo infatti se il prossimo passo sarà quello di bruciare vivi in piazza i medici che oseranno avanzare perplessità circa il tema delle vaccinazioni, così come si faceva durante il periodo dell’Inquisizione con i soggetti accusati di eresia.


Invitiamo tutti i medici italiani contrari alla decisione dell’Ordine di Treviso a non farsi intimorire e a inviare una mail al Codacons per manifestare la propria contrarietà alla radiazione, all’indirizzo [email protected], e chiediamo ai componenti dell’Ordine di dichiarare se hanno o hanno avuto in passato rapporti con aziende farmaceutiche le quali, come noto, proprio in Veneto furono accusate di regalare milioni di euro ai medici per invogliarli a prescrivere i loro farmaci, accuse poi cadute in Cassazione.

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