La storia di Francesco Rinaldelli, ipervaccinato,morto per un linfoma
Francesco Rinaldelli, alpino, 26 anni, è morto di cancro nel 2008. Era stato sottoposto a una serie di pesanti vaccinazioni, poi l’avevano inviato a Porto Marghera a respirare diossina. Il padre, da allora, raccoglie prove di quello che chiama “uno sterminio”. Sarebbero 3.500 i militari monitorati: “Ci sono liste segrete che non vogliono mostrarci”. La sua audizione in Senato
Francesco Rinaldelli, di Potenza Picena in provincia di Macerata, era un alpino. Nel 2008, quando aveva solo 26 anni, è morto stroncato dal cancro. Analisi scientifiche hanno dimostrato che era stato sottoposto a una massiccia serie di vaccini carichi di metalli come mercurio e alluminio che lo avrebbero indebolito. Poco tempo dopo il giovane venne inviato a Porto Marghera nel periodo di maggiore emissione di diossina. Questo concomitanza di cause avrebbe causato il linfoma. Il padre, Andrea, da allora raccoglie documenti e dati per salvare quelli che sono ancora vivi, dice: “Noi parenti ci ritroviamo a tirare pugni nel buio”. Il Ministero della Difesa è barricato nel silenzio. Rinaldelli, assieme ai genitori di altre giovani vittime, si è rivolto alla procura di Roma che ha aperto un’inchiesta penale. Ma la giustizia è lenta e il cancro veloce. Molti ragazzi si sono spenti prima che venisse alla luce la verità.
DI SEGUITO IL VIDEO che RIPORTA LA TESTIMONIANZA DI QUESTO PADRE CHE LANCIA UNA PETIZIONE E UN APPELLO, leggendo la lettera destinata da parte della Famiglia Rinaldelli e di altre famiglie, al ministro della difesa Mario Mauro,parlando dell’inchiesta che “La Repubblica ” sta portando avanti chiamata “VACCINATI A MORTE”. Tutto questo con lo scopo di FAR CHIAREZZA SULLA VICENDA DI FRANCESCO E QUELLA DI ALTRI MILITARI,DANNEGGIATI…
Un abbraccio a queste famiglie che vivono momenti così strazianti,condividiamo tutti queste informazioni,per poter far luce su queste storie che rimangono invece nell’ombra e nell’anonimato…
Parla Andrea Rinaldelli,il padre di Francesco
ARTICOLO RIPORTATO QUI
http://www.ilmessaggero.it/marche/mio_figlio_ucciso_a_26_anni_da_4_vaccini_in_un_giorno/notizie/513420.shtml
ALTRO ARTICOLO CHE RIPORTA LA STORIA DI FRANCESCO RIPORTATO DI SEGUITO
Macerata, padre accusa l’Esercito
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di Alessandra Bruno
MACERATA – «Mio figlio ucciso dai vaccini, quando era militare». Andrea Rinaldelli, padre-coraggio di Porto Potenza (Macerata), porta la sua battaglia a “Linea Gialla”. «Francesco mi ha lasciato tutta la sua forza, combatterò fino alla fine per la verità. Non ho paura». A parlare è il papà di Francesco Rinaldelli, l’alpino di Potenza Picena, scomparso nel 2008 a 26 anni, a causa di un linfoma di Hodgkin. Il padre ha sempre creduto che la causa della malattia fosse legata alle vaccinazioni. Una convinzione, rafforzatasi nel tempo, grazie all’apporto di tante famiglie e a risvolti giudiziari senza precedenti.Ieri sera Andrea Rinaldelli è stato ospite della trasmissione condotta da Salvo Gentile su La7.
«Questa potrebbe essere una settimana importante. Arriva dopo la denuncia fatta a Belluno dalla famiglia di Francesco Finessi, morto per la stessa malattia di mio figlio, il primo dicembre 2002. Quest’atto ha portato alla condanna del colonnello medico per falso materiale. Poi c’è un fatto storico, la sentenza del tribunale di Ferrara che per la prima volta ha condannato il Ministero della Salute, riconoscendo un nesso tra i vaccini e l’insorgere dei tumori, come abbiamo sempre sostenuto». Anche lei si è rivolto alla Procura di Macerata con una denuncia. Con quale l’esito? «Della denuncia non conosco gli sviluppi. A breve, invece, incontrerò alcuni parlamentari per una proposta di legge. E’ già stato presentato dal senatore Battista del M5S un Odg sull’argomento. Lorenzo Battista è segretario della quarta commissione permanente della Difesa». Gli anni non cancellano il dolore. Qual è la storia di Francesco? «Francesco si è ammalato nell’ottobre-novembre del 2004, dopo i vaccini e l’arruolamento nel febbraio dello stesso anno. All’inizio pensavamo che il linfoma fosse grave, ma non così tanto. Dopo le vaccinazioni è andato a fare servizio a Porto Marghera, nel periodo di maggiori emissioni di diossina. Le somministrazioni sono state fatte in maniera irregolare e ravvicinata. Nello stesso giorno a Francesco sono stati fatti 4 vaccini, di cui uno trivalente e un altro polivalente. Le ricerche scientifiche hanno dimostrato come i vaccini associati a un impatto ambientale pericoloso diano origine a malattie ontogenetiche». Come si è accorto della malattia? «Francesco aveva un rigonfiamento sulla schiena. In sei mesi ha perso tanto peso, fino ad arrivare a 45 chili, dai 60 iniziali. Abbiamo provato tutte le terapie, ma il sistema immunitario, a causa dei vaccini, era andato in tilt e si è spento il 16 marzo del 2008». Cosa si aspetta oggi? «Vado avanti per la mia famiglia, mia moglie Roberta, mia figlia Silvia e i miei nipoti. Spero che arrivi una legge a tutelare tutti i militari. Dal ’96 ad oggi ne sono morti circa 400 e ammalati in migliaia».
ARTICOLO ALLA FONTE http://www.ilmessaggero.it/marche/mio_figlio_ucciso_a_26_anni_da_4_vaccini_in_un_giorno/notizie/513420.shtml
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Vaccini Informa
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