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Roma,pediatra arrestata. La corruzione continua

Roma, arrestata falsa pediatra che prescriveva farmaci costosissimi a bambini e malati di tumore

Articolo di “Il Messaggero”

Carabinieri

E’ agli arresti domiciliari dal pomeriggio di martedì la falsa pediatra denunciata nel mese di marzo dagli agenti del Commissariato Prenestino coordinati dal dirigente Mauro Baroni. Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma ha basato l’ordinanza di arresti sui risultati delle indagini degli investigatori che permettono di sostenere le accuse di truffa, contraffazione di sigilli pubblici e falso.

La donna, spacciandosi per un medico specialista in servizio presso un noto ospedale pediatrico di Roma, prescriveva inutili e costose terapie a bambini e malati di tumore.

L’indagine era iniziata a seguito della denuncia della mamma di un bambino di appena due anni con un deficit immunitario, al quale il falso medico aveva prescritto una costosissima medicina per la quale aveva preteso 900 euro.

La donna, però, effettuando una ricerca in internet, aveva scoperto che le modalità di somministrazione del farmaco erano diverse da quelle prescritte, ma soprattutto che presso l’ospedale, quella professionista era totalmente sconosciuta.

I poliziotti, nel corso delle indagini, avevano sequestrato alla donna una borsa da medico contenente attrezzatura sanitaria e una serie di documenti falsificati, quali uno statino paga con intestazione dell’ ospedale, un’attestazione del ministro della Sanità e una relazione sanitaria a firma di un noto immunologo. Altre verifiche avevano permesso di rintracciare altri “pazienti” che, ascoltati dagli agenti, avevano consentito di portare alle luce altre truffe commesse dal falso medico. In particolare a un malato di cancro la “dottoressa” aveva fatto pagare 6000 euro per un farmaco antitumorale reperibile in Svizzera, che sarebbe giunto in Italia con l’aiuto di un noto professore di cui millantava la conoscenza mentre una donna che si era rivolta a lei per il figlio, dopo aver pagato un prezzo altissimo per la terapia prescrittale, era stata decisamente sconsigliata alla somministrazione da una struttura sanitaria specializzata.

Arrestata e messa agli arresti domiciliari la falsa dottoressa le cui indagini da parte degli agenti del commissariato Prenestino, diretto dal dott. Mauro Baroni, sono iniziate lo scorso marzo.

Il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Roma ha emesso nei confronti di S.S., romana 40 anni, un’ordinanza di custodia cautelare per truffa, contraffazione di sigilli pubblici e falso. Arresto che arriva dopo una dettagliata ricostruzione sulle modalità con cui la finta pediatra agiva.

La donna infatti, spacciandosi per un medico specialista in servizio al Bambino Gesù, prescriveva inutili e costose terapie a bambini e malati di tumore.

http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/roma_arrestata_falsa_pediatra_farmaci-1741346.html
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Roma, maltrattamenti a ragazzi disabili in un centro riabilitazione

Roma, maltrattamenti nel centro di riabilitazione: giovani disabili segregati nelle stanze e picchiati

L’indagine ha inizio da denunce presentate nei primi mesi del 2015 dai vertici della società gestore della struttura relative a sospetti episodi di coercizione e lesioni accaduti all’interno di un reparto, dove erano ospitati 16 ragazzi, uomini e donne, di età compresa tra gli 8 e 20 anni (di cui 5 minori di anni 14), ricoverati stabilmente sulla base di un quadro clinico contrassegnato da ritardo mentale, epilessia e sindromi genetiche.
Le attività investigative, protrattesi per circa tre mesi e supportate anche da intercettazioni audio/video, hanno consentito di individuare significativi e reiterati episodi di rilevanza penale.

In particolare, dalle riprese si evince il frequente ricorso, da parte degli operatori, a strattonamenti, percosse ed insulti, utilizzati come illecito strumento di disciplina e vigilanza sui giovani pazienti che, peraltro, venivano costretti ad alimentarsi celermente con rischio di soffocamento, determinando la vanificazione dell’attività riabilitativa.

Le principali figure coinvolte nella vicenda -un Educatore Professionale ed un Assistente Socio Sanitario con Funzioni Educative- si sono distinte per atteggiamenti particolarmente autoritari e violenti, tanto da creare un sistematico e diffuso clima di terrore nei giovani ospiti. Proprio uno di essi è il soggetto destinatario della misura restrittiva in carcere poiché ritenuto responsabile anche del reato di sequestro di persona, per aver segregato tre pazienti disabili nelle rispettive stanze di degenza, impedendogli la possibilità di movimento. Nell’occasione, l’intervento notturno dei Carabinieri del NAS consentiva di interrompere la condotta delittuosa e provocava l’immediato allontanamento dell’operatore da parte dei vertici della struttura.

Nel corso delle indagini sono stati documentati diversi episodi di maltrattamenti commessi dagli altri operatori che, sebbene con ruoli minori, sottoponevano i ragazzi a soprusi e violenza fisica e verbale, quasi da ipotizzare una “consuetudine repressiva” adottata dal personale addetto a quel reparto.

«Ringrazio ancora una volta i carabinieri del Nas, che proseguono l’azione intrapresa oltre due anni fa quando ho istituito presso il ministero la task force contro gli abusi su anziani e disabili ospiti delle strutture socio assistenziali. Le indagini di Grottaferrata sono l’ennesimo risultato ottenuto grazie a uno sforzo quotidiano, che certifica le tante strutture che operano con rigore e smascherano questi teatri dell’orrore». È il commento del ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin, sull’operazione dei carabinieri del Nas di Roma che stanno dando esecuzione a 10 ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura della Repubblica di Velletri, a carico di altrettante persone responsabili dei reati di maltrattamento e sequestro di persona di giovani pazienti affetti da patologie neuropsichiatriche, ospiti di un centro di riabilitazione con sede nei Castelli Romani.

«La Regione Lazio si costituirà parte civile contro questi atti disumani», ha annunciato in un tweet il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

http://ilmessaggero.it/roma/cronaca/maltrattamenti_disabili_centro_riabilitazione_castelli_romani-1537291.html

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Corruzione nei municipi e Asl di Roma: 22 arresti.

Roma: corruzione e concussione in municipi e Asl, 22 arresti


Corruzione nei municipi e Asl di Roma: 22 arresti. Mazzette per l’ok alle pratiche edilizie


L’operazione “Vitruvio” della Finanza. In manette funzionari pubblici e imprenditori. Contestato anche il reato di concussione. Oltre 40 perquisizioni in case e uffici della Capitale. Gli impiegati del XIII e XIV ex circoscrizioni quelli dello Spresal, in cambio di tangenti, hanno omesso di rilevare gli abusi riscontrati durante le ispezioni ai cantieri

8 gennaio 2015


Corruzione nei municipi e Asl di Roma: 22 arresti. Mazzette per l'ok alle pratiche edilizie

Dopo Mafia Capitale, una nuova indagine tocca da vicino Roma. Un vasto sistema di malaffare, basato su sistematici accordi illeciti tra imprenditori e funzionari pubblici, i quali, in cambio di denaro o altro, avrebbero omesso atti, oppure avrebbero suggerito loro stessi quali modifiche apportare ai lavori per far ottenere al costruttore il massimo vantaggio economico, in maniera del tutto illecita. Questo quanto scoperto dai Finanzieri del Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza di Roma in un’indagine avviata alcuni mesi fa, e che ha portato all’esecuzione di 28 misure cautelari, di cui 22 arresti e oltre 40 perquisizioni di abitazioni, studi privati e uffici pubblici.


Coinvolti 10 funzionari pubblici – L’operazione, denominata “Vetruvio”, vede coinvolti a vario titolo 10 funzionari  pubblici, 13 imprenditori e 5 liberi professionisti. Tutto è iniziato  da alcuni episodi corruttivi che vedevano coinvolti alcuni funzionari al lavoro presso l’Ispettorato edilizio del XIV Municipio di Roma Capitale. Funzionari preposti al controllo delle pratiche edilizie che, in cambio di denaro, hanno omesso di rilevare gli abusi riscontrati nel corso delle ispezioni ai cantieri edili.


Indagini lunghe e complesse – Le indagini, particolarmente complesse, data la capillarità e la dimensione del fenomeno, sono state eseguite con intercettazioni telefoniche, pedinamenti e rilevamenti contabili e sono state, man mano, estese ad altri funzionari pubblici che lavorano presso l’ufficio tecnico del XIII Municipio di Roma Capitale e allo Spresal (Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro) dell’Asl Roma E.


***fonte da TG24 e Repubblica***


 

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