USA: I CDC confermano che il vaccino antinfluenzale non funziona

Centri statunitensi per il Controllo delle Malattie.

Questione? Il Vaccino antinfluenzale non funziona!

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USA I CDC CONFERMANO CHE IL VACCINO ANTINFLUENZALE 2014 NON FUNZIONA


Sarà forse a causa dello scandalo sollevato dal ricercatore dei CDC, Dott. William Thompson, nel luglio scorso in merito a studi scientificirelativi alla correlazione tra vaccini e
d autismo ed altre patologie sistematicamente occultati e taroccati dai CDC del Direttore Julie Geberding negli ultimi 10 anni?

Sarà forse perché Julie Geberding non è più direttore dei CDC ma è andata subito dopo a dirigere la divisone vaccini di Merck?
Non lo sappiamo.

Sappiamo però, come si evince dallo stesso foglietto illustrativo di Flulaval che non funziona, non ci sono report sulla sua efficacia né trial che confermino la possibilità di non contrarre l’influenza dopo averlo assunto.
Sappiamo inoltre che Flulaval, come altri vaccini, continua a contenere Thimerosal ed in particolare nell’articolo è riportato quanto segue:

“Infatti, la concentrazione di mercurio trovato in questo GSK influenzale colpo era 100 volte superiore al più alto livello di mercurio che abbiamo mai provato in pesce contaminato .Eppure vaccini vengono iniettati direttamente nel corpo, facendoli molte volte più tossico nulla ingerito. Come la mia ricerca precedente negli alimenti è già documentato , il mercurio consumato per via orale è facilmente bloccata da mangiare cibi comuni come fragole o burro di arachidi, entrambi i quali si legano con e catturano circa il 90% del mercurio nella dieta.

Ecco i risultati effettivi di quello che abbiamo trovato nel vaccino influenzale da GSK (lotto # 9H2GX):

Alluminio: 0,4 ppm
Arsenico: zero
cadmio: zero
Piombo: a zero
Mercury: 51 ppm”

 

 

Ecco una foto di questa sezione del foglietto illustrativo, con il numero di telefono gratuito GlaxoSmithKline:

 

Flulaval-mercury-flu-shot-adverse-effects-600

 

http://www.globalresearch.ca/us-centers-for-disease-control-issues-flu-vaccine-apology-this-years-vaccine-doesnt-work/5418124

Vaccinazione antinfluenzale: l’Ordine invita alla cautela

Non a tutti e a tutti i costi. L’immunizzazione «è volontaria» e decide il medico. Maurizio Rocco chiede inoltre al ministero «la natura dei controlli» sul Fluad

UDINE. «La vaccinazione antinfluenzale è e resta facoltativa». Ed è opportuno, anzi raccomandata, la valutazione del medico di medicina generale o dello specialista, sull’opportunità o meno di sottoporvisi. Infine «da professionista, a me interesserebbe sapere che tipo di test sono stati eseguiti sul vaccino».

Concluso il “caso” Fluad, il vaccino adiuvato della Novartis, finito sotto la lente per alcuni decessi avvenuti a poche ore di distanza dalla sua somministrazione (che ha comportato il ritiro di alcuni lotti a scopo precauzionale) è il presidente dell’Ordine dei medici di Udine, Maurizio Rocco, a riepilogare alcune raccomandazioni.


fluad

E la prima riguarda il “chi” sia colui che meglio può valutare l’opportunità, e in alcuni casi la necessità, di sottoporsi alla vaccinazione. «Spetta al medico curante oppure allo specialista che segue il cittadino, valutare se la persona può o meno essere sottoposta a questo tipo di vaccino, pertanto sarà il medico a decidere il da farsi caso per caso».

Sulla scorta di quanto dimostrato dalla letteratura scientifica, l’Ordine dei medici di Udine ricorda che in chi soffre di malattie autoimmuni il vaccino antinfluenzale non è indicato, come pure nei soggetti immunodepressi.

Particolare attenzione deve essere posta, come del resto riportato dalle stesse industrie farmaceutiche produttrici del vaccino nei foglietti illustrativi, a quanti presentano forme di allergia e intolleranza verso una delle sostanze che compongono il vaccino, a quanti sono ipersensibili alle proteine dell’uovo (ma anche a formaldeide, kanamicina, neomicina, solfato, etc): a queste persone infatti non va somministrato.

Inoltre, se la persona ha già sviluppato l’influenza, non serve che venga sottoposta al vaccino, visto che l’organismo ha già prodotto gli anticorpi necessari.

Il vaccino è consigliato «a quei soggetti, in particolar modo gli anziani over 65 anni che presentano maggiore rischio di complicazioni, per lo più pluripatologici e affetti da malattie croniche di una certa gravità (soprattutto a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare) – risponde Rocco -. La scrupolosa analisi, oltre a scongiurare rischi indotti dalle allergie, deve includere anche eventuali interazioni fra vaccino e farmaci assunti per evitare lo scatenarsi di eventi avversi e imprevisti».

La vaccinazione è consigliata anche a quelle persone che per motivi di lavoro sono a contatto con la popolazione.

«Data quindi l’importanza della valutazione dello stato di salute complessiva del paziente e delle interazioni con terapie già in atto, appare fondamentale la valutazione del medico di medicina generale».

Quanto poi alle donne in gravidanza «l’Oms ritiene che non vi è alcuna controindicazione ad eseguire la vaccinazione antinfluenzale ma che anzi questa potrebbe essere anche consigliata».

Infine, ad una domanda cruciale che molti cittadini si stanno ponendo, ovvero se gli studi clinici identificano tutti i possibili effetti collaterali o reazioni avverse del vaccino, lo stesso Ministero, nella sezione web delle domande/risposte, risponde: «No, gli studi clinici possono evidenziare solo gli eventi più frequenti, perchè sono effettuati su un numero limitato di soggetti e pertanto non possono evidenziare eventi rari che invece possono essere evidenziati e valutati soltanto quando il vaccino è utilizzato in maniera massiva. Inoltre dal monitoraggio delle segnalazioni che si ricevono una volta che il prodotto è stato immesso in commercio e dalle informazioni che provengono da altre fonti (come gli studi post-marketing) possono derivare informazioni di sicurezza più complete e specifiche anche per gruppi particolari di soggetti riceventi il vaccino». Non a caso la campagna di vaccinazione è accompagnata da programmi di farmacovigilanza».

Rocco ricorda infine come risulti utile mettere in atto, ai fini della prevenzione, semplici misure igieniche come l’evitare i luoghi affollati e il lavaggio e la disinfezione delle mani che risultano i veicoli preferiti dal virus per diffondersi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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