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Vaccini: per i medici è l’ora della verità

Vaccini: per i medici è l’ora della verità

Vaccini: per i medici è l’ora della verità
ottobre 26
10:19 2018

Uno scritto il seguente, che punta la lente di ingrandimento su una delle figure professionali , oggetto di dibattito da tempo: i MEDICI.

Una categoria strana, molti di loro infatti vivono nell’ombra per paura di essere radiati o di perdere qualche incentivo. Altri, li troviamo perennemente sulle pagine social -divenuti personaggi pubblici- ad elargire insulti verso tutti coloro i quali si rivelino essere perplessi dalla legge lorenzin e dallo modo di agire dell’attuale governo il quale ha perso consensi in maniera tangibile. Si è venuti meno alla coerenza ed alla credibilità?

Una sorta di guerra virale che raccoglie nei confronti di taluni professionisti, una sfiducia totale da parte dei genitori. Un clima di oppressione verso quella parte della Scienza ad oggi ignorata e poi combattuta nel più criminale dei modi. Tutt’ora ci lascia perplessi notare l’assoluta mancanza di class action e ci chiediamo i medici cosa ne pensano in realtà.

Bene,  ci teniamo a condividere l’altra parte della medicina, quella composta da dottori che vivono per la scienza e che non hanno paura di tutelare i propri pazienti.

a cura di Vacciniinforma

C’è una credenza comune che ricorda quanto i medici siano “esperti” di vaccini e vaccinazioni . Quasi nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. Il medico medio, ad esempio, potrebbe non sapere il nome degli ingredienti contenuti nei vaccini, o cosa sono e come interagiscono tra loro. Il medico medio vaccinatore per eccellenza, non è quasi mai conscio dell’influenza dei medesimi  sul sistema immunitario , sul sistema nervoso centrale, sul microbioma intestinale o su come l’effetto dei vaccini su uno di questi sistemi potrebbe evolvere.

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Tuttavia, siamo condizionati ad accettare il fatto che i nostri medici di famiglia, i nostri pediatri e ostetrici e gli altri specialisti che occasionalmente consultiamo o richiediamo assistenza medica sanno sempre di cosa parlano quando si tratta della sicurezza e dell’efficacia dei vaccini. Ci viene insegnato a non contraddire, o addirittura a non mettere in discussione i medici poichè loro hanno studiato”, si dice.

MA SE E’ VERO, COME MAI I MEDICI CHE RISPETTANO LA PROCEDURA DEL CONSENSO INFORMATO SONO RARI?

Un atto generato dalla malafede , dall’ignoranza o da entrambi?

Si potrebbe pensare che i medici considerati “esperti di vaccini”, abbiano frequentato corsi di vaccinologia e che sappiano molto su come influiscono le funzioni immunitarie e cerebrali, compreso ciò che la scienza fa o non sa sugli ingredienti dei vaccini e sui fattori biologici che ne aumentano gli effetti collaterali.

Non esistono corsi nelle scuole mediche ed infermieristiche , non esistono corsi specializzati in una delle prassi che più sta mietendo vittime. Quello che gli studenti di medicina imparano sembra essere disperso in altri corsi in programmi specializzati come immunologia, malattie infettive, pediatria, farmacologia, farmacovigilanza e sanità pubblica.  

Il tema dei vaccini verrà affrontato occasionalmente nelle scuole mediche. Ma il perchè è di fondamentale importanza. Si presume infatti, che la scienza utilizzata per rendere inattaccabile questa tematica sanitaria attraverso una politica vaccinale,  sia comprovata e quindi indubbio per qualsiasi domanda o dibattito;  non sembra meritare un intero corso ad essa dedicato, tanto meno un curriculum esaustivo che fornisce ai nuovi medici una solida base.

Quindi, che cosa imparano esattamente i medici sui vaccini e la vaccinazione?

Larry Palevksy, MD è un pediatra. Ha conseguito la laurea in medicina presso la New York University School of Medicine.   Ecco cosa ha da dire il Dr. Palevsky sulla formazione :

“Quando ho frequentato la scuola di medicina, mi è stato insegnato che i vaccini erano completamente sicuri e completamente efficaci, e non avevo motivo di credere altrimenti. Tutte le informazioni che mi sono state insegnate erano piuttosto standard in tutte le scuole di medicina come pure la letteratura scientifica in tutto il paese. Non avevo motivo di non crederci.

Nel corso degli anni, ho continuato ad essere un qualsiasi medico vaccinatore , il mio approccio ai vaccini  era completamente in linea con tutta la mia formazione. Ad un certo punto ho iniziato a comprendere che la mia esperienza pullulava di casi non presi in considerazione nemmeno dalla letteratura medica. I danni vaccinali stavano diventando una routine nel mio lavoro ed iniziai ad ascoltare le esperienze e le testimonianze dei genitori.

Mentre studiavo e cercavo conferma nella ricerca, iniziai a trovare diversi praticanti che condividevano con me la stessa preoccupazione sui vaccini e sul fatto che questi, non fossero mai stati dimostrati efficaci ed utili al 100% senza alcun danno.

Non sembrava in realtà che gli studi scientifici che ci ritrovavamo a studiare, fossero in realtà progettati in modo appropriato per dimostrare e testare la sicurezza e l’efficacia dei vaccini.

Ho anche notato che gli ingredienti vaccinali non sono stati adeguatamente testati e che i gruppi di confronto non erano stati appropriatamente istituiti come pure le conclusioni sulla sicurezza e l’efficacia del vaccino, le quali non erano conformi agli standard scientifici che ero stato addestrato a sostenere nella mia formazione in medicina. “

Torniamo in Italia e chiediamo ai medici di esprimere chiaramente le proprie posizioni. Lo debbono alla scienza, ai pazienti, a se stessi ed al precetto che hanno giurato di rispettare.

Nel rispetto di coloro i quali sono stati radiati ed inseguiti dallo Stesso Ordine preso ad attuare una caccia alle streghe anzichè valutare le osservazioni e gli studi portati da studiosi seri, dottori anch’essi.

I MEDICI HANNO PAURA DI ESPORSI O  GLI E’ SEMPLICEMENTE COMODO PORTARE AVANTI LA POLITICA VACCINALE IN MANIERA POCO CHIARA COSI’ DA NON PERDERE “NULLA” ?

Ricordiamo le parole del prof Umberto Tirelli, Direttore Centro Tumori, CFS, Fibromialgia ed Ossigenozonoterapia, Clinica MEDE, Sacile (Pordenone); Past Primario Oncologo Istituto Nazionale Tumori, Aviano (Pordenone) durante una sua intervista questa estate:

Pro vax a parole, no vax nei fatti. L’oncologo Tirelli bacchetta i medici: “Date il buon esempio, vaccinatevi”

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“Voglio subito affermare senza tema di smentita che sono molto a favore dei vaccini sia per combattere le malattie infettive nei bambini e negli adulti (anche l’influenza) e cosi pure certe malattie tumorali (tra le altre, tumori dell’utero e del fegato, poco segnalate nel dibattito attuale ma a lungo temine molto importanti). Detto questo, non mi piacciono le affermazioni con toni da crociate di chi sembra avere la verità rivelata in tasca contro coloro che non sono a favore dei vaccini (no-vax) anche perché chi le porta avanti, parlo soprattutto dei miei colleghi medici, è a parole pro-vax ma nei fatti è spesso no-vax, vedi la scarsissima adesione (non oltre il 10-15%) dei medici alle vaccinazioni contro l’influenza alle quali sarebbero moralmente obbligati a rispondere positivamente ogni anno in autunno-inverno per proteggere le persone immunodepresse ..”

COME MAI LA MAGGIOR PARTE DEI MEDICI PARLA DI QUANTO SIANO EFFICACI E FONDAMENTALI I VACCINI MA POI NON SI VACCINANO? 

Ci teniamo a lanciare un chiaro messaggio ai nostri medici. Occorre  decidere da quale parte stare. Quello a cui assistiamo è una mafia sanitaria che deve essere combattuta e fermata.

Contrariamente a questa amara verità, abbiamo dall’altra parte, dottori che spendono la vita alla tutela dei pazienti, per amore della Scienza, quella vera; continuiamo a leggere le loro affermazioni.

Secondo Ramon Ramos, MD:

“L’unica cosa che abbiamo imparato durante la nostra formazione era un programma e  dovevamo seguire quel programma vaccinale. Per quanto riguarda il vaccino ed il contenuto, no, nessuno studio. Successivamente per conto nostro abbiamo iniziato a fare delle ipotesi e a mettere in dubbio lo stesso CDC”.

Intanto Paul Thomas, MD ricorda che :

“Studi di microbiologia, abbiamo imparato a conoscere le malattie e abbiamo appreso che i vaccini erano la soluzione a quelle malattie che, sarebbero” prevenibili con il vaccino “. In realtà ho messo in dubbio fortemente questa “legge” FORMATIVA. Di cosa vi fosse nei vaccini, non ricordo di aver avuto alcun insegnamento”

Questa mancanza di conoscenza sugli ingredienti dei vaccini e su come questi possono influire sulla funzione immunitaria e cerebrale,  dovrebbe essere di particolare rilievo ed interesse per chiunque , per ogni cittadino.

“Saresti stupito dal numero di medici che non conoscono i vaccini” dichiara  il neurochirurgo Russell Blaylock, MD.

“Non conoscono le sostanze chimiche come la formaldeide, le proteine ​​speciali, i lipidi speciali che sono noti essere tossici per il cervello,  per indurre autoimmunità nel medesimo. Non ne sono consapevoli. Non sanno che il glutammato monosodico è in molti vaccini: il glutammato monosodico, un’eccitotossina cerebrale. Non sono a conoscenza di cosa c’è nel vaccino che stanno consigliando ed inoculando.

“Abbiamo appreso cosa fossero [i vaccini], quali fossero le malattie”, afferma Joseph Mercola, DO.

“Probabilmente abbiamo imparato di più sulle malattie e, ovviamente, tutti hanno accettato il dogma che i vaccini funzionano. Non c’erano solo analisi critiche sui pro e contro. Non è mai stato discusso, per non parlare degli effetti collaterali. “

“Non ricordo che mi abbiano insegnato qualcosa sugli effetti collaterali …”, ha dichiarato Patricia Ryan, MD.

“Volevano solo che tu memorizzassi il programma e ti assicurassi di sapere quando praticare la vaccinazione”

James Neuenschwander, MD ha ricordato che, alla scuola di medicina frequentata più di 30 anni fa, la tematica vaccinale non è mai stata affrontata”

“Non so se queasta situazione sia cambiata, fondamentalmente, l’unica informazione che ci veniva elargita era il programma”.

“I vaccini sono sicuri ed efficaci, ecco il programma, ignorate gli inserti ” questo il mantra dell’università ha ricordato Cammy Benton, MD.

Concludiamo con un’osservazione di Stephanie Christner, DO, la cui figlia non sopravvisse alla vaccinazione:

Non ho ricevuto alcuna formazione in merito ai vaccini all’università , figuriamoci sulle reazione avverse dei medesimi, Dopo la morte di mia figlia Victoria, mi sono immersa nello studio, da madre colpita nonchè da medico”

https://www.youtube.com/watch?v=0Rszq5fYDho

Potremmo andare avanti all’infinito con esempi di come i dottori ammettano di non aver imparato quasi nulla sui vaccini.

In conclusione, abbiamo appreso un comune deniminatore tra moltissimi dottori: la non conoscenza dell’argomento. Non si formano i futuri medici su questa tematica. Loro stessi si informano leggendo e studiando l’argomento per proprio conto.

Questa aura di onniscienza che circonda i medici, la convinzione comune che siano esperti di vaccini, è del tutto immeritata. Questo è il motivo per cui, sempre più spesso, le persone sono riluttanti nel fare affidamento su queste figure.

E’ venuto meno il rispetto anche nei confronti delle istutuzioni e questa è una cosa gravissima.

Ci teniamo a ricordare che in Italia vantiamo la presenza di professionisti che non hanno avuto timore di esporsi in maniera coerente sull’argomento. Ricordiamo tra i diversi il dottor Montinari, La dottoressa Gabriella Lesmo, la dott.ssa Gatti, il dottor Tomassone, il dottor Franchi e tutti coloro i quali si sono esposti denunciando questa scellerata politica vaccinale.

Loro ci sono e noi li ringraziamo, ma non sono tanti, perciò il nostro augurio è che a loro se ne  aggiungano altri, tutti quei professionisti perplessi da una prassi politica attuata senza alcuna remore, obbligando le famiglie a rispettare la LEGGE. MA LA SALUTE? CHI PENSA ALLA SALUTE DEI CITTADINI? I DECESSI AUMENTANO E SONO TUTTI SOGGETTI VACCINATI, QUESTA E’ UNA REALTA’, NON ANTIVACCINISMO MA REALTA’.

Si è iniziato con i bimbi ma lo scopo del governo è portare a compimento il cvalendario per  gli adulti compresi gli immunocompromessi.

Ci auguriamo che i medici decidano da quale parte stare: se con il governo o con i propri pazienti.

“In SCIENZA e COSCIENZA” si spera venga attuato davvero.

 

 

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