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Elezioni, Codacons non tace sui rapporti tra Lorenzin e big Pharma

Elezioni, Codacons non tace sui rapporti tra Lorenzin e big Pharma

Elezioni, Codacons non tace sui rapporti tra Lorenzin e big Pharma
marzo 01
07:55 2018

Codacons non tace assolutamente,continuando ad informare le famiglie sull’operato Lorenzin e tutta la sua ciurma, AFFINCHE’ GLI ELETTORI POSSANO GIUDICARE IN MODO AUTONOMO.

Tacere su ciò non sarebbe stato corretto anche perchè qualcuno dimentica che già mesi fa, lo stesso ente, si è rivolto all’Anac senza risposta.

Come mai?

Ricordiamo che Beatrice Lorenzin, candidata a Modena alle prossime elezioni che ha annunciato fuoco e fiamme contro l’associazione dei consumatori per aver chiesto all’Anac di fare chiarezza sui rapporti tra il Ministro della salute e le aziende farmaceutiche.

PAURA CARA MINISTRA?

Di seguito entrambi i Comunicati Codacons, l’unico ente che abbia dato ascolto ai cittadini e che continua incessantemente nel suo operto.

lorenzina

MODENA, ELEZIONI: CODACONS INFORMA I CITTADINI SU RAPPORTI TRA BEATRICE LORENZIN E AZIENDE FARMACEUTICHE

AFFINCHE’ ELETTORI POSSANO GIUDICARE IN MODO AUTONOMO

Il Codacons ha deciso di informare oggi i cittadini modenesi circa alcuni aspetti che riguardano Beatrice Lorenzin, attuale Ministro della salute e candidata di Civica Popolare nel collegio di Modena, contenuti in un esposto inviato dall’associazione all’Anac.
Beatrice Lorenzin – spiega l’associazione – è colei che ha voluto l’obbligatorietà vaccinale in Italia anche per l’iscrizione a scuola di ben 12 vaccini, ridotti a 10 a seguito di conversione in legge del dl n. 73/2017; che nel 2014 ha rappresentato il nostro paese al Global Health Security Agenda in cui è stato deciso che l’Italia guiderà nei prossimi cinque anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo; che sempre nel 2014 ha partecipato all’incontro a Palazzo Chigi con i Ceo mondiali di Big pharma (Bayer, Bristol-Myers Squibb, Eli Lilly, Glaxosmithkline, Johnson & Johnson, Merck Serono, Novartis e Roche) assieme all’allora premier Matteo Renzi che li invitava a puntare e a investire sull’Italia; che nel 2015 ha partecipato all’8th European Public Health Conference organizzato da Eupha e Siti, e “financially supported da vaccines Europe” (Gsk Vaccines, Pfizer Vaccines, Sanofi Pasteur Msd); che nel 2016 ha partecipato al convegno organizzato da Farmindustria al Tempio di Adriano; che di recente ha visitato lo stabilimento Merck a Bari dichiarandolo “esempio dell’eccellenza nella produzione farmaceutica”. La stessa casa farmaceutica di cui al noto scandalo “Vioxx”, l’antinfiammatorio ritirato dal mercato nel 2004 a causa delle sue gravi controindicazioni cardiache che sarebbero state causa di circa 27mila morti. Bocciato anche il “Vytorin” sempre della Merck, un farmaco anticolesterolo per il quale l’American college of cardiology non avrebbe ritenuto accurati gli studi sul prodotto presentati dalla medesima casa farmaceutica.
Questi sarebbero i rapporti tra Beatrice Lorenzin, che ha introdotto l’obbligo vaccinale in Italia, e le case farmaceutiche, riportati in un esposto presentato dal Codacons all’Autorità Anticorruzione e di cui l’associazione doverosamente dà oggi notizia, esercitando in modo neutro il diritto di cronaca affinché i cittadini di Modena possano giudicare autonomamente in sede elettorale.

Ma la lorenzin non si arrende, replica e lo Stesso Codacons risponde così:

“ESPOSTO PRESENTATO ANCHE NELL’INTERESSE DEL MINISTRO PER FARE CHIAREZZA SU DUBBI SOLLEVATI DA PIU’ PARTI. Una reazione abnorme e oggettivamente incomprensibile”.

Così il Codacons replica a Beatrice Lorenzin, candidata a Modena alle prossime elezioni, che ha annunciato fuoco e fiamme contro l’associazione dei consumatori per aver chiesto all’Anac di fare chiarezza sui rapporti tra il Ministro della salute e le aziende farmaceutiche.
Ci dispiace che la Lorenzin non abbia capito che la richiesta di intervento dell’Autorità Anticorruzione va anche nel suo interesse e serve a fugare ogni possibile dubbio sul suo operato – spiega il Codacons – Non è un mistero che da più parti si siano sollevate polemiche e contestazioni sulle decisioni assunte dal Ministro in materia di vaccini, e numerosi soggetti hanno fatto presente anche sul web i rapporti intercorsi tra la stessa Lorenzin e le case farmaceutiche. E’ nostro dovere statutario, in tali casi, rivolgerci alle autorità competenti per ottenere verifiche e rassicurazioni, che vanno sia nell’interesse della collettività sia di coloro che sono oggetto di esposto, per il semplice fatto che chi è convinto della correttezza del proprio operato non ha nulla da temere ma anzi ottiene un vantaggio dalle nostre iniziative legali.
E’ incomprensibile il motivo per cui Beatrice Lorenzin si offenda per i suoi stessi comportamenti e per i rapporti con le case farmaceutiche, annunciando querele e denunce contro i consumatori.
In ogni caso a breve verranno pubblicati i documenti ufficiali che attestano i rapporti tra il Ministro della salute e le aziende produttrici di farmaci, a dimostrazione che quanto riportato nell’esposto all’Anac non è frutto di fantasia ma di precisi fatti di cronaca cui è legittimo dare notizia.
Tra i documenti appare un comunicato stampa dall’Aifa relativo al ruolo della Lorenzin al Global Health Security Agenda (GHSA), un reportage del Sole 24 ore sull’incontro a Palazzo Chigi con i Ceo mondiali di Big Pharma al quale ha preso parte il Ministro della salute, e le dichiarazioni ufficiali della Lorenzin a favore della Merck durante un incontro con i vertici dell’azienda farmaceutica.

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