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Vaccini: chiarisca il Ministero su ricorsi famiglie

Vaccini: chiarisca il Ministero su ricorsi famiglie

Vaccini: chiarisca il Ministero su ricorsi famiglie
aprile 07
07:13 2017

(AGI) – Bologna, 5 apr. – Slitta la decisione del Tar dell’Emilia Romagna sui due ricorsi presentati, complessivamente, da una trentina di famiglie contro la legge della Regione Emilia Romagna che prevede l’accesso ai nidi pubblici solo per i bambini a cui sono stati somministrati i vaccini obbligatori.

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I giudici amministrativi, riunendo i due procedimenti, hanno infatti disposto, per un ulteriore approfondimento, l’acquisizione entro 45 giorni, di atti dal ministero della Salute fissando la camera di consiglio il prossimo 13 giugno. I ricorsi (uno presentato direttamente dal Codacons e l’altro da una ventina di famiglie) chiedevano di “sospendere la delibera della giunta regionale fin tanto che non siano disponibili le somministrazioni vaccinali esclusivamente obbligatorie, considerando che allo stato attuale il predetto obbligo non risulta attuabile per indisponibilita’ di uno dei quattro vaccini obbligatori, ovvero del vaccino antidifterico”. E’ proprio il vaccino antidifterico, (attualmente non disponibile in monodose a differenza degli altri tre vaccini obbligatori e per questo associato ad altre vaccinazioni non obbligatorie) il punto al centro della relazione richiesta al ministero della Salute dal Tar. “L’ordinanza – ha spiegato l’avvocato Maria Rosaria Russo Valentini che rappresenta la Regione Emilia Romagna – non tocca minimamente i tre vaccini obbligatori disponibili in monodose” e quindi al momento la legge regionale “non viene sospesa e rimane esecutiva”.(AGI) Bo1/Cre .

 

“Alla luce della estrema delicatezza e della particolare complessita’ delle questioni in esame – si legge nell’ordinanza del Tar dell’Emilia Romagna – appare necessario acquisire una dettagliata e documentata relazione di chiarimenti sui contenziosi in oggetto da parte del ministero della Salute”.

Tale relazione, in particolare, dovra’ chiarire in primo luogo gli ambiti di competenza di ciascuna delle diverse Autorita’ in materia (ministero della Salute, Istituto superiore di Sanita’? Regioni, Aifa). Inoltre secondo Tar dell’Emilia Romagna la relazione richiesta dovra’ chiarire “in base a quale disposizione normativa e in capo a chi deve intendersi radicata la competenza alla gestione e al controllo della effettiva disponibilita’ per i cittadini della vaccinazione antidifterica, prevista per legge, senza l’associazione con altri vaccini”. Infine, i giudici amministrativi ‘interrogano’ lo stesso ministero su “come deve essere inteso” e “in base a quale normativa” e’ stato adottato l’invito alle Regioni contenuto in una nota del ministero della Salute del 31 gennaio 2014 (dipartimento sanita’ pubblica, direzione generale della prevenzione) di provvedere all’importazione del vaccino antidifterico. Secondo il Codacons, l’ordinanza del Tar dell’Emilia Romagna rappresenta “una importantissima vittoria” perche’ i giudici “non hanno rigettato le nostre tesi sull’impossibilita’ di vaccinare i bambini a causa della indisponibilita’ del vaccino antidifterico, ma anzi hanno deciso di andare a fondo e vederci chiaro su tale aspetto. Una decisione – conclude l’associazione dei consumatori – che dimostra la correttezza della battaglia avviata dal Codacons che non e’ contro i vaccini, ma per la liberta’ delle famiglie di ricorrere i soli 4 vaccini riconosciuti come obbligatori dalla legge italiana”

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