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Sanità: continua la corruzione attraverso nuovi appalti e diversi milioni

Sanità: continua la corruzione attraverso nuovi appalti e diversi milioni

maggio 07
05:51 2016

Sanità, sotto controllo i nuovi appalti
da 300 milioni . Stop alla corruzione

 Articolo condiviso da il “Corriere Adriatico”
Sanità, sotto controllo i nuovi appalti da 300 milioni Stop a "favori" e mazzette
Trecento milioni di appalti da assegnare tra il 2016 e 2017, più il bando per il Centro unico prenotazioni della sanità marchigiana ancora tutto da elaborare e quantificare, ma finirà con una cifra a molti zeri.
E’ una partita che scotta quella del sistema appalti regionale, perchè tra le mani passano milioni come fossero bruscolini e chi gestisce questo mare di soldi pubblici ha responsabilità enormi e delicatissime.  Un sistema che avrebbe dovuto cambiare volto e impostazione già nel 2012 con l’istituzione della Suam, la Stazione unica appaltante nata per gestire tutti i bandi di gara, seguire l’iter dall’inizio all’aggiudicazione, assicurare la massima trasparenza delle procedure eliminando il rischio infiltrazioni criminali e corruzione, garantendo allo stesso tempo un risparmio importante da riconvertire in servizi. Invece niente.
Gli ostacoli e i rischi La struttura è stata relegata per tre anni in un angolino a gestire gare a corrente alternata con ostacoli amministrativi che ne hanno impedito il corretto funzionamento: tutto il resto invece ha seguito il percorso di sempre mentre a livello nazionale si costruivano regole anticorruzione rigidissime per un settore dove infiltrazioni criminali e rischio di favoritismi possono trovare terreno fertile.
L’inchiesta della Procura di Ancona sui presunti appalti Asur ha aperto una breccia e anche se le responsabilità degli indagati sono ancora tutte da accertare, la Regione ha spinto l’acceleratore sulla Suam: entro la fine dell’anno il personale della Stazione unica appaltante passerà da dodici a diciotto unità. I nuovi appalti Dal 2012 ad oggi sono state tre le gare che hanno seguito l’iter con la Suam per un totale di 30 milioni di euro. Un decimo di quanto la Regione ha messo in bilancio per quattro appalti gestiti dalla Stazione unica per il 2016. Il consigliere Pd Gianluca Busilacchi, che ha seguito la storia della struttura fin dall’approvazione della legge come primo firmatario, ricorda che in ballo c’è l’assegnazione del servizio farmaci, 183 milioni all’anno per tre anni; il bando di gara per i vaccini, un appalto triennale da 20 milioni di euro; l’appalto per le medicazioni generali, servizio quadriennale da 28 milioni di euro e distribuzione di cancelleria, carta e toner per un importo da 9,3 milioni. In ballo c’è anche il maxi appalto per il Centro unico prenotazioni della sanità che però è in fase di elaborazione e quantificazione.
I risparmi Con l’ultimo appalto della Suam la Regione ha risparmiato circa un milione e 300 mila euro. L’importo del bando di gara per la fornitura quadriennale di antisettici e disinfettanti destinati agli enti del servizio sanitario era di oltre 2 milioni e 700 mila euro ed è stato aggiudicati a un milione e 600 mila euro, con un risparmio di circa il 41% rispetto alla spesa precedente.
Questi fondi saranno investiti per migliorare i servizi della sanità. «Considerando che solo nel 2016 andranno a gara le forniture di beni e servizi sanitari per una spesa annuale di circa 230 milioni di euro – sottolinea Busilacchi – è evidente il potenziale risparmio che si potrà ottenere con le procedure di aggiudicazione effettuate tramite Suam». Il sigillo di Cantone La Stazione unica appaltante rientra fra i 34 soggetti aggregatori in Italia riconosciuti dall’Autorità anticorruzione che consente alla Regione di attingere al fondo nazionale che nel 2015 era 10 milioni di euro e dal 2016 di circa 20 milioni di euro annui. Le Marche nel 2012 sono state la seconda regione dopo la Calabria a istituire la Stazione unica appaltante, sulla scorta di un decreto della presidenza del Consiglio per il piano straordinario contro le mafie e che invitava appunto gli enti regionali a creare stazioni appaltanti per la trasparenza negli appalti pubblici.
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