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Vaccini in frigo senza elettricità nei locali dell’ Asp di via Colombo a Catania, i genitori chiedono: «Chi ci garantisce che i farmaci non si siano deteriorati?»

Vaccini in frigo senza elettricità nei locali dell’ Asp di via Colombo a Catania, i genitori chiedono: «Chi ci garantisce che i farmaci non si siano deteriorati?»

maggio 30
05:58 2015

Vaccini in frigo senza elettricità nei locali dell’ Asp di via Colombo,i genitori chiedono: «Chi ci garantisce che i farmaci non si siano deteriorati?» L’Asp rassicura: «Nessun rischio»

fonte
  • http://www.biancavillaoggi.it/2015/05/27/nei-locali-dellasp-di-via-colombo-vaccini-in-frigo-senza-elettricita/

 

struttura-asp-via-colombo

 

Il tutto è stato denunciato dai genitori i quali avrebbero dovuto vaccinare i propri figli.

Il timore: «Chi ci garantisce che i farmaci non si siano deteriorati?».

L’Asp rassicura: «Nessun rischio».

Il tutto è stato denunciato a Biancavilla,Catania.

 

Il primo importante problema dei vaccini riguarda la loro modalità di conservazione; ricordiamo per un attimo la realtà.

Inizialmente i vaccini vengono spediti dalla casa produttrice alle Ausl, che li stoccano in grandi magazzini e da qui spediti alle varie sedi vaccinali. Lungo tale percorso la catena del freddo non deve mai essere interrotta.

I vaccini hanno una scadenza che va monitorata e devono essere stoccati nel frigorifero secondo una precisa procedura: non vanno posizionati negli sportelli ma nella parte centrale del frigorifero, non ammassati. Le celle frigorifere devono essere di capacità adeguata tenendo presente che ogni cella non dovrebbe venire riempita per più della metà della sua capacità. Vanno inoltre lasciati spazi vuoti tra le confezioni e fra queste e le pareti, ecc.

Bene siamo giunti al punto; i vaccini nella loro conservazione “devono mantenersi” refrigerati,per questo motivo,tornando alla notizia di Biancavilla,è logico pensare con una sana forma mentis,che il contenuto abbia potuto subire dei deterioramenti. I genitori stessi,ragionando in maniera logica hanno provveduto ad avvertire il giornale per segnalare il tutto.

Legittimi i dubbi e i timori di questi genitori.

Il racconto di un genitore a Biancavilla Oggi: «Siamo andati a fare il vaccino per la nostra bambina, in due giorni diversi. In entrambe le occasioni ci hanno detto che il vaccino non si poteva somministrare perché la struttura era senza luce e i frigoriferi erano staccati.

Questo significa che i frigo dove vengono tenuti i vaccini restano senza corrente elettrica e quindi non possono garantire la giusta temperatura per la conservazione dei farmaci.

Ci chiediamo come mai una struttura pubblica non si sia attrezzata con dei generatori di elettricità per garantire che le medicine non vengano deteriorate. Inoltre, anche tenendo i frigo chiusi, chi ci garantisce che i vaccini non siano stati già compromessi? Ne abbiamo parlato con la nostra pediatra e ci ha detto che il fatto è molto grave».

Contattato l’ufficio stampa dell’Asp di Catania per avere i dovuti chiarimenti, a Biancavilla Oggi è stato riferito che in effetti ci sono stati episodi di interruzione dell’erogazione elettrica che hanno riguardato la struttura sanitaria di via Cristoforo Colombo a Biancavilla.

Allo stesso tempo, però, dall’Asp viene sottolineato e garantito che l’evento «non ha intaccato la qualità e la sicurezza dei vaccini».

In caso contrario «sarebbero stati ovviamente buttati e certamente non somministrati».

Le variabili in gioco, solo per la corretta conservazione dei vaccini siano davvero tante. Se poi aggiungiamo che la professionalità del nostro sistema sanitario non sempre è al top,  vengono i brividi (e non di freddo) a pensare che, ripeto, non esista un sistema (procedura + attrezzature + controlli) standard replicato in tutte le sedi vaccinali.

 

Ricordate la questione in merito alla quale la regione Emilia-Romagna nella famosa delibera nr. 256 del 13-03-2009 ha ampiamente evidenziato agli operatori sanitari l’importanza di “disporre nella sede vaccinale di attrezzature indispensabili atte a garantire il mantenimento della catena del freddo e a rivelare una sua eventuale interruzione”.

La delibera in questione indica che gli strumenti di rilevazione delle temperature devono essere applicati ai frigoriferi, ma forse sarebbe meglio applicarli sulle confezioni dei vaccini, in modo che il rilevatore segua sempre il vaccino in ogni istante della sua esistenza, trasporto e conservazione, vista l’importanza VITALE della questione.

 

Per approfondimenti

La modalità di conservazione dei vaccini

 

 

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