Dopo Mafia Capitale, una nuova indagine tocca da vicino Roma. Un vasto sistema di malaffare, basato su sistematici accordi illeciti tra imprenditori e funzionari pubblici, i quali, in cambio di denaro o altro, avrebbero omesso atti, oppure avrebbero suggerito loro stessi quali modifiche apportare ai lavori per far ottenere al costruttore il massimo vantaggio economico, in maniera del tutto illecita. Questo quanto scoperto dai Finanzieri del Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza di Roma in un’indagine avviata alcuni mesi fa, e che ha portato all’esecuzione di 28 misure cautelari, di cui 22 arresti e oltre 40 perquisizioni di abitazioni, studi privati e uffici pubblici.


Coinvolti 10 funzionari pubblici – L’operazione, denominata “Vetruvio”, vede coinvolti a vario titolo 10 funzionari  pubblici, 13 imprenditori e 5 liberi professionisti. Tutto è iniziato  da alcuni episodi corruttivi che vedevano coinvolti alcuni funzionari al lavoro presso l’Ispettorato edilizio del XIV Municipio di Roma Capitale. Funzionari preposti al controllo delle pratiche edilizie che, in cambio di denaro, hanno omesso di rilevare gli abusi riscontrati nel corso delle ispezioni ai cantieri edili.


Indagini lunghe e complesse – Le indagini, particolarmente complesse, data la capillarità e la dimensione del fenomeno, sono state eseguite con intercettazioni telefoniche, pedinamenti e rilevamenti contabili e sono state, man mano, estese ad altri funzionari pubblici che lavorano presso l’ufficio tecnico del XIII Municipio di Roma Capitale e allo Spresal (Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro) dell’Asl Roma E.


***fonte da TG24 e Repubblica***