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Lingua blu, il vaccino diffondeva virus?

Lingua blu, il vaccino diffondeva virus?

luglio 14
22:40 2014
14 Luglio 2014

Lingua blu, il vaccino diffondeva virus? La Procura di Roma apre un’inchiesta


Anzichè prevenire la malattia avrebbe contribuito a far strage di pecore e capre con ingenti danni per l’Erario e, in particolare, per la Sardegna, prima regione italiana per l’allevamento di ovini e caprini


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E’ bufera sui vaccini per combattere la Lingua blu. La Procura di Roma – secondo quanto scrive oggi il quotidiano La Nuova Sardegna – ha aperto un’inchiesta e tra le ipotesi su cui starebbero lavorando i magistrati c’è quella che i vaccini invece di debellare la malattia negli allevamenti in realtà ne avrebbero favorito la diffusione.


 

Nell’inchiesta sarebbero coinvolti anche due dirigenti pubblici – Romano Marabelli, direttore generale del Dipartimento alimenti e sanità veterinaria del ministero della Sanità, e Vincenzo Caporale, direttore dell’istituto zooprofilattico sperimentale di Abruzzo e Molise, accusati di aver organizzato una catena criminosa che, negli anni, che anzichè prevenire la malattia avrebbe contribuito a far strage di pecore e capre con ingenti danni per l’Erario e, in particolare, per la Sardegna, prima regione italiana per l’allevamento di ovini e caprini. Nella stessa inchiesta risulterebbe indagata la virologa e deputata di Scelta civica Ilaria Capua.


 

Coldiretti. I colpevoli devono pagare. E’ questo, in sintesi, il commento di Coldiretti Sardegna in merito all’inchiesta della Procura di Roma sui vaccini per la lingua blu. L’organizzazione di categoria ha annunciato che valuterà la possibilità di costituirsi parte civile e chiederà di fare lo stesso alla Regione.


“Non vogliamo che vadano in galera innocenti, ma chiediamo allo stesso tempo ai magistrati che stanno indagando che si faccia immediata chiarezza sul caso – dice il presidente regionale di Coldiretti Battista Culabu – andando a condannare con pene severe quelli che potrebbero risultare eventuali responsabili di questo massacro sia produttivo che economico per la Sardegna. I pastori dal 2000 hanno subito centinaia di migliaia di perdite di capi, centinaia di milioni di euro di perdita di reddito e hanno dovuto sottostare all’obbligo di vaccinazioni che in alcuni casi si sono rivelate letali – denuncia Cualbu – Questa ultima notizia risulta come una beffa per tutto il sistema agropastorale sardo”.


 

“Regione parte civile”. Con un’interrogazione urgente i quattro consiglieri regionali di Sardegna Vera Efisio Arbau (primo firmatario), Michele Azara, Gaetano Ledda e Raimondo Perra chiedono al governatore Francesco Pigliaru e alla Giunta di esercitare il ruolo di parte offesa nel procedimento penale pendente davanti alla Procura di Roma sulla “sciagurata campagna di vaccinazione per la lingua blu avvenuta in Sardegna nel 2003-2004″ e di promuovere un incontro con associazioni di categoria e movimenti rappresentativi del mondo pastorale per coinvolgerli nell’iniziativa.


 

“Subito un commissario straordinario per l’emergenza lingua blu . Per salvare la più grande industria della Sardegna, quella ovina, servono atti straordinari, urgenti ed efficaci”. Lo afferma il deputato Mauro Pili (ex Pdl, ora leader di Unidos) secondo cui “lo scandalo che sta emergendo è di una gravità inaudita perché costruito con il silenzio di molti, sia a livello nazionale che regionale”.


Pili ha presentato oggi un’interrogazione urgente per chiedere l’immediato commissariamento della partita lingua blu in tutta Italia, Sardegna compresa. “Quando lo scorso anno denunciai quello che stava avvenendo – prosegue Pili – ci fu una valanga mediatica a garantire che tutto era a posto, che tutto era in regola. In realtà si trattò di una gravissima manipolazione della realtà e dei fatti messa in campo dalla Regione.


L’interrogazione urgente che presentai al governo rimase senza risposta proprio perché nei gangli del sistema non si voleva affrontare la questione. Ora che quell’atto di sindacato ispettivo ritorna di drammatica attualità – incalza il deputato sardo – il governo deve assumere provvedimenti straordinari per non essere ancora più complice di questa situazione. Serve un intervento immediato, non solo diretto ad arginare questo virus nelle aree a rischio, ma occorre un vero e proprio piano Marshall, in grado di incidere direttamente sul vettore di questa gravissima malattia che colpisce gli ovini.


A rischio è il più grande patrimonio zootecnico dell’area mediterranea, quello più rilevante del Paese, con oltre 3 milioni e mezzo di ovini. Serve un’azione urgente e senza ulteriori ritardi. Per questo motivo deve essere nominato un commissario straordinario al di fuori dei giochi e al di sopra di tutte le strutture dirigenziali che si sono sino ad oggi occupate della questione. Tergiversare senza assumere iniziative nette e chiare significa persistere in questo disastro”.


fonte dell’articolo di seguito
http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=9860



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Domande frequenti sulla febbre catarrale degli ovini


Cos’è la febbre catarrale degli ovini, o lingua blu?


La febbre catarrale degli ovini, o lingua blu, è una malattia virale non contagiosa, trasmessa dagli insetti, che colpisce i ruminanti domestici e selvatici. Attualmente sono riconosciuti 24 sierotipi del virus. Il grado di virulenza e il tasso di mortalità dei vari ceppi virali sono estremamente diversi. Il ceppo scoperto lo scorso agosto nei paesi dell’Europa settentrionale era il sierotipo 8, già segnalato in precedenza in Sud Africa e India.


La febbre catarrale rappresenta una minaccia per la salute pubblica e per la sicurezza alimentare?


La febbre catarrale non colpisce l’uomo e, quindi, non c’è il rischio che la malattia venga contratta o trasmessa attraverso il consumo di carne o latte.


Quando questa malattia ha cominciato a diffondersi nell’Europa settentrionale?
La lingua blu solitamente è confinata nelle regioni più meridionali dell’Europa, come le Isole Baleari, la Sardegna, la Sicilia, la Corsica e alcune regioni di Italia, Spagna, Francia e Portogallo. Nell’agosto 2006, con una segnalazione delle autorità danesi, la malattia si è manifestata per la prima volta nell’Unione europea al di sopra del 50° parallelo Nord. A queste segnalazioni sono seguite notifiche di nuovi episodi da parte di Belgio, Germania e Francia.


Come interviene l’EFSA per contrastare la diffusione della febbre catarrale degli ovini nell’Europa settentrionale?


L’EFSA, pur tenendo monitorati gli sviluppi della situazione attraverso la raccolta di ogni dato e informazione relativo alla malattia, non è coinvolta in attività di gestione del rischio. Il ruolo dell’EFSA è quello di fornire assistenza ed esperienza scientifica sulla malattia alle autorità dell’Unione europea, in particolare alla Commissione europea e agli Stati membri dell’Unione europea.


Il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sulla salute e il benessere degli animali (AHAW) si è riunito il 7 e l’8 settembre 2006 per discutere i più recenti sviluppi, concordando di fornire un documento scientifico preliminare alla Commissione e agli Stati membri. Questo documento sottolinea la necessità di comprendere meglio la situazione attuale, usufruendo dei contributi di tutti gli Stati membri colpiti dalla lingua blu che, a fronte di casi di epidemia, hanno condotto valutazioni del rischio.


L’EFSA ha dunque chiesto la collaborazione degli Stati membri per la raccolta dei dati e la condivisione delle valutazioni del rischio in merito ai recenti episodi di febbre catarrale. Tale collaborazione permetterà di sviluppare un approccio integrato e generale a livello europeo e, di conseguenza, di appurare meglio le dinamiche e i modelli di diffusione della malattia.


Quale ruolo svolge la Commissione in relazione alla diffusione della febbre catarrale degli ovini?


La Commissione europea è responsabile della gestione del rischio. Ciò significa che essa, attraverso attività di coordinamento con gli Stati membri, gestisce e contribuisce a contenere la malattia attraverso misure di controllo, monitoraggio, ecc.


 

Per ulteriori informazioni sulle attività della Commissione si rimanda ai seguenti link:


 

  • Febbre catarrale degli ovini (lingua blu) e Commissione europea (tra cui comunicati stampa, domande e risposte, misure di controllo in vigore)

  • Malattie degli animali

  • Misure di controllo

FONTE
http://www.efsa.europa.eu/it/faqs/faqbluetongue.htm



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