VACCINATI A MORTE,inchiesta sui militari italiani
Vaccinazioni sbagliate e fatte male dietro i tumori dei soldati italiani
La Commissione uranio ha trovato una nuova probabile causa dell‘elevato numero di neoplasie registrate tra i nostri militari. L’audizione di un giovane caporal maggiore gravemente malato. L’esperto: “Non sono sbagliati i protocolli, ma le modalità, i tempi e i controlli sulle somministrazioni”.
VORREI CHE VISIONASTE LA TESTIMONIANZA DELLA NOSTRA DANIELA SINIBALDI
Daniela Sinibaldi, 35 anni, è un carabiniere ed è entrata nell’esercito nel primo corso aperto alle donne – nel 2000 – piena di aspettative e speranze. Lotta contro la connettivite indifferenziata, una patologia autoimmune che produce anticorpi che combattono contro il suo stesso corpo. Si è sentita male appena sottoposta alle vaccinazioni, nonostante questo accusa: “Sono stata vaccinata di nuovo e il mio libretto è stato contraffatto”. Ha deciso di “metterci la faccia” e di parlare per tutti i colleghi che non ce l’hanno fatta: “Tutte quelle vaccinazioni sono previste dai protocolli? È previsto ripeterle dopo una reazione avversa?”
http://video.repubblica.it/le-inchieste/vaccinati-a-morte-la-denuncia-di-daniela-non-posso-neanche-prendere-in-braccio-i-miei-figli/154130/152632
LA PETIZIONE DEI FAMILIARI
Alcuni familiari delle vittime hanno organizzato una raccolta di firme che potete trovare e sottoscrivere su change.org
Dopo l’inchiesta di Repubblica, sulla vicenda dei militari vaccinati a morte, alcuni dei familiari delle vittime (Andrea Rinaldelli, Santa Passaniti, Silvana Miotto) hanno lanciato una petizione rivolta al ministero della Difesa in cui si chiede di vigilare perché:
– siano date risposte sui casi dei militari ammalati facendo indagini su chi non applica con correttezza i protocolli di vaccinazione, applicando loro provvedimenti disciplinari appropriati.
17 ottobre 2012
LE ALTRE INCHIESTE: VACCINATI A MORTE 2
Gli esperti internazionali: “Un nesso chiaro tra il cattivo uso dei vaccini e il tumore”
Continua la nostra inchiesta e da Antonio Giordano, presidente dello Sbarro Institute di Philadelphia all’infettivologo Giulio Tarro, arrivano conferme:
La preoccupazione delle Forze Armate: “Andremo avanti. I dati in nostro possesso sono parziali”. Le case farmaceutiche: “Non siamo in grado di offrire risposte sui tempi e modi di somministrazione”
LE ALTRE INCHIESTE: VACCINATI A MORTE 3
Vaccinazioni ai militari italiani il Parlamento riconosce gli errori
Pubblichiamo in anteprima la bozza di conclusione della commissione d’inchiesta. Negata responsabilità nei tumori dell’uranio impoverito, ma confermate le preoccupazioni sull’uso dei medicinali. Non punibili gli uomini e le donne in divisa che rifiutino la profilassi
COMMISSIONE D’INCHIESTA, LA RELAZIONE
Militari, uranio impoverito, cattivo uso dei medicinali. Ecco la bozza di relazione integrale uscita dal Parlamento.
DOCUMENTO REPERIBILE QUI http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/01/23/news/la_relazione_della_commissione_d_inchiesta-51132828/
I parenti: un primo passo Ma restano troppi ostacoli
Per il presidente della commissione, il senatore Rosario Giorgio Costa, è stata dimostrata “autonomia e indipendenza verso i poteri forti”. Ma ecco cosa dicono i familiari delle vittime, i soldati malati gli scienziati e Farmindustria
“Io servitore dello Stato deluso e abbandonato”…
Erasmo Savini ha 31 anni ed è stato caporal maggiore dell’esercito in Kosovo. Come tanti suoi colleghi in divisa, è stato costretto negli anni anni a sottoporsi a vaccinazioni continue e potenzialmente dannose, ma senza speciali protezioni per difendersi dall’uranio impoverito. Oggi lotta contro il cancro, continuando cicli di chemioterapie intensi e ravvicinati, che gli sono costati il posto di lavoro
MIO MARITO INCRIMINATO PER AVER CHIESTO SPIEGAZIONI
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Parla la compagna del maresciallo dell’Aeronautica Luigi Sanna. “Si è limitato a pretendere una serie di spiegazioni su efficacia, sicurezza e sul perché si facessero vaccinazioni plurime e ravvicinate. Otto in 28 giorni”. Per tutta risposta, pur avendo la vaccinazione, è stato denunciato e ora rischia il carcere.
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“I nostri figli ipervaccinati in giro a prendersi il cancro”
Francesco Rinaldelli, alpino, 26 anni, è morto di cancro nel 2008. Era stato sottoposto a una serie di pesanti vaccinazioni, poi l’avevano inviato a Porto Marghera a respirare diossina. Il papà, da allora, raccoglie prove. Sarebbero 3.500 i militari monitorati
Il documento della Difesa
Il documento riservato della Difesa su 18 militari vittime dei vaccini
Il Ministero della Difesa ha sempre sostenuto di non aver monitorato i militari. Il padre di Francesco Rinaldelli, l’alpino morto a 26 anni dopo aver lottato contro il linfoma di Hodgkin, è entrato in possesso di un incartamento interno al Ministero che dimostra invece che questi dati sono stati raccolti
GRADO F.A. COGNOME NOME DATA DI NASCITA STATO DI SERVIZIO MISSIONI ALL’ESTERO PERIODO VACCINAZIONI PATOLOGIA (indicare se deceduto) INDENNIZZI Militare di leva E.I. D. Fabio 6 marzo 1971 In congedo Operazione Airone IRAQ 1991 Depressione reattiva, sclerosi multipla e morbo di Crohn Militare di leva E.I. F. Pietro Francesco 23 febbraio 1962 In congedo 1982 Sclerosi multipla Militare di leva E.I. F. Francesco 2 aprile 1980 Deceduto 2000 Linfoma non Hodgkin linfoblastico Benefici L.210/92 in itinere VFP1 E.I. G. David In congedo 2006 polineuropatia di origine virale e altre VFA E.I. I. Giuseppe 7 agosto 1981 In congedo 2002 Epatopatia cronica soggetto HBV correlata Benefici L.210/92 in itinere Com 2^ Cl. M.M. L. Alfredo 15 ottobre 1962 In congedo 1981 Epatite cronica HBV correlata anti – e+ Cap. Sc. E.I. P. Giovanni 6 sett. 1980 In congedo Bosnia 2001 2001 Spondilo artrite + Multiple Chemical Sensitivity (MCS) Benefici DPR 243/06 in itinere VFA E.I. Q. Ivano 3 dicembre 1983 In congedo 2004 Miopatia per rabdomiolisi post vaccinica E.I. R. Francesco Deceduto 2004 Linfoma di Hodgkin Cap. Magg E.I. S. Giovanni 24 giugno 1977 Non conosciuto Kosovo 1999 e 2000 Linfoma Benefici DPR 243/06 in itinere Militare di leva E.I. S. Antonio 25 gennaio 1950 In congedo Epatite da virus HCV Militare di leva A.M. T. Giulio 10 marzo 1973 In congedo 1999 Paresi facciale da virus Zoster Mar. Capo E.I. V. Francesco 25 febbraio 1959 In congedo 1999 Epatite cronica HBV correlata, Cirrosi epatica con epatocarcinoma Capo 2^ Cl. M.M. V. Gaetano 24 marzo 1970 In congedo 2000 Malattia demielinizzante Militare di leva E.I. Z. Giovanni 9 giugno 1977 In congedo 1999 2000 Poliradicolonevrite acuta (Sindrome di Guillain Barrè) Concessi benefici L. 210/92 e L. 229/05
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