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Metodo Stamina, il Csm interviene contro il giudice

Metodo Stamina, il Csm interviene contro il giudice

giugno 06
13:08 2014

Metodo Stamina, il Csm interviene contro il giudice pro infusioni


Il fascicolo alla Cassazione. Ieri agli Spedali di Brescia il “commissario” Andolina per la ripresa della cura

 

Metodo Stamina, il Csm interviene contro il giudice pro infusioni


 

Un pm a Torino che accusa Stamina di truffa;

Un tribunale a Pesaro che indica come suo “ausiliario” Marino Andolina, vicepresidente di quella stessa società, perché si occupi delle cure di un bambino in un ospedale pubblico.

Da ieri, il Csm  invia un fascicolo (sulla decisione presa nelle Marche) alla procura generale della Cassazione, titolare del potere disciplinare nei confronti dei magistrati. Il discusso metodo a base di staminali ideato da Davide Vannoni ha dato vita ad un cortocircuito giudiziario mai visto prima nel nostro Paese.

La situazione è paradossale, sarebbe quasi ridicola se in fondo a questo cumulo di carte bollate non ci fossero le tragedie dei malati e delle loro famiglie.

Nei giorni scorsi il tribunale di Pesaro ha imposto con un’ordinanza che un bambino affetto dal morbo di Krabbe, una grave leucodistrofia, facesse subito le infusioni di staminali con il metodo di Vannoni agli Spedali Civili di Brescia.

Molti altri magistrati avevano già preso la stessa decisione ma di recente senza alcun esito, perché i medici della struttura lombarda a marzo hanno detto di non voler più collaborare con Stamina. Così il giudice marchigiano ha disposto che Andolina diventasse suo ausiliario e, ovviamente per quel singolo caso, si potesse comportare come commissario straordinario di Brescia, prendendo i poteri di direttore generale e al limite lavorando in ospedale. In questo modo potrebbe curare il bambino, Federico Mezzina di 3 anni e mezzo. Ieri alle 13 Andolina si è presentato in ospedale con il bimbo malato e i suoi genitori, l’ufficiale giudiziario, un avvocato e le forze dell’ordine.



Nel frattempo il comitato di presidenza del Csm ha disposto la trasmissione del fascicolo con l’ordinanza di Pesaro alla prima commissione e alla procura generale della Cassazione.

Due organismi che si occupano di valutare l’operato dei magistrati. Il primo dal punto di vista delle incompatibilità, decidendo eventuali trasferimenti, il secondo dal punto di vista disciplinare.

 Il giudice della corte d’Appello di Milano Amedeo Santosuosso invita l’Avvocatura di Stato ad impugnare il provvedimento di Pesaro. L’assessore alla Salute lombardo e vicepresidente della Regione, Mario Mantovani, invece ha scritto al premier Matteo Renzi, al ministro della Giustizia e a quello della Salute: “Rinnoviamo il nostro invito perché intervengano al più presto così da sgombrare finalmente il campo da dubbi e incongruenze. Serve una prospettiva comune alla luce dei continui e contraddittori pronunciamenti della magistratura”. Ci vuole una legge, dicono dalla Lombardia. Intanto si aspetta che inizi a lavorare la commissione incaricata dal ministero della Salute di dire se vale la pena sperimentare il metodo Stamina.

Nell’ufficio del direttore generale dell’ospedale bresciano, Ezio Belleri, Andolina ieri si è trovato con i familiari di Celeste Carrer, che speravano in una ripresa delle infusione. Ma la nuova ordinanza riguarda solo il bimbo di Pesaro. Il pediatra di Stamina ha convocato tre medici della struttura pubblica chiedendo loro di aiutarlo a fare le infusioni. Si sono tutti rifiutati. In serata ha disposto che Federico venisse ricoverato, oggi dovrebbe convocare altri professionisti. Verrà sentito anche un anestesista di Busto Arsizio che ha dato nei giorni scorsi la sua disponibilità a collaborare con Stamina.

Non è detto che il suo aiuto sia utile, come ha detto lo stesso Andolina, perché in quanto medico degli adulti non avrebbe abbastanza esperienza con i bambini. Il pediatra potrebbe quindi iniziare a fare ordini di servizio per obbligare i medici di Brescia a collaborare e decidere di intervenire lui stesso. Di fronte a queste possibilità il direttore generale Belleri, ha chiesto che venga informato il giudice di Pesaro su come ha intenzione di muoversi Andolina. “Siamo di fronte a una situazione molto complessa, anomala difficile da gestire – dice Belleri – Non abbiamo trovato precedenti in materia. Cerchiamo di rispettare le leggi e le decisioni della magistratura”.

 

ARTICOLO RIPORTATO DI SEGUITO

http://www.repubblica.it/salute/medicina/2014/06/06/news/stamina_csm_contro_giudice-88176926/?ref=fbpr

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